#atto di tolleranza
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La Legge 194 è imperfetta: chi l'ha redatta non era persona capace, poiché ha erroneamente tenuto conto di posizioni non scientifiche, cioè delle opinioni dei credenti, di chi ha fede; opinioni irrazionali che pretendono una presenza negli ospedali di pseudo-medici (gli obiettori); ciò che sembra un atto di tolleranza, risulta essere il solito compromesso tra la fede e una "scienza" in Italia che deve ancora trovare la via della scienza (il metodo sperimentale e non quello errato democratico).
#scienza#democrazia#Legge 194#posizioni non scientifiche#opinioni dei credenti#credenti#opinioni#fede#pseudo-medici#obiettori di coscienza#Italia#compromesso#metodo sperimentale#tolleranza#opinioni irrazionali#opinioni di chi ha fede#ospedali#atto di tolleranza
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Sarebbe ideale che persone come me accompagnassero ragazze e donne incinte che hanno intenzione di abortire nei Consultori: io non mi faccio alcun problema a maltrattare anche fisicamente un medico obiettore o un provita e famiglia chi si azzardasse minimamente a dire "ah".
Si possono avere, da comuni cittadini, opinioni solo su come gestire il proprio corpo; il resto (sentenziare su ciò che gli altri debbano fare col proprio corpo) è molestia.
La Legge 194 è imperfetta: chi l'ha redatta non era persona capace, poiché ha erroneamente tenuto conto di posizioni non scientifiche, cioè delle opinioni dei credenti, di chi ha fede; opinioni irrazionali che pretendono una presenza negli ospedali di pseudo-medici (gli obiettori); ciò che sembra un atto di tolleranza, risulta essere il solito compromesso tra la fede e una "scienza" in Italia che deve ancora trovare la via della scienza (il metodo sperimentale e non quello errato democratico).
Nel nostro Paese la GPA non è normata, ma risulta illegale: è stata addirittura dichiarata "reato universale", senza cognizione e principio di tutela dell'integrità di un essere umano (tutto il nostro corpo appartiene a noi, utero compreso); nei Consultori viene pertanto compiuto un Reato: non si può invitare una donna a mettere lo stesso un figlio al mondo, invece di abortire, per farlo adottare a terzi, perché tale richiesta si configura come una "gestazione per altri" a tutti gli effetti.
Fare pressioni psicologiche affinché una donna che desideri abortire cambi idea equivale, nel momento in cui riescono a farle cambiare idea, negli effetti fisici e psicologici ad uno stupro di una durata di circa nove mesi.
Buona cosa è quindi munirsi di un registratore prima di andare in Consultorio; meglio ancora, mai andare da sole, ma insieme a testimoni.
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" L''Orco volante"
20/12/'73 Operación Ogro
Non fu una decisione facile da prendere, ma alla fine le lunghe notti negli scantinati di Bilbao portarono a una scelta, basta comprimari, stavolta si mirava al bersaglio grosso, anzi al più grosso di tutti, perché rappresentava meglio di chiunque altro l'essenza del franchismo, perché destinato alla successione dell'oramai vecchio Franco e perché grosso lo era davvero l'ammiraglio Carrero Blanco, talmente grosso e spietato da meritarsi l'appellativo di Ogro (orco).
Da diversi anni ormai, la dittatura fascista del generale Francisco Franco è scossa da un crescente malcontento sociale, che trova nelle mobilitazioni operaie la valvola di sfogo nei confronti di quello che è diventato il più longevo stato europeo guidato da un esecutivo dichiaratamente reazionario e conservatore.
La lettura di quegli anni, propagandata dal regime, parlava infatti di una crescente tolleranza nei confronti dei conflitti sociali.
Al contrario però, mai come in quegli anni, Franco decide di attuare una feroce repressione contro tutti i suoi oppositori politici, concentrandosi con particolare accanimento sulla popolazione basca.
Dal 1961 fino alla morte del Caudillo, il Paese Basco viene sottoposto ben 9 volte allo stato di emergenza nel giro di neanche 13 anni, vivendo un totale di 4 anni e due mesi in condizioni di completa sospensione di ogni diritto civile fondamentale, con un potere di vita e di morte affidato alle Forze di Sicurezza dello Stato.
È in questo clima che Euskadi Ta Askatasuna decide di entrare in azione.
L'operazione dura quasi nove mesi e porta la firma del «Commando Txikia» di ETA.
I quattro giovani baschi ai quali è affidata l'azione cominciano a seguire le mosse dell'ammiraglio nell'aprile del '73, dopo aver affittato un seminterrato al n. 104 di calle Coello a Madrid, dove fingono di svolgere il mestiere di scultori.
Il lavoro si rivela però più lento e dispendioso del previsto, dal momento che impegna tutti i componenti della squadra nello scavo dalla casa fino al centro della strada, dove sarà sistemata la carica più grossa.
L'operazione, prevista per il 19 dicembre, viene posticipata al giorno successivo. Poco prima dell'ora stabilita, uno degli "scultori" parcheggia, in seconda fila una "Morris" carica di dinamite. Quando l'auto dell'ammiraglio raggiunge la zona "ideale", al segnale stabilito il contatto elettrico fa saltare in aria la macchina.
L'automobile di Carrero Blanco vola per sei piani, oltrepassa il tetto di un palazzo e finisce su un balcone interno al terzo piano. Le guardie del corpo, scese malconce dall'automobile di scorta finita contro un muro, non si rendono conto dell'accaduto per molto tempo, mentre i quattro "etarras" hanno tutto il tempo per fuggire in tranquillità dalla capitale.
Nei giorni successivi, il Partito Comunista e vari esponenti dell'opposizione antifranchista e democratica, parlarono di provocazione, di possibile azione di "ultrà" fascisti, poi, di fronte alla circostanziata rivendicazione dell'attentato da parte di ETA, di atto irresponsabile che avrebbe fatto il gioco del regime. La realtà fu che tutto il popolo spagnolo, e non solo gli abitanti di Euskal Herria, furono ben felicissimi della morte di colui che, a tutti gli effetti, si era dimostrato degno continuatore delle politiche del regime franchista.
Rispetto per i compagni di Txikia :
José Ignacio Abaitua Gomeza “Marquín”,
José Miguel Beñarán Ordeñara “Argala”,
Pedro Ignacio Pérez Beotegui “Wilson”,
Javier María Larreategui Cuadra “Atxulo”,
José Antonio Urruticoechea Bengoechea “Josu” e Juan Bautista Eizaguirre Santi esteban. “Zigor”)
Gora Euskadi Ta Askatasuna
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Tutto torna nella mia civiltà.
La radice medievale del famoso slogan popperiano laico e illuminista: "TOLLERANZA VERSO TUTTI MA NON VERSO I FANATICI INTOLLERANTI" è la questione del Malicidio (malicidium, in latino).
Elaborata da Bernardo di Chiaravalle (1090-1153) in base ad una specifica questione postagli dai Cavalieri Templari sulla difficoltà per un cristiano di conciliare la guerra difensiva con la parola di Dio (V Comandamento, non uccidere).
«Egli» [il soldato di Cristo, ndr] «è strumento di Dio per la punizione dei malfattori e per la difesa dei giusti. Invero, quando egli uccide un malfattore, non commette omicidio ma malicidio, e può essere considerato il carnefice autorizzato di Cristo contro i malvagi.» Bernardo giustifica la violenza come mezzo di DIFESA dei più deboli (allora erano i pellegrini), dichiarando che «Non si dovrebbero uccidere neppure i pagani qualora ci fosse una maniera diversa per impedir loro di opprimere.».
Pur restando nel medioevo, la distinzione con attuali Jihad, "guerre sante", martiri suicidi e decapitazioni di donne e bambini dei nemici è enorme, spaziale. Non confondiamo.
Prima di tutto la Crociata è un momento ascetico e penitenziale, non vanagloria militaresca o hybris indistinta e irrazionale "tutto è lecito". Tipo samurai, NON si scende in campo per uccidere indistintamente ma per sacrificarsi e difendere. Altro che "'ndo cojo cojo", altro che considerare "nemici" dei bambini e celebrarne per le strade il sangue sparso. San Bernardo serba parole durissime contro questo approccio: «Tra voi null'altro provoca le guerre se non un irragionevole atto di collera, desiderio d'una gloria vana, bramosia di qualche bene terreno».
La mia civiltà offre tutte le risposte.
[quote banalmente prese da wikipedia: san bernardo, malicidio].
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[TRAD ITA] 230927 NOTICE WEVERSE DELLA BIGHIT MUSIC:
[AVVISO] Informativa sull'azione legale contro la violazione dei diritti e degli interessi degli artisti.
"Salve.
Questa è la BIGHIT MUSIC.
La nostra azienda avvia regolarmente procedimenti legali contro gli autori di attività dannose relative ai BTS, incluse la diffamazione, gli attacchi personali, le molestie sessuali, la diffusione di informazioni infondate e le critiche malintenzionate. Vorremmo fornirvi un aggiornamento su di queste importanti attività.
Negli ultimi tre mesi, abbiamo depositato molteplici denunce penali insieme alle Forze dell'Ordine basate su prove relative ad azioni che violano i diritti degli artisti, compresa la diffamazione, presentati dai nostri fan e raccolte attraverso il nostro monitoraggio.
In particolare, abbiamo raccolto prove (tutt'ora) in corso, riguardanti individui che inviano ripetutamente email e pacchi alle residenze degli artisti, anche causando danni alle loro famiglie, e abbiamo depositato denunce penali contro di loro per aver violato le leggi che riguardano i crimini di stalking (Atto di Punizione per il Crimine di Stalking). La Corte ha emesso un ordinanza provvisoria di restrizione, ed è in corso un'indagine del procuratore. Continuiamo ad impegnarci per una politica intransigente di tolleranza zero nell'affrontare reati di persecuzione che violano la privacy e la sicurezza dei nostri artisti.
Nel secondo trimestre del 2022 è stata emessa una decisione che dichiarava il 'non luogo a procedere' e l'interruzione delle investigazioni contro alcuni dei sospettati, ed abbiamo presentato un obiezione e richiesto la re-investigazione di questi casi. Di conseguenza, attraverso rinvii dell'accusa, i sospettati sono stati in ultima analisi giudicati colpevoli di attacchi personali e diffamazione contro gli artisti, e sono state imposte le sanzioni penali.
Inoltre, tra gli imputati di questo ciclo di azioni legali, c'è stato un individuo che ha ripetutamente pubblicato commenti violenti e offensivi sulla sezione 'notizie' del sito del portale. Questo individuo è regolarmente coinvolto in decine di casi di commenti altamente dannosi (pubblicati) tra un'articolo e l'altro. Abbiamo raccolto tutti i commenti verificati e sporto denuncia contro l'individuo.
La BIGHIT MUSIC raccoglie regolarmente informazioni su pubblicazioni malintenzionate che riguardano i BTS, le segnala alle autorità, e intraprende azioni legali. Vorremmo informarvi che stiamo adottando misure forti contro le pubblicazioni malintenzionate riguardanti tutti i membri, inclusi i membri che stanno attualmente svolgendo il loro servizio militare.
La nostra azienda si impegna con sforzi continui per eliminare le attività illegali contro i nostri artisti, anche se (ciò) richiede del tempo. Continueremo ad attenerci a misure rigorose e alla nostra politica di non accordo e non indulgenza nel ritenere responsabili i sospettati.
Chiediamo ai nostri fan di continuare ad utilizzare il nostro servizio di assistenza legale ([email protected]) per denunciare qualsiasi caso di abuso.
Siamo sempre grati per l'affetto e la dedizione mostrata dai fan dei BTS. La BIGHIT MUSIC continuerà a lavorare per garantire la piena tutela di diritti dei nostri artisti.
Grazie."
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Ele)
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In questo periodo di estremo nervosismo ho zero tolleranza.
È da credo tre anni che la bambina del piano di sopra ha iniziato a suonare il flauto. Ed è una bella cosa imparare a suonare uno strumento eh! Per carità.
Credo però sia anche comprensibile che dopo tre anni in cui sento suonare take me home country roads tutti i giorni per una o due ore in loop mi sia nato un certo ripudio sia per la canzone che per il flauto. Per l'amor del cielo cambia canzone.
Insomma oggi ne avevo per le palle di ascoltarla e ho messo il bose bello alto con gli heaven shall burn perché sisi take me home to the place I belong però BASTA
E ha funzionato! Ha smesso, quindi immagino che questo d'ora in poi sarà il metodo che metterò in atto per il mio benessere psicofisico.
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ANALISI LUCIDA DI MARCO CARNELOS
In brevissimo tempo siamo passati dagli USA come nostro imprescindibile alleato e riferimento politico e di sicurezza agli USA come addirittura desiderosi di “vederci morti”, come evidenziato sul Guardian da autorevoli esperti come Nathalie Tocci.
Personalmente resto piuttosto asettico dinanzi a questo momento stile Truman Show.
Gli Stati Uniti - se volontariamente o meno lo stabiliranno gli storici - da almeno un quarto di secolo - altro che Trump ! - hanno operato scelte che hanno causato serie ripercussioni agli interessi e alla sicurezza dell’Europa. E siamo stati noi gli imbecilli che hanno pervicacemente rifiutato di prenderne atto!
- Iniziamo nel 2001 con la guerra al terrorismo e con la promozione violenta della democrazia nel Medio Oriente allargato (alcuni di noi gli sono anche andati dietro!). Il risultato è stato lo sconquasso di una regione strategica alle nostre porte di casa con - secondo l’osservatorio della Brown University - circa 1 milione di morti e 38 milioni di profughi e una crescita esponenziale dell’estremismo religioso e del terrorismo che hanno insanguinato le strade europee. Di fatto hanno quindi incrementato in modo esponenziale una già forte pressione migratoria alle porte dell’Europa che da due decenni almeno sta dominando il dibattito ed il contesto politico con le ben note derive xenofobe che ben conosciamo e temiamo. Senza dimenticare che gli USA non hanno mai voluto risolvere il vero problema della regione, quello Palestinese, contribuendo anzi ad incancrenirlo con il cieco sostegno ad Israele, anche qui gli siamo andati dietro! Sorvoliamo poi sul problema nucleare iraniano e sull’accordo che li avevamo aiutati a trovare con Teheran.
- proseguiamo con una sconsiderata, anzi scellerata, tolleranza, se non addirittura supporto, verso politiche finanziarie criminali che hanno generato nel 2008 una crisi abnorme che ha investito l’Europa innescando brutali politiche di austerità con costi sociali che abbiamo ben conosciuto e continuiamo in qualche modo a sperimentare. Anche qui l’esito è stato il sorgere di derive politiche estreme - da alcuni definite populiste - che hanno a dir poco imbarbarito il tessuto politico e sociale europeo.
- parallelamente, a partire dall’inizio di questo secolo, ma anche negli anni ‘90 del precedente nei Balcani non hanno scherzato, hanno offerto un chiaro sostegno ad una serie di cosiddette “rivoluzioni arancioni” in Europa orientale, in alcuni casi spontanee in altri abilmente orchestrate, che insieme alla sconsiderata politica di allargamento a Est della NATO ci hanno condotto alla tragedia ucraina e all’aborto di ogni politica di cooperazione pacifica tra Europa e Russia nel periodo post-Guerra Fredda. Mosca ci ha messo del suo, ma le responsabilità storiche originali sono incontrovertibili. E pensare che ci sono stati autorevoli voci sulle due sponde dell’Atlantico che avevano messo in guardia su dove saremmo andati a parare.
In sintesi, fatta eccezione per il Covid ed il rischio climatico (anche se su quest’ultimo se ne potrebbe discutere) tutti i principali problemi che l’Europa ha dovuto affrontare negli ultimi decenni - sicurezza e immigrazione, crisi finanziarie con gravi ripercussioni economiche, e, infine, una guerra nel continente - hanno avuto origine a Washington e non - come hanno tentato di farci credere, e ancora ci provano - a Mosca, Pechino o Teheran.
Oggi, forse,siamo usciti dal Truman Show ma è un po’ tardi per lamentarci che gli USA ci vogliono “vedere morti” quando negli ultimi 25 anni cinque presidenze americane - Clinton, Bush jr., Obama, Trump 1 e Biden - hanno - DI FATTO! - adottato politiche che hanno danneggiato l’Europa, oltre al loro stesso Paese.
Ora gli USA ci accusano di essere dei parassiti e ci impongono i dazi dopo che gli abbiamo avallato tutto, consentito ai loro giganti del web di fare centinaia di miliardi di profitti sul nostro mercato senza pagare un € di tasse, e comprato centinaia di miliardi di $ di armi senza peraltro sviluppare una difesa autonoma europea integrata con un’annessa filiera industriale. Anzi intendiamo spenderne altri 800 di cui la maggior parte verrà utilizzata per comprare comunque armi americane!!!
E come se non bastasse, ora ci mollano come hanno fatto con i loro alleati - il Vietnam del Sud nel 1975, l’Iran nel 1979 , e l’Afghanistan nel 2021 - offrendo, ancora una volta, un’autorevole conferma alla celebre massima attribuita a Henry Kissinger:
“Essere nemici degli Americani può essere pericoloso, ma esserne amici può essere fatale”.
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/giornata-internazionale-della-tolleranza/?feed_id=1760&_unique_id=673853537c5f1 %TITLE% il 16 novembre è la giornata internazionale della tolleranza, un tema importante ma ho sempre l'impressione che sia anche la parola sbagliata. 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa, mal sopportata2. Il fatto di tollerare, nel senso di consentire o ammettere che qualche cosa esista, sia fatta, avvenga3. Tempo d’indugio consentito, rispetto alla data o al momento fissati, perché un determinato atto abbia inizio o compimento Fonte: https://www.treccani.it/vocabolario/tolleranza/ Credo che il concetto di tollerare una persona diversa sia profondamente sbagliato. Dovremmo amare chi è diverso da noi, apprezzare chi è diverso da noi, cercare un punto di incontro con chi è diverso da noi, collaborare con chi è diverso da noi, valorizzare le differenze di chi è diverso da noi. Perché anche noi siamo diversi dagli altri e anche noi dovremmo essere amati, apprezzati, incontrati, anche con noi si dovrebbe collaborare, anche noi dovremmo essere valorizzati per le nostre caratteristiche peculiari. Per questo vorrei tanto che oggi fosse la giornata internazionale della valorizzazione delle differenze.
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29 giu 2023 16:11
LA LIBERTA’ D'ESPRESSIONE SI PAGA CARA QUANDO SI TOCCA L'ISLAM – MANIFESTANTI HANNO ASSALTATO L'AMBASCIATA DI SVEZIA A BAGHDAD DOPO IL ROGO DEL CORANO DAVANTI ALLA PIU’ GRANDE MOSCHEA DI STOCCOLMA – ERDOGAN S'INCAZZA CON IL GOVERNO SVEDESE CHE HA PERMESSO IL GESTO: “INSEGNEREMO AGLI ARROGANTI OCCIDENTALI CHE INSULTARE I MUSULMANI NON È LIBERTA’ DI PENSIERO” – CONDANNE UFFICIALI ARRIVANO DA EGITTO, SIRIA, LIBANO, EMIRATI ARABI, IRAN, MAROCCO – DA CHARLIE HEBDO A RUSHDIE: QUANDO LIBRI, VIGNETTE E FILM HANNO SCATENATO LA FURIA DEGLI ESTREMISTI ISLAMICI -
1 – ISLAM: ROGO CORANO, MANIFESTANTI ASSALTANO AMBASCIATA SVEZIA A BAGHDAD (Adnkronos) - Centinaia di persone hanno assaltato la sede dell'ambasciata svedese a Baghdad. Lo riportano i media satellitari arabi, sottolineando che si tratta di una protesta per la manifestazione che si è tenuta ieri a Stoccolma e durante la quale un rifugiato iracheno ha bruciato una copia del Corano. (Rak/Adnkronos)
2 – ERDOGAN CONTRO SVEZIA, "MONUMENTI ARROGANZA OCCIDENTALE"
(AGI/AFP) - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha reagito con molta forza alla decisione della Svezia di consentire a un manifestante, sabato, di bruciare un Corano dinanzi alla piu' grande moschea di Stoccolma, un evento che rischia di rendere ancora piu' complicate le 'chance' del paese nordico di entrare rapidamente nell'Alleanza Atlantica.
"Alla fine insegneremo ai monumenti occidentali di arroganza che insultare i musulmani non e' liberta' di pensiero", ha detto. La Turchia, ha aggiunto, reagira' "nel modo piu' forte fino a quando non verra' condotta una lotta decisa contro le organizzazioni terroristiche e i nemici dell'Islam".
3 – ARABIA SAUDITA, IL ROGO DEL CORANO FOMENTA L'ODIO
(ANSA) - Nel sottolineare che simili atti "istigano all'odio", il ministero degli Affari Esteri di Riad "esprime la ferma condanna e la denuncia del Regno dell'Arabia Saudita per l'atto di un estremista che ha bruciato una copia del Sacro Corano nella moschea centrale di Stoccolma, in Svezia, dopo la preghiera benedetta dell' Eid al-Adha": lo si afferma in un comunicato pubblicato su Twitter dal dicastero saudita.
"Questi ripetuti atti di odio sono inaccettabili nonostante qualsiasi giustificazione, istigano chiaramente all'odio, all'esclusione e al razzismo e contraddicono direttamente gli sforzi internazionali per propagare i valori della tolleranza, della modernità e della lotta contro la radicalizzazione, oltre a ostacolare il necessario rispetto reciproco nelle relazioni tra popoli e Paesi", si limita ad aggiungere il testo.
4 – SVEZIA: IL MAROCCO RICHIAMA L'AMBASCIATORE PER CONSULTAZIONI
(ANSA) - Il Marocco ha richiamato l'ambasciatore in Svezia per consultazioni, dopo il rogo del Corano a Stoccolma: lo ha reso noto il ministero degli Esteri, precisando di aver agito "sotto istruzioni urgenti del re del Marocco".
Rabat ha fermamente condannato "l'attacco inaccettabile", avvenuto alla vigili della Festa del Sacrificio, tra le più importanti celebrazioni dell'Islam. Il governo svedese, si legge
nel comunicato del Ministero degli Esteri, "ha autorizzato
ancora una volta l'organizzazione di una manifestazione durante la quale una copia del nobile Corano è stata bruciata davanti a una moschea a Stoccolma".
"Di fronte a queste ripetute provocazioni, commesse sotto gli occhi e con il consenso del governo svedese, l'incaricato d'affari di Svezia a Rabat è stato convocato oggi (mercoledì) dal ministero degli Affari esteri, per esprimere la ferma condanna del Regno del Marocco verso questo attacco e il suo rifiuto di questo atto inaccettabile". E prosegue: "Anche l'ambasciatore del re in Svezia, è stato convocato nel Regno per consultazioni a tempo indeterminato".
5 – ROGO DEL CORANO: PROTESTE ANCHE DA EGITTO E ALTRI PAESI
(ANSA-AFP) - Proteste per il vilipendio del Corano in Svezia sono venute da autorità ed notevoli esponenti anche di Egitto, Kuwait, Siria, Libano, Emirati arabi uniti e Palestina. In particolare il Cairo, la capitale del più popoloso dei Paesi arabi, ha condannato quello che ha definito "un gesto vergognoso e una provocazione per i sentimenti dei musulmani" proprio nell'Eid al-Adha, la grande festa del sacrificio celebrata dai fedeli islamici di tutto il mondo.
Il Kuwait, un'altra monarchia del Golfo come l'Arabia Saudita, ha chiesto che gli autori di tali "atti ostili" siano assicurati alla giustizia e venga loro "impedito di usare il principio delle libertà (...) per giustificare l'ostilità contro l'Islam". In Siria, il governo ha "condannato con la massima fermezza l'atto vergognoso" commesso "da un estremista con il permesso (...) del governo svedese".
A Beirut il potente movimento Hezbollah ha accusato le autorità svedesi di essere "complici del crimine" e ha chiesto a Stoccolma di porre fine a tali atti "invece di nascondersi dietro la libertà di espressione". L'organizzazione paramilitare islamista sciita ha invitato i Paesi musulmani e arabi a prendere "tutte le misure necessarie" per costringere la Svezia e altri Paesi a prevenire il ripetersi di tali incidenti e a fermare "la diffusione di una cultura dell'odio".
Negli Emirati Arabi Uniti, Anwar Gargash, il principale consigliere del presidente, ha dichiarato sui social che "il mondo occidentale deve rendersi conto che il suo sistema di valori e le sue giustificazioni non possono essere imposte al mondo". Dal canto suo il ministero degli Esteri palestinese ha denunciato una "flagrante violazione dei (...) valori di tolleranza e accettazione degli altri".
6 – AL-AZHAR RILANCIA IL BOICOTTAGGIO DEI PRODOTTI SVEDESI
(ANSA) - Al-Azhar, il più influente centro teologico e universitario dell'islam sunnita, reagendo al rogo del Corano in Svezia "rinnova l'appello al boicottaggio dei prodotti svedesi e invita i governi islamici a prendere posizioni serie e unitarie contro le violazioni" come quella perpetrata dando alle fiamme il Libro sacro dei musulmani. Lo si afferma sulla pagina Facebook dell'istituzione basata al Cairo.
7 – DA CHARLIE HEBDO A RUSHDIE: CRITICHE E VIOLENZE
Estratto da GaCe. per “il Giornale”
Charlie Hebdo è il nome che tutti ricordano. L’irriverenza delle vignette del settimanale francese, che aveva deciso non solo di rappresentare Maometto, ma anche di sbeffeggiarlo, fu all’origine della strage del 2015 nella redazione di Parigi. Allora si disse, dopo 20 morti: la libertà di espressione prima di tutto. «Siamo tutti Charlie».
Undici anni prima era il 2004 - il mondo ha assistito all’uccisione del regista olandese Theo van Gogh, colpito per un film in cui denunciava la violenza sulle donne nel mondo islamico. Esercitare il diritto di critica dell’islam, anche in maniera irriverente, è parte delle fondamenta delle nostre libere democrazie. Ma chiunque tocchi l’islam, anche se non si spinge a gesti estremi come quello compiuto a Stoccolma dal manifestante di origini irachene che ha bruciato il Corano, ormai da diversi anni, deve mettere quanto meno in conto le proteste, a volte estreme, del mondo islamico, per non parlare dei rischi personali alla propria incolumità per mano di estremisti armati.
Nel 2012 toccò al presidente Barack Obama fare i conti con le manifestazioni violente. E ad accendere la scintilla anche allora era stato il film «L’innocenza dei musulmani». Dopo settimane di proteste, arrivò l’attacco terroristico al Consolato Usa di Bengasi, in Libia, circostanza in cui venne ucciso l’ambasciatore americano Chris Stevens.
[…]
Dall’attacco alle Torri Gemelle, le critiche contro l’islam si sono fatte più numerose, tanto da aver generato l’accusa di islamofobia. Hanno spesso generato casi eclatanti ed estremi, come quello di Salman Rushdie, colpito dalla fatwa dell’ayatollah Khomeini per il suo romanzo «I versi satanici», che secondo l’ayatollah insultava l’islam e il suo Profeta.
A distanza di 34 anni da quella condanna a morte, Rushdie l’anno scorso ha subìto un attentato, ha perso la vista da un occhio e l’uso di una mano. E la paura è sempre quella: fino a che punto si può criticare l’islam senza scatenare la violenza del mondo islamico?
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Immagine by "the political art of David Dees"
200 MILIONI PER GLI INSEGNANTI UCRAINI 😮
In un comunicato il Ministero delle Finanze ucraino ha riferito di aver ricevuto un prestito di 200 milioni di euro dall’Italia, al fine di coprire gli stipendi degli insegnanti negli istituti di istruzione secondaria. Il prestito è previsto per un periodo di 15 anni, con periodo di tolleranza di 7,5 anni e interessi allo zero per cento. Questo avviene nonostante la tendenza, in Italia, sia di mettere in atto progressivi tagli all’istruzione: la spesa per l’istruzione negli ultimi anni è infatti attestata appena al 3,6% del PIL nazionale e le previsioni sono che scenda al 3,3% entro il 2025. Nella classifica degli stipendi degli insegnanti, poi, l’Italia non svetta certo per merito: la retribuzione media annua di un insegnate di scuola superiore o media è di 25.829 euro lordi annui, la metà di quella di un collega tedesco – 58.542 euro l’anno – e inferiore a quella di Paesi quali Francia, Inghilterra e Spagna.
Fonte: @lindipendente
Dopo una notizia del genere, gli insegnanti italiani, in blocco, dovrebbero scioperare e non presentarsi a scuola a oltranza finché non gli aumentano gli stipendi. ❌
Anche perché, per quanto mi riguarda, gli insegnanti svolgono il lavoro più importante del mondo e vengono trattati invece come l'ultima ruota del carro.
by Matteo Gracis
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Stendhal racconta una storia di teatro rimasta proverbiale. È il 1822 e a Baltimora, negli Stati Uniti, va in scena una rappresentazione dell’Otello. In sala c’è anche un soldato. Non si trova lì per assistere alla rappresentazione ma per svolgere un servizio di guardia. Ciononostante segue il dramma shakespeariano con partecipazione se è vero che, da quanto ci racconta lo scrittore francese, quando vede il moro stringere il collo della bianca Desdemona il giovane soldato in sala non ci pensa due volte, prende la mira e fa fuoco. Una pallottola vera interrompe la finzione del dramma e l’attore, per fortuna soltanto ferito, non può continuare a recitare. «Non sia mai che in mia presenza un maledetto n*gr* abbia ucciso una donna bianca!», sembra abbia esclamato il giovane (gli asterischi sono miei). Ora, questa storia così paradossale, ma proverbiale per la capacità di affrescare il cortocircuito tra realtà e finzione che è in grado di innescare l’arte teatrale, sembra essersi replicata – pur con le dovute differenze – anche da noi in Italia, nel 2022. Lo spettacolo “Catarina e a beleza de matar fascistas” del regista e drammaturgo portoghese Tiago Rodrigues, programmato prima a Roma e poi a Modena, è stato accolto in entrambe le città da una serie di proteste da parte di esponenti del partito di destra Fratelli d’Italia (anche da parte di esponenti nazionali). L’oggetto del contendere sembrerebbe essere la locuzione “la bellezza di uccidere fascisti” che campeggia nel titolo dell’opera; dico il “titolo” perché è evidente che chi ha ritenuto che lo spettacolo fosse un apologo a favore della violenza ha, con tutta probabilità, tralasciato di vedere lo spettacolo. A ben guardare, infatti, l’oggetto del dramma sta nell’esatto contrario: l’incapacità di giungere a un atto violento, benché compiuto ai danni di una persona che propugna la violenza.
Questo è stato il clima in cui l’opera di Tiago Rodrigues – prossimo direttore del festival di Avignone e tra le firme più interessanti del teatro europeo contemporaneo – è stato accolto in Italia. E e se da un lato può risultare sconfortante per la superficialità (o la strumentalità) con cui vengono accolte opere teatrali di autori di grande caratura internazionale, dall’altro questa reazione fa ben sperare: il teatro è ancora in grado di smuovere le acque – e gli acquitrini – del dibattito politico.
VIOLENZA, TOLLERANZA E PARADOSSO. “CATARINA E A BELEZA DE MATAR FASCISTA” DI TIAGO RODRIGUES
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🌹⭐ LA STRAGE NAZIFASCISTA DI SANT'ANNA DI STAZZEMA: 12 AGOSTO 1944, 560 MORTI TRA CUI 130 BAMBINI (LA PIU' PICCOLA AVEVA 20 GIORNI) ⭐🌹 👉 All'alba del 12 agosto 1944 quattro compagnie del 2° Battaglione della 16° Divisione SS Panzergrenadier-Division "Reichsführer-SS", comandate dal criminale di guerra nazista Max Simon, circondarono il paese di Sant'Anna, impedendo anche l'accesso a valle, e sterminarono l'intera popolazione civile in uno dei più atroci, efferati e barbari crimini che i nazifascisti hanno compiuto in Italia durante l'occupazione 1943-1945. 👉 I nazifascisti entrarono nelle case trucidando barbaramente tutti quanti, anche i bambini, con mitragliatrici e bombe a mano: alcune persone vennero infilzate e bruciate vive, i corpi radunati in piazza e bruciati, le case vennero date alle fiamme. Ad una donna incinta, Evelina Berretti, i nazifascisti squarciarono il ventre con la lama di una baionetta, estraendo il feto e sparandogli. 👉 Le vittime furono 560 (tutte donne, anziani, bambini) tra cui 130 bambini, metà dei quali sotto i 10 anni, la più piccola Anna Pardini aveva 20 giorni. 👉 Tra i massacratori vi erano anche diversi italiani che avevano aderito alla RSI e aiutavano i nazisti a compiere le stragi della lunga estate di "guerra ai civili" che i nazifascisti condussero proprio in funzione anti-partigiana, terroristica e stragista per tutto il 1944. 👉 L'operazione di stampo terroristico e stragista era stata premeditata giorni prima con l'obiettivo di porre fine con il terrore contro i civili il loro sostegno alle brigate partigiane che combattevano la Resistenza antifascista nella zona. 👉 La magistratura militare italiana ha infatti accertato che non si trattò di rappresaglia in risposta ad azioni partigiane, ma di un atto terroristico premeditato e curato in ogni dettaglio per annientare la volontà della popolazione, soggiogandola grazie al terrore. L'obiettivo era quello di "bonificare il territorio", distruggere il paese e sterminare la popolazione per rompere ogni collegamento fra i civili e le formazioni partigiane presenti nella zona. 👉 "La furia omicida dei nazi-fascisti si abbattè, improvvisa e implacabile, su tutto e su tutti. Nel giro di poche ore, nei borghi del piccolo paese, alla Vaccareccia, alle Case, al Moco, al Pero, ai Coletti, centinaia e centinaia di corpi rimasero a terra, senza vita, trucidati, bruciati, straziati". 👉 "Quel mattino di agosto a Sant’Anna uccisero i nonni, le madri, uccisero i figli e i nipoti. Uccisero i paesani ed uccisero gli sfollati, i tanti saliti, quassù, in cerca di un rifugio dalla guerra. Uccisero Anna, l’ultima nata nel paese di appena 20 giorni, uccisero Evelina, che quel mattino aveva le doglie del parto, uccisero Genny, la giovane madre che, prima di morire, per difendere il suo piccolo Mario, scagliò il suo zoccolo in faccia al nazista che stava per spararle, uccisero il prete Innocenzo, che implorava i soldati nazisti perché risparmiassero la sua gente, uccisero gli otto fratellini Tucci, con la loro mamma. 560 ne uccisero, senza pietà in preda ad una cieca furia omicida. Indifesi, senza responsabilità, senza colpe. E poi il fuoco, a distruggere i corpi, le case, le stalle, gli animali, le masserizie. A Sant’Anna, quel giorno, uccisero l’umanità intera". 👉 "La strage di Sant’Anna di Stazzema desta ancora oggi un senso di sgomento e di profonda desolazione civile e morale, poiché rappresenta una delle pagine più brutali della barbarie nazifascista, il cancro che aveva colpito l’Europa e che devastò i valori della democrazia e della tolleranza. Rappresentò un odioso oltraggio compiuto ai danni della dignità umana. Quel giorno l’uomo decise di negare se stesso, di rinunciare alla difesa ed al rispetto della persona e dei diritti in essa radicati". (...) ANPI Grugliasco
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Una «terza dose vaccinale è sicuramente da prevedere» così come la possibilità che «non avremo mai una dichiarazione di "fine pandemia"», quanto una «situazione di tolleranza con pochi casi e con pochi morti, come è accaduto con l'Hiv». In tutto questo, «continueremo ancora per un anno a portare le mascherine, soprattutto sul lavoro» e in autunno dovremo affrontare di nuovo «colpo di coda della pandemia, anche se più leggero di quelli passati». Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli studi di Milano e direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi consiglia tanta pazienza (...)
da La Stampa, via https://www.dagospia.com/rubrica-39/salute/quot-pandemia-non-finira-39-mai-servira-terza-dose-279320.htm
Caro Pregliasco: primo, dovresti evitar le pruderie da “Esperto tengo-famiglia”: parla come magni, ”terza dose necessaria” è come dire che le prime due sono inutili (il leone Pfizer corre meno veloce della gazzella varianti).
Secondo: siamo già nella “situazione di tolleranza” come la definisci, cioè con pochi morti, pochi malati, terapie intensive vuote e tanti “asintomatici”. Manca solo lo ZERO PANICO INDOTTO per prenderne atto.
Terzo, segui il tuo stesso esempio: per l’Aids con cui ora “conviviamo”, la chiave fu l’aver trovato cure efficaci, non certo aver vaccinato tutti !
Infine: se, e nutro purtroppo pochi dubbi al proposito, in autunno il coviddi ripartirà in forme meno lievi di quella estiva (lieve in quanto estiva, non per i vaccini), beh smettiamola di panickare come checche isteriche dietro al mainstream media anglosassone, che segue una precisa agenda politica Dems.- la pandemia utile arma di distrazione di massa per un RESET sociopolitico.
La NOSTRA agenda politica dell’autunno sarà di LAVORARE per “meritarci” prima e ripagare poi il Pnrr. Per cui no panic, imitiamo i modelli funzionanti, non i francesi ad cazzum come sempre facciamo ma le BEST PRACTICES SVEDESI:
- no lockdown, no coprifuochi, didattica in presenza;
- spingere la gente a passar più tempo all’aperto anche se fa freddo - sport, eventi, feste, cultura etc. - senza stracci luridi sul muso;
- no diffusione di panico deprimente e depressivo;
- tener d’occhio e/o vaccinare solo le categorie a rischio come gli anziani, usando il vaccino SPERIMENTALE con molte cautele e solo in forma volontaria (frega un cazzo se la Pfizer guadagna di meno).
Okkio che se invece continuate a impanickar la gente modello Speranza, hai voglia dar la colpa ai non vaccinati. Laggente cui avevate promesso che due botte e via si torna alla normalità, vi ha oramai sgamati, messi nel mirino tipo presidente cinese dell’Inter: non vi crede più.
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L'ESPERIENZA INCARNATA
"Non di rado il corpo reagisce ammalandosi quando le sue funzioni vitali sono costantemente denegate. Tra esse vi è anche la fedeltà alla nostra vera storia".
Alice Miller
Quando eravamo bambini, per essere amati come figli, siamo stati disposti a fare delle rinunce a volte anche dolorose, la nostra vita dipendeva dagli adulti che si prendevano cura di noi, non avevamo scelta.
Ora che siamo adulti, per essere accettati dall'ambiente in cui viviamo, continuiamo a mettere in atto quelle stesse modalità, quelle stesse rinunce, ma oramai non ne siamo più consapevoli, abbiamo dimenticato.
Abbiamo dimenticato la delusione, nel constatare che i nostri genitori non erano così perfetti, abbiamo dimenticato la rabbia provata quando i nostri veri bisogni sono stati spesso ignorati e sostituiti da altri bisogni in nome dell'educazione, la dissonanza cognitiva ci ha permesso di adattare il nostro pensiero negando le emozioni che provavamo, la scissione che nasce da queste esperienze ci accompagna anche da adulti.
Ma il nostro corpo non dimentica, tensioni muscolari, amnesie, depressione, attacchi di panico, sono solo alcuni dei sintomi che ci invia, in attesa di essere ascoltato. A volte può farci capire se la strada che abbiamo intrapreso è davvero quella giusta per noi.
Il fallimento di moltissime terapie, si spiega con il fatto che in molti casi gli stessi terapeuti non si sono mai liberati del cappio della morale tradizionale , predicando spesso il perdono come strumento di guarigione.
Ma la strada che porta all'età adulta non coincide con la tolleranza nei confronti delle crudeltà subite, bensì nel riconoscimento della propria verità, nell'attenzione empatica per il proprio bambino maltrattato.
Nel suo libro "La rivolta del corpo" Alice Miller racconta l'esperienza di una donna che durante una lunga psicoanalisi accusava dolori alle gambe che i medici non riuscivano ad imputare ad alcun motivo.
Il suo analista, non credette che i suoi ricordi di un abuso, subito da bambina da parte del padre, fossero reali.
Quando decise di interrompere l'analisi i dolori sparirono all'improvviso, il suo corpo le stava dicendo "qui non vai da nessuna parte!"
Il corpo è custode della nostra verità, poiché porta dentro di sé l'esperienza di tutta la nostra vita, potremo definirlo come "l'esperienza incarnata" che ci costringe attraverso i sintomi a interrogarci, a chiederci cosa non va.
Ma come fare a tradurre i nostri sintomi in messaggi comprensibili, cosa vuole il corpo da noi?
Spesso il linguaggio del corpo è simbolico come quello dei sogni, ci parla una lingua apparentemente incomprensibile, almeno fino a quando non decidiamo di aprire quella porta, di farci accompagnare attraverso quel passaggio che conduce verso la nostra parte più autentica e misteriosa.
Alice Miller parla spesso del "testimone consapevole", può esserci nella nostra vita una maestra, un amico, una persona che ci guarda e ci vede per quelli che siamo, ci ascolta senza giudicarci e ci permette di "esistere" almeno nel tempo di quella relazione.
A volte invece dobbiamo essere noi ad attivarci nel cercare quel testimone, in questi casi un buon psicoterapeuta svolge la funzione di testimone consapevole e spesso può salvarci la vita.
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PARADOSSO DI ONNIPOTENZA
Enunciato: essendo un Dio Onnipotente, può fare ogni cosa. ....
Paradosso: può un Dio creare qualcosa che non può spostare? ....
Sia che si risponda sì alla domanda, sia che si risponda no, si dimostrerebbe che un Dio non è Onnipotente, o perché non è in grado di creare un simile oggetto, o perché non è in grado di spostarlo -
Possibili confutazioni
Seguendo l'indicazione di Cartesio, Dio può creare qualcosa che non può spostare e, nonostante tutto, spostarla. In realtà si comprende bene, come anche è stato osservato in Letteratura, che questa non è veramente una risposta, dal momento che se si rinuncia alla Logica non ha neanche senso parlare di paradossi, consistenza o verità. –
Per la consistenza logica, non può esistere nello stesso universo un oggetto inamovibile ed una forza irresistibile. Ovvero nella stessa 'struttura logica' non possono essere vere contemporaneamente una certa affermazione (A) e la sua negazione (non A). –
Se si pensa all'onnipotenza come alla possibilità di fare tutto ciò che è voluto, visto che Dio può non volere compiere certi atti (es: Dio non può mentire, Dio non può compiere azioni contro la sua natura), un Dio che sceglie di non andare contro la logica è comunque onnipotente. -
Questo paradosso si deve anche al teorema di incompletezza di Gödel, secondo il quale 'nessun sistema coerente può essere utilizzato per dimostrare la sua stessa coerenza'. Infatti, ipotizzando che P sia l'insieme di tutti i poteri che Dio possiede, esiste almeno un potere X che non può essere né dimostrato né confutato all'interno di P. Cioè Dio può applicare ogni suo potere X su ogni altro suo potere, NON-X, mentre invece non può applicarlo su X stesso. Da qui il fatto che l'onnipotenza, cioè appunto la potenza su tutto (per cui anche su P), non può esistere. Questo vale anche per una concezione dell'onnipotenza non assoluta ma solo positiva e morale, cioè per una concezione per cui Dio è onnipotente solo a fin di bene, per sé e per gli altri. -
Citazioni
Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle.
(Voltaire)
Se ci fosse veramente qualche divinità o qualche essere infinitamente perfetto, che volesse essere amato e adorato dagli uomini, farebbe parte della sua stessa ragion d'essere, oltre che della giustizia e del dovere di tale presunto essere infinitamente perfetto, di manifestarsi, o almeno di farsi conoscere in qualche modo da quelli da cui vorrebbe essere amato, adorato e servito.
(Jean-Meslier)
Sciagurati coloro che, per non essere scellerati, hanno bisogno della religione.
(Ugo-Foscolo)
Non vi sia tra voi religione diversa da quella della saggezza e della moralità, da quella dell'onestà e della decenza, della franchezza e della generosità d'animo; non ci sia religione diversa da quella che consiste nell'abolire completamente la tirannide e il culto degli dèi e dei loro idoli.
(Jean-Meslier)
Dio è l'unico essere che, per regnare, non ha nemmeno bisogno di esistere.
(Charles-Baudelaire)
Dio è il dolore che nasce dalla paura della morte.
(Fëdor-Dostoevskij)
Di tutte le religioni, quella Cristiana e' senza dubbio quella che dovrebbe ispirare piu' tolleranza, sebbene fino ad ora i cristiani siano stati i piu' intolleranti tra gli uomini.
(Voltaire)
Se crediamo a delle assurdita', commetteremo delle atrocita'.
(Voltaire)
Dio è il più grande atto di superbia dell'uomo; e quando egli l'avrà espiato non ne troverà mai uno più grande!
(Elias Canetti)
Dio: una spiegazione che risparmia una spiegazione.
(Leonard L. Levinson)
Non credo in una vita ultraterrena. Comunque porto sempre con me la biancheria di ricambio.
(Woody Allen)
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