#atti unici
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Il Teatro una volta fermava le guerre.
per la fotografia di Claudia Gori
#fotografia#stefano luci#teatro#photography#theatre#ciurmastorta#attore#donna#anton chekhov#tennesse williams#blues#atti unici#fuochi#marguerite yourcenar#maria maddalena#art#paintings#clitemnestra#patroclus#patroclo#patrochilles#lisistrata#Aristofane#ancient greek#greek myth rp#no war#no war please#fotografa#generazione zeta#claudia gori
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Avviso importante: variazione di programma Teatro nelle Valli Bormida
Comunichiamo che lo spettacolo "Quello bonanima" della compagnia La Torretta, precedentemente in programma per sabato 11 gennaio 2025, è stato sostituito da una nuova proposta teatrale.
Comunichiamo che lo spettacolo “Quello bonanima” della compagnia La Torretta, precedentemente in programma per sabato 11 gennaio 2025, è stato sostituito da una nuova proposta teatrale. Una serata di risate e divertimento con il teatro di GILBERTO GOVI e la compagnia teatrale I Villezzanti di Genova! “IN PRETUA” di Giuseppe Ottolenghi e “DO ’48” di Luigi Orengo – Due atti unici del repertorio…
#Alessandria today#arte scenica#atti goviani#atti unici#Banca CR Asti#biglietti spettacoli.#comicità e arguzia#commedia italiana#commedie goviane#compagnie teatrali#cultura in Piemonte#cultura ligure#dialetto ligure#eventi a Spigno Monferrato#eventi gennaio 2025#eventi imperdibili#Gilberto Govi#Giuseppe Ottolenghi#Google News#I Villezzanti#info e prenotazioni#italianewsmedia.com#Luigi Orengo#personaggi liguri#Piemonte dal Vivo#Pier Carlo Lava#Progetto Corto Circuito#pubblico e tradizione#risate e divertimento#serata teatrale
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"Siate sfrenati
nei sensi
e nell’immaginazione.
Buttate via le copie
di voi stessi.
Dedicatevi
agli atti unici".
(Franco Arminio)
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Bellissimo giorno 😘❤️
“Emozionatevi. Non passate nessun giorno senza un rischio.
Andate al dunque.
Esagerate.
Il pericolo più grande è la prudenza, il calcolo.
Siate sfrenati nei sensi e nell'immaginazione.
Buttate via le copie di voi stessi.
Dedicatevi agli atti unici.
Servite il dolore degli altri ma non umiliate i vostri sogni.
Ogni vostra giornata è il vostro regno:
convocate l'ebbrezza e la ragione,
l'invisibile e la buona azione.”
(Franco Arminio)
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Nessun giorno senza un rischio. Il pericolo più grande è la prudenza, il calcolo. Esagerate. Siate sfrenati nei sensi e nell'immaginazione. Buttate vie le copie. Dedicatevi agli atti unici.
Franco Arminio
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“Emozionatevi. Non passate nessun giorno senza un rischio.
Andate al dunque.
Esagerate.
Il pericolo più grande è la prudenza, il calcolo.
Siate sfrenati nei sensi e nell'immaginazione.
Buttate via le copie di voi stessi.
Dedicatevi agli atti unici.
Servite il dolore degli altri ma non umiliate i vostri sogni.
Ogni vostra giornata è il vostro regno:
convocate l'ebbrezza e la ragione,
l'invisibile e la buona azione.”♠️🔥
(Franco Arminio)
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Emozionatevi. Non passate nessun giorno senza un rischio. Andate al dunque.
Esagerate. Il pericolo più grande è la prudenza, il calcolo. Siate sfrenati nei sensi e nell'immaginazione.
Buttate via le copie di voi stessi. Dedicatevi agli atti unici. Servite il dolore degli altri ma non umiliate i vostri sogni.
Ogni vostra giornata è il vostro regno: convocate l'ebbrezza e la ragione, l'invisibile e la buona azione.
- Franco Arminio - da: Stato in luogo
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In fin dei conti non posso dire con esattezza chi sono e cosa desidero, se la mia persona è un individuo o un agglomerato di paure e traumi altrui. Non ho mai avuto una parola di incoraggiamento a svilupparmi in qualcosa di mio, dunque ho sempre cercato di imitare gli altri e di farli contenti ché magari così sarebbe bastato a farmi volere bene. Ricordo che ero brava in disegno, a scuola, solo perché copiavo le opere degli altri; un'altra scena, questa volta delle elementari: presi ottimo e lode solo per aver tagliato ed incollato delle figure di scoiattolo, evidentemente era tutto preciso e ben fatto pure se anche allora mi chiesi il perché di quel voto dato che il lavoro non era poi così preciso. Ecco, forse adesso capisco perché è significativo questo ricordo – uno dei poi che ho delle elementari –, perché forse è da lì che stavo sviluppando la mia nevrosi: tutto era perfetto e pulito e ordinato, io ero quella brava che faceva le cose come dovevano essere fatte. Tuttavia non sono mai stata eccellente in nulla e paradossalmente ho sempre scoraggiato, con atti di profonda timidezza (come la chiamavano) insicurezza ed evitanza, quei pochi che cercavano di incoraggiarmi: alla fine avevo introiettato ciò che nel mio ambiente era la regola base, e cioè che ero un essere buono a nulla e che non avevo futuro tanto meno speranza, la mia esistenza era inutile così come tutto quello che facevo dunque ogni tentativo di cambiamento, ogni slancio emotivo che vedeva un minimo di interesse per qualcosa era bloccato sul nascere. Adesso non mi aspetto nulla da me stessa se non riuscire a campare decentemente: un tetto sopra la testa, un piatto caldo davanti, riuscire a pagare quel che devo pagare senza dovermi svenare. Parlarmi di desiderio è totalmente inutile, parlarmi di progetti futuri e obiettivi è semplicemente ridicolo. Gli unici desideri, forse, sono solo le mie più grandi paure: morire sofferente, sola, povera e pazza.
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"Il patriarcato impone agli uomini di diventare storpi emotivamente".
Questo post su libri e tarocchi è per gli uomini.
Come l'Imperatore al regressivo, cresciamo svendendo le nostre emozioni,chiudendo il petto, la nostra capacità di essere sensibili per ottenere lo scettro, il finto dominio del patriarcato.
Abbiamo il dovere di assumerci la responsabilità della nostra cura, altrimenti resteremo niente di più che bambini traumatizzati ed estremamente violenti, idioti emotivi e tirannici.
E per quante ferite possiamo aver ricevuto, se non scegliamo di prendercene cura attivamente, scegliamo allora automaticamente di diventare gli unici responsabili e perpetratori della violenza. Tutti.
E ho visto ancora troppi pochi di noi fare terapia, ho incontrato ancora pochissimi nei gruppi di consapevolezza, pochissimi sforzarsi di trovare i mezzi per riaprire il proprio cuore, troppo pochi scendere in piazza e sostenere il femminismo.
E ho visto ancora troppi difendere con i denti la propria violenza, o non riconoscerla (che è lo stesso).
Nelle parole preziose di bell hooks:
"Nessun uomo che non decide attivamente di impegnarsi a cambiare e a mettere in discussione il patriarcato riesce a sfuggire alla sua influenza. Se i semi del pensiero patriarcale sono stati impiantati nella sua psiche, anche l'uomo più passivo, buono e tranquillo può arrivare a commettere atti di violenza."
"L'indottrinamento che comincia durante l'infanzia include un'iniziazione psicologica che impone ai bambini di accettare il fatto che la loro disponibilità a commettere atti di violenza ne fa dei patriarchi."
"Ogni volta che le pensatrici, in particolare quelle femministe, parlano del problema diffuso della violenza maschile, la gente è pronta a contestarle dicendo che la maggior parte degli uomini non è violenta. Si rifiuta di ammettere che masse di ragazzi e uomini sono stati programmati fin dall'infanzia a credere che a un certo punto della loro vita devono diventare violenti, fisicamente e psicologicamente, per dimostrare di essere uomini."
"Dobbiamo immaginare alternative alla mascolinità patriarcale. Tutti dobbiamo cambiare".
IG @daniele.tarot
#bellhooks#tarot#tarocchi#imperatore
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Chissà se anche gli altri erano vivi quanto lo era lei. Per esempio, sua sorella era altrettanto importante per se stessa, si giudicava altrettanto preziosa? Essere Cecilia era un’esperienza forte quanto essere Briony? Anche sua sorella possedeva una vera se stessa nascosta sotto la cresta di un’onda, e passava del tempo a pensarci, tenendosi un dito davanti alla faccia? Era cosi per tutti gli altri, compresi suo padre, Betty, Hardman? Se la risposta era si, allora il mondo, la società doveva essere complicata in modo inso-stenibile, con i suoi due miliardi di voci, e coi pensieri di tutti allo stesso livello e le pretese di una vita altrettanto intensa da parte di tutti, e con l’unanime convinzione di essere unici, quando nessuno lo era. Uno poteva annegare in tanta irrilevanza.
Anche le prove offendevano il suo senso dell’ordine. Il mondo conchiuso che aveva disegnato con la chiarezza di parole perfette era stato snaturato dagli scarabocchi di altre menti, di altri bisogni; e perfino il tempo, cosi facile da segmentare sulla pagina in atti e in scene, nella realtà gocciolava via a poco a poco in modo inconfondibile.
Ian McEwan, da Espiazione
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Affinché un parassita della chiesa cattolica possa vivere nella nostra società, godendo del privilegio di non lavorare, di compiere pure atti di pedofilia indisturbato, è necessario che molti, fin da bambini, perdano l'intelligenza: perdano la capacità di maturare empatia.
L'indottrinamento religioso è una violenza psicologica fatta ad arte: il plagio religioso serve a comprimere la capacità di sapersi vedere dal di fuori, non riuscendo più a cogliere il senso del ridicolo che noi avremmo se ci vedessimo parlare (pregare) all'aria inconsistente e non ad una persona.
Il nostro cervello è capace di riconoscere che cosa è reale e che cosa non è reale, attraverso anche la speculazione che avviene nel riuscire a vedersi dal di fuori: l'autoironia è la capacità del nostro cervello di riuscire ad avere un'immagine di noi stessi, senza uno specchio.
Il nostro cervello ce lo dice continuamente, in tutte le salse, per principi fisiologici di buona autoconservazione, che è l'essere felici il modo migliore di vivere: non il fare sacrifici, non provare dolore, non diventare martiri di una causa; non diventare schiavi di qualcosa.
Il nostro cervello ce lo dice, anche quando ci costringono ad andare a messa, che stiamo facendo qualcosa di sbagliato per la nostra vita, perché il cervello capisce che all'interno di una messa religiosa lui non ha parola; che la religione è sottomissione, non libertà.
Un dio buono, benevolo, non perderebbe mai il suo tempo a farsi scorticare su una croce; per poi morire e resuscitare. Un mito divino benevolo inventato non entra mai in contrasto con l'idea di felicità (soffrendo), ma aiuta l'uomo a vivere la felicità, seminandola ovunque.
La paura è in grado, qualora tu sia fragile, di farti fare le cose più assurde: come credere che da un pezzo di pane azzimo, su cui un ridicolo sciamano della chiesa cattolica fa un rito magico, si possa ottenere una salvezza, un conforto, un miglioramento della nostra vita.
Il dolore, la sofferenza, non sono episodi della vita quotidiana da cui si può imparare qualcosa di buono: gli unici in grado di imparare qualcosa dalla sofferenza e dal dolore umano, sono i medici, e tutte le persone che lavorano affinché la sofferenza umana sia debellata.
Persino il lavoro di un medico, di un ricercatore, può essere dettato da un profondo amore per gli altri: dalla profonda comprensione di quanto le persone diano il meglio di sé quando sono felici; per questo, alcuni, investono la propria vita chiusi a lungo dentro laboratori.
In qualsiasi latitudine e longitudine del nostro pianeta, il clero religioso usa il dolore altrui per ottenere dei vantaggi personali; la scienza, al contrario, studia il dolore altrui per limitarlo, per curarlo. La scienza è l'unica amica fedele della felicità.
Le divinità, per definizione e invenzione, sono onniscienti e onnipresenti, pertanto non hanno bisogno di una casa specifica dove risiedere (tempio, chiesa), e nemmeno di essere umani, mitologicamente inferiori alle divinità, che facciano da tramite.
Per confessare i nostri ipotetici peccati ad una divinità, non è necessario un tramite: lo puoi fare direttamente, se credi in certe cose (nella presenza di spiriti nel mondo); le divinità, per definizione, sono onnipresenti e onniscienti.
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~Fenici e ginestre~
Squarci profondi all'alba della mia fanciullezza
apparsero sulla mia pelle
Feritoie di un destino meschino
Che alla mia mente immagini vivide e oscure portano
Erano gesti vili, violenti, omertosi
Sguardi angoscianti, lingue taglienti
Schiere di soldati ridenti
Innocui agli occhi maturi e senili
Nel circolo dei salvatori,
la stessa sorte mi fu riservata
tradita, manipolata da facce amiche
Nessun aiuto, soltanto accuse
Vittima o vittimista?
Colpevole o innocente?
Chi detta sentenze in un mondo che rifiuta di ascoltare?
Ci vuol "leggerezza e elasticità"
La ragione sempre ai soldati appartiene
Unici salvi e vivi
Gli unici amanti del compromesso
Pur di esser parte del mondo
Fama e successo eroi non sono
Ignorare e lasciar andare aiuto non è
Una grande e ipocrita farsa il circolo dei salvatori è
Solo noi stessi possiamo salvarci
Noi, anime fragili,
come ginestre resistiamo ai tumulti dei soldati, alla pioggia delle ipocrisie e alla tempesta dei patti
Da soli ci salviamo
Lasciando il circolo precipitare nel suo male
Anche noi continuiamo a vivere,
da squarci e feritoie luce e fiori esploderanno,
l'anima di bellezza, il cuore di purezza e la coscienza di gentilezza coltiviamo
Pensieri bui e immagini ritornano,
ingiusti sensi di colpa sempre ci pervaderanno,
ma noi con forza come fenici risorgiamo e come ginestre resistiamo
Costruiremo un futuro roseo
E quando non avrete nulla, noi avremo tutto, anche per voi
🌙Mezzaluna🌙
7 Febbraio 2025-Giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo
Questa è dedicata a noi, ginestre e fenici.
Ignorati, violati in tutti i modi i possibili (fisico, mente, spirito) anche da chi avrebbe dovuto proteggerci, insegnanti, a volte genitori, associazioni, centri, chiese e nella maggior parte dei casi mai siamo stati creduti, da vittime quasi a carnefici, da sofferente a vittimista.
Basta. Questo è il nostro momento per rinascere.
Dopo vari messaggi sul bullismo che ho trasmesso tramite la scrittura poetica, questa è un po' un eccezione, una critica, una denuncia ma il mio messaggio non cambia.
Siamo più forti di quello che pensiamo e pensate, possiamo superare tutto, siamo resistenti come ginestre d'inverno e rinasciamo come fenici dopo il buio più profondo.
Praticate gentilezza e atti di bontà ogni giorno, perché se vogliamo la pace nel mondo dobbiamo prima di tutto iniziare da noi stessi e dalle persone che ci circondano.
Usate questa giornata per riflettere affinché nessun altro debba più pensare di morire per trovare serenità.
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Stasera al Teatro Comunale di Sassari “Crisi di nervi”, da Anton Cechov
Un vivido affresco di varia umanità in “Crisi di Nervi / Tre atti unici di Anton Čechov” per la regia di Peter Stein, uno dei maestri del teatro europeo del Novecento, già artefice di straordinarie mises en scène, da “Peer Gynt” a “Il principe di Homburg”, “I villeggianti”, “Come vi piace” e la celebre “Orestea” oltre a “Roberto Zucco” e a una monumentale edizione del capolavoro di Goethe con…
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Emozionatevi.
Non passate
nessun giorno
senza rischio.
Andate al dunque.
Esagerate.
Il pericolo più grande
è la prudenza,
il calcolo.
Siate sfrenati
nei sensi
e nell'immaginazione.
Buttate via le copie
di voi stessi.
Dedicatevi
agli atti unici.
Servite il dolore degli altri
ma non umiliate i vostri sogni.
Ogni vostra giornata
è il vostro regno:
convocate l'ebrezza e la ragione,
l'invisibile
e la buona azione.
Franco Arminio
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Nessun giorno senza un rischio. Il pericolo più grande è la prudenza, il calcolo. Esagerate. Siate sfrenati nei sensi e nell'immaginazione. Buttate via le copie. Dedicatevi agli atti unici.
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Presso il Circolo ACLI di Bresso due atti unici (Il sospetto e Un conto in sospeso) che fanno parte di DOMENICA THRILLER Paolo Avanzi è autore e regista. Domenica 15 Dicembre alle 16.00 Circolo ACLI A. Grandi di Bresso in via don Sturzo 38 a Bresso (MI)
Il sospetto Attrice: Tiziana Altobelli
Un conto in sospeso Attori: Paolo Avanzi e Maurizio Manfredi
Ingresso libero con offerta alla LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori)
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