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Alessandria, Quartiere Cristo: Il progetto "Il Quartiere che Vorrei" è realtà. Assemblea gremita al Teatro Ambra: unanimità per la ricerca di fondi e avvio dei progetti
Ieri sera, la sala del Teatro Ambra ad Alessandria era gremita per l’assemblea dedicata alla presentazione del progetto "Il Quartiere che Vorrei".
Ieri sera, la sala del Teatro Ambra ad Alessandria era gremita per l’assemblea dedicata alla presentazione del progetto “Il Quartiere che Vorrei”. L’iniziativa, promossa dalle associazioni del Quartiere Cristo, ha visto un’eccezionale partecipazione dei cittadini della zona sud della città. Con un voto unanime, l’assemblea ha dato il via libera alla ricerca di fondi per finanziare i numerosi…
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Al via “Riarteco”, riconoscimento al rifiuto Nella splendida cornice di Villa Lazzar... #accademia #accademiadiromania #ecologiaedarte #marcobartolelli #matteoippoliti #maurizioabbate #riarteco #rifiuto #robertodellaceca #silviafilippi #stefanozago #villalazzaroni https://agrpress.it/al-via-riarteco-riconoscimento-al-rifiuto/?feed_id=6560&_unique_id=66cf6a691d735
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Si rinnova il mercato delle locazioni. Dal 1 giugno c'è un nuovo accordo territoriale
FERMO – Comune di Fermo e associazioni dei proprietari immobiliari e degli inquilini di Fermo e del Fermano informano che “dal 1° giugno 2024 sono in vigore i nuovi accordi territoriali, per il Comune di Fermo e tutti i Comuni della Provincia, per la stipula di contratti a canone concordato, al fine di rendere più conveniente la locazione anche per i proprietari di immobili. I vantaggi I vantaggi…
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ActionAid, a Bagnoli lo sport inclusivo si gioca in strada
Come si costruisce una alternativa a esclusione e marginalità? La risposta la danno Saša, Carlo, Mattia, Hafiza, Christian, Luigi, Fatima, Praeedip, Claudia, Mario... alcuni dei ragazzi e delle ragazze che muovendosi da Fuorigrotta, Bagnoli, Pozzuoli, dal Centro storico e dal Rione Sanità raggiungono il Metro Park Stadium di Bagnoli, un campo da calcio autocostruito dai giovani del quartiere. Al Metropark, il sabato mattina, si gioca a Football3, una metodologia che prevede tre tempi e che promuove un modo diverso di fare sport, gestendo rabbia e conflitti, scoprendo cosa significa fair play, lotta alla discriminazione e rispetto di ogni diversità. È la ricetta che da oltre 3 anni ActionAid porta avanti a Napoli con Dialect, progetto europeo sviluppato in Italia, Grecia, Ungheria e Serbia e che coinvolge 450 tra ragazze e ragazzi dai 10 ai 25 anni. Cosa succede a Bagnoli con Dialect Sono sessanta tra maschi e femmine, i ragazzi nati a Napoli e in altre parti del mondo che hanno partecipato attivamente. Storie ed esperienze molti differenti tra loro. Sono napoletani, provenienti da diversi contesti sociali e familiari, con background migratori eterogenei ed età differenti. Si sono ritrovati grazie alla rete costruita da ActionAid con associazioni educative territoriali e gruppi informali in giro per la città, oltre che con l’Asd Sant’Anastasia-Peluso Academy, scuola calcio con un bacino d’utenza assai consistente nella zona vesuviana. A coordinare il torneo quattro giovani mediatori: Mattia, Bruno, Hafiza e Fatima, poco più che maggiorenni, i ragazzi italiani e le ragazze afgane. Sono loro ad accompagnare giocatori e giocatrici nella scelta delle regole del gioco, e a supportarli nel processo di riflessione sulla gara, che comprende anche l’assegnazione di punti fair play, in base ai comportamenti di ogni calciatore, al rispetto delle regole, al contributo dato al mantenimento di un’atmosfera di gioco serena, mai troppo competitiva. È qui che i mediatori hanno un ruolo fondamentale per spiegare, dare sostegno, analizzare e, se ancora necessario, ricomporre i conflitti tra i partecipanti che hanno imparato a riconoscere queste figure “ibride”, a metà tra le loro giovani adolescenze e l’età adulta. Perché i ragazzi e le ragazze coinvolte nel progetto difficilmente riconoscono negli adulti figure di cui fidarsi. Sapersi costruire un mondo digitale Con un gruppo più ristretto di ragazze e ragazzi più grandi è stato costruito un laboratorio per la comprensione sull’utilizzo degli strumenti e dei media digitali, ancora una volta per combattere i discorsi d’odio, far crescere la consapevolezza delle potenzialità e dei rischi dei social media nel riprodurre atteggiamenti e linguaggi stereotipati, sessismo, esclusione. Una alfabetizzazione digitale che ha portato a creare dei video i cui protagonisti sono gli stessi giovani del progetto. Riprese dal vivo e poi elaborazioni di script, come i due piccoli film a tema calcio con una giovanissima calciatrice e un calciatore adolescente alle prese con un “procuratore” a caccia di talenti ma pieno di stereotipi sui due giovani sportivi. “Portare gli strumenti digitali sul campo è stato molto utile perché i ragazzi si sentivano osservati, comprendevano di poter essere al centro dell’attenzione anche nei loro comportamenti positivi, e non solo in quelli negativi come avviene di solito. È stato molto efficace, ci è sembrato che quei comportamenti positivi poi venissero assorbiti anche in assenza delle telecamere” spiega Hafiza Mahdiyar, mediatrice di DIALECT2. Foto di copertina: Actionaid Read the full article
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Un chiave nell’innovazione europea è l’Intelligenza Artificiale
La digitalizzazione insieme alla sostenibilità ed all’economia circolare, supportate dall’Intelligenza Artificiale, costituiscono ottimi strumenti per avviare nuove iniziative che possono distinguerci dal resto del mondo e darci, come Europei, nuovi vantaggi competitivi. Queste le parole di Christian Colombo, presidente di Afil – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia (il Cluster Tecnologico per il Manifatturiero Avanzato, ufficialmente riconosciuto da Regione Lombardia), pronunciate in occasione dell’evento Clusters meet Regions organizzato a Milano il 26 e 27 marzo 2024. La situazione di contesto è “instabile”, visti i cambiamenti significativi che influenzano l’economia, la politica e la società. La presenza di conflitti militari nei Paesi vicini e, prima ancora, l’impatto della pandemia globale, hanno ostacolato i flussi commerciali e provocato una ristrutturazione delle relazioni economiche. L’aumento dei costi logistici e dei prezzi dei beni di consumo, insieme all’instabilità in alcune aree, stanno creando disuguaglianze sociali sempre più evidenti. Insomma, per la manifattura lombarda, italiana e continentale, non è facile. Ma nulla è perduto. La Twin Transition (doppia transizione digitale ed ecologica) non è un ostacolo, ma una sfida nella quale entrano in gioco i Cluster regionali e nazionali. Per natura e vocazione, essi associano attori diversi con competenze differenti: aziende piccole, medie e grandi, centri di ricerca, atenei, enti istituzionali ed associazioni; favoriscono la collaborazione tra associati, la condivisione delle conoscenze e delle risorse, nonché lo sviluppo di sinergie tra imprese ed enti all’interno di una stessa regione o area geografica. Poi entrano in gioco i rapporti con l’Europa, che promuove attivamente l’ecosistema dei Cluster attraverso iniziative come la European Cluster Collaboration Platform (Eccp). Secondo Tullio Tolio, Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico di Afil e del Cluster Fabbrica Intelligente (Cfi), nonché docente di Manufacturing Systems Engineering al Politecnico di Milano, occorre un approccio europeo olistico volto a sostenere gli ecosistemi territoriali come motori di crescita. Queste considerazioni sono emerso durante il primo evento Clusters Meet Regions del 2024, che si è tenuto a Milano a fine marzo. Progettato da Paolo Vercesi, Direttore Esecutivo di Afil e Cluster Manager di Cfi, e co-organizzato insieme ad Eccp, Regione Lombardia ed i Cluster Tecnologici Lombardi, l’evento internazionale ha raccolto oltre 250 iscritti provenienti da tutta Europa per approfondire modelli ecosistemici e strategie di innovazione, con particolare attenzione al complesso panorama industriale della Lombardia. A latere, Eccp, con il supporto di Regione Lombardia ed Afil, ha redatto un Input Paper, che evidenzia il contributo fondamentale dei Cluster Tecnologici Lombardi allo sviluppo di un’economia industriale sostenibile ed innovativa nella regione. Questo documento è stato integrato da un Case Study specifico, che ha approfondito la centralità del ruolo di Regione Lombardia e del supporto di Afil nella transizione industriale del manifatturiero lombardo. Il Cluster si impegna infatti a collaborare strettamente con le istituzioni europee e regionali per promuovere politiche industriali e di innovazione mirate alla crescita economica sostenibile; al tempo stesso, si concentra sul supporto alle imprese nell’affrontare le sfide della transizione digitale ed ecologica, offrendo strumenti e risorse per implementare buone pratiche ed adottare tecnologie avanzate. Grazie alla partecipazione attiva a network europei come European Cluster Collaboration Platform (a cui è legata l’organizzazione dell’evento Clusters Meet Regions), Iniziativa Vanguard, Smart Specialisation Platform e Quattro Motori per l’Europa, Afil si propone come punto di riferimento per lo scambio di conoscenze ed esperienze nell’ambito dello sviluppo industriale e dell’innovazione. Una sfida per l’Europa: la Twin Transition «A differenza del passato, l’Europa cerca ora di essere leader su temi chiave come la transizione verde» – afferma Tolio – «Tuttavia, occorre integrare la sostenibilità ambientale, economica e sociale in tutte le iniziative». Ad esempio, attraverso l’economia circolare, che favorisce la salute del pianeta e, al contempo, offre opportunità economiche e sociali per le comunità e le imprese. Un altro punto chiave nell’innovazione europea è l’Intelligenza Artificiale. Secondo Tolio, l’Europa è in ritardo rispetto ad altre regioni del mondo in questo campo, ma vi è l’opportunità di colmare questa lacuna. Se utilizzata in modo responsabile, l’Intelligenza Artificiale può portare a miglioramenti significativi in vari settori, dall’energia alla logistica, contribuendo a rendere l’Europa competitiva a livello globale. Tolio evidenzia infine il ruolo fondamentale degli ecosistemi territoriali nell’incubare idee e innovazioni, sottolineando come le politiche europee debbano sostenerli e promuoverli, in modo che questi possano continuare ad essere motori di crescita economica e sociale. La risposta alle sfide attuali passa per l’Europa Il supporto alle imprese Per Colombo, «non ci sarà una seconda possibilità». Ci sono iniziative europee importanti che vanno nella direzione indicata, cioè quella di raccogliere le sfide della Twin Transition. «Si pensi ai Quattro Motori per l’Europa o alla European Cluster Collaboration Platform». Occorre, però, trovare il modo per mettere a terra gli sviluppi innovativi, tenendo presente che, in alcune regioni europee come la Lombardia, la maggior parte delle aziende ha meno di 50 dipendenti. «Queste imprese non dovrebbero trovarsi di fronte ad oneri e difficoltà che complichino l’accesso a finanziamenti o crediti fiscali per promuovere questi nuovi obiettivi. Altrimenti sarà una ricetta per il disastro» termina Colombo. Il modello di collaborazione tra Cluster «È naturale pensare ad espandere gli orizzonti attraverso una piattaforma di collaborazione tra i Cluster europei. Dobbiamo costruire un modello cooperativo che sfrutti sinergicamente le risorse, l’esperienza e le tecnologie di tutte le regioni europee coinvolte. Occorre immaginare un dialogo trasversale basato sulla condivisione di idee e progetti, che favorisca così la contaminazione» afferma il presidente del Cluster Fabbrica Intelligente Gianluigi Viscardi. I Cluster al centro delle Strategie di Specializzazione Intelligente «I Cluster sono il cuore delle Strategie di Specializzazione Intelligente». Parole di Felipe Javier Carrasco Torres, Viceministro per le Politiche Industriali, Commerciali e Turistiche dell’Autorità Regionale di Valencia, che ricalcano quelle di Elisabetta Confalonieri, Direttore Generale per l’Università, la Ricerca e l’Innovazione di Regione Lombardia. La Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) è un approccio europeo utilizzato dalle regioni per identificare e concentrarsi su settori specifici in cui possiedono vantaggi competitivi, distintivi o potenziali di sviluppo. Per Carrasco Torres, «il ruolo dei Cluster è indispensabile non solo per le regioni, ma per l’intero tessuto economico europeo, allineando le ambizioni regionali con gli obiettivi principali dell’Unione Europea. La collaborazione tra le regioni europee attraverso i Cluster è un pilastro fondamentale per accelerare la transizione europea verso pratiche sostenibili e innovative». Il ruolo della European Cluster Collaboration Platform La European Cluster Collaboration Platform (Eccp) serve a facilitare la cooperazione e lo scambio di conoscenze tra Cluster e regioni europee. «Eccp offre un luogo virtuale dove i membri dei Cluster possono trovare partner potenziali per progetti collaborativi, condividere best practices, accedere a risorse ed informazioni pertinenti, nonché partecipare ad eventi di networking e matchmaking, come ad esempio Clusters Meet Regions organizzato a Milano. Inoltre, la piattaforma fornisce supporto per l’implementazione di politiche ed iniziative a livello regionale ed europeo, con particolare attenzione alla promozione dell’innovazione, della competitività e della transizione verso un’economia verde» afferma Teodora Jilkova, Eccp Team Member, in apertura dell’evento. Input paper: la Lombardia e la valorizzazione dell’ecosistema dei Cluster «È importante rafforzare l’ecosistema dei Cluster, anche per la Lombardia, per sfruttare appieno il potenziale della regione» afferma Jan-Philipp Kramer, Head of EU Services di Prognos, presentando ai partecipanti i contenuti dell’Input Paper redatto da Eccp insieme a Regione Lombardia ed Afil. La Cluster Solutions Library evidenzia le iniziative in cui i Cluster hanno svolto un ruolo attivo nei 14 ecosistemi industriali (come indicato nella strategia industriale aggiornata dell’UE) e nelle economie regionali e sono motori per la transizione economica, in linea con la strategia industriale di transizione verde e digitale e di costruzione della resilienza. «La Lombardia è il centro economico trainante per l’Italia, rappresentando il 25% del Pil del paese e contribuendo al 26% delle esportazioni nazionali». Tuttavia, il prerequisito per affrontare le sfide economiche ed ambientali è l’innovazione rispetto alla quale, i Cluster svolgono infatti un ruolo fondamentale. Case study: il ruolo del cluster Afil a supporto di Regione Lombardia Il ruolo strategico di Afil Afil rappresenta il punto di riferimento per Regione Lombardia rispetto alle tematiche di innovazione del settore manifatturiero lombardo. In particolare, di concerto con l’autorità regionale, il Cluster si impegna attivamente nella definizione di strategie e nella redazione di documenti a supporto, come la “Roadmap per la Ricerca e l’Innovazione sull’Economia Circolare” (approvata nel 2020, con Delibera di Giunta di Regione Lombardia, e di cui è disponibile anche una sintesi) e le “R&I Priorities for enhancing Artificial Intelligence applications in Manufacturing in Lombardy”, frutto di un percorso di riflessione facilitato dal Cluster Afil e coordinato da Politecnico di Milano ed Università degli Studi di Bergamo. Quest’ultimo documento (di cui è disponibile una sintesi) è stato ufficialmente presentato proprio in occasione dell’evento Clusters Meet regions di Milano del 26 e 27 marzo 2024. In coerenza con la propria missione, Afil facilita e coordina iniziative volte a promuovere, l’innovazione e la collaborazione tra imprese, enti di ricerca ed istituzioni accademiche, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica sostenibile e la creazione di posti di lavoro qualificati, concentrandosi su settori e temi chiave rispetto ai quali la Lombardia ha un vantaggio competitivo, come il Manifatturiero Avanzato e le tecnologie abilitanti. Partecipazione alle iniziative europee Il coinvolgimento attivo in iniziative europee del calibro di European Cluster Collaboration Platform, come Iniziativa Vanguard, Smart Specialisation Platform e Quattro Motori per l’Europa, permette ad Afil di facilitare ulteriormente la collaborazione tra Cluster e stakeholder regionali per lo sviluppo industriale delle regioni. Questa partecipazione consente di mettere a confronto modelli ed iniziative regionali, nonché di scambiare esperienze e buone pratiche con altre regioni europee, nell’ottica di creare sinergie e promuovere la cooperazione per affrontare le sfide comuni e sfruttare le opportunità disponibili. Focus sulla Twin Transition Afil riveste un ruolo fondamentale come punto di riferimento sulle tematiche della trasformazione digitale e sostenibilità nel manifatturiero lombardo. Le sue attività promuovono pratiche relative a digitalizzazione, circolarità e remanufacturing. In particolare, Afil supporta infatti le imprese nella trasformazione dei processi produttivi verso modelli più sostenibili e digitali, fornendo loro strumenti e risorse per affrontare questa transizione in modo efficace. A tali iniziative sul territorio si affiancano numerose attività implementate nell’ambito dei progetti europei di cui il Cluster Afil è partner, in particolare quelli co-finanziati mediante il nuovo strumento europeo Interregional Innovation Investments (I3): DeremCo (che mira a supportare le pmi del settore dei compositi nello sviluppo di nuovi modelli di business circolari e nella promozione dell’innovazione tecnologica), Batmass (il cui obiettivo è creare una “European Circular Battery Valley”, focalizzandosi sul riciclo e remanufacturing delle batterie) e Smart-Growth (finalizzato a promuovere l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel processo di crescita dei cristalli per applicazioni industriali e, in particolare, nel settore della fotonica). Sempre sul tema della Twin Transition, Afil ricopre un ruolo attivo in altri progetti europei, presentati in occasione dell’evento Clusters meet Regions, come ad esempio, Adma TranS4MErs (finalizzato a supportare le Pmi manifatturiere nel proprio percorso di trasformazione digitale), AI Redgio 5.0 (che intende a promuovere l’adozione delle tecnologie di Intelligenza Artificiale nelle imprese manifatturiere), LCamp (che mira a sviluppare le competenze nel settore della manifattura avanzata), Pimap4Sustainability (volto ad accelerare l’adozione di soluzioni e processi digitali ed ecologici in ambito fotonica, materiali avanzati e manifattura avanzata), Plastix (che mira ad agevolare una trasformazione industriale verso un’economia efficiente delle risorse, con particolare riferimento alle politiche in ambito riciclo, riutilizzo e sostituibilità della plastica) e GreenSmartMed (il cui obiettivo è sviluppare una metodologia per favorire la cooperazione transnazionale tra gli attori della Quadrupla Elica). Organizzazione dell’evento Clusters Meet Regions a Milano Regione Lombardia ed Afil hanno visto nell’evento Clusters Meet Regions un’opportunità unica per sviluppare una narrativa coerente e integrata che illustri il ruolo dei Cluster Tecnologici Lombardi e le loro iniziative verso un pubblico più ampio. Attraverso l’organizzazione di questo evento, Afil ha voluto inoltre promuovere la propria visione e le proprie attività, evidenziando il contributo alla crescita economica sostenibile ed all’innovazione industriale a livello lombardo ed europeo. L’evento internazionale ha offerto infatti a Regione Lombardia, ad Afil ed agli altri Cluster regionali un’occasione per condividere esperienze, conoscenze e strategie con altre regioni e Cluster europei, contribuendo così a rafforzare la propria centralità nell’ecosistema industriale europeo. Read the full article
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Milano, Zama Salomone: in arrivo gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana finanziati da Regione Lombardia
Milano, Zama Salomone: in arrivo gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana finanziati da Regione Lombardia Si è svolto il 7 maggio un sopralluogo tecnico e istituzionale per fare il punto sui lavori al quale hanno partecipato l'assessore regionale alla Casa e Housing sociale, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il presidente di Aler Milano. IL PROGETTO C.A.S.A. - In particolare le autorità hanno visitato gli spazi che ospiteranno il progetto C.A.S.A (Centro Aler per i servizi abitativi), ovvero un presidio territoriale e sociosanitario che sarà attivato grazie a un finanziamento regionale di 661.000 euro. Saranno garantiti servizi sanitari di prossimità dell'Asst Fatebenefratelli Sacco e un medico di medicina generale a disposizione del quartiere, oltre agli ambienti destinati alle attività di due operatori 'community manager' che si occuperanno dei rapporti tra Aler e inquilini e del coordinamento dei servizi. Il progetto include anche uno sportello di ascolto e assistenza per le donne vittime di violenza domestica, in collaborazione con associazioni specializzate. I lavori strutturali sono in fase di ultimazione, dopodichè si procederà con l'avvio dell'iniziativa. ASSESSORE ALLA CASA: IMPEGNO A TUTTO CAMPO - "Il progetto C.A.S.A. - ha affermato l'assessore regionale alla Casa e Housing sociale - è stato voluto e finanziato dalla Giunta di Regione Lombardia per rafforzare la presenza delle istituzioni nel quartiere e offrire ai residenti un punto di riferimento importante. L'iniziativa dà concretezza a una visione integrata e innovativa dei servizi abitativi, assicurando grande attenzione all'aspetto sociale e sanitario a favore soprattutto dei cittadini più fragili. Stiamo implementando i presidi territoriali nei diversi immobili Aler a Milano e non solo, proseguendo nel contempo con gli investimenti per la manutenzione e la riqualificazione degli edifici: un impegno a tutto campo che incide positivamente sulla qualità dell'abitare". RIQUALIFICAZIONE ALLOGGI - Nel quartiere Zama Salomone sono presenti 473 abitazioni Aler. Nell'ambito del programma di recupero alloggi, finanziato da Regione Lombardia con oltre 1,1 milioni di euro, sono state riqualificate 78 unità immobiliari, mentre per altre 6 la ristrutturazione sarà completata entro la fine dell'anno. LE OPERE COMPLETATE - Regione Lombardia attraverso uno stanziamento di 10,8 milioni di euro ha finanziato i lavori di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico degli stabili. Sono stati completati gli interventi per la realizzazione del cappotto di facciata e il rifacimento della copertura, la ristrutturazione di tutti i 20 ascensori e dei citofoni, l'illuminazione esterna con l'installazione di 85 lampioni, la nuova pavimentazione e la tinteggiatura del piano pilotis, le nuove centrali idriche, ed è stato ultimato il rifacimento della rete gas a servizio di 369 alloggi. Entro un mese ci sarà la fornitura e la posa dei nuovi casellari postali e dei nuovi portoni. VIDEOSORVEGLIANZA - Attraverso i finanziamenti di Regione Lombardia (16.000 euro) sono stati installati numerosi impianti di videosorveglianza, per un totale di 36 videocamere, nei civici 28, 34, 38, 40, 54, 58, 66, a servizio delle Forze dell'Ordine e in visione continua mediante la 'control room' attivata nella sede di Aler Milano e visionata giorno e notte. MINISTRO INFRASTRUTTURE: PROMESSA MANTENUTA - "C'è grande soddisfazione – ha detto il ministro delle Infrastrutture - per il lavoro svolto, abbiamo mantenuto la promessa rimettendo a nuovo le case all'interno e all'esterno con nuovi ascensori, nuovi citofoni, nuovi impianti. Inoltre grazie alla Regione Lombardia sono in arrivo servizi con medici e infermieri nel cuore del quartiere. L'obiettivo è effettuare interventi di recupero analoghi in tutte le periferie, stiamo lavorando per questo". PRESIDENTE ALER MILANO: QUARTIERE RIMESSO A NUOVO - "Grazie all'impegno delle istituzioni – ha detto il presidente Aler Milano - vediamo un quartiere completamente rimesso a nuovo in seguito ai lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico. Non solo, saranno messi a disposizione dei cittadini importanti servizi di prossimità assistenziale e sanitaria all'interno dello Spazio C.A.S.A. che aprirà a breve i battenti". ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Arriva la norma 'salva casa' per sanare piccoli abusi
AGI – Il Mit sta preparando un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, così come chiesto e auspicato anche dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio. Lo si legge in una nota in cui si aggiunge che si tratta di una serie di misure che mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio…
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Frosinone, eletto il nuovo Consiglio Diocesano dell'Azione Cattolica Italiana, tutti i nomi
L’Assemblea dell’Associazione, formata dai delegati delle associazioni parrocchiali e territoriali, ha eletto domenica 25 febbraio 2024, il nuovo Consiglio Diocesano, l’organismo di programmazione e di rappresentanza dell’intera Associazione. Il Consiglio dell’Azione Cattolica di Frosinone è costituito dai membri unitari, che rappresentano l’associazione appunto nel suo essere un corpo…
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"La comunicazione è una cosa seria"
Da molti anni come Associazione di Promozione Sociale senza scopo di lucro "Assaggia l'Italia ApS", attraverso la presenza come Italia&friends " su tutte le maggiori piattaforme web, contribuiamo ad una maggiore comunicazione di tutto il bello e il buono che abbiamo nelle Terre Uniche delle nostre 20 Regioni.
Da oltre dieci anni, con una azione incessante e continua, ci dedichiamo con passione a far conoscere tutte le particolarità che caratterizzano il nostro straordinario Paese.
Purtroppo in alcuni casi le istituzioni pubbliche locali, le associazioni di varia umanità e le imprese private, affidano la comunicazione dei momenti e degli eventi, che potrebbero costituire elementi di forte attrazione territoriale e maggiore conoscenza degli stessi nel mondo, a soggetti di dubbia professionalità il cui provincialismo, la palese cecità e a volte anche la poca consapevolezza di come si muove la comunicazione nel terzo millennio, determina una forte penalizzazione della comunicazione delle meraviglie che abbiamo a disposizione.
Le ricorrenze, le feste patronali, le rievocazioni storiche, soprattutto per le località più piccole e meno famose, hanno necessità di un più ampio respiro nazionale e internazionale, per far conoscere i rispettivi momenti ed eventi.
L'Italia è il Paese dalle infinite attrattive, perché è un crogiuolo di tante culture ed etnie che lentamente e progressivamente sta diventando quello che merita di essere, un grande e prolifico Paese.
Un processo che potrebbe essere accelerato se non ci fossero i soliti noti che pensano di tutelare il proprio orticello, inquinando i terreni altrui.
Quello di cui dovremmo prendere sempre maggiore consapevolezza è l'immenso patrimonio che abbiamo a disposizione e la conseguente ampia e variegata offerta attrattiva dei nostri territori.
Le meraviglie territoriali, artistiche, culturali, culinarie, agroalimentari e le innumerevoli conseguenti opportunità che ne conseguono, vanno adeguatamente comunicate utilizzando strumenti e metodologie comunicative offerte dalla moderna tecnologia, che troppi per incapacità e incompetenza ignorano.
In attesa che le idoneità maturino diamo il nostro contributo condividendo tutto il bello e il buono che abbiamo intorno.
Per farlo abbiamo necessità e bisogno del contributo di tutti, perché proprio attraverso la condivisione del conosciuto di ognuno di noi si potrebbe realizzare la più grande campagna di comunicazione del nostro Paese mai fatta in passato.
Riccardo Rescio
Presidente "Assaggia l'Italia ApS"
Associazione di Promozione Sociale (no profit)
Italia&friends NetWork
https://italiaefriends.wordpress.com/2022/05/21/italiafriends-network-arte-cultura-attualita/?preview=true
Potrebbe essere interessante per gli addetti ai lavori la lettura di un articolo dal titolo "Giornalismo su carta e sul Web : differenze e analogie"
a cura di Silvia Caruso, Gravità Zero.
di seguito il link : http://www.accademiatelematica.it/art/Home/News/Giornalismo%20su%20carta%20e%20sul%20Web:%20differenze%20e%20analogie
Il video a corredo dell'articolo può risultare certamente troppo lungo, pesante e ripetitivo, ma necessario per dare il senso della nostra presenza negli eventi e nei momenti del nostro Paese.
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Alberi per il Futuro 2024: Ad Alessandria il M5S dedica la piantumazione alle vittime della strada
Cinque alberi piantati per ricordare chi ha perso la vita sulle strade, in un’iniziativa che promuove la sicurezza e il rispetto per l’ambiente.
Cinque alberi piantati per ricordare chi ha perso la vita sulle strade, in un’iniziativa che promuove la sicurezza e il rispetto per l’ambiente. Alberi per il Futuro 2024: un progetto che unisce la tutela dell’ambiente alla sensibilizzazione sociale. Domenica 17 novembre 2024, ad Alessandria, si è svolto l’appuntamento annuale promosso dal MoVimento 5 Stelle, che dal 2015 sostiene l’ambizioso…
#Alberi per il Futuro#Alessandria#Alessandria eventi#Alessandria future#Alessandria today#Ambiente#associazioni sicurezza stradale#azioni concrete M5S#Carbonio#carbonio e alberi#degrado del suolo#Educazione Ambientale#educazione ambientale Alessandria#Educazione stradale#Eventi locali Alessandria#formazione sicurezza stradale#formazione sulla sicurezza#Futuro sostenibile#Giornata Mondiale Vittime della Strada#Google News#gruppi territoriali M5S#italianewsmedia.com#M5S eventi#movimento 5 stelle#MoVimento 5 Stelle Alessandria#nuove norme sicurezza stradale#piantare alberi#piantumazione alberi#Pier Carlo Lava#politiche ambientali
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Bassano del Grappa 40 anni di pari opportunità
40 Anni di Pari Opportunità
Ritornano gli appuntamenti della rassegna “FUORI LUOGO” il percorso che come associazioni e realtà territoriali che si occupano di diritti e disuguaglianze in diversi ambiti, abbiamo promosso per creare opportunità di riflessione e crescita collettiva sul tema delle differenze sociali e culturali nel nostro territorio.
L’appuntamento di domani 13 maggio 2023 è particolarmente importante perché celebra i 40 anni di attività del Gruppo 8 Marzo, l’associazione femminile pioniera dei diritti delle donne e dell’emancipazione femminile in città. Una realtà che ha formato molte donne mantenendo sempre costante l’interesse per la questione di genere e alimentando il dibattitto culturale in città su questo tema. Il convegno sarà l’occasione anche per fare il punto sullo stato delle Pari Opportunità, non solo per ricordare i molti traguardi raggiunti ma anche per evidenziare le molte criticità che ancora persistono.
I migliori auguri per questo 40* anniversario a tutte le amiche del Gruppo 8 Marzo.
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𝘾'𝙚𝙧𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖 𝙞𝙣 𝙄𝙩𝙖𝙡𝙞𝙖, il film-inchiesta dell'anno, è a #Frosinone❗I comitati e le associazioni locali invitano la cittadinanza lunedì 8 maggio ore 17:30 e 20:00 al Multisala Dream Cinema, in via G. Iacobucci 1, per assistere alla proiezione del film-evento 𝘾'𝙚𝙧𝙖 𝙪𝙣𝙖 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙖 𝙞𝙣 𝙄𝙩𝙖𝙡𝙞𝙖, di Federico Greco e Mirko Melchiorre. Il film sarà poi proiettato di nuovo il 9 e il 10 maggio, sempre alle 20:00. 🎞️#trailer: https://youtu.be/ePNtgZmMOW8
🎟️ Biglietti:
Per l'evento di lunedì, gli organizzatori saranno presenti dalle ore 17:00 per incontrare i partecipanti e distribuire materiale informativo. Al termine della proiezione delle 17:30 ci sarà un dibattito pubblico con i promotori ed i registi.
“Il film-evento è stato promosso dal Comitato NO biodigestori a Frosinone - Valle del Sacco, in collaborazione con le associazioni e comitati da anni in lotta per la difesa della salute, il potenziamento della sanità pubblica e la tutela del territorio: Comitato No Biodigestori Frosinone - valle del Sacco, Associazione Frosinone Bella e Brutta - ODV, Coordinamento Frosinone Salviamo il Paesaggio, Comitato Residenti Colleferro CRC, Cittadini della valle del Sacco (Sgurgola-Anagni), Cittadinanza Attiva-Tribunale per i Diritti del Malato, Rigenerare Frosinone, AIPA (Associazione Pazienti Anticoagulati), Comitato Salute ed Ambiente ASL RM5, Comitato Libero a Difesa dell’ospedale di Colleferro, Associazione Diritto alla Salute Anagni, Associazione Culturale Anagni Viva e COMITATO SALVIAMO L'OSPEDALE di ANAGNI. A riprova che la salvaguardia della salute come fondamentale diritto dell’individuo e la protezione dell’ambiente sono legati a doppio filo.
Il #film è frutto di una produzione indipendente e denuncia il graduale smantellamento negli ultimi trent’anni del Servizio sanitario nazionale, trasformato in “sistema”, fino alla lotta di resistenza dei cittadini per il mantenimento dell’Ospedale Vittorio Cosentino- Cariati, in provincia di Cosenza. Rilanciata dall’appello di Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd, la storia è stata magistralmente ripresa dai registi ed accompagnata da interventi di intellettuali, medici, esperti e attivisti italiani e internazionali, che svelano le origini e le responsabilità locali e globali dell’attacco alla sanità pubblica.
La forte opposizione dei cittadini calabresi, che hanno occupato l’ospedale pubblico di Cariati per ottenerne la riapertura, si è rivelata un potente strumento comunicativo in grado di trasmettere al pubblico il valore e l’importanza della partecipazione attiva alle lotte civiche in difesa di diritti costituzionali.
Dopo 12 anni il Lazio è uscito dal commissariamento della sanità pubblica, ma il risanamento del deficit è avvenuto attraverso drastici tagli lineari, chiusura di ospedali e reparti, riduzione di servizi ed assistenza, con un alto livello di tassazione dei contribuenti. I risultati non si vedono ed in particolare nel nostro comprensorio sono totalmente scomparse le poche tracce della medicina di base dei servizi territoriali, che dovrebbe garantire la continuità assistenziale e la cura dei pazienti dimessi dagli ospedali, soprattutto a livello ambulatoriale e domiciliare.
Obiettivo fondamentale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è proprio il potenziamento dei servizi di prossimità, case di comunità ed ospedali di comunità, oggi praticamente inesistenti, obiettivo che nella realtà si scontrerà con le inadeguate condizioni organizzative locali e la frammentazione degli interventi gestionali.
Con il taglio delle prestazioni prima, e il Covid dopo, le famiglie sono state lasciate sole di fronte al loro percorso di malattia, non potendo contare nemmeno sulla sanità pubblica, di fatto sempre meno accessibile e sempre più orientata verso il privato. Un nuovo modello che veda lo “sforzo comune tra pubblico e privato” non è nello spirito del servizio sanitario nazionale e non è la risposta adeguata ai bisogni dei cittadini, che pagano già le prestazioni, ma una inaccettabile sottrazione di risorse al SSN.
Il Comitato NO Biodigestori Frosinone negli ultimi tre anni si è fatto promotore verso la politica e i cittadini di azioni volte a vedere realizzato nel territorio un ciclo di gestione dei rifiuti aderente ai principi dell’economia circolare, coerente con la drammatica situazione sanitaria e con il disastro ambientale della valle del Sacco, sito di interesse nazionale da bonificare (SIN), istituito nel 2005.
Riconosciuta dalla Regione la necessità di monitoraggio della salute dei residenti nel SIN, dopo il 2015 il DEP-Lazio non ha più aggiornato lo studio epidemiologico, nonostante i dati emersi dalla sorveglianza sanitaria abbiano permesso di approfondire i meccanismi di contaminazione da beta esaclorocicloesano e risalire alla sua origine “plausibilmente dovuta alla catena alimentare e all’utilizzo di acqua da pozzi privati”.
Il rapporto del DEP-Lazio si concludeva con la raccomandazione alle Autorità locali di informare la popolazione, di salvaguardarne la salute, specie dei gruppi sociali più deboli, di offrire l’assistenza sanitaria adeguata e di garantire un continuo monitoraggio epidemiologico e sanitario.
La raccomandazione non ha avuto seguito e resta generico quanto lacunoso l’annuncio di una nuova fase di sorveglianza epidemiologica in collaborazione con la Asl Roma 5 e la ASL Frosinone, di cui non si rintracciano, da parte nostra, atti nei siti istituzionali.
La Regione continua a promettere la bonifica e la transizione verso l’economia circolare solo a parole, mentre nelle scelte politiche sostiene un modello di sviluppo che penalizza i territori, privandoli di prestazioni sanitarie primarie. Proliferano infatti impianti di biodigestione anaerobica a Frosinone, Ferentino e Pratica, oltre a quello di Anagni già autorizzato: 4 impianti nel raggio di poche decine di km per il trattamento di rifiuti e la produzione di biometano.
Quello previsto a Frosinone dovrebbe sorgere nel quartiere Selva dei Muli, in Via Antonello da Messina, della società Maestrale srl, all’ingresso della città, in un’area vasta circa 6 ettari (quanto 9 campi di calcio) a solo 1.200 metri dal popoloso quartiere di Corso Lazio, in prossimità di un altro ecomostro, la discarica di Via Le Lame.
L’impianto tratterebbe annualmente 50mila tonnellate di rifiuti organici in entrata, dieci volte quanto prodotto dalla città, circa 6mila tonnellate, importati da altre province e trasportati su gomma da 9.500 tir l’anno. A fronte dei rifiuti organici trattati dall'impianto uscirebbero rifiuti di residuo/ammendante pari a circa 40mila tonnellate l’anno. Una soluzione impiantistica ad alto impatto ambientale che non serve nemmeno a chiudere il ciclo dei rifiuti, ma solo a perpetuare lo stesso sistema di profitti privati.
Il Comitato NO Biodigestori – valle del Sacco ha formalmente chiesto l’archiviazione del progetto e rivolge un appello alla cittadinanza per chiedere di contrastare, uniti, il nuovo impianto. Al Comune di Frosinone e alla Consulta dei Sindaci ha richiesto di assumere iniziative formali per “fermare” l’impianto con atti sostanziali. Finora il Comitato si è scontrato contro un muro di silenzio, ma insieme alla cittadinanza potrà continuare a battersi per il diritto a vivere in un ambiente sano!
Per chi non potesse essere presente alla proiezione e al dibattito dell’8 maggio alle ore 17:30, dove vi aspettiamo numerosi, comunichiamo che il film sarà proiettato anche alle ore 20 e resterà in cartellone anche nei giorni 9 e 10 maggio con lo stesso orario.” [FrosinoneToday]
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Il flop del Liceo Made in Italy: perché?
Con il suo esordio a dir poco deludente, il Liceo Made in Italy, nato con l'obiettivo di formare figure professionali per il settore trainante dell'economia italiana, si configura come un'occasione persa o un semplice "buco nell'acqua". Appena 375 iscritti in tutta Italia, lo 0,08% del totale degli studenti delle superiori: numeri che non lasciano spazio a dubbi e che accendono un acceso dibattito sulla validità del progetto. Le critiche ai risultati del Liceo Made in Italy Le critiche non si sono fatte attendere: il piano di studi è stato bollato come generico e poco focalizzato su competenze specifiche, con dubbi sull'effettiva utilità del diploma in un mercato del lavoro complesso e in continua evoluzione. Si è lamentata la scarsa collaborazione con le aziende del settore durante la progettazione del liceo, creando un'offerta formativa che non risponde alle reali esigenze del mercato. Inoltre, l'aggiunta di un nuovo indirizzo ad una già ampia gamma di opzioni ha creato confusione tra gli studenti e le loro famiglie. A difesa del progetto, il ministro Urso lo definisce un "buon inizio", sottolineando la necessità di tempo per la crescita del liceo. Tuttavia, la delusione è tanta, soprattutto tra coloro che speravano in un percorso formativo innovativo e capace di colmare il gap di competenze nel settore del Made in Italy. Per evitare che il Liceo Made in Italy rimanga una mera illusione, sono necessari interventi urgenti: - Revisione del piano di studi: renderlo più specifico e focalizzato sulle competenze richieste dalle aziende del settore. - Maggiore coinvolgimento delle parti sociali: aziende, associazioni di categoria e sindacati devono essere parte attiva nella progettazione del percorso formativo e degli sbocchi professionali. - Campagne di informazione mirate: far conoscere meglio il liceo e le sue potenzialità a studenti e famiglie. Non va sottovalutato, inoltre, l'aspetto economico: l'attivazione del liceo ha comportato costi per le scuole, che in alcuni casi hanno lamentato la mancanza di risorse. A ciò si aggiungono le disparità territoriali: l'offerta formativa del liceo è ancora molto concentrata in alcune zone d'Italia, limitando l'accesso a una platea più ampia di studenti. E ora? Il futuro del Liceo Made in Italy è incerto. La speranza è che il Governo, recependo le critiche costruttive, intervenga con decisione per rimodulare il progetto e renderlo davvero utile al tessuto produttivo italiano. In caso contrario, il rischio è di vanificare un'occasione preziosa per rafforzare il Made in Italy e preparare i giovani ad un futuro lavorativo di successo. Oltre a quanto già detto, vale la pena approfondire alcuni aspetti: - Mancanza di materie specifiche: il piano di studi del Liceo Made in Italy non include materie specifiche come enologia, design o moda, settori chiave del Made in Italy. - Dubbi sulla validità del diploma: le aziende del settore potrebbero non riconoscere il valore del diploma del Liceo Made in Italy, preferendo candidati con esperienze e competenze specifiche. - Dispersione scolastica: il rischio è che il liceo, con il suo piano di studi generico, non riesca a motivare gli studenti, favorendo la dispersione scolastica. In definitiva, il Liceo Made in Italy ha bisogno di una profonda revisione per evitare di rimanere un'occasione persa. Solo con un impegno concreto da parte del Governo e di tutti gli attori coinvolti il progetto potrà avere successo e contribuire a rafforzare il Made in Italy nel mondo. Foto di lil_foot_ da Pixabay Read the full article
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Toscana: l'arma dei Carabinieri partecipa all'edizione 2024 della "Run4hope" a sostegno della ricerca sul cancro, la partenza è stata Firenze
Toscana: l'arma dei Carabinieri partecipa all'edizione 2024 della "Run4hope" a sostegno della ricerca sul cancro, la partenza è stata Firenze. L’Arma dei Carabinieri, da sempre attivamente impegnata per la tutela della salute pubblica, anche quest’anno ha aderito all’iniziativa benefica “Run4hope”, organizzata a partire dal 2021, a sostegno delle principali associazioni di ricerca sul cancro. Nel primo quadrimestre del 2024 sono state individuate come beneficiarie la Fondazione AIRC e AIL (Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma) che, ad anni alterni, ricevono il contributo raccolto dalla manifestazione. Si è tenuta la 4^ edizione della corsa podistica solidale non competitiva che, articolata su venti staffette regionali in contemporanea in tutta Italia, compirà il giro dell’Italia con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere la ricerca e la cura delle malattie oncologiche del sangue. Grazie a 400 associazioni sportive, decine di reparti dell’Esercito Italiano, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, di svariate sezioni dell’Associazione Italiana Arbitri, del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa e di numerosi singoli runners, si prevede il coinvolgimento di almeno 40.000 podisti. L’Arma dei Carabinieri, oltre ad aver allestito cinquanta infopoint distribuiti sul territorio, partecipa con l’impiego diretto della Scuola Allievi Carabinieri di Campobasso. La manifestazione beneficia del patrocinio, tra i tanti enti, di CONI, Fidal, Fitri, Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare, Arma dei Carabinieri, Fiamme Oro, Fiamme Azzurre, Fiamme Gialle, AIA, ANCI, ASI, AICS, CSI FIASP, Assocalciatori, Unioncamere e svariati enti territoriali tra Regioni, Province e Comuni. Si tratta di un’iniziativa unica nel suo genere in quanto strutturata su staffette organizzate in forma sincrona in ogni regione. La partenza è avvenuta dai capoluoghi di regione, e nei giorni successivi il testimone è stato girato di città in città in base al programma predefinito per tappe giornaliere che andranno dai 10 ai 50 km. L’arrivo è avvenuto nelle stesse città di partenza in caso di percorso circolare o di arrivo finale in caso di percorsi lineari o semilineari. Per la nostra regione la partenza è stata a Firenze. L’Arma dei Carabinieri, assieme alle altre Forze Armate e ai rispettivi Gruppi Sportivi, ha concesso il proprio patrocinio evidenziando l’importanza nazionale dell’iniziativa, grazie allo scopo solidale delle staffette regionali che di mano in mano trasporteranno il testimone, messaggio di altruismo e di impegno per AIL. Valori pienamente condivisi dall’Arma che fa del coraggio, della preparazione professionale, del senso del dovere, della responsabilità, della tenacia, dello spirito di corpo e dell’abnegazione i principi cardine su cui si fonda e a cui ogni militare si ispira quotidianamente. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Ad Avigliano il 28 gennaio la prima "Giornata del cacciatore"
La prima “giornata del cacciatore” si svolgerà domenica 28 gennaio ad Avigliano (Potenza): ne ha dato notizia stamani, a Potenza, l’assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Galella, che ha spiegato le caratteristiche di un evento che metterà a confronto i rappresentanti degli Ambiti Territoriali Cacciatori e le associazioni aderenti, anche in relazione alla recente approvazione del piano…
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