#ascoltarlo
Explore tagged Tumblr posts
Text
Stranger Teens Ep:18
#stranger teens#❤️👼🏼#ogni#qualvolta#mi#metta#ad#ascoltarlo#vengono#i#brividi#la#mia#generazione#dovrebbe#avere#ragazzi#come#lui#da#chiamare#idoli#.
15 notes
·
View notes
Note
heyy nico! qual è la tua canzone di the weeknd preferita (se ne hai una)? - 💌
ottomila anni dopo ma arrivo. oddio una sola difficile dirla, te ne dico tre lmao the morning, often e faith!
#dovrei ricominciare ad ascoltarlo di più però ehhhh mi è caduto un bel po' come persona lol cioè già c'erano dei Segnali prima ma.....#e boh io sono fatto così spesso quando un* artista non mi piace più come persona comincio ad ascoltare sempre meno la sua musica#neanche come scelta conscia lo faccio senza rendermene conto#però da un punto di vista puramente musicale mi piace molto la sua musica e after hours penso sarà sempre uno dei miei album preferiti#non per niente the weeknd è il mio terzo artista più ascoltato su last.fm e after hours il terzo album#(sorry i love Looking At Stats)#comunque grazie per la domanda lo <3#asks#loena#shapovalovvs
7 notes
·
View notes
Text
Comunque nell'ultimo album di Madame c'è la droga altrimenti non si spiega
#inizi ad ascoltarlo e non smetti più#quello rosso insomma#non so se ne ha fatti uscire altri nel frattempo
4 notes
·
View notes
Text
Ho bisogno di il medley di Ghali vero italiano su spotify ora
6 notes
·
View notes
Text
stimo tantissimo calcutta perché il mondo crolla a pezzi ma lui ritorna improvvisamente per regalarci ancora un album ricco di concetti astrusi e nomi di città a caso proprio come nel 2016 🥲
#non io che inziai ad ascoltarlo in maniera ironica con anni di ritardo#e poi continuai a sentirlo in maniera un po’ meno ironica#quindi ora per completezza eccomi ad ascoltare il nuovo album
3 notes
·
View notes
Text
❤️🩹
#sono davvero contenta che siano tornati#stanotte ho dato un veloce ascolto al disco e mi piacciono già diverse canzoni#la festa più grande del mondo è già la mia prefe#vi consiglio di ascoltarlo anche se non siete fan perché molte canzoni meritano#🥹🥹🥹🥹🥹🥹🥹🥹🥹🥹#Spotify
0 notes
Text
Fun fact: Davide Rossi (il direttore d'orchestra) ha suonato il violino nella base di Viva la Vida e molte altre canzoni dei coldplay.
#Violinista bravissimo#Dal vivo è una visione mistica#Cioè proprio ascoltarlo dal vivo è una specie di esperienza divina#Coldplay
0 notes
Text
L'album dei Depeche Mode è una bomba
0 notes
Text
Un po' timido, un po' guascone. Rino aveva l'etica dell'amore, l'amore per le idee politiche, l'ironia del cantastorie. Sapeva apprezzare e castigare, aveva un'anima popolare profonda, quella che ti fa essere vero, vero davvero. LUI, poeta di strada, un esistenzialista malinconico sempre affianco degli ultimi, degli emarginati, sempre a raccontare le storie degli emigrati.
Mi sarebbe piaciuto ascoltarlo ancora oggi per capire quali nuovi personaggi avrebbe inserito nella sua "nuntereggae piu".. @ilpianistasultetto
youtube
99 notes
·
View notes
Text
"L’arte più difficile è questa:
creare un cerchio grande grande
mettersi ai margini
e mettere l’altro al centro.
Fargli posto e dargli spazio.
E ascoltare, ascoltare tutto quello che dice,
e ascoltarlo anche quando tace.
Soprattutto quando tace."
Fabrizio Caramagna
68 notes
·
View notes
Text
Mi piaci se taci...
Mi piaci solo se mi baci...
Così taci...
Conoscevo un uomo... E nella mia testa mi ripetevo sempre queste parole quando stavo con lui... Alla fine iniziavo io a baciarlo... Per non stare ad ascoltarlo... Era di una bellezza incantevole... Ma anche di un' ignoranza incredibile... Quando apriva la bocca perdeva ogni fascino tanto erano stupide e vuote le sue parole... Inutile dire che lo incontrai solo tre volte... Nessuna bellezza poteva coprire il vuoto del suo animo... Nessun bel fisico poteva competere con il vuoto delle sue parole... L'intelligenza è sempre il più bel dono... Lui non lo aveva mai ricevuto però...
~ Virginia ~
I like you if you're silent... I only like you if you kiss me... So shut up... I knew a man... And in my head I always repeated these words to myself when I was with him... In the end I started kissing him... So as not to listen to him... He was of an enchanting beauty... But also an incredible ignorance... When he opened his mouth he lost all charm, his words were so stupid and empty... Needless to say, I only met him three times... No beauty could cover the emptiness of his soul... No beauty physical could compete with the emptiness of his words... Intelligence is always the best gift... Him he never received it though...
~ Virginia ~
35 notes
·
View notes
Text
Ray Charles and Quincy Jones
(English / Español / Italiano)
‘Shortly after arriving in Seattle, I heard about a blind man who had shown up one night at the Elks Club on Madison Street and had blown up the place away with his playing and singing. Rumour had it that he had appeared in Seattle out of nowhere and was amazing, so I snuck in one night to hear him. He was a lanky, dark-skinned guy, and he was throwing himself around like a madman. He played piano and sang like Nat King Cole and Charles Brown, and he also played be bop on alto sax like Charlie Parker. There was even something of Bud Powell in his piano playing. I attended a whole set and then introduced myself. He told me his name was Ray Charles and it was love at first sight for both of us. I was fourteen when I met him and he was sixteen, and what I liked about him and his music was that he was independent. At sixteen, Ray Charles was already a man. […] I admired the way he did the shopping, the way he cooked, the way he did the laundry. I'd watch him cross the street without a cane or a dog, avoid traffic, do the shopping, figure out the rest, shuffle across the pavement, never missing a step, and I'd say to myself, ‘Hell, if he can do it, I can do it. [Ray was my role model at a time when I had few role models. He understood the world as I was incapable of understanding it. He told me, ‘All music has soul, Quincy. No matter what style, you have to be true to it. He refused to set limits for himself.
("Q: The Autobiography of Quincy Jones", Three Rivers Press, 2002)
-----------------------------------------------------------------------------
«Poco después de llegar a Seattle, oí hablar de un chico ciego que se había presentado una noche en el Elks Club de Madison Street y había hecho estallar el local tocando y cantando. Se rumoreaba que había aparecido en Seattle de la nada y que era increíble, así que me colé allí una noche para escucharle. Era un tipo delgaducho, de piel morena, y se lanzaba como un loco. Tocaba el piano y cantaba como Nat King Cole y Charles Brown, y también tocaba be bop con el saxo alto como Charlie Parker. Incluso había algo de Bud Powell en su estilo al piano. Asistí a un set entero y luego me presenté. Me dijo que se llamaba Ray Charles y fue amor a primera vista para los dos. Yo tenía catorce años cuando le conocí y él dieciséis, y lo que me gustaba de él y de su música era que era independiente. A los dieciséis años, Ray Charles ya era un hombre. […] Admiraba cómo hacía la compra, cómo cocinaba y cómo lavaba la ropa. Le veía cruzar la calle sin bastón ni perro, evitar el tráfico, hacer la compra, calcular el resto, arrastrar los zapatos al pisar la acera, sin perder nunca un paso, y me decía: «Joder, si él puede hacerlo, yo también». […] Ray fue mi modelo a seguir en una época en la que tenía pocos modelos a seguir. Entendía el mundo como yo era incapaz de entenderlo. Me dijo: «Toda la música tiene alma, Quincy. No importa el estilo, tienes que ser fiel a él». Se negaba a ponerse límites».
("Q: The Autobiography of Quincy Jones", Three Rivers Press, 2002)
------------------------------------------------------------------------------
«Poco dopo essere arrivato a Seattle, sentii parlare di un tizio cieco che una sera si era presentato all'Elks Club di Madison Street e aveva buttato giù il locale suonando e cantando. Si diceva che fosse comparso a Seattle dal nulla e che fosse incredibile, perciò una sera mi intrufolai lì dentro per ascoltarlo. Era un ragazzo magro, dalla pelle bruna, e ci dava dentro come un matto. Suonava il pianoforte e cantava come Nat King Cole e Charles Brown, e suonava anche il be bop sul sax alto come Charlie Parker. C'era anche un po' di Bud Powell nel suo stile al pianoforte. Assistetti a un intero set e poi mi presentai. Mi disse che si chiamava Ray Charles e fu amore a prima vista per entrambi. Avevo quattordici anni quando lo incontrai per la prima volta, e lui ne aveva sedici, e ciò che mi piacque, sia di lui che della sua musica, è che era indipendente. A sedici anni, Ray Charles era un uomo. […] Ammiravo il modo in cui faceva la spesa da solo, cucinava da solo e si lavava i panni. Lo guardavo attraversare la strada senza un bastone né un cane, evitare il traffico, fare gli acquisti, calcolare il resto, strascicare le scarpe mentre saliva sul marciapiedi, senza mai mancare un passo, e mi dicevo: “Accidenti, se lo può fare lui, posso farlo anch'io”. […] Ray era il mio modello, in un momento in cui di modelli ne avevo pochi. Capiva il mondo come io non ero capace di capirlo. Diceva: “Ogni musica ha la sua anima, Quincy. Non importa in che stile sia, devi esserle fedele”. Rifiutava di porsi dei limiti»
("Q: The Autobiography of Quincy Jones", Three Rivers Press, 2002)
Source: jazzit.it
30 notes
·
View notes
Text
Se solo tu sapessi cosa c'è in un silenzio,
forse ti fermeresti un attimo ad ascoltarlo.
- M. Viola
38 notes
·
View notes
Text
Se solo tu sapessi cosa c'è in un silenzio, forse ti fermeresti un attimo ad ascoltarlo.
Maria Viola
158 notes
·
View notes
Text
"Grandi quantità d’acqua non possono dissetare l’amore, né possono sommergerlo le inondazioni. Allora, cos’è che uccide l’amore? Soltanto la disattenzione. Non vederti quando mi stai davanti. Non pensare a te nelle piccole cose. Non spianarti la strada, non prepararti la tavola. Sceglierti per abitudine e non per desiderio, passare davanti al fioraio senza accorgermene. Lasciare i piatti da lavare, il letto da rifare, ignorarti al mattino, usarti la notte. Desiderare un’altra persona mentre ti bacio sulla guancia. Dire il tuo nome senza ascoltarlo, dare per scontato che sia mio diritto pronunciarlo."
Jeannette Winterson - Scritto sul corpo
44 notes
·
View notes