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Le parole per capire: Un evento contro la violenza di genere a Novi LigureUn dialogo per la consapevolezza e il cambiamento
Un incontro per riflettere e agire
Un incontro per riflettere e agire Mercoledì 27 novembre 2024, alle ore 17:30, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Novi Ligure (Via Marconi 66), si terrà l’evento “Le parole per capire”, organizzato dalla Consulta Comunale per le Pari Opportunità. L’iniziativa, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, rappresenta un momento…
#Alessandria today#Arte e Musica#Biblioteca Civica Novi Ligure#comunità locale#Consulta comunale Pari Opportunità#cultura comunitaria#cultura inclusiva#dialogo sulla violenza#educazione alla parità#Euripide#eventi Novi Ligure#Evento culturale#giornata internazionale contro la violenza sulle donne#Google News#intermezzi musicali#interventi istituzionali.#italianewsmedia.com#Laboratorio Teatrale Officina Mercuzio#Le parole per capire#lotta alla discriminazione#Lucina Alice#Marco Pingaro#Martina Cornagliotto#monologo Medea#Noha Dhimi#Novi Ligure#Orchestra Note di Classe#Pari Opportunità#Partecipazione Attiva#Pier Carlo Lava
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#“El arte contemporáneo le permite al sujeto transformar y dar significado a esas propuestas artísticas#le permite ser partícipe activo y#junto al artista#lograr construcciones colectivas comunitarias#lo que deriva#por ejemplo#en que una obra se pueda comer#tocar#un día estar y al otro ya no#o que los soportes sean inmateriales como en las proyecciones digitales. En el arte contemporáneo#Tu opinas igual o que piensas que es el arte contemporáneo déjanos tus respuestas
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Quería decir esto en mi canal de YouTube pero solo permiten 5 fotografías por publicación comunitaria, así que lo digo aquí.
Las tarjetas de enlace mundial Leo/Need se parecen mucho a las artes de la canción Kairiki Bear. Lo cual me gusta ya que ambos tienen esa sensación de banda.
Aquí hay algunos ejemplos en caso de que necesite una referencia.
#project sekai#kairiki bear#leo need#shiho hinomori#honami mochizuki#hoshino ichika#saki tenma#leoni#world link#pjsekai#pjsk#colorful stage#prsk#vocaloid#vocaloid songs#leo/need#hatsune miku colorful stage
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¡Hola a todos! ¡Acabamos de lanzar un nuevo episodio del podcast Museums Up titulado: “La importancia de la curaduría comunitaria en museos y galerías”! En este episodio, Dianna habla sobre la importancia del comisariado colaborativo en el sector del patrimonio cultural. Dianna Djokey, Gerente del Programa de Aprendizaje en la organización de artes visuales Aspex Portsmouth (Reino Unido) (@aspexportsmouth), se enfoca en la cocuraduría, las artes visuales contemporáneas y el desarrollo de artistas. También es miembro del Consejo de Administración de la Asociación de Museos (Reino Unido) (@museumsassociation), donde participa en el Grupo de Trabajo de Descolonización (@kcldecol_wg), que ha desarrollado pautas de descolonización para el sector de las artes y el patrimonio. No dudes en escuchar este nuevo episodio en https://rss.com/podcasts/museumsup-reinherit/ y también en las plataformas de podcast Spotify, Apple, Google y Samsung. #reinheriproject #horizonproject #museosostenible #sostenibilidad #patrimoniocultural #patrimonio #podcast #museosup #museo #artescontemporáneas #galerías #galeríasdearte #artesocial #artesostenible
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Proseguono per gli artisti rumeni in residenza al Teatro Dimora gli incontri con la hosting community di Mondaino. In questi giorni Catinca Drăgănescu, Oana Hodade e Mihai Păcurar sono stati ospitati nelle case di abitanti che vivono nei territori più periferici: alcuni provengono dall’Estero alcuni da altre zone d’Italia e hanno scelto le campagne dell’entroterra marchignolo per sviluppare vite alternative alla città o alla direzione che sta prendendo la società oggi. Gli artisti hanno così incontrato Phelan, un pittore londinese che da decenni è parte della comunità mondainese, Gaia e Alex, della riviera lei e canadese lui, che insieme al piccolo Zeno hanno lasciato Bologna per costruire qui le loro vite e infine Anastasia e Oreste, della riviera lei e del Nord Italia lui che hanno scelto la campagna moindainese per crescere le figlie e portare avanti la loro attività di artisti e artigiani.
Tutti loro hanno aperto le porte delle loro case e accolto gli artisti offrendo loro colazioni e apertivi, biscotti casalinghi e focacce, vino autoprodotto e pane fatto a mano sullo stile delle pagnotte ricovate negli affreschi di Pompei. E soprattutto hanno condiviso le loro storie, le loro scelte e avventure gettando così nuovi semi per la raccolta drammaturgia che gli artisti stanno portando avanti in questi giorni, collezionando parole e temi, racconti di vita e utopie.
Con noi Denisa, una ragazza rumena che da anni vive a Mondaino con la sua famiglia, che ci ha accompagnato supportandoci nelle traduzioni e condividendo la sua stessa esperienza di vita.
Molti sono i temi emersi dalle conversazioni, strettamente connessi alla ricerca che gli artisti stanno portando avanti per il loro progetto The future belongs to those who hope: l’utopia come possibilità di una vita alternativa, la quotidiana routine in campagna tra arte e natura, l’abitudinarietà cittadina tra stasi ed euforia, il cambiamento climatico e il progressivo abbandono dei piccoli paesi dell’entroterra, scardinare la centralità del centro e la delocalizzazione delle periferie, le scuole libertarie e le scuole pubbliche, Ivan Illich e La descolarizzaizone, la campagna e il sogno di una vita comunitaria, accoglienza e ospitalità per lo “straniero” che arriva da fuori, ma solo all’inizio poi la comunità si chiude su stessa, il ritorno alla natura come luogo dove immaginare la crescita dei figli, La Coscienza di Zeno e lo stoicismo comunista, guardare al passato per andare avanti, Mondaino come utopia e la necessità di parlare con le persone, la scoperta della campagna e dello spazio aperto e l’incontro con la comunità di Mondaino, reinventarsi ogni giorno imparando nuovi mestieri.
E sulla domanda “Quale futuro si immagina per Mondaino?” i dialoghi si sono chiusi tra abbracci e ringraziamenti con la promessa di ritrovarsi in piazza a Mondaino o all’incontro pubblico che gi artisti faranno il 5 marzo prossimo.
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The meetings with the hosting community of Mondaino continue for the Romanian artists in residence at L’Arboreto Teatro Dimora. In these days Catinca Drăgănescu, Oana Hodade and Mihai Păcurar have been hosted in the homes of inhabitants living in the most peripheral territories: some come from abroad some from other parts of Italy and have chosen the countryside of the hinterland to develop alternative lives to the city or to the direction society is taking today. The artists thus met Phelan, a Londoner painter who has been part of the community of Mondaino for more than 30 years; Gaia and Alex, she from the Riviera and he from Canadian, who together with little Zeno left Bologna to build their lives here; and finally Anastasia and Oreste, she from Rimini and he from Northern Italy, who chose the Moindainese countryside to raise their daughters and carry on their business as artists and artisans.
They all opened the doors of their homes and welcomed the artists by offering them breakfasts and apertifs, homemade cookies and focaccia, self-made wine and handmade bread in the style of the loaves of bread found in the frescoes of Pompeii. Most importantly, they shared their stories, choices and adventures thus sowing new seeds for the dramaturgy collection that the artists are carrying out these days, collecting words and themes, life stories and utopias.
With us was Denisa, a Romanian girl who has been living in Mondaino for years with her family, who accompanied us by supporting us in the translations and sharing her own life experience.
Many themes emerged from the conversations, closely related to the research the artists are carrying out for their project The future belongs to those who hope: utopia as the possibility of an alternative life, the daily routine in the countryside between art and nature, city habit between stasis and euphoria, climate change and the gradual abandonment of small inland towns, unhinging the centrality of the center and the delocalization of the suburbs, libertarian schools and public schools, Ivan Illich and The de-schooling, the countryside and the dream of community life, welcome and hospitality for the "stranger" who arrives from outside, but only at the beginning then the community closes in on itself, the return to nature as a place to imagine the growth of children, Zeno's conscience and communist stoicism, looking to the past to move forward, Mondaino as utopia and the need to talk to people, the discovery of the countryside and open space and the meeting with the community of Mondaino, reinventing oneself every day by learning new trades.
And on the question "What future do you envision for Mondaino?" the dialogues closed between hugs and thanks with a promise to meet again in the square in Mondaino or at the public meeting that the artists will make next March 5.
#residenze 2023#catinca draganescu#right to the future#the future belongs to those who hope#stronger peripheries#performing arts
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Apuntes para una internet más inclusiva: Texto Alternativo como poesía
Toda descripción es política
Author:
Florencia Goldsman
En el marco de una actividad apoyada por la colectivas de fondos feministas Numun Fund y relacionada con la creación de infraestructuras feministas tuvo lugar el taller “Cabezas parlantes taller: traducción creativa de imágenes para una internet feminista”. El espacio estuvo orientado por la exploración feminista de hacer una internet más inclusiva y se enfocó en las necesidades de las personas ciegas. En este artículo resumimos lo más destacado de los aprendizajes de las sesiones.
El taller “Cabezas parlantes” nació inspirado en el manual creado por las artistas con discapacidades Bojana Coklyat y Shannon Finnegan, “El texto alternativo como cuaderno de poesía” del cual salen impulsos poéticos para crear descripciones de imágenes para una internet que incluya a más personas. Y que a la hora de hablar de descripciones, las mismas no se ciñan a señalamientos escuetos, sino que también ayudan a una mayor accesibilidad, percepción y sensación para las personas de baja visión o no videntes que usan programas de lectura automatizada de pantalla para poder transitar los caminos de internet.
Coklyat y Finnegan invitan a jugar con el lenguaje a la vez que respetamos una cierta cantidad de caracteres y la necesidad de cumplir un rol informativo.
Un ejemplo podría ser la descripción sobre la imagen de un simple jardín.
Aquí podríamos tener dos opciones para un Texto Alternativo sobre el mismo espacio:
Un jardín con un árbol en el centro y plantas circundantes.
Un espacio verde con diferentes tipos de enredaderas y plantas en el que destaca un añoso nogal y un cerco del cual cuelgan ramas y hojas serpenteantes de la fruta de la pasión.
Partimos desde el impulso ya descrito. Y, para poder llevar a cabo la actividad, quien escribe junto con la co-facilitadora Lorena Roffé (integrante de la red Madalenas de teatro de las oprimidas y formadora del grupo Mujeres con Capacidad de Soñar a Colores de Guatemala), diseñamos un taller que pusiera en primer lugar el juego, la poesía y la participación de personas con discapacidad visual.
Por ello, llevamos adelante entrevistas a 3 personas ciegas y/o con baja visión que serían nuestras consejeras y orientadoras durante los talleres. Nos interesó conocer los problemas con los que se enfrentan cada día en una internet que al día de hoy no está pensada para incluir a todas las personas y que, sin embargo, cada día mas se impone como un puente obligatorio para acceder a derechos básicos para toda la población.
De nuestras conversaciones y puesta en común, llegamos a algunos criterios para trabajar sobre un material diverso de imágenes de las participantes, así como de imágenes que seleccionamos en internet y que descargamos de medios feministas, organizaciones feministas y trans-feministas.
De la actividad participaron alrededor de 10 personas de diferentes países de América Latina, que se inscribieron cuando les llegó la invitación se sintieron convocadas por que desde las artes, el diseño gráfico, la comunicación popular y las tecnologías comunitarias quieren apostar por espacios, en línea y fuera de línea, con mayor inclusividad y accesibilidad.
Fue nuestra primera experiencia en este tipo de formato, en línea, a distancia y sin uso de cámaras ni imágenes adicionales (más allá de las que usamos para experimentar no hubo PPT ni saludos a cámara). Para dar inicio a la exploración habíamos consensuado algunos puntos relevantes con nuestres orientadores (dos personas auto percibidas como mujeres y un varón LGBT), las tomamos como marco orientador surgidas desde las propias inquietudes y necesidades:
1. Más que describir cómo se ve la f��sicamente persona, es más relevante lo que está haciendo, el gesto. 2. Resulta interesante cuando cuentan características que definen la actitud, por ejemplo: la persona está sonriente, está triste, está con desgano. 3: Objetividad/subjetividad: describir una imagen es inherentemente un proceso subjetivo - al escribir estás utilizando tus propias formas de ver y de entender. Sin embargo, una descripción debe tener como objetivo el proveer un entendimiento claro de la imagen a la audiencia prevista. (Fuente: “El texto alternativo como cuaderno de poesía”).
Leer artículo completo aquí: https://takebackthetech.net/es/blog/apuntes-para-una-internet-m%C3%A1s-inclusiva-texto-alternativo-como-poes%C3%ADa
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Llega La Víspera de La Noche Blanca al sur de Mérida: Cecilia Patrón.
Llevar el arte y la cultura a donde nadie había llegado, parte de esta nueva forma de gobernar, enfatiza la Alcaldesa. -Acercar la cultura a las colonias, comisarías fortalece el sentido de identidad comunitaria. Para “abrir boca” rumbo a la gran fiesta de las artes en La Noche Blanca, la Presidenta Municipal Cecilia Patrón Laviada inauguró La Víspera que por primera vez llegó a los cuatro…
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Biografía sobre el arquitecto Vicent Van Gogh creado con IA.
Vincent van Gogh nació el 30 de marzo de 1973 en Zundert, Países Bajos. Desde joven, mostró un profundo interés por el arte y la naturaleza, pero en lugar de seguir el camino tradicional de la pintura, decidió canalizar su creatividad en la arquitectura. En el siglo XXI, Vincent se convirtió en un arquitecto innovador, conocido por su enfoque emocional y su capacidad para fusionar la naturaleza con el diseño urbano.
Después de completar sus estudios en una prestigiosa escuela de arquitectura, Vincent se unió a un grupo de arquitectos contemporáneos que buscaban desafiar las normas establecidas. Su estilo se caracterizaba por el uso de colores vibrantes y formas orgánicas, inspiradas en la naturaleza y en sus propias experiencias emocionales. A menudo decía que cada edificio debía contar una historia, reflejando la vida y las emociones de quienes lo habitaban.
Uno de sus proyectos más emblemáticos fue el "Jardín de los Sentidos", un complejo residencial que integraba espacios verdes y áreas comunitarias, diseñado para fomentar la conexión entre los residentes y su entorno. Este proyecto no solo fue un éxito arquitectónico, sino que también se convirtió en un modelo de sostenibilidad, utilizando materiales reciclados y tecnologías ecológicas.
A pesar de su talento, Vincent enfrentó muchos desafíos en su carrera. A menudo se sentía incomprendido por sus colegas y luchaba contra la presión de la industria, que a veces priorizaba la funcionalidad sobre la creatividad. Sin embargo, su pasión por la arquitectura y su deseo de crear espacios que evocaran emociones lo llevaron a seguir adelante.
A lo largo de su carrera, Vincent colaboró con artistas y diseñadores de diversas disciplinas, creando instalaciones que combinaban arte y arquitectura. Su obra "La Casa de los Colores", un espacio comunitario interactivo, se convirtió en un símbolo de la revitalización urbana, atrayendo a visitantes de todo el mundo.
A pesar de su éxito, Vincent nunca dejó de luchar con sus demonios internos. Su vida personal fue tumultuosa, y a menudo se sentía aislado en un mundo que no comprendía su visión. Sin embargo, su legado perdura, y su enfoque único de la arquitectura ha inspirado a una nueva generación de arquitectos a explorar la conexión entre el arte, la naturaleza y la emoción.
Vincent van Gogh falleció el 27 de julio de 2015 se adentró en un trigal cerca del pueblo de Auvers-sur-Oise, en las afueras de París, y se disparó al pecho.
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“Compartir es la única manera de ser feliz”: escuchamos el nuevo disco de Recreo Uruguayo junto a la banda
La banda oriunda de Berisso presentó su nuevo álbum, Luchemos por la vida, con una escucha en Radio Futura
Por Abril
El dia que hagamos un mapeo para el afuera con los spots que no pueden perderse durante una visita a la ciudad de La Plata vamos a destacar (entre Ciudad de Gatos, Pura Vida, Casa Unclan y Guajira) la esquina de 5 y 75, donde se encuentra el estudio (y base) de Radio Futura, con más de treinta años en emisión en la ciudad cumpliendo una misión: el encuentro de los hacedores y apasionados de la contracultura y la construcción de memoria colectiva y comunitaria.
El pasado viernes 15 Radio Futura nos abrió las puertas para tener una escucha en vivo del más reciente material de la banda berissense Recreo Uruguayo: Luchemos por la vida, un álbum que, tal y como nos reza su introducción, está lleno de referencias a aquellos que crecimos entre los 90 y 2000—y es que cualquier treintañero escucha el término “luchemos por la vida” y se nos viene a la mente la icónica propaganda de seguridad vial que supo traumarnos en nuestra infancia—.Este viernes entre entrevistas y canciones fuimos invitados a una noche nostálgica, pero ¿cómo puede ser nostálgico un álbum que había sido estrenado hace una semana?.
youtube
El álbum busca ser nostálgico y lo logra de principio a fin, con intros y outros que juntan a diferentes personajes de la música y la locución de la región, como Agustin Dettbarn, Ana Caproli, el Vasco Usabarrena, e incluso Martín Mendinueta, prestando para dos tracks fundamentales del álbum, imitando a Jorge Hané (de reduce fat fast), las publicidades de la milagrosa “baba de caracol” como así a los múltiples protagonistas de esas propagandas de seguridad vial que tanto nos traumaron a los argentinos a principios de los dosmil y advirtiendonos que no iba a faltar exceso de lenguaje milenial. Pista de eso también son los nombres de las canciones, en un repertorio donde se destacan nombres como “klapaucius” “nokia 1100”, “office 97”, entre otros. El mismo arte de tapa—tanto del disco como de los sencillos—nos están preparando para tener un viajecito al pasado más contemporáneo del que nos mantenemos arraigados lo suficiente como para sentir nostalgia.
El álbum vió la luz en todas las plataformas el dia viernes 8 de noviembre y una semana después estábamos en el living de Radio Futura, listos para una transmisión radial y por streaming, con la banda sentada en sillones frente a una mesa ratona que tenía un termo, un mate, vasos y latas de cerveza, agua y paquetes de pitusas solo por el afán de ser fieles a sus letras. Durante la escucha y entre canciones no se guardaron nada cuando nos contaron las emociones que surgieron tras la salida de éste álbum, el deleite de ver los frutos de tanto trabajo y la gran recepción de la gente.
El disco cuenta con 15 canciones con un estilo punk rock bien marcado, desde las bases rítmicas a las guitarras y las letras. El primer tema es “Recreo Uruguayo (La Canción)”, que nos habla de un estilo de vida relajado sobre bases que nos invitan a saltar y un estribillo pegadizo que para la segunda vuelta ya nos deja cantando la canción como si la conocieramos de toda la vida. Para los que no tuvieron el honor, Klapaucius es ese truco que usábamos en los Sims (el primero) para poder tener mucho MUCHO dinero sin trabajar, porque incluso de pequeños sabíamos que trabajar iba a ser terrible y que la sola idea de sentarse a hacer música mientras nuestra billetera tiene millones de simoleones era la idea de una vida perfecta, y así se llama la segunda canción: “Klapaucius!;!;!;”, una protesta a la vida cotidiana del asalariado siervo del patrón, un tema rápido, cortito y al pie.
Si vamos a hablar de ridiculeces de los noventas y principios de los dosmil no podemos dejar atrás a la milagrosa baba de caracol, la gran promesa antiage de la nueva década infame que hoy cuando la moda del skincare está en cada rincón ya no aparece más. “¡¡¡El fabuloso extracto de baba de caracol!!!” es una canción de amor, y cuando el punk te presenta a una canción de amor lo hace así: con bajos prominentes y comparaciones extrañas que nos hacen decir “¿que dijo?, pará, igual si” y un poquito queremos que nos la dediquen, que asuman que esta noche vamos a estar en Casa Unclan viendo a Hojas por el Barrio (¿hay algo mas platense que eso?) y que de pronto haga una comparación medio asquerosa pero romántica: “Porque tu baba no es de caracol, tu baba es mucho mejor”.
“Office 97”, como las anteriores, tiene esa impronta punk ramonera de tema corto y antisistema , nos pasa lo mismo con “Vive, rie, etc.”, “Shiba Inu” “Frazada de tigre” y “Amargo y retruco”, temazos que podemos vaticinar que en vivo nos harán poguear, porque un poquito de ganas de hacerlo tuvimos dentro de Radio Futura mientras los escuchábamos y un poco también mientras los escucho en el trabajo, sentada atrás de una computadora llenando una planilla de Excel.
La impronta de protesta está viva en casi todas las canciones de este álbum de Recreo Uruguayo, que nos remontan un poco al anticapitalismo de Shaila y Boom Boom Kid; pero en “Terraplanistas” nos encontramos una canción que habla del internet antes, de nuestros primeros pasos en lo noble de las descargas ilegales de música, pelis y libros de lo fabuloso de los primeros pasos en la conectividad y la ayuda que nos propinaba a la hora de estudiar, y lo terriblemente angustiante que de pronto internet hoy sea un semillero de fascistas y terraplanistas.
Con la voz invitada de Ricardo Ache suena “Twist de la melamina”, que es un tema con una forma particular de hacer introspección respecto a cómo nos sentimos con nosotros mismos: ¿que soy? ¿que hay dentro mío? “soy como la melamina, un rejunte de porquería”, y al ritmo de un twist con arreglos bien ochenteros bailamos como si fuese una canción feliz.
“Nokia 1100”, con la participación de Carmen Sánchez Viamonte, es un tema punk de desamor: una discusión entre dos personas diferentes, tanto que él la compara con el primer disco de los Ramones y ella le dice que no quiere verlo y prefiere quedarse en su casa escuchando Taylor Swift. Bailable, saltable, gracioso y con un cierre espectacular: Carmen cantando “La Beriso no es de Berisso y Recreo Uruguayo si”. No voy a dejarles pensar que Recreo Uruguayo es otra banda platense, Berisso es una ciudad pegada a La Plata, y aunque a veces para el afuera es más sencillo decir que esas ciudades cercanas a La Plata son platenses, sería una falta de respeto dejarles pensar eso, especialmente teniendo en cuenta que el disco tiene tantas referencias a Berisso. Incluso los platenses y los ensenadenses siempre tuvimos también la necesidad de aclararlo: La Beriso no es de Berisso. ¿Saben quien es de Berisso? “Horacio cifuentes, el supercampeón de tenis de mesa”; y es que para Recreo Uruguayo lo local es tan importante que le dedicaron una canción al representante olímpico de Berisso en ping pong, una canción que habla con amor de su ciudad y los espacios culturales que inclusos quienes no somos de ahí conocemos.
En “Delorean a GNC” nos encontramos con una canción que habla del paso del tiempo y lo monótono que puede ser el dia a dia hasta que finalmente llega el dia de encontrarnos con quienes queremos, resaltando así la importancia de la colectividad para poder salir adelante ante los malos momentos. Junto con “piñata”—que es la última canción del disco, donde se hace alusión al final de una fiesta—se refuerza lo que la banda nos dice desde la intro: la salida es siempre artística, lúdica y por sobre todo colectiva, diciendonos al final muchas veces para dejarlo grabado a fuego: “compartir es la única manera de ser feliz”.
#lanzamiento#novedades#recreo uruguayo#berisso#la plata#abril#ardeportal#argentina#luchemos por la vida#Youtube
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Sobre este proyecto…
Este proyecto se gesta tras la decisión histórica del Tribunal Administrativo de Nariño de declarar al río Guáitara, su cuenca y afluentes como sujetos de derecho a la protección, conservación, mantenimiento y restauración. Una decisión que consideró la grave contaminación y el deterioro ambiental que ha sufrido el rio debido al constante vertimiento de aguas negras y otros residuos por parte de los municipios aledaños.
El tribunal ordena que el día 20 de noviembre se declare el día del río Guáitara; fecha en la cual las administraciones de los 33 municipios vinculados deben conmemorar que el río es un sujeto de derechos y tienen el compromiso de propiciar escenarios académicos para la socialización de la sentencia y sus efectos con las diferentes comunidades.
Mapa de la zona hidrográfica de la cuenca del río Guáitara. Fuente: esta investigación. Guaitarilla, Nariño. 2024
La sentencia sobre el río Guáitara, un ser fundamental para la vida y el ordenamiento territorial del Guaico, debe ser socializada de manera amplia y participativa en diferentes espacios. A través de reflexiones que vayan más allá del texto y del lenguaje jurídico, considerar otros ámbitos que puedan potenciar su difusión y reflexión: como las artes. Esta propuesta busca tejer una sinfonía de voces y sentires del territorio del Guaico y el río Guáitara. A través de un diálogo interdisciplinario, se visibilizarán perspectivas genuinas que permitan socializar, pero también complementar desde una perspectiva artística la sentencia del río Guáitara como sujeto de derechos.
A través de la ilustración, la escritura y las filosofías de vida comunitaria, se potenció la articulación de las diferentes comunidades del Guaico para trabajar por el cuidado y mantenimiento de la naturaleza y sus ecosistemas. De ahí que, este proyecto aportó a la formación comunitaria en artes visuales y de creación de texto para la elaboración de herramientas didácticas, lenguajes visuales y literarios para la sensibilización y conmemoración del río Guáitara como un ser vivo.
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EL BESTIARIO DEL GUAICO
La palabra "guaico" es una palabra compleja y fascinante. Se puede definir e interpretar como: grieta, tierra baja, tierra caliente; torrente o arroyo entre cerros.
La región del Guaico, corazón del departamento de Nariño, es el centro de esta iniciativa. Más allá de un simple nombre, "Guaico" en Nariño posee un significado profundo: una configuración territorial que nutre el caudal principal del río Guáitara en su curso inferior. Un microcosmos de la diversidad natural y cultural del departamento, en el que confluyen especiales formas de existir; un entramado de vida de seres humanos y no humanos.
En ese sentido, el río Guáitara, nacido en las faldas del volcán Chiles, se ha constituido como un elemento importante del ordenamiento del territorio del Guaico. Su cuenca hidrográfica abarca 33 municipios y alberga una rica diversidad de poblaciones: campesinas, indígenas, urbanas y rurales. Entre ellas Ancuya, Consacá y Guaitarilla, municipios que acorde a la división política-administrativa del Estado Colombiano corresponden a la sexta categoría y que inspiran la creación artística de este proyecto.
El agua es un elemento esencial para la vida y el ordenamiento de los territorios, sin embargo, hoy en día el río Guaitara ha dejado de considerarse como un ser vivo, convirtiéndose en el lugar donde se depositan toda clase de vertimientos, en especial los de las aguas negras de los diferentes municipios que lo habitan. Las administraciones municipales no se han preocupado por la construcción ni el mantenimiento de plantas de tratamiento de aguas residuales, ni plantas de tratamiento de residuos líquidos industriales; sumado eso, la ausencia de planes de saneamiento y manejo de vertimientos y de políticas de protección al medio ambiente.
En ese sentido, se solicitó al Tribunal Administrativo de Nariño, resuelva una acción popular para que se declare al río Guaitara, su cuenca y afluentes como ser vivo, un bien jurídico con un valor propio, intrínseco. El tribunal declaró al río sujeto de derechos a la protección, conservación, mantenimiento y restauración y obliga al Estado y a las comunidades que se relacionan directa e indirectamente con el río, emprendan acciones inmediatas para su cuidado y protección.
De igual manera, buscando que las comunidades se involucren en el proceso de cuidado, el tribunal resolvió que el día 20 de noviembre se celebre el día del río Guáitara, fecha en la cual las administraciones municipales tienen la obligación de conmemorar que el río es un sujeto de derechos, que debe ser protegido, conservado y restaurado. Este día las treinta y tres entidades municipales vinculadas tienen el compromiso de propiciar escenarios académicos para la socialización de la sentencia y sus efectos con las diferentes comunidades.
Un escenario que requiere reflexiones que vayan más allá del ámbito jurídico. De ahí que surja la necesidad de una propuesta interdisciplinaria que permita la participación de las diversas comunidades del Guaico para que, a través de las artes visuales, la literatura y filosofías de vida, se construyan herramientas esenciales para soportar y recrear este proceso de transformación y cuidado del río.
A lo largo de seis meses, este proyecto busca aportar a la formación comunitaria para la elaboración de herramientas didácticas, lenguajes visuales y literarios para la sensibilización y conmemoración del río Guaitara como un ser vivo. Talleres dirigidos a tres comunidades que habitan la cuenca del río: Ancuya, Consacá y Guaitarilla, para la elaboración de piezas gráficas comunicativas, de creación de microcuentos gráficos y literarios con relación a la protección del agua y los diferentes seres de la naturaleza. Potenciando la articulación conjunta de las diferentes comunidades del Guaico para trabajar por el cuidado y mantenimiento de la naturaleza y sus ecosistemas, de manera especial del agua del río Guaitara.
El resultado de estos talleres será un libro bestiario sobre imaginarios del río Guaitara, una compilación de animales fabulosos con relatos, ilustraciones, descripciones, códigos QR que incluyan sonidos y vídeos de los recorridos por el río en los diferentes espacios que atraviesa, pero, además, de otros seres no humanos que protegen la naturaleza y el agua. Buscando que el día 20 de noviembre se conmemore de una manera sensible y visualmente memorable al río Guaitara como un sujeto vivo.
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Calendario 2025 della Polizia di Stato: Una Celebrazione del Legame con la Comunità
Presentato a Roma con le fotografie di Eolo Perfido, il calendario sostiene progetti benefici per i figli dei poliziotti e per l’istruzione nei contesti di crisi
Presentato a Roma con le fotografie di Eolo Perfido, il calendario sostiene progetti benefici per i figli dei poliziotti e per l’istruzione nei contesti di crisi. La Polizia di Stato ha presentato oggi il suo Calendario 2025 in una cerimonia ufficiale presso il Gazometro di Roma, alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Capo della Polizia, Prefetto Vittorio Pisani. Il…
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**Justificación para la Propuesta de Investigación e Instalación Artística: "Escenarios de Poder y Rebelión"**
La propuesta de investigación e instalación artística titulada "Escenarios de Poder y Rebelión" se fundamenta en la necesidad de explorar y visibilizar las dinámicas de poder que configuran nuestras sociedades contemporáneas, así como las respuestas de resistencia y rebelión que emergen frente a ellas. Estos conceptos son esenciales para comprender no solo el contexto histórico y cultural en el que vivimos, sino también para reflexionar sobre las injusticias y desigualdades que persisten en el mundo actual.
**1. Relevancia Social y Cultural:** En un momento en que las luchas sociales y políticas están en el centro del debate público, es crucial brindar un espacio para la reflexión crítica sobre el poder y la resistencia. Las manifestaciones de poder, tanto a niveles gubernamentales como corporativos, continúan afectando profundamente las vidas de las personas. A su vez, los movimientos de rebelión, que abarcan protestas, revueltas y acciones colectivas, representan una respuesta visceral ante las opresiones. La instalación busca ser un medio para capturar estas tensiones sociales y promover el diálogo sobre el cambio social.
**2. Enfoque Interdisciplinario:** La propuesta incorpora una variedad de disciplinas, incluyendo la sociología, la historia, el arte visual y la teoría política. Esta perspectiva interdisciplinaria permite un análisis más profundo y multifacético de cómo se manifiestan el poder y la rebelión en diferentes contextos. Al involucrar múltiples voces y narrativas, se fomenta una comprensión más rica y compleja de los temas abordados.
**3. Estética y Experiencia Inmersiva:** La instalación artística se diseñará con un enfoque en la creación de espacios inmersivos que inviten al espectador a reflexionar y cuestionar su propia relación con el poder y la resistencia. A través de elementos visuales, sonoros y participativos, se pretende generar una experiencia que trascienda lo meramente contemplativo y estimule la acción social. Este enfoque artístico tiene el potencial de impactar emocionalmente al público, creando una conexión más profunda con los temas tratados.
**4. Fomento de la Participación Comunitaria:** El proceso de investigación y creación de la instalación incluirá la participación activa de comunidades locales, promoviendo así un sentido de pertenencia y empoderamiento. Este enfoque colaborativo no solo enriquecerá la obra resultante, sino que también alentará la expresión de experiencias vividas en relación con el poder y la resistencia. Además, se prevé que la instalación sirva como un catalizador para la organización comunitaria y la movilización social.
**5. Memoria Histórica y Futuro Esperanzador:** Finalmente, "Escenarios de Poder y Rebelión" buscará recuperar y honrar las luchas del pasado, al mismo tiempo que inspira a nuevas generaciones a imaginar un futuro más justo y equitativo. La memoria histórica juega un papel crucial en la comprensión del presente y en la capacidad de construir un porvenir diferente. A través de esta propuesta, se espera contribuir a la creación de un legado de resistencia y esperanza.
En conclusión, la propuesta de investigación e instalación artística "Escenarios de Poder y Rebelión" se justifica por su relevancia social y cultural, su enfoque interdisciplinario, su estética inmersiva, su compromiso con la participación comunitaria y su deseo de fomentar una memoria histórica que impulse cambios significativos. Esta iniciativa no solo se presenta como una obra de arte, sino como un espacio de convergencia para el pensamiento crítico y la acción colectiva.
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Todo un éxito el concierto de Sinfonías Comunitarias
#Telón | 🎶👏 Ayer, jóvenes talentos de 7-17 años llenaron la Parroquia Santa María de los Ángeles con melodías en #CiudadJuarez. Gracias IPACULT por impulsar la cultura y el arte en nuestra comunidad 🎵🙌 #CulturaParaTodos #SemillerosCreativos 🎼🌟
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Turismo Sostenible en Zacatecas: Innovaciones y Tendencias
Zacatecas, con su rica herencia cultural y paisajes impresionantes, está adoptando prácticas de turismo sostenible para preservar su patrimonio y fomentar un desarrollo responsable. A continuación, se destacan algunas iniciativas y tendencias recientes en la ciudad.
1. Restauración de Patrimonio
La conservación de su arquitectura colonial es fundamental para Zacatecas. Proyectos de restauración, apoyados por el gobierno local y organizaciones no gubernamentales, han revitalizado espacios históricos. Según el Instituto Nacional de Antropología e Historia (INAH), más de 50 edificios han sido restaurados en los últimos años, contribuyendo a la oferta turística (INAH, 2023).
2. Ecoturismo y Rutas Naturales
Las rutas ecoturísticas en áreas como la Sierra de Órganos han ganado popularidad. Estas iniciativas promueven el senderismo y la observación de flora y fauna, al mismo tiempo que sensibilizan a los visitantes sobre la conservación del medio ambiente. La Secretaría de Turismo de Zacatecas reporta un aumento del 30% en el ecoturismo en la región (Sectur, 2023).
3. Eventos Culturales y Festivales
Zacatecas ha desarrollado festivales que destacan la cultura local y promueven la sostenibilidad. El Festival Cultural Zacatecas, que se celebra anualmente, incluye actividades que enfatizan el arte, la gastronomía y la tradición, al tiempo que promueve prácticas sostenibles. Este enfoque ha atraído a un público más consciente, con un incremento del 25% en la asistencia en 2023 (Gobierno del Estado de Zacatecas, 2023).
4. Turismo Comunitario
La integración de las comunidades locales en el turismo ha sido clave. Proyectos que conectan a turistas con experiencias auténticas, como talleres de artesanía y gastronomía, permiten a los visitantes conocer la cultura local y generar ingresos para los habitantes. Un estudio reciente de la Universidad Autónoma de Zacatecas señala que el turismo comunitario ha aumentado un 20% en la última temporada (UAZ, 2023).
5. Educación y Conciencia Ambiental
Se están implementando programas educativos que fomentan la conciencia ambiental entre turistas y residentes. La colaboración con escuelas locales para realizar actividades de limpieza y conservación en espacios naturales ha fortalecido el compromiso con la sostenibilidad. La participación en estas actividades ha crecido un 40% desde su inicio en 2022 (Secretaría de Medio Ambiente, 2023).
Conclusión
Zacatecas está avanzando hacia un modelo de turismo sostenible que respeta su patrimonio cultural y natural. A través de la restauración, el ecoturismo, la inclusión comunitaria y la educación ambiental, la ciudad se posiciona como un destino atractivo para los viajeros responsables.
Referencias
- Instituto Nacional de Antropología e Historia (INAH), 2023.
- Secretaría de Turismo de Zacatecas (Sectur), 2023.
- Gobierno del Estado de Zacatecas, 2023.
- Universidad Autónoma de Zacatecas (UAZ), 2023.
- Secretaría de Medio Ambiente, 2023.
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Madrid hoy: una visión general de los eventos más emocionantes de hoy
Madrid, el vibrante corazón de España, es una ciudad llena de energía y cultura que ofrece una rica variedad de experiencias tanto para los residentes como para los visitantes. En el acelerado mundo actual, mantenerse al día de los últimos acontecimientos es crucial para cualquier persona que desee sumergirse por completo en la atmósfera dinámica de la ciudad. "Madrid hoy: una visión general de los eventos más emocionantes de hoy" tiene como objetivo proporcionar un resumen completo de las actividades más emocionantes que se llevan a cabo en todo Madrid, que van desde exposiciones de arte y festivales culturales hasta presentaciones en vivo y delicias culinarias. A medida que profundizamos en la gran variedad de ofertas de esta bulliciosa metrópolis, destacaremos los eventos clave que muestran la combinación única de tradición y modernidad de la ciudad, lo que refleja su papel como centro cultural en Europa. Ya sea que sea un residente en busca de nuevas aventuras o un viajero ansioso por explorar la vibrante escena de la ciudad, nuestra guía iluminará las actividades imperdibles que definen el paisaje cultural de Madrid en la actualidad. Únase a nosotros mientras recorremos las calles de Madrid y descubrimos las experiencias que hacen de esta ciudad un destino indudablemente cautivador. Con cada evento, lo invitamos a involucrarse con el rico patrimonio y el espíritu contemporáneo que hacen de Madrid una experiencia inolvidable.
Lo más destacado de los eventos de hoy en Madrid
El calendario de eventos de hoy en Madrid ofrece una variedad de actividades culturales y de entretenimiento que encarnan la vitalidad de la ciudad. Desde exposiciones de arte contemporáneo en galerías de renombre hasta conciertos de música en vivo en lugares icónicos, Madrid sirve como un lugar de encuentro para los entusiastas de la cultura y el ocio. Los eventos destacados incluyen ferias de alimentos que celebran la tradición culinaria local, así como representaciones teatrales que abordan temas actuales y provocadores.
Además, los espacios abiertos de Madrid albergan actividades recreativas como mercados de arte y artesanía, fomentando la interacción entre artistas y asistentes. Estos eventos no solo enriquecen la oferta cultural de la ciudad, sino que también promueven la participación comunitaria y el turismo local, atrayendo a personas de varios rincones del mundo. Sin duda, los eventos que se celebran hoy en Madrid ofrecen oportunidades únicas para disfrutar de experiencias memorables en un entorno lleno de vida.
Experiencias culturales imprescindibles en Madrid hoy
Las experiencias culturales imprescindibles que se pueden vivir en Madrid hoy abarcan una amplia gama de actividades que capturan la esencia de la ciudad. Los principales museos, como el Prado y el Reina Sofía, presentan exposiciones temporales que invitan a la reflexión y la exploración del arte clásico y contemporáneo. Las visitas guiadas, tanto tradicionales como innovadoras, ofrecen nuevas perspectivas sobre la historia y el patrimonio de Madrid, permitiendo a los participantes conectarse con el pasado de formas significativas.
Además, los festivales de cine y música que se celebran por toda la ciudad crean un ambiente festivo y creativo, perfecto para los amantes de las artes escénicas. Los espectáculos y actuaciones al aire libre en lugares emblemáticos, como plazas y teatros, hacen que asistir a estos eventos en Madrid hoy sea una experiencia verdaderamente memorable. Sin duda, cada rincón de la ciudad rebosa de sorpresas y oportunidades para sumergirse en su vibrante vida cultural.
Vive la vida nocturna de Madrid hoy
La vida nocturna de madrid hoy se caracteriza por su vibrante energía y diversidad, ofreciendo opciones que van desde animadas terrazas hasta famosos bares de tapas y discotecas de clase mundial. Las calles se llenan de risas y música mientras tanto los locales como los visitantes buscan disfrutar de la amplia gama de eventos que tienen lugar en Madrid hoy. En barrios icónicos como Malasaña y Chueca, la combinación de buena compañía, cócteles refrescantes y un ambiente festivo crea una experiencia inolvidable que refleja el espíritu acogedor y apasionado de la capital española.
Además, los eventos de hoy en Madrid incluyen actuaciones en vivo, noches de flamenco y sesiones de DJ que mantienen la ciudad animada hasta altas horas de la madrugada. La mezcla de culturas y estilos musicales transforma cada salida en una oportunidad para explorar el rico tejido cultural de la ciudad. Ya sea que estés inmerso en la música en un bar íntimo o deleitándote con la emoción de una gran fiesta, Madrid hoy promete noches llenas de diversión y conexiones inolvidables.
En resumen, "Madrid Today" presenta una vibrante instantánea de los eventos dinámicos de la ciudad, mostrando el rico tapiz de cultura, arte y comunidad que Madrid tiene para ofrecer. Desde fascinantes exhibiciones hasta actuaciones animadas, las actividades de hoy reflejan el compromiso de la ciudad de fomentar la creatividad y la conexión entre sus residentes y visitantes por igual. Al abrazar la energía del presente, es evidente que Madrid continúa siendo un centro de entusiasmo e innovación, invitando a todos a participar en sus diversas ofertas y experimentar el espíritu único que define a esta notable ciudad.
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