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Marco Armani: Dalle Origini a Oggi, la Straordinaria Carriera di un Cantautore Italiano
Un viaggio nella musica e nell’arte di Marco Armani, dalla scena di Sanremo alla collaborazione con grandi artisti del jazz.
Un viaggio nella musica e nell’arte di Marco Armani, dalla scena di Sanremo alla collaborazione con grandi artisti del jazz. Marco Armani, cantautore e arrangiatore italiano, è una delle voci più riconoscibili della musica italiana, apprezzato per la sua sensibilità artistica e il suo talento compositivo. La sua carriera inizia nel 1982 a Domenica In con il brano Domani, che lo introduce al…
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Storia Di Musica #349 - Art Farmer & Gigi Gryce, Art Farmer Quintet Featuring Gigi Gryce, 1956
Jackie McLean, uno dei più grandi sassofonisti bianchi, che pubblicò con la Prestige 6 album, considerava Bob Weinstock solo un affarista. Altri non erano d'accordo (Miles Davis era uno tra questi) ma è indubbio che le modalità con cui Weinstock faceva funzionare la Prestige erano peculiari, tanto che divennero quasi un marchio di fabbrica. Innanzitutto, non pagava le prove ai musicisti, così buona parte del pur prestigioso catalogo è composto da standard e molto poco da brani originali, data l'impossibilità di provarli. D'altronde, lui spingeva moltissimo a registrare qualsiasi cosa: negli anni d'oro, a metà anni '50, riusciva a pubblicare 75 dischi all'anno, un'enormità. E persino i ritmi delle registrazioni erano quasi "industriali": agli studi Van Gelder c'erano sessioni anche per 18 ore al giorno e spulciando i cataloghi Prestige (ci sono superbi siti che ne raccolgono tutti i dati) non di rado grandi dischi furono registrati nello stesso giorno, a poche ore di distanza. Weinstock era un tipo strano, ed era famoso anche per la sua tirchieria: si dice che il numero davvero esiguo di alternative takes (cioè registrazioni differenti dello stesso brano da parte degli stessi musicisti) della Prestige era dovuto al fatto che imponesse il riutilizzo dei nastri non considerati pubblicabili per risparmiare, quando invece per altre case discografiche quelle registrazioni alternative era una vera e propria miniera d'oro di filologia musicale sull'evoluzione di brani o artisti.
Ci sono però delle eccezioni, come il disco di oggi, che è uno dei capolavoro del catalogo Prestige e uno dei dischi più belli di post bop del tempo. I suoi due protagonisti furono Art Farmer e Gigi Gryce. Farmer è stato uno dei più grandi trombettisti della sua generazione: a fine anni '40 suona con Jay McShann e in seguito con Benny Carter, Gerald Wilson, Roy Porter e Dexter Gordon, concentrandosi ad esibirsi nella zona di Kansas City. Nel 1952 scrive per Wardell Gray, un sassofonista, la sua prima canzone che diventerà uno standard, Farmer's Market. Suonerà poi con alcuni dei più grandi e dopo l'incontro con Gryce suonerà in famosi dischi di Coleman Hawkins, Thelonious Monk, Charles Mingus, Art Blakey/Horace Silver's Jazz Messengers, prenderà il posto, nel 1958, di Chet Baker, cacciato da Gerry Mulligan nel suo Quintetto e fonderà un gruppo davvero straordinario, Jazztet, con Benny Golson e di cui faranno parte suo fratello Addison al contrabbasso, Dave Bailey alla batteria, Curtis Fuller al trombone e McCoy Tyner al pianoforte, all'inizio della sua straordinaria carriera.
Sebbene fu breve, il suo incontro con Gigi Gryce lasciò un grande segno nella storia del Jazz. George General Grice Jr., il vero nome di Gigi Gryce, è stato un sassofonista, compositore e arrangiatore. Nativo della Florida, si diploma al conservatorio di Boston. Si incrocia già con Farmer, poichè i due ruotano nella band di Lionel Hampton, il celeberrimo vibrafonista, ma Gryce vola a Parigi dove incide i primi brani, nel 1953. Al ritorno dall'Europa, mette su un sodalizio con Farmer, che porta a varie incisioni ai Van Gelder Studios per la Prestige: le prime nel 1954 e nel 1955 finiscono in When Farmer Met Gryce, un'altra, dell'ottobre 1955, nel disco di oggi, come già accennato uno dei capolavori di quegli anni.
Art Farmer Quintet Featuring Gigi Gryce esce nel 1956 ma nel 1963 verrà ristampato con un altro nome, Evening In Casablanca, dal nome di una delle più famose composizioni di Gryce presente nel disco. Come in When Farmer Met Gryce, le composizioni sono quasi tutte autografe, regalando un suono ricco di nuove strutture e armonie. Il quintetto di Farmer era composta da: Duke Jordan al piano, Addison Farmer (fratello di Art) al bass, Philly Joe Jones alla batteria e Gryce al sassofono contralto. Il disco si apre con Forecast di Jordan, molto swing, con tre assoli di Farmer, Gryce e Jordan. Poi arriva tutta la grazia di Gryce: Evening In Casablanca diventerà un classico, la novità introdotta dalla struttura musicale di Nica's Tempo, brano dedicato alla leggendaria baronessa del jazz, Pannonica de Koenigswarter, per gli amici Nica, erede del ramo Rothschild inglese, mecenate di tanti musicisti jazz tra gli anni '40 e '50. E poi la grazia e lo spumeggiante di Satellite (altro esempio di struttura musicale innovativa) e le più classiche Sans Souci e Shabozz.
Farmer continuerà la sua carriera, tra l'altro vivendo spesso in Europa: dopo un tour europeo si trasferisce a Vienna, sposa una viennese, si interessa alla musica classica, portando il jazz nella capitale austriaca dato che ogni suo vecchio amico americano per andarlo a trovare finiva per suonare con lui da qualche parte. Molto più misteriosa fu invece la vita di Gryce: dopo Farmer, fondò un gruppo, Jazz Lab Quintet, suonò fino agli inizi degli anni '60 tra gli altri con Thelonious Monk, John Coltrane e Coleman Hawkins ed era considerato uno dei migliori arrangiatori della scema musicale. Poco dopo si convertì all'islam, cambiando nome in Basheer Quisim, e lavorò come professore di scuola elementare fino alla morte, nel 1983, nella nativa Pensacola, abbandonando la musica. Che nel 1956 fu molto fortunata ad aver sostenuto l'incontro tra Art Farmer e Gigi Gryce.
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Il 5 marzo 1943 nasceva Lucio Battisti...
Musicista autodidatta, polistrumentista, abile in numerosi generi musicali, fu apprezzato chitarrista ritmico nonché talentuoso arrangiatore.
Dotato di una notevole forza interpretativa e di una voce caratteristica che lo espose a diverse critiche, a volte anche impietose.
A contribuire e determinare il suo successo la capacità di trasmettere emozioni.
Battisti sostenne il primato dell'emozione sulla tecnica vocale.
Dotato di voce acuta non impostata, dal timbro chiaro tendente al falsetto, e di una tecnica Cosciente dei propri limiti di cantante, si riteneva soprattutto interprete e autore e tuttavia difendeva la peculiarità del suo stile, ponendo l'accento sull'emozione trasmessa per mezzo del canto.
Wikipedia
"tu chiamale se vuoi... emozioni..." 🎶
Semplicemente indimenticabile 👏
♥️🎶🔥
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Nina Simone, High Priestess of Soul, 1967
Il suo album “High Priestess of Soul”, pubblicato nel gennaio 1967, rappresenta un punto importante nella sua carriera musicale. Informazioni sull’Album Data di Rilascio: Gennaio 1967 Etichetta: Philips Records Produttore e Arrangiatore: Hal Mooney Stile Musicale: L’album combina elementi di soul, gospel e pop con influenze jazz. brani musicali: 1. Don’t You Pay Them No Mind2. I’m Gonna…
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Ivan Francesco Ballerini “Linea d’ombra”
Il primo singolo che anticipa il nuovo disco di inediti
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Una preghiera di pace di amore
Un viaggio che alla guerra risponde con la poesia Una speranza per le nuove generazioni
Inizia da questo primo singolo il viaggio verso il nuovo disco di inediti del cantautore toscano Ivan Francesco Ballerini che torna a distanza di due anni con nuove canzoni. In rete il video ufficiale diretto da Nedo Baglioni con le tavole disegnate da Leonardo Marcello Grassi.
La penna si è mossa assai prima dei conflitti a cui stiamo assistendo. La penna di Ivan Francesco Ballerini non si ferma dal 2019, anno del suo esordio con il disco “Cavallo Pazzo” uscito per la Radicimusic Records. Uscirà molto presto questo suo quarto lavoro di inediti dal titolo emblematico “La guerra è finita”, un monito,
una speranza, un urlo di pace dal peso poetico e dal suono romantico di ballate folk dai contorni a pastello, come ci ha abituati sin dal suo esordio.
Ad anticipare tutto ecco il primo singolo estratto dal titolo “Linea d’ombra”.
In rete troviamo il video ufficiale diretto da Nedo Baglioni, una clip densa di semplicità che cattura la potenza visionaria dei disegni firmati dal fumettista Leonardo Marcello Grassi (Dark Horse Comics di Milwaukie, OR.)
“LINEA D’OMBRA” - Official Video
youtube
Questa canzone parla di un viaggio, sia fisico che spirituale, un viaggio a cui non possiamo sottrarci. Non si sa esattamente dove ci condurrà e non è dato saperlo. L’unica certezza è che al ritorno nulla sarà più come prima, la nostra vita, le nostre convinzioni, i nostri amori, insomma tutto quel fardello che ci teneva inchiodati per terra, mentre la nostra mente e il nostro cuore ci urlavano disperatamente di volare... volare liberi.
«Quando lessi, anni or sono, il bellissimo racconto “La linea d'ombra" di Joseph Conrad, ne rimasi subito affascinato. Il racconto descrive quel momento della vita, capitato ad ognuno di noi, in cui ci accorgiamo che per qualche motivo, stiamo lasciandoci alle spalle il periodo della giovinezza e la stagione bellissima dell'adolescenza per entrare a pieno titolo nella cosiddetta età adulta.». I. F. Ballerini
Ivan Francesco Ballerini
Biografia
Ballerini Ivan Francesco (Manciano, 15 gennaio 1967), nato nell’entroterra maremmano, sin da piccolo ha mostrato uno spiccato interesse per la musica, la letteratura e il canto. Suo padre, Romano Ballerini, è un noto pittore, conosciuto grazie alla mostra di pittura di Manciano divenuta, col passare degli anni, un punto di riferimento per moltissimi pittori provenienti da tutto il mondo.
A casa di Ballerini sono stati ospiti pittori davvero illustri: Annigoni, Barbisan, Guttuso, solo per citarne alcuni. Sua madre è stata una insegnante, ed è a lei che, sul finire delle scuole elementari, Ivan chiese di acquistare un pianoforte per poter così iniziare a studiare musica.
Nel 2019 esordisce con il disco “Cavallo Pazzo”, un concept - album, interamente dedicato agli Indiani d’America. Il disco, realizzato negli studi di registrazione Brahms di Cavriglia, a quattro mani col chitarrista e arrangiatore Alberto Checcacci. Nello stesso anno riceve un prestigioso Diploma di Merito dalla casa editrice Aletti – Mogol, venendo selezionato con il brano “Preghiera Navajo”, una vera e propria preghiera laica, in cui l’autore immagina un punto di contatto tra i nativi americani e l’uomo bianco, usurpatore di terre e di libertà.
Nel 2021 esce il suo secondo disco di inediti intitolato “Ancora Libero”. Si tratta denso di riferimenti all’attualità: solitudine, amore, nuove tecnologie e tanto altro ancora.
Ad ottobre del 2022, per la casa discografica Milanese Long Digital Playing, Ballerini esce col suo terzo album dal titolo “Racconti di mare – la via delle spezie”, un album molto impegnativo che narra di un viaggio, non si sa se fisico o spirituale, ma un viaggio che ogni uomo, giunto ad un dato punto della sua vita sente il bisogno di compiere. La direzione artistica si riconferma nelle mani di Alberto Checcacci e ad affiancarlo troviamo: Alessandro Golini (violino), Alessandro Melani e Luca Trolli (batteria), Giancarlo Capo (chitarra, basso, arrangiamenti, cori), Stefano Indino (fisarmonica), Silvio Trotta (chitarra acustica, chitarra battente, mandolino) Marco Lazzeri (tastiere e pianoforte) Lisa Buralli (voce solista e cori).
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È morto il compositore e arrangiatore Hiroshi Shinkawa Shinkawa ha arrangiato brani per Cat’s Eye, Kimagure Orange Road e Ninja Scroll. Read more:--> https://www.gonagaiworld.com/e-morto-il-compositore-e-arrangiatore-hiroshi-shinkawa/?feed_id=16189&_unique_id=678b4a92945e3 #HiroshiShinkawa #Lutto #NinjaScroll #OcchidiGatto
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Diego Mingolla, il grande Maestro italiano
Listen to Diego Mingolla, il grande Maestro italiano byRadio tusciaevents on hearthis.at Diego Mingolla è un pianista, direttore d’orchestra e regista italiano di grande versatilità e talento. La sua carriera è caratterizzata da una profonda dedizione al mondo del teatro musicale, dove ha ricoperto ruoli di pianista in scena, compositore, arrangiatore e consulente musicale. Ha collaborato con…
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"Go Italy! Young Artists", il 18/11
"Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque" (Ego, dal film Ratatouille). Questa citazione coglie l'essenza di "Go Italy! Young Artists", il format tv ideato da Ditutto e prodotto da Wd Editore srls, che ha come obbiettivo, oltre a quello di far conoscere la carriera di giovani artisti emergenti, anche quello di svelare cosa c'è dietro il loro lavoro, mettendo in risalto la loro creatività fatta spesso di passione, emozioni e vita vissuta. Alla conduzione del talk show il deejay-producer Lele Procida, che durante ogni puntata intervisterà quattro artisti: «Saranno in tutto sedici i nuovi talenti della musica italiana in questa nuova stagione e anche quest'anno ci saranno delle belle sorprese, abbiamo conosciuto personaggi di cui sentiremo presto parlare, con proposte musicali davvero interessanti!».
Questi i sedici artisti che saranno ospiti sul palcoscenico virtuale di "Go Italy! Young Artists": nella prima puntata Frencys (Roma), Martina Marchetti (Bergamo), Max De Lorenzis (Brindisi) e Raesta (Roma); nella seconda puntata Giulia Boria (Cattolica), Claro (New York), Monterosso (Siracusa) e Alfiero (Terracina); nella terza puntata Daevid (Verona), Natalia Moskal (Milano), Warco (Marsala) e Sinedades (Firenze); nella quarta ed ultima puntata Eric Mormile (Napoli), Neidia (Milano),Mariateresa (Pantelleria) e Alice Alagna (Roma)
Ospite fisso del programma il noto musicista e produttore internazionale Roberto Costa, al quale abbiamo chiesto un parere sugli artisti di questa terza stagione: «Gli artisti mi son sembrati molto consapevoli e motivati. Mi sembra che abbiano le idee piuttosto chiare. Inoltre mi ha stupito il livello di preparazione, tutti hanno un approccio quasi "scientifico" con la musica, studiano molto».
"Go Italy! Young Artists" sarà trasmesso con cadenza settimanale da lunedì 18 novembre su Ditutto Italia (facebook), Ditutto Channel Tv (youtube) e sul web network DSP (l'elenco dei partners del web network è visionabile su ditutto.it) e da martedì 19 novembre sull'emittente televisiva Mediterranea Tv (SmartTv canale 268 o App, Puglia canale 89 DTT, web mediterraneatv.it).
Official Partners Mediterranea Tv, Breight Film, Silver Music Radio, Music Records Italy, AllaDiscoteca, Radio Albatro. Distribuzione ai medialtc - lorenzo tiezzi comunicazione. Distribuzione televisivaFox Production Television Italia. La terza stagione di "Go Italy! "Go Italy! Young Artists" è presentata da Colmac Italia.
Lele Procida, da 48 anni deejay e speaker radiofonico, ha praticamente visto nascere la musica da discoteca di cui è un profondo conoscitore. È anche una notissima voce di spot pubblicitari e documentari in onda sulle più importanti reti nazionali e locali.
Roberto Costa autore, editore di grandi artisti italiani degli anni cinquanta e sessanta come Giorgio Consolini, Nilla Pizzi, Milva, Luciano Tajoli, è stato bassista turnista, fonico professionista e arrangiatore per tanti artisti nazionali come Lucio Dalla (per cui scrive la musica di "Se io fossi un angelo"), Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti e altri, nonché autore e produttore di musiche per spettacoli teatrali e televisivi su circuito nazionale.
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"Go Italy! Young Artists", il 18/11
"Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque" (Ego, dal film Ratatouille). Questa citazione coglie l'essenza di "Go Italy! Young Artists", il format tv ideato da Ditutto e prodotto da Wd Editore srls, che ha come obbiettivo, oltre a quello di far conoscere la carriera di giovani artisti emergenti, anche quello di svelare cosa c'è dietro il loro lavoro, mettendo in risalto la loro creatività fatta spesso di passione, emozioni e vita vissuta. Alla conduzione del talk show il deejay-producer Lele Procida, che durante ogni puntata intervisterà quattro artisti: «Saranno in tutto sedici i nuovi talenti della musica italiana in questa nuova stagione e anche quest'anno ci saranno delle belle sorprese, abbiamo conosciuto personaggi di cui sentiremo presto parlare, con proposte musicali davvero interessanti!».
Questi i sedici artisti che saranno ospiti sul palcoscenico virtuale di "Go Italy! Young Artists": nella prima puntata Frencys (Roma), Martina Marchetti (Bergamo), Max De Lorenzis (Brindisi) e Raesta (Roma); nella seconda puntata Giulia Boria (Cattolica), Claro (New York), Monterosso (Siracusa) e Alfiero (Terracina); nella terza puntata Daevid (Verona), Natalia Moskal (Milano), Warco (Marsala) e Sinedades (Firenze); nella quarta ed ultima puntata Eric Mormile (Napoli), Neidia (Milano),Mariateresa (Pantelleria) e Alice Alagna (Roma)
Ospite fisso del programma il noto musicista e produttore internazionale Roberto Costa, al quale abbiamo chiesto un parere sugli artisti di questa terza stagione: «Gli artisti mi son sembrati molto consapevoli e motivati. Mi sembra che abbiano le idee piuttosto chiare. Inoltre mi ha stupito il livello di preparazione, tutti hanno un approccio quasi "scientifico" con la musica, studiano molto».
"Go Italy! Young Artists" sarà trasmesso con cadenza settimanale da lunedì 18 novembre su Ditutto Italia (facebook), Ditutto Channel Tv (youtube) e sul web network DSP (l'elenco dei partners del web network è visionabile su ditutto.it) e da martedì 19 novembre sull'emittente televisiva Mediterranea Tv (SmartTv canale 268 o App, Puglia canale 89 DTT, web mediterraneatv.it).
Official Partners Mediterranea Tv, Breight Film, Silver Music Radio, Music Records Italy, AllaDiscoteca, Radio Albatro. Distribuzione ai medialtc - lorenzo tiezzi comunicazione. Distribuzione televisivaFox Production Television Italia. La terza stagione di "Go Italy! "Go Italy! Young Artists" è presentata da Colmac Italia.
Lele Procida, da 48 anni deejay e speaker radiofonico, ha praticamente visto nascere la musica da discoteca di cui è un profondo conoscitore. È anche una notissima voce di spot pubblicitari e documentari in onda sulle più importanti reti nazionali e locali.
Roberto Costa autore, editore di grandi artisti italiani degli anni cinquanta e sessanta come Giorgio Consolini, Nilla Pizzi, Milva, Luciano Tajoli, è stato bassista turnista, fonico professionista e arrangiatore per tanti artisti nazionali come Lucio Dalla (per cui scrive la musica di "Se io fossi un angelo"), Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti e altri, nonché autore e produttore di musiche per spettacoli teatrali e televisivi su circuito nazionale.
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"Go Italy! Young Artists", il 18 novembre 2024
"Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque" (Ego, dal film Ratatouille). Questa citazione coglie l'essenza di "Go Italy! Young Artists", il format tv ideato da Ditutto e prodotto da Wd Editore srls, che ha come obbiettivo, oltre a quello di far conoscere la carriera di giovani artisti emergenti, anche quello di svelare cosa c'è dietro il loro lavoro, mettendo in risalto la loro creatività fatta spesso di passione, emozioni e vita vissuta. Alla conduzione del talk show il deejay-producer Lele Procida, che durante ogni puntata intervisterà quattro artisti: «Saranno in tutto sedici i nuovi talenti della musica italiana in questa nuova stagione e anche quest'anno ci saranno delle belle sorprese, abbiamo conosciuto personaggi di cui sentiremo presto parlare, con proposte musicali davvero interessanti!».
Questi i sedici artisti che saranno ospiti sul palcoscenico virtuale di "Go Italy! Young Artists": nella prima puntata Frencys (Roma), Martina Marchetti (Bergamo), Max De Lorenzis (Brindisi) e Raesta (Roma); nella seconda puntata Giulia Boria (Cattolica), Claro (New York), Monterosso (Siracusa) e Alfiero (Terracina); nella terza puntata Daevid (Verona), Natalia Moskal (Milano), Warco (Marsala) e Sinedades (Firenze); nella quarta ed ultima puntata Eric Mormile (Napoli), Neidia (Milano),Mariateresa (Pantelleria) e Alice Alagna (Roma)
Ospite fisso del programma il noto musicista e produttore internazionale Roberto Costa, al quale abbiamo chiesto un parere sugli artisti di questa terza stagione: «Gli artisti mi son sembrati molto consapevoli e motivati. Mi sembra che abbiano le idee piuttosto chiare. Inoltre mi ha stupito il livello di preparazione, tutti hanno un approccio quasi "scientifico" con la musica, studiano molto».
"Go Italy! Young Artists" sarà trasmesso con cadenza settimanale da lunedì 18 novembre su Ditutto Italia (facebook), Ditutto Channel Tv (youtube) e sul web network DSP (l'elenco dei partners del web network è visionabile su ditutto.it) e da martedì 19 novembre sull'emittente televisiva Mediterranea Tv (SmartTv canale 268 o App, Puglia canale 89 DTT, web mediterraneatv.it).
Official Partners Mediterranea Tv, Breight Film, Silver Music Radio, Music Records Italy, AllaDiscoteca, Radio Albatro. Distribuzione ai medialtc - lorenzo tiezzi comunicazione. Distribuzione televisivaFox Production Television Italia. La terza stagione di "Go Italy! "Go Italy! Young Artists" è presentata da Colmac Italia.
Lele Procida, da 48 anni deejay e speaker radiofonico, ha praticamente visto nascere la musica da discoteca di cui è un profondo conoscitore. È anche una notissima voce di spot pubblicitari e documentari in onda sulle più importanti reti nazionali e locali.
Roberto Costa autore, editore di grandi artisti italiani degli anni cinquanta e sessanta come Giorgio Consolini, Nilla Pizzi, Milva, Luciano Tajoli, è stato bassista turnista, fonico professionista e arrangiatore per tanti artisti nazionali come Lucio Dalla (per cui scrive la musica di "Se io fossi un angelo"), Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti e altri, nonché autore e produttore di musiche per spettacoli teatrali e televisivi su circuito nazionale.
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My Bloody Valentine - Loveless
Travagliato, doloroso, senza un barlume d’amore, Loveless, il notevole, etereo capolavoro della band nata a Dublino, My Bloody Valentine e la sua geniale guida, Kevin Shields, produttore e arrangiatore del disco, non che creatore, ideatore dello stesso. Loveless, la sua identità, l’eredità, considerato da molti il più grande ed innovativo disco shoegaze/ pop mai pubblicato, da altri nemmeno…
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Storia Di Musica #273 - Todd Rundgren, Something/Anything?, 1972
Le storie di musiche di Aprile hanno avuto il tratto comune di copertine con i fiori. I garofani stilizzati poco rappresentano un disco che, per mantenerci nella metafora, ha la qualità, la quantità e la bellezza di un grandioso orto botanico. Protagonista assoluto di questo capolavoro è Todd Rundgren. È una di quelle figure che in uno studio di registrazione sa fare di tutto: musicista, compositore, arrangiatore, produttore, a cui si aggiungono le magie di tecnico del suono, alcune pioneristiche che faranno scuola, appassionato anche di tecniche di registrazione video, il tutto sublimato in un carattere giocoso e bizzarro, che si rifletterà anche nelle sue scelte musicali e artistiche. È giovanissimo quando entra nel primo gruppo, i Nazz, quartetto rock pop che si rifaceva nel suono al beat inglese degli inizi degli anni ‘60. Nel 1969 i Nazz si separano. Rundgren è già un fiume in piena e pubblica a cavallo tra 1970 e 1971 due dischi, Runt (soprannome che gli ha dato Patti Smith) che ha il primo hit nel singolo We Gotta Get You A Woman, il secondo inaugura la fortunata collaborazione con la casa editrice Bearsville, fondata dal manager di Bob Dylan, Albert Grossman. La casa editrice aveva un meraviglioso studio di registrazione vicino Woodstock, nei pressi dove anche Dylan aveva una graziosa villa di campagna, e lì Rundgren sperimenterà tutta la sua creatività. In primis, come produttore: tra gli altri produrrà Paul Butterfiled, i Badfingers, la band di Robbie Robertson ma soprattutto i Grand Funk Railroad e Bat Out Of Hell di Meat Loaf nel 1977, con cui avrà successi commerciali giganteschi. Tutta la sua passione per la musica si esprime al meglio in questo doppio disco che esce nel 1972: 4 facciate che sono un inno d’amore alla musica, soprattutto la grande stagione del Brill Buildings, della canzone d’autore americana ma dove i spazia verso il rock, il proto punk, le sperimentazioni. Rundgren le prime tre facciate, ed è clamoroso, le suona, le arrangia e le produce tutto da solo: suonando tutti gli strumenti e cantando in tutti i brani. La quarta facciata, pensata come un mini musical concept, lo vede affiancato da un gruppo di grandi artisti tra cui Rick Derringer alla chitarra, Michael Brecker ai fiati, alcuni musicisti della Paul Butterfield Band. La parte personale la registra a Los Angeles, utilizzando anche tecniche rivoluzionarie all’epoca, come un sintetizzatore VSC3, uno dei primi utilizzati (e ci sono dei piccoli frammenti vocali nel disco dove Rundgren ne descrive l’utilizzo, si ascolti la bellezza strumentale di Breathless, che sembra 10 anni avanti il 1972), il resto a Woodstock. Le melodie orecchiabili che nelle note di copertina sono descritte in verità sono un’amalgama disumana di bravura e di passione, sebbene siano chiari i fari di ispirazioni per Rundgren. In scaletta pezzi che diventeranno hit come I Saw The Light, ispirata al suono dei Beatles, It Wouldn't Have Made Any Difference, altra hit, in stile Motown, The Night The Carousel Burnt Down, canzone da night club, cristallina e deliziosa. Sperimenta di tutto: i ritmi latini in One More Day (No World), sonda il blues in I Went To The Mirror, è cupo e dannato nella gotica Black Maria, satura di feedback chitarristici, omaggia persino Hendrix nella bellissima Little Red Lights. Saving Grace inizia con la voce distorta dal sintetizzatore ma continua come una grande ballad alla Bacharach, con degli arrangiamenti perfetti per tutto il disco. Se proprio si vuole concentrare in un brano la varietà di questo lavoro direi che basta Slut, che chiude l’ultima facciata: blues, boogie, rock'and roll urlato sguaiatamente, cori femminili, un vortice che prende spunto dal Wall of Sound spectoriano e che sale di potenza fino alla fine. Una prova magistrale, che lo impone come uno dei maestri della musica, per la sua eclettica grandezza. Il disco vende benissimo, e Rundgren ci prende gusto e ci riprova l’anno dopo con l’ancora più ambizioso A Wizard A True Star (titolo enfatico su come si sente lui stesso nel panorama musicale), dove il suo stile fantasioso raggiunge il massimo, e avrà un singolo in classifica in International Feel e nella rilettura del brano Never Never Land dal cartone animato di Peter Pan. Il trittico si conclude nel ‘74 con un altro doppio, Todd, anche stavolta realizzato quasi tutti da solo. Nello stesso anno, nascono gli Utopia, che lo accompagneranno per il resto della sua carriera, alternando dischi a nome solista a dischi a nome Utopia. Resta il fatto che Something/Anything? rimane una delle più memorabili espressioni di capacità musicali di un singolo musicista, e forse il più grande album “enciclopedico” di power pop. È stabilmente in tutte le classifiche dei più grandi dischi della storia, come esempio anche di eccessiva autostima, che però scivola via subito ascoltando la bellezza delle sue composizioni.
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Online “OCCHI GRIGI” della cantautrice Marea
Marea racconta la solitudine e la speranza attraverso gli occhi di un bambino Dalla collaborazione con Mauro Susa (arrangiatore e produttore) nasce “Occhi grigi”, un brano inedito di Marea che decide di togliere da un cassetto. “Occhi grigi” racconta una storia toccante di solitudine, speranza e la profonda ricerca di affetto. Attraverso un testo intenso e delicato, la canzone affronta il tema…
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Randall Stuart Newman (nato il 28 novembre 1943) è un cantautore, arrangiatore, compositore e pianista americano noto per il suo stile di canto con accento del sud , le prime canzoni influenzate dall'America (spesso con testi mordaci o satirici) e varie colonne sonore di film . [5] I suoi successi come artista discografico includono " Short People " (1977), " I Love LA " (1983) e " You've Got a Friend in Me " (1995) con Lyle Lovett , mentre altri artisti si sono divertiti successo con le cover dei suoi " Mama Told Me Not to Come " (1966), " I Think It's Going to Rain Today " (1968) e " You Can Leave Your Hat On " (1972).
Nato a Los Angeles da una famiglia allargata di compositori cinematografici di Hollywood, Newman ha iniziato la sua carriera di compositore all'età di 17 anni, scrivendo successi per gruppi come i Fleetwoods , Cilla Black , Gene Pitney e Alan Price Set . Nel 1968 fece il suo debutto formale come artista solista con l'album Randy Newman , prodotto da Lenny Waronker e Van Dyke Parks . Quattro degli album senza colonna sonora di Newman sono entrati nella top 40 degli Stati Uniti: Sail Away (1972), Good Old Boys (1974), Little Criminals (1977) e Harps and Angels (2008).
Dagli anni '80 Newman ha lavorato principalmente come compositore cinematografico. Ha realizzato nove film d'animazione Disney - Pixar , inclusi tutti e quattro i film di Toy Story (1995–2019), A Bug's Life (1998), entrambi i film di Monsters, Inc. (2001, 2013) e il primo e il terzo film di Cars (2006). , 2017), nonché James e la pesca gigante (1996) e La principessa e il ranocchio (2009) della Disney. Le sue altre colonne sonore includono Cold Turkey (1971), Ragtime (1981), The Natural (1984), Awakenings (1990), Cats Don't Dance (1997), Pleasantville (1998), Meet the Parents (2000), Seabiscuit ( 2003) e Storia di un matrimonio (2019).
Newman ha ricevuto ventidue nomination agli Academy Award nelle categorie Miglior colonna sonora originale e Miglior canzone originale e ha vinto due volte in quest'ultima categoria, contribuendo a rendere i Newman la famiglia allargata degli Academy Award più nominata , con un totale di 92 nomination in varie categorie musicali. . Ha anche vinto tre Emmy , sette Grammy Awards e il Governor's Award della Recording Academy . [6] Nel 2007, è stato riconosciuto dalla Walt Disney Company come una leggenda Disney . [7] È stato inserito nella Songwriters Hall of Fame nel 2002 e nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2013. [8]
Primi anni di vita e istruzione Newman è nato da una famiglia ebrea il 28 novembre 1943, il trentesimo compleanno di suo padre, [9] a Los Angeles . È il figlio di Adele "Dixie" ( nata Fuchs/Fox; 30 agosto 1916 - 4 ottobre 1988), segretaria, e Irving George Newman (28 novembre 1913 - 1 febbraio 1990), internista . [10] Ha vissuto a New Orleans , in Louisiana, da bambino e ha trascorso lì le estati fino all'età di 11 anni, quando la sua famiglia è tornata a Los Angeles. Il lato paterno della sua famiglia comprende i nonni Luba ( nata Koskoff) (21 luglio 1883 - 3 marzo 1954) e Michael Newman (Nemorofsky) (1874-1948), e tre zii che erano compositori di colonne sonore di film di Hollywood: Alfred Newman , Lionel Newman e Emil Newman . [11] I cugini di Newman, Thomas , Maria , David e Joey , sono anche compositori di film. Si è laureato alla University High School di Los Angeles. Ha studiato musica all'Università della California, a Los Angeles , ma ha abbandonato gli studi un semestre prima di un BA [12] Nel giugno 2021, ha finalmente completato la sua laurea alla UCLA. [13]
I genitori di Newman erano ebrei non osservanti: lo stesso Newman è ateo . [14] Ha detto che la religione o qualsiasi senso di identità religiosa era completamente assente nella sua infanzia. Per illustrarlo, ha spesso raccontato nelle interviste un episodio di antisemitismo accaduto quando era giovane: fu invitato da una compagna di classe ad accompagnarla a un cotillion nel suo country club di Los Angeles, il Riviera Country Club . [14] Accettò l'invito ma fu successivamente disinvitato dal padre della ragazza, che disse a Newman che sua figlia non avrebbe mai dovuto invitarlo perché gli ebrei non erano ammessi nel club . Newman riattaccò il telefono, poi andò a chiedere a suo padre cosa fosse un "ebreo". [14] [15] [16]
Carriera
Newman suona il pianoforte nel 1972 Cantautore Newman è un cantautore professionista da quando aveva 17 anni. Cita Ray Charles come la sua più grande influenza durante la sua infanzia, affermando: "Ho amato la musica di Charles all'eccesso". [17] Il suo primo singolo come artista fu "Golden Gridiron Boy" del 1962, pubblicato quando aveva 18 anni. [18] Il singolo fallì e Newman scelse di concentrarsi sulla scrittura di canzoni e sull'arrangiamento per diversi anni.
Uno dei primi crediti di scrittura fu "They Tell Me It's Summer", usato come lato b del singolo dei Fleetwoods del 1962, "Lovers by Night, Strangers by Day", che portò a ulteriori commissioni da parte dei Fleetwoods e anche di Pat Boone . [19] Altre prime canzoni furono registrate da Gene Pitney , Jerry Butler , Petula Clark , Dusty Springfield , Jackie DeShannon , gli O'Jays e Irma Thomas , tra gli altri. Il suo lavoro come cantautore ha avuto un successo particolare nel Regno Unito: i 40 migliori successi britannici scritti da Newman includono "I've Been Wrong Before" di Cilla Black (n. 17, 1965), "Nobody Needs Your Love" di Gene Pitney ( N. 2, 1966) e " Just One Smile " (N. 8, 1966); e " Simon Smith and the Amazing Dancing Bear " di Alan Price Set (n. 4, 1967). Price, un tastierista inglese che all'epoca stava riscuotendo un grande successo, sostenne Newman presentando sette canzoni di Randy Newman nel suo album A Price on His Head del 1967 .
A metà degli anni '60, Newman mantenne uno stretto rapporto musicale con la band Harpers Bizarre , meglio conosciuta per la loro versione di successo del 1967 della composizione di Paul Simon " The 59th Street Bridge Song (Feelin' Groovy) ". La band registrò sei composizioni di Newman, tra cui "Simon Smith" e "Happyland", durante la loro breve carriera iniziale (1967-1969).
In questo periodo Newman iniziò una lunga collaborazione professionale con l'amico d'infanzia Lenny Waronker . Waronker era stato assunto per produrre i Tikis, i Beau Brummels e i Mojo Men , tutti sotto contratto con l'etichetta indipendente di Los Angeles Autumn Records . A sua volta chiamò Newman, Leon Russell e un altro amico, il pianista/arrangiatore Van Dyke Parks , per suonare nelle sessioni di registrazione. Più tardi, nel 1966, Waronker fu assunto come manager A&R dalla Warner Bros. Records e la sua amicizia con Newman, Russell e Parks diede inizio a un circolo creativo attorno a Waronker alla Warner Bros. che divenne una delle chiavi della Warner Bros.' successivo successo come etichetta di musica rock. [20]
Negli anni '70, Newman scrisse insieme a Jake Holmes il jingle "La bevanda analcolica più originale di sempre" per Dr Pepper . [21]
Nel 2011, Newman ha approvato l'album della cantante jazz Roseanna Vitro , The Randy Newman Project ( Motéma Music , 2011). [22]
Nel 2020, Newman ha scritto una canzone intitolata "Stay Away" per sostenere le persone durante la pandemia COVID-19. La canzone può essere scaricata e il ricavato va all'Ellis Marsalis Center per sostenere i bambini svantaggiati nel 9th Ward di New Orleans. [23]
Le composizioni di canzoni di Newman sono rappresentate da Downtown Music Publishing DA Wikipedia
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Rhapsody in Blue
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George Gershwin
Gershwin, Bernstein, Barber. Conducted By Leonard Bernstein
Rapsodia in blu, per pianoforte e orchestra
Data di registrazione
luglio 1982, San Francisco
Campione audio
Interpreti
Leonard Bernstein (Direttore, Solista) (Pianoforte)
* 25.8.1918, Lawrence, Massachusetts (MA), Stati Uniti d'America
logo
† 14.10.1990, New York, New York (NY), Stati Uniti d'America
Los Angeles Philharmonic Orchestra (Orchestra / Gruppo)
* 1919
Autore
George Gershwin (Compositore)
* 26.9.1898, New York City, New York (NY), Stati Uniti d'America
† 11.7.1937, Hollywood, California (CA), Stati Uniti d'America
Ferde Grofé (Strumentazione / Orchestrazione, Arrangiatore)
* 27.3.1892, New York City, New York (NY), Stati Uniti d'America
† 3.4.1972, New York City, New York (NY), Stati Uniti d'America
Informazioni sull'album
Gershwin, Bernstein, Barber. Conducted By Leonard Bernstein
George Gershwin
Gershwin, Bernstein, Barber. Conducted By Leonard Bernstein
Anno di produzione
1982
Casa discografica
DG
Tracks
George Gershwin
Rapsodia in blu, per pianoforte e orchestra
1. Rhapsody in Blue
Leonard Bernstein
On the town. Danze per orchestra
2. 1. The Great Lover
3. 2. Lonely Town: Pas de deux
4. 3. Times Square: 1944
Samuel Barber
Adagio per archi (Op. 11)
5. Adagio
Leonard Bernstein
(da) Candide. Operetta in 2 atti
6. Ouverture
Leonard Bernstein
Danze sinfoniche da "West Side Story", per orchestra
7. Prologue
8. Somewhere
9. Scherzo
10. Mambo
11. Cha-Cha
12. Meeting Scene
13. Cool, Fugue
14. Rumble
15. Finale
Leonard Bernstein
(da) West Side Story. Musical
16. America
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Peppino Principe “Tango’s Concert for A. Piazzolla (Dance Remix)”
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Esce venerdì 22 novembre 2024 in radio e nei migliori store con cd fisico “Tango's concert for A. Piazzolla (dance remix)” di Peppino Principe, un tango dedicato al Maestro A.Piazzolla attraverso nuove note pop del fisarmonicista scomparso nel 2018. Il CD fisico è distribuito da Self sotto etichetta BCM Records. Disponibile sempre da oggi su Youtube anche il videoclip ufficiale del brano. La sua fisarmonica, la Puglia, i 40 anni vissuti a Milano, i circa 20 anni in Rai, i tuoi in tutto il mondo e i 20 milioni di dischi venduti fanno del Maestro un indiscusso “Principe della fisarmonica”. Peppino Principe, Monte Sant’Angelo (Foggia) 1927 – Fermo 8 marzo 2018, milanese di adozione, studia musica e fisarmonica con il padre, Michele, insegnante molto apprezzato nella zona del Gargano. Nel 1940 si trasferisce al Nord con il fratello Leonardo, noto clarinettista jazz, e debutta a soli 13 anni, nell’estate del primo anno di guerra, come solista di fisarmonica classica nel celebre Caffè Pedrocchi di Padova. Dal 1943 al 1946 collabora con i comandi alleati per spettacoli musicali dedicati alle truppe, inizialmente a Bari e successivamente a Milano, sempre insieme al fratello Leonardo. Nel 1946 realizza la prima serie di registrazioni di musica jazz con la casa discografica “Parlophon Odeon“. Nello stesso, a Milano, vince il Referendum Jazz come “Miglior Fisarmonicista Jazz“. Nel 1959, assieme a Cino Tortorella, è il fondatore della storica trasmissione della “Tv dei ragazzi” della Rai, “Lo Zecchino d’Oro“. Alle prime due edizioni di Milano collabora come direttore, arrangiatore e fisarmonicista, nonché autore della sigla-marcetta su testo di M. Panzieri. A Pavia nel 1961 riceve l’ “Oscar Mondiale della Fisarmonica”, massimo riconoscimento internazionale. Nel 1964, a Milano, riceve per mano del presentatore Tony Martucci, l’ambitissimo premio “Ambrogino d’Oro“. Sempre nello stesso anno è al “Teatro Ariston” di Sanremo, come direttore e fisarmonicista con Mike Bongiorno e Domenico Modugno, vincitore con “Dio come ti amo”. Nell 1972 è protagonista, prima alla radio e poi alla televisione, degli spettacoli musicali “La Fisarmonica”, diretti da Gorni Kramer. Il mondo lo conosce anche come autore di musiche originali per fisarmonica: famose sono “El Bandito“, “Concerto n° 1 in La“, le trascrizioni del “Carnevale di Venezia“, il “Volo del Calabrone” ed altri brani con i quali ha venduto circa 40 milioni di dischi in tutto il mondo. Con la sua fisarmonica “Excelsior” si esibisce nei più grandi teatri del mondo: Conservatorio di Mosca, “Carnegie Hall” di New York, “Festival Hall” di Londra, “Sala Lisinsky” di Zagabria, “Gass Hall” di Tokio, “Colon” di Buenos Aires, “Teatro dell’Opera” del Cairo, “Sala Playe” di Parigi, nonché nei più importanti teatri italiani, tra cui il “Teatro alla Scala” di Milano.
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