#argento de oro
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Nothing really lights a fire under my ass than starting a new season in the campaign & realizing how many pictures I have in the WIP folder that now have outdated outfits 🫠
As always, Diana : @wolfy1298
#troubled bird memes#dnd#dungeons and dragons#dnd art#dnd pcs#dnd ocs#dnd characters#dnd party#duo rong#season 2 portrait#amore bellridge#diana blackthorn#sylphi#argento de oro#dnd memes#dnd campaign#as always amore’s jewelry makes all pictures take 100000 years
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pienso. Jodio argento. .. qué música escucharía? cada vez que lo veo lo imagino con música de L-gante de fondo
holy shit jodio argentino... cierto que seria practicamente contemporaneo a nosotros
creo que tenes algo ahi entre manos, todo rkt, todo cumbia y trap definitivamente, pero creo que su favorito numero uno seria DILLOM (es tmb su cliente) pero por otro lado tmb re escucharia miranda, illya kuryaki and the valderramas, lali, y pop internacional gracias a Dragona, el no le hace asco a nada
#jojolands argento es una mina de oro#se jodio#anon voy a estar pensando en esto un buen tiempo la vdd me abriste la cabeza#no se olviden que el compañero de trabajo transa de jodio se llama PACO LABURANTES onda!?
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Vengono da me calde palpabili radici cucite alla luce di un simbolo fatte argento d'abisso e di mistero fatte oro di sartiame mistico fatte ferro di lingue eterne fatte corallo di coste impossibili fatte carbone di vividi bagliori fatte miele fatte brace fatte rame fatte carezze di ritmo abbondante fatte ordito stellare fatte cenere Le parole sono labbra omogenee di dei muti che trasudano suoni sono chicchi leggeri, luci distinte rari cigni di fuoco che trasmettono uova anche di fuoco soffici cigni morbidi uccelli piogge fili chiavi segreti che si depositano lenti lirici nelle fibre celesti del poeta
Madrid, 1949
Carlos Edmundo de Ory, Le parole, III, da Poesia [1949-1969], 1970
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risitos de oro y los tres osos argentos mis beloveds
#acento argentino el mejor de la historia#estoy viendo la nueva del gato con botas y me vi forzado a pausarla para admirar dicha obra de arte#bien bonaerense pero aun asi un orgullo para el pais
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La Bandiera della Disabilità: una storia di forza e civiltà
La bandiera della disabilità, conosciuta anche come bandiera del superamento o bandiera dei diritti delle persone con disabilità, rappresenta un simbolo di unione per tutte le persone che vivono con una disabilità. Questo emblema è stato creato nel 2017 dal ballerino valenciano Eros Recio e presentato ufficialmente alle Nazioni Unite, con l’intento di dare visibilità e riconoscimento alle battaglie e ai diritti delle persone con disabilità in tutto il mondo.
Il Significato della Bandiera
La bandiera della disabilità ha un forte valore simbolico, rappresentando non solo l’identità delle persone con disabilità, ma anche la lotta continua per il riconoscimento dei loro diritti. È un simbolo di orgoglio per chi vive con una disabilità, che vuole affermare la propria dignità e forza di fronte alle avversità. La bandiera, inoltre, vuole rendere omaggio allo sport paralimpico, un’area nella quale le persone con disabilità dimostrano la loro capacità di eccellere nonostante le sfide fisiche e mentali.
I colori della bandiera sono ispirati direttamente ai Giochi Paralimpici, un evento di estrema importanza per la comunità globale delle persone con disabilità. Tuttavia, questi colori non sono legati a un concetto di competitività o meritocrazia, ma piuttosto rappresentano il superamento delle barriere discriminatorie imposte dalla società e la conquista di nuovi diritti per il collettivo delle persone con disabilità. Attraverso questo simbolo, il movimento della disabilità vuole affermare la propria volontà di combattere per un futuro migliore, fatto di pari opportunità e maggiore consapevolezza da parte di tutti.
Il Valore dell’Orgoglio e della Lotta per i Diritti
Il significato della bandiera è ampio e si presta a diverse interpretazioni. Secondo Eros Recio, i colori presenti nel design possono essere interpretati come rappresentazioni delle diverse forme di disabilità: fisica, mentale e sensoriale. Tuttavia, è lo stesso creatore della bandiera a sottolineare che il significato esatto dovrebbe essere deciso dalle stesse persone con disabilità, in quanto protagoniste della loro lotta. I movimenti per i diritti delle persone con disabilità sono eterogenei, e questa diversità di approcci si riflette anche nella pluralità di significati attribuiti alla bandiera.
La bandiera non si limita a rappresentare un simbolo visivo: essa diventa il veicolo per portare avanti battaglie concrete. Tra le principali tematiche coperte dal movimento ci sono la lotta contro la discriminazione, il miglioramento dell’accessibilità, la promozione dell’inclusione e il riconoscimento dell’individualità di ciascuna persona con disabilità. La bandiera della disabilità diventa così un emblema per tutte quelle persone che, quotidianamente, lottano contro le barriere fisiche, sociali e culturali.
La Storia della Bandiera
La bandiera della disabilità è stata ufficialmente riconosciuta il 3 dicembre 2017, durante la Giornata internazionale delle persone con disabilità. In quella data, i parlamentari dei paesi dell’America Latina si sono riuniti in Perù e, per acclamazione, hanno dichiarato che questa bandiera sarebbe stata il simbolo di tutte le persone con disabilità. Lo stesso giorno, la bandiera è stata consegnata presso la sede europea delle Nazioni Unite.
Da allora, la bandiera ha continuato a diffondersi in diverse città e comunità autonome spagnole. Ad esempio, nel 2018, la città di Santa Cruz de la Palma, nelle isole Canarie, ha deciso di esporla durante la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Questo gesto simboleggia l’impegno di molte comunità a sostenere i diritti delle persone con disabilità e a promuovere una maggiore consapevolezza a livello locale e globale.
La Relazione con Eros Recio
Eros Recio ha spiegato che la bandiera della disabilità è stata disegnata utilizzando tre colori principali: oro, argento e bronzo. Questi colori, che ricordano le medaglie assegnate durante le competizioni sportive, rappresentano simbolicamente tre dei principali tipi di disabilità: fisica, mentale e sensoriale. Tuttavia, il creatore ha anche sottolineato che i colori non si riferiscono esclusivamente a una specifica forma di disabilità, ma piuttosto vogliono rappresentare tutte le possibili diversità. Non esiste, infatti, una gerarchia tra le diverse forme di disabilità: ogni persona con disabilità ha il diritto di essere rappresentata da questa bandiera.
Il 12 dicembre 2019, durante un evento ufficiale del Collegio dell’Arte Maggiore della Seta di Valencia, la bandiera della disabilità è stata solennemente incorporata nella tradizione tessile della città. Durante il suo discorso, Recio ha ribadito l’importanza di questa bandiera come simbolo di inclusione, solidarietà e libertà. Ha dichiarato che la bandiera della disabilità ha il compito di inviare un messaggio chiaro al mondo: un messaggio che promuova l’accettazione e la lotta contro la segregazione sociale derivante dalla discriminazione.
Un Simbolo di Inclusione Globale
La bandiera della disabilità rappresenta oggi un simbolo di inclusione e riconoscimento per tutte le persone con disabilità. Il suo design, influenzato da movimenti sociali come quello della comunità LGBT+, nasce dall’esigenza di dare visibilità a un gruppo spesso ignorato o stigmatizzato. Attraverso questa bandiera, le persone con disabilità possono affermare la propria identità, il proprio valore e la propria forza nel superare le barriere che la società impone loro.
Il legame tra la bandiera della disabilità e il movimento globale per i diritti delle persone con disabilità è ormai consolidato. La bandiera è diventata un simbolo di speranza e determinazione per tutte le persone che, ogni giorno, combattono per un mondo più giusto, accessibile e inclusivo.
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è morto perché sì
LI - EL CANARIO SE MUERE Mira, Platero; el canario de los niños ha amanecido hoy muerto en su jaula de plata. Es verdad que el pobre estaba ya muy viejo... El invierno, tú te acuerdas bien, lo pasó silencioso, con la cabeza escondida en el plumón. Y al entrar esta primavera, cuando el sol hacía jardín la estancia abierta y abrían las mejores rosas del patio, él quiso también engalanar la vida nueva, y cantó; pero su voz era quebradiza y asmática, como la voz de una flauta cascada. El mayor de los niños, que lo cuidaba, viéndolo yerto en el fondo de la jaula, se ha apresurado, lloroso, á decir: - ¡Pues no le ha faltado nada, ni comida ni agua! No. No le ha faltado nada, Platero. Se ha muerto porque sí - diria Campoamor, otro canario viejo... Platero, ¿habrá un paraíso de los pájaros? ¿Habrá un vergel verde sobre el cielo azul, todo en flor de rosales áureos, con almas de pájaros blancos, rosas, celestes, amarillos? Oye; á la noche, los niños, tú y yo bajaremos el pájaro muerto al jardín. La luna está ahora llena, y á su pálida plata, el pobre cantor, en la mano cándida de Blanca, parecerá el pétalo mustio de un lirio amarillento. Y lo enterraremos debajo del rosal grande. Esta misma primavera, Platero, hemos de ver al pájaro salir del corazón de una rosa blanca. El aire fragante se pondrá canoro, y habrá por el sol de Abril un errar encantado de alas invisibles y un reguero secreto de trinos claros de oro puro. da J. R. Jiménez, Platero y yo
Guarda, Platero; il canarino dei bambini si è svegliato oggi morto nella sua gabbia d'argento. È vero che il poveretto era già molto vecchio…. L'inverno, lo ricordi bene, l'ha passato in silenzio, con la testa nascosta tra le piume. E all'inizio di questa primavera, quando il sole ha fatto aprire il giardino e le migliori rose del cortile si sono schiuse, anche lui ha voluto inghirlandare la nuova vita e ha cantato; ma la sua voce era fragile e asmatica, come quella di un flauto caduto in acqua. Il più grande dei bambini, che si occupava di lui, vedendolo disteso sul fondo della gabbia, si affrettò a dire in lacrime: “Beh, non gli è mancato nulla”: - Non gli è mancato nulla, né cibo né acqua! No, non gli è mancato nulla, Platero. È morto perché sì - direbbe Campoamor, un altro vecchio canarino… Platero, ci sarà un paradiso degli uccelli? Ci sarà un frutteto verde sopra il cielo azzurro, tutto fiorito di rosai dorati, con le anime di uccelli bianchi, rosa, azzurri e gialli? Senti; stanotte, i bambini, tu ed io porteremo l'uccello morto giù in giardino. La luna è ormai piena e, nel suo pallido argento, il povero cantore, nella mano candida di Blanca, sembrerà il petalo appassito di un giglio giallo. E lo seppelliremo sotto il grande cespuglio di rose. Questa stessa primavera, Platero, vedremo l'uccello emergere dal cuore di una rosa bianca. L'aria profumata diventerà canora, e ci sarà nel sole di aprile un incantato vagare di ali invisibili e una scia segreta di chiari trilli d'oro puro.
Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
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Olimpiadi, top e flop di Parigi 2024. Roncadoro trionfa (10), apoteosi volley (9,5). Tamberi troppo social (4), Khelif che noia (2) Sulle Olimpiadi di Parigi scorrono i titoli di coda, per un'edizione dei Giochi mai come stavolta travolta da polemiche spesso pretestuose. Un'edizione che ha sorriso all'Italia, a medaglia tutti i giorni, con una serie positiva che va avanti da Tokyo e si spera possa continuare anche a Los Angeles. È stata l'Olimpiade del tennis azzurro, della ginnastica (artistica e ritmica), della scherma (meno delle altre), ma anche di Roncadelle, paesino in provincia di Brescia da 9mila anime che può contare tre ori olimpici. Da Imane Khelif all'Italvolley, andiamo a ripercorrere i top e i flop di Parigi 2024. L'Italia ha contato una serie incredibile di medaglie di legno: tantissimi gli atleti che hanno sfiorato il podio finendo quarti, dalla pallavolo maschile al Settebello, fino a Larissa Iapichino, la 4x100 della staffetta, Chiara Pellacani nei tuffi, e via discorrendo. Una delle prime è stata Benedetta Pilato, fuori dal podio per 2 centesimi che la stessa nuotatrice ha definito str***i, pur parlando della sua gara come «il giorno più bello della sua vita». Frase che ha fatto storcere il naso a Elisa Di Francisca, incredula del fatto che un'atleta potesse prendere con tale filosofia una sconfitta. D'altronde De Coubertin lo diceva, che l'importante era partecipare: perché dunque infierire su chi sceglie di essere felice anche all'idea di esserci stato, senza infuriarsi per aver perso? Voto 8 Massimo Stano e Antonella Palmisano, quarti nella staffetta della marcia, non hanno preso bene il mancato podio. Ma nelle interviste post gara, se la sono presa col destino: soprattutto la marciatrice tarantina, oro a Tokyo 2020, vittima del Covid nei giorni precedenti. Ancor meno diplomatico Filippo Macchi, che nella finale per il bronzo nel fioretto individuale si è sentito defraudato per una decisione arbitrale (a dire del suo allenatore) poco trasparente. Ma la medaglia degli arrabbiati va al Settebello, letteralmente derubato in semifinale contro l'Ungheria, e che nella finale per il bronzo (poi persa) con la Spagna ha scelto di dare le spalle ai giudici in segno di protesta. Malagò non l'ha presa bene, ma come dar loro torto? Se è giusto non criticare chi sceglie di prendere la sconfitta col sorriso, è altrettanto giusto empatizzare con chi si incazza. Voto 7 Poco più di 9mila abitanti, ma tre ori olimpici, più di Serbia e Cuba. Roncadelle potrebbe cambiare il nome in Roncadoro, dopo i trionfi di Alice Bellandi nel judo e Giovanni De Gennaro nella canoa, fino alla capitana dell'Italvolley Anna Danesi. «Non avevo più parole dopo i primi due ori, figuriamoci per il terzo», ha detto il sindaco Roberto Groppelli, che ora pregusta già la festa di bentornato per i tre eroi olimpici, con tanto di campane a festa. Voto 10. Sono due le immagini che ci porteremo dietro per sempre: una è quella della cinese Zhou Yaqin, argento nella trave, che sul podio a fianco ad Alice D'Amato e Manila Esposito, vede queste ultime mordere la loro medaglia, e con un'espressione tenerissima decide di fare lo stesso. Un meme vivente. Scherzi a parte, Alice è una delle protagoniste assolute di queste Olimpiadi: ha lasciato tutte dietro, anche la leggendaria americana Simone Biles, tradita da una caduta. Non è stata l'unica medaglia: le Fate (la stessa D'Amato con Manila Esposito, Angela Andreoli, Giorgia Villa ed Elisa Iorio) hanno conquistato anche l'argento nella prova a squadre, dietro gli inarrivabili Stati Uniti. La seconda immagine viene sempre dalla ginnastica, ma stavolta dalla ritmica: è la sontuosa camminata di Claudia Mancinelli, con cui si alza dalla sua postazione e va dalla giuria a imporre una correzione sul voto a Sofia Raffaeli, poi medaglia di bronzo. Le due sono insieme da un anno, da quando la storica allenatrice Julieta Cantalupi ha deciso di trasferirsi all'estero: in un anno Sofia ha metabolizzato il cambiamento e si è presa una medaglia olimpica. D'autorità, come la sua allenatrice. Voto 9 Nella cerimonia di chiusura è stato scelto come portabandiera, e mai ruolo fu più meritato per uno degli atleti più soprannaturali della storia recente azzurra. Gregorio Paltrinieri a 30 anni si porta a casa un argento nella 1500 sl, e anche se non riesce a ripetersi nella 10 km nella Senna, dimostra ancora una volta se ce ne fosse bisogno di che tipo di leggenda sia per questi colori. «Sono stati giorni difficili perché mi rendevo conto per la prima volta della mia grandezza», ha detto dopo l'argento in vasca. E dopo aver paventato un addio alle competizioni, sabato sera ha esitato quando su RaiSport Yuri Chechi gli ha consigliato di pensarci bene. Se ce ne fosse bisogno, glielo ribadiamo anche noi. Voto 8 Chi poteva immaginare, dopo l'addio di Davide Mazzanti tra le polemiche, le accuse a Paola Egonu (che stava per lasciare la Nazionale) e i flop degli anni scorsi, che dal volley femminile sarebbe arrivata una medaglia d'oro? In uno sport che, a livello femminile, non aveva mai visto una medaglia nemmeno in fotografia, l'eroe è stato Julio Velasco, che a 28 anni da Atlanta 1996 (insieme ad Andrea Bernardi, all'epoca in campo e ora nel suo staff) si è tolto la soddisfazione di salire sul gradino più alto del podio. Per poi minimizzare: «Per Atlanta ero già in pace con me stesso. Non sono come Baggio, che pensa ancora a quel rigore». Bravo Julio, ma mezzo voto in meno perché Roby non si tocca. Voto 9,5 Mancava Jannik Sinner, il nostro numero 1 al mondo, ma forse è stato giusto così. Perché se l'oro nel maschile è andato alla leggenda Nole Djokovic, a suggellare una carriera meravigliosa, nel doppio femminile sul tetto dei Giochi ci sono finite due ragazze italiane, Sara Errani e Jasmine Paolini: la veterana e la giovane promessa, unite come non mai, con la prima a trascinare l'energia della seconda. Stupende le immagini dei loro sorrisi, dei loro abbracci, delle loro esultanze: mai nella storia avevamo vinto una medaglia ai Giochi. E insieme alla loro impresa è arrivato anche il bronzo di Lorenzo Musetti, meno pubblicizzato di Sinner ma anche lui eroe in azzurro, come già in Coppa Davis. E Jannik? Ci punteremo a Los Angeles. Voto: 9 Non sono mancate le medaglie un po' a sorpresa, difficili da immaginare alla vigilia ma per questo ancora più belle. Nadia Battocletti una medaglia l'ha sfiorata nei 5000, e per qualche ora l'ha assaporata: un bronzo, dopo la squalifica di un'avversaria, che però si è vista riassegnare il terzo posto dopo aver fatto ricorso. Era solo questione di tempo, e infatti nei 10000 l'azzurra si è presa un meraviglioso argento nonostante un infortunio nel finale che ha reso la sua impresa ancora più epica. Ma come dimenticare l'oro di Alice Bellandi nel judo, o quello della magica coppia del ciclismo su pista formata da Chiara Consonni e Vittoria Guazzini, o l'oro nella vela di Ruggero Tita e Caterina Banti (forse meno inaspettato), o ancora quello di Marta Maggetti nel windsurf, degna erede dell'eterna Alessandra Sensini. Eroi ed eroine che hanno scritto la storia. Voto 10 Si potrebbe dire tutto e il contrario di tutto su Gimbo, atleta amato e discusso, sempre tanto (troppo) al centro dell'attenzione. Portabandiera nella cerimonia di apertura, con tanto di fede persa nella Senna, dimagrito all'inverosimile alla ricerca della perfezione fisica e atletica per conquistare di nuovo quell'oro che a Tokyo aveva diviso ex aequo con Barshim, Tamberi alla fine si è arreso a se stesso, tradito dal suo corpo su cui aveva puntato tantissimo. Il flop in finale non è certo colpa sua: provateci voi a saltare appena usciti dall'ospedale. Ma non c'è dubbio che potesse impegnarsi un po' di più per evitare gli attacchi che lo hanno travolto per una colpa che in tanti non gli perdonano: usare troppo i social. La telecronaca del ricovero, le foto con la flebo e i particolari sulle sue coliche, forse si potevano evitare. Così come la pressione che si è buttato addosso lui stesso. Voto: 4 Sia chiaro, la pugile algerina - intersex o meno - non ha colpe: per lei queste Olimpiadi sono state un trionfo. Il suo Paese l'ha spinta sul gradino più alto del podio, per un oro meritatissimo. Ma il flop più grande di questi Giochi sono le polemiche insopportabili sui suoi cromosomi, sui suoi ormoni, sul sesso biologico. Per oltre una settimana si è parlato dei suoi genitali, in un dibattito noioso quanto imbarazzante: fior di politici l'hanno definita transgender, poi nata uomo, senza mai rettificare nemmeno quando è emerso da tutte le parti che si stavano cavalcando fake news provenienti da non si sa dove (o forse si sapeva benissimo da dove). Un eurodeputato e generale, poi, si è persino spinto in tv a offrirsi di abbassare i pantaloni per dimostrare di essere un uomo, e per fortuna non lo ha fatto. La seconda vittima è poi Angela Carini, la pugile azzurra che è scappata dal ring al primo pugno, una specie di remake di un vecchio trailer di Maccio Capatonda: di lei Malagò si è spinto a dire che «nei giorni precedenti aveva avuto tante pressioni». Un giorno magari capiremo da chi, se qualcuno volesse comunicarcelo. Voto 2 Tre anni fa ci avevano fatto sognare, stavolta purtroppo no. Se Marcell Jacobs nei 100 è sceso di pochi centesimi rispetto al trionfo di Tokyo (finendo quinto), ci si aspettava qualcosa in più dalla 4x100: Filippo Tortu in Giappone aveva azionato il NOS in stile Fast and Furious, stavolta però il miracolo non è riuscito neanche per afferrare il bronzo. Tanto ci si aspettava anche da Leonardo Fabbri, che nel lancio del peso è stato tradito da una pista un po' scivolosa, così come tanto ci si aspettava da Lorenzo Simonelli, eliminato in semifinale nei 110 ostacoli. L'accusa più comune, da parte di qualcuno, è stata di aver puntato troppo sugli Europei di Roma e troppo poco sui Giochi. Sarà andata davvero così? Voto 4,5 La polemica sull'aria condizionata e sulle Olimpiadi green è stata forse la più paradossale di questa edizione: difficile pensare che si possa davvero sopravvivere alle ondate di caldo senza una temperatura accettabile nel Villaggio Olimpico, dato che gli atleti, per quanto persone come le altre, lavorano per anni per questo obiettivo e giustamente si alterano se non riescono ad accumulare energie per le loro gare. Certo ci sarebbe da chiedersi se il caldo sia stato davvero un problema, in una Parigi in cui la temperatura media non superava i 26-27 gradi, non certo i 40. Non si sarà esagerato un po'? Discorso diverso è invece l'idea malsana di far gareggiare i nuotatori nella Senna: «Il fiume era sempre inagibile tranne nei giorni delle gare», ha detto con ironia Gregorio Paltrinieri, uno che non si lamenta mai. Chi siamo? Da dove veniamo? L'Escherichia Coli ha gareggiato insieme agli altri? A queste e ad altre domande, qualcuno forse risponderà. Voto 3
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Il mercato dell'argento non è solo gioielleria
La rivincita dell’argento grazie a bende, cerotti e unguenti. La domanda speculativa segue quella dell’oro ma per ottenere gli stessi risultati finanziari ne serve molto di più. Oggi una buona quantità si ottiene come sottoprodotto di altre miniere che estraggono piombo, zinco e rame. Con la scoperta dell’America e delle grandi miniere d’argento di Messico e Perù (in particolare quella di Potosì, oggi in Bolivia) nasce il terzo grande polo di produzione, dopo quello delle miniere dell’Europa centrale (soprattutto la miniera di Johachimsthal) e il bacino giapponese, con la grande miniera di Iwami Ginzan. Queste tre regioni esportano argento verso Paesi che sono vere e proprie spugne, in particolare la Cina, l’India e alcuni Paesi del Medio Oriente e dell’Europa occidentale. Il galeone di Manila, che collega Acapulco con le Filippine (appena conquistate dalla Spagna) a partire dell’ultimo quarto del XVI secolo trasporta soprattutto argento messicano e peruviano destinato alla Cina. E con questo argento «americano» la Spagna finanzia lo splendore del suo Siglo de oro e le guerre di Carlo V e di Filippo II, all’epoca noti come i due imperatori della guerra. Ogni anno i portoghesi organizzano il viaggio della Nau de Goa, la caracca che trasporta l’argento comprato a Nagasaki verso Lisbona, facendo scalo a Goa. I flussi d’argento permettono di riequilibrare quelli delle merci e di mettere in ordine gli ammanchi nei bilanci commerciali per almeno quattro secoli. L’abbandono del bimetallismo nel decennio 1870-1880 ridimensiona il ruolo dell’argento e ha due conseguenze molto importanti: è una concausa della grave crisi economica mondiale del 1873-96 perché le monete asiatiche (India, Cina e Giappone, in primo luogo) subiscono una svalutazione brutale e i prezzi dei prodotti di queste regioni esercitano una forte concorrenza su quelli dell’Europa e degli Usa; in secondo luogo l’argento resta confinato alla domanda della gioielleria, la domanda industriale non è ancora così forte e quella per la fotografia decolla solo a partire dall’inizio del XX secolo. Several silver bars produced at the Swiss factory Argor-Heraeus - is one of the world’s largest processors of precious metals as well as ingots and coins of other manufacturers on wood texture background. Sarà la rivoluzione nell’industria fotografica a cambiare ancora una volta gli equilibri sul mercato dell’argento che beneficia largamente della rivoluzione tecnologica nell’elettronica e nell’informatica, dove l’impiego di questo metallo diviene strategico. Martha Mine, nella provincia di Santa Cruz, in Patagonia, che detiene il record mondiale nella classifica delle miniere d’argento con i più elevati tenori con quasi 5000 grammi di metallo puro per tonnellata estratta, è un’eccezione. La media del tenore delle dodici più grandi miniere mondiali è sceso da 500 grammi a tonnellata del 2007 a 300 nel 2016 e il trend si conferma, secondo le ultime stime che parlano di 200. Solo il rialzo dei prezzi dell’argento ha permesso di mantenere la produzione elevata, dopo lo shock del 2013, quando i prezzi scivolarono in misura tanto evidente da spingere le imprese a sfruttare intensamente i filoni più ricchi per non perdere posizioni sul mercato. Dei maggiori produttori d’argento soltanto sei estraggono il metallo da miniere d’argento (metallo primario) e rappresentano il 30% dell’offerta. Una buona quantità di metallo bianco si ottiene come sottoprodotto di altre miniere che estraggono soprattutto metalli di base (34,4% piombo/zinco, 22% rame) e oro (12,5%). Sovente l’argento è combinato con zolfo, arsenico, antimonio, clorati e l’estrazione si compie per elettrolisi o amalgamazione, tecnica ormai abbandonata a causa dei costi e soprattutto della tossicità del mercurio. L’argento è molto usato in campo elettrotecnico ed elettronico, soprattutto nei Paesi asiatici. Circa l’11% della domanda industriale (il 4,5% di quella totale) viene dall’industria metallurgica per la produzione di ottoni, bronzi speciali e leghe per saldatura. Restano consistenti gli usi in gioielleria (circa il 32% della domanda totale); il consumo dell’industria fotografica si riduce ancora, ma resta importante per il settore della diagnostica medica, anche se ormai molte analisi sono realizzate con tecniche numeriche. E la medicina e la chirurgia utilizzano molto argento nelle bende, nelle garze, nei cerotti e nelle creme per curare ferite e ustioni gravi. La domanda speculativa del metallo bianco segue quella del metallo giallo, ma per ottenere gli stessi risultati finanziari serve molto più argento. Gli investitori/speculatori seguono attentamente l’evoluzione della ratio fra i prezzi dell’oro e dell’argento: i prezzi dell’oro sono 60-80 volte quelli dell’argento, con punte speculative molto decise. Nell’antichità il rapporto oscillava fra 10 e 15 once d’argento per una d’oro. E in questa lunga storia ci sono due momenti eccezionali. L’Egitto dei faraoni disponeva di molto oro e di poco argento e in certi casi i due metalli avevano lo stesso prezzo; allora i mercanti fenici compravano l’argento dalle miniere spagnole a un prezzo di 5-10 once d’argento per un’oncia d’oro e lo rivendevano in Egitto a parità. Lo stesso arbitraggio veniva fatto dai mercanti veneziani e soprattutto genovesi sul mercato di Caffa e nel Mar Nero, quando i mercanti mongoli offrivano un’oncia d’oro (dello Yunnan) per comprare 7-8 once d’argento dai mercanti italiani che con un’oncia d’oro cinese ottenevano più di 12 once d’argento spagnolo… Read the full article
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Some absolute nonsense happened in last night's session. I'm so glad we have our boy back 🤣
As always, Diana : @wolfy1298
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Parigi 2024: L’importanza dell’Abbigliamento Sportivo ai Giochi Olimpici
I Giochi della XXXIII Olimpiade, conosciuti commercialmente come Parigi 2024, si terranno a Parigi, in Francia, dal 26 luglio all’11 agosto 2024. Questo evento segnerà il centesimo anniversario dall’ultima volta che la città ha ospitato i Giochi Olimpici. L’assegnazione di Parigi come città ospitante è stata ufficializzata il 13 settembre 2017 durante la 131ª Sessione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) a Lima, in Perù. Parigi diventerà così la seconda città, dopo Londra, a ospitare per tre volte i Giochi Olimpici estivi, dopo le edizioni del 1900 e del 1924.
Assegnazione dei Giochi
Il processo di selezione della città organizzatrice dei Giochi della XXXIII Olimpiade è iniziato il 16 settembre 2015, quando il CIO ha annunciato le cinque città candidate: Budapest, Amburgo, Los Angeles, Parigi e Roma. Tuttavia, Budapest, Amburgo e Roma si sono successivamente ritirate, lasciando Parigi e Los Angeles in corsa. Il 9 giugno 2017, a causa dei ritiri, il comitato esecutivo del CIO ha proposto di assegnare contemporaneamente i Giochi del 2024 e del 2028, con Parigi scelta per il 2024 e Los Angeles per il 2028.
Il Passaggio della Torcia
Il passaggio della torcia olimpica per Parigi 2024 è iniziato il 16 aprile ad Olimpia, in Grecia. Il primo tedoforo è stato il vogatore greco Stefanos Douskos, seguito dalla nuotatrice francese Laure Manaudou. Tuttavia, la staffetta in Nuova Caledonia è stata annullata a causa di disordini locali.
Simboli e Mascotte
Per questa edizione dei Giochi, sono stati realizzati due loghi: uno per la fase di candidatura e uno ufficiale per i Giochi, svelato il 21 ottobre 2019. Il logo combina una medaglia d’oro, la fiamma olimpica e la Marianne, simboli della vittoria, dell’unione attraverso lo sport e dei valori di uguaglianza e fratellanza. La mascotte, Phryge, ispirata ai berretti frigi della Rivoluzione francese, rappresenta la libertà e l’inclusività.
Medaglie
Le medaglie di Parigi 2024 presentano gettoni di rottami di ferro dalla Torre Eiffel. Le medaglie d’oro sono realizzate con il 98,8% di argento e l’1,13% di oro, mentre le medaglie di bronzo sono realizzate con rame, zinco e stagno.
Sedi di Gara
In linea con l’Olympic Agenda 2020 del CIO, Parigi 2024 utilizzerà prevalentemente impianti esistenti o temporanei, con solo alcune strutture permanenti nuove, come l’Arena Porte de la Chapelle, il centro acquatico di Saint-Denis e lo stadio di arrampicata di Le Bourget.
Paesi Partecipanti
Nel settembre 2022, il CIO ha sospeso gli atleti del Guatemala a causa di controversie interne al Comitato Olimpico Guatemalteco. Inoltre, i Comitati Olimpici di Russia e Bielorussia sono stati sospesi per violazione della tregua olimpica, con gli atleti di questi paesi che gareggeranno come “Atleti Individuali Neutrali”.
Abbigliamento Sportivo ai Giochi Olimpici
Un elemento fondamentale per gli atleti che parteciperanno ai Giochi di Parigi 2024 sarà l’abbigliamento sportivo. Questo non solo per il comfort, ma anche per migliorare le prestazioni e garantire la sicurezza durante le competizioni. L’abbigliamento sportivo ha evoluto enormemente negli ultimi decenni, grazie a materiali tecnici avanzati che offrono leggerezza, traspirabilità e resistenza all’acqua.
L’importanza dell’abbigliamento sportivo si estende a tutte le discipline olimpiche, dove la scelta del giusto equipaggiamento può fare la differenza tra una performance mediocre e una vittoria. Gli atleti utilizzano capi specifici per ogni tipo di sport, adattati alle esigenze particolari della disciplina. Ad esempio, le scarpe tecniche sono progettate per offrire aderenza e supporto su terreni variabili, essenziali per sport come il trail running e il ciclismo.
Innovazioni Tecnologiche nell’Abbigliamento Sportivo
Le innovazioni tecnologiche nell’abbigliamento sportivo hanno rivoluzionato il modo in cui gli atleti si preparano e competono. Tessuti con proprietà di termoregolazione aiutano a mantenere una temperatura corporea ottimale, mentre materiali antibatterici e anti-odore sono fondamentali per le gare lunghe e impegnative. Inoltre, l’integrazione di sensori e dispositivi elettronici negli indumenti sportivi permette di monitorare parametri fisiologici cruciali, come la frequenza cardiaca e la temperatura corporea, ottimizzando così le prestazioni.
Conclusioni
Parigi 2024 promette di essere un evento straordinario, non solo per la storicità dell’evento, ma anche per l’attenzione all’innovazione e alla sostenibilità. L’abbigliamento sportivo giocherà un ruolo centrale nel garantire che gli atleti possano competere al meglio delle loro capacità. L’evoluzione dei materiali tecnici e delle tecnologie applicate all’abbigliamento sportivo continuerà a migliorare le prestazioni degli atleti, rendendo le competizioni sempre più emozionanti e spettacolari.
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Tres discos y cuatro sencillos para despedir abril
Abril se despide con esperados lanzamientos de Dum Chica, Ryan, Nada Menos, Charlie, Lali Gaspari y el combo soviet rioplatense: Incluso si es un susurro soviético / Unión Soviética.
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Dum Chica - "Fax"
Primer adelanto del ansiado segundo disco del trío proto-punk porteño. Como nos tiene acostumbrados, el bajo de Juana es una aplanadora desde el play, arrasando entre la característica risita de Lucy.
Un verso bien dark, de voz profunda y coros agudos nos abre la puerta a un Dum más pesado en lo instrumental y menos gritados en lo vocal. Una vuelta de tuerca en la potencia del grupo que explora nuevas formas de volarnos la peluca.
El domingo 12 llegan a Montevideo para finalmente concretar el show re-programado en abril. Hay entradas en RedTickets.
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Ryan - "No los pueden separar"
El nuevo single de Ryan salió con video bien argento: picadito en la cancha de Independiente con invitados estelares como Delfi Gel (El Club Audiovisual), Joaquín Murray (La Real Academia), Jerónimo Marín (Error Vanessa) y Lucía Taubas (Sunlid).
El relato de un romance urbano y vertiginoso, el single adelanta el segundo disco de la banda con una fórmula infalible: letra repetitiva y pegadiza, bajo groovero y ritmo veloz. El pogo se arma solo.
Como dato de color, el videoclip fue filmado en el mismo estadio que "Nunca Quise" de intoxicados, curiosamente también lanzado bajo el sello Pop Art discos.
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Nada Menos - Máquina de decepciones
El primer EP del trío de rock alternativo uruguayo vio la luz esta semana.
El disco rompe con una intro instrumental, homónima a la banda, que se va a acelerando y volviendo más surfer con el correr de los segundos. La joyita absoluta del disco.
El resto de las canción es oscila entre historias potencialmente basadas en hechos reales y relatos oníricos, con el desamor como relativo hilo conductor. De a ratos indie, el pop y el rock conviven en la carta de presentación de una banda que viene pisando fuerte en los sótanos de la capital.
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Lali Gaspari - “Río Azul”
El viernes llegó a las plataformas el primer adelanto del próximo disco solista de la también integrante de Cielos de Plomo y Zuripunktas, en colaboración con Ignacio de los Campos en sintetizadores.
El tema comienza y termina con el piano de la compositora, sumergiendo al escucha en medio minuto de múltiples capas climáticas, calentando motores para lo que se venga.
Charlie - Microondas
La artista lanzó su nuevo álbum, Microondas, producido y mezclado por Paul Higgs. El conjunto de canciones venía sonando en vivo hace varias fechas y finalmente fue concretado en forma de disco.
En Microondas el teclado lleva la batuta, aportando capas de soul al indie de Charlie, hasta tornarlo jazzístico por momentos, como se evidencia en "Tornado de basura". La voz de Charlie, entre aniñada y punk, deja caer letras jóvenes que bromean en complicidad con el escucha, pero también cuentan historias cotidianas y no temen adentrarse en reflexiones más profundas.
"Así nomás" es el único feat del disco, junto a Leandro Aquistapace, un R&B donde las voces se complementan sobre el quiebre orquestal de la base. El cierre con "Tornado reprise", 50 segundos de surf rock, es el broche de oro a un disco de canciones breves para musicalizar las tardes de otoño.
Поздравляю (¡enhorabuena!)
El under rioplatense entró hace ya un tiempo en un ciclo de adoración soviética sin precedentes. El principal escenario del post-punkdemia se llama Moscú y tenemos dos bandas referentes en sus géneros bautizadas en honor a la finiquitada URSS. Coincidentemente, ambas sacaron nuevo material en estos días, tiñendo la segunda quincena de abril de rojo soviético.
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Incluso si es un susurro soviético - “Siberia”
Primer adelanto de su nuevo disco: Make Uruguay Depressive Again., "Siberia" se sumerge en una melancolía depresiva bien a la uruguaya. Una muestra del post-indie que convirtió al proyecto de Fede Cáceres en uno de los grandes protagonistas de la escena underground contemporánea, es frustración y angustia sobre un bajo preciso y un riff bien característico.
Incluso si es un susurro soviético se presenta en Montevideo el próximo sábado 4 de mayo, en el marco del Festival Nuevo Día. Hay entradas en RedTickets.
El segundo adelanto, “Vorkutá” ft. Hangwire sale este miércoles 1° de mayo.
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Unión Soviética - Magia Blanca
Con su nuevo disco, Unión Soviética (proyecto que festejó una década de actividad el año pasado) potencia su mística bailable mediante cuatro canciones y cuatro interludios.
Una experiencia auditiva que invita al pogo, la fiesta y la reflexión sobre el ritmo contundente del bajo, guitarras distorsionadas y sintetizadores ochentosos. Bailable sin dejar de ser político, Magia Blanca crea climas inquietantes con foco en la experimentación de frecuencias y sonidos.
La presentación oficial es este 3 de mayo en Humboldt, el lado B de Niceto Club (Buenos Aires) junto a Adicta y la fiesta Placeres Desconocidos. Hay entradas en Passline.
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Il Gruppo Sportivo Polizia di Stato-Fiamme Oro Sabaudia inaugura la Stagione Agonistica 2024 per il settore Canoa Kayak
Il Gruppo Sportivo Polizia di Stato-Fiamme Oro Sabaudia inaugura la Stagione Agonistica 2024 per il settore Canoa Kayak. Il Gruppo Sportivo Polizia di Stato Fiamme Oro Sabaudia ha inaugurato la Stagione Agonistica 2024 per il settore Canoa Kayak con il Campionato Italiano di Fondo sui 5000 metri che si è tenuto nel fine settimana del 16 e del 17 Marzo sul palcoscenico naturale del Lago di Paola. Le acque nostrane hanno regalato al gruppo cremisi un record di Titoli Italiani e di Medaglie tra le varie categorie Senior, Giovanili e Paracanoa. Il programma di gare intenso e corposo, anche quest'anno è stato diviso su due giornate per permettere agli Atleti di poter affrontare le competizioni sia in barca singola, il Sabato, che in barca multipla, la Domenica. Dominio assoluto Fiamme Oro nella Canadese Maschile dove l'Ag.S. Tacchini Carlo ha vinto il Titolo Italiano nel C1 Senior, seguito dai compagni di squadra Ag.S. Craciun Nicolae e Ag. Alfonsi Mattia, rispettivamente Secondo e Terzo. Stessa storia ma diversi protagonisti nel C1 Under23, dove a spuntarla è l'Ag. Casadei Gabriele che precede l'Ag. Szela Dawid; a seguire Bronzo per l'Atleta del Settore Giovanile Andrea La Macchia e quarto posto per Kristian Szela. Nella categoria C1 Junior altri podi importanti per Samuele Vona e Riccardo Caporuscio, che tagliano il traguardo Secondo e Terzo. Nella stessa gara buoni piazzamenti per Matteo Tonini 5°, Niccolò Sabbatino 6° e Lorenzo Schivo 10°. Nella categoria Ragazzi è Argento per Alessio Belmonte in C1 mentre per la competizione riservata ai Ragazzi Primo Anno (Atleti nati nel 2009) le Fiamme Oro Sabaudia si mettono al collo un altro Argento con Lorenzo Battistelli ed un Bronzo con Antonio Quattrociocchi, che nella stessa gara supera i compagni di squadra Federico Pressato, Andrea Mandatori e Pietro Ficarola, giunti rispettivamente all'8°, al 10° e al 16° Posto. Soddisfazioni prestigiose per il Settore Femminile dove l' Ag.S. Burgo Irene chiude al Secondo Posto dopo una lunga e avvincente gara nel K1 Senior Femminile. L'Atleta Siracusana, al culmine di un recupero finale al cardiopalmo, si deve accontentare dell'Argento per soli 6 centesimi dietro l'altra azzurra Agata Fantini. Per la Canadese Femminile ottimo esordio per la neo arruolata Ag. Della Giustina Olympia, che vince il Titolo Italiano in C1 Senior. Buoni Piazzamenti per le giovanissime Martina De Stefani, giunta 7° in C1 Junior Femminile, per Viola Carpanese e per Greta Periati che chiudono rispettivamente al 4° e al 7° Posto le loro gare del C1 Ragazze e del C1 Ragazze Primo Anno. Nella seconda giornata di gare, dedicata agli equipaggi, bissano i Titoli gli Atleti Senior della Canadese aggiudicandosi il Titolo Italiano in C4 con gli Agenti Craciun, Alfonsi e Szela insieme all'Atleta Giovanile Samuele Veglianti e nel C2 grazie alla coppia già Campione D'Europa Ag.S. Tacchini Carlo e Ag. Casadei Gabriele. Titoli Italiani in C2 anche nella categoria Under 23 Maschile con la coppia formata da Andrea La Macchia e Kristian Szela e negli Junior grazie all'impresa di Manuel De Stefani e Matteo Tonini; nella stessa gara 4° posto per il duo di Niccolò Sabbatino e Lorenzo Schivo. Nella categoria Ragazzi è Medaglia d'Argento per il C4 di Lorenzo Battistelli, Alessio Belmonte, Daniele Iannarella e Antonio Quattrociocchi, mentre nel C2 si mette al collo il Bronzo la coppia formata da Andrea Mandatori e Federico Pressato. Grandi risultati quindi per il Settore Giovanile, allenato dal Tecnico Ass.C. Monte Angelo che in questa prima gara dell'anno ha voluto verificare il livello di preparazione dei suoi in vista dei prossimi appuntamenti dell'anno dove il primo obiettivo è qualificare in Nazionale Junior tutti gli Atleti per poi potersi confrontare a livello internazionale. Altre soddisfazioni nel Settore Femminile con l'Oro nel C2 Senior dell'Ag. Della Giustina Olympia e di Michela Di Santo, mentre per la Coppia Ag.S. Burgo Irene e Ag. Bellan Irene è Argento nel K2 Senior, dopo una gara avvincente che ha visto il ritorno in acqua dell'Ag. Bellan dopo un problema di salute che l'ha costretta allo stop per qualche settimana. Buone prestazioni anche per il C2 Junior Femminile di Martina De Stefani e Viola Carpanese che chiudono al 5° Posto una bellissima gara. Si festeggia anche nel settore della Paracanoa grazie alla Medaglia di Bronzo di Federico Albione nella categoria DIR A Maschile, che nella stessa gara supera il compagno di squadra Valerio Catoia, giunto 6°. Al termine delle competizioni è stato positivo il commento del Direttore Tecnico V.Sov. La Macchia Silvio: "mi ritengo molto soddisfatto per questa prima gara dell' anno che conferma le Fiamme Oro ai vertici della specialità della canoa canadese grazie anche alle ottime prestazioni della neo assunta Della Giustina. Ci sono giunte anche buone indicazioni dal settore kayak femminile con il bellissimo secondo posto dell'Ag.S. Burgo in K1 e con il secondo posto nel K2 con l'Ag. Bellan reduce da un intervento, tutti risultati che ci fanno ben sperare per il prossimo appuntamento a Milano". Anche per il Coordinatore degli Sport Remieri delle FF.OO. Sabaudia, Isp. Carollo Maurizio, la stagione si è aperta nel migliore dei modi con questo primo appuntamento verso le Olimpiadi di Parigi. "Chi conosce lo sport sa che le prestazioni di altissimo livello arrivano solo se si lavora all'unisono, in un ambiente costruttivo, sereno e professionale" ha aggiunto l'Isp. Carollo, "e per questo vorrei ringraziare Atleti e Tecnici che sono i protagonisti di questi successi. Siamo consapevoli che ora ci aspetta un lavoro ancora più intenso ma i risultati fin qui ottenuti ci confermano che la strada tracciata è quella giusta". Prossimo appuntamento quindi a Milano il 6 e 7 Aprile per la Gara Internazionale valevole come Prova Selettiva per i prossimi appuntamenti in campo Europeo, Mondiale ed Olimpico. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Paolo De Martino "Dio, un tesoro nascosto"
XVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (30/07/2023) Vangelo: Mt13,44-52 Sia nella parabola del tesoro che in quella della perla c’è l’idea del ritrovamento. Di solito il tesoro era un vaso di argilla pieno di monete di oro o di argento, che i proprietari seppellivano per non perderne la proprietà in caso di guerra o d’invasione di popolazioni straniere. Questa realtà in Palestina ai tempi…
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#OMELIE#Vangelo#Vangelo di Domenica prossima#XVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (30/07/2023)
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LA REYNA
Tenía que escribirte una poesía
Había de escribirte un cuento
Érase que se era
una reyna reinando en su reino
los hombres le eran vasallos
ella a todos los tenía
y con conciencia hacía
hechizos de brujería.
Era magna dama
también escribía cuentos
los escribía en su cabeza
los contaba y todos muertos.
Muertos de amor por ella
los seducía en un momento
muertos al ver sus ojos
resplandecer oro y argento.
Muertos al ver su rostro
que vida da a un poeta muerto.
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Oggi si è svolta l’estrazione dei premi della Lotteria Protezione Artistica³ (al cubo) della Protezione Civile di Sarzana.
Ecco i numeri estratti:
“Autunno ladro di lune” di Francesco Musante: 2692
“I grilli gotici” di Piero Colombani: 3457
“L’arco di Ponzano sud” di Sergio Scantamburlo: 2308
“Senza titolo #1 e #2″ di Giorgia: 0385
“Untitled” di Giorgia: 4669
“Piano Bar” di Lolita Donatella Coli: 1169
“Le pettegole” di Gabriella Cavazzuti: 2307
“Scorcio di borgo” di Maria Chiocca: 0115
“Colline di Lunigiana” di Framarin Giò Batta: 2243
“Untitled” di Fabrizio Tognoni: 0305
“Il roseto” di Ilaria Azzarini: 3737
“The gift” di Otaner: 0335
“Colline innevate” di Lucia Giorgi: 1532
“Al lago” di Lucia Giorgi: 0239
“Marinella” di Anna Scaltriti: 2329
“Villaggio tribale” artista sconosciuto: 0023
“Sarzana” di Bruna Montepagani: 0405
“Santo Stefano” di Bruna Montepagani: 2199
“Vezzano” di Bruna Montepagani: 4387
Resti antichi della chiesa di San Francesco” di Elio Bagnaroli: 3544
“Codice a barre modificato” di Alebà: 0766
“Uomo con cuore” di Paolo Emilio Gironda: 0958
“Libertà” di Renato Bartecchi: 1214
“A portrait of Sqire Cholmley of Howsham” artista sconosciuto: 2143
“Paris” di Tonnini: 2359
“Scorcio” di Millo Lasio: 0605
“Il gufo” di Sabrina Raineri: 1965
“Nell’acqua” di Alessandra Baruzzo: 1236
“Ritorno dei pescatori” di Mino Argento: 2416
“Attese” di Mino Argento: 0107
“Perchè non parli?” di Scatu: 0509
“Toxic” di Scatu: 1511
“Take care” di Scatu: 0911
“De par le roi” manifesto storico: 1025
Orecchini vintage oro con pietra turchese: 1585
“Fiore rosso” orecchini di Alice Fornaciari: 3048
Poesie 32x43 cm: 0128
Poesie 23x32cm: 4876
Ciotole artigianali per sakè: 1355
“La sirena” piatto in ceramica di Monica Baronti: 5049
Grazie a tutti gli artisti che hanno donato le opere. Grazie a tutti coloro che hanno acquistato i biglietti.
Per informazioni contattateci al numero 349 3895959
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sólo tengo twitter para mirar los usuarios @/kuroolaburo y @/bokutolechuza cuando ya no sé qué hacer conmigo
#y para ver lo que twittea lil nas#esas cuentas no están activas desde 2017 pero son oro puro#bokuto y kuroo argentos...#que será de la vida de les que manejaban esas cuentas?
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