#antico Egitto
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Calcite boat found in the tomb of Tutankhamun
Barco de calcita encontrado en la tumba de Tutankhamón
Barca di calcite trovata nella tomba di Tutankhamon
(English / Español / Italiano)
The calcite boat found in Tutankhamun's tomb is a remarkable artifact discovered by Howard Carter in 1922.
This piece was found almost intact on the floor of the tomb. It is very fragile, as it is made of semi-transparent calcite, and measures about 70 cm. high x 71 cm. long.
Boats had great significance in Egyptian culture, symbolizing the journey to the afterlife. The alabaster boat, along with the box, was probably to serve the young pharaoh in the afterlife, ensuring his safe passage through the eternal waters.
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El barco de calcita encontrado en la tumba de Tutankhamón es un artefacto notable descubierto por Howard Carter en 1922.
Esta pieza se halló casi intacta en el suelo de la tumba. Es muy frágil, ya que está hecha de calcita semitransparente, y mide unos 70 cm. de alto x 71 cm. de longitud.
Los barcos tuvieron gran significado en la cultura egipcia, simbolizando el viaje al más allá. El barco de alabastro, junto con la caja, probablemente iba a servir al joven faraón en el más allá, asegurando su paso seguro a través de las aguas eternas.
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La barca di calcite trovata nella tomba di Tutankhamon è un manufatto straordinario scoperto da Howard Carter nel 1922.
Questo pezzo è stato trovato quasi intatto sul pavimento della tomba. È molto fragile, poiché è fatto di calcite semitrasparente, e misura circa 70 cm di altezza x 71 cm di lunghezza.
Le barche avevano un grande significato nella cultura egizia, simboleggiando il viaggio verso l'aldilà. La barca di alabastro, insieme alla scatola, era probabilmente destinata a servire il giovane faraone nell'aldilà, assicurandogli un passaggio sicuro attraverso le acque eterne.
Crédito a: Edu Ba
#antico egitto#ancient egypt#antiguo egipto#egyptian culture#cultura egizia#culturaegipcia#tutankhamun#howard carter
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#cleopatra#Cleopatra aesthetic#aesthetic#egyptian#egypt#ancient egypt#egitto#antico egitto#history#storia
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LA LAMPADA ANTICA
(Dialogo di fantasia)
In un'affollata sala da Christie's, famosa casa d'asta, ricca di oggetti antichi si sta svolgendo la vendita di alcuni cimeli che provengono dal passato.
Alberto Angela e Roberto Giacobbo sono tra il pubblico, entrambi con un'espressione determinata.
Il banditore, un attempato signore con i modi eleganti da Lord inglese - Signore e signori - esordisce con tono perentorio mettendo a tacere il brusio tra il pubblico - iniziamo con il lotto numero 42: un'antica lampada egizia, risalente alla XVIII dinastia. Si dice che questa lampada avesse il potere di illuminare le menti più oscure. L'offerta parte da 50.000 euro!
Alberto, rivolgendosi a Roberto sussurrò: - Ma ci pensi? Si tratta di una lampada del tempo in cui ci fu la cacciata degli Hyksos
Roberto, con un profondo respiro rispose: - Che tempi! Chissà se il mio amicone Zahi Hawass era già nato!
Alberto rimase per un attimo stranito, poi per rompere l'impasse gli dice: - Immaginati poter leggere i geroglifici con quella lampada, sarebbe fantastico. Come se tornassimo ai tempi in cui venne creata.
Roberto con aria misteriosa: - Non sottovalutarla, Alberto. Potrebbe essere la chiave per decifrare i misteri di Atlantide!
In quel momento il banditore urlò secco: - 60.000!
Alberto alzò la mano, il banditore osservandolo e indicandolo impugnando il martelletto gridò: - 70.000!
Roberto, sventolando una pergamena, alzò il braccio.
Il banditore indicando anche lui urlò: 80.000!
- Cos'hai in mano - chiese Alberto.
Roberto: - Un permesso speciale di Pitagora. Lo scrisse di suo pugno - disse con tono solenne.
Alberto: - E cosa c'è scritto in quel permesso?
Roberto: - Un triangolo rettangolo, sommandolo con le areole dei quadrottoli costruiti sui cateteri vescicali si ha una superficie uguale all'area del quadratolo costruito solo ipotizandolo. Non quadrano mai coi cateteri che catalizzano i lati dei quadrotteri.
Alberto rimase in silenzio, mentre il banditore urlava: - 90.000! - e poi di nuovo - 100.000!
Alberto: - Ma scusami Roberto, io mi aspettavo il suo teorema, quello famoso di Pitagora, che roba è quello che mi hai letto?
Roberto: - Vedi Alberto, questo manoscritto Pitagora lo scrisse prima del suo ben più noto teorema. Lo scrisse una sera che era ubriaco fracido. Poi, dopo due giorni, quando se lo ritrovò infilato nelle pieghe del suo tribonio, lo rilesse e apportando le giuste modifiche declinò il suo teorema. Ma secondo me non ci aveva capito molto.
Alberto, con un'espressione disperata, tornò a guardare il banditore che urlava: - 110.000! Qualcuno offre 110.000?
Roberto: - Senti Alberto compriamola noi due la lampada... poi ce la passeremo di volta in volta. Tu per farti luce mentre di notte presenti uno dei tuoi "Stanotte a...", mentre io la userò per illuminare il percorso del mio cameraman Omar. Che quello s'inciampa e ruzzola dappertutto. Hai presente? A volte dà di quelle capocciate alle architravi basse che non ti dico. Un giorno distruggerà qualche antico sito archeologico.
Così Alberto e Roberto, all'unisono, alzarono le braccia urlando: - NOI!
Il banditore con il classico: - 110.000 e uno, 110.000 e due, 110.000 e tre... aggiudicato! - chiuse l'asta.
Ora sappiamo perché, durante "Stanotte a..." negli ambienti chiusi, le riprese sono molto suggestive. Si tratta dell'antica luce della cultura storica. Mentre durante le trasmissioni di Roberto, che deve ripetere spesso "Attento Omar", abbiamo capito che quell'antica lampada non è che faccia poi così tanta luce. Oppure Omar ha bisogno di un paio di occhiali nuovi.
#libero de mente#racconto#dialoghi#Alberto Angela#Roberto Giacobbo#antico egitto#lampada#asta#ironia#pensiero#frase
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Museo Egizio di Torino: nuovo allestimento per le grandiose statue di dei e faraoni della Galleria dei Re
Museo Egizio di Torino: nuovo allestimento per le grandiose statue di dei e faraoni della Galleria dei Re
Redazione Le magnifiche statue di dei e faraoni della Galleria dei Re del Museo Egizio di Torino saranno protagoniste, a partire dal 23 aprile, di un nuovo allestimento temporaneo nell’atrio e sotto le arcate del Museo Egizio e dell’Accademia delle Scienze, dal titolo “Verso la nuova Galleria dei Re”. L’esposizione, frutto della collaborazione tra le due istituzioni, offrirà fino a ottobre ai…
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#Accademia delle Scienze di Torino#Antico Egitto#Bernardino Drovetti#Christian Greco#egitto#egittologia#Ernesto Schiaparelli#Evelina Christillin#Giulio Cordero di San Quintino#Jean-François Champollion#Massimo Mori#mostre#Museo Egizio#Museo Egizio di Torino#Silvio Curto
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“ L'anno civile egizio contava 365 giorni, cioè dodici mesi di trenta giorni più cinque giorni epagomeni (aggiunti dopo i dodici mesi); il che risulta inferiore di 1/4 di giorno all'anno astronomico. Questi dodici mesi sono raggruppati in tre stagioni di quattro mesi ciascuna, definite in funzione dell'inondazione della valle da parte del Nilo, dunque in funzione di criteri agricoli. La tabella 95 indica quali sono questi mesi e queste stagioni, e dà l'approssimativa corrispondenza con i nostri mesi attuali; quando l'anno civile comincia effettivamente alla levata eliaca di Sothis (Sirio). [...]
La definizione di inizio dell'anno civile fa problema. Astronomicamente, esso comincia quando Sothis (la stella Sirio), dopo un periodo d'invisibilità di circa settanta giorni, ridiventa visibile poco tempo prima del levarsi del Sole; ed è altresì all'incirca in questo periodo che incomincia l'inondazione (che evidentemente non può avere la regolarità del movimento degli astri). Ma, siccome l'anno degli Egizi era troppo corto di circa 1/4 di giorno, e siccome facevano iniziare l'anno nuovo non appena terminati i 365 giorni dell'anno precedente (senza aggiungere un giorno supplementare ogni quattro anni, come facciamo noi con i nostri anni bisestili — sarà soltanto nel 238 a.C. che il faraone Tolomeo III Evergete deciderà di aggiungere un giorno ogni quattro anni, ma gli Egizi rifiuteranno questa modificazione, che verrà loro imposta infine da Augusto nel 29 a.C. quando l'Egitto sarà divenuto parte dell'Impero romano), — a motivo, dunque, di questo «difetto» di 1/4 di giorno, l'anno civile si scostava a poco a poco in rapporto a questa apparizione di Sothis (in capo a 120 anni, l'anno civile cominciava un mese dopo tale apparizione di Sirio). L'anno civile e l'anno astronomico coincidevano solo ogni 1456 anni (periodo sotiaco); una tale coincidenza si produsse nel 139 d.C. (se ne dedussero quelle del 1317, del 2773 e del 4229 a.C.). Si è cercato di fondarsi su queste coincidenze per determinare la data dell'invenzione di questo calendario (nel 2773 o 4229); un metodo simile è tutt'altro che sicuro. È molto probabile che gli Egizi incominciassero l'anno con l'inizio dell'inondazione, poi, per dare maggiore regolarità al loro calendario, lo fissarono su questa levata eliaca di Sothis la quale corrisponde pressappoco all'inizio della inondazione. La migliore approssimazione, su un numero di anni ridotto e in numero intero di giorni, del periodo che separa due riapparizioni di Sothis è 365 giorni, da qui questa scelta per l'anno civile, scelta che in seguito divenne immutabile per il tradizionalismo caratteristico della civiltà egizia.
A questo calendario civile si sovrapponeva certo un calendario lunare (da cui l'anno civile di dodici mesi di trenta giorni, più cinque giorni, forse deriva). Questo calendario lunare sarebbe stato più antico e sarebbe servito ai sacerdoti per determinare i giorni delle festività religiose (il conservatorismo religioso essendo persino superiore al conservatorismo civile egiziano); mentre il calendario civile serviva all'organizzazione dello Stato, imposte, lavori ecc. In questo calendario religioso, i mesi lunari (giorni 29,5 o 29 e 30 giorni alternativamente) cominciavano al momento in cui l'ultima falce della Luna diventa invisibile prima del levarsi del Sole. Un anno lunare così non dura che 354 giorni, occorreva certamente aggiungere un mese in più ogni due o tre anni per «accordarlo» con l'anno solare e le stagioni. I sacerdoti, per calcolare le corrispondenze tra il calendario lunare che fissava le feste religiose e il calendario civile, avrebbero utilizzato un ciclo di 309 lunazioni, che corrispondono a venticinque anni civili di trecentosessantacinque giorni (9125 giorni). Si osservi che Thot, il dio che presiede al calcolo del tempo, è un dio lunare, e che la leggenda che spiega i giorni epagomeni lo mostra in atto di vincerli ai dadi alla Luna. Si può ravvisare qui una traccia del carattere lunare del primo calendario egizio, la leggenda indubbiamente tentando di giustificare con un mito il passaggio dal calendario lunare (religioso) al calendario civile (sotiaco). Per completare questa questione del calendario, notiamo che non esisteva alcun riferimento fisso per il computo degli anni: questi sono nominati secondo il loro posto nel regno del sovrano (in tale o talaltro anno del regno di questo o quel faraone — se ne veda un esempio nel modo in cui è stato datato il Papiro Rhind: «Questo libro fu copiato nell'anno 33mo il 4° mese della stagione dell'inondazione, sotto la maestà del re dell'Alto e del Basso Egitto, 'A-user-Rē' [re Hyksos, verso 1650 a.C.] dotato di vita [che la vita gli sia a lungo serbata], a somiglianza d'un antico scritto del tempo del re dell'Alto e del Basso Egitto, Ne-ma'et-Rē' [Amen-en-het 1849-1801 a.C.]. È lo scriba A'h-mosē che copia questo scritto.»). “
André Pichot, La nascita della scienza. Mesopotamia, Egitto, Grecia antica, traduzione di Marina Bianchi, Edizioni Dedalo (collana Storia e civiltà n° 34), Bari, 1993¹; pp. 226-228.
[1ª Edizione originale: La Naissance de la science, Tome I. Mésopotamie, Égypte, Tome II. Grèce présocratique, Éditions Gallimard, coll. Folio/Essai nos 154 et 155, 1991]
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La Natura Umana è il Vampirismo
La Natura Umana è il Vampirismo
Tratto e tradotto dal thread @AmurakaHidden “Il Corpo di Cristo” 🧵 Nel cristianesimo moderno, è abbastanza comune tra molte denominazioni bere ritualmente il sangue e mangiare la carne di Cristo attraverso la cerimonia. Il Corpo di Cristo è trasmutato in Vita Eterna, un Processo Alchemico. La pratica di bere il sangue (vino) e consumare il corpo di Cristo può essere fatta risalire ai miti…
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#Alchimia#Antico Egitto#Caduceo#Cannibalismo#Ermes#Gesù#Magia nera#Mercurio#Mitologia#Osiride#Sacrificio rituale#Saturno#Sole#Titani
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Il ritratto nell’Antico Egitto
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Gli Egizi e i Doni del Nilo: la mostra in arrivo Forte dei Marmi
La storia millenaria dell’antico Egitto sta per essere narrata a Forte dei Marmi, attraverso una mostra allestita in collaborazione con il Museo Egizio di Torino. Unica esposizione organizzata in spazi esterni al Museo nell’anno del bicentenario, la mostra aprirà i battenti al pubblico dal 1° agosto 2024 al 2 febbraio 2025 al Fortino Leopoldo I con un percorso espositivo focalizzato sui 24…
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I MANUFATTI ANACRONISTICI : QUANDO LA STORIA SFIDA LA SCIENZA.
I manufatti anacronistici, noti anche come “oggetti fuori dal tempo”, rappresentano uno degli enigmi più affascinanti per archeologi e scienziati. Questi oggetti sembrano sfidare la cronologia storica accettata, poiché la loro tecnologia o stile non corrisponde al periodo in cui sono stati scoperti. Esempi di Manufatti Anacronistici La Batteria di Baghdad: Immagine creata con IA Immagine…
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Giuseppe - Il re dei sogni
Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo parlato di un horror molto particolare, un film pieno di difetti ma con altrettanti punti di forza che forse potrebbe non piacere a tutti, Faust di Brian Yuzna. La storia parla di John Jaspers, un pittore che un giorno assiste alla morte brutale della sua ragazza per mano di alcuni malviventi e, distrutto dall’evento, decide di…
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#animated movie#Animation#animazione#antico egitto#Ben Affleck#biblico#Canaan#Cartone animato#Dan Castellaneta#DreamWorks#DreamWorks Animation#DreamWorks SKG#Eugenia Bostwick-Singer#film#film d&039;animazione#Giacobbe#Giuseppe - Il re dei sogni#James Eckhouse#Jeffrey Katzenberg#Jodi Benson#Joe Stillman#Joseph: King of Dreams#Judith Light#Ken Tsumura#Libro dell&039;Esodo#Mark Hamill#Marshall Goldberg#Maureen McGovern#Menfi#movies
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Mostre / A Conegliano il fascino eterno dell’Egitto: un viaggio tra mito e immortalità attraverso oltre cento reperti
Mostre / A Conegliano il fascino eterno dell’Egitto: un viaggio tra mito e immortalità attraverso oltre cento reperti
Elena Percivaldi Una porta d’accesso a un mondo perduto, dove la vita e la morte non erano che tappe di un unico, infinito cammino verso l’eternità. A spiegarlo con dovizia di particolari è la mostra “Egitto. Viaggio verso l’immortalità”, che ha appena aperto i battenti nel Palazzo Sarcinelli di Conegliano, splendida cittadina della Marca trevigiana (e dove resterà visibile fino al 6 aprile…
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Progetto ScanPyramids: scoperto corridoio che potrebbe portare alla sepoltura di Cheope
Su queste pagine abbiamo già parlato del progetto ScanPyramids, inaugurato nel 2015. Parliamo di una cooperazione internazionale che si muove sotto l’egida dell’Università del Cairo che ha lo scopo di analizzare l’interno della grande piramide di Giza. Si suppone sia stata costruita negli anni in cui regnò il faraone Cheope, vale a dire tra il 2.609 e il 2.584 avanti Cristo. Parliamo di uno dei…
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#Antico egitto#archeologia#Cheope#Egitto#piramide#piramide di cheope zed#piramide di Giza#piramidi#piramidi Egitto#ScanPyramids#zahi hawass
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Adamo ed Eva: SANGUE ROSSO E SANGUE BLU
Adamo ed Eva: SANGUE ROSSO E SANGUE BLU
Tratto e tradotto dal thread @AmurakaHidden 🧵 La Bibbia narra di Geova che prese una costola da ADAMO e creò EVA. I Vangeli sono letteralmente la migliore storia MAI raccontata, finché non viene presa alla LETTERA. Adamo è un ATOMO. La COSTOLA simboleggia un ELETTRONE. Il Legame di Adamo ed Eva è palesemente un LEGAME IONICO. Cos’è un LEGAME IONICO? “Un legame ionico è un tipo di legame…
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