#antico Egitto
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" "Chi sono io?". Bisogna dire che questa è una domanda che mi facevo fin da piccolo, quando mi svegliavo la mattina presto e rimanevo a fissare il soffitto. Poi, quando ero già un po' più grande, cominciai a chiedere spiegazioni a scuola, ma l'unica risposta che ho sempre avuto era che la coscienza è una proprietà della materia altamente organizzata, secondo la teoria leninista del riflesso. Non capivo il senso di quelle parole e così il mio sconcerto e gli interrogativi restavano gli stessi di sempre: com'è possibile che io vedo? E chi è questo «io» che vede? E in generale che cosa significa «vedere»? Vedo qualcosa di esterno o guardo soltanto in me stesso? E che significa «fuori di me» e «dentro di me»? Spesso avevo l'impressione di essere sul punto di arrivarci, alla soluzione, ma quando stavo per fare l'ultimo passo, a un tratto perdevo di vista questo «io» che solo un attimo prima avevo chiaro davanti. Quando mia zia andava a lavorare spesso chiedeva alla vecchietta vicina di casa di venire a darmi un'occhiata. Con una specie di piacere sottile, la tempestavo di tutte queste domande, sapendo bene la fatica che le costava rispondermi.
«Dentro di te, Omotchka, c'è l'anima» diceva lei. «E l'anima guarda attraverso i tuoi occhi e vive nel corpo come il tuo piccolo criceto vive in quella vecchia pentola. E questa anima è una parte di Dio, che ci ha creati tutti. Così anche tu sei questa anima.» «E perché Dio m'ha messo in una vecchia pentola?» chiedevo io. ��Non lo so» diceva la vecchietta. «E lui dov'è che sta?» «Dappertutto» rispondeva la vecchietta e allargava le braccia tutt'intorno. «Quindi, anch'io sono Dio?» «No» diceva lei. «L'uomo non è Dio. L'uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio.» «E anche l'uomo sovietico è fatto a immagine e somiglianza di Dio?» continuavo a chiedere io, pronunciando a fatica quell'espressione incomprensibile. «Certamente» rispondeva la vecchietta. «E ce ne sono molti, di dei?» continuavo a chiedere. «No. Solo lui.» «E allora perché nel manuale c'è scritto che ce ne sono molti?» insistevo io, indicando il manuale dell'ateista che stava sullo scaffale della zia. «Non lo so.» «E qual è il dio migliore?» Ma la vecchietta rispondeva di nuovo: «Non lo so». E allora io chiedevo: «Allora posso scegliermelo da solo?». «Fai pure, Omotchka» diceva ridendo la vecchietta, e io mi mettevo ad armeggiare con il dizionario, dove di dei ce n'erano veramente a bizzeffe. Mi piaceva soprattutto Ra, il dio che adoravano, migliaia e migliaia di anni fa, gli antichi egizi. Forse mi piaceva perché aveva la testa di falco e spesso alla radio i piloti, i cosmonauti e un po' tutti gli eroi venivano chiamati «i falchetti». E così decisi che, se anch'io ero veramente simile a un dio, allora avrei assomigliato a quello. "
Viktor Pelevin, Omon Ra, traduzione dal russo di Katia Renna e Tatiana Olear, Mondadori (Collana Strade blu), 1999. [Libro elettronico]
[Edizione originale russa: Омон Ра, casa editrice Издательство Текст, Mosca, 1992]
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Calcite boat found in the tomb of Tutankhamun
Barco de calcita encontrado en la tumba de Tutankhamón
Barca di calcite trovata nella tomba di Tutankhamon
(English / Español / Italiano)
The calcite boat found in Tutankhamun's tomb is a remarkable artifact discovered by Howard Carter in 1922.
This piece was found almost intact on the floor of the tomb. It is very fragile, as it is made of semi-transparent calcite, and measures about 70 cm. high x 71 cm. long.
Boats had great significance in Egyptian culture, symbolizing the journey to the afterlife. The alabaster boat, along with the box, was probably to serve the young pharaoh in the afterlife, ensuring his safe passage through the eternal waters.
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El barco de calcita encontrado en la tumba de Tutankhamón es un artefacto notable descubierto por Howard Carter en 1922.
Esta pieza se halló casi intacta en el suelo de la tumba. Es muy frágil, ya que está hecha de calcita semitransparente, y mide unos 70 cm. de alto x 71 cm. de longitud.
Los barcos tuvieron gran significado en la cultura egipcia, simbolizando el viaje al más allá. El barco de alabastro, junto con la caja, probablemente iba a servir al joven faraón en el más allá, asegurando su paso seguro a través de las aguas eternas.
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La barca di calcite trovata nella tomba di Tutankhamon è un manufatto straordinario scoperto da Howard Carter nel 1922.
Questo pezzo è stato trovato quasi intatto sul pavimento della tomba. È molto fragile, poiché è fatto di calcite semitrasparente, e misura circa 70 cm di altezza x 71 cm di lunghezza.
Le barche avevano un grande significato nella cultura egizia, simboleggiando il viaggio verso l'aldilà. La barca di alabastro, insieme alla scatola, era probabilmente destinata a servire il giovane faraone nell'aldilà, assicurandogli un passaggio sicuro attraverso le acque eterne.
Crédito a: Edu Ba
#antico egitto#ancient egypt#antiguo egipto#egyptian culture#cultura egizia#culturaegipcia#tutankhamun#howard carter
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#cleopatra#Cleopatra aesthetic#aesthetic#egyptian#egypt#ancient egypt#egitto#antico egitto#history#storia
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LA LAMPADA ANTICA
(Dialogo di fantasia)
In un'affollata sala da Christie's, famosa casa d'asta, ricca di oggetti antichi si sta svolgendo la vendita di alcuni cimeli che provengono dal passato.
Alberto Angela e Roberto Giacobbo sono tra il pubblico, entrambi con un'espressione determinata.
Il banditore, un attempato signore con i modi eleganti da Lord inglese - Signore e signori - esordisce con tono perentorio mettendo a tacere il brusio tra il pubblico - iniziamo con il lotto numero 42: un'antica lampada egizia, risalente alla XVIII dinastia. Si dice che questa lampada avesse il potere di illuminare le menti più oscure. L'offerta parte da 50.000 euro!
Alberto, rivolgendosi a Roberto sussurrò: - Ma ci pensi? Si tratta di una lampada del tempo in cui ci fu la cacciata degli Hyksos
Roberto, con un profondo respiro rispose: - Che tempi! Chissà se il mio amicone Zahi Hawass era già nato!
Alberto rimase per un attimo stranito, poi per rompere l'impasse gli dice: - Immaginati poter leggere i geroglifici con quella lampada, sarebbe fantastico. Come se tornassimo ai tempi in cui venne creata.
Roberto con aria misteriosa: - Non sottovalutarla, Alberto. Potrebbe essere la chiave per decifrare i misteri di Atlantide!
In quel momento il banditore urlò secco: - 60.000!
Alberto alzò la mano, il banditore osservandolo e indicandolo impugnando il martelletto gridò: - 70.000!
Roberto, sventolando una pergamena, alzò il braccio.
Il banditore indicando anche lui urlò: 80.000!
- Cos'hai in mano - chiese Alberto.
Roberto: - Un permesso speciale di Pitagora. Lo scrisse di suo pugno - disse con tono solenne.
Alberto: - E cosa c'è scritto in quel permesso?
Roberto: - Un triangolo rettangolo, sommandolo con le areole dei quadrottoli costruiti sui cateteri vescicali si ha una superficie uguale all'area del quadratolo costruito solo ipotizandolo. Non quadrano mai coi cateteri che catalizzano i lati dei quadrotteri.
Alberto rimase in silenzio, mentre il banditore urlava: - 90.000! - e poi di nuovo - 100.000!
Alberto: - Ma scusami Roberto, io mi aspettavo il suo teorema, quello famoso di Pitagora, che roba è quello che mi hai letto?
Roberto: - Vedi Alberto, questo manoscritto Pitagora lo scrisse prima del suo ben più noto teorema. Lo scrisse una sera che era ubriaco fracido. Poi, dopo due giorni, quando se lo ritrovò infilato nelle pieghe del suo tribonio, lo rilesse e apportando le giuste modifiche declinò il suo teorema. Ma secondo me non ci aveva capito molto.
Alberto, con un'espressione disperata, tornò a guardare il banditore che urlava: - 110.000! Qualcuno offre 110.000?
Roberto: - Senti Alberto compriamola noi due la lampada... poi ce la passeremo di volta in volta. Tu per farti luce mentre di notte presenti uno dei tuoi "Stanotte a...", mentre io la userò per illuminare il percorso del mio cameraman Omar. Che quello s'inciampa e ruzzola dappertutto. Hai presente? A volte dà di quelle capocciate alle architravi basse che non ti dico. Un giorno distruggerà qualche antico sito archeologico.
Così Alberto e Roberto, all'unisono, alzarono le braccia urlando: - NOI!
Il banditore con il classico: - 110.000 e uno, 110.000 e due, 110.000 e tre... aggiudicato! - chiuse l'asta.
Ora sappiamo perché, durante "Stanotte a..." negli ambienti chiusi, le riprese sono molto suggestive. Si tratta dell'antica luce della cultura storica. Mentre durante le trasmissioni di Roberto, che deve ripetere spesso "Attento Omar", abbiamo capito che quell'antica lampada non è che faccia poi così tanta luce. Oppure Omar ha bisogno di un paio di occhiali nuovi.
#libero de mente#racconto#dialoghi#Alberto Angela#Roberto Giacobbo#antico egitto#lampada#asta#ironia#pensiero#frase
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Museo Egizio di Torino: nuovo allestimento per le grandiose statue di dei e faraoni della Galleria dei Re
Museo Egizio di Torino: nuovo allestimento per le grandiose statue di dei e faraoni della Galleria dei Re
Redazione Le magnifiche statue di dei e faraoni della Galleria dei Re del Museo Egizio di Torino saranno protagoniste, a partire dal 23 aprile, di un nuovo allestimento temporaneo nell’atrio e sotto le arcate del Museo Egizio e dell’Accademia delle Scienze, dal titolo “Verso la nuova Galleria dei Re”. L’esposizione, frutto della collaborazione tra le due istituzioni, offrirà fino a ottobre ai…
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#Accademia delle Scienze di Torino#Antico Egitto#Bernardino Drovetti#Christian Greco#egitto#egittologia#Ernesto Schiaparelli#Evelina Christillin#Giulio Cordero di San Quintino#Jean-François Champollion#Massimo Mori#mostre#Museo Egizio#Museo Egizio di Torino#Silvio Curto
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La Natura Umana è il Vampirismo
La Natura Umana è il Vampirismo
Tratto e tradotto dal thread @AmurakaHidden “Il Corpo di Cristo” 🧵 Nel cristianesimo moderno, è abbastanza comune tra molte denominazioni bere ritualmente il sangue e mangiare la carne di Cristo attraverso la cerimonia. Il Corpo di Cristo è trasmutato in Vita Eterna, un Processo Alchemico. La pratica di bere il sangue (vino) e consumare il corpo di Cristo può essere fatta risalire ai miti…
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#Alchimia#Antico Egitto#Caduceo#Cannibalismo#Ermes#Gesù#Magia nera#Mercurio#Mitologia#Osiride#Sacrificio rituale#Saturno#Sole#Titani
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Seshat, Dea della lettura, della scrittura, dell'aritmetica e dell'architettura
Seshat (Sesha, Sesheta o Safekh-Aubi) era una dea della lettura, della scrittura, dell’aritmetica e dell’architettura che era vista come l’aspetto femminile di Thoth , sua figlia o sua moglie. Avevano un figlio chiamato Hornub. Questo in realtà significa ” Horus d’oro “, quindi Seshat era talvolta associato a Iside . Era la scriba del faraone, registrando tutti i suoi successi e trionfi, inclusa…
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#Antico Egitto#architettura#aritmetica#Arte#Artista#Biblioteca#Convivio#Costume#cultura#Donna#femminilità#lettura#mito#Nefti#Scrittura#Sesha#Sociologia#Storia#Thot
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“Presta le tue Orecchie per Ascoltare ed il tuo Cuore per Intendere”
SEKHMET: LA GRANDE GUARITRICE
Sekhmet, Sirio: divinità egizia, dea leonessa, la potente, appartiene al gruppo delle divinità guerriere di Ra.
Protettrice degli dei, lo è anche del Faraone, che sa onorarla e rabbonirla, in modo che la sua forza possente, ben controllata, sia benefica per il regno. Guardiana della soglia, è sempre pronta a dilaniare il profano, o chiunque voglia accostarsi al segreto con il cuore impuro. Rappresenta l'aspetto distruttivo di Hathor, l'esecutrice dell'operazione alchemica in cui il fuoco svolge un ruolo essenziale.
Sekhmet, come l’Atanor, può esplodere distruggendo.
La dea è un Neter guaritore, può porre fine e sconfiggere la malattia. I suoi sacerdoti sono definiti “terapeuti”, che pongono in atto la sua "Magia" tramite il Magnetismo dell'imposizione delle mani, nell'atto rituale.
Congiuntamente a Ptah e Nefertum, Sekhmet appartiene alla triade di Menfi.
Le sono consacrati tutti i felini, gatti compresi. Infatti se ben accolta, la terribile Sekhmet può trasformarsi nella dolce gatta Bastet. La vigile leonessa dal corpo di giovane donna aspettava gli adepti nel labirinto di Karnak. Ai pii ed agli attenti non sfuggiva il rumore dei suoi artigli che graffiavano i pavimenti di pietra inondati dal chiarore lunare. Occorreva coraggio e prudenza, poiché la dea poteva sia sbranare il visitatore che fargli varcare la fatidica soglia. "Sekhmet la cui potenza è grande come l'infinito" (Iscrizione sulle statue della dea).
La dea Hator assume, per ordine di Ra, l'aspetto mortifero della leonessa Sekhmet nel mito della distruzione del genere umano.
Questa funzione distruttrice è rivolta a quella parte di umanità, la Hamamit, che intende percorrere il cammino rigenerativo senza adeguata preparazione, per cui, nel momento che viene risvegliata in modo inadeguato la dea Fuoco, questa si rivolta e distrugge l'intruso.
Ma se, opportunamente preparato, si fa innanzi il Kemut, ecco che essa assume le sembianze del figlio Nefertum, il fuoco rigeneratore, e della dea benefica, la dolce gatta Bastet, che lo condurrà per mano nei Campi Yaru e più su, fino al Seket Hotep,l'Oasi di pace.
Sekhmet, la terribile, diviene così la guaritrice e colei che guida la mente e la mano dei terapeuti/sacerdoti.
Perché si possa divenire terapeuti, cioè portare gli altri al riequilibrio, prima, ed alla guarigione, poi, è indispensabile ripercorrere i sentieri della Tradizione, in generale, e di quella Egizia in particolare.
(di: Carlo Paredi)
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Il ritratto nell’Antico Egitto
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Gli Egizi e i Doni del Nilo: la mostra in arrivo Forte dei Marmi
La storia millenaria dell’antico Egitto sta per essere narrata a Forte dei Marmi, attraverso una mostra allestita in collaborazione con il Museo Egizio di Torino. Unica esposizione organizzata in spazi esterni al Museo nell’anno del bicentenario, la mostra aprirà i battenti al pubblico dal 1° agosto 2024 al 2 febbraio 2025 al Fortino Leopoldo I con un percorso espositivo focalizzato sui 24…
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I MANUFATTI ANACRONISTICI : QUANDO LA STORIA SFIDA LA SCIENZA.
I manufatti anacronistici, noti anche come “oggetti fuori dal tempo”, rappresentano uno degli enigmi più affascinanti per archeologi e scienziati. Questi oggetti sembrano sfidare la cronologia storica accettata, poiché la loro tecnologia o stile non corrisponde al periodo in cui sono stati scoperti. Esempi di Manufatti Anacronistici La Batteria di Baghdad: Immagine creata con IA Immagine…
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Giuseppe - Il re dei sogni
Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo parlato di un horror molto particolare, un film pieno di difetti ma con altrettanti punti di forza che forse potrebbe non piacere a tutti, Faust di Brian Yuzna. La storia parla di John Jaspers, un pittore che un giorno assiste alla morte brutale della sua ragazza per mano di alcuni malviventi e, distrutto dall’evento, decide di…
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Piramidi egizie, la colpa del declino fu di un’eclissi solare totale: l’ipotesi in un nuovo studio
Piramidi egizie, la colpa del declino fu di un’eclissi solare totale: l’ipotesi in un nuovo studio del Politecnico di Milano
Elena – Il Giornale Popolare Un’eclissi solare totale verificatasi il 1° aprile 2471 a.C. potrebbe aver segnato un punto di svolta nella storia dell’Antico Regno, determinando la fine dell’era delle grandi piramidi egizie. Questa ipotesi rivoluzionaria, proposta dal professor Giulio Magli, esperto di archeoastronomia del Politecnico di Milano in uno studio appena pubblicato, apre nuove…
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Adamo ed Eva: SANGUE ROSSO E SANGUE BLU
Adamo ed Eva: SANGUE ROSSO E SANGUE BLU
Tratto e tradotto dal thread @AmurakaHidden 🧵 La Bibbia narra di Geova che prese una costola da ADAMO e creò EVA. I Vangeli sono letteralmente la migliore storia MAI raccontata, finché non viene presa alla LETTERA. Adamo è un ATOMO. La COSTOLA simboleggia un ELETTRONE. Il Legame di Adamo ed Eva è palesemente un LEGAME IONICO. Cos’è un LEGAME IONICO? “Un legame ionico è un tipo di legame…
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