#ansa piemonte
Explore tagged Tumblr posts
Text
#ansa#ansait#ansa ultima ora#ansa lombardia#ansa ultima ora terremoto#ansa veneto#ansa puglia#ansa piemonte#ansa emilia-romagna#ansa toscana#Agenzia ANSA: ultime notizie di cronaca#politica e sport#Scopri sul sito dell'Agenzia ANSA le ultime notizie su cronaca#politica#economia#sport#calcio e cultura dall'Italia e da tutto il mondo#Cosa vuol dire l acronimo Ansa?#In che anno è stata fondata l'Agenzia Ansa?#Come scaricare l'app Ansa?
0 notes
Text
Al via al Mimit il tavolo su Stellantis Mirafiori
E’ in corso al ministero delle Imprese e del Made in Italy il tavolo sullo stabilimento Stellantis di Mirafiori. Presenti il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il sindaco di Torino, Stefano Lorusso, i rappresentanti dell’azienda, l’Anfia e le organizzazioni sindacali. Riproduzione riservata © Copyright ANSA source
View On WordPress
0 notes
Text
Studio su diabete mellito di tipo 1, microinfusore più efficace di iniezioni multiple di insulina
Nei pazienti con diabete di tipo 1 si conferma la superiorità, rispetto alle iniezioni multiple giornaliere di insulina, del sistema MiniMed, uno dei più avanzati microinfusori per insulina e sensore glicemico, dotato di un sistema di monitoraggio continuo dell’insulina a scansione intermittente. Lo dimostrano i risultato dello studio Adap diffusi oggi in una nota da Medtronic, azienda leader mondiale in heatlhcare technology . Tali risultati - presentati, recentemente alla conferenza Advanced Technologies & Treatments for Diabetes (Attd) di Berlino - aprono la strada a una gestione del diabete di tipo 1 che abbandona il cosiddetto paradigma ‘Cgm- first’. Attualmente, infatti, la terapia standard prevede un approccio iniziale con Cgm (monitoraggio continuo del glucosio) per il dosaggio dell’insulina, per arrivare a soluzioni automatizzate solo in una fase successiva: è questo il cosiddetto paradigma Cgm-first. Alla luce delle nuove evidenze, è invece possibile sottoporre sin da subito il paziente a un trattamento con un sistema automatico di insulina (Aid) e non dover attendere che questi diventi ‘idoneo’ nel tempo. “Oggi la maggior parte dei pazienti con diabete tipo 1 inizia la terapia con un Cgm per poi passare gradualmente a una terapia con un sistema integrato automatizzato - spiega Ivana Rabbone, docente di pediatria presso la Scuola di medicina dell’Università del Piemonte Orientale e direttore della Struttura complessa di pediatria della Aou Maggiore della Carità di Novara -. I risultati dello studio Adapt, ma anche di altri studi clinici su popolazioni pediatriche, dimostrano invece che l’utilizzo di una soluzione tecnologica avanzata fin dall’esordio della malattia offre vantaggi significativi non solo sul compenso metabolico e sul raggiungimento dei risultati attesi, ma anche sulla qualità di vita dei pazienti”. “Le evidenze scientifiche - aggiunge Rabbone - ci dicono che l’adozione di un sistema automatico di insulina già dall’età pediatrica costituisce la migliore opzione di trattamento attualmente disponibile, soprattutto se si considera che è proprio in questa fascia d’età che viene prevalentemente diagnosticato il diabete di tipo 1: grazie alla tecnologia, possiamo oggi semplificare significativamente il percorso di cura aiutando i bambini – e ovviamente anche gli adulti -a convivere da subito con questa condizione, evitando lo stress di continui cambiamenti nella terapia e mitigandone per quanto possibile l’impatto nella quotidianità”. Lo studio Adapt - continua la nota - è stato condotto su adulti (di età pari o superiore a 18 anni) che non raggiungevano gli obiettivi glicemici. I risultati iniziali a 6 mesi, pubblicati su The Lancet Diabetes & Endocrinology, hanno dimostrato che gli utilizzatori del sistema Ahcl1 hanno registrato un aumento assoluto del 27,6% del time in range (Tir, ovvero la percentuale di tempo che il soggetto diabetico trascorre all’interno del periodo glicemico ottimale) e una riduzione dell'1,4% dell'HbA1C (emoglobina glicata) rispetto a coloro che utilizzavano Mdi + isCgm, senza un aumento del tempo di ipoglicemia. Questi risultati sono stati ancora maggiori durante la notte, con un aumento del Tir del 30,2%. Al termine del periodo di studio di 6 mesi, tutti i partecipanti in terapia con Mdi + isCgm sono passati al sistema ibrido avanzato ad ansa chiusa MiniMed™ 780G. A un anno, questi miglioramenti significativi sono stati riprodotti in questo gruppo di cross-over e sostenuti in quelli che hanno iniziato la terapia con Ahcl all'inizio dello studio. “Siamo molto orgogliosi dei risultati presentati - afferma Luigi Morgese, direttore Divisione diabete di Medtronic Italia - Esiste un numero sempre crescente di evidenze cliniche che dimostrano la superiorità dell'uso dei sistemi automatici di somministrazione dell'insulina come trattamento di prima linea per il diabete di tipo 1, in alternativa all'approccio graduale standard che prevede di iniziare i pazienti con un Cgm. Il sistema MiniMed™ 780G è un esempio concreto del nostro impegno nel supportare e affiancare i pazienti nella loro sfida quotidiana contro il diabete di tipo 1”. A questi i dati - continua la nota - si aggiungono quelli di un secondo studio randomizzato e controllato sponsorizzato dalla Juvenile diabetes research foundation (Jdrf), denominato Clver Trial e pubblicato sul 'Journal of the american medical association' (Jama), che ha dimostrato che nei giovani - dai 7 ai 17 anni - con diabete di tipo 1 appena diagnosticato, la gestione intensiva precoce, che include l'uso di un sistema Aid, ha portato a un tempo di autonomia superiore del 78% rispetto al 64% del gruppo di cura standard dopo un anno. Come indicato dalle recenti Raccomandazioni di Consenso Aid degli Stati Uniti e come dimostrato dai due studi clinici controllati randomizzati presentati all’Attd, i sistemi di somministrazione automatica di insulina presentano per il paziente con diabete di tipo 1 più vantaggi rispetto alla terapia standard con iniezioni multiple giornaliere di insulina attraverso Cgm. Un paziente con diabete di tipo 1 ha una lista infinita di regole da seguire, accortezze da tenere in considerazione e molte decisioni da prendere - almeno 180 secondo una ricerca di Stanford - nella propria quotidianità. La decisione più difficile da prendere è al momento dei pasti: quanti carboidrati ci sono, la quantità di insulina necessaria per coprire i carboidrati, come il corpo reagirà quel giorno a un pasto ricco di carboidrati, a dove si deve dosare e quando. Il sistema MiniMed™ 780G - conclude la nota - è stato progettato con l’obiettivo di eliminare l'onere di prendere molte di queste decisioni: è l'unico sistema chefornisce correzioni automatiche in 5 minuti - 24 ore su 24, 7 giorni su 7 - in modo che quando gli utenti dimenticano il bolo o sottostimano i carboidrati, il sistema fornisca automaticamente l'insulina di cui hanno bisogno. Read the full article
0 notes
Text
The 60-year-old Valencian who disappeared in Genoa has been found in Salerno
The 60-year-old Valencian who disappeared in Genoa has been found in Salerno
(ANSA) – VALENZA, JUL 28 – “Roberto Coco has been found. He had arrived as far as Salerno. “This was announced by Claudio Falleti, Penelope Piemonte contact person and lawyer of the 60-year-old family, who lived with one of the two sisters in Valenza (Alessandria) and died from Genoa on May 30.” We are happy, after almost three months, be alive. Thanks to the police and the tireless strength of…
View On WordPress
4 notes
·
View notes
Photo
Quando i media giustificano il carnefice che massacra moglie e figli Forse basterebbe capire da che parte stare. O almeno provare a raccontare evitando la trappola del pregiudizio pesantissimo, dello stereotipo reiterato, della violenza continua, costante. Che i media parlino di stupro, violenza, femminicidio e perfino stragi familiari c'è spesso uno squilibrio sconcertante, perfino volgare tra vittima e carnefice. L'ultimo carnefice, in ordine di tempo, si chiamava Alberto Accastello. A Carignano, in Piemonte, all'alba dell'8 novembre, armato di pistola, ha ucciso la moglie Barbara, il figlioletto di due anni Alessandro e perfino il cane. Ha fatto fuoco anche contro l'altra bimba della coppia, Aurora, che è in condizioni disperate. Poi si è tolto la vita. Nel raccontarci questa tragedia il Corriere della Sera riporta la testimonianza dei vicini, immancabili nella narrazione del dramma. Leggiamo per scoprire che Accastello "era un gran lavoratore, viveva per la famiglia. La moglie Barbara voleva separarsi, ma il marito non accettava la sua decisione. Ultimamente le liti tra loro sarebbero state frequenti. Lui «lavorava anche al sabato e la domenica per finire la villetta che avevano costruito — continuano i vicini —. Alberto era una persona tranquilla. Sempre attento e gentile. Evidentemente la prospettiva della separazione lo ha sconvolto. Aveva chiesto a Barbara un’altra possibilità, ma lei diceva “quando dico di no è no”. L’abbiamo vista ieri sera era tranquilla, anzi euforica». Sintesi: Accastello, brav'uomo, diventa pazzo quando la moglie Barbara gli chiede la separazione. Lei è "euforica", "quando dice no e no" e tanto basta per far scattare la mattanza. Oltre alle testimonianze dei vicini non esiste contraddittorio in questo articolo pubblicato dal quotidiano più importante d'Italia. E' un'equazione miserabile che confonde i piani, i ruoli. Chi è vittima, chi è carnefice? La strage della "persona tranquilla" sconvolta dall'eventualità della fine del rapporto è, in pratica, giustificata. Accade quasi sempre così. Se ti stuprano te la sei cercata (il vestito troppo corto, sei uscita di notte, hai bevuto), se ti ammazzano anche. Nella sostanza, insomma, il tema dell'articolo non riguarda il terribile gesto in sé, ma la narrazione del fatto. Una narrazione tossica. Nessuna separazione provoca un delitto. Dice bene sul Dubbio Simona Musco: "Applicare ad un tale orrore una attenuante di fondo è solo la conferma che c’è un problema culturale. Quello che magari anche in maniera inconscia – ma molto più spesso assolutamente consapevole – accetta le logiche del patriarcato, del possesso, della riduzione della donna e dei bambini ad oggetti che esistono solo in relazione al loro rapporto col marito/padre e della famiglia come unità inscindibile, da salvaguardare ad ogni costo". E' già successo, stesso taglio, medesima interpretazione. 7 giugno 2020. Lecco. Un uomo, Mario Bressi, uccide strangolandoli i due figli gemelli di 12 anni. Poi si toglie la vita. Titoli: “L’uomo ha commesso l'omicidio perché non poteva sopportare l'idea della separazione" (Ansa) "Separazione difficile, uomo uccide i due figli e si toglie la vita" (Tg Com). “Il dramma dei papà separati”. (Il Mattino) Morale: di chi è la colpa? Di un assassino o della separazione, ergo della donna che l'ha chiesta? E' un crinale pericolosissimo quello che i media in Italia, anche i più autorevoli, attraversano con la leggerezza degli incoscienti, talvolta dei complici. Nel caso di Accastello la strage è totale, in quella compiuta a Lecco c'è perfino un elemento devastante in più. Mario Bressi non uccide la ex moglie Daniela Fumagalli ma di fatto la condanna all'eterna consunzione, al pubblico ludibrio, al giudizio infame. E' una condanna a morte in contumacia. Colpa, è colpa tua. Come si sopravvive alla colpa di essere la ragione di un gesto così devastante? Come si sopravvive alla morte dei figli provocata da un incidente, una malattia, figuriamoci da quella ideata e realizzata dall'uomo che avevi scelto per amore? Esistono gli orfani, le vedove, i vedovi. Come si chiama un genitore, una madre, che subisce la morte di un figlio? In molte lingue non c'è parola. In sanscrito si dice vilomah, significa "evento avverso all'ordine naturale". Potremmo citare altre decine di casi. La semantica della violenza ha sempre una base linguistica. Le parole fanno male. Malissimo a volte. I professionisti dell'informazione dovrebbero saperlo e invece non si sottraggono alla lapidazione, al pregiudizio, agli stereotipi. Parte di un Tribunale che ha già scelto da che parte stare, chi condannare. Il 3 settembre del 2017 Lucio Marzo, anni 17, ammazza a pugnalate Noemi Durini, anni 16, in un paese in provincia di Lecce. La seppellisce, agonizzante, sotto un cumulo di pietre in aperta campagna. Dieci giorni dopo confessa. Il 14 settembre il Corriere titola "Il fidanzatino sotto torchio confessa: l'ho uccisa io". Sommario del pezzo: "Chi poteva pensare a una violenza tale da togliere la vita al suo amore?". Di che amore parliamo, scusate? Ripeto: chi è la vittima, chi è il carnefice? Quando il femminicidio avviene tra le pareti domestiche (nel 2019 le vittime sono state 73. A settembre 2020 siamo già a 53, e mancano 3 mesi alla fine dell'anno) la titolazione è perfino più subdola, una sovrabbondanza di termini che di fatto giustificano il massacratore. Eccoli: raptus raptus di gelosia passione paura dell'abbandono aveva il terrore di perderla la donna della sua vita amore tormentato amore malato perdita di controllo Guardate, basta digitare su Google "uccisa per gelosia", 211mila risultati in 50 secondi. Il meccanismo è sempre lo stesso: rendere le vittime invisibili, portare le donne sul banco degli imputati, reiterare la colpa di chi colpe non ha nel chiedere una separazione. Sono codici linguistici pericolosissimi, tanto da indurre il lettore/la lettrice a ricercare particolari morbosi sulla vittima tali da spiegare la gelosia dell'uomo, e in fondo a motivare l'accaduto in virtù del terribile e ingestibile raptus. All'interno del Codice deontologico dei giornalisti esiste il Manifesto di Venezia, settembre 2017, fortissimamente voluto da Giulia, il collettivo di giornaliste nato nel 2011 con l’obiettivo di modificare lo squilibrio informativo sulle donne anche utilizzando un linguaggio privo di stereotipi e correttamente declinato al femminile. Tre anni dopo è cambiato poco, purtroppo. Quasi nulla. Daniela Amenta
49 notes
·
View notes
Text
BASTA POLVERI SOTTILI: IN ITALIA ARRIVA IL BIOMETANO
Il primo impianto agricolo per la produzione di Biometano liquefatto in Italia è stato inaugurato a Candiolo (Torino).
La cooperativa agricola Speranza è riuscita a creare il primo processore per ottenere BioGNL (Gas naturale biologico liquefatto) dagli scarti agricoli e zootecnici. Il biometano è una fonte di energia rinnovabile che permette di alimentare mezzi di trasporto ecologici abbattendo del 70% le emissioni di ossido di azoto e biossido di azoto e del 99% quelle di polveri sottili rispetto ai mezzi tradizionali.
Il biometano è un gas combustibile derivato dal biogas ottenuto rimuovendo da questo l'anidride carbonica tramite una procedura di purificazione che cattura e trasforma la Co2 rilasciata nel processo, creando la Co2 biogenica (o neutra) che può essere a sua volta destinata al mercato e che non ha impatto sull’equilibrio ambientale. Il biometano liquefatto prodotto in Piemonte andrà ad alimentare inizialmente cinquanta mezzi pesanti del gruppo di autotrasporti Maganetti, permettendo così spedizioni pulite su gomma a lungo raggio e si prevede potrà espandersi in futuro per coinvolgere il sistema dei trasporti nazionali.
___________________
Fonte: Ansa - 12 marzo 2021
Volonwrite per Mezzopieno
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact cheching delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
✛ Guarda come sostenere Mezzopieno
1 note
·
View note
Link
31 notes
·
View notes
Text
Brucia gasdotto nell'Alessandrino, fiamme alte 20-30 metri
Brucia gasdotto nell’Alessandrino, fiamme alte 20-30 metri
L’incendio è visibile dall’autostrada A7 articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/piemonte/notizie/2022/10/04/brucia-gasdotto-nellalessandrino-fiamme-alte-20-30-metri_1d7d0c5a-5f1e-4c1a-9d1d-03bd40f4674f.html (ANSA) – Serravalle Scrivia, 04 ottobre 2022 I vigili del fuoco di Alessandria e di Novi Ligure sono impegnati nello spegnimento di un incendio scoppiato in un tratto di gasdotto,…
View On WordPress
0 notes
Text
Colombotto Rosso, il pittore che ispirò Dario Argento - Piemonte - ANSA.it
0 notes
Text
Più caute le imprese piemontesi, vanno meglio i servizi
Positive previsioni sull’occupazione, elevati gli investimenti (ANSA) – ROMA, 11 LUG – Emerge cautela nelle previsioni delle imprese piemontesi per il terzo trimestre dell’anno, dai dati dell’indagine congiunturale effettuata a giugno dall’Unione Industriali Torino e da Confindustria Piemonte, con le valutazioni di oltre 1.200 realtà manifatturiere e dei servizi. Rispetto a marzo, quando gli…
View On WordPress
0 notes
Text
Cybersicurezza: startup Toothpic, +70% frodi online - Ansa
Cybersicurezza: startup Toothpic, +70% frodi online – Ansa
#Cloudcity | #ITNews | @SilvioTorre https://www.ansa.it/piemonte/notizie/2022/01/14/cybersicurezza-startup-toothpic-70-frodi-online_b9667fef-f7e6-4544-a1cb-a7e2d1404030.html Cybersicurezza: startup Toothpic, +70% frodi online Ansa
View On WordPress
0 notes
Text
Studio della civiltà nuragica nelle scuole del Piemonte
Studio della civiltà nuragica nelle scuole del Piemonte
{$inline_image} Leggi la notizia su Ansa Studio della civiltà nuragica nelle scuole del Piemonte
View On WordPress
0 notes
Text
'5 minutes before', last takes for Chiarini's teen dramedy
‘5 minutes before’, last takes for Chiarini’s teen dramedy
(ANSA) – ROME, DECEMBER 16 – Filming of the new teen-dramedy TV series “5 minutes earlier”, directed by Duccio Chiarini and produced by Panamafilm in collaboration with Rai Fiction, with the contribution of POR FESR Piemonte 2014, will end on December 23 ‐2020 and the support of Film Commission Torino Piemonte. The story, set in Turin today, follows the events of the sixteen-year-old Nina and her…
View On WordPress
#cast#clapperboard#Duccio-Chiarini#each other#location#Nina#panamafilm#Piedmont#Rai#recovery#Rossella-Tarantino#Tecla-Insolia#the#troupe#TV series
0 notes
Link
Totale responsabilità del cretino imperiale min.Toninelli, l’aver risvegliato gli zombie notav dal sonno dell’indifferenza (e della fine dei soldi stanziati per loro).
Verosimilmente il giochino 5Stelle è fatto per ottenere qualche variantina di tracciato nazionale alle porte di Torino, per non perdere completamente la faccia - e tutti i comuni della cintura torinese, come sta già succedendo.
Occhio comunque 5Stelle, state tirando la corda della pazienza del Nord: manca sempre meno al calcioinchiulo finale leghista a questo governo di transizione. Il mio pronostico è che dall’equinozio in poi ogni momento è buono. Le scuse, primo il cd. “decreto dignità”, cominciano a addensarsi.
2 notes
·
View notes