#anna piaggi
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Stardust David Bailey
Con un saggio di Tim Marlow
Skira, Milano 2015, 272 pagine, 26x33,8cm, Inglese, ISBN 9788857227795
euro 58,00 - 50% €29,00
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Catalogo Mostra PAC 1 marzo 2 giugno 2015
Oltre 300 fotografie, alcune delle quali inedite, selezionate personalmente da David Bailey dal suo immenso archivio, ripercorrono più di mezzo secolo di carriera del grande artista.
Francis Bacon, Salvador Dalí, Johnny Depp, Bob Dylan, Mick Jagger, Man Ray, Bob Marley, Jean Shrimpton: una straordinaria galleria di attori, scrittori, musicisti, politici, registi, modelle, artisti, ma anche persone incontrate durante i suoi viaggi in Australia, India, Sudan e Papua Nuova Guinea; molti famosi, alcuni sconosciuti, tutti assolutamente coinvolgenti e memorabili. Nato a Londra nel 1938, negli anni Sessanta David Bailey si è affermato nella fotografia di moda come collaboratore di Vogue, divenendo uno dei più popolari esponenti del mondo della fotografia d’autore; la creazione di ritratti, geniali e spesso provocatori, è sempre stata un interesse centrale nella sua attività. Pubblicata in occasione della grande mostra milanese (co-prodotta da Comune di Milano, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea e Tod’s) proveniente dalla National Portrait Gallery di Londra, la monografia è suddivisa per temi, con immagini iconiche affiancate da ritratti meno noti e inediti, ed è introdotta da un saggio dello storico dell’arte Tim Marlow. David Bailey, membro onorario della Royal Photographic Society, è considerato uno dei più grandi fotografi viventi. Nel 2001 è stato insignito del titolo di Commander of the Order of the British Empire, come riconoscimento per il suo impegno artistico. Ha recentemente pubblicato Bailey’s East End (2015). Tim Marlow, storico dell’arte inglese, autore di numerosi libri e presentatore di programmi radiofonici e televisivi, è direttore delle mostre della galleria londinese di arte contemporanea
18/01/24
#David Bailey#Stardust#photography exhibition catalogue#PAC Milano 2015#Francis Bacon#Mick Jagger#Joseph Beuys#Anna Piaggi#Jean Shrimpton#Salvador Dalì#Bob Dylan#Man Ray#Bob Marley#Jerry Hall#Jack Nicholson#Diana Vreeland#Grace Jones#Kate Moss#Vivienne Westwood
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Ballet dancers backstage in the 1940s
#ballet moodboard#ballet aesthetic#balletcore#ballet#vinatge#vintage photoshoot#vintage photography#1940s photography#film photography#backstage#w magazine#alexander mcqueen#circus#vintage circus#elsa schiaparelli#isabella blow#dazed and confused#anna piaggi#christian lacroix#diana ross#film#movies#coquette#coquette moodboard#girlblogging#nymph aesthetic#sofia coppola#this is a girlblog#coquette aesthetic#lana del rey
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Harper’s Bazaar December 1979. “Holiday Seduction Guide” featuring Karl Lagerfeld and Yves Saint Laurent, photographed by François Lamy.
#harper's bazaar#karl lagerfeld#anna piaggi#yves saint laurent#christmas#flowers#illustration#vintage fashion#fashion#vintage magazine#chloe#chanel#fendi#vintage#retro#seventies#francois lamy#hat#fashion designer#hb*#*
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Anna Piaggi, Dazed & Confused issue 77, May 2001 ..
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Anna Piaggi
https://www.unadonnalgiorno.it/anna-piaggi/
Anna Piaggi è stata la figura più affascinante della cultura della moda italiana.
Giornalista e scrittrice, musa dei più grandi maestri della Couture, aveva un’estetica spiazzante che incarnava il concetto più sublime di stile.
Superava l’eccentrico nei suoi ricercatissimi look che, spaziando tra epoche e luoghi geografici, hanno influenzato e ispirato generazioni di stiliste e stilisti.
Uno per tutti, Karl Lagerfeld che le ha dedicato il libro Anna-cronique. Un diario di moda del 1986.
Nata a Milano, 22 marzo 1931, prima di diventare giornalista è stata segretaria e traduttrice per Mondadori. È stata sposata con Alfa Castaldi fotoreporter che lei ha introdotto nel mondo della moda, dal 1962 fino alla morte di lui, nel 1995. Un sodalizio artistico e culturale che li ha visti lavorare insieme per mostre, happening e campagne pubblicitarie innovative.
Ha vissuto per un periodo a Londra che ha rappresentato il punto di svolta nel suo approccio stilistico e la consapevolezza di poter diventare con la sua immagine e la sua scrittura, tutto ciò che desiderava.
Ha scritto per diverse riviste nazionali e internazionali tra cui l’Espresso e Panorama e contribuito a creare periodici quali Arianna o Vanity.
Anna Piaggi si è inventata il ruolo editoriale del direttore creativo e anticipato i concetti di Made in Italy e di vintage, con la sua attitude ha creato tendenza riuscendo a trascinare designer e creativi di tutto il mondo.
Si è inventata la rubrica D.P. Doppie Pagine di Anna Piaggi per Vogue nel 1988, in cui ha sperimentato la sua nuova forma di giornalismo. Con un approccio dal sapore postmoderno, raccontava la moda in maniera evocativa attraverso giochi di parole e grafiche accattivanti.
Ha saputo intercettare e decodificare, come nessuno e nessuna prima di lei, il messaggio degli stilisti e delle stiliste.
È arrivata al vintage, in una sorta di operazione filologica, tramite l’analisi degli abiti nella loro storia, percorso necessario per poterli comprendere nella loro interezza.
Vedeva il disegno come sublimazione della fotografia e la costruzione dei suoi look era concepita come un disegno in cui tutto era studiato.
Maestra indiscussa dell’abilità di trasformarsi, è stata una figura fluida, a tratti grottesca, ma sempre originale e unica.
Ha concepito la moda come sistema aperto, di denuncia delle norme estetiche, abbattendo le convenzioni che girano attorno alla costruzione estetica dell’identità, creando nuove possibilità. Con la sua presenza incarnava l’elemento perturbante, destabilizzando tutto ciò che la circondava.
Nella sua stupefacente libertà è un’icona che resterà per sempre nella memoria collettiva. È stata in grado di utilizzare l’effimero per mettere in discussione i limiti culturali del quotidiano, a volte stretti e giudicanti.
La moda è stata la sua arma capace di sovvertire gli stereotipi estetici.
Ha lasciato la terra e il suo mitico guardaroba il 7 agosto 2012, a Milano.
Nel 2016 le è stato dedicato il documentario, Anna Piaggi – Una visionaria nella moda, a cura di Alina Marazzi che, attraverso i racconti e le interviste di personaggi della moda che l’hanno conosciuta, ha intrecciato la storia del costume, delle avanguardie artistiche, del teatro e della musica, per comporre il ritratto della donna che ha saputo dare alla moda il senso più alto e profondo.
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Moments Roxanne Lowit Photographs
Textes et dessins inédits en fin d'ouvrage par Marian McEvoy, Grace Jones, Sonia Rykiel, Bob Colacello, Yves Saint Laurent
Editions Assouline, Paris 1992 2nd Ed, 164 pages, 22x32cm, ISBN 2-908 228-08-4
euro 150,00
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A record of the celebrity photographs of Roxanne Lowit including superb black and white portraits of Salvador Dali, Grace Jones, Karl Lagerfeld, Yves-Saint Laurent, Diana Vreeland, Andy Warhol, Anna Piaggi,Lou Reed etc) .
12/07/24
#Roxanne Lowit#moments#photography books#Salvador Dali#Grace Jones#Karl Lagerfeld#Yves Saint Laurent#rare books#fashion books#fashionbooksmilano
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Mai nessuno scriverà bene di moda come scriveva Irene Brin o Anna Piaggi
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El País Semanal. Editorial “Al otro lado del espejo”.
Ayte. de Jennifer Bauser.
Fot: Juan Gatti.
Laura Ponte como Siouxie, Alaska como Dolly Parton, Beatriz de Borbón como Anna Piaggi, Miranda Makaroff como Stevie Nicks.
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Illustrators Research
Antonio Lopez
Antonio Lopez (February 11, 1943 – March 17, 1987) was a Puerto Rican fashion illustrator , Antonio was the most admired illustrator of his time. He worked for all the international Vogues ,Harper’s Bazaar, Interview, New York Times, Anna Piaggi’s Vanity and Sportsgirl (Australia). The fashion world is embracing inclusivity and diversity, and Antonio and Juan [Ramos, Lopez’s long-time collaborator] were advocating that as early as the mid-60s.”
Cochrane, L. (2017). Antonio Lopez: the fashion illustrator who revolutionised the industry. [online] the Guardian. Available at: https://www.theguardian.com/fashion/2017/oct/08/antonio-lopez-the-fashion-illustrator-who-revolutionised-the-industry.
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Rara Avis
Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane
a cura di Sofia Gnoli
testi di Emanuele Coccia, Karen Van Godtsenhoven, Peter McNeil, Natsumi Nonaka e Simona Segre-Reinach
Marsilio Arte, Venezia 2024, 129 pagine, 17x24cm, ISBN 9791254632086
euro 24,00
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Di magia e metamorfosi parlano gli abiti e gli accessori protagonisti della mostra Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane, dedicata all’arcana corrispondenza che lega la moda al mondo ornitologico. In occasione dell’esposizione visitabile dal 24 aprile al 21 luglio 2024 alle Uccelliere Farnesiane sul Palatino, Marsilio Arte pubblica il catalogo Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane a cura di Sofia Gnoli, studiosa di moda e curatrice della mostra. Grazie alle ricche illustrazioni e ai testi di Emanuele Coccia, Karen Van Godtsenhoven, Peter McNeil, Natsumi Nonaka e Simona Segre-Reinach, il volume accompagna il lettore alla scoperta di una vera e propria ornitologia della couture, in un creativo e fantasioso dialogo tra mondo umano e mondo animale.
Inquietanti o benevoli, comunque metaforici, gli uccelli fanno parte del lessico delle apparenze sin dall’antichità. Pappagalli, aquile, struzzi e pavoni hanno periodicamente incantato cavalieri e regine, principesse e muse del gusto. Attraverso le stupefacenti creazioni di celebri e innovativi designer, da Dior a Gucci, da Jean-Paul Gaultier a Thierry Mugler, da Chanel a Schiaparelli, come una contemporanea Wunderkammer Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane racconta un percorso suggestivo che si snoda tra abiti-uccello visionari ed eccentrici e accessori piumati.
Apre il volume il contributo Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane della curatrice Gnoli, in cui un excursus storico sul rapporto tra moda e mondo ornitologico fa da spunto per un approfondito racconto della mostra e del percorso espositivo. La storica dell’arte Natsumi Nonaka in Le Uccelliere Farnesiane sul Palatino a Roma analizza questi due padiglioni gemelli che sorgono sul colle romano, ripercorrendone la storia e gli utilizzi. Livree da sogno. L’abito come luogo di metamorfosi è il saggio del filosofo Emanuele Coccia, una riflessione storico-antropologica sul rapporto tra moda, metamorfosi e mondo ornitologico. Karen Van Godtsenhoven firma Donne alate, moda e femminismo, testo in cui l’autrice indaga sull’immagine metaforica della donna-uccello come riflesso del fluttuante status del femminile nella società per le sue associazioni con purezza, sessualità, vizio, fragilità, morte, rinascita e immortalità. Segue il contributo Leggera come una piuma: la moda tra desiderio e disgusto dello studioso Peter McNeil, in cui viene affrontata la funzione sociale e culturale delle piume nel promuovere idee sull’abbigliamento e sul corpo umano. Volare alto. Verso un’industria più etica e responsabile è il testo di Simona Segre-Reinach che descrive la il progresso e le conquiste raggiunte nel campo della protezione degli animali impiegati nella moda, dagli uccelli a quelli da pelliccia. Completa il catalogo l’elenco delle opere in mostra.
10/05/24
#Rara Avis#Moda in volo#fashion exhibition catalogue#Sofia Gnoli#Uccellerie Farnesiane Roma 2024#Marlene Dietrich#Anna Piaggi#Gucci#Dolce&Gabbana#Capucci#Dior#Mugler#Givenchy#fashion books#fashionbooksmilano
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Here’s the time Pierre Cardin and Karl Lagerfeld *almost* got into a fight about Anna Piaggi
#pierre cardin#anna piaggi#karl lagerfeld#vintage fashion#fashion#vintage newspaper#newspaper#DRAMAAAA
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Milano, “The Vogue Closet”: dal 19 al 21 aprile apre al pubblico in Italia
Milano, “The Vogue Closet”: dal 19 al 21 aprile apre al pubblico in Italia. Dal 19 al 21 aprile, in occasione della Milano Design Week, Vogue Italia aprirà le porte della sua redazione, in Piazzale Luigi Cadorna 5, per un evento speciale: The Vogue Closet. Il suo mitico armadio sarà svelato al pubblico attraverso una serie di installazioni creative che racconteranno tutto il mondo Vogue e i suoi valori. Nell’immaginario collettivo, l'armadio non è un semplice contenitore, ma un mondo magico nel quale collezioniamo oggetti del desiderio. Vogue guiderà i visitatori in questo mondo onirico mostrando tutti i volti del suo straordinario e sorprendente guardaroba, tra nuove tendenze e capi irrinunciabili. Questo viaggio immersivo, fatto di creatività e immaginazione, si snoderà attraverso una serie di 'stanze’. Spazi complementari nei quali arte, moda e design si intrecceranno indissolubilmente, per raccontare tutti i segreti dell'iconico magazine di moda. The Wonder Closet, custode dei capi e degli accessori più ambiti, è il luogo dove la moda contemporanea assume volti sempre diversi, tra nuove tendenze e sogno. Non poteva mancare The Garden of Beauty, la stanza focalizzata sulla bellezza: il completamento perfetto per un beauty look en pendant con l'outfit. Tra pezzi unici e rarissimi, The Icon’s Wardrobe vi porterà alla scoperta della storia della moda attraverso l'incredibile archivio di Anna Piaggi. Centrale nel progetto sarà l’importanza dell’approccio consapevole a partire da The Fairy-tale Art Studio che ospita Valentino Sleeping Stock, iniziativa che dal 2021 promuove la nascita di una nuova vita per lo stock di tessuti dormienti della Maison, all’interno di un contenitore visivo in cui il dialogo culturale di 3 artisti internazionali specializzati nella ricerca materica - Georg Haberler, Giada Yeya Montomoli e Thomas De Falco - genera nuove espressioni creative. Al centro di tutto, il riuso con uno sguardo attento all’awareness ambientale e sociale: per l’occasione, Maison Valentino ha donato a Vogue Italia più di 80 metri di tessuti Valentino Sleeping Stock, provenienti dai suoi Atelier Haute Couture, curati e selezionati appositamente affinché gli artisti possano reinterpretarli in una nuova espressione personale creativa, testimone dei nostri tempi e del DNA della Maison. Una continua conversazione per celebrare la creatività, l’individualità, la circolarità con un approccio giving back - valori condivisi con la Community. L'itinerario di The Vogue Closet avrà al centro anche uno spazio dedicato alla community di Vogue, The Dreamy Talk Room, dove ci sarà l'occasione per condividere pensieri e riflessioni sulla moda, con un palinsesto di nove appuntamenti, curato in collaborazione con Salotto Studio, dedicato al guardaroba e alle storie di stili. Durante i talk verranno toccate diverse e importanti tematiche, tra cui la diversity & inclusion, l'abbigliamento come forma di espressione, e il riuso creativo e sostenibile dei tessuti, con ospiti di spicco come Anna dello Russo, Arthur Arbesser, Matteo Augello e Jordan Anderson. Il percorso si chiude con l’armadio di VOGUE Collection, la collezione di abbigliamento firmata Vogue, con una selezione di felpe, T-Shirt e cappellini tra novità, best seller e grandi classici realizzati in 100% cotone biologico. Supporter dell'iniziativa è Generali, assicuratore leader in Italia e Partner di Vita di persone, famiglie e imprese, a cui The Vogue Closet apre le porte per l’evento Prima fila Gran Galà, dedicato in esclusiva agli agenti Generali vincitori del Contest “Prima Fila”. Generali, per l’occasione, ospiterà Francesca Ragazzi, Head of Editorial Content di Vogue Italia, e l’interior designer Sara Ricciardi, che terranno un talk su come il design possa influenzare, ispirare e migliorare la vita delle persone. L’oasi beauty di The Vogue Closet è il luogo perfetto per accogliere il nuovo progetto di KIKO Milano pensato per valorizzare l’unicità di ogni persona: la Beauty Roar Collection. A creare un legame tra le due realtà è proprio il concetto di una bellezza che mette al centro l'identità individuale. La nuova linea di KIKO Milano è basata su texture universali che si adattano alle diverse tonalità della pelle enfatizzando ciò che rende speciale e unica ogni persona. Millefiori® Milano, invece, inebrierà la stanza dei talk con la sua nuova fragranza Lychee Rose offrendo agli ospiti un’esperienza sensoriale, non solo olfattiva ma anche visiva, legata al colore e al design. Lighting Partner dell'evento è FLOS. La storica azienda italiana che crea luci capaci di ispirare, divertire e incantare, illuminerà The Vogue Closet con le sue creazioni più iconiche. Un patrimonio ricchissimo di pezzi cult e senza tempo, che uniscono il design e la tecnologia all'arte e alla cultura. Non poteva mancare Inkiostro Bianco, un laboratorio di idee applicate all’interior design specializzato nella produzione di superfici continue e tra le realtà più creative e innovative del momento, che ha contribuito a impreziosire il percorso di The Vogue Closet con il suo stile unico dal forte impatto emozionale. Situér Milano sarà protagonista, infine, con i suoi arredi dalle linee minimali e dalle ricercate finiture colorate, in perfetto equilibrio tra estetica e funzione e con uno sguardo sempre rivolto alla sostenibilità. Dietro al progetto The Vogue Closet c’è l'interior designer Sara Ricciardi che si è ispirata alle ‘Cronache di Narnia’. Ecco il palinsesto completo di The Vogue Closet: - MERCOLEDÌ 19 17.00 - 17.30 ACCESSORIES OF THE FUTURE: A CHAT ABOUT ETHICAL JEWELRY Che cosa sappiamo di sostenibilità quando parliamo di gioielli? Guardiamo verso il futuro con due giovani imprenditrici creative: Fiammetta Cicogna, founder di Inblico, brand Made In Italy che utilizza solo diamanti sostenibili e coltivati, e Maria Sole Ferragamo, founder di SO-LE STUDIO, che crea gioielli e accessori riutilizzando pellami abbandonati e trucioli di ottone. Speakers: Fiammetta Cicogna e Maria Sole Ferragamo Moderatore: Victoria Genzini di Salotto Studio Talk in italiano 18.00 - 18.30 THE ART CLOSET: FEMALE ARTISTS AND THEIR WORLDS Un confronto su tre artiste contemporanee: Latifa Echakhch, Simone Fattal e Corita Kent. La gallerista milanese Francesca Kaufmann e la Senior Director di kaufmann repetto, Astrid Welter, ci raccontano del successo internazionale di queste artiste, in un sistema dell’arte ancora troppo spesso pervaso da strutture non inclusive. Speakers: Francesca Kaufmann e Astrid Welter Moderato da: Antonio De Martino di Salotto Studio Talk in italiano 19.00 - 19.30 VALENTINO SLEEPING STOCK: A STORY OF CREATIVE UPCYCLING Un viaggio con Maison Valentino e Tissu Market alla scoperta del risveglio dello stock dei tessuti dormienti della Maison in ottica di riuso creativo e giving back. In conversazione Franck Lellouche, fondatore del reseller tessile parigino, e Victoire Chopinaud, Image to Communication Manager di Valentino e ideatrice della partnership. Un dialogo tra passato, presente e futuro verso nuove interpretazioni creative in ottica di upcycling. Speakers: Frank Lellouche e Victoire Chopinaud Moderato da: Federica Salto, Senior Fashion News Editor di Vogue Italia Talk in inglese - GIOVEDI 20 17.00 - 17.30 FITTING IN: INCLUSIVITY AND DESIGN Lo scrittore e stylist Jordan Anderson e il designer Arthur Arbesser aprono un dialogo sull’identità e l’espressione di sé attraverso scelte di estetica. Dal design con cui riempire le nostre case ai vestiti che decidiamo di indossare. La curatela del proprio mondo come specchio di noi stessi, dall’infanzia a oggi. Speakers: Arthur Arbesser e Jordan Anderson Moderato da: Victoria Genzini di Salotto Studio Talk in inglese 18.00-18.30 I WILL BE YOUR MIRROR: ANNA & ANNA La casa-armadio: quando la propria abitazione si trasforma in un guardaroba, diventando un vero e proprio archivio moda dove a regnare è l’eclettismo. Anna Dello Russo e Stefano Piaggi raccontano il mondo dell'icona della moda Anna Piaggi. Speakers: Anna Dello Russo e Stefano Piaggi Moderato da: Francesca Ragazzi, Head of Editorial Content Vogue Italia Talk in italiano 19.00-19.30 THE “PLASTIC” CLOSET: NIGHTLIFE AS A SELF EXPRESSION JOURNEY THROUGH CLUB DOMANI Queer culture e espressione di sé attraverso la notte Milanese: usare l’armadio per esprimere ed esplorare l’identità. Una conversazione aperta tra regine della notte. Speakers: Andrea Ratti e Sergio Tavelli Special Guests: Jury Schiavi, in arte Sissy Galore, Nettuno Battisti e Lola Kills Moderato da: Victoria Genzini di Salotto Studio Talk in italiano - VENERDI 21 17.00 - 17.30 THE ITALIAN HERITAGE CLOSET Conversazione sull’heritage del fashion design italiano: l’infanzia, i bauli delle nonne, le perle della mamma, le pellicce delle signore e i panni stesi. Un’esplorazione onirica e leggera del legame tra infanzia, moda, italianità, heritage e futuro. Speakers: Matteo Augello e Riccardo Scaburri di Lessico Familiare Moderato da: Sara Sozzani Maino, Educational and Scouting Advisor Vogue Italia Talk in italiano 18.00 - 18.30 THE CLOSET ART STUDIO: A CONVERSATION TO INSPIRE Da dove traggono ispirazione gli artisti? Che rapporto hanno con lo spazio e la realtà che li circonda? Un dialogo su ispirazione, creatività e matericità con i talenti internazionali coinvolti nella reinterpretazione dei tessuti dormienti di Maison Valentino, guidato dall’upcycling e dalle sue infinite sfumature artistiche. Speakers: Giada Yeya Montomoli e Georg Haberler Moderato da: Viola Bisiach, Managing Editor and Special Projects Lead Vogue Italia Talk in inglese 19.00 - 19.30 THE CLOSET: HOW DESIGN IMPACTS OUR LIVES Progettare uno spazio o progettare te stesso. Lo stile personale, proprio come il design, invade, influenza e anima tutto ciò che ci circonda. È l’indissolubile legame tra moda e design, una dualità che ognuno di noi vive quotidianamente. Speakers: Francesca Santambrogio e Sara Ricciardi Talk in italiano Per visitare The Vogue Closet e partecipare ai talk è necessaria la registrazione - gratuita - tramite Eventbrite.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Anna Piaggi by David Bailey 2003
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Alina Marazzi
Alina Marazzi, regista e produttrice, pone al centro della sua ricerca la soggettività femminile e il lavoro sulle immagini della memoria.
Nata a Milano, il 5 novembre 1964, è figlia di Antonio Marazzi e di Liseli Hoepli che, afflitta da una grave depressione, si è suicidata quando lei aveva sette anni. Ha studiato cinema a Londra negli anni ottanta.
Alternando la regia di documentari per la televisione, il lavoro di aiuto regista per il cinema, ha collaborato con realtà artistiche come Studio Azzurro e Fabrica. In ambito socio culturale, ha diretto laboratori audiovisivi in carcere.
Ha ricevuto l’attenzione della critica e del pubblico internazionale nel 2002 con Un’ora sola ti vorrei, il suo primo film-documentario d’autore, fondativo della sua poetica, realizzato interamente con filmati di famiglia. L’opera, che traccia che un ritratto della madre persa prematuramente, ha ottenuto la menzione speciale della giuria al Festival del cinema di Locarno e il premio per il miglior documentario al Torino film festival.
La sua indagine sul femminile è proseguita con Per sempre del 2005, documentario sulla clausura che ha vinto il Bellaria Film Festival e con Vogliamo anche le rose, del 2007 che mostra quindici anni di lotte per l’emancipazione sociale della donna, intrecciando il piano privato con la storia collettiva attraverso l’uso di filmati di repertorio e frammenti di diari. Il film è stato candidato ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento per il miglior documentario.
Tutto parla di te, sul tema del lato oscuro della maternità le è valso il premio Tao Due Camera d’Oro come miglior regista emergente al Festival di Roma 2012. Un film di finzione interpretato da Charlotte Rampling e Elena Radonicich, che intreccia linguaggi artistici come danza, animazione e fotografia d’autore, con filmati d’archivio.
Nel 2014 ha realizzato Confini, cortometraggio con filmati d’archivio dell’Istituto Luce sulla Grande guerra e versi poetici di Mariangela Gualtieri, inserito nel film collettivo 9×10 novanta che ha ricevuto la menzione speciale ai Nastri d’Argento.
Ha anche curato la drammaturgia video multicanale di due opere liriche contemporanee di Mauro Montalbetti: Il sogno di una cosae Hayè, le parole la notte.
Dopo Anna Piaggi, una visionaria nella moda, ha realizzato tre brevi ritratti di donne milanesi per Gucci su commissione della rivista Vanity Fair.
To cut is to think, cortometraggio sull’artista Lucia Marcucci, ha aperto lo streaming live della sfilata Dior collezione primavera-estate 20/21.
I suoi film hanno ricevuto premi e riconoscimenti a festival internazionali, sono stati trasmessi in tv in Italia e all’estero, distribuiti in sala, e proiettati in musei e gallerie d’arte in tutto il paese.
È nel Cda della Fondazione Cineteca di Bologna e nel Comitato Artistico Teatro dell’Arte Triennale Milano. Tiene lezioni e seminari in scuole e università in Italia e all’estero.
Ha scritto Baby Blues, pubblicato nell’antologia Tu sei lei del 2008 e Sentimento, nell’antologia Parola di Donna – Ponte alle Grazie, del 2011. E ancora introduzioni a libri, articoli per quotidiani e riviste. È l’autrice della voce “madre” nel dizionario Zingarelli 2015.
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