#anello stile gotico
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mystictidalwavedestiny-blog · 7 months ago
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Il fascino del gotico: un tuffo nel mondo dei gioielli audaci e drammatici
Nel regno dei gioielli, c’è uno stile che si distingue per la sua audacia, dramma, e un tocco di misterioso – lo stile gotico. Questa forma distintiva di ornamento, spesso caratterizzata da motivi scuri, disegni intricati e una ricca storia, è stata fonte di fascino ed espressione per molti. Lo stile gotico in gioielli non è solo di fare una dichiarazione di moda; si tratta di abbracciare…
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bloodyfairy83 · 8 months ago
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"I tre volti della paura"(Mario Bava, 1963)
Difficile stabilire quale sia il miglior film di Mario Bava. Ognuno dei suoi lavori rappresenta un tassello che compone una filmografia spettacolare che lo renderà il Maestro del cinema horror italiano.
Uno dei suoi lavori che apprezzo in particolar modo è "I tre volti della paura", un film diviso in 3 episodi introdotti dal grandissimo Boris Karloff. Tre episodi differenti tra loro ma tutti validissimi, curati e affascinanti in egual maniera.
"Il telefono", accreditato a Maupassant, in realtà è tratto da un racconto di F.G.Snyder. Episodio thriller che personalmente mi crea ansia ogni volta che lo riguardo.. raffinato, intrigante e claustrofobico. La protagonista, Rosy, riceve durante la notte continue telefonate da parte di un maniaco che le dice che morirà entro l'alba e qualsiasi suo tentativo di salvarsi, sarà inutile, persino chiamare la polizia non servirebbe a nulla, visto che l'assassino sembra essere lì nei dintorni e la sta addirittura spiando. Ma non tutto è come sembra...
Altrettanto interessante l'episodio "I Wurdalak' tratto da un racconto di Tolstoj, un horror gotico ambientato nell'800, dove troviamo una famiglia minacciata dalla presenza dei Wurdalak, vampiri che uccidono coloro che in vita hanno amato di più. Oltre ad introdurre i 3 episodi, Boris Karloff interpreta Gorca, l'anziano padre partito da oltre cinque giorni per dare la caccia ad un Wurdalak, ma egli stesso diventerà uno di loro. Bellissimo episodio, ambientazioni tetre e suggestive, con un uso impeccabile delle luci in perfetto stile baviano.
Il terzo episodio, "La goccia d'acqua" è tratto da un racconto di Cechov.
La protagonista, un' infermiera di nome Helen Chester viene chiamata per vestire il cadavere di una medium deceduta durante una seduta spiritica. L'infermiera, nota che il cadavere indossa un anello e lo ruba. Da quel momento in poi inizieranno a verificarsi fenomeni paranormali che terrorizzeranno Helen. Episodio che nonostante la breve durata riesce a creare un'atmosfera inquietante e spettrale, tra virtuosismi registici, e uso azzeccato del sonoro.
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mademoisellesabi · 5 years ago
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La Route des Vins, ovvero la Strada dei Vini è sicuramente uno degli itinerari più suggestivi da fare in Alsazia. Si tratta di 150 chilometri da Thann a Marlenheim attraversando una magnifica campagna tappezzata di vitigni, punteggiata da castelli arroccati e colorati villaggi e ancora boschi e vallate che sembrano usciti da una favola, che portano alla scoperta dei famosi vini alsaziani: Riesling, Pinot Blanc, Pinot Gris e Gewürztraminer.
La strada dei vini in Alsazia è la strada del vino più vecchia di tutta Francia, attiva già dal 1963, si sviluppa ai piedi del massiccio dei Vosgi e tocca i villaggi che vado a elencarvi in appresso.
Ma vi ricordo che oltre ai borghi inseriti nell’itinerario della Route des Vins, lungo il tragitto ci sono altri interessanti villaggi come ho raccontato in quest’articolo.
Il modo migliore per avventurarsi nella Strada dei Vini è farlo in auto questo vi consentirà di fermarvi comodamente nei luoghi che vi sembreranno interessanti lungo il tragitto. Gli sportivi ovviamente possono percorrere lo stesso itinerario anche a piedi o in bicicletta.
L’itinerario proposto va da Thann a Marlenheim, quindi da sud a nord, venendo dall’Italia in auto, ma lo stesso anche se arrivate in aereo, dato che l’aeroporto per la zona è quello di Basilea-Mulhouse-Friburgo, 50 km a sud ovest da Thann.
E non mancate di visitare la splendida Strasburgo.
Qui sotto l’immagine di due possibili itinerari, tra i più consigliati.
E quindi cominciamo!
THANN
Thann è la prima sosta lungo il percorso. E una leggenda la lega all’Italia, in particolare alla città umbra di Gubbio. In breve: il servitore del vescovo di Gubbio Ubaldo, poi divenuto Santo, mentre passava in zona portando con sé una reliquia, il suo anello con parte del pollice. Per concedersi un po’ di riposo posò a un abete il suo bastone, nel cui pomo aveva posto la reliquia. Al risveglio andò a riprendere il suo bastone ma non ci riuscì, sembrava aver messo radici nel terreno; in quel momento il Conte Enghelhard dal suo castello vide tre fiamme alzarsi dalla chioma dell’albero e corse subito sul posto. Il servitore gli raccontò cosa era successo e il Conte decise di far costruire in quel punto una Chiesa per conservare la reliquia: solo allora il bastone si staccò dal terreno.
Questo evento viene ricordato ancora oggi con la Crémation des Trois Sapins, una festa che si svolge il 30 giugno di ogni anno. La chiesa si chiama Collégiale Saint Thiébaut, se la sua storia se questa non lo so, è però un edificio affascinante con un portale con molte statue, un grande organo e 51 stalli in legno del coro ornati da con draghi, scimmie, arieti, mascheroni e demoni.
GUEBWILLER (25 Km da Thann)
Oltreché per la sua tradizione vinicola Guebwiller, adagiata sulle rive del fiume, è conosciuta per essere il villaggio dalle tre chiese: la Chiesa di Saint Léger, in stile tardo romanico, fu costruita in arenaria rosa dei Vosgi 1182-1235 sotto la guida dell’abate di Murbach, in sostituzione di una cappella situata nello stesso luogo; l’ex convento dei Dominicani, costruito nel XIV secolo secondo i dettami della tipica architettura degli ordini mendicanti, è composto dagli edifici del convento, una chiesa e un chiostro. Oggi il convento ospita un centro culturale. E infine la Chiesa di Notre-Dame e il quartiere canonica, chiesa neoclassica, circondata da case canoniche. Nel quartiere anche un museo: Musée Théodore Deck et des Pays du Florival. Tra i villaggi di Guebwiller e Buhl ci sono i resti del Castello Hugstein, risalente al XIII secolo. La le cantine aperte al pubblico Domaines Schlumberger.
ROUFFACH (13 Km da Guebwiller)
Rouffach come tutte le cittadine della zona ha la fortuna di trovarsi in Alsazia, una regione che ha davvero molto da offrire, dal punto di vista paesaggistico, architettonico e gastronomico. Del patrimonio architettonico fanno parte la Chiesa di Nostra Signora dell’Assunta, di arte romano-gotica; il Castello Isenbourg, costruito in epoca merovingia, domina la città dalle colline e ora ospita un albergo, se volete fare un soggiorno a cinque stelle è il posto che fa per voi; in Piazza della Repubblica monumenti e edifici rinascimentali e la famosa Torre delle Streghe; nel lato ovest della cittadina esistono ancora le antiche mura. Da fare una passeggiata tra gli antichissimi vigneti.
EGUISHEIM (22 Km da Rouffach)
Uno dei borghi più caratteristici della zona, immerso tra i vigneti nell’Alto Reno. Come molti altri villaggi della zona Eguisheim ha mura fortificate, in questo caso una cinta muraria a doppia parete costruita a scopo difensivo. Passeggiando tra gli stretti viottoli, alcuni in pendenza, stradine concentriche dove adagiano le tipiche case a graticcio con i balconi fioriti che regalano meravigliose suggestioni scoprirete e vi innamorerete del borgo. Diverse case apportano scritte alle pareti che indicano botteghe di antichi mestieri come il bottaio, il fornaio e altre rivolgono invocazioni a Dio, per richiedere protezione in particolare dagli incendi che più volte hanno devastato diverse zone. Dalla strada principale, che attraversa il paese, si arriva alla chiesa parrocchiale dedicata a Saint-Pierre e Saint-Paul costruita in stile romanico poi restaurata seguendo lo stile gotico. Della costruzione originale rimane il campanile, che vanta quattro campane di cui una proveniente dall’Abbazia di Marbach. In tutto il villaggio sono disseminate diverse fontane, la più bella in Piazza del Mercato, notevoli anche la Fontaine St. Lèon, nella Piazza Centrale e la Fontaine de la Porte Basse. Da vedere anche il Castello di Saint Leon risalente al VIII secolo, che si affaccia sull’omonima piazza ed è attorniato da una cinta muraria di forma ottagonale del XIII secolo. Altri tre manieri si ergono sulla vicina collina di Schlossberg: i manieri di Weckmund e di Wahlenbourg, costruiti nel XI secolo, e quello di Dagsbourg, del XII secolo. In quanto rinomata per la sua produzione vinicola è d’obbligo fermarsi in qualche cantina ad assaggiare e acquistare vino. L’ultima settimana di agosto la città organizza la Festa del Vino, la celebrazione più antica di tutta l’Alsazia, e nel mese di settembre si alternano tutta una serie di iniziative a tema vino e musica.
COLMAR (8 Km da Eguisheim)
Colmar è il capoluogo del dipartimento dell’Haut-Rhin, situata sulla Route des Vins, la celebre strada dei Vini, la strada più antica della Francia dove si producono alcuni dei più rinomati vini al mondo, sarà una delle prime tappe se non il vostro punto di approdo per la notte. Un’interessante e incantevole cittadina, situata ai piedi del massiccio montuoso dei Vosgi, il suo centro storico che prende il nome di Petite Venice, Piccola Venezia è attraversato dal fiume Lauch e da una serie di canali in grado di creare scorci davvero suggestivi. Anche qui vi sembrerà di essere i protagonisti di una fiaba, resterete incantati dalla bellezza di Colmar con la caratteristiche colorate case a graticcio, splendidi vicoli in tutto il centro storico, ricco di interessanti negozietti di souvenir, botteghe artigianali, locali, ristoranti e patisserie. Da vedere la Maison des Têtes e la Maison Pfister, tra le più antiche case della città, edificate durante il rinascimento; la Collégiale Saint-Martin, il luogo di culto più importante della città, il Museo d’Unterlinden (Musée d’Unterlinden), situato in un ex convento di monache dominicane la cui costruzione risale al XIII secolo, da ammirare, in particolare: lo splendido Chiostro gotico in pietra arenaria rosa dei Vosgi e la cappella St. Johann unter der Linde (San Giovanni sotti i Tigli), che dà il nome al museo; il Koïfhus, l’edificio della Vecchia Dogana di Colmar è il più antico della città, risalente al 1480; la casa natale di Frédéric-Auguste Bartholdi in Rue des Merchants, l’illustre cittadino di Colmar fu lo scultore che progettò la Statua della Libertà di New York, oggi è un museo che ospita le opere dell’artista che qui ha realizzato la fontana Schwendi.
TURCKHEIM (7 Km da Colmar)
La sua peculiarità è data dal fatto che è l’unico paese dell’Alsazia dove le viti crescono in collina, pianura e montagna. Simbolo del villaggio è la torre sulla Porte de France in una delle tre porte d’ingresso delle mura medievali. Anche qui vicoletti cui affacciano colorate case a graticcio con balconi pieni di fiori, è infatti “Fleurie ville”, denominazione che definisce i borghi francesi più fioriti. Da maggio a ottobre, alle 22.00 circa, un guardiano con abiti tradizionali esce per le strade della città illuminandole con una torcia e cantando i canti tradizionali di Turckheim, attrazione più turistica che tradizione ma che vale la pena di essere vista. Cantina in zona: Cave de Turckheim.
KAYSERSBERG (10 Km da Turckheim)
Kaysersberg, il nome, in italiano, significa “Collina dell’Imperatore” e gli fu dato dopo il suo acquisto da parte di Federico II di Svevia, nel XIII secolo. Stradine lastricate, incantevoli casette a graticcio e un paesaggio da cartolina gli regalano un’aria fiabesca, che lo ha reso nel 2017 “Village préféré des francais”, il villaggio preferito dai francesi. Da vedere oltre al ponte fortificato, la Chiesa di Sainte Croix; la residenza di Albert Schweitzer, il medico e filantropo (premio Nobel per la pace nel 1952) che dedicò la sua vita ai lebbrosi; il Museo di Storia Locale in un edificio del Cinquecento che ospita statue policrome: tra cui una rarissima Vergine del XIV secolo e un Cristo del XV secolo, oltre a numerosi oggetti d’epoca neolitica e romana. Da non perdere una passeggiata nei boschi che lo circondano seguendo i sentieri segnati. Kaysersberg si trova sul cammino francese per Santiago di Compostela e lungo l’antica strada romana che collegava l’Alsazia alla Lorena. Cantine a Kaysersberg.
RIQUEWIHR (10 Km da Kaysersberg)
Riquewihr (Reichenweier in tedesco) è un altro dei borghi che vanno visti almeno una volta nella vita, circondato per buona parte da una collina con i vitigni, anche qui l’atmosfera da fiaba è garantita. Lasciata l’auto nel parcheggio esterno ci si incammina a piedi nel borgo. Da ammirare l’Hôtel de Ville, costruito nel 1809, sorge sul sito dell’antica porta inferiore della Città Vecchia. Se si arriva da Avenue Jacques Preiss si attraverserà l’arco posto al centro del palazzo del Municipio. L’edificio ricorda la sua funzione originaria di accesso principale alla città. La strada che attraversa il centro storico è Rue du Genéral de Gaulle che, come le sue laterali, vanta numerose dimore inserite nell’elenco dei Monumenti Storici, perdersi tra i vicoli è il miglior modo per scoprirle. Tra le tante case da ammirare fate caso alla casa del viticoltore risalente al XVI secolo, nota come Au Bouton d’Or e la Maison du Maire Eberlin. Per gli appassionati d’arte, nel centro storico, c’è anche il Musée Hansi, che ospita la collezione del grafico Jean-Jacques Waltz. Altro edificio degno di nota è la Chiesa di Notre Dame, l’antico luogo di culto risalente al XIV secolo e ristrutturato e più volte nel corso dei secoli, si trova in Rue des Trois-Églises. Si narra che, vedendo questo minuscolo villaggio, i disegnatori della Disney abbiano deciso di utilizzarlo come ambientazione per il cartone animato de La Bella e a Bestia. Qui un sito dove cercare le cantine da visitare.
RIBEUVILLÉ (5 Km da Riquewihr)
Ribeauvillé, anch’essa inserita nel bucolico paesaggio dell’alto Reno, è un altro importante centro turistico della celebre Route des vins d’Alsace. La via principale del centro storico è la Grand Rue disseminata di bellissimi edifici di origine rinascimentale, il borgo cittadino è caratterizzato da chiesette medievali e da un’atmosfera magica grazie anche ai numerosi artisti di strada. Tra le altre principali attrazioni del territorio di Ribeauvillé c’è il Castello di San Ulrich, uno dei tre castelli della cittadina, l’imponente edificio arroccato su una collina è quello meglio conservato dei tre. Un altro dei castelli è la fortezza di Girsberg del XIII secolo, affaccia sulla roccaforte di San Ulrich e non venne mai utilizzato come dimora bensì per finalità difensive. Il terzo castello, noto con il nome di Altencastel o Haute Ribeaupierré, si trova sulla sommità di una montagna e risale al XII secolo al fine di proteggere la fortezza di San Ulrich. Il suo bellissimo torrione medievale rivestì un ruolo importante nel corso della guerra dei cent’anni. Date un’occhiata qui per le cantine da visitare.
BERGHEIM (4 Km da Ribeuvillé)
Bergheim vi attende con le sue mura medievali ancora intatte che racchiudono uno splendido borgo con case a graticcio straripanti di gerani. Passeggiando lungo i bastioni, un sentiero di 2 km vi porta a fare il giro delle mura e ammirare le porte medievali, come la Porte Haute, in stile gotico. Percorrerle vi porterà a scoprire i giardini Annette, giardini medievali coltivati con piante medicinali. Cantina in zona: Halbeisen Emile et Yvette.
SÉLESTAT (13 Km da Bergheim)
Sélestat è la più grande cittadina della zona, è famosa soprattutto per una nutrita Bibliothèque Humaniste, che raccoglie volumi storici di grandissimo valore.Imperdibile è una passeggiata nel cuore della città vecchia ricco di case a graticcio e di botteghe arricchite da particolari trompe-l’oeil e la visita dell’Eglise Saint-Georges, una delle chiese gotiche più affascinati della regione.
In zona, a Kintzheim, il parco La Montagne des Singes (La montagna delle scimmie) che ospita circa 300 macachi. Quindi non solo cicogne in Alsazia ma anche scimmie. A loro disposizione 24 ettari di foresta di pini e le condizioni di cattività in cui vivono sono simili alla vita che condurrebbero in natura. Il parco offre visite guidate dove le guide accompagnano i visitatori nel loro percorso, spiegando i comportamenti degli animali. Il parco non è finalizzato solo al divertimento è infatti un osservatorio ideale per i biologi che desiderano studiare le scimmie e comprendere il comportamento sociale di questi lontani parenti dell’uomo.
E sempre in zona, nel territorio di Orschwiller, in cima alla collina trovate lo Château du Haut-Kœnigsbourg, ricostruito nel XX secolo è visibile sin da lontano grazie ai suoi possenti bastioni rossastri che dominano l’intera vallata. La visita al castello regala una straordinaria e privilegiata vista che si estende dalla Foresta Nera sino ai Vosgi, per arrivare, con il cielo limpido e sereno, fino alle Alpi.
CHÂTENOIS (2 Km da Kintzheim)
Anche il villaggio di Châtenois è una cittadella fortificata. Case a graticcio, fiori a perdizione anche qui. Interessante la Torre delle Streghe, la porta-torre in stile gotico del XV, il palazzo del municipio, risalente al XIII secolo e la Chiesa di San Giorgio nel XVIII secolo. Anche qui fate una passeggiata lungo i vicoli e lasciatevi sedurre dalle tipiche case alsaziane addobbati di gerani. Fermatevi in qualche cantina!
DAMBACH-LA-VILLE (7,5 Km da Châtenois)
Come gli altri villaggi di questa splendida zona anche Dambach-la-Ville è circondato dai vigneti, oltre a questo vanta uno dei magnifici bastioni in granito rosa, risalenti al 300 e quattro porte sormontate dalle torrette di guardia che custodiscono le pittoresche case a graticcio di epoca medievale. Un luogo che rappresenta bene il fascino antico dell’Alsazia. E ovviamente ci sono molte cantine dove fermarsi per degustare e acquistare i vini locali, come Famille Hauller – La Cave du Tonnelier.
ANDLAU (10 Km da Dambach-la.Ville)
Circondato da boschi e vigneti, Andlau si è sviluppato intorno all’abbazia, fondata nel 880. Il suo patrimonio architettonico consiste nell’Abbazia di San Richarde e nel Castello Spesbourg. Festa del vino agli inizi di luglio. Cantina in zona Domaine Wach.
BARR (5 Km da Andlau)
Un pittoresco villaggio ai piedi del Monte Sainte-Odile, Barr è capitale del vino del Basso Reno dove la vite si arrampica sulle colline. A luglio si tiene la festa del vino. Cantina in zona Domaine Hering.
OBERNAI (9 Km da Barr)
Obernai è un delizioso paesino circondato da una campagna di vigneti, con le caratteristiche case a graticcio, una chiesa neo gotica, un campanile medioevale e un affascinante pozzo rinascimentale. Fate due passi nella pittoresca Place du Marché. Obernai oltre ad essere località di produzione di vini alsaziani è anche la patria della birra 1664, un marchio delle birrerie Kronenbourg di Strasburgo. Tra le cantine in zona: Domaine SEILLY e Robert Blanck Alsace Wines.
MOLSHEIM (11 Km da Obernai)
Molsheim è un luogo dall’importante passato religioso e di quel passato conserva la grande Chiesa dei Gesuiti, risalente al XVII secolo. A seguito dello scioglimento dell’ordine dei Gesuiti, nel 1705, passò nelle mani del clero e nel 1791 la Chiesa dei Gesuiti divenne la Chiesa parrocchiale dedicata a San Giorgio.
L’antica certosa che oggi ospita un museo dedicato alla storia della città. In Place de l’Hôtel de Ville edifici rinascimentali come il Metzig, costruito nel XVI secolo. Nella città si possono ancora ammirare tre delle sue porte originali medievali. Per gli appassionati di notori a Molsheim c’è anche la sede della Bugatti. Cantine in zona: Domaine Boehler René, Domaine Alain Klingenfus.
MARLENHEIM (14 Km da Molsheim)
Si trova a pochi minuti da Strasburgo ed è la “Porta della Strada del Vino” a nord. Una cittadina antica situata ai piedi di una collina. Vanta un patrimonio architettonico vario grazie ai palazzi rinascimentali, le case medievali a graticcio ed è immerso in un magnifico paesaggio. Cantine in zona: Domaine Xavier Muller.
Alsazia: itinerario della Route des Vins d’Alsace La Route des Vins, ovvero la Strada dei Vini è sicuramente uno degli itinerari più suggestivi da fare in Alsazia.
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watercolorlu · 6 years ago
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E’ sulle rive del fiume Fyrisån, nella contea di Uppsala che sorge questa piccola cittadina svedese, sede della più antica università della Scandinavia e luogo di nascita del naturalista Carlo Linneo.
In un sabato di fine estate ho preso il primo pendeltåg –l’equivalente dei nostri treni regionali italiani a livello di tratte- e sono andata a visitare questa piccola bellezza nordica, affascinata dalla storia e dalla cultura che vi si trovano.
Uppsala dista circa un’ora in treno da Stoccolma per cui è molto facile raggiungerla, e si visita in giornata perché è davvero piccola, l’unica cosa a cui prestare attenzione sono gli orari dei luoghi che si vogliono visitare in quanto i musei e i luoghi turistici chiudono tutti intorno alle 17.00. Per fortuna a me è andata bene perché nonostante fossi partita tardi la mattina (dato che io non programmo mai le giornate) sono riuscita a visitare tutti i luoghi in cui volevo andare.
Ho attraversato la via principale e sono arrivata alla piazza principale dove, date le elezioni, vi erano molti stand di diversi partiti politici. Ho cercato di orientarmi un attimo ma non è stato difficile in quanto le attrazioni sono una vicino all’altra e si può benissimo fare un percorso ad anello partendo dalla stazione dei treni.
Il centro è molto carino, le case sono tutte bassine, colorate e spesso con decorazioni in legno così come i negozi che ridanno molto allo stile nordico del countryside. Dalla piazza poi basta girare a sinistra per ritrovarsi sul lungofiume che è per me il posto più bello di Uppsala, pieno di verde e di fiori, giochi d’acqua e soprattutto la cattedrale che si slancia verso il cielo e osserva tutta la città. Ma della cattedrale parlerò tra un po’, prima di andare li mi sono diretta al giardino botanico di Linneo (http://www.botan.uu.se/vara-tradgardar/linnetradgarden/), il primo giardino botanico in Svezia e in cui ci sono circa 1300 specie di fiori e piante. E’ usato dall’Università di Uppsala per le ricerche. E’ molto carino e non molto costoso, inoltre si può visitare la casa della famiglia Linneo, con il suo studio e il suo materiale scientifico.
Andando avanti sul mio percorso, ho attraversato un paio di parchi (la città è totalmente immersa nel verde) e ho cercato di camminare il più possibile vicino all’acqua prima di addentrarmi per dirigermi verso il Gustavianum (https://www.gustavianum.uu.se/), che si trova esattamente di fronte alla cattedrale, che ho lasciato come dessert.
Il Gustavianum che altro non è che il museo dell’Università di Uppsala. Dopo la cattedrale è stato il luogo più bello che ho visitato in questa città. Nel Gustavianum ci sono diverse collezioni a partire dagli Egizi e dalle civiltà del Mediterraneo classico fino al medioevo con i miei adorati Vichinghi. Le mostre sono piccole ma curate bene, potete anche ammirare una mummia. Inoltre ci sono due sale dedicate alla storia dell’università e a tutte le ricerche che vi sono state fatte più un’antica aula di anatomia.
Dopo essermi divertita al museo come una bimba ho attraversato la strada per entrare finalmente nella famosa cattedrale di Uppsala. La più grande cattedrale dell’Europa settentrionale, in stile gotico e con guglie alte 119m. Descriverne la bellezza architettonica è quasi impossibile, può essere benissimo paragonata a Notre Dame a Parigi. Le volte a crociera sui soffitti altissimi, le vetrate in piombo colorate, i vari spazi in cui riposano diversi personaggi importanti della storia svedese. Ho scattato qualche foto ma non rendono l’idea di ciò che è in realtà.
Dopo lo stupore infinito e il collo perennemente volto all’insù sono uscita dalla cattedrale e ho passeggiato per il Carolina Park e sono salita fino al castello che a mio parere non è un granché, ma solo perché io preferisco le cose antiche, o meglio vecchie. Da quando sono in Svezia ho visitato circa tre castelli e molti altri ne ho visti dal vivo per cui questa volta ho deciso di non entrate e di godermi il panorama sui giardini reali e sulla città che si da qui si può ammirare dall’alto dato che il castello di trova su una collina che domina Uppsala.
Mentre tornavo verso il centro mi sono fermata a prendere un gelato al caramello e una mou gigante in uno dei famosi negozi di caramelle svedesi, giusto per assaporare un po’ meglio la giornata.
Sicuramente tornerò ad Uppsala per andare a Gamla Uppsala (vecchia Uppsala) dove ci sono gli scavi archeologici e il museo dedicato ai miei adorati uomini del nord.
Alla prossima avventura 😉
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LucreziaB.
  Uppsala-una città ricca di storia E’ sulle rive del fiume Fyrisån, nella contea di Uppsala che sorge questa piccola cittadina svedese, sede della più antica università della Scandinavia e luogo di nascita del naturalista Carlo Linneo.
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collyarts-blog · 7 years ago
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Salveeeee, ora vi parlo di quest'anello stile gotico, l'ho acquistato su amazon e per problemi di arrivo (quasi un mese di ritardo) contattai il venditore che fu gentilissimo e mi arrivo' nel giro di poco. Corrisponde perfettamente alle immagini che si vedono su amazon e le misure (che si devono scegliere) corrispondono alla perfezione, fa un bellissimo effetto ed é molto elegante e raffinato. In acciaio inossidabile, resistente e abbastanza pesante ma ci si abitua subito quando lo si indossa. Costa pochissimo 2,99€. Questo é il link se volete acquistarlo: https://www.amazon.it/gp/aw/d/B01CZRI4QC/ref=mp_s_a_1_6?__mk_it_IT=ÅMÅZÕÑ&qid=1503514711&sr=8-6&pi=AC_SX236_SY340_FMwebp_QL65&keywords=teschio+anello+uomo&dpPl=1&dpID=51FGopxyLkL&ref=plSrch
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