#alsazia la strada dei vini
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mademoisellesabi · 5 years ago
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La Route des Vins, ovvero la Strada dei Vini è sicuramente uno degli itinerari più suggestivi da fare in Alsazia. Si tratta di 150 chilometri da Thann a Marlenheim attraversando una magnifica campagna tappezzata di vitigni, punteggiata da castelli arroccati e colorati villaggi e ancora boschi e vallate che sembrano usciti da una favola, che portano alla scoperta dei famosi vini alsaziani: Riesling, Pinot Blanc, Pinot Gris e Gewürztraminer.
La strada dei vini in Alsazia è la strada del vino più vecchia di tutta Francia, attiva già dal 1963, si sviluppa ai piedi del massiccio dei Vosgi e tocca i villaggi che vado a elencarvi in appresso.
Ma vi ricordo che oltre ai borghi inseriti nell’itinerario della Route des Vins, lungo il tragitto ci sono altri interessanti villaggi come ho raccontato in quest’articolo.
Il modo migliore per avventurarsi nella Strada dei Vini è farlo in auto questo vi consentirà di fermarvi comodamente nei luoghi che vi sembreranno interessanti lungo il tragitto. Gli sportivi ovviamente possono percorrere lo stesso itinerario anche a piedi o in bicicletta.
L’itinerario proposto va da Thann a Marlenheim, quindi da sud a nord, venendo dall’Italia in auto, ma lo stesso anche se arrivate in aereo, dato che l’aeroporto per la zona è quello di Basilea-Mulhouse-Friburgo, 50 km a sud ovest da Thann.
E non mancate di visitare la splendida Strasburgo.
Qui sotto l’immagine di due possibili itinerari, tra i più consigliati.
E quindi cominciamo!
THANN
Thann è la prima sosta lungo il percorso. E una leggenda la lega all’Italia, in particolare alla città umbra di Gubbio. In breve: il servitore del vescovo di Gubbio Ubaldo, poi divenuto Santo, mentre passava in zona portando con sé una reliquia, il suo anello con parte del pollice. Per concedersi un po’ di riposo posò a un abete il suo bastone, nel cui pomo aveva posto la reliquia. Al risveglio andò a riprendere il suo bastone ma non ci riuscì, sembrava aver messo radici nel terreno; in quel momento il Conte Enghelhard dal suo castello vide tre fiamme alzarsi dalla chioma dell’albero e corse subito sul posto. Il servitore gli raccontò cosa era successo e il Conte decise di far costruire in quel punto una Chiesa per conservare la reliquia: solo allora il bastone si staccò dal terreno.
Questo evento viene ricordato ancora oggi con la Crémation des Trois Sapins, una festa che si svolge il 30 giugno di ogni anno. La chiesa si chiama Collégiale Saint Thiébaut, se la sua storia se questa non lo so, è però un edificio affascinante con un portale con molte statue, un grande organo e 51 stalli in legno del coro ornati da con draghi, scimmie, arieti, mascheroni e demoni.
GUEBWILLER (25 Km da Thann)
Oltreché per la sua tradizione vinicola Guebwiller, adagiata sulle rive del fiume, è conosciuta per essere il villaggio dalle tre chiese: la Chiesa di Saint Léger, in stile tardo romanico, fu costruita in arenaria rosa dei Vosgi 1182-1235 sotto la guida dell’abate di Murbach, in sostituzione di una cappella situata nello stesso luogo; l’ex convento dei Dominicani, costruito nel XIV secolo secondo i dettami della tipica architettura degli ordini mendicanti, è composto dagli edifici del convento, una chiesa e un chiostro. Oggi il convento ospita un centro culturale. E infine la Chiesa di Notre-Dame e il quartiere canonica, chiesa neoclassica, circondata da case canoniche. Nel quartiere anche un museo: Musée Théodore Deck et des Pays du Florival. Tra i villaggi di Guebwiller e Buhl ci sono i resti del Castello Hugstein, risalente al XIII secolo. La le cantine aperte al pubblico Domaines Schlumberger.
ROUFFACH (13 Km da Guebwiller)
Rouffach come tutte le cittadine della zona ha la fortuna di trovarsi in Alsazia, una regione che ha davvero molto da offrire, dal punto di vista paesaggistico, architettonico e gastronomico. Del patrimonio architettonico fanno parte la Chiesa di Nostra Signora dell’Assunta, di arte romano-gotica; il Castello Isenbourg, costruito in epoca merovingia, domina la città dalle colline e ora ospita un albergo, se volete fare un soggiorno a cinque stelle è il posto che fa per voi; in Piazza della Repubblica monumenti e edifici rinascimentali e la famosa Torre delle Streghe; nel lato ovest della cittadina esistono ancora le antiche mura. Da fare una passeggiata tra gli antichissimi vigneti.
EGUISHEIM (22 Km da Rouffach)
Uno dei borghi più caratteristici della zona, immerso tra i vigneti nell’Alto Reno. Come molti altri villaggi della zona Eguisheim ha mura fortificate, in questo caso una cinta muraria a doppia parete costruita a scopo difensivo. Passeggiando tra gli stretti viottoli, alcuni in pendenza, stradine concentriche dove adagiano le tipiche case a graticcio con i balconi fioriti che regalano meravigliose suggestioni scoprirete e vi innamorerete del borgo. Diverse case apportano scritte alle pareti che indicano botteghe di antichi mestieri come il bottaio, il fornaio e altre rivolgono invocazioni a Dio, per richiedere protezione in particolare dagli incendi che più volte hanno devastato diverse zone. Dalla strada principale, che attraversa il paese, si arriva alla chiesa parrocchiale dedicata a Saint-Pierre e Saint-Paul costruita in stile romanico poi restaurata seguendo lo stile gotico. Della costruzione originale rimane il campanile, che vanta quattro campane di cui una proveniente dall’Abbazia di Marbach. In tutto il villaggio sono disseminate diverse fontane, la più bella in Piazza del Mercato, notevoli anche la Fontaine St. Lèon, nella Piazza Centrale e la Fontaine de la Porte Basse. Da vedere anche il Castello di Saint Leon risalente al VIII secolo, che si affaccia sull’omonima piazza ed è attorniato da una cinta muraria di forma ottagonale del XIII secolo. Altri tre manieri si ergono sulla vicina collina di Schlossberg: i manieri di Weckmund e di Wahlenbourg, costruiti nel XI secolo, e quello di Dagsbourg, del XII secolo. In quanto rinomata per la sua produzione vinicola è d’obbligo fermarsi in qualche cantina ad assaggiare e acquistare vino. L’ultima settimana di agosto la città organizza la Festa del Vino, la celebrazione più antica di tutta l’Alsazia, e nel mese di settembre si alternano tutta una serie di iniziative a tema vino e musica.
COLMAR (8 Km da Eguisheim)
Colmar è il capoluogo del dipartimento dell’Haut-Rhin, situata sulla Route des Vins, la celebre strada dei Vini, la strada più antica della Francia dove si producono alcuni dei più rinomati vini al mondo, sarà una delle prime tappe se non il vostro punto di approdo per la notte. Un’interessante e incantevole cittadina, situata ai piedi del massiccio montuoso dei Vosgi, il suo centro storico che prende il nome di Petite Venice, Piccola Venezia è attraversato dal fiume Lauch e da una serie di canali in grado di creare scorci davvero suggestivi. Anche qui vi sembrerà di essere i protagonisti di una fiaba, resterete incantati dalla bellezza di Colmar con la caratteristiche colorate case a graticcio, splendidi vicoli in tutto il centro storico, ricco di interessanti negozietti di souvenir, botteghe artigianali, locali, ristoranti e patisserie. Da vedere la Maison des Têtes e la Maison Pfister, tra le più antiche case della città, edificate durante il rinascimento; la Collégiale Saint-Martin, il luogo di culto più importante della città, il Museo d’Unterlinden (Musée d’Unterlinden), situato in un ex convento di monache dominicane la cui costruzione risale al XIII secolo, da ammirare, in particolare: lo splendido Chiostro gotico in pietra arenaria rosa dei Vosgi e la cappella St. Johann unter der Linde (San Giovanni sotti i Tigli), che dà il nome al museo; il Koïfhus, l’edificio della Vecchia Dogana di Colmar è il più antico della città, risalente al 1480; la casa natale di Frédéric-Auguste Bartholdi in Rue des Merchants, l’illustre cittadino di Colmar fu lo scultore che progettò la Statua della Libertà di New York, oggi è un museo che ospita le opere dell’artista che qui ha realizzato la fontana Schwendi.
TURCKHEIM (7 Km da Colmar)
La sua peculiarità è data dal fatto che è l’unico paese dell’Alsazia dove le viti crescono in collina, pianura e montagna. Simbolo del villaggio è la torre sulla Porte de France in una delle tre porte d’ingresso delle mura medievali. Anche qui vicoletti cui affacciano colorate case a graticcio con balconi pieni di fiori, è infatti “Fleurie ville”, denominazione che definisce i borghi francesi più fioriti. Da maggio a ottobre, alle 22.00 circa, un guardiano con abiti tradizionali esce per le strade della città illuminandole con una torcia e cantando i canti tradizionali di Turckheim, attrazione più turistica che tradizione ma che vale la pena di essere vista. Cantina in zona: Cave de Turckheim.
KAYSERSBERG (10 Km da Turckheim)
Kaysersberg, il nome, in italiano, significa “Collina dell’Imperatore” e gli fu dato dopo il suo acquisto da parte di Federico II di Svevia, nel XIII secolo. Stradine lastricate, incantevoli casette a graticcio e un paesaggio da cartolina gli regalano un’aria fiabesca, che lo ha reso nel 2017 “Village préféré des francais”, il villaggio preferito dai francesi. Da vedere oltre al ponte fortificato, la Chiesa di Sainte Croix; la residenza di Albert Schweitzer, il medico e filantropo (premio Nobel per la pace nel 1952) che dedicò la sua vita ai lebbrosi; il Museo di Storia Locale in un edificio del Cinquecento che ospita statue policrome: tra cui una rarissima Vergine del XIV secolo e un Cristo del XV secolo, oltre a numerosi oggetti d’epoca neolitica e romana. Da non perdere una passeggiata nei boschi che lo circondano seguendo i sentieri segnati. Kaysersberg si trova sul cammino francese per Santiago di Compostela e lungo l’antica strada romana che collegava l’Alsazia alla Lorena. Cantine a Kaysersberg.
RIQUEWIHR (10 Km da Kaysersberg)
Riquewihr (Reichenweier in tedesco) è un altro dei borghi che vanno visti almeno una volta nella vita, circondato per buona parte da una collina con i vitigni, anche qui l’atmosfera da fiaba è garantita. Lasciata l’auto nel parcheggio esterno ci si incammina a piedi nel borgo. Da ammirare l’Hôtel de Ville, costruito nel 1809, sorge sul sito dell’antica porta inferiore della Città Vecchia. Se si arriva da Avenue Jacques Preiss si attraverserà l’arco posto al centro del palazzo del Municipio. L’edificio ricorda la sua funzione originaria di accesso principale alla città. La strada che attraversa il centro storico è Rue du Genéral de Gaulle che, come le sue laterali, vanta numerose dimore inserite nell’elenco dei Monumenti Storici, perdersi tra i vicoli è il miglior modo per scoprirle. Tra le tante case da ammirare fate caso alla casa del viticoltore risalente al XVI secolo, nota come Au Bouton d’Or e la Maison du Maire Eberlin. Per gli appassionati d’arte, nel centro storico, c’è anche il Musée Hansi, che ospita la collezione del grafico Jean-Jacques Waltz. Altro edificio degno di nota è la Chiesa di Notre Dame, l’antico luogo di culto risalente al XIV secolo e ristrutturato e più volte nel corso dei secoli, si trova in Rue des Trois-Églises. Si narra che, vedendo questo minuscolo villaggio, i disegnatori della Disney abbiano deciso di utilizzarlo come ambientazione per il cartone animato de La Bella e a Bestia. Qui un sito dove cercare le cantine da visitare.
RIBEUVILLÉ (5 Km da Riquewihr)
Ribeauvillé, anch’essa inserita nel bucolico paesaggio dell’alto Reno, è un altro importante centro turistico della celebre Route des vins d’Alsace. La via principale del centro storico è la Grand Rue disseminata di bellissimi edifici di origine rinascimentale, il borgo cittadino è caratterizzato da chiesette medievali e da un’atmosfera magica grazie anche ai numerosi artisti di strada. Tra le altre principali attrazioni del territorio di Ribeauvillé c’è il Castello di San Ulrich, uno dei tre castelli della cittadina, l’imponente edificio arroccato su una collina è quello meglio conservato dei tre. Un altro dei castelli è la fortezza di Girsberg del XIII secolo, affaccia sulla roccaforte di San Ulrich e non venne mai utilizzato come dimora bensì per finalità difensive. Il terzo castello, noto con il nome di Altencastel o Haute Ribeaupierré, si trova sulla sommità di una montagna e risale al XII secolo al fine di proteggere la fortezza di San Ulrich. Il suo bellissimo torrione medievale rivestì un ruolo importante nel corso della guerra dei cent’anni. Date un’occhiata qui per le cantine da visitare.
BERGHEIM (4 Km da Ribeuvillé)
Bergheim vi attende con le sue mura medievali ancora intatte che racchiudono uno splendido borgo con case a graticcio straripanti di gerani. Passeggiando lungo i bastioni, un sentiero di 2 km vi porta a fare il giro delle mura e ammirare le porte medievali, come la Porte Haute, in stile gotico. Percorrerle vi porterà a scoprire i giardini Annette, giardini medievali coltivati con piante medicinali. Cantina in zona: Halbeisen Emile et Yvette.
SÉLESTAT (13 Km da Bergheim)
Sélestat è la più grande cittadina della zona, è famosa soprattutto per una nutrita Bibliothèque Humaniste, che raccoglie volumi storici di grandissimo valore.Imperdibile è una passeggiata nel cuore della città vecchia ricco di case a graticcio e di botteghe arricchite da particolari trompe-l’oeil e la visita dell’Eglise Saint-Georges, una delle chiese gotiche più affascinati della regione.
In zona, a Kintzheim, il parco La Montagne des Singes (La montagna delle scimmie) che ospita circa 300 macachi. Quindi non solo cicogne in Alsazia ma anche scimmie. A loro disposizione 24 ettari di foresta di pini e le condizioni di cattività in cui vivono sono simili alla vita che condurrebbero in natura. Il parco offre visite guidate dove le guide accompagnano i visitatori nel loro percorso, spiegando i comportamenti degli animali. Il parco non è finalizzato solo al divertimento è infatti un osservatorio ideale per i biologi che desiderano studiare le scimmie e comprendere il comportamento sociale di questi lontani parenti dell’uomo.
E sempre in zona, nel territorio di Orschwiller, in cima alla collina trovate lo Château du Haut-Kœnigsbourg, ricostruito nel XX secolo è visibile sin da lontano grazie ai suoi possenti bastioni rossastri che dominano l’intera vallata. La visita al castello regala una straordinaria e privilegiata vista che si estende dalla Foresta Nera sino ai Vosgi, per arrivare, con il cielo limpido e sereno, fino alle Alpi.
CHÂTENOIS (2 Km da Kintzheim)
Anche il villaggio di Châtenois è una cittadella fortificata. Case a graticcio, fiori a perdizione anche qui. Interessante la Torre delle Streghe, la porta-torre in stile gotico del XV, il palazzo del municipio, risalente al XIII secolo e la Chiesa di San Giorgio nel XVIII secolo. Anche qui fate una passeggiata lungo i vicoli e lasciatevi sedurre dalle tipiche case alsaziane addobbati di gerani. Fermatevi in qualche cantina!
DAMBACH-LA-VILLE (7,5 Km da Châtenois)
Come gli altri villaggi di questa splendida zona anche Dambach-la-Ville è circondato dai vigneti, oltre a questo vanta uno dei magnifici bastioni in granito rosa, risalenti al 300 e quattro porte sormontate dalle torrette di guardia che custodiscono le pittoresche case a graticcio di epoca medievale. Un luogo che rappresenta bene il fascino antico dell’Alsazia. E ovviamente ci sono molte cantine dove fermarsi per degustare e acquistare i vini locali, come Famille Hauller – La Cave du Tonnelier.
ANDLAU (10 Km da Dambach-la.Ville)
Circondato da boschi e vigneti, Andlau si è sviluppato intorno all’abbazia, fondata nel 880. Il suo patrimonio architettonico consiste nell’Abbazia di San Richarde e nel Castello Spesbourg. Festa del vino agli inizi di luglio. Cantina in zona Domaine Wach.
BARR (5 Km da Andlau)
Un pittoresco villaggio ai piedi del Monte Sainte-Odile, Barr è capitale del vino del Basso Reno dove la vite si arrampica sulle colline. A luglio si tiene la festa del vino. Cantina in zona Domaine Hering.
OBERNAI (9 Km da Barr)
Obernai è un delizioso paesino circondato da una campagna di vigneti, con le caratteristiche case a graticcio, una chiesa neo gotica, un campanile medioevale e un affascinante pozzo rinascimentale. Fate due passi nella pittoresca Place du Marché. Obernai oltre ad essere località di produzione di vini alsaziani è anche la patria della birra 1664, un marchio delle birrerie Kronenbourg di Strasburgo. Tra le cantine in zona: Domaine SEILLY e Robert Blanck Alsace Wines.
MOLSHEIM (11 Km da Obernai)
Molsheim è un luogo dall’importante passato religioso e di quel passato conserva la grande Chiesa dei Gesuiti, risalente al XVII secolo. A seguito dello scioglimento dell’ordine dei Gesuiti, nel 1705, passò nelle mani del clero e nel 1791 la Chiesa dei Gesuiti divenne la Chiesa parrocchiale dedicata a San Giorgio.
L’antica certosa che oggi ospita un museo dedicato alla storia della città. In Place de l’Hôtel de Ville edifici rinascimentali come il Metzig, costruito nel XVI secolo. Nella città si possono ancora ammirare tre delle sue porte originali medievali. Per gli appassionati di notori a Molsheim c’è anche la sede della Bugatti. Cantine in zona: Domaine Boehler René, Domaine Alain Klingenfus.
MARLENHEIM (14 Km da Molsheim)
Si trova a pochi minuti da Strasburgo ed è la “Porta della Strada del Vino” a nord. Una cittadina antica situata ai piedi di una collina. Vanta un patrimonio architettonico vario grazie ai palazzi rinascimentali, le case medievali a graticcio ed è immerso in un magnifico paesaggio. Cantine in zona: Domaine Xavier Muller.
Alsazia: itinerario della Route des Vins d’Alsace La Route des Vins, ovvero la Strada dei Vini è sicuramente uno degli itinerari più suggestivi da fare in Alsazia.
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cento40battute · 7 years ago
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L’Alsazia una tra le regioni più belle delle Francia
In un incontro tra il mondo germanico e quello latino, l’Alsazia presenta per il turista un mosaico di colline, di montagne, di pianure; costellate di castelli, di vigneti e di villaggi tipici, come Riquewihr o Hunspach. Il Parco naturale regionale dei Ballons des Vosges si presta a infinite passeggiate, come anche il Parco naturale regionale dei Vosges del Nord. 
L’Alsazia fa parte di quelle regioni di carattere, classificate fra le più belle di Francia, che hanno saputo preservare un’identità fondata sull’arte di vivere e sulla loro storia.
A Strasburgo, ad esempio, all’ombra della celebre Cattedrale Notre-Dame, gli innamorati vanno a passeggio nel quartiere della Petite France mentre, gli amanti della cultura, vanno alla scoperta di musei , fra cui il Museo di Belle Arti. Anche Colmar promette un soggiorno ricco di sorprese, dal bel Museo d’Unterlinden al fascino pittoresco della Petite Venise, simboleggiato per esempio dalla Maison Pfister. 
Mulhouse offre scoperte emozionanti di cui: il Museo Nazionale dell’Automobile, la Città del Treno e il Parco Zoologico e Botanico. Dal Museo Vauban al Memoriale dell’Alsazia-Mosella, dal Castello dell’ Haut-Koenigsbourg al Castello dell’ Hohlandsbourg, passando per il Monastero del Mont Sainte-Odile.
Ma non è tutto, il savoir-faire gastronomico e le tradizioni artigianali dell’Alsazia sono protagoniste di numerose fiere quali: Fiera dei vini d’Alsazia, Fiera di Mulhouse e la Fiera europea di Strasburgo.
Siete appassionati d’arte e di cultura? Il Festival Internazionale di Colmar, Léz’arts scéniques o Pisteurs d’étoiles vi emozioneranno. L’Alsazia è perfetta anche per essere scoperta con tutta la famiglia: il Parco Bioscope, la Volerie des Aigles, dove volano le aquile, o la Montagna delle Scimmie appassionano infatti grandi e piccini.
Gastronomia, vini, città e villaggi di charme, senso dell’accoglienza : l’Alsazia è tutto questo 
Ecco si seguito 3 spot da non perdere in Alsazia
I 30 anni del festival internazionale di Colmar
Colmar, La Petite Venise
La fama del Festival Internazionale di Colmar ne fa il ritrovo estivo per tutti gli appassionati. Il Festival, la cui direzione artistica è affidata al famoso direttore d’orchestra Vladimir Spivakov, viene regolarmente inserito fra i 10 migliori festival del mondo dal New-York Times.
Il Festival presenta ogni anno una programmazione gioia degli amanti della musica classica. Ogni anno, il tema portante è l’omaggio a un grande musicista, permettendo di affrontare tutti i repertori e riscoprire grandi classici. Correte a scoprire quale sarà il tema di questa trentesima edizione.
La biblioteca umanista di Selestat – patrimonio mondiale dell’UNESCO
A metà strada tra i grandi centri intellettuali dell’Italia e dei Paesi Bassi, Selestat gioca un ruolo chiave. La sua scuola latina, è stata una delle più rinomate del Sacro Romano Impero Germanico e ha formato nel corso di un secolo centinaia di allievi. Testimonianza unica e inimitabile di questa storia, è la biblioteca della scuola latina e quella del saggio. Beatus Rhenanus, inserita dal 2011 nel Patrimonio UNESCO. La biblioteca è oggetto di ristrutturazione e sarà riaperta in giugno. L’opera di ristrutturazione è stata affidata all’architetto Rudy Ricciotti. L’ampliamento e la ristrutturazione sono volti a cercare il corretto equilibrio fra storia e modernità..
La nuova museografia creata dall’Atelier A Kiko et Mosquito sarà poi un viaggio impressionante nel cuore dei libri del pensiero umanista. Appuntamento a giugno 2018 per l’inaugurazione.
Viaggio al museo Lalique. L’arte del vetro in Alsazia
“Lavorerei instancabilmente (…) con la volontà di realizzare qualcosa di nuovo e creare qualcosa che non sia mai stato visto prima“. René Lalique
L’arte delicata di René Lalique si racconta a Wingen-sur-Moder, in un museo in cui la museografia assomiglia a colui che l’ha ispirata inventandosi dal 1921. In questo scrigno di verde nei Vosgi del Nord, il Museo Lalique, non lontano dal sito di produzione Lalique, è un gioiello dedicato alla famosa marca di gioielli e oggetti decorativi. È un posto tutto da scoprire, che racconta la delicata arte di René tra oggetti preziosi, disegni e tanto altro.
Che dire, l’Alsazia vi aspetta. Buon Viaggio.
Luca Ferri
  Maggiori Info: https://www.tourisme-alsace.com/ www.tourisme-mulhouse.com/ www.alsace.com/ www.festival-colmar.com www.bibliotheque-humaniste.fr www.musee-lalique.com/ http://atout-france.fr/ https://www.france.fr/fr
Alsazia. Musei, festival & patrimoni Unesco L'Alsazia una tra le regioni più belle delle Francia In un incontro tra il mondo germanico e quello latino, …
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erfigh · 5 years ago
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mademoisellesabi · 4 years ago
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L’Alsazia è una regione storica della Francia che si trova nella parte sud orientale, confina con Svizzera e Germania della Foresta Nera. La particolarità dell’Alsazia è che ha moltissimi villaggi che sembrano usciti da un libro di fiabe; villaggi  alsaziani circondati da boschi e vigneti. Quei vigneti che producono profumatissimi vini come il Cremant, Pinot Gris, Gewurztraminer e Muscat.
Dal 2016 Alsazia e la sorella Lorena sono si sono fuse dando vita a una grande regione denominata Grand Est, che comprende anche l’ex territorio della Champagne-Ardenne.
Visitare l’Alsazia significa andare alla scoperta di luoghi particolarmente interessanti sia dal punto di vista architettonico, ambientale e storico in quanto luogo delle battaglie della prima guerra mondiale o quelle della guerra franco-prussiana.
La regione, culturalmente influenzata dalle vicende politiche che l’hanno toccata, è stata a lungo contesa dalla vicina Germania, ed è proprio la sua collocazione geografica, che segue il confine con la Germania, che rende l’Alsazia una terra variegata, con tradizioni e culture che appartengono a entrambe le nazioni.
Come dicevo l’Alsazia è regione di vini e borghi pittoreschi e andiamo quindi alla scoperta di questi bellissimi villaggi e cittadine da non perdere durante un viaggio in Alsazia, la maggior parte dei quali sono situati lungo la celebre Route des vins d’Alsace, la via dei vini che si snoda in questa incantevole regione tra rigogliosi vigneti, chiese gotiche e antiche fortezze, nel bucolico contesto paesaggistico collinare dell’Alto Reno.
Leggi anche: Alsazia: itinerario della Route des Vins d’Alsace
Ma vediamoli i villaggi alsaziani da vedere. I paesi indicati in seguito sono elencati in ordine da Sud verso Nord a creare un ipotetico tragitto.
MULHOUSE Alsazia
Considerata la capitale dell’Alsazia del Sud, è una vivace cittadina frequentata da turisti di tutto il modo. Una passeggiata nel centro di Mulhouse vi permetterà di ammirare tutta una serie di edifici storici e palazzi caratteristici davvero interessanti.
Fulcro della cittadina è il suo centro storico, con la sua Piazza centrale Place de la Réunion. Al centro della piazza la statua di un alabardiere veglia sulla città, l’alabarda è infatti è simbolo di buona guardia.
Sulla piazza si trovano diversi edifici storici da vedere: 
il Tempio Saint-Etienne, la chiesa protestante più alta di Francia; l’ex associazione dei sarti;
la Pharmacie au Lys, completamente ristrutturata nel 1634, la data è scritta su una parete accanto alle iniziali dell’antico proprietario e di sua moglie, Henri Risler e Catherine Hartmann, nel 1649 vide un nuovo cambio di proprietà e da allora l’edificio ospitò una farmacia;
la Maison Mieg, uno degli edifici che caratterizzano la piazza, riconoscibile per la sua torretta e per lo stile architettonico e decorativo della facciata decorata da bellissimi trompe-l’œil;
il municipio di Mulhouse, l’Hôtel de Ville risale al XVI secolo, monumento storico, è stato ristrutturato più volte nel corso dei secoli, ma mantiene intatto il suo fascino originale. Oggi ospita il Museo storico di Mulhouse.
Mulhouse ha anche una Sinagoga, che si trova tra Rue de la Synagogue e Rue des Rabbins. Poco distante si trova la Chapelle Saint Jean, risalente al XIII secolo, è opera dei Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme e conserva al suo interno affreschi del XVI secolo raffiguranti la vita di San Giovanni Battista. Oggi è di proprietà del comune ed ospita eventi culturali e concerti.
La carinissima Mulhouse è definita capitale europea dei musei tecnici come la Cité de l’Automobile o la Cité du Train che attirano ogni anno turisti e appassionati da ogni parte del mondo. Mulhouse ospita anche il Musée de l’Impression sur Etoffes, il Musée des beaux-arts e molte altre sorprese.
MULHOUSE Alsazia
MULHOUSE Alsazia
EGUISHEIM Alsazia
Uno dei borghi più caratteristici della zona, immerso tra i vigneti nell’Alto Reno. Come molti altri villaggi della zona Eguisheim ha mura fortificate, in questo caso una cinta muraria a doppia parete costruita a scopo difensivo.
Passeggiando tra gli stretti viottoli, alcuni in pendenza, stradine concentriche dove adagiano le tipiche case a graticcio con i balconi fioriti che regalano meravigliose suggestioni scoprirete e vi innamorerete del borgo. Diverse case apportano iscrizioni alle pareti che indicano botteghe di antichi mestieri come il bottaio, il fornaio e altre rivolgono invocazioni a Dio, per richiedere protezione in particolare dagli incendi che più volte hanno devastato diverse zone.
Da vedere:
la chiesa parrocchiale dedicata a Saint-Pierre e Saint-Paul costruita in stile romanico poi restaurata seguendo lo stile gotico. Della costruzione originale rimane il campanile, che vanta quattro campane di cui una proveniente dall’Abbazia di Marbach;
le fontane, in tutto il villaggio sono disseminate diverse fontane, la più bella in Piazza del Mercato, notevoli anche la Fontaine St. Lèon, nella Piazza Centrale e la Fontaine de la Porte Basse;
la Chapelle St-Lèon, che conserva le reliquie di Papa San Leone IX, in quanto Eguisheim è la sua città natale;
il Castello di San Leone risalente al VIII secolo, che si affaccia sull’omonima piazza ed è attorniato da una cinta muraria di forma ottagonale del XIII secolo;
altri tre eleganti manieri si ergono sulla vicina collina di Schlossberg: i manieri di Weckmund e di  Wahlenbourg, costruiti nel XI secolo, e quello di Dagsbourg, del XII secolo.
In quanto rinomata per la sua produzione vinicola è d’obbligo fermarsi in qualche cantina ad assaggiare e acquistare vino. L’ultima settimana di agosto la città organizza la Festa del Vino, la celebrazione più antica di tutta l’Alsazia, e nel mese di settembre si alternano tutta una serie di iniziative a tema vino e musica.
Nel periodo natalizio il borgo regalerà scenografie sorprendenti e atmosfere uniche, tra lo scintillio delle luci e dei profumi speziati sarà invaso da una miriade di bancarelle che offrono oggetti artigianali e bellissimi addobbi per l’albero di Natale, statuine per il presepe e, non mancano, leccornie tradizionali come pan di zenzero e vin brulè.
Nel 2017 è stata definito uno dei borghi più belli del mondo.
EGUISHEIM Alsazia
EGUISHEIM Alsazia
EGUISHEIM Alsazia
COLMAR Alsazia
Colmar è il capoluogo del dipartimento dell’Haut-Rhin, situata sulla strada dei Vini, la strada più antica della Francia dove si producono alcuni dei più rinomati vini al mondo, sarà una delle prime tappe se non il vostro punto di approdo per la notte.
Un’interessante e incantevole cittadina, situata ai piedi del massiccio montuoso dei Vosgi, il suo centro storico che prende il nome di Petite Venice, Piccola Venezia è attraversato dal fiume Lauch e da una serie di canali in grado di creare scorci davvero suggestivi.
Anche qui vi sembrerà di essere i protagonisti di una fiaba, resterete incantati dalla bellezza di Colmar con la caratteristiche colorate case a graticcio, splendidi vicoli in tutto il centro storico, ricco di interessanti negozietti di souvenir, botteghe artigianali, locali, ristoranti e patisserie.
Da vedere:
la Maison des Têtes e la Maison Pfister, tra le più antiche case della città, edificate durante il rinascimento;
la Collégiale Saint-Martin, il luogo di culto più importante della città;
il Museo d’Unterlinden (Musée d’Unterlinden), situato in un ex convento di monache dominicane la cui costruzione risale al XIII secolo, da ammirare, in particolare: lo splendido chiostro gotico in pietra arenaria rosa dei Vosgi e la Cappella St. Johann unter der Linde (San Giovanni sotti i Tigli), che dà il nome al museo;
il Koïfhus, l’edificio della Vecchia Dogana di Colmar è il più antico della città, risalente al 1480;
la casa natale di Frédéric-Auguste Bartholdi in Rue des Merchants, l’illustre cittadino di Colmar fu lo scultore che progettò la Statua della Libertà di New York, oggi è un museo che ospita le opere dell’artista che qui ha realizzato la fontana Schwendi.
Nei dintorni di Colmar si trovano meravigliosi vigneti circondati da verdi montagne dove non mancano castelli medievali e villaggi pittoreschi.
Colmar, come molto dei villaggi che scopriremo in appresso, è una meravigliosa tappa anche nel periodo natalizio per i suoi favolosi mercatini.
COLMAR Alsazia
COLMAR Alsazia
COLMAR Alsazia
COLMAR Alsazia
TURCKHEIM Alsazia
Si trova a pochi chilometri da Colmar e la sua peculiarità è data dal fatto che è l’unico paese dell’Alsazia dove le viti crescono in collina, pianura e montagna.
Simbolo del villaggio è la torre sulla Porte de France in una delle tre porte d’ingresso delle mura medievali. Anche qui vicoletti cui affacciano colorate case a graticcio con balconi pieni di fiori, è infatti Ville Fleurie, denominazione che definisce i borghi francesi più fioriti.
Da maggio a ottobre, alle 22.00 circa, un guardiano con abiti tradizionali esce per le strade della città illuminandole con una torcia e cantando i canti tradizionali di Turckheim, attrazione più turistica che tradizione ma che vale la pena di essere vista.
TURCKHEIM Alsazia
TURCKHEIM Alsazia
NIEDERMORSCHWIHR Alsazia
Luogo dal nome impronunciabile, Niedermorschwihr è un minuscolo borgo con poche case colorate che conta meno di 600 abitanti, immerso nei vigneti, si trova sulla strada del vino d’Alsazia. Non troppo battuto dai turisti. Andateci!
NIEDERMORSCHWIHR Alsazia
NIEDERMORSCHWIHR Alsazia
KAYSERSBERG Alsazia
Kaysersberg in italiano significa “Collina dell’Imperatore” e gli fu dato dopo il suo acquisto da parte di Federico II di Svevia, nel XIII secolo.
Stradine lastricate, incantevoli casette a graticcio e un paesaggio da cartolina gli regalano un’aria fiabesca, che lo ha reso nel 2017 “Village préféré des francais”, il villaggio preferito dai francesi.
Da vedere:
il ponte fortificato;
la Chiesa di Sainte Croix;
la residenza di Albert Schweitzer, il medico e filantropo (premio Nobel per la pace nel 1952) che dedicò la sua vita ai lebbrosi;
il Museo di Storia Locale in un edificio del Cinquecento che ospita statue policrome: tra cui una rarissima Vergine del XIV secolo e un Cristo del XV secolo, oltre a numerosi oggetti d’epoca neolitica e romana.
Da non perdere una passeggiata nei boschi che lo circondano seguendo i sentieri segnati.
Kaysersberg si trova sul cammino francese per Santiago di Compostela e lungo l’antica strada romana che collegava l’Alsazia alla Lorena. Anche qui il periodo più suggestivo per visitare Kaysersberg, è il Natale, con i mercatini e le bancarelle a invadere le pittoresche strade della cittadina.
KAYSERSBERG Alsazia
KAYSERSBERG Alsazia
RIQUEWIHR Alsazia
Riquewihr (Reichenweier in tedesco) è un altro dei borghi che vanno visti almeno una volta nella vita, circondato per buona parte da una collina con i vitigni, anche qui l’atmosfera da fiaba è garantita. Lasciata l’auto nel parcheggio esterno ci si incammina a piedi nel borgo.
Da ammirare:
l’Hôtel de Ville, costruito nel 1809, sorge sul sito dell’antica porta inferiore della Città Vecchia. Se si arriva da Avenue Jacques Preiss si attraverserà l’arco posto al centro del palazzo del Municipio. L’edificio ricorda la sua funzione originaria di accesso principale alla città.
La strada che attraversa il centro storico è Rue du Genéral de Gaulle che, come le sue laterali, vanta numerose dimore inserite nell’elenco dei Monumenti Storici, perdersi tra i vicoli è il miglior modo per scoprirle. Tra le tante case da ammirare fate caso alla casa del viticoltore risalente al XVI secolo, nota come Au Bouton d’Or e la Maison du Maire Eberlin.
Il Musée Hansi, che ospita la collezione del grafico Jean-Jacques Waltz.
La chiesa di Notre Dame, l’antico luogo di culto risalente al XIV secolo e ristrutturato e più volte nel corso dei secoli, si trova in Rue des Trois-Églises.
Si narra che, vedendo questo minuscolo villaggio, i disegnatori della Disney abbiano deciso di utilizzarlo come ambientazione per il cartone animato de La Bella e a Bestia.
RIQUEWIHR Alsazia
RIQUEWIHR Alsazia
RIQUEWIHR Alsazia
HUNAWIHR Alsazia
Anche questo villaggio è situato lungo la strada dei vini, è un altro borgo tipico alsaziano simile ai precedenti ma meno affollato di turisti. Immerso in un paesaggio bucolico puntellato di vigneti a perdita d’occhio, è anch’esso circondato da un cinta di mura esagonale, colpisce per la pittoresca chiesa fortificata che si erge su una collina appena fuori da centro.
Hunawihr è conosciuto soprattutto per il Centre de Réintroduction Cicognes & Loutres, un centro specializzato che fa sì che una nutrita colonia di cicogne nidifichi spesso da queste parti, è, pertanto, abbastanza frequente vederle volare sopra le campagne. Questa la ragione per cui è chiamato il villaggio delle cicogne. La visita al parco vi rimarrà impressa.
HUNAWIHR Alsazia
HUNAWIHR Alsazia
HUNAWIHR Alsazia
HUNAWIHR Alsazia
RIBEUVILLÉ Alsazia
Ribeauvillé, anch’essa inserita nel bucolico paesaggio dell’alto Reno, è un altro importante centro turistico della celebre Route des vins d’Alsace.
La via principale del centro storico è la Grand Rue disseminata di bellissimi edifici di origine rinascimentale, il borgo cittadino è caratterizzato da chiesette medievali e da un’atmosfera magica grazie anche ai numerosi artisti di strada.
Tra le altre principali attrazioni del territorio di Ribeauvillé da vedere:
il Castello di San Ulrich, uno dei tre castelli della cittadina, l’imponente edificio arroccato su una collina è quello meglio conservato dei tre;
la Fortezza di Girsberg del XIII secolo, altro castello che affaccia sulla Roccaforte di San Ulrich e non venne mai utilizzato come dimora bensì per finalità difensive;
l’Altencastel o Haute Ribeaupierré, si trova sulla sommità di una montagna e risale al XII secolo al fine di proteggere la Fortezza di San Ulrich. Il suo bellissimo torrione medievale rivestì un ruolo importante nel corso della guerra dei cent’anni.
RIBEUVILLÉ Alsazia
RIBEUVILLÉ Alsazia
BERGHEIM Alsazia
Bergheim vi attende con le sue mura medievali ancora intatte che racchiudono uno splendido borgo con case a graticcio straripanti di gerani.
Passeggiando lungo i bastioni, un sentiero di 2 km vi porta a fare il giro delle mura e ammirare le porte medievali, come la Porte Haute, in stile gotico. Percorrerle vi porterà a scoprire i giardini Annette, giardini medievali coltivati con piante medicinali.
BERGHEIM Alsazia
BERGHEIM Alsazia
ORSCHWILLER Alsazia
Continuiamo il percorso in direzione nord, nel territorio di Orschwiller, in cima alla collina trovate lo Château du Haut-Kœnigsbourg, ricostruito nel XX secolo è visibile sin da lontano grazie ai suoi possenti bastioni rossastri che dominano l’intera vallata. La visita al castello regala una straordinaria e privilegiata vista che si estende dalla Foresta Nera sino ai Vosgi, per arrivare, con il cielo limpido e sereno, fino alle Alpi.
ORSCHWILLER Alsazia
ORSCHWILLER Alsazia
ORSCHWILLER Alsazia
ORSCHWILLER Alsazia
ALBÉ Alsazia
Erlebàch in alsaziano, è un minuscolo borgo con poco più di 400 abitanti, anche qui case a graticcio a volontà e vigneti a perdizione. Pochissimi sono gli edifici del medioevo sopravvissuti a incendi, rivolte e battaglie subite dal borgo. Albé è l’unico paese in Alsazia a produrre il suo proprio vino direttamente da uve coltivate e lavorate localmente.
  OBERNAI Alsazia
Obernai è un delizioso paesino circondato da una campagna di vigneti, con le caratteristiche case a graticcio, una chiesa neo gotica, un campanile medioevale e un affascinante pozzo rinascimentale. Obernai oltre ad essere località di produzione di vini alsaziani è anche la patria della birra 1664, un marchio delle birrerie Kronenbourg di Strasburgo.
Da vedere:
la pittoresca Place du Marché, dove fare due passi.
A circa 25 km a ovest di Obernai, per gli appassionati di storia, il campo di concentramento di Natzweiler-Struthof. Chi desidera approfondire la conoscenza del sito e dell’abominio dell’invasione nazista, può visitare ciò che ne resta delle torrette di guardia, delle recinzioni di filo spinato, dei crematori e camere a gas.
Nella vicina Schirmeck, sorge il Mémorial Alsace-Moselle: tra il 1871 e il 1945 l’Alsazia e la Mosella cambiarono nazionalità quattro volte, passando di volta in volta sotto il controllo francese o tedesco. Il memoriale racconta appunto le vicende storiche, con un particolare attenzione sul periodo della seconda guerra mondiale, quando le regioni furono di fatto annesse al III Reich e conobbero la violenza del regime totalitario di Hitler.
OBERNAI Alsazia
OBERNAI Alsazia
OBERNAI Alsazia
OBERNAI Alsazia
STRASBURGO Alsazia
E arriviamo a Strasburgo, capoluogo del Grand Est francese nonché sede del Parlamento europeo dal 1952. La sua posizione sul fiume Reno, che segna il confine con la Germania, ne fa il luogo di sintesi tra i due Paesi: un po’ Francia e un po’ Germania, quella doppia identità franco-tedesca che per secoli l’ha dilaniata, la rende oggi una città affascinante e cosmopolita.
La città che conta quasi 300.000 abitanti, Patrimonio dell’Umanità UNESCO sin dal 1988, rappresenta il tipico fascino alsaziano. Attraversata da una serie di canali e corsi d’acqua che formano la cosiddetta Grande Île, l’isola sulla quale sorge il centro storico, dove trovare suggestive Piazze, palazzi storici, case a graticcio e l’imponente e splendida Cathédrale Notre-Dame che con la piazza circostante è una delle attrazioni di Strasburgo.
Per cogliere appieno l’essenza di Strasburgo è d’obbligo passeggiare tra i vicoli della Grande Île e la Petite France, i due quartieri più caratteristici della città.
 Leggi qui per scoprire Strasburgo e tutta la sua magia
STRASBURGO Alsazia
STRASBURGO Alsazia
STRASBURGO Alsazia
WISSEMBOURG Alsazia
Letteralmente Borgo Bianco, non a caso dato che il bianco è il colore che predomina insieme al verde della vegetazione.
Fondata dai monaci benedettini nel VII secolo, che vi costruirono un’abbazia, ampliata più volte nei secoli sino a diventare la più importante di tutta la regione, ottenendo addirittura il titolo di Principato nel 974. La cittadina cominciò a svilupparsi intorno alla chiesa tra il XII e XIII secolo. Visitate l’Abbazia di Saint Pierre et Paul con i suoi affreschi e vetrate dai mille colori.
Il villaggio è attraversato da un corso d’acqua, nel antico mulino, oggi ristorante e hotel è possibile dormire.  
WISSEMBOURG Alsazia
Questi sono almeno 15 motivi per visitare questa bellissima regione della Francia del sud.
Siti utili per il tuo viaggio in Alsazia: https://www.visit.alsace/it/
Francia: i 15 villaggi più belli d’Alsazia L'Alsazia è una regione storica della Francia che si trova nella parte sud orientale, confina con Svizzera e Germania della Foresta Nera.
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erfigh · 5 years ago
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mademoisellesabi · 5 years ago
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Che la Francia sia particolarmente ricca di piccoli e incredibili villaggi è cosa nota,  e nei miei articoli ve ne ho parlato spesso. Ne è ricca la fiabesca ed enoica Alsazia, o la meravigliosa e poetica Normandia ma anche l’affascinante e selvaggia Bretagna o la patria del gusto e dello spirito e terra di straordinari vini, la Borgogna e ovviamente non sono da meno la Costa Azzurra con i suoi villaggi a picco sul mare e, soprattutto, la Provenza con i suoi borghi e villaggi arroccati o immersi nella lavanda.
La Costa Azzurra non è solo mondanità e turismo ricco e superficiale, in realtà la Côte d’Azur ha molto di più da offrire: dal quel mare turchese dalle infinite sfumature ai borghi arroccati che hanno stregato pittori come Chagall, Renoir, Matisse e Picasso molto prima che diventasse la meta prediletta dei ricconi internazionali. Per scoprire a pieno quella sua aria naïf, se posso darvi un consiglio, visitatela fuori stagione, quando la folla dei turisti si sarà dissipata, così potrete ammirare la baia di Saint-Tropez sgombra degli Yacht o i vicoli di Saint-Paul-de-Vence placidi e tranquilli come quando li frequentava Prévert, ma anche godervi appieno una romantica passeggiata sulla Croisette a Cannes o sulla Promenade a Nizza.
La Provenza è nota per le distese di lavanda, i villaggi arroccati, le stradine acciottolate, i davanzali rigorosamente fioriti che la rendono una delle regioni più amate dagli artisti che l’hanno scelta come punto d’approdo, ma è anche molto amata dai viaggiatori di tutto il mondo.  ma la Provenza non è solo il viola della lavanda o il turchese del mare. Rimarrete affascinati dalla Provenza, dai suoi colori e non solo dal viola della lavanda, ma anche dai colori del deserto e della sua terra che regala il Luberon con i Villaggi delle Ocre.
Leggi anche: Provenza, consigli su come organizzare il viaggio
Ma vediamo fra i tantissimi villaggi di Costa Azzurra e Provenza (che insieme formano la regione francese Provenza-Alpi.Costa Azzurra) quali sono quelli da vedere assolutamente:
1 – ÈZE
Andando da Nizza verso Monte Carlo o viceversa trovate questo splendido borgo a metà strada. La sua posizione, a strapiombo sul mare, offre vedute mozzafiato della Costa Azzurra. Un villaggio con una storia antichissima, che si respira in ogni angolo. A spasso per i suoi vicoli, illuminati dal sole, vi giungerà alle narici il profumo dei gelsomini disseminati ovunque in questo borgo magnifico.
Da vedere la chiesetta medievale; il castello dei Riquier col suo bellissimo e rigoglioso giardino. Vi consiglio di percorrete il cammino di Nietzsche, che collega Èze Village a Èze sur Mer, leggenda narra che questa strada abbia ispirato il filosofo nella stesura di una delle sue opere maggiori.
2 – SAINT-PAUL-DE-VENCE
A mio avviso e non solo, uno dei villaggi più romantici di Francia, tra i più belli del mondo. A renderlo così la sua conformazione: stradine acciotolate e vicoli pittoreschi, le impervie scalinate come le affascinanti piazzette con le fontane e i magici scorci. Antico villaggio costruito su una rocca per sfuggire alle invasioni dei saraceni. Per visitarlo al meglio dovete perdervi tra i suoi vicoli di pietra e fare una passeggiata panoramica lungo le mura: da qui si può ammirare la magnifica vista sulla vallata, fino al mare. L’arte, tutta, è passata di qui, personaggi del calibro di Chagall, Matisse e Mirò erano degli abituè, ma pure Picasso, Modigliani, Bonnard, o le star del cinema come Catherine Deneuve, Sophia Loren e Greta Garbo.
Fate un salto al cimitero e omaggiate la tomba del pittore Marc Chagall. Molte le gallerie d’arte e le botteghe artigianali, ancora ora qui vivono artisti, pittori e artigiani. Fate una capatina alla Fondazione Maeght, un museo in cui ammirare Chagall, Matisse e Mirò in una cornice eccezionale.
Vi consiglio, a fine giornata, una cenetta, magari a lume di candela, in uno dei ristorantini del borgo.
3 – ANTIBES
Antibes e Juan-les-Pins, sono le due località affacciate sulle baie naturali che hanno al centro il promontorio di Cap D’Antibes, questo grazie alla generosità della natura; poi però è intervenuta la mano dell’uomo e ha fatto sì che l’edificazione selvaggia che ha colpito un po’ tutta la Costa Azzurra, anche qui facesse i suoi danni. Il turismo di massa se da un lato fa del bene, dall’altro fa del male.
Il centro storico di Antibes, racchiuso dai bastioni del XVI secolo, con i suoi vicoletti, le case dai colori pastello e i tanti locali che propongono piatti di mare, ha la tipica aria delle cittadine provenzali.
Se volete fare un bagno in un luogo da sogno vi consiglio la Baia dei Miliardari nota anche come Baia del Denaro Falso – Anse de l’Argent Faux, ora (dal 2011) accessibile a tutti grazie a un sentiero, un tempo solo in barca.
Per una passeggiata fra la natura l’ideale è il Sentiero dei Doganieri, come in buona parte della Francia costiera anche la Costa Azzurra ha il suo di Chemin des Douaniers.
Merita una visita il Museo Picasso nel Castello Grimaldi, che ospita 23 quadri e 44 disegni dell’artista spagnolo che ha vissuto ad Antibes nel 1944.
4 – SAINT-TROPEZ
Quello che è stato per molto tempo un paesino con un porticciolo di pescatori, con l’arrivò di Brigitte Bardot e di altri vip è diventata una località molto alla moda che attira turisti da tutto il mondo. Diventa famosa negli anni ’60 anche grazie alle spiagge di Ramatuelle e Pampelonne, di sabbia chiara e finissima, ambite dai turisti.
Durante tutta l’estate si trasforma in una stazione balneare di grido con un porto gremito di yacht di lusso, un’atmosfera vivace e turistica con cafè con i tavolini all’aperto, locali notturni e i negozi bellissimi delle più prestigiose firme della moda. Torna ad essere quell’autentico e tranquillo paesino di pescatori dall’autunno alla primavera, quindi se siete interessati alla Saint Tropez autentica questo è il periodo per voi.
Le abitazioni dalle facciate dai colori pastello circondano il pittoresco porto sono l’emblema della Saint Tropez che ci piace.
Da vedere il Museo dell’Annonciade, all’interno della cappella di Notre-Dame-de-l’Annonciade, espone una collezione di dipinti di fine XIX secolo e inizio XX secolo. In ottobre, in occasione della manifestazione Les Voiles de Saint-Tropez, il golfo ospita magnifici velieri, classici e moderni.
5 – GOURDON
Si trova a 12 chilometri da Grasse ed è considerato uno dei più bei villaggi di Francia. Da visitare di giorno se volete trovare negozi e locali aperti, la sera si riesce a visitare in assoluta tranquillità, come è capitato a me, di contro non è possibile bere nemmeno una birra, i locali chiudono tutti dato che è abbastanza isolato, è comunque uno dei borghi più visitati della Costa Azzurra.
Arroccato sulle Gorges du Loup, a 760 metri di altitudine, è abitato da nemmeno 500 persone. Questo borgo ha un sacco di storia: occupato dai Romani, subì poi le invasioni musulmane dall’VII al X secolo. Nel corso del IX secolo, venne costruita la prima fortezza, data la sua posizione era facile vedere tutta l’aerea circostante, fino al mare.
Andate a curiosare nelle vie interne, con la dovuta educazione però, dato che ci sono bellissime abitazioni tipiche.
Una delle cose da fare a Gourdon, forse la prima, è godere della vista mozzafiato, si riesce a vedere persino il Mediterraneo, che si trova a 10 chilometri da Gourdon in linea d’aria.
6 – AIX-EN-PROVENCE
Aix-en-Provence è l’antica capitale della Provenza. Apprezzata per i suoi bellissimi viali con sontuose fontane e piazze, dove vi affacciano eleganti dimore che attestano l’importante passato di Aix.
Aix, oltre ad aver dato i natali a Paul Cézanne, è stata la sua casa per molto tempo. L’eredità lasciata da Cézanne è ancora molto presente in città, sui tombini c’è ancora il nome della sua famiglia, ma soprattutto, c’è l’Atelier dove il pittore visse. L’Atelier è una tappa obbligatoria per chi visita Aix. Si trova appena fuori dalle mura cittadine, a 500 metri dalla cattedrale in Via Cézanne, ci si arriva risalendo la Via Pasteur o con il bus n. 1 dalla Rotonda Fermata “Paul Cézanne”.
L’atelier è un padiglione con giardino dove l’artista ha passato buona parte della sua vita dipingendo. L’atelier è rimasto come lo ha lasciato il pittore al momento della morte: con pennelli, colori, cavalletti, libri e altri pezzi della sua vita. Ad Aix e dintorni ci sono molti luoghi che hanno segnato la vita del pittore impressionista, visitabili con escursioni guidate.
Altra tappa irrinunciabile in città è il Cours Mirabeau, spartiacque tra la parte vecchia e quella nuova. Nella parte bassa del Corso trovate La Rotonde, la bellissima fontana costruita nel 1860 e dall’importante valore simbolico con tre statue che raffigurano la Giustizia, l’Arte e l’Agricoltura.
Lungo il corso molti locali e ristoranti come il Café des Deux Garçons, un’istituzione ad Aix, numerosi palazzi nobiliari e al civico 38 l’Hôtel Maurel-de-Pontevés, risalendo il corso si incontrano altre 3 fontane: la prima è la Fontana dei Nove Cannoni, la Fontana dell’Acqua Calda, fonte termale già usata dai romani, oggi conosciuta come Fontana del Muschio, in quanto totalmente ricoperta e la fontana del Roi Renè (Re Renato) ritratto con l’uva in mano. Fu lui, infatti, a introdurre in Provenza il vino moscato.
Alla sinistra del Cours Mirabeau si stende la Città Vecchia di Aix-en-Provence, dove trovate la Cattedrale di Saint-Saveur, gioiello dell’arte romanica, ora in pessime condizioni, e la Torre dell’Orologio con l’Hotel-de-Ville.
Sulla destra del Corso Mirabeau si sviluppa il Quartiere Mazzarino. I due monumenti più rappresentativi del quartiere sono la Fontana dei Quattro Delfini e l’Hotel de Marignane.
7 – LOURMARIN
Si trova nel Parco Regionale del Luberon ed è un villaggio molto amato dai turisti stranieri meno da quelli italiani, sebbene sia considerato uno dei borghi più belli di Francia.
Il villaggio di Lourmarin ha un affascinante lungo viale centrale, Rue Henri de Savornin, disseminato di dimore dalle facciate colorate, botteghe artigianali, caffè e ristoranti e una massiccia presenza di atelier di artisti e gallerie d’arte, circa una ventina in un paesino che non conta nemmeno mille anime. Lourmarin, infatti, vanta una lunga tradizione artistica e nel corso dei decenni è diventata il luogo di vita di molti artisti e appassionati d’arte.
Un piccolo villaggio che sembra essere rimasto come un tempo, immutato nel corso dei secoli, con il castello che sovrasta il borgo. Il Castello, acquistato da Robert Laurent Vibert, un industriale francese, che lo aveva comprato per salvarlo dalla demolizione, è stato restaurato con l’aiuto della popolazione locale. Vibert, prima di morire, lo donò all’Accademia di Arti e Scienze di Aix-en-Provence che fece suo l’obbligo di ospitare ogni estate giovani artisti, come scrittori, pittori, scultori e musicisti.
Il castello è diviso in due aree storiche: la parte medievale e quella rinascimentale, perfettamente conservate, con straordinari arredi, camini, quadri e straordinarie viste sul borgo.
Il cimitero del paese accoglie i resti di due famosi scrittori: Albert Camus, Premio Nobel e Henri Bosco. La tomba di Camus è meta di un vero e proprio pellegrinaggio.
8 – SIMIANE-LA-ROTONDE
Un bellissimo villaggio che si popola durante il periodo di fioritura della lavanda mentre sembra abbandonato tutto il resto dell’anno. Dalla fine di giugno alla metà di agosto i paesaggi circostanti si colorano di tutte le varietà lavanda e dal borgo si gode di un panorama magnifico.
Il villaggio vanta una ricca storia, a testimonianza di ciò alcuni elementi architettonici dal Medioevo al Rinascimento, come la misteriosa rotonda del Castello, del XII secolo, che domina il borgo dall’alto della sua collina ed è la più antica testimonianza civile dell’arte romanica provenzale. In ciò che rimane della fortezza appartenuta alla famiglia Agoult, quindi il torrione con la sua celebre cupola rotonda e l’ala sud recentemente restaurata con le sale medievali al piano terra, che propongono la storia del castello e sale rinascimentali al primo piano, che accolgono un laboratorio di aromaterapia e delle mostre temporanee. Ogni estate ospita il festival di musica antica.
Il villaggio si colloca su una collima di 650 metri, tra il monte Ventoux, il Luberon e la Montagne de Lure, nel cuore della zona di produzione della lavanda e lavandin, che si estende su 20.000 ettari e fornisce il 90% della produzione mondiale di lavanda.
9 – VIENS
Viens è uno splendido borgo medievale, restaurato in maniera eccelsa, sembra quasi disabitato ma invece qualcuno ci abita. Visitare Viens è fare un salto indietro nel tempo.
Incastonato fra i meravigliosi paesaggi del Luberon e i coloratissimi campi di lavanda si erge su una roccia. Il suo passato medievale è ben rappresentato dalla Torre dell’Orologio che funge da accesso per poi trovare un susseguirsi di stretti vicoli e dimore medievali. Se ci si arriva da Nord il borgo sembra un’austera fortezza.
Dal villaggio partono ben 3 sentieri per andare alla scoperta delle Bories di Caseneuve, oltre a una passeggiata per scoprire le Gorges d’Oppedette, Gole di Oppedette. Da una terrazza sospesa nel vuoto potrete godere di uno spettacolo meraviglioso a strapiombo sulle gole di un canyon.
Appena più sopra c’è il villaggio, costituito da un nugolo di case e una chiesetta.
10 – SAIGNON
Un piccolo e meraviglioso villaggio con una chiesa, una piazzetta e una roccia panoramica e forse un bar, un paio di ristoranti e il villaggio è fatto.
La Chiesa di Notre Dame ospita pellegrini da secoli, fin dal Medioevo è stata il luogo di ritrovo dei fedeli della Provenza e luogo di sosta per i pellegrini diretti verso Roma lungo la Via Domitia e per quelli che dall’Italia andavano verso Santiago de Compostela.
Per le strade di Saignon, dopo la chiesa, trovate una caratteristica piazzetta con palazzi colorati decorati da piante rampicanti e al centro una fontana, una piazza molto suggestiva. Lungo la salita si trova la Roccia che scende a strapiombo sul territorio circostante e dove ci sono i resti di un castello con una chiesetta privata non visitabile.
11 – ROUSSILLON
Roussillon è un villaggio famoso perché sorge su un giacimento d’ocra. Tant’è che la zona è conosciuta anche come “le terre d’ocra” ed ha i colori del deserto. Roussillon prende il nome dal rosso delle sue terre che in realtà sono anche giallo e arancione e qui, infatti, non solo la terra ma anche i palazzi sono o arancio o rosso o giallo.
Da Russillion parte il Sentiero delle Ocre uno spettacolare percorso nella natura che consiste in una passeggiata di circa 45 minuti circondati dalle pietre colorate, si attraversa, infatti, un canyon dai colori incredibili.
La visita al villaggio è obbligatoria perché è molto carino e non solo per il colore dei palazzi ma anche per i suoi vicoli molto suggestivi,  per la piccola piazzetta Hotel de Ville, ovvero il municipio, dove non mancano locali e caratteristiche botteghe.
Sempre a Roussillon è possibile visitare il Conservatoire des Ocres et Pigments Appliqués  per imparare tutto sui pigmenti colorati, le proprietà cromatiche dell’ocra e visitare la fabbrica.
12 – GORDES
Uno dei borghi più belli di Francia, arroccato su uno sperone di roccia regala panorami mozzafiato, le sue stradine lastricate, le case in pietra, appoggiate una all’altra quasi a voler reggersi in piedi tra loro, il magnifico castello formano un luogo incantevole tanto da essere stato il set del film Un’ottima annata con Russel Crowe. La sagoma del Castello e della Cattedrale svettano tra le caratteristiche casette e non manca la suggestiva fontana ai piedi del Castello.
A circa un paio di chilometri dal centro di Gordes c’è le Village des Bories, un borgo troglodita abitato dagli uomini circa 3000 anni fa. Bories in francese sono le pietre che si trovano nella vicina Apt con le quali, a secco, senza uso di cemento o malte, è stato costruito il villaggio.
A pochi chilometri da Gordes c’è l‘Abbazia Cistercense di Sénanque che, con i suoi campi di lavanda, è la protagonista assoluta della Provenza, la sua immagine rappresenta la Provenza in fotografie e cartoline. Una tappa obbligatoria per tutti i viaggiatori che visitano la Provenza. Ancora oggi abitata da frati e monaci.
Da vedere nell’Abbazia di Sénanque: la Chiesa, dotata dell’essenziale come ogni chiesa dell’Ordine cistercense, con due cappelle in stile romanico; il Dormitorio dove i monaci cistercensi si riposavano; il Chiostro, centro dell’Abbazia e il luogo di passaggio e raccordo di tutte le parti che la compongono; lo Scriptorium, una sala dove i monaci venivano a trascrivere i libri sacri e leggere e dove sono ancora visibili i resti di due grandi camini che servivano anche per propagare la luce; la Sala del Concistoro, dove l’abate e i frati si incontrano tutti i giorni per leggere un capitolo (da cui il nome) della regola di San Benedetto e prendono le decisioni che riguardano la comunità e il Bookshop, nonostante la ferrea disciplina anche i monaci hanno necessità di fare cassa.
13 – FONTAINE-DU-VAUCLUSE
Oltre a essere uno dei borghi più particolari di Francia, vanta la sorgente più grande d’Europa che ha anche ispirato Petrarca per il celebre verso “Chiare, dolci e fresche acque”. Ecco non ve lo sarete mai aspettati, nemmeno io, ma è proprio grazie a Fontaine-du-Vaucluse che Petrarca dedica queste parole a Laura.
Molto caratteristica la piazza, Place de la Colonne, a ridosso del fiume interamente circondata da alberi secolari che coprono interamente la Piazza con al centro la colonna che le dà il nome, fu eretta in omaggio al Petrarca, il 20 luglio 1804. Inizialmente venne posizionata vicina alla fonte del fiume Sorgue e solo dopo 25 anni fu trasferita in questa posizione.
Dalla piazza attraversando il ponte sul fiume si arriva subito alla casa ora museo di Petrarca dedicato a Petrarca, dove abitava il Petrarca. Qui sono esposte edizioni delle sue opere illustrate da grandi artisti tra cui Picasso, Braque e Mirò. Attraverso il tunnel di fianco la casa si arriva nel giardino della casa lambito dalle “dolci acque”.
L’acqua è l’assoluta protagonista del paesaggio: mulini, case adagiate sull’acqua, ristoranti pieni zeppi con viste spettacolari in questo splendido panorama naturalistico che dà vita a uno dei più bei villaggi di Francia.
Dal centro del paese parte una passeggiata che costeggia il fiume Sorgue e conduce direttamente alla fonte, dove godendo di uno spettacolo della natura tra alberi, vegetazione il rumore dell’acqua delle piccole cascate che invadono il paesaggio si arriva all’altissima falesia sotto la quale si trova la sorgente.
Dall’altro lato della piazza, nel senso opposto del ponte, la Chiesa di Notre Dame, risalente all’XI secolo. Costruita dai monaci vittoriani sui resti di un santuario dedicato al Dio Pagano dell’acqua. Al suo interno c’è un’imponente colonna romana e un capitello posizionato sulla colonna opposta che sono i resti dell’antico tempio.
Altro museo è il Monde Souterrain, dedicato alla speleologia con grotte, stalattiti e concrezioni calcaree raccolte da Borbert Casteret.
14 – SAINT-RÉMY DE PROVENCE
Saint Rémy è nota anche per essere legata a due figure illustri: Nostradamus e Vincent Van Gogh. Nostradamus nacque a Saint-Rèmy anche se passò gran parte della sua vita nella vicina Salon de Provence. Vincent Van Gogh visse per un anno nel manicomio della cittadina provenzale dove dipinse alcuni dei suoi capolavori.
A preludio dell’interessante cittadina provenzale il viale alberato che conduce al centro di Saint-Remy. Un concentrato di Provenza: dall’imponente duomo, alle piazzette con le fontane, ai numerosi vicoli disseminati di bellissimi negozi e locali. Perdetevi in quei vicoli, fermatevi a pranzare in uno dei ristoranti nella bellissima piazzetta del Municipio, e una delle sue laterali porta alla casa dove nacque Nostradamus.
A Saint Rémy, come dicevo, c’è il Monastero di Saint-Paul-de-Mausole, noto per essere stato il manicomio di Van Gogh, che merita una visita indipendentemente da questo fatto, in quanto capolavoro del Romanico Provenzale: soprattutto il chiostro del XI Secolo ricorda molto lo stile della chiesa di Saint Trophime d’Arles. I monaci francescani furono i primi ad accogliere i malati di mente, fin dal 1400, attività che continua ancora oggi.
A un chilometro da Saint-Rémy si trovano le rovine della antica Glanum, una città prima celtico-ligure e poi romana, di cui restano intatti due splendidi monumenti: il Mausoleo, alto 18 metri, è scolpito con scene di battaglia, caccia, natura e due statue e l’Arco di Trionfo segnava l’ingresso a Glanum con, ai lati, raffigurazioni degli schiavi rassegnati al dominio romano.
15 – LES-BAUX-DE-PROVENCE
Il villaggio di Les Baux de Provence si colloca su uno sperone roccioso, fiancheggiato da due strapiombi ed è caratterizzato da un antico Castello Fortezza in rovina e alcune case disabitate. Dopo secoli di splendore dovuto all’intraprendenza dei signori di Les Baux, la decadenza del piccolo villaggio, tra i meno noti ma tra i più belli di Provenza, cominciò nel lontano 1632 per mano del Cardinale Richelieu che ne ordinò lo smantellamento.
Vi abitano meno di 500 persone, il borgo è delizioso e piccolissimo e viene da domandarsi come riesca ad accogliere tanti viaggiatori e turisti.
Del Castello restano i resti delle antiche mura e dei torrioni, le catapulte ed altro, si estende su un’ampia superficie verde. Altro gioiello architettonico della città è la chiesa di Saint Vincent, un edificio religioso del IX, in parte scavato nella roccia, è dedicato a Vincenzo di Saragozza, diacono del vescovo, una delle prime vittime delle persecuzioni anticristiane del IV secolo, ed è in stile romanico provenzale. Meritano la visita gli interni.
Altra attrattiva sono le “Carrières de Lumières”. Le ex cave destinate all’estrazione della bauxite, chiuse nel 1935, hanno subito un importante restauro che ha permesso alle “Carrières de Lumières” di riaprire al pubblico tre anni fa, con una nuova vocazione di palcoscenico di spettacoli suggestivi.
Nelle pareti di roccia vengono riprodotte immagini e colori, dedicate ad opere di artisti. Dall’1 marzo 2019 al 5 gennaio 2020, le Carrières de Lumières propongono uno spettacolo dedicato a Van Gogh. Non ho visto quello di Van Gogh ma a Rouen e a Reims ho visto le riproduzione simili sulla facciata della cattedrale ed è uno spettacolo bellissimo.
  Provenza e Costa Azzurra: 15 villaggi da non perdere Che la Francia sia particolarmente ricca di piccoli e incredibili villaggi è cosa nota,  e nei miei articoli ve ne ho parlato spesso.
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mademoisellesabi · 5 years ago
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L’Alsazia è una regione storica della Francia che si trova nella parte sud orientale, confina con Svizzera e Germania della Foresta Nera. La particolarità dell’Alsazia è che ha moltissimi villaggi che sembrano usciti da un libro di fiabe circondati da boschi e vigneti. Quei vitigni che producono profumatissimi vini come il Cremant, Pinot Gris, Gewurztraminer e Muscat.
Dal 2016 Alsazia e la sorella Lorena sono si sono fuse dando vita a una grande regione denominata Grand Est, che comprende anche l’ex territorio della Champagne-Ardenne.
Visitare l’Alsazia significa andare alla scoperta di luoghi particolarmente interessanti sia dal punto di vista architettonico, ambientale e storico in quanto luogo delle battaglie della prima guerra mondiale o quelle della guerra franco-prussiana.
La regione, culturalmente influenzata dalle vicende politiche che l’hanno toccata, è stata a lungo contesa dalla vicina Germania, ed è proprio la sua collocazione geografica, che segue il confine con la Germania, che rende l’Alsazia una terra variegata, con tradizioni e culture che appartengono a entrambe le nazioni.
Come dicevo l’Alsazia è regione di vini e borghi pittoreschi e andiamo quindi alla scoperta di questi bellissimi villaggi e cittadine da non perdere durante un viaggio in Alsazia, la maggior parte dei quali sono situati lungo la celebre Route des vins d’Alsace, la via dei vini che si snoda in questa incantevole regione tra rigogliosi vigneti, chiese gotiche e antiche fortezze, nel bucolico contesto paesaggistico collinare dell’Alto Reno.
I paesi indicati in seguito sono elencati in ordine da Sud verso Nord a creare un ipotetico tragitto.
MULHOUSE
Mulhouse, considerata la capitale dell’Alsazia del Sud, è una vivace cittadina frequentata da turisti di tutto il modo. Una passeggiata nel centro di Mulhouse vi permetterà di ammirare tutta una serie di edifici storici e palazzi caratteristici davvero interessanti.
Fulcro della cittadina è il suo centro storico, con la sua Piazza centrale Place de la Réunion. Al centro della piazza la statua di un alabardiere veglia sulla città, l’alabarda è infatti è simbolo di buona guardia. Sulla piazza si trovano diversi edifici storici, come il Tempio Saint-Etienne, la chiesa protestante più alta di Francia; l’ex associazione dei sarti; la Pharmacie au Lys, completamente ristrutturata nel 1634, la data è scritta su una parete accanto alle iniziali dell’antico proprietario e di sua moglie, Henri Risler e Catherine Hartmann, nel 1649 vide un nuovo cambio di proprietà e da allora l’edificio ospitò una farmacia; la Maison Mieg, uno degli edifici che caratterizzano la piazza, riconoscibile per la sua torretta e per lo stile architettonico e decorativo della facciata decorata da bellissimi trompe-l’œil; il municipio di Mulhouse, l’Hôtel de Ville risale al XVI secolo, monumento storico, è stato ristrutturato più volte nel corso dei secoli, ma mantiene intatto il suo fascino originale. Oggi ospita il Museo storico di Mulhouse.
Mulhouse ha anche una Sinagoga, che si trova tra Rue de la Synagogue e Rue des Rabbins. Poco distante si trova la Chapelle Saint Jean, risalente al XIII secolo, è opera dei Cavalieri dell’Ordine dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme e conserva al suo interno affreschi del XVI secolo raffiguranti la vita di San Giovanni Battista. Oggi è di proprietà del comune ed ospita eventi culturali e concerti.
Mulhouse è definita capitale europea dei musei tecnici come la Cité de l’Automobile o la Cité du Train che attirano ogni anno turisti e appassionati da ogni parte del mondo. Mulhouse ospita anche il Musée de l’Impression sur Etoffes, il Musée des beaux-arts e molte altre sorprese.
EGUISHEIM
Uno dei borghi più caratteristici della zona, immerso tra i vigneti nell’Alto Reno. Come molti altri villaggi della zona Eguisheim ha mura fortificate, in questo caso una cinta muraria a doppia parete costruita a scopo difensivo.
Passeggiando tra gli stretti viottoli, alcuni in pendenza, stradine concentriche dove adagiano le tipiche case a graticcio con i balconi fioriti che regalano meravigliose suggestioni scoprirete e vi innamorerete del borgo. Diverse case apportano iscrizioni alle pareti che indicano botteghe di antichi mestieri come il bottaio, il fornaio e altre rivolgono invocazioni a Dio, per richiedere protezione in particolare dagli incendi che più volte hanno devastato diverse zone.
Dalla strada principale, che attraversa il paese, si arriva alla chiesa parrocchiale dedicata a Saint-Pierre e Saint-Paul costruita in stile romanico poi restaurata seguendo lo stile gotico. Della costruzione originale rimane il campanile, che vanta quattro campane di cui una proveniente dall’Abbazia di Marbach. In tutto il villaggio sono disseminate diverse fontane, la più bella in Piazza del Mercato, notevoli anche la Fontaine St. Lèon, nella Piazza Centrale e la Fontaine de la Porte Basse.
Eguisheim, in quanto cittadina natale di Papa San Leone IX, conserva nella Chapelle St-Lèon, le sue reliquie.
Da vedere anche il Castello di San Leone risalente al VIII secolo, che si affaccia sull’omonima piazza ed è attorniato da una cinta muraria di forma ottagonale del XIII secolo. Altri tre leganti manieri si ergono sulla vicina collina di Schlossberg: i manieri di Weckmund e di  Wahlenbourg, costruiti nel XI secolo, e quello di Dagsbourg, del XII secolo.
In quanto rinomata per la sua produzione vinicola è d’obbligo fermarsi in qualche cantina ad assaggiare e acquistare vino. L’ultima settimana di agosto la città organizza la Festa del Vino, la celebrazione più antica di tutta l’Alsazia, e nel mese di settembre si alternano tutta una serie di iniziative a tema vino e musica.
Nel periodo natalizio il borgo regalerà scenografie sorprendenti e atmosfere uniche, tra lo scintillio delle luci e dei profumi speziati sarà invaso da una miriade di bancarelle che offrono oggetti artigianali e bellissimi addobbi per l’albero di Natale, statuine per il presepe e, non mancano, leccornie tradizionali come pan di zenzero e vin brulè.
Nel 2017 è stata definito uno dei borghi più belli del mondo.
COLMAR
Colmar è il capoluogo del dipartimento dell’Haut-Rhin, situata sulla strada dei Vini, la strada più antica della Francia dove si producono alcuni dei più rinomati vini al mondo, sarà una delle prime tappe se non il vostro punto di approdo per la notte.
Un’interessante e incantevole cittadina, situata ai piedi del massiccio montuoso dei Vosgi, il suo centro storico che prende il nome di Petite Venice, Piccola Venezia è attraversato dal fiume Lauch e da una serie di canali in grado di creare scorci davvero suggestivi.
Anche qui vi sembrerà di essere i protagonisti di una fiaba, resterete incantati dalla bellezza di Colmar con la caratteristiche colorate case a graticcio, splendidi vicoli in tutto il centro storico, ricco di interessanti negozietti di souvenir, botteghe artigianali, locali, ristoranti e patisserie.
Da vedere la Maison des Têtes e la Maison Pfister, tra le più antiche case della città, edificate durante il rinascimento; la Collégiale Saint-Martin, il luogo di culto più importante della città, il Museo d’Unterlinden (Musée d’Unterlinden), situato in un ex convento di monache dominicane la cui costruzione risale al XIII secolo, da ammirare, in particolare: lo splendido chiostro gotico in pietra arenaria rosa dei Vosgi e la Cappella St. Johann unter der Linde (San Giovanni sotti i Tigli), che dà il nome al museo; il Koïfhus, l’edificio della Vecchia Dogana di Colmar è il più antico della città, risalente al 1480; la casa natale di Frédéric-Auguste Bartholdi in Rue des Merchants, l’illustre cittadino di Colmar fu lo scultore che progettò la Statua della Libertà di New York, oggi è un museo che ospita le opere dell’artista che qui ha realizzato la fontana Schwendi.
Nei dintorni di Colmar si trovano meravigliosi vigneti circondati da verdi montagne dove non mancano castelli medievali e villaggi pittoreschi.
Colmar, come molto dei villaggi che scopriremo in appresso, è una meravigliosa tappa anche nel periodo natalizio per i suoi favolosi mercatini.
TURCKEHEIM
Si trova a pochi chilometri da Colmar e la sua peculiarità è data dal fatto che è l’unico paese dell’Alsazia dove le viti crescono in collina, pianura e montagna.
Simbolo del villaggio è la torre sulla Porte de France in una delle tre porte d’ingresso delle mura medievali. Anche qui vicoletti cui affacciano colorate case a graticcio con balconi pieni di fiori, è infatti Ville Fleurie, denominazione che definisce i borghi francesi più fioriti.
Da maggio a ottobre, alle 22.00 circa, un guardiano con abiti tradizionali esce per le strade della città illuminandole con una torcia e cantando i canti tradizionali di Turckheim, attrazione più turistica che tradizione ma che vale la pena di essere vista.
NIEDERMORSCHWIHR
Luogo dal nome impronunciabile, Niedermorschwihr è un minuscolo borgo con poche case colorate che conta meno di 600 abitanti, immerso nei vigneti, si trova sulla strada del vino d’Alsazia. Non troppo battuto dai turisti. Andateci!
KAYSERSBERG
Kaysersberg, il nome, in italiano, significa “Collina dell’Imperatore” e gli fu dato dopo il suo acquisto da parte di Federico II di Svevia, nel XIII secolo.
Stradine lastricate, incantevoli casette a graticcio e un paesaggio da cartolina gli regalano un’aria fiabesca, che lo ha reso nel 2017 “Village préféré des francais”, il villaggio preferito dai francesi.
Da vedere oltre al ponte fortificato, la Chiesa di Sainte Croix; la residenza di Albert Schweitzer, il medico e filantropo (premio Nobel per la pace nel 1952) che dedicò la sua vita ai lebbrosi; il Museo di Storia Locale in un edificio del Cinquecento che ospita statue policrome: tra cui una rarissima Vergine del XIV secolo e un Cristo del XV secolo, oltre a numerosi oggetti d’epoca neolitica e romana.
Da non perdere una passeggiata nei boschi che lo circondano seguendo i sentieri segnati.
Kaysersberg si trova sul cammino francese per Santiago di Compostela e lungo l’antica strada romana che collegava l’Alsazia alla Lorena. Anche qui il periodo più suggestivo per visitare Kaysersberg, è il Natale, con i mercatini e le bancarelle a invadere le pittoresche strade della cittadina.
RIQUEWIHR
Riquewihr (Reichenweier in tedesco) è un altro dei borghi che vanno visti almeno una volta nella vita, circondato per buona parte da una collina con i vitigni, anche qui l’atmosfera da fiaba è garantita.
Lasciata l’auto nel parcheggio esterno ci si incammina a piedi nel borgo. Da ammirare l’Hôtel de Ville, costruito nel 1809, sorge sul sito dell’antica porta inferiore della Città Vecchia. Se si arriva da Avenue Jacques Preiss si attraverserà l’arco posto al centro del palazzo del Municipio. L’edificio ricorda la sua funzione originaria di accesso principale alla città. La strada che attraversa il centro storico è Rue du Genéral de Gaulle che, come le sue laterali, vanta numerose dimore inserite nell’elenco dei Monumenti Storici, perdersi tra i vicoli è il miglior modo per scoprirle. Tra le tante case da ammirare fate caso alla casa del viticoltore risalente al XVI secolo, nota come Au Bouton d’Or e la Maison du Maire Eberlin.
Per gli appassionati d’arte, nel centro storico, c’è anche il Musée Hansi, che ospita la collezione del grafico Jean-Jacques Waltz. Altro edificio degno di nota è la chiesa di Notre Dame, l’antico luogo di culto risalente al XIV secolo e ristrutturato e più volte nel corso dei secoli, si trova in Rue des Trois-Églises.
Si narra che, vedendo questo minuscolo villaggio, i disegnatori della Disney abbiano deciso di utilizzarlo come ambientazione per il cartone animato de La Bella e a Bestia.
HUNAWIHR
Anche questo villaggio è situato lungo la strada dei vini, è un altro borgo tipico alsaziano simile ai precedenti ma meno affollato di turisti. Immerso in un paesaggio bucolico puntellato di vigneti a perdita d’occhio, è anch’esso circondato da un cinta di mura esagonale, colpisce per la pittoresca chiesa fortificata che si erge su una collina appena fuori da centro.
Hunawihr è conosciuto soprattutto per il Centre de Réintroduction Cicognes & Loutres, un centro specializzato che fa sì che una nutrita colonia di cicogne nidifichi spesso da queste parti, è, pertanto, abbastanza frequente vederle volare sopra le campagne. Questa la ragione per cui è chiamato il villaggio delle cicogne. La visita al parco vi rimarrà impressa.
RIBEUVILLE’
Ribeauvillé, anch’essa inserita nel bucolico paesaggio dell’alto Reno, è un altro importante centro turistico della celebre Route des vins d’Alsace.
La via principale del centro storico è la Grand Rue disseminata di bellissimi edifici di origine rinascimentale, il borgo cittadino è caratterizzato da chiesette medievali e da un’atmosfera magica grazie anche ai numerosi artisti di strada.
Tra le altre principali attrazioni del territorio di Ribeauvillé c’è il Castello di San Ulrich, uno dei tre castelli della cittadina, l’imponente edificio arroccato su una collina è quello meglio conservato dei tre. Un altro dei castelli è la Fortezza di Girsberg del XIII secolo, affaccia sulla Roccaforte di San Ulrich e non venne mai utilizzato come dimora bensì per finalità difensive. Il terzo castello, noto con il nome di Altencastel o Haute Ribeaupierré, si trova sulla sommità di una montagna e risale al XII secolo al fine di proteggere la Fortezza di San Ulrich. Il suo bellissimo torrione medievale rivestì un ruolo importante nel corso della guerra dei cent’anni.
BERGHEIM
Bergheim vi attende con le sue mura medievali ancora intatte che racchiudono uno splendido borgo con case a graticcio straripanti di gerani.
Passeggiando lungo i bastioni, un sentiero di 2 km vi porta a fare il giro delle mura e ammirare le porte medievali, come la Porte Haute, in stile gotico. Percorrerle vi porterà a scoprire i giardini Annette, giardini medievali coltivati con piante medicinali.
ORSCHWILLER
Continuiamo il percorso in direzione nord, nel territorio di Orschwiller, in cima alla collina trovate lo Château du Haut-Kœnigsbourg, ricostruito nel XX secolo è visibile sin da lontano grazie ai suoi possenti bastioni rossastri che dominano l’intera vallata. La visita al castello regala una straordinaria e privilegiata vista che si estende dalla Foresta Nera sino ai Vosgi, per arrivare, con il cielo limpido e sereno, fino alle Alpi.
ALBE’
Erlebàch in alsaziano, è un minuscolo borgo con poco più di 400 abitanti, anche qui case a graticcio a volontà e vigneti a perdizione. Pochissimi sono gli edifici del medioevo sopravvissuti a incendi, rivolte e battaglie subite dal borgo. Albé è l’unico paese in Alsazia a produrre il suo proprio vino direttamente da uve coltivate e lavorate localmente.
OBERNAI
Obernai è un delizioso paesino circondato da una campagna di vigneti, con le caratteristiche case a graticcio, una chiesa neo gotica, un campanile medioevale e un affascinante pozzo rinascimentale. Fate due passi nella pittoresca Place du Marché.
Obernai oltre ad essere località di produzione di vini alsaziani è anche la patria della birra 1664, un marchio delle birrerie Kronenbourg di Strasburgo.
Gli appassionati di storia, a circa 25 km a ovest di Obernai, trovano il campo di concentramento di Natzweiler-Struthof. Chi desidera approfondire la conoscenza del sito e dell’abominio dell’invasione nazista, può visitare ciò che ne resta delle torrette di guardia, delle recinzioni di filo spinato, dei crematori e camere a gas.
Altro sito per capire la storia della regione, si trova nella vicina Schirmeck, dove sorge il Mémorial Alsace-Moselle: tra il 1871 e il 1945 l’Alsazia e la Mosella cambiarono nazionalità quattro volte, passando di volta in volta sotto il controllo francese o tedesco. Il memoriale racconta appunto le vicende storiche, con un particolare attenzione sul periodo della seconda guerra mondiale, quando le regioni furono di fatto annesse al III Reich e conobbero la violenza del regime totalitario di Hitler.
STRASBURGO
E arriviamo a Strasburgo, capoluogo del Grand Est francese nonché sede del Parlamento europeo dal 1952. La sua posizione sul fiume Reno, che segna il confine con la Germania, ne fa il luogo di sintesi tra i due Paesi: un po’ Francia e un po’ Germania, quella doppia identità franco-tedesca che per secoli l’ha dilaniata, la rende oggi una città affascinante e cosmopolita.
La città che conta quasi 300.000 abitanti, Patrimonio dell’Umanità UNESCO sin dal 1988, rappresenta il tipico fascino alsaziano. Attraversata da una serie di canali e corsi d’acqua che formano la cosiddetta Grande Île, l’isola sulla quale sorge il centro storico, dove trovare suggestive Piazze, palazzi storici, case a graticcio e l’imponente e splendida Cathédrale Notre-Dame che con la piazza circostante è una delle attrazioni di Strasburgo.
Per cogliere appieno l’essenza di Strasburgo è d’obbligo passeggiare tra i vicoli della Grande Île e la Petite France, i due quartieri più caratteristici della città. Leggi qui per scoprire Strasburgo.
WISSEMBOURG
Letteralmente Borgo Bianco, non a caso dato che il bianco è il colore che predomina insieme al verde della vegetazione.
Fondata dai monaci benedettini nel VII secolo, che vi costruirono un’abbazia, ampliata più volte nei secoli sino a diventare la più importante di tutta la regione, ottenendo addirittura il titolo di Principato nel 974. La cittadina cominciò a svilupparsi intorno alla chiesa tra il XII e XIII secolo. Visitate l’Abbazia di Saint Pierre et Paul con i suoi affreschi e vetrate dai mille colori.
Il villaggio è attraversato da un corso d’acqua, nel antico mulino, oggi ristorante e hotel è possibile dormire. 
Alsazia: i villaggi da non perdere L'Alsazia è una regione storica della Francia che si trova nella parte sud orientale, confina con Svizzera e Germania della Foresta Nera.
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