#amore e insicurezze
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 1 month ago
Text
"I confini dell’amore": un viaggio tra passione e fragilità di Leonardo Corsi. Recensione di Alessandria today
Un romanzo che esplora l’intensità e la complessità dei sentimenti.
Un romanzo che esplora l’intensità e la complessità dei sentimenti. “I confini dell’amore”, scritto da Leonardo Corsi e pubblicato il 20 ottobre 2024, è un romanzo che racconta l’essenza dell’amore nella sua forma più autentica, ma anche più fragile. Attraverso una narrazione avvincente e ricca di sfumature, l’autore ci conduce in un viaggio emozionale dove i protagonisti, due anime…
0 notes
sunelrose · 5 months ago
Text
La mia ultima relazione mi ha insegnato a riconoscere tanti segnali negativi, cose che magari nemmeno ci facevo caso, a scegliere il mio benessere invece di accettare una persona per com'è per poi trattarmi male e spezzarmi anche il cuore. Non voglio mai più persone "difettose" al mio fianco, che hanno bisogno di qualcuno che li curi e che pretendono amore dando in cambio solo mancanze di rispetto e atteggiamenti sbagliati camuffati da insicurezze e traumi passati. Tutti hanno dei difetti, tutti hanno un passato, ma se ci devo rimettere la mia salute psichica e fisica appresso a una persona cosi, preferisco rimanere sola come lo sono sempre stata. Penso che se una persona ha dei problemi e non sa stare bene con sé stessa, deve prima curarsi da uno specialista e poi buttarsi in una relazione. Altrimenti si và contro lo stesso problema, continuando a ripetere gli stessi sbagli ma con persone differenti.
25 notes · View notes
ambrenoir · 9 months ago
Text
“Ti ho amato. Davvero tanto. Come non credevo fosse possibile. Ti ho sempre aspettato, ti ho sempre creduto, ci ho sempre sperato. Ho atteso con pazienza i tuoi tempi, le tue paure, le tue insicurezze. Ti ho perdonato infinite volte, quando mi hai ferita, quando mi hai lasciata sola, quando mi hai fatto piangere. Ma a volte l'amore non basta. Io ho bisogno di certezze. Voglio un amore reale, che sappia darmi un abbraccio quando ne ho bisogno e che non sia fatto solo di promesse non mantenute e di belle parole. Ho bisogno di qualcuno che sappia lottare per me, che combatta per avermi. Ho bisogno di qualcuno che non si accontenti di avermi soltanto per un po’ ma che mi ami e mi desideri ogni giorno, per tutta la vita. Ho bisogno di qualcuno per cui io valga la pena. Forse c'è un tempo per aspettare, per sperare, per crederci. Ma c'è anche un tempo in cui si deve dire basta, un tempo per mettere un punto, un tempo per perdersi e dirsi addio”...
the universe of words
dalla pagina di
#onestáintellettuale
32 notes · View notes
disperata-mente-piccante · 12 days ago
Note
No il racconto è il racconto, adesso che hai tirato fuori questa "fase" la devi spiegare scusa eh ahah
Ma niente... all'epoca avevo conosciuto un tipo (qui su Tumblr tra l'altro, ora ha eliminato il blog quindi non chiedetemi chi è) che mi piaceva un sacco, gli scrissi e cominciammo una conoscenza, sembrava che lui ricambiasse la mia cotta ed era la prima volta in vita mia che mi sentivo desiderata da un ragazzo, fino a quel momento ero sempre stata bullizzata dai maschi a scuola o nel migliore dei casi ignorata.
Quindi ero gasatissima per queste sue attenzioni e queste nuove sensazioni che mi stava facendo provare, era parecchio bello.
Ovviamente la mente perversa che voi state imparando a conoscere in questi giorni attraverso i miei blog, ce l'avevo già all'epoca e ben presto le nostre conversazioni cominciono a diventare bollenti ma in maniera naturale, non premeditata... in fin dei conti c'era attrazione fisica da parte di entrambi perciò era naturale che finisse così ma all'epoca io, verginella inesperta che era sempre stata trattata male dal sesso opposto, non mi aspettavo tutto questo, era tutto una novità per me...
Cercate di capire in che situazione mi trovavo...
Non vi dico l'emozione che ho provato la prima volta che mi confessò che glielo avevo fatto venire duro per una cosa che gli avevo detto, non mi aveva nemmeno vista in foto, avevo soltanto detto qualcosa che per lui deve essere stato eccitante (non ricordo cosa, è successo anni ed anni fa) però era un ragazzo molto educato e rispettoso e di quella sua reazione fisica si scusò anche, era persino titubante a dirmelo ma io reagì con entusiasmo.
Sinceramente fino a quel momento non mi credevo capace di far venire un'erez1one ad un ragazzo, proprio perché fino ad allora mi avevano solo schernita o ignorata... mi sono sentita potente in quella situazione e ho cominciato a pensare che forse non ero così orribile tipo scherzo della natura, se lui mi desiderava.
Da quel giorno continuai a provocarlo per vedere fin dove potevamo arrivare e per un po' fu bello... anche io cominciai a curare di più il mio aspetto immaginando di attrarlo ancora di più e fantasticando sul fatto di stare insieme...
Poco dopo però vennero fuori le mie insicurezze e cominciai a pretendere di più da lui e lo accusavo di cercarmi solo per svuot4rsi il cazz0, io invece stavo iniziando a provare dei veri sentimenti per lui e non ero del tutto sicura che fosse reciproco...
Ci teneva ma in quel momento le mie paranoie erano più forti e cominciammo a litigare sempre, lui si allontanò, sparì e poco dopo venni a sapere che si era fidanzato con un'altra.
Mi si spezzò il cuore...
Forse per vendetta o forse nell'inutile tentativo di sentirmi ancora come mi faceva sentire lui nei primi tempi, cominciai a fare sexting con gente a caso conosciuta sui social... andai avanti cosi per tre mesi durante i quali ebbi contatti anche con questo ragazzo per il quale scrivevo racconti hot fantasticando sull'avere rapporti con lui ed altri.
Ad un certo punto mi resi conto che mi ero trasformata in qualcosa che non volevo essere però... bello il sess0, bello eccitarsi e far eccitare ma io volevo essere amata ed amare, quindi tagliai i contatti con lui e con tutti gli altri, continuai a soffrire per il primo tizio per cui avevo una cotta in silenzio, senza più cercare quel tipo di attenzioni da nessuno... la notte piangevo e la mattina avrei voluto non svegliarmi più.
Finché ho conosciuto quello che oggi posso definire il mio amore, che cambiò ogni cosa, con una delicatezza mai provata prima e in quel momento ho capito che per me ci sarà sempre e solo lui, per il resto dei miei giorni...
(Scusa il papiro ahahahah)
8 notes · View notes
a-dreamer95 · 4 years ago
Text
Ci sarà sempre qualcuno lì pronto a sminuirvi, a dirvi che non sarete capace a fare qualcosa. Non credetegli... Non fate diventare limiti le insicurezze che vi mettono gli altri, non fate diventare i limiti e le insicurezze che vi mettono gli altri i vostri limiti e le vostre insicurezze perché solo voi siete consapevoli di ciò che potete e di ciò che non potete fare. Voi e nessun altro. Ogni passo che fate verso i vostri sogni potrebbe essere ostacolato da chi non ha il coraggio di sognare. Non lasciate che le loro parole vi imprigionino. Siate audaci, abbracciate le vostre ambizioni e ricordate che ogni grande conquista inizia con un piccolo gesto di fede in voi stessi. Gli altri possono giudicare, ma solo voi potete definire il vostro cammino. Non abbiate paura di brillare, di fallire e di rialzarvi, perché ogni esperienza, bella o brutta, contribuisce a rendervi unici. Seguite il vostro cuore, e trasformate le critiche in carburante per la vostra crescita. Ed... a chi non sa godere delle gioie altrui si deve augurare il meglio perché chi non è in grado di condividere la felicità degli altri è sicuramente in uno stato di profonda insoddisfazione, frustrazione, delusione o sofferenza.
Tutti, in fondo, hanno bisogno di supporto e amore vero.❤️
14 notes · View notes
susieporta · 4 months ago
Text
Le nostre relazioni interpersonali, soprattutto quelle più intime e profonde, spalancano la porta sul nostro inconscio.
Sui nostri abissi interiori, sulle nostre paure, sulle nostre insicurezze e vulnerabilità.
Nel momento in cui l'altro ci fa scendere, attraverso l'amore che proviamo per lui, nelle profondità del nostro inconscio, le ferite non ancora del tutto rimarginate tornano a galla.
E ricominciano a sanguinare.
All'inizio va tutto bene, ma poi quando l'altro ci delude mostrandoci parti di sé che non ci piacciono, percepiamo delusione, mancanza di amore, sfiducia, rabbia.
In quel momento regrediamo facendo sì che la ferita emerga alla luce del sole.
Da quel momento in poi, possiamo scegliere due strade.
La prima è quella di difenderci, attaccando o scappando.
La relazione si carica di aspettative irrealistiche, di pretese, di critiche, in un continuo saliscendi emotivo, a partire dal quale si consuma il melodramma sentimentale della coppia.
Attraverso questo gioco relazionale fatto di punzecchiature, fughe, chiusure, raffreddamenti e riaccensioni emotive, conflitti e separazioni a singhiozzo, i partner si consumano tra di loro come due ramoscelli accesi, che si toccano dandosi fuoco reciprocamente.
La relazione si consuma fino allo sfinimento, finché uno dei due partner non decide di mollare la presa e di chiudere.
L'altra strada, quella più ardua ma anche quella più carica di possibilità evolutive, è quella della crescita personale.
Della esplorazione di sé, attraverso e con l'altro.
In questo secondo caso uno dei due partner, o entrambi, decidono di mettersi in gioco, e di iniziare un percorso di crescita personale. Da soli o in coppia.
Essi comprendendo un fatto puro e semplice.
E cioè che reagendo ai loro bisogni affettivi così dolorosi, stanno proiettando l'uno sull'altro ombre mai viste prima.
Stanno proiettando sull'altro ferite e modi di essere, fatti di umiliazione, vergogna, impotenza, che non conoscevano e che nascondevano a loro stessi.
Da questa esplorazione del Sé , uno o entrambi i partner possono uscirne liberati.
Liberati dai loro demoni, dalle loro catene, dalle loro ferite profonde.
Ma il percorso sarà lungo e spesso doloroso.
Alla fine del viaggio, possono decidere se rimanere insieme, vedendo, accettando e apprezzando l'altro per quello che realmente è, scevro dalle loro proiezioni su di lui.
Oppure possono separarsi, riconoscendo una incompatibilità di fondo, e andare ognuno per la propria strada.
Ma questa seconda scelta, è ormai non necessaria, non obbligatoria, non più avvolta da un'aura di drammaticità.
Dato che hanno recuperato loro stessi, la loro è una scelta totalmente libera, consapevole, e reale.
Abbracceranno l'altro perché lo amano, e non perché ne hanno bisogno per far parlare i loro demoni.
Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
#armaturainvisibile #consapevolezza
7 notes · View notes
singinthegardns · 1 year ago
Text
"Però, sai? Forse ti sto dimenticando. Non piango più dopo averti parlato, né dopo averti visto parlare con un'altra, e nemmeno dopo che i nostri occhi si sono incontrati. Certo, il tuo nome mi smuove ancora qualcosa dentro, certo, quando penso a cosa eravamo, e non siamo più, ho ancora il vuoto allo stomaco, certo, quando passo davanti la tua classe spero ancora di vederti sulla soglia, certo, fa male vederti trattare le altre come trattavi me, certo, a volte mi tornano alla mente tutti quei ricordi, certo, ogni tanto li rileggo i tuoi messaggi, e continuo a sorridere, certo, lo controllo ancora il tuo ultimo accesso, certo, quando qualcuno dice una frase che avevi detto tu, mi viene un po' di malinconia, certo, non riesco ancora a guardare nessun ragazzo senza pensarti, certo, continuo a sognarti ogni notte, certo, qualche volta mi capita di sentire ancora la tua notifica, e ci rimango un po' male quando apro il telefono e non c'è un tuo messaggio, e mi sento stupida ad averci sperato, certo, continuo a scambiare qualche passante per te, certo, se mi dicono "amore" continuo a pensare ai tuoi occhi, certo, ogni tanto ho quei momenti in cui mi butto sul letto, ti penso, e mi prende la nostalgia, certo, cammino ancora per i corridoi di scuola con quella strana ansia d'incontrarti, certo, nessun ragazzo regge mai il confronto che faccio con te, certo, ti penso ancora appena mi sveglio, prima di dormire, e anche per tutto il resto della giornata, certo, ho ancora una nostra foto come sfondo, certo, ho ancora la tua chat fissata in alto, certo, mi manchi ancora un po', forse, un po' di più di un po', certo, ogni tanto mi viene da piangere, ma ho imparato a ricacciare le lacrime indietro. Però, sai? Forse non ti sto dimenticando, per niente, però ci provo, me lo impongo, me lo sono imposta più volte, "basta lui mi ha dimenticata, devo farlo anch'io", poi però torni tu, torna il tuo ricordo, torna quell'assurda speranza nel tuo ritorno, e non ci riesco, o forse non voglio, non voglio dimenticare cosa sei stato, né cosa saresti potuto essere,no, non voglio proprio dimenticarti, anche se fa male, fa malissimo, ma il problema è che dimenticarti, mi fa più male di continuare ad amarti. Quindi aspetterò, e forse ti dimenticherò, un giorno, forse mai,ma infondo mi va bene così, forse è così che deve andare, no? Tu che sorridi a un'altra, e io che cerco di trattenere le lacrime. E forse un giorno ti dimenticherò, dimenticherò la ragione dei miei sorrisi, dei miei pianti, delle mie ansie, delle mie paure, e di tutte quelle cose, che solo tu sei in grado di provocare, e mi chiederò che ci vedevo di speciale in te. Poi forse, sarà un giorno di sole, o magari di pioggia, forse di nebbia, grandine, forse sarà autunno, o forse primavera, forse sarà al mare, magari in montagna, o, perché no? In città, sotto la luce del sole, o sotto uno spicchio di luna, forse mentre sarò presa dai miei pensieri, forse dopo una lunga giornata, forse di prima mattina, forse quando sarò in vacanza, ma insomma, poco importa, del perché, del quando, e del dove, ma succederà, che la vita, dolce amara per com'è, mi ricorderà di te, dei tuoi occhi, dei tuoi lineamenti, mi ricorderà di chi sei, probabilmente non ricorderò più il tuo nome, non è quello l'importante, o forse sì, anzi, sicuramente lo ricorderò, e mi ricorderò di te, dei sorrisi, e dei pianti, delle insicurezze e le paure, dei "vaffanculo", dei baci, dei "ti odio", della voglia che avevo di dirti "ti amo", degli abbracci, di quel posto in cui mi hai portata quella sera, delle cazzate, delle giornate no, della tua presenza a migliorarle, dei sabati sera trascorsi insieme, e di quelli passati a sentire la tua mancanza, dei messaggi, delle chiamate, dei "va via", che tradivano voglia soltanto di abbracciarti, mi ricorderò di tutto ciò che abbiamo passato, e che ho passato, dell'inizio e della fine, e mi ricorderò che ci vedevo in te, e mi riinnamorerò di te, anche se tu non mi vorrai, per poi scoprire, di non aver mai smesso di amarti."
37 notes · View notes
ilgiardinodivagante · 5 months ago
Text
Tumblr media
Il silenzio è un abisso, un oceano profondo dove affondano le parole, eppure è in questo abisso che a volte si trovano le verità più limpide.
C'è un silenzio che è come un giardino segreto, dove due cuori si incontrano e fioriscono. È un'armonia che nutre l'anima, un'intesa profonda che non ha bisogno di parole. Un sapere profondo, un'empatia che ti fa sentire come se stessi leggendo nel pensiero dell'altro. È il silenzio di due anime che si riconoscono, che condividono un linguaggio segreto fatto di sguardi, di sorrisi, di gesti impercettibili. In questo silenzio, tutto è già detto e compreso. Non ci sono dubbi, non ci sono paure, solo un'immensa fiducia. È come navigare su una stessa barca, verso la stessa stella.
E poi c'è un altro silenzio, un silenzio che gela l'anima. Si insinua lentamente o arriva improvviso e violento. È il silenzio di due mondi che si scontrano, di due navi che navigano in direzioni opposte. In questo silenzio, ogni domanda è inutile e ogni risposta è già scritta. È il silenzio che ci suggerisce che è tempo di andare via senza voltarci indietro.
Come distinguere questi due silenzi? È semplice: dal desiderio che lasciano dentro. Il primo ti attira a sé, ti fa sentire completo. Il secondo ti respinge, ti fa sentire inadeguato. È come l'acqua: una ci disseta, l'altra ci annega.
Tumblr media
Quando il silenzio è del primo tipo, nasce un legame indissolubile, un amore che trascende il tempo. È un tesoro nascosto, da custodire con cura. Quando il silenzio è del secondo tipo, è meglio voltare pagina. Non ha senso insistere, è come cercare di incollare i cocci di uno specchio: si può fare, ma 'immagine sarà sempre distorta.
In entrambi i casi, il silenzio è un maestro. Ci insegna a conoscerci, a capire gli altri, a vivere il presente. È nel silenzio che troviamo le risposte alle nostre domande, che scopriamo chi siamo veramente. Possiamo ascoltare la nostra anima, la nostra voce più profonda.
Quando incontriamo un silenzio che ci fa sentire vivi, che ci unisce a un'altra anima, difendiamolo con tutte le nostre forze. Quando invece incontriamo un silenzio che ci fa sentire soli, è arrivato il momento di lasciar andare. Non dobbiamo aver paura di dire addio, perché solo così potremo fare spazio a nuove connessioni.
Ma il silenzio può essere un potente alleato anche nel nostro dialogo interiore. Se ci mette a disagio, è un segnale che stiamo evitando parti di noi. Potremmo cercare di riempirlo con un flusso incessante di pensieri per non affrontare le nostre paure o insicurezze. In questo caso, il silenzio diventa un luogo di menzogna, un palcoscenico dove recitiamo una parte che non ci appartiene.
Al contrario, quando il silenzio interiore è sereno e accogliente, significa che abbiamo fatto pace con le nostre parti più profonde. Abbiamo accettato i nostri limiti e le nostre fragilità, senza giudicarci. In questo silenzio, troviamo una verità autentica, una connessione profonda con il nostro sé più autentico.
Così come nel silenzio con gli altri possiamo distinguere l'amore dalla paura, anche nel silenzio interiore possiamo distinguere l'accettazione dalla negazione. Quando il silenzio ci unisce a noi stessi, è un dono prezioso da custodire. Quando ci allontana, è un invito a fare i conti con noi stessi e a intraprendere un percorso di crescita personale.
Quindi, abbracciamo il silenzio, coltiviamolo. Non lasciamo che le parole lo soffochino, non lasciamo che i rumori lo disturbino.
Le parole sono solo un sentiero, è il silenzio la nostra casa. Sia che la abiteremo insieme ad altri o che, una volta entrati, ricominceremo da soli, il silenzio è la meta finale di ogni comunicazione autentica. È nel silenzio che troviamo la verità, la comprensione e, talvolta, l'accettazione della nostra solitudine.
Questo blog è il mio piccolo angolo creativo. Ogni parola e ogni immagine presente in questo post è frutto della mia immaginazione. Se ti piace qualcosa, condividi il link, non copiare.
7 notes · View notes
canesenzafissadimora · 4 days ago
Text
Quelle come me sono difficili da gestire perché hanno il cielo negli occhi e le tasche piene di sogni. Quelle come me sono imprevedibili, un po' matte, sorprendenti. Sono fuochi d'artificio. Quelle come me in amore non si risparmiano perché amano non solo con il cuore ma con ogni cellula del proprio corpo, con ogni vertebra, con ogni respiro.
Quelle come me si emozionano subito, per un film, per un bacio, per un tramonto, per un fiocco di neve, per un abbraccio, per una canzone, perché sono così sensibili che basta una parola per ferirle. Sono fatte di cuore e di anima.
Quelle come me non riempiono i vuoti con chiunque perché quando ti manca chi ami non puoi sostituirlo con nessun altro.
Quelle come me credono alle promesse e ci sperano sempre, fino alla fine. Quelle come me hanno sorrisi incastrati sulle labbra, lacrime nascoste tra le ciglia e mille pensieri annodati tra i capelli. Quelle come me quando dicono "Io ci sarò sempre" alla fine ci sono per davvero. Restano, non se ne vanno.
Quelle come me hanno imparato a convivere con il dolore e a curare le proprie cicatrici perché hanno imparato a salvarsi da sole. Quelle come me restano sveglie la notte, per troppi pensieri, tante domande, mille sogni.
Quelle come me credono nei piccoli gesti, nelle sorprese, negli abbracci. Quelle come me basta poco per renderle felici ma basta ancora meno per ferirle.
Quelle come me sono fatte di anima e di sogni, di respiri e parole sussurrate, di lacrime e risate, di discese e risalite, di carezze e insicurezze.
Quelle come me sono impegnative. Sono difficili da tenere, difficili da comprendere, difficili da amare.
Tumblr media
Chiara Trabalza, Corazon
4 notes · View notes
elenascrive · 1 year ago
Text
Mio Caro 2024,
innanzitutto Ti dò il Mio benvenuto
Ti dico subito che
rispetto ai Tuoi predecessori,
non voglio riempirti di nuovi propositi
Soprattutto di aspettative
che sanno solo d’illusioni
Da Te vorrei solo concretezza
Ecco perché sarò pronta
a qualsiasi evenienza
So benissimo che molto dipenderà da Me,
dal coraggio che riuscirò a scavare
dal profondo delle Mie paure
Da quei limiti che riuscirò a superare,
non facendomi intrappolare
da quelle insicurezze e dalle sfighe
Da quei confronti che
devo assolutamente evitare,
per non cadere in quel senso
d’inadeguatezza
che mi accompagna da tutta la Mia Vita
Voglio continuare a prendermi
cura di Me Stessa
per piacermi di più
Voglio continuare ad essere più egoista
per Il Mio Amor proprio
Smettere d’inseguire, di ricorrere
per essere Io
Colei che di tanto in tanto
viene inseguita e rincorsa
Continuando ad imparare l’arte
di lasciare andare
Meno senso del dovere e più strafottenza,
infischiandomene delle conseguenze
Voglio essere più indulgente
accarezzando dolcemente quei Miei sbagli
quasi fossero vittorie
per ricavarne qualcosa di buono
per il futuro
perché ho costantemente voglia d’imparare,
soprattutto dai Miei errori
Continuando a percorrere la strada
della consapevolezza di non essere per tutti
di vivere il Mio tempo senza ritardi
Questa è la Mia vita
non quella degli altri,
la vivo alla giornata
provando a non avere rimpianti
Spero di accantonare chi
non ne vuole fare parte,
mandando a fanculo
chi mi dice cosa fare
Ribellandomi con il rumore assordante
del Mio silenzio
contro le ingiustizie
che nel frattempo si saranno
moltiplicate
Perché Io sono una Guerriera
e l’Unica Persona a cui devo dimostrarlo
è a Me Stessa!
Sarai un anno bisestile
con quel Tuo giorno in più
che mi auguro possa riuscire
a fare la differenza
ed Io con Te!
Ti saluto con un abbraccio d’incoraggiamento!
Tua Elena
@elenascrive
23 notes · View notes
evolv66 · 8 months ago
Text
Tumblr media
Oggi, 10.07.2024
371 giorni fa... La prima notte...
Ci avevano presentati tempi prima, ma tenevamo le distanze, forse per il contesto o forse per la paura di quelle piccole scintille che si creavano ogni qualvolta ci si avvicinava...
Poi, tutto cambia...
Ci si ritrova per caso...
liberi... e ci si conosce...
Ci possiamo baciare senza barriere, senza giudizi, solo emozioni, passione, impeto e tanta chimica...
Una complicità unica, la ricerca del piacere reciproco, sfrenata passione, una curiosità infinita, trasgressione, ci spingevamo fino a sciogliere ogni freno inibitorio...
Lei un'indomabile monella, lui il suo lupo, quando ci si possedeva non erano i nostri corpi ad essere accarezzati, ma i nostri demoni che che si fondevano.
Poi ha iniziato ad intrufolarsi quel sentimento profondo, quello che ti tocca il cuore, quello che ti porta a rinunciare a favore dell'altro, quello che da un senso al tuo tempo...
Ci siamo amati in una maniera sana e vera, quell'amore che ti rende migliore.
Abbiamo imparato a leggerci negli occhi ed abbiamo imparato ad ascoltare i sussulti dell'anima, una condivisione senza pari...
Poi con con il tempo l'amore era troppo...
Troppo grande, confuso, complicato e pian piano doloroso.
La razionalità sostituiva la spensieratezza, sorgevano dubbi, insicurezze, ci si sentiva in colpa, i primi scontri, le incomprensioni, poi i difetti suscitano più importanza delle virtù...
Siamo arrivati al massimo che potevamo dare l'un l'altro, era più di quanto pensavamo, per questo tutto ha iniziato ad infrangersi, non si è esaurito, non è finito è solo crollato, come un castello di carte, lasciandoci un po' disillusi ed un po' più insicuri.
Siamo diventati come fiori, annegati tra le ortiche e tra l'erba alta, avevamo solo smesso di guardarci con stupore...
Ora, malgrado la voglia, non si può più tornare indietro, non possiamo cancellare ciò che abbiamo passato, come siamo cambiati, le nostre aspettative infrante, non riusciamo più a sentirci e questo rende impossibile tornare semplicemente ad abbandonarci alla nostra coinvolgente passione, al noi...
Non abbiamo compreso che potevamo solo amarci così come eravamo...
Avrei voluto solo queste cose: Passione, voglia di condividere, risate, leggerezza e amore... 🖤🩶🖤🩶
12 notes · View notes
armandoandrea2 · 3 months ago
Text
Tumblr media
Spogliati
Spogliati tutta,
mostrami serena le rughe
le tue piaghe,
non temere
anch’io sono ferito
spaventato dalla vita.
Strappa con rabbia
i veli adornanti
e le maschere di ghiaccio
che occultano lividi,
mostrati fiera
nei tuoi lineamenti.
Quando sarai spoglia
come un albero d’autunno,
quando sarai nuda
ed indifesa come un bambino,
ti mostrerò le mie ricchezze
nascoste in un forziere di vetro .
Solo allora ti donerò sincero
tutta la mia fragilità
le mie insicurezze
le paure ancestrali
le impurità nascoste,
ti porgerò poi con amore,
sopra un vassoio di rose bianche
-la verginità della mia anima-
Ernesto Che Guevara
Foto: Lillian Bassman
3 notes · View notes
Text
Spogliati
Spogliati tutta,
mostrami serena le rughe
le tue piaghe,
non temere
anch’io sono ferito
spaventato dalla vita.
Strappa con rabbia
i veli adornanti
e le maschere di ghiaccio
che occultano lividi,
mostrati fiera
nei tuoi lineamenti.
Quando sarai spoglia
come un albero d’autunno,
quando sarai nuda
ed indifesa come un bambino,
ti mostrerò le mie ricchezze
nascoste in un forziere di vetro .
Solo allora ti donerò sincero
tutta la mia fragilità
le mie insicurezze
le paure ancestrali
le impurità nascoste,
ti porgerò poi con amore,
sopra un vassoio di rose bianche
-la verginità della mia anima-
Ernesto Che Guevara
Tumblr media
7 notes · View notes
questsphere-nexus · 3 months ago
Text
"Confida in te stesso: cambia prospettiva, cambia la tua vita."
Essere sicuri di sé non significa non sbagliare mai o sapere sempre cosa fare. La vera sicurezza interiore si fonda sulla capacità di accettare i propri errori e di abbracciare se stessi, anche nei momenti di dubbio o difficoltà. Questo concetto, spesso confuso con l'autostima, può essere meglio descritto con il termine inglese confidence, derivante dal latino confidere, che significa avere fiducia.
Una persona sicura di sé non è priva di imbarazzi o errori, ma è capace di affrontarli senza sentirsi sbagliata. Spesso, l'insicurezza deriva dall'idea che esistano regole rigide da seguire e dalla paura di essere giudicati negativamente. Questo timore, radicato nella nostra educazione, ci porta a credere che se non rispettiamo queste regole, saremo abbandonati o rifiutati.
La sicurezza in sé, invece, si costruisce accettando che non esistano risposte perfette o comportamenti impeccabili. Significa permettersi di essere autentici, anche nelle proprie imperfezioni.
Molte delle nostre insicurezze nascono dal rapporto che abbiamo con il nostro "bambino interiore", quella parte vulnerabile di noi stessi che cerca protezione e rassicurazione. Spesso deludiamo questa parte di noi non mantenendo le promesse che ci facciamo, trascurando i nostri bisogni o evitando situazioni scomode per paura. Questo mina la fiducia che potremmo sviluppare verso noi stessi.
Diventare sicuri di sé significa diventare un genitore amorevole per il proprio bambino interiore. Come un genitore devoto, dobbiamo ascoltarci, accettarci e guidarci con amore, senza giudicarci.
1. Mantenere le Promesse : Imparare a fidarsi di sé inizia dal mantenere gli impegni presi con se stessi. Anche piccoli passi, come portare a termine una decisione, rafforzano la fiducia.
2. Visualizzazione del Futuro : Immaginare chi vogliamo diventare può essere un potente strumento di crescita. Visualizzare una versione futura di noi stessi, sicura e serena, ci aiuta a definire i pensieri e le azioni necessari per raggiungere quel traguardo.
3. Accettare il Disagio : Crescere richiede uscire dalla zona di comfort. Sbagliare, sentirsi a disagio o imbarazzati sono esperienze necessarie per sviluppare fiducia e capacità di adattamento.
4. Inner Bonding : Questo approccio consiste nel creare un rapporto profondo e amorevole con noi stessi, diventando il nostro miglior alleato. Significa trattarsi con rispetto, comprensione e compassione.
5. La Regola dei 30 Secondi : Ricorda che le persone, nella maggior parte dei casi, pensano a noi per pochi istanti. Non vale la pena sacrificare la propria autenticità per paura di un giudizio che svanirà in pochi secondi.
Essere sicuri di sé significa essere fedeli a chi siamo, senza cercare costantemente l'approvazione degli altri. Quando viviamo in autenticità, possiamo attrarre le persone e le esperienze che realmente risuonano con noi, lasciando andare quelle che non ci appartengono.
La sicurezza in sé è un percorso, non una destinazione. Richiede impegno, consapevolezza e amore verso noi stessi. Ogni piccolo passo verso l'accettazione di chi siamo ci avvicina a una vita più autentica e serena. Ricorda: essere sicuri di sé non significa essere perfetti, ma sentirsi a proprio agio nell'essere umani.
*Fonti :
Giorgia Dalla Valle *
✍️ Giulia A.
3 notes · View notes
nichilismous · 4 months ago
Text
#101 Lacrime asciute
Non so più piangere per questo amore o di quello che ne è rimasto. L'amore sembra essersi sgretolato sotto il peso delle nostre insicurezze e dei nostri malumori. Piovono insulti da ogni angolo del cielo. Il nostro nido d'amore trasformato il nodulo di rabbia. Che fa male. Ma anche l'abitudine dello scontro lenisce l'impatto. Vorrei solo tornare a sorridere e che mi guardassi con quegli occhi che mi hanno fatto innamorare di te. Ora invece i tuoi occhi mi guardano solo per redarguirmi e per mandarmi occhiate fulminee.
Piango lacrime asciutte. Il fazzoletto nemmeno serve. E' un pianto così privo di carica che mi chiedo davvero se ancora vale la pena di stare così male. Sono due anni ormai. Eppure lo so in fondo al mio cuore che io non sono così e tu nemmeno.
Perchè lo siamo diventati?
Deglutisco tutte le male parole. Domani in fondo è l'ennesimo nuovo giorno.
JTL
3 notes · View notes
Text
Mi manchi.. mi manca tutto di te, mi manca quando la sera dopo lavoro ti venivo a prendere e cenavamo insieme, mi manca quando ci distendevamo insieme sul letto a guardare in film, quando stavi male e ti preparavo una tazza di the con il limone per farti stare meglio, mi manca quando andavo a giocare a calcetto e ti portavo con me ed eri la mia fan numero 1, mi manca farti addormentare con i grattini e mi dicevi "hai la mano magica", mi mancano le liti stupide, mi manca guardarti e capirci al volo, mi manca fare l'amore con te, mi manca venire da te durante una festa e sussurrarti all'orecchio quanto sei bella, mi manca passare le giornate in famiglia, mi manca passare le giornate con la pioggia sotto la coperte o le belle giornate in giro a prendere un gelato, mi manca asciugarti i capelli, mi manca quando mi facevi le skincare che amavi tanto fare ma che a me non interessavano e ti lasciavo fare, mi manca vederti leggere, mi manca quando mi raccontavi tutto il libro che avevi divorato e mi dicevi "adesso devo aspettare" e io puntualmente ti compravo il secondo volume, mi manca parlare di progetti, di figli e di matrimonio, mi mancano le volte che mi chiedevi consiglio, mi manca quando mi dicevi che per te ero la persona più importante al mondo, mi manca vederti piangere, vederti sorridere, vederti nervosa, mi manca sentirti dire che non hai fame, mi manca quando ti veniva il ciclo e avevi sbalzi di umore e io cercavo di non fartelo pesare, mi manca comprarti le schifezze per riempire quella fame strana che ti veniva quando avevi quel periodo del mese, quando mi chiedevi "domani che mi metto.?" Mi manca guardarti dormire, mi manca fare avanti e indietro con la macchina da casa mia a casa tua, mi manca ascoltare le tue stupide musiche che poi tanto stupide non erano perché piacevano a te, mi manca sentirmi dire "amò finiscila". Mi manca tutto di te ogni singola cosa, mi dicevi che eravamo per sempre, che eravamo io e te contro io mondo, per 10 anni ci siamo cresciuti, accettati,amati e difesi, ci siamo visti nudi, vestiti e pieni di insicurezze, abbiamo lottato i nostri mostri e grazie a noi abbiamo superato tante difficoltà, ricordo ancora quando mi dicevi io così non ce la faccio e ti dicevo si invece sei forte sei unica e se non dovessi farcela ci sono io che che ti aiuterò sempre, mi ricordo quando era al contrario ed ero io a pezzi e tu mi dicevi qualsiasi cosa accada io sono qua non esistono problemi che non possiamo affrontare insieme. E ora? Cosa è successo, perché mi hai abbandonato, come può un amore così grande finire così da un giorno all'altro, come può un sentimento così grande bruciarsi come una stella cadente che passa e poi svanisce, com'è possibile? Sei stata la mia prima volta, il mio punto fermo in mille situazioni instabili, e ora? ... la mia più grande certezza mi ha guardato negli occhi e mi ha detto non so più cosa sento, sto bene da sola. Avrei voluto prendere una pallottola sul petto piuttosto che sentirmi dire queste parole. Mi manchi tanto V.
7 notes · View notes