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Pensieri da scrittore #12
Pensieri da scrittore #12
Ogni volta che vedo la foto di un tramonto sul mare, il mio pensiero e il mio cuore volano a Christopher ed Ann di Ritorno a Breuddwyd. Non vi nego che provo molta nostalgia nei confronti di questi personaggi e di tutto il mondo che ho faticosamente costruito intorno a loro. Breuddwyd non esiste se non nella mia testa e nel cuore di chi ha letto la mia storia e l’ha amata. Ma questo post non…
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Ciao! Sono Viviana e vorrei fare nuove conoscenze a Napoli visto che i miei migliori amici vivono a Roma e non posso vederli facilmente. Mi piacerebbe trovare persone sensibili e intelligenti con interessi simili ai miei. Sono una ragazza vintage del periodo 70 e 80 sempre curiosa di scoprire cose nuove, amo molto gli animali, soprattutto i gatti e un profumo che adoro è quello della vaniglia. Ascolto musica di ogni genere e mi emoziona in particolare il grunge, Emo e dark. Mi piace molto leggere libri romanzi gialli, e romanzi rosa. Mi piace farmi scattare le foto che poi mi diverto a modificare al computer, guardare film anni 80-90 e fare lunghe passeggiate vicino al mare. La mia email: [email protected] Instragram: ragazzavintage
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Questo è un post a mo'di vera blogger stile Gemma Stone alias Jessica Jupiter la protagonista della saga "Segni d'Amore", una serie di libri meravigliosi a dir poco e romantici che fanno davvero sognare ad ogni sfogliar di pagina e forse inconsciamente anche la lettura di questi romanzi mi ha spinto a voler aprire un blog tutto mio: anch'io voglio avere uno pseudonimo come lei! E paradossalmente nel corso di questi anni su Tumblr ne ho avuti perfino due XD persa-tra-i-miei-pensieri e pensieri-per-la-testa, ma non ho mai scritto un post pensandolo effettivamente come un articolo di un blog tematico, con rubrica, titolo e sottotitolo e quindi vista l'ispirazione di oggi durante il consueto giretto in libreria eccovi qui cari lettori AFFEZIONATI (nome che avete votato voi stessi e finalmente utilizzo) un post dedicato ai bookslovers: affezionati collezionisti di libri e divoratori di racconti, sniffatori di libri vissuti e proprietari di librerie arcobaleno ordinate come il più prezioso dei tesori o come il punto focale della propria casa da far vedere con immenso orgoglio ad ogni ospite e arricchire sempre più.
Rubrica di persa-tra-i-miei-pensieri
BOOKSLOVERS
La scelta di un nuovo libro: le metodologie
Ho notato sia in base ad esperienze personali che sbirciando e origliando altre persone tra gli scaffali della libreria che ognuno utilizza un determinato metodo per scegliere il prossimo libro che gli terrà compagnia.
📖 Il passaparola: oh guarda questo è il libro che mi aveva suggerito tizio oppure di cui ha tanto parlato tizio, perché può esserci un passaparola anche indiretto
📖 La moda del momento: il libro di cui si parla di più sul web
📖 Il cinefilo: dopo aver visto il film ho scoperto essere ispirato a questo libro ma sai che è quasi quasi gli do una letta così da fare un bel confronto con il film (al 90% ci saranno grosse differenze e omissioni nel film il che significa che magari nel relativo libro sono risolte delle questioni lasciate in sospeso nel film). Un altro tipo di cinefilo (lo ammetto sono colpevole vostro onore) è quel lettore che scarta i libri in quanto ha già visto il film relativo e non gli è piaciuto (scusami Sophie Kinsella ma quel film "Sai tenere un segreto?" non mi è proprio piaciuto il che mi rende restia dal voler leggere il libro che l'ha ispirato e devo chiedere scusa anche a "Tutte le volte che ho scritto ti amo" e il seguito "P.S. Ti amo ancora" e l'ultimo capitolo della trilogia "Tua per sempre, Lara Jean" di Jenny Han perché mi sono bastati i film relativi quindi smettila per piacere di comparirmi sugli scaffali dei mercatini tanto non cedo nel comprarti ahah)
📖 Gli youtuber: a quanto pare ormai è diventata una moda che gli youtuber non solo scrivano libri autobiografici ma anche romanzi, addirittura un intero scaffale è dedicato a loro. Quindi può davvero chiunque scrivere un libro se ha una storia da raccontare (ne so qualcosa ihih. PS. Questo messaggio è per i miei carissimi affezionati ci vorrà del tempo perché devo dedicarci un vero e proprio studio approfondito su varie tematiche ma tra idee che sbucano come funghi e ispirazione da altre fonti che mi capitano a tiro presto tornerò a pubblicare gli appunti della Setta degli Elementi, il mio secondo romanzo fantasy)
📖 Le pagine: la scelta del libro può essere data anche dalla sua voluminosità, ci sono lettori che vanno a periodi e quindi può capitare che in un determinato momento per spronarsi a ricominciare a dedicare del tempo alla lettura scelgano di acquistare dei libricini di poche pagine giusto per riabituarsi gradualmente
📖 Il titolo: farsi attirare dal titolo è forse banalmente il metodo più utilizzato, se non incuriosisce minimamente quel titolo lo sguardo è già passato al prossimo libro
📖 La copertina: il colore, lo stile, l'eventuale illustrazione, il font del titolo ed anche la rigidità o flessibilità della copertina sono elementi da poter tenere presenti nella scelta di un libro, magari vedendo una copertina rosa con sfumature azzurre (il riferimento al mio libro preferito "Con un po' di magia" è solo casuale, forse ahah) si è maggiormente attirati dal voler estrarre quel volume dallo scaffale e dargli una possibilità rispetto a copertine anonime o a tinte unite
📖 Suggerito: il fatto di trovare determinati libri girati con il davanti della copertina verso il possibile lettore o negli scaffali posti all'ingresso della libreria può essere un metodo di scelta soprattutto per il lettore che va di fretta e non ha voglia di cercare di leggere ogni singolo titolo che si trova sugli scaffali
📖 Il genere: ovviamente ogni lettore anche il più propenso a variare letture ha dei generi che proprio non leggerà mai nemmeno se costretto, quindi il genere fantasy, fantascienza, horror, giallo, rosa, narrativa per ragazzi, romanzo, saggio, ma anche generi che si stanno affermando sempre più che posso definire rispettivamente: riscatto di una vita, intreccio di storie, libri che parlano di libri, risulta essere un elemento fondamentale nell'ardua scelta che accompagna il lettore
📖 La sinossi: leggere la prima pagina interna della copertina per avere una minima idea di cosa tratta il libro, se c'è una sottotrama differente rispetto a quella immaginata leggendo il solo titolo, spesso il titolo da solo può ingannare portando la mente del lettore da tutt'altra parte rispetto all'effettiva trama che viene trattata al suo interno per cui leggere la sinossi è particolarmente importante durante la scelta
📖 Il retro della copertina: spesso nel retro della copertina o viene fatto un riassunto della sinossi, o viene riportato un passo del libro oppure le recensioni fatte da esperti in tale ambito, in ogni caso dargli una letta chiarisce meglio sia i dubbi sul genere magari leggendo "ricco di colpi di scena, pieno di magia e mistero" oppure "con un finale struggente lo amerete in ogni singola pagina e vi farà versare lacrime alternate a piccoli istanti di ironia", ma anche "romanzo d'esordio che ha conquistato mezzo mondo" sono tutte informazioni che possono spingere o meno un lettore a scegliere proprio quel libro
📖 Il prezzo: banalmente il prezzo è un fattore da tenere presente nella scelta di un libro, magari un libro di sole 60 pagine che costa 25€ non è molto allettante anche se ho notato che i libri si trovano quasi tutti in un range che va dai 12 o 15 ai 18 o 22 euro
📖 L'autore: magari l'essersi affezionati ad un determinato autore dopo ad esempio aver letto una saga o un romanzo di quel determinato autore e aver dovuto dire addio ai personaggi che erano diventati degli amici immaginari può spingere un lettore a voler scoprire altre storie scritte da quell'autore sia per curiosità che per rendere meno amaro il distacco con le precedenti storie, cercando somiglianze tra i nuovi e vecchi personaggi
📖 Il seguito: l'attesa del libro successivo di una saga o trilogia può durare davvero tanto tempo quindi il lettore quando passeggiando tra gli scaffali della libreria nota con suo stupore o cerca proprio quel libro che gli manca per dare un seguito alla storia non se lo lascia di certo scappare e se lo abbraccia come il più prezioso dei tesori
📖 Spoiler: ci sono due tipi di lettori che rientrano in questa categoria entrambi non temono di spoilerarsi la storia e sono rispettivamente colui che legge l'ultima riga o parola del libro a mo'di manga e colui che apre il libro ad una pagina a caso e legge le prime righe che gli balzano allo sguardo a suo rischio e pericolo
📖 Somiglianze: questo metodo è del lettore che ha talmente amato un certo libro che non si capacita all'idea che la storia sia finita e quindi cerca un libro con una trama simile per illudersi in una continuità delle storie
📖 Il pirata: è il lettore che ha già scelto quale libro vuole ma non lo compra in libreria si segna soltanto il titolo o gli fa una foto con l'intento di scaricarlo gratuitamente da internet in formato ebook
📖 Il colpo di fulmine: il lettore in questo caso si affida completamente al destino, si posiziona davanti ad uno scaffale chiude gli occhi li riapre e sceglie il primo libro sul quale si posa lo sguardo
📖 Audiolibri: sono per i lettori che amano i racconti ma preferiscono immergersi a pieno nell'atmosfera suscitata da quel racconto narrato da qualcun altro attraverso musiche di sottofondo attinenti al tema. Un po' anche per tornare bambini coccolati dai genitori durante la favoletta della buonanotte
📖 Parere altrui: per il lettore anche il parere degli altri può essere il motivo per cui scegliere questo o quel libro, se un libro ha tutte recensioni negative meglio lasciarlo lì oppure essere talmente curiosi da dire ora voglio capire perché tutti lo ritengono un fiasco e una volta capito rivenderselo ad un mercatino dell'usato, il che ci porta al metodo successivo
📖 Mercatino: si può essere lettori accaniti e allo stesso tempo non ritrovarsi con il portafoglio vuoto in continuazione? Sì! Facendo un giretto in un mercatino dell'usato si possono trovare tanti libri alcuni ingialliti dal tempo ma altri chiaramente nuovi letti solo una volta e poi forse perché non troppo apprezzati o per necessità di spazio portati ad un mercatino per dargli nuova vita. Se si è fortunati possono capitare tra le mani libri con appunti a matita di cose che non c'entrano nulla tipo una ricetta, una lista della spesa, una dedica d'amore e dal fatto che si trova lì quel volume si può dedurre essere un amore ormai finito. In sintesi attraverso questo metodo si possono anche scoprire aspetti della persona che l'ha posseduto prima ed è una cosa troppo forte!
Per ora mi vengono in mente questi metodi, e voi affezionati quali metodi utilizzate? Lasciate un commentino qui sotto, intanto vi auguro una buona ricerca o lettura e a presto!
La vostra blogger persa-tra-i-miei-pensieri 🌻
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Discorsi che vorrei intavolare con te pt1
Il modo in cui scrivo racconta molto del modo in cui amo.
Poco fa stavo ascoltando un'intervista alla scrittrice Sally Rooney sul suo romanzo Normal People e sono rimasta estremamente affascinata dalla struttura che dà ai suoi discorsi: possiede una padronanza del linguaggio assurda, ben più di quel che avevo immaginato leggendo i suoi romanzi. Mi torna quindi in mente una riflessione che ho letto su Instagram qualche giorno fa a proposito della funzione e dei limiti della parola. Martina scriveva che darsi voce attraverso le parole equivale a scegliere, e scegliere è delimitare. Quale concetto voglio passi, qual è il soggetto agente della mia storia e quali personaggi reagiscono alla sua scelta di agire; chi è che agisce e chi che subisce? E in quale contesto voglio si svolga la vicenda? Di chi parlo, quando ne parlo, e poi ancora: come ne parlo? Cosa rimane in sintesi fuori, cosa includo dentro?
Il linguaggio è limite e ci insegna che tutto è limitato: sei limitato tu, limitata la sedia, limitata la penna, limitato l'albero, limitata la carta. Limitata la parola e limitata la frase, e con essa limitato diventa anche il concetto, l'emozione, il sentimento, che facciamo passare. Limitato è quel che riusciamo a mettere nel mondo. Illimitato resta tutto quel che dentro a esso non mettiamo, quel che esiste altrove per sempre proprio perché qui poggiato al suolo con i piedi saldi a terra non esisterà mai.
Forse per questo mi piace scrivere: ben poco tollero i limiti. È più forte di me, cerco l'illimitato anche a costo di rinunciare al concreto. Non so vivere nella realtà concreta in quanto per me non ne esista una, mi estraneo continuamente da essa vedendola come puro prodotto di una mente collettiva inesistente, puro frutto di una costruzione sociale.
Mi piace scrivere perchè mi piace indagare il limite: per giocarci, per girarci attorno di continuo e di volta in volta spostarlo un po' più in qua o un po' più in là, a destra e a manca senza mai trovargli una collocazione fissa. E se aggiungiamo poi che scrivere è per me veicolare l'amore, forse scrivere è per me studiarlo per espanderlo e diramarlo. Questo è: all'infuori dei miei testi il mio amore è illimitato e perciò privo di materia. Il mio amore è sempre vivo ed eppure non si fa mai presenza fisica dei corpi, non viene mai a patti con il mondo fisico adottando una specifica forma e rendendosi perciò tangibile. Il mio amore non sceglie.
Per me scrivere significa rendere il mio amore reale.
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La Fanciulla degli ori di Laura Marinaro
Tra maledizioni e leggende La Fanciulla degli ori di Laura Marinaro edito da Mursia è un nuovo caso avvincente che si snoda tra Milano e Altamura. Tra luoghi rinomati per il food e il fashion si consumano due omicidi su cui si trova a indagare Caterina Ferrari, giovane archeologa neo assunta. Una maledizione legata a una scoperta archeologica e un serial killer sono gli ingredienti principali del libro che si arricchisce con una intensa esplorazione dell’animo umano e delle sue ombre più oscure… «Sono una giornalista crime e posso garantirvi che spesso la realtà supera di molto la fantasia. Tuttavia scrivere un giallo per me significa dare spazio alla creazione di personaggi sempre nuovi e sorprendenti e potermi dedicare alla descrizione di luoghi a cui sono affezionata, come in questo caso Milano e Altamura». dichiara l’autrice Caterina Ferrari, giovane archeologa neo assunta come ricercatrice nel nuovo Museo delle Scienze Antropologiche di Milano, nipote di Alina Ferrari, ex colonnello dei Carabinieri, si trasferisce temporaneamente ad Altamura per la vendita di una casa di famiglia nel centro storico. Nella cittadina famosa per il pane, Caterina si trova suo malgrado a fare una sensazionale scoperta archeologica, ma anche a dovere «indagare» su due omicidi legati in qualche modo proprio al museo e all’antica maledizione seguita alla scoperta della Fanciulla degli ori. Come di consueto, ringraziamo Laura Marinaro per l’intervista che ci ha permesso di scoprire qualcosa in più sul romanzo e sul suo interessantissimo lavoro. La Fanciulla degli ori di Laura Marinaro Salve Laura, lei è una rinomata giornalista che da tanti anni si occupa di crimini e gialli. Quando si è resa conto che era arrivato il momento di scrivere storie mai accadute e inventate? Cos’è che le ha fatto scattare la scintilla? La scintilla è scattata con la storia che mi ha cercato, la storia di un allerta maremoto a Varigotti del 1971 e di un fumetto, poi sono arrivati i personaggi che mi hanno chiesto di dare loro la vita. Sembra strano, ma scrivere un giallo, un romanzo è questo: creare qualcosa che non esiste ed è completamente diverso da riscrivere una storia vera, un true crime o un articolo ovviamente. Nel suo nuovo giallo non ci sono solo omicidi ma anche leggende e antiche maledizioni. E’ la prima volta che inserisce nei suoi romanzi l’elemento della storia antica? Così tanto antica, sì. Nel primo giallo tornavo indietro di 50 anni raccontando persone e luoghi dell’epoca, questa volta la vera storia della scoperta archeologica relativa alla Tomba della Fanciulla degli ori che esiste nel Museo Archeologico di Altamura è stato lo spunto per “ricamare” sopra molto altro… La Fanciulla degli ori si snoda tra Milano e Altamura. C’è un motivo particolare per cui ha scelto queste due città? Milano è la città che ho scelto a 18 anni per studiare, sono laureata in Lettere in Cattolica, e che amo profondamente, la città che mi ha fatto crescere e realizzare un sogno. Altamura è la città culla, che mi ha dato i natali e i primi 18 spensierati anni di vita. Ne sono ancora legata anche perché ho i miei genitori, mia sorella e tanti amici e parenti là. Secondo lei, perché i crimini attirano le persone, a volte quasi in maniera morbosa? Si è fatta un’idea in tanti anni di attività? Non credo sia morbosa l’attrazione, ma naturale in quanto noi tutti siamo per metà fatti di male (potenziale) e quindi noi tutti vogliamo capire perché la storia apparentemente banale di una persona “normale” può trasformarsi in un delitto. È la “banalità” del male ad attirarci e la consapevolezza spesso latente che tutti possiamo uccidere o essere uccisi. Qual è la parte che le piace di più quando scrive un giallo, quella che le da maggiore soddisfazione? La creazione della storia e la descrizione dei personaggi e dei luoghi. Ovviamente anche il racconto dell’indagine è sempre al centro, così come quello dei delitti. Nel primo caso ho scelto la terza persona, mentre nel secondo mi sono misurato con la prima persona, spero piaccia ai lettori. Read the full article
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JON FOSSE A TAOBUK 2024
✨Chi legge Jon Fossè travolto dall’inquietudine, dall’incertezza. La sua scrittura arriva come un’onda, travolge.
Il dialogo tra il premio Nobel e Sabina Minardi, Capo cultura L'Espresso, è di una delicatezza leggera e al tempo stesso profondità che si percepiscono all’ascolto.
🎤 Minardi: “Guardare il mondo da geografie diverse cambia la scrittura?”
✍🏼 Fosse: “Sì, perché io qui vedo un altro paesaggio rispetto alla Norvegia e le persone da noi sono molto più chiuse, silenziose. Detto ciò, ogni scrittore e scrittrice ha la sua voce.”
🎤 “Questa popolarità, rispetto anche alla scrittura, che è un mestiere solitario, come la vive?
✍🏼 “Io me ne sto alla larga dal partecipare ad eventi sociali. Mi piace vivere la mia casa, la mia famiglia. Per scrivere ho bisogno di concentrazione, e se la perdo mi serve moltissimo tempo per rientrare nell’universo del testo. Dopo aver tanto viaggiato per il teatro, sono rimasto a casa per 15 anni, dove ho solo scritto i miei romanzi. Ho preferito la vita tranquilla… e poi mi hanno dato il Nobel e hanno completamente distrutto la pace che avevo.
🎤”Ci parli del suo processo di scrittura”
✍🏼”Per me scrivere è affrontare un viaggio nell’inconscio. Non sarebbe così bello e profondo scrivere di cose che conosco già. Per me la scrittura è una cosa che accade da sola, senza il mio apporto. Per me la scrittura è l’ascolto.
🎤”Di cosa siamo in attesa?”
✍🏼 “Sappiamo che veniamo al mondo, ma anche che non saremo qui per sempre. E poi? È come se stessimo aspettando di scomparire.”
🎤 “Lei si riconosce nella definizione di “dare voce all’indicibile”?”
✍🏼 “Sì. Su una pagina scritta c’è qualcosa da leggere, ma c’è anche un’altra lingua, da leggere tra le righe.
Molti, per evitare questa paura di scomparire, si rivolgono all’amore.”
🎤 “Lei ha detto che la forma fondamentale è la poesia. Ce lo spiega?”
✍🏼 “Fin da piccolo ho suonato e ascoltato molta musica. Poi ho smesso. Ho iniziato a scrivere, e in qualche modo la letteratura è diventata la mia musica. Per me il ritmo è cruciale, bisogna essere capaci di sentirlo.
Nietzsche disse che ciò che è la forma per l’artista equivale al ritmo per il lettore.”
🎤 “È la voce che ha dentro che le dà la forma?”
✍🏼 “Non lo so. Quello che mi affascina dello scrivere è proprio questo viaggio nel non conosciuto. Un buon libro contiene e va al di là della vita. Per me.
Spero che in tutta la solitudine, in quest’oscurità, ci sia anche la luce che brilli nelle tenebre. Nella mia vita non ho pianificato nulla. Ho una speranza, che la mia scrittura faccia capire che c’è qualcosa che può andar al di là della vita stessa.”
🎤 “Che rapporto ha con l’identità?”
✍🏼 “Per me l’arte che amo appartiene a un non luogo, dove non c’è un’identità specifica. In un certo senso la definizione di identità è un po’ come definire Dio, se cerchi di definirlo non ne stai più parlando.”
📸 Alessandro Fucilla | Ernesto Ruscio | Cristina Mikhaiel
#Taobuk2024 #identità
Testi a cura della redazione di Taobuk
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Dai un'occhiata al mio profilo su Wattpad. Sono Emanuela Snow Dian https://www.wattpad.com/EmanuelaSnowDian0?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_profile Scrivo storie dove protagonista è l'inverno, la mia stagione preferita. Jack Frost e a Regina delle Nevi sono i miei personaggi. Sono in fase di scrittura e mi piacerebbe conoscere il vostro parere. Amo leggere, storie di Vampiri, fantasmi, di anime gemelle di mistero e occulto. MA anche romanzi st...
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[✎ TESTO ♫ ITA] Skool Luv Affair (Special Addition) - BTS⠸ ❛ Miss Right ❜⠸ 14.05.14
[✎ TESTO ♫ ITA] BTS
❛ Miss Right ❜
🏫💕 La ragazza giusta 🔔📚
__💿Skool Luv Affair (Special Addition) , 14. 05. 2014
Spotify | Apple | Twitter
Prodotta da: Pdogg Scritta da: Pdogg, Slow Rabbit, “Hitman” Bang, RM, Suga, j-hope
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Sei la ragazza giusta, giusta per me
Se dovessi perderti, sarebbe un'occasione sprecata, dico bene?
Ragazza ideale (Bene)¹
Sei la ragazza giusta, giusta per me
Ragazza, vuoi i miei baci, vero?
Ragazza ideale (Va bene)
La tua mente è provocante e il tuo corpo anche
Donna, persino le increspature del tuo cervello sono attraenti, tutte quante
Già, pantaloncini di jeans, maglietta bianca e le Converse alte
Mi fan venir voglia di divertirmi con le tue linee
Dove finiscono i tuoi lunghi capelli di seta
I tuoi fianchi cantano, una boccata d'aria fresca²
Sei come una foresta, brilli in piena città
Avvolgi la mia realtà con la tua figura surreale
E voglio che tu sia davvero davvero vera³ con me
A volte come madre, altre come energia
Oh, sono sincero
Mia nemica, talmente bella sia dentro che esteriormente,
non mi lasci un attimo di respiro
Sarà perché sei diversa dalle tipe normali, là fuori,
Che i tipi come te sono chiamate ragazze ideali⁴
Già, quando ti penso, il mio cuore non fa che tremare
Sei il mio mare d'inverno, lungo la tua costa voglio camminare
Sì, sei l'unica per me, la migliore Voglio conoscere ogni tua giornata, fonte di sospiro diventare Sì, sei l'unica per me, la migliore Quella persona che solo nei film pensavo avrei potuto trovare Anche il tempo è perfetto, insieme a te io sembro proprio perfetto Ti va se passeggiamo insieme, ti va se passeggiamo insieme Anche il tempo è perfetto, insieme a me tu sembri proprio perfetta Quella persona che solo nei romanzi pensavo avrei potuto trovare Sei tu
Come fa una persona ad essere così?
Sembra quasi questo mondo sia fatto su misura per te
Mi passi accanto
E la tua dolce brezza mi riempie il cuore
Anche se non ti metti in ghingheri
Immagino tu ti sia messa il profumo chiamato fascino
Persino io che non ho mai creduto in un dio, ora ci credo
È grazie a te, tu sei la mia dea
Che tua sia giovane o meno, che tu sia più grande o abbia un figlio segreto
Non mi importa perché ti amo
Qualsiasi luogo, se sono con te, diventa un giardino fiorito
Invece di reggere una borsa firmata, tu mi tieni per mano
Invece di fare la gelosa, l'invidiosa, tu capisci la persona che sono veramente
È così che immagino il nostro futuro
Un paio di scarpe da bambini in mezzo alle nostre coordinate
Sì, sei l'unica per me, la migliore Voglio conoscere ogni tua giornata, fonte di sospiro diventare Sì, sei l'unica per me, la migliore Quella persona che solo nei film pensavo avrei potuto trovare Sei tu
Mi sembra quasi che l'eroina del mio cuore sia proprio di fronte a me, reale
Come un magnete, qui ed ora, mi attrai
La tua esistenza, il tuo cuore, il tuo viso, la tua figura
Sei come l'ultimo pezzo di un puzzle, vai a completare il mio tipo ideale
Mio dio, come il vento mi lascio trasportare dal clima che sei tu
Sei un fiore ed io l'ape, sempre attirato da te
Yo
Ti ho detto tanti requisiti per essere la mia ragazza ideale
Ma il motivo per cui tu sei quella giusta per me è.. ecco, perché sei
Semplicemente tu
Sì, sei l'unica per me, la migliore
Voglio conoscere ogni tua giornata, fonte di sospiro diventare
Sì, sei l'unica per me, la migliore
Quella persona che solo nei film pensavo avrei potuto trovare
Anche il tempo è perfetto, insieme a te io sembro proprio perfetto
Ti va se passeggiamo insieme, ti va se passeggiamo insieme
Anche il tempo è perfetto, insieme a me tu sembri proprio perfetta
Quella persona che solo nei romanzi pensavo avrei potuto trovare
Sei tu
Note:
¹ Gioco di parole: in eng, 'Miss right (ragazza giusta/ideale)' è composto da (1) 'miss' + (2) 'right'. Qui RM gioca sul titolo ed il significato delle due parole prese singolarmente:
"Se dovessi perderti sarebbe un'occasione sprecata (a miss), dico bene/vero? (right?) e prosegue la catena di rime ripetendo 'miss right (ragazza giusta/ideale)' e poi, nel coro, 'all right (bene/giusto/d'accordo)',
² 싱그러운 (singeuroun ), che lett. significa 'fresco/rinfrescante/piacevole', è un aggettivo solitamente abbinato ad alberi e fiori (ecco perché nel verso successivo fa rif. alla 'foresta'); mentre 지저귀다 (jijogwida) è un verbo associato agli uccelli ed al cinguettio,
³ Really really real for me: qui tradotto come 'davvero davvero vera' per ricollegarsi alla 'realtà' e alla 'figura/corpo surreale' del verso precedente, ma è inteso anche come (1) 'essere concretamente presente, vicina (nella relazione)' o (2) 'essere sincera',
⁴ gioco di parole: 이상 (isang) può significare sia “ideale (理想)” che “fuori dal normale (異常)”, quindi qui RM lo usa in entrambe le accezioni, in opposizione alle tipe/ai tipi (di ragazza) "normali", n.d.t.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS | eng: © doolsetbangtan © BTS_Trans⠸
#Seoul_ItalyBTS#TradITA#ITA#Testo#Traduzione#BTS#방탄소년단#SkoolLuvAffair_SpecialAddition#MissRight#140514#Youtube
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Cara Umi, non sai quante volte, come te, mi sono chiesto cosa avessi fatto di male per non riuscire a trovare mai una persona capace di amarmi o di restare. Non sono mai riuscito a trovare una risposta concreta a questo, se non il fatto che alcune persone, credo, siano destinate alla solitudine (parlo per me ovviamente). Ormai me ne sono fatto una ragione. Ho imparato a stare bene con me stesso, o quantomeno ci provo (non è sempre così facile), ma di una cosa vado fiero, il fatto di non accontentarmi di chiunque per colmare la sensazione di vuoto. Non so cosa mi riserverà il destino, vista la sua imprevedibilità, ma se c'è una cosa importante che ho imparato a capire, è che principalmente bisogna amare sé stessi, accettarsi e comprendersi. Ti auguro di stare bene e di essere forte, sempre, ma soprattutto ti auguro di non perdere mai la speranza. Un abbraccio 🌹
Buongiorno anon,
innanzitutto ti ringrazio per aver condiviso con me e con i miei lettori il tuo pensiero ed in secondo luogo grazie per le tue parole di conforto e sostegno.
Ieri ammetto di essere arrivata a scrivere di non volerne più sapere dell'amore per frustrazione, rabbia, e disperazione, ma io lo so che non potrei farlo davvero; amo l'Amore, se per qualcuno può avere senso questa frase ovviamente, amo l'amore romantico, quello delle favole, dei romanzi, dei film e quando è così non c'è nessun interruttore che valga per spegnere tutto ciò.
Io non ho idea, come fai cenno di non averne nemmeno tu se ho inteso correttamente, di cosa mi riserverà il futuro e magari sarò una donna piena di gatti (che poi per una amante dei gatti che non ha mai potuto averne uno non sarebbe così male in fondo no?), o di libri, o sempre intenta a cucinare dolci; o magari nemmeno questo.
Io sono anni che lavoro su me stessa, anche grazie al mio ramo di studi ho smussato diversi angoli e sto cercando pian piano di costruirmi la mia autostima ed amor proprio. (consapevole del fatto che non nascano da un giorno all'altro e che sia un percorso tutt'altro che in discesa) Spesse volte, soprattutto da più piccolina, avendo paura di restare sola cercavo di affiancarmi agli altri, poi mi creavo amici immaginari ed affini, sto iniziando solo "ora" ad apprezzare le stessa e a mettermi prima di tutto, con scarsi risultati perché spesse volte ciò che faccio è ancora anteporre il benessere altrui al mio.
Crederci sempre arrendersi mai mi ripeto sempre, anche se poi ci sono giorni dov'è molto più difficile crederci.
Ti ringrazio per le tue parole e per l'augurio che mi fai, ti auguro di splendere e continuare a brillare per te e per chi vorrà godere della tua luce.
Un abbraccio più che ricambiato anche a te anon. 🤍
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It's me !
Hi everyone ! Ho creato questo blog per condividere, probabilmente solo con me stessa, le mie idee, le mie passioni e i miei interessi. Sono una ragazza di 24 anni, lavoro come cameriera e non ho ancora la più pallida idea di cosa voglio fare nella vita. Amo il cinema, la musica e mi definisco una divoratrice di libri. Fin da piccola sognavo di scrivere, volevo fare la giornalista, anni fa ho perfino iniziato a scrivere la mia storia senza mai portare a termine la cosa. Magari un giorno, chissà!
Mi sono avvicinata e poi innamorata del mondo cinematografico quando ho conosciuto Tim Burton, mio più grande idolo e fonte di ispirazione, non a caso ho scelto come nome di questo blog un connubio di sue due grandi opere che amo: Sweeny Todd e Alice in Wonderlad, oltretutto mio cartone Disney preferito.
Per quanto riguarda il mondo della musica sono amante di generi ed artisti differenti, ed ascolto davvero di tutto, dal metal alla trap, eh si lo ammetto, ascolto a tratti anche quella. Ma non concludo mai una giornata senza ascoltare almeno una canzone del mio cantautore preferito : Mannarino! Lui a mio avviso non scrive canzoni, narra poesie !
Per concludere con la lettura, ovviamente il mio habitat naturale sono i Thriller. Più un libro è macabro, cupo, psicologico e tragico, più mi piace. Non datemi romanzi da leggere o fantasy perché mi addormento dopo i primi due righi. Autore preferito: Dennis Lehan , scoperto tramite Mystic River, di cui avevo già visto il film, e innamoratami con Shutter Island, record personale, divorato in due giorni. E per concludere con suo libro, mio preferito Live by Night quello è l'emblema di ciò che mi piace leggere. Una storia accattivante, cruda a tratti , personaggi da scoprire man mano e un pizzico di amore folle.
Questa è giusto una linea guida per capire chi sono, se ti ritrovi in almeno di una delle mie passioni potremmo diventare anche amici !
Non sono solita a portare a termine questo genere di cose una volta che inizio, ma ho deciso che utilizzerò questo blog come valvola di sfogo, come diario di bordo e raccoglitore di idee. Vedremo quanto dura hahah
Byby !
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Lista di romance con protagonisti vedovi - seconda parte
A grande richiesta ritorna una nuova lista di romance con protagonisti vedovi, non vi è bastata una lista volevate altri titoli, e perciò eccoli qui. E stavolta on mi sono censurata ve ho incluso anche romanzi di Mary Balogh che a mio avviso è quasi specilaizzata in protagonisti vedovi.
Enjoy!
- Il celebre libertino (The Notorious Rake) di Mary Balogh
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Trama: Lord Edmund Waite rappresenta tutto ciò che Lady Mary Gregg ha sempre disprezzato in un uomo. Edmund è uno scandaloso libertino ed il truffatore più ricco e famoso del regno. Ma l'intellettuale e rispettabilissima Lady Mary non può certo rappresentare una tentazione per un libertino incallito come Edmund. È con grande preoccupazione, quindi, che Mary si accorge di essere diventata l'oggetto del desiderio di Lord Waite e, peggio ancora, di esserne a sua volta attratta...
La mia opinione: molto piacevoe senza dubbio il mio preferito della serie Waite. Non è uno dei miei romanzi top di Mary Balogh solo perchè ha scritto talmente tanti altri capolavori che questo pur essendo bello finisce più in fondo.
- Un posto per l’amore (The Trysting place) di Mary Balogh
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Trama: Felicity Wren si era dovuta sposare con un uomo che non amava. Ora che è vedova, è determinata a dare una svolta alla sua vita sentimentale e a trovare finalmente qualcuno che le faccia assaporare la vita… qualcuno come l'affascinante Lord Waite, magari. Ma per ragiungere il suo scopo finisce per chiedere aiuto a Tom Russell, suo vecchio amico d'infanzia, senza immaginare che forse è proprio lui l'uomo che ha sempre sognato incontrare…
La mia opinione: classica trama in stile La regola dell’amico....Anche qui l’amico dovrà sudare sette camicie per farsi notare poverino.
- La melodia del cuore (Silent melody) di Mary Balogh
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Trama: Lady Emily è splendida e sordomuta. Solo l'amico d'infanzia Ashley Kendrick è riuscito a entrare nel suo mondo di silenzio e nel suo cuore. Poi il giovane parte per l'India. Dopo sette anni di lontananza è l'amore per Emily ad aiutarlo a chiudere con un passato doloroso. Ma sarà abbastanza forte perchè le parole celate nel cuore dell'amata possano arrivare alle sue labbra?
La mia opinione: Al centro del romanzo c’è più la disabilità di lei come tema, ma anche l’esperienza matrimoniale di lui è molto importante poichè lo ha segnato profondamente e tra i due nonostante i suoi problemi è lei la più ottimista e aperta alla vita. E anche qui i due da piccoli erano amici.
- Il vento del passato (Tempting Harriett) di Mary Balogh
Serie Gli amori dei Sullivan
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Trama: Sono trascorsi sei anni da quando Harriet ha rifiutato il duca di Tenby, e nel frattempo sono accadute tante cose: il suo matrimonio con un ricco gentiluomo, la nascita di sua figlia e, infine, la morte del marito.Eppure, quando a Londra Harriet e Tenby si rivedono, il tempo sembra non essere passato, e prima di rendersene conto la passione li ha già travolti. Ma se il passato per gli amanti non conta, a qualcuno importa, e molto: la vecchia duchessa si oppone tenacemente al loro matrimonio. Qualche “angelo custode”, tuttavia, veglia sul loro amore…
La mia opinione: lo ammetto io amo molto di più i primi due romanzi della serie Sullivan (Courting Julia e Ballando con Clara) li trovo più coinvolgenti e più belli, ma anche questo è molto piacevole, sono gusti personali, la trama qui non mi ha mai detto molto, per questo ha sempre risentito poverino del confronto con i suoi predecessori.
- L'ultimo valzer (The last waltz) di Mary Balogh
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Trama: Lady Christina non ha mai realmente amato il defunto marito, eppure ha accettato il suo modo di pensare, rigido e puritano. Almeno fino a quando il passato ritorna nella persona di Gerard Percy. Un tempo le aveva offerto il proprio cuore e lei lo aveva rifiutato nel nome di ipocrite convenzioni, nella ricerca, imposta più che davvero sentita, di un futuro di agi. Ma ora Gerard non è solo l���uomo più ricco della zona, è anche il partito più affascinante. Sarà in grado Christina di non commettere il medesimo errore per la seconda volta? La mia opinione: Trama tipica del romance, la seconda possibilità per due amanti. Mary Balogh è talmente brava che anche se il tema sa di già sentito leggerla è un piacere.
- Una dolce vendetta (Christmas beau) di Mary Balogh
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Trama: Judith e Max, il marchese di Denbigh, sono stati fidanzati, ma lui ha interrotto la relazione travolta dalla passione per un altro uomo. Ora che Judith è una giovanissima vedova con due figli, dopo un matrimonio infelice, Max h l’occasione per vendicarsi, seducendola ed abbandonandolo, per farlo soffrire come ha sofferto lui. Ma il desiderio di vendetta si trasforma a poco a poco in un sentimento che Max pensava di non provare mai più…
La mia opinione: per la serie tenere il broncio non serve a nulla, o covare vendetta non serve a nulla, qui nel modo più classico il piano di vendttta di Max gli si ritorcerà contro, ma in fondo non sarà un male. Anche perchè quello che credeva essere diventato odio in realtà era rimasto sempre amore. Come si dice la linea tra odio e maore è teribilmente sottile a volte.
- Magia d’amore (A Certain Magic) di Mary Balogh
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Trama: La deliziosa, giovane Alice Penhallow e l’affascinante Piers Westhaven, futuro lord Berringer, entrambi vedovi senza figli, sono amici fin dall’infanzia. Piers è per Alice un compagno divertente, Alice è per Piers una confidente preziosa, soprattutto ora che sta cercando nuovamente moglie. Alice è felice di elargire consigli sulla giovanissima, ma estremamente voluttuosa, Cassandra Borden, sulla quale è caduta la scelta dell’uomo. Ed è solo quando Piers sta per fare la sua proposta che Alice si rende conto di provare per lui qualcosa di più dell’affetto, di desiderarlo in modi che vanno ben oltre il decoro, a un passo dallo scandalo…
La mia opinione: torna il tema La regola dell’amico pure in questo romanzo, stavolta è lei che da amica vuole diventare qulacosa di più, ma per farsi vedere da lui sotto quella luce dovrà penare.
- Maliziose intenzioni di Elizabeth Hoyt
Questo libro fa parte della Serie Maiden Lane, e in molti libri della serie sia i protagonisti maschi che le protagoniste femmine sono vedovi o vedove.
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Trama: Lazarus Huntington, lord Caire, è deciso a dare la caccia al feroce assassino che si aggira nei bassifondi di St Giles e che ha ucciso la sua amante. Ma per scovarlo ha bisogno dell’aiuto di Temperance Dews, vedova e direttrice di un orfanotrofio, che conosce quella zona come le proprie tasche. Poiché ha bisogno di fondi, la donna stringe un accordo con Lazarus: gli farà da guida in cambio del suo impegno a individuare un benefattore per i suoi trovatelli. Si tratta di un patto d’affari, tuttavia fra i due scaturisce un’attrazione potente. Dai bordelli ai saloni di Mayfair, e alle insidie dei vicoli bui, ogni passo li avvicinerà a una rete mortale, e sempre più alla passione...
La mia opinione: questo romanzo e questa serie sono sicuramente molto adatte se amate i gialli, le indagini, l’azione, unite ai sentimenti e scene molto sensuali.
- Nella stanza del Duca di Stacy Reid
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Trama: Pur di sottrarsi al fidanzamento combinato dal padre con un ricco conte degenerato e violento, Adeline ha messo a punto un piano ben preciso con l'amica Evie: durante una festa, si intrufolerà nella stanza del signor Atwood, il giovane che lei desidera, e si farà sorprendere con lui dalla padrona di casa! Ma Evie decide di sacrificare l'amica a suo vantaggio e la indirizza verso la camera di Edmond, vedovo e duca di Wolverton, che l'ha chiesta in sposa. Quando scoppierà lo scandalo, ogni cosa precipiterà e il burrascoso incontro tra Adeline e Edmond si tradurrà in un matrimonio riparatore, finché il caso e il potere della seduzione…
La mia opinione: Stacy Reid in generale non è tra le mie autrici preferite, è giovane e molto moderna sia nello stile che nelle sue trame. E secondo il mio gusto il suo stule a volte non è adatto a certi temi classici del romance. Ma questo è forse uno dei suoi lavori migliori dove la sua scrittura moderna stride meno perchè c’è abbastanza ironia nella trama. Siete avvisati che ci sono anche scene molto sensuali.
- Per amore del Duca, di Christi Caldwell
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Trama: Dopo la tragica morte di sua moglie, Jasper, l’ottavo duca di Bainbridge, si è sepolto tra le fredde mura della sua casa, il castello di Blackwood. Quando viene persuaso a uscire dall’esilio che si è auto-imposto per partecipare ai divertimenti della Fiera del Gelo, la sua vita cambia irrimediabilmente dopo il fatale incontro con lady Katherine Adamson. Con i suoi riccioli castani e gli stupidi vestiti coi volant, lady Katherine Adamson ha il carnet di ballo vuoto da due stagioni. Dopo la morte di sua padre, Katherine ha imparato che gli uomini sono inaffidabili ed è decisa a non dipendere da nessuno eccetto se stessa. Finché non incontra Jasper… Nel tentativo disperato di evitare un matrimonio combinato dalla sua famiglia, Katherine fa una proposta sbalorditiva al duca di Bainbridge… Una proposta che lui accetta. Solo che, quando comincia ad amare Jasper, Katherine scopre che l’accordo preso non le basta. E tocca a Jasper decidere se è più importante proteggere il proprio cuore o lottare per l’amore di Katherine.
La mia opinione:anche in questo caso lo stile moderno di questa autrice secondo me spesso stride nel genere romance e nopn la amo molto, inoltre le sue trame sono molto semplici e molto irrealistiche. Qui l’atmosfera è in parte da fiaba di Natlae tipo. Quindi se vi piace il genere, e i romanzi estremamente semplici quasi ovvi, provatela, se invece aspirate a qualcosa di più lasciate stare.Sullo stesso tema c’è di meglio. Preò volevo citare aperchè è una delle nuove voci del romance.
- Una scuola nella prateria (Years) di LaVyrle Spencer
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Trama: Linnea, giovane maestra elementare, all'apparenza esile e delicata, è invece forte, decisa e coraggiosa. Parte per Alamo dove insegnerà in una scuola nella prateria e sarà ospitata da una famiglia del paese, i Westgaard. L'arrivo della bella maestrina, la sua vivacità, il suo entusiasmo portano una ventata di giovinezza e di allegria.
Theodore, 34 anni, fisico atletico e forte, è vedovo con un figlio già adolescente. Primogenito dei Westgaard, una numerosa famiglia di agricoltori, è onesto, semplice e leale. Pur essendo fortemente attratto da Linnea, cerca in tutti i modi di reagire ai propri sentimenti ripetendosi che sarebbe follia rivelare l'amore che sta provando per una donna molto più giovane di lui.
Un uomo e una donna del Nord Dakota, lontani per età e cultura, mentre in Europa si combatte la Prima Guerra Mondiale, vengono travolti da eventi destinati a cambiare il volto del mondo e da un sentimento forte e generoso che li terrà uniti per tutta la vita.
La mia opinione: Se amo The gamble per i dialoghi, e Forgiving per la trama e la storia dei protagonisti, sicuramente amo Years per i personaggi veramente approfonditi in modo magistrale. Mentre leggevo mi sembarva di vivere con loro e conoscerli da sempre. Qui non ci sono scontri o avventure, è una semplice storia d’amore, che però di semplice non ha nulla. La protagonista mi ha ricordato Anna dai capelli rossi da adulta. Un libro toccante e totalmente realistico che racconta le tragedie quotidiane di un agrande famiglia e l’amore di coppia che sboccerà e durerà nonostante le avversità. toccante.
Nota: tutti i romanzi della Specer sono molto casti, questo forse è l’unico che ha un livello di sensualità leggermente più alto, insieme a Forgiving, ma molto leggermente.
- Giorni di gloria (Morning Glory) di LaVyrle Spencer
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Trama: Elly, vedova con due figli e in attesa di un terzo, è una donna forte e coraggiosa, ma tutti la considerano pazza a causa della sua ritrosia, conseguenza di una terribile infanzia. Figlia illegittima, è stata tenuta dai nonni, fanatici religiosi, rinchiusa in casa per anni e anni. Will, attraente, onesto, intelligente e gran lavoratore, ha avuto una vita difficile. A Whitney, una cittadina della Georgia, spera di gettarsi alle spalle il passato. E’ rimasto orfano piccolissimo ed è convinto che nessuno potrà mai amarlo davvero. Un uomo e una donna, con i quali la vita non è stata generosa, portano con sé ricordi angosciosi, timori e insicurezze che sembrano offuscare la serenità della loro unione. L'amore che nutrono l'uno per l'altro, però, è talmente forte che li aiuterà a superare ogni difficoltà.
La mia opinione: questo è un poco struggente per il passato dei protagonisti, ma poi è semplicemente romantico (ma con una vena malinconica) perchè non puoi non fare il tifo per loro. Certo non è la trama più innovativa di questo mondo. Avrò letto almeno dieci romance simili ambientati nell’America di inizi 1900, ma questo è scritto molto ma molto bene.
#romance#lista di romance con protagonisti vedovi#Mary Balogh#LaVyrle Spencer#stacy reid#christi caldwell#elizabeth hoyt
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per caso hai un account goodreads o storygraphs? sono alla ricerca di romanzi da leggere
non ho né uno né l'altro (trovo più semplice segnarmi tutto su un foglio di calcolo), ma posso darti qualche titolo tra i miei preferiti di quest'anno:
earthlings di sayaka murata: la storia di tre bambini (e poi adulti) che sentendosi estranei dal resto dell'umanità e dagli orrori della vita moderna, si convincono di essere alieni per sfuggirgli. la storia non è leggerissima (se pensi a cw questo libro ce l'ha), ma lo stile libera la narrazione dalla pesantezza dei fatti;
the faggots & their friends between revolutions di larry mitchell con illustrazioni di ned asta, che non è un romanzo nel senso stretto del termine ma che amo profondamente: una specie di fiaba che è anche un manifesto politico (che poi non mi trovi completamente d'accordo con la conclusione a cui arriva l'autore è un'altra storia);
il maestro e margherita, di mikhail bulgakov, per cui ogni complimento sarebbe ridondante (posso solo dirti che c'è una parte che mi ha spezzato il cuore in mille pezzi): negli anni '30 il diavolo arriva a mosca, capitale atea del periodo; il caos lo segue. quasi duemila anni prima, ponzo pilato dà la sentenza di morte al mite predicatore jeshua;
l'insostenibile leggerezza dell'essere, di milan kundera, altro classico di cui davvero non mi aspettavo di innamorarmi così tanto: il ritratto di quattro giovani cecoslovacchi nel periodo fra la primavera di praga e l'invasione sovietica, tra amori, lavoro, morte e vita;
letteralmente qualunque cosa di octavia e. butler, ma più specificatamente:
kindred se vuoi uno stand-alone che ti dia un'idea sul suo stile e i temi prediletti da butler: una donna nera americana viaggia nel tempo dal 1976 fino al periodo antebellico. lì si ritrova faccia a faccia con suo nonno (bianco, figlio del proprietario di una piantagione e di numerosi schiavi), sua nonna (nera, ma libera), e un enorme dilemma morale da cui dipende la sua stessa esistenza;
la trilogia lilith's brood se vuoi una cosa più sci-fi: la terra è resa inabitabile da una guerra atomica, ma un gruppo di persone viene salvata da un'avanzatissima specie aliena dall'aspetto ripugnante. il prezzo da pagare per la sopravvivenza dell'umanità �� altissimo, e non tutti sono disposti a pagarlo;
la duologia parable of the sower/talents, che probabilmente sono i miei libri suoi preferiti: nel lontano 2020, il pianeta è dilaniato dal cambiamento climatico, un fondamentalista cristiano diventa presidente degli stati uniti con lo slogan 'make america great again', e una giovane donna inventa una religione sognando di far rinascere l'umanità tra le stelle.
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𝐁𝐞𝐧𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐁𝐥𝐨𝐠 🎔
Post inaugurale di questo blog, ovviamente di domenica, perché è il giorno in cui mi dedicherò a questo sito e vi posterò un breve recap di quella che è stata la mia settimana, tra vita personale, lavorativa, sportiva e tutti i progetti con i quali mi sono oberata.
Progetti di cui trovate una panoramica completa in questo video:
youtube
Per il resto, so che come post introduttivo non è regolare, uno ci si aspetta un minimo di presentazione, ma se siete qui a leggere immagino che mi conosciate già per vie traverse, quindi sarebbe alquanto inutile ammorbarvi con una serie di informazioni sulla sottoscritta che già dovreste aver potuto reperire dagli altri Canali tramite i quali siete giunti fin qui; invece, per chi è nuovo e gli è capitato questo mio post confusionario sotto le mani, beh... seguitemi e imparerete a conoscermi. In fondo, è come quando ci si incontra per la prima volta a una festa e si comincia a parlare: non è che uno sviscera tutto e subito di sé con una bella lista di cosa ci piace o non ci piace, giusto?
Comunque, per chi proprio non lo sapesse, comunico l'unica cosa per me davvero importante: sono un'aspirante scrittrice; tra poco meno di un anno sarò una scrittrice esordiente, perché sto per pubblicare il mio primo romanzo cartaceo per la DarkZone Edizioni, e questo è uno dei motivi per cui ho deciso di aprire questo blog.
Sto cercando di migliorare la mia presenza online, perché come spiego nel video di cui sopra, internet è ormai l'unico mezzo per farsi conoscere, soprattutto in questa giungle selvaggia che è diventata l'editoria italiana, dove c'è più gente che scrive di quella che legge. É una vera e propria guerra e io sono pronta a combatterla. Sì, se vi fa piacere, potete immaginarmi con una divisa militare, una fascetta in testa e due strisce nere disegnare sulle guance. Renderebbe l'idea di quanto io sia seria in questo mio progetto supremo (che poi racchiude in sé tutti i progettini più piccoli di cui mi avete sentito blaterare su).
Ora, passando al recap: da oggi in poi, ogni domenica vi porterò tramite le mie parole dietro le quinte della mia vita, raccontandovi un po' di me attraverso ciò che mi succede durante tutta la settimana. SHOW, DON'T TELL. Chi scrive come me, sa a cosa mi riferisco.
Dato che però oggi è 30 Agosto, ultimo giorno di ferie, ho deciso di fare un recap di tutto il mese, quindi mettetevi comodi, prendete un pacco di biscotti o di patatine o di gelatine tutti i gusti più uno, insomma ciò che più aggrada le vostre papille gustative, e immergetevi in questo breve racconto del mese appena trascorso. Cercherò di non essere noiosa, lo prometto. Sto cercando anche di migliorare come scrittrice, inserendo una vena di ironia nei miei romanzi, quindi questo sarà un ottimo esercizio.
Le mie ferie sono iniziate il 31 Luglio (sì, il giorno del compleanno di Harry Potter, auguri in ritardo Harry e anche zia Jo, che nonostante tutte le mille critiche per le sue esternazioni sul web poco oculate, rimarrà per sempre la mia autrice preferita e il modello a cui ispiro. Per niente pretenziosa io, vero? PS. Non sono affatto di nuovo ossessionata da Harry Potter, è solo un'impressione. Sarà la riscrittura della mia primissima fanfiction, ovvero "Un Particolare In Più" - la trovare su Wattpad e su EFP, dove le sto dando un vero e proprio restyling!). Comunque, sono solo alla prima riga e già sono uscita dal tema, fantastico, Giulia, davvero. Ah già, per chi non mi conosce e se non fosse chiaro dal nome del blog, sono Giulia, piacere! Sopportatemi, non ho intenzione di frenare la mia mente o le mie dita, quindi scriverò qualsiasi cosa mi venga in mente senza farmi troppi problemi o senza farci troppi ricami sopra, quindi sarà sicuramente un blog confusionario, ma tant'è. In fondo, non è così che funziona un diario personale?
Ad ogni modo, cercando di tornare sulla retta via.
Quest'anno, per la prima volta da quando ho abbandonato il mondo degli studi e mi sono inoltrata nel mondo del lavoro, ormai sei anni fa, sono davvero riuscita a staccare la spina. Sì, il pensiero del mio ufficio ogni tanto si è affacciato e mi ha tormentata un pochino, caricandomi il petto di un peso che nell'ultimo periodo lavorativo ho sentito fin troppo spesso, ma sono riuscita ad allontanarlo tempestivamente e a godermi ogni giorno senza pensare a quando questo meritato riposo sarebbe giunto al termine. Non ho neanche risposto alle chiamate dei miei colleghi e probabilmente verrò additata come la solita antipatica, menefreghista e asociale, ma davvero, non mi importa. Io ne avevo bisogno. Avevo bisogno di fingere che non esistessero, almeno per questo mese. Avevo bisogno di ricaricare le batterie, pensare solo a me stessa, godermi la mia provvisoria libertà e dedicarmi a tutto ciò che nel resto dell'anno posso fare solo durante le mie brevi pause dal lavoro (che, facendo un calcolo approssimativo, si riducono davvero a due sole ore piene al giorno, il che è abbastanza deprimente).
Ho vissuto l'ultimo periodo al lavoro davvero male. Quest'anno era partito benissimo, avevo trovato la mia dimensione, mi sentivo fiera di me. Se mi seguite su Instagram (altrimenti al lato della Homepage trovate tutti i link dove venire a seguirmi) sapete che ero riuscita ad adottare uno stile di vita più "zen", se vogliamo definirlo in questo modo. Avevo capito che farmi coinvolgere dai problemi del lavoro, starci male, prendermeli a cuore o prendermene la responsabilità, anche quando non spettava a me, e starci male, con attacchi di ansia, di panico, difficoltà a respirare, come se mi si allagassero i polmoni e l'ossigeno che vi immettevo non fosse mai abbastanza... ecco, non era giusto. Dovevo riuscire a guardare tutto con più distacco, a preoccuparmi del mio lavoro e non anche di quello degli altri, perché se non se ne facevano un problema loro, perché avrei dovuto farmelo io? Eppure, per quanto ci abbia provato, gli ultimi due mesi sono stata letteralmente abbandonata a me stessa. Gestivo tutto da sola in ufficio, cercavo di risolvere ogni problema e alla fine sono annegata.
Quest'anno non può e non deve ripetersi.
Sono riuscita a rimettermi in sesto. Domani tornerò in ufficio e, a dispetto di quel che pensavo, non sono così depressa e nemmeno preoccupata. Riesco a respirare (abbastanza) bene quando ci penso, il senso di oppressione è quasi del tutto sparito, quindi penso di essere riuscita a calmarmi e sono pronta a ricominciare. Ricominciare sì, ma con uno spirito nuovo. Non mi sobbarcherò più del lavoro degli altri e penserò solo a fare il mio, al meglio delle mie capacità, com'è giusto che sia.
Non pensavo davvero che avrei parlato così tanto del mio lavoro, in questo post, ma forse sentivo la necessità di farlo. La necessità di esternare come mi sono sentita e come mi sento ancora adesso quando ci ripenso. La scrittura, in fondo, è una delle migliori terapie e per me ha sempre funzionato. Vorrei piangere, dopo aver scritto questo papiro, chissà perché. Sento anche un piccolo peso sul cuore, ma sorrido e proseguo. Non c'è alcun motivo per essere agitate.
Comunque, dicevo... anzi, in realtà "scrivevo".
In questo mese di ferie mi sono rilassata, ma sono stata anche contenta di non aver oziato tutto il giorno, ma di essere riuscita a iniziare tanti nuovi percorsi, che hanno poi dato vita ai molteplici progetti di cui al video. Ecco quindi una breve lista delle cose per cui sono grata a queste ferie:
1) Ho scritto, tanto e tutti i giorni; maggiormente mi sono dedicata alla mia FanFiction su My Hero Academia, "Distance", che trovate su Wattpad, EFP e Fanfiction.net, ma ho anche ripreso in mano, oltre ogni previsione, "Un Particolare In Più" e la sto revisionando, cambiando e decisamente migliorando. Ho lavorato tantissimo anche alla revisione di "Un Frammento Nel Cuore", romanzo in uscita (ancora non ho una data neanche indicativa) con Le Mezzelane e sono orgogliosa dei progressi che ho fatto, di come la stiamo evolvendo insieme all'editor. É stato terribile e al tempo stesso meraviglioso scoprire quanto lavoro ancora io debba fare per migliorare come scrittrice e intendo farlo, garantito.
2) Sono uscita dal blocco del lettore e ho ripreso rileggendo la Saga dell'Attraversaspecchi. Una cosa bella (e terrificante!) di me è che la mia memoria non funziona molto bene, quindi sto leggendo i libri quasi fosse la prima volta. Certo, ho un'idea generale di cosa succede, ma non ricordavo quasi nulla dei dettagli e della trama di ogni singolo libro, quindi immergermi di nuovo nel mondo di Ofelia e Thorn è fantastico e mi sta facendo sognare forse ancor di più che la prima volta.
3) Mi sto allenando giornalmente, seguendo video di esercizi su YouTube che mi stancano il giusto, appagando la mia voglia di migliorare sia dal punto di vista estetico che atletico. Da Settembre riprenderò anche il corso di JuJitsu, quindi spero di riuscire a mantenere un buon ritmo, a non farmi scoraggiare e stressare troppo dal lavoro e ad avere costanza con tutti gli allenamenti. Dall'anno scorso ho perso circa 10 Kg, ma adesso sto veramente faticando a buttare giù ogni grammo, anzi capitano giorni, come oggi, nei quali nonostante sia ligia, mi alleni e mangi intorno alle 1300 calore al giorno, la mia stupida bilancia segna grammi in più invece che in meno, ma pazienza, devo essere paziente e non arrendermi. Vedrò i risultati col tempo, se non mi lascio abbattere.
4) Ho passato un sacco di tempo con la mia famiglia e per me è una cosa super importante. Amo i miei genitori, sono la mia vita, e poter trascorrere del tempo con loro, specialmente da quando ho "lasciato il nido" e ho cominciato a costruirmi una vita tutta mia, è per me meraviglioso. Devo anche ammettere di essere stata estremamente fortunata a incontrare un ragazzo meraviglioso, che capisce le mie esigenze e non mi fa mai pesare nulla, anzi. Un vero amore e forse non lo sa, perché non lo dimostro mai abbastanza, ma gli sono grata e lo amo per tutto quello che fa per me.
5) Ho visitato un sacco di posti nuovi e ho scattato tante foto, altra cosa che mi ha reso super contenta: da una parte, non me ne sono stata sempre chiusa in casa, ma ho riscoperto la gioia di passeggiare all'aria aperta, nella natura, in luoghi nuovi e meravigliosi; dall'altra, sto cercando di imparare ad accettare me stessa e il mio fisico per come sono, quindi anche se non sono perfetta, anche se non sono una modella, mi sono atteggiata a tale e ho scattato foto stupende in posti stupendi. Ve ne lascerò una carrellata nei prossimi post.
Bene, direi che per oggi è tutto (non lo so, ho scritto un romanzo, ma cosa vi aspettavate da una scrittrice?)
Spero abbiate voglia di seguirmi qui (come su tutti gli altri social, che vi ricordo trovate nella mia Homepage).
Alla prossima domenica, un bacio enorme.
Vostra Giulia K. Monroe
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Le mie letture preferite
Poiché periodicamente, perchè leggo tanto, qualcuno mi chiede dei consigli, ho fatto questo, così non mi ci devo rimettere ogni volta (dando per scontate un po’ di cose, e quindi niente classici)
Si parte dagli americani naturalmente, che come fanno loro le cose nessuno, eh:
I mostri sacri, così detti post-modernisti, che poi sono quelli che preferisco:
- David Foster Wallace (#RIP)
Il mio autore preferito di sempre. La summa è Infinite Jest (1500 pag., letto 3 volte, ho fatto anche una guida alla lettura). Parla di dipendenza (facile, eh?) ma in realtà di tutto, quindi non inizio neanche.
Poi ha scritto un sacco di cose, tra cui:
- Racconti: per es. La ragazza dai capelli strani
- Saggi più o meno brevi, tra cui cito Tennis, TV, trigonometria e tornado (geniali) e uno illeggibile sul concetto di infinito, per dire
- Reportage bellissimi tra cui cito Una cosa divertente che non farò mai più (su una crociera, divertentissimo) e uno sulla campagna alle primarie di John McCain (inserito nella raccolta Considera l’aragosta)
Poi se uno si vuole cimentare, basta chiedere.
- Jonathan Franzen (che poi era anche un amico carissimo di DFW): Le correzioni. Fondamentale, su società e famiglia
- Don De Lillo: anche se non è un autore che amo particolarmente, il migliore per me è Rumore bianco che parla, al solito della società americana e molto di più. Poi avrebbe scritto anche Underworld, eh. Super-romanzo cult, sopravvalutato (imho, ma non lo dite, lo negherò).
- Thomas Pynchon. L’arcobaleno della gravità. Abbandonato, difficilissimo, ma non potevo non citarlo. PS C’è una puntata dei Simpson in cui un giorno nella scuola di Lisa arriva una bambina più intelligente di lei. Quando si incontrano, questa sta leggendo un libro. Lisa le chide: anche tu leggi l’Arcobaleno della gravità? E lei risponde “Rileggendo)”. Wikipedia comunque alla voce “trama”, recita: Impossibile rendere conto di una trama così lunga, complessa e frammentata ;)
Altri fottuti yankee:
- Cormac McCarthy: La strada: romanzo post apocalittico ma questo lo avete già letto o visto il film. Poi se no altri tipo Meridiano di sangue o la Trilogia della frontiera (Cavalli selvaggi, Oltre il confine, Città della pianura) che ora è pubblicata in un unico volume
- James Ellroy, mio scrittore preferito (lo dico di molti). Scrive un po’ difficile, ma se entri nel mood non ne esci più. Cmq direi White Jazz, American Tabloid o 6 pezzi da mille. Uno che ha un’autostima tipo Ibrahimovic. Recentemente ha detto “Sono l’autore di sedici libri, tutti capolavori. E precedono i miei futuri capolavori. Questi libri vi lasceranno sconvolti, lavati a vapore a secco, ripiegati, messi in un angolo, fidelizzati, tatuati e sfanculati”. E ha ragione.
- Don Winslow: l’autore del momento, non fosse altro per la Trilogia del cartello sui narcos. Poi ne ho letti tanti e mi sono piaciuti così così tranne Broken, uscito da pochissimo e pubblicato curiosamente da Harper&Collins, 6 mini-romanzi (o racconti lunghi). I primi 3 capolavori (e valgono il libro), poi 2 così così e infine l’ultimo bello. Un racconto inizia così: “Nessuno sa come ha fatto lo scimpanzè a prendere la pistola” 😊
- Michal Chabon: Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay. Sono 800 pagine di pura letteratura, per me capolavoro. Premio Pulitzer 2001 #sticazzi
- Naturalmente John Fante. Tutto.
- Se volute vantare un romanzo da sfoggiare e che stanno leggendo tutti (mia madre per dire lo ha letto due volte di seguito) c’è Stoner di John Williams, romanzo del 1965 poi andato nel dimenticatoio, ripubblicato un paio di anni fa da Fazi e diventato bestsellers. Un po’ triste. Si legge in un pomeriggio lungo.
- A proposito di tristezza non posso non consigliare Richard Yeats. Il mio preferito è Disturbo alla quiete pubblica (che poi è il meno triste di tutti) ma il suo libro cult è Revolutionary Road. E’ pubblicato tutto da Minimum Fax, quindi fa figo solo per questo
- Perdersi di Charles D’ambrosio: mini-saggi per i tipi di Minimum Fax. Quanto mi è piaciuto!
Italia:
Boh, al momento mi vengono in mente:
- Roderick Duddle di Michele Mari, un romanzo d’avventura vecchio stile (tipo Twain), molto bello e lui per me è il miglior scrittore italiano (anche se a volte ti sembra che scriva in un modo come per dire “guarda come sono bravo e figo e con le parole posso fare tutto”, ma non è così). Di Mari cito anche Tu, sanguinosa infanzia (anche per il titolo bellissimo)
- Giaime Alonge: Il sentimento del ferro. Spy-story storica. Fandango edizioni
- Wu Ming: vabbè, a partire da Q (che hai già letto, chiunque tu sia) e poi un po’ tutti tipo Asce di guerra, 54 e Manituana. Tranne gli ultimissimi, i libri si possono scaricare gratuitamente quì
- Un libro che mi è piaciuto tantissimo è La città dei vivi, di Nicola Lagioia.
- Un romanzo di quelli dimenticati e poi riscoperti e bellissimi è La vita agra. Autobiografia del suo essere venuto a Milano, come giornalista, e c’è dentro anche la pelota basca, e questo basta. Sarebbe un classico secondo le mie regole, ma vabbè, ormai l’ho messo anche perchè ci sono molto affezionato
Aggiunta postuma ma fondamentale:
- Works di Vitaliano Trevisan, un libro doloroso ma pieno di vita e umanità. Lo eleggo miglior libro italiano degli ultimi 50 anni. E poi ora è ripubblicato con un appendice (testo inedito) che mi venire voglia di ricomprarlo
Europa:
- Emmanuelle Carrere: l’autore più cool del momento (molto radical chic e un po’ snob, ma glielo concediamo visto i libri). Per me tutti capolavori e cito Limonov, Vite che non sono la mia, La vita come un romanzo russo e L’avversario (di questo ha pure fatto il film, da regista). Ovviamente Adelphi visto il tipo
- Altri francesi: evitando Pennac (che ci ha rotto le palle da circa 20 anni) e andando più in là nel tempo c’è Boris Vian (genio vero). Sputerò sulle vostre tombe e La schiuma dei giorni. Musicista e altro. Ha per esempio scritto la fantastica poesia “Io non vorrei crepare”, che inizia così “ Io non vorrei crepare / prima di aver conosciuto / i cani neri del Messico / che dormono senza sognare”, chapeau
- Ah, giusto, sempre francia (e chiudo con i cugini anche perchè non ci stanno simpatici), TUTTO Izzo. Noir mediterraneo. Marsiglia. Cosa volete di più? Ah, credo che a parte la Ferrante sia l’autore più venduto da edizioni e/o, O forse me lo sono inventato, ma mi piacerebbe fosse così
- Zadie Smith: Denti bianchi. Romanzo bellissimo inter-razziale, tra l’altro d’esordio. E poi siamo un po’ tutti innamorati di lei
- Di inglesi un po’ di moda eviterei John Niven (magari qualcuno ve lo consiglia) che a parte A volte ritorno (su Gesù che torna in terra, divertentino) il resto mi sembra trascurabile
- Sempre da quelle parti (stavolta Irlanda), per citare uno di quegli autori molto leggeri (alla Nick Hornby) a me è piaciuto Paddy Clarke ah ah ah! di Roddy Doyle, ma non vorrei fare la figura del tenerone
- A proposito di irlandesi un’autrice che fa molto figo leggere di adesso è Sally Rooney. Parlarne tra amici e Persone normali. Io ne ho letto 1 su 2 (piaciuto con riserva, quindi va bene).
- Il collezionista di mosche di Fredrik Sjorberg. Saggio (?) sulle mosche di uno che è un collezionista di mosche. Divertente e arguto. Della leccatissima e un po’ snob Iperporea (che quindi mi sta un po’ sulle palle). Unico nordico che cito, anche se vanno tantissimo di moda, perché io di tutti quei romanzi gialli di 500 pagine non so cosa farmene.
Est:
- Trilogia della città di K di Agotha Kristoff. (ma questo lo hai già letto sicuramente, sempre “chiunque tu sia”)
Ungheresi, ci faccio un capitolo a parte, solo per:
- Tibor Fischer: La gang del pensiero (fantastico e fa riderissimo). Uuuhhh, scopro ora che è ripubblicato da poco da Marcos y Marcos, quindi non avete scuse. E dopo, se vi va, anche Sotto il culo della rana.
Fantascienza, anche se non sono un culture del genere:
- Kurt Vonnegut, che poi non sarebbe proprio fantascienza, cioè si, però... Uno di quei premi Nobel mancati. E’ da leggere tutto (io per tipo 1 anno non avevo letto altro che lui). Perle ai porci, La colazione dei campioni, Mattatoio n. 5, Un pezzo da galera, Madre notte e tutti gli altri
- Ciclo di Eymerich di Valerio Evangelisti. Questo è fichissimo: un inquisitore domenicano alle prese con l’eresia dell’epoca ma con viaggi temporali nel presente/futuro (non lui, ma la storia). Ce ne sono tanti, ognuno si può leggere da solo. Consiglierei di partire con Mater Terribilis (che è uno degli ultimi) e poi uno non si stacca più e li legge tutti dal primo
- Robert Shekley, ecco un altro mio autore preferito: scrive romanzi di fantascienza (brevi) paradossali e satirici. Non dico nessun titolo, il bello è trovare un romanzo di Shekley a caso sulle bancarelle tra i 1000 Urania che girano e comprarlo a caso. Vi piacerà sicuramente
- L'uomo che cadde sulla terra di Walter Tavis
- Anche se sarebbe un classico, cito infine Il vagabondo delle stelle di Jack London. Monumentale
Noir (ecco la mia categoria preferita), posto che alcuni li ho messi tra americani, francesi, ecc… va così.
- Jim Thompson, o per meglio dire, il maestro Jim Thompson. Pubblicato tutto da Fanucci ma poi come tanti se lo è rubato Einaudi. Avete senz’altro visto un qualche film tratto da un suo libro. Tra i numerosissimi titoli Colpo di spugna, Rischiose abitudini, E’ già buio dolcezza, Getaway, ma si potrebbe continuare per sempre. Se devo scegliere 1 autore di noir, scelgo lui.
- Charles Willeford: autore preferito da Tarantino (poi boh, probabilmente ad ogni intervista ne dice uno diverso). Ripubblicata quest’anno da Feltrinelli la Quadrilogia di Miami, a cominciare da Miami Blues.
- Jack Ritchie: racconti noir brevi/brevissimi, uno che ha detto che potrebbe scrivere I Miserabili in un paio di pagine (grande!). Comunque: Un metro quadrato di Texas e È ricca, la sposo e l’ammazzo
- Joe Landsdale: negli ultimi anni scrive 1 libro al mese praticamente. Il ciclo di Hap & Leonard (due investigatori improvvisati che si cacciano dei guai. Uno bianco etero, l’altro nero e gay e repubblicano) è divertentissimo. Gli ultimi da evitare. In generale è l’autore di cui ho letto più libri (27) ma la metà non ne vale la pena, Ho ben due libri autografati da lui, tiè
- Leo Malet. Come ho fatto a scordarmelo fino ad adesso??? Nero/nerissimo. A parte il ciclo di Nestor Burma (consigliato, un romanzo per ogni arrondissement di Parigi), i miei preferiti sono quelli della Trilogia Nera quali La vita è uno schifo, Il sole non è per noi e Nodo alle budella (associazione mentale: i film noir francesi di Melville & co.). Tutto dei tipi di Fazi, recentemente ha anche messo in unico volume la trilogia, quindi è facile.
- Un libro geniale: Vedi di non morire di Josh Bazell. Mooolto tarantiniano
- Elmor Leonard, TUTTO. Che poi è tradotto da Wu Ming 1
Random:
- Micky Spillane: spionaggio vero nella categoria “hard-boiled”. Parte tutto da lui
- Leggermente fuori fuoco di Robert Capa, che racconta le sue vicende nell’Europa della Seconda guerra mondiale. Ovviamente corredato di foto che hanno fatto la storia
- Due romanzi belli e con titoli altrettanto belli: Domani nella battaglia pensa a me (Javier Marias) e Questo bacio vada al mondo intero (Colum McCann)
- Open di Agassi. Se siete quei due in Italia che non l’hanno ancora letto
- Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan, che non si dica che non si leggono donne. Premio Pulitzer e tant’è. Altro Minimum Fax
- I dilettanti di Donald Barthelme!!!!! Antologia di racconti bellissimi!!!! E poi pure Atti innaturali, pratiche innominabili, che contiene il racconto “Il pallone”, spessissimo citato da DFW come suo punto di partenza.
- Addio biciletta (anche con il titolo di L’avvocat in bicicletta) di Gianni Brera. Gli arbori del ciclismo, che storie… Fantastico.
- Della serie “Libri di montagna”: uno su tutti, La morte sospesa di Joe Simpson. Incredibile. Se no praticamente tutto Walter Bonatti
Saggi:
Comunque bisognerebbe leggere tutti La sesta estinzione di Elisabeth Kolbert è il libro dei nostri tempi sul cambiamento climatico ma non solo e tutte le conseguenze, ecc… Ogni capitolo parla di un animale estinto o in via di estinzione e da lì racconta il perché e apre mondi. Anche lei premio Pulitzer ma sarebbe da premio Nobel. Tutti dovrebbero leggerlo. Per niente noioso, se qualcuno se lo chiedesse
Aggiungo infine il libro-raccolta di Internazionale Extra In cerca di fortuna, sull’emigrazione italiana dall’ottocento a oggi, come al solito raccontata attraverso articoli dell’epoca della stampa di tutto il mondo
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Il punto é che é vero: non si smette mai di imparare. Per quanto sia una frase fatta o un cliché, é vero. Ho vissuto uno degli anni più difficili della mia vita, i cambiamenti più estremi nel giro di qualche mese e sono ricascato in qualche vizio. Sono ricascato in pensieri controproducenti, ho trovato la forza nel sangue che mi scorre nelle vene perché significa che sono vivo.
Ho perso la forza a causa di quello stesso sangue perché significa che sono ancora vivo, che lo sono anche quando non vorrei.
Ma sono andato avanti, ho messo da parte tutti i miei istinti più spaventosi e scabrosi, li ho affrontati, combatto ogni buio della mia anima, anche quelli più difficili in cui si nasconde la voglia di abbandonarmi alla violenza della morte.
Mi sono messo in discussione anche quando non dovevo: sono andato avanti anche se ogni tanto torno indietro.
Ho forzato me stesso: sono uscito, ho dato una possibilità alle persone che mi amano, ho dato una possibilità alle persone che volevano conoscermi ed, ogni tanto, mi sono fidato.
Anche adesso, mentre scrivo, vorrei vomitare via tutto fino all'ultimo anelito di vita.
Non lo faccio perché voglio un messaggio di speranza, ho bisogno di sperare che come nei romanzi di formazione che amo, alla fine di tutti gli ostacoli e le tribolazioni, ci sarà un miglioramento.
Ho bisogno di credere che, alla fine, smetterò di odiarmi e di odiare l'idea di respirare, svegliarmi ogni giorno senza sentirmi necessariamente sfiancato.
Ho bisogno di credere che riuscirò ad essere all'altezza di tutto l'amore che mi circonda, di poterlo ricambiare senza sentirmi manchevole.
Sto imparando ancora a vivere, a respirare ed a svegliarmi. Sto imparando a superare tutto quello che la mia mente mi mette contro, il modo in cui plasma la realtà per farmela apparire insopportabile.
Alle volte, però, vorrei soltanto essere qualcun altro.
Guardo i miei alunni e proprio ieri, sono salito sulla sedia per prendere un libro.
"É bella l'altezza, prof?"
Quando mi sono girato erano tutti in piedi sui loro banchi.
"Oh capitano, mio capitano."
Ed ho capito che un po' di speranza, la vita, te la mette davanti.
Anche quando la tua mente fa di tutto per oscurarla.
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Questo è un metapost, parla di ciò che scrivo e forse, prima, di chi sono. Alle 19.22 di oggi mio padre, di recente noto in questo luogo come “B”, mi ha inviato il seguente messaggio: “Stando a casa ti è capitato di scrivere romanzi, poesie etc.?”. Così, dal nulla. Molto forte, incredibilmente vicino.
Fino a prova contraria mio padre non sa che amo scrivere o almeno non conosce l’urgenza che ho di farlo, traducendo eventi ed emozioni in parole che io possa fisicamente guardare, orchestrare e solo dopo capire a pieno. Fatto sta che alle 19,22 di oggi mi ha improvvisamente indirizzato questa domanda.
“Come mai me lo chiedi?” ho risposto ansioso, ma subito ho sentito il bisogno di correggermi e, senza pensarci un secondo, ho aggiunto “da anni scrivo un blog”. Se ci fossimo trovati l’uno di fronte all’altro l’avrei detto tutto d’un fiato, ché mi pareva di aver mortificato il suo slancio con la prima reazione, cliché tipico di chi si protegge a sproposito. Per ripagare la generosità dell’interesse con l’intimità di una confessione completa, ho anche aggiunto che un certo numero di persone leggono ciò che racconto e a volte lasciano commenti bellissimi, e maneggiano con tale cura i fatti miei che pare quasi appartengano anche a loro.
“Te lo chiedo perché questa è un’occasione irripetibile”. La risposta al contro-quesito è comunque giunta poco dopo, ma mi è parsa riduttiva, almeno nella forma. Per farle giustizia serviva interpretarla. “Un’occasione irripetibile”, che espressione interessante, mi sono detto. Non sembrava una semplice idea balenata per caso, pareva piuttosto il parere di qualcuno che sa e ha seguito stando un passo indietro. Assomigliava al pensiero di qualcuno che ama, se l’amore è, come credo, un custode silenzioso.
“Ci sto lavorando” gli ho risposto un po’ confuso, ed è vero, visto che appena 48 ore fa, nella giornata internazionale del libro, nonché data di nascita e morte di Shakespeare, ho aperto la pagina Instagram di questo blog. Che l’abbia scoperta per sbaglio? Che sapesse già tutto e la novità l’abbia spinto a parlare? O è solo un caso, di quelli che “se l'amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze”? Al termine del breve scambio ha chiosato: “Riflettici seriamente”. Una raccomandazione priva di dubbi, solida, presente. Non me ne aveva mai rivolte di questo tipo o forse, piuttosto, non le avevo ascoltate bene. Scrivi, scrivi davvero, intendeva.
C’è un momento di “Molto forte, incredibilmente vicino” che mi ha sempre commosso più di tutto il resto, al punto da far male, da togliere il fiato e richiamare il vuoto nello stomaco. È il momento in cui - cerco di essere vago - il piccolo protagonista scopre l’amore di sua madre, periferica rispetto al padre per tutto il tempo della storia. Non avevo mai capito a pieno perché mi straziasse così tanto, di un dolore che sa di vita e gratitudine, fino alle 19.22 di oggi.
[Ah, papà, se stai leggendo: ti voglio bene]
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