#ama oltre il mare
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chez-mimich · 3 months ago
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IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE
“Il maestro che promise il mare” di Patricia Font, in questi giorni nelle sale, sembra ricalcare il cliché di tanti altri film, spesso anch’essi tratti da storie vere, dove un insegnante sembra condurre da solo, contro tutti e tutto, una battaglia per affermare un metodo di insegnare anticonformista e più partecipativo, o inclusivo, come si ama dire oggi. Forse su questa linea cinematografica che va da “L’attimo fuggente” di Peter Weir fino a film più casalinghi come “Un mondo a parte” di Riccardo Milani, passando per prodotti cinematografici di qualità media come “Don Milani, il priore di Barbiana” di Andrea e Antonio Frazzi. La divagazione forse può sembrare non pertinente, ma di fatto il filone è sempre ben nutrito. La storia narrata è quella di Antoni Benaiges, maestro catalano spedito in una zona della Spagna profonda e franchista, allo scopo di riaprire la scuola di uno sperduto paesino, Banūelos de Bureba, nei pressi di Burgos. Il maestro si mette subito in (cattiva) luce, oltre che per il suo modo originale di insegnare (attraverso la redazione di quaderni tematici fatti stampare dai bambini), anche per un ostentato ateismo. La vicenda è narrata su due piani, quello del protagonista e quello della pronipote che viene a conoscenza di uno scavo, volto a ritrovare le fosse comuni dei martiri del regime franchista, centinaia di migliaia di corpi dimenticati tra i quali quello del maestro Antoni Benaiges. Il maestro che rivive anche nel ricordo di qualche vecchio alunno ancora in vita, perché tra le tante e dirompenti novità pedagogiche, aveva promesso ai bambini, del paesino isolato e tagliato fuori dal mondo, di portarli a vedere il mare. Il film è ben girato, forse anche troppo, il taglio delle immagini è molto curato, il colore è saturo di sfumature livide (come il clima di quegli anni), in alcune riprese in altre caldo e pastoso. Il ritmo della narrazione è scandito da tempi regolari. I due piani narrativi si giustappongono con misura ed equilibrio, gli attori, semi sconosciuti, interpretano i personaggi con sobria credibilità. Gli ingredienti dunque ci sono tutti per essere un gran film, ma com’è noto l’insieme dovrebbe essere più della somma delle parti ed è proprio in questo che il film mostra qualche inevitabile limite. Sarebbe bastato un passo nella giusta direzione per diventare qualcosa di più di un bel film…
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morelin · 1 year ago
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Deserto del Qatar
Mi sembra doveroso concludere il racconto di viaggio in Qatar con un post dedicato al deserto che abbiamo vissuto in diversi modi.
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Chi ama l'arte, in particolare le installazioni situate in luoghi particolari, saprà che all'interno della riserva naturale del Brouq si trova l'installazione “East-West/West-East” dello scultore Richard Serra: quattro gigantesche lamine di metallo (ognuna è alta più di 14 metri) che trafiggono il suolo del deserto del Zekreet. Essere lì poco prima del tramonto ci ha permesso di godere di uno spettacolo unico nel silenzio più totale.
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Il deserto è anche adrenalina ed avventura: mi sono divertita come una matta durante il dune bashing, volteggiando tra le dune con i nostri SUV 4x4 guidati dagli abili driver.
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Oltre a farci divertire, ci hanno portato alla scoperta del Mare Interno, il Khor Al Adaid che è una riserva naturale riconosciuta Patrimonio Unesco: qui il mare avanza nel deserto creando una vasta insenatura circondata dalle dune.
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Durante il percorso abbiamo fatto anche una breve sosta per un tuffo perché, seppur con qualche piccola alga, è stato impossibile resistere alle acque cristalline.
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Trascorrere la notte in un campo tendato è un'esperienza da provare almeno una volta nella vita, meglio ancora se si affaccia sulle acque del Golfo Persico per godersi un tramonto ed un'alba spettacolari.
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avoltescrivo · 6 months ago
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Anche oggi, come spesso mi capita da un mese a questa parte mi sveglio al mattino col magone allo stomaco. C’è mancanza, l’ansia ti assale. Non si riesce a capire tutto quello che è successo…dopo tanti sacrifici finisce tutto quello che hai costruito con una persona nel momento che doveva essere il più bello dopo quasi un anno di relazione a distanza. Non vedere l’ora di rientrare a casa per stare con una persona, aiutarla magari con lo studio, regalare qualche momento di spensieratezza e farsi le “coccole” che spesso sono venute a mancare. E poi arrivano quei momenti in cui si ripensa alle risate, alle uscite, al mare e ai viaggi. Si pensa a tutto ció che si è condiviso e vissuto ed è stato tutto così bello. Puó succedere anche di avere ansie, paure e insicurezze ma non si dovrebbe mai mettere mai in dubbio la forza di amare…il problema è quello: forse e probabilmente io amo ancora. E si…capita pure che ci si fa del male, non ci si sente per un tot di tempo ma allo stesso tempo si dovrebbe capire che non bisogna odiare le persone e bisogna essere consapevoli che non si riuscirà mai a dimenticare totalmente perchè quello che si prova non si è mai provato con nessuna. Poi pensi:
Quanto manca andare a ballare con te, ubriacarsi e fare i cretini?
Quanto manca il passeggiare mano nella mano?
Quanto manca darti un bacio al tramonto?
Penso possiate immaginare.
Poi magari arriva un momento in cui la rabbia ha preso il sopravvento e da un momento all’altro finisce tutto.
Magari un giorno lei si chiederá “perchè non mi ha più scritto? Se una persona ci teneva doveva fare qualcosa”. La risposta in questi casi è difficile da dare ma credo si possa immaginare benissimo. Non è che non ci si scrive perchè non ci si tiene, perchè non ci si ama o altro…non ci si scrive perchè a volte dopo l’ultima litigata la rabbia potrebbe far dire cose spiacevoli oppure attuare comportamenti sbagliati ed è meglio farla passare o magari il cuore ne ha risentito ed è stato offuscato. Testa e cuore difficilmente vanno a braccetto. Probabilmente ci si sente in colpa e pure sbagliati. Capita pure di esser presi per una persona che non si è e si ha la paura di soffrire ancora…la delusione non andrà mai via perchè si crede in un “noi”, le vere coppie lo hanno sempre fatto e spesso ci si ritrova con quei punti interrogativi che fanno esplodere il cervello. In quel momento si lavora tanto su se stessi, si iniziano a leggere dei libri e a praticare anche dei nuovi hobby…Ma posso dire solamente una cosa…non c’è un secondo della giornata in cui non ci si pensa (almeno per me), riascoltare le nostre canzoni pure se non è al tuo fianco, ripensare alle cene con i genitori e alla spensieratezza che si aveva o riguardare chat, foto e video. Non doveva e non poteva finire così. Dov’è stato l’errore? Parlando personalmente io volevo solo crescerla al meglio e aiutarla in tutto. Magari si sbaglia a mettere sempre al primo posto una persona e a dare priorità a lei piuttosto che a me stesso e ovviamente sono consapevole che questi comportamenti possano far pensare altro ma giustamente quando rientravo per 1-2 settimane volevo vederla tutti i giorni perchè oltre alla distanza non è stato un anno piacevole e lei è sempre stata il mio punto di forza con cui mi sfogavo e sempre pronta a supportarmi. Come io per lei ovviamente. Non avró la forza di scriverle e probabilmente e non so se leggerà mai questo messaggio ma voglio che lei sappia che la vorró sempre bene e non ho odio nei suoi confronti…questa parola non la conosco. Porteró sempre un bel ricordo e saró ancora qui con lei se ne avrà di bisogno o se qualcuno dovesse trattarla male. Le basterà scrivermi. È sempre stata una ragazza forte ma allo stesso tempo so che ha tante paure e insicurezze e guardate io mi sento tanto in colpa per non averla aiutata o almeno ci stavo provando ma forse non sono stato bravo a capirla. Vorró sempre il suo bene e le faccio un grande in bocca al lupo per gli esami.
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fall----out · 9 months ago
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La Strega
Se si potesse spiegare cosa c'è davvero nell'animo di una Strega..
Lei è tutte le sfumature che la vita può proporre
Lunatica, avventata, docile e feroce
È marchiata di grandi sofferenze, di non amore, di abbandono e tradimenti
Eppure il sorriso non le manca, la speranza non è mai morta
Sente oltre il comprensibile, ti legge dentro, ti spoglia delle maschere indossate
Sa chi sei meglio di te stesso, perché Lei in te si specchia, si rivive, si rivede e la sua Saggezza illumina quei tratti che persino a te sono ignoti
Ama con la forza del vento, del mare, del fuoco e della terra
Ama perché è Amore e l'ha trovato tra i frammenti sparsi di se stessa
Lei tenderà sempre una mano, anche se sta affondando, ma tradirla la trasforma nell'aspetto più crudele del suo Essere
Alla fine sa perdonare ma non dimentica nulla
Vive con l'intensità di un Guerriero pronto alla battaglia, come se ogni giorno potesse essere il suo ultimo giorno
E tutto questo sta lì, lì nei suoi occhi profondi come il mondo fatto di mille esistenze, mille morti e mille rinascite
Il suo dolore l'ha tramutato in Forza
La sua Forza è il sognare e credere fermamente nei suoi sogni
Non si arrende
Lei combatte, lotta, vive, Ama, Sogna
Libera vola e nessuno può fermare il suo librarsi nell'infinito
Lei è la Strega nata per cambiare ogni tipo di effimera certezza.
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sciatu · 2 years ago
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Mi sono chiuso dentro i miei pensieri come un pauroso cavaliere dentro il suo castello e vivo dei miei ricordi stantii, armato di silenzi e rimpianti. Così, la mia anima è un castello dalle spesse mura, una lussuosa prigione dove ho chiuso i miei sogni e simulando una felicità inutile e vago di camera in camera dicendomi che ho bisogno di me stesso, che i miei silenzi hanno quanto mi manca e che negli angoli bui delle stanze, vivono i miei desideri. Non è cosi, lo so per istinto. Le stanze sono solo abitate da fantasmi, ombre senza volto, vestiti senza corpo, perché ho fermato il fluire della vita ed essa ristagna nella mia anima imputridendo. Oltre le mura il mare si gonfia con il maestrale o si acquieta con lo scirocco, il vento passa tra i filari di uva portando loro il gusto dell’ebrezza, stelle nel cielo si accendono di note e si vestono d’azzurro di giorno nascondendosi nella loro stessa luce; deserti infiniti divorano carovane e migranti uccisi dalla speranza, bombe esplodono e foreste si accendono di nuove gemme, nuvole portano vita, altre la portano via, tutto è un continuo essere e cambiare, mutare e rinascere. Ma io resto chiuso nelle mie stanze silenziose ed immobili, incerto, insicuro, a tutto vulnerabile e di tutto annoiato. Dimentico i colori dei boschi in autunno, il canto vetroso della lava nel suo infuocato scorrere, la luce della schiuma del mare illuminata dal sole, il profumo delle olive schiacciate, quello del pane appena sfornato, dimentico ogni parte del mondo che racchiude un mio ricordo- I miei ricordi diventano sottili ed invisibili e come le vecchie ragnatele fermano solo la polvere. Non bisognerebbe mai far morire un amore, mai non si dovrebbe mai scrivere la propria anima sulla pelle di chi si ama descrivendola con versi carnali scritti per una provvisoria eternità, non si dovrebbe mai nascondere nei sogni i propri giorni e domani se poi li si affida al vento che muore sul mare.
I locked myself inside my thoughts like a fearful knight inside his castle and I live on my stale memories, armed with silences and regrets. Thus, my soul is a castle with thick walls, a luxurious prison where I have closed my dreams and, simulating a useless happiness, I wander from room to room telling myself that I need myself, that my silences have what I miss and that in the dark corners of the rooms, my desires live. It's not like that, I know instinctively. The rooms are inhabited only by ghosts, faceless shadows, clothes without bodies, because I have stopped the flow of life and it stagnates in my soul rotting away. Beyond the walls the sea swells with the mistral or calms down with the sirocco, the wind passes between the rows of grapes bringing them the taste of inebriation, stars in the sky light up with notes and dress in blue by day, hiding in the their own light; infinite deserts devour caravans and migrants killed by hope, bombs explode and forests light up with new gems, clouds bring life, others take it away, everything is a continuous being and changing, mutating and being reborn. But I remain closed in my silent and motionless rooms, uncertain, insecure, vulnerable to everything and bored with everything. I forget the colors of the woods in autumn, the glassy song of the lava in its fiery flow, the light of the sea foam illuminated by the sun, the scent of crushed olives, that of freshly baked bread, I forget every part of the world that contains a memory of mine - My memories become thin and invisible and like old cobwebs they only stop the dust. A man should never let a love die, a man should never write his soul soul on the skin of who  he loves describing it with carnal verses written for a temporary eternity, a man should never hide his days in dreams and tomorrow if one entrusts them to the wind that dies on the sea.
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elleinelle · 2 years ago
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Senza troppi "fiocchetti" prendi una valigia, ci infili dentro l'essenziale e vai...spaventata ma eccitata, incredula ma pronta, come quando davanti ad un libro non vedi l'ora di leggere la prossima pagina, così tanto da saltare qualche parola qua e là. Un tuffo in mare aperto, consapevole di poter riuscire a stare a galla.
Non vuoi più perdere tempo dietro chi ti ama ma ti vorrebbe diversa, dietro stupide litigate nate per chissà quale motivo, dietro chiusure mentali degno di chi non è mai andato oltre il suo naso, non sei più disposta a passare giornate proiettata sempre verso il giorno dopo e mai sul presente perché "vabbè oggi è andata così".
Prendi consapevolezza della fortuna che hai, sei viva stupida e lo sei adesso, cos'altro vuoi aspettare.
Elle
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klimt7 · 2 years ago
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ANGOLI DI ROMAGNA
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La Pineta
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Vista la bella giornata di sole e le temperature, previste ovunque in salita, oggi non potevo far altro che andare a correre e a camminare al mare. A quel mare che mi è più vicino, e a cui, sono legato fin da bambino.
E allora ho scelto la Pineta.
La Pineta che va da Cervia a Tagliata di Pinarella. Un luogo prediletto dai runner, da chi ama la mountain bike oltre che dalle famiglie con bambini.
La pineta è un luogo speciale.
È ciò che resta oggi della grande foresta che copriva in tempi antichi, ( prima della conquista romana ) la fascia pianeggiante dell'Emilia-romagna.
In modo particolare, questa che ancor oggi viene chiamata "Pineta", vista la grande presenza di pini marittimi, parte da Ravenna e giunge all'incirca all'altezza di Cesenatico.
La "pineta", un luogo speciale, per diversi motivi.
Intanto rappresenta un biotopo per numerose specie di uccelli ( fringuelli, gazze, averle, gruccioni, usignoli, martin pescatori, passeri ) che da migliaia di anni trovano riparo in quest'isola verde, che corre parallela alle spiagge e alla linea della costa adriatica.
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Ovviamente, la Pineta originaria, che è stata progressivamente ridotta (ed anche sostituita in diversi tratti), dai centri abitati (che si sono ampliati, nel corso dell'ultimo secolo, sotto la spinta del flusso turistico e dell'edificazione di tanti alberghi e pensioni a conduzione familiare), oggi ha una composizione mista.
Alcuni tratti vedono la presenza quasi esclusiva del pino marittimo, mentre in altri tratti, vi è la coesistenza di specie diverse ( lecci, querce, noci, robini, frassini, olmi, ontani e altre ancora).
In un'operazione che mi pare molto preziosa, i Comuni della zona, hanno deciso da alcuni decenni, di preservare questo polmone verde della Romagna, piantumando a ripetizione nuovi alberi e rinfoltendo le zone in cui la salsedine e l'aridità del terreno, prevalentemete sabbioso, aveva indebolito la presenza degli alberi.
È in questo modo che oggi, chi attraversa questa fascia verde, si trova a camminare dentro " un bosco coltivato".
Un bosco protetto, curato, e oggetto di molteplici attenzioni.
Infatti tutta la pineta è attraversata da diversi sentieri paralleli alla linea della costa (e quindi secondo la direttrice Nord Ovest - Sud Est), e dai frequenti attraversamenti, che dalla zona a monte della pineta, conducono alle spiaggie.
Ma l'aspetto caratteristico è il sottobosco che viene tenuto in ordine e ripulito periodicamente, oltre che dal personale comunale, anche da diverse associazioni di volontari. L'obiettivo è abbastanza chiaro: ridurre al minimo l'accumulo di foglie e di aghi, per minimizzare il rischio di incendi...
E così, chi arriva qui dentro, si trova a camminare in un terreno ombreggiato e adatto anche al pranzo al sacco, grazie alle numerose panchine ed ai tavoli di legno collocati uniformemente nella Pineta.
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In questo modo, col tempo, l'intera Pineta, è diventata una sorta di seconda attrazione della costa romagnola.
Chi preferisce la vita di spiaggia ( gli ombrelloni, i lettini e i bagni in mare ), frequenta la fascia degli stabilimenti balneari.
Chi ama fare sport ( podisti, camminatori bikers ) e molte famiglie, che desiderano fare un pic-nic, sotto la maestosa copertura vegetale rappresentata dagli alberi, entra invece in pineta.
Qui, si possono utilizzare i percorsi attrezzati, (quelli con attrezzi specifici per l'esercizio fisico) oppure i sentieri all'ombra molto utili, sia per chi si sposta a piedi, che con le bikes, al riparo del sole e godendo di temperature molto più fresche rispetto alla spiaggia.
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tarditardi · 3 months ago
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“Maleducata”, ecco il nuovo singolo di Tekla
Dall'11 ottobre 2024 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica "MALEDUCATA", il nuovo singolo di Tekla per LaPop.
"Maleducata" è un brano che si presenta come un'intensa espressione musicale di chitarra e voce, caratterizzata da forti stop ritmici. L'atmosfera folk e leggera racconta una storia ambigua, in cui l'amore si estende oltre la semplice relazione tra due persone. Attraverso le dinamiche relazionali, esploriamo la nostra essenza e le maschere che indossiamo. La canzone narra di confusione e incertezze nei rapporti, creando una matrice instabile di picchi emotivi e reazioni imprevedibili. Da una fredda apatia si passa all'intenso ardore di una connessione profonda. I morsi, i tramonti, i discorsi diventano scelte decisive di fronte a chi riesce a smuovere qualcosa dentro di noi. "Maleducata" ama e detesta con la stessa intensità, sviluppandosi con melodie eteree e armonie vocali coinvolgenti. Commenta l'artista sulla nuova release: "Ci sono persone che amo definire bulimiche d'amore, io credo che 'Maleducata' parli di questo tipo di esigenza."
Presalva ora il brano: https://lapop.lnk.to/maleducata 
Biografia
Francesca in arte Tekla nasce nel giugno del '94 a Bologna. Sin da giovanissima si dimostra appassionata di poesia e musica. All'età di dodici anni partecipa al concorso L'Italia che canta 2006: il primo palco e la prima esperienza televisiva le regalano una piccola consapevolezza e curiosità nell'approfondire questo percorso. Vince il Premio Qualità. Questa magica esperienza è lo stimolo ad avviare un percorso di studio canoro insieme alla jazzista e concertista americana Irene Robbins. Nel 2014 pubblica in modo indipendente il suo primo singolo: Sola e Sporca. Nel 2015 inizia il percorso musicale su Rai2, al talent The Voice of Italy. Nel 2016 Fonoprint Studios è il primo contratto discografico con cui Tekla pubblica "Via", brano curato da Cristian Riganò. Nel 2017 produce Marama il suo primo album con influenza afro-pop e afro-beat. Dal 2019 inizia un percorso indipendente di autoproduzione, che comprende include la creazione di testi e suoni per altri artisti, inizia così diverse collaborazioni in veste di autrice. Una collaborazione dalla quale è nato un progetto di duo femminile è quella con Ilaria: le due hanno pubblicato insieme Isola, Déjà vu, NON PERDO MAI, i singoli Eh Bam Bam (prod. Double Deejay) e Un'altra me. Da solista, le ultime release di Tekla sono i singoli: A volte capita, Tutte le volte, Male, Nuvole e mare.
"Maleducata" (LaPop) è il nuovo singolo di Tekla disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dall'11 ottobre 2024.
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djs-party-edm-italia · 3 months ago
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“Maleducata”, ecco il nuovo singolo di Tekla
Dall'11 ottobre 2024 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica "MALEDUCATA", il nuovo singolo di Tekla per LaPop.
"Maleducata" è un brano che si presenta come un'intensa espressione musicale di chitarra e voce, caratterizzata da forti stop ritmici. L'atmosfera folk e leggera racconta una storia ambigua, in cui l'amore si estende oltre la semplice relazione tra due persone. Attraverso le dinamiche relazionali, esploriamo la nostra essenza e le maschere che indossiamo. La canzone narra di confusione e incertezze nei rapporti, creando una matrice instabile di picchi emotivi e reazioni imprevedibili. Da una fredda apatia si passa all'intenso ardore di una connessione profonda. I morsi, i tramonti, i discorsi diventano scelte decisive di fronte a chi riesce a smuovere qualcosa dentro di noi. "Maleducata" ama e detesta con la stessa intensità, sviluppandosi con melodie eteree e armonie vocali coinvolgenti. Commenta l'artista sulla nuova release: "Ci sono persone che amo definire bulimiche d'amore, io credo che 'Maleducata' parli di questo tipo di esigenza."
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Biografia
Francesca in arte Tekla nasce nel giugno del '94 a Bologna. Sin da giovanissima si dimostra appassionata di poesia e musica. All'età di dodici anni partecipa al concorso L'Italia che canta 2006: il primo palco e la prima esperienza televisiva le regalano una piccola consapevolezza e curiosità nell'approfondire questo percorso. Vince il Premio Qualità. Questa magica esperienza è lo stimolo ad avviare un percorso di studio canoro insieme alla jazzista e concertista americana Irene Robbins. Nel 2014 pubblica in modo indipendente il suo primo singolo: Sola e Sporca. Nel 2015 inizia il percorso musicale su Rai2, al talent The Voice of Italy. Nel 2016 Fonoprint Studios è il primo contratto discografico con cui Tekla pubblica "Via", brano curato da Cristian Riganò. Nel 2017 produce Marama il suo primo album con influenza afro-pop e afro-beat. Dal 2019 inizia un percorso indipendente di autoproduzione, che comprende include la creazione di testi e suoni per altri artisti, inizia così diverse collaborazioni in veste di autrice. Una collaborazione dalla quale è nato un progetto di duo femminile è quella con Ilaria: le due hanno pubblicato insieme Isola, Déjà vu, NON PERDO MAI, i singoli Eh Bam Bam (prod. Double Deejay) e Un'altra me. Da solista, le ultime release di Tekla sono i singoli: A volte capita, Tutte le volte, Male, Nuvole e mare.
"Maleducata" (LaPop) è il nuovo singolo di Tekla disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dall'11 ottobre 2024.
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sounds-right · 3 months ago
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“Maleducata”, ecco il nuovo singolo di Tekla
Dall'11 ottobre 2024 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica "MALEDUCATA", il nuovo singolo di Tekla per LaPop.
"Maleducata" è un brano che si presenta come un'intensa espressione musicale di chitarra e voce, caratterizzata da forti stop ritmici. L'atmosfera folk e leggera racconta una storia ambigua, in cui l'amore si estende oltre la semplice relazione tra due persone. Attraverso le dinamiche relazionali, esploriamo la nostra essenza e le maschere che indossiamo. La canzone narra di confusione e incertezze nei rapporti, creando una matrice instabile di picchi emotivi e reazioni imprevedibili. Da una fredda apatia si passa all'intenso ardore di una connessione profonda. I morsi, i tramonti, i discorsi diventano scelte decisive di fronte a chi riesce a smuovere qualcosa dentro di noi. "Maleducata" ama e detesta con la stessa intensità, sviluppandosi con melodie eteree e armonie vocali coinvolgenti. Commenta l'artista sulla nuova release: "Ci sono persone che amo definire bulimiche d'amore, io credo che 'Maleducata' parli di questo tipo di esigenza."
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Biografia
Francesca in arte Tekla nasce nel giugno del '94 a Bologna. Sin da giovanissima si dimostra appassionata di poesia e musica. All'età di dodici anni partecipa al concorso L'Italia che canta 2006: il primo palco e la prima esperienza televisiva le regalano una piccola consapevolezza e curiosità nell'approfondire questo percorso. Vince il Premio Qualità. Questa magica esperienza è lo stimolo ad avviare un percorso di studio canoro insieme alla jazzista e concertista americana Irene Robbins. Nel 2014 pubblica in modo indipendente il suo primo singolo: Sola e Sporca. Nel 2015 inizia il percorso musicale su Rai2, al talent The Voice of Italy. Nel 2016 Fonoprint Studios è il primo contratto discografico con cui Tekla pubblica "Via", brano curato da Cristian Riganò. Nel 2017 produce Marama il suo primo album con influenza afro-pop e afro-beat. Dal 2019 inizia un percorso indipendente di autoproduzione, che comprende include la creazione di testi e suoni per altri artisti, inizia così diverse collaborazioni in veste di autrice. Una collaborazione dalla quale è nato un progetto di duo femminile è quella con Ilaria: le due hanno pubblicato insieme Isola, Déjà vu, NON PERDO MAI, i singoli Eh Bam Bam (prod. Double Deejay) e Un'altra me. Da solista, le ultime release di Tekla sono i singoli: A volte capita, Tutte le volte, Male, Nuvole e mare.
"Maleducata" (LaPop) è il nuovo singolo di Tekla disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dall'11 ottobre 2024.
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cinquecolonnemagazine · 6 months ago
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Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: paradiso tra mare e monti
Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, situato nel cuore della Campania meridionale, è un'oasi di bellezza incontaminata che si estende per oltre 180.000 ettari, abbracciando montagne, colline, pianure e una splendida costa sul Mar Tirreno. Istituito nel 1991, il parco vanta un ricco patrimonio naturalistico, storico e culturale che lo ha reso un sito UNESCO dal 1998. Un trionfo di biodiversità Il parco ospita una straordinaria varietà di flora e fauna. Tra le specie vegetali troviamo il pino laricio, la macchia mediterranea, orchidee selvatiche e diverse piante rare. Tra gli animali, invece, possiamo ammirare il lupo appenninico, il cinghiale, il daino, la volpe e numerose specie di uccelli. Il parco è inoltre un'importante area di sosta per i migratori durante i loro viaggi stagionali. Paesaggi mozzafiato Il Cilento offre panorami mozzafiato che variano dalle cime innevate degli Alburni alle spiagge dorate del Mar Tirreno. Tra i luoghi più suggestivi troviamo la Cascata dei Capelli di Venere, un'incantevole cascata immersa nella vegetazione, le Gole del Calore, un canyon scavato dal fiume nel corso dei millenni, e la Certosa di Padula, un complesso monastico medievale di grande fascino. Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: patrimonio storico e culturale inestimabile Il parco vanta un ricco patrimonio storico e culturale che risale a diverse epoche. Tra i siti archeologici più importanti troviamo Paestum, con i suoi templi greci ancora ben conservati, e Velia, l'antica città eleatica che fu un importante centro culturale e filosofico. Il parco ospita inoltre numerosi borghi medievali, chiese, castelli e musei che raccontano la storia e le tradizioni del Cilento. Attività per tutti i gusti Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni offre una vasta gamma di attività per tutti i gusti. Gli amanti del trekking e dell'escursionismo possono percorrere i numerosi sentieri che si snodano tra le montagne e lungo la costa. Gli appassionati di ciclismo possono cimentarsi in percorsi di diversa difficoltà. Chi ama il mare può rilassarsi sulle spiagge o dedicarsi a sport acquatici come vela, windsurf e immersioni. Il parco offre inoltre la possibilità di visitare aziende agricole locali, degustare prodotti tipici e partecipare a sagre e manifestazioni culturali. Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: paradiso per gli amanti della natura e dell'avventura Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è un vero paradiso per gli amanti della natura e dell'avventura. Con i suoi paesaggi incontaminati, la sua ricca biodiversità e il suo patrimonio storico e culturale, il parco offre un'esperienza unica e indimenticabile a tutti i visitatori. Immagine di copertina: DepositPhotos Read the full article
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macabr00blog · 10 months ago
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percorsi frammentati: 2017 (2)
Amarezza sulla mia gola bambina, mi tremano le fauci a vederli contorcersi, dietro i miei molari si apre il mio segreto più profondo, è lì che vi nascondo. E’ lì che smetto di pronunciare i loro nomi, tolgo via i semi, lascio che niente vada oltre. Mio padre mi viene a prendere, un pomeriggio di giugno, io e mia sorella andiamo in vacanza con lui. Ho quattordici anni, un telefono nascosto all’interno dei pantaloncini, i capelli corti ai lati, ci addentriamo nei peggiori hotel di villeggiatura, il mare è sporco come una palude, mio padre si addormenta a colazione. Julian, qualche giorno prima, mi consegna una lettera scritta al computer, non mi ama più, ha perso la voglia, non ha mai avuto desiderio. Come potrebbe, d'altronde, lui, io sono solo un comune schiavo. E’ spietato, non mi risponde per giorni, io nella stanza d’hotel inginocchiato sul tappetino del bagno fingo una convulsione. Mi hanno insegnato che con la bocca posso fare tutto, quella è la mia migliore arma, grido d’aiuto e la mia presunzione sollecita i soccorsi. Con il telefono nascosto chiamo mia madre, dall’altra parte d’Italia, le dico con la voce di un figlio che ha fame, con la stessa voce con cui ho parlato per mesi con decine di uomini che mi chiedevano dove fosse il mio cuore, con la stessa voce che mi ha portato al silenzio, di voler il suo aiuto. Pretendo di recuperare la strada, le dico che se non accorre con una scusa, potrei gettarmi dal balcone, lei non sa che siamo alloggiati al primo piano, mi romperei massimo un altro osso del braccio, è silenziosa per attimi interminabili, chiede pace. Chiede pace con la stessa voce in cui chiedo da anni pace a mio padre, ormai con il volto devastato dalle sostanze, occhiaie di un orco sonnambulo, è la stessa ombra sottile di quando Julian mi sta davanti al sole e mi tiene per mano. Chiede pace come solo una madre vorrebbe che il figlio tacesse per lei. Via, portatemi via. In meno di mezza giornata mia madre è ferma ad un autogrill lungo la strada di casa, io ho il volto caldo da uno schiaffo, la mano di mio padre che trema sul volante, mia sorella accanto a me piange mentre mastica una gomma rosa. Scendiamo dall'auto di papà, saliamo sull'auto di mamma, io so che mi sto lasciando una bambina alle spalle, quella bambina che tanto mi è somigliata in questi anni, io so che sto dicendo addio all’infanzia. Non riesco a dire altro che scusa, ma non sono per niente dispiaciuto, coloro un mandala lungo la strada di casa, quattro ore di autostrada nel silenzio. Al mio ritorno l’estate ormai inoltrata, il calore del disonore che mi pizzica la gola, mi sono chiesto parecchie volte se mi sono forzato a scopare nelle settimane seguenti, se il mio desiderio fosse soltanto frutto di un altro spazio e di un altro corpo che non ero io, e la risposta è stata sempre no. Non era un mio dovere, non era nemmeno un piacere, era un passatempo. I passatempi non sono passioni, non sono bisogni, sono il lungo spazio nelle ore, e d’estate in provincia è tutto troppo vacuo. Dall'auto di papà, all'auto di mamma, all'auto di un amico o un nemico o un animali dai sensi particolarmente affini. Il mare palude che diventa la ristretta bonifica di un terreno irrigato all’alba, gli alberi dopo la casa di Julian che si fanno stretti, il fico al centro del giardino che s’ammala. Mio nonno compra una motosega, lo sradica una mattina di luglio. Il fico si è ammalato, lo hanno ammazzato. Lo stesso giorno, i miei umili pretenziosi desideri adolescenziali si rendono odiosi sotto la mia lingua. Nel pomeriggio lascio scorrazzare il cane, gli lancio una vecchia palla di plastica sgonfia, lui nemmeno si alza dal giaciglio per rincorrerla. Disimpara in fretta. Nel pomeriggio salgo al piano di sopra per prendere un libro, mi siedo sull’asfalto del patio, sto aspettando qualsiasi messaggio da qualsiasi disgraziato che voglia ancora un po' di materia dolce, ma sono tutti emigrati lontani da questo pezzo di nulla.
Lui arriva scampanellando lungo la via. E’ un nitrito meccanico. Penso che non scorderò mai quel rumore senza risposta, quel modo di annunciarsi così acuto, il momento esatto in cui arriva davanti alle sbarre ferrose e arrugginite del cancello padronale, scende dalla bicicletta. Non ha niente a che fare con una preda, ma allo stesso tempo da lontano non è nient’altro che un cervo reso misero dall'assenza delle corna. Non c’è niente sul suo capo di capelli scuri, niente che parli di schiavitù, niente che parli di regalità, è solo una massa di pelle avvenente. Sento il suo odore per la prima volta quando, ormai sceso dalla bicicletta e lasciata alle spalle la via, si addentra dentro il cortile di casa mia, mi si avvicina per farsi spazio nell'apertura delle sbarre, io di sbieco riesco a percepire la sua dentatura da fumatore e l’unto della protezione solare e la fatica del suo addome di sudori fini. Non è mai esistito niente che mi facesse credere così tanto che il mondo è odore. Mia madre che mi mette al mondo, dentro di lei sono una massa di arrugginiti cordoli di sangue, un’appendicite si trasforma in infezione, ho reso il suo corpo una bara. Mio padre che mi tiene stretto al petto, una vecchia fotografia di lui in sala parto, bianco come un cencio, mi hanno raccontato del suo svenimento. Mia sorella che sbuccia il ginocchio, sulla ghiaia, si trascina la gamba insanguinata. Metallo, metallo, metallo, averlo vicino è come sentire il suo sangue, l’oro del suo crocifisso sulla lingua, lui è un cervo ed io sono un orso, sono un orso, sono un orso e sono appena uscito da un letargo durato tutta la vita. Apro la bocca come farei se fossimo umani, la apro poco per non destare sospetti, il mio sentimento si perde tra il non detto, qualche convenevole e scivola lungo il marciapiede, appoggia lo zaino sullo stesso tavolo dove Julian sputava semi, si sfila velocemente la maglietta e ricade nell’azzurro della piscina.
Le settimane seguenti torna come se si annoiasse davvero, arriva la mattina presto e resta fino all’imbrunire, all’incirca tre bagni e un pranzo, non parliamo mai davvero. Trovo, quindi, espedienti per attirare la sua attenzione, esche di carta, mi trascino tra le mani libri importanti, cammino lungo il bordo con Luminal di Isabella Santacroce, Pasolini sottobraccio, una volta cito Pavese a pranzo, lui coglie di sfuggita il verso. Sonnecchia su Celan, cosa ne sa lui di me? Sono un ragazzo da collezione, non smetto con gli appuntamenti, sono un ragazzo martire, non smetto con il grande cielo.
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personal-reporter · 2 years ago
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Lettini prendisole e sdraio: guida nella scelta dell'arredo da esterno
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Esploriamo insieme le caratteristiche distintive di entrambi i modelli per capire quale può valorizzare al meglio la tua casa. Quando si tratta di arredare gli spazi esterni, come il giardino, il patio o la piscina, è fondamentale scegliere il tipo di arredo che offra comfort, stile e funzionalità. Due opzioni popolari sono i lettini prendisole e le sdraio, ma quali sono le caratteristiche e le differenze che li contraddistinguono? In questo articolo esploreremo le peculiarità di entrambi, per aiutarti a fare una scelta informata. I lettini prendisole sono diventati sempre più diffusi negli spazi esterni, grazie alla loro eleganza e al comfort che offrono. Solitamente realizzati in materiali resistenti come l'alluminio o il textilene imbottino, i lettini prendisole presentano un design ergonomico che consente di sdraiarsi completamente, mantenendo una posizione rilassata. Progettati per consentire il riposo e il relax, sono spesso dotati di un poggiatesta regolabile per offrire il massimo comfort durante la lettura o la tintarella. D'altra parte, le sdraio sono un'alternativa più tradizionale e versatile per l'arredo esterno. . . A differenza dei lettini prendisole, le sdraio sono caratterizzate da uno schienale regolabile, che consente di adattare l'inclinazione in base alle preferenze personali. La scelta ideale per chi ama leggere un libro o fare la settimana enigmistica sotto l’ombrellone o in riva al mare. I modelli migliori sono quelli pieghevoli, pratici e leggeri, li puoi usare sia in giardino o in terrazzo, oppure portarli con te al mare o al lago. Oltre al design, ci sono alcune altre differenze importanti tra lettini prendisole e sdraio che potrebbero influire sulla scelta dell'arredo esterno. Una delle principali considerazioni è la portabilità. Le sdraio tendono ad essere più leggere e più facili da spostare rispetto ai lettini prendisole, che spesso richiedono più spazio e sono più pesanti. Se hai intenzione di spostare frequentemente il tuo arredo esterno o se hai uno spazio limitato, le sdraio potrebbero essere la scelta più pratica. Un'altra considerazione è il costo. Solitamente, i lettini prendisole tendono ad essere più costosi rispetto alle sdraio, poiché offrono caratteristiche più avanzate come il poggiatesta regolabile o materiali di qualità superiore. Tuttavia, esistono diverse opzioni disponibili sul mercato che si adattano a diversi budget, tra i quali i modelli targati Higold Milano dove saremo certi che riuscirai a trovare la giusta ispirazione e il modello più adatto alle tue esigenze. Infine, il fattore estetico può giocare un ruolo nella scelta tra lettini prendisole e sdraio. I lettini prendisole sono spesso associati a un aspetto più moderno ed elegante, mentre le sdraio possono aggiungere un tocco di rusticità e tradizione all'arredo esterno. È importante considerare lo stile del tuo spazio esterno e il resto del tuo arredamento per creare un ambiente coerente e armonioso. In conclusione, la scelta tra lettini prendisole e sdraio dipende dalle proprie preferenze personali, dallo spazio disponibile, dal budget e dall'estetica desiderata. Entrambe le opzioni offrono comfort e stile, ma i lettini prendisole sono più adatti per coloro che cercano il massimo relax e comfort, mentre le sdraio sono una scelta versatile e più pratica per chi cerca un arredo leggero e facilmente trasportabile. Qualunque sia la tua scelta, goditi al massimo i tuoi spazi esterni e rilassati sotto il sole! Read the full article
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weirdesplinder · 2 years ago
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In onore dell’uscita nelle sale cinematografiche del film La Sirenetta (la versione live action di cui avrei potuto benissimo fare a meno poichè c’è già il cartone che sarà sempre molto meglio ed è uno dei miei super preferiti di casa Disney), mi è stato chiesto se esistono romanzi (non saggi o favole), scritti o tradotti in italiano che abbiano come protagoniste delle SIRENE. Poichè credo che l'argomento possa interessare molti, ho deciso di pubblicare la mia risposta anche qui sul blog, creando una LISTA DI LIBRI CON SIRENE:
- La signora del mare, di H. G. Wells
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Trama: È la storia di una sirena che raggiunge la costa per conquistare l’uomo che da anni ama in segreto. Il giovane sta per sposarsi con una nobildonna, ma sarà conquistato dalla seduzione ammaliatrice della sirena e cadrà inesorabilmente tra le sue braccia. L’amore per la donna acquatica tuttavia non sarà affatto salvifico, ma condurrà l’uomo alla morte.
- La sirena e Mrs Hancock, di Imogen Hermes Gowar
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Trama:  È il settembre del 1785 quando Jonah Hancock, mercante inglese figlio di mercanti inglesi, quarantacinque anni, cranio spelacchiato e vestiti di lana pettinata, riceve in dono una sirena. Certo, non è proprio un regalo e nemmeno una sirena nel senso più romantico del termine: è più che altro un corpo mummificato di essere marino che gli è costato una nave. Ma a rassicurare Mr Hancock del valore dell'investimento c'è il lungimirante capitano Jones, responsabile della compravendita. E a trasformare quella creatura in una fonte di lucro ci pensa Mrs Chappell, l'avveduta tenutaria di un bordello di lusso: che abbia gambe o squame, una ragazza indifesa nuova in città a lei non può sfuggire. Per la madama non è difficile convincere il mite Mr Hancock ad affittarle la sirena come arredo per incuriosire i clienti della sua casa di piacere. Ed è proprio in quel luogo di libidinosa perdizione che Jonah Hancock si perde, non tra le vie del peccato, bensì negli occhi di Angelica Neal. Il suo corpo è senza segreti per chi ha avuto l'onore di essere suo cliente – o per chi ne ha ammirato il ritratto esposto all'Accademia -, ma il suo cuore non è altrettanto prodigo. Spietata e impertinente, Angelica promette a Mr Hancock che cederà alle sue avance solo in cambio di un nuovo esemplare, suadente e fatale, di sirena. Ma i desideri hanno spesso conseguenze impreviste. Per esempio, possono essere esauditi. Dal centro di un'affascinante Londra georgiana, passando per moli nebbiosi, oscuri quartieri popolari e bordelli sfavillanti, fino ai mari perigliosi che nascondono creature magiche e misteri evanescenti: in questo viaggio senza precedenti Angelica e Mr Hancock vivranno un'avventura straordinaria alla scoperta dei segreti sepolti negli abissi del cuore.                                                    
- Sirene, di Laura Pugno
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Trama: In un futuro che non sembra troppo lontano il mondo è prevedibilmente giunto alla catastrofe. Nessun filtro ci protegge dal sole. Chi si espone ai suoi raggi, si espone al cancro nero. Gli uomini, dominati dalla Yakuza, oltre che mafia, ormai, unica realtà economica e politica, cercano nuove possibilità di vita nel fondo marino, dove trovano una sorpresa: le sirene. Le sirene sembrano donne. Di fatto sono delle specie di foche o dugonghi. Sono animali, e di una specie protetta. Il problema è che sono animali sensuali, magnificamente femminili. Se mangiarne le carni è una raffinata perversione, prostituirle una perversione più corriva, appena arricchita da una possibilità suicida nell’atto di accoppiarsi a esse. Le sirene, infatti, quando si accoppiano, alla fine della monta uccidono il maschio. Durante gli amplessi con gli uomini vengono sedate ormonalmente per evitare o ritardare questo rischio. Il giro di prostituzione legato a loro è ampio. Per questo vengono allevate in ben organizzate scuderie. Fuori dal registro di questa ferrea organizzazione nasce il difficile amore tra una bellissima sirena albina e un allevatore. Amore impossibile che porterà a un drammatico finale nel quale si intravede, in fondo a un libro nero, una inaspettata speranza.
- La regina delle sirene, di Alexandra Christo, YA
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Trama: La principessa Lira è una sirena regale e la più letale di tutte; con il cuore di diciassette principi nella sua collezione, è venerata in tutto il mare. Fino a quando uno scherzo del destino la costringe a uccidere uno della sua razza. Per punire sua figlia, la regina del mare trasforma Lira nell'unica cosa che detesta di più: un essere umano. Derubata del suo canto, Lira ha tempo fino al solstizio d'inverno per consegnare il cuore del principe Elian a sua madre o rimarrà un'umana per sempre. L'oceano è l'unico posto che il principe Elian chiama casa, anche se è l'erede del regno più potente del mondo. La caccia alle sirene è più di un hobby per lui: è la sua unica passione. Quando salva una donna che sta annegando nell'oceano, lei in cambio promette di aiutarlo a trovare la chiave per eliminare per sempre tutta la specie delle sirene. Ma può fidarsi di lei? E quanti accordi dovrà negoziare Elian per annnientare il più grande nemico dell'umanità? Un fantasy romance e dark, la storia di una sirena con il gusto del sangue reale e di un principe che ha giurato di distruggerla. Per sempre.
- Sirene, di Tricia Rayburn, YA
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Trama: Dalle torbide acque di Winter Harbour comincia ad affiorare ora dopo ora una lunga serie di uomini affogati. Tutti con un enigmatico sorriso stampato sul volto. Un giorno, però, anche il corpo senza vita di una ragazza, Justine, viene ritrovato ai piedi della scogliera, sbattuto a riva dalle onde. Sua sorella Vanessa, diciassette anni, è convinta che quella tragedia non sia accidentale, soprattutto dopo aver scoperto i molti segreti che Justine teneva nascosti. La ricerca della verità porterà Vanessa a confrontarsi non solo con le dolcezze e i rischi dell’amore, ma anche con una sconvolgente rivelazione su se stessa, che si cela proprio nelle profondità dell’oceano.
- Un bacio dagli abissi, di  Anne Greenwood Brown, YA
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Trama: Lily pensa che il suo nuovo amico Calder sia un ragazzo normale. Calder, però, nasconde un terribile segreto: fa parte di una stirpe di sirene e tritoni assassini, che vivono nei Grandi Laghi e si nutrono dell’energia degli esseri umani. Spinto dalle sue sorelle, il ragazzo esce dall’acqua per uccidere l’uomo responsabile della morte della loro madre. L’uomo è il padre di Lily e l’unico modo per avvicinarlo è sedurre sua figlia. Abituato ad ammaliare le ragazze con la sua faccia d’angelo, Calder scopre che Lily è molto speciale: si veste con abiti retrò, ha un volume di poesie da cui non si separa mai e, soprattutto, non cade subito ai suoi piedi, costringendolo a passare molte giornate insieme. E in queste giornate, proprio mentre Lily inizia a capire che le leggende dei laghi hanno un fondo di verità e le acque profonde potrebbero riservare pericoli mostruosi, Calder si innamora di lei.
- Sirene un’avventura terrestre, di Monica Rametta
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Trama: Hanno centinaia di anni terrestri, ma sono giovani e belle e soprattutto determinate a dare un futuro alla loro specie. Per farlo, le sirene devono rinunciare alle meravigliose code da pesci e camminare sulla terra al fine di ritrovare l'unico tritone del Mediterraneo, Ares, fuggito per cercare la felicità tra gli umani. E tra gli umani - a Napoli - le tre sorelle sirene Yara, Irene e Daria devono imparare a muoversi e a vivere, senza rivelare il loro segreto. Potenti ammaliatrici, ma anche estranee alle abitudini terrestri, le sirene conosceranno l'amicizia, l'amore e il pericolo, osservando tutto dal loro punto di vista ingenuo e alieno. Attraverso il loro sguardo anche noi vedremo il mondo che ci circonda, con le sue contraddizioni, le sue distorsioni e i suoi tesori, come se fosse la prima volta.
Ps: romanzo tratto dalla sceneggiatura dell'omonima serie tv, in onda su Rai 1, scritta sempre da Monica Rametto e Ivan Cotroneo.
- Il libro segreto delle sirene, P.C. Cast
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Trama: La sera del suo venticinquesimo compleanno Christine Canady, Sergente della Forza Aerea statunitense, festeggia da sola, nel suo appartamento, con una bottiglia di champagne. Quanto desidererebbe un po' di magia nella sua vita! Completamente ubriaca, Christine inizia un selvaggio rituale, invocando l'intervento di una dea. Ma mai avrebbe pensato che la sua richiesta sarebbe stata esaudita. Durante una missione militare, il suo aereo precipita nell'oceano e Christine si risveglia negli abissi marini, nel corpo di Ondina, una leggendaria sirena. L'oceano però è un posto pericoloso, e la regina Gea decide di trasformarla in una fanciulla per permetterle di trovare riparo sulla terra. Ma è al mare che Ondina desidera tornare, e all'affascinante Dylan, creatura dell'oceano, che ormai le ha rubato il cuore.
- A tale of the sea, serie di quattro libri edita in Italia nella collana Harmony Jolly. Racconta come quattro sirene, figlie del re della città sotto al mare, furono trasportate in fasce di nascosto sulla terra ferma, durante una sanguinosa guerra, per salvarle. Ora queste sirene sono donne adulte con una loro vita e del passato non conoscono nulla credono di essere orfane umane….Ma il nuovo re della città sommersa cerca di trovarle…
1. IN FONDO AL MAR, di Carla Cassidy
Trama: Quando il detective Kevin Cartwright spiega i motivi che l’hanno spinto da lei, la dottoressa Phoebe Jones resta impietrita. Sapere che è stato ingaggiato da un uomo in grado di far luce sull’oscura natura della sua nascita e informato sull’identità dei suoi tre fratelli, la coinvolge tanto da indurla a seguirlo. A questo si aggiunge il suo ciondolo che la lega inspiegabilmente al mare e che…
2. IL TESORO DEGLI ABISSI, di Melissa McClone
Trama: La localizzazione di un relitto di immenso valore negli abissi dell’oceano Pacifico spinge la ricercatrice Kayla Watertone a imbarcarsi sulla nave dell’intraprendente e affascinante Ben Mendoza per riportare alla luce le ricchezze e i segreti celati per secoli dal mare. La sua capacità è mossa dal desiderio di capire i simboli incisi sul suo ciondolo, unico collegamento col suo misterioso passato.
3. L’UOMO DEL MARE, di Sandra Paul
Trama: La sociologa Beth Livingston vive col padre su una nave. Il giorno in cui l’equipaggio rinviene un merman, mezzo uomo e mezzo pesce, lei non riesce a crederci. Com’è possibile che un essere del genere esista davvero? Fattolo prigioniero, Beth decide di occuparsi della sua sopravvivenza. Seagar, questo il nome della creatura, si rivela dolce e gentile, le racconta dettagli della sua vita e lei…
4. INSIEME NELL’OCEANO, di Lilian Darcy
Trama: Non è lui!” Thalassa non crede ai propri occhi quando Loucan, figlio dell’acerrimo nemico di suo padre, si presenta alla sua porta. Cresciuta lontana da Pacifica, la ragazza quasi ha rinnegato la sua natura di sirena e non crede al merman, mezzo uomo e mezzo pesce, che la vuole al suo fianco per salvare il loro regno sommerso. Ma dice di sapere dove si trovano i suoi fratelli, e a quel punto lei…
- La sirena di Black Conch, di Roffey Monique
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Trama: Sono secoli che Aycayia nuota nelle acque dei Caraibi, al largo dell’isola immaginaria di Black Conch. Tantissimi anni fa era una donna giovane, la più bella del suo villaggio, che la maledizione delle mogli gelose aveva trasformato in una creatura marina, intrappolandola nel corpo di un pesce. Perché Aycayia non era solo bella, era anche sensuale, sprigionava un’energia erotica che risvegliava inquietudine e faceva paura. Per questo era stata punita. Da qualche tempo, alba dopo alba, il suo corpo di sirena emerge dal mare, attratto dalla melodia intonata da un pescatore solitario. Un giorno, mentre crede di avvicinarsi alla barca che conosce, Aycayia si ritrova preda di uomini senza scrupoli, che la catturano e la trascinano a terra come un trofeo. Sarà David, il pescatore dalla bella voce, a liberarla, e le sue cure e il suo amore la spoglieranno di pinne e squame, rimutandola in donna.
Come sempre nelle mie liste ho cercato di dare la precedenza ai romanzi disponibili in italiano, ma se avessi potuto aggiungere dei libri in inglese la lista sarebbe stata molto ma molto più lunga  In inglese c'è l'imbarazzo della scelta riguardo a romanzi con protagoniste sirene, uno dei miei preferiti è sicuramente:
- Sleeping with the fishes, di MaryJanice Davidson
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Trama: Fred non è una sirena normale. Non è bionda, non ha molto seno, e non è affscinante, anzi a volte è veramente odiosa ed antipatica. E i suoi capelli verde-blu non l'aiutano certo a socializzare. Lei non ha mai conosciuto altre sirene, essendo stata cresciuta da sua madre, un'umana, che durante la sua giovinezza hippie, rimase incinta dopo un notte d'amore su una spiaggia con uno sconosciuto. Ma le cose stanno per cambiare, mentre sta facendo la volontaria al New England Aquarium, Fred scopre un livello alto di tossine nell'acqua della baia. Un mistero che si prefigge di risolvere. Un bel biologo marino vuole aiutarla nelle indagini e vuole farlo anche il Principe del Mar Nerothe High Prince, un tritone.
Un libro divertente e ironico, scritto in un inglese veramente semplice, quindi se anche il vostro inglese non è buonissimo, potete cercare di leggerlo comunque.
- Altra serie con sirene inedita in italiano che reputo interessante è la serie Daughters of Arianne dell'autrice Joey W. Hill. Una serie adult, erotica ed avventurosa che unisce le profondità marine ai cieli più alti, presentando angeli e sirene:
1. A Mermaid’s Kiss 2. A Witch’s Beauty 3. A Mermaid’s Ransom
Questa serie è molto fantasiosa e romantica. Parte dalla fiaba della Sirenetta per raccontarci un mondo più reale ma comunque fantastico, dove sirene e Angeli esistono e così una divinità femminile che è puro amore e esseri oscuri che sono puro odio.
Il primo libro ha per protagonista una discendente della sfortunata Sirenetta che salva un angelo che desidera morire, il secondo libro invece vede protagonisti una discendente della strega del mare che aveva “aiutato” la Sirenetta e che è per metà strega del mare per metà essere oscuro, e un angelo che una volta era umano. Mentre il terzo libro vede protagonista la figlia dei protagonisti del primo libro perciò metà sirena metà angelo che si innamora di un uomo per metà vampiro e per metà essere oscuro….
Già solo a sentire i protagonisti sembrano interessanti e vi assicuro che leggendoli si scopre che sono pure meglio di ciò che si pensava. C’è sensualità, ma anche fantasia (ad esempio la sirena può trasformarsi in fatina….e c’è una scena d’amore con lei minuscola molto fantasiosa) e c’è anche trama o almeno un background interessante. Provare per credere. La strega ad esempio si trasforma in drago….
C’è anche molto parlare di principi in questa serie ed è, più profonda di ciò che può sembrare ad une poi bè…ho già detto che è molto sensuale….?
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micro961 · 2 years ago
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Matteo Sica & Micam - 400 Colpi
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Il nuovo singolo di Matteo Sica & Micam
400 Colpi è il terzo brano della trilogia dedicata al mondo delle arti: dopo il fumetto e la pittura questo singolo è dedicato al cinema ed esattamente al film di Truffaut. 400 colpi sono dei fermo immagine di un film interiore.  il momento in cui l'amore ti fa perdere il fiato squassando lo stomaco, ti fa impazzire la mente di gioia e felicità, ti distrugge gli occhi quanto ti spacca il cuore. E ti rendi conto di quanto ogni singola azione sia unica se la fai con la persona che ami.  Lasciare andare ciò che si ama fa male, ma è la scelta più nobile che si possa fare. A volte si è sicuri di averlo superato ma poi il pensiero di quella persona torna in testa come un tarlo.  400 Colpi è la ricerca del mare, delle infinite possibilità, della libertà, della tranquillità che finalmente ti farà stare meglio. Radio date: 16 giugno
Etichetta: Orangle Srl - www.oranglerecords.com 
 Matteo Sica: cantautore pop classe 1998. A maggio 2022 vince il premio del pubblico al Play Music Stop Violence a piazza del Popolo, con Per Tutte le Volte, brano già selezionato da MTV-New Generation e da e per altre riviste speciallizate. A fine 2022 escono Occhi Catarifrangenti e Chiaro di Monet, quest’ultimo presentato su Rai2 a “E viva il Videobox”, primi due singoli della trilogia di brani ispirati al mondo delle arti visive. L’estate 2022 è stata la stagione del brano Ruggine ft. D’Art, a cui è seguita la versione remix. Nel 2021 è fuori con il suo Ep d’esordio Nel Paese di Balocchi che ottiene oltre 500.000 streams su Spotify. Nel 2020 presenta in anteprima il singolo Traffico su Viva Rai Play ed è finalista al contest di Aw Lab della Sony, come artista selezionato da Madame ed Ensy. Nel 2018 vince il Deejay on Stage, contest di Radio Deejay, che gli ha permesso di esibirsi al Deejay On Ice per la festa del Capodanno.
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catastrofeanotherme · 5 years ago
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Capitano Angelo Magnano
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