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#alunno
mauriziomeani · 2 years
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Corsivo Italiano one to one con Fionna una "alunna" veramente attenta e brava nonostante il mio pessimo inglese #esperienzeincorso #calligrafia #calligraphy #lettering #handlettering #calligraphyitalia #alunno #moderncalligraphy #teacher #inchiostro #handwriting #design #goodtype #brushlettering #ink #letters #calligraphygang #course #type #brushcalligraphy #madeinitaly #scritte #cannuccia #amazing #script #calligraphymasters #typography #pennino #corsivo #onetoone (presso Milan, Italy) https://www.instagram.com/p/Co-19wNMz21/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Neoassunti del mio cuore, dove siete? Segui ➡️ @ilsupremomacchinista 🚂 Segui ➡️ @ilsupremomacchinista 🚂 Segui ➡️ @ilsupremomacchinista 🚂 #ilsupremomacchinista 🚅 #neoassunti #ferroviere #ferrovieri #alunno #alunni #insegnanti #tutor #macchinista #capotreno #night #morning #buongiorno #giorno #risveglio #notte #dormire #dormita #sogni #sognare #studiare #studio #studi #neoassunto #studente #studenti #esame #esami #scuola #scuole https://www.instagram.com/p/ClQHxT-ISCn/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lapioggiamiaamica · 6 months
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Dialogo tra Prof. e alunno
Prof, non ho fatto gli esercizi.’
‘Ma li vogliamo fare prima o poi?’
‘Ma chi?’
‘Ma tu, già!’
‘PROF TU ILLUDI LA GENTE, TUTTO ‘STO PLURALE E POI LA FATICA TOCCA SEMPRE E SOLO A ME.’
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dedoholistic · 8 months
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TU e il tuo alunno - Tutta la verità sulla scuola
di Horst Költze e Maria Teresa De Donato
Recensione di Eleonora Davide, Direttore Editoriale e Giornalista
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Comfort fic i wrote awhile ago (and need it rn ;w;) inspired by a convo w a friend in the server awhile back
Rated T | Warning: reader is a perfectionist and depression, anxiety, lack of sleep
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“You need to sleep,” The maestro standing above you as he has literally dragged you from the study where you were starting to make small mistakes in your practice, he gave you a cut-off time and left to go get the wine he ordered for tomorrow after your performance but when he returned he found barely able to stand up straight and you making novice level mistakes.
“I need to get the last part right, something is missing!” You have been close to him like this before, both intimately, and just because you are rooming together so you are not blushing and shy, you are annoyed he stopped you! He leans over enough to hold himself up with one arm against the wall and his legs between yours giving you no room to escape him. “Please, maestro, I’m going to fail you.”
You must be delirious from lack of sleep these days, so focus on perfection and admit to not wanting to disappoint him. He is not your father, nor that joke of an instructor. No, he is your friend and maestro, currently, he is putting his weight on top of holding you close.
“Antonio!” Struggling, more like a baby fighting to sleep, before you give up and lay there, ��Antonio.” His warmth and weight are soothing even though you want to go back to trying to fix your mistakes… You are so tired.
He hums a tune, one of the songs you first heard him play when he was drunk playing on the streets.
Paganini turns his body with you to have you both on your side, his nimble fingers rubbing your neck and back to ease the tension until you are completely relaxed.
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The performance is beautiful, as to be expected as one trained by Antiono Paganini says your mother.
You say nothing, you only smile and give small replies to small conversations. The after party is making you nauseous and Antiono is talking to your mother.
You hide outside the rented space in the gardens, you need to breathe and your hand touches the cold water in the water fountain in the middle of the garden.
The music is distant, a buzz that lingers but far enough to settle yourself. 
You sit on the edge of the fountain looking at the ground, touching your wetting hand, then shoes come to your view.
“Penny for your thoughts?” Antonio is there with a small plate with a slice of German chocolate cake he snuck out here for you.
“I messed up the ending of the solo.”
“You did fine, (Name).
You take the small dish but do not eat right away, “Only fine.” 
“Experience will teach you more as you perform.” The violinist moves and sits beside you, “You have been hard on yourself as of late.”
“You aren't hard enough on me, maestro!” Upset, “That was embarrassing! I embarrassed you…” Yelling at him as you drop the plate as you turn your body toward him and grab him by his shoulders. “I have to be perfect. Like you. Like father—” Head down as you start tearing up, “I'm sorry, Antonio.” Pulling your hands away regretting the outburst.
The Violinist pulls you into his arms, squeezing you in his embrace, you make a sound of surprise before breaking down.
The party goes on, it was never really for you but for your mother to claim she supports you unlike your father. A way to gain favor with a rising star.
The royal orchestra sent you a letter inviting you to join them… You are nervous, Antonio seemed uneasy as he had been the one to read you the letter.
“You are a great violinist, (Name). A great musician in fact.” As you play other instruments in an attempt to be an all-rounder in the field of music. “I can tell you this but you have to believe in yourself as well.”
You nod in his chest, “Antonio,” Taking a deep breath, “Can we go home?”
“Of course, alunno.” The violinist lets go of you as you gather yourself and take a deep breath and fan your heated face.
“Thank you, maestro. For everything.”
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vintagebiker43 · 4 months
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Avete provato a sollevare lo zaino di un qualsiasi alunno delle elementari?
Fatelo e poi chiedetevi come faranno a crescere con una spina dorsale normale.
Invece di pensare ai dinosauri, il saccente Valditara potrebbe cominciare a chiedersi perchè siamo uno dei pochi paesi in cui gli edifici scolastici vengono utilizzati solo al mattino e magari, in attesa di una modifica seria del nostro sistema scolastico, dotare gli stessi edifici di armadietti in modo che i bambini si portino a casa solo quello che serve per fare i compiti per il giorno dopo.
#valditara #zainetti scolastici #scuola elementare
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donaruz · 1 year
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Quando la terra
comincia a dormire
sotto una coperta
di foglie leggere,
quando gli uccelli
non cantano niente.
Quando di ombrelli
fiorisce la gente,
quando si sente
tossire qualcuno,
quando un bambino
diventa un alunno.
Ecco l’autunno!
Trilussa 🖋
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useless-rambling · 10 months
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Recuperate tutte le puntate della seconda stagione horror di Un Profe, eccomi a dispensare delle considerazioni assolutamente non richieste.
Pros:
1. Mimmo
Non me ne vogliano le Simuel Truthers ma a me quel ragazzo fa spaccare sin dall'interazione con Lombardi. Promosso a pieni voti.
2. Il padre di Manuel
Mi aspettavo il cliché del belloccio ma dannato e inaffidabile che mette le corna alla compagna e la lascia non appena scopre di essere incinta, ma sono rimasta piacevolmente sorpresa nel constatare che Nicola sia un personaggio del tutto diverso e - apparentemente - un padre che si preoccupa dei propri figli, anche se ha scoperto l'esistenza di uno di essi circa due secondi fa.
Cons:
1. Tutto il resto
(la recitazione la sceneggiatura scritta col culo "quella gonna è da urlo" non si può sentire le mie orecchie non captavano una frase simile da quando ero piccola e mia cugina mi costringeva a guardare dawson's creek su italia1 e quindi un bel po' di tempo fa fate voi i conti l'aggressione omofoba passata in sordina ma sì sono solo sciocchezze il razzismo all'italiana mascherato da comicità dante che non si fa i cazzi suoi andrebbe denunciato per aver costretto un suo alunno a rivelare i suoi traumi davanti a tutta la classe l'intera seconda stagione come remake della prima gli sceneggiatori vengono pagati due scellini a testa mimmo bruni interpreta manuel ferro nina interpreta alice ché manuel c'ha il kink per le donne con una creatura al seguito e che gli ricordano sua madre luna interpreta monica prequel version simone interpreta se stesso ma poi quanto cazzo è inquietante l'ammiratore di luna speriamo non sia mimmo che questa storia che lei ha una cotta per lui mi dà da pensare boh)
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aldameriniofficial · 3 months
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Quando venni ricoverata per la prima volta in manicomio ero poco più di una bambina, avevo sì due figli e qualche esperienza alle spalle, ma il mio animo era rimasto semplice, pulito, sempre in attesa che qualche cosa di bello si configurasse al mio orizzonte; del resto ero poeta e trascorrevo il mio tempo tra le cure delle mie figliole e il dare ripetizione a qualche alunno, e molti ne avevo che venivano a scuola e rallegravano la mia casa con la loro presenza e le loro grida gioiose. Insomma era una sposa e una madre felice, anche se talvolta davo segni di stanchezza e mi si intorpidiva la mente. Provai a parlare di queste cose a mio marito, ma lui non fece segno di comprenderle e così il mio esaurimento si aggravò, e morendo mia madre, alla quale io tenevo sommamente, le cose andarono di male in peggio tanto che un giorno, esasperata dall'immenso lavoro e dalla continua povertà e poi, chissà, in preda ai fumi del male, diedi in escandescenze e mio marito non trovò di meglio che chiamare un'ambulanza, non prevedendo certo che mi avrebbero portata in manicomio. Ma allora le leggi erano precise e stava di fatto che ancora nel 1965 la donna era soggetta all'uomo e che l'uomo poteva prendere delle decisioni per ciò che riguardava il suo avvenire.
Fui quindi internata a mia insaputa, e io nemmeno sapevo dell'esistenza degli ospedali psichiatrici perché non li avevo mai veduti, ma quando mi ci trovai nel mezzo credo che impazzii sul momento stesso in quanto mi resi conto di essere entrata in un labirinto dal quale avrei fatto molta fatica ad uscire. Improvvisamente, come nelle favole, tutti i parenti scomparvero.
La sera vennero abbassate le sbarre di protezione e si produsse un caos infernale. Dai miei visceri partì un urlo lancinante, una invocazione spasmodica diretta ai miei figli e mi misi a urlare e a calciare con tutta la forza che avevo dentro, con il risultato che fui legata e martellata di iniezioni calmanti. Ma, non era forse la mia una ribellione umana? non chiedevo io di entrare nel mondo che mi apparteneva? perché quella ribellione fu scambiata per un atto di insubordinazione?
Un po' per l’effetto delle medicine è un po' per il grave shock che avevo subito, rimasi in istato di coma per tre giorni e avvertivo solo qualche voce, ma la paura era scomparsa e mi sentivo rassegnata alla morte.
Dopo qualche giorno mio marito venne a prendermi, ma io non volli seguirlo. Avevo imparato a riconoscere in lui un nemico e poi ero così debole e confusa che a casa non avrei potuto far nulla. E quella dissero che era stata una mia seconda scelta, scelta che pagai con dieci anni di coercitiva punizione.
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l-incantatrice · 1 year
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A proposito dell’episodio del ragazzo che ha accoltellato la sua insegnante qualcuno si chiede come mai nessuno si fosse accorto dei problemi che aveva lo studente. Io che ho lavorato molti anni nella scuola non mi stupisco di ciò. Se un insegnante si accorge che un suo alunno ha comportamenti sopra le righe o problematici avverte la famiglia e consiglia un incontro del ragazzo con lo psicologo della scuola. In ogni istituto ce n’è uno che almeno una volta a settimana attiva uno sportello di ascolto,però accetta solo le richieste che vengono direttamente dagli studenti. Perciò se il ragazzo non vuole e la famiglia non lo supporta nella scelta,tutto finisce in un nulla di fatto. Inoltre se un docente mette una nota disciplinare a un ragazzo per comportamento scorretto e lo segnala al preside spesso la cosa viene minimizzata. Purtroppo la scuola oggi risponde alla legge di mercato per cui il cliente ha sempre ragione e i presidi preferiscono non avere rogne con le famiglie. Anche perché molti genitori cercano di giustificare i comportamenti dei figli dicendo che le loro reazioni sono dovute a qualche sofferenza passata,come il divorzio dei genitori,la morte del nonno,chi più ne ha più ne metta. Oppure li difendono a spada tratta,si presentano a scuola accompagnati dall’avvocato che minaccia di denunciare il preside,gli insegnanti e via dicendo
E allora io non mi stupisco dell’insegnante accoltellata,del resto casi come questo ce ne sono già stati e ce ne saranno ancora. Va già bene se non danno la colpa a lei di quanto accaduto
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susieporta · 1 year
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Pensavo all’invidia
Tutti noi, più o meno, siamo portatori di un dubbio su noi stessi:
di non valere
di non essere adeguati
di non essere un granché
Attenzione!
Non facciamoci trarre in inganno da chi ci sembra sfavillante: magari si sente ancora più insicuro di noi.
Sapete una cosa?
I social sono una coperta molto spesso patinata dietro alla quale copriamo la polvere che ci sentiamo addosso.
Ci misuriamo con la vita degli altri e calcoliamo i centimetri che ci separano dall’avere la loro bellezza. Valutiamo quanti grammi di felicità ci mancano per sorridere come loro. Verifichiamo di continuo l’esistenza altrui, trascurando la nostra.
Di frequente sbirciamo e paragoniamo. Abbiamo negli occhi e in testa un calcolatore emotivo che alla fine ci vede come “meno”, come perdenti.
Fuori dalla festa.
La persona con cui facciamo i conti dentro al nostro bilancio continuo ha una relazione, forse ha figli. È invitata a feste, siede tra quelli che contano. Ha copertine, denti bianchi e perfetti. Un corpo da urlo, tonico e alla moda. Ha amici, recensioni con aggettivi al superlativo.
Ha tutto.
Supponiamo, anzi siamo pronti a giurarlo, che (presunte) ricchezza e successo siano sinonimo di contentezza.
E invece no, fidatevi.
Ho ascoltato decine e decine di vite, piene di lustrini tristi in verità.
Quando facevo l’insegnante, molti anni fa, ero solita sorprendere qualche alunno intento a copiare.
Guarda sul tuo foglio, dicevo.
Ecco, l’invito che faccio oggi a me e a te che mi stai leggendo qui ora:
guarda sul tuo foglio.
E scrivi la tua ricetta. Con gli ingredienti che hai, senza sprecare tempo e pensieri.
Fanne il miglior piatto che puoi, oggi, e goditi te. Mentre sei
***
ameyacanovi su Instagram
Anche di questo parlo nei miei libri
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#invidia #dipendenzaaffettiva #relazioni #Ditroppoamore
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naturalistadibordo · 4 months
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Uno dei classici, per noi insegnanti, è trovare l’ex alunno/a praticamente ovunque. Io ho una lunga esperienza di ricoveri di mia madre in ospedale, con l’apparizione dell’ex alunno di turno, deus ex machina medico, infermiere, radiologo…che sistema tutto a tempo di record . Aggiungo questo episodio alla saga del bene che ritorna, quando meno te lo aspetti.
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aculofan · 2 years
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La mia maestra.
La mia maestra si chiama Bianca,la incontro che porta a spasso la sua cagnolina, si ricorda perfettamente di me anche perché era diventata molto amica della mia mamma che lavorava come- bidella-ai tempi si diceva così.La mia maestra ha avuto tanta tanta tanta pazienza con me: venivo da una prima elementare fatta in un istituto rosminiano,io sono mancina e ho passato un anno intero in punizione dietro la lavagna per questo 'difetto'(promossa solo perché mia madre disse che mi avrebbe portato via da lì).Traumatizzata , praticamente immobile e muta ,Bianca mi ha lasciato fare come volevo i primi due mesi, scrivevo come gli Arabi da destra a sinistra, con le penne stilografiche,insomma un disastro.
Ho imparato a scrivere in terza elementare,quindi risolto quel problema siamo passate a cercare di farmi aprire la mente sulla matematica e anche quello in quinta elementare lo abbiamo tamponato diciamo.
Tutto questo per dire che,avendo letto di un' insegnante che ha rimproverato un alunno con DSA davanti agli altri compagni,mi sono tornate in mente tanti brutti ricordi: il nero della lavagna e la mia introversione a 6 anni,il mio sentirmi inadeguata sempre o difettosa.
Beh... ora scrivo bene,ho un ottima proprietà di linguaggio e sono una " rarità " per la cerchia di coscritti che a loro tempo furono co(st)rretti a scrivere con la mano bella.
La mia maestra non aveva fatto corsi particolari(45 anni fa non si parlava si dsa ma di bambini problematici, chiassosi, svogliati)ma sapeva gestire i bambini con difficoltà .
Grazie maestra Bianca.
La matematica mi fa schifo comunque.
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dedoholistic · 8 months
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Un GRAZIE di cuore alla Prof.ssa Giovanna della Bella per questa stupenda recensione!
“Tu e il tuo alunno” di Horst Koltze e Maria Teresa De Donato. Recensione di Giovanna della Bella
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orotrasparente · 7 months
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il rapporto tra me e l’amore è un po’ come quello tra un alunno svogliato e un professore consapevole che il suo alunno (se si applicasse) potrebbe fare molto di più ma si limita a fare il compitino da 6
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vintagebiker43 · 2 months
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ilGiornale
Bacchettata ai pm: "Chi è eletto dal popolo non può dimettersi per un'indagine"
Alunno Errante
Chi è eletto dal popolo evidentemente diventa un "dio", per il nostro Nordio venuto dal pianeta Marte. In nessun paese democratico dell'Occidente accade che un politico sospettato di reati, perfino sottoposto a misure cautelari personali, rimanga al suo posto. Se Nordio crede che i PM (e i giudici del riesame) abbiano tutti sbagliato, allora è un altro discorso. E' lui il ministro della giustizia, perché non aziona i suoi poteri per scoprirlo e aprire le porte sanzionatrici? Perché anche da questo punto di vista non c'è nulla! Nordio... il peggior guardasigilli della storia, in linea col governucolo d'improvvisati che stanno sfasciando la già claudicante Italia.
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