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Alpe di Siusi, Italia, Sir. Simo
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Un Nuovo Studio Rivela: Le Migliori Città Italiane per gli Atleti Amatoriali nel 2025
A seguito di una crescente popolarità degli sport amatoriali, un nuovo studio rivela le migliori città italiane per il ciclismo e la corsa, per scoprire i luoghi migliori dove allenarsi come un vero professionista. Man mano che sempre più persone si avvicinano agli sport amatoriali, cresce il numero di coloro che cercano località ideali per attività come il ciclismo e la corsa. Nel 2025 molte…
#Alessandria today#allenamento all’aperto#attività fisica in città#Bari running#benessere urbano#Bologna fitness#Brescia sportivi#buycycle#Catania sport all&039;aperto#centri massaggi e fitness#ciclismo in Italia#città italiane per ciclisti#città italiane per runner#classifica città sportive#corsa in Italia#eventi di ciclismo#eventi di corsa#eventi sportivi 2025#Firenze atleti#fitness urbano#Google News#infrastrutture sportive#italianewsmedia.com#Lava#marketplace biciclette#meteo e sport#migliori città per atleti#migliori città per il fitness#migliori città per sportivi#Milano sport
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Pochade box Paint with me, 4 hours in 40 seconds Duo female #painting #a...
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L'arte di disegnare all'aperto: libera la creatività nella natura
L’arte di disegnare all’aperto: creatività nella natura. L’arte del disegno è una pratica intrinsecamente connessa con l’osservazione e l’interpretazione del mondo che ci circonda. Tuttavia, spesso ci ritroviamo a limitare la nostra creatività a spazi chiusi, senza esplorare il potenziale ispiratore che si nasconde all’aperto. Disegnare all’aperto non solo offre una connessione più profonda con…

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#24hdrawinglab#disegnare all&039;aperto#disegnare all&039;aria aperta#disegnare con la parte destra del cervello#Il mondo del disegno#saper disegnare#sketchbook comodi per disegnare all&039;aperto
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a girl can't even fuck up in peace anymore
#i am. the a girl#in sostanza ho chiuso per sbaglio l'acqua al condominio per aprire quella da me e Quel Tizio ha aspettato tutta la notte#solo per svegliarmi alle sei e farmi sto pippone sul fatto che ho danneggiato la proprietà etc etc etc#per un quarto d'ora#quando So che se n'è accorto prima delle 6 perché non solo l'ha detto lui stesso ma ieri dopo aver (pensavo) aperto l'acqua ho visto#qualcuno fuori la porta che abbassava pure la maniglia ma poi non ha fatto niente#e ora con tutti questi fatti davanti#l'unica deduzione oggettiva che posso fare è che non ci sia nessun altro tranne noi e lui nel palazzo perché se ci fossero state altre#persone si sarebbero lamentate prima sicuramente dato che non l'ho chiusa alle tre di notte#ceh quando l'ho chiusa era abbastanza prima di mezzanotte comunque un orario in cui molta gente è ancora sveglia tranquillamente#quindi. quest'uomo si è letteralmente seduto nel suo appartamento senza acqua willingly per tutta una sera e tutta una notte e stamattina#si è willingly vestito e preparato senza lavarsi per fare sta cosa#assurdo.#io ieri sera mentre mi lavavo ho visto che l'acqua usciva strana però pensavo fosse perché l'avevo appena aperta#boh raga l'assurdo
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OPEN OUTDOOR 2023: IL SALONE DELLE ATTIVITà ALL'ARIA APERTA
Dal 14 al 16 aprile Paestum (SA) diventa la capitale delle attività all’aria aperta. Liberamenteincamper, vi sarà con l’anteprima in Italia di RoninXL il piccolo mansardato su base Fiat Doblò. (more…) “”

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#open outdoor#paestum salone della vacanza#salone della vacanza#salone delle attività all&039;aperto
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La vendetta può essere dolcissima (2 di 2)

A un certo punto, Rina - la mia collega/amica, quella che fotteva con mio marito defunto e a cui io per vendetta ho iniziato a scopare il marito Sebastiano - ha iniziato ad avere qualche sospetto. Si è confidata con me e all'istante m'è venuta in mente la soluzione. Devo dire che non mi sarei mai aspettata una tale carica di perversione scaturire in modo tanto naturale dalla mia mente e dalla mia libido di donna matura, sempre assennata e un po' grigia. Una che è sempre stata nei binari della morale considerata normale e socialmente accettabile. Con malizia sottile ho iniziato perciò a corteggiarla io stessa assiduamente, avendo in testa l'obiettivo finale duplice di distrarla e infine anche di farmela. Non potevo certo permetterle che si fissasse sul presunto tradimento di suo marito, il mio stallone giovane e adorato. Quello che nel mio letto è sovrano, il padrone del mio corpo. Allo stesso tempo ho preso a minimizzare e sdrammatizzare qualsiasi possibile suo indizio o sospetto. E tutte le cose che l'avrebbero potuta portare pian piano a scoprire il mio passatempo preferito. Cioè farla andare in giro per la città con in testa delle corna grandi quanto quelle di un alce.

Progressivamente ho iniziato a regalarle della bigiotteria: bracciali, orecchini, collane. Poi dei dolci, alcuni capi di abbigliamento, un profumo. Allo stesso tempo ho preso a spingere un po' di più coi messaggini serali tra noi. Dapprima barzellette oscene. Poi frasi del tipo: "ti penso - mi manchi un po' - non vedo l'ora che passi il weekend per ritrovarti in ufficio lunedì - adesso sei nuda? - che stai facendo? - mi pensi anche tu, cara?" Lei non si sottraeva. Anzi: era piacevolmente divertita, da quel sentirsi evidentemente desiderata da un'altra donna. Amiche e colleghe da dieci anni almeno e ora inaspettatamente qualcosa di più. Infine la zampata: intimo di classe. Però le ho detto che mi sarebbe piaciuto tantissimo vederglielo indossare dal vivo. "Perché sei una vera dea, uno spettacolo di donna. Perché tra noi ormai c'è una certa complicità, perché mi piace molto stare insieme a te noi due sole, perché voglio vederti sorridere mentre qualcuno ti ammira per la bellezza che sei, perché adoro le tue fossette sulle guance quando sei contenta. No: non puoi sentirti in imbarazzo, con me." Senza sospettare, lusingata dalle mie attenzioni, martedì pomeriggio scorso, mentre Seba era fuori città per lavoro, mi ha ospitata a casa sua dopo aver timbrato l'uscita alle due con un permesso.

Dopo il caffè e due chiacchiere un po' imbarazzate, siamo andate in camera da letto e le ho quindi porto il pacchettino. L'ha aperto: era felicissima. Candida e pura, senza esitazioni e forse felice di farsi ammirare nella sua perfezione di donna in pieno rigoglio, la mia venere s'è spogliata nuda di fronte a me. Con eleganza ha indossato il reggiseno e lo slip striminzito, entrambi di alta classe. Poi le ho dato anche un altro pacchetto, con dentro un reggicalze a strip moderno e delle velate nere bellissime. Nel frattempo io me la ammiravo tutta. Due seni compatti e morbidi al tempo stesso: perfetti creme caramel da gustare. I suoi capezzoli sono due minuscole meraviglie, circondate da un'areola di minimo diametro. Acerbi cuccioli di giovane donna. Gambe da atleta, culo alto e sodo. Una strisciolina di peli ben curata sulla passera. Mi mancava il fiato, dalla voglia di possederla. A un certo punto, guardandomi lei è arrossita. Io mi sono avvicinata, le ho preso il mento tra due dita e le ho accarezzato le guance. Poi l'ho stretta a me. Inalavo l'odore del suo corpo di gazzella impaurita. Ma capivo che si sentiva sicura e amata, tra le mie braccia. Ho preso l'iniziativa e l'ho baciata in bocca. Inizialmente era rigida, poi s'è sciolta e ha iniziato a giocare con la mia lingua che guizzava nel suo cavo orale.

Era il segnale che attendevo; l'ho gettata sul letto e mi sono spogliata, sempre senza staccare il contatto visivo. Me la sono mangiata. Le ho divorato i seni, finalmente ho potuto metterle le dita nella fregna per masturbarla e leccarle il buco del culo. La sentivo godere e vibrare. L'ho fatta venire e l'ho costretta a dire che le piaceva, che mi amava, che ne voleva di più. Che era la mia puttana, da quel momento in poi. Ad oggi ci incontriamo con regolarità e scopriamo i segreti dell'amore tra due corpi femminili. Le insegno cose che mai avrebbe pensato di fare, con un'altra donna. Le tolgo qualsiasi inibizione: le consento di darmi degli ordini e di considerarmi la sua schiava. Mi insulta, mi chiama vecchia troia. Mi ordina di mangiarle il clitoride e io allora mi attacco e la succhio con foga fino a che non la sento venire. Devo dire che mi sono inserita, in questa sua unione matrimoniale con Sebastiano, in modo insospettabile. E tutto fila perfettamente. Me li faccio come voglio e pretendo da entrambi che abbiano tra loro dei rapporti sessuali settimanali rapidi, formali. E ipocriti. Tanto perché non si sospettino reciprocamente di tradimento. Che devo fare... li amo ormai, i miei due sposini. Quando decideranno di avere un bambino, forse chiederò anche di essere la sua madrina. Così mi piaccio, ormai: spudorata, sfacciata, immorale e godereccia. Una vera troia ingannatrice ed egoista. Ma sinceramente appassionata e innamorata di entrambi. Anche un po' gelosa, forse. Ma per ora non voglio farli divorziare. Troppo godo, con loro.

RDA
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Bisognerebbe tornare a livelli più essenziali nei dialoghi giornalieri. Io, per esempio, non mi sforzo più quando parlo con la gente. L' ultima volta che mi è uscita una frase concettualmente alta, rubata da qualche lettura di Kant, cose tipo: "ma tu quante incertezze sei capace di sopportare?" - mi sono sentito rispondere: "ma tu voti PD?"
Azz!!..Cosi', per riequilibrare il dialogo e convincere l'interlocutore sul madornale abbaglio che aveva preso, ho svoltato su discorsi più seri: "quale gusto di gelato ti piace? Io amo la zuppa inglese".
Il dialogo si aperto su nuovi orizzonti, si è passati dai piaceri primordiali per le more dell'oratorio, alla nutella rubata di nascosto, alle grandi esultanze adolescenziali sul culo di una certa "Tiziana", amica comune e desiderio morboso mai risolto, anche perché la tipa aveva un carattere abbastanza scontroso.
Usare concetti semplici e parole chiare è l'unico modo per non essere equivocati. Credo sia utile anche nella politica riportare la lancetta alle scuole elementari, basta osservare certi personaggi e il loro approccio sulle tematiche urgenti, come riescono a banalizzare ogni discorso usando concetti alla portata di tutti. Senza risvolti intellettuali e diramazioni filosofiche, vanno diretti al punto: sei un comunista! - Abbiamo abbassato le tasse! - è finita la pacchia! - stiamo facendo la storia! - Le tasse sono un pizzo di Stato! - A te piacciono i migranti, a me no, portali a casa tua!
Frasi secche, senza giri di parole, roba da cinepanettoni, frasi che anche il più distratto, mentre intinge un cornetto nel cappuccino al bar e gli arrivano da un televisore acceso frasi tipo: "hanno tolto il crocifisso dalle scuole..." - "ci vogliono rubare il presepe..." - "ci vuole di nuovo la leva militare..." pensa: " forti questi, hanno proprio ragione. @ilpianistasultetto
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Ercolano, Napoli
L'antica Ercolano fu distrutta nel 79 d.C. ed è celebre per la sorte tragica che la unisce a Pompei. Uno spettacolo a cielo aperto dove vi aspetta un’esperienza unica.
Ercolano fu fondata secondo la leggenda dal mitico eroe Ercole di ritorno dall’Iberia. Sembra essere stata interessata, in principio, da un insediamento indigeno e poi esposta alle influenze sannitiche, greche, etrusche, fino alla schiacciante presenza romana. Sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. è stata riportata alla luce a partire dal 1710, quando i re Borbone cominciarono a condurvi i primi scavi. Con il passare dei secoli le attività archeologiche sono diventate sempre più organizzate ed efficaci, recuperando ampie parti di città alla vista di turisti e studiosi. L’area oggi visitabile è stata quasi interamente scavata dal 1927 al 1958.
Provvisto di mura modeste, il centro abitato fu costruito su un pianoro vulcanico a strapiombo sul mare posto ai piedi del Vesuvio, limitato sul lato orientale e su quello occidentale da due torrenti; due insenature fluviali vi costituivano approdi naturali e sicuri. Le dimensioni della città erano in realtà piuttosto modeste: è stato ipotizzato che la superficie complessiva racchiusa dalle mura fosse di circa 20 ettari, della quale sono ora visibili a cielo aperto circa 4,5 ettari, per una popolazione di circa 4000 abitanti.
Nonostante la storia plurisecolare, dunque, gli scavi hanno rimesso alla luce solo una parte della città antica, cosicché gran parte dell’antica Herculaneum rimane ancora sepolta sotto terra, custodendo tra l’altro tutta l’area forense, gli edifici sacri e civili con i loro preziosi arredi ed apparati decorativi.
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SULL' ALLUVIONE...POST LUNGO. Ma doveroso, quindi... buona lettura.
L'ennesima alluvione in Emilia Romagna, con quantitativi di acqua caduta con picchi perfino superiori al disastro del 2023, riportano alla luce le solite questioni sulla pulizia dei fiumi. Al netto dell'evento eccezionale ecco quindi molte risposte.
MANUTENZIONE. La manutenzione, che è sacrosanta, va bene per far fronte ad eventi moderati. Quello in atto è tutto tranne che moderato. Se non si analizza il problema partendo da questo fatto, sarà difficile trarre qualche ragionamento serio. Evidentemente il sistema di scolo delle acque, con fiumi ristretti nel tempo, i cui tratti arginati sono stati costruiti molto tempo fa, non sono più sufficienti a far defluire questi carichi idraulici. C’è poco da fare, con questo assetto territoriale, la questione è diventata ingestibile, soprattutto nei confronti dell’attuale e futuro regime di precipitazioni piovose.
PULIZIA FIUMI. E sulla pulizia dei fiumi quindi?
Questo concetto precotto, che ogni volta viene ripetuto fino allo sfinimento, trae la sua origine in una distorsione storica, ovvero che “una volta” si facesse manutenzione. In realtà non è così, ma molto semplicemente “una volta” i fiumi godevano di maggior rispetto da parte dell’uomo, come il territorio ad essi circostante.
Dal secondo dopoguerra in poi, i fiumi sono stati visti come cave a cielo aperto per inerti, sabbie e ghiaie, e aree di scolo in cui far transitare il più velocemente possibile le acque dai rilievi al mare.
Questo ha fatto si che, soprattutto relativo alle gigantesche estrazioni di sedimenti in alveo, i fiumi iniziassero un processo di incisione dell’alveo stesso, attraverso il fenomeno di erosione che si manifesta sia in maniera regressiva, ovvero a monte di dove io ho estratto i sedimenti, che progressiva, a valle del punto di estrazione.
I fiumi sono andati incontro quindi ad un processo di canalizzazione innaturale che ha portato numerosissimi problemi con sé, tra cui: aumento della velocità della corrente, aumento dell’incisione, minor espansione e, soprattutto, minor ricarica delle falde acquifere. Perché le falde acquifere più ricche nel sottosuolo sono rappresentate dalle conoidi alluvionali dei fiumi le quali si alimentano attraverso il contatto idraulico diretto con il fiume sovrastante. Se noi trasformiamo il fiume in un canale che cerca la massima velocità, la ricarica del sottosuolo per infiltrazione è ridotta al minimo. Avrete capito che questa problematica è strettamente correlata con le problematiche di siccità degli ultimi anni.
FIUMI DI PIANURA.
I nostri fiumi sono notoriamente detti pensili, in quanto l’alveo del fiume è in quota più alto delle campagne circostanti. L’uomo per difendersi ha iniziato a costruire argini, iniziando una lotta infinita, ovvero si alza il fiume ed io alzo l’argine.
Gli argini sono manufatti vecchi che soffrono per tanti fattori: qualità ed epoca costruttiva, lunghi periodi siccitosi, manutenzione, tane di animali… Quasi mai però leggo, o sento, qualcuno che si soffermi sul parametro più importante: la sezione idraulica. I fiumi/torrenti sono ridotti a canali sopraelevati in pianura estremamente stretti, e questa è un’eredità pesantissima che ci portiamo dal passato. Su questi argini è necessaria la manutenzione, in quanto questi abbiamo e al momento come difesa passiva abbiamo loro.
Abbiamo però soprattutto sezioni idrauliche ridotte all’osso, argini enormi costruiti in più riprese, e al piede dell’argine manufatti come case ed aree industriali. Se avviene una piena devo quindi pensare in primis alla pulizia? Eh, direi di no in quanto come ha mostrato il Lamone (anche nell’evento maggio 2023), le sezioni di questi “fiumi” non sono in grado di fare defluire forti colmi di piena.
La pulizia risolve tutto? Bisogna definire cosa si intende per pulizia: l’unica pulizia fluviale che ha senso è la rimozione del legname secco in quanto quello viene subito preso in carico dalle piene e potrebbe creare sbarramenti in sezioni critiche come, ad esempio, ostruire la luce di un ponte. Il resto, sono leggende metropolitane.
Gli alberi “vivi” rappresentano una difesa idraulica passiva, in quanto sono in grado di far rallentare la corrente idraulica. Pensate che dove non ci sono, vengono impiantate delle opere di ingegneria con la stessa funzione degli alberi, detti pennelli.
Il cavare sedimento “a mo’ di pulizia” è quanto di più sciocco si possa fare, come dimostrato sopra: aumento velocità, erosione e il sano trasporto solido dei fiumi. Si sano, perché i fiumi portano a mare quel sedimento fondamentale per il mantenimento dei nostri litorali: i fiumi portano sedimento, le correnti marine lo distribuiscono lungo costa e così si sono sempre mantenute le nostre coste. Almeno fino a 70 anni fa, perché poi le pesanti estrazioni di sedimento in alveo hanno rotto questo equilibrio dei fiumi, ed infatti noi emiliano-romagnoli paghiamo una ditta tedesca che, ogni anno, draga la sabbia a 40-60 m dalle coste dell’Adriatico per fare il ripascimento delle nostre spiagge. Geniale no? Ma l’abbiamo cercata noi.
Le sezioni dei fiumi, quindi, appaiono sempre più insufficienti, in primis perché noi le abbiamo ristrette all’osso, ed in seconda battuta perché il territorio, fortemente cementato e antropizzato è andato incontro all’impermeabilizzazione. Questa strana parola racchiude in realtà uno degli aspetti più critici. Se io ho, ad esempio, un’area di 1 km quadrato a terreno naturale, questa assorbirà le precipitazioni in funzione ovviamente delle litologie di cui è composta, ovvero terreni più permeabili e terreni meno permeabili.
Se di quel km quadrato metà lo perdo perché ho cementato, asfaltato, rendendo di fatto impermeabile metà della mia area pilota, dove andrà l’acqua che piove? Non verrà mai assorbita e finirà velocemente nelle reti scolanti, quindi nei canali ed infine nei fiumi.
Si, quei fiumi che già li abbiamo ristretti e poi caliamo giù l’asso come surplus idrico da gestire. E le precipitazioni intense, concentrate, degli eventi estremi mettono la ciliegina sulla torta.
Quindi quando sentite dire da qualcuno “bisognerebbe dare spazio, o meglio, ridare lo spazio che abbiamo tolto ai fiumi e qualcosina di più ..” non è un pazzo, non è un “verde”, non è un “ambientalista”.
E’ uno che ha capito come funzionano i fiumi.
La pulizia radicale non risolve uno stupro al territorio che si è perpetrato per 60 anni.
Soluzioni possibili? Quando si dice “dare spazio ai fiumi” in molti criticano, storcono il naso, perché non hanno idea delle soluzioni proposte. Nessuno dice di lasciare, soprattutto in pianura, i fiumi al naturale come migliaia di anni fa. Bisgogna concentrarsi su aree di intervento dove qualcosa è effettivamente possibile applicare: devono essere interventi organici e mai interventi spot o puntuali, quelli non servono a nulla.
Il sistema va "allargato" in maniera da far riprendere di norma certe aree golenali ai fiumi. Inoltre, ci sono le fasce tampone dei fiumi, perse grazie all'incisione, che sono importantissime in in ottica di ricarica idrogeologica e per la biodiversità. Si deve fare in modo di ripristinare i canali abbandonati dalle nostre opere siano ripresi dai corsi d'acqua che tornano a situazione multicanale e non a canale singolo modello "canale scolante" come li vediamo ora.
In alcuni casi sono stati progettati anche gli arretramenti di argine e/o eliminazione degli stessi. Se riusciamo a fare questo in maniera organica la sezione si allarga e tutto ne trae beneficio. In alcune aree si dovrà giocoforza andare in contro ad espropri, non lo nego, ma i nostri errori di pianificazione li stiamo pagando a caro prezzo.
In aree critiche dobbiamo prevedere e realizzare aree di laminazione, come casse di espansione e/o aree appositamente allagabili.
Se non capiamo questo concetto sarà sempre peggio: la cementificazione e il cambiamento climatico comportano un notevole surplus idrico che i fiumi, ristretti fino all'osso, non riusciranno mai a smaltire.
Testo di Giulio Torri, geologo
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Il fascino senza tempo delle biglie: quando il gioco era per strada. Recensione di Alessandria today
C’era un tempo in cui le strade, i cortili e le piazze si trasformavano in campi di gioco e il suono delle risate dei bambini si mescolava al rumore delle biglie che rotolavano sulla terra battuta. Le biglie di vetro, colorate e luminose, erano il simbolo di un'epoca in cui il gioco era fatto di abilità, strategia e, soprattutto, di socialità.
C’era un tempo in cui le strade, i cortili e le piazze si trasformavano in campi di gioco e il suono delle risate dei bambini si mescolava al rumore delle biglie che rotolavano sulla terra battuta. Le biglie di vetro, colorate e luminose, erano il simbolo di un’epoca in cui il gioco era fatto di abilità, strategia e, soprattutto, di socialità. Le regole di un gioco semplice ma…
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Attività all'aperto: divertimento e benessere in natura
Attività all’aperto: divertimento e benessere in natura L’estate è l’ideale per fare attività all’aperto come escursionismo e campeggio. Si possono anche provare l’arrampicata, il canottaggio, il ciclismo, la pesca sportiva e il trekking. Queste attività migliorano la salute e la mente. Il sole è importante per produrre vitamina D, che aiuta a prevenire problemi ossei. Fare sport all’aperto…
#Attività fisica all&039;aperto#Benessere naturale#Contatto con la natura#Escursioni in natura#Outdoor lifestyle#Relax in ambiente naturale#Vita all&039;aria aperta
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─── 𝐒𝐋𝐄𝐄𝐏𝐎𝐕𝐄𝐑 ֪



→ Giselle x Leitora g!p
→ Palavras: 1.5K
→ Sinopse: Durante uma festa do pijama com Giselle, você e ela começaram a brincar de verdade ou desafio, e as coisas mudaram de figura.
AVISOS: smut, sexo sem camisinha, sexo oral, masturbação, leitora virgem e com pênis.
📌 ps:. sempre use camisinha, se proteja, se cuide, é a sua saúde que está em jogo.
📌 masterlist
© all rights reserved by @bangchansdirty-slut
© tradução (pt/br) by @rubyfemme
Você e Aeri, do grupo de kpop Aespa, são melhores amigas desde que eram jovens. Esta noite, você estava na casa dela para dormir, como nos velhos tempos. Vocês estão sentados no sofá, jogando verdade ou desafio, quando é a vez de Aeri escolher. Ela olha para você com um sorriso malicioso.
— Verdade ou consequência?
— Verdade. – Você responde com uma risada nervosa.
Aeri inclina a cabeça, considerando suas opções, antes de perguntar
— Quando foi a última vez que você fez sexo com alguém?
Seu coração começa a acelerar enquanto você pensa em como responder. Você é virgem e não quer que Aeri saiba disso, você gagueja por um momento antes de finalmente dizer.
— Hum... Bem, eu nunca... Fiz isso antes. – Há um momento de silêncio enquanto Aeri processa sua resposta e a expressão dela muda lentamente, de divertida para surpresa.
— Sério? Você nunca fez sexo com alguém antes? – Ela pergunta parecendo genuinamente chocada. Você acena com a cabeça, sentindo suas bochechas corarem ainda mais. — Mas... Você é tão bonita e sexy, tem um corpo tão bonito. Eu pensei...
Ela se interrompe parecendo confusa.
Você sente uma mistura de constrangimento e alívio. Você estava preocupada que Aeri ficasse desapontada com você, mas parece que ela está apenas surpresa.
— Bem, eu nunca me interessei por rapazes ou algo assim. – Você diz, explicando sua falta de experiência. — Quero dizer, eu gosto de garotas. Mas... Nunca tive a chance de...
Aeri olha para você atentamente, com o olhar inabalável.
— Hum... Isso é meio quente. – Diz ela com um sorriso. —Nunca pensei nisso dessa forma antes. Sabe, S/N, você é minha melhor amiga e eu me preocupo muito com você. Só quero o melhor para você. Se você não está pronta para um homem, então talvez devesse tentar com uma garota?
As palavras dela a pegam de surpresa e um rubor sobe pelo seu pescoço. Você sempre teve curiosidade sobre garotas, mas nunca teve coragem de agir de acordo com esses sentimentos. O comentário de Aeri faz você sentir uma mistura de empolgação e nervosismo.
— Eu não sei... – Você gagueja. — E se ficar estranho entre nós depois?
Aeri lhe dá um aperto reconfortante no ombro.
— Nós ainda seríamos melhores amigas, não é? – Pergunta ela com um sorriso. — E, se for bom, por que não tentar? Quero dizer, não é como se fôssemos estranhas, nós nos conhecemos melhor do que ninguém. E se não der certo, podemos sempre voltar a ser apenas amigas.
As palavras dela fazem sentido para você, e a ideia de explorar seus sentimentos por ela está se tornando cada vez mais atraente. Você olha nos olhos dela, vendo a preocupação e o cuidado genuínos que ela tem com você.
— Ok. – Você diz respirando fundo.
Aeri sorri e se inclina para mais perto, o peito dela roçando no seu enquanto sussurra em seu ouvido.
— Tem certeza de que está pronta para isso, S/N? – Ela deixa a mão escorregar por entre suas pernas, provocando seu pau que já estava duro.
Você se arrepia e arqueia as costas contra o toque dela.
— Eu estou. – Você consegue dizer com a voz trêmula de desejo. — Eu quero isso. Com você.
Aeri sai do sofá, ajoelha-se na sua frente mais uma vez e tira a roupa dela antes de tirar a sua. Seu pau grande se solta, já meio duro com a ideia de estar com ela. Ela olha para você atentamente, com os olhos fixos nos seus e sorri.
— S/A, por que está desviando o olhar? Não é com isso que você fantasia quando está sozinha? Não é isso, mesmo para se masturbar? Eu, meus lindos seios e minha buceta apertada e pulsante? – As palavras dela causam um arrepio na sua espinha, ela se inclina para a frente, pressionando os seios contra o seu pau.
Com um grunhido brincalhão, Aeri começa a foder os seios dela no seu pau, os movendo para cima e para baixo, deslizando seu pau entre os montes macios dela. A sensação é incrível e você pode sentir seu pau endurecer a cada investida. Ela olha para você, com olhos escuros e intensos, e abre a boca para falar novamente.
— Porra... Não é isso que você quer? – Ela pergunta com a voz áspera de desejo. — Me sentir assim?
Seus quadris começam a se movimentar por conta própria, acompanhando as investidas dela, você solta um gemido quando o prazer a invade.
— Aeri... – Você consegue dizer entre um suspiro e outro.
Ela olha para você com olhos escuros e intensos, e sorri.
— Você gosta disso? – Ela pergunta, depois se inclina para a frente levando seu pau à boca.
A língua dela gira em torno da cabeça sensível, você arqueia as costas para fora do sofá, gritando ao sentir a experiência dela.
Aeri chupa o seu pau com a boca quente e molhada, os seus quadris começam a se mover por conta própria, acompanhando as investidas dela. Ela solta um gemido ao seu redor e seu orgasmo aumenta, enrolando-se em seu estômago enquanto ela a leva habilmente à beira do abismo. Os seios dela são macios e quentes contra o seu pau, quando você sente o clímax se aproximando, ela tira a boca e aperta os seios, movimentando até que a liberação seja iminente. Seu esperma jorra sobre os seios dela, cobrindo os mamilos rosados e descendo pelo decote. Ela geme, arqueando as costas enquanto seu esperma se espalha pelos seios dela, e quando finalmente recupera o fôlego, olha para você com um sorriso satisfeito.
— Era disso que você precisava? – Ela pergunta sem fôlego, enquanto se acomoda em seu colo.
Você acena com a cabeça, sua própria respiração vem em arfadas irregulares enquanto tenta recuperar o fôlego. Ela se inclina para a frente, pressionando os seios molhados e cobertos de esperma contra o seu rosto.
— Então limpe-os. – Ela ordena arqueando as costas.
Você leva o mamilo dela à boca, saboreando o gosto da pele dela e do seu esperma salgado, os mamilos dela estão duros e eretos sob a sua língua, você os chupa com avidez, saboreando a sensação da carne dela contra os seus lábios. Você passa para o outro seio, lambendo uma trilha de esperma da aréola até o mamilo, depois o coloca entre os dentes e o morde com cuidado.
Ela suspira arqueando as costas, os quadris se movem mais rápido, cavalgando no seu pau. A umidade dela a envolve, você sente o calor do corpo dela, a pele dela pressionada contra a sua. A sensação é quase avassaladora e você se vê perdendo o controle, com os quadris balançando loucamente enquanto tenta acompanhar o ritmo dela.
— Sim, assim! – Ela grita com as unhas cravadas em seus ombros. — Você está indo tão bem!
Os movimentos dela se tornam mais frenéticos, a respiração dela vem em arfadas irregulares enquanto ela se inclina para frente, enterrando o rosto em seu pescoço. A língua dela sai, traçando círculos em torno do lóbulo da sua orelha enquanto os quadris dela se movimentam para cima e para baixo, a levando mais fundo dentro dela a cada investida. Você pode sentir a rigidez dos músculos dela, a maneira como ela está segurando o orgasmo, esperando que você lhe dê permissão.
— Venha comigo. – Ela sussurra roucamente. — Vamos fazer isso juntas.
As palavras dela a emocionam, e à medida que os quadris dela continuam a se mover, você sente o orgasmo aumentar novamente. A sensação do corpo dela se movendo contra o seu, o calor da pele dela, a umidade da buceta dela, tudo isso é demais. Seus quadris balançam violentamente, a empurrando para cima, enquanto você sente sua liberação aumentando, crescendo, pronta para transbordar.
Ela olha para você com uma mistura de desejo e amor, com os olhos vidrados, quando o orgasmo atinge o ápice, vocês duas gemem em uníssono. Seu esperma jorra livremente, cobrindo a parte interna das coxas dela, ela grita, seu corpo se retesa, seus músculos se contraem em torno de você enquanto ela também goza. O clímax dela é intenso, o corpo dela estremece com a força, você sente as paredes dela a apertando com força, ordenhando até a última gota do seu orgasmo.
Seu orgasmo diminui, a deixando sem fôlego, com o peito arfando. Ela se inclina para você, descansando a cabeça em seu ombro, você pode sentir o calor do corpo dela contra o seu. Os cabelos dela caem sobre seu braço, fazendo cócegas em sua pele. Ela suspira satisfeita e você passa o braço em volta dela, a abraçando.
— Você é incrível. – Você diz a ela com a voz calma e cheia de admiração. — Quero dizer, nunca experimentei nada parecido com isso antes.
Ela podia sentir o peso de suas palavras, a sinceridade por trás delas, e isso faz com que o coração dela se encha de felicidade. Aeri olha para você, seus olhos verdes brilham de orgulho e amor.
— Fico feliz por poder dar isso a você. É para isso que servem as "amigas", certo? – Ela sorri, um sorriso genuíno e bonito que tira anos de sua idade.
Você não pode deixar de retribuir o sorriso, sentindo o calor se espalhar pelo seu corpo.
— Sim, acho que você tem razão. – Você diz ainda um pouco confusa. — Quero dizer, você é realmente incrível, sabia?
Ela ri com a respiração fazendo cócegas em seu pescoço.
— Oh, você também não é tão ruim. Agora, vamos tomar uma ducha juntas, talvez até uma segunda rodada enquanto estivermos lá dentro. – A voz dela é brincalhona e ela aperta seu braço um pouco antes de soltá-la.
#⠀⠀𖹭 ⠀⠀⎯⎯⠀⠀⠀*⠀⠀𝗇𝖾𝗐⠀⠀𝗆𝖺𝗂𝗅.⠀⠀💌#story © bangchansdirty-slut#tradução © rubyfemme#mood © aewinse#dividers © cafekitsune#aespa pt br#giselle#giselle fanfic#giselle imagines#giselle smut#giselle cenários#giselle au#giselle x leitora#giselle x leitora g!p#leitora g!p#g!p
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Il PROGRESSO del 2024:
Abbiamo il CARREFOUR APERTO 24 ore su 24 e la GUARDIA MEDICA dalle 16.00 alle 18.00
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Anni fa sognavo di aprire una piccola attività (sapendo che sarebbe rimasto sempre e solo un sogno). Un caffè con infusi, thè, tisane, dolci fatti in casa e un angolo all' aperto; dove magari servire tramezzini soffici e giganti per pranzo (non quelle cose tristi che si trovano in moltissimi bar). Un ambiente rilassante, arredato un po' in stile country un po' shabby chic, con una parte dedicata alla lettura, il lavoro o il relax, con tavolini, divani e una libreria per il bookcrossing.
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Questa è l'ennesima volta in dieci anni che tento di gestire un blog qui su tumbrl promettendo sempre che non lo chiuderò di nuovo.
Perché Tumblr? Avevo bisogno di uno spazio più sereno, un angolino tranquillo senza occhi indiscreti di gente che mi conosce. Instagram è troppo popolare, su thread c'è troppa confusione e becco gente che non osavo aggiungere nemmeno ai tempi di facebook!
Qui dentro sembra di stare in un angolino di una calda e accogliente libreria, una tazza di thè fumante e alle orecchie la propria musica preferita. Il mio rifugio ideale!
Chi sono io? Una ragazza imbranata, sempre con la testa fra le nuvole che prova a capire come si faccia a vivere su questo pianeta. Non mi hanno dato un copione quindi sto improvvisando! Se avete qualche idea suggerite pure che i consigli sono ben accetti ahah
Chiunque leggerà questo blog siete benvenuti 🤍
Piccolo suggerimento ma importante: ho aperto questo blog in maniera anonima perché è come un diario per me. Se avessi voluto mettere in mostra me stessa e la mia identità lo avrei già fatto quindi astenetevi dall'invadenza riguardo spiegazioni e domande personali su ciò che scrivo. Non sono neanche alla ricerca di situazioni sentimentali e flirt di varia natura. Grazie ☺️

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