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fruitcage · 1 year ago
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Alpe di Siusi, Italia, Sir. Simo
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pier-carlo-universe · 11 days ago
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Allerta Arancione ad Alessandria: misure antismog e limitazioni il 19 e 20 novembre
Blocco della circolazione per veicoli diesel fino a Euro 5, divieto di combustioni all'aperto e altre restrizioni per migliorare la qualità dell'aria.
Blocco della circolazione per veicoli diesel fino a Euro 5, divieto di combustioni all’aperto e altre restrizioni per migliorare la qualità dell’aria. Il Comune di Alessandria ha attivato il Protocollo Operativo per l’attuazione delle misure urgenti antismog per il 19 e 20 novembre 2024, raggiungendo il livello 1 – Allerta Arancione. Questa decisione arriva dopo tre giorni consecutivi in cui il…
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24hdrawinglab · 8 months ago
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L'arte di disegnare all'aperto: libera la creatività nella natura
L’arte di disegnare all’aperto: creatività nella natura. L’arte del disegno è una pratica intrinsecamente connessa con l’osservazione e l’interpretazione del mondo che ci circonda. Tuttavia, spesso ci ritroviamo a limitare la nostra creatività a spazi chiusi, senza esplorare il potenziale ispiratore che si nasconde all’aperto. Disegnare all’aperto non solo offre una connessione più profonda con…
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phjlavtia · 1 year ago
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a girl can't even fuck up in peace anymore
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cristianofabris · 2 years ago
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OPEN OUTDOOR 2023: IL SALONE DELLE ATTIVITà ALL'ARIA APERTA
Dal 14 al 16 aprile Paestum (SA) diventa la capitale delle attività all’aria aperta. Liberamenteincamper, vi sarà con l’anteprima in Italia di RoninXL il piccolo mansardato su base Fiat Doblò. (more…) “”
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zeroloop · 2 years ago
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TopTes TS-301 Anemometro Digitale
Questo e un anemometro digitale per la misurazione della velocità del vento, arriva in una confezione di vendita di cartone e al suo interno e abbastanza protetto compreso nel kit di vendita oltre i manuali di utilizzo multi lingua(italiano) una comoda borsetta in tela per il trasporto e sono anche comprese le tre batterie AAA (da inserire nello scompartimento posteriore). Il display è grande e…
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ilpianistasultetto · 18 days ago
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Bisognerebbe tornare a livelli più essenziali nei dialoghi giornalieri. Io, per esempio, non mi sforzo più quando parlo con la gente. L' ultima volta che mi è uscita una frase concettualmente alta, rubata da qualche lettura di Kant, cose tipo: "ma tu quante incertezze sei capace di sopportare?" - mi sono sentito rispondere: "ma tu voti PD?"
Azz!!..Cosi', per riequilibrare il dialogo e convincere l'interlocutore sul madornale abbaglio che aveva preso, ho svoltato su discorsi più seri: "quale gusto di gelato ti piace? Io amo la zuppa inglese".
Il dialogo si aperto su nuovi orizzonti, si è passati dai piaceri primordiali per le more dell'oratorio, alla nutella rubata di nascosto, alle grandi esultanze adolescenziali sul culo di una certa "Tiziana", amica comune e desiderio morboso mai risolto, anche perché la tipa aveva un carattere abbastanza scontroso.
Usare concetti semplici e parole chiare è l'unico modo per non essere equivocati. Credo sia utile anche nella politica riportare la lancetta alle scuole elementari, basta osservare certi personaggi e il loro approccio sulle tematiche urgenti, come riescono a banalizzare ogni discorso usando concetti alla portata di tutti. Senza risvolti intellettuali e diramazioni filosofiche, vanno diretti al punto: sei un comunista! - Abbiamo abbassato le tasse! - è finita la pacchia! - stiamo facendo la storia! - Le tasse sono un pizzo di Stato! - A te piacciono i migranti, a me no, portali a casa tua!
Frasi secche, senza giri di parole, roba da cinepanettoni, frasi che anche il più distratto, mentre intinge un cornetto nel cappuccino al bar e gli arrivano da un televisore acceso frasi tipo: "hanno tolto il crocifisso dalle scuole..." - "ci vogliono rubare il presepe..." - "ci vuole di nuovo la leva militare..." pensa: " forti questi, hanno proprio ragione. @ilpianistasultetto
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finestradifronte · 2 months ago
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SULL' ALLUVIONE...POST LUNGO. Ma doveroso, quindi... buona lettura.
L'ennesima alluvione in Emilia Romagna, con quantitativi di acqua caduta con picchi perfino superiori al disastro del 2023, riportano alla luce le solite questioni sulla pulizia dei fiumi. Al netto dell'evento eccezionale ecco quindi molte risposte.
MANUTENZIONE. La manutenzione, che è sacrosanta, va bene per far fronte ad eventi moderati. Quello in atto è tutto tranne che moderato. Se non si analizza il problema partendo da questo fatto, sarà difficile trarre qualche ragionamento serio. Evidentemente il sistema di scolo delle acque, con fiumi ristretti nel tempo, i cui tratti arginati sono stati costruiti molto tempo fa, non sono più sufficienti a far defluire questi carichi idraulici. C’è poco da fare, con questo assetto territoriale, la questione è diventata ingestibile, soprattutto nei confronti dell’attuale e futuro regime di precipitazioni piovose.
PULIZIA FIUMI. E sulla pulizia dei fiumi quindi?
Questo concetto precotto, che ogni volta viene ripetuto fino allo sfinimento, trae la sua origine in una distorsione storica, ovvero che “una volta” si facesse manutenzione. In realtà non è così, ma molto semplicemente “una volta” i fiumi godevano di maggior rispetto da parte dell’uomo, come il territorio ad essi circostante.
Dal secondo dopoguerra in poi, i fiumi sono stati visti come cave a cielo aperto per inerti, sabbie e ghiaie, e aree di scolo in cui far transitare il più velocemente possibile le acque dai rilievi al mare.
Questo ha fatto si che, soprattutto relativo alle gigantesche estrazioni di sedimenti in alveo, i fiumi iniziassero un processo di incisione dell’alveo stesso, attraverso il fenomeno di erosione che si manifesta sia in maniera regressiva, ovvero a monte di dove io ho estratto i sedimenti, che progressiva, a valle del punto di estrazione.
I fiumi sono andati incontro quindi ad un processo di canalizzazione innaturale che ha portato numerosissimi problemi con sé, tra cui: aumento della velocità della corrente, aumento dell’incisione, minor espansione e, soprattutto, minor ricarica delle falde acquifere. Perché le falde acquifere più ricche nel sottosuolo sono rappresentate dalle conoidi alluvionali dei fiumi le quali si alimentano attraverso il contatto idraulico diretto con il fiume sovrastante. Se noi trasformiamo il fiume in un canale che cerca la massima velocità, la ricarica del sottosuolo per infiltrazione è ridotta al minimo. Avrete capito che questa problematica è strettamente correlata con le problematiche di siccità degli ultimi anni.
FIUMI DI PIANURA.
I nostri fiumi sono notoriamente detti pensili, in quanto l’alveo del fiume è in quota più alto delle campagne circostanti. L’uomo per difendersi ha iniziato a costruire argini, iniziando una lotta infinita, ovvero si alza il fiume ed io alzo l’argine.
Gli argini sono manufatti vecchi che soffrono per tanti fattori: qualità ed epoca costruttiva, lunghi periodi siccitosi, manutenzione, tane di animali… Quasi mai però leggo, o sento, qualcuno che si soffermi sul parametro più importante: la sezione idraulica. I fiumi/torrenti sono ridotti a canali sopraelevati in pianura estremamente stretti, e questa è un’eredità pesantissima che ci portiamo dal passato. Su questi argini è necessaria la manutenzione, in quanto questi abbiamo e al momento come difesa passiva abbiamo loro.
Abbiamo però soprattutto sezioni idrauliche ridotte all’osso, argini enormi costruiti in più riprese, e al piede dell’argine manufatti come case ed aree industriali. Se avviene una piena devo quindi pensare in primis alla pulizia? Eh, direi di no in quanto come ha mostrato il Lamone (anche nell’evento maggio 2023), le sezioni di questi “fiumi” non sono in grado di fare defluire forti colmi di piena.
La pulizia risolve tutto? Bisogna definire cosa si intende per pulizia: l’unica pulizia fluviale che ha senso è la rimozione del legname secco in quanto quello viene subito preso in carico dalle piene e potrebbe creare sbarramenti in sezioni critiche come, ad esempio, ostruire la luce di un ponte. Il resto, sono leggende metropolitane.
Gli alberi “vivi” rappresentano una difesa idraulica passiva, in quanto sono in grado di far rallentare la corrente idraulica. Pensate che dove non ci sono, vengono impiantate delle opere di ingegneria con la stessa funzione degli alberi, detti pennelli.
Il cavare sedimento “a mo’ di pulizia” è quanto di più sciocco si possa fare, come dimostrato sopra: aumento velocità, erosione e il sano trasporto solido dei fiumi. Si sano, perché i fiumi portano a mare quel sedimento fondamentale per il mantenimento dei nostri litorali: i fiumi portano sedimento, le correnti marine lo distribuiscono lungo costa e così si sono sempre mantenute le nostre coste. Almeno fino a 70 anni fa, perché poi le pesanti estrazioni di sedimento in alveo hanno rotto questo equilibrio dei fiumi, ed infatti noi emiliano-romagnoli paghiamo una ditta tedesca che, ogni anno, draga la sabbia a 40-60 m dalle coste dell’Adriatico per fare il ripascimento delle nostre spiagge. Geniale no? Ma l’abbiamo cercata noi.
Le sezioni dei fiumi, quindi, appaiono sempre più insufficienti, in primis perché noi le abbiamo ristrette all’osso, ed in seconda battuta perché il territorio, fortemente cementato e antropizzato è andato incontro all’impermeabilizzazione. Questa strana parola racchiude in realtà uno degli aspetti più critici. Se io ho, ad esempio, un’area di 1 km quadrato a terreno naturale, questa assorbirà le precipitazioni in funzione ovviamente delle litologie di cui è composta, ovvero terreni più permeabili e terreni meno permeabili.
Se di quel km quadrato metà lo perdo perché ho cementato, asfaltato, rendendo di fatto impermeabile metà della mia area pilota, dove andrà l’acqua che piove? Non verrà mai assorbita e finirà velocemente nelle reti scolanti, quindi nei canali ed infine nei fiumi.
Si, quei fiumi che già li abbiamo ristretti e poi caliamo giù l’asso come surplus idrico da gestire. E le precipitazioni intense, concentrate, degli eventi estremi mettono la ciliegina sulla torta.
Quindi quando sentite dire da qualcuno “bisognerebbe dare spazio, o meglio, ridare lo spazio che abbiamo tolto ai fiumi e qualcosina di più ..” non è un pazzo, non è un “verde”, non è un “ambientalista”.
E’ uno che ha capito come funzionano i fiumi.
La pulizia radicale non risolve uno stupro al territorio che si è perpetrato per 60 anni.
Soluzioni possibili? Quando si dice “dare spazio ai fiumi” in molti criticano, storcono il naso, perché non hanno idea delle soluzioni proposte. Nessuno dice di lasciare, soprattutto in pianura, i fiumi al naturale come migliaia di anni fa. Bisgogna concentrarsi su aree di intervento dove qualcosa è effettivamente possibile applicare: devono essere interventi organici e mai interventi spot o puntuali, quelli non servono a nulla.
Il sistema va "allargato" in maniera da far riprendere di norma certe aree golenali ai fiumi. Inoltre, ci sono le fasce tampone dei fiumi, perse grazie all'incisione, che sono importantissime in in ottica di ricarica idrogeologica e per la biodiversità. Si deve fare in modo di ripristinare i canali abbandonati dalle nostre opere siano ripresi dai corsi d'acqua che tornano a situazione multicanale e non a canale singolo modello "canale scolante" come li vediamo ora.
In alcuni casi sono stati progettati anche gli arretramenti di argine e/o eliminazione degli stessi. Se riusciamo a fare questo in maniera organica la sezione si allarga e tutto ne trae beneficio. In alcune aree si dovrà giocoforza andare in contro ad espropri, non lo nego, ma i nostri errori di pianificazione li stiamo pagando a caro prezzo.
In aree critiche dobbiamo prevedere e realizzare aree di laminazione, come casse di espansione e/o aree appositamente allagabili.
Se non capiamo questo concetto sarà sempre peggio: la cementificazione e il cambiamento climatico comportano un notevole surplus idrico che i fiumi, ristretti fino all'osso, non riusciranno mai a smaltire.
Testo di Giulio Torri, geologo
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falcemartello · 11 months ago
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Il PROGRESSO del 2024:
Abbiamo il CARREFOUR APERTO 24 ore su 24 e la GUARDIA MEDICA dalle 16.00 alle 18.00
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sottileincanto · 4 months ago
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Anni fa sognavo di aprire una piccola attività (sapendo che sarebbe rimasto sempre e solo un sogno). Un caffè con infusi, thè, tisane, dolci fatti in casa e un angolo all' aperto; dove magari servire tramezzini soffici e giganti per pranzo (non quelle cose tristi che si trovano in moltissimi bar). Un ambiente rilassante, arredato un po' in stile country un po' shabby chic, con una parte dedicata alla lettura, il lavoro o il relax, con tavolini, divani e una libreria per il bookcrossing.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Francavilla Bisio festeggia l'autunno con AutunnoLand | Rinvio causa maltempo al 27 ottobre 2024
A causa delle avverse condizioni meteo, l'evento AutunnoLand è stato rinviato al 27 ottobre 2024, mantenendo lo stesso programma e orari.
A causa delle avverse condizioni meteo, l’evento AutunnoLand è stato rinviato al 27 ottobre 2024, mantenendo lo stesso programma e orari. Il Comune di Francavilla Bisio, in collaborazione con il Distretto del Novese e la Proloco di Francavilla Bisio, aveva programmato per il 20 ottobre 2024 la manifestazione AutunnoLand, un evento speciale per celebrare l’autunno in tutta la sua bellezza.…
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campadailyblog · 5 months ago
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Attività all'aperto: divertimento e benessere in natura
Attività all’aperto: divertimento e benessere in natura L’estate è l’ideale per fare attività all’aperto come escursionismo e campeggio. Si possono anche provare l’arrampicata, il canottaggio, il ciclismo, la pesca sportiva e il trekking. Queste attività migliorano la salute e la mente. Il sole è importante per produrre vitamina D, che aiuta a prevenire problemi ossei. Fare sport all’aperto…
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papesatan · 3 months ago
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Sul passar della sera, torna ogni tanto a trovarmi un'eco di vita lontana, il ricordo della persona che ero, quando facevo il traduttore e mi sentivo al centro d'un mondo scavato nei libri, intriso di letteratura. Era il periodo in cui, alle giornate della traduzione di Roma, Ilide Carmignani mi salutava fra tanti (e io mi voltavo per capire se stesse davvero salutando me) e la mia preziosa mentore Emanuelle Caillat mi raggiungeva per sapere come stessi. Sembrerà sciocco, ma lo ricordo con affetto, mi sentivo parte di qualcosa. Poi cominciai a star male, perché tradurre m'intossicava, esaltando le mie peggiori compulsioni, e così smisi. Due anni fa Emanuelle mi scrisse per propormi la traduzione d'una nuova collana francese, delle storie che l'avevano fatta pensare subito a me. So bene con quanta fatica schiere di giovani traduttori e traduttrici lottino ogni giorno per emergere alla luce (e lungi da me sputare sul sogno che in molti vorrebbero realizzare), ma pur ringraziandola, rifiutai. "Ho chiuso" risposi, "Ormai sono fuori dal giro". Avevo appena aperto il doposcuola, un simile doppio impegno mi avrebbe devastato. Dispiaciuta (o forse delusa), mi pregò di scriverle se avessi cambiato idea. Non l'ho più sentita. Non fraintendetemi, non mi manca affatto tradurre, non a quelle condizioni, non mi mancano le scadenze assurde, le notti insonni, le insistenze per farsi pagare (mia croce da sempre, a quanto pare), ma seppur in silenzio, era bello sentirsi misera parte della dea Letteratura. Mi sentivo qualcuno. Ora invece mi guardo attorno, circondato da bambini, nel mio doposcuola, e so di non essere nessuno. Ma è la strada che mi sono scelto e va bene così.
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neropece · 1 year ago
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“a silent story” photo by Fabrizio Pece (tumblr | 500px | instagram)
Il bosco di betulle, ai piedi della montagna, si ergeva come un santuario silenzioso, un luogo dove il freddo inverno si abbandonava alla grazia candida della neve. Alle dieci di quel mattino, il sole cercava di penetrare tra i rami spogli delle betulle, gettando un bagliore argenteo sui sentieri di neve intonsa. Non c'era un suono tranne il leggero fruscio delle foglie secche cullate dalla brezza.
Guido, un uomo di mezza età con una cicatrice profonda sul viso e gli occhi che portavano il peso di troppi inverni, camminava solitario tra gli alberi. Il suo respiro si trasformava in nuvole vaporose nell'aria gelida. Vestito con un cappotto logoro, con lo sguardo assorto, era un intruso in quel regno di pace e silenzio.
Le betulle si stagliavano come figure spettrali e la loro corteccia bianca risplendeva sotto il tocco del sole invernale. I rami sottili si intrecciavano come dita ossute, protese verso il cielo. La neve, immacolata e incontaminata, scricchiolava sotto i passi di Guido, un suono delicato che sussurrava i segreti di una terra dimenticata.
Nel cuore del bosco si fermò. Poco distante notò uno spazio aperto dove la neve si adagiava come un manto soffice. Si avvicinò e si sedette su un tronco caduto, osservando la vastità del paesaggio innevato. Il silenzio del bosco era sospeso nel tempo, un'armonia serena che avvolgeva ogni pensiero.
Un cervo, timido e maestoso, fece la sua comparsa ai margini del bosco, i suoi occhi si fissarono su Guido. I loro sguardi si incrociarono per un istante, un legame silenzioso tra l'uomo e la creatura selvaggia. Poi il cervo si allontanò, scomparendo tra gli alberi come un fantasma della foresta.
Guido si alzò lentamente, sentendo la solitudine del bosco penetrare nelle pieghe della sua anima. Era come se il silenzio avesse rivelato la fragilità della vita, la bellezza effimera di un momento invernale. Con un'ultima occhiata alle betulle, al loro bianco splendore, si diresse lentamente verso il sentiero di neve, lasciando il bosco alle sue spalle.
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wolvesland · 21 days ago
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─── 𝐈 𝐁𝐄𝐋𝐈𝐄𝐕𝐄 𝐈𝐍 ֪
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→ Ju Haknyeon x Leitora
→ Palavras: 4.2K
AVISOS: smut, sexo sem camisinha, linguagem explícita, masturbação, sexo oral, sugestão de cuidados posteriores.
📌 ps:. sempre use camisinha, se proteja, se cuide, é a sua saúde que está em jogo.
📌 masterlist
© all rights reserved by @yootaesowlwrites
© tradução (pt/br) by @wolvesland
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Você e Haknyeon estavam em uma semana de férias, ambos precisavam de uma pausa rápida de suas vidas ocupadas, e antes que ele saísse em turnê, então ambos decidiram que seria melhor fazer uma pausa rápida, contando apenas para a empresa e para seus amigos e familiares mais próximos. Era fim de tarde e o sol estava começando a se pôr, as gigantescas janelas de vidro e a porta estavam voltadas para o oceano, e era possível ver o sol fluindo sobre as águas, enquanto ele também começava a entrar lentamente no quarto e a se mover para a cama, iluminando a bela pele de Haknyeon.
Vocês dois estavam deitados na cama gigantesca do quarto, com o braço dele embaixo de você, a mão dele em seu braço e o dedo dele desenhando círculos em sua pele, você estava aconchegada contra ele enquanto observava o sol se pôr e as cores do céu mudarem. Fazia anos que não se sentia tão relaxada e podia sentir o estresse e a tensão saindo lentamente do seu corpo. Haknyeon virou a cabeça para você, levou a mão ao seu queixo e levantou seu rosto para que você olhasse para ele. Os olhos castanhos dele a derreteram com a forma como o sol os realçou, parecendo praticamente dourados.
Seus lábios se tocam suave e rapidamente, o beijo foi breve, mas ele a puxa de volta para outro, você podia sentir os beijos rápidos e curtos cada vez mais necessitados e famintos. Enquanto ele a puxava para outro beijo, você pressionou a mão no peito dele, o parando e o fazendo olhar para você confuso.
— Hak... Você sabe que eu acredito em beijos longos, lentos, profundos, macios e molhados que duram três dias. – Você diz.
Você observa a confusão desaparecer dos olhos dele, e ele a aproxima mais uma vez, seus lábios mal se tocaram quando ele fez uma pausa.
— Estou bem ciente. – Ele murmura antes de beijá-la profunda e suavemente.
A mão dele se move de baixo do seu queixo até a mandíbula para segurá-la e mantê-la no lugar, o beijo se torna mais longo e você pode sentir os lábios dele se movendo lentamente com os seus. Você separa os lábios quando sente a língua dele deslizar sobre eles e permite que ele tenha acesso à sua boca. O ar ao redor de vocês mudou lentamente para uma sensação mais pesada e quente, a mão dele na sua mandíbula se moveu lentamente para baixo antes que você o sentisse acariciar seus seios através da camiseta que você usava, que era a camiseta dele que você havia vestido antes.
A mão dele passou lentamente sobre o seu seio, e o mamilo começou a endurecer lentamente com o atrito do tecido contra o botão, ele podia sentir isso. A língua dele explorou sua boca, cada centímetro dela, antes que ele finalmente encostasse a língua na sua, só para você empurrar de volta para a boca dele com a sua própria língua, enquanto enfiava a sua língua para dentro da boca dele. Sua respiração estava ficando mais alta, pois o ar estava se esgotando lentamente. Você moveu a mão do peito dele para acariciar o rosto, ainda não querendo se afastar do beijo. O polegar dele aperta o seu mamilo, ele sente o mamilo endurecido através da camisa e continua a aperta-lo, a cada aperto, você sente uma reviravolta dentro de você, pois a sensação vai direto ao seu âmago.
Vocês dois se afastaram arfando enquanto seus pulmões ardiam por ar. Você encostou sua testa na dele, seus narizes se tocaram, os olhos se fecharam enquanto vocês dois se demoravam um pouco. Seus lábios pareciam inchados e seu queixo estava molhado, pois fios de saliva haviam se soltado quando você se afastou. O polegar dele continua a passar sobre o seu mamilo, e você pode sentir que está ficando molhada com o toque.
— Foi lento e longo o suficiente para você? – Ele sussurra.
Você abre os olhos e o vê já olhando para você.
— Porque podemos ir mais devagar, mais tempo... – Você desliza a mão para longe da bochecha dele e a leva até a bainha da camisa, depois desliza a mão por baixo do tecido e esfrega lentamente a mão para cima e para baixo no torso tonificado dele.
— Foi... Mas podemos ir mais devagar e por mais tempo. – Você sussurra.
A mão dele se afasta do seu seio e você a sente descer pela sua lateral e passar pela coxa exposta antes de ele agarrar a parte de trás dela e puxar sua perna sobre a dele. Imediatamente, você se posiciona sobre as coxas dele e empurra sua camisa para cima. Ele se senta ereto e permite que você tire completamente a camisa dele antes de se inclinar para trás. O sol estava iluminando você também, ele achava que você era um anjo em cima dele, com a forma como você brilhava nas cores do pôr do sol.
— Devemos? – Ele pergunta.
A mão dele desliza para cima e para baixo em sua coxa, esfregando sua perna e sentindo sua pele quente sob o toque dele. Você se inclina e dá um beijo no meio do peito dele antes de olhar para ele.
— Daqui a pouco, primeiro me deixe fazer isso. – Você diz.
A outra mão dele repousa no seu joelho enquanto ele observa você depositar outro beijo no peito dele antes de começar a deixar uma trilha de beijos até o estômago dele. Você manteve o olhar no rosto dele enquanto se movia cada vez mais para baixo, alcançando o umbigo dele e beijando lentamente uma trilha até chegar à cueca. Observar você o beijando dessa maneira fez com que o pau dele se contorcesse dentro da cueca. Ele deslizou as mãos para cima de suas coxas antes de te agarrar por baixo das nádegas e virá-la para a cama, se acomodando entre suas pernas, com os joelhos dobrados e os pés empurrados contra o colchão.
— Agora é a minha vez. – Disse ele.
Você pode ver uma mudança no tom de voz dele e que seus olhos escureceram, mesmo sob a luz do sol que agora começava a desaparecer à medida que o sol desaparecia atrás do oceano. As mãos dele encostam no seu quadril e ele desliza lentamente as mãos para cima, enquanto empurra sua camisa para cima e expõe sua barriga para ele. Ele se inclina e encosta os lábios em sua barriga, a beijando à medida que a expõe.
— É tão bom quando você faz isso. – Você murmura e se senta ereta, enquanto agarra a bainha da sua camisa e a levanta sobre a cabeça.
Ele encosta o rosto no meio do seus seios, fazendo com que você se recoste, enquanto as mãos dele acariciam a lateral dos seus seios e passam os polegares sobre os mamilos.
— Hum, é bom quando alguém a beija assim. – Ele diz.
O rosto dele estava entre os seus seios e ele olhava para você com o queixo encostado na sua pele, esmagava seus seios contra as bochechas e sorria para você.
— E é sempre bom quando eu posso fazer isso com seus seios. – Você sente os polegares dele circulando sobre seus mamilos, você pode sentir seu corpo ficar mais quente à medida que o tempo passa lentamente.
— Você fica lindo com eles apertados contra as bochechas. – Você diz e move uma das mãos para o topo da cabeça dele para pentear os dedos no cabelo.
Ele vira a cabeça e você o sente beijar o volume do seu seio. Você pode sentir o cabelo dele fazendo cócegas no seu mamilo quando ele vira a cabeça, você respira fundo.
— Caramba. – Você suspira e o sente mover a cabeça antes que os lábios dele estejam contra o seu mamilo, beijando o mamilo endurecido.
— Talvez possamos dar aquele beijo longo e lento um pouco mais tarde. – Ele fala.
Felizmente, você havia acendido as luzes antes de se deitar e elas estavam iluminando o quarto, pois o sol já havia se posto completamente e a escuridão havia tomado conta do céu.
— Hum, eu concordo, um pouco mais tarde seria melhor. – Você diz.
Suas pálpebras tremem quando você sente os lábios dele envolverem seu mamilo, o chupando, enquanto usa a ponta da língua para esfregar o botão. O polegar dele pressiona a parte de baixo do seu seio e você o sente respirar com força contra ele. Com a outra mão, você se abaixa e a desliza entre seus corpos, a virando para cima e tocando-o através da cueca.
— Hum. – Ele murmura contra seu mamilo ao sentir sua mão pressionando o pau que está endurecendo.
As pálpebras dele tremem quando ele sente a palma de sua mão lentamente ao longo do comprimento do pau dele, você se certifica de não perder tempo até chegar ao final antes de voltar a passar a mão ao longo dele, parando apenas quando o tecido impede que sua mão chegue mais longe. Você podia sentir seu mamilo ficar sensível enquanto ele o chupava e brincava com ele, a sensação que a atravessava ia direto para uma bola de prazer que começava a se formar dentro de você.
— Hak... – Você suspira.
Ele se afasta do mamilo e o polegar imediatamente o pressiona, espalhando lentamente a saliva sobre o broto e sobre o seio. Ele solta o seio enquanto move a cabeça em direção a ele e se aproxima entre seus corpos, a mão dele roçando em seu braço antes de você sentir os dedos dele tocando sua buceta através da calcinha e começando a esfregar os dedos ao longo de suas dobras, o toque despertando algo dentro de você, e você pode sentir que estava ficando mais molhada.
— Você é simplesmente... Tudo. – Ele sussurra. — Você é tudo o que eu poderia ter pedido e muito mais.
Você podia sentir seu coração batendo mais rápido com as palavras dele e seu amor se aprofundar um pouco mais.
— Momentos como esse... Como esse, são tudo para mim. – O hálito quente dele soprava contra seu mamilo enquanto ele falava.
Haknyeon geralmente era brincalhão, mas você sabia que, por trás daquele exterior, havia um homem que amava tão profundamente e tão intensamente.
— Eles significam o mundo para mim também. – Você sussurra.
Você podia sentir as lágrimas começarem a se formar em seus olhos por causa das palavras dele, você o amava tanto, estava tão profundamente apaixonada por ele, mesmo nos momentos mais difíceis, você o amava profundamente. Você o sentiu beijar gentilmente seu mamilo antes que os lábios dele estivessem ao redor do botão, sugando-o gentilmente enquanto os dedos dele começavam a pressionar um pouco mais contra suas dobras.
— Você significa o mundo para mim. – Você desliza a mão para longe do pau dele e a leva até o elástico da cueca e mergulha a mão dentro da cueca, seus dedos passam lentamente sobre o osso púbico e você desliza a mão para mais perto do pau dele.
— Hum, hum. – Ele cantarola em torno de seu mamilo, sentindo seus dedos e sua mão se aproximarem do pau dele.
Ele pressiona os dedos com mais força contra sua calcinha e empurra o tecido entre suas dobras, fazendo suas pernas tremerem ao sentir o contato repentino com seu clitóris. Você pressiona os joelhos contra o corpo dele enquanto ele começa a esfregar círculos lentos sobre seu clitóris, o tecido aumentando a estimulação..
— Hak. – Você choraminga.
Você pode sentir suas costas começarem a grudar na cama enquanto o suor começa a se acumular em sua pele. Seus dedos alcançam o pau dele e você os movimenta levemente ao longo do comprimento e o ouve respirar gaguejando.
— Oh... – Seu toque no pau dele foi leve como uma pluma, e ele pôde sentir que queria se arrepiar com isso.
Ele se afasta de seu mamilo com fios de saliva se soltando e cobrindo o queixo.
— Você está demorando muito para o tocar completamente, não é? – Ele murmura e move a cabeça para cima. — Por melhor que esteja me sentindo... Por favor, toque direito.
Parecia que sua voz estava tensa quando ele falou.
— Porra, por favor, eu preciso que você faça isso. – Só de ouvir a súplica no tom dele, o prazer aumentava dentro de você, e você podia se sentir cada vez mais molhada e tinha certeza de que ele também podia.
— Bem... Isso se chama preparação para o evento principal, não é? – Você pergunta antes de envolver os dedos em torno da circunferência dele e observar as pálpebras fechadas por um momento, as observando se contorcer enquanto os olhos dele se movem por trás delas. — Mas se você realmente quiser que eu o toque assim, eu o farei com prazer.
Você desliza a mão até a cabeça do pau dele e passa o polegar sobre a ponta, sentindo o pré-sêmen que se acumulou ali e sentindo uma mancha molhada na parte de trás do polegar na cueca dele. Os dedos dele se movem um pouco mais rápido contra o seu clitóris, você podia sentir uma sensação de formigamento começando a se formar nos dedos dos pés.
— Caralho. – Ele respira fundo e abre os olhos para olhar para você.
Ele move a cabeça mais para cima e os lábios dele fazem contato com o seus seios, você o vê começar a chupar o local, a língua dele passando sobre a pele como se estivesse criando uma marca. Os dedos dele deslizam ao longo de sua buceta, empurrando a calcinha mais entre as dobras e fazendo com que ela se esfregue contra o clitóris enquanto os dedos dele se dirigem à sua fenda. Ele podia sentir como você estava molhada, sua calcinha devia estar melada com seu gozo.
— Hak, hum. – Você geme.
Os dedos dele pressionam sua fenda e você sente o tecido esfregando contra o local, que já estava sensível, ele ainda nem tinha colocado os dedos dentro de você ou pau dele. Ele puxa sua calcinha para longe da entrada, se certificando de que parte do tecido ainda estava contra seu clitóris, antes de enfiar dois dedos nela.
— Oh, oh. – Seus olhos se fecham com o leve estiramento dos dedos dele, sua calcinha se esfrega contra o clitóris enquanto ele enfia os dedos mais fundo em você. — Hak...
Você se agarra ao cabelo dele com a outra mão, fazendo com que ele perceba como foi bom.
— Hum... – Os dedos dele se enrolam dentro de você, você sente a sensação de formigamento chegar ao seu âmago, aumentando a bola de prazer dentro de ti.
— Ah, você está tão molhada... – Ele murmura ao se afastar de seu peito.
Os lábios dele sobem mais e você os sente contra sua clavícula enquanto ele começa a deixar beijos suaves.
— Você vai gozar para mim? – Ele tira os dedos de você até a metade antes de empurrá-los de volta para dentro de você em um ritmo lento e agonizante, enquanto seu polegar rolava lentamente sobre a ponta do pau dele, esfregando a fenda e espalhando o pré-sêmen sobre a ponta.
— Hak, hum... Sim. – Você sussurra.
Todo o seu corpo estava quente, você podia sentir o prazer crescendo dentro de ti, a tensão puxando dentro de você, perto de estourar e lhe dar aquela sensação de euforia que ambos estavam buscando.
— Porra... – Você sente os dedos dele se enrolarem dentro de você antes de se estenderem e saírem pela metade, a cada bombada lenta dentro de você, você podia sentir sua calcinha esfregando seu clitóris e sua mente estava lentamente escorregando para uma piscina de prazer.
— Então goze para mim. – Ele sussurra e você pressiona a palma da mão contra o pau dele, ele faz com que o tecido pressione com mais força o seu clitóris, os dedos dele se curvam profundamente dentro de você e você sente suas costas arquearem.
Seus olhos rolam para a parte de trás da cabeça, por trás das pálpebras, e a tensão dentro de você se rompe.
— HAK! – Você grita.
A sensação de euforia assume o controle do seu corpo, os dedos dos pés se enroscam nos lençóis e as pernas tremem de prazer, e por um momento, parecia que seu corpo estava flutuando pelos céus com a sensação de leveza que seu corpo subitamente sentiu quando a liberação a atingiu.
— Oh. – Você vira a cabeça para o lado e puxa o cabelo dele, sentindo todos os tipos de emoções passando por você.
Você afasta a mão do pau dele, o tirando da cueca, depois agarra os quadris dele, pressionando os dedos com força na pele dele enquanto se agarra a ele.
— Hum, hum, porra, eu... Hum. – Você choraminga e geme.
— Olhe para você, parecendo tão feliz e como se estivesse brilhando. – Ele murmura contra a sua clavícula. — Soando tão bonita também.
Suas paredes se fecham ao redor dos dedos dele quando ele diz isso, você sente seus músculos se contraírem por um momento antes de relaxarem. Ele sente seu corpo relaxar lentamente sob o dele e retira os dedos de você. A mão que estava em seu seio se afasta e ele a pressiona contra o colchão antes de se sentar sobre os joelhos. Os olhos dele se movem lentamente sobre seu corpo, absorvendo cada pequeno detalhe que ele consegue perceber.
— Fique de joelhos, agora mesmo. – O tom dele era baixo quando lhe disse, não ordenou, o que só fez com que sua buceta se fechasse.
Você abre os olhos e olha para ele, para o seu peito.
— Hak... – Você choraminga, mas se senta lentamente antes de se virar, certificando-se de não bater nele acidentalmente ao fazer isso.
Você sente os dedos dele se enroscarem no elástico da sua calcinha e puxá-la para baixo, deixando os nós dos dedos roçarem na sua bunda enquanto ele faz isso. Você levanta os joelhos apenas o suficiente para que ele passe a calcinha por cima deles, antes de se abaixar novamente e deixar que ele puxe o tecido dos seus pés.
— Isso está tão molhado, amor. – Ele diz.
Você vira a cabeça bem a tempo dele mostrar como sua calcinha estava encharcada.
— Talvez precise de algumas lavagens. – Você fecha os olhos e vira a cabeça para o outro lado antes de ouvir o tecido sendo jogado de lado.
Ele coloca a mão no meio de suas costas antes de deslizar lentamente a mão ao longo de sua coluna e sobre a curva de sua bunda antes de desaparecer.
— Hak... Nossa, eu... – Você geme, sua mente ainda estava agitada pelo orgasmo que teve.
Você sente a cama se mexer e ouve o som do tecido se movendo. Você vira a cabeça e vê como ele joga a cueca de lado antes de colocar a mão gentilmente em seu quadril.
— Eu preciso de você... – Suas costas se arquearam quando você sentiu o pau dele deslizar pelas suas dobras, indo em direção ao seu clitóris antes de voltar a deslizar. — Hak, oh...
Seus dedos se enroscam na roupa de cama enquanto você espera ansiosamente que ele coloque o pau dentro de você.
— Me deixe tirar um momento para admirá-la... – Ele fala.
Você sente a mão dele no seu quadril, apertando-o gentilmente.
— Puxa, você... Você é tudo para mim. – Você morde os lábios ao se sentir emocionada. — Porra...
Sua mandíbula se afrouxa quando você o sente empurrar a ponta para dentro de você, esticando suas paredes lentamente enquanto ele o faz, ele se solta e coloca a mão em seu quadril e lentamente a guia para trás e sobre o pau dele.
— Oh, porra...
— Hum, porra, Hak. – Você gemeu.
A sensação do pau dele a esticando lentamente e a preenchendo estava fazendo sua mente girar e fazendo com que suas paredes pulsassem em torno dele.
— Hum, ah. – Suas costas ficam arqueadas pelo prazer que corre em suas veias.
Parecia que seus braços queriam desabar sob você de tão boa que era a sensação.
— Uh, hum. – Ele geme, sentindo suas paredes se apertarem ao redor dele e o envolverem com calor.
O som dos seus sucos se espreme e enche a sala, as garras dele nos seus quadris se apertam quando ele para quando está totalmente dentro de você, tomando um momento para recuperar o fôlego e dar a você um momento para se ajustar.
— Porra, você está indo tão bem... – Você o sente guiar lentamente seus quadris para frente, o pau dele deslizando para fora de você até a metade antes de seus quadris ser puxado de volta contra ele. — Porra...
A sensação era elétrica ao percorrer seu corpo, a maneira como o pau dele roçava em suas paredes enquanto ele a guiava sobre ele.
— Hum, Hak, oh meu... – Você geme, a sua mente girava e você se sentia absolutamente eufórica.
A forma como ele se agarrava a ti e te guiava por cima dele, a forma como você sentia o calor dele perto de ti, apenas ele em geral, aumentava a sensação de felicidade que te percorria.
— Oh. – Você inclina a cabeça para trás e sente uma das mãos dele deslizar ao longo da tua coluna antes de sentir a mão dele na sua nuca.
— Preciso de você mais perto. – Ele geme.
Você sentiu um aperto mais forte na cintura, sentiu a outra mão envolver o meio das suas costas, depois foi puxada para cima e apertada contra ele. A mão dele que estava na sua nuca desaparece rapidamente, e momentos depois, aperta os seus seios.
— Porra, isso, assim.
O braço dele voltou para o meio das suas costas e te segura firmemente enquanto ele rebolava os quadris para dentro de ti.
— Porra, Haknyeon... Aí mesmo, assim, porra. – Você geme enquanto sente o pau dele se aproximar do teu ponto ideal.
Os quadris dele bate no seu e você sente a respiração ficar presa na garganta quando ele toca no ponto certo.
— HAK! – Os seus olhos rolam para trás das pálpebras e você sente que o seu corpo está a arder. — PORRA, ALI!
— Aqui mesmo? – Ele murmura baixinho no teu ouvido, a respiração dele era ruidosa mesmo ao pé do teu ouvido, você podia sentir arrepios se formarem na sua pele. — Hum, é esse o lugar?
— Uhum, é.
O pau dele voltou a estocar em você, e ele sente as suas paredes se apertarem em volta dele.
— PORRA, SIM, PORRA, SIM! – Você grita.
Você agarra o braço dele que estava em volta da sua cintura e crava os dedos na pele dele.
— HAK! – Você sentia o suor se acumular entre os seus corpos, os sons que se criavam pareciam tão pecaminosos e imundos.
— Porra, você está indo tão bem, esta me recebendo tão bem, caralho. – Ele geme no seu ouvido.
O tom baixo dele fez com que as suas paredes se apertarem instantaneamente em volta do pau dele.
— Assim mesmo, porra. – Você fala.
Os quadris dele começaram a se mover um pouco mais depressa, o braço dele em volta da sua cintura se moveu para baixo, você sentiu os dedos dele deslizarem sobre a sua bunda antes de sentir os dedos dele fazer contato com o seu clitóris.
— É isso, assim. – Murmura ele.
Os lábios dele roçam o lóbulo da sua orelha, ele sente as suas paredes apertarem em volta dele, os seus quadris começam involuntariamente a se mover mais depressa.
— Caramba, quero me juntar a ti, amor... – Ele podia sentir o quão perto você estava, pois os seus músculos estavam a apertar e a se contorcer. — Eu vou... Merda.
Ele fecha os olhos, o som do seu orgasmo era alto no ouvido dele e ele não podia deixar de se mover mais e mais rápido, os seus quadris tremia enquanto o fazia.
— Caralho. – O corpo dele estremece com o seu aperto.
A sua mente completamente vazia de tudo enquanto sente o seu corpo flutuar de euforia.
— Haknyeon. – Você geme.
Os quadris dele empurra com força contra o seu, você sente os lábios dele pressionarem com força o seu ombro, o aperto dele no seus seios ficam mais fortes por um momento, você sente a outra mão dele na sua bunda, por um instante, a apertando.
— Porra... Goza dentro, assim. – Cordas quentes de esperma se derramam dentro de ti, o quadril dele treme contra o seu, enquanto ele tentava prolongar o orgasmo.
A sua entrada pulsava em volta do pau dele, o ajudando a prolongar o orgasmo, enquanto o dedo dele tentava desesperadamente continuar a massagear o seu clítoris, mas a mente dele estava a girar, ele mal conseguia se concentrar em qualquer coisa que não fosse o prazer que o percorria.
Você encosta a cabeça no ombro dele, respirando fundo enquanto descia lentamente do pico que o seu corpo estava a atravessar, a sua mente continuava a girar enquanto abria os olhos para olhar para o teto. O seu corpo formigava enquanto se deixava levar pelas sensações. A testa de Haknyeon se encosta no seu ombro, você pode senti-lo e ouvi-lo respirar com dificuldade, pois ele parou por um momento para organizar os seus pensamentos, os quadris dele parou contra o seu e ele se agarrou em você enquanto recuperava o fôlego. O aperto dele no seu peito afrouxa, você sente os dedos dele se afastar do seu clítoris antes de te deitar na cama, com cuidado e delicadeza, enquanto o pau dele sai de você.
— Hum. – Você choraminga.
Você se vira imediatamente para ele assim que sente a cama tocar as suas costas e olha para ele. O suor escorria pelo peito dele e pela barriga, o cabelo colado na testa e ao pescoço, a visão fez com que você mordesse o lábio e apertasse as pernas, o que rapidamente te fez lembrar a confusão entre as tuas pregas.
— Hak... – Os olhos dele eram quentes e claros quando olhava para ti. — Você quer que eu prepare a banheira para a gente?
Ele te dá um sorriso caloroso antes de colocar a mão na sua coxa a apertando tranquilamente.
— Eu vou embora... Estava só a tirar um momento para admirar tudo o que você é. – Ele diz.
Você sente as bochechas se aquecerem com as palavras dele e o ver sair da cama.
— Mas você está bem? – Ele assente com a cabeça, lhe dando um sorriso caloroso. — Ótimo... Porque ainda temos aquele beijo longo e lento para dar.
— Podemos fazer isso enquanto estamos na banheira? – Você pergunta.
Ele acena com a cabeça e se dirige para o banheiro.
— Perfeito... Mal posso esperar para saborear os seus lábios nos meus outra vez.
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typegirls · 2 months ago
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─── 𝐒𝐋𝐄𝐄𝐏𝐎𝐕𝐄𝐑 ֪
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→ Giselle x Leitora g!p
→ Palavras: 1.5K
→ Sinopse: Durante uma festa do pijama com Giselle, você e ela começaram a brincar de verdade ou desafio, e as coisas mudaram de figura.
AVISOS: smut, sexo sem camisinha, sexo oral, masturbação, leitora virgem e com pênis.
📌 ps:. sempre use camisinha, se proteja, se cuide, é a sua saúde que está em jogo.
📌 masterlist
© all rights reserved by @bangchansdirty-slut
© tradução (pt/br) by @typegirls
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Você e Aeri, do grupo de kpop Aespa, são melhores amigas desde que eram jovens. Esta noite, você estava na casa dela para dormir, como nos velhos tempos. Vocês estão sentados no sofá, jogando verdade ou desafio, quando é a vez de Aeri escolher. Ela olha para você com um sorriso malicioso.
— Verdade ou consequência?
— Verdade. – Você responde com uma risada nervosa.
Aeri inclina a cabeça, considerando suas opções, antes de perguntar
— Quando foi a última vez que você fez sexo com alguém?
Seu coração começa a acelerar enquanto você pensa em como responder. Você é virgem e não quer que Aeri saiba disso, você gagueja por um momento antes de finalmente dizer.
— Hum... Bem, eu nunca... Fiz isso antes. – Há um momento de silêncio enquanto Aeri processa sua resposta e a expressão dela muda lentamente, de divertida para surpresa.
— Sério? Você nunca fez sexo com alguém antes? – Ela pergunta parecendo genuinamente chocada. Você acena com a cabeça, sentindo suas bochechas corarem ainda mais. — Mas... Você é tão bonita e sexy, tem um corpo tão bonito. Eu pensei...
Ela se interrompe parecendo confusa.
Você sente uma mistura de constrangimento e alívio. Você estava preocupada que Aeri ficasse desapontada com você, mas parece que ela está apenas surpresa.
— Bem, eu nunca me interessei por rapazes ou algo assim. – Você diz, explicando sua falta de experiência. — Quero dizer, eu gosto de garotas. Mas... Nunca tive a chance de...
Aeri olha para você atentamente, com o olhar inabalável.
— Hum... Isso é meio quente. – Diz ela com um sorriso. —Nunca pensei nisso dessa forma antes. Sabe, S/N, você é minha melhor amiga e eu me preocupo muito com você. Só quero o melhor para você. Se você não está pronta para um homem, então talvez devesse tentar com uma garota?
As palavras dela a pegam de surpresa e um rubor sobe pelo seu pescoço. Você sempre teve curiosidade sobre garotas, mas nunca teve coragem de agir de acordo com esses sentimentos. O comentário de Aeri faz você sentir uma mistura de empolgação e nervosismo.
— Eu não sei... – Você gagueja. — E se ficar estranho entre nós depois?
Aeri lhe dá um aperto reconfortante no ombro.
— Nós ainda seríamos melhores amigas, não é? – Pergunta ela com um sorriso. — E, se for bom, por que não tentar? Quero dizer, não é como se fôssemos estranhas, nós nos conhecemos melhor do que ninguém. E se não der certo, podemos sempre voltar a ser apenas amigas.
As palavras dela fazem sentido para você, e a ideia de explorar seus sentimentos por ela está se tornando cada vez mais atraente. Você olha nos olhos dela, vendo a preocupação e o cuidado genuínos que ela tem com você.
— Ok. – Você diz respirando fundo.
Aeri sorri e se inclina para mais perto, o peito dela roçando no seu enquanto sussurra em seu ouvido.
— Tem certeza de que está pronta para isso, S/N? – Ela deixa a mão escorregar por entre suas pernas, provocando seu pau que já estava duro.
Você se arrepia e arqueia as costas contra o toque dela.
— Eu estou. – Você consegue dizer com a voz trêmula de desejo. — Eu quero isso. Com você.
Aeri sai do sofá, ajoelha-se na sua frente mais uma vez e tira a roupa dela antes de tirar a sua. Seu pau grande se solta, já meio duro com a ideia de estar com ela. Ela olha para você atentamente, com os olhos fixos nos seus e sorri.
— S/A, por que está desviando o olhar? Não é com isso que você fantasia quando está sozinha? Não é isso, mesmo para se masturbar? Eu, meus lindos seios e minha buceta apertada e pulsante? – As palavras dela causam um arrepio na sua espinha, ela se inclina para a frente, pressionando os seios contra o seu pau.
Com um grunhido brincalhão, Aeri começa a foder os seios dela no seu pau, os movendo para cima e para baixo, deslizando seu pau entre os montes macios dela. A sensação é incrível e você pode sentir seu pau endurecer a cada investida. Ela olha para você, com olhos escuros e intensos, e abre a boca para falar novamente.
— Porra... Não é isso que você quer? – Ela pergunta com a voz áspera de desejo. — Me sentir assim?
Seus quadris começam a se movimentar por conta própria, acompanhando as investidas dela, você solta um gemido quando o prazer a invade.
— Aeri... – Você consegue dizer entre um suspiro e outro.
Ela olha para você com olhos escuros e intensos, e sorri.
— Você gosta disso? – Ela pergunta, depois se inclina para a frente levando seu pau à boca.
A língua dela gira em torno da cabeça sensível, você arqueia as costas para fora do sofá, gritando ao sentir a experiência dela.
Aeri chupa o seu pau com a boca quente e molhada, os seus quadris começam a se mover por conta própria, acompanhando as investidas dela. Ela solta um gemido ao seu redor e seu orgasmo aumenta, enrolando-se em seu estômago enquanto ela a leva habilmente à beira do abismo. Os seios dela são macios e quentes contra o seu pau, quando você sente o clímax se aproximando, ela tira a boca e aperta os seios, movimentando até que a liberação seja iminente. Seu esperma jorra sobre os seios dela, cobrindo os mamilos rosados e descendo pelo decote. Ela geme, arqueando as costas enquanto seu esperma se espalha pelos seios dela, e quando finalmente recupera o fôlego, olha para você com um sorriso satisfeito.
— Era disso que você precisava? – Ela pergunta sem fôlego, enquanto se acomoda em seu colo.
Você acena com a cabeça, sua própria respiração vem em arfadas irregulares enquanto tenta recuperar o fôlego. Ela se inclina para a frente, pressionando os seios molhados e cobertos de esperma contra o seu rosto.
— Então limpe-os. – Ela ordena arqueando as costas.
Você leva o mamilo dela à boca, saboreando o gosto da pele dela e do seu esperma salgado, os mamilos dela estão duros e eretos sob a sua língua, você os chupa com avidez, saboreando a sensação da carne dela contra os seus lábios. Você passa para o outro seio, lambendo uma trilha de esperma da aréola até o mamilo, depois o coloca entre os dentes e o morde com cuidado.
Ela suspira arqueando as costas, os quadris se movem mais rápido, cavalgando no seu pau. A umidade dela a envolve, você sente o calor do corpo dela, a pele dela pressionada contra a sua. A sensação é quase avassaladora e você se vê perdendo o controle, com os quadris balançando loucamente enquanto tenta acompanhar o ritmo dela.
— Sim, assim! – Ela grita com as unhas cravadas em seus ombros. — Você está indo tão bem!
Os movimentos dela se tornam mais frenéticos, a respiração dela vem em arfadas irregulares enquanto ela se inclina para frente, enterrando o rosto em seu pescoço. A língua dela sai, traçando círculos em torno do lóbulo da sua orelha enquanto os quadris dela se movimentam para cima e para baixo, a levando mais fundo dentro dela a cada investida. Você pode sentir a rigidez dos músculos dela, a maneira como ela está segurando o orgasmo, esperando que você lhe dê permissão.
— Venha comigo. – Ela sussurra roucamente. — Vamos fazer isso juntas.
As palavras dela a emocionam, e à medida que os quadris dela continuam a se mover, você sente o orgasmo aumentar novamente. A sensação do corpo dela se movendo contra o seu, o calor da pele dela, a umidade da buceta dela, tudo isso é demais. Seus quadris balançam violentamente, a empurrando para cima, enquanto você sente sua liberação aumentando, crescendo, pronta para transbordar.
Ela olha para você com uma mistura de desejo e amor, com os olhos vidrados, quando o orgasmo atinge o ápice, vocês duas gemem em uníssono. Seu esperma jorra livremente, cobrindo a parte interna das coxas dela, ela grita, seu corpo se retesa, seus músculos se contraem em torno de você enquanto ela também goza. O clímax dela é intenso, o corpo dela estremece com a força, você sente as paredes dela a apertando com força, ordenhando até a última gota do seu orgasmo.
Seu orgasmo diminui, a deixando sem fôlego, com o peito arfando. Ela se inclina para você, descansando a cabeça em seu ombro, você pode sentir o calor do corpo dela contra o seu. Os cabelos dela caem sobre seu braço, fazendo cócegas em sua pele. Ela suspira satisfeita e você passa o braço em volta dela, a abraçando.
— Você é incrível. – Você diz a ela com a voz calma e cheia de admiração. — Quero dizer, nunca experimentei nada parecido com isso antes.
Ela podia sentir o peso de suas palavras, a sinceridade por trás delas, e isso faz com que o coração dela se encha de felicidade. Aeri olha para você, seus olhos verdes brilham de orgulho e amor.
— Fico feliz por poder dar isso a você. É para isso que servem as "amigas", certo? – Ela sorri, um sorriso genuíno e bonito que tira anos de sua idade.
Você não pode deixar de retribuir o sorriso, sentindo o calor se espalhar pelo seu corpo.
— Sim, acho que você tem razão. – Você diz ainda um pouco confusa. — Quero dizer, você é realmente incrível, sabia?
Ela ri com a respiração fazendo cócegas em seu pescoço.
— Oh, você também não é tão ruim. Agora, vamos tomar uma ducha juntas, talvez até uma segunda rodada enquanto estivermos lá dentro. – A voz dela é brincalhona e ela aperta seu braço um pouco antes de soltá-la.
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