#alicarnasso
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UN BELLISSIMO E SEMPRE VALIDO AUGURIO..
I doni più preziosi sono immateriali.
ΥΓΕΙΑ (Salute) - ΖΩΗ (Vita) - ΧΑΡΑ (Letizia) - ΕΙΡΗΝΗ (Pace) - ΕΥΘΥΜΙΑ (Gioia) - ΕΛΠΙΣ (Speranza)
Mosaico del IV sec. d.C. da Bodrum (Alicarnasso)
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La lega etrusca
di Michele Zazzi Il cosidetto Trono di Claudio Secondo alcuni autori antichi (Tito Livio, Dionigi di Alicarnasso, Servio ed altri) l’Etruria propria sarebbe stata divisa in dodici città o populi (duodecim populi), la cd dodecapoli o lega etrusca. Nessun documento ci fornisce però l’elenco completo delle dodici città. Si ritiene, ma non vi è piena concordia tra gli studiosi, che ne avrebbero…
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" La straordinaria grandezza dell'Impero Romano si manifesta prima di tutto in tre cose: gli acquedotti, le strade lastricate e la costruzione delle fognature"
Cosi scrisse Dionigi Alicarnasso nella sua opera principale "Antichità romane"
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«Dal Nilo partono due canali che non comunicano tra di loro, ma ciascuno si estende fino all'ingresso del santuario: uno gli scorre da una parte, uno dall'altra. Entrambi sono larghi cento piedi e ombrosi d'alberi. Poiché il santuario è al centro della città, esso dall'alto si può vedere da ogni direzione: è visibile perché il livello della città è stato sollevato con terrazzamenti mentre il santuario non si è mosso, rimanendo così come fu costruito in origine. Gli corre tutto intorno un muro scolpito. Dentro c'è un bosco di alberi che cresce intorno al grande tempio e, oltre, la statua di Bastet, meta di culto.»
Una descrizione di Erodoto di Alicarnasso (448 a.C. circa) del leggendario tempio di Bastet, ubicato nella città ormai scomparsa di Par-Bastet (Bubasti, per i greci). I fiumi artificiali che cingevano il tempio, facendolo somigliare a un'isola, erano consacrati alle figlie di Ra, le dee leonesse. Stando al mito, infatti, una leonessa era caduta nelle loro acque, emergendone sotto forma di gatta 🐈
*art by Emile Corsi
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IL LEGGENDARIO TEMPIO DI BASTET
Erodoto di Alicarnasso, noto come il “Padre della Storia”, ha viaggiato estensivamente attraverso il mondo antico, documentando le culture, le guerre e le meraviglie che ha incontrato. Tra le sue narrazioni affascinanti, troviamo anche la descrizione del leggendario tempio di Bastet, situato nella città di Bubasti nell’antico Egitto. Bastet, dea della casa, dell’amore, della fertilità, della…
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Il mausoleo di Alicarnasso è la monumentale tomba che Artemisia fece costruire per il marito, nonché fratello, Mausolo, satrapo della Caria, ad Alicarnasso (l'attuale Bodrum, in Turchia) tra il 353 a.C. e il 350 a.C.[1] Era una delle sette meraviglie del mondo antico, fu costruito da Pitide e vi lavorarono artisti come Briasside, Leochares, Timoteo e Skopas (quest'ultimo, di Paros). Fu distrutto da un terremoto e oggi sono visibili solo alcune rovine.
Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, ci ha lasciato una descrizione delle dimensioni dell'edificio:
«… i lati sud e nord hanno una lunghezza di 63 piedi (ca. 18,67 metri); sulle fronti è più corto. Il perimetro completo è di 440 piedi (ca. 130,41 metri); in altezza arriva a 25 cubiti (ca. 11,10 metri) ed è circondato da 36 colonne; il perimetro del colonnato è chiamato pteron […]. Skopas scolpì il lato est, Bryaxis il lato nord, Timotheos (Timoteo) il lato sud e Leochares quello ovest ma, prima che completassero l'opera, la regina morì. Essi non lasciarono il lavoro comunque, finché non fu completato, decisero che sarebbe stato un monumento sia per la loro gloria sia per quella della loro arte ed anche oggi essi competono gli uni con gli altri. Vi lavorò anche un quinto artista. Sullo pteron si innalza una piramide alta quanto la parte bassa dell'edificio che ha 24 scalini e si assottiglia progressivamente fino alla punta: in cima c'è una quadriga di marmo scolpita da Piti. Se si comprende anche questo l'insieme raggiunge l'altezza di 140 piedi (ca. 41,50 metri)...»
Tali erano la magnificenza e l'imponenza della tomba di Mausolo che il termine mausoleo venne poi usato per indicare tutte le grandi tombe monumentali.
Alcuni resti del Mausoleo, soprattutto i resti dei cavalli e della quadriga che vi era alla sua sommità, sono conservati e visibili al British Museum di Londra, dove vi è anche un'impressionante spiegazione delle proporzioni dell'opera, partendo dalle dimensioni (già di per sé notevoli) dei resti dei cavalli lì esposti.
Nella figura a destra viene citata la struttura dello Shrine of Remembrance, che è ispirata al mausoleo di Alicarnasso. Oltre a questa struttura ne esiste anche un'altra, ispirata a questo mausoleo, che è la House of the Temple situata al civico 1733 di Sixteenth Street NW a Washington.
Presenta elementi architettonici quali la palmetta fiammeggiante.
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Esistono innumerevoli versioni della leggenda di Romolo e Remo e della fondazione di Roma, tutte tese alla glorificazione degli antenati dei Romani e della gens Iulia. Ci sono stratificazioni tra diverse leggende, dettagli diversi e "rami laterali", di volta in volta tesi a togliere o ad aggiungere onore e diritti ai Romani. La leggenda della fondazione di Roma è riportata dallo storico romano Tito Livio nel libro I della sua Storia di Roma. Di essa riferiscono anche Dionigi di Alicarnasso, Plutarco, Varrone.
Questo racconto è da sempre stato ritenuto una favola, risalente al periodo fra il IV e il III secolo a.C.[senza fonte]. Per molti critici la città di Roma si era addirittura formata soltanto centocinquanta anni più tardi, all'epoca dei re Tarquini (fine del VII secolo a.C.) Tuttavia, sul colle del Palatino, durante alcuni lavori esplorativi, nel 2007 sarebbe stato ritrovato il lupercale: questo santuario, dove i Romani veneravano il Dio Luperco (Faunus lupercus), è collegato al racconto dell'allattamento di Romolo e Remo da parte della leggendaria lupa.
Romolo e Remo (o, secondo alcuni autori antichi, Romo sono, nella tradizione mitologica romana, due fratelli gemelli, uno dei quali, Romolo, fu il fondatoreeponimo della città di Roma e suo primo re. La data di fondazione è indicata per tradizione al 21 aprile 753 a.C. (detto anche Natale di Roma e giorno delle Palilie). Secondo la leggenda, erano figli di Rea Silvia (Rhea Silvia), discendente di Enea, e di Marte
Romulus und Remus by Joseph Binder
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Il settembre degli antichi Romani
Il mese di settembre nell’antica Roma era importante per due ragioni, la fine della raccolta dell’uva e i ludi romani o Magni, anche se in questo mese si festeggiavano i Ludi Fatali e i Ludi Trionfali. I Ludi Magni, detti anche Ludi Romani, erano i giochi pubblici dedicati a Giove che si svolgevano dal 4 al 19 settembre,la loro location era il Circo Massimo ed in occasione di questo evento erano inscenate delle tragedie teatrali ispirate a quelle greche. Questa festa era molto sentita dalla cittadinanza al punto che, come avveniva in Grecia, la presenza del popolo era fondamentale. La festività iniziava il 4 settembre con i Ludi Scenici, spettacoli teatrali portati a Roma soltanto nel 300 a.C. introdotti per la prima volta per rendere omaggio agli dei e placare la loro ira che era stata ritenuta la causa di una pestilenza che aveva colpito la città. Dall’Etruria provenivano i ballerini che si esibivano accompagnati da un flauto e duravano fino al 13 settembre, quando veniva festeggiato l’anniversario del tempio Ottimo Massimo sul Campidoglio insieme all’Epulum Iovis, un banchetto cui erano invitati anche gli dei a partecipare, le cui statue erano disposte su dei letti accanto ai tavoli dei presenti. Il momento più atteso dei giochi erano i Ludi Circenses del 15 settembre che si aprivano con una processione che attraversava il foro per raggiungere il tempio di Giove del Circo Massimo dove si svolgevano poi i giochi e li venivano svolti dei sacrifici in onore degli dei, con buoi uccisi e offerti a Giove. Secondo Eutropio, i Ludi furono istituiti da Tarquinio Prisco e, per Tito Livio, dopo la conquista di una cittadina presso Albano laziale, ma Dionigi di Alicarnasso e Cicerone indicano la loro istituzione dopo la vittoria dei Romani sui Latini presso il Lago Regillo nel V secolo a.C. Dal 347 a.C. i Ludi vennero organizzati dagli aediles curules, cioè dai magistrati patrizi, con giochi come pancrazio, corsa, pugilato, lancio del giavellotto, lancio del peso, lancio del disco, corse equestri. I ludi hanno avuti differenti significati, a seconda di ogni celebrazione, per esempio c’erano ludi trionfali e ludi funerari, ma anche per la celebrazione di un tempio dedicato ad una divinità, oltre ai ludi gladiatorii, le venationes (caccia e uccisione di animali selvatici nell’arena) e i ludi scaenici (commedie, tragedie e musica). Il 20 settembre era la festa del giorno della nascita di Romolo, il cui tempio venne costruito come vestibolo di accesso al Tempio della Pace, considerando il fondatore della città come colui che portò gloria e pace a Roma e per questo venne divinizzato sin dai tempi della monarchia. Poi il 23 settembre si celebrava la nascita di Augusto imperatore al Tempio dedicato ad Apollo in Campo Marzio, risalente al 431 a.C. e costruito per ringraziare il dio di aver posto fina ad una epidemia che aveva colpito la città. Read the full article
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ANALISI ARCHEOMETRICHE PER I MOSAICI DELLA CASA DI CHARIDEMOS, ALICARNASSO, TURCHIA
ANALISI ARCHEOMETRICHE PER I MOSAICI DELLA CASA DI CHARIDEMOS, ALICARNASSO, TURCHIA
Diciannove tessere di mosaici rinvenuti tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo ad Alicarnasso, nel distretto di Bodrun, in Turchia, sono state sottoposte ad analisi archeometriche e possono far luce sul tardo periodo romano del centro urbano. Lo scavo archeologico realizzato nel 1856 da Charles T. Newton e quello recente, tra il 1990 e il 1993 da parte di un team congiunto danese-turco,…
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#Alicarnasso#analisi archeometriche#Casa di Charidemos#Charles T. Newton#University of Southern Denmark
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Bodrum, una delle cittá 🌁 più belle della costa turca. Un imponente porto, eleganti boutique e botteghe di artigianato. Ristoranti di ogni tipo e tanti locali notturni. Nella storia greca era una cittá molto importante: Alicarnasso , cittá natale del noto storico Erodoto. Ora è una cittá molto fotogénica con tanti angoli da scoprire. Bodrum, una de las ciudades más bellas de la costa turca. Un puerto imponente, elegantes boutiques y tiendas de artesanía. Restaurantes de todo tipo y muchas discotecas. En la historia griega fue una ciudad muy importante: Halicarnaso, lugar de nacimiento del famoso historiador Herodoto. Ahora es una ciudad muy fotogénica con muchos rincones por descubrir. #bodrumbodrum #costaturca #elengazanellasemplicita #artigianatoartistico #localinotturni #cittáimportante #alicarnasso #Erodoto #fotogenico📷 #scoprireilmondo #bellezaysalud #eleganciatotal #tiendasconencanto #halicarnaso (en Bordum, Tukey) https://www.instagram.com/p/CFVR714ntH2/?igshid=ye1bzmhkhxov
#bodrumbodrum#costaturca#elengazanellasemplicita#artigianatoartistico#localinotturni#cittáimportante#alicarnasso#erodoto#fotogenico📷#scoprireilmondo#bellezaysalud#eleganciatotal#tiendasconencanto#halicarnaso
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Ogni giorno
Ogni giorno una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più forte dei creditori se non vuole farsi inculare.
Ogni giorno un leone si sveglia e sa che dovrà svegliare la leonessa per mandarla a caccia, visto che lui è un fannullone di merda e sta a leccarsi le palle tutto il giorno.
Non importa che tu, tumblero, sia leone o gazzella o leonessa o creditore o palle di felino. Sappi che ogni giorno ti sveglierai e dovrai ringraziare @kon-igi di esistere.
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Reggiseni
In un post di qualche giorno fa, @kon-igi mirabilmente e con il suo stile irriverente (in senso “vernacoliere”, citazione non a caso) spiegava il passaggio transgenere sessuale partendo dal mito delle Amazzoni, in particolare dal leggendario scontro raccontato nell’Iliade tra Achille e Pentesilea. Leggetelo per le spiegazioni biologiche, davvero importanti anche in vista di successive discussioni su un tema che è necessario da conoscere e da affrontare, io gli ho promesso che appena avuto un po’ di tempo avrei scritto delle chicche sulle leggendarie guerriere.
Secondo la leggenda e la storiografia di Erodoto, le Amazzoni erano un popolo guerriero formato da sole donne che viveva ai limiti orientali del mondo allora conosciuto, la Scizia, un vastissimo territorio che corrisponde a zone dell’odierna Romania, il Caucaso, espandendosi verso Oriente a parti del Turkemistan, Kazakistan e l’Iran, vivendo in prossimità dei fiumi. Erano famose guerriere che vivevano in società di tipo matriarcale, con due regine, una nei tempi di pace e una nei tempi di guerra. Del loro rapporto con i maschi, ci sono diverse versioni: le più famose raccontano che i maschi erano considerati schiavi e non potevano usare le armi, venendo usati solo a scopi riproduttivi; altre invece, come nella Geografia di Strabone (XI.5.4-5) raccontano che alcune migravano nei territori dei Gargareni (più o meno l’odierna Cappadocia), e si accoppiavano con i maschi di quella popolazione in segreto e al buio, affinchè non si potesse conoscere l'identità dell'altro.
Ma arriviamo al punto divertente: è verissimo che l’etimologia della parola Amazzone significa “senza un seno”, pratica che lo stesso Ippocrate nella Medicina descrive venisse effettuata bruciando la mammella con un disco incandescente di rame, per favorire il tiro con l’arco, e successive tradizioni seguono in parte questa idea, come Virgilio nell’Eneide (I, 466-496) che descrive la bellissima Pentesilea con l’elmo frigio e una cinta d’oro a comprimerle il seno (milibus ardet, aurea subnectens exsertae cingula mammae, bellatrix, audetque viris concurrere). Ma c’è un grande problema: in tutta l’iconografia delle Amazzoni, non c’è mai prova di questa amputazione, anzi spesso sono dipinte e scolpite con un florido seno; esempio più eclatante è il fregio della Amazzonomachia del Mausoleo di Alicarnasso. Questo perchè probabilmente ci fu un errore di traduzione: il termine di origine armene mazon, guerriera, si confuse con mastos, mammella; masa in altre lingue del territorio indica la luna, e nell’iconografia le Amazzoni avevano un piccolo scudo con disegnata una mezzaluna, probabilmente legata ad antichissimi culti lunari. Altra versione ancora fa derivare amazzone da ha-mazan, persiano per donna guerriera.
Rimangono altre piccole curiosità:
- vero che Achille nell’Iliade uccide tutte le 12 guerriere amazzoni accorse in aiuto dei Troiani, e il suo scontro con Pentesilea è una delle scene più memorabili del poema: Omero fa vincere Achille, tra l’altro Achille ferisce Pentesilea al seno (punto centrale della questione dal punto di vista simbolico) e si innamora della bellissima guerriera mentre cade esanime a terra, ma la vittoria era chiara dato che l’Iliade è il poema “dell’Ira di Achille”; versioni successive davvero raccontano di fantasie necrofile del Pelide, altre che fu ferito a Morte dalla guerriera e solo l ‘intervento di Teti presso Zeus portò all’epilogo conosciuto; tutte però confermano che fu Achille a consegnare emozionato alle Amazzoni la salma della loro regina, e lo era così tanto che alcuni guerrieri achei lo derisero, e ne ebbe la peggio Tersite, ucciso a pugni dall’eroe;
- le gesta delle Amazzoni erano uno dei fulcri di un altro poema epico, all’epoca dell’Iliade altrettanto famoso, l’Etiopide, attribuita da fonti antiche ad Arctino di Mileto, d cui però non ci rimangono che dei piccoli frammenti;
- le Amazzoni erano famose per l’abilità a cavallo, tanto che ancora adesso si usa amazzone per una donna che cavalca, e per le armi: Pentesilea usò durante lo scontro probabilmente una sagaris, scure d'arcione utilizzata dalle popolazioni nomadi che abitavano le steppe euro-asiatiche;
- la zona delle foreste equatoriali sudamericane si chiama Amazzonia perchè nel 1542 il cappellano della spedizione comandata da Francisco de Orellana, Gaspar de Carvajal, descrivendo lo scontro tra i soldati e gli indigeni, che probabilmente erano della popolazione conosciuta come Tapuyas, notò che presero parte alle scontro anche le donne; nella “Relacion del nuevo descubrimento del famoso Rio Grande que descubrió por muy gran ventura el Capitan Francisco de Orellana" il cappellano descrisse l’attraversamento del Capitano Orellana di un immenso fiume, che in un primo momento fu chiamato Rio De Orellana, ma poi cambiò in Rio delle Amazzoni proprio in ricordo delle donne guerriere che tendevano imboscate ai bordi del fiume.
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SETTE MERAVIGLIE DEL MONDO ANTICO
-Piramide del re della IV dinastia Cheope, III millennio a.C., antico regno
-Faro di Alessandria, 300-280 a.C., Isola di Pharos, rimase funzionante fino al XIV secolo
-Colosso di Rodi, III secolo a.C., si trovava probabilmente nel porto di Rodi, in Grecia
-Statua di Zeus Criselefantina a Olimpia, realizzata dallo scultore ateniese Fidia nel 436 a.C. e collocata nella navata centrale del tempio di Zeus a Olimpia
-Tempio di Artemide o Artemision, Efeso, attuale Turchia, è stato costruito la prima volta nel VIII secolo a.C. ma poi è stato più volte ristrutturato e modificato
-Giardini pensili di Babilonia, vicino all’odierna Baghdad, furono edificati per volere del re Nabucodonosor II
-Mausoleo di Alicarnasso, monumentale tomba che Artemisia commissionò a Pitide per il marito Mausolo tra il 353 e il 350 a.C., ad Alicarnasso
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Sergio Costanzo - Da Zero a Mille, o della memoria dannata di Pisa
Sergio Costanzo – Da Zero a Mille, o della memoria dannata di Pisa
Da Zero a Mille Sergio Costanzo Editore: Campano, Pisa. ISBN - 9788865285824 Da Zero a Mille è il frutto di una paziente ricerca, quella dei testi di chi scrisse di Pisa, a partire dagli eruditi greci e latini dal V secolo avanti Cristo. Aneddoti, battaglie, contratti commerciali, commesse reali o imperiali, cronache. Di Pisa parlarono, Licofrone, Catone, Dionigi di Alicarnasso, Plinio, Ovidio,…
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Artemisia, la regina di Caria (Alicarnasso) http://www.diggita.it/v.php?id=1628737
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FUNDAMENTAL ANALYSIS Microsoft Corporation (MSFT) sviluppa, concede in licenza e supporta software, servizi, dispositivi e soluzioni in tutto il mondo. Il suo segmento di produttività e processi aziendali offre Office, Exchange, SharePoint, Microsoft Teams, sicurezza e conformità di Office 365 e Skype for Business, nonché le relative licenze di accesso client (CAL); Skype, Outlook.com, OneDrive e LinkedIn; e Dynamics 365, un set di soluzioni aziendali basate su cloud e locali per piccole e medie imprese, grandi organizzazioni e divisioni aziendali. Curiosità: Lo sapevi che Microsoft è una tra le cinque aziende degli Stati Uniti con il maggior numero di brevetti? Ne registra circa 3mila ogni anno! Di seguito una rapida overview dei principali fattori di bilancio della società. ART PLACE TO VISIT Procida è tra le isole gioiello del Mediterraneo situata nel Golfo di Napoli. L’isola, che comprende nella sua struttura geografica anche il vicino e disabitato isolotto di Vivara, è di origine vulcanica ed è nata dalle eruzioni di vulcani sommersi. L’attuale nome dell’isola risale all’epoca romana ed è riconducibile a più ipotesi: secondo una prima il nome deriverebbe dal nome greco pròkeitai, ovvero “giace” poiché osservandola dal mare, sembra che essa sia stesa e sdraiata; secondo un’altra versione il suo nome deriverebbe dal verbo greco prochyo, in latino profundo, proprio perché l’isola sembrerebbe essere stata profusa, ovvero sollevata dal fondo del mare e dalla Terra ed esposta all’esterno. Secondo Dionigi di Alicarnasso, invece, il nome deriverebbe da quello di una nutrice di Enea sepolta da lui stesso quando approdò sull’isola. Immagini in background: Isola di Procida. Curiosità: Lo sapevi che L'isola di Procida è stata nominata Capitale italiana della cultura per il 2022? Visita @coneicom per altri post sulla Finanza. Scopri la magia di #procida #microsoft #fundamentalanalisis #fundamentalanalysis📊 #fundamental #fundamentals #procidaisland #italia #italy #napoli #naples #capitalecultura #culture #coneicom https://www.instagram.com/p/CM0FxJ1gDSV/?igshid=1khs80k1my0jz
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