#agriturismo in città
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Agriturismo In Città To Bring the Agritourism Experience to Residents Living In The City.
Agriturismo in the City is an innovative initiative that brings the agritourism experience to the heart of the city.
This project, presented by Agriturist Lazio with the contribution of Arsial and the Lazio Region, aims to create thematic routes to bring citizens, tourists, and students closer to typical regional products. These routes intend to inform and enlighten people about the significance of local agriculture and the diversity of regional products. These routes provide a distinctive chance to explore and admire Lazio's diverse and rich agricultural products. The project links the urban and rural realms, delivering the genuine agritourism encounter directly to citizens. It rekindles the region's agricultural heritage and advances the worth of local products. Moreover, urban agritourism can bolster the local economy, advertise Lazio's agricultural goods, and advance environmental sustainability. This endeavor honors Lazio's customs and conventions while advocating for conscientious and sustainable tourism. Ultimately, L'Agriturismo in Città is a program that heightens regional agriculture, publicizes characteristic local merchandise, and fosters a greater understanding of sustainable farming practices. This initiative deserves support and encouragement due to its positive impact on the community and local economy.
In celebration of World Tourism Day, Agriturist is promoting thematic routes in the historic center of Rome, allowing visitors to discover and taste typical regional products.
On the occasion of World Tourism Day, Agriturist Lazio, with contributions from Arsial and the Lazio Region, introduces its project of themed routes. These routes connect visitors, locals, and students with these routes.
"Agritourismo in the City" is the initiative's title to be presented on Wednesday, September 27, at precisely 3:30 p.m. at Palazzo della Valle Corso Vittorio Emanuele II 101 in Rome. Agriturist National President Augusto Congiunti and Agriturist Lazio President Stefano Augugliaro will be in attendance. The industry will feature routes and itineraries among the agricultural products of Lazio's agritourism farms.
In Rome's historic center, visitors can savor a distinctive experience that combines the area's rich history, vibrant culture, and flavorful cuisine. This unique blend showcases the best of the region, ensuring an unforgettable experience.
"Agritourisms," according to Agriturist Lazio President Stefano Augugliaro, "not only embodies an exceptional economic and social inheritance, a flawless amalgamation of novelty and custom, but they also constitute one of the most reliable infrastructure networks to infuse a top-quality tourism proposition, genuinely competitive, as it connects its distinctiveness to eco-friendliness, sustainability, and individual well-being.
Scan the QR code on the poster to book your free, customized tasting tour appointment. For press accreditation: immagine@[email protected]
To participate in an Agritourism in the City-themed trail, please follow the instructions below:
1 - Educate yourself about the Project: Agriturist Lazio introduced the thematic routes project on World Tourism Day. 1. 2. Find additional information on Agriturist Lazio's official website or get in touch with the organization directly.
2 - Route Selection: The thematic routes aim to increase awareness of local specialties. Select the most intriguing course based on the products or areas you want to explore. 1. 2.
3 - According to some sources, the booking may be required beforehand to take part in the tasting route. 2. Scan the QR code on the poster to reserve your spot. 2.
4 - Participation is encouraged. After making a reservation, you can join the themed tour on a specific date and time. Throughout the journey, you can explore and enjoy the variety and abundance of Lazio's agricultural offerings. 1.
It's advisable to confirm this information directly with the organization since there may be differences in the specifics.
🟠 Italiano
L’Agriturismo in Città è un’iniziativa innovativa che porta l’esperienza dell’agriturismo nel cuore della città. Questo progetto, presentato da Agriturist Lazio con il contributo di Arsial e della Regione Lazio, mira a creare percorsi tematici per avvicinare cittadini, turisti e studenti ai prodotti tipici regionali. I percorsi tematici sono progettati per educare e sensibilizzare le persone sull’importanza dell’agricoltura locale e sulla varietà dei prodotti tipici regionali. Questi percorsi offrono un’opportunità unica per scoprire e apprezzare la ricchezza e la diversità dei prodotti agricoli del Lazio. Questo progetto rappresenta un ponte tra la città e la campagna, portando l’esperienza autentica dell’agriturismo direttamente ai cittadini. È un modo per riscoprire le radici agricole della regione e per valorizzare i prodotti locali. Inoltre, L’Agriturismo in Città offre un’opportunità per sostenere l’economia locale, promuovendo i prodotti agricoli del Lazio e contribuendo alla sostenibilità ambientale. È un’iniziativa che celebra la cultura e le tradizioni del Lazio, promuovendo un turismo responsabile e sostenibile. In conclusione, L’Agriturismo in Città è un progetto che valorizza l’agricoltura locale, promuove i prodotti tipici regionali e contribuisce a creare una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’agricoltura sostenibile. È un’iniziativa che merita di essere sostenuta e promossa per il suo contributo alla comunità e all’economia locale.
Giornata Mondiale del Turismo – Agriturist promuove percorsi tematici alla scoperta dei prodotti tipici regionali nel centro storico di Roma In occasione della Giornata Mondiale del Turismo, Agriturist Lazio, con il contributo di Arsial e della Regione Lazio, presenta il progetto dei percorsi tematici, al fine di fare avvicinare cittadini, turisti e studenti, ai prodotti tipici regionali.
“L’Agriturismo in Città, percorsi ed itinerari tra i prodotti agricoli degli agriturismi del Lazio” è il titolo dell’iniziativa che sarà presentata proprio mercoledì 27 settembre alle ore 15:30, presso Palazzo della Valle, Corso Vittorio Emanuele II 101 a Roma, alla presenza del Presidente nazionale di Agriturist Augusto Congiunti e del Presidente di Agriturist Lazio Stefano Augugliaro.
Nell’inimitabile cornice del centro storico di Roma, le persone potranno vivere un’esperienza unica, che lega storia, cultura e sapori, in un connubio capace di valorizzare al meglio le eccellenze del territorio. “Gli agriturismi – dichiara il Presidente di Agriturist Lazio Stefano Augugliaro – non solo rappresentano uno straordinario patrimonio economico e sociale, perfetta sintesi tra innovazione e tradizione, sono una delle più solide reti infrastrutturali sulla quale innervare una proposta turistica di alta qualità, realmente competitiva, perché lega la sua unicità al green, alla sostenibilità ed al benessere della persona”.
Scansionando il codice QR presente in locandina si può prenotare l’orario del percorso personalizzato di degustazione gratuito Per accrediti stampa: [email protected]
Per partecipare a un percorso tematico dell’Agriturismo in Città, è possibile seguire le seguenti indicazioni:
Informarsi sul Progetto: Il progetto dei percorsi tematici è stato presentato da Agriturist Lazio in occasione della Giornata Mondiale del Turismo 1 . 2. Puoi cercare ulteriori dettagli sul sito ufficiale di Agriturist Lazio o contattare direttamente l’organizzazione.
Scelta del Percorso: I percorsi tematici sono progettati per far conoscere i prodotti tipici regionali. Puoi scegliere il percorso che più ti interessa in base ai prodotti o alle zone che desideri esplorare. 1. 2.
Prenotazione: Secondo alcune fonti, potrebbe essere necessario prenotare in anticipo la partecipazione al percorso di degustazione 2. Questo può essere fatto scansionando il codice QR presente in locandina 2.
Partecipazione: Una volta prenotato, puoi partecipare al percorso tematico nel giorno e nell’orario stabiliti. Durante il percorso, avrai l’opportunità di scoprire e apprezzare la ricchezza e la diversità dei prodotti agricoli del Lazio 1.
Ricorda che è sempre una buona idea verificare queste informazioni direttamente con l’organizzazione, poiché i dettagli possono variare.
Press release sent initially by Andrea Titti, Editor-in-Chief at Meta Magazine.
#the board behind#theboardbehind#agriturismo in città#Agritourism experience#agriturist#agriturist lazio#cultura e sapori
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TENUTA CON VILLA E CASALI,
10,5 HA DI TERRENO, VIGNETO, OLIVETO
3.950.000 Euro
Non lontano da Siena e dalle Crete Senesi, tenuta con prestigiosa villa padronale in vendita. Il borgo risalente XVII secolo si compone di vari edifici abitativi adibiti ad agriturismo (20 camere per totali 46 posti letto) e dispone di una cantina di vinificazione moderna. I terreni dell'azienda (10,5 ha) ospitano un vigneto (3,5 ha) e un oliveto (5,0 ha) che producono rispettivamente 26.000 bottiglie di vino e 2.500 kg di olio l'anno.
La proprietà si trova a circa 5' da un paese con tutti i servizi e a circa 11 km da Asciano in Val d'Orcia. La posizione vicina allo svincolo della superstrada permette anche di raggiungere facilmente tutte le città d'arte della Toscana (Siena, Firenze, Montalcino, Arezzo, Cortona, Pienza...).
La villa padronale (1.365 mq, 9 camere e 10 bagni), risalente al XVII secolo, è accessibile tramite un lungo viale alberato e presenta un importante ingresso monumentale. L’edificio è organizzato su quattro piani:
- Piano interrato: cantine storiche per l'invecchiamento (155 mq, collegate tramite un tunnel seminterrato alla nuova cantina di vinificazione.
- Piano terra: loggiato, grande sala ristorante con cucina professionale, reception con punto vendita, orciaia per la conservazione dell’olio, cappella privata e appartamento indipendente (soggiorno con cucina e tre camere con bagno en-suite);
- Piano primo: loggiato, salone centrale con angolo colazioni, cucina dedicata e sei camere con bagno en suite;
- Piano secondo: ampie soffitte abitabili (da ristrutturare).
Accanto alla casa si trovano poi la nuova cantina (210 mq, costruita sotto all'agriturismo menzionato sotto) con locali di vinificazione e magazzino per lo stoccaggio e una rimessa (165 mq) per i mezzi agricoli e le attrezzature usate nella coltivazione.
Dietro alla villa, una colonica ristrutturata (230 mq, 4 camere e 5 bagni) è strutturata su due piani ed è in buone condizioni ma ulteriormente migliorabile con alcuni interventi di ammodernamento. Al piano terra si trovano, oltre ad alcuni locali tecnici, l'ingresso, uno spazioso soggiorno, la cucina, una camera e due bagni di servizio. Salendo al primo piano si arriva a un disimpegno che conduce poi a un salotto e a tre camere con bagno en-suite.
Accanto alla villa si trova invece l'agriturismo (350 mq, 7 camere e 5 bagni) diviso attualmente in quattro accoglienti appartamenti per gli ospiti, tutti con accesso indipendente:
- App. A (95 mq): soggiorno con cucina, due camere, bagno e soppalco;
- App. B (85 mq): soggiorno con cucina, due camere e bagno;
- App. C (40 mq): soggiorno con cucina, camera e bagno;
- App. D (130 mq): soggiorno con cucina, due camere, due bagni e cabina armadio.
La vecchia limonaia (45 mq) è stata interamente ristrutturata e riconvertita in una graziosa dependance composta di zona giorno con cucina, camera e bagno.
Completano la proprietà un magazzino (30 mq).
In posizione riservata ma facilmente accessibile, si trovano due piscine con solarium (11 × 5 m e 14 × 7 m), ideali per trovare ristoro nelle calde giornate estive.
La proprietà è circondata da 10,5 ha di terreno in totale. Una piccola porzione di bosco (0,6 ha) è corredata da seminativi (1,5 ha) che potrebbero essere usati per impiantare nuovi vigneti o altre colture. L'azienda è condotta con metodo biologico.
L'oliveto (5,0 ha), con piante di varietà tipicamente toscane e locali, produce circa 2.500 kg di olio all'anno che vengono poi stoccati nell'orciaia della villa.
Il vigneto (3,4 ha) è composto di varietà Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Sangiovese. Attualmente l'azienda non produce vino in proprio ma vende l'uva (coltivata con metodo biologico) a un produttore locale che si occupa della lavorazione e della vinificazione.
Quando era in attività l'azienda produceva circa 195 hl di vino l'anno, imbottigliandone una parte e vendendo il resto come sfuso. La produzione si concentrava su quattro vini in purezza (con un potenziale per circa 26.000 bottiglie/anno):
- Toscana Rosso IGT: Sangiovese 100%
- Toscana Rosso IGT: Cabernet Sauvignon 100%
- Toscana Rosso IGT: Merlot 100%
- Toscana Rosso IGT: Syrah 100%
Esiste la possibilità di comprare ulteriore terreno (bosco, seminativo e vigneto) e un casolare da ristrutturare (621 mq) che potrebbe essere usato per espandere ulteriormente l'attività ricettiva.
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Esperienza Unica in Natura: Benvenuti all'Agriturismo Pian di Botta
Esperienza Unica in Natura: Benvenuti all'Agriturismo Pian di Botta. Immerso nella maestosità della natura, dove il canto degli uccelli si mescola armoniosamente con il fruscio degli alberi, l'Agriturismo Pian di Botta offre un'oasi di pace e serenità per gli amanti della vita all'aria aperta e della buona cucina.
Situato nel cuore della splendida campagna [inserire regione], lontano dal trambusto della città, questo incantevole agriturismo promette un'esperienza autentica e indimenticabile per i suoi ospiti.
Un Rifugio per Gruppi: Casa Vacanze Immersa nel Verde
All'Agriturismo Pian di Botta, ci impegniamo a offrire un'accoglienza calorosa e un'ospitalità genuina per gruppi di ogni dimensione.
Le nostre case vacanze sono progettate per garantire il massimo comfort e relax, con un tocco di rustica eleganza che si fonde perfettamente con l'ambiente circostante.
Alloggi Accoglienti e Spaziosi
Le nostre sistemazioni sono arredate con gusto e cura per offrire un ambiente accogliente e confortevole.
Le camere sono ampie e luminose, dotate di ogni comfort moderno per garantire un soggiorno rilassante e piacevole.
Che si tratti di una fuga romantica per due o di una riunione di famiglia, le nostre case vacanze sono perfette per soddisfare le esigenze di ogni gruppo.
Cucina Tradizionale e Prodotti Locali
Uno dei momenti più attesi dai nostri ospiti è sicuramente quello legato alla gastronomia. Presso l'Agriturismo Pian di Botta, vi invitiamo a scoprire i sapori autentici della cucina tradizionale Toscana.
I nostri chef esperti preparano piatti deliziosi utilizzando ingredienti freschi e di alta qualità, molti dei quali provenienti direttamente dalla nostra terra.
Dalle specialità della cucina contadina alle prelibatezze della cucina internazionale, il nostro menu offre un'ampia varietà di opzioni per soddisfare ogni palato.
Attività all'aria Aperta e Relax
Oltre alla deliziosa gastronomia e agli alloggi confortevoli, l'Agriturismo Pian di Botta offre una vasta gamma di attività per gli amanti della natura e dello sport.
Che si tratti di escursioni panoramiche, passeggiate a cavallo o semplicemente di relax in piscina, c'è qualcosa per tutti.
I nostri ospiti possono esplorare i sentieri naturali circostanti, immergersi nella tranquillità della campagna o partecipare a lezioni di cucina per imparare i segreti della nostra cucina tradizionale.
Pian di Botta: Un Luogo da Ricordare
Con la sua bellezza naturale mozzafiato, la sua calda ospitalità e la sua deliziosa cucina, l'Agriturismo Pian di Botta è molto più di una semplice casa vacanze: è un'esperienza da vivere e ricordare.
Che si tratti di un weekend romantico, di una riunione di famiglia o di una vacanza con gli amici, vi invitiamo a lasciarvi cullare dal fascino senza tempo di questo luogo straordinario e a creare ricordi preziosi che dureranno per sempre.
Prenota la Tua Avventura
Se desiderate fuggire dallo stress quotidiano e immergervi nella bellezza della natura, non c'è posto migliore dell'Agriturismo Pian di Botta.
Contattateci oggi stesso per prenotare il vostro soggiorno e preparatevi a vivere un'esperienza indimenticabile in uno dei luoghi più incantevoli d'Italia.
Benvenuti all'Agriturismo Pian di Botta, dove ogni momento è un'opportunità per creare ricordi duraturi e connettersi con la bellezza della vita all'aria aperta.
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Scopri il Fascino di Pian di botta: Il Tuo Rifugio Perfetto per Vacanze in Gruppo
Scopri il Fascino di Pian di botta: Il Tuo Rifugio Perfetto per Vacanze in Gruppo. Nel cuore della pittoresca campagna toscana sorge un gioiello nascosto: l'Agriturismo Pian di botta.
Questo incantevole rifugio offre non solo un'esperienza autentica della vita rurale, ma anche una destinazione perfetta per gruppi in cerca di momenti indimenticabili insieme.
Con una vasta gamma di servizi e attività, Pian di botta è la scelta ideale per le tue vacanze in gruppo, promettendo avventure, relax e divertimento per tutti.
Accoglienza e Comfort a Misura di Gruppo
Il nostro agriturismo è progettato per accogliere gruppi di ogni dimensione, garantendo un soggiorno confortevole e piacevole per tutti i partecipanti.
Le nostre case vacanze sono ampie e completamente arredate, offrendo spazi comuni accoglienti e camere spaziose dove rilassarsi dopo una giornata di esplorazione.
Con cucine completamente attrezzate, è possibile preparare deliziosi pasti in compagnia, sfruttando al meglio i prodotti locali freschi e genuini.
Attività per Tutti i Gusti
Che tu sia un'appassionato di attività all'aria aperta o preferisca il relax totale, Pian di botta ha qualcosa da offrire per tutti i gusti.
Per gli amanti della natura, le passeggiate nei dintorni offrono panorami mozzafiato e la possibilità di esplorare la ricca flora e fauna della zona.
Gli appassionati di avventura possono cimentarsi in escursioni in mountain bike o gite a cavallo attraverso i suggestivi sentieri circostanti.
Per coloro che desiderano immergersi nella cultura locale, organizziamo visite guidate ai pittoreschi borghi circostanti e degustazioni di vini presso le rinomate cantine della zona.
E dopo una giornata piena di attività, cosa c'è di meglio di una serata rilassante intorno al fuoco con gli amici, condividendo storie e creando ricordi indimenticabili?
Esperienze Autentiche della Vita Rurale
Lontano dal trambusto della città, Piandibotta offre un'esperienza autentica della vita rurale toscana.
I nostri ospiti possono partecipare alle attività agricole quotidiane, come la raccolta delle olive o la vendemmia, vivendo appieno il ritmo tranquillo e rilassante della campagna.
Con le nostre lezioni di cucina tradizionale, puoi imparare i segreti della cucina toscana e portare a casa con te nuove abilità culinarie da condividere con famiglia e amici.
Assistenza Personalizzata
Il nostro team dedicato è sempre a disposizione per garantire che il tuo soggiorno a Piandibotta sia indimenticabile.
Dalla pianificazione delle attività alle prenotazioni nei ristoranti locali, siamo qui per soddisfare ogni tua esigenza e assicurarci che tu e il tuo gruppo possiate godere appieno di tutto ciò che la nostra struttura e la regione circostante hanno da offrire.
Prenota Ora il Tuo Soggiorno da Sogno a Pian di botta
Con i suoi paesaggi mozzafiato, le attività coinvolgenti e l'atmosfera accogliente, l'Agriturismo Pian di botta è la destinazione perfetta per le tue prossime vacanze in gruppo.
Sia che tu stia pianificando una fuga con amici, una riunione di famiglia o un evento speciale, garantiamo un'esperienza indimenticabile che rimarrà nei tuoi ricordi per sempre.
Prenota ora il tuo soggiorno e preparati a vivere un'avventura autentica nella splendida campagna toscana.
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Turismo: pasqua da tutto esaurito alle Cinque Terra e a Genova, molto bene anche agriturismo e ittiturismo
Turismo: pasqua da tutto esaurito alle Cinque Terra e a Genova, molto bene anche agriturismo e ittiturismo. "La Liguria è pronta ad accogliere le festività pasquali con un'offerta turistica che spazia dalla costa all'entroterra, dall'enogastronomia alle attività outdoor, fino ai tanti eventi culturali che animano le città. Il mese di aprile inizia nel migliore dei modi per albergatori e ristoratori: sold-out alle Cinque Terre e a Genova. Secondo quanto riferiscono direttamente gli operatori, i dati sono positivi anche nelle altre province, dove in media oltre l'80% delle strutture risulta occupato per almeno due notti, con evidenti ricadute positive su tutte le attività legate all'accoglienza. I numeri più contenuti rispetto alla Pasqua dell'anno scorso sono dovuti a due fattori che incidono su tutta Italia: le festività anticipate e le previsioni di meteo incerto. Elementi che hanno ridimensionato le prenotazioni e determinato qualche disdetta soprattutto nelle località a vocazione prettamente balneare, ma che non hanno scoraggiato gli appassionati di agriturismo e ittiturismo, come confermano i dati di Coldiretti sulle circa 600 destinazioni liguri a tema". Questo il commento del presidente della Regione Giovanni Toti sui dati riferiti dagli operatori relativi alle presenze turistiche nel periodo di Pasqua. "Il turismo sorride alla Liguria - prosegue Toti - che diventa meta di interesse tutti i mesi dell'anno, segno che le politiche di promozione del territorio, investimento, miglioramento della nostra offerta stanno funzionando bene. Continueremo a lavorare sulla promozione, nella consapevolezza che il turismo costituisce un asset strategico per l'economia della nostra regione". "Con le vacanze Pasquali entriamo nel vivo della stagione turistica, che proseguirà coi ponti di primavera e andrà avanti per tutta l'estate – aggiunge l'assessore regionale al Turismo Augusto Sartori -. Le prospettive per il 2024 sono positive visto anche l'andamento nei primi mesi dell'anno: vogliamo ripetere e, perché no, superare l'exploit del 2023 quando in Liguria abbiamo avuto oltre 16 milioni di presenze di turisti. I nostri operatori sono pronti ad accogliere gli ospiti in strutture ricettive in cui trovare accoglienza, professionalità e fascino, sottolineato dai tanti eventi di successo. A tal proposito ricordo che in questo fine settimana tornano i 'Treni del Mare', come da un paio di anni in forma raddoppiata rispetto al passato, con 26 collegamenti in più dalla Lombardia e 18 dal Piemonte". "Boom di prenotazioni per tutto il comparto di agriturismo, enoturismo ed oleoturismo - prosegue il vice presidente della Regione con delega all'Agricoltura e al Marketing territoriale Alessandro Piana - grazie alla riscoperta del valore storico, ambientale ed enogastronomico del nostro entroterra, dove sono nate così tante produzioni tipiche. Cucina a km 0 protagonista, a fare da preludio ad una stagione estiva promettente per il turismo sostenibile e slow, con grande crescita anche sul fronte pescaturismo ed ittiturismo, settore da due anni in forte espansione grazie alla dinamicità dei nostri pescatori e a politiche settoriali mirate". I NUMERI Sarà una Pasqua da tutto esaurito alle Cinque Terre, che confermano la loro attrattività sull'utenza internazionale: a Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore la media di prenotazioni oscilla tra il 98 e il 99% per gli alberghi e tra il 92 e 93% per le altre soluzioni di alloggio. Ciò significa che il turismo alle Cinque Terre occupa la quasi totalità della capacità ricettiva di quel territorio. Numeri in crescita rispetto al 2023 nella città di Genova, sempre più punto di riferimento per eventi, storia e cultura. Qui le strutture ricettive risultano occupate oltre il 92% con una permanenza minima di due notti. Genova si conferma meta di turismo internazionale, con turisti in arrivo da tutto il mondo. Nel Golfo del Tigullio molto bene Sestri Levante, Santa Margherita e Rapallo, che viaggiano parallele con un'occupazione delle strutture pari all'80% della disponibilità. Anche in questo caso, come per le Cinque Terre, la permanenza minima è di due notti. Nell'Imperiese è Sanremo a trainare il turismo in questo avvio di stagione, forte delle iniziative di promozione lanciate con il Festival della Canzone italiana, con l'80% di occupazione su una media di oltre 250 strutture. Si assestano tra il 70 e l'80 per cento le località turistiche più votate al turismo balneare. Si attende l'arrivo di italiani, in particolare da Piemonte e Lombardia, con presenze importanti anche da Francia e Svizzera. Nella provincia di Savona ottimi risultati nelle principali località turistiche votate anche alle attività outdoor, con dati che sottolineando l'interesse verso l'entroterra. A Finale Ligure, per esempio, l'occupazione media delle strutture supera l'82%. Anche ad Alassio e Varazze la disponibilità delle camere nelle strutture ricettive è inferiore al 20%. Nel Savonese i soggiorni sono più brevi e risentono maggiormente dell'incertezza del meteo. I turisti arrivano principalmente dalle regioni limitrofe, con l'eccezione molto positiva di Finale Ligure, attrattiva per i biker tedeschi, svizzeri, francesi. Un dato che emerge in tutte le province riguarda l'ottimismo per le prossime festività di primavera, per le quali hanno già ricevuto molte richieste anche di soggiorni lunghi a cavallo tra i due ponti del 25 aprile e 1° maggio. Attesa, come per il 2023, una presenza importante di turisti stranieri.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Una settimana tutta per voi! Sarà una settimana tutta dedicata a voi ragazzi, piena di leggerezza, tanta bellezza, gioco, nuove amicizie e nuove scoperte. Questi sono gli ingredienti del nostro prossimo campo estivo in Toscana. Saremo ospiti in un bellissimo agriturismo, posizionato su una collina con una vista panoramica a 360 gradi, a pochi km dalle terme di Saturnia, Sorano, Pitigliano e il lago di Bolsena. Dalle colline e dal mare delle Marche dove abbiamo passato e organizzato gli ultimi campi estivi questa estate ci spostiamo in Toscana, nel sud, un territorio pieno di bellezze tutte da scoprire, città ricche di storia e cultura, siti archeologici, parchi e aree naturali protette. I ragazzi potranno riscoprire il contatto con la natura e con la storia, anche grazie al patrimonio artistico e culturale che circonda il territorio, dai borghi di Sorano e Pitigliano alle Terme di Saturnia, dal lago di Bolsena alle spiagge dell'Argentario. I ragazzi grazie anche al gruppo e attraverso il gioco, la musica e altre pratiche sportive avranno il piacere di entrare in contatto con la loro natura e l’ambiente circostante.
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"Insieme è possibile" di Riccardo Rescio Dalla Musica all’Export, dalla valorizzazione alla comunicazione di tutto il bello e il buono che abbiamo ……. Mercoledì 21 dicembre 2022, sul Sagrato della Chiesa dell’Immacolata nel Centro Storico di Andria, in Puglia, si è svolto il “Concerto Jazz in Centro”. Un evento Musicale con Artisti Jazz bravissimi, che ha visto Nico Stufano alla chitarra, Paolo Romano al Basso e Mimmo Campanale alla Batteria. La Musica riveste una rilevante importanza nella vita di tutti, fissa momenti rievoca ricordi, supporta le speranze, sottolinea i sogni. La Musica è Cultura e più di ogni altra espressione Artistica arriva in modo massivo al cuore di chi ha voglia di ascoltare. Il concerto fortemente voluto da Antonio Pistillo, Ambasciatore dei Saperi e Sapori di Puglia e da Claudio Sinisi Presidente Confcommercio di Andria, è stato possibile grazie al concorso fattivo del tessuto Commerciale, Produttivo e dei Servizi della Città di Andria, una ulteriore positiva conferma che quando le proposte attuative di piccoli o grandi progetti sono valide il consenso e il supporto non viene meno. Un sentito grazie anche da Italia&friends a tutti gli imprenditori, le attività commerciali e dei servizi, che con il loro sostegno hanno permesso la riuscita di questo splendido evento. Hanno contribuito alla realizzazione dell’evento : CASEIFICIO OLANDA / CASEIFICIO F.LLI SIMONE / CASEIFICIO PRIMO LATTE / CASEIFICIO DELIZIE DEL LATTE / CASEIFICIO DEL ’90 / RISTORANTE CUCROMIA / I TRE CAMPANILI / LABORATORIO ANALISI / MILANO-CAMMARROTA / ALICINO PREZIOSI / ALLARM SUD / MACELLERIA GIANNELLI E TEDESCO / MICHELE VALLARELLA / FARMACIA SURIANO / TERRE DI PUGLIA / CENTRO TEATRO DANZA / SARA ASSICURAZIONI / BANCA FIDEURAM / FARMACIA SCARABINO / PANIFICIO ANTICHE ORIGINI / CUSMAI / AZ AGRICOLA MARMO / SINISI SRL /MEDIASISTEMI SRL / OLIO GUGLIELMI / OLII SANTORO / FAVULLO FRUTTA /BENTON PUGLIA / MIGLIORINO DISIGN / FRANCESCO LOPS / FRANTOIO CIRULLI / TENTAZIONI PUGLIESI / CAFFETTERIA FRIENDS / LILIANA QUARANTA / AGRITURISMO TENUNA / TANNOJA / MUSA FORMAZIONE / CAFFETTERIA BELLA VITA CAFFÈ. Italia&friends I&f Arte Cultura Attualità #tuttoilbelloeilbuonochece (presso Andria) https://www.instagram.com/p/CmeEU_QD98r/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Transalps
Eccoci quì, a raccontare dell'ennesimo viaggio in bici, stavolta per uomini duri.
L'idea nasce anni fa dopo essermi imbattuto in un libro intitolato La traversata delle Alpi in bicicletta, ma, per cause ancora da accertare, ne ho sempre rimandato l'attuazione. Dopo avere tracciato il percorso, infatti, questo è rimasto lì a decantare fino a quando Omar Di Felice fa una cosa simile, chiamando l'impresa Linea di confine (c'è pure il film), e così mi ritorna la voglia di riprenderlo in mano e contemporaneamente modificarlo con i passi che più voglio fare (in rete poi troverò molti altri spunti, in pratica mi sento l'unico a non averlo mai fatto).
Et voilà, il primo passo fondamentale è compiuto.
E ora c'è da pensare all'equipaggiamento che nella sua versione definitiva sarà così composto:
Bici: Canyon Grail, più comoda della bici da corsa e soprattutto con rapporti più agili (48-31 x 11-34)
Pneumatici: Vittoria Rubino Pro IV Graphene 2.0 da 28 'mm. Avrei voluto tanto gli Schwalbe G-One da 30 mm ma non li ho trovati. Cmq alla fine soddisfattissimo delle Vittoria
Tenda: già la scelta di partire in tenda è una scelta. Al di là del risparmio economico, la tenda mi fa molto pi�� "viaggio" e in generale penso che in campeggio ci siano persone più simpatiche e avventurose rispetto agli hotel, chissà mai che. La tenda è comunque leggerissima (Big Agnes Fly Creek HV UL1) ma comporta anche materassino, sacco a pelo (entrambi Sea to Summit, forniti dal mio amico Gianluca), asciugamano, ecc... Più volte (spoiler alert), causa pioggia, finirò comunque in Ostello, B&B o albergo.
Borse (bikepacking): divise tra le collaudatissime Ortlieb, Miss Grape e Topeak.
Altro: le fondamentali luci, gli attrezzi e ricambi per forature, un ricambio di vestiti bici, scarpe da serata di tipo "da scoglio", e un abbigliamento abbastanza leggero ma che alla fine comunque risulterà sufficiente
Libro: unico accessorio assolutamente superfluo è l'e-reader dove prima di partire ho caricato il nuovo libro di Lawrence Osborne Il regno di vetro. Piaciuto, ma una volta finito passerò a Bugiardi e Innamorati di R. Yates e quì siamo ad un altro livello.
Ed ecco la bici al completo:
Dettaglio non trascurabile, sarò da solo in quanto il mio usuale socio Mattia ha ferie troppo in là.
Il totale, alla fine del giro, sarà:
giorni: 15 (+ prologo)
km: 2003 (vabbè, facciamo 2000)
dislivello: 42.025 (vabbè, facciamo 42.000)
Passi/salite: 35, alcuni un po' "al limite" per il poco dislivello, ma giusto così
Figo, no?
Ed ecco il resoconto con immagini, tappa per tappa . Al solito, Tumblr mi limita il numero di foto, quindi cercherò di non sprecarle. Ne ho fatte più di 400 in tutto il viaggio (senza selezionarle ancora, però).
Prologo: Trieste - Gorizia, 50 km e 306 m d+
Questa non la conto come tappa vera e propria in quanto la partenza da Trieste è alle 16,00 e arrivo solo fino a Gorizia. In teoria l'idea iniziale era partire da lì prestissimo la mattina successiva ma poi la voglia di iniziare subito ha preso il sopravvento.
Comunque, eccomi alla punto ufficiale dell'inizio del viaggio e cioè Piazza Unità d'Italia.
L'uscita da Trieste prevede un po' di lungomare e dentro di me penso che alla fine lo rivedrò solo tra una ventina di giorni. Non che mi dispiaccia veramente, alla fine sono pelagofobico (il mare ad agosto prevede caldo, gente e traffico), ma tant'è.
Appena entro nell'entroterra trovo boschi devastati da incendi (tipo Calabria l'anno scorso) e percorro anche una strada in teoria chiusa (lo scavalcamento di transenne o altro è un mio marchio di fabbrica) dove ancora si sente odore di bruciato. Poveri!
Poichè percorro strade secondarie non trovo nessuno e già sono di buonumore, addio città!
Alloggio: Agriturismo Gartrož (parto con posto al coperto perchè il giorno dopo volevo iniziare il viaggio con tappone, ma così non sarà)
Ristorante: Al Ponte Del Calvario, posto rustico ed economico dove mangio pasta al pomodoro (da vegetariano sarò sempre un po' in difficoltà con i menu) ed è ottima.
Tappa 1: Gorizia - Bovec (Slovenia), 80,50 km e 1.114 m d+
In partenza canticchio O Gorizia, tu sia maledetta ma più che altro è tutto un "na, na, ..." perchè di parole me ne ricordo 1 su 10.
Quindi urge un ripasso:
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Ad ogni modo si costeggia il fiume Isonzo, da un certo punto in poi su ciclabile, e si passa il confine con la S-LOVE-nia e successivamente la celebre Caporetto.
In Slovenia il fiume Isonzo cambia nome in Soca (ci sarebbero le corna sulla c, ma la mia tastiera non le prevede) e seguendo questo raggiungo Bovec (Plezzo in italiano), non prima di essermi completamente inzuppato grazie ad un acquazzone (o acquivento come scriverebbe Gianni Brera) che inizia verso l'ora di pranzo. Rifugiatomi sotto una tettoia nel centro del paese, ne approfitto per gustare un buonissimo Borek (in rappresentanza del cibo balcanico) e per rimirare perplesso il cielo plumbeo.
Poichè la pioggia non smette per un bel po' e le previsioni del tempo dicono temporali per tutto il giorno (oltretutto io dovrei iniziare a salire a quel punto), mi reco al campeggio più vicino, attendo che spiova un attimo, e monto la tenda.
Ah, la valle del Soca - nella foto seguente un tratto particolarmente stretto, poi la valle si aprirà - è bellissima e tutte le persone si dedicano a kayak, rafting, arrampicata e bici:
Alloggio: Camping Polovnik, senza infamia e senza lode, anzi con lode visto che mi sono ricordato ora che il tipo della reception mi ha offerto una birra!
Cena: la peggiore pizza mai mangiata (me ne ricordo solo una in Corsica all'altezza, o, meglio, in questo alla bassezza) alla Pizzerija Črna Ovca, che comunque, vedo ora in rete, ha curiosamente ottime recensioni, vai a sapere.
Tappa 2: Bovec - Ovaro (Italia), km 112,5 e 2.570 m d+
Uno Stato (Slovenia) lo liquido subito (in pratica è stato un omaggio a Luka Doncic e Tadej Pogacar), così come i primi 3 passi.
Le previsioni del tempo non sono buone e così parto molto presto sperando di evitare i temporali.
A proposito, la sveglia sarà per tutto il viaggio alle 5,30: orario che mi permetterà di partire - dopo lo smontaggio tenda, la preparazione delle borse e la colazione - verso le 6,30. A proposito, una cosa disagevole della tenda sarà smontarla ogni volta da bagnata e ritrovarmela bagnata la sera successiva, vabbè.
La colazione invece sarà costituita quasi sempre da qualcosa comprato in un supermercato la sera prima come banane, succo di frutta (o caffè in lattina in alcuni posti), dei biscotti e/o cioccolato.
Ma eccoci al primo prestigioso passo! Passo del Predil (1): 1.156 msm, 7 km, 7,3%, 508 m d+. Non un passone, ma la pendenza media è più che onorevole e poi non c'è una macchina, quindi promosso.
Breve discesa (tra l'altro dal passo sono ritornato già in Italia) e si passa alla Sella Nevea (2): vabbè, non è proprio un salitone (non metto i dati che mi vergogno), più che altro un altopiano, ma mi porta in un'altra valle e quindi tecnicamente è un passo e quindi lo conto. Sull'altopiano ci sono dei laghetti e poche persone, mi sembra di capire più che altro pescatori, e pioviggina, così mi fiondo veloce (si fa per dire) sull'obiettivo di giornata (ma anche uno dei principali passi del viaggio) e cioè il mitico Monte Zoncolan (3), affrontato da Sutrio, quindi versante meno nobile e anche un po' meno duro: 1735 msm, 13.5 km, 8,9% (!) 1203 m d+. Sticazzi, meno male che è più facile da questo lato!
I primi 9 km sono comunque abbastanza agevoli il che mi spaventa in quanto, se la matematica non è un'opinione, gli ultimi 3-4 saranno tutti ovviamente al 13% (e infatti!). Ad ogni modo non metto mai giù il piede e arrivo in cima contentissimo.
PS Prima dello Zoncolan, passo da Tolmezzo che ricordavo bellina ma invece non piaciuta. Ci arrivi tramite SS (che tra l'altro un tratto sarebbe anche la ciclovia dell'Alpe Adria: c'è da vergognarsi a fare pedalare una famiglia lì), è calda e non vedi neanche le Pale di S. Martino!
In discesa scopro però perchè il lato nobile è dall'altra parte (a parte la pendenza media dell'11%) e cioè che è mooolto più bello! La strada è minuscola e passa attraversano gallerie scavate nelle rocce, c'è un gran panorama e in più ci sono cartelloni con foto dei ciclisti più illustri, che fa atmosfera.
Ecco una delle gallerie che si trovano lungo la (mia) discesa dallo Zoncolan.
Della discesa dallo Zoncolan mi gioco un'altra foto:
Prendo ancora un po' di pioggerella arrivando al campeggio Zoncolan, che mi ero segnato, e lì cosa scopro? Che hanno anche l'Ostello a 20 € (vs camping 14 €) e quindi OVVIAMENTE non c'è nessuna scelta da fare, anche perchè di notte è prevista ancora pioggia.
Alloggio: Ostello Zoncolan, camera bellissima tutta in legno da 6 in cui sono da solo. 20 stelle!!!
Sotto, la prova di quanto è bello l'ostello e che sono da solo.
Ristorante: quello un po' gourmet del campeggio. Mangiato ottimamente e speso un po' più del dovuto, ma poi cosa mi lamento che tra Svizzera e Austria ci lascerò un capitale ogni volta (mangiando peggio)!
Tappa 3: Ovaro - Passo Tre Croci, km 103 e 3.283 m d+
Tempo? Una merda.
Si inizia con la Sella di Razzo (4) - che poi lungo la salita si passano 2-3 "selle" con altri nomi (tipo Ciampignotto) - che sta a 1.752 msm ed è uno dei valichi alpini più alti delle alpi Carniche, questo ve lo dico per cultura personale.
Alla Sella si arriva prima con salita su strada dove non c'è nessuno e poi si pedala su un altopiano, e cioè quello di Casera-Razzo, dove trovo anche una pista di sci di fondo.
Piaciuto? Piaciuto. Infatti a me piace tutto.
Dal Cadore però cambia tutto l'ambiente ed entro nelle dolomiti vere (scusa Friuli) che però significa purtroppo anche più traffico. Meno male che pioviggina ancora e quindi questo ha limitato un po' il traffico verso Misurina, dove c'è il famoso lago:
E quindi ecco un'altra salita di quelle mitiche: le tre cime di Lavaredo (5)! 2333 msm, 7,2 km, 8%, 576 m d+. E anche quì i primi 3 km sono più o meno agili, mentre i successivi 4 km partono dall'11-12% per poi arrivare al 14 e 15%!!! Aggiungeteci che a 3 km dalla fine incomincia a piovere fortissimo (e per circa 20 secondi sembra pure un po' di nevischio) e va a finire che mi sento Pantani e quindi arrivo in vetta senza mai prendere in considerazione l'idea di girare la bici. Alla discesa penserò poi.
In cima mi rifugio nel rifugio (eh! eh!) Auronzo (ultra-affollato di gente da tutte le parti del mondo) dove mi rifocillo, a prezzi sorprendentemente onesti, con minestrone, torta e mitico bombardino!
Poiché di foto della salita non ne ho (troppa pioggia) - e tantomeno delle 3 cime (che sono riuscito a non vedere MAI causa nuvoloni - ne posto una di me fuori dal rifugio Auronzo: un mio amico ha commentato che sembro sulla prua di una nave e un altro ha aggiunto "sì, il Titanic":
Io e altri ciclisti siamo comunque perplessi, fa freddissimo, e attendiamo il momento propizio per congelarci in discesa che infatti arriva dopo un'oretta. Piove ancora ma meno e così ci si fionda giù tutti più o meno nello stesso momento.
PS Visto che non si trattava di un passo, ma si trattava di una salita su e giù, ho lasciato le borse della bici a Misurina dietro un albero al coperto, poi per fortuna ritrovate, daje!
Piove e piove e piove e penso con desolazione al campeggio che mi aspetta dopo Cortina (che si scrive CoRtina ma si legge CoVtina), ma al Passo 3 croci (6) - che annovero anche questo con un po' di vergogna visto che non è che una salita minima - mi imbatto in una struttura B&B Hotels, che conosco perchè ci sono già stato a Genova, Savona e Firenze. Mi chiedono 130 € per una singola (scontata da 140) ma compreso di cena (all you can eat, ci tiene a precisare la tipa della reception) e colazione, mmm... Consulto velocemente i prezzi intorno (ormai tutto bagnato e ancora sotto la pioggia ho abbandonato l'idea del campeggio), che sono tipo il doppio, e quindi eccomi ancora al caldo.
Alloggio e ristorante: B&B Hotels, a cena mangio tantissimo e bene, per almeno 60 €, e a colazione lo stesso quindi tutto sommato soldi spesi benissimo.
Tappa 4: Passo Tre Croci - Alpe di Siusi, km 124 e 3.255 m d+
Siamo nel cuore delle dolomiti, che sono fantastiche per statuto, talmente tanto che quindi, come anticipato, le strade sono piene di macchine, moto e, per fortuna, anche biciclette.
Oggi c'è il sole, ed è un passo avanti, così timbro:
Passo Giau (7), da Pocol (lato più facile): 2.236 sms, 8.6 km, 8.3 %, 716 m d+. Bella mazzatina ma bellissimo.
Passo Pordoi (8), da Arabba: 2.239 msm, 9.4 km, 6.8 %, 637 m d+, più facile e bellissimo
Passo Sella (9), da bivio Pordoi: 2.214 msm, 5.5 km, 7.3 %, 399 m d+, corto perchè preso già in quota (è parte del Sellaronda) e bellissimo
Passo Pinei (10), da Ortisei: 1.442 msm, 4,3 km, 5,6%, 242 m d+, fatto anche e soprattutto per evitare la trafficatissima Val Gardena, che mi porta alla sempre piacevole Alpe di Siusi.
Una giornata top!
In rappresentanza dei 4 passi ci metto questa foto in cima al Giau:
E, siccome non ho ancora messo una foto con le montagne delle dolomiti in tutta la loro magnificenza, aggiungo questa all'imbocco della salita del Sella:
Alloggio: Camping Seiser Alm a 5 stelle e che costa 30 € / notte (e mi hanno pure fatto lo sconto!). Camping molto bello, ma che cazzo!
Ristorante: quello gourmet del campeggio. Speso un sacco, mangiato bene.
Tappa 5: Alpe di Siusi - Langenfeld, km 138 e 2.680 m d+
A parte l'ultima tappa, il tratto più caldo del giro (pianura e sole): scendo a Bolzano e da quì, su ciclabile, vado a Merano e quindi, sempre su ciclabile (stavolta gravel), arrivo alla bellissima San Leonardo in Passiria.
Unico passo del giorno è quello del Rombo (11): 2.491 msm, 29,1 km, 6,2%, 1.796 m d+, insomma un mastodonte. All'inizio pure trafficatissimo e strada stretta e quindi mi ingrugnisco un po', ma poi magicamente si svuota e si apre un panorama strepitoso, proprio in corrispondenza di una provvidenziale fontanella (unica acqua della salita) e di un punto, appunto panoramico, da cui si può ammirare la valle:
Salita lunghissima su cui fatico molto perchè inizio ad essere un po' stanco ma la soddisfazione è anche quella di avere terminato il mio primo terzo di viaggio, non so se come km, ma psicologicamente (= fine dolomiti).
Sul Rombo c'è il museo Timmelsjoch Passmuseum e la bandiera austriaca, perchè l'altro obiettivo di giornata è anche quello di toccare il terzo Stato del giro.
Ecco il museo, abbastanza scenografico, che scopro essere stato appena rifatto, in quanto distrutto da un incendio:
Arrivo nella Valle dell'Inn - dove c'è un po' di traffico ma che dà fastidio relativamente in quanto gli austriaci sono gente civile - e quindi al campeggio.
Campeggio: ottimo, il giusto compromesso tra quello basic e quello super-accessoriato. Ad ogni modo, se non siamo a livello di prezzi svizzeri, poco ci manca.
Ristorante: quello del campeggio. Non ricordo neanche quello che ho mangiato, quindi alla fine non deve essere stato ne' buonissimo ne' pessimo.
Tappa 6: Langenfeld- Curon Venosta, km 126,7 e 2.343 m d+
Il mio itinerario prevedeva di stare in valle seguendo l'Inn ma poichè la ciclabile era in parte sterrata e si interrompeva spesso per lavori mandandomi sulla statale (trafficatissima) decido di improvvisare una strada alternativa che, scopro, avevo già fatto in passato.
La deviazione si rivela azzeccatissima e mi fa conquistare prima il Gischlewess (quasi 10 km al 5%) e successivamente il Piller Hohe (altrettanti 10 km al 6%) (12) che a questo giro li conto come 1 passo (già Sella Nevea e passo tre croci erano un po' forzati).
A pranzo azzardo al supermercato una piadina con dentro cous-cous che scopro pure ottima.
Scendo successivamente in valle e, pur capendo che c'è qualcosa che non quadra, salgo al passo Resia (13) dalla strada sbagliata!!! Cioè da quella nuova: più trafficata e piena di gallerie. Che babbeo!
Faccio la foto d'obbligo al campanile in mezzo al lago, ripensando al bellissimo libro di Marco Balzano Io resto quì, e proseguo fino all'albergo dove sta passando le vacanze la mia amica Laura, così per una sera non sto da solo.
Foto forse sprecata perchè ne avrete già viste già tante uguali ma vabbè, mi è venuta particolarmente bene:
Alloggio: Hotel Stocker, dove pago 85 € con cena e colazione. Ci sta.
Ristorante: quello dell'albergo. Buono ma pensavo meglio. Però Achille, il gestore, si rivela un maestro nel fare i cocktail (ha raccontato che studia, va a corsi, gare, ecc...) e così bevo un ottimo, ma veramente ottimo, Moscow Mule!
Tappa 7: Curon Venosta-Celerina, km 142,5 e 3.893 m d+
Dopo un'ottima dormita, parto presto e mi sento subito in formissima. Boh, forse mi sarò allenato a mio insaputa nella prima settimana. Oggi record di passi (anche se qlc un po' tirato per i capelli), in strade che conosco molto bene: sono infatti nel punto più vicino a casa mia. Tornare? Ma va'!
Comunque i passi sono:
Sua maestà Re Stelvio, (14), dalla parte nobile di Prato allo Stelvio: 2758 msm, 24.3 km, 7.4 %, 1808 m d+, e già questo giustificherebbe la giornata. Salita mostruosa con gli ultimi 15 km sempre sopra l'8% e vista strepitosa. Cosa vuole di più un ciclista?
Foscagno (15), da Isolaccia: 2.291 msm, 15.4, 6,1%, 946 m d+, insomma, una salita vera se non fosse che si conferma sempre brutto brutto. Trafficato e senza niente di particolare che lo renda un'esperienza da ripetere, ma poi puntualmente capita sempre di rifarlo.
Eira (16), vabbè questo saranno 3 km, sarebbe stato da contare insieme al Foscagno, invece no, ormai l'ho contato e boh.
Forcola di Livigno (17), da Livigno: 2.315 msm, 12.07 km, 3.7 %, 450 m d+. Ok, non difficile ma passo a tutto gli effetti, almeno questo.
Bernina (18): 2.329 msm, 3.35 km, 8.2 %, 276 m d+. Sì, ok, non lo faccio più, ma conto pure questo anche perchè ti porta in Svizzera! Mia croce e delizia.
Ecco gli ultimi temutissimi km del Re Stelvio con i relativi tornanti (48 in tutto):
Ed eccomi in cima (tra l'altro non sarà la cima Coppi del viaggio, che beffa):
Wow!!!
Tocco il 4 Stato e sono carichissimo per la giornata di oggi e per gli ormai non più lontanissimi Susten e Grimsel.
Ad ogni modo arrivo a Celerina, che ben conosco per le mie sciate in Engadina, abbastanza sul tardi e cercando quasi per curiosità i prezzi degli alloggi in internet, scovo a 50 € (in Svizzera è come regalato) un posto in dormitorio (ma in cui sarò ancora una volta solo!!!) all'Ostello Inn Lodge. Così è deciso.
Mi sarò meritato una birra o no???
Alloggio: Inn Lodge, vedi sopra. Ottimo da ogni punto di vista, colazione inclusa, ma soprattutto perchè ancora una volta mi ritrovo da solo in camerata :)
Ristorante: da Bo's Co., che capisco solo ora leggersi "bosco" e in effetti è tipo giardino e improntato sul vegan/veggy. Mangio una pasta a 23 € ma il ragazzo che gestisce il posto, impietosito, me ne offre un altro ricco piatto. Ottimo!!!
Tappa 8: Celerina-Disentis, km 131 e 2.067 m d+
Diciamo "tappa di raccordo" perchè dopo avere scalato l'inedito Albula (19): 2316 msm, 9.5 km, 6.6 %, 629 m d+, che credevo brutto ma invece è bello (e comunque sempre meglio del vicino Julier) cazzeggio un po' e, a parte la salita di Versam (20) di 2,2 km che conto solo perchè MyCol la inserisce tra le salite d'Europa (sic.), il tutto è un lungo pianoro / leggerissima salita che mi porta a Disentis.
Evitando la statale, si percorre però la bellissima valle di Surselva, fatta appena un mesetto fa in senso contrario con Mattia, che è tutta canyon e strettoie e rocce e che rende questa tappa tutt'altro che noiosa.
La valle è fatta così:
E poichè una foto della tenda prima o poi volevo metterla, eccola quì alle ore 5,30 della mattina successiva, in tutta la sua fierezza:
Alloggio: TCS Camping Disentis, piaciuto un sacco!!! C'è anche un laghetto. A proposito, i campeggi svizzeri hanno praticamente sempre un locale chiuso a disposizione per leggere o guardare la tv (se c'è) o cose così e ovviamente è sempre ampio e pulitissimo. Insomma... E' solo perchè sono un signore che evito tutte le volte di dormire direttamente lì dentro. PS Tra l'altro pure nei cessi pubblici svizzeri, anche questi immacolati, c'è sempre questa tentazione. Chissà, prima o poi...
Ristorante: Quello del campeggio. Ho mangiato un poke di falafel (buono!) e patatine fritte.
Tappa 9: Disentis-Ulrichen, km 133,5 e 4.120 m d+, ovvero the Queen Stage!
Parto prestissimo perchè mi attendono 2 dei passi che più volevo fare da un sacco di tempo. Da Milano sono un po' lontani e così ho deciso di prenderli da Trieste, tiè!
E quindi dopo l'iniziale Oberalpass (21) 2.044 msm, 20,4 km, 5.7 %, 604 m d+, che prendo dal lato Disentis e che scende ad Andermatt - cittadina in cui ho evitato di alloggiare in quanto CoVtina della Svizzera e quindi bellissima ma costosissima - mi accingo finalmente a conquistare i miei due passi più attesi del giro:
Susten (22), da Wassen: 2.224 msm, 17.4 km, 7.5 %, 1308 m d+. Uuuh!
Grimsel (23), da Innertkirchen: 2.165 msm, 26 km, 5.9 %, 1540 m d+. Uuuh!
A dire il vero il trasferimento Andermatt-Wassen non è il massimo, anche se all'inizio il percorso per bici prevede di passare da delle gole abbastanza suggestive, ma il Susten e il Grimsel sono tra i più bei passi che abbia mai fatto! Il Grimsel, a tratti sotto una leggerissima pioggerellina, era pieno murato di ciclisti e sulla salita c'era persino la polizia stradale a redarguire moto e macchine troppo sportive.
Due foto in rappresentanza dei due passoni svizzeri sono d'obbligo.
1) Ghiacciaio e un lago a forma di cuore (discesa Grimsel).
2) Arrivo al passo Susten:
Complice anche il tappone, finisco però poi a fare una scemata fermandomi troppo presto al campeggio Neufenen mentre avrei potuto proseguire un po' e portarmi avanti sulla infinita pianurona che mi aspetta il giorno dopo.
Alloggio: campeggio Neufenen, no comment. Tipo antipaticissimo, vuole solo contanti, non rilasciando nessuna ricevuta, e che non fa nessuna registrazione. Vabbè, alla fine dormo bene e quindi ok
Ristorante: Hotel Walser dove mi portano una pastasciutta non buonissima ma in compenso abbondantissima! Il prezzo non me lo ricordo ma comunque promosso!
Tappa 10: Ulrichen-Martigny, km 133 e 401 m d+
E dopo la Queen Stage mi tocca la tappa che più temevo: piattone infinito sulla ciclabile del Rodano. Alla fine ero più stanco che non a fare Susten e Grimsel!
Non ho molto da commentare a parte che, per quanto noiosa, una ciclabile così noi in Italia ce la sogniamo per come bene è tenuta e per la segnaletica.
Ciclabile del Rodano:
Ogni tanto comunque la vista cambia di brutto. Cioè è uguale ma il fiume è dall'altra parte della ciclabile.
Intorno hai comunque le montagne e così alla fine, tra una sosta e l'altra, arrivo a Martigny dove si alza subito un vento fortissimo che mi impedisce di montare la tenda per un bel po'.
Oggi, va da se', unica tappa senza passi :(
Alloggio: campeggio Martigny
Ristorante: con una mossa azzeccatissima vado al ristorante Thailandese Siam-Thai dove posso mangiare riso a volontà! Alla fine non economicissimo, siamo sempre in Svizzera, ma il rapporto quantità-prezzo è ottimo.
Tappa 11: Martigny-Bourg St. Maurice, km 149,51 e 3.755 m d+
E oggi arriverò in Francia (quinto e ultimo Stato attraversato)! Inizia quindi l'ultimo terzo psicologico del mio viaggio.
La tappa inizia però malissimo perchè il Gran San Bernardo (24): 2.469 msm, 30.6 km, 5.7 %, 1.752 m d+, affrontato dalla Svizzera (da Sembrancher, anche se la salita inizia in pratica a Martigny) è davvero brutto brutto. All'inizio trafficatissimo, poi migliora un po' ma per finire in una galleria (per fortuna aperta sul lato salita) di tipo 8 km (boh). Gli ultimi 7 km sono invece molto belli (dal 7% al 9%) ma non ripagano secondo me tutto il tratto prima e quindi lo inserisco nella lista dei passi da non fare più.
Ecco una foto dell'ultimo tratto:
A sorpresa però il lato italiano è molto più bello e, seppure ancora un po' trafficato, regala un bel panorama e infatti è pieno di ciclisti.
La discesa è velocissima e mi porta ad Aosta dove mangio un ottima farinata (anzi 2) accompagnata da coca-cola (anzi 2).
Non ho tanta voglia di fare il Piccolo San Bernardo (25), da Seez (Aosta): 2.188 msm, 27.7 km, 4.6 %, 1.284 m d+, ma poichè non vedo l'ora di arrivare in Francia mi ci metto d'impegno e proseguo. Che poi "Piccolo"... Sono 28 km di salita!!! Comunque è mooolto più bello del Gran San Bernardo, soprattutto in cima, e così sono contento per un sacco di ragioni.
Sono a 1.700 m di quota, è quasi sera e fa freddo e così non mi sembra il caso di andare in campeggio, o forse sono solamente un po' stanco per la tappona di oggi, quindi, tanto per cambiare, cerco un alloggio al coperto.
Alloggio: Albergo Belvedere, che mi fa 50 €. Un po' antiquato negli arredi e tutto ma perfetto!
Ristorante: quello dell'albergo: ottimo, ma proprio ottimo.
Tappa 12: Bourg St. Maurice - Saint-Michel-de-Maurienne, km 120,52 e 2.339 m d+
Il prestigiosissimo obiettivo di giornata è il passo più alto d'Europa, il col de l'Iseran (26), da Val d'Isere: 2.770 msm, 15,7 km, 6%, 932 m d+.
Fantastico!!!!! Bello, bello e ancora bello! Fatelo anche voi prima o poi!
Quì tre, anzi 4, ciclisti che arrancano :) sotto di me:
Ma accipicchia arriva ancora la pioggerella in discesa, anche se in realtà non dà molto disagio, ma le previsioni per la notte e il giorno dopo sono pessime. Motivo per cui, dopo la brutta strada da Modane a Saint-Michel-de-Maurienne (pure lui brutto paese con un brutto campeggio dove ero già stato), trovo un albergo veramente messo male ad un costo ragionevole e anche per stasera non ho dubbi su cosa fare (e in effetti pioverà forte tutta notte).
Mi rendo conto adesso che gli alberghi non sono stati proprio pochi, ma ci sta, e resto contento di questo mix (anche se con un po' di freddo e pioggia in meno il bilancio campeggio/hotel sarebbe stato più favorevole). Ad ogni modo, scrivo anche come memo per il futuro, che in realtà anche quando faceva freddo di notte, in tenda sono stato sempre bene. La mattina uscire alle 5,30 era un altro paio di maniche, ma patendo un po' alla fine era più che fattibile.
Alloggio: Savoy Hotel
Ristorante: quello dell'Albergo, abbastanza pessimo.
Tappa 13: Saint-Michel-de-Maurienne - Guillestre, km 122,49 e 3.448 m d+
Quando penso alla Francia alla fine in realtà penso a questo.
Considerate le previsioni, pioggia tutto il giorno ma peggio nel pomeriggio, parto prestissimo con la speranza di non trovare brutto brutto e in effetti incredibilmente mi va benissimo.
Le salite verso Telegraph (27): 1.566 msm, 11.8 km, 7.3 %, 856 m d+ e Galibier (28): 2.646 msm, 18.1 km, 6.9 %, 1.245 m d+, che in pratica costituiscono un'unica salita (ma che io conto come 2 perchè sono 2), partono da 10 m dal mio albergo e mi accolgono con un bel sole, solamente velato a tratti. Sorpresa: non ci sono le marmotte (nooooo!), ma da Valloire in poi resta la mia salita preferita al mondo.
Agevolo una foto tra le 100 che ho fatto:
Oltretutto, per via di una manifestazione (scopro solo in cima), la strada dall'altra parte è chiusa al traffico e quindi macchine e moto ZERO. Mi godo metro su metro e in cima c'è anche un ristoro aperto a tutti così mi rifocillo con banane, torte, succhi, cioccolato e qualsiasi cosa riuscissi ad ingoiare.
Però ecco la sorpresa, cioè non molto visto che mi era già successo lo stesso quando avevo fatto il Galibier un po' di anni fa: dall'altra parte, ma già sul passo a dire il vero, il tempo è completamente diverso: freddissimo, vento gelido e nuvoloni neri che porteranno per fortuna, da lì a poco, solo pioggerella.
Ad ogni modo scendo fino al Lautaret (passo che, almeno questo, ho avuto la dignità di non contare perchè fatto in discesa) e mi stupisco che con quel tempo ci siano ancora centinaia di ciclisti che iniziano la salita in quel momento (dal Lautaret è comunque più breve, circa 8 km) ed è tutto bellissimo.
Eccolì quì gli intrepidi, con uno strepitoso sfondo!
Dopo il brutto stradone verso Briancon, che come sempre è pieno di ciclisti - e quindi gli automobilisti sono abituati e attenti - ancora sotto pioggerella, spunta un po' di sole e così decido in tutta fretta di rischiare anche il col de l'Izoard (29): 2.361 msm, 20 km, 5.7 %, 1.141 m d+ che in pratica faccio da solo, ma solo solo, nessuna macchina, nessuna moto, nessun ciclista. D'altro canto il cielo è ridiventato nero nero.
Anche l'Izoard, già fatto 2 volte in precedenza, è bellissimo e subito dall'altro lato c'è quel paesaggio lunare, la Casse Deserte, veramente suggestivo.
Una foto la metto per contratto con me stesso, ma quì potete vederne un sacco di migliori:
Arrivo sotto la pioggia a Guillestre e quì tanto per cambiare, sdegnato il campeggio dove sono già stato, cerco una sistemazione all'asciutto.
Excursus narrativo: ogni volta che sono sotto la pioggia in Francia (che avviene spessissimo, come potete immaginare) mi viene sempre in mente Parigi di Paolo Conte quando canta "mentre tutto intorno è solamente pioggia e Francia".
Ah, a proposito di Paolo Conte, ovviamente la colonna sonora del viaggio nella mia testa è sempre stata Bartali: "Oh quanta strada nei miei sandali / quanta ne avra’ fatta Bartali / quel naso triste come una salita / quegli occhi allegri da italiano in gita / e i francesi ci rispettano / che le balle ancora gli girano / e tu mi fai dobbiamo andare al cine / e vai al cine vacci tu".
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Alloggio: cApVerb: che non è un albergo vero e proprio ma piuttosto una struttura per vacanze che da quanto ho capito ospita più che altro gruppi (scuole, boy-scout, disabili) ed infatti ha camerate invece che stanze. Pago 45 € per un letto e indovinate un po'? Mi ritrovo da solo anche questa volta (sono a 3 su 3, incredibile), alè! PS Pioverà tutta la sera e la notte e quindi ho di nuovo fatto mooolto bene.
Ristorante: quello della struttura. La cena costa 15 €, non superba ma mi danno il bis quindi va più che bene.
Tappa 14: Guillestre - Isola, km 131,81 e 3.782 m d+
Poichè sono uomo di mondo e conosco questa parte di Francia come le mie tasche, la mattina mi dirigo sicuro verso l'imbocco del Col du Vars ma, senza accorgermi, prendo un'altra salita che porta invece a Risoul (30): 1.850 msm, 14 km, 6.1 %, 850 m d+. Quando me ne rendo conto sono ormai a salita iniziata e comunque mi sento in formissima e così proseguo contento di aggiungere un altro traguardo al viaggio. Anche in questo caso nessuna macchina, ma sarà stato anche l'orario, e arrivato in cima mi ritrovo nell'ennesima località sciistica (tipo Isola 2000 o Vars) costruita malino e abbastanza anonima, ma con bellissime montagne intorno.
Risoul è una salita senza sbocchi e quindi, ridisceso a Guillestre, inizio quella che doveva essere la prima salita di giornata, il col du Vars (31): 2.111 msm, 19.4 km, 5.7 %, 1.111 m d+. Anche questo lo avevo già fatto 2 volte, e come si dice: bello, ma non ci vivrei. Neanche troppo duro, così scendo veloce verso Jausiers, cittadina che ha un campeggio bellissimo in cui sono già stato, ma a sto giro non mi fermo.
L'ultimo GPM in programma del giorno è infatti il col de la Bonette (anche questo già fatto, però dall'altro lato), anche se stavolta darò soddisfazione ai francesi e salirò fino alla Cima della Bonette (32): 2.802 msm, 23 km, 6,8%, 1.571 m d+, che poi sarebbe la strada asfaltata più alta d'Europa, non il passo. Cioè, il passo sarebbe a 2.715 msm ma per diventare la strada più alta d'Europa hanno fatto fare alla stessa un circolo intorno ad un colle lì di fianco così da raggiungere questo record. PS In internet comunque si trovano altre strade che si vantano della stessa cosa, quindi vai a sapere.
Vedete che è la strada più alta d'Europa (dicono loro)? Lo hanno pure scritto:
E questa è la strada che hanno fatto girare intorno al colle (al 13%, eh! dalla foto non sembra, mannaggia a loro):
Ad ogni modo, oggi tra l'altro finalmente il tempo è sempre stato bello, raggiungo Isola, cittadina in cui sono ormai stato più e più volte, e il suo campeggio, che già ben conosco.
Alloggio: Aire Camping-Car Park, che nel frattempo è diventato tutto automatico, nel senso che ti registri all'ingresso ad una macchina automatica e finisce tutto lì. Scopro ora che sarebbe vietato alle tende!!!! Vabbè, ormai è andata.
Ristorante: Pizzeria (e grill) attaccata al campeggio, sul laghetto. Bella location e pizza ottima ma davvero ottima.
Tappa 15: Isola - Ventimiglia, km 202,72 e 2.616 m d+
Sono all'ultima tappa!!!! Ho allo stesso tempo voglia di finire e non finire, così modifico il percorso all'ultimo e aggiungo il Col de Couillole (33): 1.678 msm, 6,02 km, 7.3 %, 1.168 m d+. Proprio bello, cavoli!!! Ho fatto benissimo. Mi accorgo solo in cima che lo avevo già fatto in passato, però dall'altro versante, ma non è come fare 2 volte Monticello, ovviamente.
Appena all'inizio della salita, buco per la prima volta nel viaggio (ci sta) ma ovviamente ho tutto l'occorrente e riparto quindi in frettissima perchè la tappa di oggi è lunga.
Sceso dall'altra parte del Couillole, con un'altra "salitina" raggiungo Valberg (34): 1.673 msm, 6.1 km, 3.8 %, 231 m d+, che è catalogato come passo, giustamente perchè ti porta in un'altra valle, sia da salite.ch sia da MyCol, e quindi questo vale a tutti gli effetti, nessun rimorso.
Da lì è tutta una discesa lungo la valle del fiume Var, che all'inizio è una vallata splendida incastrata tra le rocce e il fiume laggiù in basso ma poi diventa uno stradone brutto, brutto e ancora brutto e trafficatissimo.
Questa è la valle come si presenta all'inizio (poi peggiorerà):
In più fa veramente caldo, come non lo provavo da 15 giorni, quindi sono solo contento di arrivare a Nizza il prima possibile. Solo verso la fine della valle inizia una ciclabile che mi conduce alle porte della città dove costeggerò il lungomare e mi domanderò come sempre come fanno le persone ad andare al mare ad agosto: boh, per me l'inferno.
Uscito da Nizza, seguo la ciclovia per Menton e mi ritrovo a fare l'ultimo passo del mio viaggio e cioè il col d'Eze (35): 507 msm, 10 km, 4.9 %, 490 m d+. Incredibile che anche in questo caso non incontro ancora nessuno. Sotto, sul mare, è un inferno, ma all'interno, a soli 5 km in linea d'aria, non c'è nessuno, vai a capire le persone.
Ormai sono praticamente arrivato, mi basta passare la frontiera, fare un breve ma brutto tratto su strada statale, ed eccomi finalmente a Ventimigliaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!
Ultima foto:
Oggi tappa più lunga del giro (200 km) e quindi arrivo tardi, tipo alle 19,00, giusto per rendermi conto che non c'è nessun posto per dormire ad un prezzo accettabile (il minimo è 280 €) e il campeggio lo scarto a priori perchè ci sono già stato ed è affollatissimo, brutto e in più non sono tranquillo per la bici. Vabbè, prendo al volo l'ultimo treno per Genova.
E grazie come sempre all'ultimo pignone!
Addendum:
Da Genova il giorno dopo andrò, sempre in bici, in val Trebbia (ospite di Corrado) 2 notti. Da lì farò un giro in Val d'Aveto e mi fermerò al bellissimo campeggio di Cerignale ancora 2 notti e quindi, passando per la val Nure, l'ultima notte la passero da Marco a Zavattarello (Val Tidone), da cui il giorno dopo tornerò a casa (e bucherò per la seconda volta a Pavia).
Ci piazzo quindi altri 360 km e 6.575 m d+, mica cazzi. ad ogni modo questi non conteggiati nel viaggio.
PS Tra l'altro le strade interne della val d'Aveto sono veramente abbandonate a se stesse e ci sono solo piccole frazioni di quattro case in tutto. Insomma, strade bellissime che, anche se già conoscevo, sono da fare molto più spesso. D'estate no, però, perchè troppo caldo.
E un'altra estate è passata.
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🍅🍅I POMODORI DI SORRENTO🍅🍅 🫒🧅🍅🧜♀️ Tra i prodotti tipici locali di Sorrento, ci sono, per l' appunto, i pomodori di Sorrento che vantano pregiate caratteristiche organolettiche e che si prestano soprattutto alla preparazione di squisite insalate.Dotati di pregiate caratteristiche organolettiche, gradevoli al palato ed annoverati tra le prelibatezze della cucina Mediterranea, i pomodori di Sorrento rientrano nel qualificato contesto dei prodotti tipici locali che caratterizza l’ offerta particolarmente ricca e, per l’ appunto, qualificata della Terra delle Sirene🧜♀️🍅 Pur non potendo vantare antiche tradizioni – come quelle che da secoli vedono interessate le noci, gli agrumi ed altri prodotti lavorati della Città del Tasso – questi squisiti ortaggi, hanno conquistano notorietà ed incontrato i favori di un sempre maggior numero di consumatori anche grazie ad un sapore particolarmente gradevole. 🍅🍅🍅🍅🫒🧅🍅🍅🍅🍅🧅🫒🍅🍅🍅🍅🍅 Succosi e dotati di una polpa apparentemente “carnosa”, dal sapore assolutamente dolce e delicato, i pomodori di Sorrento hanno grosse dimensioni e sono di forma rotondeggiante.In ambito gastronomico il loro gusto viene esaltato se utilizzati – crudi - per la preparazione di insalate (prima tra tutte la famosa “caprese”, preparata con l’ ausilio di mozzarella, olio d’ oliva e basilico) 🫒🍅🧅 #pomodori #sorrento #food #italy #amalficoast #instafood #travel #tomato #positano #insalata #italia #estate #capri #foodblogger #napoli #italianfood #love #sea #orto #amalfi #sorrentocoast #melanzane #summer #tomatoes #holiday #zucchine #naples #pizza #photooftheday #pomodoro (presso Sorrento Wedding Venue- Farmhouse Agriturismo Fattoria Terranova) https://www.instagram.com/p/CR_gx8cNZMh/?utm_medium=tumblr
#pomodori#sorrento#food#italy#amalficoast#instafood#travel#tomato#positano#insalata#italia#estate#capri#foodblogger#napoli#italianfood#love#sea#orto#amalfi#sorrentocoast#melanzane#summer#tomatoes#holiday#zucchine#naples#pizza#photooftheday#pomodoro
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La zia che mi dice di andare a pranzo da lei, gli amici che mi chiedono di andare al sushi, mia mamma che vuole andare in qualche agriturismo fuori città.
Vi prego, lasciatemi tutti in pace e fatemi fare il mio consueto pranzo domenicale da solo a casa.
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Quesiti in bottiglia
Ieri ad una festa una tipa che saluto per conoscenze comuni mi ha detto che le hanno detto che io parlo solo con le persone con cui voglio parlare, cioè scelgo le persone con cui parlare o no. A questo punto io le dico: ma io ora sto parlando con te e non ho fatto nessuna scelta, al che mi risponde con un dimmi qualcosa così posso capire chi sei.
La mia risposta è stata scusa ma cosa ti dico così dal nulla senza un argomentazione iniziale.
Vabbè mi dice che anche se io sapevo già chi fosse certe volte non l’ho salutata, e a sto punto rispondo che non penso sia mai successo o per lo meno non me n’ero mai accorto.
Non riuscivo a comprendere il senso di queste domande
Poi stamane l’illuminazione, mi son rammentato di quando qualche mese fa con gli amici di università siamo andati a mangiare in agriturismo, dove abbiamo mangiato e bevuto tanto vino. Tornati in città siamo andati in tre bar per continuare a bere. Bene, io della tappa all’ultimo bar non mi ricordavo nulla, finché il giorno dopo un mio amico, più sobrio di me quella sera, mi raccontò la mia grande uscita di scena. Ero seduto al tavolo con lui e due ragazze, di cui una era quella delle domande. Bene alzatomi in piedi esclamai Io per stare con queste due merde me ne sto andando a casa.
Ecco se vi fanno domande strane probabilmente alla base di tutto c’è una sbronza precedente all’estate di cui non vi ricordate vari momenti.
Ps sono una persona migliore di quella che emerge da questo racconto;
ps2 nei discorsi diretti ho utilizzato una punteggiatura alquanto essenziale e possibilmente scorretta in maniera consapevole.
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CAMBIARE VITA È POSSIBILE, E PIÙ FACILE SE TI AFFIDI A UN BUON CONSULENTE e/o fai un percorso di coaching. Sei un neolaureato? Vorresti trasferirti all' estero? O semplicemente vuoi cambiare vita? Ho vissuto per più di 10 anni tra le città piu belle d' Europa: Barcellona, Madrid, Granada, Parigi. Ora è bellissimo per me condividere gli strumenti per fare passi importanti per cambiare vita con chiunque voglia farlo. Se non vuoi lasciare l' Italia, ci sono sempre scelte alternative che puoi fare per avere una buona qualità della vita, da valutare in base al tuoi impegni familiari e a ciò che vuoi. Conosco varie nuove opportunità di autoimpiego o di impiego subordinato, anche non troppo onerose; Grazie a varie competenze acquisite nel corso degli anni durante un periodo come ricercatrice dopo un dottorato di ricerca in architettura e dopo aver iniziato a svolgere la libera professione di architetto, dopo un lavoro per strategie di sviluppo delle PMI e delle organizzazioni ed enti locali, e come project manager, e dopo un master in coaching-PNL, un' altro in marketing online -infomarketing/social media ads/funnels, e vari clienti che ho già aiutato a cambiare, posso: ✔ seguirti step by step per aiutarti a capire COSA vuoi e DOVE vuoi andare (metodo di coaching strategico); ✔ sto studiando tutti gli incentivi messi a disposizione dai vari comuni per prendere la residenza; ✔ posso valutare il tuo caso se tu volessi chiedere finanziamenti europei a fondo perduto per aprire un' attività; ✔posso inoltre seguirti se vuoi aprire un canale you tube o un tuo brand che generi traffico PAGATO; ✔dirti come aprire un business online da zero; ✔aiutarti a stilare il tuo piano d' azione per INIZIARE AD AGIRE e smettere solo di sognare; ✔come risparmiare per sistemare casa o quali strategie usare per affittarla e venderla meglio; ✔come APRIRTI e gestire un B&B e/o agriturismo. Mi piace fare soluzioni concrete. Perché #sipuófare #sviluppofelice #strategiedisviluppo #sviluppopersonale #strategiedibenessere #cambiavita #ritornoaiborghi #realizzarsiallestero #cambiavita #problemsolving #crescitapersonale #professionalstyle #professionisti #imprese #imprenditori #impresa https://www.instagram.com/p/B66rD5JIw66/?igshid=5w8r2e50gbdy
#sipuófare#sviluppofelice#strategiedisviluppo#sviluppopersonale#strategiedibenessere#cambiavita#ritornoaiborghi#realizzarsiallestero#problemsolving#crescitapersonale#professionalstyle#professionisti#imprese#imprenditori#impresa
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Lavorare in questo paese fa così schifo che, anche se fai il miracolo di raggiungere la posizione per cui hai studiato, dopo due anni ne hai le palle piene e inizi a elaborare il tuo piano B. Quasi sempre si tratta di un agriturismo, questo quando allo schifo per il lavoro si aggiunge lo schifo per la città. E’ il miraggio di una vita migliore, più sana, con più tempo a disposizione. Più tempo per pensare e per scoprire che sei infelice lo stesso.
Fabio Bartolomei
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VISITING SICILY - THE BLACK LADY
VISITING SICILY - Nature in Sicily is not a choreography, but a protagonist and the proof of this is Etna, or "the Mountain", as we call it. Although around her there are many populous cities, Etna lives on its own life and those who live nearby accept its will that no one can bend. This is why his continuous activity constantly changes the landscape that surrounds it and makes a visit to her something unique. It is enough to plan a visit of 8-9 hours to get to the top and catch the beauty equipped with suitable means and clothes. But you must plan well this visit and rely on those who know it and understand the moods and dangers. Improvising yourself does not always allow you to capture the beauty of the mountain in all its grandeur. When I talk about Etna, I speak not only of the volcano but of the nature that lives on it like the prehistoric birches that remained there from the glaciation, the herbs, the animals that have learned to survive on it. If you want to organize an excursion here you will find some sites on which you will be informed
https://www.go-etna.it/escursioni-etna-consigli/ http://www.parcoetna.it http://www.sicily-holiday.com/it/sicilia-nordorientale/99-prima-visita-etna.html https://www.getyourguide.it/s/?q=Catania&et=163935&p=1
If you want to take the children with you, here you can find directions https://www.familygo.eu/vacanze-con-bambini/viaggi/catania/visitare-vulcano-etna-con-bambini/
Remember that Etna is not only the black lady who dominates Sicily, she is also a generous mother in wines, honey and every specialty that you can taste at the various farms that are on its slopes.
VISITANDO LA SICILIA– La Natura in Sicilia non è una coreografia, ma una protagonista e la prova di questo è l’Etna, o “la Montagna”, come la chiamiamo noi. Benché intorno a lei vi siano molte città popolose, l’Etna vive di vita propria e chi vi abita vicino accetta la sua volontà che nessuno può piegare. Per questo la sua continua attività cambia continuamente il paesaggio che la circonda e rende una visita presso di lei qualcosa di unico. Bastano programmare una visita di 8-9 ore per arrivare in cima e coglierne la bellezza attrezzati con i mezzi ed i vestiti adatti. Devi però programmare bene questa visita ed affidarti a chi la conosce e ne capisce gli umori e i pericoli. Improvvisarsi non sempre ti permette di cogliere la bellezza della montagna in tutta la sua grandezza. Quando parlo dell’Etna, non parlo solo del vulcano ma della natura che su di esso vive come le preistoriche betulle rimaste lassù dalla glaciazione, le erbe, gli animali che su di essa hanno imparato a sopravvivere. Se vuoi organizzare un’escursione qui trovi alcuni siti su cui potrai informati
https://www.go-etna.it/escursioni-etna-consigli/ http://www.parcoetna.it http://www.sicily-holiday.com/it/sicilia-nordorientale/99-prima-visita-etna.html https://www.getyourguide.it/s/?q=Catania&et=163935&p=1
Se vuoi portare con te i bambini, qui puoi trovare delle indicazioni https://www.familygo.eu/vacanze-con-bambini/viaggi/catania/visitare-vulcano-etna-con-bambini/
Ricordati che l’Etna non è solo la nera signora che domina la Sicilia, essa è anche una madre generosa in vini, miele e di ogni specialità che potrai gustare presso i vari agriturismo che vi sono sulle sue falde.
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Sondrio: "Calici di stelle 2023", alla scoperta del territorio
Sondrio: "Calici di stelle 2023", alla scoperta del territorio. Aria aperta, incontri, passeggiate e riscoperta del centro storico. Naturalmente buona cucina e ottimi vini, con musica e tanta gioia di condividere insieme le bellezze nascoste di una città. È questo il messaggio di “Calici di Stelle 2023”, un’idea di turismo e di vivere il territorio, i suoi tesori architettonici, in stretta connessione con i valori che derivano da una gastronomia di montagna. Il vino che diventa cultura e gioia, il Nebbiolo della Alpi che mette al centro il paesaggio, con in primis i terrazzamenti, un dinamico patrimonio storico ed estetico, un’attrazione turistica inestimabile. E poi i Palazzi storici di Sondrio che divengono delle location in cui ribadire che il vino è bellezza, una sorta di medium per poter raccontare il prestigio e i dettagli architettonici di edifici rappresentativi di buon gusto e cultura. Insomma, la qualità della vita di una Città al primo posto, per ribadire che solo in luoghi ben tenuti e curati, capaci di accogliere a 360 gradi, è possibile far provare esperienze positive. Calici di Stelle 2023 è dunque all’insegna di tutto ciò che in Valtellina viene fatto con cura, autenticità e passione: dal vino al cibo, per spaziare all’arte e alla natura, alla storia e all’architettura. Un’esperienza rivolta a tutta la città, ma anche e soprattutto, ai turisti che, si sa, sempre di più stanno chiedendo di essere accolti in Valtellina con proposte e idee di qualità. Programma Calici d’Autore Domenica 6 Agosto – ore 20.00 Via dei Palazzi I Vini di Valtellina celebrano la cucina di montagna con una cena esclusiva nella splendida cornice della Via dei Palazzi, l’antico attraversamento della città costeggiato da case nobiliari con portali barocchi, balconcini in ferro battuto e androni voltati. Una cena a quattro tappe per scoprire gli scorci più incantevoli e le location più insolite della cittadina di Sondrio. Una serata all’insegna delle cose ben fatte e curate nei dettagli, per ribadire che un bicchiere di Nebbiolo delle Alpi è ancora più buono se bevuto in luoghi d’atmosfera. Infine, una cena a più mani affidata a 9 diversi ristoratori, un’occasione per confrontarsi in cucina, suggestionarsi e sperimentare insieme un menu in stretta connessione con i valori che derivano da una gastronomia di montagna. In cucina il Gruppo Ristoratori della Provincia di Sondrio: Hotel Tremoggia, Jom Bar, Ma!Officina Gastronomica, Posteria del Rosso, Ristorante Il Poggio, Ristorante La Pòsa, Ristorante San Carlo, Ristorante Soltojo, Ristorante Trippi. € 85,00 con prenotazione obbligatoria, posti limitati Aspettando Calici di Stelle Lunedì 7 Agosto - ore 20.00 Castel Masegra Lunedì 7 agosto Castel Masegra apre le sue porte per una serata di degustazione dei sapori del territorio in compagnia dei Vini di Valtellina e della Strada del Vino. Un percorso enogastronomico fatto di assaggi, ibridazioni di gusti, odori, vini e cucina, tutto ispirato dalla montagna. Cuochi, chef, artigiani, produttori, casari e macellai, una sola Comunità del Buon Gusto. Camminando, parlando, comodamente seduti, con musica dal vivo, sempre e comunque “sotto le stelle”. Proposte enogastronomiche a cura di: Agriturismo La Fiorida, Agriturismo Le Case dei Baff, Casa del Formaggio, Il Tabernario Enoteca delle Alpi, Locanda Via Priula, Osteria Micheroli, Ristorante Cà d'Otello, Sala Cereali Il Saraceno, Storico Ribelle Presidio Slow Food, Terra Vino. € 60,00 prenotazione obbligatoria, posti limitati Calici di Stelle Giovedì 10 Agosto – dalle ore 19.00 alle 24.00 Centro Storico Sono trascorsi 26 anni da quando i produttori dei Vini di Valtellina iniziarono a organizzare le prime degustazioni per raccontarsi ai turisti. E così Calici di Stelle è divenuto l’imperdibile appuntamento dell’estate della città di Sondrio: ottimi vini e la gioia di condividere insieme le bellezze nascoste di una città. Giovedì 10 agosto, sotto il cielo stellato della Notte di San Lorenzo, ventitré produttori avranno l’opportunità di raccontarsi al grande pubblico e far degustare le loro etichette nei banchi di assaggio predisposti lungo le vie del centro, da Palazzo Martinengo fino a Castel Masegra. Cantine presenti: Alberto Marsetti, Alessio Magi, Alfio Mozzi, Arpepe, Ascesa, Balgera, Convento San Lorenzo, Coop. Triasso e Sassella, Dirupi, Dislivelli, F.lli Bettini, Involt Agnelot, La Grazia, La Perla, Le Strie, Marino Lanzini, Nicola Nobili, Nino Negri, Plozza, Radìs, Renato Motalli, Sandro Fay, Triacca. € 20,00 Il carnet degustazione comprende 7 assaggi: 2 Rosso di Valtellina Doc 3 Valtellina Superiore Docg 2 Sforzato di Valtellina Docg Orari e dettagli: Degustazione dalle ore 19.00 alle 24.00. Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina Via Perego, 1 | 23100 Sondrio | Tel. +39 0342 200871 [email protected] | www.vinidivaltellina.it Prenotazione online, acquisto carnet degustazione e ritiro calice giovedì 10 agosto dalle ore 10.00 alle ore 23.00 presso Palazzo Martinengo. Stelle nei Calici Giovedì 10 Agosto – ore 19.30 Palazzo Martinengo Nella Notte di San Lorenzo, vi proponiamo un’esperienza unica che unisce territorio, vini e astronomia. Una facile passeggiata attraverso i terrazzamenti vitati, la cui arte di costruzione dei muretti a secco è Patrimonio Immateriale Unesco, alla scoperta delle bellezze del territorio, accompagnati da una guida locale esperta della Valtellina. Raggiunta la posizione panoramica, un astrofilo vi guiderà alla scoperta del cielo stellato, delle costellazioni e dei pianeti, attraverso l’utilizzo di un potente telescopio. Durante la lezione verranno degustati i Vini di Valtellina, per conoscere le diverse sfumature ed interpretazioni del Nebbiolo delle Alpi. € 35,00 prenotazione obbligatoria, posti limitati... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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