#agli
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Cristina Landi, Agli, cipolle e peperoncini, 2014, Ecoline su carta, mm 270x300, Firenze. Cristina Landi, Garlic, onions and chillies, 2014, Ecoline on paper, 270x300 mm, Florence.
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA Il Giorno di Oggi lunedì, 02 settembre 2024
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z0mbiraptor · 2 years ago
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Lasagne agli asparagi Asparagus Lasagna
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ilpianistasultetto · 1 month ago
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Nemmeno il tempo di sistemare i danni subiti qualche mese fa ed ecco di nuovo migliaia di cittadini alle prese con lo stesso problema, ritrovarsi con le case allagate, i campi devastati, i paesi sconvolti. Visto che la maggioranza di questo Paese vuole rimanere fedele alle auto diesel e benzina, che crede poco e niente ai cambiamenti climatici, che appena si parla di Green mette mano alla pistola, ci si deve rassegnare ... "a chi tocca nun se 'ngrugna?" @ilpianistasultetto
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tothemoonandbacklove · 7 months ago
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verdemint · 2 months ago
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Pecco celebrating with Cele, Austria 2023 ❤️
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buscandoelparaiso · 9 months ago
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fiorello ft ghali - fatti mandare dalla mamma trap remix
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acribistica · 3 months ago
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Quindi dopo 107 pagine di tesi, abstract e cazzi e mazzi devo pure buttare giù un canovaccio per il discorso? Non sopporto più la vista di quel file, AAAAAHHHHHHHHHH, farò di tutto per farne a meno
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fiumedivita · 9 months ago
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The devil works hard, but Italians during the holy week work harder
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fashionbooksmilano · 8 days ago
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Il costume teatrale tra realismo e finzione
I costumi storici del Teatro alla Scala dagli anni '30 agli annni '60
a cura di Francesca Colombo e Christian Silva
Teatro alla Scala, Milano 2003, 181 pagine , 28,5x28,5cm, english text inside
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
25/10/24
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gelatinatremolante · 6 months ago
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Trascorso 12 ore a Roma in cui mi sono quasi sentito male pensando al numero di persone e di macchine intorno a me, percepito tutti i 27 gradi che c'erano e anche di più, mangiato un piatto di bucatini all'amatriciana veramente buono in un posto a caso in una traversa a caso di via del corso, visitato la galleria borghese, cantato, urlato e saltato all'Olimpico prima, durante e dopo la partita, per poi arrivare a casa alle tre di notte passate, tre come le ore che forse ho dormito e iniziare una nuova giornata. Sono pronto a rifarlo anche domani ma anche a dormire per tre mesi.
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primepaginequotidiani · 2 months ago
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PRIMA PAGINA Corriere Del Ticino di Oggi domenica, 25 agosto 2024
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ilfascinodelvago · 7 months ago
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Quello che so sulla guerra
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spettriedemoni · 6 months ago
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I deboli non combattono.
Quelli più forti lottano forse per un’ora.
Quelli ancora più forti lottano per molti anni.
Ma quelli fortissimi lottano per tutta la vita.
Costoro sono indispensabili
Bertolt Brecht
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ma in che senso la germania ha solo 6 medaglie
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diceriadelluntore · 1 year ago
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Toccata e Fuga
La “repentinità dell’azione, senza alcuna insistenza nel toccamento”, da considerarsi “quasi uno sfioramento” non consente di “configurare l’intento libidinoso o di concupiscenza generalmente richiesto dalla norma penale”. Con il solito bolso uso aulico della lingua (che è per il potere il rifugio alla propria stupidità) un bidello è stato assolto dalla quinta sezione penale del Tribunale di Roma, secondo cui il palpeggiamento compiuto da quest'ultimo ad una studentessa nell’aprile del 2022 “non costituisce reato” dato che, per il tribunale, il palpeggiamento, è durato “tra i 5 e i 10 secondi”. Mi ha molto colpito questa sentenza, perchè quantifica la quantità necessaria di un’azione per essere considerata una molestia: come per esempio una suite d’albergo deve avere almeno due stanze altrimenti non può definirsi tale, qui la durata in secondi del gesto non può chiamarsi molestia. 
L’altro giorno un post di @oceanblueeurope (che taggo con il suo permesso) si lamentava del come la libertà personale di mostrarsi su Tumblr, soprattutto rispetto al proprio corpo, sia vista spesso come un esplicito invito a chiunque per soddisfare una sua concupiscenza, per dirla come gli esimi giudici. La totalità di questi chiunque sono maschi, di età variabile. Non è la sola che come post fissato in alto sulla bacheca ha questa sorta di avvertimento: non scambiate quello che mi piace fare per il fatto che mi piaccia farlo con uno qualsiasi di voi.
Sembra un concetto limpidissimo e facilissimo da capire. Ma noto che è prontamente disatteso. Tra l’altro, se una delle ragazze se ne lamenta, con tutti i buoni possibili motivi del caso, passa per stronza, nel migliore dei casi.
C’è una sostanziale differenza tra il criticare un’idea e la persona che la trasmette. In un posto come Tumblr, il non accettare una azione che non si condivide è semplicissimo, basta non seguire più il blog da cui questa idea scaturisce. D’altronde, @oceanblueeurope non chiede a nessun altro né di emularla né di fare il contrario, ha tutta la possibilità, nel limite che lei o le regole di questo posto impongono, di poterlo fare. La sua libertà di fatto non va a collidere con nessuna delle libertà altrui. 
Una delle subdole convergenze che il Web ha portato nei nostri tempi è una malcelata sessuofobia di genere: pure qui abbiamo tutti molto discusso del fatto che un capezzolo nudo, femminile ovviamente, sia censurato, un’argomentazione farabutta, storicamente errata e infamante di altri no, per il principio della libertà di espressione. Che, per un’idea totalmente anglosassone (e francamente stupidissima), può passare per parole dette o scritte ma non per rappresentazioni visive. Per cui, un paio di tette è molto più “pericoloso” che una citazione del Mein Kampf. Questo non fa altro che fissare la visione della nudità come univoca della sessualità, legata cioè alla condivisione del proprio piacere, e non come qualsiasi altro motivo (liberazione da vincoli, piena espressione di sé, momento di auto considerazione, perfino vanità, non è questo in discussione in questo mio post), che se ci pensiamo bene, è la stessa idea insita nella pornografia industriale, dove basta un sorriso per finire nudi in qualsiasi momento. 
Ogni volta che succede un femminicidio, che ricordo è un omicidio perpetrato ad una donna in quanto donna (per cui un delitto tra mafiose ha valore in quanto delitto di mafia e non di genere) si dice che è una questione di educazione. In questi giorni dove un abuso sessuale è al centro della cronaca, nel caso specifico comprendente anche altre questioni niente male (il potere politico, la delazione di genere, il passaggio tra il caso specifico e abitudini di chi, presumibilmente, ha subito un’aggressione) si parla spesso di educare i figli maschi al rispetto delle femmine. È del tutto comprensibile e necessario. Ma prima di questo, sarebbe necessario imparare ad ascoltare, o leggere nel caso che ho citato, e capire cosa chiede un’altra persona, e avere la dignità di perdere un secondo per chiedersi se è meglio essere sinceri, essere limitati e non esagerare, essere pertinenti e chiari. 
In sintesi, impariamo a rispettare gli altri, a non sentirci chiamati da spirito divino a commentare cosa fanno e come e a non pensare di vivere in un film porno.
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