#accadendo troppe cose
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armoniaxcaos · 2 years ago
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E MO CI SBATTONO I CUGINI DI CAMPAGNA COSÌ SENZA PREAVVISO
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canesenzafissadimora · 6 months ago
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Sto imparando a non reagire
a tutto ciò che mi dà fastidio.
Sto imparando che non ho bisogno
di ferire chi mi fa del male.
A volte il massimo segno di maturità,
è allontanarsi da tutto ciò che provoca
disagio e turba la pace interiore.
Sto imparando che l’energia
che spendo per reagire a tutte le cose
su cui mi ostino, mi esaurisce
e mi impedisce di concentrare
le energie su cose utili per me.
Sto imparando che non posso
piacere a tutti, e va bene così.
Sto imparando che non reagire
non significa acconsentire,
ma evitare discussioni inutili.
Sto imparando ad apprendere
le lezioni della vita,
apprendendo da chi è diverso
da me.
Sto scegliendo di provare ad essere
migliore.
Sto scegliendo la mia tranquillità,
perché è quello di cui ho davvero
bisogno.
Non voglio più drammi.
Non ho bisogno di nessuno che mi
faccia sentire come se non fossi
abbastanza.
Sto imparando a scegliere di non volere litigi e discussioni.
Vado oltre, non ci sono.
Sto imparando che,
di tanto in tanto,
non dire nulla, dice tutto.
Sto imparando che rispondere
a provocazioni, mi fa male e dà potere
a un’altra persona sulle mie emozioni.
Non posso controllare ciò che dicono
gli altri, ma posso decidere come
reagire, come gestire e scegliere
se hanno o meno importanza
per me.
Sto imparando che la maggior parte
delle volte queste situazioni
non dicono nulla su di me,
ma molto sull’altro.
Sto imparando semplicemente
ad amarmi, e non a distruggermi.
A volte è meglio lasciar perdere,
lasciare andare le persone,
se questi rapporti non hanno
la forza di esistere da soli
senza troppe spiegazioni.
Sto imparando che la vita diventa
più semplice quando non mi
concentro su ciò che sta
accadendo intorno a me...
ma piuttosto su me stessa.
Lavorare su di me e per la mia pace
interiore, mi fa capire che non reagire
ad ogni piccola cosa che mi dà fastidio,
è il primo passo per vivere
una vita sana e più felice.
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Debora Doca
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canterai · 1 year ago
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Mi sento un cerbiatto spaurito e stanno accadendo troppe troppe cose.
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nessunotrannenoi · 1 year ago
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Sto imparando a non reagire a tutto ciò che mi dà fastidio.
Sto imparando che non ho bisogno di ferire chi mi fa del male.
A volte il massimo segno di maturità, è allontanarsi da tutto ciò che provoca disagio e turba la pace interiore.
Sto imparando che l’energia che spendo per reagire a tutte le cose su cui mi ostino, mi esaurisce e mi impedisce di concentrare le energie su cose utili per me.
Sto imparando che non posso piacere a tutti, e va bene così.
Sto imparando che non reagire non significa acconsentire, ma evitare discussioni inutili.
Sto imparando ad apprendere le lezioni della vita, apprendendo da chi è diverso da me.
Sto scegliendo di provare ad essere migliore.
Sto scegliendo la mia tranquillità, perché è quello di cui ho davvero bisogno.
Non voglio più drammi.
Non ho bisogno di nessuno che mi faccia sentire come se non fossi abbastanza.
Vado oltre, non ci sono.
Sto imparando che, di tanto in tanto, non dire nulla, dice tutto.
Sto imparando che rispondere a provocazioni, mi fa male e dà potere a un’altra persona sulle mie emozioni.
Non posso controllare ciò che dicono gli altri, ma posso decidere come reagire, come gestire e scegliere se hanno o meno importanza per me.
Sto imparando che la maggior parte delle volte queste situazioni non dicono nulla su di me, ma molto sull'altro.
Sto imparando semplicemente ad amarmi, e non a distruggermi.
A volte è meglio lasciar perdere, lasciare andare le persone, se questi rapporti non hanno la forza di esistere da soli senza troppe spiegazioni.
Sto imparando che la vita diventa più semplice quando non mi concentro su ciò che sta accadendo intorno a me.
Ma piuttosto su me stessa.
Lavorare su di me e per la mia pace interiore, mi fa capire che non reagire ad ogni piccola cosa che mi dà fastidio, è il primo passo per vivere una vita sana e più felice.
#me
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fulltimewalkingdisaster · 10 months ago
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Quando, mentre stai sognando, ti rendi conto che stanno accadendo un po' troppe cose strane e ti convinci di star sognando e allora cerchi di svegliarti ma non riesci a svegliarti e allora ti dici che devi essere già sveglia ma come puoi essere sveglia se è tutto sottosopra? E allora ti sale l'angoscia e cominci a piangere e
E poi ti svegli
Che palleeeeeeeeeeeeeee
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mancino · 2 years ago
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Sto imparando a non reagire a tutto ciò che mi dà fastidio.
Sto imparando che non ho bisogno di ferire chi mi fa del male.
A volte il massimo segno di maturità,
è allontanarsi da tutto ciò che provoca disagio e turba la pace interiore.
Sto imparando che l’energia che spendo per reagire a tutte le cose su cui mi ostino, mi esaurisce e mi impedisce di concentrare le energie su cose utili per me.
Sto imparando che non posso piacere a tutti, e va bene così.
Sto imparando che non reagire non significa acconsentire,
ma evitare discussioni inutili.
Sto imparando ad apprendere le lezioni della vita, apprendendo da chi è diverso da me.
Sto scegliendo di provare ad essere migliore.
Sto scegliendo la mia tranquillità, perché è quello di cui ho davvero bisogno.
Non voglio più drammi.
Non ho bisogno di nessuno che mi faccia sentire come se non fossi abbastanza.
Sto imparando a scegliere di volere
litigi e discussioni.
Vado oltre, non ci sono.
Sto imparando che, di tanto in tanto, non dire nulla, dice tutto.
Sto imparando che rispondere a provocazioni, mi fa male e dà potere a un’altra persona sulle mie emozioni.
Non posso controllare ciò che dicono gli altri, ma posso decidere come reagire, come gestire e scegliere se hanno o meno importanza per me.
Sto imparando che la maggior parte delle volte queste situazioni non dicono nulla su di me, ma molto sull’altro.
Sto imparando semplicemente ad amarmi, e non a distruggermi.
A volte è meglio lasciar perdere, lasciare andare le persone,
se questi rapporti non hanno la forza
di esistere da soli senza troppe spiegazioni.
Sto imparando che la vita diventa più semplice quando non mi concentro su ciò che sta accadendo intorno a me...
ma piuttosto su me stessa.
Lavorare su di me e per la mia pace interiore, mi fa capire che non reagire ad ogni piccola cosa che mi dà fastidio, è il primo passo per vivere una vita sana e più felice.
Debora Doca
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enkeynetwork · 2 years ago
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phedre-delunay · 2 years ago
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Sto imparando a non reagire a tutto ciò che mi dà fastidio.
Sto imparando che non ho bisogno di ferire chi mi fa del male.
A volte il massimo segno di maturità,
è allontanarsi da tutto ciò che provoca disagio e turba la pace interiore.
Sto imparando che l’energia che spendo per reagire a tutte le cose su cui mi ostino, mi esaurisce e mi impedisce di concentrare le energie su cose utili per me.
Sto imparando che non posso piacere a tutti, e va bene così.
Sto imparando che non reagire non significa acconsentire,
ma evitare discussioni inutili.
Sto imparando ad apprendere le lezioni della vita, apprendendo da chi è diverso da me.
Sto scegliendo di provare ad essere migliore.
Sto scegliendo la mia tranquillità, perché è quello di cui ho davvero bisogno.
Non voglio più drammi.
Non ho bisogno di nessuno che mi faccia sentire come se non fossi abbastanza.
Sto imparando a scegliere di volere
litigi e discussioni.
Vado oltre, non ci sono.
Sto imparando che, di tanto in tanto, non dire nulla, dice tutto.
Sto imparando che rispondere a provocazioni, mi fa male e dà potere a un’altra persona sulle mie emozioni.
Non posso controllare ciò che dicono gli altri, ma posso decidere come reagire, come gestire e scegliere se hanno o meno importanza per me.
Sto imparando che la maggior parte delle volte queste situazioni non dicono nulla su di me, ma molto sull’altro.
Sto imparando semplicemente ad amarmi, e non a distruggermi.
A volte è meglio lasciar perdere, lasciare andare le persone,
se questi rapporti non hanno la forza
di esistere da soli senza troppe spiegazioni.
Sto imparando che la vita diventa più semplice quando non mi concentro su ciò che sta accadendo intorno a me...
ma piuttosto su me stessa.
Lavorare su di me e per la mia pace interiore, mi fa capire che non reagire ad ogni piccola cosa che mi dà fastidio, è il primo passo per vivere una vita sana e più felice.
Debora Doca
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smokingago · 3 years ago
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Sto imparando a non reagire a tutto ciò che mi dà fastidio.
Sto imparando che non ho bisogno di ferire chi mi fa del male.
A volte il massimo segno di maturità, è allontanarsi da tutto ciò che provoca disagio e turba la pace interiore.
Sto imparando che l’energia che spendo per reagire a tutte le cose su cui mi ostino, mi esaurisce e mi impedisce di concentrare le energie su cose utili per me.
Sto imparando che non posso piacere a tutti, e va bene così.
Sto imparando che non reagire non significa acconsentire,
ma evitare discussioni inutili.
Sto imparando ad apprendere le lezioni della vita, apprendendo da chi è diverso da me.
Sto scegliendo di provare ad essere migliore.
Sto scegliendo la mia tranquillità, perché è quello di cui ho davvero bisogno.
Non voglio più drammi. Non ho bisogno di nessuno che mi faccia sentire come se non fossi abbastanza.
Sto imparando a scegliere di volere litigi e discussioni.
Vado oltre, non ci sono.
Sto imparando che, di tanto in tanto, non dire nulla, dice tutto.
Sto imparando che rispondere a provocazioni, mi fa male e dà potere a un’altra persona sulle mie emozioni.
Non posso controllare ciò che dicono gli altri, ma posso decidere come reagire, come gestire e scegliere se hanno o meno importanza per me.
Sto imparando che la maggior parte delle volte queste situazioni non dicono nulla su di me, ma molto sull’altro.
Sto imparando semplicemente ad amarmi, e non a distruggermi.
A volte è meglio lasciar perdere, lasciare andare le persone, se questi rapporti non hanno la forza di esistere da soli senza troppe spiegazioni.
Sto imparando che la vita diventa più semplice quando non mi concentro su ciò che sta accadendo intorno a me...
ma piuttosto su me stessa.
Lavorare su di me e per la mia pace interiore, mi fa capire che non reagire ad ogni piccola cosa che mi dà fastidio, è il primo passo per vivere una vita sana e più felice.
Debora Doca
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armoniaxcaos · 2 years ago
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ca passat machine gun kelly
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la-ragazza-vuota · 3 years ago
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18/01/22 Diario di una borderline pt.2
Stanno accadendo troppe cose e non so più chi sostenere prima. Uno mi parla e l'altro vuole sapere cosa mi ha detto e viceversa. Io da bastarda povera che non sono altro ho in mente di chiedere soldi in cambio di informazioni. In fondo devo farmi il septum. So di essere bastarda, ma ho bisogno dei soldi ora che non ho un lavoro. Per il resto con Gabriele è sempre la solita chat noiosa. No abbiamo niente da raccontarci, forse nemmeno lui è quello giusto. Ma bisogna vedere a fine quarantena (sua). Mattia dice che sono una persona forte a sostenere i miei, ma io mi credo solo un'approfittatrice. E poi una forte lo avrebbe già smollato da un pezzo. Quindi no, Mattia, non sono per nulla forte. Comunque non sento più la solitudine assillante di prima da quando ho ricominciato a scrivere. Forse sono riuscita a riprendere in mano questa passione. Mi manca riprendere la voglia di disegnare, leggere e fotografare. Mi sento QUALCUNO con te lettore che leggi. Sono una brutta persona ma tutti pensano il contrario, solo perchè cercano di vedere i miei lati positivi. Ma me ne approfitto solo degli altri finchè non mi stanco (o forse è il contrario?). Sono una persona molto confusa. Ah, il mio migliore amico per ora mi ignora, ma te ne parlerò un'altra volta. Per oggi basta sfoghi (spero)
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sononatastanca · 4 years ago
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non avrei voluto toccare il fondo e invece è proprio quello che sta accadendo nonostante i miei sforzi, troppe cose che credevo di aver superato sono invece ben impresse nella mia mente e continuano a tormentarmi e io sono stanca, stanca, stanca
vorrei solo svegliarmi e non avere ansia per un giorno, non vorrei avere lo stomaco chiuso ogni volta che vedo cibo, non vorrei avere questi mille pensieri per la testa che non si fermano un attimo, non vorrei avere attacchi di panico, vorrei riprendere a studiare e a vivere serenamente senza aver paura di scoppiare a piangere da un momento all’altro
e invece non faccio altro che passare le mie giornate rinchiusa nelle 4 mura della mia stanza, con il fiato corto e un peso sul petto che non va mai via, a tremare e con la speranza di svegliarmi meglio domani
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dammiamoree · 4 years ago
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sto vivendo dei giorni da incubo, non riesco più a convivere con i miei zii, dopo aver discusso con loro è iniziato lo sfascio in casa, sono arrivata al limite della sopportazione, e tutto ciò doveva succedere proprio nel momento in cui la mia ragazza doveva partire due mesi per le vacanze quindi mi sento tre volte peggio, stanno accadendo troppe cose tutte insieme e mi sento incapace a gestire la mia mente, se ho lei distante mi sento un imbranata.
mi manca l'aria senza di lei, mi sento spaesata, persa, non ci so e non ci voglio stare così lontana, ma non posso dirglielo dato che è pesante anche per lei tutta questa situazione quindi niente, piangerò fino alla fine di agosto, e soprattutto fino a quando non cambierò casa e ne avrò una tutta per me 🙅🏼‍♀️
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abr · 4 years ago
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The Political Compass for Dummies
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i Terrapiattisti - e quelli che la Teoria delle Stringhe? -  credono che la realtà politica sia come sopra: monodimensionale, dex e sin o centro di gravità permanente (”la Palude”), prescindendo da quel che stia succedendo a livello economico e sociale. (Macheccentra? una volta mi chiese scandalizzato un politicante 1.0).  Monodimensionale al massimo tipo anello:  gli “opposti estremismi che si toccano”, a-ha ! 
Questa visione Terrapiattista, nell’Ottocento divenne la guida per il layout dei parlamenti continentali, trascurando la lezione del primo, quello inglese, che pragmaticamente ma anche idealmente contrappone maggioranza e opposizione senza crear percorsi e topos suggestivi ma farlocchi in quanto frutto di semplificazione eccessiva. 
Tale modello “continentale” oggi non spiega più una cippa di quel che sta accadendo in giro.  Come tante troppe cose “continentali” e non da oggi.  
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Qui sopra invece come si modella il continuum politico nel XXI Secolo post Tolemaico post Ideologico (il puntino non è il mio). 
Le dimensioni significative che servono per descrivere con un minimo di accuratezza il posizionamento politico non possono essere una sola (quello si chiama “tesseramento”); MINIMO due se non tre o più. Oltre ai riportati Social ed Economic freedom (left-right nel grafico sono indicativi ma sprecisi, fuorvianti) del modellatore più diffuso, si può aggiungere l’asse della Political freedom (ad es. una benevolent dictatorship può essere liberale sia economicamente che socialmente ma non politicamente); prossimamente servirà certamente un ulteriore axis, la Sustainability. Già a tener conto solo di due dimensioni il panorama cambia. 
Aggiornarsi prego, la realtà fuor di provincia è (giusto un filo) più LIQUIDA pluridimensionale che nel millennio scorso. 
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luigidelia · 4 years ago
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"Non ci sono domande più pressanti delle domande ingenue." Wisława Szymborska
Fermatevi, leggete, staccatevi per un attimo dalla routine. Potete? COSA C'E' ALL'ORIGINE DELLA PANDEMIA, delle migliaia di morti, delle mascherine, del distanziamento sociale, dei teatri chiusi, delle rianimazioni, della conta di posti letto negli ospedali, della crisi economica, dei ristoranti e bar chiusi, della scuola a distanza, del ritardo di competenze dovuto alla DAD dei nostri ragazzi, della cassa integrazione, dei ristori, delle nostre chiacchiere, dell'impossibilità di abbracciarci o di vedere le persone care, dell'impossibilità di viaggiare o del turismo, del nostro continuo nauseante lamentio su questa storia, delle autocertificazioni, delle zone gialle, rosse, arancio, del lockdown, dei discorsi sui cenoni, partenti sì, parenti no, dei discorsi sull'adolescenza negata, i corpi negati, la socialità negata, i dati, i parametri, gli indici, i dpcm, dell'andrà tutto bene, forse, non so, sì, ma vaff..., dei canti sui balconi della primavera peace and love, delle maggioranze e delle opposizioni, del mio lavoro negato, del coprifuoco, delle opinioni, dei vaccini, dei miliardi, dei tamponi, dei test sierologici, delle aule vuote, di quello che non sappiamo vedere ma sta accadendo, del teatro digitale sì, no, mai, forse, dell'immunità di gregge, delle notti insonni, delle varianti, dei sintomi, delle conseguenze asintomatiche, del nostro affanno, del fiato sprecato, di questo post, della mio tormento sul perchè non sappiamo fare memoria dell'oggi, non del passato, dell'oggi, qui, ora, sotto i nostri occhi, tra le mie mani igienizzate e sterili, etc, etc, etc, etc, etc, etc, etc, .... volete giocare ad allungare l’elenco?
---
Doveva essere migliore degli altri il nostro XX secolo. Non farà più in tempo a dimostrarlo, ha gli anni contati, il passo malfermo, il fiato corto.
Sono ormai successe troppe cose che non dovevano succedere, e quel che doveva arrivare non è arrivato.
Ci si doveva avviare verso la primavera e la felicità, fra l'altro.
La paura doveva abbandonare i monti e le valli, la verità doveva raggiungere la meta prima della menzogna.
Certe sciagure non dovevano più accadere, ad esempio la guerra e la fame, e così via.
Doveva essere rispettata l'inermità degli inermi, la fiducia e via dicendo.
Chi voleva gioire del mondo si trova di fronte a un compito irrealizzabile.
La stupidità non è ridicola. La saggezza non è allegra.
La speranza non è più quella giovane ragazza et caetera, purtroppo.
Dio doveva finalmente credere nell'uomo buono e forte, ma il buono e il forte restano due esseri distinti.
Come vivere? - mi ha scritto qualcuno a cui io intendevo fare la stessa domanda.
Da capo e allo stesso modo di sempre, come si è visto sopra, non ci sono domande più pressanti delle domande ingenue.
Scorcio di secolo, Wisława Szymborska (Foto David Quammen per l'Internazionale)
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kornerdrew · 5 years ago
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Apro lo sportello della mia auto e mentre cerco di inserire la chiave per accederla, ti saluto, ti dico ciao, ti saluto forse un po' distrattamente, me ne rendo conto, cioè io lo so, dentro di me so tutte queste cose intendo che so cosa sta accadendo. Ma fingo, fingo che non sia così, fingo su tante cose del resto sono diventato questo ormai, uno che finge su tante cose, niente di più.
Forse è l'ultima volta questa, l'ultima volta che ci vediamo, l'ultima volta che ci incontriamo. Cerco di infilare la chiave, di accendere il motore, forse in realtà cerco di fuggire, forse, se ci penso bene è una fuga questa, ben congeniata anche, e mentre penso che sono vicino alla riuscita del mio piano, mi rendo conto che è l'ultima volta che ci vedremo, che questa è un'altra ultima volta, mi rendo conto che è sempre l'ultima volta .
Ti dico ciao, sto recitando, me ne rendo conto, ma per il momento non riesco ad ammetterlo completamente, nemmeno a me stesso.
E tu allunghi le braccia, allunghi le braccia e racchiudi e cogli il mio viso tra le tue mani.
Mi baci.
Mi baci e non vuoi smettere subito, il tuo bacio continua è un lungo bacio.
Il tuo bacio è un bacio che mi dice tante cose, tantissime cose, forse troppe anche.
È un lungo racconto che scrivi sulle mie labbra.
Una lettera sull'amore per la vita, una bocca piena di saliva e labbra umide e una lingua che incrocia e scappa di lato sotto i denti, cercando di discendere la gola e toccarmi il cuore.
Ti metto una mano sul petto, poco sopra il tuo seno, vorrei scendere con la mano ma indugio e tentennando ci riesco, resisto.
Ti fermo, incrocio timidamente i tuoi occhi, fermati, fermati ti prego, ti dico con voce timida, fermati, sarebbe un errore, ascolta, ascoltami, fermiamoci qui, è un errore, uno sbaglio, che sia solo sesso o amore, o sesso nascosto in un abito fatto di amore o un pretesto per la solitudine, ricco di eccitazione fatta di abitudine e confidenza tra di noi, che un tempo avevamo imparato a parlare nella stessa maniera, coi nostri gesti, un tempo che facevamo l'amore assieme . Un tempo si, di continuo come due maniaci, due ossessionati, due ricercatori, scopritori di gallerie segrete dove riposavano ammassate e nascoste le nostre perversioni, i nostri desideri i pensieri che ci eccitavano. Fermati ti prego, non so gestire queste cose, non ci riesco, non riesco più a crederlo e poi, e poi il mio cuore non è più li, non è più li dove lo trovavi sempre tu, è andato altrove, non lo so di preciso dove si trovi, ma non è lì dove stai cercando tu. Fermati non è la morale, è un dolore, che ci attende nascosto alla fine di questa miccia che si accende ogni volta che ci vediamo.
Fermati.
Fermati ti prego respira.
Lo ammetto ci avevo pensato sperato anche, ma è strano sai, desiderare tanto il corpo di una persona e accorgersi che il proprio cuore è vuoto, o almeno se non vuoto mi è impossibile unirmi a te al tuo corpo mentre il mio è diviso in due.
Lei si ferma, allontana le sue labbra dalle mie, il suo viso dal mio, il suo corpo dal mio. È perplessa, inizia a respirare profondamente cercando di placare la foga, l'eccitazione. Non dice niente, se non forse un timido si, forse è meglio così, la sua voce è, è impercettibile, la città, quella che un tempo era la mia città è in silenzio adesso, non si sente nemmeno un passante, un auto una bicicletta, l'acqua nel canale vicino.
Io, io provo dolore, ogni tipo di dolore.
Scendo dall' auto e la abbraccio, forte, forse troppo forte, sento il suo cuore, veramente, e forse lei riesce a sentire il mio. Respira profondamente, mi morde il giubbino all' altezza della spalla mentre siamo abbracciati, non vuole piangere, non voglio piangere neanche io.
Sento i suoi capelli sulla guancia, morbidi sul mio orecchio, il suo odore sento, lo conosco, e respirando profondamente anch'io, alzo lo sguardo al cielo e tra i palazzoni grigi al di sopra di una luce tenue e gialla mi accorgo della notte.
Nel cielo buio della notte vedo due punti luminosi, due stelle luminose, che però non sono due stelle, perché vedo che non stanno ferme, si avvicinano sempre di più, fino a sovrapporsi e poi si invertono la posizione, iniziando a distanziarsi sempre più l'uno dall'altra.
Una stella inizia a lampeggiare, in realtà è un aereo, l'altra rimane ferma nel cielo, quella è veramente una stella, immobile a risplendere.
Ora forse è meglio che vada, ho voglia di rimanere solo.
@kornerdrew
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