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#abito elegante
umi-no-onnanoko · 10 months
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Paolo Sebastian Disney wedding dress
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belladimamma-it · 6 months
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Vestito Bambina Elegante con spalline sottili
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amore0429 · 9 months
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Giovanni Boldini
(Ferrara, 31 dicembre 1842 – Parigi, 11 gennaio 1931)
Elegante in abito blu
1914 circa
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l-incantatrice · 3 months
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Ecco il mio ometto. Venerdì sera é andato alla festa di fine anno per i maturandi organizzata dal suo liceo. Per essere elegante ha indossato un abito di mio marito,tanto hanno più o meno la stessa taglia. Lo so che sono di parte,ma io lo trovo molto carino 🥰
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liber-what-ia · 2 months
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The Queen 👑
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"La sua figura elegante, fasciata da un abito fantasia dai toni caldi, stona in quell'ufficio così austero, di marmi freddi e legni massicci. Porta i capelli acconciati come sempre in rigide onde modellate, tenute al loro posto da forcine, e un velo di carminio esalta le sue labbra piene.
In lei si evince senza difficoltà quel manierismo un poco affettato e innascondibile di chi è cresciuto tra i salotti d'alto borgo romani: dal modo composto ma non rigido in cui siede, alla spilla floreale che spicca vezzosa sul bavero del cappotto."
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davidewblog · 30 days
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Mi ha sempre incuriosito, da quando abito nell'appartamento, il rapporto delle mie coinquiline con le scarpe. Certo, in generale è particolare il rapporto di tutte le ragazze con le scarpe, perché è uno dei modi per esprimere la propria personalità e per comunicare qualcosa.
Ma una cosa è saperlo per sentito dire, un'altra è vederlo dal vero.
Volendo, il rapporto delle mie compagne di casa con le loro scarpe, che è molto simile per tutte e tre, può riassumersi in una specie di formula: d'inverno, scarpe sportive fuori casa e infradito in casa, d'estate, infradito fuori casa e nulla in casa.
Certo, è una semplificazione, ma c'è molto del vero in ciò. Per tutto un periodo dell'anno, da ottobre circa a fine maggio-inizio giugno, tutte e tre escono sempre ovviamente con scarpe chiuse, ma ciascuna ha rigorosamente le sue preferite, e sono tutte scarpe sportive. Non dico le marche, ma ciascuna ha una preferenza ben precisa. Veronica, diciamo, quelle con tre strisce, ce le ha davvero in tutte le varianti: bianche, rosa, dorate (quanto le piacciono quelle dorate), e molte altre, ma tutte dello stesso modello. Violetta, che è l'unica che usa scarpe sportive davvero per andare a correre, usa modelli un po' più tecnici, ma li usa sempre, anche per andare all'università. Annarita usa solo scarpe da ginnastica nere. Ne ha tante, ma tutte nere: fa parte di lei, essere elegante anche con cose sportive.
Poi, quando tornano a casa, anche in pieno inverno, entro pochi secondi dal varco della porta di ingresso si sono già tolte le scarpe e le calze, e si mettono rigorosamente le infradito. E anche lì ciascuna ha le sue tante ma tutte del colore preferito: Veronica, bianche o azzurre, Violetta, fucsia (guarda caso), e annarita le infradito sempre nere, come volevasi dimostrare.
In inverno, lo stare in infradito in casa (sia che siano in pigiama, sia che siano vestite), la considerano una cosa normale ma intima, nel senso che si vergognano se un estraneo le vede così. Tipo che anche se viene l'elettricista si mettono subito le scarpe chiuse. E infatti, il fatto invece da me si facessero vedere tranquillamente, è una cosa che mi ha fatto capire lo stato di "privilegiato" in cui mi trovo a stare lì: poter vedere ciò che a tutti le ragazze negano, anche in queste piccole cose.
Poi, d'estate succede una cosa strana. Che da un certo giorno in poi, di solito a inizio giugno, con le prime giornate di sole, cambia tutto: iniziano ad usare le infradito per uscire, con gli shorts. E allora non solo non si verognano più di ciò che d'inverno era una cosa che nessuno (a parte me) poteva vedere, ma diventa proprio la normalità. Non esiste per loro non usare le ciabattine infradito d'estate, dovunque si vada, dal centro commerciale a qualunque altro posto. Perfino all'università, d'estate loro vanno in shorts e infradito, aumentando decisamente gli sguardi degli studenti che le ammirano (e che guardano me, con loro, con quella solita invidia che un po' mi fa piacere).
E d'estate, in casa, le infradito le tolgono, lì la regola è davvero semplice: da inizio giugno a fine settembre, dentro casa, niente di niente, tutte e tre lasciano le ciabattine, bianche, fucsia e nere, vicino alla porta di ingresso, e, in casa per loro esiste solo, e giustamente, la libertà di essere scalze. E io per questa loro libertà le ammiro, le invidio e in qualche modo le ringrazio, anche se questo non glielo dico.
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victory-raven · 8 months
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There is no dark side of the Moon.
It's all dark, really.
...
C’era da aspettarselo che avrebbero organizzato un ricevimento per accogliere l’ultima arrivata, la detentrice del marchio della luna, Victor sapeva bene che tutta quella bella facciata aveva lo scopo di assicurarsi che quel marchio non esulasse dalla “famiglia”, come amavano definirsi molti dei marchiati. Lui era nato libero da quelle catene e non sarebbe stato costretto a generare figli, sorte diversa sarebbe capitata a Rey – soprattutto a lei – che portava su di sé un marchio estremamente raro, probabilmente le famiglie marchiate avrebbero fatto a gara per fare avanti uno dei propri maschi affinché Rey potesse scegliere proprio il loro figlio.
La sala esterna era illuminata dal chiarore di una luna calante e dalle luci bianche e argentee con le quali erano state allestite le colonne di marmo. Tutta quella struttura rasentava sfarzo e antichità e i marchiati che l’affollavano, indossavano i loro abiti più belli.
Victor era arrivato lì con entrambi i genitori, detentori di un marchio che, però, non aveva contaminato anche lui, come sempre erano gentili, pacati. Persino distanti o, almeno, questa era l’impressione che aveva sempre avuto Victor di loro… in fondo, probabilmente dovevano anche vergognarsi un po’ di aver generato un figlio senza alcun potere.
Il giovane Draven indossava un abito elegante ma niente di troppo complicato: pantaloni dal taglio dritto, scuri, una giacca corta altrettanto scura e una camicia chiara. Al collo aveva deliberatamente scelto di non indossare cravatta o cravattino e con le mani piantate nelle tasche dei pantaloni si guardava intorno, cercando con lo sguardo qualcuno che non lo avrebbe annoiato sull’immediato. Per l’occasione i capelli abbastanza cresciuti stavano raccolti in una coda bassa.
Forse doveva apparire un po' spaesato. Senza le sue lame addosso, proprio non gli riusciva di sentirsi a proprio agio.
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@rey-themoon
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wutternach · 5 months
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Posta non risposta
Ricevo e volentieri ri-pubblico.
Non è una domanda la mia, ma è solo un pensiero di un signore per bene, che prende il the con i pasticcini, da solo o talvolta con la famiglia.
La cittadina di provincia limitrofa a quella dove abito ha una serie di negozi che frequentiamo, centri commerciali, piccoli negozi, servizi utili, ristoranti piacevoli. Tra questi c'è una deliziosa pasticceria, gestita da una coppia, moglie e marito. Una pasticceria dove, oltre ai dolci molto buoni, fanno caffetteria, sala da the, eventi, corsi di pasticceria per tutti, insomma un vero e proprio laboratorio artigianale raffinato. Lui lavora in un'agenzia di viaggi in realtà, ma è molto presente e segue tutta la parte amministrativa e gestionale dell'attività, curandone anche gli aspetti estetici e di accoglienza. Ha un'aria sempre molto cordiale e interessata al cliente, ancora non ho capito bene se fintamente cordiale o meno. Con alcuni aspetti, confesso, che mi stanno un po' sul cazzo, due tatuaggi piccolini stile fighetto finto giovane, un taglio di capelli e barba troppo studiato e delineato ma insomma, particolari estetici, nulla di più. Pare un bravo cristiano, come dicono i coatti romani con aria un po' compassionevole. Lei invece è la mente e il braccio del locale: è la pasticciera, inventa e realizza dolci di gran classe, progetta eventi, attività coinvolgenti e divertenti. Una bellissima donna, capelli corti probabilmente tinti senza darlo a vedere, viso sempre curato, trucco mai esagerato, gonnelline colorate, vestiti eleganti e scarpe di gran classe, sempre in ordine, stile un po' anni venti molto chic, un nome anch'esso molto chic, Carolina. Ascolta spesso Paolo Conte. Molto chic, sì, quasi snob che ti fa venire i nervi.
"Ciao carissimo Alessandro, come stai?" Tanti sguardi e tanti sorrisi.
"Salutami Francesca!" e ancora sguardi e tanti sorrisi cordiali.
"Buon weekend, anche ai ragazzi." Sguardi, sorrisi, sempre tanti.
Gentilezze.
Un gran rapporto cordiale.
Ecco, io, in tutta sincerità, l'elegante Carolina, la scoperei senza nessuna esitazione e tutto sommato con poca cordialità, con gli occhiali rossi da presbite che indossa sempre tenuti al collo con la cordicella raffinata; Ie alzerei le gonnelline fantasia anni venti per scoparla davanti e per scoparla dietro, sul bancone delle preparazioni e farciture; le farei tenere parte dei suoi vestiti eleganti addosso, mentre le lecco la fica nel laboratorio; la riempirei di parole forti, ma da apprezzare per sincerità, mentre mi prende il cazzo nella sua bocca perfetta, elegante, signorile.
Io, Carolina, la voglio sentire che mi chiede di schiaffeggiarle il culo, mentre mi prega cortesemente di venirle sulle tette esibite. La voglio percepire trasformata, mentre gode, quando il suo charme diventa solo un ricordo lontano ma che mi fa venire il cazzo ancora più duro.
Perché no, Carolina, a me Paolo Conte proprio non piace.
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venetianeli · 9 months
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Elegante, in abito da sera,
Bussa alle porte del cuore,
La Malinconia.
• Venetianeli
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likarotarublogger · 11 months
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Miss Badante 2023 ha 48 anni e viene dal Brasile: “La vita va affrontata con il sorriso”
Si chiama Elisangela Dos Santos Santano, ha 48 anni, è originaria del Brasile (città Salvador), vive e lavora nel campo dell’assistenza presso le famiglie in Italia. E’ lei la nuova Miss Badante International 2023, eletta domenica, 22 ottobre, durante la finale che si è svolta a Roma. Il titolo “Miss Badante Web 2023” è stato conquistato da Olesea Ciubotaru, 39 anni, della Moldavia, in Italia da 6 anni, che lavora a Torino
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Nella competizione sono state assegnate altre due fascie “Miss Badante International”: al secondo posto si è classificata Natalya Zhovnir, 46 anni, originaria di Leopoli (Ucraina), dove ha lavorato come medico presso un laboratorio analisi. Ana Drăgan, dalla Romania, ha vinto il terzo posto.
Il concorso, arrivato all’ottava edizione, si è svolto a due passi da Via Veneto, nell’atmosfera incantata del ristorante “Le mille e una notte” ed è organizzato, come ogni anno, da Elena Rodica Rotaru, ideatrice e patron della competizione. E’ una competizione rivolta alle donne di tutte le nazionalità che vivono in Italia e svolgono qui il loro prezioso lavoro di aiuto alle famiglie, come colf, assistenti familiari, baby sitter.
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“Miss Badante Web 2023” è stato conquistato da Olesea Ciubotaru, 39 anni, della Moldavia.
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Ana Dragan, Stânica Vinatoru, Elena Chirila, Aneta Anehei,Elena Rodica Rotaru, Natalya Zhovnir, Natalia Khvalyboha, Elisangela Dos Santos Santano
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Elena Rodica Rotaru e concorrente Elena Chirila della Romania 🇷🇴
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Concorrente della Romania Aneta Anehei
Le finaliste hanno affrontato tre prove: una presentazione in abito tradizionale del proprio paese e il racconto delle loro storie, una prova di talento ed infine la sfilata in abito elegante.
Il racconto di vita di ogni concorrente è stato emozionante. La vincitrice, Elisangela Dos Santos Santano: “La mia vita è una saga. Sono rimasta vedova in Brasile, quando una mia amica della Germania mi ha chiamato per prendermi cura di un ragazzo che aveva la sclerosi multipla. Poi sono arrivata in Italia, dove sono rimasta a vivere. Ormai sono anni che faccio la badante. Ogni lavoro è dignitoso, la vita va affrontata con il sorriso, bisogna essere positivi”.
La giornata di festa è stata completata da momenti artistici speciali, come le esibizioni di Marcia Sedoc (l’esplosiva interprete storica di Cacao Meravigliao), del cantante romeno Vasile David e di Antonio Delle Donne, che, oltre a presentare la gara, ha emozionato il pubblico con la sua voce è Dj Lilian Ioniță e Marilena Bãcanu.
“Per me sono tutte vincitrici, perché vengono qui per lanciare un messaggio di umanità, per dare visibilità al loro lavoro ma anche all’essere donna. Ecco, questa è la forza delle donne! Sono contenta che il concorso sia diventato davvero internazionale. Abbiamo avuto concorrenti iscritte da 9 paesi. Una gioia per me vedere che la fascia è andata ad una concorrente del Sud America, e che tra le vincitrici ci sia anche una signora del mio paese, la Romania”, ha dichiarato Elena Rodica Rotaru, organizzatrice ed ideatrice dell’evento.
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Membri della Giuria.
Livia Malcangio, Direttrice Relazioni Internazionali - Segretariato World Summit Premi Nobel per la Pace, presidente della giuria, ha raccontato così la competizione: “Una giornata fantastica, abbiamo avuto delle concorrenti meravigliose, provenienti da vari paesi. Ci sono stati momenti di commozione, ma anche di divertimento, con la lettura di poesie, teatro, ballo. Il lavoro che loro svolgono è fondamentale, in un paese come il nostro, dove l’età media della popolazione è molto alta”.
I criteri di valutazione sono stati la presenza scenica, l’originalità, la creatività e l’ingegno. La giuria è stata composta, oltre a Livia Malcangio, da: Marcia Sedoc (cantante, attivista per i diritti delle donne), Michelangelo Letizia (giornalista PaeseRoma), Dott. Roberto Rosati (Medico, Dentalcare), Massimo Meschino (patron del concorso "Una Ragazza, un Ragazzo, un Bambino per lo Spettacolo"- e promotore dell’inclusione sociale), Zoriana Belei (Miss Badante Web 2021), Roberto Mercuri (co - fondatore FashionLuxury.info).
Ionela Mihaela Dumitru, consulente fiscale che svolge da anni campagne di informazioni sui diritti delle badanti, in qualità di presidente della giuria Web, ha annunciato così la vincitrice: “Olesea Ciubotaru, della Repubblica Moldavia, ha vinto, con 19 punti, la gara online. Voglio sottolineare che hanno partecipato signore da sette nazioni: Ucraina, Romania, Albania, Rep. Moldavia, Georgia e Perù. Il nostro compito non è stato per niente facile. Ringrazio tutte le partecipanti, e soprattutto alla signora Elena Rodica Rotaru che ha dato atto di questa opportunità di valorizzare questo lavoro difficile, della badante”. Dalla giuria web hanno fatto parte anche Marianna Soronevych, giornalista ucraina (Gazeta Ukrainska) e Rodica Ciobotaru, assistente familiare e collaboratrice di testate romene.
Ecco i premi assegnati: 3° Premio - Una cena presso il Ristorante “Le mille e una notte” offerto dal Ristorante, 2° Premio - Un soggiorno per un fine settimana nel borgo medievale della Sabina a San Polo di Tarano, offerto dall’organizzatrice Elena Rodica Rotaru e lo sponsor Salvatore Braca (presso Holiday House by Elena Rodica Rotaru), 1° Premio WEB e 1° Premio in presenza - Un soggiorno per un fine settimana sulla splendida Isola di Ventotene, offerto da Pandataria Film e Elena Rodica Rotaru. Nell’ambito del concorso sono state assegnate anche delle fasce di accesso alla finale regionale Lazio del Concorso Nazionale "Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo" nella categoria OVER consegnate a: Elisangela Dos Santos Santana, Ana Dragan, Natalya Zhovnir. Inoltre è stata consegnata la fascia di accesso diretto alla finale nazionale del suddetto concorso, che si svolgerà dal 1 al 3 dicembre p.v. a Fiuggi (FR), a ZORIANA BELEI che rappresenterà la regione Emilia Romagna per la categoria LADY.
Sponsor: Pandataria Film, Dentalcare, Pasticceria Cardone 1846 Bagnara Calabra, Elena Rodica Rotaru Fashion, Hairstyle by Bacanu Marilena, Ristorante “Le Mille e una notte”, C4 Premiazione di Roberto Costantini (Guidonia)
Partner Media: Paese Roma Quotidiano, Fashionluxury.info, LikaRotaruFashion
Ufficio Stampa: Media XTE/ Miruna Cajvaneanu
Dj e foto di Lilian Ioniță.
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Articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
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gillianiriss · 17 days
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Abito da sposa impero in chiffon, interpretazione di eleganza e romanticismo
L'Abiti da sposa moderni impero in chiffon è diventato una perla splendente nel mondo degli abiti da sposa con la sua eleganza e romanticismo unici. Con le sue caratteristiche leggere, morbide , eleganti e oniriche, il tessuto chiffon dona infinita poesia e bellezza agli abiti da sposa.
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L'abito da sposa impero in chiffon non è solo un bellissimo vestito, ma anche un dono prezioso che porta amore e felicità. È testimone dei momenti felici della coppia e li accompagna in ogni tappa importante della vita. Scegliere un abito da sposa impero in chiffon significa scegliere una storia d'amore elegante e romantica.
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goldenman2 · 25 days
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La vasca…
Mi piace il vino rosso anche se non sono un esperto. Tuttavia l'idea di una visita enologica non mi dispiaceva.
In città vi era uno dei più importanti eventi, e lì incrocio da subito Martines.
Una hostess sommelier dai capelli scuri ondulati, e rossetto messo con maniacale cura che contornava le sue già carnose labbra.
La  prima impressione è di una donna  molto passionale, in quel suo abito elegante e sexy,  camicetta bianca, gonna sopra le ginocchia, calze a rete e scarpe rosse tacco 11.
Con il suo sguardo penetrante, il timbro di voce suadente, mi chiese
«Posso farle degustare a mio giudizio uno dei migliori vini? Barolo Riserva Monfortino 2013, adoro le sue fragranze, al palato è ricco e avvolgente il mio preferito».
Ovvio non potevo in nessun modo rifiutare l'invito 
«ok grazie volentieri».
Cosicché degustai fidandomi della sua esperienza, e le confermai
 «Ha ragione ottimo rosso».
Con tutta onestà trovai Martines più interessante del vino, specialmente dopo aver fatto alcuni altri assaggi e belle chiacchierate con risate, forse complice del vino, ma di certo trovammo una bella intesa, che non ci lasciò indifferenti.
Lei l'indomani doveva partire per Bruxelles, in quanto l'evento durava solo un giorno, mi disse l'hotel dove alloggiava, e in quell' istante decisi di rivederla prima della partenza.
Dovevo in qualche modo trovare una scusante, per tanto mi procuro il suo vino preferito, 
"Barolo Riserva Monfortino 2013 "
In tarda serata, mi reco al suo hotel, e gentilmente mi feci dare il numero della camera. 
Non sono mai stato così sfacciato, ma quella donna mi aveva colpito ed ero deciso alle mie intenzioni.
Due colpi di nocche sulla porta e lei aprì, le mostrai il suo vino preferito
«Visto che domani parti che ne dici se facciamo un brindisi al nostro incontro?» 
«Sei tremendo  un angelo vestito da diavolo accomodati».
Dalla camera si sentiva lo scroscio dell'acqua  che riempiva la vasca in bagno 
«scusa ti ho disturbata sento che stai preparando la vasca»
Martines mi lanciò uno sguardo sorniona 
«Non disturbi affatto, nella Jacuzzi ci stiamo anche in due»
Quel suo modo di dire e quel sorriso lo presi come un invito eloquente.
Tra sorseggi e dialoghi con i bicchieri in mano ci avviamo nel bagno 
La vasca piena non attendeva altro che noi.
Posiamo i bicchieri sui bordi, Martines con le spalle verso di me, si fece spogliare  in un silenzio surreale dove solo i respiri potevano romperlo, non indossava nulla, sotto al vestito, era terribilmente stupenda nella sua nudità.
Si piegò per sentire la temperatura dell'acqua, chiuse il rubinetto, alzò un piede e si immerse nella vasca.
La osservai, completamente ricoperta di bagnoschiuma, soltanto i turgidi capezzoli fuoriuscivano insieme al suo viso, che con gli occhi maliziosi, mi invitavano ad entrare.
Mi posizionai di fronte a lei, dagli sguardi intrecciati trapelava la voglia, mentre i piedi presero a giocare stuzzicando i nostri sessi, continuammo a provocarci ancora un po', fino a ché avviciniamo le bocche trepidanti ed eccitate, le lingue intrecciate sembravano impazzite.
Improvvisamente mi allontana, si girò, posò le mani ai bordi della vasca, mostrando quel bellissimo culo  e le spalle che emergevano fuori.
A quel punto presi quel po' di vino rimasto nel  mio bicchiere e lo versai dal collo alle spalle. 
Cominciai a stringere i seni bagnati, strizzando con le dita i capezzoli irti, mentre la sua pelle rabbrividì al tocco della lingua che lentamente seguiva la scia del vino che attraversava la sua schiena fino al culo.
 Il suo respiro sempre forte non faceva altro che alimentare la mia eccitazione,  sentivo il mio sesso sempre più duro con le vene quasi volessero scoppiare.
Così mi avvicinai sfregandoglielo tra il culo e la fica leggermente sommersa, lei mi afferrò per la testa affinché potessi spingerlo dentro.
Senza alcuna resistenza l'acqua fece scivolare il mio cazzo duro dentro la sua intimità come fosse lama nel burro.
In quel momento,Martinez apri le gambe in direzione del bocchettone dell'idromassaggio evocando gemiti di piacere 
«mmmmm siiiii »
 il massaggio del getto dell’acqua e il cazzo dentro che pompava, la mandarono in estasi fino a farla esplodere in un intenso orgasmo. 
Non ebbi il tempo di gustarmi il suo orgasmo, quando 
con scatto felino si girò e afferrò il mio  membro durissimo e ancora caldo, sentii le gambe vibrare sotto il suo tocco. 
Lo insaponò e lo massaggiò delicatamente, sfiorando il glande con la punta delle dita.
La  mano si muoveva sempre più velocemente, vidi la sua bocca schiudersi e gemere eccitata al piacere che mi stava dando.
Si chinò e cominciò a leccare prima la punta, scendendo poi molto lentamente su tutta l'asta arrivando ai testicoli.
La osservavo tra gemiti e respiri  intenta a gustarsi con la lingua il mio cazzo duro, che da lì a poco  lo ingoiò quasi interamente, e iniziò a muoversi su e giù su e giù  aiutandosi con la mano.
Le presi la testa accompagnando il ritmo 
chiusi gli occhi indietreggiando il capo e mi  lasciai  andare ad un
« mmmm si brava così» .
Si impegnò ancora più a fondo, ogni volta che lo usciva dalla sua bocca calda, lo leccava con ingordigia.
In  quel rituale lento, erotico, impudico mi sentivo morire dal piacere, cercando di resistere a non venire. 
Così, le spostai la testa e le ordinai
«siediti sul bordo».
Le  gambe completamente  aperte e la fica bagnata, mi fecero andare su di giri.
La penetrai con un colpo secco fino in fondo, perfettamente incastrati l’uno nell’altra, le sue mani andarono dietro la mia schiena, mentre con il bacino cominciavo a muovermi prima lentamente poi sempre più forte.
Ci guardammo negli occhi, mentre si mordeva le labbra, emanando  gemiti e respiri soffocati dall' intenso piacere. 
Mi avvicinai  e la baciai con intensità, le lingue si intrecciavano e danzavano, scambiando le nostre salive, mentre affondavo dentro di lei a ritmo serrato
Colpi decisi, irruenti, fino a che uscii quasi interamente dalle fica, per poi  affondare nuovamente lento e inesorabile tutta l'asta, Martines   a quel punto esclamò 
«Spingi di più’ ti supplico».
Mise le mani sotto i miei glutei per sostenersi e  cominciai nuovamente ad andare più forte, fino in fondo, fino alle viscere.
Il mio petto sbatteva  contro i sui  capezzoli durissimi, mi abbassai e cominciai  a leccarli e succhiarli con forza, mandandola letteralmente in estasi.
Vidi il nostro riflesso nello specchio del lavandino, i nostri corpi bagnati, incastrati,  il cazzo turgido che entrava ed usciva, veloce, l’eccitazione ai limiti, stavo per godere.
Mi  dimenai dentro a ritmo serrato, mentre Martinez sgrilletta il clitoride lasciandosi andare  in un'altro orgasmo
In  quella intensa esplosione di ormoni impazziti mi lasciai andare, riempiendola della mia sborra calda e fluida.
Stremati, scivolammo  nell’acqua ormai fredda gustandoci i getti dell'idromassaggio sui nostri sessi ancora intorpiditi del piacere. 
Ci guardammo con occhi pieni di piacere, in un lungo interminabile silenzio, dal suo bicchiere bevemmo l'ultimo vino rimasto regalandoci baci dal sapore indimenticabile.
Fine
#erotico #raccontierotici #eros #sensualità #sesso #passione#orgasmi#erotic#lingeriesexy# erotismo#scritturaerotica#poesiaerotica
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elarianastreamikaelso · 11 months
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Spiaggia
Pov. T/n convince Dick a prendersi una vacanza.
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t/n entro nell'ufficio di Dick alla centrale di polizia e si sedete sulla sua sedia e resto lì finche la porta dell'ufficio si apri ed entrò Dick.
"tesoro cosa ci fai qui pensa che fossi con le ragazze?" disse Dick. "lo ero poi ho deciso di venire qui ma prima sono passata da sturbucks e ti ho presso il tuo Frappuccino preferito." disse t/n e gli diede il frappuccino. "grazie tesoro, ma penso che ci sia altro." disse Dick.
"hai ragione sono qui anche per dirti che hai bisogno di una vacanza." disse t/n. "tesoro." inizio Dick, ma t/n lo interruppe "tesoro niente Dick stai lavorando troppo non dormi più di tre ore ormai da due settimane devi prenderti una pausa e su questo non si discute." disse t/n testardemente.
Dick sospiro e annui "bene aspetta qui vado dal capo e mi prendo una settimana di vacanza ok." disse Dick. t/n annui sorridendo. Dick usci dal suo ufficio per andare a parlare con il suo capo. Quando torno nel suo ufficio trovo t/n che girava sulla sua sedia.
"tesoro." chiamo Dick facendola fermare. "si ?" chiese t/n. "sono ufficialmente in ferie" disse Dick. "bene andiamo a casa." disse t/n saltando in piedi e battendo le mani. i due uscirono mano nella mano dalla stazione di polizia.
Il giorno dopo
Dick e t/n scesero dall'aereo e presero un taxi per andare all'albergo che avevano prenotato. i due entrarono. "finalmente siamo arrivati alla Hawaii." strillo t/n. Dick rise "sono felice che ti piaccia tesoro" disse Dick.
"lo adoro mettiamoci il costume e andiamo al mare non vedo l'ora di andare a fare una nuotata e poi al pomeriggio andiamo alla spa e sta sera ristorante." disse t/n. "va bene tesoro una cosa alla volta mettiamoci il costume e scendiamo in spiaggia" disse Dick. t/n e Dick si misero il costume e scesero giù in spiaggia e si tuffarono in mare.
Al pomeriggio
"sbrigati Dick abbiamo la prenotazione per la spa alle 16:30 e sono già le 16:25 dai che se no arriviamo in ritardo." disse t/n. "tesoro sono pronto andiamo" disse Dick. Dick e t/n arrivarono alla spa dell'albergo. "buon pomeriggio signori avete prenotato?." disse la receptionist. "si abbiamo prenotato a nome Grayson." disse Dick.
la receptionist controllo il computer. "bene allora questi sono le chiavi per gli armadietti cambiatevi e andate alla stanza 22 per i massaggi e poi la stanza 33 per l'inizio del percorso rilassante." disse la receptionist. "ok grazie mille" disse t/n prese le chiavi e prese la mano di Dick e li porto agli spogliatogli.
Dick e t/n avevano appena finito di fare il massaggio e il percorso rilassante stavano tornando nella loro stanza d'albergo. "la spa e il massaggio è stata l'idea migliore della tua vita mi serviva proprio." disse Dick. "te l'avevo detto che avevi bisogno di una vacanza" disse t/n. "ti giuro che non dubiterò mai più delle tue parole." disse Dick. "ti conviene" disse t/n lanciandogli un finto sguardo serio che fecce scoppiare a ridere tutti e due.
La sera
Dick stava aspettando che t/n fosse pronta per la cena mentre si guardava allo specchio. "tesoro sei pronta." urlo Dick. "si, sono pronta." disse t/n uscendo dal bagno. "allo che ne dici." disse t/n girando su se stessa. Indossava un abito nero elegante.
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"tesoro sei magnifica." disse Dick. "grazie anche tu sei stupendo." disse t/n baciando Dick. "è meglio che andiamo a mangiare se non vuoi che cambi idea tesoro." disse Dick. "hai ragione andiamo a cena che sta sera ti aspetta il dessert" disse t/n. "oh mi piace quello che sento." disse Dick. T/n rise "andiamo." disse t/n. "prima le signore." disse Dick aprendogli la porta.
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ambrenoir · 2 months
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L’AMORE AL TEMPO DEI CASINI
A Napoli oltre 900 bordelli tra Chiaja ed i Quartieri Spagnoli.
I luoghi del piacere sono espressione della tradizione partenopea sin dall’epoca romana quando esistevano, nella fattispecie, i cosiddetti lupanari di Pompei.
Oggi, le case chiuse del dopoguerra fanno parte del vastissimo patrimonio culturale di Napoli.
Gli arredi, i costumi utilizzati dalle prostitute, i vizi degli uomini e le virtù delle donne del tempo ci consentono di compiere un viaggio nella storia a partire dal mestiere più antico del mondo.
L’Italia, appena uscita dalla crisi della guerra, si concedeva qualche “vizietto”. Non c’era vergogna e neppure reato a frequentare quei posti così ben curati.
Non si faceva solo sesso, qualcuno richiedeva anche solo un bicchiere di vino in compagnia di una elegante signorina che con savoir faire concedeva momenti di puro piacere.
Nei vicoli di Napoli, tra sacro e profano, altarini votivi a santi e Madonne si alternavano alle case della maitresse e delle sue signorine che rivivono, oggi, grazie alla rappresentazione di figuranti in costume.
In vico Sergente Maggiore sorgeva uno tra i casini più frequentati “Il Monferrante”, la sua maitresse aveva spirito imprenditoriale, si dice che per attirare la clientela anticipava telefonicamente le attrazioni della casa.
Lo storico Casino di Salita S. Anna di Palazzo detto anche “La Suprema” è la più rinomata casa di Tolleranza della città, attualmente sede di un lussuosissimo hotel Chiaja Hotel De Charme dove i clienti più facoltosi attendevano Nanninella a´spagnola, Mimì d´‘o Vesuvio, Anastasia ‘a friulana e Dorina da Sorrento.
Nell’attuale piazzetta Matilde Serao invece, facevano tappa fissa numerosi giornalisti mentre a Parco Comola Ricci, all’Internazionale, si recavano principalmente i militari, qui anche le prostitute spesso erano straniere.
Nei pressi del rione Carità c’era il richiestissimo Casino degli Specchi.
Napoli offriva piaceri per tutti i gusti e le tasche infatti i più squattrinati potevano concedersi qualche gioia a pochi soldi recandosi alla casa delle “tre vecchierelle” a Montesanto.
Ciò che contraddistingueva i luoghi del piacere di Napoli è senz’altro l’intransigente regolamento.
I pagamenti fatti in camera, infatti, non erano considerati validi, non bisognava intrattenere più del dovuto le signorine, specie se in cerca di uno sconto e, in alcuni casi, il buon costume esigeva che i clienti si presentassero all’accettazione in abito, camicia bianca e cravatta.
Il tariffario, generalmente esposto all’ingresso poteva variare in base al tempo di intrattenimento, da mezzora o un’ora sino a mezza giornata.
Come qualsiasi attività che si rispetti, non poteva mancare la politica di offerta, agevolazioni per studenti, militari.
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namelessalessandra · 1 year
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The song to my heart
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Lando Norris x Reader
Sintesi: tu e Lando siete amici da un po’ ma cosa succede durante una serata elegante a cantare al karaoke?
Warnings: Nessuno a parte Lando in camicia 🥵
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-Potresti chiudermi il vestito?- domando a Pietra che dietro di me si aggiusta i capelli. Appoggia la spazzola sul mobile e si gira velocemente verso di me con un sorriso.
-stai benissimo!- commenta dopo aver chiuso la zip. Mi sistemo i capelli sulle spalle e mi giro verso di lei col cuore in gola. Abbozzo un sorriso. È una semplice uscita, saremo io, lei, Max e Lando, ma abbiamo deciso di fare le cose in grande e prepararci per bene così ho indossato il mio ultimo acquisto: un abito nero di seta, lungo fino a poco sopra al ginocchio, e sul corpetto dei brillantini argentati coprono le cuciture del busto impreziosendo il tutto. Ho abbinato delle calze coi brillantini, una borsa argentata e un paio di tacchi neri con dei fiocchi sul davanti fatti con dei brillantini simili a quelli dell'abito.
-Anche tu stai molto bene- rispondo ammirandola. Lei ha optato per un abito rosso con lo spacco sul lato destro della gonna. Ha arricciato i lunghi capelli biondi e ha messo un rossetto dello stesso colore dell'abito.
-quale borsa pensi dovrei abbinare?- domanda poi prendendo due borsette per farmele vedere. Una è nera, molto semplice, la seconda è dorata ricoperta di brillantini. Indico la seconda senza esitare e lei ridacchia.
-Non sarò l'unica piena di brillantini questa sera- scherzo scrollando le spalle e lei annuisce d'accordo. Veniamo interrotte dalla voce di Max che chiama Pietra e lei lo raggiunge. Io ne approfitto per dedicarmi al mio trucco, che ho deciso di tenere leggero e sui toni del nude. Quando la bionda torna io sono pronta così le lascio lo spazio per finire di prepararsi e mi spruzzo un po' di profumo prima di raggiungere Max e Lando nell'altra stanza.
-Hey ragazzi- li richiamo per avere la loro attenzione prima di fare una piroetta. Max è in live ma si gira comunque verso di me e sorride fischiando.
-Stai benissimo (Y/N)!- esclama ma ben presto torna a guardare la sua live. Ancora non si è vestito così alzo gli occhi al cielo. Vedo Lando alzarsi dal letto su cui stava e venirmi vicino. Indossa una camicia nera leggermente aperta sul petto, da cui spunta una collana argentata, e dei pantaloni neri. Mi sorride e sento le guance scaldarsi. Ho una cotta per lui da un po' di tempo. Ci siamo conosciuti grazie a Pietra, quando ha iniziato a frequentare Max mi portava sempre con loro e lo stesso vale per Lando, così siamo diventati amici. Solo che col tempo ho iniziato a prestare attenzione alle sue attenzioni, ai suoi modi, alla bella persona che è, e mi sono innamorata di lui. Pietra ne è a conoscenza, ma non so se Max o il diretto interessato lo abbiamo capito.
-Sei bellissima, tesoro- commenta lasciando vagare lo sguardo lungo tutto il mio corpo. Sorrido sporgendomi per baciargli una guancia. Nonostante i tacchi sono un paio di centimetri più bassa di lui. Lando sposta le mani sui miei fianchi e sento quanto sono calde tramite la stoffa leggera dell'abito.
-Anche tu stai molto bene- mi complimento subito dopo, ma veniamo interrotti da Max che ride prima di girarsi verso di noi.
-Nella chat dicono che sareste una bella coppia- ci prende in giro. Io sgrano gli occhi e sono sicura che sto arrossendo ancora di più. Lando sorride, anche lui imbarazzato, e si allontana da me.
-Vai a prepararti, invece di dare fastidio- lo sgrida, io mi affretto ad allontanarmi dalla zona ripresa dalla videocamera e sedermi sul letto.
-Prendi il mio posto? Stavo finendo una partita- domanda Max alzandosi dalla sedia, Lando prende il suo posto e lo fa andare via. Io me ne sto al telefono mentre Lando finisce la partita iniziata da Max, e il silenzio regna per un po'.
-(Y/N), tesoro, perché non vieni anche tu qui?- domanda il pilota di punto in bianco. Mi giro a guardarlo con occhi sgranati. Lui mi sta guardando in attesa ma io scuoto la testa.
-No, Lando. Sai che non è il caso- provo a rifiutare ma lui sposta la sedia per girarsi verso di me e mi porge una mano.
-Andiamo, intratteniamo i fan di Max mentre lui non c'è! Diremo tante cose brutte su di lui- insiste e così io cedo. Mi alzo e lo raggiungo, lui picchietta sulla sua gamba. Non è la prima volta che mi siedo sulle sue gambe, dato che sin dal primo momento Lando mi ha fatta sentire a mio agio, ma farlo davanti ad una telecamera e a milioni di persone mi mette un po' a disagio. Mi siedo lentamente, facendo attenzione a tenere il mio peso sui miei piedi e non si di lui.
-Rilassati, va tutto bene- mi sussurra nell'orecchio e sposta una mano sul mio fianco accarezzandolo con delicatezza. Mi sistemo meglio su di lui mettendomi comoda, gli circondo le spalle con un braccio per tenermi in equilibrio e lui mi bacia una guancia.
-Il tuo profumo è buonissimo- commenta facendomi sorridere, mi giro verso lo schermo per guardare i commenti nella chat. Molti fanno domande a Lando riguardo la prossima gara, alcuni chiedono cosa faremo così eleganti e altri ancora ci chiedono se stiamo insieme. Sento Lando leggere una delle domande sottovoce, mentre distrattamente mi accarezza ancora un fianco.
-Andiamo a mangiare fuori, ma nulla di importante. Ci siamo vestiti eleganti perché lei e Pietra ci hanno costretti- scherza Lando indicandomi con la mano che non tiene sul mio fianco. Io scoppio a ridere guardandolo e mi giro subito verso lo schermo.
-Abbiamo solo approfittato della cosa, ragazzi loro sono più felici di noi di vestirsi eleganti- ribatto annuendo con la testa per dare più credibilità alle mie parole. Lando mi solletica il fianco che prima accarezzava ed io scoppio a ridere dimenandomi su di lui. Sto per scivolare, perciò si ferma subito e mi stringe dai fianchi stabilizzandomi. La mia risata si calma e mi risistemo su di lui.
-Siete troppo carini insieme, sicuri di non essere una coppia?- la domanda viene letta da Lando proprio in quel momento ed io sgrano gli occhi scioccata. Sento di nuovo le guance calde e mi guardo nello schermo. Sto arrossendo. Lando sorride malizioso guardandomi dal video.
-Eccomi! Possiamo chiudere la live!- Max interrompe il momento entrando dalla porta e sospiro di sollievo.
-Non stiamo insieme ragazzi, siamo solo amici- sento il cuore sprofondare fino allo stomaco alle parole di Lando, ma mi costringo a sorridere e annuire con la testa per dargli ragione. Mi alzo dalle sue gambe e lascio che loro chiudano la live mentre infilo il mio blazer. È nero come il vestito e dei brillantini argentati sono sparsi qua e là. Quando i ragazzi ci raggiungono, usciamo tutti insieme e saliamo in auto diretti verso il locale.
Un pub con la zona karaoke, dei tavoli rotondi sono sparsi per la sala ed è quasi tutto pieno. Appena la porta si chiude dietro di noi il calore mi avvolge, sento Lando appoggiare una mano sulla mia schiena mentre si sporge verso di me
-che ne pensi, ti piace?- domanda al mio orecchio, io annuisco con la testa prima di dedicargli un'occhiata. Gli sorrido e lui ricambia. Max, che ha prenotato, parla col cameriere e ci fa portare verso il nostro tavolo. Io e Pietra prendiamo posto tra i due ragazzi, Max si siede accanto a lei e Lando accanto a me.
-Ti aiuto?- domanda il pilota quando mi vede provare a togliere la giacca, senza aspettare una mia risposta si alza e me la sfila dalle spalle. I capelli mi scivolano intorno al viso mentre lo ringrazio. Lando sistema la giacca sulla sedia per me e poi riprende posto. Pietra e Max stanno dividendo un menù per decidere cosa ordinare così ne prendo uno anche io. Lascio scorrere lo sguardo su tutti i piatti disponibili, indecisa.
-Tu sai già cosa ordinare?- la voce di Lando mi distrae dai miei ragionamenti, mi accorgo che si è spostato verso di me e mi parla all'orecchio. Scuoto la testa mentre qualcuno sale sul palco per cantare.
-No, e tu?- domando sottovoce, con un dito mi indica un piatto che sembra molto allettante
-anche se questo sembra molto buono- commenta poi indicandone un altro, così decido di togliere ogni dubbio
-se ti va posso ordinarlo io e ce li dividiamo?- chiedo distogliendo gli occhi dal foglio per guardarlo. Lui annuisce tornando a sedersi normalmente e quando arriva il cameriere diamo i nostri ordini. Max e Lando iniziano una conversazione subito dopo, così io e Pietra facciamo lo stesso, e quando il ragazzo al mio fianco si sporge verso Max per dire qualcosa sento la sua mano appoggiarsi sulla mia gamba. Perdo un battito e il mio cuore sale in gola. Poi mi ricordo le sue parole alla fine della live e mi costringo a non farmi strane idee. Pietra nota il gesto del pilota e mi guarda provando a nascondere un sorriso. Vorrei dirle di non lasciarsi ingannare, che Lando non mi vede come io vedo lui, ma non è il caso di farlo quando lui è così vicino. Max scoppia a ridere e Lando si appoggia con la schiena alla sedia ma senza togliere la mano dalla mia gamba.
-Che ne dite di cantare?- domanda Pietra per farci coinvolgere nella conversazione, Max si allunga a baciarle una tempia dicendole che è un'ottima idea e lei subito riprende a parlare: -ho un'idea! Facciamo dei duetti! Io e Max canteremo una canzone e tu, (Y/N), canterai con Lando! Facciamo dei video e lasciamo che siano i follower di Instagram a decidere i vincitori!- propone. La sua idea fa subito annuire i ragazzi che iniziano a prendersi in giro a vicenda. I nostri ordini arrivano e nel frattempo Lando e Pietra vanno a mettere i nostri nomi in fila per il karaoke.
-Va tutto bene?- mi domanda Max dato che siamo da soli, io mi giro verso di lui e annuisco. Non posso certo dirgli che il suo migliore amico mi toglie il fiato da tutta la serata?
-Sì, solo un po' nervosa per il karaoke. Non mi piace cantare davanti alla gente- scherzo e lui ride annuendo con la testa.
-Per tua fortuna Lando è bravo ad attirare l'attenzione, anche se facessi la peggior figuraccia lui troverebbe il modo di non farti sentire in imbarazzo- prova a rassicurarmi ed io annuisco d'accordo. I due tornano al tavolo e così ci dedichiamo a mangiare. Facciamo alcune foto e qualche video, ma per il resto ci godiamo la serata chiacchierando. Quando arriva il nostro turno al karaoke, Lando mi prende una mano portandomi verso il palco. Prendiamo i nostri microfoni mentre sento le prime note della canzone scelta da Lando. Non posso fare a meno di ridere. Friday di Riton inizia e Lando canta il ritornello. Pietra alza il telefono per fare il video e così avvicino il microfono alle labbra per cantare la strofa. Appena sente la mia voce, Lando sgrana gli occhi sorpreso, ma poi subito torna a muoversi e battere le mani a tempo.
Lando ed io ci muoviamo per il piccolo palco, mi prende una mano e mi fa girare mentre canta il ritornello. Ci divertiamo come due pazzi e tutti i presenti nella sala cantano con noi o battono le mani a tempo. Alla fine del brano Lando mi prende una mano intrecciando le nostre dita e poi le alza in alto come se avessimo vinto un premio. Ci inchiniamo verso il pubblico e poi torniamo al nostro tavolo.
-(Y/N) non sapevo cantassi così bene!- Max esclama appena arriviamo, io rido per nascondere l'imbarazzo
-vero! Vi stracceremo ragazzi!- esclama Lando ancora divertito per la canzone. Max e Pietra fanno il loro duetto e, come la mia amica ha fatto per noi, alzo il telefono per riprenderli.
-Non ci batteranno mai- la voce di Lando risuona alla fine del brano mentre termino il video. Scoppio a ridere guardandolo e gli do ragione. Pietra posta entrambi i nostri video e fa partire la gara, nel frattempo ci godiamo il resto della cena.
Quando la serata finisce ed usciamo dal locale, l'aria fuori è diventata più fredda. Mi stringo nel blazer circondandomi i fianchi con le braccia. Pietra mi avvolge un braccio sulle spalle
-ti sei divertita?- domanda felice, io annuisco appoggiandomi contro di lei e camminiamo insieme. Max e Lando poco più avanti parlano tra di loro.
-Non ha distolto lo sguardo da te neanche per un secondo- commenta la mia amica sottovoce, riferita ovviamente a Lando. Io sospiro, vorrei così tanto credere alle sue parole, ma la frase alla fine della live ancora mi risuona in testa. Le racconto tutto sottovoce per non farmi sentire dai ragazzi dato che sono molto vicini.
-È solo un idiota, è uomo. Loro hanno bisogno di tempo per capire le cose- mormora divertita e mi lascia andare perché siamo arrivate alla macchina.
-Ti fermi da noi a dormire?- domanda sempre la bionda, verso di me, quando siamo saliti ma io scuoto la testa.
-No, non ho neanche un cambio- rispondo, al che lei si limita ad annuire.
-L'accompagno io a casa. Dopo aver lasciato voi, ovvio. Così avrete il vostro tempo per fare cose che non voglio sentire- scherza Lando guadagnandosi dei rimproveri colmi d'imbarazzo da parte della bionda. Max guida fino a casa loro e poi lascia le chiavi dell'auto all'amico. Saluto entrambi e prendo posto accanto a Lando che subito accende i riscaldamenti e mette in moto.
-Ti sei divertita?- domanda, credo più per fare conversazione che altro. Annuisco sistemandomi contro il sedile e sbadiglio.
-Molto, e tu?- domando subito, Lando mi lancia un'occhiata per poi tornare subito a guardare la strada. Sorride
-sì, anche se c'è una cosa che avrei cambiato volentieri- risponde muovendo un po' le mani sul volante. Sembrerebbe quasi a disagio. Aggrotto la fronte, confusa.
-E cosa? Il cibo? Non ti è piaciuto?- domando preoccupata, lui scuote la testa
-no, non il cibo- si affretta a rispondere, frena ad un semaforo e mi guarda di nuovo. Fa un respiro profondo.
-Noi due- dice poi e, per la seconda volta in una serata, il mio cuore si spezza. Il semaforo torna verde e Lando riparte solo per svoltare e frenare sotto casa mia. Mi affretto ad aprire lo sportello senza guardarlo perché scoppierei a piangere, sento già gli occhi pizzicare.
-(Y/N)- Lando mi richiama quando sto per scendere. Mi fermo ma non mi giro. Lo sportello per metà aperto.
-Mi spiace se volevi ci fosse qualcun'altra al mio posto. Magari la prossima volta potrai invitarla prima che Pietra e Max lo chiedano a me, così non vi darò fastidio- la mia voce si spezza alla fine della frase e mi darei uno schiaffo da sola.
-Cosa?- Lando domanda confuso, scendo dall'auto velocemente per evitare di umiliarmi ancora di più e cammino svelta verso la porta di casa. Frugo nella borsetta per prendere le chiavi ma scivola per terra, così mi abbasso per riprenderla. È allora che la mano di Lando si appoggia sulla mia fermandomi.
-Se mi avessi dato il tempo di spiegarmi, avresti capito che a dichiararmi faccio schifo e quando ho detto che avrei cambiato noi due, intendevo che...- si ferma per prendere un respiro profondo e poi riprende a parlare: -che avrei voluto che questa sera tu fossi più di una semplice amica- termina mentre prende la mia borsetta e le mie chiavi. Ci rialziamo, i suoi occhi incatenano i miei rendendomi quasi difficile respirare. Sta davvero accadendo?
-Avrei voluto dire alla chat che sei la mia ragazza, avrei voluto baciarti alla fine del karaoke perché la tua voce è bellissima e se vinciamo quella stupida gara sarà solo grazie a te, e avrei voluto tenerti più vicina perché anche seduta sulla sedia accanto alla mia eri comunque troppo lontana- mormora con voce insicura, muove un passo verso di me ed io alzo la mano per accarezzargli una guancia.
-Quando camminiamo e tengo una mano sulla tua schiena, non è solo perché ho paura di perderti nella folla, ma perché sento il bisogno di averti vicina. Quando ti chiedo di venire a giocare a golf con me, Max e Pietra, anche se so che voi ragazze resterete a guardarci e non giocherete, è perché voglio renderti partecipe della mia vita, e vorrei fosse lo stesso per te- Lando si interrompe di nuovo, per prendere un altro respiro profondo.
-(Y/N), se non ricambi non importa. Facciamo finta di nulla e amici come prima. Ma se c'è una piccola, remota possibilità che anche tu voglia quello che voglio io...- lo interrompo perché non credo riuscirei a reggere altro da parte sua stasera, lascio scontrare le nostre labbra in un bacio delicato. Lando mi stringe dai fianchi sospirando contro la mia bocca e finalmente tutto sembra essere andato al posto giusto. Quando mi allontano, i nostri occhi si incontrano di nuovo e non posso fare a meno di sorridere.
-Immagino che Pietra avesse ragione allora, avevi solo bisogno di tempo perché sei uomo- scherzo, la sua risata interrompe il silenzio ed è uno dei suoni più belli che abbia mai sentito. Gli bacio una guancia, ancora incredula per le sue parole, e lui mi stringe un po' più a sé.
-Avevo paura che Max mi stesse facendo montare la testa e che confessando i miei sentimenti avrei rovinato tutto, ma non è stato così- spiega. Quindi lo sapeva anche Max. Ora tutte le occhiate battutine acquistano un senso.
-Non è stato così- ripeto le sue parole, Lando non perde il sorriso mentre mi bacia ancora una volta.
-Che ne dici se la prossima volta usciamo da soli? Io e te- propone subito dopo, la mia affermazione arriva forse troppo in fretta ma a lui non sembra dare fastidio.
-Ora sarà meglio che vada, prima che qualche tuo fan ci becchi- sussurro dopo un po'. Le sue braccia mi tengono ancora stretta a lui e non sembrano accennare a lasciarmi. Da un lato non lo vorrei neanche io, ma sarà meglio tenere le cose per noi almeno per un po'.
-Ci vediamo domani?- domanda Lando sottovoce, io annuisco con la testa prima di baciarlo di nuovo.
-Sì, ma devi lasciarmi andare adesso- sussurro poi, lui sospira contrariato ma lascia la presa e così ci separiamo.
-Allora fatti trovare pronta per la colazione, ti porto fuori- mi avvisa facendo un passo indietro. Muovo la testa su e giù per accettare e apro la porta. Resto sulla soglia per guardarlo salire in auto e lo saluto con la mano quando mette in moto, per poi chiudere la porta mentre lui va via. Non mi resta che andare a dormire e sperare che domani arrivi presto.
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88-ita · 6 months
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col passare degli anni ho capito che non ci ho capito molto nella vita...
assurdo come si dice che il diavolo non ti si presenta, brutto e cattivo, ma elegante e bellissimo, ed è proprio così che adesso me ne accorgo e faccio due somme sulla quantità delle persone che ho conosciuta, frequentato, ecc.
sono arrivata ad una conclusione quelle persone che mi sembrano più per il bene, sono molto più ignoranti, rispetto a una persona che si presenta tutta "diversa" per la "normalità" della società.
e quelle persone che sembrano più per il bene, con un buon abito sanno ingannare perché sono le prime persone che nascondono la loro non umanità.
boh sarà, questo penso per il momento 😅
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