#a cura mortal
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divagandosempre-blog · 9 months ago
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[Review] Maze Runner: A cura mortal - Divagando Sempre
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raccontidialiantis · 9 hours ago
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La passione della vedova
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Ha perso il marito da un anno: per uno stupidissimo incidente stradale. La rispettano tutti e tutti l'hanno aiutata a rimettersi in carreggiata. Le hanno trovato un bel lavoro nell'azienda di famiglia e s’è rimessa in discussione. Professionalmente non ha voluto sconti e quindi con le unghie e con i denti s’è ritagliata un suo spazio di utile contributo. Oggettivamente è molto brava; nei reparti la sentono, la coinvolgono. Però tutti la trattano sempre come una preziosa e fragile porcellana; cioè con delicatezza e rispetto. In azienda amavano quell’uomo. I beni di famiglia poi hanno aiutato. Tutti si sono prodigati; i suoceri non mancano di prendersi cura dei suoi figli e lei per questo li ama e li ringrazia.
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Un quadretto familiare e privato tutto sommato sereno. Ma le manca il meglio: le urge. Sta impazzendo dentro perché è preda di una follia tutto sommato innocente, ma esternamente ben dissimulata: vuole assolutamente un uomo dentro di lei. Basta delicatezze e guanti bianchi. Vuole carne e sangue, sudore e odore d’amore in un letto. Lenzuola sdrucite e impregnate dei prodotti dell'amore, sporche dei desideri osceni di due amanti sfiniti ma finalmente soddisfatti. Trucco sfatto, che le cola dagli occhi. Animo e sensi felici e appagati. La sua fica desidera essere leccata e mangiata. A lungo: in breve, lei vuole soffocare un uomo d'amore. Anela ad avere nel letto qualcuno che la scaldi, che se la coccoli e che se gli gira la prenda in modo un po’ spartano; come faceva lui.
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O magari anche peggio: è pronta, lo desidera da tanto, da troppo. Con suo marito si sentiva al tempo coccolata ma protetta e poi improvvisamente usata, posseduta. Perché lei era una cosa sua, che egli violava e adoperava quando gli pareva e piaceva, questo era ben chiaro, tra loro. E questa oggettiva condizione di sottomessa, ma comunque adorata e viziata, le piaceva. Moltissimo. Si sentiva desiderata: sia come leale compagna che sessualmente. E lei allora non mancava di provocarlo, per farsi saltare addosso. Lui la divorava letteralmente. Preda appetibile. Si: questo lei si sentiva. Stasera c'è una cena tra amici, a bordo piscina; vestiti pochi e assoluta informalità.
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Si parlerà di libri, di sport e vacanze: problemi seri e lavoro possibilmente fuori dalla porta, per favore. Le amiche le hanno anticipato che tra gli invitati ci saranno tre o quattro bocconcini succulenti; tutti ottimi candidati alla carica di stallone, anche per una notte sola. Si, è proprio ora per lei di rispolverare i basics. Perché proprio non ne può più. Basta romanticherie. Vuole solo scendergli l’intimo a sorpresa, prendere in bocca un bell'uccello lungo e duro, lavorarselo di labbra e di gola, inghiottire il suo seme e poi farsi inculare, scopare e gridare. Le manca proprio gridare liberamente per l'orgasmo raggiunto. Ma finalmente stasera forse c'è una possibilità.
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Anela già sentirlo pompare dentro di sé, con l'urgenza di svuotarsi, troppo la vuole sua. Desidera queste cose con tutta l’anima. Vuole solo fare l’amore: quello che fa male al culo e alla fica. E’ forse peccato mortale, per una donna sana? E dopo due chiacchiere e quattro risate di pausa dopo il primo riuscito amplesso - fantastica nuovamente - vuole mettersi di pancia, allargare le natiche davanti a lui e fargli capire chiaramente che brama prenderlo nuovamente ma stavolta nel culo: vuole letteralmente spompare un uomo e stordirlo, affascinarlo almeno per una notte intera, che poi si vedrà se la cosa proseguirà. Saprà drogarlo di sé. Lo sente.
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E il giorno dopo al lavoro, occhiaie ma soddisfatta, vuole sedersi col culo che le faccia ancora male e brama ricevere il suo messaggio: “quando ci vediamo?" Si, si… non ne può più del rispetto e delle maniere gentili di tutti: vuole un uomo. Uno tosto, uno che la maltratti, che la faccia sentire nuovamente una cosa sua, da usare e che la faccia godere, godere, godere. Gli farà tutto ci�� che lui vorrà. Stasera succederà, lo sente: è troppo tempo che non scopa e vuole qualcuno che le faccia dimenticare il passato, l'acqua che ormai non macina più. Lei è qui: viva, bellissima, affascinante e con una passera stupenda, calda, profumata, accogliente, ben rasata e… completamente inutilizzata. Ora è entrata in sala; ha visto le possibili prede ma immediatamente ha spostato lo sguardo verso il bordo piscina e ha deciso:
Ladies and Gentlemen, the winner is…
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RDA
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hdahlia · 4 months ago
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ANA DE ARMAS? Não! É apenas DAHLIA RADAMÉS TORCUATO, ela é filha de HECATE do chalé 21 e tem 30 ANOS. A TV Hefesto informa no guia de programação que ela está no NÍVEL 3 DOS PODERES por estar no Acampamento há 16 anos, sabia? E se lá estiver certo, LIA é bastante LEAL mas também dizem que ela é DESCONFIADA. Mas você sabe como Hefesto é, sempre inventando fake news pra atrair audiência.
Resumo: Dahlia nasceu em uma família estramente religiosa pois a família em questão chamou a atenção da deusa da bruxaria falando mal de bruxas. Como o avô dela nunca havia visto a mãe da neta dele, achou que a menina era fruto de uma bruxaria para acabar com a família dele, e começou a realizar alguns rituais (tortura, pra ser exata) até que um dia os poderes dela despertaram e ela foi encontrada por um sátiro e levada para o Acampamento pela primeira vez.
BIOGRAFIA l CNNS l DESENVOLVIMENTO l SPOTFY l PINTEREST
Poder - Magia Demoníaca: possui a capacidade para manifestação de magia relacionada ao submundo em um ponto de conseguir controlar as criaturas, assimilando assim parte de seus poderes.
Arma: Mortal Reminder: Foice longa, com a lâmina trabalhada em Ferro Estígio, com a capacidade de se transformar em uma pulseira. 
Habilidades: previsão e fator de cura acima do normal.
Faz parte dos Filhos da Magia. 
Instrutora de combate contra monstros. 
Participa da equipe azul do clube de luta.
Personagem baseada no prompt 01 - os sonhadores, dos interceptados.
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klimt7 · 6 months ago
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Consigli per una donna forte”
[ Gioconda Belli -Nicaragua]
Se sei una donna forte proteggiti dai parassiti
che vorrebbero mangiare il tuo cuore.
Essi usano tutti i travestimenti
dei carnevali della terra:
si vestono da colpe, da opportunità,
da prezzi che bisogna pagare.
Ti frugano l’anima, insinuano il trapano
dei loro sguardi o dei loro pianti
nel più profondo magma della tua essenza
non per accendersi con il tuo fuoco
ma per spegnere la tua passione,
l’erudizione delle tue fantasie.
Se sei una donna forte
devi sapere che l’aria che ti nutre,
trasporta anche parassiti, batteri, minuti insetti
che cercheranno di abitare nel tuo sangue
e nutrirsi di quanto è solido e grande in te.
Non perdere la compassione
ma temi tutto ciò che conduce
a negarti la parola,
a nascondere chi sei,
ciò che ti obbliga ad addolcirti
e ti promette un regno terrestre
in cambio di un sorriso compiacente.
Se sei una donna forte preparati alla battaglia:
impara a stare sola
impara a dormire nella più assoluta oscurità
senza paura, impara che nessuno ti lancerà
corde quando ruggisce la tempesta,
impara a nuotare controcorrente.
Allenati alla riflessione e all’intelletto.
Leggi, dialoga con la tua anima, fà l’amore
con te stessa, costruisci il tuo castello,
circondalo di fossi profondi, però fai anche
ampie porte e finestre.
È necessario che coltivi grandi amicizie,
e che coloro che ti circondano
e che ti amano, sappiano chi sei
fatti un cerchio di roghi
e accendi nel centro della tua stanza
una stufa sempre ardente,
dove si mantenga l’ardore dei tuoi sogni.
Se sei una donna forte
proteggiti con parole e alberi
e invoca la memoria di donne antiche.
Devi sapere che sei un campo magnetico
verso il quale viaggeranno urlando
i chiodi arrugginiti
e l’ossido mortale di tutti i relitti.
Tu proteggi, dà rifugio, però prima proteggi te stessa.
Mantieni le distanze.
Costruisciti. Abbi cura di te.
Conserva il tuo Potere.
Difendilo.
Fallo per Te
Te lo chiedo in nome di tutte noi.
[ Gioconda Belli - Nicaragua ]
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essalis · 6 months ago
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𝐃𝐄𝐌𝐈𝐆𝐎𝐃𝐒 𝐃𝐈𝐀𝐑𝐈𝐄'𝐒 & 𝐓𝐀𝐒𝐊 Ⅰ  . ›
blame it on your mom and dad, live young & die fast that's the remedy, that's the remedy for everything !
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𝐂𝐀𝐌𝐀𝐃𝐀 𝐈 .  ⸻     𝐵𝐴𝑆𝐼𝐶𝑂 𝐸 𝑃𝐸𝑆𝑆𝑂𝐴𝐿 .
nome: esthis marina santagar
idade: vinte e cinco
gênero: cisgenero feminino
pronomes: ela/dela
altura: 1,54cm
parente divino e número do chalé:  poseidon - chalé III
𝐂𝐀𝐌𝐀𝐃𝐀 𝐈𝐈  .  ⸻     𝐶𝑂𝑁𝐻𝐸𝐶𝐸𝑁𝐷𝑂 𝑂𝑆 𝑆𝐸𝑀𝐼𝐷𝐸𝑈𝑆𝐸𝑆 .
Idade que chegou ao acampamento: esthis tinha doze anos.
Quem te trouxe até aqui? um sátiro que era seu amigo de escola se revelou e a trouxe para escola depois do ataque de uma équidna.
Seu parente divino te reclamou de imediato ou você ficou um pouco no chalé de Hermes sem saber a quem pertencia? demorou uns bons meses, assim como o surgimento de seus poderes de cura que demoraram para aparecer também.
Após descobrir sobre o acampamento, ainda voltou para o mundo dos mortais ou ficou apenas entre os semideuses? depois de descobrir seus poderes de cura, esthis não conseguia encarar a família. sem saber lidar com a culpa de não ter salvo o irmão ela não voltou mais para casa, embora tenha saído em algumas missões ocasionalmente.
Se saiu algumas vezes, como agia entre os mortais? seus poderes não são tão dificéis de disfarçar, e ela até cogitou se mudar para uma cidade mortal, fazer faculdade de medicina, no entanto, a vida como descendente de um dos três grandes pode colocar não só a si em perigo como todos ao seu redor e por isso essie se especializou em primeiros socorros no acampamento atuando como instrutora.
Se pudesse possuir um item mágico do mundo mitológico, qual escolheria e por quê? bom, escolheria a ambrosia, o doce dos deuses capaz de trazer os mortos de volta a vida, ou talvez a talaria, porque voar é algo dificil de dizer não.
Existe alguma profecia ou visão do futuro que o assombra ou guia suas escolhas? não.
𝐂𝐀𝐌𝐀𝐃𝐀 𝐈𝐈𝐈  .  ⸻     𝑃𝑂𝐷𝐸𝑅𝐸𝑆, 𝐻𝐴𝐵𝐼𝐿𝐼𝐷𝐴𝐷𝐸𝑆 𝐸 𝐴𝑅𝑀𝐴𝑆 .
Fale um pouco sobre seus poderes: assim que chegou no acampamento as habilidades de cura são as mas notáveis, tem o poder de curar usando água (apenas quando disponível), seus sentidos funcionam como que ouvindo a água presente no corpo de todos podendo identificar e curar doenças, ferimentos, no entanto, quanto a feridas muito antigas ou modificações estéticas são uma limitação para o poder. quando cura, a água manuseada adota uma cor perolada e brilhante, envolvendo a região a ser curada, antes de voltar a ter a aperência inodora e incolor.
Quais suas habilidades e como elas te ajudam no dia a dia: como seu poder raramente é usado para funções de ataque, ela precisou aprimorar seus reflexos e agilidade para se tornar uma combatente. ela consegue treinar e lutar tão bem quanto possível sem o auxílio da magia. gosta de lutar e se exercitar muito embora ela quase nunca seja vista na linha de frente de qualquer confronto.
Você lembra qual foi o primeiro momento em que usou seus poderes? tinha acontecido algumas vezes sem que ela tivesse usado de propósito seus poderes, no entanto, desde que descobriu a habilidade de cura, levou meses para que conseguisse utilizá-lo de propósito, e foi um avanço crescente, curando pequenos ferimentos evoluindo até crar doenças.
Qual a parte negativa de seu poder: bom, além de não ser útil em batalhas, algo que fere seu ego mais do que qualquer outra coisa, o lado negativo também envolve o fato de que nem sempre é possível realizar a cura, e perder alguém que se ama a faz reviver seus tramas e medos.
Qual a parte positiva: Capacidade de curar ferimentos graves em si mesma e em outros.
Você tem uma arma preferida? uma espada curta, forjada em ferro estígio, o metal negro e lustroso que brilha com um leve tom azulado sob a luz. a lâmina é fina e afiada, com inscrições antigas gravadas ao longo do gume, simbolizando proteção e força. o cabo é envolto em couro negro, oferecendo uma pegada firme e confortável, com uma guarda simples mas eficaz, que evita que a mão escorregue durante o combate.  quando não está em uso, a espada pode se transformar em um pingente discreto em forma de gota d'água. esthis usa o pingente em um colar, permitindo que a espada esteja sempre ao seu alcance sem chamar atenção.
Como conseguiu essa arma pessoal? Foi forjada especialmente para ela por um ferreiro do acampamento.
Qual arma você não consegue dominar de jeito algum? Arco e flecha, devido à sua preferência por combates corpo a corpo.
𝐂𝐀𝐌𝐀𝐃𝐀 𝐈𝐕  .  ⸻     𝑀𝐼𝑆𝑆𝑂𝐸𝑆 .
Já saiu em alguma missão? Sim.
Qual foi a primeira que saiu? foi uma missão em grupo, em que ela se juntou a outros curandeiros para apoiar os heróis da missão que tinham que se livrar de algumas ninfas perto da costa da sua cidade natal.
Qual a missão mais difícil? foi uma missão que envolvia estar no mundo humano como espiã, tentando identificar um metamorfo. isso atraía muitas criaturas indesejadas que podiam atrapalhar o deisfarce e estragar toda a missão.
Qual a missão mais fácil? procurar alguns itens mágicos para poções dos curandeiros. ela tem um bom olho para itens mágicos, é atenciosa e detalhista.
Em alguma você sentiu que não conseguiria escapar, mas por sorte o fez? sim, no começo, quando ainda não era uma boa lutadora, era um alvo fácil em missões. por culpa da sua genética e sua falta de poderes ofensivos ela era vulnerável demais, mas por sorte tinha irmãos e parceiros de equipe que estavam no lugar certo e na hora certa.
Já teve que enfrentar a ira de algum deus? Não diretamente, mas enfrentou monstros enviados por deuses inimigos.
𝐂𝐀𝐌𝐀𝐃𝐀 𝐕𝐈  .  ⸻     𝐷𝐸𝑈𝑆𝐸𝑆 .
Qual divindade você acha mais legal, mais interessante? Atena, pela sabedoria e estratégia.
Qual você desgosta mais? Apolo, devido à rixa familiar.
Se pudesse ser filho de outro deus, qual seria? Áres pela paixão pelo cobate corpo a corpo.
Já teve contato com algum deus? Não.
Como gostaria que fosse esse contato? Gostaria de conhecer Atena, para aprender estratégias de batalha.
𝐂𝐀𝐌𝐀𝐃𝐀 𝐕𝐈𝐈  .  ⸻      𝑀𝑂𝑁𝑆𝑇𝑅𝑂𝑆 .
Qual monstro você acha mais difícil matar e por qual motivo? A Hidra, pela sua capacidade de regeneração da criatura seria preciso mais do que apenas força física para matá-la o que tornaria as coisas dificeis pela falta de poderes mágicos ofensivos.
Qual o pior monstro que teve que enfrentar em sua vida? lâmias, as criaturas atraiam crianças e eram particularmente terríveis, estava na missão para resgatar algumas crianças junto alguns heróis e por pouco não foi morta por uma, mas graças as suas habilidades de combate conseguiu aniquilá-las e ainda curar uma das crianças que a criatura se alimentava.
Dos monstros que você ainda não enfrentou, qual você acha que seria o mais difícil? Um Quimera.
𝐂𝐀𝐌𝐀𝐃𝐀 𝐕𝐈𝐈𝐈 .  ⸻      𝐸𝑆𝐶𝑂𝐿𝐻𝐴𝑆 .
Caçar monstros sozinho ( ) 
Corrida com Pégasos ( )
Ser respeitado pelos deuses ( x )
Hidra ( )
𝐂𝐀𝐌𝐀𝐃𝐀 𝐈𝐗 .  ⸻      𝐿𝐼𝐷𝐸𝑅𝐴𝑁𝐶𝐴 𝐸 𝑆𝐴𝐶𝑅𝐼𝐹𝐼𝐶𝐼𝑂𝑆 .
Estaria disposto a liderar uma missão suicida com duas outras pessoas? Sim, devido a baixa auto estima, culpa e baixo senso de preservação, essie é ridiculamente capaz de abrir mão da própria vida para salvar outros.
Que sacrifícios faria pelo bem maior? a pergunta seria o que ela não sacrificaria pelo bem maior e pelo bem estar de seus amigos e família, ela sabe que é idiota, mas o ramo de heroísmo não é famoso pela autopreservação.
Como gostaria de ser lembrado? Como alguém que nunca desistiu de proteger os que amava.
𝐂𝐀𝐌𝐀𝐃𝐀 𝐗 .  ⸻      𝐴𝐶𝐴𝑀𝑃𝐴𝑀𝐸𝑁𝑇𝑂 .
Local favorito do acampamento: O centro de treinamento, onde consegue treinar suas habilidades corpo a corpo.
Local menos favorito: O Labirinto, como alguém controlador, é horrível não saber e ter a possibilidade de ser perder. ela não é vista com frequência por aqueles lados.
Lugar perfeito para encontros dentro do acampamento: O Mirante do Sol, com vista para o mar.
Atividade favorita para se fazer: Treinar esgrima e participar das atividades de canoagem.
@silencehq
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thecampbellowl · 6 months ago
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TIMELINE.
1999:
No dia 4 de fevereiro, Charlie é entregue à sua mãe mortal, a professora universitária de filosofia Eva Campbell, pela deusa Atena, na cidade de Nova York. Ela havia sido planejada cuidadosamente pelas duas para ser movida integralmente por seu formidável intelecto.
2002:
Um mês antes de completar seu terceiro ano de vida, Charlie aprende a ler. Ela passará os anos seguintes de sua infância aprendendo obedientemente tudo o que sua mãe lhe ensinava, trancada dentro de casa e sem contato com ninguém além de Eva. Charlie não fazia ideia de sua parentagem olimpiana, apesar de ter um conhecimento de cultura clássica e mitologia grega invejáveis.
2011:
Quando a guerra contra os titãs se tornou evidente, Atena alertou Eva e orientou que a mulher tirasse Charlie da cidade. Até o fim da guerra, as duas viveram em um motel no interior do estado. Charlie não fazia ideia do motivo, mas sempre havia sido ensinada a obedecer sua mãe incondicionalmente, e foi o que fez.
No mesmo ano, Eva Campbell sofre um infarto enquanto lecionava na NYU e, como não possuía parentes próximos vivos, Charlie foi entregue nas mãos do Estado. Essa seria a primeira vez que ela interagiria com outras crianças e, por sua personalidade silenciosa e isolada, se tornou vítima de bullying frequente, não conseguindo fazer amigos.
2014:
Charlie é encontrada por um sátiro no orfanato e levada ao Acampamento Meio-Sangue. Ela é levada ao chalé de Hermes, onde residirá nos anos seguintes, apesar da desconfiança geral de sua mãe olimpiana, graças à sua imensa inteligência. Ela começa a treinar arco-e-flecha e mostra facilidade com a arma.
Foi ainda nesse ano que fez três amigos que levaria para a vida: Sebastian, que chegou no Acampamento na mesma época que ela e foi seu primeiro amigo; Kit, que forjou o arco que Charlie usa até hoje e a colocou embaixo de sua asa; e Yasemin, que a defendeu de um grupo de bullies e se manteve ao seu lado desde então.
2017:
Aidan começa a praticar bullying contra Charlie. Ela já está acostumada com esse tipo de situação, mas o tamanho de Aidan e a força do filho de Ares em comparação à própria fez com que Charlie desenvolvesse grande apreensão em relação a ele.
2019:
Após o seu desempenho na guerra contra Gaia usando seu poder para ajudar o time de estrategistas, Atena finalmente reclama Charlie como sua filha e a garota se muda para o chalé 6. Charlie passa os anos seguintes fazendo o possível para se tornar invisível para os olhos alheios, com a exceção de seus poucos amigos.
Para variar, mais uma filha de Ares começa a implicar com Charlie: Daphne Gracewood. Essa implicância, porém, dura apenas até as duas serem obrigadas a saírem em missão juntas e salvam a vida uma da outra múltiplas vezes. Depois disso, acabam por construir uma linda amizade.
2022:
Charlie se torna instrutora de estratégia no Acampamento. Foi nessa mesma época que fez amizade com Candy e, ela podia não saber no momento, mas a filha de Eros se tornaria uma de suas melhores amigas.
2023:
Charlie estava no anfiteatro durante o jantar quando Rachel Elizabeth Dare anunciou a Profecia.
05/04/2024: Charlie ganha vida no @silencehq
2024:
Charlie retorna da missão com Kit e Josh para exterminar uma forja de Telequines. A missão é um sucesso e fortalece ainda mais sua amizade com Kit, além de criar uma improvável amizade com Josh. Como recompensa de sua missão bem-sucedida, ela ganha um par de pulseiras de cura. Após perceber o quanto o uso de seu poder e de sua mente estratégica foram necessários na missão, Charlie decide se unir à equipe de Estrategistas. Assim que chega ao seu chalé, Charlie é obrigada a reviver a missão que acabou de participar na tarefa passada por Quíron. Ao menos isso a faz perceber que fez tudo o que podia e, como recompensa por completar a tarefa, ganha flechas que têm o poder de causar feridas e doenças em semideuses.
Candace convence Charlie, com muito esforço, a participar do Amor Divino Estilo Semideuses. Para seu azar, seu encontro caiu no mesmo dia em que um Drakon atacou o Acampamento. Acabou se machucando na coxa, mas mesmo assim decidiu ir ao encontro na torre de observação... apenas para levar um bolo.
Charlie aceita o desafio de se tornar Conselheira do chalé 6. Em outro momento jamais acreditaria ser capaz de tanta responsabilidade, mas tudo o que passou nos últimos tempos a fez perceber que ela tinha sim o que era necessário para cuidar de si mesma e de seus irmãos. Como recompensa por seu novo cargo, ganhou uma lança de bronze celestial.
Charlie se divertiu muito com seus amigos no Waterland, onde fez para si um escudo com o símbolo de uma coruja na oficina de Hefesto com a ajuda de Stevie. Além disso, firmou um estranho acordo com Aidan: ela vai ensiná-lo técnicas de meditação, enquanto ele vai lhe dar umas aulas para usar a lança nova. Foi para o baile de Afrodite com Kit e estava se divertindo muito até o ataque do traidor e dos ursinhos assassinos. Conseguiu bolar um plano para acabar com eles usando o fogo, mas acabou queimando a perna de leve no caminho. Nada que um pouco de néctar não resolva.
Semideuses citados: @oceanhcir @misshcrror @kitdeferramentas @aidankeef @deathpoiscn @eroscandy @wrxthbornx @vitorialada
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wayneverso · 3 months ago
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Evelyn Winters é uma filha de Dionísio com um gosto acentuado por todas as coisas erradas. Ela é enérgica, inclusiva, errante e violenta, e faz tudo isso parecer divertido. Suas maiores inspirações são Polly Geist (Monster Prom), Ethan Winters (Resident Evil) e Miss Joke (Boku no Hero) e sua cor é azul violeta (#6e2aad). Suas habilidades são fisiologia de leopardo (médio), riso histérico (inicial) e cura alcoólica (passiva).
SAIBA MAIS SOBRE A GUERREIRA FELINA ABAIXO!
Nome completo: Evelyn Winters.
Data de nascimento: 20/12/99, 24 anos.
Altura: 170m.
Sexualidade: Bissexual e Birromântica.
Pai Olimpiano: Dionísio.
Mãe mortal: Emory Winters.
Nacionalidade: Los Angeles, Califórnia, Estados Unidos.
Especialidades: Combate corpo-a-corpo, ataques surpresa. 
Pontos fracos: Estratégia, armas a longa distância.
Atividades extras: Patrulha e corrida com obstáculos (equipe vermelha).
Habilidades especiais: superforça e supervelocidade.
ESTATÍSTICAS AQUI. / ARMAS AQUI. / BÊNÇÃO./
Evelyn é filha de uma ex-estrela de reality shows e atual produtora desse mesmo tipo de programa, normalmente sua mãe viaja para lugares diferentes atrás de oportunidades para um bom programa, é uma produtora excêntrica. Dionísio foi um pai presente (dentro do possível) e ele mesmo a levou para o Acampamento Meio-Sangue quando ela fez cinco anos, diretamente para o chalé de Dionísio.
Fã número 01 de Ares, tem uma queda por ele. Passou cinco anos em Nova Roma, onde recebeu o treinamento militar e adquiriu gosto por patrulha e batalhar. Coloca seu maior foco em ser uma boa guerreira. Por algum tempo achou que seu lugar era lá, até ter um insight e desistir de tudo, incluindo seu noivado de três anos.
É extremamente comum vê-la com características felinas: presas, olhos amarelos brilhantes e garras afiadas. Normalmente quando está nessa forma, sua audição, velocidade e força estão aumentadas.
Muito bem humorada e pronta para diversão a qualquer momento. Uma carniceira de primeira categoria em missões e em treinos. Sempre bêbada. Inconstante e irritadiça, implicante e petulante. Improvisa tudo. Falas desconexas e pensamentos intrusivos escapam naturalmente de sua boca. Fascinada por violência. Moral questionável, mas é divertida. Super atlética, uma molecona que não para quieta.
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lagrya · 9 days ago
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Imagine Jisung (NCT)
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"Taeyong não é um líder, ele é um pecado ambulante. Cada vez que ele olha pra câmera daquele jeito, eu perco 10 anos de vida. COMO ELE CONSEGUE SER TÃO GOSTOSO?? 🔥"
"Jaehyun saindo do carro de terno apertado é o motivo pelo qual a palavra 'perfeição' foi inventada. O homem é a definição de luxúria. 😳🔥"
"Mark, eu só queria agradecer por existir com essa voz rouca, esse corpo esculpido e essa energia de 'te pego no corredor escuro'. Você é simplesmente irresistível! 🖤"
"Johnny de regata é meu novo hobby, religião e destino final. Aquele homem sabe que destrói corações e ainda sorri como se fosse um anjo. INJUSTO! 😩🔥"
"Haechan tem a audácia de ser sexy enquanto canta, dança e respira. Ele sabe exatamente o que está fazendo, e eu estou completamente rendido. 🫠"
"E o S/N? Ele entra no palco e só falta incendiar a arena com os movimentos e o olhar que diz 'eu sei que sou irresistível'. E não, eu não consigo superar. 💥"
Jisung estava sentado no sofá da sala de prática, com o celular na mão, navegando pelas postagens mais recentes sobre o grupo. Ele sorriu ao ver seu nome ser mencionado inúmeras vezes, mas logo o sorriso deu lugar a um rubor constrangido com o contraste absurdo que as postagens dele tinha de seus colegas.
"O Jisung poderia literalmente aparecer comendo pão com a carinha amassada de sono e ainda seria a coisa mais fofa do mundo 🥺✨"
"Alguém avisa o Jisung que ele é o padrão universal de fofura? Porque, sério, ele não tem noção de como é adorável 😭💕"
"Jisung rindo e tapando o rosto com as mãos: definição de meu coração derreteu completamente. Ele é fofo demais, eu não aguento!"
"Hoje em 'motivos para amar o Jisung': ele respirou e foi a criatura mais fofa do planeta. 😍🌟"
"Se você está tendo um dia ruim, assista ao Jisung sorrindo. É tipo terapia de graça, e ele é tão fofinho que cura qualquer tristeza. 🩵"
"Não sei o que é mais fofo: o Jisung falando ou o jeito dele ficar tímido depois. Ele é um bebê crescido e ninguém pode me convencer do contrário! 🐥💛"
"Quem deu ao Jisung permissão pra ser tão fofo o tempo todo? Porque agora eu não consigo parar de pensar nele! Ele é perfeito 😭🫶"
Ele suspirou, deslizando o dedo para baixo.
Jisung mordeu o lábio inferior, sentindo um misto de frustração e… inveja? Ele adorava ser apreciado, mas era sempre a mesma coisa: "fofo", "meigo", "adorável". Enquanto isso, seus hyungs recebiam comentários como "perigosamente sexy", "quente demais para existir", "destruidor de corações".
Ele largou o celular no sofá com um bufar exasperado.
— Por que eu sempre sou o bebê? - murmurou para si mesmo, cruzando os braços.
Haechan, que estava passando com uma garrafa de água, ouviu o comentário e não perdeu a oportunidade de provocar.
— Porque você é um bebê, Jisungie! Aceita logo, é seu charme natural.
Jisung lançou um olhar mortal para o hyung, que só riu e seguiu para o outro lado da sala.
Taeyong, percebendo o desconforto do maknae, se aproximou e sentou ao lado dele.
— Está tudo bem? - perguntou calmamente.
Jisung suspirou novamente, inclinando-se para trás no sofá.
— Não é nada… só acho que seria legal ser chamado de algo além de fofo de vez em quando, sabe? Tipo, por que eu não posso ser o "perigosamente sexy" uma vez na vida?
Taeyong não conseguiu segurar uma risada, mas logo passou o braço pelos ombros do mais novo
— Ah, Jisung. Você não percebe? Ser fofo é o que te torna único. Você tem um tipo de charme que ninguém mais tem, e é por isso que as pessoas te amam tanto.
Jisung fez um biquinho, ainda frustrado, mas um pouco mais reconfortado pelas palavras do líder.
— Talvez… mas só uma vez eu queria ouvir alguém dizer que eu sou, sei lá, irresistível.
Nesse momento, Haechan gritou do outro lado da sala:
—isung, você é irresistivelmente FOFO!
A sala explodiu em risadas, e Jisung afundou no sofá, cobrindo o rosto com as mãos.
— Eu odeio vocês…
A partir dali, Jisung tinha decidido que bastava. Ele iria mudar a forma como era percebido. Não era mais um bebê, não era apenas "fofo". Ele era adulto, maduro e… sexy. Era assim que queria ser visto.
Ele começou pequeno: ajustou a postura nas entrevistas, passou a falar com uma voz mais grave e olhava diretamente para a câmera com um olhar que julgava ser de "bad boy". Durante as performances, adicionava movimentos extras, olhares provocantes e até mordidas no lábio. Ele achava que estava arrasando, mas…
Ah, Jisungie tá tentando ser sério de novo! Olha só que fofo! - um fã comentou em um vídeo, e o comentário tinha mais de mil likes.
Na mesma semana, ele encontrou um clipe de uma performance recente. Ele pensava que estava emanando carisma irresistível, mas o vídeo estava repleto de comentários como:
"Ele é tão adorável tentando ser sexy, meu coração não aguenta!"
"Parece um filhote tentando rugir! Que coisa mais fofa!"
"O esforço dele só faz ele ficar ainda mais precioso 😭"
Jisung quase jogou o celular do outro lado do quarto. "Filhote tentando rugir?" Ele grunhiu frustrado, jogando-se na cama.
No dia seguinte, ele tentou de novo. Durante a entrevista de grupo, Jisung manteve um sorriso discreto, cruzou os braços para parecer mais "maduro" e respondeu calmamente, tentando ser o mais sério possível. Quando foi sua vez de falar, ele disse algo que achava inteligente, uma observação sobre as dificuldades da carreira.
O entrevistador sorriu.
— Que resposta madura, Jisung! Você está crescendo diante de nossos olhos. Ainda assim, você mantém essa doçura que conquista todo mundo!
Ao lado dele, Haechan segurava o riso. Jeno não conseguiu se segurar e deu um tapinha no ombro do maknae.
— Aí está o nosso Jisung fofo de sempre!
Depois da entrevista, ele voltou ao dormitório ainda mais frustrado.
— Não importa o que eu faça, eles nunca vão me ver de outra forma…
Taeyong, que estava passando pelo corredor, ouviu o desabafo e parou na porta do quarto.
— Jisung, você está tentando muito ser algo que não precisa ser.
Jisung olhou para ele, confuso.
— Mas eu quero que me vejam como algo mais. Quero ser sexy, ou pelo menos ser levado a sério…
O líder se aproximou, sentando ao lado dele.
—vAcredite em mim, você já é levado a sério. As pessoas admiram você pelo talento, pelo trabalho duro, e sim, pela sua fofura. Isso não te diminui. Na verdade, ser você mesmo é o que te torna especial.
Jisung suspirou, mas a conversa ficou na sua cabeça. No fundo, ele sabia que Taeyong tinha razão. Mas ele não queria mais aquilo… E o gostinho veio não muito tempo depois…
Era para ser apenas mais um programa de variedades, cheio de risadas e desafios divertidos. Mas aquele momento entre Jisung e S/N tomou proporções que ninguém esperava. A equipe havia escolhido Jisung e S/N para uma atividade de demonstração de exercícios em grupo. Os dois tinham que se apoiar um no outro para completar uma sequência de movimentos, mas as coisas tomaram outro rumo.
Quando a parte do exercício chegou em que S/N precisava deitar no chão, Jisung foi instruído a posicionar-se por cima dele. Ambos estavam nervosos, S/N estava visivelmente envergonhado, o rosto corado enquanto tentava seguir as orientações do instrutor. Jisung, por outro lado, apesar de suas intenções serem puramente técnicas, acabou adquirindo uma aura inesperada.
O instrutor explicou como o movimento deveria ser feito: Jisung se colocaria por cima de S/N, mantendo as mãos apoiadas ao lado do corpo do garoto, com as pernas de S/N envoltas nas suas. Enquanto Jisung tentava manter a postura correta, ele não percebeu a aura dominante que começou a transparecer.
S/N estava nervoso, seus olhos baixando ao sentir o peso leve de Jisung sobre ele. Ele ficava tentando se controlar, mas suas mãos tremiam e sua voz saiu mais baixa do que pretendia.
— Ah, não sei se consigo… - ele murmurou, ainda envergonhado.
Jisung, de repente, sentiu a pressão de manter o controle sobre o corpo do amigo, e não pôde evitar deixar o tom rouco e controlado em sua voz quando respondeu.
— Eu estou aqui, S/N. Confia em mim.
A energia que emitiu naquele momento fez o coração dos fãs dispararem nas redes sociais.
Jisung com aquela aura dominadora, OMG! S/N com cara de envergonhado é demais! 😍
Jisung foi de fofo para sedutor em um segundo, meus olhos não conseguem acompanhar!
A forma como ele estava por cima do S/N! Não, isso não foi só fofo, foi hot! 🔥
Jisung, por sua vez, não percebeu o efeito que tinha causado nos telespectadores. Ele estava concentrado demais no exercício para notar as câmeras ou a reação do público. Quando acabou a demonstração, S/N estava ofegante, uma mistura de timidez e surpresa ainda visíveis em seu rosto.
Os fãs explodiram em comentários, quase todos com um toque sugestivo ou elogiando o desempenho dos dois como "químico" demais para ser apenas um exercício de grupo.
Jisung e S/N juntos foi um choque! Não sabia que precisava disso na minha vida até agora!
Essa dupla…! Jisung, você precisa ser dominante mais vezes!
Aquela aura de poder de Jisung e S/N só olhando pra ele como um filhotinho… Ai, meu coração! 😭💓
Jisung estava deitado na cama, com o celular em mãos, os fones de ouvido conectados para não acordar nenhum dos colegas de dormitório. A curiosidade havia vencido a vergonha, e ele passou boa parte da noite revendo a cena que havia causado um alvoroço entre os fãs.
Enquanto assistia aos vídeos, ele não pôde deixar de notar algo que antes tinha escapado. A forma como seus olhos pareciam cravar em S/N, quase como se estivesse caçando uma presa. Seu próprio semblante era tão diferente do habitual: sério, intenso, quase… malicioso. Ele engoliu seco ao ver S/N debaixo dele, parecendo tão pequeno e vulnerável, as bochechas coradas de nervosismo, os olhos grandes e brilhantes.
Algo dentro de Jisung despertou. Ele percebeu que sua respiração estava ficando irregular e que o calor começava a se acumular em seu corpo, especialmente em um lugar específico - cof cof, pau duro, cof cof. Ele tentou ignorar, mas quanto mais ele assistia, mais as imagens do momento se reproduziam em sua cabeça.
O toque leve das mãos, a proximidade, o jeito que S/N desviava o olhar, como se não conseguisse suportar a intensidade… Jisung largou o celular por um momento, tentando recuperar o fôlego.
— Que diabos está acontecendo comigo? - ele murmurou para si mesmo, mas quando olhou para baixo, viu a evidência clara de sua excitação, seu pau estava praticamente rasgando seu shorts de dormir.
Ele passou as mãos pelo rosto, tentando afastar os pensamentos. Não era certo pensar assim de um amigo, ainda mais de alguém como S/N, que sempre foi tão doce com ele. Mas quanto mais ele tentava afastar a cena, mais ela voltava com força.
"Ele parecia tão vulnerável…", Jisung pensou, o rubor subindo em suas bochechas. A sensação de poder naquele momento, de ser olhado com tanta atenção, de ter S/N ali… era uma memória difícil de ignorar.
Sem saber o que fazer, ele virou de lado na cama, tentando se recompor.
— É só cansaço… ou… sei lá. Melhor dormir.
Mesmo assim, demorou muito até que ele conseguisse fechar os olhos, com a cena ainda rodando em sua mente. Jisung percebeu que, naquele momento, havia aberto portas que não sabia se estava preparado para explorar.
Mas as interações entre os dois não pararam por aí, o destino parecia ter coisas especiais reservados para a dupla.
O fansign de Halloween estava a todo vapor, cheio de risadas, fantasias elaboradas e interações com os fãs. S/N, no entanto, estava claramente desconfortável. Seu traje de princesa - completo com vestido, corset, gargantilha e tiara - havia sido escolhido por votação, e, apesar de estar bonito como sempre, ele não conseguia se livrar do constrangimento.
As fãs, por outro lado, estavam enlouquecidas.
S/N está tão lindo de princesa! Nunca pensei que veria isso na vida!
Ele é o verdadeiro significado de "príncipe que virou princesa"! 😍
Tentando ignorar os gritos, S/N se acomodou em uma das mesas, exausto. Ele se sentou, mas, sem perceber, acabou abrindo um pouco as pernas enquanto ajustava o vestido volumoso. Foi um movimento inocente, mas com o vestido subindo levemente e a falta de algo mais elaborado por baixo além de uma cueca simples, ele chamou a atenção de Jisung instantaneamente.
Jisung, que estava ao lado, congelou por um momento ao notar a posição vulnerável de S/N. Os flashes das câmeras, as fãs tirando fotos a todo momento… Ele sabia que algo como aquilo poderia facilmente sair do controle.
Sem pensar duas vezes, ele se aproximou rapidamente, posicionando-se entre as pernas de S/N, bloqueando a visão do público. Ele se inclinou, sua voz baixa e quase repreensiva.
— S/N, você não pode ficar assim… Todo mundo está olhando.
O garoto piscou, confuso no início, mas percebeu a situação ao ver o olhar sério de Jisung e as fãs cochichando freneticamente. Ele sentiu o rosto arder de vergonha, suas mãos automaticamente tentando puxar o vestido para cobrir mais.
— Eu… Eu não percebi… - murmurou, a voz quase um sussurro.
Jisung, ainda próximo, apoiou as mãos na mesa, uma de cada lado do corpo de S/N, inclinando-se um pouco mais para ele. A distância entre eles era mínima, e a proximidade fez S/N prender a respiração.
— Tá tudo bem, mas tenta ficar atento… - Jisung disse, sua voz mais baixa, quase rouca.
As fãs, é claro, estavam surtando.
JISUNG PROTEGENDO S/N, SOCORRO!
Eles nem tentam mais esconder essa química, né?
Por que isso parece uma cena de dorama? Eu tô gritando!
S/N tentava evitar os olhares intensos de Jisung, mas era impossível ignorar como ele parecia tão diferente naquele momento. Não era o Jisung fofo e tímido de sempre. Havia algo no olhar dele que fazia seu coração bater mais rápido, algo que parecia perigosamente… provocador.
Quando Jisung finalmente se afastou, dando espaço para que S/N ajeitasse o vestido, ele fez questão de lançar um sorriso tranquilo para disfarçar qualquer tensão.
— Só não deixa elas verem mais do que deveriam, princesa. - ele disse, piscando de leve antes de voltar para seu lugar.
S/N sentiu o rubor tomar conta de seu rosto enquanto as fãs gritavam ainda mais alto. Jisung, ao que parecia, estava aprendendo a usar aquela aura inesperada de confiança a seu favor - e, naquela noite, ele sabia que tinha causado mais uma impressão inesquecível.
No incidente da semana seguinte, a live seguia animada, com Haechan liderando a interação, como sempre, soltando piadas e brincadeiras que faziam todos rirem. Os comentários estavam fervilhando, e ele lia alguns em voz alta para provocar os outros membros.
S/N, que estava de pé próximo à câmera, já parecia um pouco cansado. Ele esticou os braços e comentou casualmente:
— Nossa, acho que estou começando a ficar exausto…
Antes que alguém pudesse sugerir algo, Jisung, que estava sentado no sofá ao lado de dois outros membros, não pensou duas vezes. Ele estendeu a mão e puxou S/N gentilmente pelo pulso, fazendo-o cair direto em seu colo.
— Pronto, agora você descansa aqui. - Jisung disse, sorrindo de maneira quase travessa enquanto enlaçava os braços ao redor da cintura de S/N, prendendo-o contra si.
A reação foi instantânea.
— O QUE É ISSO? - Haechan gritou, os olhos arregalados. - Jisung? Desde quando você faz essas coisas?
— Ah, ele disse que estava cansado, só estou ajudando. - Jisung respondeu de forma calma, mas a expressão maliciosa no canto dos lábios não passou despercebida.
S/N, por outro lado, estava completamente vermelho. Ele tentou se mexer, mas Jisung apertou os braços ao redor de sua cintura, segurando-o firme.
— Calma, princesa, você está confortável assim, não está? - Jisung provocou, abaixando um pouco a voz.
Os comentários explodiram.
"JISUNG, O QUE TÁ ACONTECENDO?!"
"ELE E S/N, DE NOVO! EU TÔ MORRENDO!!"
"PAREM DE FAZER ISSO NA MINHA FRENTE!"
"S/N TÃO FOFO E JISUNG TÃO PROTETOR, MEU DEUS!"
Haechan tentou desviar a atenção.
— Ok, pessoal, ignorem essa cena aqui atrás, vamos continuar… - ele disse, apontando para o chat enquanto tentava segurar o riso.
S/N murmurou baixinho, quase inaudível:
— Jisung, sério… Você não precisava me puxar assim.
— Ah, precisava sim. - Jisung respondeu com um sussurro próximo ao ouvido de S/N, fazendo com que ele se encolhesse ainda mais, as orelhas praticamente brilhando de tão vermelhas.
Enquanto isso, Haechan estava no auge de sua zoação.
— Parabéns, Jisung. Você conseguiu virar o assunto da live de novo.
Mas Jisung apenas sorriu, parecendo satisfeito consigo mesmo.
— Às vezes, é bom mudar um pouco as coisas.
S/N ficou quieto pelo resto da live, claramente tentando processar tudo, enquanto Jisung o segurava como se fosse a coisa mais natural do mundo. E, claro, os fãs não deixaram nada passar, já planejando transformar aquele momento em gifs e edições para espalhar pela internet.
Agora deitado em sua cama, S/N não sabia o que estava acontecendo ultimamente. Ele e Jisung sempre foram próximos, tendo construído uma amizade sólida durante os anos no grupo. Momentos descontraídos e fofos não eram novidade para eles, mas, recentemente, parecia que havia algo diferente. Algo carregado de uma tensão que ele não conseguia identificar. Ele se pegava revendo na mente os momentos recentes com Jisung: a forma como ele parecia mais confiante, mais próximo, mais… provocador. Como no fansign de Halloween, onde Jisung havia se colocado entre suas pernas, ou na live, quando ele o puxou para seu colo sem hesitar. Cada gesto tinha um peso que S/N não sabia interpretar, mas que o deixava inquieto, com o coração batendo mais rápido do que gostaria de admitir.
— O que tá rolando com ele? Ou melhor… comigo? - S/N murmurou, passando a mão pelos cabelos em frustração.
Enquanto isso, do outro lado do dormitório, Jisung estava tendo sua própria batalha interna. Ele se jogou na cama, encarando o teto, os pensamentos girando sem controle. A memória de S/N em seu colo na live, o peso do corpo dele contra o seu, a sensação de tê-lo tão próximo… Tudo isso estava mexendo com ele de uma forma que não deveria.
E não era só isso. Era o jeito que S/N parecia tão vulnerável quando ficava nervoso, o som suave da sua risada, as bochechas coradas quando era provocado. Cada detalhe fazia Jisung imaginar coisas que ele sabia que eram completamente erradas.
Ele fechou os olhos, mas as imagens vinham com ainda mais força. Ele pensava em como seria tocar S/N de verdade, sentir o calor de sua pele, ouvir sua voz tremendo em gemidos baixos enquanto ele…
— Merda… - Jisung murmurou, passando a mão pelo rosto, tentando afastar os pensamentos.
Mas eles não paravam. Ele imaginava como seria fazer S/N se desfazer em seus braços, ouvi-lo gemer seu nome de forma necessitada, ver as expressões de prazer no rosto que ele tanto adorava.
— Eu tô ferrado… - ele disse em voz alta, jogando um travesseiro no próprio rosto como se isso fosse apagar os desejos que estavam tomando conta dele.
Jisung sabia que tinha passado do limite do que era aceitável. Ele estava desejando algo que podia complicar tudo, mas quanto mais ele tentava resistir, mais forte parecia sua atração por S/N. O problema era que, toda vez que o via, todo aquele desejo ficava ainda mais difícil de reprimir…
Os ciúmes eram algo que Jisung nunca tinha sentido tão intensamente antes, e isso o estava enlouquecendo. Toda vez que um dos outros membros se aproximava de S/N de uma maneira mais carinhosa ou descontraída, algo dentro dele apertava. Ele sabia que não fazia sentido; afinal, todos ali eram amigos, uma família. Mas mesmo assim, não conseguia evitar.
Como naquela vez em um ensaio fotográfico, quando Haechan passou um braço ao redor de S/N e o puxou para um abraço apertado, enquanto os dois riam de algo bobo. Ou quando Mark, sendo o típico gentil, no ia segurou o rosto de S/N para ajeitar uma mecha de cabelo durante uma live. Era algo pequeno, mas o suficiente para deixar Jisung inquieto, apertando os punhos e mordendo o lábio enquanto fingia que não estava olhando.
A gota d'água veio durante uma interação nos bastidores, quando Jaemin e S/N estavam jogando um jogo no celular juntos. Jaemin estava tão próximo que suas cabeças quase se tocavam, e o sorriso de S/N parecia ainda mais radiante naquela companhia.
— O que tá rolando aí? - Jisung perguntou de repente, interrompendo o momento. Sua voz saiu mais firme do que ele pretendia, e os dois olharam para ele, confusos.
— Só jogando, por quê? - S/N respondeu, piscando inocentemente.
— Nada. Só… Não fica muito perto dele, Jaemin, ou as fãs vão surtar. - Ele tentou justificar, mas o olhar que Jaemin lançou foi de pura diversão.
— Ah, é? Ou será que alguém aqui tá com ciúmes? - Jaemin provocou, piscando para Jisung.
Jisung sentiu o rosto esquentar, mas disfarçou com um revirar de olhos.
— Claro que não. Só tô cuidando da imagem do grupo.
S/N deu uma risadinha, mas Jisung não achou graça. Ele se afastou, fingindo não ligar, mas a verdade é que estava prestes a explodir por dentro. Ele não conseguia lidar com a ideia de alguém, mesmo os próprios amigos, se aproximando de S/N de uma forma que ele desejava para si.
Naquela noite, enquanto todos estavam reunidos para jantar, Jisung percebeu que precisava se controlar. Mas ao mesmo tempo, a ideia de deixar S/N se afastar ou ser tomado pela proximidade de outro membro o fazia arder de frustração.
— Eu preciso fazer algo… ou isso vai me enlouquecer. - ele pensou, enquanto olhava de longe para S/N rindo de algo que Renjun tinha acabado de dizer, sentindo aquela pontada de ciúmes retornar com força total.
Foi no dormitório durante uma noite descontraída, cheia de risadas e brincadeiras, que todo o autocontrole de Jisung foi testado. Todos estavam reunidos para um jogo de "Verdade ou Desafio" com algumas bebidas, e as coisas já tinham saído do controle algumas vezes, com desafios hilários e até constrangedores. Mas quando foi a vez de S/N, Taeyong decidiu ir longe.
— Desafio você a vestir isso até o final da noite. - Taeyong disse, segurando um conjunto de roupas femininas que ninguém sabia como ele tinha conseguido: um vestido justo preto, tão curto que parecia feito sob medida para provocar, meias fofas e uma gargantilha com um ursinho de pingente.
S/N arregalou os olhos, rindo nervosamente.
— Você tá de sacanagem…
— Regras são regras, meu caro. - Taeyong retrucou, cruzando os braços.
Sob os olhares expectantes dos outros membros, S/N bufou, pegou as roupas e foi para o quarto trocar. Quando ele voltou, o dormitório ficou em silêncio por alguns segundos antes de explodir em gritos e risadas.
— Meu Deus, olha isso! - Jaemin apontou, rindo tanto que mal conseguia respirar.
Mas não era todo mundo que estava rindo. Jisung estava sentado no canto, completamente imóvel, tentando processar o que estava vendo. S/N estava deslumbrante no vestido, que abraçava suas curvas de um jeito que fazia o coração de Jisung acelerar. As pernas dele, realçadas pelas meias pareciam deliciosas, e o rosto corado só deixava tudo ainda mais… tentador.
— Parece que nasceu pra usar isso, hein? - Haechan provocou, arrancando um olhar mortal de S/N, que cruzou os braços, claramente desconfortável.
Enquanto os outros continuavam a zoação, Jisung lutava para manter a compostura. Ele tentou não olhar, mas seus olhos insistiam em seguir cada movimento de S/N, especialmente quando ele se sentava ou se abaixava, e o vestido subia perigosamente.
O ápice veio quando S/N, tentando alcançar algo na prateleira alta da cozinha, se esticou e o vestido subiu, revelando um vislumbre da cueca justa que ele usava por baixo. Jisung quase deixou o copo cair. Ele desviou o olhar tão rápido que provavelmente torceu o pescoço, mas a imagem já estava gravada em sua mente.
— Tudo bem aí, Jisung? - Renjun perguntou, arqueando uma sobrancelha.
— T-Tô bem! - ele respondeu rápido demais, a voz um pouco aguda, o que fez Renjun rir.
Mais tarde, enquanto todos ainda riam e comentavam, S/N se sentou no sofá, cruzando as pernas de maneira instintiva, sem perceber que aquilo só fazia o vestido parecer ainda mais curto. Jisung, sentado do outro lado, precisou se levantar, murmurando algo sobre pegar água, mas a verdade era que ele precisava de espaço.
No quarto, ele respirou fundo, passando as mãos pelos cabelos bagunçados.
— Ele vai me matar, sério… - murmurou para si mesmo.
S/N bateu na porta do quarto de Jisung alguns minutos depois, preocupado com o tempo que ele estava lá dentro. Os outros membros haviam comentado, mas ninguém se ofereceu para verificar, então ele decidiu ir. A porta se abriu devagar, revelando Jisung com o rosto levemente corado e os olhos que pareciam carregados de emoções que S/N não conseguia decifrar.
— O que houve? Tá tudo bem? - S/N perguntou, a preocupação genuína transparecendo em sua voz enquanto ele inclinava levemente a cabeça para o lado, sem perceber o quanto aquilo era encantador.
Jisung tentou responder, mas as palavras pareciam travar em sua garganta. Ele não conseguia tirar os olhos de S/N, que, mesmo em roupas femininas, exalava uma mistura irresistível de fofura e sensualidade. Cada detalhe - a forma como o vestido abraçava seu corpo, os olhos curiosos, os lábios entreabertos - era como um teste à sua sanidade.
Antes que S/N pudesse perguntar algo mais, Jisung se moveu por impulso. Ele agarrou o pulso de S/N e o puxou para dentro do quarto, fechando e trancando a porta com um clique audível.
— Ji-Jisung, o que você tá… - S/N começou, mas sua frase foi interrompida quando Jisung o segurou firme pela cintura e o puxou para perto.
Os olhares se encontraram, e por um breve momento, o mundo pareceu parar. S/N tentou processar o que estava acontecendo, mas antes que pudesse reagir, os lábios de Jisung estavam sobre os seus.
O beijo começou hesitante, como se Jisung estivesse testando o terreno, mas rapidamente se transformou em algo mais intenso, mais desesperado. Suas mãos apertaram a cintura de S/N, trazendo-o ainda mais para perto, enquanto os dedos de S/N se agarraram à camisa de Jisung, sem saber se deveriam afastá-lo ou puxá-lo ainda mais para si.
O som abafado das respirações ofegantes preenchia o quarto, e a tensão que havia se acumulado por tanto tempo entre os dois finalmente encontrou uma válvula de escape. S/N sentiu seu coração disparar, cada célula do seu corpo em alerta com a proximidade de Jisung, com a forma como ele o segurava, como se estivesse com medo de deixá-lo ir.
Quando finalmente se separaram, os dois estavam sem fôlego, com os rostos corados. Jisung olhou nos olhos de S/N, seus lábios inchados de tanto beijá-lo, e deixou escapar um suspiro.
— Desculpa… - ele murmurou, sua voz rouca. - Eu só… eu não consegui resistir…
S/N ainda estava tentando processar o que acabara de acontecer, sua mente em um turbilhão, mas, no fundo, sabia que não queria que aquilo fosse um erro. Ele mordeu o lábio, os olhos se desviando momentaneamente, antes de sussurrar:
— Então podemos fazer melhor…, não é?
E antes que Jisung pudesse dizer mais alguma coisa, foi S/N quem tomou a iniciativa dessa vez, envolvendo os braços ao redor do pescoço de Jisung e selando seus lábios novamente.
O quarto ficou cheio de um silêncio tenso, interrompido apenas pela respiração pesada dos dois. O beijo de Jisung era faminto, desesperado, como se ele estivesse esperando por isso há muito tempo. As mãos dele desceram pelas costas de S/N até a sua bunda, apertando o lugar de forma possessiva. S/N gemeu contra os lábios de Jisung, um som baixo, mas que acendeu algo ainda mais intenso no alfa.
O calor entre eles era palpável, e Jisung pressionou S/N contra a porta, seus corpos colados, sem espaço para nada entre eles. Ele sentia cada curva do corpo de S/N, o vestido curto e justo não ajudava em nada a conter seus instintos.
S/N, mesmo surpreso, não recuou. Ele envolveu os ombros de Jisung com os braços, os dedos se agarrando ao cabelo do outro enquanto se perdia no beijo. Mas então, de repente, Jisung quebrou o contato, afastando os lábios, embora ainda mantivesse S/N preso contra a porta.
— S/N… - ele começou, a voz rouca, cheia de desejo. Ele mordeu o lábio, tentando controlar o que sentia. - A gente… A gente precisa parar.
S/N piscou, confuso e ainda tentando recuperar o fôlego.
— Por quê? - ele perguntou, a voz baixa.
— Porque, se eu continuar… - ele respirou fundo, tentando se controlar. - Porra, se eu continuar, eu vou acabar te fodendo aqui mesmo. Com todo mundo do outro lado da porta.
S/N arfou, sentindo o calor do corpo de Jisung pressionando contra o seu. Ele estava tão quente, tão desesperado, e a visão de Jisung se controlando enquanto suas mãos continuavam a deslizar por seu corpo o deixava louco. Ele podia sentir o próprio membro insuportávelmente duro, pressionando contra o tecido do vestido, e tudo o que ele queria era Jisung, por cima dele, dentro dele.
— Jisung, por favor… - S/N gemeu, movendo o quadril contra o corpo de Jisung, implorando silenciosamente para que o garoto não parasse, para que cedesse à tensão entre eles. - Não consigo esperar…
Jisung respirou fundo, seus olhos fechando por um momento enquanto ele tentava recuperar o controle. A ideia de ter S/N ali, tão vulnerável e necessitado, estava testando seus limites, e Jisung sabia que não poderia ceder agora. Não com todos os outros lá fora.
— Nós não podemos, S/N… - ele murmurou, os dedos apertando os ombros do garoto com força. - Não agora. Vai ser demais se fizermos isso aqui.
S/N soltou um gemido de frustração, mas ele não estava pronto para desistir. Ele empurrou a saia do vestido para cima, revelando o que estava por baixo.
— Não posso esperar, Jisung… - S/N disse, suas palavras ofegantes enquanto seus olhos encontravam os de Jisung. - Eu preciso de você agora. Por favor…
A voz de S/N era tão cheia de necessidade que era impossível para Jisung resistir. Ele engoliu em seco, apertando as coxas de S/N por um momento antes de balançar a cabeça devagar.
— Foda-se… - ele murmurou, deslizando uma mão para dentro do vestido, encontrando o calor entre as pernas de S/N e apertando seu membro contra a cueca. - Deite naquela cama, porra, eu vou te arruinar S/N.
E com isso, ele puxou S/N pelo braço levando para a cama onde finalmente, os dois poderiam ter o que queriam.
Os beijos entre Jisung e S/N eram desesperados, ávidos, como se estivessem tentando absorver cada fragmento um do outro em um único instante. Jisung pressionou os lábios contra o pescoço de S/N, suas mãos deslizando para baixo enquanto ele murmurava palavras de desejo contra a pele quente do garoto.
— Você é tão lindo assim, só pra mim… - Jisung sussurrou, antes de começar a beijar e mordiscar a pele sensível no pescoço de S/N, fazendo o garoto estremecer e soltar um gemido baixo e trêmulo.
Em um ímpeto, Jisung agarrou o tecido do vestido de S/N, rasgando-o com uma única puxada, a risada abafada escapando de seus lábios enquanto via o olhar de surpresa e desespero de S/N.
— Que foi? - Jisung perguntou, ofegante, enquanto seus dedos deslizavam por baixo do vestido, tocando a pele nua e arrepiada de S/N. - Não vou parar agora, S/N. Quero você assim…
S/N engoliu em seco, os olhos arregalados enquanto tentava não parecer tão desastrado quanto realmente estava. O tesão o deixava desnorteado, e suas mãos tremiam enquanto ele tentava abrir o cinto das calças de Jisung, os olhos fixos nos de Jisung, procurando alguma confirmação.
Jisung apenas sorriu de lado, como se gostasse da forma como S/N estava tão desorientado, tão necessitado por ele.
— Não precisa se preocupar, S/N - Jisung murmurou, antes de começar a beijar os lábios do garoto mais uma vez, tentando deixar claro que não estava apenas brincando. - Deixa que eu faço o trabalho duro…
Com a respiração pesada, S/N finalmente conseguiu afastar o cinto de Jisung, depois a blusa, enquanto seus lábios continuavam a se explorar com urgência. Cada toque, cada beijo parecia acelerar o tempo, e o desespero de S/N só aumentava.
— Jisung… - ele murmurou, as mãos agora tremendo enquanto tentava desvendar a calça do outro garoto, os olhos fixos nos de Jisung, como se implorasse por algo mais.
— Vamos, S/N - ele sussurrou contra os lábios do garoto, seus dedos já tocando o tecido apertado do vestido que S/N ainda usava. - Vamos acabar com isso de uma vez por todas.
Os movimentos entre Jisung e S/N eram desenhados com uma urgência que só crescia a cada instante. Jisung começou a foder S/N enquanto estava entre suas pernas, deslizando para dentro dele devagar, permitindo que cada centímetro que deslizava para dentro fosse devidamente sentido e cada estocada fosse sentida intensamente. A sensação de preenchê-lo completamente fazia Jisung gemer baixinho, sua mão pressionando com força na coxa de S/N enquanto suas estocadas se tornavam mais profundas, mais rápidas.
S/N, por sua vez, estava completamente entregue, os gemidos baixos escapando de seus lábios a cada movimento, cada toque profundo de Jisung. Suas mãos se agarravam aos lençóis, as unhas enterradas no tecido enquanto ele se deixava levar pela sensação de ser tomado, pelo prazer que crescia a cada estocada.
Jisung mudou de posição, virando S/N de quatro. O garoto se posicionou atrás dele, as mãos apertando os quadris de S/N enquanto ele empurrava para dentro, uma sequência de estocadas longas e profundas. A cada vez que ele se movia, o som da pele contra pele preenchia o quarto, os gemidos de S/N ficando mais altos, quase incontroláveis.
— Isso, assim, S/N… - Jisung murmurou entre os dentes cerrados, suas estocadas intensas, cada movimento tirando um gemido mais altos do outro garoto. - Você gosta assim, meu amor?
S/N balançava a cabeça freneticamente, incapaz de falar, apenas gemendo e arfando enquanto cada estocada parecia arrancar um pedaço de prazer de seu corpo.
Então, Jisung mudou novamente, virando S/N de costas para ele e ajudando-o a montar suas coxas. Jisung segurou firmemente em S/N, ajudando-o a encontrar um ritmo, montando-o com uma habilidade que fez os dois se unirem em um frenesi de movimento.
— Isso, cavalga em mim, S/N… - Jisung pediu, seus dedos se apertando nas costas do garoto enquanto ele começava a encontrar o ritmo certo, a tensão crescendo entre os dois. A cada estocada, S/N se movia mais rápido, seus gemidos virando quase gritos enquanto ele se aproximava do clímax.
— Ah, Jisung… eu… - S/N estava ofegante, os olhos fechados enquanto ele cavalgava, as pernas tremendo de prazer enquanto ele encontrava o pico, os músculos apertando em volta de Jisung a cada estocada, até que finalmente eles chegaram ao clímax juntos, gemendo alto enquanto se agarravam um ao outro.
Os dois caíram exaustos para o lado, S/N se encolhendo nos braços de Jisung enquanto tentavam recuperar o fôlego. Jisung beijou a testa de S/N, seus dedos acariciando os cachos de S/N com suavidade.
— Foi incrível, S/N - ele murmurou baixinho, seus olhos encontrando os do ômega com um sorriso ainda ofegante. - Eu… não imaginava que pudesse ser assim.
S/N sorriu, beijando os lábios de Jisung com carinho antes de se aninhar mais perto, como se estivesse tentando encontrar um pouco mais de segurança e conforto nos braços de Jisung.
— Foi perfeito, Jisung - S/N disse suavemente, ainda tentando processar tudo que acabara de acontecer. - Eu… acho que finalmente entendi seu comportamento…
Jisung apenas sorriu, seu olhar cheio de ternura enquanto ele apertava S/N mais contra si, como se não quisesse nunca mais soltá-lo. E assim, os dois se deitaram juntos, entrelaçados, como se estivessem criando uma nova conexão, algo que fosse além do físico, algo mais profundo…
UM POUCO ANTES…
Na sala de estar, os outros garotos do NCT não puderam ignorar os gemidos altos que vinham do quarto de Jisung. Haechan, que estava com um sorriso sarcástico no rosto, balançou a cabeça.
— Estava na hora já - disse ele, provocante, enquanto os outros olhavam uns para os outros com uma expressão de incredulidade misturada com um tom de felicidade discreta. - Ele tava quase comendo o S/N com os olhos esse tempo todo.
— Porra, esses dois - Mark comentou baixinho, enquanto suas mãos esfregavam a nuca, parecendo perplexo e ao mesmo tempo satisfeito. - Eu nunca pensei que Jisung fosse esse tipo, sabe?
— É, isso definitivamente foi inesperado - Jaemin riu, se encostando no sofá enquanto mexia no celular. - Mas é legal ver que eles finalmente estão se entendendo.
— Bem, pelo menos alguém está se divertindo - Doyoung disse com um suspiro, cruzando os braços enquanto observava a porta fechada do quarto. - Não sabia que eles estavam tão próximos.
Haechan riu, revirando os olhos.
— Ah, vocês são muito ingênuos. Claro que estava acontecendo algo assim. - Ele olhou ao redor, suas sobrancelhas levantadas como se esperasse alguma objeção. - Estava claro desde o dia em que Jisung o puxou para o colo na live. Todo mundo viu a química entre eles.
— Pff, não é como se precisássemos de provas para isso - Johnny disse, levantando-se para se esticar. - O quarto ao lado está gritando por atenção. Na verdade, estamos mais aliviados de que finalmente aconteceu.
As risadas ecoaram pela sala enquanto eles continuavam a trocar olhares, claramente aliviados por ver seus amigos finalmente felizes e, aparentemente, em uma boa situação.
— Quem diria que Jisung tinha essa habilidade toda - Taeyong comentou, seus olhos ainda voltados para a porta, antes de se levantar e sacudir a cabeça. - Bem, agora sabemos porque ele estava tão ocupado no último mês.
Mark sorriu, balançando a cabeça em assentimento.
— Sim, mas de certa forma, isso é bom, não é? — Finalmente podemos parar de nos preocupar com ele o tempo todo.
— Verdade - Jaemin acrescentou. - Agora, vamos dar-lhes algum espaço antes que alguém aqui comece a se meter em confusão.
Haechan sorriu, acenando com a cabeça em aprovação.
— Boa ideia. Vamos dar a eles um pouco de privacidade. Já que Haechan parecia certo ao final das contas.
E assim, os garotos do NCT se dispersaram pela sala, discutindo sobre o que fariam para passar o tempo enquanto Jisung e S/N aproveitavam seu momento a sós. Ao mesmo tempo, todos sabiam que, mesmo com os gemidos audíveis e as risadas compartilhadas, Jisung e S/N estavam finalmente explorando algo novo entre eles e era algo que precisava ser celebrado, em silêncio, para não atrapalhar a atmosfera que estava acontecendo do outro lado da porta.
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gregor-samsung · 3 months ago
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" Io credo aver trovato il senso della vita generale. L'individuo non può esser felice per se stesso, perché in fondo a tutto ciò è la morte. Il segreto dunque della felicità anche per l'individuo mortale è di sentirsi immortale, di sentirsi cioè vivere dentro gli altri, dentro l'umanità, dentro l'Essere universale. La morte dunque non m'importa: ripugna a tutta la compagine che forma il mio essere, ripugna alla vaga coscienza che hanno tutte le mie molecole, tutte le unità elementari che formano di me una colonia; esse anzi mi faranno sentire tutta la loro forza coesiva al momento dell'atto: ma non ripugna alla mia coscienza superiore. Vivere è per me troppo doloroso: ogni sofferenza altrui si ripercuote ora in me con troppa violenza. Io potrei essere il più sfortunato dei miei simili e non soffrirei un millesimo di quello che soffro ora, che mi sento penetrato, inebriato da tutta la sofferenza degli uomini. Fuggire l'agglomeramento, la città, il contatto dei miei simili e rifugiarmi nei campi, isolarmi in mezzo alla natura sana e serena? Ma ora anche le lande, ove gli eremiti si seppellivano, sono proprietà d'alcuno e in nessuna parte tace l'eco della miseria… D'altronde è troppo tardi. "
Giovanni Cena, Gli ammonitori, a cura di Folco Portinari, Einaudi (collana Centopagine n° 43, Collezione di narratori diretta da Italo Calvino), 1976¹; pp. 186-187.
NOTA: l'unico romanzo del poeta di Montanaro Canavese fu pubblicato per la prima volta nell'estate del 1903 sulla prestigiosa rivista «Nuova Antologia», della quale Cena era redattore capo.
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princesa-estrelinha · 26 days ago
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“Quando acordei hoje meu único pensamento era você, e a saudade que parte meu coração vazio e fiquei pensando o que fazer para parar essa dor , ainda não sei e te peço me ajuda? Ajuda a fazer ela parar? Os dias tem sido cinza sem você mesmo com o sol brilhando lá fora. Então me perco no meio de todo o raciocínio que tenho que fazer diariamente, e quando alguém me pergunta “Você está bem?” penso em responder a verdade, dizendo que não estou, nem poderia estar, como alguém pela metade pode gozar do bem estar ou da felicidade?, mas apenas digo “Sim, estou bem”, pois mais que as pessoas digam que te entendam, elas não entendem, aprendi isso nessa minha curta caminhada de vida, que pessoas cheias não entendem pessoas vazias, assim como pessoas inteiras não completam pessoas pela metade. É duro dizer isso, queria chorar, extravasar, mas não há mais forças em mim para isso,e muito menos preencheria esse vazio, em todo tempo penso “Aonde está a minha outra metade? Queria tanto saber, onde está aquele moço cheio de sonhos e coragem com aquele meio sorriso que me conquistou aos poucos, que me prometeu apenas um sentimento e nada mais, você me deixou um sentimento imortal, mas meu caro eu sou mortal, na verdade eu sou apenas uma humana e você foi desleal comigo, me deu um veneno que mata aos poucos. Mal sabia eu que aquele meio sorriso, seria pior que qualquer tiro e que seria fatal não ao meu coração, mas a minha alma e o que é pior sem nenhuma chance de cura.”
•(Florejus de mãos dadas com Srta.Ruiva)
•(fonte : Florejus)
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zmarylou · 6 months ago
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CAMADA 1: BÁSICO E PESSOAL
Nome: Mary-Louise Beckett
Idade: 25 anos
Gênero: cis fem
Pronomes: ela/dela
Altura: 1.70
Parente divino e número do chalé: Zeus, chalé 1.
CAMADA 2: CONHECENDO OS SEMIDEUSES
Idade que chegou ao Acampamento: cheguei nove anos de idade.
Quem te trouxe até aqui? após o acidente de avião acordei numa ilha deserta, um fauno, Thomas, estava tomando conta de mim até que eu me recuperasse o suficiente para terminarem o percusso até o acampamento meio-sangue.
Seu parente divino te reclamou de imediato ou você ficou um pouco no chalé de Hermes sem saber a quem pertencia? passei uma única noite no chalé de Hermes e fui proclamada quase que imediatamente por meu pai.
Após descobrir sobre o Acampamento, ainda voltou para o mundo dos mortais ou ficou apenas entre os semideuses? Se você ficou no Acampamento, sente falta de sua vida anterior? E se a resposta for que saiu algumas vezes, como você agia entre os mortais? além de sair para missões nunca sai do acampamento desde que chegou, abdiquei completamente de minha vida fora do acampamento e para a segurança da minha família não vejo ninguém há dezesseis anos, sou presumida morta no mundo mortal.
Se você pudesse possuir um item mágico do mundo mitológico, qual escolheria e por quê? não é exatamente um item mágico, mas se existisse, apenas qualquer coisa para tirar Cárter do mundo dos mortos e o trazer de volta a vida.
Existe alguma profecia ou visão do futuro que o assombra ou guia suas escolhas? Não, a única coisa que importa pra mim é a vontade de meu pai, Zeus.
CAMADA 3: PODERES, HABILIDADES E ARMAS
Fale um pouco sobre seus poderes: meu poder é a manipulação do clima, consigo causar tempestades, nevascas, ventanias mas é um pouco dificil de manter sob controle.
Quais suas habilidades e como elas te ajudam no dia a dia: fator de cura e agilidade, e acho que sem ambos eu possivelmente não estaria viva, ser ágil me salvou de muitos golpes fatais e com o tanto de cicatrizes que tenho acho que é óbvio que eu preciso da minha habilidade de cura.
Você lembra qual foi o primeiro momento em que usou seus poderes? a primeira vez foi quando o avião começou a ser atacado, eu lembro de que uma tempestade gigante nos engoliu no céu e ela foi causada pelo meu medo.
Qual a parte negativa de seu poder: as vezes não tenho pleno controle sobre eles principalmente quando lido com grandes emoções.
E qual a parte positiva: eles me mantém viva?
Você tem uma arma preferida? Se sim, qual? obviamente caellus.
Acredito que tenha uma arma pessoal, como a conseguiu? minha mãe me deu antes de falecer, disse que era um presente do papai, Zeus.
Qual arma você não consegue dominar de jeito algum e qual sua maior dificuldade no manuseio desta? lanças, por algum motivo.
CAMADA 4: MISSÕES
Qual foi a primeira que saiu? a primeira missão que sai foi quando eu tinha acabado de completar quatorze anos e eu e minha equipe fomos até o monte evereste pra tentar achar um artefato que estava congelado há uns séculos.
Qual a missão mais difícil? certamente a que perdi carter, e todos os meus companheiros de missão, assistir-los serem exterminados por aquela criatura asquerosa... fizemos o nosso melhor.
Qual a missão mais fácil? o resgate de um semideus há alguns anos atrás.
Em alguma você sentiu que não conseguiria escapar, mas por sorte o fez? com certeza Monte Nyiragongo, estavamos lutando contra monstros quando sem mais nem menos sentimos a chão tremer... você já ouviu o barulho de um vulcão em erupção? eu certamente achei que aquele seria o meu fim.
Já teve que enfrentar a ira de algum deus? Se sim, teve consequências? não, nada além do ódio gratuito de meus tios.
CAMADA 6: DEUSES
Qual divindade você acha mais legal, mais interessante? Posso dizer meu pai, Zeus?
Qual você desgosta mais? Não desgosto diretamente de nenhum deles, entendo que todos temos nossos papéis a cumprir.
Se pudesse ser filhe de outro deus, qual seria? essa é difícil... talvez Apolo ou Atena?
Já teve contato com algum deus? Se sim, qual? Como foi? Se não, quem você desejaria conhecer? cruzei caminho com meu pai algumas vezes e conheci Ares uma única vez.
Faz oferendas para algum deus? Tirando seu parente divino. Se sim, para qual? E por qual motivo? Cof cof, vamos lá, além de meu pai normalmente ofereço pequenas oferendas a Atena, pedindo por sabedoria, a Ares, para que me ajude a continuar derrotando meus inimigos e também a pai por favor não me mata, a meu tio, Hades, para que ele cuide da alma de Cárter.
CAMADA 7: MONSTROS
Qual monstro você acha mais difícil matar e por qual motivo? fique cara a cara com uma quimera e você provavelmente vai concordar comigo, acho que é meio óbvio? três cabeças te atacando ao mesmo tempo, eu sou ágil mas nem tanto.
Qual o pior monstro que teve que enfrentar em sua vida? um ciclope, puta que pariu assustador.
Dos monstros que você ainda não enfrentou, qual você acha que seria o mais difícil e que teria mais receio de lidar? Tifão, não vamos esquecer que ele deu uma surra no meu pai então eu acho que eu passaria um pouco longe.
CAMADA 8: ESCOLHAS
Caçar monstros em trio (x) OU Caçar monstros sozinho ( )
Capture a bandeira (x) OU Corrida com Pégasos ( )
Ser respeitado pelos deuses (x) OU Viver em paz, mas no anonimato ( )
Hidra (x) OU Dracaenae ( )
CAMADA 9: LIDERANÇA E SACRIFÍCIOS
Estaria disposto a liderar uma missão suicida com duas outras pessoas, sabendo que nenhum dos três retornaria com vida mas que essa missão salvaria todos os outros semideuses do acampamento? Sim, sem nenhuma dúvida, confio na vontade dos deuses e se ela for de ceifar minha vida a darei em oferta quando preciso.
Que sacrifícios faria pelo bem maior? acho que qualquer um, contanto que as pessoas com que eu me importo não se machuquem.
Como gostaria de ser lembrado? como alguém que tentou ser o melhor que podia.
CAMADA 10: ACAMPAMENTO
Local favorito do acampamento: punho de zeus.
Local menos favorito: estabulos.
Lugar perfeito para encontros dentro do acampamento: campos de morangos.
Atividade favorita para se fazer: treinar, praticar arco e flecha ou tiro ao alvo.
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resilienciado · 2 months ago
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Você já sentiu o alvorecer ?, ouvi os ponteiros do relógio incessante, aumentando minha apreensão como depois de tomar um café amargo, viu a neblina tomar as ruas, viu morcegos como pássaros ?, estou deslumbrado, encantado e não quero perder mais uma noite sequer. Estou fascinado e apaixonado pela maneira como domina a cidade, as matas e como reflete nas águas a lua, perco o sentido durante o dia, pois, não paro de pensar como cuida dos meus pensamentos e me faz sentir a euforia que só no alto mar da noite posso sentir. Estou adoecendo entre os homens, porque nascer na sua dimensão é desfalecer entre os humanos, não quero morrer de velhice, anseio pela morte prematura, desde quando provei de sua magia, parei de buscar uma cura. Somente uma mulher com a noite dentro de si, com o luar em seus olhos, com suas fases e ciclos que não temem a intensidade, essa sim cessaria minha conduta auto destrutiva. Me tornei dependente da liberdade desconhecida àqueles que enlouquecem antes da noite tirar naturalmente sua lucidez das mãos da sanidade, quanto mais próxima de mim, mais sinto minha pele se repuxando e sedendo ao seu magnetismo extrassensório. A estrutura da minha mente está derretendo e tudo que eu almejo vai contra o senso comum que me cerca, me sinto um lunático enquanto não quero negar ser incomum, sendo capaz de vivências extraordinárias, a confusão aumenta cada vez que preciso socializar e não consigo esconder meu descontentamento com essa vida. A liberdade da língua mortal que habita por trás dos lábios imundos da humanidade me faz borbulhar em revolta, essa mesma que distorce o único ritmo e tempo forma a ponte entre minha vitalidade infindável à sua. Onde você quer que esteja, chegue logo, irei emergir em suas entranhas obscuras e sentir a vida como é nosso direito de juntos sentir.
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kaitoflames · 11 months ago
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When I was a child, I'd sit for hours Staring into open flame Something in it had a power Could barely tear my eyes away
LINK DE SITUAÇÃO ATUAL DO KAITO.
Nome completo: Kaito Aoki.
Data de nascimento: 09/01/98, 26 anos.
Altura: 180m.
Sexualidade: Provavelmente demissexual.
Pai Olimpiano: Hefesto.
Mãe mortal: Mio Aoki.
Nacionalidade: Little Tokyo, Califórnia, Estados Unidos.
Especialidades: Ataques a longa distância, armas pesadas.
Pontos fracos: Combates a curta distância, furtividade.
Atividades extras: Ferreiro, líder da equipe azul de esgrima e Conselheiro do Chalé de Hefesto.
Habilidades especiais: durabilidade e fator cura avançado 
Poder: 
Construtos de Fogo – Possui a habilidade de controlar o fogo, mas só se ele tiver forma. Normalmente cria armas de fogo para si, como chicotes, adagas e espadas, que utiliza telecineticamente para atacar inimigos. Não é capaz de controlar o fogo por si só, precisa usar sua criatividade para transformá-lo em construtos e utilizá-lo como tal. Kaito é capaz de criar desde pequenos pássaros até criaturas mitológicas feitas completamente de chamas, e, por gerar fogo, é imune ao elemento.
Armas: 
Uragiri – Uma longa e pesada corrente de ponta espinhosa, feita de bronze celestial. A utiliza para atordoar ou prender inimigos, normalmente somando com seu poder de utilizar construtos de fogo, erguendo-a com sua pirocinese cinética. Em sua forma “comum” se torna apenas uma corrente utilizada no pescoço.  
Nikko - Um escudo que reflete uma luz tão forte que causa cegueira temporária em seus inimigos, perfeita para distrações.
Falas e comportamentos padrão:  Quieto, raramente sorri. Tranquilo e não briga com ninguém, embora seja teimoso e irredutível, e vá ignorar sua opinião se não concordar com ela. Só fala quando tem o que dizer e quando não tem não se importa com longos silêncios entre diálogos, e é muito privado sobre suas coisas. Grande entusiasta de armas, facilmente falaria disso por horas. Sempre tem algo nas mãos, elas são inquietas. Vai te ajudar até se não quiser fazer isso. Viciado em trabalhar. Consegue dormir com facilidade em qualquer lugar. Coleciona pedras. 
Headcanons rápidos: 
Kaito é surdo. Perdeu a audição em uma missão há dois meses, como o líder, após ser atacado pelo Leão de Nemeia. Ele se recusa a utilizar aparelhos aditivos, e utiliza lentes especiais para interpretar os lábios das pessoas, atualmente está tentando treinar seu autômato como um tradutor.
Kaito é filho de uma atriz renomada, Mio Aoki (ref. filmografia da Michelle Pfeiffer), mas ela o manteve em segredo, então ninguém consegue os associar sem antes fazer muita pesquisa. Além do sobrenome, claro. Kaito mantém isso como um segredo.
Foi homeschooled e criado em uma fazenda distante no interior da Califórnia. Chegou no acampamento aos oito anos de idade e era praticamente um bicho do mato de tão tímido.
Viveu um tempo no Acampamento Meio-Sangue, mas por fim, resolveu fazer a diferença no mundo mortal, aceitando aos riscos. Trabalhava como bombeiro, por ser imune a fogo.
Durante um ano morou com Love, filha de Tique, em Nova Iorque, que também resolveu se arriscar no mundo mortal. Mas depois, voltou para o local de nascimento: Little Tokyo.
Está se reconectando com a mãe atualmente. Estava, pelo menos. Agora, está se reconectando com o acampamento através da ferraria, que era o que mais gostava de fazer na juventude.
Por estar no acampamento há oito meses, já foi dado como morto por seus amigos mortais.
Tem um autômato pequeno, chamado Magma.
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ghcstgoth · 6 months ago
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TATI GABRIELLE? Não! É apenas CASSANDRA WALSH, ela é filha de MELINOE do chalé 27 e tem 24 ANOS. A TV Hefesto informa no guia de programação que ela está no NÍVEL III por estar no acampamento há 10 ANOS, sabia? E se lá estiver certo, CAS é bastante RESILIENTE mas também dizem que ela é VINGATIVA. Mas você sabe como Hefesto é, sempre inventando fake news pra atrair audiência.
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𝑯𝒆𝒂𝒅𝒄𝒂𝒏𝒐𝒏𝒔: 
O pai mortal de Cassandra é um renomado investigador paranormal que sempre esteve ocupado demais para criar ou dar qualquer tipo de explicação à sua filha, ainda que ele soubesse que, desde pequena, ela manifestava sinais de sua ascendência divina. O Sr. Walsh deixou Cas sob os cuidados de babás diferentes durante sua infância, então ela não teve uma figura feminina constante em sua vida. Isso se reflete em ocasionais rompantes de revolta contra Melinoe.
Cas era vista como uma adolescente esquisita que, assim como seu pai, alegava ver espíritos de pessoas mortas. Em certo momento, o homem concordou que ela fosse internada em um hospital psiquiátrico durante seis meses, na esperança de que isso acabaria com o “problema”. Durante sua estadia no local, Cassandra não foi desamparada por Melinoe, manifestava sua voz através de outros pacientes e aconselhava a menina.
Ela é apaixonada por literatura gótica e contos de terror, tendo produzido seus próprios escritos ainda em sua adolescência. Apesar disso, ela mantém esse material escondido dos olhos públicos, pois sente que os horrores por ela descritos são demais para humanos e semideuses. 
Cassandra não é particularmente ligada a regras, preferindo agir de acordo com o seu próprio julgamento, ainda que isso a coloque em problemas. Ela prefere usufruir das situações sem parar para raciocinar sobre as possíveis consequências dos seus atos. 
Ela foi levada ao Acampamento por um sátiro que se disfarçava sob o manto de jardineiro da mansão vitoriana onde Cassandra vivia. Ao aprender sobre sua ascendência divina, ela passou por um longo estágio de raiva contra Melinoe por ela não ter sido clara o suficiente e se apresentado enquanto ela ainda era uma criança. Apesar disso, se orgulha da mãe e não desejaria ter outro parente divino que não fosse ela.
Seus gostos pessoais incluem subcultura gótica, taxidermia, rituais fúnebres e artesanato.
𝑷𝒐𝒅𝒆𝒓𝒆𝒔:
Escudo do Terror: Cassandra é capaz de conjurar uma redoma transparente dentro da qual toda criatura - que não a própria semideusa - é assolada por cânticos fantasmagóricos em grego antigo. Permanecer por muito tempo dentro do escudo pode levar o intruso à loucura temporária.
𝑯𝒂𝒃𝒊𝒍𝒊𝒅𝒂𝒅𝒆𝒔:
Previsão e fator de cura acima do normal.
𝑨𝒓𝒎𝒂𝒔:
A lança de ferro estígio possui uma lâmina adornada por escritos em grego antigo e símbolos ao longo da haste, culminando em uma ponta afiada. Tem a forma diária de um grampo prateado que Cassandra utiliza para prender os cabelos.
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notasfilosoficas · 1 year ago
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“A un muerto hay que tratarlo como se trata a un dormido, a quien uno no se atreve a despertar, porque se abriga la esperanza de que algún día despierte por sí mismo”
Søren Kierkegaard
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Filósofo y teólogo nacido en Dinamarca en el año 1813, considerado el padre del existencialismo. (corriente filosófica que sostiene que la existencia precede a la esencia, que la realidad es anterior al pensamiento y la voluntad a la inteligencia).
Søren Kierkegaard nació en una acaudalada familia de Copenhague. Su padre, Michael Pedersen Kierkegaard, era un hombre muy religioso. Estaba convencido de que se había ganado la ira de Dios, y por ello creía que ninguno de sus hijos viviría más allá de la edad de Jesucristo, 33 años. 
Gran parte de su obra trata de cuestiones religiosas: la naturaleza de la fe cristiana, la institución de la iglesia, la ética cristiana y las emociones y sentimientos que experimentan los individuos al enfrentarse a las elecciones que plantea la vida.
Su tema central es que la existencia humana está llena de una sensación general de ansiedad, pecado y desesperanza, y que la única cura para esto es un acto de fe, un compromiso total con Dios. 
Consideraba que, para tener verdadera fe en Dios, uno también tendría que dudar de su existencia; la duda es la parte racional del pensamiento de la persona, sin ella la fe no tendría una sustancia real. La fe no significa aceptar las verdades reveladas por la autoridad de la Biblia o la Iglesia. La fe es un salto, un compromiso apasionado con uno mismo a algo que parece absurdo desde el punto de vista de la razón objetiva.
"Querer ser aquel que uno es verdaderamente, es lo opuesto a la desesperación". 
En su libro 'La enfermedad mortal' (1849), Soren Kierkegaard propone el autoanálisis como medio para comprender el problema de la "desesperación", que según él no procede de la depresión, sino de no encontrarse en comunión con la propia existencia.
Kierkegaard afirmaba que, mientras la concepción humana de la muerte es el fin, la concepción cristiana de muerte es meramente otra parada en el camino de la vida eterna. De este modo, para el cristiano, la muerte es nada que temer. La verdadera "enfermedad mortal", que no se describe como física sino espiritual, se deriva de no quererse a uno mismo.
Kierkegaard describió varios niveles de desesperación. El más bajo y común procede de la ignorancia: de la persona tiene una idea equivocada de lo que es el "yo" y desconoce la existencia la naturaleza de su yo potencial. La verdadera desesperación surge, según él, cuando aumenta la conciencia de sí, y los niveles más profundos de desesperación nacen de una aguda conciencia del yo unida a una profunda aversión hacia uno mismo.
Actualmente Kierkegaard es reconocido como una importante e influyente figura del pensamiento contemporáneo, sobrepasando los límites de la filosofía, la teología la psicología y la literatura.
Kierkegaard murió en noviembre de 1855, posiblemente por complicaciones derivadas de una caída cuando era niño. En el funeral de Kierkegaard su sobrino protestó por el hecho de que su tío estuviera siendo enterrado por la iglesia oficial Danesa, cuando él había dejado claro en vida que quería alejarse de ella, derivado de las multiples controversias que el tenia con ella.
Fuente: Wikipedia y ecured.cu
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whyareweherereally · 1 year ago
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41 latin phrases our favourite prick Daniil Dankovsky would use
Acta, non verba: actions not words
Acta deos nunquam mortalia fallunt: mortal actions never deceive the gods
Ad astra per aspera: to the stars through hardship
Ad kalendas graecas: never going to happen (the kalendas were only roman and not greek days so the greek kalendas could never come)
Ad malioria: to better things
Ad vitam aeternam: to eternal life (used to my knowledge as a wish)
Alea iacta est: lit. the dice has fallen meaning an an action whose prospects were previously uncertain are now known
Alterum non laedere: do not harm others
Amor vinsit omnia: love wins all
Barba non facit philosophum: the beard doesn’t make the philosopher
Bellum se ipsum alet: war feeds itself
Carpe noctum: seize the night (play on carpe diem)
Carpe diem: seize the day
Carthago delenda est: lit. Carthage must be destroyed (used to indicate you agree strongly with somethimg)
Cogitationis poenam nemo putitur: no one is punished for their thoughts
Defeadit numerus: safety in numbers
De gustibus et de coloribus non disputandum est: lit. the tastes and colours are not disputed
Errare humanum eszt: to make mistakes is human
Et tu, Brute?: even you, Brutus? (indicates unexpected betrayal)
Ex nihilo nihil fit: from nothing comes nothing, meaning you have to work for something to happen or everything comes from somewhere
Faber est suae quisqui fortunae: every man contrlors his fate
Fiectere si nequeo superos, Acheronta movebo: if I can’t reach haven I’ll raise hell
Haec olim meminisse iuvabit: one day, this will be pleasing to remembering
Hora fugit or tempus fugit: the hour or time flees
Logissimus dies cito conditur: even the longest days end soon
Memento mori: remember you will die
Memento vivere: remember to live
Medice, se ipsum cura: ehysician, heal thyself
Ne puero gladium: do not give a boy a sword
Omnia mutantur, nihil interit: everything changes, nothing dies
Pauca sed bona: few but good
Post tenebras lux: after darkness light
Primum non nocere: first do not harm
Quae non prosunt simgula multa iuvat: what is not useful alone helps when multiplied
Quid pro quo: something for something (a favour for a favour)
Quod vides perisse, perditum ducas: that which you see to have been lost, may you consider lost
Sed magis amica veritas: part of the full phrase “amicus Plato, sed magis amica veritas” said by Aristotle for his short of mentor Plato meaning Plato is my friend but truth is a better friend. (οrig. “Φίλος μεν Πλάτων, φιλτέρα δ’ αλήθεια”)
Sapere aude: dare to know
Scripta manent verba volant: what is written remains what is said flies
Ubi dubium, ibi libertas: where there is doubt there is freedom
Vulpes pilum mutat, non mores: the fox changes its fur not its habits
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