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#Vulcani nel Mondo
lospeakerscorner · 11 months
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Neapolis, Vulcani nel Mondo
Al Centro Commerciale Neapolis un’esperienza 3D per scoprire i Vulcani nel Mondo ma soprattutto quelli della Campania CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Il Centro Commerciale Neapolis gestito da Nhood annuncia Vulcani nel Mondo, la mostra gratuita dedicata al fenomeno del vulcanismo, patrocinata dalla Regione Campania, dall’INGV |Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dal Consiglio…
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abr · 4 months
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(N)on siamo più in un mondo normale, e il tradizionale dibattito scientifico è surriscaldato da propagande globalizzate finalizzate a ingenerare conformismi di massa: è stravero, per esempio, che non c'è alcun unanimismo attorno al cambiamento climatico e soprattutto sul ruolo e sull'influenza dell'uomo, ma ogni obiezione viene chiamata negazionismo o peggio «criminalità da imprigionare» (The Guardian, 2006) con la pretesa di un consenso totalizzante che adotta linguaggi sempre più biblici e sempre meno laici, tantomeno scientifici.
Così certi studi, anche seri, non vengono letti ma vengono comunque giudicati: in caso contrario si scoprirebbe che il dibattito in corso riguarda il vero contributo del carico umano di CO2 su un riscaldamento comunque in atto (...). Ma alle masse (soprattutto internettiane) le basi interessano poco, non sanno neppure che il riscaldamento del Pianeta va e viene da milioni di anni anche se la megalomania dell'uomo, ora, l'ha convinto di poterlo interamente causare, o di poterlo addirittura fermare. (...)
Riassumere il contenuto delle ricerche in poche righe sarebbe un torto imperdonabile, nel libro (di Nicola Porro: La grande bugia verde, Liberilibri, 18 euro) ci si sofferma infatti sui complicati modelli previsionali sul clima la cui precisione viene confutata, ci si interroga appunto sulla variabile umana, sulla sopravvalutazione della CO2, sulla mancanza di una precisa correlazione coi disastri naturali e il loro presunto aumento (uragani, alluvioni, incendi) e naturalmente sui ghiacci che si stanno sciogliendo, il livello marino che cala invece di salire e le città costiere che dovrebbero sparire, l'influenza di vulcani, placche, eruzioni e terremoti e altri fenomeni che certo l'uomo non può determinare.
Una ultima parte del libro, più inevitabilmente politica, cerca di vagliare quanto siano effettivamente green le politiche green e l'impatto del climatismo ideologico sull'economia. Ergo i problemi e i tempi della transizione energetica, quanto ci sia di «rinnovabile» nelle tecnologie verdi, l'ironica e spesso impalpabile differenza tra transizioni energetiche e transazioni finanziarie.
Non stiamo ad anticipare, ripetiamo, le conclusioni talvolta relativistiche o talora assertive del libro: anche in ossequio allo spirito liberale implicito nella sua prima riga, a pagina 11: «Usate questo libro per farvi delle domande».
F.Facci via https://www.ilgiornale.it/news/politica/verit-sulle-balle-dellambientalismo-2330266.html
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anchesetuttinoino · 3 months
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Lo Stromboli il 4 luglio ha dato vita a una colonna eruttiva alta più di 2 km, portando la Protezione Civile a trasformare l'allerta arancione in allerta rossa per l'isola vulcanica delle Eolie; allo stesso tempo l'Etna il 5 luglio ha prodotto una grande quantità di ceneri e fontane di lava, tanto da portare le autorità a chiudere temporaneamente l'aeroporto di Catania.
Nonostante siano sistemi vulcanici che si sono sviluppati all'interno dello stesso contesto geodinamico alla macroscala, si tratta di due vulcani totalmente indipendenti.
Nel frattempo forte attività vulcanica anche in altre parti del mondo.
Nessuna coincidenza. E' solo il modo che ha Gaia per dirci: "Ve la faccio vedere io cosa è l'emergenza CO2, branco di dementi".
Segui ➡️ 🌐 t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥
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Esatto. E il wwf Lombardia suca
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lunamagicablu · 1 year
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Correre sulle rotaie del vento, soli e nudi nell’anima, possono i poeti. Accarezzano le albe del mondo, le nazioni dalle guance vermiglie, i tetti dei villaggi globali. Hanno per cuore quel sole rubicondo, per braccia gli abbracci dei bimbi e profumano di luna e scintille di stelle. Solo i poeti possono volare: hanno ali giganti e occhi di ruscelli, la risata secolare avvolta nel mantello, la gioia racchiusa nella lampada delle fiabe. E sanno piangere, gemere, soffrire, vestirsi di tempeste trasformando rose in spine. Condividono lacrime col cielo, dolori coi vulcani, capricci con le ortiche. Amano al di là dell’amore, sorpassando la mente ed il corpo delle cose e soffiando sulle anime dei vivi per renderle vive. Nessuno lo sa. Neppure Dio. Perché i poeti non sono angeli comuni: sono l’essenza stessa delle galassie, polvere impastata d’acqua sorgiva, inizio e fine di ogni sentimento. E se vivono muoiono. Ma se muoiono vivono. Sandra Cervone - art by_opheliawould *********************** Running on the rails of the wind, alone and naked in the soul, poets can. They caress the dawns of the world, the nations with red cheeks, the roofs of global villages. They have that ruddy sun as their heart, for arms the hugs of children and they smell of the moon and sparkles of stars. Only poets can fly: they have giant wings and eyes like streams, the secular laughter wrapped in the cloak, the joy contained in the fairytale lamp. And they know how to cry, moan, suffer, dressing in storms transforming roses into thorns. They share tears with the sky, pain with volcanoes, tantrums with nettles. They love beyond love, surpassing the mind and body of things and breathing on the souls of the living to make them alive. Nobody knows. Not even God. Because poets are not ordinary angels: they are the very essence of galaxies, powder mixed with spring water, beginning and end of every feeling. And if they live they die. But if they die they live. Sandra Cervone - art by_opheliawould 
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susieporta · 1 year
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Compiacere non significa dare piacere.
Compiacere non porta al piacere.
Compiacere è avere paura di non essere abbastanza da qualche parte.
È aver imparato a soddisfare i bisogni e le aspettative degli altri per sopravvivere.
Cioè per ricevere uno sguardo amorevole, l‘accettazione, il permesso, il diritto di esistere.
Per essere visti.
Per sentirsi al sicuro.
Chi è bravo a compiacere gli altri vive nella frustrazione di non riuscire mai a soddisfare il proprio bisogno.
Ma soprattutto di non riuscire a sentire mai la propria verità e autenticità.
Impariamo presto a leggere cosa si aspettano gli altri da noi.
I figli di genitori rigidi, esigenti, ansiosi, oppressivi per esempio diventano impeccabili a muoversi come marionette.
Perdono spontaneità, vitalità, energia.
Per molte donne compiacere è l’unico modo di amare ed è come ritrovare quel momento di gratificazione che arriva dall’aver fatto contento papà !
O mamma, a seconda dei casi.
Ma in fondo non sono contente.
Sono solo abituate.
Sono solo comode.
Quella comodità scomoda che inizia a fare male con gli anni.
Per gli uomini compiacere nelle relazioni è mettersi al sicuro. Non fare danni. Non fare rumore. Non fare agitare la mamma. Non farla stancare. Non fare incazzare papà.
È un’arte fine di trattenersi e rimpicciolirsi.
Le relazioni basate su questa energia compiacente sono vulcani spenti.
Tutto rimane sotto e brucia senza farsi vedere.
Senza fumo e senza odore.
Una natura morta.
Una guerra fredda.
Basta uno dei due a svegliarsi dal grande sonno perché il castello di sabbia crolli.
E quello è un passaggio epico di grande inizio.
Ho lavorato con una donna che si sta svegliando e provo una tenerezza grande nell’ osservare i suoi primi passi autentici nel mondo.
SI ! I primi passi autentici dopo i cinquant’anni.
Alleluia !
Non è troppo tardi per giocare a carte scoperte.
In questi giorni nessun castello sta più in piedi.
Fidati della de-strutturazione.
Della di-struzione.
Della de-costruzione.
Se non guardi dentro, non potrai mai riconoscere cosa c’è fuori davvero.
Non potrai mai sentirti fuori, se non abiti dentro.
🖤
Buone sacre morti
Fede
#Tantrasciamanico#femmininosacro
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Quanti massacri, quanti terremoti avvengono nel mondo, quante navi affondano, quanti vulcani esplodono e quanta, quanta gente viene perseguitata, torturata e uccisa! Eppure, se non c'è qualcuno che raccoglie una testimonianza, che ne scrive, qualcuno che fa una foto, che ne lascia traccia in un libro, è come se quei fatti non fossero mai avvenuti! Sofferenze senza conseguenza, senza storia. Perché la storia esiste solo se qualcuno la racconta.
Tiziano Terzani
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multiverseofseries · 3 months
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2012 (2009)
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Cronaca di un'apocalisse annunciata
Roland Emmerich va dritto per la sua strada. C'è in effetti una coerenza notevole, nel percorso cinematografico del regista di origini tedesche, che dai tempi del suo trasferimento a Hollywood non si è discostato (quasi) mai dal genere fanta-apocalittico che gli ha dato il successo. Basta questa fedeltà a sé stessi a delineare qualcosa che somigli a una poetica? A parere di chi scrive no, e non sarebbe utile, né produttivo, fare voli pindarici e dialettici per trasformare il cinema di Emmerich in ciò che non è; è infatti una tentazione assai pericolosa quella di cercare sottotesti e temi da "morte del cinema" in film che restano macchine da intrattenimento studiate e curate maniacalmente negli aspetti visivi e più superficialmente emotivi, in cui la narrazione in sé passa in secondo piano di fronte a uno stordimento sensoriale che diventa loro principale ragion d'essere. E' tenendo bene a mente questo discorso che ci si deve approcciare a un film come 2012, del regista di Stargate, imponente e rutilante Blockbuster che sfrutta paure e suggestioni new age per offrire l'ennesimo sfoggio di distruzione cinematografica.
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E sembra effettivamente divertirsi come un bambino, Emmerich, a disintegrare sullo schermo città, nazioni e continenti, a offrire spettacoli di devastazione apocalittica tra crateri che si aprono e miracolosamente non ingoiano mai i protagonisti, grattacieli che crollano decretando in pochi secondi la fine della civiltà occidentale, vulcani che eruttano sputando fuochi che sembrano armi aliene, gigantesche maree che inghiottono politici e gente comune, militari e cantanti, eroi e codardi. In mezzo a tutto questo, uno scrittore squattrinato e divorziato che cerca di recuperare un rapporto con i suoi due figli, un hippie mezzo svitato che, come da copione, aveva previsto tutto, un presidente che con uno scatto di orgoglio patriottico decide di restare a fianco dei suoi cittadini, qualunque siano le conseguenze. E un programma segretissimo con lo scopo di selezionare i più adatti al proseguimento della specie, quelli che dovranno ricostruire la società dopo il cataclisma, quelli con le capacità (mentali e fisiche sulla carta, economiche nei fatti) più adatte alla sopravvivenza; il tutto su postmoderne arche che rinnovano un mito, quello del Diluvio, che si dice sia stato molla ispiratrice, nella mente del regista, per l'intero progetto. Ed è forse interessante, almeno a livello di curiosità speculativa, notare che il tema era già stato affrontato da Emmerich nel suo primissimo lungometraggio, intitolato 1997 - Il principio dell'Arca di Noè e realizzato nel 1984 per la Munich Film School, in condizioni produttive ovviamente lontanissime da quelle attuali.
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E' forse utile spendere due parole anche sull'aspetto sociologico del film, sulle suggestioni che offre, sulle idee che cerca, più o meno consapevolmente, di veicolare. La profezia maya che colloca la fine del mondo alla data del 2012 resta fortunatamente sullo sfondo, mentre è comunque presente, nel film, il tema new age della rinascita, l'enfasi sul nuovo inizio e sull'importanza della solidarietà come fondamento per esso, l'ovvia affermazione della morale a stelle e strisce come base più adatta per realizzarlo. Tutti temi trattati in modo abbastanza schematico, soffocati dalle necessità di intrattenimento del film, non sviluppati da una sceneggiatura che volutamente non va a fondo, neanche nella definizione dei personaggi. I quali da par loro risultano stereotipi o poco più, con in testa quello di un John Cusack un po' statico nella recitazione, e di un Danny Glover che almeno non cerca mai di imitare Barak Obama.
E rimanendo in tema politico, risulteranno divertenti, per il pubblico italiano, i riferimenti alla nostra politica e specie al Presidente del Consiglio dell’epoca: i sorrisi più genuini (più o meno cattivi) vengono forse proprio da quelle scene. Ma in fondo i blockbuster (americani) non si occupano mai di politica estera. O sì?
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stranotizie · 3 months
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Seppur siano affascinanti, i vulcani possono rappresentare una seria minaccia per la nostra sopravvivenza, per via delle loro eruzioni ed esplosioni. Non solo Pompei ed Ercolano, ma anche molte altre città sono state infatti distrutte nel corso dei secoli da queste imponenti strutture geologiche. Per considerare i fattori di rischio legate all'eruzioni, i vulcanologi tuttavia distinguono i vulcani in due importanti sottocategorie: attivi ed estinti.Nel gruppo degli attivi sono inseriti tutti quei vulcani che presentano una chiara attività sismica e magmatica, anche se intervallata da lunghi periodi di quiescenza e di inattività. Esempio classico di vulcano attivo in fase di quiescenza è il Vesuvio, la cui ultima eruzione risale alla fine della Seconda Guerra mondiale.I vulcani estinti invece sono tutti quei vulcani la cui ultima eruzione risale a oltre 10.000 anni fa e che non presentano alcuna attività sismica nella loro vecchia camera magmatica. Appartengono a questo gruppo diversi vulcani italiani, come le Isole Pontine, Salina, il Trasimeno.In media ogni anno entrano in eruzione una quarantina di vulcani superficiali, mentre definire le attività dei vulcani sottomarini è molto più complesso e difficile.Secondo gli studi dei vulcanologi, attualmente però esistono circa 1.500 vulcani attivi nelle terre emerse, escludendo le zone termali e le regioni vulcaniche secondarie come le Maccalube di Aragona in Sicilia, che non presentano attività magmatiche o esplosive.Molto più numerosi sono i vulcani sottomarini delle dorsali oceaniche, che portano le stime a raggiungere addirittura la somma di un milione di vulcani attivi nel mondo.Relativamente alla pericolosità, quasi tutti i vulcani emersi che si trovano vicino a comunità umane possono effettuare eruzioni distruttive e basta conoscere la storia del nostro paese per rendersi conto come anche i vulcani considerati "più buoni o meno distruttivi" dalla popolazione possono in realtà provocare molto danni, quando divengono protagonisti di eruzioni massive. Fonte
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levysoft · 7 months
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Dallol è il nome di una cittadina dell'Afar, ma anche di un cratere vulcanico dalle caratteristiche uniche.
Descrizione
Situato nel nord-est dell'Etiopia, nella depressione della Dancalia, il cratere è il risultato dell'esplosione di una camera magmatica della Valle del Rift, posta sotto un importante deposito di sale, lasciato dopo che il Mar Rosso si era ritirato da questa depressione. La regione, una vasta landa salina e desertica dove le temperature possono raggiungere i sessanta gradi, è considerato uno dei posti più inospitali della terra.
Questa vasta zona desolata è conosciuta per le sue curiose formazioni geologiche: sorgenti calde acide, montagne di zolfo, coni di sale, piccoli geyser gassosi, vasche di acidi isolate da cornici di cristalli di sale e concrezioni, di evaporiti, di zolfo, di cloruro di magnesio o di soda solidificati. Il tutto su un fondo bianco, giallo, verde o rosso ocra, colori dati dalla forte presenza di zolfo, ossido di ferro, e di vari altri minerali.
Il sito, come i numerosi altri vulcani della zona è il risultato dell'allontanamento della placca araba dalla placca africana con la creazione in prospettiva di un nuovo fondale marino in estensione dal Mar Rosso.
Nella lingua afar, "Dallol" significa "disciolto", in riferimento alle molte sorgenti acide che spesso diventano trappole mortali per animali e uomini.
Storia
L'ultima eruzione, di tipo freatico, del vulcano risale al 1925.
Il vulcano è stato per lungo tempo poco frequentato, al contrario dell'Erta Ale, solo pochi vulcanologi lo avevano esplorato. Solo nel 2001 la zona è stata resa oggetto di visite guidate. Una popolare trasmissione televisiva francese, Ushuaïa Nature, nel 2005 rese nota al grande pubblico questa regione.
Già i primi colonizzatori attraversarono la regione nel XVII e XVIII secolo. Ma l'inospitalità della depressione, il calore insopportabile che vi domina e i pericoli del territorio (vasche acide, emanazione di gas tossici....) non hanno di certo favorito le spedizioni nei dintorni del cratere. Al contrario del vicino vulcano Erta Ale, che era molto più accessibile, in particolare per la sua altitudine.
La regione non è ancora tutelata come parco nazionale, solo il suo isolamento lo protegge dai visitatori. Un progetto di parco è in studio. Oltre alle difficoltà insite nel territorio, la regione è stata poco visitata a causa della guerra tra Etiopia e Eritrea; ancora oggi scontri e incursioni sono frequenti e le eventuali visite turistiche sono fortemente sconsigliate.
Geologia
L'area del vulcano è una vasta landa salina ai cui bordi sorgono molti camini delle fate, occupata da innumerevoli sorgenti calde sulfuree, geysers, fumarole, depositi di sale e zolfo, concrezioni a forma di terrazza e di fontana. Il sale della depressione si mischia ai minerali vulcanici, come lo zolfo, per creare formazioni cristalline uniche al mondo.
In certe sorgenti calde si manifestano delle piccole colate di sale di bisolfiti e di zolfo. I minerali fluiscono da camini e geyser che abbondano nel sito.
Spesso le emissioni dei geyser e delle fumarole sono tossiche. Non di rado si trovano dei cadaveri di piccoli animali, nei piccoli crateri. Inoltre il suolo fragile cela vasche acide che diventano delle vere e proprie trappole per animali e uomini. Altra particolarità, i piccoli geyser, presenti solo in questo luogo. Vi si notano ingiallimenti permanenti di gas sulla superficie degli stagni acidi con concrezioni a forma di spugna formata da cristalli di sale o emissioni di goccioline di acqua calda con strani gorgoglii.
Le formazioni di camini delle fate composti di sale formano i rilievi del cratere, dando al vulcano un aspetto insolito. Queste formazioni geologiche sono state formata quando il Mar Rosso inondò a più riprese la depressione, molte migliaia di anni fa. Le evaporazioni successive dell'acqua marina, hanno formato dei depositi salini imponenti, in parte costituite da colonne di soda.
Il Dallol, a causa delle particolari condizioni del sito, è un vulcano unico nelle sue caratteristiche, anche se il vulcano dell'Erta Ale ha, in parte, forme di emissioni solforose e saline simili.
Attività umana
La regione è completamente disabitata. Solo la popolazione degli Afar vive nelle vicinanze, dedicandosi all'estrazione del sale, che viene poi trasportato a dorso di dromedario nei centri abitati lontani anche centinaia di chilometri dalla depressione. Il potenziale geotermico del sito non è, per il momento, sfruttato.
Nella zona del cratere esiste una città fantasma, sono i resti dell'impianto di estrazione del potassio costruito dall'Italia in epoca coloniale, abbandonato negli anni trenta. Venne riutilizzato dagli americani negli anni cinquanta, come base scientifica e militare. Nel 1928 la Società Mineraria Coloniale italiana installò una linea ferrata Decauville per il trasporto dei sali potassici dai giacimenti di Dallol a Marsa Fatima sul Mar Rosso (Nesbitt Ludovico. La Dancalia esplorata. Bemporad, Firenze 1930). Sulla linea operava anche un’automobile Ford opportunamente modificata.
Il tutto venne completamente abbandonato negli anni sessanta. Resti dell'insediamento sono ancora visibili con intelaiature di ferro corrose e arrugginite dall'umidità acida del vulcano e progressivamente ricoperte da concrezioni prodotte dalle sorgenti calde.
(via Dallol (vulcano) - Wikipedia)
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personal-reporter · 1 year
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Destinazioni imperdibili per l'avventura e il relax
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Il mondo dei viaggi si sta lentamente riprendendo, e il 2023 offre un'ampia gamma di destinazioni affascinanti per chi è in cerca di avventura, cultura o semplice relax. Dopo gli anni segnati dalle restrizioni legate alla pandemia, i viaggiatori hanno ora l'opportunità di esplorare nuovi luoghi, immergersi in culture diverse e creare ricordi indimenticabili. Ecco alcune delle destinazioni imperdibili per il 2023. 1. Islanda - L'Incanto dell'Estremo Nord L'Islanda continua ad essere una meta affascinante per gli amanti della natura selvaggia. Con paesaggi spettacolari che spaziano dalle cascate mozzafiato ai vulcani imponenti, ai geyser e alle sorgenti termali, l'Islanda offre un'esperienza unica. Non perdete l'opportunità di esplorare la regione dei fiordi occidentali, meno affollata e altrettanto affascinante. 2. Giappone - Tra Tradizione e Modernità Il Giappone rimane un connubio affascinante di tradizioni antiche e innovazioni futuristiche. Dai templi antichi di Kyoto alla vivacità di Tokyo, il paese offre un'esperienza unica. Il 2023 è particolarmente speciale in quanto Tokyo ospiterà il Festival delle Arti Olimpiche, aggiungendo un tocco di creatività al viaggio. 3. Argentina - Esplorare la Terra del Tango Con paesaggi che spaziano dalle imponenti Ande alla vibrante Buenos Aires, l'Argentina è un'opzione affascinante per i viaggiatori nel 2023. L'atmosfera calorosa e accogliente dei locali si sposa con la bellezza travolgente della natura. 4. Sud Africa - Safari e Avventura Per gli amanti della fauna selvatica, il Sud Africa rimane una destinazione di primo piano. Dai safari nel Kruger National Park all'emozionante città di Città del Capo, questo paese offre una varietà di esperienze ineguagliabile. 5. Australia - Dalla Grande Barriera Corallina all'Outback L'Australia continua ad affascinare con la sua eccezionale bellezza naturale. La Grande Barriera Corallina è una tappa obbligata per gli amanti del mare, mentre l'entroterra dell'Outback offre un'esperienza unica nel suo genere. 6. Portogallo - Tra Città Affascinanti e Spiagge Incantevoli Con le sue città pittoresche, come Lisbona e Porto, e le splendide spiagge lungo l'Atlantico, il Portogallo è una meta che unisce cultura e relax in modo perfetto. 7. Canada - Natura Maestosa e Città Multiculturali Dalle spettacolari Montagne Rocciose alla vivace Vancouver, il Canada offre una vasta gamma di esperienze. La natura mozzafiato si fonde con città multiculturali, creando un equilibrio unico. 8. Marocco - Tra Mercati Tradizionali e Paesaggi Desertici Il Marocco affascina con i suoi mercati vivaci, i colori vibranti e i paesaggi del deserto. Città come Marrakech e Fes offrono una finestra sulla cultura nordafricana. Il 2023 è un anno di opportunità per i viaggiatori, con una vasta gamma di destinazioni da esplorare. Sia che siate in cerca di avventura, cultura o semplice relax, il mondo è pronto ad accogliervi con le sue meraviglie uniche. Read the full article
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Osservatorio Vesuviano, il museo del primo osservatorio vulcanologico del mondo
La storia, unica, dell'Osservatorio Vesuviano è stata raccolta dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nell’articolo “The Museum of the Osservatorio Vesuviano: inviting the public to explore the geoheritage of the world’s first volcano observatory” pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale ‘Bulletin of Volcanology’. Quando nasce l'Osservatorio Vesuviano? L'Osservatorio Vesuviano fu fondato nel 1841 per volere di Ferdinando II di Borbone, Re delle Due Sicilie. Mentre il moderno nucleo della ricerca e del monitoraggio si è trasferito da oltre 40 anni nella città di Napoli, l’antico edificio vesuviano ospita un Museo in cui sono esposte collezioni di interesse scientifico, culturale e artistico, risalenti all'inizio del 1800. Strumenti scientifici, rocce e minerali, libri antichi (alcuni dei quali risalgono al 1500), antiche carte e modelli geologici costituiscono il cuore della collezione e si affiancano a foto e filmati di eruzioni storiche del Vesuvio, gouaches del 1700, oltre a registrazioni su carta affumicata dell'attività sismica dal 1915 al 1970, nonché l'apparato stesso per affumicare la carta. Dove si trova? Il complesso dell'Osservatorio Vesuviano è sviluppato sul Colle del Salvatore ed è formato da due edifici principali: l'edificio principale del 1841, con annesso giardino storico, e una struttura moderna costruita negli anni ‘70 per le attività di ricerca e monitoraggio di quel tempo. Particolarità dell’edificio storico è la presenza di due meridiane che indicano l'ora solare e i mesi dell'anno e le grandi terrazze con vista panoramica sul Golfo di Napoli che erano utilizzate per le osservazioni esterne dei fenomeni vulcanici. Arte e scienza Per volere di Ferdinando II di Borbone, l’arte accompagna l’attività scientifica nelle sale dell’Osservatorio: le decorazioni dei soffitti delle sale rappresentano Minerva, dea della scienza, che incorona Prometeo, Eolo che comanda i venti e Vulcano, dio del fuoco, con la sua Fucina. L'arte qui presente è anche probabilmente un omaggio allegorico alla benevolenza del re borbonico verso le Arti e le Scienze della Terra. Gli strumenti scientifici pionieristici appartenenti alla collezione dell'Osservatorio Vesuviano rappresentano soprattutto i progressi scientifici compiuti tra l'Ottocento e il Novecento nel campo del monitoraggio dei vulcani. La collezione comprende strumenti sismologici, magnetici, geodetici, geochimici e meteorologici utilizzati per la sorveglianza del Vesuvio. La collezione dell'Osservatorio Vesuviano I sismografi progettati da Luigi Palmieri, Ascanio Filomarino, Emil Johann Wiechert, Guido Alfani e Giovanni Agamennone, sono il cuore di una collezione unica al mondo. I visitatori possono scoprire questo patrimonio anche attraverso esposizioni permanenti e un percorso multimediale che ripercorre la storia del Vesuvio e l'origine del monitoraggio vulcanico. Il museo si trova all'interno dell'area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio, istituito nel 1995. La rete di sentieri del parco consente ai visitatori di godere della geodiversità di Somma-Vesuvio, la cui attività si intrecciò con quella degli esseri umani dal Neolitico ai tempi moderni, come testimoniano numerosi importanti siti archeologici intorno al vulcano, tra cui i più famosi Pompei ed Ercolano. Link allo studio:  https://link.springer.com/article/10.1007/s00445-023-01658-9 Citazione: Di Vito, M.A., Sparice, D., de Vita, S. et al. The Museum of the Osservatorio Vesuviano: inviting the public to explore the geoheritage of the world’s first volcano observatory. Bull Volcanol 85, 45 (2023). https://doi.org/10.1007/s00445-023-01658-9 Link utili: Il Museo dell'Osservatorio Vesuviano raccontato in un articolo su una rivista scientifica internazionale: https://www.ov.ingv.it/index.php/news/240-museo-ov-bullettin-article Foto di Charlotte Gupta da Pixabay Read the full article
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enkeynetwork · 1 year
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wdonnait · 1 year
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Le 10 Attività Estive Perfette da Fare con i Bambini: Divertimento all'aria aperta e Istruzione
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/le-10-attivita-estive-perfette-da-fare-con-i-bambini-divertimento-allaria-aperta-e-istruzione/116295?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=116295
Le 10 Attività Estive Perfette da Fare con i Bambini: Divertimento all'aria aperta e Istruzione
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L’estate è finalmente arrivata, e con essa l’opportunità di trascorrere del tempo di qualità all’aperto con i nostri piccoli. Con le giornate lunghe e il clima favorevole, c’è una vasta gamma di attività entusiasmanti che possono essere condivise con i bambini, soddisfacendo al contempo la loro voglia di avventura e curiosità. In questo articolo, esploreremo 10 fantastiche attività estive che faranno sorridere i bambini, tenendoli impegnati e felici, mentre imparano nuove cose e scoprono il mondo intorno a loro.
Attività con i bambini
1. Gite in Natura: Trascorrere del tempo all’aperto è fondamentale per i bambini. Organizza escursioni in parchi locali, riserve naturali o aree montane. Lascia che i bambini esplorino la flora e la fauna, scoprendo gli animali selvatici e apprendendo l’importanza della conservazione.
2. Giardino e Coltivazione: Coinvolgi i bambini in attività di giardinaggio. Imparare a piantare semi, curare le piante e raccogliere i frutti del proprio lavoro li aiuterà a comprendere l’importanza della sostenibilità e del cibo fresco.
3. Attività Acquatiche: L’estate e l’acqua vanno a braccetto. Piscine, parchi acquatici e giorni in spiaggia offrono momenti di puro divertimento. Insegna ai bambini a nuotare o partecipate insieme a lezioni di sport acquatici.
4. Caccia al Tesoro: Organizza una caccia al tesoro nel tuo cortile o in un parco vicino. Sviluppa enigmi e indizi per stimolare la loro mente e incoraggiali a lavorare in squadra.
5. Corsi Estivi: Molte comunità offrono programmi estivi, dai campi di scienze a quelli artistici. Sono un modo fantastico per permettere ai bambini di esplorare nuovi interessi e fare nuove amicizie.
Bambini e Genitori
6. Progetti Artigianali: L’arte e l’artigianato stimolano la creatività. Organizza attività di pittura, creazione di gioielli, o costruzione di oggetti usando materiali riciclati.
7. Letture all’aperto: Fai leggere i bambini in giardino o in un parco. La lettura è un’ottima abitudine che può essere ulteriormente valorizzata quando condivisa all’aperto.
8. Attività Sportive: Organizza partite di calcio, baseball, frisbee o altre attività sportive. Insegna loro l’importanza dell’esercizio fisico e dell’equilibrio tra gioco e impegno.
9. Laboratori Scientifici: Promuovi la curiosità scientifica con esperimenti semplici e divertenti. Creare vulcani di carta e esplorare le reazioni chimiche renderà l’apprendimento divertente.
10. Pic-nic e Cene all’aperto: Organizza pic-nic in famiglia o cene all’aperto con gli amici. Condividere il cibo e il tempo insieme rafforza i legami familiari e amicali.
In sintesi, l’estate è un periodo meraviglioso per creare ricordi indimenticabili con i bambini. Un mix di attività educative e divertenti li aiuterà a crescere, imparare e apprezzare il mondo che li circonda. Scegli le attività che meglio si adattano alle loro passioni e goditi un’estate piena di sorrisi e avventure.
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daimonclub · 1 year
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Made in Italy e l'Italia in breve
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L'Italia in breve, aforismi e citazioni Made in Italy e l'Italia in breve. Questo libro di aforismi e riflessioni sul bel paese è stato scritto nel 2014, quindi prima delle varie sciagure che hanno colpito la nostra nazione, ma non solo. Non vi erano ancora state la grande emergenza sanitaria del Covid, la tragica evoluzione della riforma delle pensioni, la grande crisi economica, e la guerra causata dalla Russia con l'invasione dell'Ukraina. Tuttavia i mali che ci affliggono sono più o meno sempre gli stessi, e attraverso questo volumetto potrete farvi un'idea della nostra povera Italia. In ogni caso, prima dell'introduzione originale del testo, riporto qualche notizia più recente, allo scopo di rendere più chiara la situazione. Carl William Brown  L'ira di Dio su te mormora e rugge, o Italia, o donna sonnolenta ed orba. Vincenzo Monti L'italiano grida molto, ma non si muove. Se ne ha la prova dalla storia degli ultimi trent'anni, durante i quali malgrado ogni sorta di intrighi, non c'è mai stato in Italia un movimento rivoluzionario nel vero senso del termine. (...) In Italia ci si detesta da provincia a provincia, da città a città, da famiglia a famiglia, da individuo a individuo. Klemens Wenzel Lothar von Metternich-Winneburg citato da Giordano Bruno Guerri Non si può sperare nulla di bene nelle province che in questi tempi si veggono corrotte, com'è l'Italia sopra tutte le altre; e ancora la Francia e la Spagna di tale corruzione ritengono parte. Nicolò Macchiavelli L’Italia è un paese con un elevatissimo numero di geologi, 15mila, la metà di quelli europei, e da quest’anno il Consiglio nazionale dei geologi italiani potrà rilasciare il titolo di euro-geologo che permette di lavorare in tutta Europa. Carl William Brown Case distrutte e danneggiate, auto portate via dall'acqua, cittadini impauriti e travolti dalle piogge che chiedono aiuto: questa è la situazione in Emilia Romagna, regione che nelle ultime settimane è inondata e duramente messa alla prova dalle alluvioni. La sera del 18 maggio 2023 l'agghiacciante bilancio ammonta a ben 13 vittime; intanto, si registrano 42 comuni sott'acqua, 280 frane, 34mila utenze senza elettricità. Come riportato dall'ANSA, solo nella giornata di mercoledì 17 sono caduti fino a 200 millimetri di pioggia nel corso di 24 ore, con intensità massima raggiunta tra Monghidoro, Civitella di Romagna e Castrocaro Terme. Christina Nunez Il problema della fragilità del nostro territorio e dell’esposizione al rischio di frane e alluvioni riguarda molte aree della Penisola. Domenico Calcaterra, Segretario Generale della FEG (Federazione Europea dei Geologi) ed esponente del CNG (Consiglio Nazionale dei Geologi) ha ricordato che delle 700mila frane presenti sul territorio europeo, ben 500mila sono in Italia. In ben 6.633comuni italiani sono presenti aree a rischio idrogeologico che comportano ogni anno un bilancio economico ed umano pesantissimo; non dobbiamo poi dimenticare che l’Italia è anche un Paese ad alto rischio sismico e vulcanico. Sono 70 anni oggi dall’ultima eruzione del Vesuvio, e oggi il Vesuvio, l’Etna e i Campi Flegrei sono tra i vulcani meglio monitorati del mondo. Nel nostro Paese tuttavia la prevenzione è quasi inesistente: 5 milioni e seicentomila italiani vivono in una zona a rischio idrogeologico e le aree più in pericolo sono quelle del nel nord est (1.629.473 cittadini), seguito dal sud (1.623.947), dal nord ovest (1.276.961), dal centro (1.081.596) e dalle isole (90.794). Il rischio sembra aumentare perché gli eventi che si verificano ogni anno sono cresciuti nell’ultimo decennio passando da circa un centinaio ai 351 del 2013 e nei primi 20 giorni di quest’anno sono già stati 110. Grave anche il numero delle vittime, 328 negli ultimi dodici anni. Ma l'Italia non è soggetta solo al rischio sismisco. Le colate di cemento incrementano infatti anche le conseguenze di frane e alluvioni, amplificando il rischio idrogeologico che coinvolge circa 29.500 chilometri quadrati del nostro Paese, pari al 10% della superficie, con l'89% dei comuni e 5,8 milioni di persone coinvolti. Dagli anni '70 ad oggi, in Italia, è stata coperta da cemento una superficie equivalente a Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna messe insieme. Eppure, nel nostro Paese, il 44% del territorio è a rischio sismico potenzialmente elevato, pari al 36% dei Comuni, con 21,8 milioni di persone coinvolte e 5,5 milioni di edifici a rischio. Silvio Seno, ordinario di Geologia presso l'Università di Pavia e Responsabile della "Settimana del Pianeta Terra" denuncia che il conto complessivo dei danni provocati in Italia da terremoti frane e alluvioni, dal 1944 al 2011 è pari a 242,5 miliardi di euro, circa 3,5 miliardi di euro l'anno, di cui il 73% riguarda i terremoti, il 25% il dissesto idrogeologico". "Dal 2010 ad oggi si stimano costi per 20,5 miliardi di euro di cui 13,3 solo per il terremoto in Emilia Romagna" ha rimarcato ancora il geologo. Seno ha quindi sottolineato che le grandi ricchezze dell'Italia "sono un vero museo naturale di straordinaria bellezza e ricchezza geologica, ed è proprio lo scopo che la manifestazione la "Settimana del Pianeta Terra" cercherà di porre in risalto e di sottoporre all'attenzionme dei media, dei vari amministratori e dell'opinione pubblica.
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Alluvione Emilia Rogna 2023 Siamo sull'orlo del baratro. Goditi il panorama. Altan L'Italia è una Repubblica fondata su 60 milioni di italiani presi quotidianamente per il culo. Carl William Brown Forse non ce ne siamo accorti, ma mentre parlavamo di riforme l'Italia se n'è andata. Marcello Veneziani L'Italia sarà anche una piccola nazione, ma in compenso la sua stupidità è molto grande. Carl William Brown Assistiamo ormai da anni al declino della classe politica italiana e purtroppo anche chi si è impegnato per il suo ricambio è stato considerato semplicemente un terrorista e messo in galera, soltanto perché magari aveva ammazzato qualcuno. Carl William Brown Non solo moda e cibo. Anche fucili, pistole, bombe, velivoli, mezzi blindati e corazzati. È la nuova frontiera del “Made in Italy”, il record dell’export nazionale: l’Italia ha superato la Russia ed è ora il secondo produttore mondiale di armi, dopo gli Usa. Evidentemente anche il bel paese ha fatto tesoro delle riflessioni del grande bardo (William Shakespeare) che, nel suo Coriolano, affermava appunto che la guerra uccide più cornuti di quanto non la pace generi uomini. E poi ci si riempie tanto la bocca di belle parole come democrazia, libertà, fratellanza, diritti umani, pace nel mondo, e naturalmente la chiesa e il papa soprattutto pregano a più non posso e danno la loro benedizione urbi et orbi, alla faccia di tutti quegli atei polemisti e senza cuore che continuano a sostenere che tutti questi burocrati clericali non fanno una beata minchia, infatti siamo o non siamo tutti figli di Dio e quindi fratelli, ed inoltre non sono le armi le vere responsabili, ma il loro uso improprio, e quindi alla fine della storia non tutto il male viene per nuocere, in quanto non sarebbe così se il male fosse male, e non fosse invece un bene! Ecco dunque la vera “coincidentia oppositorum”, ecco la vera duale e singola verità, ecco la vera divinità, ecco la suprema stupidità. Carl William Brown Introduzione Da sempre mi ritengo un personaggio apolide e di natura anarchica, tuttavia essendo di madrelingua italiana ed essendo la nostra patria una fonte inesauribile di materiale per ogni studioso della stupidità, consapevole della grandezza maturata dall'Italia nelle varie epoche, e della sua odierna decadenza, ho pensato bene di dedicargli questa raccolta di massime, di pensieri, di riflessioni, di citazioni e di aforismi. L'idea mi è venuta alcuni giorni fa, mentre stavo aggiornando e mettendo un po' in ordine il mio sito, mi sono accorto che vi era solo una pagina dedicata agli aforismi e alle battute sull'Italia e gli italiani nella sezione umoristica del nostro Daimon Club (www.daimon.org), mentre mancava invece una raccolta un po' più seria sullo stesso argomento nella Daimon Library. Evidentemente all'epoca avevo ritenuto più indicato fare solo una pagina divertente sulla tematica, ma visto che le cose sono sempre andate peggiorando e sdrammatizzare solo con i frizzi e i lazzi non basta, mi sono deciso a porre rimedio. Così ho iniziato a mettere insieme gli aforismi che avevo scritto nel corso degli anni su questa tematica e poiché ho constatato che il loro numero era piuttosto cospicuo, ho deciso di metterli assieme ai pensierini degli altri autori, di diverse epoche e di diversa estrazione sociale e letteraria e farne un e-book, con una piccola introduzione, da distribuire anche gratuitamente, perché la cosa importante per le idee è che si diffondano, ovvero che vengano rese pubbliche, vale a dire pubblicate e divulgate, senza pensare solo ed esclusivamente al ritorno economico che ne possiamo ottenere. In fondo poi tutto il mondo è paese, anche perché oramai di italiani veri e propri non ce ne sono più e magari non ci sono mai stati, infatti tutte le popolazioni sono sempre frutto di contaminazioni etniche e di intrecci culturali e antropologici, poi col tempo vengono identificate con la zona geografica, la lingua, gli usi e i costumi che le contraddistinguono, ma solo dopo molti anni di sedimentazione e di amalgama; inoltre questo discorso poteva andar bene quando i viaggi e gli spostamenti erano più difficili, ma ora che il mondo è quasi completamente globalizzato non ha più molto senso parlare di italianità, quando tra un po' di anni, gli abitanti che popoleranno la vecchia penisola saranno tutti di origini diverse e forse non parleranno più nemmeno l'italiano; ecco perché in questo librettino non potevano di certo mancare le citazioni in inglese, lingua ormai quasi globale e che dovrebbe appunto essere adottata e impiegata sempre più universalmente proprio come mezzo di coesione e di integrazione tra tutte le varie etnie del globo. Da notare inoltre che l'italiano è il primo discendente del latino, un idioma che in un modo o nell'altro, per influsso diretto o per mezzo del francese ed ora dello spagnolo, ha dato circa un buon 70 per cento di vocaboli alla lingua inglese, e solo questo basterebbe per far capire come la nostra cultura abbia grandemente influenzato prima tutta l'Europa ed in seguito anche tutto il mondo. Questo libretto è dunque in primo luogo dedicato a tutti gli italiani che sanno ancora resistere, criticare, indignarsi per lo stato di tremenda anestesia in cui versa il nostro paese, ma al tempo stesso è anche pensato per tutti i vari amanti del genere aforistico e delle riflessioni brevi. Essendone io il curatore, lo stile come al solito ne risulta irriverente, ironico, umoristico, irrispettoso, impertinente, sarcastico, e talvolta anche volutamente un po' profanatorio, inoltre la forma dell'e-book, al contrario di quello che accade per i siti tradizionali, vi permetterà di trovare tutto il materiale ben confezionato, comodamente e facilmente consultabile su qualsiasi supporto, senza la noiosa e insulsa pubblicità che dovreste sorbirvi navigando in Internet o nelle varie applicazioni create ad hoc per cercare appunto di fare due soldi.
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Made in Italy pensieri e riflessioni È anche un modo per farmi un po' di pubblicità, visto che nonostante la mia vasta produzione ed il mio impegno in rete, sia più facile trovare degli studiosi che si occupano degli autori di aforismi dell'Amazzonia che non di quelli indigeni per l'appunto, senza parlare poi degli editori, che sono sempre solo e troppo interessati al guadagno, per poter pensare anche ad altro. Essendo poi il testo in formato anche digitale spero possa avere una vasta diffusione, perché in teoria potrebbe interessare a tutti gli abitanti della nostra penisola, ma anche a tutti i suoi potenziali visitatori stranieri, siano essi turisti o, come accade sempre più spesso, immigrati in cerca di fortuna. Un altro aspetto fondamentale di questa raccolta è che, proprio per venire incontro e uniformarsi alla surrealità e al caos della realtà, le citazioni raccolte non sono né in ordine alfabetico, né in ordine cronologico, né peggio che andar di notte con un insensato e ridicolo numero che le preceda e cosa più importante si nomina solo l'autore, senza riportare l'eventuale testo in cui la frase era originariamente inserita e questo proprio perché gli aforismi devono aiutare a riflettere al di là del tempo, dello spazio, dei libri, e dell'autorità o meno del loro contesto, le idee infatti devono muoversi liberamente nella testa del lettore, così come pure in quella dello scrittore che le coltiva e gli offre una forma più o meno divertente, più o meno moraleggiante, critica, satirica, ammonitrice o metaforica. In fondo poi le raccolte di massime non sono saggi accademici dove viene citata la fonte completa, con l’anno di pubblicazione, la casa editrice, l’autore, la pagina, ecc. ecc., ma sono appunto pensieri e riflessioni che devono essere agili, veloci, pungenti e completamente e anarchicamente liberi di compiere la loro missione, poi chi vorrà eventualmente approfondire le notizie su un autore e la sua produzione o un personaggio e le sue avventure potrà sempre farlo in un secondo momento, anche perché viceversa servirebbero anche un minimo di notizie biografiche, e allora la semplice antologia di pensierini diventerebbe quasi una noiosa enciclopedia, le cui informazioni ormai non interesserebbero più nessuno, in fondo l'universo non sa neppure che esistiamo, quindi dobbiamo rilassarci un po' di più, e non intestardirci troppo su cose che in fondo non sono utili per il nostro benessere e anzi in modi più o meno occulti lo peggiorano, si vedano per esempio tutte le stupide leggi che vengono elaborate nelle varie nazioni, Italia in testa, compreso appunto quella meno letteraria, pedagogica e filantropica del diritto d'autore. Inoltre, “last, but not least”, poiché il gentile pubblico sembra essere più interessato alle varie pillole narrative che non ai loro autori, si è pensato bene di non tediarli troppo con un'inutile enfasi appunto su chi le ha composte, anche perché, come tutte le opere della letteratura, queste diventano le vere protagoniste nella mente dei lettori, quando questi leggendole le portano a nuova vita, le interpretano e le animano, le approvano, le criticano, le amano o le disprezzano. Tempo fa uno scrittore che aveva prodotto un romanzo adatto per il mondo del diritto, elogiandolo faceva intendere che il libro avrebbe potuto avere un target di almeno diverse centinaia di migliaia di persone, visto che in Italia solo gli azzeccagarbugli sono 230.000, e lo consigliava appunto a tutti gli avvocati, i magistrati, i giudici, e rispettivi parenti a seguito. Poco tempo dopo un altro autore che si occupa di arte, avendo scritto un originale saggio storico sugli artefici della materia, sempre valutandolo in maniera assai positiva lo suggeriva a tutti i cultori delle varie discipline artistiche presenti sul nostro territorio, e anche qui, inutile dirlo, la fatica letteraria avrebbe potuto essere di grande interesse per almeno svariate centinaia di migliaia di persone, infatti è risaputo che nella nostra penisola gli artisti sono una componente numerosissima della popolazione. Orbene, avendo io curato questa raccolta di aforismi, pensieri, citazioni e riflessioni sull'Italia e gli Italiani, da sottolineare che il testo comprende circa 200 aforismi di Carl William Brown e già questo basterebbe per differenziarlo sostanzialmente da tutte le altre raccolte passate, presenti e future sull'argomento, mi sento autorizzato a consigliarlo a quello sparuto gruppetto di diversi milioni di teste di caxxo che animano il nostro bel paese e visto che il testo non è che una metafora della stupidità globale, dato che come ben si sa tutto il mondo è paese, in coscienza mi sento di proporlo almeno anche ad alcuni miliardi di altri simpatici personaggi che popolano, animano ed inquinano il nostro lurido, disincantato e penoso pianeta. Per concludere questa prefazione c’è da aggiungere che in questo libro non troverete molto né dei maledetti toscani, né dei benedetti italiani, ma vi potrete divertire affrontando la metafora della stupidità del pianeta e perché no, anche dell'universo, vale a dire l'Italia e i suoi abitanti, ormai cittadini del mondo a pieno titolo. Se poi volete invece dare un'occhiata a dei ritratti italiani, o ai cari fratelli d'Italia, beh, allora magari vi consiglio un grande scrittore, un certo Arbasino, che io non ho mai letto se non nelle interviste sui giornali, e lì potrete godere delle descrizioni dei grandi personaggi che hanno contribuito a rendere l'Italia famosa nel mondo, gente come Agnelli, Calvino, Fellini, Moravia, Pasolini e via dicendo. Carl William Brown Italia in breve. (My Ko-fi shop) Scarica gratis degli e-books interessanti. Ars longa, Vita brevis di C.W. Brown Aforismi Volume I di C.W. Brown L’Italia in breve, un libro per tutti Made in Italy. Italia in breve Dati statistici sull’Italia Aforismi Geniali di W. Shakespeare Aforismi contro il potere di C.W. Brown Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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L'estate è alle porte: è tempo di mare!
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L'estate è alle porte: è tempo di mare! Isole Canarie un paradiso tutto l'anno Per il nostro appuntamento con i viaggi di MondoeVacanze, dato l'avvicinarsi dell'inizio estate, questa settimana parliamo di mare...! E con quale meta iniziare se non con le meravigliose Isole Canarie! Dai deserti ai vulcani, dalle spiagge alle montagne, fino ai canyon,  le Canarie sono un susseguirsi paesaggi unici, che non è semplice trovare altrove. Un clima ideale tutto l'anno, con temperature che raramente scendono sotto i 20°C e la possibilità di godersi una vacanza relax al mare con tutti i servizi con un ottimo rapporto qualità/prezzo. E se in tanti italiani hanno deciso di cambiare vita, trasferendosi su queste isole non è un caso. Se questo vi incuriosisce non c'è miglior modo che fare una vacanza per toccare con mano questo angolo di paradiso a poche ore dall'Italia. Parleremo delle più rinomate e battute a livello turistico. TENERIFE La più grande delle isole Canarie, vi sono paesaggi mozzafiato, bellissime spiagge come Las Teresitas, El Medano, Playa del Duque, e due siti dichiarati Patrimonio dell'Umanità UNESCO. A pochi kilometri dalla capitale Santa Cruz de Tenerife si trova San Cristobal de la Laguna, la capitale storica dell'isola, dichiarata Patrimonio UNESCO per i suoi monumenti. Nel centro storico ci sono affascinanti edifici cinquecenteschi, come la Cattedrale della Laguna e la Chiesa della Concezione, ma anche le caratteristiche case e strutture colorate. Il secondo sito patrimonio UNESCO di Tenerife è il Parco Nazionale del Teide. La cima del vulcano, è a quota 3.718 metri sul livello del mare, ed è raggiungibile anche in funivia: durante l'escursione si possono ammirare fantastici paesaggi tra rocce, scenari lunari, animali autoctoni e una vegetazione unica al mondo. FUERTEVENTURA LE SPIAGGE PIU' BELLE Se avete voglia di spiagge tropicali, senza volare oltreoceano Fuerteventura è l'isola che fa per voi. La seconda isola dell'arcipelago per dimensioni dopo Tenerife, ha ben 340 chilometri di coste e spiagge per tutti i gusti: sabbia bianca, sabbia nera, calette rocciose, dune, tutte caratterizzate da acque cristalline. Consigliatissime le spiagge di Cofete, Corralejo, El Cotillo e Sotavento. E' l'isola ideale per praticare sport acquatici, come surf e windsurf, per questo motivo ogni anno vengono svolte gare di campionato mondiale di queste specialità sportive. Le sue acque cristalline si prestano inoltre per lo snorkelling e le immersioni, per ammirare infinite varietà di pesci. Da non perdere anche la montagna di Tindaya, il Parque Natural de Corralejo con i suoi 10 chilometri di dune e l’isla di Lobos, piccolo isolotto a pochi chilometri dalla costa raggiungibile in barca e da esplorare facendo trakking. GRAN CANARIA È la seconda isola più popolata dell'arcipelago, denominata "continente in miniatura" per la grande varietà di climi e di panorami che presenta. Meravigliose spiagge , escursioni in affascinanti scenari naturali, luoghi di cultura e divertimento. Nella capitale Gran Canaria vi sono monumenti e musei, che narrano la storia e la cultura locale. Le principali attrazioni culturali dell'isola: la Cattedrale, risalente al XV secolo, il Museo Canario e la Casa-museo di Cristoforo Colombo. Per concludere in bellezza non può mancare il divertimento notturno nelle famose Mas Palomas e Playa del Inglés. Degne di una tappa sono anche le Dune di Mas Palomas, dove potrete ammirare un vero deserto affacciato sull'oceano Atlantico. LANZAROTE Grazie alla sua conformazione unica al mondo, frutto di un’attività vulcanica iniziata 22 milioni di anni fa, è stata dichiarata dall’Unesco Riserva Mondiale della Biosfera. Le località più famose per il relax ed il divertimento sono sono Playa Blanca e Puerto del Carmen. Per chi invece predilige la natura più selvaggia non può perdersi il Parco nazionale Timanfaya con i suoi vulcani, i geyser naturali e le maestose distese di lava pietrificata e il Parco Naturale dell’Arcipelago Chinijo, che fa da "casa" a varie specie di uccelli marini. Altra peculirità dell'isola è la produzione di vini DOC a La Geria, dove le sue viti crescono su terra vulcanica protetta da muretti di pietra. Per gli spostamenti interni, l’idea migliore è noleggiare un’auto, dato da una estremità all'altra dell’isola ci sono solo 71 chilometri di distanza.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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italiatoday · 2 years
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Italia Today Sette Giorni: Le Meraviglie della Sicilia
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Stai programmando di visitare la Sicilia durante il tuo prossimo viaggio o vacanza e stai cercando i posti migliori da visitare?
Ottima scelta, ci sono molte cose da vedere in questa bellissima isola italiana!
Ha importanti siti storici come la Valle dei Templi di Agrigento, il teatro romano di Taormina o le città barocche di Noto, Ragusa e Modica.
Ricchezza naturalistica, con i suoi vulcani (Etna, Stromboli e Vulcano), le sue isole, le sue spiagge e le sue magnifiche riserve naturali come lo Zingaro.
E, naturalmente, apprezzerai sicuramente il tuo soggiorno.
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Palermo
Non posso che iniziare questa lista delle cose più importanti da fare in Sicilia partendo dal capoluogo, Palermo. È una città molto ricca di edifici storici e monumenti e il luogo ideale da visitare se ti piacciono chiese e palazzi.
•        A Palermo, non perderti:
•        Il Palazzo dei Normanni
•        Cattedrale di Palermo
•        Il Teatro Massimo
•        Il Mercato di Ballarò
Poco distante da Palermo, si trova uno dei luoghi più visitati della Sicilia: il Duomo di Monreale e i suoi migliaia di metri quadri di mosaici dorati. Per darvi un'idea, per realizzarli sono stati utilizzati 2.200 kg di oro zecchino!
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Cefalù
Questo è un posto molto pittoresco e probabilmente la prima foto che abbia mai scattato in Sicilia!
Questo piccolo villaggio di pescatori con le sue barche colorate ormeggiate al molo sembra calmo e tranquillo.
Ok, ti ​​dico una cosa, così non rimarrai deluso quando visiterai la Sicilia: la realtà oggi è un po' diversa perché Cefalù è diventata una rinomata località balneare. Con la sua spiaggia sabbiosa e i vicoli medievali, il posto è sicuramente carino, ma piuttosto affollato, soprattutto in alta stagione.
Non vi consiglio di andarci se volete solo godervi la spiaggia, troverete molto meglio e più tranquillo altrove!
Cefalù merita comunque una sosta per ammirare il panorama dal porto vecchio e dal molo e passeggiare per le sue stradine fiancheggiate da negozi e ristoranti.
Se hai tempo, ti consigliamo di visitare anche il Duomo Normanno di Cefalù, l'edificio più importante della città.
Infine, bisogna salire in cima alla Rocca di Cefalù, la rupe che domina la città e offre viste spettacolari.
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Taormina
Continuiamo questo elenco di cose da fare in Sicilia con Taormina, soprannominata “la Perla di Sicilia”. Questa città è famosa nel mondo per i magnifici panorami che offre sulla piana di Catania, l'Etna e l'Isola Bella. È una delle città più turistiche della Sicilia, quindi è meglio andare fuori stagione per sfruttare al meglio il soggiorno.
Se hai deciso di visitare la costa orientale della Sicilia, è una meta di visita imprescindibile. Queste sono le cose da non perdere a Taormina:
Scendere all'Isola Bella, l'isolotto e la sua spiaggia che contribuiscono molto alla fama della città.
Visita al Teatro Greco di Taormina
La bellissima vista sull'Etna e sul mare da Piazza IX Aprile
Sali i 300 gradini che portano alla Chiesa della Madonna de la Rocca per godere di una veduta aerea dei dintorni.
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Etna
Il vulcano Etna è impossibile da perdere se sei in Sicilia. È una delle principali attrazioni turistiche dell'isola, e dovrebbe assolutamente essere inclusa nel tuo viaggio in Sicilia.
Da Taormina e Catania, molti punti panoramici permettono di ammirarla da lontano. Ma visto che è così vicino, sarebbe triste perdere l'opportunità di salire e vedere il suo cratere, giusto?
È meglio scegliere un tour di un giorno o di mezza giornata. Da Catania o da Taormina molti tour operator offrono un pacchetto completo a circa 55€ con trasporto, attrezzatura, guida e mezzo 4×4 per salire al cratere.
Ovviamente puoi anche guidare lì, ma non sarai sorvegliato, quindi assicurati di avere le scarpe e l'attrezzatura giuste. Controlla anche le condizioni meteorologiche in anticipo, in quanto l'accesso non è sempre consentito.
Devi tenere conto che, se non sei accompagnato da una guida, dovrai fermarti al primo livello, (dopo la funivia). Per raggiungere il cratere, la salita al secondo livello deve essere effettuata in un minibus guidato. Andare al vulcano è un'esperienza indimenticabile!
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Catania
Catania, la seconda città più grande della Sicilia dopo Palermo, si trova ai piedi dell'Etna. Come vi dicevo prima, questo è il punto di partenza ideale per arrivare al vulcano.
Soprannominata la città nera per i suoi edifici in pietra lavica, Catania ha molto da offrire. Durante il tuo viaggio in Sicilia, ti consiglio di dedicare tra mezza giornata e una giornata intera alla visita della città.
Ecco alcune delle cose da fare a Catania e dintorni, oltre all'escursione sull'Etna:
•        Fai una passeggiata attraverso Piazza del Duomo per vedere l'emblema di Catania: La Fontana dell'Elefante.
•        Visita al Duomo Di Catania, la Cattedrale dedicata alla patrona della città, Sant'Agata.
•        Visitare gli "Sassi dei Ciclopi" (Faraglioni in italiano) nelle terme di Aci Trezza, a soli 35 minuti da Catania.
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Siracusa
Sulla costa orientale della Sicilia si trova la città di Siracusa e l'incantevole isola di Ortigia, il suo centro storico.
È semplice: tutto in Ortigia è bello! Monumenti, piazze, fontane, palazzi e chiese. C'è anche un gelato molto buono.
Potresti averlo indovinato, a Voyage Tips, abbiamo adorato il nostro soggiorno su quest'isola!
L'isola di Ortigia non può mancare visitando le sue attrazioni:
•        La bellissima Piazza del Duomo
•        Porto
•        Il Castello Maniace
•        Fonte Aretusa al tramonto
Nella moderna città di Siracusa, c'è solo un'attrazione obbligatoria: il parco archeologico della Neapolis con il suo anfiteatro romano, il teatro greco e l'orecchio di Dioniso.
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