#Vincenzo Taormina
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officialpenisenvy · 6 months ago
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Who is Wilhelm von Gloeden??
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19th century german homosexual who moved to taormina sicily for health and gay sex tourism and became a world renowned photographer of ephebes
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vecchiorovere · 1 month ago
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Vissuto tutta la sua vita a Firenze e impegnato sin dalla fine degli anni 1530 alla corte di Cosimo I de' Medici, fu tra i più raffinati e mirabili pittori del primo manierismo, noto soprattutto per essere stato uno dei più abili e incisivi ritrattisti della Firenze del tardo Rinascimento.
Oltre ai tanti ritratti, tra le sue opere vi sono molti soggetti religiosi e alcuni soggetti allegorici.
Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino (Monticelli di Firenze, 17 novembre 1503 – Firenze, 23 novembre 1572), è stato un pittore italiano.
Allievo del Pontormo, da cui attinse l'essenza tecnica del proprio stile, fu egli stesso maestro del pittore Alessandro Allori. Dipinto: Madonna col Bambino e san Giovannino è un dipinto a olio su tavola attribuito ad Agnolo Bronzino. È conservato presso la Galleria Regionale del Palazzo Abatellis di Palermo. L'opera, che fu custodita da Vincenzo Daneu nella villa di famiglia a Taormina, è stata affidata nel 2012 al Palazzo Abatellis grazie alla proprietaria Laura Valdes, discendente dei Daneu.
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kritere · 1 year ago
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Taormina, perde il controllo dell’auto mentre viaggia con la moglie: lei muore in ospedale
DIRETTA TV 26 Agosto 2023 Ha perso il controllo dell’auto mentre viaggiava con la moglie: un anziano residente a Taormina è stato ricoverato in ospedale in codice rosso insieme alla consorte di 82 anni. La donna è purtroppo deceduta in reparto. 0 CONDIVISIONI Una donna di 82 anni è deceduta al pronto soccorso dell’ospedale San Vincenzo di Taormina dopo un incidente stradale avvenuto nel…
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Fiorello testimonial di Cardiochirugia pediatrica a Taormina
Blitz di Rosario Fiorello all’ospedale San Vincenzo di Taormina a sostegno del Centro di Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo del “Bambino Gesù” di Roma che rischia la chiusura. Lo showman ha incontrato il primario Sasha Agati che cura tanti bimbi assieme agli altri sanitari della struttura.     “Parlare è facile – ha detto Fiorello – ma poi quando si tocca con mano capisci tante cose. In…
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micro961 · 2 years ago
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Angela Nobile feat. Barbara Catera - “Seimila Guai”
Il nuovo singolo della cantautrice siciliana in uscita venerdì 16 dicembre
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 “Seimila Guai” (Tantamuri Records) è il titolo del nuovo singolo di Angela Nobile, in uscita in digitale e in radio a partire da venerdì 16 dicembre. Il brano, in feat. con il soprano lirico Barbara Catera, con la produzione di Iacopo Pinna e Vincenzo Cavalli, è come una bevanda energetica, mette le ali.
Con questo nuovo progetto, la cantautrice siciliana ha sentito forte la necessità di ritrovare la voglia di giocare e omaggiare la musica. Non c’è spazio giusto, in ogni punto dell’universo, se non hai la pace interiore… e solo l’amore per te, per la terra, per le persone, ti può portare ad un livello di serenità superiore, ma non sempre il bene che custodiamo nel cuore, si vede… non lo vediamo noi e non lo vedono gli altri. La nostra storia, le nostre ferite e le nostre cicatrici, ci opacizzano e rischiamo di perdere il senso. Il senso e’ però, la meraviglia, quella che si trova negli occhi dei bambini, nelle fiabe, nella libertà, quella che ti permette di credere al bene, alla bellezza, alle persone.  Così, solo quando con coraggio trasformi i guai in sogni e dai spazio al bambino che vive in te, trovi la forza di prendere il volo ed io quel coraggio di cui parlo, l’ho trovato nella musica ed e’ per lei questa canzone, per lei che mi ha trovata, rialzata da terra e salvata.
Note biografiche: Angela Nobile inizia il suo percorso artistico quasi per gioco nell'estate 2007 quando scopre le sue doti vocali con il Maestro Barbara Catera che ancora oggi è per lei mentore, guida e insostituibile vocal coach. Da subito sperimenta generi diversi mettendosi in gioco in grandi contesti e arriva, per il suo primo provino agli studi della trasmissione tv "X Factor". Partecipa a diversi concorsi canori raggiungendo sempre risultati gratificanti, come la fase finale del Festival di San Valentino a Terni nel 2009. Nello stesso anno arriva semifinalista al concorso TOUR MUSIC FEST. Nel 2010 è all'interno dell'Accademia di Sanremo. Nel 2011 accede alla fase finale delle selezioni per "Amici", il talent show diretto da Maria De Filippi. Dopo si dedica alla formazione di una band e dal 2012 si esibisce nella sua Sicilia. Nel 2013 si classifica nella terna finale al concorso "Cantagiro". Nello stesso anno forma anche un trio jazz e uno acustico con i quali continua le esibizioni concertistiche. Nel 2014 approda a "The Voice of Italy", il talent show di Rai 2, nel quale ha riscosso grandi consensi di pubblico e di critica. Nel team di J-AX, infatti, è stata apprezzata, oltre che per la penetrante vocalità, anche per il suo inconfondibile stile: connubio perfetto che fa di lei un'artista dal forte carattere. Sempre nel 2014 è la volta di Rai 1 con Domenica In, in cui sarà impegnata fino alla fine dell'anno. Nel 2015 ha partecipato ai concerti del suo Vocal coach JAX aprendo le date siciliane di Catania e Palermo con dei brani dello stesso vocale coach riarrangiati per l’occasione. Nel 2016 si è avvicinata anche al mondo del teatro e del musical dando vita, con altre colleghe, ad una compagnia teatrale e portando in scena una rivisitazione del famoso musical Fame e altri spettacoli musicali.
Nel 2017 partecipa anche come concorrente del talent show diretto da Maria De Filippi, TU SI QUE VALES, ottenendo consensi da giudici e pubblico e arrivando alla fase finale della competizione. Sia a luglio sia ad agosto 2017 ha collaborato all’apertura dei concerti di JAX e Fedez al Teatro Greco di Taormina. Nell’autunno 2017 arriva tra i 60 semifinalisti di Sanremo Giovani con la direzione artistica di Claudio Baglioni. Nel gennaio 2018 esce con il suo singolo “Un vuoto al cuore” in programmazione nelle radio nazionali e regionali. Nel marzo 2018 prende parte come attrice al Corto “Zagara e Cemento”, tratto dall’omonimo racconto di Aldo Mantineo con la regia di Paolo Grezzi. Nel maggio 2018 esce su tutte le piattaforme digitali il suo secondo singolo “La vita in 2”. Sempre nello stesso anno è impegnata nella preparazione di un nuovo Musical dal titolo “The Barnum Circus”, tratto dal film “The greatest showman”, nel ruolo protagonista di Jenny Lind. Nell’ottobre 2018 è ospite di Jo squillo su rete 4 nel programma The look of the year. Nel novembre 2018 esce su tutte le piattaforme digitali il suo terzo singolo “Vivere”. Nell’aprile 2019 firma un contratto con la società di distribuzione digitale Believe esce con il suo ultimo singolo “I sensi” da Lorenzo Vizzini. A dicembre 2019 è uscito il suo primo album “ACQUA” (da cui sono stati estratti altri due singoli con video: “Domani chissà” - e “La vita in due. A giugno 2020 è uscito il singolo “Io non ci sto” e ad agosto 2020 “Scialla” (Angela Nobile - Scialla - YouTube). e ad agosto 2020 “Scialla”. Nell’agosto 2020 partecipa come ospite all’importante Festival d’autore “Noto d’autore” con la direzione artistica di Mario Incudine e Carlo Muratorie a dicembre 2020 è uscito “Niente di diverso”.
Nel 2020 è parte del cast del musical “Rhapsody”, con le musiche dei Queen, nel ruolo protagonista di Killer Queen. A giugno 2020 è uscito il singolo “Io non ci sto”. Ad aprile 2021 esce il singolo “Drive In” con videoclip e nell’estate 2021 “Nostress”, singolo scritto da Chiara Catera, prodotto da Iacopo Pinna, con la direzione artistica di Barbara Catera. Nell’estate scorsa è ospite sia a giugno che a settembre del Festival del Cinema Italiano in onda su Rai 2. Ad aprile è uscito il suo secondo album “Wondergirl” che vede tra gli autori anche Mario Biondi ed il singolo, di grande successo “Fidati di te” con il videoclip. A settembre, collabora con Mario Biondi e apre uno dei suoi concerti in Sicilia. 
Attualmente impegnata con la commedia musicale teatrale “Principesse da incubo” e con la rappresentazione teatrale “Non è colpa tua” che ha come scopo quello di sensibilizzare alla lotta contro la violenza sulle donne, in scena proprio in questi giorni. 
 Il videoclip del brano è visibile al link 
Isabel Zolli Promotion Agency
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Franco Battiato – La Voce del Padrone
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Per celebrare Franco Battiato, genio indiscusso della musica italiana, arriva sul grande schermo, dopo la presentazione al Taormina Film Fest 2022, il film evento Franco Battiato – La Voce del Padrone diretto da Marco Spagnoli, dal 28 novembre al 4 dicembresolo al cinema in 200 copie in tutta Italia,, grazie alla distribuzione theatrical di qualità firmata Altre Storie e RS Productions. https://www.youtube.com/watch?v=4k6mJsNOo_g Prodotto da RS Productions e ITsART, la piattaforma streaming dedicata all'arte e alla cultura italiana, il film evento Franco Battiato – La Voce del Padrone è un viaggio nella musica e nella vita di Battiato, attraverso le sue esibizioni più significative, immagini di repertorio e i racconti di testimoni d’eccezione che ci restituiscono la sua storia e la sua personalità.  Ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio è Stefano Senardi, tra i più grandi produttori discografici italiani, autore del film insieme al regista, e caro amico di Franco Battiato. Partendo da Milano e arrivando fino a Milo, nella casa di Franco Battiato, Senardi incontra personalità molto diverse: Nanni Moretti, Willem Dafoe, Oliviero Toscani, Caterina Caselli, Mara Maionchi, Morgan, Alice, Carmen Consoli, Vincenzo Mollica, Andrea Scanzi, Francesco Messina, Roberto Masotti, Francesco Cattini, Alberto Radius, Carlo Guaitoli e tanti altri che lo conoscevano bene e che possono restituire al pubblico uno spaccato della sua musica e della sua filosofia di vita. Nel film evento troviamo alcuni brani dell’album ‘La voce del padrone’ e altri selezionati in esibizioni esclusive. Fra i principali: Cuccurucucù, Centro di gravità permanente, Bandiera Bianca, La Cura. Lo score è composto dal Maestro Paolo Buonvino, vincitore del David di Donatello e Nastro D'Argento e autore delle musiche di Muccino e Moretti. “Franco Battiato è stato e rimarrà un artista unico da tanti punti di vista – ha affermato il regista Marco Spagnoli - e la presenza di Stefano Senardi ci aiuta a comprenderlo sotto diversi aspetti: umano, artistico, amicale, intimo.  Ad accompagnarlo in questo meraviglioso viaggio troviamo personalità strepitose dell’entertainment italiano ed internazionale che, per la prima volta, elaborano dinanzi alla macchina da presa una riflessione sul perché e sul come sono stati anche loro protagonisti del lavoro e della vita di questo cantautore”. “Questo viaggio ha un motivo preciso – ha dichiarato Stefano Senardi - trattare con cura quello che Battiato ci ha lasciato.E riuscire a comprendere il senso ultimo di una vita eccezionale come la sua, raccontandola in una biografia plurale ed intima attraverso i ricordi, gli aneddoti dei suoi amici, i materiali di repertorio e le meravigliose canzoni di questo artista straordinario e indimenticabile. Speriamo di esserci riusciti”. Sinossi ufficiale Un viaggio musicale. Un viaggio fisico, ma anche ideale, da Nord a Sud dell'Italia per raccontare Franco Battiato e la sua influenza sulla cultura del nostro paese, attraverso testimoni d'eccezione che ci restituiscono la storia e la personalità di Battiato. Un racconto che, tra arte e memoria, non solo renda omaggio alla storia del musicista e del suo storico album "La Voce del Padrone", ma riesca anche a celebrare l'eredità morale ed estetica di questo cantautore unico. Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Weekend a Catania: l’itinerario
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L'itinerario perfetto per il weekend a Catania Catania è una città meravigliosa, ricca di storia e cultura. Se volete trascorrere un weekend in questa splendida località, ecco qualche consiglio utile! Innanzitutto, dovete assolutamente cercare voli economici da Milano a Catania e scegliere una sistemazione low-cost dove alloggiare. Catania offre diverse soluzioni, specialmente in termini di bed and breakfast: ce ne sono molti situati nel centro storico della città. Se preferite invece soggiornare in un albergo più confortevole, vi suggeriamo di prenotare una camera nella zona del parco Vincenzo Bellini, a pochi passi dalla piazza principale della città. Una volta scelto il vostro alloggio, è il momento di iniziare a pianificare il weekend! Come strutturare un tour delle città indimenticabile Il primo giorno vi consigliamo di visitare i monumenti più famosi di Catania: la Cattedrale, dedicata a Sant'Agata, simbolo della città; Piazza Duomo, con la sua bellissima statua di elefante; e infine l'Anfiteatro, costruito in epoca romana. Dopo una mattinata trascorsa ad esplorare il patrimonio storico di Catania, sarà il momento di pranzare. Non possiamo che suggerirvi di provare uno dei tanti piatti tipici siciliani offerti dai ristoranti della città. Ad esempio, la pasta alla norma (un piatto a base di melanzane e ricotta) o gli arancini fritti (polpette di riso ripiene). Nel pomeriggio, sarà perfetta una bella passeggiata nel pittoresco mercato del pesce, situato nel centro della città, per poi rilassarsi in uno dei tanti parchi di Catania. Per cena, vi suggeriamo di provare una deliziosa pizza in una delle pizzerie della città. Il secondo giorno del vostro mini viaggio, vi consigliamo di non perdere una visita all'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa. Potete raggiungerne la cima prendendo uno dei treni turistici che partono da Catania ogni giorno. Una volta raggiunta la cima, potrete ammirare un paesaggio incredibile e, se siete fortunati, anche vedere la lava che scorre! Nel pomeriggio, potreste recarvi a visitare Taormina, una piccola città situata circa a un'ora di macchina da Catania. Taormina è famosa per le sue viste mozzafiato sull'Etna e sulla costa circostante. Non mancate di visitare il Teatro Greco, uno dei siti archeologici più importanti della Sicilia, e poi di gustare un delizioso gelato ammirando il panorama. Il terzo e ultimo giorno del vostro soggiorno, potrete dedicarlo ad una visita del Castello Ursino di Catania, un bellissimo castello medievale. Dopo aver esplorato il castello, lasciatevi conquistare da una passeggiata lungo Via Etnea, la principale via commerciale della città, per fare shopping di souvenir. Infine, gustatevi un dolce tipico siciliano, come i cannoli o la cassata, prima di tornare a Milano! A Catania nei giorni dedicati a sant'Agata Se avete deciso di recarvi a Catania nei giorni in onore della Santa Patrona della città potrete approfittarne per partecipare ad una grande festa che si tiene in suo onore. La festa comprende processioni religiose, banchetti e danze e musiche tradizionali siciliane. Se visitate Catania in questo periodo (solitamente all'inizio di febbraio), assicuratevi di non perderla, sarà indimenticabile! Vi auguriamo un buon fine settimana a Catania!... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sinapsinews · 3 years ago
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Operazione “BIVIO 2” 8 arresti nel mandamento mafioso di Tommaso Natale/VIDEO
  I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo, nei confronti di 8 indagati (7 in carcere e 1 ai domiciliari), ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di…
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vincenzobruno80 · 4 years ago
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Disegno a matita di Vincenzo Bruno - omaggio a Wilhelm Von Gloeden- Taormina- Sicilia. #vongloeden #art #artist #disegno #arte #wonderful #artista #italia
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sciatu · 4 years ago
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MUSICA PER STRADA - Musicisti a Taormina, Musica a Ballarò, Musica per strada, il trio Vincenzo Baglione,  Jazz session a Taormina, I Malanova,  l’Antillo Folk Festival, Siciliano Sono Band, Musica a Ballarò, Musicisti in un matrimonio.
Quello che il Covid ci sta rubando non è solo la sicurezza e la normalità, ma anche tutto quello che rendeva migliore quanto appunto chiamiamo normalità e, tra le tante cose che fanno felice la nostra vita, la musica per strada o nei concerti o dovunque si è soliti fare ed ascoltare musica. Ora la musica è una componente importante di ogni evento siciliano perchè attraverso di essa, noi viviamo l’infinita gioia e trist ezza che portiamo dentro.E��� un evento liberatorio e purificatore, irruente e incontrollato come le tarantelle o le musiche tradizionali. Così che anche canzoni tristissime come Vitti na Crozza, diventano canzoni coinvolgenti ed allegre dove tutti sono chiamati a ballare e cantare. Ora invece tra le tante vittime del Covid dobbiamo contare anche i musicisti, quelli da strada quelli dei concerti, le bande di paese, i canterini dei matrimoni e tutti quelli che portavano felicità con la musica e che ora, come tutti noi, sono chiusi in casa, ad aspettare e suonare da soli perchè in fondo il Covid può fermare gli uomini, mala musica, non muore mai.
What Covid is stealing from us is not only safety and normality, but also everything that made what we call normality better and, among the many things that make our lives happy, music on the street or in concerts or wherever you are. it is usual to make and listen to music. Now music is an important component of every Sicilian event because through it, we experience the infinite joy and sadness that we carry inside. It is a liberating and purifying event, impetuous and uncontrolled like tarantella or traditional music. So that even sad songs like Vitti na Crozza, become engaging and cheerful songs where everyone is called to dance and sing. Now, however, among the many victims of Covid we must also count the musicians, those from the street those of concerts, the village bands, the singers of weddings and all those who brought happiness with music and who now, like all of us, are closed in home, waiting and playing alone because Covid can stop the men, but after all the music never dies.
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corallorosso · 4 years ago
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Parco del Tirreno, Via Aurelia, Roma, 10 ottobre 2020. Dopo il pugno duro paventato dal Ministro dell’Interno contro ogni assembramento, i negazionisti si sono riuniti in questo hotel per presentare il loro “governo di liberazione nazionale”. Un esecutivo ombra, insomma, composto da estremisti di destra, neonazifascisti e “personalità” che non credono al Covid. A capo di questo circo rigurgitato dal peggior novecento, il vigliacco-violento-pregiudicato Giuliano Castellino, già vice presidente di quella latrina antidemocratica che è Forza Nuova. Al suo fianco, fra gli altri: Carlo Taormina, nominato “ministro ombra della Giustizia”; Vincenzo Nardulli (già condannato a 5 anni e 6 mesi per l’aggressione fascista del 7 gennaio 2019 ai danni di Federico Moroni e Paolo Marchetti de L’Espresso), nominato “ministro ombra dello Sport”; Leonardo Cabras (coordinatore di Fogna Nuova per l’Italia Centrale, famoso per sostenere come nei campi di concentramento ci fossero cinema e piscine), nominato “ministro ombra della Difesa”. Un circo indegno, appunto. Un calcio in bocca alla Democrazia, uno sputo in faccia alla Salute, un colpo in fronte alle Libertà. Un circo molto, molto pericoloso. Perché il fascismo, fra il 1919 e il 1921, iniziò esattamente con queste pagliacciate. Piccoli, insulsi, mieserabili ominicchi reietti che mimavano il potere, prima di attecchire - inesorabilmente - come cancro che avrebbe corroso il Paese per oltre un ventennio. Però adesso la Storia la conosciamo. E allora bisogna agire di conseguenza togliendo ossigeno a queste cellule malate, prima che sia troppo tardi. Fabrizio Delprete
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persinsala · 7 years ago
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Il Teatro genovese giunge alla conclusione della sua straordinaria stagione e chiude il sipario della lirica con un titolo tra i più conosciuti dal pubblico internazionale: Turandot.
«Popolo di Pekino! La legge è questa: Turandot la Pura sposa sarà di chi, di sangue regio, spieghi i tre enigmi ch’ella proporrà. Ma chi affronta il cimento e vinto resta porga alla scure la superba testa!»
Questo l’incipit pronunciato dal Mandarino di Pechino, subito dopo l’overture a sipario chiuso, in cui è annunciato il nocciolo della trama dell’opera e tutta l’atmosfera che la caratterizza. È infatti questo clima, ricreato con la massima precisione da regia e scene, a rendere questo finale di stagione davvero incredibile. A partire dal grandioso cast e dai loro personaggi, il pubblico è proiettato in uno scenario magico, da favola. La storia della crudele regina, tratta dalla fiaba teatrale omonima di Carlo Gozzi, grazie al maestro Puccini e alle sue note, partitura scheletro del libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, conquista una platea colma di spettatori curiosi. La grandiosa regia di Giuliano Montaldo, ripresa da Fausto Cosentino, si presenta coerente e complice del testo poetico, grazie anche alle incredibili e maestose scene di Luciano Ricceri. Un panorama tutto orientale, con alti palazzi, lanterne cinesi, gong e imperatori, un ensemble mantenuto vivo dalla direzione musicale del Maestro Giuseppe Acquaviva, a cominciare dall’overture in cui il maestro impeccabilmente fonde i suoni degli ottoni e dei legni, proiettando gli astanti in terre lontane. A partire dal primo atto, la presenza del coro acquista assoluta centralità: è questa un’opera in cui il popolo parla all’unisono, chiede la salvezza e un governo illuminato, mette in guardia i cechi innamorati davanti al pericolo della crudele regina. Immediatamente i singoli personaggi appaiono e si prendono il loro spazio: pur avendo l’opera il nome della regina per titolo, Turandot non appare che nel II atto. Sino alla sua comparsa è la voce di Liù (una grandiosa e acclamatissima Serena Gamberoni, soprano), schiava di Timur (profonda voce di Mihailo Šljivić, basso) che si presenta con una vocalità precisa per la sua prima romanza Signore, Ascolta!, seguita poi dagli interventi di Calaf ( la voce e la presenza teatrale di Rudy Park, Tenore). Ad alleggerire tutta la tragedia, le tre maschere di Ping, Pang e Pong che, intervenendo con il terzetto Olà Pang! Olà Pong!, si presentano come coloro che meglio conoscono la ferocia di Turandot, coscienze personificate che tentano di convincere il buon Calaf a non cimentarsi nell’impresa. Ma è l’arrivo di una maestosa Turandot, nell’interpretazione precisa di Norma Fantini, soprano perfettamente formato per i ruoli pucciniani e non solo, che smuove le corde dei presenti; terrore e ammirazione i sentimenti che accompagnano gli ingressi della crudele sovrana a partire dall’aria In questa reggia e i successivi indovinelli di Straniero, ascolta!. Nel III atto il Tenore protagonista si esibisce nella nota romanza Nessun Dorma che, nonostante a noi di Persinsala non abbia colpito più del resto della sua performance, conquista il fragoroso applauso del pubblico tanto che, ahinoi, il maestro Acquaviva è costretto ad interrompere le ultime note della sinfonia ma in totale equilibrio e precisione rispetto alle note successive. Dà dunque l’addio alla scena. al termine della perfetta aria Tu che di gel sei cinta (e qui il lavoro di Puccini si interrompeva per il sopraggiungere della morte del compositore), Liù, l’innamorata di Calaf, che per amore non pronuncia il nome dell’amato e per questo soccombe.
Conclusa l’opera con il lieto fine per la regina e Calaf (nonostante la morte di Liù), Turandot diretta da Giuliano Montaldo rappresenta, dunque, la degna chiusura della splendida stagione lirica del Teatro Carlo Felice. Plauso per le capacità recitative di Vincenzo Taormina, Blagoj Nacoski e Marcello Nardis (Ping, Pang e Pong) che dalla loro prima apparizione accompagnano l’ingranaggio scenico con perfette abilità canore e recitative. E se Rudy Park emoziona per la sua perfetta dizione italiana e la sua presenza scenica, difficile dare un primo posto unico alle figure femminili. Norma Fantini e Serena Gamberoni infatti calpestano il palco con una grandiosa capacità interpretativa e fanno emozionare tutti, come dimostrano gli applausi scroscianti conclusivi. Coro e corpo di ballo, diretto da Giovanni di Cicco, si presentano come parte integrante ed imprescindibile per la messinscena, perfetto equilibrio di movimento delle masse sia numerose (il popolo) che ridotte (le guardie). La parola chiave è colore, quello degli splendidi abiti di Elisabetta Montaldo, delle scene di Luciano Ricceri e quelli perfetti delle luci scelte da Luciano Novelli. Nel complesso uno spettacolo sotto tutti i punti di vista ben confezionato e impacchettato dai nodi musicali annodati dalla perfetta direzione del Maestro Acquaviva.
«Padre augusto, conosco il nome dello straniero! Il suo nome è… Amor!» Turandot, scena ultima Atto III
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Lo spettacolo è andato in scena Teatro Carlo Felice passo Eugenio Montale 4, Genova venerdì 16, martedì 20 e mercoledì 21 giugno, ore 20.30 sabato 17 e domenica 18 ore 15.30
Turandot dramma lirico in tre atti e cinque quadri libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni (dall’omonima fiaba di Carlo Gozzi) musica di Giacomo Puccini (completamento di Franco Alfano) regia di Giuliano Montaldo Direttore d’Orchestra Giuseppe Acquaviva con Norma Fantini – Turandot Rudy Park – Calaf Serena Gamberoni – Liù Mihailo Šljivić – Timur Alessio Cacciamani – Mandarino Vincenzo Taormina – Ping Pang, Blagoj Nacoski – Pang Marcello Nardis – Pong Max Renè Cosotti – Altoum Alberto Angeleri – Principe di Persia, Annarita Cecchini, Simona Marcello – due ancelle scene Luciano Ricceri costumi Elisabetta Montaldo coreografo Giovanni di Ciccio luci Luciano Novelli Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice Maestro del Coro Franco Sebastiani allestimento Fondazione Teatro Carlo Felice durata circa 180 min. con intervallo
Turandot Il Teatro genovese giunge alla conclusione della sua straordinaria stagione e chiude il sipario della lirica con un titolo tra i più conosciuti dal pubblico internazionale: …
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imjustthemechanic · 6 years ago
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Natalie Jones and the Golden Ship
Part 1/? - A Meeting at the Palace Part 2/? - Curry Talk Part 3/? - Princess Sitamun Part 4/? - Not At Rest Part 5/? - Dead Men Tell no Tales Part 6/? - Sitamun Rises Again Part 7/? - The Curse of Madame Desrosiers Part 8/? - Sabotage at Guedelon Part 9/? - A Miracle Part 10/? - Desrosiers’ Elixir Part 11/? - Athens in October Part 12/? - The Man in Black Part 13/? - Mr. Neustadt Part 14/? - The Other Side of the Story Part 15/? - A Favour Part 16/? - A Knock on the Window Part 17/? - Sir Stephen and Buckeye Part 18/? - Books of Alchemy Part 19/? - The Answers Part 20/? - A Gift Left Behind Part 21/? - Santorini Part 22/? - What the Doves Found Part 23/? - A Thief in the Night Part 24/? - Healing Part 25/? - Newton’s Code Part 26/? - Montenegro Part 27/? - The Lost Relic Part 28/? - The Homunculinus Part 29/? - The End is Near Part 30/? - The Face of Evil Part 31/? - The Morning After Part 32/? - Next Stop Part 33/? - A Sighting in Messina Part 34/? - Taormina Part 35/? - Burning Part 36/? - Recovery Part 37/? - Pilgrimage to Vesuvius Part 38/? - The Scent of Hell Part 39/? - She’ll be Coming Down the Mountain Part 40/? - Stowaways Part 41/? - Bon Voyage Part 42/? - Turnabout Part 43/? - The Apple Part 44/? - Vesuvius Wakes Part 45/? - Fire At Sea Part 46/? - The Real Jim Part 47/? - Return to Naples Part 48/? - La Mela Part 49/? - A Demonstration Part 50/? - Out of the Frying Pan Part 51/? - Into the Fire Part 52/? - The Last Homunculus Part 53/? - Transmission Part 54/? - Metamorphosis
I told you I’d be back!
For a moment, nothing seemed to happen.  Then there was a sudden loud noise, a sharp bang that reverberated through the entire structure of the Scorpio II and made the ship heave on the water.  The air filled with an electrical smell.  Nat was thrown to the ground on top of Perenelle, then reflexively curled up and covered her head as she heard the musical tinkling of shattered glass hitting tile.  The lights flickered and died, and the ship continued to rock back and forth for a moment before the stabilizers finally kicked in to bring it back to an even keel.
One by one, the lights started to come back on.  Natasha sat up.
The air was full of electricity – she could feel her own hair standing on end, and when she checked on Perenelle, wisps of hers had come free of her bun.  A few metres away, Jim’s long brown hair was standing out around his head like a halo.  He was not looking at Natasha, but at what was behind them in the open plaza space.
What looked like lightning was arcing from one side of the metal railing to the other, and from the ruins of the chandelier to the floor below.  In the middle, almost but not quite touching the railings, was the philosopher’s stone.  It still looked like a miniature sun, with its surface bubbling and tossing off fountains of hot energy as if actively fighting its containment.  As Nat watched, one of these spurts touched what was left of the stained glass ceiling.  The metal struts immediately began turning to gold, which was not strong enough to hold up the dangling ruins of the chandelier.  They snapped, and the entire fixture dropped into the stone, right through, and hit the mosaic tile floor below.  With it came a mass of hot plasma, and the tiles, too, were transmuted, spreading out from the middle.  The wooden railings around the plaza balconies, and the marble treads of the spiral staircases, quickly started to go as well.
“I’m guessing that’s our signal to leave,” said Nat.  The Stone was already getting redder.  In a moment it would engulf the balconies as it grew.
“Very observant.”  Perenelle took her hand, then grabbed Jim’s, and they ran for the steps further aft.  The carpet was turning to gold under their feet as they went, and they heard the pillars that supported the Piazza roof begin to groan, no longer equal to the weight they were bearing.
They burst out onto the Promenade Deck, and Natasha stopped, suddenly confused.  She’d turned right… that should have been facing towards the docks, where the cables were connected.  Instead, they were looking at open water.  She ran to the railing for a better look.
The ship had turned.  They weren’t yet far from the dock, but they were facing out into the bay, sailing alongside the Molo San Vincenzo, heading out to sea.  The cables they’d brought on board to connect the stone, having done their job, were trailing in the ocean behind them, leaving swirls of liquid gold in their wake.  Nat had meant to get the ship away from the shore once the stone was safely on board, but that would have required returning to the bridge.  This should not be happening, unless…
“Is there somebody else on board?” asked Jim.
“There shouldn’t be,” said Nat.  They’d taken care of Newton’s homunculus and the four others he’d brought along.  Did he have another agent on board they didn’t know about?  Of course he did, she thought.  He’d stayed one step ahead of them at every move so far.  Why not now?
“You know what?” asked Nat.  “It doesn’t matter.”  If they were on their way out to sea they were going away from people, and that was the important part.  If there were still a homunculus on board, then he, she, or it could be carried off and turned to gold with the rest of the ship.  “Try aft.  Maybe our little boat’s been carried along in the wake.”
They hurried towards the stern.  Natasha in her stocking feet and Jim in his shoes were able to run, while Perenelle walked as fast as she could in her high heels to bring up the rear.  Between the two swimming pools, directly above the piazza several decks down, was a little cluster of restaurants that served drinks, burgers, and ice cream.  Their walls were leaning inwards, and parts of them were starting to collapse as the philosopher’s stone engulfed the supports beneath them.  It had better be okay to leave the ship moving, Nat thought, because they weren’t going to be able to head forward again.
At the very back of the promenade deck, looking down over the Diamond Class swimming pool, they could see the little boat they’d come in by bobbing and spinning in the Scorpio II’s wake.  It was already nearly a hundred metres away.
“We’re just gonna have to swim for it,” Nat decided.  She turned to face her companions.  “If we jump from here, we might get sucked into the propellers, so we’ll have to…”
She cut herself off the doors of a nearby cabinet opened with a bang.  This space was used to store lifejackets, so with the ship evacuated it had been empty – a perfect hiding place.  The man who jumped out was soaking wet and furious, and he launched himself at Perenelle and grabbed her by the hair.  Nat went for him, but he pulled out a knife that must have come from out of the little restaurants, and put it to her throat.
It was the last homunculus, the one Nat had thrown overboard rather than kill.  Somehow he’d gotten back on board.
“You want to be immortal,” he said to Perenelle.  “So if you don’t want to die right now, you’re gonna go back in there and detonate the Philosopher’s Stone.  You’re going to finish Newton’s work, or I’m going to cut your throat!”
Nat caught Jim’s eye, and saw him nod.  He had a bit of elixir left.  They’d used almost all of it, but hopefully there would be enough to save Perenelle if Nat could apply pressure to her jugular before she bled out.  Not exactly her usual procedure in a hostage situation, but with that in mind, Nat and Jim dashed forward to wrestle the homunculus.
He saw them coming.  Whether it was because he could tell what they meant to do, or maybe because he was just an asshole, he dropped his knife and threw Perenelle off the stern of the ship.
Jim was so shocked he just stood there, mouth open.  Natasha kept going, and kicked the knife out of the homunculus’ reach.  Jim came out of his momentary shock and scooped it up, while Nat threw the man to the ground and pinned his hands behind his back.  Damn it, she should have killed this one earlier!  Why hadn’t she just killed him?  Because she’d thought Jim would be angry with her.
“Look for Perenelle!” Nat ordered.
Jim had been on his way to join her.  Now he went and looked over the back of the ship, leaning at a dangerous angle and turning his head back and forth.
“Perenelle!” he shouted.  “Perenelle!  Mrs. Flamel!  Can you hear me?  Wave or something?  Are you in the water?  Hello!”
He stayed there, shouting for her, for what was in this situation a very long time.  Several minutes went by, during which time first one, then the other of the spherical radar arrays on the ship’s superstructure crumbled and collapsed.  The ship lurched in the water, and the engines failed.  From where Natasha was she couldn’t tell if they were riding lower in the water, but she suspected so.  The gold was building up and the moment it got to be too heavy, they’d go straight down.  Nat got to her feet, dragging the homunculus with her, although again, she wasn’t sure why… were they going to take him along?  What would they do with him if they did?
Finally, Jim stopped shouting and slid to his knees, where he stayed for a moment, leaning his forehead against the railing with his eyes shut.  He’d been angry with Perenelle for using him and he didn’t rust her, but she’d still been his last hope for a normal lifespan, and a normal life in general.  With her dead, there was nobody to even do so much as brew him more elixir.
He got up and picked up the knife again, looked at it, and then dropped it.  Instead, he walked over and put a hand on his double’s neck.  After a moment, however, he let go and stepped back.
“You do it,” he told Nat.  “I can’t.”
Natasha momentarily wondered if she could, either – but that was silly.  She’d killed people with a far better claim on humanity than this homunculus, and ones who’d done far less wrong.  She squeezed, and he disintegrated, leaving Natasha and Jim alone on the deck.
From somewhere below them there was a deep groaning sound that vibrated the floor under their feet and made Nat’s insides shiver in a very uncomfortable manner.  The ship began to tilt to starboard, and she and Jim both grabbed at the railings.
“We gotta go,” said Nat.
Jim shook his head.  “What about Perenelle?” he asked.
They both looked over the edge again.  The engines were silent now, and the propellers had stopped churning.  The ship was just drifting along on the course the homunculus had set it.  Nat wondered if it were a good sign that there was no visible blood in the water, but that was a pretty forlorn hope.  Perenelle had figured out how to stop her own aging, how to heal injuries that ought to kill, and how to escape the depredations of disease, but she wasn’t indestructible.  A trip through the propellers of a ship this size could kill a whale.  It could kill an alchemist, too.
Light from the philosopher’s stone appeared through the stateroom windows below, and the ship listed further.  There was only one thing they could do.
“We have to go,” Nat said, and put a hand on Jim’s shoulder.  “I know what you’re thinking, but there’ve got to be other alchemists.  Perenelle said Paracelsus was the expert on homunculi, and if he were dead she would have said so.”  Wouldn’t she?
Jim shook his head.  “How long do you think it’d take to find him, though?” he asked.
“I don’t know, but it’s our best shot,” said Nat.
Jim, however, reached into his shirt pocket and pulled out Sir Stephen’s locket – the one with the lock of Buckeye’s hair.  Nat put her hand over it.
“Newton said that wouldn’t work,” she reminded him.  “Anyway, the ship’s sinking!  You’ll drown when it goes under!”
“Do we believe anything Newton said?” asked Jim.
“I don’t know,” Nat admitted.
“I’ll be dead before we can find Paracelsus, or anybody else,” Jim told her.  “They don’t want to be found, remember?  And they won’t help even if I ask.  They think I’m…” he hung his head.  “Disposable.”
It wouldn’t work, Nat thought.  She was sure of it.  She had her doubts about her own plan, but surely it stood a better chance of working than Jim’s did.  She’d beaten the homunculi in fights before.  She could stop him.  She could throw him overboard, knock him out and carry him, she could…
But that didn’t mean she should.  What Jim wanted, more than anything, was to be considered a human being, and human beings were allowed to choose their own fate – even if the one they chose was suicide.
“Even if it works, you’ll drown,” she repeated.
“Maybe not.  Maybe I can swim for it,” Jim said.  He squeezed her hand.  “I have to try.”
Nat nodded.  Then she bit her lip, hard enough to draw blood, grabbed him by the shirt and kissed him.  With her lips and her tongue, she smeared her blood around and inside his mouth.  He tasted the iron and realized what she was doing, and stepped away in surprise.
“What…?” he asked.
“Human tissue,” she said.  “Just in case.”
Jim wiped his mouth on his shirt, leaving a red smear on the white fabric.  “You go,” he said.  “I’ll catch up.”  He reached for her, intending to kiss her again.
This time it was Nat who stepped away.  “If that’s really what you’re going to do,” she said.  “We don’t have time.  Go now.”
“I’ll catch up,” Jim repeated.  “I promise.”  His adam’s apple bobbed as he swallowed, and then he ran back to the nearest door.
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micro961 · 2 years ago
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Sacchini - “Domani”
Il nuovo brano dell’artista romano
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 Le ansie di un futuro incerto si mescolano all’entusiasmo per l’avvio di percorsi nuovi e sconosciuti. “Domani” è una canzone che oscilla tra l’angoscia che lega le nuove generazioni alla prospettiva di un futuro sempre più incerto e l’entusiasmo nell’intraprendere percorsi nuovi e sconosciuti. L’obiettivo è sempre quello di cercare un posto nel mondo tra la paura del tempo che passa e l’analisi di sé stessi.
Sacchini è un cantautore romano classe ’92, uscito nel 2021 con il suo primo disco “Stai Sereno” a seguito della vittoria del bando di Lazio Sound Recording con l’etichetta Urban 49 del Saint Louis College of Music, istituto di musica di Roma presso cui si è laureato in canto pop e dove ha concluso il biennio accademico di Songwriting. Corista di Carl Brave nel “Coraggio Tour 2021” e “Carl Brave Tour 2022” con date all’Arena di Verona, Rock in Roma, Teatro antico di Taormina etc., Francesco Sacchini è anche corista del Coro Multistilistico Flowing Chords con cui ha registrato per produzioni discografiche e concerti con Achille Lauro (album LAURO – 2021), Aiello, Sabaton, Nanowar of Steel, Davide Shorty, Serena Brancale e Diodato alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica (2020). E’ stato inoltre corista nell’Orchestra di Beppe Vessicchio per Tullio de Piscopo, Arisa e Francesco De Gregori; nell’Orchestra di Gerardo di Lella per Amy Stewart; Nell’Orchestra Pop del Saint Louis di Vincenzo Presta per Diodato, Roy Paci, Antonella de Grossi, Antonella Ruggiero. È vincitore nel 2022 nella categoria cantautori della rassegna “Visionatici Music Festival” per il brano “Stai Sereno”, vincendo anche il premio della critica.
 Etichetta: Orangle Srl - www.oranglerecords.com
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tradizioni-barcellona · 2 years ago
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Si rende noto che S.E. Mons Giovanni Accolla, Arcivescovo di Messina Lipari Santa Lucia del Mela - Archimandrita del SS. Salvatore in Messina
ha provveduto alle seguenti nomine:
• sac. Santi AMMENDOLIA, Moderatore di Curia;
• sac. Lino GRILLO, Rettore del Seminario Arcivescovile “San Pio X” di Messina, Rettore del Santuario S. Maria della Neve in S. Lucia del Mela e Direttore della Biblioteca Painiana;
• sac. Roberto ROMEO, Direttore dell’Ufficio Ecumenismo e Dialogo interreligioso;
• sac. Fabio BERBIGLIA, Parroco della Parrocchia Maria SS. Annunziata in Gaggi e Cappellano designato dell’Ospedale civico “San Vincenzo” di Taormina;
• sac. Matteo CULLETTA, Parroco della Parrocchia S. Maria dei Giardini in S. Stefano Medio – Messina e Vicario Parrocchiale della Parrocchia S. Giovanni in S. Stefano di Briga – Messina;
• mons. Alessandro LO NARDO, Parroco della Parrocchia Santi Giuseppe e Martino in Spadafora;
• sac. Giovanni SOTTILE, Parroco della Parrocchia S. Maria della Visitazione in Centineo – Barcellona P.G.;
• sac. Luca TUTTOCUORE, Parroco della Parrocchia S. Pietro Apostolo in Milazzo;
• sac. Francesco VENUTI, Parroco della Parrocchia S. Maria delle Grazie in Vill. Pace – Messina e Cappellano designato dell’Azienda Ospedaliera “Papardo” di Messina;
• sac. Samuele LE DONNE, Amministratore parrocchiale sede plena della Parrocchia S. Lucia Vergine e M. in S. Lucia sopra Contesse – Messina;
• sac. Giuseppe MAIO, Amministratore parrocchiale sede plena della Parrocchia S. Maria delle Grazie in Gravitelli Superiore – Messina;
• sac. Maurizio VACCARO, Amministratore parrocchiale della Parrocchia S. Maria Assunta e Santi Rocco e Gaetano in Rometta;
• papas Antonio Carlo CUCINOTTA, Vicario parrocchiale della Parrocchia S. Maria Annunziata e S. Giuseppe in Bisconte e Catarratti – Messina.
Comunicato ufficiale sito internet
Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela
Auguri di Buon lavoro da
Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia
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Auguri a Padre Giovanni Sottile nominato Parroco della Parrocchia di Santa Maria della Visitazione in Centineo -
Barcellona Pozzo di Gotto (Me)
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Buon lavoro da
Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia
#Tradizioni_Barcellona_Pozzo_di_Gotto_Sicilia
#Sicilia_Terra_di_Tradizioni
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letteratitudine · 2 years ago
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Appuntamento da non perdere domenica 5 giugno, alle ore 18:30, presso la panoramica terrazza dell’Excelsior Palace Hotel di Taormina per l’anteprima del Caffè Letterario di “SPAZIO al SUD”, condotta dalle giornaliste Milena Privitera e MariaTeresa Papale, che vede protagonista Luigi La Rosa, affermato scrittore ed insegnante di scrittura creativa che fa la spola tra Parigi e la Sicilia.
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Dopo il grande successo di “L’Uomo senza Inverno. Storia di un genio dimenticato dell’Impressionismo” - Piemme edizioni – dedicato a Gustave Caillebotte, La Rosa ritorna in grande spolvero sulla scena letteraria proponendo “Nel furor delle tempeste” - sempre per i tipi Piemme – dove la narrazione della breve vita di Vincenzo Bellini va sviluppandosi sulla base di una solida trama, accurata ricostruzione storica frutto di una meticolosa ricerca delle fonti, mentre viene affidato all’elegante ordito di suggestive invenzioni il credibile dipanarsi di emozioni e sentimenti.
Alto, biondo, con gli occhi azzurri, definito per la sua delicata bellezza il ”Cigno”, Bellini, marchiato com’è dal fuoco dirompente della passione per la Musica, è l’enfant prodige, la splendente meteora che scuote e travolge col suo eccezionale talento la scena del melodramma italiano.
E Luigi La Rosa, nel raccontarcene la storia, ancora una volta sfodera l’elegante sontuosità, la profonda limpidezza, la sapiente armonia della sua scrittura per farci coinvolti spettatori dei successi e delle ostili gelosie, degli amori travolgenti e degli affanni interiori, della fragile salute e della tormentata, intima, solitudine che hanno contrassegnato la vita del grande compositore, seguendo i passi di Bellini dagli inizi di Catania, passando per i duri anni di studio al Conservatorio di Napoli, per approdare ai Teatri templi della lirica di Venezia, Parma, Genova, la Scala di Milano, non dimenticando Londra e Parigi. In un singolare amalgama di atmosfere immaginate e di fatti realmente accaduti che la penna raffinata di La Rosa rende perfetto.
L’evento, organizzato dalla associazione “Arte&Cultura a Taormina”, presieduta da MariaTeresa Papale, vede la sponsorizzazione dell’Associazione Albergatori di Taormina, il patrocinio del Comune di Taormina, di Club Unesco di Taormina - Val dell’Alcantara e d’Agrò, la partnership di servizio del “Gais Hotels Group” e quella amicale con Piazza Dalì.
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