#Verdi di merda
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every election weekend I'm so so thankful that my immediate family shares my same political leanings. if I had to listen to Giorgia propaganda at the dinner table I think I would commit murder
#mio fratello: ok ti ho mandato i video di flavia carlini che distilla i programmi dei verdi e del PD. lol btw salvini merda#il fratello leghista del mio migliore amico frocio: [si compra il libro della Meloni solo per lasciarlo in giro per casa]
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ce n’ho abbastanza per comprarmi una bottiglia di vodka un chilo di arance un amburg il pane tondo una birra un pacchetto di marlboro. E poi mangio l’amburg col pane tondo tostato e bevo la birra e fumo la marlboro e poi spremo due arance con la vodka. E poi esco e incontro la più grande figa della mia vita con gli occhi verdi e le ciglia nere e la bocca rossa e le mani nervose e decidiamo cazzo di non fare nessun film di non scrivere nessuna stronzata di non recitare nessuna cagata e di non andare in campagna e di non occuparci della casa né della merda né dei capelli né dei comunisti. Io butto nel fiume il trench di mio fratello io compro i biglietti per la partita roma-river plate io raccolgo gli occhi nella spazzatura io accompagno mio figlio nel paradiso totale senza nessun pericolo né gas né elettricità né politica né bicchieri né coltelli né stanze di pavimento. E lei scompare come le ore e appare come le ore e me ne frego della pensione e me ne frego di morire me ne frego dei fascisti e dovunque mi sdraio sogno e ho sempre voglia di baciarla e gli alberi respirano e le nuvole di merda si spaccano e da dentro partono razzi luminosi e dovunque sono vivo e non ho nessuna paura né dei rinoceronti né dei serpenti né degli appuntamenti e butto via l’elmetto e esco dalla trincea delle spalle di piombo e mando affanculo tutti gli stronzi cagacazzi della terra e grido come un���arancia stellare e viaggio nella luce dell’ananas e cago cicche d’oro sulla faccia dei nazi-igienisti maledetti puliscicessi. Buttare via il tempo della vita a lucidare i bidè e conservare i bicchieri e sorridersi a culo sbarrato e invecchiare come i più stronzi prima di noi. Maledetti cagoni falsi e vigliacconi. lei apparirà. Bruciando i tampax dell’anima sanguinante. apparirà con gli occhi verdi e ciglia nere e bocca rossa anima luminosa come arcobaleno puro radice che spiega con tutta la chiarezza perché questa merda è merda e finirò di vivere la vita con la paura di vivere la vita.
Victor Cavallo - Ce n'ho abbastanza
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comunque oggi, andando ad iscrivermi a pilates con la mia amica, mi sono sentita come probabilmente si sentono gli scarafaggi quando vengono visti da persone impressionabili.
la mia amica è bellissima, non sto scherzando, non ho mai visto una ragazza più bella in vita mia, nessuna attrice o cantante riesce a farmi dire che lei sia meno bella di loro.
se mandasse foto sue a chi si occupa di assumere modelle, la prenderebbero immediatamente, anche se forse il fatto che a stento arrivi al metro e cinquanta potrebbe essere la sua unica pecca.
è magra, capelli setosi e lunghi, pelle perfetta senza impurità, ma ancor più perfetto è il viso.
prima la invidiavo da morire.
adesso invece la ammiro.
in ogni caso, mi sono sentita uno scarafaggio di canto a lei mentre ci iscrivevamo, perché il ragazzo alla reception ha dedicato tutta la sua attenzione a lei e a me quasi stava scordando di darmi il braccialetto per accedere in palestra.
stessa cosa anche l'istruttore di pilates, che le ha dedicato la sua piena attenzione e subito le ha preso il numero per aggiungerla sul gruppo whatsapp per gli allenamenti, si è messo a parlare con lei degli esercizi, e io intanto ho visto che l'ha aggiunta al gruppo e ha chiuso le app... stava letteralmente così concentrato su di lei che si era scordato di chiedere anche il mio numero, per il gruppo, e ho dovuto interrompere io la conversazione.
sia quello alla reception che l'istruttore mi hanno rivolto una sola breve occhiata iniziale prima di spostare al 100% il focus su di lei.
"pretty privilege" esiste eccome, altroché.
ed io mi sono sentita una merda, perché non stavo vestita strana, avevo i capelli freschi di parrucchiere ed ero anche leggermente truccata al naturale, quindi non c'era un reale motivo per cui avessero potuto reputarmi sporca o altro in confronto a lei.
a quanto pare, per avere gente più attenta a te devi essere più bella, più magra e più chiacchierona.
menomale che almeno una di queste cose la posso risolvere sul serio, quanto all'essere più bella posso semplicemente prepararmi meglio e di più (quando serve intendo, come faccio già), mentre al chiacchiericcio non credo di poterci fare qualcosa, perché non sono molto estroversa.
fatto sta che non mi sono mai sentita così di merda, mai le differenze tra me e lei sono state così evidenti prima, ma oggi pare volessero sbattermelo in faccia a tutti i costi.
non siamo uguali, non lo saremo mai, ma non posso farmene una colpa.
ho già chi mi ama e mi reputa perfetta, non ho bisogno di apprezzamenti da estranei, non è ciò che voglio dire.
ma il fare una distinzione così palesemente e prepotentemente marcata su come trattarmi perché non sono un 10/10 come lei mi ha lasciata un po' così, è stato strano e ingiusto onestamente.
non sono magra, ma sono alta, gambe lunghe, pelle quasi senza imperfezioni, capelli che ora amo e mi donano, so truccarmi benissimo, ho stile, un paio di tatuaggi disegnati direttamente da me... non mi manca nulla, che cazzo.
non ho un nasino all'insù, ma è letteralmente un naso normalissimo il mio, piccino e sistemato; ho le lentiggini, gli occhi verdi che anche mi piacciono molto nonostante la forma "hooded" non mi faccia impazzire; le guancia rosa, gli zigomi alti, le labbra sono rosee e grandezza nella media se non un po' carnose.
vado dall'estetista ogni mese per curarmi le mani e le unghie, ogni due settimane vado a farmi le sopracciglia, faccio il laser total body per rimuovere quel poco di peluria che mi cresce addosso e passo sempre la lametta per essere lucida e liscia, uso creme su creme e prodotti su prodotti per la pelle, il viso, i capelli, e in generale tengo molto all'igiene del corpo e dentale, quindi penso che il mio profumo e il mio bagnoschiuma a vaniglia facciano il loro ingresso prima della mia apparizione.
mi curo tantissimo, faccio di tutto per essere sempre bella sia ai miei occhi che a quelli degli altri.
a quanto pare questa ragazza mi oscura troppo, che ne so... fatto sta che a me non manca niente, perché perfino il mio fisico è stupendo se non guardo ai chili che devo ancora perdere.
è vero, parlo sempre una merda del mio corpo, ma cazzo va riconosciuto che faccio molto per farlo stare bene nonostante non mi soddisfi ancora.
un giorno mi ringrazierà invece di donarmi brontolii e mal di stomaco.
suppongo che fino a quel giorno dovrò sentirmi come uno scarafaggio di tanto in tanto, che dire...
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Mi girai verso Syd, appoggiando un braccio sullo schienale della sedia. «Sai cosa penso?»
«No, ma me lo dirai comunque.»
«Penso di capire le insicurezze di Lucas.»
Lui si accigliò. «Pensi che io…»
«Lasciami finire.»
«Penso di capirle, ma non so se sono d’accordo.» Il viso teso di Syd si rilassò un po’. Mi stava ascoltando. «Il fatto è,» feci una pausa cercando di afferrare bene ciò che provavo, «che la possibilità che qualcosa finisca terrorizza anche me. Ma non significa che non valga la pena di vivere il momento. E poi,» guardai nei suoi occhi verdi, «tu cambierai davvero, Syd. E lo farà anche lui. È la vita. Alcune persone ci stanno vicino solo un po’ e altre un po’ di più. Alla fine dipende da come prendi le cose, e se accetti quei cambiamenti nel caso tu voglia continuare a crescere insieme a lui. Merda, sembra una cosa che direbbe mia madre.» Syd sorrise un po’ e io continuai. «Davvero, non so come spiegarti. Tutto ciò che so per certo è che fa un male del cazzo se perdi qualcuno a cui tieni. Ma la cosa più bella è avere degli amici,» gli battei sulla spalla, «e un ragazzo a cui teniamo.»
Syd sollevò la mano, la appoggiò sulla mia spalla e strinse. «In questo momento non riesco nemmeno a pensare di non averti vicino, o di non stare con lui. Ma è ovvio, chi sa cosa porterà il futuro?»
Anyta Sunday
#me#frasi#citazione tumblr#frasi pensieri#frasi tumblr#citazione#citazione vita#frasi belle#citazioni
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89. (Vola)
Le ali collose d’asfalto
Era un pomeriggio impossibile
Era un caldo impossibile
Con le ali collose d’asfalto
Povera farfalla dove
Voleva volare la farfalla
Che è nata per volare
Non è solo madreperla
Non è solo polvere di corolle polvere di pittori
Non è
Solo un contorno tremulo
Ecco, solo un soffio nel vento
Ma con le ali impiastrate
Ali impasticciate
Il Paradiso è chiuso
Ci sono cartelli ovunque
Finestre chiuse, aria spessa
E lei che voleva volare
Pazza farfalla pazza
Ora ti scoppia il cuore
Ora
Fai il coleottero dai
Quelli verdi con la buccia spessa
Che giocano con la merda
Rotolano con la buccia spessa
Il liquido nella buccia croccante
Il fegato i polmoni
E tu stronza fatta d’aria
Vola vola va
Vola se ce la fai stronza
Vola.
Vola anche per me.
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Gioielli Rubati 295: Ezio Falcomer - Luca Gamberini - Patrizia Schettini Natrella - Francine Hamelin - Fazal Rahim Farahi - Ada Crippa - Mariangela Ruggiu - Filipa Moreira Da Cruz.
Il paradosso è lo scontro e la convivenza di merda e piume d’angelo, di pace e violenza, di orrore e sviluppo. Gioco di carta bifronte. Piangere e fottere. Il sangue donato in sacrificio a Dio. L’ossessione che esplode. Il desiderio che si fa sterminio. La rabbia su cui galleggia il potere, che genera rabbia che genera potere. I verdi pascoli in cartolina sul muro di un locale fumoso iniettato di…
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VERDI – VA’ PENSIERO
Va’ Pensiero, escrita em 1842, é uma das peças mais conhecidas e mais queridas do compositor italiano Giuseppe Verdi (1813-1901).
Grande parte da Itália estava sob domínio da ��ustria quando sua ópera Nabucco foi composta. A obra narra a história do povo judeu sob o jugo de Nabucodonosor, rei da Babilônia. Os acontecimentos históricos são usados como pano de fundo para uma trama de cunho político.
O coro Va’ Pensiero é o lamento dos judeus, escravizados e exilados de sua pátria:
“Vai, pensamento de asas douradas,
De nossa doce terra natal.
Vai e pousa nas encostas, nas colinas
……………………………………
Ó, minha pátria tão bela e perdida!
Ó lembrança, tão cara e fatal!”
A ópera, e o coro em particular, ganharam uma conotação patriótica naquela época difícil que precedeu a unificação da Itália. Mais de uma vez foi proposto que Va’ Pensiero se tornasse o hino nacional do país.
Verdi, muito querido como compositor e patriota, foi enterrado ao som de "Va Pensiero", cantado pelo povo que seguia o cortejo fúnebre.
Viva o Brasil!
Viva Israel !
Já não tenho 20 anos e vivi a minha vida, mas, enquanto o brasileiro e o povo Judeu, este último,que percorreu o mundo, tenho vergonha do que ocorre no meu país. Por isso, acolho o pedido da minha consciência de cantar ou ouvir o "Va Pensiero". Não só pela alegria patriótica que sinto, mas porque este dia, enquanto me dirigia ouvia está obra de Verdi que cantava 'Oh minha pátria, tão bela e perdida', pensei que se continuarmos assim, vamos matar o Brasil, nossa pátria na qual foi construída a história de Tiradentes e outros patriotas. E, se isso acontece, e está acontecendo a nossa pátria estaria verdadeiramente essa 'bela e perdida'!
Por: Fred Borges
Em homenagem aos que pensam e fazem por uma nação brasileira e judaica!
No dia 12 de Março de 2011, Silvio Berlusconi, quisesse ou não, teve que encarar a realidade. No Teatro dell'Opera di Roma se apresentava a ópera Nabucco, de Giuseppe Verdi, dirigida pelo maestro Riccardo Muti.
Como muitos sabem, Nabucco evoca o episódio da escravidão dos judeus na Babilônia, e o famoso canto "Va pensiero" é o canto do coro dos escravos oprimidos.
Na Itália, este canto é também o símbolo da busca da liberdade (nos anos em que a ópera foi escrita, a Itália estava dominada pelo império dos Habsburgo).
No Brasil temos Lula da Silva um ladrão, corrupto e também " mafioso", aliás temos muitos pontos em comum com a história da Itália; mãos sujas e corruptos não faltam as duas nações, e com o momento tão ímpar da escravidão dos judeus na Babilônia estas similaridades aumentam num deslocar de tempo e espaço histórico.
Uma parte da população brasileira está escravizada por altos impostos, outra pela escravidão estrutural e conjuntural dos "empregos de merda" que malmente e imoralmente pagam as contas, outra parte pela escravidão da ignorância e dos que ainda festejam os idiotas e imbecis que fazem ou promovem o Carnaval dos espertos e pelos espertos; ícones desta festa, principalmente na Bahia e no Rio de Janeiro com suas mansões e carrões, este " comunismo ou socialismo"cultural da Lei Rouanet" todo a população brasileira merece e deseja para si!
A letra do " Va pensiero" me fascina e também ao povo Judeu que agora luta contra o Hamas que o imbecil do Lula financia por meio da ONU, numa triangulação diplomática, diplomacia que serve ao governo " menor" , mas presta um desserviço a nação maior, nosso país.
A letra de " Va pensiero"
Vai, pensamento, em asas douradas
Va, Pensiero, sull'ali dorate
Vai, te coloca nas encostas, nas colinas
Va, ti posa sui clivi, sui colli
Onde eles cheiram quentes e suaves
Ove olezzano tepide e molli
Os doces ares da terra nativa!
L'aure dolci del suolo natal!
Ele saúda as margens do Jordão
Del Giordano le rive saluta
As torres de Sionne caíram
Di Sionne le torri atterrate
Oh minha linda e perdida pátria!
Oh mia patria sì bella e perduta!
Ó memória tão querida e fatal!
O membranza sì cara e fatal!
Harpa dourada dos profetas fatídicos
Arpa d'or dei fatidici vati
Por que isso muda no salgueiro que você pendura?
Perché muta dal salice pendi?
Reacenda as memórias em seu peito
Le memorie nel petto raccendi
Ela nos conta sobre tempos passados!
Ci favella del tempo che fu!
Ó semelhante de Solima aos destinos
O simile di Solima ai fati
Você desenha um som de lamento cru
Traggi un suono di crudo lamento
Ó, que o Senhor te inspire com um concerto
O t'ispiri il Signore un concento
Que ele infunda virtude no sofrimento!
Che ne infonda al patire virtù!
Que ele infunda virtude no sofrimento!
Che ne infonda al patire virtù!
Que ele infunda virtude no sofrimento!
Che ne infonda al patire virtù!
Virtude ao sofrimento!
Al patire virtù!
Letra de Nabucco, Act 3: "Va pensiero" (Chorus of the Hebrew Slaves) © Polygram Songs Musikverlag Gmbh, Wortreich Musikverlag, Super-gee Musikverlag, Seven Scores Musikverlag Gmbh, Bam Music Publishing Marcel Barsotti, Patterdale Music Ltd, Happy Musikverlag Gmbh Co Kg.
A música é uma lembrança de um tempo de opressão, de escravidão, escravidão que sofremos com a merda que sobra da festa e fezes republicana, das prisões arbitrárias, do Estado de Exceção não declarado que hoje vivemos, da prisão psíquica, manipuladora, emburrecedora de parte da população brasileira e em alguns estados, como a Bahia, uma prisão a céu aberto de mais de 99% da sua população.
Escravidão diplomática de Celso Amorim do Grupo de Puebla, sucessor do Foro de São Paulo, do globalismos, da esquerda estúpida, de sua esperta estupidez para o seus, seus companheiros, dinossauros políticos, Dinolândia cooptando meninos e meninas da população ribeirinha da Amazônia e de toda miséria do povo brasileiro.
Viva o povo Judeu!
Viva o povo Brasileiro!
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Tutta colpa di quegli occhi.
#tu#occhi#colpa tua#amore#ti amo#ti odio#odio#occhi verdi#addio#basta#addio per sempre#inizio una vita senza di te#sei una merda
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io il PD lo voglio prendere a mazzate perché mannaggia al Cristo di sinistra sti stronzi non c'hanno nemmeno il rosso della bandiera italiana
CHE CAZZO SIGNIFICA CHE PRIVATIZZATE L'ACQUA DIO PORCO CHE ABBIAMO VOTATO PER TENERLA STATALE FACCE DI MERDA
#io prossima volta voto verdi o la Bonino porcoddio#vaffanculo il PD porca madonna#ma sinistra dove e sinistra come#renzi pezzo di merda
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Quando mio fratello era al nido, quindi 16 anni fa circa, conobbi una bambina, una bimba biondina di soli quattro mesi meno di me, con i capelli a caschetto e gli occhi verdi simili ai miei. Erano l'unica cosa che ci accomunava. Eravamo diverse, fisicamente e caratterialmente.
Scoprii che suo fratello andava al nido con il mio e cosí diventammo amiche. Le nostre madri pure. I nostri papà anche.
La nostra amicizia con gli anni crebbe, ci vedevamo tutti i giorni, cenavamo spesso insieme, facevamo di tutto e l'una riempiva le giornate dell'altra, giocavamo a qualsiasi cosa. Ad esempio ci travestivamo e fingevamo di fare le grandi senza renderci conto che di lì a poco lo saremmo diventate e che a 15 anni avremmo voluto tornare bambine.
Con gli anni lei cambiava ed io anche. Nel 2016 mi ero un po' staccata da lei, mi sentivo troppo diversa. Però non litigammo mai per questo. Lei nel 2017 si fidanzó con un ragazzo che a me non piaceva, con cui sta tutt'ora, un ragazzo molto tossico che le imponeva delle cose che a me non sarebbero mai andate giù. Perciò lei inizió ad accantonarmi sempre di più ma nonostante ciò tutti i venerdi c'era la nostra giornata insieme.
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Ora ti racconterò di come la nostra amicizia è finita a causa di una sigaretta.
Era giovedi. Per la precisione era il 19 aprile 2018. Eravamo in prima e seconda superiore, eravamo uscite il pomeriggio e così decidemmo di cenare insieme, io avevo appena ricevuto la lettera che mandano a metà quadrimestre che avvisava della gravità di alcune insufficienze (infatti poi quell'anno mi bocciarono); avevamo comprato un pacchetto di sigarette, sai, le classiche cose che fanno le ragazzine di 16 anni, e così ne fumammo una, (io fumavo già dall'estate della prima superiore e i miei lo sapevano), sua mamma mandò una foto a mia mamma scrivendo "le seratine belle". Mia mamma si innervosí, perché giustamente vedersi sbattere in faccia che sua figlia fuma a sedici anni non è carino, e, soprattutto, era arrabbiata per le materie che avevo sotto. Così mandò mio padre a prendermi e il giorno dopo ci fu una litigata brutta tra mia mamma e la mamma della mia amica.
Sua mamma sputò merda sulla mia in modo da compromettere per sempre la loro amicizia. Per mia madre fu come un lutto, perse un'amica dopo 16 anni. Mia mamma la considerava come una sorella e ti giuro che io e mia madre a volte ne parliamo perché è una ferita che ancora brucia.
Ogni tanto la incontro in giro, sembra invecchiata di 10 anni dalla litigata con mia madre, ha la faccia imbronciata, come se quel giorno fosse morta un po' anche lei.
Io speravo che, nonostante le nostre madri avessero litigato, la nostra amicizia sopravvivesse. Ma così non fu, ci staccammo nel silenzio, nel silenzio più totale, senza spiegazioni, senza litigate, e la nostra amicizia morì insieme a un pezzo del mio cuore.
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Io non so se lei ad oggi pensa a ciò che è successo, se magari a volte le manco, se a volte le viene voglia di scrivermi e di vedermi. Credo però che lei non troverà mai una amica come lo sono stata io.
Per anni mi sono chiesta se fosse colpa mia, se fosse colpa del ragazzo che aveva nella sua vita o se semplicemente si fosse stufata di me. Non sono mai riuscita a darmi una risposta, ma spero che un giorno lei si liberi dalle catene in cui si trova e torni da me, o almeno, che torni a vivere.
Mi manca, mi manca ogni giorno e non so se mai tornerà.
So solo che io aspetto i suoi auguri di compleanno da settembre 2018.
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Ricevo da un mio amico siciliano di Messina:
Nelle scorse settimane, in un condominio adiacente a quello ove abito, sono stati installati un gruppo di pannelli fotovoltaici, tra le mie amare risate.
Per tale installazione è stata necessaria la presenza di una gru di dimensioni assai generose, gru che è dovuta intervenire nella zona per ben 2 volte; la prima per installare la struttura reticolare di supporto, la seconda per l'installazione vera e propria dei pannelli.
Risata amara resa più amara dalla posizione e dalla tipologia di installazione, installazione avvenuta su una terrazza condominiale ubicata in una posizione altimetrica inferiore rispetto ai condomini circostanti, condizione che pone ovviamente in ombra i pannelli FV.
Ancor più grave, i pannelli non godono di alcun orientamento sull'orizzonte, né verticale, né orizzontale; sono montati praticamente "coricati" e paralleli al piano, un assurdo rispetto alle prescrizioni fisiche.
Incuriosito, domando al "legittimo proprietario" di così elevata stortura, il costo di questa operazione. Soddisfattissimo mi risponde: "Nulla! Solo le spese per l'istruzione della pratica! Ed il condominio non si è nemmeno potuto opporre!". MAFIA! Penso e non dico, io!
Veniamo all'atto pratico; per muovere la gru indicata il costo è di 2,5 mila euro/giorno comprese le operazioni dell'operatore di movimento ed il supporto del vettore di trasporto materiali, la creazione dell'impianto elettrico è di, circa, 3 mila euro (dal piano V al piano terra), il costo secco e senza telaio in alluminio dei pannelli FV è di, circa, 3 mila euro per kWp installato, quindi 30 mila euro per 10 kWp! Ignoto il costo del telaio di supporto, ma non inferiore alle 5 mila euro, date dimensioni e posizioni occupate. L'impianto non sembra dotato di accumulo, quindi i costi dovrebbero terminare qui e siamo tra 40 mila e 50 mila euro per servire una sola famiglia nel pieno disprezzo della collettività e delle volontà individuali del condominio!
Alla precisa domanda: "Perché non lo hai fatto a tue spese?!", la risposta è stata ovvia: "A mie spese non lo avrei MAI fatto, costa troppo!".
Ecco le deficienze di una serie di norme dello Stato e di imposizioni della UE: a proprie spese il condomino non avrebbe MAI installato l'impianto, perché ritenuto troppo costoso.
Quindi, non diversamente dal superbonus di grillina memoria, lo Stato sovvenziona opere a costo della collettività e per la collettività non producono alcun vantaggio/ricchezza.
Se realmente l'installazione dei sistemi fotovoltaici/eolici fosse stata conveniente, nessuno avrebbe esitato nell'investire (non sarebbe stato un costo!) in tali opere, nella certezza di un ritorno a medio termine. La realtà dell'esperienza storica indica un tempo medio di 32 anni per il rientro dei costi secchi del solo impianto, senza il supporto di opere accessorie diverse, che possono ridursi a 27 anni se le installazioni vengono effettuate in aree particolarmente irraggiate (Sicilia/Sardegna) ed arrivare a 36 anni per aree come la Lombardia, il Piemonte, il Friuli, giusto per fare degli esempi. Osservando all'estero, in Germania o Regno Unito il fotovoltaico sarebbe del tutto inutile alla causa, con un fattore di capacità di appena il 6%!
La vita media della migliore serie dei pannelli FV non arriva a 30 anni, fermandosi addirittura a 22 anni, ma molti dei pannelli FV installati mostrano problemi già dopo i primi 10 anni di esercizio (in Germania una serie di pannelli da 4 miliardi di euro smise di funzionare dopo appena 2 anni dall'installazione).
Purtroppo queste spese gravano su tutti, Industrie in primis, alla voce ONERI DI SISTEMA, che pesano per oltre il 51% del costo della bolletta, e SPESE PER IL TRASPORTO DELL'ENERGIA, che pesano per un ulteriore 3% - 7% del costo della bolletta funzionalmente alla tipologia di contratto. E poi si fallisce tutti...
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La la la la la la la la La la la la la la la la
Dio mi salvi dalle commedie, dai cosplayer Da chi sposa la causa solo quando gli conviene Dai politici sempre più simili ad influencer Finché non candideranno loro direttamente
Da femministe suprematiste vs Le teorie degli incel, la lotta di gender Da polemiche su attori e doppiatori Che per darti i ruoli devono sapere con chi scopi
Dalla F word, la N word Che non cancellano il concetto, le shitstorm Politicamente corretto, sì, però Com’è che prima erano tutti Charlie Hebdo?
Dalle love story mediatiche, dalle attese messianiche Da cosplayer di cosplayer che manco hanno visto l’anime Da te che inizi col rap perché va tra i generi Ma poi ci molli come Phil Collins coi Genesis
La popstar con gli occhi lucidi per il decreto? Vade retro, ritorna dal tuo creator Emo senza emo, il Joker di Jared Leto Fluidi senza scambi di fluidi, un Purdi estremo
Da ‘sti rapper complessati che parlano di f*ghe 4L, 4L perché fanno quattro lire Il reggaeton in Italia è cultura, c’è chi lo dice Vado a sentire ed è lo stacchetto delle veline
Dio proteggimi da loro Da quelli che d’estate si commentano in spagnolo Dal logo per la foto per la promo per la F.O.M.O Da quelli che non vanno a tempo e hanno un bell’orologio
Dai rapper con il botox Dal biondo patriota, sui social si prodiga per noi Ma in realtà è il più merda come il Patriota in The Boys Vabbè, al massimo si scatena, tanto ambassador non porta pena
Dai ribelli per Mara Venier Dagli studenti dello IULM, della NABA, lo IED Da chi sbandiera i risultati e ha comprato gli stream E da chi è infame sulle carte ma fuck da police
Fa una diretta in centro, prende pure le botte Se ne torna contento che ha portato a casa il content A chi dice ti rode , a chi invece si espone Chi cerca esposizione bravo hai vinto il premio IG Nobel
Sì punk, fluid ma non siete i Pink Floyd Sembra cool e voi come avvoltoi Ra ra ra ra ra ra ra ra
Puoi essere qualcuno che non sei Ra ra ra ra ra ra ra ra È proprio un bel raduno di cosplay
Noi, loro e gli altri Da chi ti vestirai oggi? Ahahah Puoi essere quello che vuoi Perché se non c’è cultura non c’è appropriazione culturale
Dio ci salvi dall’ipocrisia Dal rumore di fondo E da chi sceglie solo le proteste monetizzabili, mhm Noi, loro e gli altri
Da cosa ti sei vestito oggi? Oggi che possiamo rivendicare di essere bianchi, neri, gialli, verdi O di essere cis, gay, bi, trans o non avere un genere Non possiamo ancora essere poveri
Perché tutto è inclusivo a parte i posti esclusivi, no? Oggi che tutti lottiamo cosi tanto per difendere le nostre identità Abbiamo perso di vista quella collettiva L’abbiamo frammentata
Noi, loro e gli altri Noi, loro e gli altri Persone
#sto pezzo avrei potuto scriverlo io#luridi#cosplayer#siete#finti#come#le#vostre#finte#battaglie#marracash#noi loro gli altri#rap italiano#Spotify
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avete solo la nebbia
L’altro giorno mi son svegliata prima e ho guardato fuori dalla finestra ed era grigio, per terra era tutto bagnato e la macchina era coperta di condensa(?), mi son detta “è brutto tempo”. Poi s’è svegliato lui e dovevamo uscire, ma gli ho detto è brutto tempo, lui guarda fuori e mi fa “no, c’è solo la nebbia”. Duh. In questa differenza di concezione del meteo c’è tutta una cultura fatta di abitudini, anche quelle dure a morire, e questa cultura ci ha formato carattere e ossa e stiamo qui a dire che la nebbia è una merda, ma invece se la mattina c’è nebbia è probabile che al pomeriggio esca il sole e guai a dire che è brutto tempo. Vedere per credere. E allora mi cade ogni sorta di fede nel dio del meteo e mi do al relativismo assoluto e se non si può dire che manco con la nebbia è brutto tempo allora non possiamo dire nemmeno che con la carbonara non ci va la pancetta ecco e niente parmigiano sulle linguine allo scoglio perdio. Io son piena di capispalla (per i meno avvezzi sono tutte quelle cose che si mettono addosso sopra i vestiti per coprirsi in genere dal freddo, tipo cappotti, giacche, mantelle, piumini etc), ne ho almeno una ventina tra cui almeno dieci cappotti, grigi, blu, cammello, neri, marroni, verdi, poi una pelliccia fucsia ecologica, un piumino nero, uno giallo, un giubbotto di jeans, uno peloso tipo pecora, uno anni 80 a quadri, insomma son piena e a dire il vero a me piace cambiarli e quindi ogni volta guardo fuori e decido in base al tempo, da questo punto di vista non è mai brutto tempo, è sempre il tempo giusto per uno dei miei capispalla. Per lo più li ho pagato un euro in posti segreti, ma in ogni caso se posso permettermeli io li prendo perché ho questo disturbo. Pensavo che se hai il motivo allora non è mai brutto tempo, è sempre il tempo giusto per qualcosa, ma vale anche per la nebbia? La nebbia è infida, ti confonde, ti leva le certezze, ti smarrisce e guidare nella nebbia è davvero angosciante, soprattutto quando è fitta e la strada non ha segnaletica orizzontale perdio. Però chiaro, anche la nebbia ha il suo perché, per esempio ti bagni anche se non piove. No, scherzo, la nebbia è romantica quando non ci affoghi dentro o quando non hai appena lavato i capelli o quando vai in giro vestita di nero di sera e cerchi di attraversare le strisce pedonali con le mani giunte in preghiera. Io son del sud e poi son di Roma e quando son finita qui che era novembre ho pianto tre settimane di fila e mi ricordo di aver detto a mio fratello “qui accendono i lampioni alle undici di mattina e mio fratello mi ha detto ja, daver???? E invece adesso sono un pesce con le ali, riesco a nuotare nell’aria come Godano. Per me era bello se c’era il sole e brutto altrimenti e invece qui il bello se c’è il sole non è una condizione ordinaria, allora devi imparare a nuotare nell’aria se vuoi vivere, piove? Fa niente kway e si va al concerto, c’è vento? Fa niente, non c’è davvero mai vento a dire il vero. Freddo? Ti ho detto di prendere un piumino serio butta sta roba da fricchettona perdio. Sole? Non ti abituare. Nebbia? Allora vuol dire che c’è il sole, fidati che questa non è nebbia, qui una volta era tutta nebbia invidia e mediocrità, adesso solo la nebbia è diminuita. Tutto questo per dire che quando ho detto oggi a Riccardo (nome quasi fittizio di un caro amico che vuole restare anonimo) che il brutto tempo è un concetto mentale e non esiste lui mi ha risposto che non è vero, è il bel tempo che ce lo siamo venduti ai cinesi e adesso ce lo rispediscono indietro in comodi blocchetti di felicità confezionati e stipati nei container e che noi ordiniamo online, non è vero questo l’ho detto io, lui mi ha detto che lo hanno arrotolato a mo’ di asta, sabbiato tutto intorno e ce lo stanno infilando nell’apposito orifizio. Ciao.
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A proposito di corsivo e scoprirsi dei vecchi di merda da giovani
Eh signora mia ai ragazzi non insegnano più il corsivo... e poi si finisce che scrivono "xkè".
Pure a me sta cosa del "xkè" stava sulle balle [1]. E il discorso sul corsivo me l'ha fatto ricordare e quindi nonostante probabilmente sia ancora un vecchio di merda per tante cose, sono meno vecchio di merda almeno su questa cosa di quando ero più giovane.
2 fatti:
farsi le pippe sul corsivo come "tipo di scrittura dal tracciato rapido che nasce dalla semplificazione delle scritture a lettere staccate" può avere un senso pratico. Ovviamente non ci si possono fare le pippe sui font. Signora mia, i ragazzi non sanno più scrivere in "Verdana bold new ellenic cast". Confrontatevi con quello che è il corsivo in cinese pensando o documentandovi come la gente nella quotidianità scriva in cinese.
non mi ricordo con esattezza dettagli e cazzi buffi ma hanno messo 2 AI a parlarsi e queste via via hanno ridefinito il protocollo di comunicazione introducendo tra le altre cose abbreviazioni come ottimizzazioni. [2]
Nessuno vieta di farvi piacere i libri in carta, i pennini, pensare che sia giusto che qualcuno vi allieti la vista sapendoli usare i pennini... passerà, in qualche maniera passerà come i cori russi la musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese.
È un po' pensare che la cultura sia un fatto di accumulazione, statica per altro, una forma di antiquariato che vi distingue, segnala chi siete e vi separa e crea barriere da chi non se lo può permettere e per mostrarlo fate pure la figura dei fessi che il corsivo "sviluppa le aree del cervello" che è irritante.
Pensare di poter accumulare tutto, di dare un valore assoluto a tutto il sapere è una forma di privilegio o una prigione e pensarsi un polymath dalla memoria infinita è un po' come pensarsi Batman. Pensare che usare la calcolatrice sia una debolezza è un po' come pensare che avere bisogno dello spazino sia una debolezza. Senza contare le implicazioni sociali che queste convinzioni hanno.
[1] poi si può parlare dell'opportunità di presentarsi a un colloquio di lavoro con vistosi piercing al naso o di scrivere "xkè" sempre in un'email di lavoro e questo discorso scivolerà velocemente verso "portava la minigonna, se l'è cercata" per poi spiaggiarsi su "non te lo ha mica prescritto il dottore di tingerti i capelli verdi" o "non mi riguarda perchè io scrivo `perchè` perchè mi sento uno schiavo migliore"
[2] a proposito di cervello, chiaramente le AI avevano un solo "mezzo" di comunicazione e quindi non c'era bisogno di un sistema efficiente di "mapping" tra parlato e scritto e in alcune forme contratte da ggiovani questo criterio di ottimizzazione non è sempre rispettato. Ma per dire questo mapping nel cinese è tutt'altro che efficiente.
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48. (Morning in the club)
Non era quello che voleva, checché ne avesse pensato. Gli odori si mescolavano. Quello dei fondi di caffè. L'odore del fumo sulle tende. Ancora non era andato via e a quest'ora del mattino e così stantio dava fastidio. L'odore dei liquori mescolato a quello del detersivo. Non era romantico. Era un lavoro di merda, e il fatto che non fosse a casa sua, a lavare piatti, non lo rendeva diverso. Almeno dopo un po' che si faceva. Diventava tutto uguale, anche il club. Persino i sogni di giorno erano diversi, piatti sporchi da lavare nell'acqua fredda. C'era una fettina di limone strizzato. Le faceva pena. Doveva strofinarsi la fronte, ma con l'unghia si prese l'occhio e cominciò a lacrimare. Lacrimava parecchio, lacrime asciutte senza dolore dentro, ma cazzo non riusciva più a vedere bene il bicchiere che aveva in mano. Allargò l'occhio per cercare di mettere a fuoco. La sera si ricordò di questo fatto. Certo che era efficiente. il suo corpo era efficiente. Freddo, distaccato, ma anche partecipe. In un certo senso appassionato. C'era un problema e l''occhio aveva fatto. Lei aveva fatto. Uscì sul balcone. Aveva smesso di piovere. Si chinò a guardare le piante, mai verdi abbastanza. Sul travertino del parapetto c'erano delle bolle d'acqua che stando dritta non aveva notato. Sfocò l'occhio. Un'altra volta. Sulla bolla, ci voleva attenzione per notarlo, galleggiava un piccolo filo di polvere, di granelli infinitesimi e neri. Sembrava un decoro. Pensò ai suoi tatuaggi. Sembrava un quadro, quel filo sulla bolla. Ci stava bene. Un ghirigoro, una lettera araba. Corse a prendere la digitale, prima che il sole lo asciugasse. Lo portasse via. Che a volte bastava una cosa come quella a salvare una giornata.
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