#Vallardi A.
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careful-disorder · 2 years ago
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Pisanello, Drawing of the Codex Vallardi
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Il peso della vergogna: un romanzo che intreccia segreti di famiglia e storia nazionale. Recensione di Alessandria today
Due donne, un'eredità oscura e il coraggio di rompere il silenzio
Due donne, un’eredità oscura e il coraggio di rompere il silenzio “Il peso della vergogna” di Serena McLeen, edito da Antonio Vallardi Editore, è un romanzo straordinario che ci guida attraverso i drammi familiari e le ombre del passato, intrecciando le storie di due generazioni di donne legate da un segreto inconfessabile. Ambientato tra il fascismo e l’Italia contemporanea, il libro invita il…
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weirdlookindog · 2 months ago
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The Spectre
illustration from Giuseppe Vallardi's 'Trionfo e danza della mort', 1859
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libriaco · 1 year ago
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Ombra, fatina mora
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È la medesima che, quand'è sera, un suo pulviscolo sparge leggera e con un turbine di neri fiocchi ai bimbi stanchi fa chiuder gli occhi!
A. Rubino, Finestra Aperta, Vallardi, Milano, 1937. Portato a nuova vita da Edoardo Mori. Il disegno è dello stesso Rubino.
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crazy-pot-pourri · 3 months ago
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[Books] Mistero a Notting Hill (Robert Macdonald #13) di E. C. R. Lorac
Titolo originale: Bats in the Belfry (Robert Macdonald #13) Autore: E. C. R. Lorac Prima edizione: 1937 Edizione italiana: traduzione di Nicola Ferroni (Vallardi – I Classici del Giallo della British Library, 2024) Continue reading [Books] Mistero a Notting Hill (Robert Macdonald #13) di E. C. R. Lorac
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afnews7 · 3 months ago
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Rivista Tintin Vallardi in Italiano: nuovo inserimento
Il Console Onorario del Regno di Syldavia in Taurinia è lieto di segnalare che è stato inserito il numero 8 del 1955 della rivista Tintin edita da Vallardi su: https://www.afnews.info/w22/syldavie-taurinie/tintin-italia/ Piano piano finirò di mettere in linea tutti i numeri, come promesso, sorte permettendo, naturalmente. Buona lettura!
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paoloferrario · 7 months ago
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Vercellese Michele, Bianchi Claudia, Tutta la filosofia. I programma completo, Vallardi, 1996/2024
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manuelbazar369world · 7 months ago
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alemicheli76 · 10 months ago
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Il peso della vergogna, Serena Mc Leen, Antonio Vallardi Editore. A cura di Barbara Anderson
Quando non ci saremo più che cosa lasceremo in eredità alle nostre famiglie e al mondo?I guadagni accumulati dopo anni di duro lavoro e sacrifici, la casa in cui abbiamo vissuto e conservato le memorie di una vita; come se fosse una preziosa teca di cristallo esposta nel museo dell’esistenza.Eppure quella più importante sarà l’eredità morale che lasceremo indietro: quell’eredità preziosa e…
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magdaladi · 10 months ago
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DANSHARI
COSA VUOL DIRE DANSHARI? IL MINIMALISMO GIAPPONESE.   “Coltivare il minimalismo e non adombrare l’anima con inutili oggetti è la filosofia del danshari”.WA – La via giapponese all’armonia Laura Imai Messina (Vallardi editore).  “Danshari 断捨離 significa “gettare via le cose vecchie per far posto a quelle nuove”. I tre kanji che compongono questa parola non a caso sono:断 = rifiutare捨 = buttare via離…
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Persone che pensano in grande, storie di chi ce l'ha fatta
(di Patrizia Vacalebri) MAX CORONA – PERSONE CHE PENSANO IN GRANDE (Vallardi, 208 pagine, 18 euro) – La curiosità di Max Corona, autore, produttore e voce di Storie di Brand e Brandy, due dei podcast italiani di maggior successo, è stata sempre quella di capire come quel tale imprenditore sia riuscito a raggiungere l’apice del successo. Da sempre appassionato di storie, curioso e attratto da ciò…
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monicadeola · 2 years ago
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Marie Kondo, una che è diventata miliardaria dicendoci che il solo modo per essere felici era svuotare le case dal superfluo, quindi da tutto, e tenerci solo calzini, mutande e pentole (via pure i libri), s’è arresa all’entropia, persino lei accumula vestiti e libri e beni superflui agli angoli delle stanze, sotto i letti, dentro i tappetti, e non stira, e non piega, e non ripiega. I figli (tre) le hanno strapazzato le priorità, accorciato le giornate, stremato le energie, e così dominare il caos non le importa più, o meglio le importa ma lo fa in modo diverso, non più esiliandolo, ma sedendocisi sopra, dentro, affondandoci con piacere come facciamo tutte, tutti. Ha detto che la sola cosa che conta per lei, adesso, è passare più tempo con i suoi bambini, e lo ha detto presentando il suo prossimo libro, che smentisce il precedente, il best seller del 2018 (Il magico potere del riordino, Vallardi), che il New York Times recensì come il manuale di un miracolo alla portata di tutti, un Vangelo. Adesso ha cambiato idea, e la sua nuova filosofia è il Kurashi, e cioè una più serena accettazione del disordine (il libro si chiama Marie Kondo's Kurashi at Home: How to Organize Your Space and Achieve Your Ideal Life): un italianissimo compromesso, una mediazione tra l’ossessione minimalista e la compulsione accumulatrice.
Ricorderete il momento in cui Marie Kondo, guru senza averne l’aria, piombò nelle nostre vite dicendoci che per essere felici avremmo dovuto rinunciare al superfluo, appallottolarlo e buttarlo via, senza pietà, in spregio alla nostalgia, al feticismo, all’animismo, e, una volta compiuto il grande repulisti, avremmo dovuto seguitare a mettere in ordine i pochi beni materiali essenziali rimasti. Era quattro anni fa, prima del Covid, prima che quello che rimaneva della spensieratezza andasse perduto per sempre, irrimediabilmente. Le fake news godevano di robusta salute, e il pensiero magico anche: eravamo già creduloni abbastanza da credere che una trentaquattrenne giapponese avesse trovato la chiave della felicità e che quella felicità fosse metterci a sistemare cassetti. Ci piacevano ancora le favole felici, le buonanotte per bambine ribelli, certo, ma soprattutto i manuali per rivoluzioni morbide, private, individuali. L’ambientalismo era meno impegnativo, e ci eravamo accomodati nell’idea che per far bene al mondo era sufficiente far bene a casa nostra, al nostro divano, al nostro comodino. E infatti arrivò lei, candida, pulita, precisa, pettinata, forse ignifuga, e ci disse che campavamo di eccessi, che vivere circondati da oggetti che ci ricordavano il passato, oltre a far polvere, ci ancorava al passato, ci ingrigiva, ci destabilizzava. Lei propose di tirare fuori e giù tutto e interrogare ogni fantasmino, ogni lettera, ogni disco, ogni libro, tenerlo stretto e capire, in pochi minuti, quali vibrazioni ci restituiva, e procedere a eliminarlo se quelle vibrazioni erano negative. E ci convinse. Tutti abbiamo almeno un amico o un’amica che ha applicato il manuale di Kondo ed è venuto anche a dirci di essere diventato migliore, più sensibile, più profondo, più spirituale.
Finché il mondo s’è chiuso in casa per il Covid e gli oggetti sono diventati importanti, animati, vivi, amici, ed è diventato ancora più importante ridefinire gli spazi, ricavarne di nuovi e ulteriori dentro appartamenti diventati angusti, perché da che erano dormitori si sono ritrovati a essere piazze e uffici e ristoranti. E le priorità le abbiamo ridiscusse tutti e all’essenziale, visibile o invisibile che fosse, ci abbiamo dovuto puntare tutti, dopo un anno di galera collettiva forzata, e così come lei ci dimetteva dagli oggetti, noi ci siamo dimessi dal lavoro, dalle relazioni tossiche, dalle città inquinate – o almeno ci abbiamo provato. E siamo diventati (un po’ più) radicali, così come lei voleva che lo fossimo, mentre lei s’è ammorbidita, e lo ha fatto da madre, sapendo che questo è un mondo che non perdona chi cambia idea, a meno che non lo faccia in nome dei figli, perché questo è un mondo che i figli li ritiene incompatibili con l’assoluto.
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queerographies · 3 years ago
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[RuPaul e le altre][Tom Fitzgerald][Lorenzo Marquez]
Una guida definitiva al mondo di RuPaul's Drag Race e al suo impatto sulla cultura contemporanea.
Drag Race non è solo il programma televisivo più queer che si sia mai visto, è anche un gigantesco fenomeno culturale e un museo di storia artistica e sociale: quasi ogni aspetto del reality che ha consegnato l’arte del drag al grande pubblico si ispira infatti a una qualche tradizione, evento storico o personaggio leggendario della comunità LGBTQ. RuPaul e le altre ricostruisce queste fonti nel…
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libriaco · 11 months ago
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Che dolore!
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Una pagina lacerata causa dolore in chi l’osserva: se riparata col nastro adesivo e danneggiata da una banda chimica marroncina solleva un effetto ben peggiore: una sorta di ripugnanza, di nausea invincibile.
A. Castronuovo, Dizionario del bibliomane, Palermo, Sellerio, 2021
Immagine dai miei scaffali: Pagina del dizionario "Il Novissimo Melzi", Milano, Vallardi (s. d. ma circa 1950)
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thebeatifulones · 2 years ago
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afnews7 · 6 months ago
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Rivista in italiano Tintin di Vallardi: ecco il numero 7 del 1955, da leggere on line
Il Console Onorario del Regno di Syldavia in Taurinia, Italia è lieto di annunciare che è ora disponibile anche il numero 7 del 1955 della rivista Tintin pubblicata da Vallardi. Si trova qui: https://www.afnews.info/w22/syldavie-taurinie/tintin-italia/ La password d’accesso va richiesta a [email protected] tramite l’apposito modulo: click qui. Buona…
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