#Tullio De Piscopo
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recliningbacchante · 1 year ago
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koufax73 · 4 months ago
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Pino Daniele: basta 'na jurnata e sole #sottotraccia
Come da tradizione (recente) dedichiamo agosto alla lettura: per il 2024 abbiamo deciso di ripubblicare una serie di pagine tratte dal volume “Italia d’autore” (Arcana, 2019), dedicato ai grandi cantautori che hanno fatto la storia della musica italiana Pino Daniele nasce a Napoli il 19 marzo 1955: non dovrebbe fare il musicista, in teoria, perché si diploma in ragioneria. Ma sarebbe un notevole…
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c-40 · 9 months ago
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A-T-4 052 Primavera
It's the spring equinox so I'm sharing everyones favourite Neapolitan drummer Tullio De Piscopo and a track that could almost be used as shorthand for the Balearic sound (It was also played in Chicago), Stop Bajon (Primavera). It still sounds great
There's nothing I could say about this record that hasn't been said a thousand times already so here's an interview with Tullio De Piscopo https://www.redbullmusicacademy.com/lectures/tullio-de-piscopo
and from 1984
Tullio De Piscopo - Stop Bajon (Primavera) that's Don Cherry playing the trumpet
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thousandisthemaximum · 2 years ago
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5 sample per festeggiare Tullio De Piscopo
https://www.dlso.it/site/2023/02/28/tullio-de-piscopo-sample/
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talkativeobserver · 10 months ago
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Stop Bajon, Acqua e Viento (1983), Tullio De Piscopo.
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Tullio de Piscopo - Stop Bajon One of my favorite tracks ever!
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diceriadelluntore · 1 day ago
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Storia Di Musica #354 - Astor Piazzolla, Libertango, 1974
Nello stesso anno in cui in Brasile Jorge Ben iniziava la sua rivoluzione della musica del suo paese, nei territori dei cugini argentini si consumava il più famoso degli assassini musicali (premetto subito in senso simbolico). Fu però un delitto che non portò alla fine, ma alla rinascita e alla rivoluzione di uno mondo magico ma dalle regole ferree, fiero del suo conservatorismo: il tango. Oltre che musica e il più sensuale dei balli, il tango è poesia e cultura. Nessuno sa perchè si chiami tango (dal latino tangere, io tocco) solo che nacque agli inizi del ‘900 nella zona di Rio de la Plata, diffondendosi inizialmente in Uruguay e Argentina. Nella prima metà del secolo, dal punto di vista musicale, il tango si sviluppò come musica da orchestra e canto, con figure leggendarie, come quelle di Carlos Gardel, eroe nazionale argentino (anche se i maligni sostengono che fosse uruguaiano), Roberto Goyeneche o Carlos José Pérez. Il la musica e il canto, malinconico, emotivo, teatrale modellò il genere. Uno che però non amava tanto le fissità musicali fu Astor Pantaleon Piazzolla. Figlio di genitori italiani, Piazzolla visse i primi 16 anni a New York. Studia musica e direzione d’orchestra. Si trasferisce nella seconda metà degli anni 40 in Argentina, dove diviene un virtuoso del bandoneon, lo strumento inventato da Heinrich Band nell’800 e divenuto il principe delle orchestre di tango, che per caso arriva in Argentina al seguito dei marinai tedeschi, che lo tenevano sulle loro navi ad allietare i durissimi e lunghissimi viaggi transoceanici.
Piazzolla era affascinato dall'idea di fondere elementi della musica jazz alle strutture del tango. Fu un parto difficilissimo: ritornò a fine anni '50 a New York prontissimo a diventare musicista di colonne sonore, ma in quel momento la musica era in fermento per la rivoluzione del jazz che Kind Of Blue di Miles Davis e poi il nucleo del free jazz di Ornette Coleman stavano portando. Finì senza un soldo e solo per la generosità di un editore musicale che gli pagò un anticipo su una delle sue canzoni più famose (e che ritroveremo tra poco) ritornò in Argentina. Qui però un infarto lo segna profondamente, tanto che tramite alcuni amici si trasferisce in Italia. Ed è proprio qui, nella culla della sua famiglia, che inizia la rivoluzione: registrò nel 1974 l’album che lo fece conoscere al mondo interno.
Libertango, dall’unione tra libertad (in questo caso espressiva) e tango. Registrato a Milano con una favolosa sezione d’archi diretta da Umberto Benedetti Michelangeli, ma soprattutto con l’innesto di una sezione ritmica di chiara matrice jazz composta dal basso elettrico di Pino Presti e dalla batteria di Tullio de Piscopo, il disco ridisegna il tango, che attraverso le dissonanze del jazz, l’innesto di strumenti elettrici e una nuova idea compositiva diviene Tango Nuevo. I puristi ovviamente gridano allo scandalo, e definiscono Piazzolla el asesino del tango. Persino Borges se ne risentì, e si dice che lo chiamasse Astor Pianola. Fu persino accusato di non essere mai stato argentino, un camorreno, per le sue origine italiane. Ma poco possono le critiche contro la sensualità e dal forza di Libertango, meravigliosa, famosa per l’innumerevole quantità di usi cinematografici e pubblicitari (per esempio, nella pubblicità della Vecchia Romagna, prima del penoso remix di David Guetta). Vi aiuto a capire le differenze: confrontate la sua musica con quella che accompagna una delle scene più famose del cinema degli ultimi 30 anni: quando Al Pacino in Profumo Di Donna balla il tango, si muove sul ritmo di Por Una Cabeza, uno dei classici di Carlos Gardel: il titolo, Per Una Testa in senso letterale, è l'equivalente del nostro Per Un'Incollatura, ed è una brano che gioca sulla metafora della passione del protagonista per le corse dei cavalli comparata per la sua passione per le donne. Piazzolla sciorina partendo da Libertango la sua idea nuova in altri 6 momenti: Meditango, Undertango, Violentango (clamorosa), Novitango e la conclusiva Tristango. A legare il tutto una toccante e magnifica elegia al padre, Adios Nonino, dedicata al padre morto improvvisamente (Nonino era chiamato il Padre, Don Vicente Piazzolla, e in Argentina l’immigrazione italiana ha di fatto sostituito l’abuelo\a spagnolo con nonino\a dall’italiano nonno\a riferito in senso reverenziale alle persone anziane); scritta nel 1959, è la canzone la cui vendita dei diritti gli permise di ritornare in Argentina da New York, viene ripresa e ridisegnata secondo il conjunto electrico del Tango Nuevo, con una forza espressiva ed emozionale senza pari.
Il disco, un successo per la piccola etichetta Carosello che lo sopportò, proietta Piazzolla ai vertici della musica internazionale. Di lì a poco collaborerà con grandi del jazz, dirigerà intere orchestre e spedisce il tango in una dimensione nuova ed internazionale, e che rivitalizzerà il genere, fino alle ultime evoluzioni, tipo i Gothan Project, paladini del tango elettronico. Piazzolla dimostra come è possibile difronte ad un bivio, scegliere una strada pericolosa, rischiosa, ma che può portare a risultati grandiosi. Nel rispetto di se stessi, anche della tradizione, ma che non si ferma davanti alla difficoltà. Che sia di augurio per chiunque legga queste righe.
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acquaconlimone · 24 days ago
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Ti accingi a spegnere la radio perché devi uscire e parte "Stop Bayon" cantata da Tullio De Piscopo ma scritta da Pino Daniele... e che fai esci lo stesso?
No.
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klimt7 · 1 year ago
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Chi tene 'o Mare
PINO DANIELE, JAMES SENESE
TULLIO DE PISCOPO, TONY ESPOSITO
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gcorvetti · 9 months ago
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Incontri speciali.
Quando ero adolescente e andavo all'uscita dell'istituto d'arte per incontrare amici e discutere di svariate cose musica, arte e ragazze, per lo più, in quel periodo conobbi Spock ma c'era con lui questo ragazzo mauriziano Frederick che portava con se sempre le bacchette e tamburellava continuamente ovunque gli capitava. Con Freddy poi abbiamo suonato, ci siamo divertiti tanto, ricordo che fece parte degli Scarecrow (la band formata da me e il mio compagno di banco) ma che suonava anche con altre band. Dopo il servizio militare mi invitò a suonare con gli Insanium perché serviva un chitarrista ritmico, ma non restai perché il chitarrista solista era troppo prima donna e non mi piaceva, lui si dispiacque un pò, ma pazienza, siamo sempre restati amici e ci siamo sempre incontrati nei concerti e nelle serate fino a quando lui si trasferì a Napoli per studiare alla scuola di batteria di Tullio de Piscopo. Adesso Freddy è un cazzo di super batterista professionista che insegna e suona con una super band elettro swing. Ci siamo rivisti oggi grazie a Spock che ha combinato l'incontro cercando di incastrare le sue cose e quelle di Fred, io non faccio niente quindi non faccio testo. Siamo andati nella sua sala prove dove insegna, un garage insonorizzato con due batterie e tre pile di rullanti che da terra arrivano al soffitto, e nel garage accanto che lui chiama officina c'erano almeno altre 7 batterie e un'infinità di aste e piatti, percussioni e altra roba. E' stato fantastico ricordare i vecchi tempi, parlare delle esperienze vissute e naturalmente suonare un pò, c'è un basso del cavolo e abbiamo improvvisato dei brani così tanto per, poi abbiamo fatto un duetto di batterie anche se io sono decisamente arrugginito e lui è troppo bravo, insomma un paio di ore passate con un amico che non vedevo da almeno 30 anni, ci siamo salutati con la promessa che la prossima volta che vengo a Catania ci becchiamo per una cena o qualcosa di più, anche perché da li a poco arrivava un allievo e dovevamo comunque andare. Mi ha fatto un immenso piacere vederlo e constatare che è diventato un mostro di batterista. Purtroppo nei video del canale della band non ci sono video con lui, ma nel promo si vede quel negro, come lo chiamavamo ironicamente, sono contento per lui e porterò i suoi abbracci con me, vai Freddy.
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imgianluca · 1 year ago
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sayitaliano · 2 years ago
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I love 80s music, so 13?
I love 80s too! I'm an oldie lol
13:One of your favorite 80’s songs Let me mention one song that is actually close to the 90s this time (1989): Almeno tu nell'Universo by Mia Martini. In exchange for this, I'll mention some artists worth checking out: Righeira (eg. L'estate sta finendo), Matia Bazar (eg. Ti sento, Elettrochoc), Eros Ramazzotti (eg. Una terra promessa), Loretta Goggi (eg. Maledetta primavera), Tullio De Piscopo (eg. Andamento lento -amazing drummer alert!!), Toto Cutugno (eg. Una domenica italiana), Marco Ferradini (eg. Teorema), Raf (eg. Cosa resterà degli anni 80)...
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trukqsofficial · 3 months ago
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Stop Bajon - Club Mix | Tullio De Piscopo
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jeanettestellamarina · 5 months ago
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Tullio De Piscopo - Andamento lento
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micro961 · 7 months ago
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AdriaCo: “Un’altra favola”
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In radio il nuovo singolo dell'artista romano, estratto dal nuovo album “Collezione di arretrati”, previsto per il prossimo autunno
«Durante l'ultimo anno di università, attraversai un periodo di crisi profonda, avevo avuto un minuscolo assaggio della vita che volevo avere, un primo fallimentare progetto di band e un'improvvisa e inaspettata esposizione a un pubblico più grande tramite l'apertura a un concerto di Elisa riservato ai suoi fans. Al termine di quella serata, una talent scout venne a chiedermi del materiale. Tornato alla mia vita quotidiana, fatta di esami e una tesi di laurea da scrivere, mi sentivo schiacciato dal peso della responsabilità e scisso interiormente tra l'aspettativa che sentivo su di me e quello che invece era da sempre il mio sogno e la mia vocazione, ma alla quale avevo lasciato sempre poco spazio.» AdriaCo
Il nuovo singolo di AdriaCo è "Un'altra favola", un inno idealmente dedicato agli idoli pop a cui un giovane può fare riferimento, immaginando ingenuamente la propria carriera futura. La sensazione costante di non poter mai avere una vita altrettanto fortunata e di essere in ritardo sulla tabella di marcia permea il testo, costellato di frammenti di conversazioni che hanno dato ad AdriaCo il coraggio di intraprendere un percorso di studio nella musica a 24 anni.
L'arrangiamento del brano si ispira al mondo pop-rock degli anni '90, con un tappeto di pianoforte e chitarre che crea un'atmosfera nostalgica. Il testo, con il suo flusso di coscienza, contribuisce a creare un ritmo serrato, caratteristico di tutto l'album “Collezione di arretrati”, in uscita il prossimo autunno, di cui “Un altra favola” è la traccia di apertura.
Il videoclip del singolo è frutto della collaborazione con alcune studentesse dell'Istituto Cine-TV Roberto Rossellini di Roma, che hanno animato le grafiche create da Matteo Lucibello in un coinvolgente lyric video di prossima pubblicazione.
Credits Testo: Adriano Meliffi Musica: Adriano Meliffi con contributi di Valerio Passi Voci e glockenspiel: Adriano Meliffi Chitarre: Valerio Passi Pianoforte, tastiere, synth bass, sound design: Alessandro Passi Batteria e percussioni aggiuntive: Bernardino Ponzani Recording: Studio Miriam (batteria, pianoforte e voci), Emanuele Luigi Andolfi (voci aggiuntive), Eulalia (chitarre e tastiere) Mix: Marco Federico Master: Matteo Gabbianelli (kuTso Noise Home)
Adriano Meliffi, in arte AdriaCo, nasce a Roma nel 1990. La musica classica è stata una fonte di ispirazione, le sue canzoni infatti si allontanano spesso dalla forma convenzionale e dalle armonie più comuni nel pop. Nel corso degli anni ascolta artisti molto diversi tra loro, dal mondo alternative al mainstream e spaziando dal rock, al pop, al cantautorato italiano e internazionale, fino al progressive, al soul, all'elettronica e alla world music. Da questo background eterogeneo deriva uno stile eclettico e difficilmente classificabile. A 19 anni inizia a studiare canto moderno e fonda la band Chimestorm. A 24 anni, dopo una laurea in Scienze Naturali, intraprende il corso di diploma in canto al Saint Louis College of Music, approdando infine all'insegnamento in diverse scuole di musica romane. Negli anni di formazione, entra in diversi progetti tra cui i cori Le Mani Avanti e Flowing Chords e la rock band VEMM. Prende parte inoltre come corista a diverse produzioni, collaborando tra gli altri con Diodato, Roy Paci, Arisa, Beppe Vessicchio, Tullio De Piscopo, Shorty, Ainé, Noemi, Serena Brancale e Achille Lauro. Dopo essere stato selezionato due volte per aprire il raduno-concerto della cantante Elisa al Viper di Firenze (2012 e 2015), avvia il progetto solista, inizialmente chiamato ACo, cominciando a pubblicare online alcune demo e sperimentazioni, registrando voci e tastiere, campionando suoni e avvalendosi di volta in volta di collaboratori per completare gli arrangiamenti. Nel 2016 rilascia su YouTube la playlist ACo(ustic), registrata live presso il Village Recording Studio, che raccoglie l'esperienza di quegli anni in formazione acustica nei club di Roma e anticipa alcuni dei brani successivamente ripresentati in versione elettrica. Nel 2017, dopo l'anteprima live all'Auditorium Parco della Musica, esce il primo EP, chiamato (N), sempre registrato al Village Recording Studio, contenente sei brani originali, arrangiati con una nuova band e cantati insieme ad amici cantanti. Sono stati realizzati videoclip per i due singoli “Pure Feelings” e “Tempelhof”. Dal 2020, inizia a lavorare sul suo primo vero e proprio album, “Collezione di arretrati”, un lavoro fortemente autobiografico, che racconta l'evoluzione e la crescita avvenuta negli ultimi 10 anni, affrontando il tema dell'ansia e delle sfide che un giovane adulto affronta nel trovare il proprio posto nel mondo, tra università e progetti di vita, fino ai recenti cambiamenti, l'uscita dal nucleo familiare, il trasferimento a Garbatella e le difficoltà del progetto ACo. I numerosi stop legati alla pandemia e al rinnovo totale della formazione, offrono l'occasione per un “restyling” del progetto, che cambia nome in AdriaCo.
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hipsteritalia · 8 months ago
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COCO LZY
presenta
VOGLIO ANDARE VIA
Koala Records
GUARDA IL VIDEO
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Voglio andare via è il nuovo singolo di Coco Lzy. Il conduttore radiofonico ritorna alla musica dopo 48 anni con un brano romantico ed energico in cui affronta il disagio di vivere in un paese con tante ingiustizie e disparità sociali.
Coco Lzy e un portatore di handicap, impegnato in battaglie sociali da sempre.
Questa ballad incrocia hip hop e indie ed il testo ci racconta una storia legata alla vita quotidiana.
Il ritornello voglio andare via nasce da una reale esigenza di scappare non solo da città grigie e caotiche ma da una vita diventata difficile e insostenibile per tutte le fasce fragili della nostra società.
Questo brano fa parte di un nuovo ambizioso progetto " La radio a teatro " che Coco Lzy vuole portare in tutti i teatri d'Italia nella stagione invernale.
Il nuovo singolo "Voglio andare via" sarà promosso durante l'estate con eventi e show radiofonici.
Il video, girato sulle suggestive spiagge della provincia di Catania alle pendici dell’Etna in Sicilia, cattura perfettamente l'energia vulcanica che le permea, conferendogli una bellezza unica ed emozionante
Il testo
Autore; Lazzaro Cocomazzi
CAMMINO PASSEGGIANDO SULLA SPIAGGIA INCONTRO GENTE QUALCHE SERPENTE CHISSA’ COSA HA IN MENTE, OVUNQUE VADA ENTO IN GIRO LA STESSA COSA DA UN CONOSCENTE DA UN MIO PARENTE EH, ANCHE SENZA FOLLOW SONO PRONTO AL DECOLLO, PRONTO A TIRAR Giù PIPPO BOOM DAL PIEDISTALLO SENZA FRETTA CORRO FUMANDO UN ALTRO PORRO, E VOGLIO ANDARE VIA perché A VOLTE QUI è UN HORROR!
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LASSU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE C’E IL BLU
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LAGGIU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE SEI TU
D’ESTATE AMICA FRIGGO PROPRIO COME FOSSI UN POLLO IO VOGLIO ANDARE VIA , VOGLIO FUGGIRE DAL CONTROLLO, IO NON COMPRO FOLLOW IO NON COMPRO BOLLO NON POSSO Più RESTARE CON TE LO SAI TI SMOLLO E SONO SU UNA SPIAGGIA SENZA UNA CORDA AL COLLO E VOGLIO ANDARE VIA, DAVVERO SAI, LO VOGLIO.
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LASSU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE C’E IL BLU
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LAGGIU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE SEI TU
VOGLIO ANDARE RESTARE IN MEZZO ALL PERSONE SENTIRE ANCORA IL PROFUMO DELL’ESTATE E COME VA.
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LASSU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE C’E IL BLU
VOGLIO ANDARE VIA ANDARE LAGGIU’ DOVE C’E’ UN ANGELO DOVE SEI TU
VOGLIO ANDARE VIA
VOGLIO ANDARE VIA
VOGLIO ANDARE VIA
VOGLIO ANDARE VIA
BIOGRAFIA
Lazzaro Cocomazzi, in arte Coco Lzy, è un conduttore radiofonico e cantante italiano, con una voce impattante e una vitalità unica.
Artista portatore di handicap, Coco Lzy si pone come esempio tangibile che la determinazione e la passione possono superare qualsiasi ostacolo.
La sua carriera ha avuto inizio nel 1974 con Radio Torino International, per poi fondare nel 1975 Radio Koala, guadagnando prestigio con programmi radiofonici e apparizioni televisive accanto a personaggi come Ric e Gian su Telecity. Nel 1975 ha pubblicato il suo primo disco, prodotto da Paolo Ormi, noto per il suo lavoro con Raffaella Carrà.
Negli anni '80 ha fondato e diretto lo studio Elle, primo centro di produzione di programmi per radio libere, collaborando con Boy Music e figure di spicco come Piero Chiambretti.
Durante gli anni '90, ha lavorato come speaker a Mediaset e come conduttore in numerose radio private nazionali e internazionali, tra cui Segnale Italia, Radio Capodistria, Radio Spectrum AM London, GRP Radio, Reporter 93, Radio Alba, Radio Flash, Radio Italia Vera, Radio Subasio, oltre a molte altre radio locali e agenzie come copyright.
Ha anche scritto le parole dell'album "Passione mediterranea" per Tullio de Piscopo. Dopo una pausa dedicata alla scrittura, Coco è tornato con nuovi progetti radiofonici e discografici, presentando il singolo "Voglio andare via", una ballad vigorosa che esprime il disagio delle persone over 50 di fronte alla mancanza di opportunità lavorative nel paese.
Coco Lzy nel 2024 pubblica “Non ti ho tradito” e “ Voglio andare via” continuando a diffondere un messaggio di speranza e resistenza, dimostrando che rivivere è possibile, basta non smettere mai di credere in sé stessi.
SOCIAL COCO LZY
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Milano. Torna dal 21 Giugno "Estate al Castello": sul palco concerti e spettacoli fino all'8 Settembre
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Milano. Torna dal 21 Giugno "Estate al Castello": sul palco concerti e spettacoli fino all'8 Settembre. Milano, 15 aprile 2024 – Partirà il 21 giugno la nuova stagione di "Estate al Castello", la rassegna di spettacoli live promossa e coordinata dal Comune di Milano nell'ambito del palinsesto "Milano è Viva", anche quest'anno sul palco del Cortile delle Armi del Castello Sforzesco con 71 spettacoli live, dal 21 giugno all'8 settembre. Con diversi appuntamenti gratuiti e molti a prezzo calmierato (con ingresso inferiore o uguale a 15 euro), la rassegna anche quest'anno può contare su una platea di 2300 posti, che ha permesso di inserire in programma nomi di grande prestigio e richiamo dal mondo musicale italiano e internazionale come Ariete, Venerus, Margherita Vicario, Calexico, The Cinematic Orchestra, Tullio De Piscopo, Yves Tumor, Marlene Kuntz, Dente, Daniele Silvestri e Cristina Donà ma anche dal mondo della divulgazione scientifica, narrativa e comica come Mario Calabresi, Massimo Recalcati, Alessandro Bergonzoni, Arianna Porcelli Sofanov. Anche in questa edizione, "Estate al Castello" unisce in un unico calendario diverse arti performative: la musica, il teatro, la narrazione, la club culture, la danza. La rassegna, programmata quest'anno sotto la direzione artistica di Giulia Cavaliere, si aprirà il prossimo 21 giugno in occasione della Festa Internazionale della Musica con il concerto di Ariete, classe 2002 e straordinaria rivelazione sanremese del 2023 con un passato nella discografia indipendente, voce innovatrice nel panorama della musica d'autore italiana. A chiudere, in una due giorni firmata ARCI, ci saranno invece Cristina Donà e Margherita Vicario, due cantautrici di alto profilo, la prima con alle spalle una lunga storia artistica e la seconda vera e propria rivelazione degli ultimi anni, proprio in queste settimane nelle sale italiane come regista e autrice del film "Gloria!". Oltre alla musica, che ritrova anche realtà nate in città come il CPM di Franco Mussida, anche il teatro avrà grande spazio in rassegna: dai grandi teatri cittadini - come il Piccolo Teatro d'Europa, il Teatro Franco Parenti e il Teatro Carcano - fino alle tante realtà teatrali più piccole e militanti che rendono vivo quotidianamente il tessuto culturale milanese, tra cui: Manifatture Teatrali Milanesi, Compagnia Corrado D'Elia, PACTA arsenale dei teatri, Spazio Tertulliano e Atir. Accanto a queste, alcune proposte ibride, tra teatro e performance, come DRAMA, il queer cabaret più grande d'Italia, che prenderà vita al Castello Sforzesco nel weekend del Pride, il 30 giugno; oltre a numerosi talk e spazi di divulgazione con protagonisti d'eccellenza, da Mario Calabresi a Massimo Recalcati. Una precisa volontà dell'Amministrazione nella creazione del palinsesto è stata sin dal principio quella di dare spazio a realtà sociali e culturali diverse: sul palco del Castello Sforzesco ci saranno anche due spettacoli organizzati dagli operatori Opera Liquida e Le Crisalidi, che vedranno come protagonisti in scena detenuti ed ex detenuti; e poi spettacoli di danza e quelli pensati per i più piccoli, fino alle serate organizzate da un'importante realtà cittadina come Santeria - che la notte di Ferragosto darà vita al Gran Ballo di Mezza Estate in pieno stile Balera dell'Ortica al centro del Castello. Non mancheranno dj set con protagonisti di rilievo tra cui Mike Joyce degli Smiths, Venerus e Max Cooper. All'interno della rassegna troveranno inoltre spazio due veri e proprio micro-festival: due serate, il 26 e il 27 giugno, organizzate dal Festival della Bellezza e le due serate finali organizzate da ARCI.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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