#Tra la perduta gente
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Audiolibro «Tra la perduta gente» di Umberto Zanotti Bianco
Una raccolta di impressioni di viaggi nel cuore dei Sud – dal 1916 al 1928 – da cui si capisce che Zanotti Bianco è stato un uomo straordinario, per cultura, sensibilità, spessore umano. Con questo libro Zanotti Bianco rivela anche la sua straordinaria capacità narrativa che si plasma agli eventi, fa parlare gli uomini con la loro lingua. Introduce il vernacolo per documentare meglio il…
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Halo! I saw the boy and the Heron today and it was amazing!
Not big spoiler but I haven't seen anyone talking about the Dante's Divina Commedia reference, and since in this household we don't gatekeep symbolism here some stuff (I didn't put too much effort on it, just what I recall from highschool, but if you're curious you can search about it ;)
When Mahito and Kiriko follow the heron inside the tower, we see them enter from this door. On top of it, is written "facemi la divina potestate (I've been made by the divine father=god), and this is a part of the quote written on the hell's gate in the third canto of Inferno:
"Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore;
Facemi la divina potestate,
la somma sapienza e 'l primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogni speranza, voi ch'intrate".
Here's the English translation:
"Through me the way is to the city dolent;
Through me the way is to eternal dole;
Through me the way among the people lost.
Justice incited my sublime Creator;
Created me divine Omnipotence,
The highest Wisdom and the primal Love.
Before me there were no created things,
Only eterne, and I eternal last.
All hope abandon, ye who enter in!"
I don't wanna spoiler anything, so I'm just gonna leave it here for those who are curious and noticed this little detail but didn't know where it came from ;)
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Lei non lo sapeva ma aspettava un Uomo
che la scuotesse proprio come un tuono,
che la calmasse come un perdono,
che la possedesse e fosse anche un dono.
Era tanto tempo che aspettava l’Uomo
che la ipnotizzasse solo con il suono
di quella sua voce dolce e impertinente
che proprio non ci poteva fare niente.
Che la fa sentire intelligente,
bella, porca ed elegante,
come se fosse nuda tra la gente,
ma pura e santa come un diamante.
Un Uomo dolce e duro nell’amore
che sa come prendere e poi dare,
con cui scopare, parlare e mangiare,
e poi di nuovo farsi far l’Amore.
Per seppellirsi tutta nell’odore
che le rimane addosso delle ore,
che non si vuole mai più lavare,
per non rischiare di dimenticare.
Che le ricordi che sa amare,
un Uomo che sappia rassicurare,
che la faccia osare di sognarsi,
come non è mai riuscita ad immaginarsi.
Un Uomo pieno di tramonti,
d’istanti, di racconti e d’orizzonti,
che ti guarda e dice: “Cosa senti?”,
come se leggesse nei tuoi sentimenti.
Un Uomo senza senso,
anche un po’ fragile ma così intenso,
con quel suo odore di fumo denso,
di tabacco e vino e anche d’incenso.
Impresentabile ai tuoi genitori,
così coerente anche negli errori,
proprio a te che fino all’altro ieri
ti controllavi anche nei desideri.
Tu che vivevi nell’illusione
di dominare ogni tua passione,
tu che disprezzavi la troppa emozione
come nemica della ragione.
Non sei mai stata così rilassata,
così serena ed abbandonata,
così viva e così perduta
come se ti fossi appena ritrovata.
Un Uomo senza senso,
anche un po’ fragile ma così intenso,
con quel suo odore di fumo denso
di tabacco e vino e anche d’incenso.
Un Uomo dolce e duro nell’amore
che sa come prendere e poi dare,
con cui scopare, parlare e mangiare
e poi di nuovo farsi far l’Amore.
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"Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente.
Giustizia mosse il mio alto fattore; fecemi la divina podestate, la somma sapïenza e ’l primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate."
(Divina Commedia, Inferno, Canto III - Inscription on the Gate of Hell- Dante Alighieri)
Illustration by Gustave Doré

(English translation)
“Through me the way to the city of woe, through me the way to everlasting pain. Through me the way among the lost. Justice moved my maker on high. Divine power made me, wisdom supreme, and primal love. Before me nothing but things eternal, and eternal I endure. Abandon all hope, you who enter here.”
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L'appuntamento
youtube
Ho sbagliato tante volte ormai che lo so già
Che oggi quasi certamente
Sto sbagliando su di te
Ma una volta in più che cosa può cambiare
Nella vita mia
Accettare questo strano appuntamento
È stata una pazzia
Sono triste tra la gente che
Mi sta passando accanto
Ma la nostalgia di rivedere te
È forte più del pianto
Questo sole accende sul mio volto
Un segno di speranza
Sto aspettando quando ad un tratto
Ti vedrò spuntare in lontananza
Amore, fai presto, io non resisto
Se tu non arrivi, non esisto
Non esisto, non esisto
È cambiato il tempo, sta piovendo
Ma resto ad aspettare
Non m'importa cosa il mondo può pensare
Io non me ne voglio andare
Io mi guardo dentro e mi domando
Ma non sento niente
Sono solo un resto di speranza
Perduta tra la gente
Amore è già tardi e non resisto
Se tu non arrivi non esisto
Non esisto, non esisto
Luci, macchine, vetrine, strade, tutto quanto
Si confonde nella mente
La mia ombra si è stancata di seguirmi
Il giorno muore lentamente
Non mi resta che tornare a casa mia
Alla mia triste vita
Questa vita che volevo dare a te
L'hai sbriciolata tra le dita
Amore perdono, ma non resisto
Adesso per sempre non esisto
Non esisto, non esisto
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Canzoni - 31
Assente sotto le fronde Laggiù assente sotto le fronde piangendo il tempo ridotto si è alzato per rabbia l’assente che naviga adesso nel vuoto. Ridotto il tempo al ritorno di un luogo che più non si trova l’isola tra la gente è perduta nel presente accecante. Esiste almeno un tempo e chi tra gente già morta unico vivo lo pensa per gioia o per abitudine, che è lo stesso. La strega ritorna ogni…

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Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente.
(Inferno, canto III, vv. 1 – 3)
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Quante volte dici “no” a cose che potrebbero interferire con i tuoi obiettivi? L’Arte di Dire No: Equilibrismo tra Desideri e Obiettivi In un mondo che brulica di opportunità, tentazioni e inviti a buffet gratuiti, dire “no” può sembrare un’arte perduta, relegata ai musei accanto alle reliquie di un’epoca in cui la gente aveva il tempo di pensare prima di agire. Eppure, c’è una sottile bellezza…

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La stazione
Il mio non arrivo nella città di N. è avvenuto puntualmente. Eri stato avvertito con una lettera non spedita. Hai fatto in tempo a non venire all'ora prevista. Il treno è arrivato sul terzo binario. È scesa molta gente. L'assenza della mia persona si avviava verso l'uscita tra la folla. Alcune donne mi hanno sostituito frettolosamente in quella fretta. A una è corso incontro qualcuno che non conoscevo, ma lei lo ha riconosciuto immediatamente. Si sono scambiati un bacio non nostro, intanto si è perduta una valigia non mia. La stazione della città di N. ha superato bene la prova di esistenza oggettiva. L'insieme restava al suo posto. I particolari si muovevano sui binari designati. È avvenuto perfino l'incontro fissato. Fuori dalla portata della nostra presenza. Nel paradiso perduto della probabilità. Altrove. Altrove. Come risuonano queste piccole parole.
da Vista con granello di sabbia, Wisława Szymborska
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Dopo che sono tornato dalla Romagna mi hanno detto che potevo pure starmene a casa e non c’è stato verso di spiegare quello che speravo non avesse bisogno di tante parole”. E’ ancora un po’ scosso Marco Santacatterina, 24enne residente a Marano Vicentino, che dopo una prima esitazione ha voluto raccontare una vicenda che ha dell’incredibile e che racconta uno spaccato di vita e di società su cui varrebbe la pena fermarsi e riflettere.
Tutto ha inizio giovedì scorso quando Marco, che studia Informatica all’Università di Verona, vede su un canale Telegram che stanno cercando volontari in grado di dare una mano per l’emergenza dovuta alla tremenda alluvione che ha flagellato l’Emilia Romagna e decide che avrebbe dovuto fare anche lui la sua parte: “Quelle immagini di devastazione e di sofferenza non riuscivo proprio a togliermele dalla testa – racconta Marco – e pensavo se avessi potuto anch’io adoperarmi in qualche modo. Così quando ho visto quel messaggio non ci ho pensato un attimo: ho chiamato anche mia sorella Sara che ha subito accettato di buon grado e ci siamo così attivati per censirci come volontari ‘spalatori’ al polo fieristico di Cesena, punto di raccolta stabilito per tutti quei non residenti che vogliono dare il loro contributo”.
Un gesto nobile, di quell’empatia che dà speranza, fatto con l’entusiasmo e lo slancio giovanile di chi butta il cuore oltre ostacolo. Un ostacolo che in effetti si è presentato, insormontabile, visto l’epilogo: “Sabato, quando dovevamo partire per Cesena – spiega ancora Marco – avrei dovuto prestare servizio nella pizzeria d’asporto dove da qualche settimana avevo un contratto a chiamata come fattorino: così già giovedì sera stesso ho chiamato il titolare spiegandogli le mie intenzioni e chiedendogli di potermi assentare per quella sera, ma in cambio mi sono preso del coglione, che sarei ben potuto andare in un altro momento e che a quel punto in pizzeria potevo proprio non presentarmi più”.
Parole dette con una freddezza e un distacco disarmanti e alle quali Marco non ha voluto credere fino a quando, ripresentandosi la domenica nel locale che ha sede a Thiene, non ha visto con i suoi occhi il titolare indicargli l’uscita.
“Quello che più mi ha ferito – motiva ancora lo studente con la voce un po’ tremante – è che mi ha trattato come gli avessi detto che andavo a ballare incurante del mio impegno di lavoro. Tra l’altro avevamo pattuito che un giorno libero mi spettava, sono sempre stato di parola, spesso fermandomi oltre l’orario prestabilito senza chiedere nulla in cambio. Mi trovavo bene e volevo ricambiare: ma questa decisione mi ha letteralmente spiazzato”, conclude mentre la sorella Sara lo rincuora con una mano sulla spalla.
I fratelli Marco e Sara Santacatterina
L’umanità di due giovani che hanno regalato il loro tempo e la loro presenza, alzandosi all’alba e raggiungendo a loro spese chi si trovava in difficoltà contro il cinismo di chi ha pensato che forse per una sera non avrebbe proprio potuto fare anche altrimenti: “Non so se mi mi lascerò alle spalle tanto presto questa vicenda, confido con un po’ di buona volontà di trovarmi un altro lavoretto – si incoraggia Marco che già pensa di tornare – ma una cosa è certa: rifarei tutto. Quando siamo arrivati là sembrava di vivere dentro ad un incubo, intere vie ridotte a cataste di macerie ammucchiate, i sacrifici di una vita immersi in un fango che ancora mi sento addosso.
Abbiamo liberato la cantina di una coppia di anziani, i loro occhi pieni di gratitudine mi hanno dato più di quanto hanno potuto le mie braccia per loro. Mi sono sentito fortunato: io non so come avrei reagito se l’acqua mi avesse tolto tutto in pochi maledetti istanti. Là invece la gente ci sorrideva, ci hanno dato da mangiare e da bere come se ci conoscessimo da sempre: organizzatissimi e pieni di voglia di ricominciare a tornare a quella quotidianità perduta”.
Da "L'Eco Vicentino"
Siamo una generazione di adulti di merda.
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"Due passi all'inferno" di Filippo Mammoli, Dark Zone. A cura di Alessandra Micheli
“Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore: fecemi la divina podestate, la somma sapienza e ‘l primo amore. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate”. E una città dolente quella in cui oggi ci porterà il nostro impavido Mammoli. Non…

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E cambiato il tempo e sta piovendo Ma resto ad aspettare Non m'importa cosa il mondo può pensare Io non me ne voglio andare
Io mi guardo dentro e mi domando Ma non sento niente Sono solo un resto di speranza Perduta tra la gente
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Welcome new followers!
To hell 😐
To celebrate the sudden deluge of new followers I’ve received in the past ~24 hours (almost 10% of which are real people, which is unprecedented!), I’m going to subject you all to a gauntlet of Swiftposting. The strong and cultured will survive, the shameful and pathetic will unfollow.
🧨💥🎈🎇💖Welcome to the motherfucking pit💖🎇🎈💥🧨
#mine#PiEdude#Per me si va ne la città dolente#Per me si va ne l'etterno dolore#Per me si va tra perduta gente#Giustizia mosse il mio alto fattore#fecemi la divina potestate#la somma sapienza e 'l primo amore#Dinanzi a mi non fuor cose create#se non etterne e io etterno duro#Lasciate ogni speranza voi ch'entrate
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Eugenio Finardi _ UN UOMO_ ❤️
Lei non lo sapeva ma aspettava un Uomo
Che la scuotesse proprio come un tuono
Che la calmasse come un perdono
Che la possedesse e fosse anche un dono
Era tanto tempo che aspettava l'Uomo
Che la ipnotizzasse solo con il suono
Di quella sua voce dolce e impertinente
Che proprio non ci poteva fare niente
Che la fa sentire intelligente
Bella, porca ed elegante
Come se fosse nuda tra la gente
Ma pura e santa come un diamante
Un Uomo dolce e duro nell'Amore
Che sa come prendere e poi dare
Con cui scopare, parlare e mangiare
E poi di nuovo farsi far l'Amore
Per seppellirsi tutta nell'odore
Che le rimane addosso delle ore
Che non si vuole mai più lavare
Per non rischiare di dimenticare
Che le ricordi che sa amare
Un Uomo che sappia rassicurare
Che la faccia osare di sognarsi
Come non é mai riuscita ad immaginarsi
Un Uomo pieno di tramonti
D'istanti, di racconti e d'orizzonti
Che ti guarda e dice: "Cosa senti?"
Come se leggesse nei tuoi sentimenti
Un Uomo senza senso
Anche un po' fragile ma così intenso
Con quel suo odore di fumo denso
Di tabacco e vino e anche d'incenso
Impresentabile ai tuoi genitori
Così coerente anche negli errori
Proprio a te che fino all'altroieri
Ti controllavi anche nei desideri
Tu che vivevi nell'illusione
Di dominare ogni tua passione
Tu che disprezzavi la troppa emozione
Come nemica della Ragione
Non sei mai stata così rilassata
Così serena ed abbandonata
Così viva e così perduta
Come se ti fossi appena ritrovata
Un Uomo dolce e duro nell'Amore
Che sa come prendere e poi dare
Con cui scopare, parlare e mangiare
E poi di nuovo farsi far l'Amore.

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Lei non lo sapeva ma aspettava un Uomo
Che la scuotesse proprio come un tuono
Che la calmasse come un perdono
Che la possedesse e fosse anche un dono
Era tanto tempo che aspettava l'Uomo
Che la ipnotizzasse solo con il suono
Di quella sua voce dolce e impertinente
Che proprio non ci poteva fare niente
Che la fa sentire intelligente
Bella, porca ed elegante
Come se fosse nuda tra la gente
Ma pura e santa come un diamante
Un Uomo dolce e duro nell'Amore
Che sa come prendere e poi dare
Con cui scopare, parlare e mangiare
E poi di nuovo farsi far l'Amore
Per seppellirsi tutta nell'odore
Che le rimane addosso delle ore
Che non si vuole mai più lavare
Per non rischiare di dimenticare
Che le ricordi che sa amare
Un Uomo che sappia rassicurare
Che la faccia osare di sognarsi
Come non é mai riuscita ad immaginarsi
Un Uomo pieno di tramonti
D'istanti, di racconti e d'orizzonti
Che ti guarda e dice: "Cosa senti?"
Come se leggesse nei tuoi sentimenti
Un Uomo senza senso
Anche un po' fragile ma così intenso
Con quel suo odore di fumo denso
Di tabacco e vino e anche d'incenso
Impresentabile ai tuoi genitori
Così coerente anche negli errori
Proprio a te che fino all'altroieri
Ti controllavi anche nei desideri
Tu che vivevi nell'illusione
Di dominare ogni tua passione
Tu che disprezzavi la troppa emozione
Come nemica della Ragione
Non sei mai stata così rilassata
Così serena ed abbandonata
Così viva e così perduta
Come se ti fossi appena ritrovata
Un Uomo senza senso
Anche un po' fragile ma così intenso
Con quel suo odore di fumo denso
Di tabacco e vino e anche d'incenso
Un Uomo dolce e duro nell'Amore
Che sa come prendere e poi dare
Con cui scopare, parlare e mangiare
E poi di nuovo farsi far l'Amore
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Harry in Inferno - Canto III
I was talking to the ladies in my gc yesterday night. It was not a very optimistic moment and I said “sometimes I think Dante would have put Harry among ignavi”. One of them replied “yeah, weren’t ignavi the ones who were forced to run after a flag or something?” The word flag triggered my brain instantly. So here I am, 2 rewatches of golden and lights up and a reread of the iconic Canto III of the divina commedia later.
I’m gonna leave the text in original language (translation on the right) and just have fun with words. I like the upcoming parallels, as useless and pointless as they are lol. I’m not trying to decode anything. Let’s pretend this is just the way I would teach Dante to my kids, if I were a high school teacher. Just say the word Harry and you got their attention for an hour. Okay, so.
Canto III: the scene opens with the most emblematic words in the Italian literature. Not kidding! EVERYONE knows them.
Per me si va ne la città dolente, «Through me the way is to the city dolent»
per me si va ne l'etterno dolore, «Through me the way is to eternal dole»
per me si va tra la perduta gente «Through me the way among the people lost.»
Giustizia mosse il mio alto fattore: «Justice incited my sublime Creator»
fecemi la divina podestate «Created me divine Omnipotence,»
la somma sapienza e 'l primo amore. «The highest Wisdom and the primal Love.»
Dinanzi a me non fuor cose create «Before me there were no created things,»
se non etterne, e io etterno duro. «Only eterne, and I eternal last.»
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate". «All hope abandon, ye who enter in!"»
Dante is reading this message written on Hell’s door. It’s a warning to whoever comes in to leave all their human expectations outside this realm. The journey is about to get rough and the things they will see there are the worst that people can experience.
I thought of the previous parallels Harry x Persephone immediately.The myth was kind of pessimistic; Persephone can’t leave the Underworld because of the consequences of her actions (eating 6 seeds of pomegranate), but Dante’s journey is a discovery journey. He is travelling through hell, describing what he sees and how he feels (Dante cries and passes out A LOT during the journey), but the ultimate reason behind his trip is to enter Heaven, where he will meet Perfection, Love and Eternity. Also his muse, Beatrice, is waiting for him.
Quivi sospiri, pianti e alti guai «There sighs, complaints, and ululations loud»
risonavan per l'aere sanza stelle, «Resounded through the air without a star,»
Per ch’io al cominciar ne lagrimai, «Whence I, at the beginning, wept thereat.»
Diverse lingue, orribili favelle, «Languages diverse, horrible dialects,»
parole di dolore, accenti d'ira, «Accents of anger, words of agony,»
voci alte e fioche, e suon di man con elle, «And voices high and hoarse, with sound of hands,»
facevano un tumulto, il qual s'aggira «Made up a tumult that goes whirling on»
sempre in quell’aura senza tempo tinta, «For ever in that air for ever black,»
come la rena quando turbo spira. «Even as the sand doth, when the whirlwind breathes.»
Dante enters Hell. He calls it “aura senza tempo” to give the idea of something that it’s meant to last forever. It’s dark like a starless night. You somehow can sense this because anything looks timeless, foggy and not meant for the human eyes to see. The souls’ pain is endless, it goes on and on non stop forever.
Dante meets the damned souls for the first time. They are screaming, cursing, in agony. He feels their sorrow and starts crying out of compassion.
Ed elli a me: "Questo misero modo «And he to me: "This miserable mode»
Tegnon l'anime triste di coloro «Maintain the melancholy souls of those»
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo. «Who lived withouten infamy or praise.»
Mischiate sono a quel cattivo coro «Commingled are they with that caitiff choir»
de li angeli che non furon ribelli «Of Angels, who have not rebellious been,»
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro. «Νor faithful were to God, but were for self.»
Caccianli i ciel per non esser men belli, «The heavens expelled them, not to be less fair;»
né lo profondo inferno li riceve, «Nor them the nethermore abyss receives,»
Ch’alcuna gloria i rei avrebber d'elli". «For glory none the damned would have from them."»
Dante introduces the “ignavi”, the ones “who lived without infamy or praise”. He was referring to people who weren’t able to take positions and stand for what they believed in their lives. It’s something very close to Dante’s heart because his passion for politics was the reason of his exile from the city he was born in. He couldn’t stand those people who wouldn’t fight openly for what they believe (or maybe for who they are?)
Isn’t this the major accusation people do to H? Don’t Some people call out the ambiguity of his actions, choices, silent clear enough to point the finger against him for not picking a side? The queerbaiting thing too? And H just… lets them? Kinda?
Questi non hanno speranza di morte «These have no longer any hope of death;»
e la lor cieca vita è tanto bassa, «And this blind life of theirs is so debased,»
Fama di loro il mondo esser non lassa; «They envious are of every other fate.»
misericordia e giustizia li sdegna: «No fame of them the world permits to be;»
non ragioniam di lor, ma guarda e passa. «Let us not speak of them, but look, and pass.»
E io, che riguardai, vidi una 'nsegna «And I, who looked again, beheld a banner,»
che girando correva tanto ratta, «which, whirling round, ran on so rapidly,»
che d'ogne posa mi parea indegna; That of all pause it seemed to me indignant
His words are strong words. Even Virgilio, his mate for the trip, suggests to not waste more time worrying about them. They leave together for the next stop
And they go on with their journey not before Dante sees what the damned souls are doing: running after a flag they kinda neglected in their lives.
H doesn’t, hough. He waves it anytime he can :) remeber that video of H taking the little rainbow flag out of his jacket and waves it? How cute was that?

♥️ this post is for @moonslust who seemed very enthusiastic of the idea
#harry in Canto III#harry dantesco#this is so random#hs parallels#music video parallels#lights up mv#I told you to stop me
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