#Stile funzionale
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perfettamentechic · 1 year ago
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Stile "Gorpcore"
Stile Gorpcore: incentrata sull'incorporazione di capi di abbigliamento a tema escursionistico e da montagna. #stilegorpcore #gorpcore #tendenzamoda #perfettamentechic
Gorpcore è una tendenza della moda in cui i capispalla tipicamente progettati per le attività ricreative all’aperto vengono indossati come streetwear. Ovvero … ... indossare abbigliamento outdoor funzionale in uno stile urbano e trendy. Gorpcore include capi tecnici come piumini, scarponi da trekking e felpe. Sebbene la tendenza abbia una base pratica, gorpcore è stata accolta anche per il suo…
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lumioluna · 2 months ago
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voglio una vita esteriore semplice e tranquilla, perché ho una vita interiore caotica e variopinta
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mermaidemilystuff · 1 year ago
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Ipotizzo che se Leonardo da Vinci fosse vissuto in questi tempi moderni dove ti viene imposto uno stile di vita e, quindi, senza poter fare i suoi pisolini ogni tot ore di veglia, non sarebbe mai stato Leonardo da Vinci. Probabilmente avrebbe sofferto d'insonnia abbestia per chissà quanto tempo, cosa che avrebbe sicuramente influito sul suo genio, rendendolo una persona stanca e con molte più difficoltà a far ragionare la mente.
Mi sto paragonando a Leonardo da Vinci? No
Sto insinuando che probabilmente se la società non mi imponesse il suo ritmo potrei essere una persona diversa e più funzionale? Chissà.
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guadagnare-click · 2 months ago
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Calzini Off-White Unisex Replica
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I calzini non sono solo un accessorio funzionale, ma anche un elemento chiave per esprimere il tuo stile. I nuovi Calzini Off-White Unisex Replica uniscono comfort, qualità e design iconico in una gamma di modelli e colori perfetti per ogni outfit. Se ami il lusso ma desideri mantenere un budget accessibile, questi calzini sono ciò che stai cercando.
Perché i Calzini Off-White Replica Sono Speciali?
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Materiale Premium: Realizzati con l’80% di cotone per garantire morbidezza e una traspirazione ottimale.
Vasta Gamma di Colori e Modelli: Disponibili in varianti classiche e audaci, adatti a qualsiasi occasione.
Design Versatile: Perfetti per look casual, sportivi o anche per outfit più eleganti.
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fiat500nelmondo · 1 year ago
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Fiat 500 D: la versione Sprint della Cinquecento d'epoca
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Dal 1960 la Fiat 500 D ha fatto la storia. Un auto che ha segnato un'epoca e continua anche oggi a vivere nei cuori degli appassionati.
La Fiat Nuova 500 D, conosciuta affettuosamente come "Cinquino", rappresenta un capitolo fondamentale nella storia automobilistica italiana. La sua introduzione nel 1960 segnò una svolta per la Fiat, grazie a prestazioni e finiture migliorate rispetto ai modelli precedenti. Questo articolo esplora la storia, il design, e le specifiche tecniche della Fiat 500 D, un'autovettura che ha lasciato un'impronta indelebile nel cuore degli italiani e degli appassionati di auto d'epoca.
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  La Nascita di un Simbolo: La 500 D
Nel 1960, il Salone di Torino fu testimone del lancio della nuova Cinquecento D. Questo modello, evoluzione della Nuova 500 lanciata nel 1957, si distingueva per il suo motore più potente e le rifiniture di qualità superiore. Con un bicilindrico da 499,5 cm³ e 17,5 CV, la 500 D sfiorava i 100 km/h, un notevole incremento rispetto alla versione originale.
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Un Design Funzionale
La Fiat 500 D ereditava la linea della Nuova 500 con alcune modifiche estetiche significative, tra cui un tettuccio apribile più corto e la parte posteriore del padiglione in lamiera. Il suo design compatto non era solo un simbolo di modernità, ma rispondeva anche alle esigenze di mobilità in un'epoca di grandi cambiamenti sociali e urbanistici in Italia.
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Motore e Prestazioni: Un Salto di Qualità
La Cinquecento D si distingueva per le sue prestazioni migliorate, grazie al motore derivato dalla precedente versione Sport. Con una velocità massima di circa 102 km/h, la 500 D garantiva un'esperienza di guida più dinamica, ideale per le nascenti autostrade italiane. Le modifiche apportate al motore e ai rapporti del cambio rappresentavano un progresso tecnico significativo per l'epoca.
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Economia e Accessibilità: Il Prezzo della 500 D
Nonostante le sue caratteristiche avanzate, la Fiat 500 D era venduta a un prezzo competitivo, fissato a 450.000 lire. Questa politica di prezzo accessibile contribuì notevolmente al suo successo commerciale, rendendola una scelta popolare tra gli automobilisti italiani.
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Innovazioni e Aggiornamenti: Evoluzione Continua
La 500 D vide una serie di aggiornamenti nel corso degli anni, tra cui modifiche ai deflettori, al serbatoio, e miglioramenti all'interior design come l'introduzione di un portacenere e di alette parasole imbottite. Queste innovazioni rispecchiavano le mutevoli esigenze e aspettative degli automobilisti italiani.
Colori e Stile: L'estetica della Cinquecento D
La gamma colori della Cinquecento 500 D era vasta e variava nel tempo, offrendo una scelta quasi ventennale di tinte. Dai classici avorio, blu scuro, e verde chiaro, a tonalità più vivaci come il rosso e il celeste, la Cinquecento D si presentava in una varietà di colori che rifletteva la sua personalità vivace e versatile.
La Fiat Cinquecento D nelle Città Italiane: Un Fenomeno Urbano
La Fiat 500 D divenne un elemento caratteristico delle città italiane durante gli anni del boom economico. La sua dimensione compatta e la maneggevolezza la resero l'auto ideale per gli spazi urbani, testimoniata dalla sua presenza onnipresente nelle fotografie d'epoca.
L'Eredità della D
La Cinquecento D non fu solo un'auto: divenne un simbolo di un'era, un'icona di design e ingegneria. La sua evoluzione continuò con l'introduzione della versione F nel 1965, che incorporò ulteriori miglioramenti in termini di sicurezza e design. L'ingegner Dante Giacosa, padre della 500, continuò a guidare queste innovazioni, assicurando alla 500 un posto nella storia dell'automobilismo. Con oltre 640.000 esemplari prodotti, la 500 D rimane una delle auto più amate e ricordate, un simbolo di un'epoca di cambiamento e progresso.
E voi?
Avete storie o aneddoti particolari che legano voi o la vostra famiglia a questo iconico modello? Condividete con noi le vostre esperienze personali e ciò che la Fiat 500 D significa per voi! Read the full article
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chouncazzodicasino · 8 months ago
Note
Ciao Cho. Faresti il pavimento uguale in tutta la casa? Se si come?
Mmmm, madonna mo scrivo un papiro.
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Dipende da tante cose. Di base non ho preferenze, né sulla tipologia di pavimento né sul fatto che sia continuo o interrotto, perché dipende tantissimo dalla casa, da dove sta, se ha il giardino, se ha una base "antica" o è una nuova costruzione. Deve essere un pavimento che sta bene con la casa, il suo intorno e che ha un senso per essere utilizzato lì.
A me piace il parquet, vero, magari non troppo biondo, un po' rossiccio ma poco, vario non troppo omogeneo, a spina con doghe non troppo grandi. Ma ha senso in un appartamento di un certo stile. Il parquet (vero), per me, non ha molto senso se hai una casa con giardino e quindi il continuo fuori dentro rischia di diventare una schiavitù per i graffi, a meno che non sia un parquet (vero) con il giusto essere consumato dal tempo. Il parquet finto non mi piace, è un vorrei ma non posso che non comprendo, ma quello è gusto mio, di sicuro in molte case sta bene. Mi piace il cotto, ma per la campagna, che senso ha in appartamento? Non so. Mi piacciono alcuni pavimenti effetto cemento, infatti me lo sono messo a casa. Se trovi le giuste variazioni su mattonella credo sia molto bello. Ed è pratico. Mi piacciono i pavimenti vecchi con graniglie grandi e tante sfumature di colore, quelli che adesso nessuno si sognerebbe di mettere, a me piacciono. Quelli che fanno tanto casa anni '70 romana. Mi piacciono i pavimenti antichi, nelle case antiche. Mi piace tutto se ben collocato. Non mi piacciono i pavimenti molto chiari, soprattutto i parquet sbiancati o sul grigio. Ecco, trovo sia davvero difficile trovare una casa che sta bene con quel pavimento. Che sia continuo o no, non mi fa differenza, perché ad esempio nei bagni e nella cucina mi interessa di più che sia un pavimento funzionale. Non deve diventare una schiavitù il "mi è caduta una goccia d'acqua" e cose così.
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carmenvicinanza · 2 years ago
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Eva Besnyő
https://www.unadonnalgiorno.it/eva-besnyo/
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Eva Besnyő, fotografa e giornalista che ha fatto parte di quella schiera di apolidi ungheresi che tra gli anni 20 e 30 del ‘900 hanno girato l’Europa alla ricerca di una libertà  civile e artistica.
Si è occupata di reportage, ritrattistica, si è specializzata in fotografia di architettura, è stata la reporter ufficiale del movimento femminista dei Paesi Bassi.
La sua fotografia, realista e militante, l’ha resa una professionista indipendente che è riuscita a scegliere di vivere come sentiva di fare, nonostante fosse una donna, ebrea, attiva politicamente durante la seconda guerra mondiale e dopo. Ha viaggiato, frequentato importanti circoli artistici formandosi con grandi maestri, sperimentato stili e tematiche differenti.
Nacque a Budapest il 29 aprile 1910 da una famiglia ebrea benestante, da madre ungherese e padre ebreo che, nonostante avesse cambiato il suo cognome ebraico, Blumgrund, in quello ungherese Besnyő, morì a Auschwitz, nel 1944.
Suo amico d’infanzia e vicino di casa era Endre Friedmann che, ispirato da lei, che lo portava in giro a fotografare con la sua prima Kodak Brownie, sarebbe poi diventato il celeberrimo Robert Capa. La loro amicizia è durata per tutta la vita.
Dopo il liceo è andata ad apprendere il mestiere nello studio di József Pécsi, specializzato in ritratti e fotografia pubblicitaria, un importante luogo di ritrovo per i futuri artisti visivi degli anni ’20 e ’30.
La sua visione e tecnica fotografica è scaturita dal libro Die Welt ist schön (Il mondo è bello) di Albert Renger-Patzsch, precursore della Nuova oggettività in fotografia, che prevedeva un atteggiamento asettico verso la vita e l’arte, accentuando solo alcuni particolari per aumentarne l’effetto espressivo. Da quel momento in poi le sue fotografie hanno scrutato il mondo senza sentimentalismi o accenti lirici, guardando la realtà in maniera diretta e senza fronzoli.
Trasferitasi a Berlino nel 1930, allora centro dell’avanguardia e della sperimentazione artistica, vendeva le sue foto a riviste che le firmavano con nomi maschili.
Entrata a far parte della cerchia di artisti e intellettuali impegnati socialmente e politicamente, ha frequentato i corsi serali della Scuola marxista per lavoratori, conosciuto il teatro sperimentale, il cinema russo, la Bauhaus e le nuove correnti di architettura, facendo propria l’estetica della Neue Sehen, basata sulla sperimentazione tecnica, sull’uso di inquadrature inconsuete, diagonali, angoli di ripresa dall’alto verso il basso e viceversa, contrasti di luci e ombre, costruzione geometrica della scena.
Alla fine del 1931 era riuscita ad aprire il proprio studio fotografico, continuando a lavorare su reportage giornalistici commissionati da agenzie di stampa. La famosa fotografia del bambino che cammina lungo una strada, portando sulla schiena un violoncello, Boys with Cello, risale a quel periodo, così come la serie di foto dei portuali sulla Sprea, dei carbonai in strada, degli operai ad Alexanderplatz, allora il più grande cantiere in Europa.
Nell’autunno del 1932, per l’ondata crescente di antisemitismo, si vide costretta a lasciare Berlino per trasferirsi ad Amsterdam, dove era entrata a far parte della schiera di artisti che ruotavano intorno alla pittrice Charley Toorop (dedita a sviluppare lo stile pittorico del realismo sociale).
Le immagini di quel tempo includono molte iconiche fotografie su temi sociali. Il suo lavoro diventava sempre più politico, mentre si consolidava anche la sua reputazione come fotografa di architettura secondo l’idea di Nuova costruzione funzionalista, edifici creati dando priorità all’utilità funzionale, anziché all’estetica.
Ha fatto parte del Vereeniging van Arbeiders Fotografen (VAF), associazione di fotografi affiliata all’allora Partito Comunista dei Paesi Bassi, collaborato con la rivista socialista illustrata Noi. Il nostro lavoro, la nostra vita e fatto parte della BKVK (Associazione delle arti per la protezione dei diritti culturali) con cui ha organizzato la mostra di protesta del 1936 contro i Giochi Olimpici di Berlino “D-O-O-D” (De Olympiade onder Diktatuur).
Nel 1937 è stata fautrice della mostra internazionale Foto ’37, allo Stedelijk Museum di Amsterdam, a cui parteciparono i più noti fotografi del tempo.
Per la resistenza olandese produceva fototessere per carte d’identità di persone appartenenti a gruppi clandestini.
L’invasione tedesca del maggio 1940, la costrinse, come ebrea, a vivere in clandestinità.
Dopo il Decreto Giornalistico del maggio 1941, non poté più pubblicare con il proprio nome a causa delle sue origini ebraiche e venne costretta a usare uno pseudonimo, Wim Brusse.
Attratta da una visione del mondo plasmata dall’umanesimo, negli anni del dopoguerra, le sue fotografie divennero stilisticamente decisive per il neorealismo.
Ha partecipato a mostre collettive al MoMa di New York e ricevuto la medaglia d’oro alla Prima Biennale della Fotografia di Venezia, nel 1957.
Negli anni ’70 è stata la “portavoce visiva” del movimento femminista marxista olandese Dolle Mina partecipando, come attivista, alle performance di strada che mescolavano umorismo e provocazione in un’atmosfera giocosa.
Nel 1980 rifiutò il Ritterorden (cavalierato) che le avrebbe voluto conferire la Regina dei Paesi Bassi.
Nel 1982 c’è stata la sua prima retrospettiva all’Amsterdam Historical Museum, dove era esposto circa mezzo secolo del suo lavoro.
Nel 1999, a Berlino, ha ricevuto il premio Dr. Erich Salomon per il lavoro svolto nella sua carriera e alla fine dello stesso anno il Museo Stedelijk le ha dedicato una mostra.
Si è spenta a Laren, in Olanda, il 12 dicembre 2003.
Gran parte delle sue foto sono conservate al Maria Austria Instituut di Amsterdam.
Nel 2021 una mostra online in corso al Museo Kassák di Budapest ha esplorato i punti di vista e di svolta della sua vita, dai primi autoritratti e fotografie sociali in Ungheria, agli anni esteticamente formativi a Berlino, fino al successo e alle prestigiose commissioni nei Paesi Bassi.
Eva Besnyo: 1910-2003: Fotografin / Woman Photgrapher: Budapest. Berlin. Amsterdam è il libro che racconta il suo percorso artistico.
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thegianpieromennitipolis · 2 years ago
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Da: SARA’ DIPINGERE! - di Gianpiero Menniti 
L'EMOZIONE DELLA GRAMMATICA
[...] intuizione che si forma sotto il pennello mentre scorre sulla tela. Fatica. Enorme fatica.  Lunga gestazione.  Come quella che caratterizzava il processo creativo, prolisso fino allo sfinimento, di Paul Cézanne: le forme, i fenomeni, nel loro apparire im-mediato, come pura percezione.  L’oggetto nell’istante della visione, un attimo prima che la memoria lo riconosca. Oblio che rivela. Per l’artista francese, rivela geometrie essenziali, come fossero strutture profonde del linguaggio, il mistero semiotico della sintassi innata, l’idioma materno originario: 
«L'una vegghiava a studio de la culla, e, consolando, usava l'idïoma che prima i padri e le madri trastulla». (Dante Alighieri, “Divina Commedia”, Paradiso, Canto XV)
Dunque, non resta che accettare il collegamento tra un’arte “astratta” da un interesse funzionale di kantiana memoria e un’arte liberatrice già espressamente richiamata con Schopenhauer. L’una si tiene con l’altra. Ed entrambe con Platone, nella misura intesa come μίμησις (mímēsis) della visione ideale. Nel nostro caso, direi in questo passaggio di tempo, nella misura che non deduce ma è indotta. Lungo questo solco si può intuire una parte consistente dell’arte contemporanea. Ed è seguendo questo ragionamento che mi sono entusiasticamente imbattuto nelle opere di Maria Casalanguida.  Lasciandomi affascinare proprio dal processo creativo, intenso, strutturato in una complessità che non è ricercatezza ma necessità estetica che fonde geometrie e colori in accostamenti misurati fino alla loro definitezza. Mi basterà richiamare “Raggio di luce”, “Esplosione caleiodoscopica”, “Colori al vento”, assieme a “Volo in deltaplano” e “Ritmo ondulatorio sincopato al quadrato”, tutte opere del 1990.   Certamente, si tratta di anni nei quali si afferma una svolta: in apparenza è il passaggio dalla figurazione all’astratto, dalla “rappresentazione” alla “presentazione”.  Ma se il dipinto muta il suo soggetto, lo stile dell’artista mantiene il suo rigore estetico, la ponderazione geometrica e coloristica, la misura strutturale, la ricerca di espressività che sorge e appare in una forma autonoma, voce dell’ente im-mediato e in sé che precede ogni logos, che precede ogni linguaggio, che è il “vocativo” di una grammatica senza “casi”, inopia della parola, noumeno, cosa ultima, esperienza di un infinito in una traccia di finito. Manca un aggettivo a questi predicati: emozionante. [...]
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grafess · 2 years ago
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Mi sento completamente senza direzione
Vorrei qualcuno che mi prendesse per mano e mi dicesse cosa fare, verso dove andare, come andare
Ma questo non è possibile perché spetta a me.
Penso che i ragazzi in etichetta siano tanto fortunati: sono seguiti a 360 gradi e hanno qualcuno che comunque li conduce verso la via giusta, almeno quella più funzionale agli scopi di tutti ecco
E davanti a tutto questo, davanti ad un mare di gente che pubblica musica ogni giorno
Io mi sento ferma, ingessata
Non so dove andare, cosa fare
Non so quali sono i miei riferimenti
Non si capisce nemmeno quale sia il mio stile
Mi sento quasi retrò, poco proiettata sul presente
Non capisco chi cazzo sono, non capisco a cosa rimando
Penso solo che prima o poi il giorno in cui tutto questo sarà chiaro arriverà
Ma sono stanca di star ferma ad aspettare l'arrivo di qualchd angelo
Sono stanca di star ferma
Ma non so come muovermi
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perfettamentechic · 1 year ago
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Stile "Sportswear" - "American Look"
Stile "Sportswear" - "American Look" #abbigliamentosportivo #Sportswear #AmericanLook #Stilesportswear #stileamericanlook #perfettamentechic
Sportswear è un termine di moda americano originariamente utilizzato per descrivere i capi separati, a partire dagli anni ’30, invece, è stato utilizzato nella moda per indicare i capi da giorno e da sera con i vari gradi di formalità. Il termine non è necessariamente sinonimo di activewear, sebbene l’abbigliamento sportivo fosse disponibile presso le case di alta moda europee e gli indumenti…
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southbendtrees · 11 hours ago
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esploriamo leuphorbia lactea crestata
Il fascino delle piante da interno: Scopri i tesori botanici di Giardini di Giulia
Le piante da interno non sono solo un elemento decorativo per la casa, ma rappresentano anche un modo per migliorare l'atmosfera, la qualità dell'aria e il benessere personale. Al Giardini di Giulia, il nostro obiettivo è offrirti una selezione esclusiva di piante che uniscono bellezza e funzionalità. In questo articolo esploreremo alcune delle nostre piante più amate, come il philodendron green princess, l’aglaonema, l’affascinante oncidium e la straordinaria euphorbia lactea crestata. Scopri come queste meraviglie verdi possono trasformare il tuo spazio abitativo in un’oasi di tranquillità e stile. aglaonema la pianta che assorbe la formaldeide
Philodendron Green Princess: Eleganza e semplicità
Il philodendron green princess è una pianta d’appartamento amatissima per la sua estetica raffinata e la facilità di cura. Le sue foglie lucide di un verde intenso portano un tocco di eleganza a qualsiasi ambiente, rendendola ideale per salotti, uffici e camere da letto. Grazie alla sua capacità di adattarsi anche a condizioni di luce indiretta, questa pianta è perfetta per chi desidera arricchire i propri spazi senza preoccuparsi troppo della manutenzione.
Prendersi cura del philodendron green princess è semplice: basta innaffiarlo moderatamente e assicurarsi che il terreno rimanga leggermente umido. Aggiungere una pianta di questo tipo al tuo arredamento non solo migliorerà l’aspetto visivo della stanza, ma contribuirà anche a purificare l’aria, favorendo una sensazione di benessere generale.
Il fascino senza tempo dell’oncidium
L’oncidium, noto anche come “orchidea ballerina” per i suoi fiori delicati e danzanti, è una scelta popolare per chi cerca una pianta che unisca bellezza e personalità. Questa varietà di orchidea si distingue per i suoi petali vibranti e le sue forme uniche, che catturano l’attenzione e creano un punto focale in qualsiasi stanza.
Nonostante l’oncidium sia considerato una pianta più esigente rispetto ad altre piante da interno, con le giuste attenzioni può prosperare a lungo. Assicurati di posizionarlo in un’area con luce indiretta e fornisci un’irrigazione regolare, evitando ristagni d’acqua. Con la sua combinazione di estetica e fascino, l’oncidium è un vero gioiello per gli appassionati di botanica. esploriamo leuphorbia lactea crestata
Aglaonema: La pianta che assorbe la formaldeide
Se stai cercando una pianta non solo bella, ma anche funzionale, l’aglaonema è la scelta ideale. Nota per la sua capacità di assorbire sostanze nocive come la formaldeide, questa pianta è perfetta per migliorare la qualità dell’aria in casa o in ufficio. Oltre ai benefici pratici, l’aglaonema si distingue per le sue foglie dai motivi decorativi, che aggiungono un tocco di raffinatezza agli ambienti.
L’aglaonema è una delle piante da interno più resistenti e adatte anche a chi non ha il pollice verde. Richiede poca luce e un’irrigazione moderata, rendendola una scelta ideale per spazi chiusi come uffici e camere senza molta esposizione solare. Con questa pianta, puoi unire salute, estetica e praticità in un’unica soluzione.
Esploriamo l’euphorbia lactea crestata
L’euphorbia lactea crestata è una delle piante più straordinarie della nostra collezione, grazie alla sua forma scultorea e al suo aspetto esotico. Questa pianta succulenta è una vera opera d’arte della natura, con le sue creste ondulate e i colori sfumati che la rendono unica nel suo genere. È perfetta per chi desidera aggiungere un elemento decorativo originale e accattivante alla propria casa.
L’euphorbia lactea crestata richiede cure minime, il che la rende ideale per chi è alle prime armi con le piante. Basta posizionarla in un’area ben illuminata e annaffiarla solo quando il terreno è completamente asciutto. Questa pianta non solo decora lo spazio, ma diventa anche un punto di conversazione, grazie al suo aspetto insolito e affascinante.
Perché scegliere Giardini di Giulia
Al Giardini di Giulia, crediamo che ogni pianta abbia una storia da raccontare e un valore da aggiungere ai tuoi spazi. La nostra missione è offrirti piante di alta qualità e una guida esperta per aiutarti a scegliere quelle più adatte alle tue esigenze. Con il nostro vasto assortimento di piante da interno, puoi facilmente trovare il pezzo perfetto per completare il tuo arredamento o per fare un regalo unico e significativo.
Inoltre, ci impegniamo a rendere il tuo acquisto semplice e piacevole, offrendo una navigazione intuitiva sul nostro sito e un servizio clienti sempre disponibile. Che tu stia cercando una pianta esotica come l’euphorbia lactea crestata o una soluzione pratica come l’aglaonema, siamo qui per soddisfare ogni tua esigenza.
Conclusione
Le piante da interno sono molto più di semplici elementi decorativi: rappresentano un modo per creare un ambiente accogliente, migliorare il benessere e connettersi con la natura. Con piante uniche come il philodendron green princess, l’oncidium, l’aglaonema e l’euphorbia lactea crestata, Giardini di Giulia ti offre un’esperienza botanica straordinaria. Visita il nostro sito e inizia il tuo viaggio nel meraviglioso mondo delle piante da interno, trasformando la tua casa in un’oasi verde di stile e armonia.
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barrale-sicilgamma · 1 month ago
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Questo retro banco cassa è progettato appositamente per negozi di abbigliamento o intimo, garantendo un’esposizione efficiente e professionale dei prodotti. Contattaci per ulteriori informazioni o per scoprire come può migliorare il tuo ambiente commerciale! 🏬✨
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Attualmente disponibili: 2 pz – fino ad esaurimento scorte 
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goonslife · 1 month ago
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Giacca antipioggia impermeabile pieghevole: lo stile incontra la sostenibilità
La giacca antipioggia pieghevole impermeabile di Groonslife è la compagna ideale per le giornate di pioggia, offrendo la combinazione perfetta di praticità, sostenibilità e stile. Realizzata con materiali riciclati, tra cui poliestere riciclato, questa giacca mostra l'impegno di Groonslife per una moda eco-consapevole senza compromettere la qualità o le prestazioni.
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Qualità superiore: nonostante le sue origini sostenibili, questa giacca è progettata per offrire un'eccellente protezione dagli elementi. Il suo tessuto resistente e impermeabile ti mantiene asciutto, mentre il materiale leggero assicura comfort e facilità di movimento. Progettato per la praticità quotidiana: Pieghevole e compatto: il design pieghevole lo rende facile da riporre e trasportare, sia che tu stia andando al lavoro, viaggiando o semplicemente preparandoti per una pioggia inaspettata. Estetica moderna: combinando linee eleganti con caratteristiche funzionali, questa giacca fonde perfettamente stile e utilità, rendendola perfetta per gli esploratori urbani e gli amanti della natura. Caratteristiche funzionali: con aggiunte ponderate come cappucci e tasche regolabili, offre praticità mantenendo un aspetto aerodinamico. La giacca antipioggia impermeabile pieghevole di Groonslife dimostra che la moda sostenibile può essere elegante, funzionale e di alta qualità. Che tu stia sfidando un acquazzone o nascondendolo nella tua borsa per ogni evenienza, questa giacca ti assicura di rimanere asciutto e alla moda, il tutto con un impatto positivo sul pianeta.
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girlzoniastore · 2 months ago
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La Magia della Copertina Stella GirlZonia™: Il Nido Perfetto per il Tuo Piccolo
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enkeynetwork · 2 months ago
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Plafoniera Led Gamma rettangolare in metallo con telecomando multifunzione 33,5W – Trio Lighting 152,00€ 124,00€ Iva Inclusa
Plafoniera Led in metallo con bordo nero opaco o titano e telecomando multifunzione.
Informazioni tecniche:
Montaggio a soffitto Colore della luce infinitamente variabile Luce notturna Finitura: Nero opaco/Titano Materiale: Metallo Dimmer integrato non adatto per dimmer esterno IP20 Caratteristiche moduli led integrati:
Potenza: 33,5 W Lumen: 4200 lm Colore di luce: 2700-6500 K Durata di vita: 30000 H Tensione: 230V ~ 50Hz Lampadine: SMD – LED (integrato)
Plafoniera Led rettangolare Gamma 33,5W, con telecomando multifunzione Una lampada led rettangolare moderna e funzionale, grazie alla quale potremo illuminare con stile anche ambienti ampi. La lampada led Gamma ha una lunghezza di quasi 1,2 metri. Assicura un’illuminazione chiara e omogenea.
Dispone di un pratico telecomando multifunzione che consente di controlla a distanza tutte le sue funzioni. Essendo una lampada led dimmerabile, ad esempio, sarà possibile modificare l’intensità luminosa, passando da una luce più tenue ad una più potente e viceversa.
Allo stesso modo, potremo cambiare gradualmente la temperatura di luce bianca ottenendo una luce più calda o più fredda a seconda delle necessità.
La lampada dispone anche dell’impostazione per la luce notturna.
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