#Stanis La Rochelle
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Stanis La Rochelle should have played Patrick Bateman I said what I said
#rewatching Boris with a friend who has never seen it#ans also reading American Psycho for the first time#and I just had this big brain moment#questo perchè Stanis La Rochelle É Patrick Bateman#Non dovrebbe nemmeno recitare (per fortuna) dovrebbe solo essere se stesso#cioè palese che Stanis ha la stessa morning routine di Patrick Bateman comunque#stanis la rochelle#boris#boris la serie
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To all my american mutuals:
Buona festa del grazie

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ma... i toscani sanno della c aspirata? cioè la sentono tra di loro? perché i toscani che non la hanno sicuramente sì, ma poi assurda sta cosa che acquisisci sta cosa praticamente alla nascita perché tutti intorno a te hanno la c aspirata. vabbè comunque stanis la rochelle odia i toscani io la penso diversamente anzi per fortuna che esistono. stavo giusto per addormentarmi, buonanotte
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dall'espresso - Il ministero dell'istruzione partecipa a Job&Orienta a Verona con uno stand per promuovere il liceo del Ministero del Made in Italy: ma i gadget hanno la bandiera britannica e sono prodotti in Cina
lmao, comunque se posso dire con la voce di Stanis La Rochelle: molto italiana come cosa
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con trentamila lire stanis la rochelle lo faceva meglio comunque
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stanotte in sogno ho realizzato che nella mia testa gojo occupa lo stesso spazio semantico di stanis la rochelle
#per me sono lo stesso personaggio quasi#ho sentito con chiarezza la voce di stanis che diceva ‘bambina😏’ uscire dalla bocca di gojo#jjk
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dolcissime le divise del foggia con scritto viva la mamma comunque, di un’italianità alla stanis la rochelle
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Sarà che preferisco il secco all’umido, che detesto il tremolo e i cantanti con il pianto nella voce (stile “Luci a San Siro”), che trovo quasi sempre ripugnanti le esibizioni pubbliche di commozione e di virtù, che mi ribello istintivamente al ricatto melodrammatico di un paese in cui tutti, a destra e a manca, vogliono prenderti – come diceva Manganelli di Dickens – “a bambini morti in faccia��. Sarà che nulla riesce a esasperare e a magnificare questi tratti degeneri del temperamento nazionale quanto la questione mediorientale (l’altro giorno il Manifesto ha pubblicato una tirata da antologia del kitsch, “La Striscia dentro di noi”, che pareva scritta da Stanis La Rochelle di “Boris”, l’attore che fa beneficenza in Darfur ma che, non sapendolo collocare sulla cartina, proclama che è appunto “dentro di noi”).
Sarà per queste mie idiosincrasie che ho vissuto con un sottile disagio, ieri, la maratona indetta da scrittori, giornalisti, artisti, attivisti e parlamentari sotto l’hashtag #ultimogiornodigaza, un’iniziativa tutta improntata allo stile del Giorno della memoria, con tanto di staffetta di letture dei versi di un poeta palestinese morto sotto le bombe, Refaat Alareer, che per inciso aveva paragonato il 7 ottobre alla rivolta del ghetto di Varsavia. Ma il mio disagio non è estetico, è politico, e ha a che fare con un piccolo dettaglio che questa nube gonfia di lacrime finisce per eclissare del tutto. Intendiamoci: condivido diverse preoccupazioni dei promotori, specialmente quelle che riguardano gli aiuti umanitari e le pessime intenzioni di Netanyahu, e vorrei come loro che questa guerra sanguinosissima finisse oggi stesso.
Ma allora non bisogna essere ipocriti. Come si può scrivere un appello che riesce nel prodigio di non menzionare mai, neanche per sbaglio, i nomi di chi la guerra l’ha voluta e cominciata? E perché in questa nuvola di preghiere, petizioni e rivendicazioni, nessuno dei maratoneti ha considerato, anche solo come ipotesi di scuola, di chiedere che Hamas proclami la resa, ceda il potere e liberi gli ostaggi?
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chissà se pietro sermonti, quando più di tre lustri fa indossando le vesti del piacente attoruncolo stanis la rochelle, pronunciò quelle parole, immaginava il profondo effetto che avrebbero avuto nella psiche di ogni italiano onesto alla menzione dei vari jovanotti benigni pupo e carlocò
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DiaBoris
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covid negative

let's see how long it takes this time until i come into contact with someone else who tested positive
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- Renato, è una settimana che non rispondi. L'irreperibilità è una cosa che non ti puoi permettere, Renato, io posso essere irreperibile, tu no. - Dimmi Stanis. - Ma cioè, come, tu fai un film per il cinema e non me lo dici? - No... ma t'avrei chiamato. Guarda che non è manco sicuro che si faccia sto film, capito? Non c'è neanche ancora una sceneggiatura, figurati, eh? - Fammi fare Fini. - Eh? - Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, te lo faccio io. - Ma non c'è Fini nel mio film, Stanis. - È un errore, è un errore. Tu vuoi fare un film sull'Italia senza Gianfranco Fini, Renato? - Senti Stanis, abbi pazienza, io c'ho tanti cazzi, va bene? Quando facciamo il cast magari ti richiamo, va bene? Rimaniamo così. - Renato se mi tradisci, io m'ammazzo però. Te lo devo dire... Ti devo dire la verità... M'ammazzo, lo sai che lo faccio. Mi tolgo la vita, Renato. - D'accordo. D'accordo. Ciao Stanis.
Boris - Il film
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I felt there is a shortage of Pietro Sermonti, so here there are some sreenshots.
(the bald one with glasses and a beard is a gay spy and we all love gay villains, don't we?)
#Pietro Sermonti#Smetto Quando Voglio#Andrea De Sanctis#Tutto Può Succedere#Parenthood#Alessandro Ferraro#Palletta#Uno Di Famiglia#Luca Sallustro#Bentornato Presidente#Ivan Ferro#Boris#Stanis La Rochelle#Nero Wolfe#Archie Goodwin
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