#Racconti d’amore per ragazze
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Sfiorarsi nell’ombra
La prima volta che l’ho sentito, non l’ho visto. C’era solo la sua voce, profonda e avvolgente, che scivolava tra le pareti della libreria come un sussurro segreto. Stavo scorrendo i polpastrelli sui dorsi consumati dei libri, cercando di afferrare un pezzo di storia che potesse farmi evadere dalla mia. E poi, quella voce. «Cerchi qualcosa di particolare?» Mi sono voltata, il cuore impigliato…
#Amore e destino#Incontri romantici in libreria#Racconti d’amore per ragazze#Romanzi brevi emozionanti#Storia d’amore misteriosa
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Sebastian Ruggiero - Il nuovo libro “Il Fato racconta… Il fuoco! Prometeo e Fetonte”
Il racconto verrà inserito in un ciclo che si fa carico di spiegare i miti all’origine del mondo

Lo scrittore Sebastian Ruggiero pubblica nel mese di giugno del 2024 un racconto intitolato “Il Fato racconta… Il fuoco! Prometeo e Fetonte” con le edizioni Erickson Live. L’obiettivo è quello di spiegare ai ragazzi e alle ragazze della scuola secondaria di primo grado le origini del mondo attraverso il mito: a distanza di millenni, il Fato sceglie di raccontare le storie di cui egli stesso è artefice. «Mia madre si chiama Notte. E dal buio più fitto sono nato io, Fato, che tutto vedo pur non vedendo, che tutto conosco ancor prima che accada, che tutto posso muovere, perché non ho legami». Secondo i Greci, il Fato era una forza ancora più potente di Zeus, a cui ognuno doveva sottostare; in questa serie di racconti decide di presentarsi e di spiegare l’origine dei quattro elementi naturali (fuoco, acqua, terra e aria). Il protagonista di questo primo testo è il fuoco: si narra la storia di Prometeo, colui che donò il fuoco agli uomini, e la storia di Fetonte, che ottenne il permesso di guidare il carro che trasporta il disco infuocato del sole. Le loro vicende sono audaci, titaniche, ma quale sarà il loro esito? All’interno del volume sono presenti anche esercizi e approfondimenti, in modo da intrattenere costantemente il pubblico di lettori e farlo appassionare al mondo dell’epica.
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Storia dell’autore
Sebastian Ruggiero è nato in Sardegna, dove vive tutt’ora. Dirigente Scolastico dal 2019, è stato insegnante in una scuola primaria per circa venti anni. È laureato in Lettere e ha poi conseguito due Master per l’amministrazione scolastica e la gestione delle organizzazioni complesse. Nel 2023, pubblica il suo romanzo d’esordio “Intrigo sull’Olimpo”, per la Giovane Holden Edizioni: ha ottenuto numerosi riconoscimenti e menzioni all’interno di concorsi letterari. Nell’aprile 2024, inserisce un racconto breve intitolato “Lasciarti andare” nell’antologia “A cantar d’amore”, curata da Vincenzo Soddu. Nel mese di luglio del 2024, invece, si cimenta nella stesura di un ciclo letterario in cui il Fato narra i miti degli elementi naturali, per le edizioni Erickson Live. A settembre 2024, è prevista la pubblicazione di un nuovo romanzo, “Io sono salvo”, curato dalla Giovane Holden Edizioni.
Website: https://www.sebastianruggiero.it/
Facebook: https://www.facebook.com/sebastian.ruggiero.92
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Con le lune dei suoi amori Con il vento delle sue estati Ballando si allontana Coi suoi racconti e i suoi segreti In silenzio per sembrare Una musica distante Come l’orchestra di una nave Che scompare all’orizzonte Con i suoi giorni tutti uguali E quelli un po’ speciali Che sono diventati anniversari Con le sue poesie d’amore Quelle solo sussurrate Quelle che non son state scritte mai Novecento Aufwiedersehen, goodbye Novecento Aufwiedersehen, goodbye Col sorriso dei quindici anni Delle ragazze del mio quartiere Che tutte le primavere Si vestivano come fiori Con il lavoro di mio padre All’ombra di ciminiere Che una volta erano nere E ora sembrano cattedrali Con le serate eccezionali E il rock dei nuovi eroi Al ballo delle ultime regine E con quelli come noi Che nei bar e le cantine Suonavano per streghe e marinai Novecento Aufwiedersehen, goodbye Novecento Aufwiedersehen, goodbye Così volando così se ne va Novecento goodbye E una musica diventerà Novecento Fino all’ultimo momento Come fosse un grande sogno E non dovesse terminare mai Novecento Aufwiedersehen, goodbye Novecento Aufwiedersehen Così volando così se ne va Novecento goodbye E una musica diventerà Novecento Dreaming the song of your sky Of your stars Novecento Goodbye Avec toutes tes chansons au revoir Novecento Dreaming the song of your sky Of your stars Novecento Goodbye Avec toutes tes chansons au revoir Novecento. (Eugenio Bennato, Tony Esposito e Carlo D'Angiò) #sanremo #sanremo40 #sanremo90 #sanremo1990 #festivaldisanremo Brano: Novecento Aufwiedersehen Immagine: Giochi d'acqua (Nidiata) - Ettore Tito - 1935 https://www.instagram.com/p/B-uXWftFYJM/?igshid=1ornx6a9e6n9q
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Lucca Comics & Games 2019, gli annunci di J-POP Manga

Lo scorso mercoledì, come da tradizione in occasione della nuova edizione di Lucca Comics & Games, J-POP Manga ha dato via alle danze con gli annunci del suo J-POP Show, quest’anno per la prima volta al Teatro del Giglio con ospiti Clara Serina che ha aperto lo spettacolo cantando Kimba e Devilman, Massimo Corizza (doppiatore tra i moltissimi personaggi amati di Carletto il Principe dei Mostri), e Yudori, autrice coreana ospite della casa editrice milanese. Tra gli annunci gli attesissimi “Act-Age” e “Land of the Lustrous” passando per gli inediti di opere classiche, nuovi titoli per la Osamushi Collection, light novel, e manga per tutti i gusti. Di seguito la lista completa.
#weareOsamushi
La principessa Zaffiro di Osamu Tezuka

“Nessuna terra può essere ereditata da una donna, ma tutta la terra spetta ai figli maschi!” recita così un articolo della lex salica che sembra aver ispirato questo capolavoro del manga. Considerato il primo manga sul tema di genere, La Principessa Zaffiro racconta la storia di una futura regina nata col corpo di una ragazza ma con l'animo di un ragazzo, in un mondo fiabesco rigido e severo, dove sarà necessario salvare la giustizia.
volumi 3 completa - uscita prevista, febbraio 2020
La principessa zaffiro - I cavalieri gemelli di Osamu Tezuka

L’atteso e inedito sequel della saga di Zaffiro, diventata ormai regina e con due gemelli valorosi come eredi. La difesa del regno e della libertà sarà affidata a questi due ragazzi, un maschio e una femmina, guidati da un unico destino.
volume unico uscita prevista, luglio 2020
Il Bisturi e la Spada: l'incredibile storia di Ryoan Tezuka (Hidamari no ki) di Osamu Tezuka

La memoria storica di Tezuka ripercorre gli anni di un suo antenato: Ryoan Tezuka, medico del 1800 che ha vissuto il forte periodo di isolamento del Giappone. Parallelamente, la vita del samurai Ibuya Manjiro, fedele allo shogunato, scorre nella paura per lo straniero e per l’apertura dei confini nazionali. Un racconto storico e drammatico che appartiene direttamente al passato del grande Osamushi.
volumi 6 completa - uscita prevista, marzo 2020
La fattoria degli umani e altre storie di fantascienza di Osamu Tezuka

Una speciale raccolta di racconti, mai pubblicati in Italia, che raccoglie le storie brevi di fantascienza più intriganti dell’opera di Tezuka, realizzate negli anni ‘60.
volume unico - uscita prevista, settembre 2020
Black Jack di Osamu Tezuka

Uno dei più famosi, oscuri e drammatici personaggi creati dal genio di Tezuka. Il sinistro medico Black Jack, con la sua aiutante Pinoko, torna a rivivere nelle pagine di questa edizione di lusso in 15 volumi completa di tutte le storie che hanno reso grande il noir di Osamushi.
volumi 15 completa - uscita prevista, settembre 2020
#wereFeels
Oltre le nuvole, il luogo promessoci (ROMANZO) di Makoto Shinkai

Dopo il grande successo di Your Name e Weathering with You, la Makoto Shinkai collection si arricchisce degli altri romanzi che lo legano alle sue opere cinematografiche più famose. La novel di Oltre le Nuvole, il luogo promessoci racconta un esito diverso della Seconda Guerra Mondiale, dove il Giappone è diviso in due parti, una sotto il controllo degli Stati Uniti e una legata all'Unione Sovietica. Negli anni novanta il paese si riunisce e soltanto l’arcipelago dell’Hokkaido resta russo, dove una base segreta sta per essere costruita.
volume unico
Viaggio verso Agartha (ROMANZO) di Makoto Shinkai

Dopo 5 cm al Secondo, Makoto Shinkai realizza un’altra grande opera cinematografica che si concentra su un mondo fantastico e sull’avventura che due giovani esploratori dovranno affrontare per riportare a casa i propri cari. Questa è la novel scritta e ispirata durante la realizzazione del film.
volume unico
After Hours di Yuhta Nishio

Amore, romanticismo e musica. Nel mondo dei club underground di Tokyo due ragazze si incontrano con la passione dei dischi, l’ossessione per il collezionismo e la voglia di sfondare come dj. La vita notturna di Tokyo le farà innamorare. Una splendida mini serie a tema yuri.
volumi 3 (in box set) uscita prevista: aprile 2020
#weareBrave
Demon Tune di Yuki Kodama

Dall’autore di Blood Lad, una nuova miniserie che unisce l’action shonen con il fantasy. L’incontro tra un ninja e una fata sarà la scintilla per far nascere una nuova leggendaria avventura ricca di combattimenti sanguinari e mostri incredibili. Dalle pagine di Jump SQ, la rivista adrenaline di Shueisha!
volumi 4 (in box set) - uscita prevista: Giugno 2020
009 Re:Cyborg di Gato Aso e Shotaro Ishinomori

Dopo aver raccontato in una splendida edizione completa le avventure del team cyborg più famoso del manga, dopo aver completato la saga principale con l’epilogo God’s War, siamo pronti a tuffarci in questa splendida serie alternativa che ripercorre le vite degli eroi di Ishinomori, in un restyle moderno grazie al talento di Gato Aso!
volumi 6 completa - uscita prevista: Febbraio 2020
Gon di Masashi Tanaka

Personaggio di Tekken, diabolica mascotte, re della giungla selvaggia! Prima ancora che gli umani popolassero questa terra, c’era un solo e unico spaccone… il suo nome è Gon! Torna finalmente in una edizione deluxe il mini dinosauro più amato del Giappone, realizzato dal geniale Masashi Tanaka: l’unico originale e inimitabile GON!
volumi 3 - uscita prevista: Primavera 2020
Final Fantasy VII: On the Way to a Smile (ROMANZO) di Kazushige Nojima

Tokyo Ghoul Zakki:re (ARTBOOK) di Sui Ishida

#weareGirls
Lettere a me stessa – La mia prima volta 2 di Kabi Nagata

L’autrice di La Mia Prima Volta (manga vincitore della categoria “Miglior Serie Straniera” ai Premi Boscarato 2019 a Treviso) Kabi Nagata torna a parlare di se stessa con autoironia e grande forza emotiva. Il successo del libro precedente è una cosa di cui essere felici, ma presenta nella vita dell'autrice una serie di nuove sfide. In questo diario personale, Kabi Nagata le affronta una a una, cercando di trovare una risposta alla più grande domanda della sua generazione: Cosa significa essere adulti? Vivere da soli, gestire il successo, ma soprattutto, accettare se stessi e imparare ad amarsi sembrano missioni impossibili per una ragazza con la sua autostima, ma se c'è la volontà di cambiare, tutto è possibile!
volume unico - uscita prevista: Gennaio 2020
Sayonara Miniskirt di Aoi Makino

“Non è per tipi come voi che le ragazze indossano la gonna!” Seppur pubblicato su una rivista shojo, Sayonara Miniskirt di Aoi Makino è un manga che affronta temi importanti e per diverse tipologie di lettori. La studentessa del liceo ed ex idol Nina Kamiyama è l'unica ragazza a scuola a indossare i pantaloni dell'uniforme maschile invece della gonna. Conduce una vita scolastica isolata e taciturna, fino a quando i professori diffondono l’avviso che una persona sospetta, probabilmente armata, si aggira nei dintorni della scuola mettendo in pericolo le studentesse. Nella mente di Nina riaffiora così il trauma che finalmente decide di affrontare, per poter tornare a essere libera di essere una ragazza, in qualsiasi forma lei desideri e fuori da qualsiasi schema le possa venire imposto. Da Ribon di Shueisha, un’opera contemporanea e necessaria.
volumi 2, in corso - uscita prevista: Autunno 2020
Metamorfosi BL (Metamorphoses to Engawa) di Kaori Tsurutani

Vincitore del famoso premio Kono Manga Ga Sugoi, questa opera curiosa e particolare sbarca finalmente in Italia. L’amicizia tra due persone, anche molto diverse tra loro, può sbocciare per le ragioni più impensabili. Ed è questo il caso di una donna di settantacinque anni, che in un torrido giorno d'estate di ritrova in libreria davanti a uno scaffale pieno zeppo di fumetti di un genere che non aveva mai sentito nominare, e la commessa adolescente che la aiuterà a navigare in questa nuova passione condivisa: il Boy's Love. Una storia che distrugge qualsiasi barriera e pregiudizio, avvicinando due generazioni di donne in un mix commovente e delicato.
volumi 3 in corso - uscita prevista: Estate 2020
Kasane di Daruma Matsura

Un manga di culto nominato all’ottavo Manga Taisho! Kasane è una ragazza dal volto deturpato e dalla vita ha ricevuto unicamente abusi e derisione. Solo sua madre le ha lasciato un regalo utile, prima di morire: un rossetto che le permette di rubare, letteralmente, la faccia alle persone che riuscirà a baciare, dando in cambio il suo volto sfigurato. Finalmente libera dal suo disgustoso aspetto e ansiosa di sfogare il rancore covato per anni, soprattutto nei confronti delle persone “belle”, Kasane comincia così la sua corsa alla vendetta, correndo sulla sottile linea che la separa dalla follia. Una storia inquietante, disegnata magistralmente da Daruma Matsura.
volumi 14 conclusa - uscita prevista: Maggio 2020
#weareLove
Love Stage di Eiki Eiki, Zaou Taishi

Izumi sembra destinato, per nascita, a lavorare nello Show Business. Sua madre è una famosa attrice, suo padre un musicista, e addirittura suo fratello ha una band in cima alle classifiche. Lui erò è... diverso. Alle luci del palco, preferisce disegnare ragazze “moe” nella sua cameretta, nella speranza di sfondare come mangaka... Insomma, è un Otaku! La professione di famiglia però non perdona, ed è costretto a partecipare al remake di una pubblicità in cui aveva recitato da bambino. Lì, incontra Ryoma, il suo coprotagonista, che da allora non ha mai smesso di cercarlo! Unico dettaglio? Izumi era vestito da bambina in quella pubblicità. Sarà un problema per Ryoma scoprire che il suo primo amore era in realtà un ragazzo?!
7 volumi, serie completa - uscita prevista: Marzo 2020
Jackass! di Scarlet Berico

Dal pennino di Scarlet Beriko, una delle autrici Boy’s Love più richieste, arriva una storia d’amore anticonvenzionale! Keisuke e Masayuki sono amici. Masayuki però è bello, ricco, popolare con le ragazze... insomma, a volte dà proprio sui nervi! Tra un litigio e l’altro, l’adolescenza dei due continua quasi indisturbata fino a quando Keisuke indossa per sbaglio un paio di collant neri, e scopre così il che per il suo migliore amico sono un vero e proprio punto debole! Riusciranno entrambi a rispettare la regola del “guardare e non toccare”?
volume unico - uscita prevista: Gennaio
Escape Journey di Ogeretsu Tanaka

All’università, Naoto rincontra Taichi, il suo fidanzato dei tempi del liceo, con cui aveva tagliato i rapporti dopo averlo sentito definire la loro relazione come “puramente sessuale". Nonostante covi da tempo rancore nei suoi confronti, si rende conto che Taichi è cresciuto da allora, e comincia pian piano a perdonarlo. Ritornare amici è semplice se una persona ti piace, ma l’amore, invece, è sempre terribilmente complicato… Il Boy’s Love romantico che tutti aspettavano!
uscita prevista: Gennaio 2020
VOID di Zariya Ranmaru

In un'era in cui gli umanoidi sono fatti su misura fino al più piccolo dettaglio del loro carattere, Maki ne riceve in dono uno molto speciale, oltre che estremamente illegale. Si chiama Arata e gli è stato dato l'aspetto di Ren, una persona estremamente importante nella vita di Maki, e non solo: l'androide riproduce alla perfezione carattere del ragazzo scomparso e, nonostante sia un tabù, gli sono stati impiantati i suoi ricordi. Riuscirà Maki a separare l'immagine sovrapposta di Arata e Ren? E che sentimenti risveglieranno in lui questo viso, questa voce, questi ricordi così familiari? Una attesissima attrice sbarca in Italia con questo volume unico dolce-amaro.
uscita prevista: Febbraio 2020
Il Gioco del Gatto e del Topo di Setona Mizushiro

#weareGodsOfManga
Shutendoji – Il banchetto delle Tenebre di Go Nagai

Dopo aver terminato la serie storica di Go Nagai, finalmente in Italia arriva l’antologia di storie inedite che hanno ispirato il grande Shutendoji!
volume unico
Gekiman! – Devilman Story di Go Nagai

Com’è nata la saga di Devilman? Come Go Nagai ha realizzato la sua opera magistrale che lo ha reso famoso in tutto il mondo? Gekiman! È il manga autobiografico disegnato da Go Nagai in persona sul periodo in cui ha scritto e inchiostrato il possente Uomo-Diavolo, inedito in Italia e presentato in una maxi edizione completa in tre grossi tankobon.
volumi 3 (in box-set) uscita prevista: Primavera
Shin Violence Jack di Go Nagai

Dopo aver assistito all’epico finale del possente Jack, nella sua saga principale completa, arriva ad arricchire la Go Nagai Collection un volume inedito di nuove storie brutali e violente. Violence Jack è tornato, più cattivo che mai.
volume unico
Seventeen di Baron Yoshimoto

J-POP è orgogliosa e lieta di annunciare la prima antologia di storie del celebre mangaka Baron Yoshimoto, uno dei fumettisti che costruirono il boom del gekiga negli anni '60 e ’70. Disegnatore e avventuriero, artista e personaggio lui stesso, all’apice della sua popolarità, improvvisamente partì per gli Stati Uniti dove ha potuto ispirare il suo stile. Nel 1985, dopo il suo ritorno in Giappone oltre all’attività di mangaka si è dedicato anche alla pittura con uno stile nuovo e innovativo in collaborazione anche con il grande Katsuya Terada. Seventeen è un’opera degli anni ‘70, una fotografia di una gioventù ribelle e alle prese con conflitti, vergogne, circostanze difficili.
volume unico
Frankenstein e altre storie di Junji Ito

Il grande Junji Ito è tornato questa volta con una nuova antologia arricchita dalla sua personale rilettura del classico di Mary Shelley: Frankenstein.
volume unico
#wearetheBest
Wizdoms no Kemonotachi di Nagabe

L’opera con sfumature BL che farà felici tutti i fan di Nagabe, autore dell’amatissimo Girl from the other Side. Nel profondo della foresta si trova una misteriosa scuola di magia, frequentata da uomini bestia di ogni tipo. Queste creature fantasy vivono amori intensi, storie romantiche, delicate e ironiche come solo il tocco di Nagabe sa raccontare.
volume unico - uscita prevista: Primavera
Act-Age di Tatsuya Matsuki e Shiro Usazaki

Emozionante, affascinante, comico e drammatico. Il fenomeno Act-Age è ora anche in Italia! Direttamente da Shonen Jump, la storia di Kei Yonagi, splendida aspirante attrice, povera in canna e con il i propri fratelli da badare. Quando arriva l'opportunità di inseguire il suo sogno di diventare attrice, Kei ci si butta a capofitto, catturando le attenzioni del regista Kuroyama. Ma il metodo così ricco di empatia che usa Kei per interpretare i suoi ruoli è potenzialmente distruttivo. Benvenuti sul palcoscenico moderno di questa splendida serie targata Shueisha.
volumi 8 in corso - uscita prevista: Febbraio 2020
Land of the Lustrous (Houseki no Kuni) di Haruko Ichikawa

Su un pianeta popolato da “pietre preziose” dalle sembianze umane, l'unico pericolo è costituito dal Popolo della Luna, che fa delle vere e proprie battute di caccia per raccoglierle, farle a pezzi, e usarle come ornamenti. In questa società dove essere forti e saper combattere è tutto, Phos, la fosfofillite, non desidera altro che diventare forte, potersi difendere e guadagnare il rispetto dei suoi compagni, che la vedono ancora come un bambino. Ma quanti pezzi di te puoi perdere per guadagnare la forza che hai tanto desiderato? E quanto di te stesso puoi perdere, per considerarti ancora... te stesso? Haruko Ichikawa ridefinisce il concetto di “Empatia grafica” con queste gemme che vanno in pezzi allo stesso modo in cui si spezza un cuore. Quello del lettore.
volumi 10 in corso - uscita prevista: Aprile 2020
Che ne pensate dei titoli annunciati? Ce n’è qualcuno che vi interessa? Fatecelo sapere nei commenti!
Autore: SilenziO))) (@s1lenzi0)
#lucca comis & games#lucca2019#luccacg19#manga#light novel#fumetti#j-pop manga#edizioni bd#annunci#newsintheshell#news in the shell#fiere
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TRE RACCONTI PER SALINE - La donna delfino.
Indy spense la sua vespa 125 bianca, prese l’asciugamano e la maschera subacquea che aveva sempre con se. E incominciò a scendere lungo il lato del costone che arrivava dritto al mare. Sotto c’era una spiaggetta poco conosciuta e frequentata dove gli piaceva fare il bagno e startene da solo abbracciato dal piccolo golfo, scaldato dal calore della sabbia e cullato dal mormorio instancabile del mare di Salina. Era stato un pomeriggio caldo e afoso e dopo aver lavorato tutto il giorno nella ristrutturazione del rudere che suo padre gli aveva lasciato, ora voleva rilassarsi un po' facendosi un bagno a mare nella assoluta tranquillità. Quando arrivò sulla spiaggia vide che c’era qualcuno. Era Roberto, un ragazzo di quasi 18 anni che era seduto su un masso e guardava il mare. Lo salutò da lontano, poi, levatosi la camicia entrò in acqua e quando l’acqua gli arrivò all’ombelico si tuffò scendendo lentamente sott’acqua. Il silenzio lo avvolse e lui nuotò lentamente osservando un branco di pesci che al vederlo si allontanò sospettoso. Riemerse lentamente, aspirando l’aria ed osservando l’azzurro del cielo, si mise sulla schiena e nuotò sul dorso sempre lentamente arrivando sul bagnasciuga dove si fermo, riscaldandosi con la sabbia e lasciando i piedi a mollo. Chiuse gli occhi, ascoltando il mare e il vento e restò cosi a lungo, perdendosi nel suo galleggiare sul nulla. “Scusa” apri gli occhi ricordandosi che sulla spiaggia c’era anche Roberto.
“Oh , Roberto, dimmi” “Poi mi potresti dare uno strappo fino a Malfa, se no arrivo quando è già buio” “Certo Roberto non ti preoccupare” Rispose Indy tirando fuori le gambe dall’acqua “Ma sei solo? E la compagnia” Roberto era sempre con il gruppo di ragazzi formato da ragazzi e ragazze del posto e da quelli che venivano da fuori a passare qualche settimana dell’estate nella piccola isola. “Avevo voglia di stare solo” disse laconicamente Roberto Indy lo guardò sott’occhi “Problemi di cuore?” Roberto fece una mossa con il capo quasi a non voler dare importanza, “Mha io le donne non le capirò mai” Indy sorrise “Eh perché le vuoi capire?” “Ma no, dico io, deve esserci una razionalità in quello che fanno! - Sbottò Roberto seccato come se per ore si fosse fatto questa domanda – invece….” Indy sorrise “Se tu non ami una donna, non ti sembrerà mai razionale…” “ e se l’ami …?” Chiese Roberto quasi con ansia “Se l’ami sarà il tuo amore a fartela capire.” Rispose sorridendo Indy Roberto scosse la testa e stava per dire qualcosa, ma Indy guardando il mare e gli fece cenno di stare zitto. Non molto lontano dalla spiaggia sulla superficie piatta del mare si videro due increspature, l’una dietro all’altra “Vieni” disse Indy ed entro in mare di corsa cercando di smuovere il meno possibile l’acqua incominciando a nuotare lentamente in direzione delle increspature. Roberto l’osservò e levandosi la maglietta entro in acqua seguendo Indy. Quest’ultimo nuotò lentamente per un centinaio di metri e poi si fermò allargò le braccia e con il palmo delle mani batté sulla superficie del mare un paio di volte. Nel frattempo Roberto si avvicino e gli chiese “Che c’è?” ma si senti toccare sulla schiena e pensando ad una medusa si girò di scatto. Una lunga sagoma grigia gli passo vicina, lui la seguì preoccupato ma un'altra lo sfiorò nuovamente. Indy battè ancora sull’acqua e davanti a loro, Roberto vide un delfino saltare, passare sulla loro testa e ricadere in mare lanciando dei grandi schizzi bianchi. Indy si immerse e Roberto lo segui. Anche senza maschera vide cinque o sei grandi sagome grigie di delfini girare lentamente intorno a loro, osservandoli curiosi, in quel blu intenso in cui filtravano gli ultimi raggi del sole del pomeriggio formando delle strisce luminose tra cui gli animali si muovevano con curiosità e senza timore. Un delfino si avvicino a Indy e lui ne accarezzò il lungo fianco mentre l’animale lo sfiorava e poi Indy riemerse per respirare. Un altro delfino più piccolo si avvicinò a Roberto e lui imitò Indy accarezzandogli il fianco mentre gli scivolava davanti prima di risalire. I delfini girarono un paio di volte intorno a loro, poi improvvisamente scomparvero. “Sono andati” disse seccato Indy “Come mai?” Chiese Roberto Sentirono crescere lentamente il rumore di un piccolo motore e videro una barca a passare qualche centinaio di metri davanti a loro, probabilmente i delfini lo avevano sentito e disturbati dal ronzio meccanico, se ne erano andati. Indy incominciò a nuotare verso la riva ed una volta arrivato si sdraiò sulla spiaggia per scaldarsi. Roberto lo segui sdraiandosi sulla pancia e raccogliendo la sabbia intorno al suo corpo.
“Cosa stavi dicendo?” Chiese Indy “Parlavo delle donne. Non capisco mai cosa hanno in testa…” Indy sorrise Alzò il corpo restando seduto sulla sabbia “ tu sei giovane e hai bisogno di chiudere ogni cosa in una casella pensando cosi di poter capire e comprendere tutto. Vedi, la donna è come il mare che abbiamo di fronte. Alle volte sono sfuggenti e sembrano non esistere come Alicudi e Filicudi quando c’è la foschia o la nebbia: tu sai che sono li all’orizzonte, ma non le vedi, non le percepisci. Lo stesso quelle donne che sono troppo diverse da te e tu da loro, o perché semplicemente non vogliono farti entrare nei loro pensieri. Per questo motivo è doloroso ed inutile amarle. Per quanto tu faccia non legherete mai, quindi è inutile cercarle: non ti considerano, non ti vedono anche se sei seduto accanto a loro. Poi le donne possono essere come i delfini, perché sono quelle donne con cui ti metti a giocare e con loro fai solo quello, per il piacere di farlo e per nessun altro motivo. Come per i delfini, per quanto vi divertite tu non puoi stare in mare per sempre e loro non possono venire a terra. La stessa cosa con la donna delfino, sapete che non avete un futuro, ma la cosa non vi interessa, non è l’eternità che cercate, ma solo il momento, l’istante di un sorriso, una carezza, un bacio, un falò intorno a cui cantare e amarvi per qualche minuto, ma nulla di più. Vivendo in due ambienti diversi, in due mondi diversi, tu a Salina lei chissà dove non potete avere o dare di più. Ma è questo sapere che non potrà esserci un futuro, che rende quanto provate unico e la vostra amicizia o il vostro amore perfetti, perché sinceri e disinteressati. Da questa donna non puoi pretendere nulla, puoi capirla solo per quel che serve, per starci momentaneamente insieme, ma non puoi andare oltre. E poi c’è la donna che è una certezza come questa spiaggia o questa isola, quella che tu non lascerai mai, la donna che ti dona la tua stessa vita perché la riempie, la sazia; quella donna di cui senti bisogno d’improvviso quando sei solo, quella di cui aspetti ogni momento la telefonata e che hai sempre accanto anche quando sei seduto in una spiaggia vuota. Un Isola che non vuoi lasciare perché in essa trovi quello che cercheresti nel resto del mondo!” “Ma come fai a distinguere una donna dall’altra?” “Una donna non è mai una sola donna, è questa la loro bellezza! Per quanto tu pensi di avere davanti un isola nascosta d’improvviso può diventare una donna delfino e poi un amante sincera. Cambiano per come ti comporti, per come ti percepiscono e per quello che hanno dentro di loro. Vedi l’amore non è qualcosa di enorme ed eterno, è l’insieme di tanti piccoli momenti. Ogni cosa è fatta di altre cose più piccole, come una spiaggia è fatta da milioni di sassi levigati. È il tempo, che raccogliendo tutti questi piccoli atomi d’amore, li rende un vero unico amore, tanto che non la vuoi lasciare più. Quando cioè, ora dopo ora, crei una continuità in quello che siete e provate, questa diventa la vostra vita, quella che dovete ancora vivere. Per questo non te la devi prendere se uno di questi momenti non è per come dovrebbe essere, ve ne sono ancora tanti altri da creare, da vivere e ci sono poi cose che non puoi inquadrare e definire ma che devi vivere per come sono come un incontro in mezzo al mare.” Roberto restò a pensare qualche minuto “Ma se non si può capire prima se è vero amore, cosa devo fare?” “I delfini vengono a cercarci, per la gioia di conoscerci, e se lo fanno sempre vuol dire che quella gioia è il loro modo d’amare. Quindi è inutile che stai a pensare su questa e quella; vai a cercarla come fanno i delfini, donale gioia, curiosità e tenerezza come hanno fatto i delfini, e scoprirai che ad un certo punto il vostro gioco non sarà più un gioco, unendo sasso a sasso avrete la vostra spiaggia su cui vivere, lei diventerà una certezza ed un bisogno continuo come questa spiaggia ” Roberto guardò l’orizzonte dove lentamente la foschia si abbassava e l’isola di Filicudi appariva mostrando la sua forma di donna incinta. “Non lo so – concluse Roberto – io ho capito solo che l’amore dovrebbe essere come quando abbiamo incontrato i delfini, un cercarsi e un provare a volersi bene, qualcosa di magico e bellissimo dove anche una semplice carezza ha un valore immenso, invece non facciamo altro che sfuggirci e nasconderci sempre anche quando cerchiamo di avvicinarci: è questo che mi fa incazzare la continua paura che abbiamo l’uno dell’altro” Indy sorrise “Lo vedi che i delfini sono migliori degli uomini….” Il sole lentamente tramontò incendiando il cielo con un giallo che sfiorì in un vermiglio intenso e quindi un un oscuro ceruleo. I due raccolsero le loro cose e si avviarono verso la vespa prima che fosse troppo buio.
Passò qualche giorno e in una notte senza luna Indy era sulla barca del suo amico Raziu che si stavano spostando per raggiungere una secca dove pensavano che avrebbero fatto il pieno di calamari. Passavano vicini alla costa perché Raziu conosceva ogni angolo dell’isola ed evitava con facilità gli scogli che erano in prossimità delle alte coste di Salina. Passarono davanti alla spiaggetta su cui giorni prima Indy era stato con Robetto e videro che c’erano un gruppo di ragazzi intorno ad un fuoco con una chitarra che suonava e tante voci che intonavano in modo approssimato una canzone. Avevano messo sugli scogli e sulla parete di roccia delle candele in sacchetti di carta aperti cosi che fungevano da lanterna creando una sensazione di festa . Sentendo il motore e vedendo la lampara i ragazzi smisero di suonare per un breve istante per salutare con urla e fischi. Raziu, seduto al timone alzò un braccio per salutare e rallentò la velocità della barca. Indy vide che qualche metro più in la, su uno scoglio vi erano alcune lanterne e un ragazzo che baciava una ragazza; alla luce della lanterna si accorse che il ragazzo era Roberto e sorrise. Dopo neanche cinque minuti si fermarono e Raziu incominciò a far scendere la lenza per i calamari. Indy stava preparando la sua attaccando un pezzo di pesce a degli ami legati ad una grossa tavola. Intanto pensava a Roberto e alla discussione sulle donne, forse aveva accettato l’idea che l’amore è un divenire e che non poteva capire fin dal primo istante quanto fosse grande ed importante, per cui alla fine bisognava inizare tutto giocando come i delfini. Si avvicinò al bordo della barca per pulirsi e battè con il palmo della mano nell’acqua, come aveva fatto per chiamare i delfini. Raziu si agitò e velocemente tirò il filo della lenza e alla luce della lampara apparve un calamaro che appena Indy cercò di liberare dagli ami lo schizzò di inchiostro. I due commentarono contenti la pesca e subito Raziu buttò di nuovo la lenza sicuro che ne avrebbe preso un altro. Indy mise la mano nell’acqua per pulirla dall’inchiostro e subito senti qualcosa di morbido e liscio che scivolava nell’acqua facendosi accarezzare dalla mano. Si sporse dalla barca in tempo per vedere la coda del delfino scomparire nell’acqua oscura “Chi c’è?” chiese Raziu nel vederlo sporgersi dalla barca. “ niente – lo tranquillizzò Indy – un amico”
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I RACCONTI (SECONDA PARTE) LA COPPIETTA
La mia curiosità mi sta facendo impazzire. E’ un tarlo che mi si è annidato nella mente. Non penso ad altro… Francesca, dopo aver letto i miei racconti, mi assilla di proposte, anche lei vuole partecipare, vuole guardare, vuole gestire. Ma non è facile trovare le persone giuste per far sesso in 4. Inesperti, esperti, molto esperti, giovani, maturi… Non so decidermi, non so muovermi. Sono vicino a rinunciare, se non fosse per Francesca avrei già smesso di pensarci. Un giorno come tanti però Francesca mi invita a passare un week end da lei, almeno il sabato, visto ches suo marito sarà sicuramente fuori. Vado da lei, sono appena 20 km da casa. Arrivo in casa sua, una casetta carinissima con piscina in comune. Sono già particolarmente eccitato per la situazione. Un pomeriggio di sesso con Francesca è assicurato. Lei si cambia davanti a me senza nessun pudore, io faccio lo stesso, sfoderando il cazzo già in tiro davanti ai suoi occhi eccitati. Andiamo in piscina, ci sdraiamo sui lettini per un bagno di sole… Non siamo soli, c’è una coppia di ragazzi molto giovani, sui 20 anni. Lei è mulatta, bella, giovane, provocante ed elegante. Lui un bel ragazzo, fiero e orgoglioso di mostrare la sua nuova preda al vicinato. Francesca si alza e va da loro. Mi dice che conosce il ragazzo da quando era piccolino, mi dice pure che lui l’estate scorsa ci ha provato insistentemente x tutta l’estate, rimediando solo qualche ammiccamento provocatorio.
Comunque dopo una mezz’oretta Francesca torna da me, sorridente e soddisfatta. Vuole fare un bagno, si butta in piscina e io la seguo. Il piccolo tuffo ci porta proprio sulla sponda opposta della piscina dove c’è la coppietta. Francesca, con una mano aggrappata al bordo, mi abbraccia con l’altra e inizia a baciarmi. Ma sono baci estremamente erotici, mi succhia la lingua e si fa succhiare la sua. Uhhh, come succhi bene la lingua – dice Francesca con tono alto. La cosa dura un pochino, io ho il cazzo che mi scoppia. Mi piace amoreggiare in acqua, ma mi piace soprattutto essere guardato dalla coppia, che ha posato gli occhi su di noi e ci guarda concentrata. Francesca si toglie il costume, e lo lancia ridendo verso di loro. Toglie anche il mio, lasciandolo galleggiare sull’acqua. La sua mano inizia ad accarezzarmi le palle. La sensazione è meravigliosa, l’acqua fresca e la mano di Francesca, oramai fuori controllo e impazzita dalla lussuria. Guarda spesso i due, che impietriti dal nostro spettacolo erotico, non accennano a muoversi. Luca, ma ti immaginavi che la tua vicina di casa fosse così porca – dice Francesca senza nessuna vergogna. Luca, così si chiama il ragazzo, non ha la prontezza di rispondere. Ha il cazzo duro, quello si, e lo si vede dal rigonfiamento del costume. La ragazza però non vuole passare da verginella, si spoglia e si butta in acqua vicino a noi. Viene dietro di me e inizia a toccarmi il corpo e a baciarmi il collo dietro. Sarà meglio che entriamo in casa - dice Francesca – mi sa che tra poco i nostri maschi faranno le scintille. E così in un attimo siamo fuori, io corro nudo e bagnato verso la porta finestra, le due femmine invece camminano rilassate tenendosi la mano e ridendo. Luca arriva per ultimo, frastornato dalla situazione. Lui giovane play boy adesso si vede costretto a rincorrere le fantasie di una bellissima donna e di quelle di una giovane ragazza straniera. Dentro casa i giochi diventano ancora più divertenti. Francesca si accorge del forte imbarazzo di Luca e invece di far qual cosa per metterlo a suo agio continua nella sua sfrontatezza. Luca, piccolo mio, ma non mi dire che sei imbarazzato? La tua ragazza lo sa che l’estate scorsa hai fatto di tutto per scoparmi? Lei hai detto che ti facevi vedere nudo dalla finestra? – sussurra con voce calda Francesca, sempre più padrona del gioco. Luca è senza parole, inerme di fronte ad una donna piena di fascino, esperienza e malizia. La sua ragazza invece ne è divertita. E’ nuda, mi tiene abbracciato da dietro, strofina i suoi seni meravigliosi sulla mia schiena. Ha un corpo veramente statuario, il pelle color cappuccino è un invito a leccare, ovunque in cerca di schiuma saporita. Io decido di lasciar fare tutto alle donne, di lasciarle giocare per vedere a che punto si spingeranno. E Francesca sa cosa vuole e lo vuole subito. Dai Luca, sei troppo giovane per fare il play boy, siedi, rilassati e goditi lo spettacolo – aggiunge Francesca. E così appena finito la frase si gira verso di me, si inginocchia e inizia a leccarmi il cazzo, durissimo e bagnato. L’altra ragazza si inginocchia vicino a Francesca, e iniziano a leccarmi assieme, chi l’asta, chi la cappella o le palle. Ogni tanto si baciano e poi riiniziano a giocare con il mio uccello. E’ una sensazione meravigliosa, ho brividi di piacere che attraversano tutto il mio corpo. Le labbra di Francesca sono morbide, le labbra di Rju sono invece più carnose e dure. E poi la lingua chiara in contrasto con la pelle più scura mi eccita ancora di più. Voglio schizzarle sulla faccia, voglio il contrasto della mia sperma sul suo volto. E Francesca pare abbia lo stesso desiderio. Appena capisce che sono vicino all’orgasmo inizia a masturbarmi a poca distanza dal volto di Rju.
Schizzo tanto, tantissimo e le copro il volto. Che spettacolo meraviglio, che delizia vederla e vedere Francesca che con attenzione inizia a leccare il volto della ragazza fino a pulire ogni piccola parte. O poi le ragazze si baciano con una sensualità che solo due donne possono regalare. Sono sempre inginocchiate, una di fronte all’altra, le mani sui fianchi, i seni che si cercano e si trovano. Luca in un angolo vorrebbe masturbarsi, ma la sua ragazza gli intima di fermarsi. Alzo Rju in piedi, mi inginocchio io da dietro e inizio a leccarle il buchino. Francesca le sta accarezzando la fichina, sapientemente curata, con una sottile strisciolina di peli ricci e cortissimi. La mia lingua lecca all’impazzata, le mani stringono forti le natiche sode. La sua pelle leggermente ruvida mostra il piacere che le sto donando. Le dita di Francesca entrano ed escono, sono coperte dagli umori di lei. Francesca se le succhia e poi le infila nuovamente. Io sono di nuovo in erezione, mi siedo sulla poltrona e faccio sedere Rju sul mio cazzo, dandomi la schiena. E così mentre la scopo, Francesca le lecca il clitoride, inginocchiandosi e mettendo la testa tra le nostre 4 gambe. Luca è sempre in “castigo” di fronte a noi. Non ha più il coraggio di sfiorarsi, guarda inebetito le nostre posizioni d’amore. Adesso anche Francesca vuole il cazzo, e dopo aver sentito l’orgasmo di lei la fa alzare e prende la sua posizione. La fica di Francesca è bagnatissima, il cazzo non fa nessun attrito dentro e la scopo così con una forza esagerata. Ha un primo orgasmo, poi uno seguente, poi un ultimo forte, soffocato dalla bocca di Rju che la bacia con forza. Le ragazze sono esauste. Francesca, ancora sulla poltrona mi guarda e mi chiede – vuoi provare, hai voglia di provare la tua fantasia? Certo che ne ho voglia – le rispondo. E così mi avvicino a Luca, che seduto sulla poltrona immobile e con un erezione spaventosa è in attesa di un qualcosa. Mi inginocchio, prendo il suo cazzo in mano e lo guardo negli occhi. Luca mi dice solo una cosa – se mi farai venire io poi lo farò a te. E così, dopo averlo masturbato un pochino, mi faccio coraggio e inizio a succhiargli il cazzo. Cerco di essere bravo, cerco di fare ciò che vorrei mi facesse una donna. Ed evidentemente ci riesco. Uno schizzo caldo mi riempie dopo poco la bocca, sputo e riprendo e succhiare. Credo di aver fatto un bel lavoro, Luca urla di piacere, a lungo. Come l’erezione scende Luca mi dice di sedermi. Fa lo stesso con me, lo fa con voglia evidentemente. E anch’io schizzo, lui beve tutto… Vedo le due donne sedute ad ammirarci sfiorandosi reciprocamente i corpi con le dita… Sembra che sia stata per entrambi la nostra prima esperienza Bi… Direi un inizio eccellente…
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Nel centro di Stoccolma c’è una Casa della Cultura. All’ultimo piano della Casa della Cultura c’è un bar. Davanti al bar c’è un palco e proprio stasera su quel palco ci sono degli scrittori. Scrittori molto nervosi. Tutti hanno pubblicato quest’anno il loro primo libro e adesso è il momento del DEBUT BAR, il che significa che dovranno leggere ad alta voce dei brani tratti dalle loro opere. Incontrare il loro pubblico. Lettori tridimensionali, in carne e ossa, che possono ridere, sbadigliare, entusiasmarsi, fischiare, tirare uova o forse la cosa peggiore di tutte: mostrarsi francamente indifferenti alle parole che in qualche momento hanno significato così tanto per lo scrittore. Tutti i posti a sedere sono occupati, fa così caldo che si può disegnare sulla condensa alle finestre. In prima fila ci sono le mamme orgogliose, i fidanzati con costose macchine fotografiche, gli editori già ubriachi. In mezzo i comuni lettori. In fondo gli invidiosi pieni d’odio. Quelli che pensano che i veri scrittori dovrebbero starsene a casa a scrivere, invece di salire su un palco e crogiolarsi nell’ammirazione dei lettori. Io non sono uno degli scrittori sul palco. Non sono una delle mamme orgogliose. Sono uno degli invidiosi pieni d’odio. Alzo gli occhi al cielo alle metafore trite, ostento sbadigli alle lunghe descrizioni dei boschi. Odio quando qualcosa è brutto, ma odio ancora di più quando qualcosa è bello. Sono il lettore che più temo. Ho diciotto anni e scrivo da quando ho memoria. Ciò non significa che abbia imparato a scrivere particolarmente presto, ma soltanto che per tutta la vita ho avuto la sensazione di poter fissare davvero i miei ricordi solo quando li mettevo per iscritto. Ho cominciato a tenere un diario che avevo sette anni. Da allora non ho più potuto smettere. Ho scritto racconti d’amore, canzoni hip-hop, filastrocche natalizie, necrologi per supereroi e negli ultimi anni ho impiegato tutto il mio tempo a cercare di scrivere un romanzo. Un romanzo vero. Un romanzo che vorrei avesse su un potenziale lettore lo stesso effetto che Lindgren e Hinton, Faulkner e Duras, Kanafani e Cortazar, Nabokov e Nas hanno avuto su di me. Mi hanno allargato gli orizzonti. Mi hanno fatto capire che non sono solo, non sono rotto. O meglio, ovvio che sono rotto, ma un sacco di altre persone prima di me hanno provato qualcosa di simile o esattamente identico. L’unico problema è che nessuno sa che scrivo. Non i miei genitori, né i miei fratelli, né i miei amici. Sono terrorizzato all’idea di dirlo a qualcuno. Invece di mostrare i miei scritti a qualche editore vado al Debut Bar, mi siedo in fondo e borbotto qualcosa su quelli che osano. Perché non dico a nessuno che scrivo? Forse perché vengo da una famiglia in cui i libri avevano un’importanza vitale ma si riteneva un po’ presuntuoso credere di essere capaci di scrivere. Leggere libri andava da sé, ma scriverli? E poi cosa farai? Inventerai la macchina del tempo? Ti teletrasporterai in una nuova galassia? Cercherai di trasferire i pensieri da un cervello all’altro al di là del tempo e dello spazio con il solo aiuto di qualche scarabocchio nero su sfondo bianco? Ma fammi il piacere. È impossibile. Smettila di sognare. O forse non ho mai detto a nessuno che scrivevo perché frequentavo un liceo dove parlare di scrivere era considerato il massimo. Ragazzi che andavano in giro con baschi per niente ironici parlavano delle loro poesie ancora non scritte. Ragazze in sciarpe frangiate parlavano del loro progetto di scrivere un romanzo generazionale. Il professore di filosofia parlava del libro di testo che avrebbe presto scritto, in primavera, o magari in estate, o al più tardi il prossimo autunno. Tutti parlavano, parlavano e parlavano, ma sembrava che non scrivessero mai. Adesso ho quasi quarant’anni e comincio a sospettare che il vero motivo per cui non dicevo a nessuno che scrivevo era la preoccupazione di come lo sguardo degli altri avrebbe cambiato il mio rapporto con le parole. Perché quando scrivevo non c’era nessun occhio esterno a osservarmi. Nessun orecchio a sentire se sbagliavo a pronunciare il nome di un autore che avevo visto solo scritto. Nessuna bocca a sciorinare tutte le ragioni per cui avrei fallito. Nessun cervello a pensare che facevo per finta. Nessun indice puntato a prendermi in giro. O meglio. A pensarci bene, c’erano tutte queste cose. Sia nella scrittura che nella cosiddetta vita reale. Ma quando scrivevo avevo la capacità di influenzarle. C’era una libertà che la vita non mi dava. Quando la scrittura funzionava, mi trasformavo nelle parole. Il mio corpo diventava testo, le mie esperienze diventavano eterne e il vuoto che sentivo perché la vita era solo vita, un interminabile martedì con una pioggerellina incessante, la fila al bancomat, gli auricolari che ballano, la metro in ritardo, veniva sostituito dalla sensazione vertiginosa che la vita contenesse davvero qualcosa, che non fosse soltanto un guscio presto morto. Era una specie di magia. E la cosa folle era che fosse sempre a mia disposizione. Il testo non tradiva. Amici si trasferivano all’estero, famigliari sparivano, parenti morivano. Ma il testo rimaneva. Non aveva altre priorità. Non incolpava la politica o l’economia o le malattie per la sua assenza. E ogni volta che qualcuno se ne andava, potevo ricorrere ai miei ricordi e metterli per iscritto. Le parole mi davano un senso di stabilità in un mondo dove tutto scorreva via. Ero convinto che la libertà che provavo con la scrittura dipendesse dal fatto che nessuno mi vedeva. Per questo scrivevo in segreto. Per questo mi ripetevo che non avevo nessun bisogno di lettori. Per questo me ne stavo seduto in fondo al Debut Bar a odiare tutti quelli che avevano più coraggio di me. Poi incontrai una lettrice. Mi penetrò con lo sguardo. Non mi chiese se scrivevo. Mi chiese cosa scrivevo. Come fai a sapere che scrivo? le domandai. Lo so e basta, mi rispose. Ok, ammisi. Scrivo. Ma solo per me. Per il cassetto della scrivania. Chiese di potermi leggere. Dissi di no. Me lo chiese di nuovo. Dissi di no, ma stavolta esitai un attimo. La terza volta che me lo chiese mi arresi. Ed ebbi fortuna. Lei non era piena d’odio. Era un lettrice fantastica. Era paziente e benevola. Era tutto quello che io non ero quando mi sedevo nei posti in fondo al Debut Bar. Si immerse nei miei manoscritti mettendo una stellina dorata su quello che le piaceva e inventandosi una sua categoria per quello che le piaceva meno. La chiamò “TS”. Stava per “Troppo scrittore”. Cosa significa? le domandai. Quando trovi TS a margine, significa semplicemente che stai cercando un po’ troppo di fare lo scrittore, mi spiegò. Un modo gentile per dire: Questo è ridondante. Questo paragrafo non ha niente a che fare con la storia. Questo personaggio risulta piatto come una sagoma di cartone. E questa metafora, quando paragoni un personaggio piatto a una sagoma di cartone, è un po’ troppo scontata. E la cosa strana era che il testo non moriva per il fatto di avere un lettore. Scrivere non diventava noioso. Al contrario, la mia prima lettrice mi mostrò che sono i testi conservati sotto vuoto a morire. Mi fece capire che le parole hanno bisogno di altri occhi per crescere e diventare forti. Cinque anni dopo pubblicai il mio primo romanzo. Fui invitato al Debut Bar alla Casa della Cultura. Devo proprio? chiesi al mio editore di allora. Sarà divertente, disse lui. Ci sarò anch’io. In prima fila. Poi ci facciamo un bicchiere di vino. Salii sul palco e cominciai a leggere. Incespicavo. Mi sentivo a disagio. Ma non aveva importanza. Perché le parole lette ad alta voce sono per finta. Tutto ciò che filtra attraverso di noi è transitorio. Le Case della Cultura verranno demolite, gli autori moriranno. Ma il testo rimane.
Jonas Hassen Khemiri
Inedito letto nel corso della serata di premiazione del Premio Strega Europeo 2017 alla Basilica di Massenzio, in cui l'autore svedese racconta l'incontro con la sua prima casuale lettrice.
thanks to Iperborea Editore
http://iperborea.com/news/401/
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“Vi era una nuova generazione che lanciava antiche grida…”. Un secolo fa esce “Di qua dal paradiso”: il romanzo con cui Fitzgerald convinse Zelda a sposarlo (scandalizzando New York)
Il motto di Zelda inciso sotto la fotografia del college, “Pensiamo all’oggi, senza preoccuparci del domani”, rispecchia la poetica, l’estasi linguistica, del marito: freschezza, leggiadria, hic et nunc. Che l’America della Grande Guerra fosse simile alla corte medicea del tardo Quattrocento (“Chi vuol esser lieto sia:/ di doman non c’è certezza”) è materia per filologi spigliati, per alchimisti delle circostanze spinte. Naturalmente, da qui al barrito del nulla, al baratro, la distanza è uno sfizio. Si conobbero a Montgomery, Alabama, in una sala da ballo, nel 1918: Zelda era disinibita, poco vestita, sapeva ballare come una dea. In effetti, era idolatrata da frotte di ragazzi. Dicevano che amasse nuotare. Nuda. Viziata dalla madre, il papi, celebre magistrato, preferiva evitarla. Come si sa, Francis Scott Fitzgerald veniva da Princeton, adorava gli alcolici, era bello, affamato di fama e famelico di vita. Per impalmare Zelda puntò tutto sul romanzo. Il titolo era buono – This Side of Paradise – la scrittura leggera e cinica. La frivolezza nottambula si scontra con la notte della storia: l’egotismo si lacera alla ghigliottina della solitudine. Scribner’s rifiutò la prima redazione del libro, Zelda, che non accettava un marito spiantato, rifiutò ‘Scotty’. Due due di picche in un giorno. FSF passò settimane a ubriacarsi: rinsavì, eletto al genio. Rielaborò il romanzo, Maxwell Perkins andò in estro, il libro, edito un secolo fa, Di qua dal Paradiso, ebbe un successo clamoroso. Fitzgerald, allora, si presentò da Zelda, con rose e assegni: lei, a quel punto, si donò con civettuola felicità. Il matrimonio fu celebrato a New York, nella Cattedrale di San Patrizio: la cerimonia fu indimenticabile, la coppia – emblema del lusso e del nulla – seppe scandalizzare e conquistare le copertine dei giornali. “Vi era una nuova generazione che lanciava le antiche grida… destinata a finir per uscire in quello sporco tumulto grigio per seguire l’amore e l’orgoglio”. Il romanzo fu il passepartout dei ‘formidabili Venti’, il principio di una carriera folle e formidabile (nello stesso anno Scribner’s pubblica la raccolta di racconti Flippers and Philosophers, nel 1922 escono Belli e dannati e Racconti dell’età del jazz); per la prima volta uno scrittore non narrava la Storia, la creava, ne anticipava i modi e le mode, il cratere, l’ululato di gioia, di delirio. Questa è la recensione pubblicata il 9 maggio del 1920 sul “New York Times”; la prima all’ubriaco – ma lucidissimo – romanzo di uno sconosciuto destinato al successo. Durò un ventennio, FSF: morì nel 1940, vent’anni dopo quel folgorante esordio, che pareva scritto venti secoli prima.
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Lo spirito glorioso di una giovinezza abbondante, abbiente, che rispende, affascina in questa storia. Amory, romantico egotista, è l’americano essenziale, e mentre seguiamo la sua carriera a Princeton, la sua eccentricità sessuale, i vizi orizzontali, il puntuale senso dell’onore che non tollera nulla sotto lo standard stabilito, riviviamo ciò che accade a centinaia di migliaia di studenti, nei college del paese. La filosofia di Amory, che si sviluppa per poderose osservazioni, illuminata da versi epigrafici propri dell’atmosfera claustrale della sua università, è quella dell’estrema giovinezza, dell’ambizione, di un intelletto pronto allo scatto. Le storie d’amore che ingaggia Amory sono consustanziali alla sua filosofia: le ragazze legano alla parola sesso il concetto di dannazione, e preferiscono essere baciate da giovani che non vogliono sposarle. In tutte le pagine, comunque, spira l’innocenza – nella misura in cui è consentito l’illecito. Amory Blaine ha un padre benestante, una madre che vive una vita negli agi, è una matrona del lusso: si sa che alla fine il ragazzo sarà sempre al sicuro. Così accade, eppure lui fa la sua parte in guerra, spende, infine lavora per una agenzia pubblicitaria. Ha la sua suprema storia d’amore con Rosalind Connage, che si interrompe perché i temperamenti nevrotici di entrambi impediscono la felicità. Almeno, così pensa la tizia… La storia è disconnessa, imperfetta, ma il suo fascino è inesorabile. Un romanzo che può essere scritto soltanto da un artista che sa valutare i pesi del proprio talento, dotato di uno stile delizioso.
*Con il titolo “With College Men” questa recensione, riprodotta in parte, è stata pubblicata su “The New York Times” il 9 maggio del 1920
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La promessa scritta sulla pioggia
C’era una pioggia leggera quella sera, una di quelle che non riescono a bagnarti davvero, ma che sembrano sussurrarti all’orecchio, come una melodia dimenticata. Mi trovavo seduta sul muretto di un vecchio ponte, con le gambe penzoloni e lo sguardo perso nelle acque scure del fiume che scorreva sotto di me. Non era un luogo particolarmente speciale, ma per qualche motivo, era sempre lì che andavo…
#Emozioni nascoste nei ricordi di un ponte#Leggende romantiche e incontri misteriosi#Racconti romantici per ragazze ventenni#Romanzi brevi per giovani donne#Storie d’amore e promesse sotto la pioggia
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Giro di boa per le audizioni di Musicultura che ha chiuso il secondo week end della maratona musicale live al Teatro della Filarmonica di Macerata con intensi e affollati spettacoli che hanno visto sfidarsi a colpi di note altri 15 artisti.
Ad aprire il sabato d’autore un grande amico di Musicultura il giornalista critico musicale John Vignola di Radio 1 Rai che ha incoraggiato i concorrenti raccontando le storie delle origini di famosi artisti internazionali e di come all’inizio della loro carriera non sono stati affatto apprezzati.
L’ambito riconoscimento della giuria “Un Certain Regard” per la migliore esibizione è andato a Cane sulla Luna un gruppo di giovani cantautori che si dividono tra Terni e Roma, «con l’intento di unire musica, poesia, arte visiva e performativa». La band composta da Nicola Pressi, Leonardo Luciani, Giovanni Natalini e Cristiano Carotti ha proposto a Musicultura i brani “Dateci le brioches” “Col crocefisso in mano” e “Aspetteremo le ferie”.
Dopo una serie di concerti-performance all’interno di rassegne d’arte contemporanea come ApocalypseIs Coming Friday, (C.A.O.S., 2016), Cane sulla Luna ha mutato nel tempo le sue sembianze verso una dimensione cantautoriale. Attualmente la band sta lavorando alla realizzazione del primo disco sotto la direzione artistica di Nicola Pressi, voce, frontman e polistrumentista. «L’obiettivo del Cane – dicono – è di essere sintetico nei suoi racconti, dato che i contenuti si rinnovano ogni giorno»
Grazie all’applausometro, il sistema di voto che registra a suon di applausi e di decibel le preferenze ed il calore degli spettatori, il Premio del pubblico Val Di Chienti, è andato a Regione Trucco, band di Ivrea composta da Umberto d’Alessandro, Andrea Re, Arianna Abate e Massimo Notarpietro.
Il nome Regione Trucco nasce dall’anagramma dei nomi e cognomi dei musicisti del gruppo. Si sono esibiti con “Quelli nel mezzo” riferito alle generazioni, “Soldi soldi soldi” e “Indecentemente” un brano che racconta le difficoltà di un giovane che inizia a fare il musicista. Nel 2017 è uscito il loro primo singolo “Mama don’t cry” su Repubblica.it con la partecipazione dei due rappers nigeriani, Israel e Adamu, con cui hanno vinto il primo premio di Amnesty International “Una canzone per Amnesty”. La band ha realizzato il suo primo disco, Regione Trucco, con la produzione artistica di Cosmo.
Sul palcoscenico di sabato anche I Beatipaoli il gruppo palermitano già tra i vincitori di Musicultura 2005, composto da Alessandro Mancuso, Anita Vitale, Giulio Barocchieri, Mariano Tarsilla, Emanuele Rinella hanno proposto: “Annimina Annimina”, “Cuntu di lu capu d’’i tunni”, storia della mattanza descritta in una canzone e “Taratangy”.
I Beatipaoli si sono formati nel ’99, con l’intento di creare «un suono visionario ed energico che unisce il rock ad un’idea moderna della tradizione popolare siciliana». Annoverano esibizioni con artisti come Agricantus, Bandabardó, Liuf, Davide Van De Sfroos, Claudio Baglioni e Lucio Dalla.
La giovane cantautrice Rebecca Fornelli, 19 anni di Bari accompagnata dalla sua chitarra ha offerto al pubblico “Memorie in un inetto” ritratto di un inetto che accetta la sua inettitudine ed impara ad amarsi, “Candida” un testo al femminile e “Lis10” una sorta di indovinello.
Rebecca Forneli inizia a cantare a soli 11 anni e a 13 suona la chitarra, cosi nasce il suo interesse per la musica cantautorale. Nel 2017 e nel 2018 vince il primo premio del Concorso Internazionale “Musica E Arte – Città di Conversano”, aggiudicandosi l’apertura di un concerto di Serena Brancale; arriva prima al“Gran Contest Puglia Style” e vince la registrazione e la produzione di un EP . L’artista si esibisce in acustico su “Canale100 la radio”, e collabora con Gianni Gelao, Adolfo La Volpe e Alessandro Pipino, dei gruppi “L’Escargot” e “Radiodervish”.
Claudia Megrè, di Napoli, si è esibita con “Chi non mente”, “Si e no” un brano sui temi adolescenziali tra il cibo e l’amore e “Vita su Marte” un modo per sdrammatizzare il suo tragicomico stress quotidiano. Claudia Megrè nel 2005 conquista il secondo posto al Festival di Castrocaro, a cui seguono numerosi premi e riconoscimenti canori e cantautorali.
Nel 2012 è docente musicale del progetto “Una canzone a Nisida”; nel 2014 partecipa a The Voice, classificandosi tra i finalisti. Nel corso della sua carriera, apre i concerti di numerosi artisti, tra cui i Tiromancino ed Edoardo Bennato, con cui incide nel 2016 Le ragazze fanno grandi sogni. Nel novembre 2018 vince a Sanremo il Premio Fiat Music organizzato da Red Ronnie.
Nella serata di domenica il Premio Un Certain Regard della giuria per la migliore esibizione è andato a Andrea Maffei Spritz Band, la band di Bolzano composta da Andrea Maffei, Marco Gardini, Giorgio Mezzalira, Davide Dalpiaz e Mirco Giocondo. Ispirati dalla migliore tradizione della musica d’autore hanno presentato con testi poetici e profondi i brani: “Il lanciatore di coltelli” ,“Ci precipita l’anno” e “Il coraggio della Sibilla”.
Andrea Maffei Spritz Band già tra i vincitori di Musicultura nel ’96 e nel ’97 quando il Festival si chiamava Premio Città di Recanati, nel 2001 danno vita al progetto Il suonatore Jones, imperniato sulle canzoni di Fabrizio De Andrè, da sempre figura di riferimento del gruppo.
Gli applausi del pubblico hanno decretato la vittoria di Nòe a cui è andato il premio Val Di Chienti. Noemi Cannizzaro classe’88, in arte Nòe, di Agrigento, si è esibita al pianoforte con la canzone: “Come faceva mio papà”, e poi accompagnata dalla sua chitarra “Glitch”, un errore di sistema o anche di cervello.. e ha concluso tra gli applausi del pubblico con “Camomilla”.
Diplomata in canto pop e laureata al Dams di Palermo, Nòe ha frequentato il Cet di Mogol. Nel 2014 riceve il primo premio a Musica Controccorente, nel 2015 apre il concerto di Elisa Toffoli, nel 2016 prima classificata a Note d’Autore e vincitrice del Festival Show con il singolo “Non lo so” e nel 2017 partecipa a X Factor . «Sono sempre stata una persona introversa – spiega l’artista – ma con la musica riesco a mettermi a nudo e mostrare chi sono davvero».
Sul palcoscenico del Festival Elena Ruscitto, in arte Lene, di Milano ha offerto al pubblico “Domani è un altro giorno” “Le Ville (Lumiere)” e “Broccoli”.
Già tra i sedici finalisti di Musicultura 2017, Lene nel 2008 vince il concorso per cantautori Hollywood Music Lab, nel 2009 partecipa a XFactor e alle trasmissioni “Quelli che il calcio” e “XFactor il processo”. Nel 2016 esce il suo primo album Ring ed è finalista di Area Sanremo, apre il concerto di Marina Rei e nel 2017 vince a Note d’Autore, il premio “Parole&Dintorni” e il premio per il miglior brano. E’ del 2018 il singolo “Domani è un altro giorno.”
Boco, di Perugia ha proposto con grande creatività i brani: “Ora che sto bene”, “Stasera esco” e “Viceversa” affrontando i temi con prospettive insolite e chiavi di lettura profondi in un mix di rap, sonorita’ trap, indie e pop main stream.
Giacomo Boco studia pianoforte e scrive poesie dall’età di 7 anni e da autodidatta impara a suonare chitarre, basso e percussioni a cui unisce loop station e drum. Riceve il premio per il miglior testo di All Music Italia e il premio mastering presso lo studio L.A. di Los Angeles per il brano dalla sonorità e scrittura più internazionale. Nel 2017 pubblica il singolo “Stasera esco.” Attualmente lavora al suo primo EP in collaborazione con il produttore e songwriter Franco Fraccastoro.
Il cantautore di Casalpusterlendo (Lo) Luciano Nardozza ha presentato con ricchezza melodica e ricerca stilistica “La tua giostra”, “Non è colpa di nessuno” e “Il folle mio librarmi in volo”, tre brani del suo album Di Passaggio, un’indagine sulle fasi emotive di una storia d’amore. Finalista a Capitalent 2017 e vincitore del Festival Villeggendo nel 2018 è sul podio al Varigotti Festival. Nardozza sta lavorando al suo prossimo disco in collaborazione con i musicisti Gianluca Misiti e Piero Monterisi.
Prossimo appuntamento con le audizioni live di Musicultura a Macerata giovedì 28 febbraio con l’attesa partecipazione di Richy Gianco.
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Il mio primo amore.
E tante notti, quando mi sento più masochista e al contempo forte per sopportare certi pensieri dolorosi, ti ricordo.
Quanto ero ingenua, piccola, innamorata, forse per la prima volta. Tu mi hai solo usata. Prima mi hai mostrato di esssre il ragazzo perfetto, e poi, hai approfittato di ogni mia debolezza senza farti scrupoli, quasi come se io fossi un oggetto, come se per te io non provassi sentimenti, quando ogni mio sentimento positivo era legato a te.
Sei riuscito a farmi dubitare del tuo “”amore””, ci ho pianto diverse notti, ma l’illusione che ci fosse qualcosa di vero mi faceva impiegare tutte le mie forze per lottare contro il mio dolore stesso.
Riuscivi a farmi pensare che, dubitando di te e non fidandomi dei tuoi racconti, fossi un’ingrata. Una fidanzata di merda.
Mi hai manipolata, totalmente.
Ogni mio sforzo speso per farti stare bene non era mai abbastanza, io non ero mai abbastanza. Non andavano bene i miei capelli, i miei vestiti, il mio trucco, le mie scarpe. Il mio maglione giallo senape. La mia abitudine di fermarmi ad accarezzare i cani al parco. La musica che ascoltavo. Non andava bene nulla.
E poi, il tuo pianto quando mi hai lasciata, tuttora mi chiedo se fosse solo una messa in scena per farmi sentire in colpa o se quelle lacrime fossero sincere. Non lo saprò mai. Ma sono più convinta della prima. È che, non ci sarà mai nulla di certo con te, e questo ti piace, lo so.
E poi c’è stata la volta in cui ho scoperto del tuo tradimento. Tu e Martina vi vedevate di nascosto da me, lei veniva a casa tua, e quando te ne ho parlato sei riuscito a dirmi che veniva da te per parlare. Lì ho iniziato a rendermi conto di quanto tu sia patetico, egocentrico al punto di sembrare malato di mente.
Il giorno in cui sei tornato, dopo tre mesi, e mi hai detto ““io sono superiore a te, sono narcisista, me lo ha detto la psicologa. Però mi manchi.””, mi hai terrorizzata, ho pianto tutta la notte, come facevo da quando mi hai spezzato il cuore lasciandomi. Ho trascorso tutto il tempo a cercare ogni informazione sulla gente come te, e quando mi sono resa conto che un narcisista ama solo sé stesso, e non può avere una relazione seria perché non amerà mai nessun altro con la stessa intensità morbosa con la quale ama sé stesso, mi è caduto il mondo addosso.
Dopo che ti ho detto che sei pazzo, l’hai presa sul ridere, come se non fosse vero, come se, ancora una volta, io fossi la bambina ingenua che non riesce a vedere oltre il suo naso. Infondo, come dicevi, è solo il tuo ego, vuoi bene a te stesso, giusto?
Hai fatto di tutto per organizzare un’uscita con me e quando mi hai convinta mi sono sentita sconfitta, ancora. Avevo capito il gioco ma ero troppo innamorata per uscirne. Lì ho capito di aver bisogno d’aiuto, ma non l’ho chiesto a nessuno. Mi sono limitata a raccontare frammenti delle nostre chat, e mi sentivo solo dire di lasciarti perdere, di non ricaderci.
Ma io ti volevo, dio se ti volevo. Ero convinta di amarti, e invece ero solo fragile, e ti avevo permesso di conoscere ogni mio punto debole.
I complimenti, passare tempo ad ascoltarmi, confrontarci sui nostri pensieri più assurdi e profondi, i tuoi occhi, che sorridevano, insieme alle tue labbra. Solo ora mi rendo conto che quella era solo una maschera. Che quel sorriso non aveva nulla di dolce, che celava perfidia, egoismo, necessità di prosciugare ogni briciolo d’amore che mi rimanesse nell’anima per saziarti.
Credo non ci sia nulla di più crudele.
Ora, se ci penso, mi fai abbastanza schifo, ma provo anche compassione per te, perché a differenza tua, io riesco a volermi bene, qualche volta, senza dover alimentare il mio amor proprio con quello degli altri. So cosa mi riesce bene e cosa no, senza dover sentire il parere degli altri.
Ricordo anche quando abbiamo chiuso. Ti ho dato indifferenza, e tu te ne sei uscito con le tue frasi, parole mirate a farmi pentire di quell’indifferenza, e ho capito la tua disperazione, perché sei rimasto senza quella che ti ha dato più amore, ma non lo ammetterai mai. Sarai sempre convinto che ti vogliono tutte, quando, se loro non fossero ragazze deboli, insicure, e tu non fossi in grado di persuadere in quella maniera così studiata, saresti solo.
È l’unica cosa che sai fare. Non è poco, ma è di basso valore, e io non posso dire che non ti perdonerò mai perché a te non importa, e a me non passa neanche per l’anticamera del cervello l’idea di farlo.
Ma dico che non me lo perdonerò mai. Non posso. Avrei dovuto aprire gli occhi prima, sono stata una stupida. Sei stato un errore.
Sei stata la mia seconda sconfitta, il segno che mi hai lasciato è il secondo pilastro delle mie insicurezze, uno dei periodi più dolorosi della mia adolescenza.
Ma non porto rancore, non ne sei all’altezza. E non mi mancherai più.
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J-POP Manga, le novità in arrivo nei prossimi mesi
Annunciati tanti titoli fra i quali figurano nuove opere di Jun Mayuzuki, Kengo Hanazawa, Tamekou e Nagabe!

Durante la diretta streaming di oggi su Twitch, lo staff di J-POP Manga ha annunciato, assieme ad alcuni ospiti, i nuovi titoli che andranno ad aggiungersi nel corso dei prossimi mesi al catalogo della casa editrice, vediamo in dettaglio quali.
Kowloon Generic Romance di Jun Mayuzuki

Nella labirintica Kowloon, distretto di una Hong Kong futuristica e improntata alla terra-formazione, la tranquilla trentenne Kujirai e il suo spigliato collega Kudo lavorano in una piccola agenzia immobiliare, passando le giornate immersi nelle caotiche vie della loro città, apprezzandone la vitalità, il caos e l’anima decadente.
Giorno dopo giorno Kujirai comprende che i sentimenti che prova per il collega non si fermano alla semplice amicizia e che, nonostante i battibecchi costanti, non può fare a meno di lui. Ma non tutto è come sembra: i suoi ricordi confusi e una serie di situazioni inspiegabili sembrano nascondere qualcosa di molto più complicato di una generica relazione d’amore nella città di Kowloon...
5 volumi – in corso
Junji Ito Collection – Ruggito e Nel Suolo di Junji Ito

Continua la raccolta in volume dei migliori racconti del maestro del manga dell’orrore! Junji Ito, fresco di candidatura ai premi Eisner 2021 nella categoria “Miglior Autore Unico”, dà il suo meglio in storie brevi e cariche di terrore e inquietudine. In questi due volumi, da oltre 400 pagine, saranno raccolte le terrificanti storie inedite pubblicate in originale nei titoli 8, 9 e 11 della “Junji Ito Masterpiece Collection”.
2 volumi
Caro Fratello di Riyoko Ikeda

La Riyoko Ikeda Collection si arricchisce di un altro classico pieno di intrighi, dramma e amore tra ragazze: arriva Caro Fratello nella sua edizione definitiva! Nanako Misonoo frequenta l’accademia Seiran, esclusiva scuola privata per giovani donne ricche e meritevoli. Pur essendo una ragazza ordinaria, Nanako viene invitata a unirsi alla prestigiosa organizzazione scolastica, la Sorority, comandata dalle “Magnifiche Tre”, le migliori studentesse dell’Accademia. Il difficile clima scolastico inciderà fortemente sulla vita della giovane Nanako che, seppur accompagnata nelle vicissitudini scolastiche dalle due amiche, Tomoko e Mariko, troverà conforto solo nel rapporto epistolare tenuto con il suo “Caro Fratello”.
Volume unico
Under Ninja di Kengo Hanazawa

Il nuovo manga dall’autore di I am a Hero! I ninja sono i migliori assassini del mondo, agiscono nell’oscurità, rapidi, invisibili e letali. Dopo la Seconda Guerra Mondiale si sono sempre più frammentati, disperdendosi per il Giappone. A oggi, 200.000 ninja si nascondono tra la gente comune, osservando la società in attesa di ordini dai vertici delle loro organizzazioni. Kuro Kumogakure, discendente del decaduto clan Kumogakure, è un neet di infima categoria, disoccupato e tremendamente annoiato. In attesa, oramai da anni, del suo primo incarico come ninja, viene improvvisamente chiamato all’opera dai suoi superiori: saprà distinguersi e riconquistare l’onore perduto, lui che non sembra in grado di conservare nemmeno un banale lavoretto?
5 volume - In corso
Love from the other side di Nagabe

L’amore si presenta in molte forme. Un magnifico uccello consola una ragazza in difficoltà; un vampiro balla di notte con una giovane donna; una ragazza cieca vive con un mostro che nasconde più di quanto non sembri. Queste e altre storie inedite compongono la preziosa raccolta di racconti brevi di Nagabe (Girl from the other Side), mangaka straordinario la cui opera continua a esplorare magistralmente relazioni affascinanti, diverse, ricche e che rifiutano di essere etichettate.
Volume unico
Super Mario Bros. MANGAMANIA di Yukio Sawada

Una raccolta delle migliori storie di Super Mario-kun, la serie manga di lungo corso che ripercorre le avventure dell’idraulico italiano più famoso al mondo! Ogni saga affronta le avventure di Mario e di tutti i personaggi comprimari affrontate nel corso dei 40 anni di vita di Super Mario.
Volume unico
The Promised Neverland Artbook di Posuka Demizu e Kaiu Shirai

Dopo la conclusione della serie manga, arriva finalmente in Italia l'Artbook di The Promised Neverland. Posuka demizu e Kaiu Shirai ci guidano in un'immersione totale nel mondo dei bambini di Gracefield House grazie a tantissime meravigliose illustrazioni, interviste ed esclusivi materiali digitali!
Volume unico
Shitsuren Chocolatier di Setona Mizushiro

Sota, figlio di un fornaio e promettente allievo in una scuola di alta pasticceria, ha una relazione con Saeko, di cui è innamorato fin dai tempi del liceo, nonostante la forte differenza di classe sociale. Dato che Saeko è una vera appassionata di cioccolato, Sota cerca di affinare le sue abilità e, accecato dall’amore, ignora tutti gli evidenti segnali del tradimento. Almeno fino a quando, il giorno di San Valentino, Saeko chiude la loro relazione riconciliandosi con il suo ex-fidanzato, un importante uomo d’affari. Sota, determinato a riconquistare la ragazza, si trasferisce in Francia per proseguire la sua carriera nel mondo della pasticceria, coronare il suo sogno e per avvicinarsi di più a Saeko.
9 Volumi - Completo
Go with the clouds, North-by-North West di Aki Irie

Dall’autrice de “Il mondo di Ran”. Kei Miyama è un detective privato di 17 anni che vive e lavora in Islanda. Passa le sue giornate a cercare persone scomparse, oggetti smarriti e a risolvere litigi tra innamorati, viaggiando per i paesaggi lunari islandesi con la sua preziosa amica, un Jeep Suzuki Jimny con cui ha un rapporto speciale. Quando sia suo fratello minore che gli zii scompaiono, Kei si trova a dover affrontare il caso più difficile della sua vita, consapevole che nella terra del ghiaccio e del fuoco ogni superstizione può trasformarsi in realtà.
5 Volumi - In corso
All about J di Asumiko Nakamura

La vita di J, una donna nata nel corpo di un uomo, è travagliata e piena di sconforto: durante l’infanzia è vittima di abusi da parte del padre alcolista e trova conforto solo negli spettacoli della diva Marilyn Monroe, che arriva a identificare come sua madre, colei che ha fatto nascere la vera J.
Partendo dal giovane Paul, conosciuto negli anni di collegio, J ripercorre gli eventi della propria vita e ricorda le persone che l’hanno aiutata a diventare ciò che è sempre stata.
3 Volumi - Completa
Obsessed with a Naked Monster di Ogeretsu Tanaka

Il seguito della storia d’amore tra Hayashida e Shuna, protagonisti di uno dei racconti di "The Proper way to write Love”! Quello tra Shuna e Hayashida è un rapporto nato come relazione prettamente fisica, ma è presto diventato vero amore… anche se ostacolato dalla relazione a distanza. Per caso, a Osaka, Shuna incontra la persona il cui sorriso ha visto più volte nelle foto a casa di Hayashida: Yumi. E sul suo corpo trova i segni della violenza del suo amato… Ogeretsu Tanaka torna con una nuova serie in due volumi profonda e coinvolgente! L'edizione speciale del primo volume conterrà anche il volume "Azami", il prequel su Kan-chan e Yumi.
2 Volumi - Completo
Kyuuhankagai Fukurokouji – The Cul-de-sac in the Old City Centre di Tamekou

Dall’autrice di The dream of Cuckoos e A lotus Flower in the Mud!
Nazuna è sempre stato innamorato di Takumi, il fidanzato della sua sorella gemella. Dopo l’improvvisa morte in un incidente della ragazza, i due uomini iniziano una relazione, basata sull’incredibile somiglianza del volto di Nazuna con quello della sorella. Ciò che è nato dal profondo dolore per un lutto potrà diventare vero amore o rimarrà un disperato tentativo di negare la tragedia di una vita spezzata?
Volume singolo
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Autore: SilenziO)))
[FONTE]
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(Murders in the Rue Morgue, USA 1932, 75’, BN)
Regia di Robert Florey.
Sceneggiatura di Tom Reed e Dale Van Every dal racconto di Edgar Allan Poe The Murders in the Rue Morgue, 1841 (I delitti della Rue Morgue, in I racconti, ET Biblioteca, Einaudi 2009).
Con Bela Lugosi, Sidney Fox, Leon Ames, Bert Roach, Betty Ross Clarke.
Tra i classici horror della Universal degli anni trenta, quali il Dracula di Tod Browning (1931) e il Frankenstein di James Whale (1931), questo è probabilmente il film meno noto e di minor successo del lotto. Tutto ciò nonostante la presenza del divo horror del momento Bela Lugosi in un ruolo non molto dissimile dal villain interpretato nel menzionato Dracula e ne L’isola degli zombies (White Zombie, 1932), e della stupenda fotografia che richiama visivamente il capolavoro espressionista Il gabinetto del dottor Caligari (Das Cabinet des Dr. Caligari, 1920), di Karl Freund, regista lo stesso anno di un altro classico Universal di successo come La mummia (The Mummy, 1932).
Nella Parigi del 1845, il dottor Miracolo (Bela Lugosi) esibisce al pubblico di un circo uno scimmione di nome Erik (nella fattispecie un orangutan), cercando di spiegare loro, essendone deriso, le teorie evoluzionistiche (più di dieci anni prima della pubblicazione de L’origine delle specie di Charles Darwin!). Nelle notti, il dottore utilizza Erik per rapire giovani donne da utilizzare come cavie dei suoi esperimenti atti a dimostrare le proprie teorie evoluzionistiche, esperimenti che si concludono invariabilmente con la morte delle ragazze. Tutto ciò va avanti fin quando il dottore decide di rapire Camille (Sidney Fox), fidanzata dello studente di medicina Pierre Dupin (Leon Ames).
Come si evince dalla trama, il film è ispirato molto vagamente dal racconto originale di Edgar Allan Poe I delitti della Rue Morgue (1841), aggiungendo atmosfere da horror espressionistico, una certa dose di umorismo, un’irrinunciabile storia d’amore e una figura di scienziato pazzo a quello che è considerato uno dei primi esempi di letteratura poliziesca, dove a prevalere era l’indagine analitica di un “caso” di omicidio multiplo, perpetrato da uno orango. Nel racconto mancava la figura di un personaggio negativo su cui indirizzare il biasimo dei lettori, proprio per questo il regista Florey e gli sceneggiatori introdussero la figura interpretata da Lugosi, uno scienziato con più di un punto in comune con il dottor Frankenstein del coevo film di Whale, soprattutto per quanto riguarda la loro volontà di usurpare il ruolo di Dio nell’universo. Ricorrere alla scienza per cercare di svelare i misteri della vita e del suo sviluppo non può che portare alla corruzione e alla depravazione. Soprattutto il modo in cui è presentato il dottor Miracolo (accennando a bestiali incroci di razze) è indicativo di come negli anni trenta erano ancora viste dal grande pubblico le immorali ed eretiche teorie evoluzionistiche. L’Auguste Dupin di Poe, prototipo del moderno investigatore e padre putativo dello Sherlock Holmes di Conan Doyle, nel film diventa Pierre Dupin, studente di medicina, professione funzionale a scoprire durante un’autopsia la natura dei nefandi esperimenti del dottore, ma mantiene un certo carattere analitico del personaggio letterario, anche se in maniera meno pedante. Altro elemento tratto direttamente dal racconto, è la scoperta del corpo di una donna trovato dentro la cappa del camino, anche se nel film si tratta della madre di Camille (Betty Ross Clarke) e non di Camille stessa, personaggio eletta al ruolo di amata da Dupin e quindi assolutamente da salvare. Nelle apparizioni della scimmia nelle scene, si alterna un attore (Charles Gemora, specialista nell’interpretare ruoli da primate in diversi film hollywoodiani) a una vera scimmia per i primi piani, con un effetto non molto convincente. Il finale sui tetti parigini, con la scimmia che tiene in braccio la bella, anticipa di un anno una scena analoga del King Kong di Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack. Da segnalare quale autore di alcuni dialoghi, la presenza del giovane John Huston, che proprio in quegli anni muoveva i primi passi nel mondo del cinema.
IL DOTTOR MIRACOLO (Murders in the Rue Morgue, USA 1932, 75’, BN) Regia di Robert Florey. Sceneggiatura di Tom Reed e Dale Van Every dal racconto di Edgar Allan Poe…
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Ed eccomi qui con una nuovissima recensione per LainYa. Si tratta di “Rinascita” terzo capitolo della saga Le stelle di Nos Head. Ho già letto e recensito i primi due libri “Vertigine” e “Rivalità”, personalmente li ho letteralmente amati e questo terzo capitolo non è da meno! Purtroppo non ne potrò parlare nello specifico, rischio di spoilerare i primi due e di eventi sensazionali ce ne sono un sacco! Ogni volta che apro un libro della Jomain è come ritrovare gli amici di sempre, paesaggi indimenticabili e una storia bellissima. I suoi personaggi sono fantastici, ben caratterizzati e soprattutto in questa parte li ritroviamo cambiati, forti e più maturi. Sopratutto Hannah che vede la sua vita stravolgersi ma non si abbatte e lotterà accanto all’amico Darius e all’indimenticabile Leith. Rifarà la sua comparsa Gwen, un personaggio che amo molto, non ha paura di niente ed è sempre pronta a scopire di più di questo straordinario mondo abitato da licantropi e angeli neri. All’inizio la lettura devo dire che è stata molto lenta, ma poi si è ripresa ad un ritmo fantastico è andata tutta in salita. Eventi, e un sacco di sorprese e che sorprese! Nuovi amori nuovi personaggi. Ma la parte che mi ha colpito maggiormente sono i racconti degli angeli neri il racconto della loro storia e di come come sono arrivati fino ad oggi. Mi piacerebbe potervene parlare di più ma non essendo un’amante di spoiler vorrei evitarne di farne io stesa ad altri. Se siete indecisi se leggere o nemo questa saga fatelo! Ne rimarrete sorpresi. Certo forse questo terzo libro in alcuni punti vi potrà ricordare Twilight ma non è cosi ad un certo punto prenderà una strada tutta sua e si distaccherà completamente da altri libri ormai conosciuti e famosi. Credo che prossimamente uscirà anche il quarto capitolo, quindi si è il momento giusto per leggerlo, è Fantastico!
Qui sotto vi lacio la trama del primo capitolo.
All’alba dei diciotto anni, Hannah è semplicemente furiosa all’idea di lasciare Parigi per trascorrere un’altra vacanza estiva a Wick, la piccola cittadina a nord della Scozia dove vive la nonna. Per una ragazza della sua età, abituata alla frenesia della metropoli, non esiste posto più noioso. A risollevarle il morale, per fortuna, ci sono le vecchie amicizie ma anche le nuove conoscenze, fra cui il misterioso Leith, dalla bellezza statuaria e dal fascino irresistibile. Non importa se su di lui circolano strane voci: l’attrazione è immediata, reciproca e incontenibile. Per Hannah sembra che stia iniziando la storia d’amore che tutte le ragazze sognano, ma ogni fiaba che si rispetti ha il suo lato oscuro, e quella della giovane si sta per trasformare in un incubo. Fra antichi racconti e creature straordinarie, sullo sfondo del suggestivo paesaggio delle lande scozzesi e delle coste del Mare del Nord, Vertigine coinvolge il lettore in una storia avvincente che soffia sul fuoco del mito, facendo divampare le fiamme della leggenda e della passione. Una trama emozionante unita a una scrittura ipnotica che vibra della scoperta del primo amore sul filo incredibile della magia. Perché le fiabe a volte sono più reali di quanto pensiamo.
“Rinascita” Sophie Jomain Ed eccomi qui con una nuovissima recensione per LainYa. Si tratta di "Rinascita" terzo capitolo della saga
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I segreti racchiusi in un soffio di vento
C’era qualcosa nell’aria quella sera, un’inquietudine sottile che sembrava sospesa tra le ombre degli alberi e il sussurro del vento. Passeggiavo nel parco della mia città, un luogo che conoscevo a memoria e che, in qualche modo, riusciva sempre a cambiare volto di notte. Il vento mi accarezzava la pelle come un richiamo, portando con sé un profumo che non riuscivo a decifrare: dolce, antico,…
#Connessioni inspiegabili nei racconti d’amore#Emozioni nascoste in incontri notturni#Racconti romantici per ragazze giovani#Romanzi brevi romantici per ventenni#Storie d’amore e mistero nel vento
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La voce che mi chiamava nel buio
La pioggia batteva piano contro i vetri della finestra, trasformandoli in un mosaico liquido che distorceva le luci della città. Ero seduta sul bordo del divano, le mani strette attorno a una tazza di tè ormai tiepido. Mi sentivo come sospesa, intrappolata in un limbo tra ciò che ero e ciò che non riuscivo a capire. Da giorni, o forse settimane, una sensazione indefinita mi accompagnava, come…
#Amore misterioso e emozionante#Emozioni profonde e ambigue#Racconti che evocano i 5 sensi#Racconti romantici per ragazze 20 anni#Storie d’amore piene di poesia
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