#Rabbia e rovina
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È morto Liam Payne, ho letto questa mattina la notizia e sono rimasta sconvolta. Mi dispiace per il Liam che ho conosciuto a tredici anni, per il Liam che mi ha accompagnata durante l’adolescenza e per il Liam che ho sempre sognato di abbracciare. Mi dispiace per il Liam da cui mi sono allontanata ma che ha sempre occupato un piccolo pezzo di cuore.
Aggiornamento lunedì 21/10: sono passati quattro giorni, ogni giorno il mio pensiero va a lui. Liam nella mia adolescenza ha significato così tanto, gli devo così tanto, è stato per anni la mia ragione per sorridere. Con la band hanno salvato i miei momenti più bui. Sono stati il mio primo concerto. La mia prima band. Sono stati la mia àncora. Sono stati coloro che mi hanno fatto entrare in una famiglia enorme, in un fandom appassionato. In questi giorni ci stiamo stringendo tutti su twitter, il social che ha creato legami ed esperienze importanti per me. Avevo quindici anni quando Liam ed i ragazzi sono entrati nella mia vita, ne sono passati dodici e io provo ancora quell’amore profondo, quell’adorazione, quell’affetto infinito.
Stanno uscendo molti chiarimenti, ho ancora tante domande in testa, tanti interrogativi ma piano piano le indagini stanno uscendo e a me inizia a nascere la rabbia. Non me ne frega un cazzo di quello che pensate voi che non lo avete mai conosciuto o mai seguito. Poteva essere salvato. Poteva salvarsi cazzo. Spero che la famiglia arrivi fino in fondo, che sia abbastanza forte da farlo. Le sue debolezze sono state la sua rovina. La sua dipendenza lo ha portato via da questo mondo nonostante si stesse ripulendo. Nella vita ha sbagliato, tanto. Ci sono stati momenti in cui le sue azioni mi hanno fatta sentire disgustata, arrabbiata, infuriata. Ha sbagliato così tanto. Mi sono allontanata da lui per un periodo, non riuscivo a sopportare quello che leggevo. Ho pensato così tanto che avrebbe dovuto pagare per ciò che ha fatto, ma non avrei mai immaginato che invece si sarebbe spento così. A me resta il cuore pesante. Poteva essere salvato. Poteva essere ancora con noi ed iniziare un percorso riabilitativo, migliorare quella versione di sé che ha sbagliato così tanto. Poteva essere qui cazzo.
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Una cosa su cui voglio lavorare è proprio la mia rabbia. Perdo la pazienza facilmente quando qualcosa mi dà fastidio: urlo ma poi mi pento perché provo vergogna riguardo la mia reazione oltre a dare modo all'altro di accusarmi più facilmente.
Non mi piace sentirmi in questo modo. Vorrei avere più autocontrollo e avere la capacità di rispondere come si deve quando vengo provocata, la rabbia rovina solo le mie corde vocali e il mio umore!
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mi lascio andare via
mi lascio andare via rimanere a galla poi
quando tutto affonda attorno a me e non potere fare nulla no per salvare chi non può salvarsi più impotenza una rovina un’inarrestabile incoscienza una rabbia una demenza una insostenibile realtà dei sogni che si spezzano
diventano nudi in un inferno che non può fermarsi più in una guerra che non scegliemmo mai per salvare una libertà un soffio della vita un amore che non volle sangue mai ma solo amore ci sguazzo nell’eterno e non sarò eterno mai ci vivo nell’immortale ma rimarrò nella provvisorietà degli anni che passano
e non cambiano mai
le ferite che non si rimarginano mai gli amori perduti che non sono più qui indomabile destino
insondabile traccia che si perde senza un profumo di esistenza che possa essere valsa mai insormontabile valico oltre il quale c’è solo il nulla di un addio che non riusciremo a dare mai
chiuderemo gli occhi non potremo più raccontare il mistero che vivremo quando moriremo a chi lo diremo
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Noi siamo ciò che mangiamo. E’ proprio così: l’energia dei cibi ci trasforma. Le nostre emozioni sono influenzate dal nostro cibo anche per quanto riguarda i colori e i sapori.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, il sapore e il colore degli alimenti sono una forma di energia, con funzione di nutrimento. Il sapore nutre la forma corporea.
La Medicina Tradizionale Cinese è realmente psicosomatica: considera l’essere umano nella sua globalità, come unità di corpo, mente e spirito.
Ed ecco che ai vari organi, corrisponde una valenza fisica, energetica, psichica.
Al Fegato (movimento energetico Legno) è associata la grinta, che può diventare rabbia Al Cuore (movimento energetico Fuoco) è associata la gioia (non a caso, spesso ridiamo di cuore). Alla Milza-Pancreas (movimento energetico Terra) il pensiero logico, che può sfociare, se in squilibrio, in eccessiva preoccupazione, ossessione, ansia Ai Polmoni (movimento energetico Metallo) è legata l’introspezione, che, se in squilibrio, può diventare eccessiva tristezza, depressione Ai Reni (movimento energetico Acqua) è associata l’energia vitale, la spinta esistenziale. Se questa energia è debole, perdiamo forza e subentra la paura A questi 5 organi sono associati i 5 sapori e i 5 colori:
FEGATO = acido (astringente, indurente), verde CUORE = amaro (disseccante, evacuante), rosso MILZA = dolce (equilibrante, armonizzante), giallo POLMONI = piccante (attivante), bianco (non a caso, in Cina, il bianco è il colore del lutto) RENI = salato (ammorbidente), nero. Ogni sapore nutre la forma e disperde l’energia dell’organo correlato
Se assunto in quantità moderata, ciascuno di questi sapori nutre la forma dell’organo relativo al Movimento Energetico cui è correlato. Se assunto in quantità eccessiva o ad un grado troppo intenso (chiamato dai cinesi SAPORE TOSSICO), rovina la forma dell’organo corrispondente e dell’organo dominato.
Ad esempio, l’acido del limone nutre la forma del Fegato, il troppo acido (dell’aceto, ad es.) distrugge la forma del Fegato e della Milza. SAPORE ACIDO (Legno): nutre fegato, cistifellea, vista, occhi, unghie, muscoli ecc. Un eccesso (Es. aceto) nuoce al fegato.
SAPORE AMARO (Fuoco) nutre cuore, intestino tenue, incarnato del viso, sangue ecc. Un eccesso nuoce al cuore.
SAPORE DOLCE (Terra) stimola milza, stomaco, bocca, gusto ecc. Un eccesso nuoce al milza (che gestisce l’energia del Sistema Linfatico). Un dolce equilibrato come quello dei cereali (masticati!!!) nutre la Terra. Un eccesso di dolce come ad es. zucchero, stevia, miele… nuoce alla Terra. Un desiderio eccessivo di dolce e, in particolare, il DOLCE TOSSICO DELLO ZUCCHERO E DEI DOLCI corrispondono ad una situazione di alterato funzionamento della Milza.
SAPORE PICCANTE (Metallo) stimola polmoni, intestino crasso, pelle, peli, odorato ecc. Un eccesso (Es. curry, peperoncino) nuoce ai Polmoni.
SAPORE SALATO (Acqua) stimola reni, vescica, ossa, denti, udito ecc. Un eccesso nuoce ai Reni. Es. eccesso di sale
“Quando si mangia troppo salato, la rete dell’animazione si paralizza e si formano coaguli e il colorito si altera; quando si mangia troppo amaro, la pelle si avvizzisce e i peli si spezzano; quando si mangia troppo acre, si hanno contratture muscolari e disseccamento delle unghie; quando si mangia troppo acido, le carni diventano collose e le labbra si arricciano; quando si mangia troppo dolce, si hanno dolori alle ossa e caduta di capelli”. I desideri alimentari sono spesso il modo in cui l’organismo cerca di far fronte a squilibri di cui soffre. E’ stato osservato che la preferenza di certi sapori è legata al fatto che la persona soffre di deficit specifici dell’organo a cui il sapore è correlato, secondo la legge dei Cinque Movimenti.
E’ un modo con cui la natura aiuta l’uomo a curarsi da solo.
Il problema nasce dalla nostra attuale diseducazione del gusto, dovuta al fatto che sempre di più i cibi, prodotti e confezionati dalla grande industria, condizionano e pervertono la valutazione di un sapore. SILVIA PETRUZZELLI ************************ We are what we eat. That's right: the energy of food transforms us. Our emotions are also influenced by our food in terms of colors and flavors.
According to Traditional Chinese Medicine, the flavor and color of food are a form of energy, with a nourishing function. Flavor nourishes the bodily form.
Traditional Chinese Medicine is truly psychosomatic: it considers the human being as a whole, as a unity of body, mind and spirit.
And here the various organs correspond to a physical, energetic and psychic value.
The Liver (Wood energy movement) is associated with grit, which can become anger Joy is associated with the Heart (Fire energy movement) (not surprisingly, we often laugh heartily). At the Spleen-Pancreas (Earth energy movement) logical thinking, which can lead, if in imbalance, to excessive concern, obsession, anxiety Introspection is linked to the Lungs (Metal energy movement), which, if in imbalance, can become excessive sadness, depression The kidneys (water energy movement) are associated with vital energy, the existential drive. If this energy is weak, we lose strength and fear takes over The 5 flavors and 5 colors are associated with these 5 organs:
LIVER = acid (astringent, hardener), green HEART = bitter (desiccant, evacuative), red SPLEEN = sweet (balancing, harmonizing), yellow LUNGS = spicy (activating), white (not surprisingly, in China, white is the color of mourning) KIDNEYS = salty (softener), black. Each flavor nourishes the form and disperses the energy of the related organ
When taken in moderate quantities, each of these flavors nourishes the shape of the organ related to the Energy Movement to which it is related. When taken in excessive quantities or to a too intense degree (called by the Chinese TOXIC TASTE), it spoils the shape of the corresponding organ and the dominated organ.
For example, lemon acid nourishes the Liver form, too much acid (from vinegar, for example) destroys the Liver and Spleen form. ACID FLAVOR (Wood): Nourishes liver, gallbladder, eyesight, eyes, nails, muscles etc. An excess (e.g. vinegar) harms the liver.
BITTER FLAVOR (Fire) nourishes the heart, small intestine, facial complexion, blood, etc. An excess harms the heart.
SWEET TASTE (Earth) stimulates spleen, stomach, mouth, taste etc. An excess harms the spleen (which manages the energy of the lymphatic system). A balanced dessert like that of cereals (chewed!!!) feeds the Earth. An excess of sweet, e.g. sugar, stevia, honey… harms the Earth. An excessive desire for sweets and, in particular, the TOXIC SWEET OF SUGAR AND SWEETS correspond to a situation of altered functioning of the Spleen.
SPICY FLAVOR (Metal) Stimulates lungs, large intestine, skin, hair, smell, etc. An excess (e.g. curry, hot pepper) harms the lungs.
SALTY FLAVOR (Water) Stimulates kidneys, bladder, bones, teeth, hearing, etc. An excess harms the kidneys. Ex. excess of salt
“When you eat too much salt, the animation network is paralyzed and clots form and the color changes; when bitter is eaten too much, the skin shrivels and the hair breaks; when you eat too much acrid, you have muscle contractures and dry nails; when you eat too much acid, the flesh becomes sticky and the lips curl up; when you eat too much sweet, you get pain in the bones and hair loss.” Food cravings are often the body's way of trying to cope with imbalances it suffers from. It has been observed that the preference for certain flavors is linked to the fact that the person suffers from specific deficits in the organ to which the flavor is related, according to the law of the Five Movements.
It is a way in which nature helps man to heal himself.
The problem arises from our current miseducation of taste, due to the fact that more and more foods, produced and packaged by big industry, condition and pervert the evaluation of a flavour. SILVIA PETRUZZELLI
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Il tuo ritorno è stato come uno squarcio in un bellissimo quadro,rovina tutto anche se sotto lo squarcio resta sempre il bellissimo quadro che c'era ma non ritornerà mai più bello come prima.Ci sarà sempre quello squarcio a ricordare che è rovinato e il bello verrà sovrastato dallo squarcio anche se si cerca in tutti i modi di rimediare.
Quando sei andato via hai lasciato un misto di rabbia e delusione e hai aperto dentro di me uno squarcio tanto enorme che nonostante il bello io non riuscivo più a pensarti come prima.
Mi hai detto che ti mancavo ma non ci ho creduto,non sono riuscita a dirti che anch'io ho sentito la tua mancanza ma ero riuscita a guardare avanti fino a che non sei di colpo ritornato e senza nemmeno lasciarmi il tempo di metabolizzare ho sentito quello squarcio dentro di me riaprirsi e ha fatto tanto male.Ho pensato che per evitare un altra delusione la soluzione era impedirti di rientrare ma da stupida ti ho lasciato entrare.
Avrei voluto essere meno fredda ma sono riuscita a non tenere quel limite per la mia protezione,non riesco a non pensare che è un altra delusione per me.
-la ragazza dal cuore nero♡
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Sono la donna che si è svegliata
Mi sono alzata
e sono diventata tempesta
fra le ceneri dei miei figli bruciati
I miei villaggi in rovina
e in cenere
mi riempiono di rabbia contro il nemico
Oh compatriota,
non mi guardare più debole e incapace,
La mia voce si mescola
con migliaia di donne in piedi
Per rompere tutte insieme
tutte queste sofferenze
e queste catene.
Sono la donna che si è svegliata,
Ho trovato la mia strada
e non tornerò mai indietro.
Meena Alexander
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L'unica cosa che farei se avessi il potere di cambiare il passato e che quando tempo fa con la conoscenza di una bestia no di una bambina.
mi disse che era gravida di un'altro e mi disse ciò a 5 minuti dalla mia partenza.
O si invento completamente di avere un cancro e di stare per morire.
O raccontandomi che il compagno di tua madre ti violentava?
Ha,o che la sua genitrice la fece abortire per una lite.
O addirittura che il suo "ex" (quello con qui mi cornificò)gli sparò con il fucile o che era un cocainomane che la menasse o violentasse e guarda un pó e saltata fuori tutta la verità,mi hai rubato molti soldi con l'inganno.
Potrai cambiare vittima perché sei scarsamente capace di stare al mondo e di renderti utile perché hai sempre campato sulle spalle di altri.
Tra debiti e prestiti.
Potrai cambiare nome e cognome(cognome che fino a qualche tempo fa desideravi che morisse con tutta la tua progenie di sangue)ma resterai sempre una zingara di merda perché di tutta la tua città Campana sei solo tu lo schifo che la rovina.
Per poi raccontare molti altri fatti.(con chatt recuperate fin dal primo anno di conoscenza e con TUTTE LE FOTO)
Ma mi sento sollevato e leggero dal fatto di essermi liberato di una persona manipolatrice,doppio giochista,Falsa a livelli di Giuda Escariota.
Ma mi fa rabbia che al mondo esista gente del genere pronta a rovinare altre persone per i propri profitti e giochi sessuali e vizi manipolatori perché gli piace tenere in gabbia il prossimo.
Gente che non dovrebbe avere il dono del respiro.
La morale:
Chiunque porti una relazione TOSSICA.
liberatevi.
Vivete.
Andate a ballare,state con gli amici e divertitevi con persone pure.
Non fatevi condizionare.
E state con chi veramente vi vuole!
E coglione io di essere stato così cieco
(Inutile chiedere il nick della bestia)
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Delitto e castigo - Frasi e pezzi
Durante le letture, mi capita di segnarmi pagine o frasi. Mi piace trascriverle e tenerle da parte, come un archivio prezioso di frasi che, esclusivamente per me, significano qualcosa.
In questo post ci sono le frasi di Delitto e castigo.
“A tutto finisce per abituarsi, questa carogna che è l’uomo!”
“Il suo delitto, per lui consisteva unicamente nel fatto di non aver saputo reggerne il peso, e quindi di essersi costituito e di aver confessato.”
“Che strano! Che cos’è che fa più paura alla gente? Una nuova iniziativa, una parola nuova…”
“Aveva sposato il primo marito, un ufficiale di fanteria, per amore, e con lui era fuggita dalla casa paterna. Amava il marito immensamente, ma lui si era dato al gioco, era finito sotto processo, e ne era morto. Alla fine lui la picchiava; e anche se lei non lasciava correre, cosa che so per certo e in base ai documenti, lo ricorda ancora con le lacrime agli occhi e me lo rinfaccia, e io sono contento, contento, giacché almeno nei sogni si vede felice”
“Ascolta ancora. Dall'altra parte, forze giovani, fresche, che vanno perdute inutilmente senza sostegno, e a migliaia, e ovunque! Cento, mille buone azioni e imprese, che si possono organizzare e aggiustare con i soldi della vecchia, destinati al monastero! Centinaia, forse migliaia di esistenze indirizzate sulla giusta strada; decine di famiglie salvate dalla miseria, dalla degradazione, dalla rovina, dal vizio, dagli ospedali per le malattie veneree: e tutto questo con i suoi soldi. Uccidila e prendi i suoi soldi per consacrarti poi con il loro aiuto al servizio di tutta l'umanita e della causa comune; che ne pensi: un unico, minuscolo delitto non sarà forse espiato da migliaia di buone azioni? Per una sola vita, migliaia di vite salvate dalla putrefazione e dalla corruzione. Una sola morte e cento vite in cambio: dopotutto é aritmetica! E poi che cosa significa, sulla bilancia generale, la vita di questa vecchiaccia tisica, stupida e malvagia? Non pit della vita di un pidocchio, di uno scarafaggio, anzi non vale neppure quella, perché la vecchiaccia é dannosa. Rovina la vita altrui: giorni fa a Lizaveta ha morso un dito per la rabbia; per poco non gliel’hanno dovuto tagliare!“
“È interessante, a questo proposito, considerare il carattere di tutte le decisioni <definitive> già prese da Raskolnikov. Avevano una strana proprietà: non appena diventavano definitive, subito gli sembravano assurde e mostruose.”
“Basta conservare il dominio completo della volontà e della ragione e, a suo tempo, saranno tutte superate, via via che mi si porrà davanti ogni singolo particolare dell’impresa…”
“«Basta! - disse con decisione e solennità, — via i miraggi, via le paure fittizie, via i fantasmi!... C’è la vita! Non ho forse vissuto, poco fa? La mia vita non è morta insieme a quella vecchia bacuccal A lei il regno dei cieli e... basta, mia cara, è ora di riposare in pace! Ora viene il regno della ragione e della luce e... e della volontà, e della forza... e ora vedremo! Ora ci misureremo! — aggiunse con arroganza, quasi rivolgendosi a qualche forza oscura e sfidandola. - E pensare che avevo già acconsentito a vivere in mezzo metro di spazio!»”
“Cosa credete?” gridava Razumichin ancora più forte. “Credete che io me la prenda perché le sparano così grosse? Nemmeno per sogno! Mi piace, quando si dicon corbellerie! Dire corbellerie è l’unico privilegio umano nei confronti di tutti gli altri esseri viventi. A furia di dirne, si arriva alla verità. Si è uomini appunto perché si dicono corbellerie; non si è mai raggiunta nessuna verità senza aver prima sbagliato quattordici volte, e forse anche centroquattordici; a suo modo, è una cosa onorevole.“
“Non è davanti a te che mi sono inginocchiato, ma a tutta la sofferenza umana”.
“La natura è uno specchio, uno specchio, e dei più trasparenti! Guardati dentro e ammirati, ecco come stanno le cose!”
“Ma io mi sono incattivito e non ho voluto. Proprio incattivito (è una bella parola!) Allora, come un ragno, mi sono rintanato nel mio buco. Tu ci sei stata nella mia cuccia per cani, hai visto... E sai, Sonja, che i soffitti bassi e le stanze anguste opprimono I'anima e la mente? Oh, come odiavo quella cuccia! Eppure non volevo uscirne. Apposta non volevo! Per giornate intere non uscivo, e non volevo lavorare, e non volevo neanche mangiare, me ne stavo sdraiato e basta. Se Nastas “ja mi portava qualcosa, mangiavo, se non me lo portava, la giornata passava così; apposta non chiedevo niente, per rabbia! Di notte non avevo luce, stavo disteso al buio, ma non volevo guadagnare i soldi per le candele. Dovevo studiare, ma ho venduto i libri; e sul mio tavolo, sugli appunti e sui quaderni, anche adesso c’¢ un dito di polvere. Preferivo stare sdraiato a pensare. E pensavo sempre... E facevo sempre certi sogni, sogni strani, diversi, non staro a dirti quali! E allora ho cominciato anche a immaginare che… No, non è così! Di nuovo racconto male! Vedi, allora continuavo a domandarmi: perché sono cosi stupido? Perché, se gli altri sono stupidi e io so per certo che lo sono, non voglio essere più intelligente? Poi ho scoperto, Sonja, che ad aspettare che tutti diventino intelligenti, ci vorrebbe troppo tempo... Poi ho anche scoperto che questo non sarà mai, che gli uomini non cambieranno e che nessuno può trasformarli, e che sarebbe tutta fatica sprecata! Si, è cosi!”
“Però io dico: se si riesce a convincere logicamente una persona che, in fondo, non ha nessun motivo di piangere, quella smetterà di piangere. È evidente. O forse, secondo voi, non dovrebbe smettere?” “Se fossi così, vivere sarebbe molto più facile,” rispose Raskolnikov.
“... che se per caso potessi esserti utile in qualche modo o se ti servisse… tutta la mia vita, o qualunque cosa… non hai che da chiamarmi, ed io verrò. Addio!”
“Lo so che non ci credete, ma non dovete cavillare troppo; abbandonatevi alla vita, senza ragionare; non preoccupatevi; vi porterà certamente sulla riva e vi rimetterà in piedi.”
“Raskolnikov rimase in ospedale per tutta la fine della quaresima e la Settimana Santa. Ormai convalescente, ricordava i sogni che aveva fatto quando aveva la febbre e delirava. Aveva sognato, durante la malattia, che tutto il mondo era condannato a esser vittima di un’epidemia letale spaventosa, inaudita e mai vista, che avanzava verso Europa dalle profondità dell’Asia. Tutti dovevano morire, tranne alcuni, pochissimi eletti. Erano comparse delle specie di nuove trichine, esseri microscopici che si insediavano nei corpi degli uomini. Ma questi esseri erano spiriti, dotati d’intelletto e volontà. Chi li aveva accolti in sé diventava subito indemoniato e folle. Ma mai, mai uomini si erano creduti così intelligenti e incrollabili nella verità, come si credevano quegli infettati. Mai avevano considerato più incrollabili le loro sentenze, le loro deduzioni scientifiche, le loro convinzioni morali e le loro fedi. Interi villaggi, intere città e popoli erano contagiati e impazzivano. Tutti erano inquieti, gli uomini non si capivano fra loro, ciascuno si credeva I'unico depositario della verità, e si angosciava, guardando gli altri, si batteva il petto, piangeva e si torceva le mani. Non sapevano chi e come giudicare, non riuscivano a mettersi d’accordo su cosa considerare male e cosa bene. Non sapevano chi condannare, chi assolvere. Gli uomini si ammazzavano a vicenda con rabbia insensata. Si radunavano a eserciti interi uno contro l'altro, ma gli eserciti, già in marcia, a un tratto cominciavano a distruggersi da sé, i ranghi si scioglievano, i soldati si scagliavano uno contro l'altro, si pugnalavano e si sgozzavano, si mordevano e divoravano a vicenda. Nelle città per tutto il giorno le campane suonavano a martello: chiamavano tutti a raccolta, ma nessuno sapeva chi chiamava e perché, e tutti erano allarmati. Abbandonarono i mestieri pitt comuni, perché ciascuno proponeva le sue idee, le sue modifiche, e non riuscivano a mettersi d’accordo; i lavori agricoli si fermarono. Qua e 1a gli uomini si radunavano a gruppi, concordavano un’azione comune, giuravano di non separarsi: ma subito dopo iniziavano qualcosa di completamente diverso da cid che avevano appena deciso, prendevano ad accusarsi l'un l'altro, si azzuffavano e si massacravano. Incominciarono gli incendi, incominciò la carestia. Tutto e tutti perivano. La piaga si diffondeva e avanzava sempre di più. In tutto il mondo potevano salvarsi solo alcuni uomini: erano i puri e gli eletti, predestinati a dare inizio a una nuova stirpe di uomini e a una nuova vita, a rinnovare e purificare la terra, ma nessuno aveva mai visto questi uomini, nessuno aveva mai sentito le loro parole e le loro voci.”
“Quella sera, tuttavia, non gli era possibile pensare a lungo ad una sola cosa, né concentrarsi in un solo pensiero; non riusciva a ragionare su nessun problema: poteva soltanto sentire…”
“Ma qui, ormai, comincia una nuova storia, la storia della rinascita di un uomo, della sua graduale trasformazione, del suo lento passaggio da un mondo a un altro mondo, del suo incontro con una realtà nuova e fino a quel momento completamente ignorata. Potrebbe essere l’argomento di un nuovo racconto; ma il nostro, intanto, è finito”.
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[✎ ITA] EL PAÍS : Intervista - RM: ❝In Corea lavoriamo così duramente perché 70 anni fa non avevamo niente❞ | 12.03.23⠸
🇪🇸 EL PAÍS : Intervista - RM
RM, leader dei BTS: ❝ In Corea lavoriamo così duramente perché 70 anni fa non avevamo niente ❞
Il rapper sud-coreano promuove il suo primo album solista, in Spagna, e riflette sul prezzo del successo del K-pop, sulla storia del suo paese e sull'essere un collezionista d'arte
__ di PATRICIA GOSÁLVEZ | Twitter
Kim Namjoon (Seoul, 1994) sembra sinceramente sorpreso che un gruppo di fan l'abbia riconosciuto, qualche giorno fa, per le strade di Bilbao. "Mi piace pensare che, magari, in una cittadina dall'altra parte del mondo sia ancora possibile passare inosservato...", dice il rapper, noto come RM o, ancor meglio, come il leader dei BTS – la band maschile K-pop che nei suoi frenetici 10 anni di carriera ha battuto ogni record nell'industria musicale globale, quella di Bilbao inclusa.
La scorsa estate, i 7 membri del gruppo hanno annunciato una pausa per dedicarsi ai propri progetti solisti e svolgere il servizio militare, che è obbligatorio in Corea. I/le loro fan, gli/le ARMY – 72 milioni solo su Instagram – aspettano con trepidazione la reunion annunciata per il 2025. RM ci ha assicurato che la sta aspettando anche lui.
È venuto in Spagna per promuovere il suo album, "Indigo" (rilasciato a dicembre), e per visitare i musei Guggenheim, Thyssen, il Prado e la Fondazione Picasso a Barcellona... "Ho visto un sacco di opere di Goya e mi son lasciato conquistare dal patrimonio artistico di El Greco, ma rimango fedele a(l quadro di Velázquez) Las Meninas (Le damigelle d'onore)", confida il rapper. La prima traccia dell'album di questo collezionista alle prime armi si intitola Yun, in onore dell'astrattista coreano Yun Hyong-keun. "Lo chiamano 'il Rothko d'Asia', ma ciò che mi interessa personalmente è la sua vita: ha vissuto la dominazione giapponese, la guerra ed è stato torturato dal governo, ma non si è mai arreso. Nei suoi lavori, vedo rabbia, tristezza, complessità e bellezza..."
D: La traccia si apre con il verso "Fanculo alle tendenze / voglio tornare indietro nel tempo / ... a quando avevo 9 anni /... Penso il me stesso di allora fosse più umano". Trovi che il successo stratosferico del K-pop de-umanizzi l'artista?
RM: Iniziamo le nostre carriere da giovanissimi, come parte di un gruppo. Non abbiamo molte occasioni per distinguerci in quanto individui, ma quello è il bello del K-pop: giovani e giovanissimə che fanno del loro meglio, tuttə insieme... Viene a crearsi un'energia che si ha solo a 20 anni. Lotti giorno e notte per perfezionare le coreografie, padroneggiare i video e le canzoni e poi il successo, questa sorta di Big Bang. Dai 20 ai 30 anni, abbiamo investito tutto il nostro tempo e le nostre energie nei BTS. Ciò che ottieni è successo, amore, influenza, potere, e poi? Ma alla radice c'è sempre la musica... Qual era già la domanda?
D: Se trovi questo sistema sia de-umanizzante?
RM: Alla nostra etichetta non piace la risposta che do a questa domanda, perché, in parte, è un'ammissione e poi i giornali saltano su a dire 'Ah! È un sistema orribile, rovina i giovani!' Ma, in un certo senso, è proprio questo a rendere l'industria K-pop così speciale. E la situazione è migliorata molto in termini di contratti, stipendi e formazione. Ora abbiamo insegnanti e psicologi...
D: Le etichette discografiche coreane formano i loro artisti per anni. Tu hai vissuto con i tuoi colleghi dai 16 ai 19 anni, prima di debuttare nei BTS, nel 2013. Cosa dicevano i tuoi genitori?
RM: Mia madre ha trascorso 2 anni a dirmi "Torna a studiare, andavi così bene, segui il tuo percorso, va' all'università, la musica può essere un hobby!"...Ma non c'è stato verso di farmi cambiare idea.
D: La lezione più grande che hai imparato durante il tuo periodo da trainee?
RM: Il ballo. Ero negato.
D: E che cosa hai perso nel diventare un trainee?
RM: La vita universitaria.
D: Questo culto della gioventù, della perfezione e del lavoro spinto all'estremo, nell'industria K-pop... sono tratti tipici anche della cultura coreana?
RM: La gente in Occidente non può capire. La Corea è un paese che è stato invaso, distrutto e diviso in due. Fino a 70 anni fa, non c'era niente. Ricevevamo aiuti dal Fondo Monetario Internazionale e dalle Nazioni Unite. Mentre ora tutti gli occhi sono puntati sulla Corea. Com'è possibile? Cos'è successo? È successo che la gente si fa un culo così per migliorare. Gente che vive in Francia o in Regno Unito, paesi che non hanno fatto altro che colonizzare altre nazioni per secoli, che mi dice "Oh cielo, sei troppo esigente con te stesso! In Corea fate una vita troppo stressante!". Beh, certo?! Solo così si ottengono risultati. Ed è parte di ciò che rende il K-pop così affascinante. Anche se, ovviamente, ci sono luci ed ombre, perché, come ogni cosa che capita troppo rapidamente, ci sono effetti collaterali.
D: Qual è il pregiudizio peggiore che si possa avere rispetto al K-pop?
RM: Che sia preconfezionato.
D: Come credi sarebbe ora la tua carriera, se l'avessi sviluppata nel circuito alternativo o in un altro paese?
RM: Penso spesso al concetto di multiverso, è la lezione che ci insegna Dottor Strange è sempre questa: la tua versione corrente, nell'Universo, è la migliore possibile, non preoccuparti per le altre. Non c'è niente di meglio che essere un membro dei BTS.
D: Ti saresti mai immaginato in questa versione?
RM: Nient'affatto. Il mio sogno non era diventare un idol K-pop. Volevo fare il rapper e, prima ancora, essere un poeta.
D: Tra gli artisti cui ti ispiri ci sono rapper quali Nas ed Eminem, gruppi come i Radiohead e i Portishead, ma non hai mai menzionato altre boy band.
RM: Anche i Beatles erano considerati una boy band... Con questo, non sto cercando di paragonarci a loro, sono stati i capostipiti di tutto questo. Ma immagino intendiate gli NSYNC o i New Kids on the Block: gruppi che facevano musica pop ed erano molto apprezzati, anche se io non ero un gran fan.. Ciò che mi ha conquistato è stato il rap: il ritmo e la poesia.
D: Hai dichiarato di invidiare coloro che ammiri. Puoi farci qualche esempio?
RM: Kendrick Lamar, sempre. E Pharrell Williams. È una leggenda vivente. Vorrei esserlo anche io, magari in futuro. Ecco perché non dipingo: essere invidioso di Monet o Picasso sarebbe da incoscienti.
D: Sei un collezionista, come scegli le opere?
RM: Lo sono solo da 4 anni e sono in continua trasformazione. Mi concentro, principalmente, sull'arte coreana del 20° Secolo. Ma non sono Getty o Rockefeller...
D: Non lo fai come forma di investimento.
RM: No, ve lo giuro. Se il mio obiettivo fosse investire, acquisterei opere di artistə nerə, di donne o di artistə emergenti indonesianə... Il mio obiettivo è aprire un piccolo spazio espositivo, tra circa 10 anni, perché credo Seoul abbia bisogno di un luogo allestito con gusto giovane, seppur nel rispetto della tradizione coreana; e io, personalmente, vi includerei anche artistə come Roni Horn, Antony Gormley o Morandi.
D: Hai sempre desiderato diventare un collezionista?
RM: Colleziono da sempre figure, giacche o anche modellini ispirati a Takashi Murakami, poi ho iniziato con gli abiti vintage e gli oggetti d'arredo. Adoro Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret [entrambi collaboratori di Le Corbusier], ma il mio preferito è George Nakashima.
D: Nel tuo album troviamo canzoni di vari generi. Una parte della critica la definisce incoerenza, altrə dicono che si tratta di versatilità...
RM: Credo che, tra qualche decennio, il concetto di 'genere (musicale)' non esisterà più. R&B, hyperpop, Jersey club, UK drill, Chicago drill, K-pop! Non significano nulla. La musica è solo un insieme di frequenze che ha un certo impatto sull'umore della gente.
D: Sei stufo di essere etichettato come (artista) "K-"?
RM: Anche fossi stufo di Spotify che ci classifica tuttə come K-pop, c'è da dire che, però, funziona. È un'etichetta di pregio. Una garanzia di quell'eccellenza per cui i/le nostrə bisnonnə si sono sempre battutə.
D: Nel tuo album troviamo Anderson .Paak, Youjeen e anche l'elusiva Erykah Badu, come sei riuscito a convincerla?
RM: Conosceva già i BTS perché sua figlia è una nostra fan, ma non è stato sufficiente. Ho dovuto usare la persuasione. Le ho mandato un messaggio con la storia di Yun, spiegandole perché avevo bisogno della sua "voce saggia da regina".
D: A volte mischi l'inglese al coreano nel mezzo di una frase, come decidi (quale lingua usare)?
RM: Le parole straniere hanno consistenza e struttura differenti; è lo stesso messaggio, ma la pennellata è diversa. Mi viene spontaneo. Io non sono un musicista, io compongo e scrivo melodie attraverso la mia voce, che è il mio unico strumento musicale, e la maggior parte delle mie canzoni nascono a partire dalle parole.
D: Sei anche passato per diverse identità: il tuo nome da rapper, quando eri adolescente, era Runch Randa, nei BTS eri Rap Monster e poi sei diventato RM (che sta per Real Me). Non hai mai pensato di usare il tuo vero nome?
RM: [Ride] Abbiamo tutti un passato, delle "origini oscure", come diciamo in Corea. Runch Randa era il mio soprannome in un gioco di ruolo, poi volevo diventare, beh, sapete, un "rap monster (mostro del rap)" e poi sono maturato... Preferisco il mio nome sia noto a meno persone possibile. Non sono John Lennon o Paul McCartney. Almeno posso prenotare in un hotel senza destare troppo clamore, e la cosa mi piace.
D: Il tuo modo di vestire è anche cambiato parecchio.
RM: Sono passato dalle t-shirt XXL ed i capellini da baseball alle marche di pregio... Quando ero Rap Monster, indossavo solo bianco o nero [alza gli occhi al cielo e dà una scrollata di spalle]. Ora ciò che mi interessa è l'essere senza tempo, non mi curo più delle tendenze e cerco jeans stile vintage e magliette di cotone o altri tessuti naturali che non gridino "Hey, guardatemi!".
D: Corre voce che collaborerai con Bottega Veneta, e sei appena stato alla loro sfilata di moda, a Milano.
RM: Mi piacerebbe molto. Nonostante io abbia perso interesse nei brand, nelle settimane della moda e nelle palette in continuo mutamento... Bottega è diverso, non hanno loghi, sono esperti di tessuti e pelli, non hanno neppure un profilo Instagram, vanno oltre le mode.
D: Quant'è pesante trascinarsi dietro una tale armata di fan?
RM: Non puoi andare in giro, neppure in mezzo al nulla, senza essere riconosciuto ed il tenore (di vita/comportamento) che ci si aspetta da te è molto alto. Ma si matura e si impara a conviverci, senza compiangersi troppo, del tipo "Oh, vorrei solo essere una persona normale!" Cioè, sul serio, se vi piace considerare la fama come un peso, è vero, è una cazzo di roccia; ma, nel mio caso, mi ha dato ciò che stavo cercando: una certa influenza ed indipendenza economica, il più rapidamente possibile, così da poter scrivere la musica che voglio senza dovermi preoccupare delle classifiche... Non ci sono ancora riuscito al 100%, ma cerco di concentrarmi sul mio caos interiore, piuttosto che sul frastuono che mi circonda.
D: E come stai affrontando i tuoi 30 anni?
RM: Non ho mai sperimentato un'età così ambigua. Per un decennio, sono sempre stato il leader dei BTS, la situazione era stabile e mi divertivo, le cose non facevano che migliorare. Nel 2023 sono cambiate molte cose, sia dal punto professionale che personale -anche se non posso scendere nei dettagli -. Adesso che sto per compiere 30 anni, mi piaccio di più rispetto a quando ne avevo 20. Ora passerò un anno e mezzo a prestare servizio militare, che è un'esperienza fondamentale nella vita di ogni uomo sud-coreano. Dopodiché, sono sicuro sarò un essere umano diverso, spero solo migliore e più saggio.
ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ eng: © btscharts_spain
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Romance Storici con protagonisti maschili con difetti fisici/menomazioni
Il velo della notte, di Lydia Joyce
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Trama: il protagonista ha una malattia per cui deve evitare il sole, o si ricopre di cicatrici, e questo lo ha reso un recluso un tantino misogino che purtroppo arriva a ricattare una donna che vuole salvare il fratello dai debiti pur di avere un poco di compagnia femminile nella sua vita. L'incontro li cambierà e salverà entrambi dalla solitudine.
La figlia del matematico, di Laura Kinsale
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Trama: il protagonista brillante matematico nobile bello e pure ricco cade vittima di un ictus, e non riesce più a comunicare cadendo nella disperazione e nella rabbia. Rabbia che lo fa prendere per pazzo da alcuni, ma per fortuna una donna, figlia di un matematico, lo sposerà e lo salverà dal manicomio e lo aiuterà a riprendersi almeno in parte.
Desiderio selvaggio, di Jennifer Ashley
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Trama: il protagonista crede di essere pazzo come sua madre e non vuole sposarsi per non trasmettere questa tara ai figli. Ma è nobile e se non ha eredi la famiglia perde i terreni perciò i suoi famigliari gli trovano moglie, una donna emancipata con l'hobby della medicina che capisce quasi subito che lui non è pazzo ma probabilmente solo malato e cerca una cura per migliorargli la vita almeno un po'.
Come d'incanto, di Elizabeth Hoyt
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Trama: Sir Alistair Monroe ha perso un occhio e due dita e ha bisogno di una governante. Helen Fitzwilliam ha disperatamente bisogno di un tetto per sé e per i suoi due bambini. Così, che lo voglia o no, il tenebroso e solitario Alistair alla fine si piega e la assume. Helen lavora con grande dedizione e l’antico castello in rovina si trasforma giorno dopo giorno in una vera casa: le sue amorevoli cure riescono anche a mitigare i danni che la guerra ha inflitto all’animo e al corpo di Alistair. È un desiderio che pensava sopito per sempre, quello che lui sente risvegliarsi. Ma un segreto nel passato di Helen minaccia di distruggere anche le vite di chi le sta più a cuore.
Mia adorabile canaglia, di Elizabeth Hoyt
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Trama: Lady Phoebe Batten è una ragazza sveglia, vivace, desiderosa di quella vita sociale che si addice alla sorella di un duca. Ma Phoebe è quasi completamente cieca e il suo iperprotettivo fratello insiste perché abbia sempre con sé una guardia del corpo, l'insopportabile capitano James Trevillion. Fiero e minaccioso, nonostante la ferita riportata a una gamba prestando servizio nel quarto reggimento dei Dragoni, James ha una mira infallibile e cavalca come un diavolo: proteggere una lady non sarà un problema per lui… Riuscirà invece a fronteggiare la passione figlia del pericolo? Saprà destreggiarsi e non cadere vittima della sempre più dolce e amabile Phoebe?
Un amore al Cairo, di Connie Brockway
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Trama: qui l'eroe non ha difetti fisici esattamente ma è affetto da dislessia ed è analfabeta. Caduta nelle mani di una banda di beduini del deserto, Desdemona Carlisle è tratta in salvo da un cavaliere. Senza macchia e senza paura, il cavaliere in questione? Tutto il contrario: avventuriero al limite del libertinaggio, Harry Braxton viaggia per l’Egitto in cerca di emozioni forti. Ma quando Desdemona comincerà a essere attratta da un altro uomo, Harry dovrà fare i conti con il proprio cuore.
Il destino tra noi, di Anne Gracie
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Trama: Kate Farleigh, in apparenza vulnerabile, nasconde in realtà una volontà di ferro. Sopravvissuta alla dura vita dei campi di battaglia, alla perdita dei suoi cari e a uno scandalo che le ha rovinato la reputazione, cerca solitudine e tranquillità. Solo quando incontra un uomo segnato quanto lei dagli orrori della guerra, sfregiato e con una gamba ma del tutto guarita, si abbandona alla speranza di poter amare ancora. Ma il destino la metterà nuovamente alla prova.
INNAMORARSI DI UN DUCA, di Tessa Dare
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Trama: Figlia di un famoso autore di favole, Isolde Ophelia Goodnight era cresciuta ascoltando storie di cavalieri coraggiosi e belle fanciulle. E non aveva mai dubitato che anche nel suo futuro ci sarebbe stata una grande storia d'amore. I libri di fiabe dopotutto offrivano infinite possibilità. Ma crescendo si è resa conto che nessuna per lei si era avverata. Il brutto anatroccolo è diventato cigno? No, era ancora il brutto anatroccolo. Rapita da un bel bandito? No. Salvata dal principe azzurro? No, mai successo. E così Izzy aveva rinunciato a tutti i suoi sogni romantici. Quello che sognava al momento era un tetto sopra la testa poichè stava per perderlo. Ma ecco che a 26 anni avviene il miracolo e erredita un castello. Un vero catello, proprio come quello delle principesse. Solo in rovina, e occupato da un duca burbero, sfigurato e quasi cieco…. che si rifiuta di cederle quello che lui considera il suo castello.
La sposa di Lord Carew, di Mary Balogh
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Trama: Durante una passeggiata solitaria in campagna, Samantha Newman si ritrova nella proprietà del marchese di Carew. Qui incontra Hartley Wade, un uomo gentile, all’apparenza un giardiniere. Non è bello, zoppica vistosamente e ha una mano rovinata, eppure tra loro si instaura subito un profondo legame. Tornata a Londra, Samantha viene avvicinata da lord Kersey, il crudele libertino che sei anni prima le ha spezzato il cuore e nei cui confronti si sente ancora vulnerabile. Ma per fortuna Hartley l’ha seguita, e quando le propone di sposarlo Samantha accetta, ignorando che in realtà si tratta di lord Carew e che la ama profondamente. Ma è ancor più inconsapevole delle maldicenze che la affliggeranno e del malanimo di lord Kersey…
Semplicemente amore, di Mary Balogh
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Trama: Anne Jewel, madre nubile e insegnante, viene invitata con il figlio nella residenza gallese dei Bewcastle per l'estate. Il giorno del suo arrivo Anne si ritrova a osservare, non vista, un uomo che la colpisce per avvenenza e virilità: quando però si volta, le rivela un volto deturpato dalle cicatrici. Rimpatriato dalla guerra orribilmente menomato, Sydham Butler ha vissuto da recluso, e in quella donna deliziosa, altrettanto ferita nell'anima, riconosce uno spirito affine. Succede così che, un pomeriggio, amicizia e desiderio esplodano in incontenibile passione. E Sydham dovrà poi convincere Anne che l'amore non è semplice né complicato, ma è proprio quello che entrambi meritano.
La grande occasione, di Gayle Wilson
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Trama: Il protagonista ha una scheggia ancora in petto e diverse cicatrici e problemi fisici. L'affascinante Ian Sinclair apprende costernato di essere diventato tutore della figlia di George Darlington, l'uomo per colpa del quale in guerra anni prima ha riportato ferite gravissime che gli condizionano la vita. Credendola una povera, piccola orfanella, decide di accoglierla in casa propria, ma scopre che in realtà Anne è un'incantevole ventenne, tutt'altro che indifesa. Pur innamorandosi all'istante della fanciulla, Ian si sforza di nascondere i propri sentimenti per via di un terribile segreto che si rifiuta di rivelare a chicchessia. Riuscirà la bella Anne a fargli capire che non è affatto detto che le sue paure si concretizzino?
La mia opinione: questo è un romanzo che va preso un attimo con le pinze e voglio avvertirvi. Per tre quarti viaggia normale come molti altri romance con trame simili e protagonisti tutore e pupilla, ma verso la fine c'è una scena di violenza sessuale che riguarda la protagonista femminile che viene rapita. Il colpevole non è il protagonista maschile, ma ciò non toglie che questo rompe del tutto il mood fino ad allora creato, invece l'autrice riporta quasi subito la trama su binari classici e scontati come se il trauma non esistesse e questo destabilizza assai il lettore.
Fantasma d'amore, di Christina Dodd
Link: https://www.comprovendolibri.it/libro/96792477/Fantasma%20d%E2%80%99amore.htm
Trama: Lord Rand Malkin è paralizzato per colpa di un trauma subito, durante la guerra, un trauma più psicologico che fisico. Assumono una ragzza di buoni natali ma dalla reputazione rovinata che quindi deve trovare il modo di mantenersi per fargli da infermiera e lei soprendentemente ci sa fare e lo tira fuori dalla depressione senza cedere nè alla sua rabbia nè alla pietà.
La mia opinione: la trama sembra bella e classica lo so, ma attenzione in realtà è un romanzo piuttosto confuso ed altalenante, soprattutto dalla metà in poi l'autrice aggiunge una morte tragica, un mistero con degli attentanti da risolvere...insomma aggiunge talmente tanta carne al fuoco che il rapporto tra i due non viene molto sviluppato e molte cose vengono dette sbrigativamente. Non è un gran bela libro ma l'ho voluto in lista perchè era interessante che l'eroe fosse paralizzato a causa di un blocco psicologico e non fisico.
Texas Destiny di Lorraine Heath (inedito in italiano)
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Trama: Arrivando sul treno per Fort Worth, Miss Amelia Carson, sposa per corrispondenza, non aveva mai incontrato Dallas Leigh, il texano che aveva promesso di sposare. Il cowboy alto alla stazione non era Dallas. Era Houston, il fratello di Dallas, inviato per scortarla durante il duro viaggio di tre settimane fino al ranch dove Dallas aspettava. Cresciuta nella Georgia devastata dalla guerra, Amelia pensava che le lettere di Dallas facessero sembrare il Texas un paradiso, un posto dove far crescere i suoi sogni con l'uomo giusto accanto a lei. E il suo unico amore... A quanto pare, Houston Leigh difficilmente sarebbe considerato "l'uomo giusto". La guerra a cui era sopravvissuto lo aveva segnato dentro e fuori, e lui non poteva competere con il suo bel fratello. Ma dal momento in cui Houston incontrò Amelia, capì che possedeva il coraggio di cui questa terra selvaggia aveva bisogno. Aveva occhi che potevano vedere oltre il suo volto ferito fino alla sua anima. E avrebbe combattuto qualsiasi uomo, tranne suo fratello, per il suo cuore. Ora lui e Amelia stavano percorrendo sentieri pericolosi, dormendo sotto le stelle, e Dio li aiutasse, si stavano innamorando.
Reforming Lord Ragsdale, di Carla Kelly (inedito in italiano)
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Trama: Emma Costello ha un debito d'onore con uno dei lord più disonorevoli del regno. Il famigerato Lord Ragsdale, ricco come il peccato, peccatore quanto ricco e spietato quanto bello (nonostante gli manchi un occhio). Lui ha salvato Emma da un destino peggiore della morte quando ha impedito a un bruto lascivo di comprarla come serva a contratto. E ora è il turno di Emma di salvare Lord Ragsdale dalla sua vita corrotta. Deve trovare un modo per fargli smettere di bere, di scommettere... E deve anche costringerlo a rompere con la sua amante, la superbamente sensuale Fae Moulle, perchè vuole che si accasi con una donna perbene e a modo come Lady Clarissa Partridge.
Marian's Christmas Wish di Carla Kelly (inedito in italiano)
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Trama: il protagonista maschile è stato sfigurato in guerra e ora non vuole passare il Natale con la sua famiglia perchè non vuole lo vedano così, perciò ha deciso di passarlo con la famiglia di un amico ma ha sottovalutato il caratterino della sorella minore di lui che per le feste vuole rendere tutti felici.
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Tanto la rabbia repressa rimane lì, appena si accumulano un po' di cose in più del solito emerge e rovina tutto
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11 dic 2023 10:51
ODIO CHIAMA ODIO: LO STATO EBRAICO STA CRESCENDO UNA NUOVA GENERAZIONE DI TERRORISTI – IL DURISSIMO EDITORIALE DI GIDEON LEVY SUL QUOTIDIANO ISRAELIANO “HAARETZ”: “I BAMBINI DI GAZA NON DIMENTICHERANNO MAI. FORSE È LECITO E NATURALE PER UNA NAZIONE CONCENTRARSI SOLO SUL PROPRIO DOLORE E IGNORARE QUELLO BEN PIÙ GRANDE CHE STA CAUSANDO A UN'ALTRA NAZIONE. MA QUESTA GUERRA AVRÀ UN PREZZO, CHE GLI ISRAELIANI SARANNO COSTRETTI A PAGARE UN GIORNO…” -
Traduzione dell’articolo di Gideon Levy per https://www.haaretz.com/
Un padre in lutto, il cui figlio di 8 anni è stato ucciso dai soldati, questa settimana si è fermato all'ingresso della sua casa al confine con il campo profughi di Jenin e ha affermato una semplice verità: "Questi bambini non perdoneranno mai i soldati. State crescendo un'altra generazione di resistenza. Ora i nostri figli vogliono che anche i bambini israeliani vengano uccisi".
Ho visitato la casa dell’uomo, Samer al-Ghoul, dopo una visita al campo di Jenin, dove nei giorni scorsi le Forze di Difesa Israeliane hanno nuovamente seminato distruzione, in misura orribile. Circa 80 case sono state demolite, tutte le strade del campo sono state sradicate dal loro posto e le fognature, le cui infrastrutture sono state distrutte, scorrono nelle strade e lasciano uscire fetore. I bambini del campo di Jenin ci sguazzano dentro.
Dall’altra parte dei regni “occupati”, i bambini vengono uccisi a migliaia. Le recenti immagini da Jabalya hanno dimostrato che né Dio né l'IDF hanno pietà dei bambini. Ogni 15 minuti, un bambino viene ucciso a Gaza. Ogni pochi minuti, un bambino viene portato di corsa in ciò che resta di un ospedale, gettato sul pavimento sudicio, a volte senza che nessuno lo accompagni.
A volte nessuno sa se è rimasto qualcuno vivo in famiglia, e il bambino lancia uno sguardo incomprensibile e vitreo a ciò che sta accadendo intorno a lui. Il suo corpo e il suo viso sono coperti di polvere; è stato estratto dalle rovine. Queste immagini vengono trasmesse in continuazione da tutti i canali televisivi che conoscono il significato di giornalismo, ad eccezione della televisione israeliana, che non mostra nulla di tutto ciò, dopo essersi mobilitata completamente al servizio della guerra.
Tutti questi bambini - i morti, i morenti, i sanguinanti, i feriti, i disabili, gli orfani, i terrorizzati, i senzatetto e gli squattrinati - hanno fratelli e amici che crescono con loro. Sono la prossima generazione e non dimenticheranno mai. Mentre Israele si preoccupa della sua terribile e giustificata rabbia per ciò che Hamas gli ha fatto, e di curare le sue ferite e i suoi feriti, quasi nessuno si scandalizza per ciò che l'IDF sta facendo a Gaza e Jenin.
Nessuno pensa al trauma all'ombra del quale cresceranno i bambini di Gaza, alla sofferenza inconcepibile di decine di migliaia di bambini che ora camminano indifesi, nella paura esistenziale, per le strade in rovina. Non hanno un rifugio antiatomico, né un centro di resilienza, né un consulto psicologico e nemmeno una casa.
Forse è lecito e naturale per una nazione concentrarsi solo sul proprio dolore e ignorare il dolore ben più grande che sta causando a un'altra nazione. Questo è molto dubbio. Ma questo ignorare avrà anche un prezzo che gli israeliani saranno costretti a pagare un giorno, e il prezzo - almeno quello - dovrebbe disturbarli.
Un attacco sfrenato e terribilmente crudele contro Gaza crea un odio verso Israele a livelli mai visti prima, a Gaza, in Cisgiordania, nella diaspora palestinese, nel mondo arabo e ovunque nel mondo, dove la gente vede ciò che gli israeliani non vedono e non vogliono vedere. E ciò che è ancora più terribile è che questo odio sarà giustificato. Niente sarà più giustificato.
Guardate quale odio è stato seminato nei cuori di quasi tutti gli israeliani da un solo barbaro attacco. Ha distrutto le vestigia del campo di pace, ha trasformato il grido "morte agli arabi" in qualcosa di anacronistico e moderato. Ora è "morte a tutti gli arabi". Alcuni lo dicono ad alta voce, altri lo pensano soltanto. Immaginate quali semi di odio stiano germogliando in ogni luogo che ora è esposto agli orrori, da Shujaiya a Manhattan ad Amman.
Si possono vedere gli orrori di Gaza e non odiare coloro che li stanno infliggendo? Vivere ciò che sta accadendo a Gaza e non sognare di vendicarsi? Generazioni di palestinesi hanno lasciato in eredità l'odio per Israele come risultato della prima Nakba, e altre generazioni ora lasceranno in eredità un odio ancora maggiore, come risultato della seconda Nakba che è stata loro promessa.
"La prossima generazione dorme nella stanza accanto / la sento respirare / La prossima generazione sogna nella stanza accanto / e mormora paure nel sonno", canta Hanan Yovel sulle parole di Ehud Manor; la prossima generazione palestinese mormora paure nel sonno, ma non è nella stanza accanto - non ha spazio.
Tra qualche mese, i bravi israeliani si recheranno ancora una volta a Parigi e a Londra, a Dubai e a New York, e rimarranno scioccati da quanto ci odiano. Perché? Cosa abbiamo fatto di male?
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Narko$, il lato più oscuro dell'industrial
Una delle caratteristiche più belle della musica ‘dura’ o ‘estrema’, entrambe i termini intesi in senso molto ampio, quindi non solo metal o rock, è la varietà della sfaccettature. Non esisto, per fortuna, una sola strada espressiva. Narko$ ne è l’ennesima riprova. Il nostro, one man band, è autore di un mix tra musica industriale, cantautorato, rock, metal e chi più ne ha più ne metta. La sola linea rossa che unisce il suo primo disco, Italian History X, è la cupezza, la mancanza di aria, il lato più raccapricciante della rabbia.
Il cantato è in italiano. Il che già agevola l’ascoltatore nostrano ad entrare nelle atmosfere buie del lavoro. Ma anche chi non è avvezzo alla lingua di Dante non troverà difficoltà a calarsi nella pece dell’animo umano. Le influenze sono eterogenee e caratterizzano in modo diverso ogni singolo brano. Si passa da sfuriate elettriche e pesanti di Golgotha, in cui in ogni caso non mancano intermezzi elettronici, a canzoni completamente oscure, Jihad, a brani più ‘leggeri’ ma non per questo meso cupi.
Al nostro va riconosciuta grande capacità di saper narrare. Soprattutto di saper amalgamare in modo perfettamente equilibrato strumenti e testi. La base strumentale fa da tappeto ineccepibile alle parole espresse nei testi. Anche se il paragone è un po’ forte, ma è lo stesso lavoro che hanno sempre effettuato i Pain of Salvation. Ecco, quella prog è una sfumatura che manca.
L’autore più che ad arzigogoli di stile si concentra sull’atmosfera complessiva. Prog può essere considerato l’andamento di alcuni brani come Asocial Network. Qui i cambi repentini si affastellano creando un andamento generale variegato e instabile. Completamente diverso l’andamento di Gemini dove è più marcato il territorio darkeggiante in un originale darkwave. Qui non si urla. La voce rimane sofferta, sporca il giusto per farsi levatrice di dolore.
Ottimo l’alternarsi di passaggi solo chitarra acustica e voce con suoni di synth e cassa dritta. Il finale è caratterizzato da un crescendo di intensità più che di volumi o distorsioni. MK Ultra riporta su binari più industriali. Chitarre sature, suoni elettronici, basso iterante sulla strofa compongono un quadro a tinte forti dai toni disturbanti. Molto interessante l’inserimento del piano prima dei un break solo voce e percussioni industriali.
Voce quasi narrante. Il rientro delle chitarre non fa altro che sottolineare la dissonanza delle atmosfere. Più avanti, Ultra riporta a territori dark wave. Basso in evidenza, chitarra acustica, voce compressa in toni scuri. Ciò che arriva è la sensazione di una persona che osserva il mondo rinchiuso in un antichissimo casolare in rovina. Gira per le stanze con le pareti scrostate, le finestre chiuse con assi di legno. Il nostro ha sui 40, vestito di nero.
Capelli lunghi, testa bassa mentre sale le scale che portano alle stanze del piano superiore. Una sorta di Nosferatu in autoisolamento. Si cambia radicalmente con Ostia. Tornano i clangori industriali. Si alza anche il ritmo. Voce filtrata per esprimere una sofferenza epidermica. Verso i ¾ nuovo cambiamento. Si frena bruscamente. Suoni elettronici accanto a un charleston iterante. La voce recita un passaggio della mesa cattolica. L’intensità aumenta. Rientra la chitarra. Ritmi spezzati portano fino alla fine.
Ancora differente Cuore freddo. Qui i suoni sono più techno, con sfumature industriali. Sempre cupi. Il riff incalza senza lasciare respiro. Quando si ferma, è la voce a prenderne il posto. Questo crea un’ininterrotta sensazione di strangolamento. Di mancanza d’aria. A ¾ cambio. Solo voce a base percussiva minimale. Preludio ad una ripresa ‘cattiva’, pesante. Non veloce ma che schiaccia. Così fino alla chiusura. La successiva I’v seen the man è in inglese.
Richiama atmosfere del grunge più cupo degli Alice in chains. Pur non avendone i suoni pesant. La memoria riporta senza sforzo ai primi lavori della band. I suoni scelti sono acidi più che pesanti. Si sentono anche reminiscenze Ministry. La title track ha un andamento più ‘metal’, virgolette d’obbligo. Batteria simil tharsh, chitarre con ritmi spezzati. Interludio solista su base incalzante. A ¾ break techno e ingresso di voce in growl. Nel disco non mancano le collaborazioni.
È il caso di Wall of shame, altro brano in inglese, cantato in duetto con Mimmo Cinieri. Il debito verso il suono di Seattle è qui ancora presente. Nel suo insieme il brano ha un andamento pesante, da caterpillar. Un bulldozer che avanza all’interno di una galleria senza luce dove schiaccia tutto ciò che torva davanti a sé. Neppure lo special centrale con sola chitarra acustica fa riprendere fiato. Il riff è iterante. La voce resta sporca. Uno special che non riporta il brano su lidi circolari ma lo trascina fino alla fine.
Concludendo. Un disco da ascoltare quello di Narko$. Ascoltare molte volte. Almeno per capire se piace o no. L’unione di tanti stili differenti porta ad una difficile catalogazione e quindi difficile riferimento stilistico che possa farci trovare su strade conosciute. L’album va interiorizzato, le sue strade vanno battute più e più volte. Non sono vie comode, né sicure. Anzi. È un cammino accidentato, a volte pericoloso perché ci fa affrontare i nostri demoni. Un lavoro raccomandato a tutti, non foss’altro che per mettersi alla prova e verificare se si è davvero così di ampie vedute.
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Sto ancora cercando un certo tipo di chiusura. Le relazioni più belle che ho avuto finora sono tutte state o bloccate sul nascere o mai iniziate perché impossibili. E credo di aver scelto di essere in questa situazione, perché non potessi più passare quello che è già successo. Ripenso ai pochi volti che sono venuti dopo il suo e sinceramente nessuno di questi sorrisi mi ha mai fatto l'effetto che mi faceva lei. Stanotte l'ho sognata. Eravamo in classe insieme, faceva caldissimo, lei era con uno dei suoi pigiami pelosi con 35 gradi all'ombra, si è alzata per chiudere la finestra perché faceva troppo freddo. Mi sono alzato e l'ho spalancata ancora più di prima, girandomi di lei e facendole il dito, con tutto il braccio, bello calcato contraendo la mano e il muscolo, deciso, arrabbiato. E così è stato anche quando ci sono passato di fronte un altro paio di volte mentre puliva per terra. Non riuscivo a non farlo con rabbia, anche se cinque secondi prima ero felice, appena la vedevo saliva su di nuovo tutta la rabbia, finché non abbiamo cominciato a parlarne. Cosa che nella realtà non è mai successa perché è più semplice chiudere senza dare spiegazioni dal vivo, è molto più semplice scriversi per messaggio o parlarsi al telefono, evitando ogni tipo di confronto, ogni tipo di contatto, ogni tipo di fatica e di dolore. Anche per questo ora odio tutte le morose dei miei amici, tutte, odio il fatto che prendano i miei migliori amici per loro stesse e a volte li cambino, rendendoli diversi, facendoli tornare a casa prima, venendo con noi anche quando siamo solo maschi, costringendomi a evitare di parlare di serate che ho passato perché altrimenti la tipa si incazza visto che non è stata avvertita o che credeva fossi a letto o boh, che cazzo ne so. Io quando guardo negli occhi le loro morose rivedo me e Angelica e temo che un giorno possano dover passare tutta la schifezza che ho dovuto passare io. Quando guardo in volto una ragazza e le parlo, non voglio più provarci con lei, ma sto distante, mi avvicino solo dopo anni e se sono sicuro che non accadrà nulla, per qualche assurda ragione finora è stato così. Ma allora che cazzo vuol dire il dito medio spalancato, parlare con lei, sentirmi un po' meglio perché si chiariscono alcune cose, si toglie dalle mie spalle l'enorme peso dell'odio. È già successo di parlare con lei, e come si potrebbe immaginare è andata pure bene, alla fine stavo bene ma poi non ho più sentito la necessità di rifarlo. È come parlare con un diplomatico che per lavoro non deve dimostrare emozioni e, per l'appunto, deve essere diplomatico. Ma apatica è la definizione più vicina. Insensibile. Nei miei sogni la discussione fa trasparire un velo di sensibilità che non c'è mai stato quando ci siamo lasciati, un comportamento trattenuto ma umano. E così anche l'appetito sessuale è andato a puttane, per tanto tempo l'unico pensiero che ti fa eccitare è sempre lo stesso, poi non puoi più, ma l'unica esperienza che hai avuto per riimmaginare le sensazioni si limita a lei e a qualche cazzata, allora ti senti fottuto perché pure quando prendi "del tempo per te stesso" lei si intromette e rovina tutto. Forse quando riuscirò a provare quella fame vorace verso un'altra donna riuscirò a fare uno step avanti, ma finché tengo le distanze con tutte e mi schifo all'idea di una relazione non possono esserci molti avanzamenti.
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Segnalazione: Rabbia e rovina di Jennifer L. Armentrout
Buongiorno lettori, devo darvi una meravigliosa notizia, una di quelle che molti di voi attendono con ansia e che non vedevano l’ora di ricevere. Di cosa sto parlando esattamente? Ebbene, segnatevi questa data, sì, perchè è oggi che esce il secondo attesissimo volume della Harbinger series, ovvero Rabbia e Rovina di Jennifer L. Armentrout edito da Harper Collins Italia. Che ne dite? Volete…
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