#RISTORANTE E CAFFE
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ganhosdoelefante · 2 years ago
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Anzio, 26 de junho de Ano 2 - Sábado - Doctor - 26 anos
06:00 - Acordo e corro: 
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07:00 - Volto, tomo banho e me arrumo. 
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07:40 - Saímos.  07:46 - Tomamos café:  Nevada Caffe di Moncelsi
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08:20 - Visitamos um museu:  Museo dello Sbarco di Anzio
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09:30 - Gutt volta para o hotel e eu vou ao salão:  Federico Fashion Style
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10:40 - Volto ao hotel e fico lendo, abraçadinha com Gutt. 
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12:30 - Almoçamos:  Ristorante Tirrena
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13:40 - Curtimos a praia no clube. 
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16:00 - Voltamos, tomamos banho e tiramos uma soneca.  18:00 - Acordamos, tomamos banho e ficamos arrumados.  18:50 - Jantamos romântico no hotel: 
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20:40 - Dormimos (L). 
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Cremona, sostegno di Regione Lombardia per le attività storiche
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Cremona, sostegno di Regione Lombardia per le attività storiche. Sono 26, tra negozi, locali e botteghe artigiane, le imprese della provincia di Cremona che nella mattina del 15 dicembre hanno ricevuto il marchio identificativo di attività storica. Realtà del tessuto produttivo lombardo con alle spalle un trascorso non inferiore a 40 anni. Questa mattina la consegna a Cremona. Presenti alla cerimonia l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, e il Commissario straordinario della Camera di commercio di Cremona, Gian Domenico Auricchio.   Da quest'anno, grazie alla collaborazione con gli enti camerali, su volontà dell'assessore Guidesi, le cerimonie di consegna stanno avendo luogo in tutti i territori provinciali. In questa occasione, in particolare, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore.   "Questa per noi- ha detto Guidesi - è un'occasione per ringraziare queste imprese. Sono state capaci di resistere e rinnovarsi. Svolgono inoltre un ruolo di presidio sociale molto importante. Tutte queste imprese hanno ora un'opportunità: dal prossimo anno potranno partecipare al bando di Regione Lombardia dedicato alle imprese storiche'.   "Oggi - ha detto Auricchio - è un giorno di festa. Inoltre, credo che la presenza dell'assessore Guidesi a Cremona, nuovamente per premiare insieme alla Camera di Commercio queste 26 attività, sottolinei due cose. La prima: queste attività hanno fatto bene il loro mestiere, hanno resistito a tante crisi (2009, Covid e ora caro energia) e hanno continuato a crescere. La seconda: Regione dimostra con la presenza fisica un'attenzione nei confronti di queste imprese capaci di fare bene il loro mestiere. Inoltre, aggiungo che un'impresa storica testimonia la capacità di conservare tradizioni, mestieri e valori. Un plauso quindi a Regione che è venuta nuovamente nella nostra città per una cosa così importante anche dal punto di vista simbolico".   Queste le 26 'nuove' attività storiche in provincia di Cremona premiate. Corte De' Cortesi con Cignone Arredamenti Maiandi (1961), Negozio Storico, Storica Attività. Crema Acconciature Agostino (1977), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana; Gian Alberto Acconciature Uomo (1934), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana; Liuteria Artistica Formaggia Vittorio (1981), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana; Macelleria De Lorenzi (1976), Negozio Storico, Storica Attività; Fiorista Barsi (1970), Negozio Storico, Storica Attività. Cremona Argentina (1979), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana; Arte Sacra (1974), Negozio Storico, Storica Attività; Autotecnica (1945), Negozio Storico, Storica Attività; Bar Stradivari (1965), Locale Storico, Storica Attività; Camorali (1938), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana; Il Punto Verde (1978), Negozio Storico, Storica Attività; Mauri Arte Grafica (1969), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana; Piccolo Caffe' (1971), Locale Storico, Storica Attività; Ghidetti Marmi e Graniti (1967), Bottega artigiana storica, Storica attività artigiana. Malagnino Panetteria Luzzara (1962), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana. Montodine Lotto & Tabacchi (1956), Negozio Storico, Storica Attività. Persico Dosimo Osteria Del Naviglio (1960), Locale Storico, Storica Attività. Pizzighettone Pasticceria Santi (1970), Locale Storico, Storica Attività. Rivolta d'Adda Cantarini Marco Mario (1979), Negozio Storico, Storica Attività. Sergnano Ristorante Dell'albero (1964), Locale Storico, Storica Attività. Spino d'Adda Polenghi Abele & C. (1962), Negozio Storico, Storica Attività. Torre De' Picenardi Frutta e Verdura (1954), Negozio Storico, Storica Attività; Hair Studio (1981), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana. Trigolo Grossi (1927), Negozio Storico, Storica Attività. Vaiano Cremasco Sorgente del Mobile (1965), Negozio Storico, Storica Attività. Sale così a 271 il numero delle piccole imprese della provincia di Cremona che possono fregiarsi del marchio di 'Attività storica' rilasciato da Regione Lombardia. Nello specifico per questo territorio, si contano 16 botteghe artigiane, 82 locali e 173 negozi. In Lombardia dal 2004 sono state riconosciute in totale 2848 attività storiche. Le attività storiche riconosciute nel 2022 in Lombardia sono 456. In totale sono già state consegnate 354 targhe; nel dettaglio Sondrio (31), Lodi (11), Milano (41), Monza e Brianza (26), Varese (76), Como (41) e Lecco (25), Brescia (68), Pavia (9), Cremona (26). Regione Lombardia ha inoltre messo in campo un sostegno concreto per micro, piccole e medie Imprese iscritte nell'elenco regionale delle attività storiche attraverso il bando 'Imprese storiche verso il futuro 2022'. Risorse da investire quindi per l'innovazione, per favorire il ricambio generazionale e la riqualificazione dei locali. Nel dettaglio, per la provincia di Cremona sono stati concessi contributi pari a 514.610 euro di cui 469.275 euro per il settore del commercio e 45.335 euro per il settore dell'artigianato. Infine, la ripartizione dei 37 beneficiari: 32 imprese appartengono al settore del commercio, 5 all'artigianato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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biceblue-blog · 7 years ago
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Venire allo stesso archivio oggi ( ´∀`)
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rob-bon · 6 years ago
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81 km Ovest
Il mio aereo finalmente atterra  a Denpasar, mi sveglio, devo passare tra l immigrazione e raggiungere I miei futuri nuovi amici che mi stanno aspettando al uscita. Prima di raggiungerli decido di prelevare qualche soldo , sono in fila e critico chi ci mette troppo, una ragazza sembra rinunciare, non capisco perché ma arrivato il mio turno  mi rendo conto di non sapere quanto vale una rupia indonesiana , il bancomat dice massimo 2500000, sono probabilmente molto peggio delle vecchie lire, forse un milione puo’ bastare per iniziare dice un tedesco di fianco a me , proviamo, sono circa 60 euro.
Raggiungo la hall centrale e incontro I miei amici , scendiamo dal parcheggio , siamo in 5 , una canadese, io, una coppia mussulmana e un indu, sembrano tutti molto stanchi , poco tempo per parlare , molta fretta di partire .la macchina a noleggio ha sei posti, è una wolksvagen, modello mai visto. Usciti dall’aeroporto mi accorgo subito della follia del traffico indonesiano , ci sono le linee ma non è sempre necessario rispettarle  , I motociclisti superano da destra e da sinistra , la macchina e senza assicurazione e ci aspettano davanti due ore di viaggio per percorrere 80 km, mi domando in che misura il mio arrivo abbia spinto degli sconosciuti ad affrontare questo viaggio per me , la scusa ufficiale era visitare dei templi, la mia amica canadese sembra molto a suo agio , forse non devo sentirmi troppo in debito. Dopo un ora di viaggio ci fermiamo a mangiare, cerco quindi di sdebitarmi pagando la cena a tutti ( o quasi), 12 dollari per 5 persone , mi sento quindi  lo stesso in debito . Il ristorante è in realtà una piccola cucina a fianco della strada nel cortile di una abitazione, non ce spazio per parcheggiare e la nostra macchina rimane per meta sulla carreggiata , ma non sembra un problema. Il cibo, un curry con riso e pollo viene mangiato rigorosamente con le mani, la tecnica consiste nel creare delle palle di riso abbastanza compatte da poter essere mescolate con il resto, e poi gettate in bocca senza lasciare residui nella mano. Scambio 4 chiacchiere con I miei compagni di viaggio, due sono insegnati, l’altro vende cibo al mercato e possiede una piccala bancarella fuori casa sua che vende caffé e pannocchie. Mi guardo intorno, c’é gente, sembrano tutti molto stanchi, non vedo sguardi diffidenti nei miei confronti, semmai sorrisi, non ho confidenza a scattare foto, non voglio farli sentire come una sorta di attrazione. Ripartiamo, adesso ci sono una sacco di camion per la strada, sono lentissimi ma è difficile superarli, le vetture intorno a noi azzardano sorpassi davvero discutibili, a quanto pare più stazza hai più puoi osare, nel frattempo il nostro  autista sembra stanco, ci fermiamo per un caffe . Il bar questa volta è un van che offre caffè e snack, tutto è usa e getta e c’è plastica ovunque per terra, la gente intorno non sembra farci caso, il caffe è accettabile. Ripartiamo, la canadese è alla guida (per la privacy la chiamo M) ma dura poco, gli altri non si fidano , troppo poco audace per poter superare un tir, troppo veloce per non rischiare di tirare sotto un motociclista, il primo autista, l’indu , torna alla guida e ci porta fino a casa, I primi a scendere sono la coppia di insegnanti, mi lasciano con un invito a casa loro, poi tocca a me e la canadese. Provo a pagare l’autista ma sembra impossibile. Siamo in una zona a maggioranza indu, c’è un tempio a due passi, entro dal cancello della mia nuova casa, c’è un giardino , una statua indu e ,di fronte a me, una piccola casetta carina, con due stanze, un’ampia veranda e ,di lato, in un edificio separato, una modesta cucina a gas e un bagno senza tazza ne sciacquone: ci laveremo con il secchio , e per il resto , non essendoci carta igienica , basta tenere a mente che qui nessuno ti tocca con la mano sinistra…
Prima di andare a dormire arriva il fidanzato di M, un ragazzo locale di nome Budi.
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go-erika-bost-world · 2 years ago
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Dovevo festeggiare la buona notizia ricevuta oggi ... E da @marabottozannidavide è stata la scelta perfetta! ➡️ #linguinelloscoglio 🍝 (fatte in casa) #granitasiciliana 🍧alla mandorla con #caffe ☕ e ovviamente #bollicine 🍾🥂 #pastalover #pasta #linguineaifruttidimare #pastaaifruttidimare #dinnertime #dinner #foody #foodlover #foodofinstagram #food #foodlove #foodoftheday #foodporn #italiandishes #italiandish #instagood (presso Bar ristorante Marabotto) https://www.instagram.com/p/CgxU0QdLTLv/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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coqbaroque · 6 years ago
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La fotografia di matrimonio Ad un certo punto della vostra carriera di fotografo, che voi facciate still life commerciale o reportage di guerra, vi verrà proposto di fare le fotografie a un matrimonio, e vuoi perché ve lo ha chiesto il vostro amico d’infanzia, perché volete sperimentare nuovi linguaggi, o semplicemente perché ormai avete la dignità di uno scarabeo stercorario e dovete finire di pagare le rate della Nikon, voi, a malincuore, accetterete. I matrimoni sono come gli infiniti remake americani del film di successo francese, sono tutti uguali, cambiano solo i personaggi e la vostra fortuna o sfortuna è dovuta solo a una variabile al 50%: gli sposi sono belli come attori di Hollywood, rendendovi il lavoro facilissimo, oppure sdentati contadini ucraini condannandovi a ore di Photoshop. La sceneggiatura, in ogni caso, non cambia. Vediamo gli attori. La sposa – La sposa sorride sempre, per contratto, anche se si è svegliata alle 4 del mattino per aspettare la make-up artist, molto spesso una cugina che ha fatto la scuola di estetista e il parrucchiere, che poi è l’”amico” dello zio di cui nessuno parla ma tutti sanno. Inoltre deve sopportare la madre che si è svegliata alle 3 e un quarto facendo un casino per tutta casa solo per preparare gli otto caffe della gente sopracitata. Infine, affrontare il vestito. Voi vi chiederete: come fa questa benedetta ragazza a sorridere ancora? Semplice, è una donna. Si è allenata fin da bambina per questo giorno. Ha cominciato nell’infanzia a fare la wedding planner delle sue innumerevoli bambole. Ora dell’adolescenza ne ha sposate più lei di una controfigura di Elvis Presley a Las Vegas per poi passare a organizzare il suo di matrimonio. Ci ha pensato con tutti i ragazzi che ha avuto. Forse non proprio tutti, ma con molti e con molti di loro ha visto sia l’entrata in chiesa che l’altare sgretolarsi. Non c’è nulla a cui lei non abbia già pensato, nel bene e nel male. Nulla per cui non abbia già gioito e già sofferto. L’unico motivo che potrebbe mandare in bestia questo miracolo vivente della natura è che la truccatrice, o il parrucchiere, o la sarta abbiano sbagliato qualcosa. Santa Maria Goretti, che pur ha perdonato il suo assassino e stupratore in punto di morte augurandogli il paradiso, avrebbe maledetto all’inferno bestemmiando l’autore di un’acconciatura sbagliata o un fondotinta troppo accentuato il giorno del matrimonio. Lo sposo – Bello lui. Al contrario della sposa si è svegliato alle 8, fatto il caffè, da solo, acceso la televisione, lavato la faccia. Dal parrucchiere ci è andato il giorno prima. Gianni, il vecchio barbiere di famiglia, fa solo due tipi di tagli e li sbaglia entrambi, ma che vuoi, ci siamo affezionati e poi che sarà mai oggi? Un matrimonio? Ah, sì, ma vanno bene anche così. Lo sposo si veste, tranquillo. L’abito sta stretto? Largo? Corto? Lungo? Chi se ne frega. Scende, va al bar per un ultimo caffè da fidanzato, gli amici lo prendono in giro, si scherza, si ride, il barista glielo offre perchè “Ti vai a rovinareeeeee!” – “Non farlo!” – “Sei ancora in tempo, ripensaci”. Tanta allegria in questa maschia goliardia. È tutto bellissimo e lo sposo, come avrete ben capito, sprizza mestizia e rassegnazione da tutti i pori.  I suoi sorrisi sono di circostanza, sforzati, al limite del ghigno. Lo sposo farebbe qualsiasi cosa pur di non essere lì. Non perché non voglia sposarsi, no. È sabato e ci sono gli anticipi. Siamo a tre giornate dalla fine del campionato. Ma chi l’ha scelta questa data infame che mi ricorderà per tutta la vita che mi sono perso il derby? La nonna rimbambita – Non le hanno detto nulla perché anche a tatuarglielo in fronte se lo sarebbe dimenticato. L’hanno lavata, vestita come la Regina d’Inghilterra, truccata come una bambola giapponese, messa in una macchina coperta di fiocchi bianchi e portata in giro per due ore, cambiando spesso percorso a causa del traffico, fino alla chiesa. A vederlo da fuori ha tutte le caratteristiche di un rapimento gay. La nonna rimbambita è l’unica invitata davvero felice, anche perché non sa cosa sta succedendo. Vede i fiori, la gente elegante, i colori, il riso, i confetti, il ristorante di classe, i sorrisi, tutti la baciano, la salutano, la abbracciano. È la sua giornata bellissima. Solo verso sera si rattrista, quando dai saluti capisce che sta per finire. Tra poco verrà riportata a casa, davanti alla sua televisione, aspettando tutti i giorni una visita o una telefonata di auguri, magari per l’anniversario del suo matrimonio, che quello no, non lo ha mai scordato. Il simpatico – Che matrimonio sarebbe senza il Simpatico. Sono convinto che come esistono i corsi pre-matrimoniali, debbano venire istituiti anche corsi, workshop e master in Simpatia cerimoniale, ché ci sono veri e propri docenti in materia. Il Simpatico si è preparato da mesi battute, aneddoti e scherzi per il grande giorno, manco fosse un monologo shakespeariano. Ogni quarto d’ora si alza picchiando il pugno sul tavolo e urlare un BRINDISI AGLI SPOSIII! brandendo il flute di bollicine come Alberto da Giussano la spada, mentre gli invitati, dallo spavento, sputano il tris di primi, le bestie dell’agriturismo si gettano a terra fingedosi morte e la nonna si butta sotto al tavolo ricordando i bombardamenti del ’43. Aspetta l’unico momento in cui lo sposo approfitta dell’arrivo dei secondi per andare in bagno, e coinvolge tutti in “BACIO! BACIO! BACIO!” costringendo il poveretto a tornare in sala di corsa con i pantaloni abbassati. Il Simpatico non lo vuole nessuno ma lo invitano tutti. È un comico nato e mancato, è quello la cui moglie non ride più alle sue battute da anni e i figli  ritengono un idiota, ma alla fine sarà l’unico di cui vi ricorderete con piacere. Perchè in fondo lui non lo fa per se stesso, ma PER GLI SPOSI HIP HIP HURRÀ! L’esperto di fotografia – C’è sempre. Vi sta curando da quando ha capito che il fotografo siete voi e ci ha messo un attimo, perché vi stava cercando. Aspetta di vedervi dal momento in cui, pochi mesi prima, alla sua generosa offerta di fare le foto i futuri sposi hanno risposto “Grazie, ma il fotografo lo abbiamo già”. Vi osserva, controlla la vostra attrezzatura, annuisce o disapprova ogni vostro movimento. Poi, quando finalmente vi concedete una pausa per una sigaretta e finalmente assaggiare quello spumante dozzinale che vi permetterà di reggere altre 5 ore, vi attacca di sorpresa come un ninja: “Bella macchina, eh, la conosco bene” - Lui ha una fotocamera come la vostra, meglio della vostra, molto meglio della vostra. O l’ha avuta, quando c’erano i rullini, quella sì che era fotografia, mica come adesso che le foto le fai anche col telefonino e vengono bene uguale. Se avete Nikon lui ha Canon, se avete Nikon e Canon lui ha una Leica, se avete una Leica lui ha una Hasselblad, se avete una Hasselblad lui fotografa col telescopio Hubble. Lui, solo perché è invitato non fa le foto, se no, ça va sans dire, le farebbe meglio di voi. Lui sa tutto della fotografia, ha anche fatto mostre, una bellissima serie di ritratti fatti per strada, così, esposta nella parrocchia di Cesano. Stupenda, c’era anche il parroco all’inaugurazione. Voi fate la faccia stupita, tipo vostra madre quando guarda i gioielli alle televendite, caspita che bravo, evitando di dirgli che avete vinto una biennale di fotografia in Olanda, esposto in 5 paesi diversi e pubblicato tre libri. Tanto non importa, lui è più bravo di voi. E non è solo un tecnico, ha anche letto diversi libri sulla storia della fotografia e quando ti presenti – “Piacere, Roberto Radimír” – lui sorride “Eh, certo, come il fotografo!” – “Chi?” – “Nadir!” – “Ah, già, avevo dimenticato”. In realtà il fotografo dell’800 si chiama Nadar*, ma se anche si fosse chiamato come l’opposto dello Zenit, non c’avrebbe azzeccato nulla con il mio cognome. Però, diciamolo, chi sono io per correggere uno che ha esposto in presenza del parroco di Cesano. (* fatto realmente accaduto) continuerà...
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in-marocco-con-laura · 3 years ago
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Oggi avevo voglia di sole e tranquillita .. io e Simo abbiamo optato per qualche ora di relax a "la table de la kotubia" famoso ristorante e caffe con vista strepitosa sulla bellissima moschea .. Più guardo la Kotubia e più me ne innamoro , ogni giorno la saluto come una vecchia amica .. La moschea della Koutoubia, chiamata anche moschea dei librai perché all' epoca era circondata da vecchi suq di libri e manoscritti, fu eretta sotto la dinastia degli Almovaridi  nel 1120.  Si trova al crocevia della Marrakech moderna e tradizionale: tra il quartiere di Guéliz e la piazza jemaa el fna. Uno degli esempi più antichi di architettura araba andalusa nel mondo, talmente bella da ispirare la Giralda di Siviglia.  Nonostante sia aperta solo ai musulmani, è comunque possibile accedere ai resti delle sue 17 navate, attraverso i giardini che la circondano, riccamente adornati di aranci dove è bene riposarsi qualche istante. Capace di ospitare fino a 20.000 fedeli e sorretta da numerose colonne bianche, la cui base è ancora visibile, questa sala di preghiera di Marrakech, di cui oggi rimangono solo vestigia, ospitava all'epoca uno dei più grandi luoghi di culto dell'area musulmana mondo. Ciò che ricordiamo particolarmente di questa moschea è il suo immenso minareto.  Costruito in arenaria dalle antiche cave di Guéliz, misura 69 metri di altezza e si distingue come uno dei simboli della città. Riccamente scolpito e dominato da un bastione sulle sue alture , rimane un monumento essenziale della città di Marrakech . In cima al minareto, possiamo vedere un'asta di metallo dorato alta 16 metri su cui sono fissate 3 sfere di dimensioni decrescenti e un pennacchio d'oro!  Leggenda narra che le sfere sarebbero state protette da geni per scoraggiare eventuali ladri. Vi aspetto a Marrakech 💖 #inmaroccoconlaura #viaggiatori #viaggi #raccontidiviaggio #raccontidalmondo #nonsmetterediviaggiare #viaggiaresempre #nonsmetterediviaggiare #viaggiaresempre Inmaroccoconlaura.com https://www.instagram.com/p/CYhDvzEIFBl/?utm_medium=tumblr
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puntodebole · 3 years ago
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che bello avere dei amici che lvorano al ristorante. mi hanno fatto provare il vino il dolce la pasta prosciutto e pure il caffe. un bacio a voi
-e
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Attività storiche, premiate 41 imprese di Como e provincia
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Attività storiche, premiate 41 imprese di Como e provincia. Sono 41 le attività storiche in provincia di Como che hanno ottenuto il riconoscimento da Regione Lombardia nel 2022. La consegna è avvenuta ieri mattina all'auditorium Sacchi di Como, alla presenza dell'assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, del sottosegretario regionale con delega ai Rapporti con il Consiglio, Fabrizio Turba, e del presidente della Camera di Commercio, Marco Galimberti. Un premio dedicato a negozi, locali e botteghe artigiane che hanno svolto la propria attività senza interruzioni per un periodo non inferiore a 40 anni. «Regione Lombardia - ha evidenziato l'assessore Guidesi - è anche oggi sul territorio per premiare e ringraziare le attività storiche che rappresentano la linfa e la tradizione del nostro sistema economico. Sono un presidio di servizio fondamentale per le comunità e hanno saputo rinnovarsi generazione dopo generazione, affrontando sfide importanti ogni giorno. Regione valorizza il loro ruolo sociale, anche attraverso uno strumento dedicato esclusivamente alle attività storiche. Imprese che hanno resistito e sono riuscite a innovare mantenendosi competitive grazie a servizi e prodotti di grande qualità. Dietro a ogni realtà c'è una storia fatta di sacrifici, professionalità, relazioni, coraggio». «È il ringraziamento di Regione Lombardia - ha sottolineato il sottosegretario Turba - a generazioni di commercianti e artigiani che hanno tenuto vivo il nostro tessuto economico. Imprese che innovano e rappresentano anche una vetrina e un veicolo di promozione per le tipicità e le eccellenze del territorio, giocando un ruolo essenziale per esempio rispetto al boom turistico del Lago di Como. Sono motivo di grande orgoglio: Regione è vicina alle attività storiche non solo con questo riconoscimento ma attraverso bandi e supporti molto concreti». Regione Lombardia ha inoltre messo in campo un sostegno concreto per micro, piccole e medie imprese iscritte nell'elenco regionale delle attività storiche attraverso il bando “Imprese storiche verso il futuro 2022”. Risorse da investire quindi per l'innovazione, per favorire il ricambio generazionale e la riqualificazione dei locali. Queste le 41 attività storiche in provincia di Como premiate dall'assessore Guidesi: - Appiano Gentile, Fucar (1976), Negozio Storico, Storica Attività - Bellagio, Barindelli & Trezzi (1979), Negozio Storico, Storica Attività - Bellagio, Grandi Carlo (1913), Negozio Storico, Insegna Storica E Di Tradizione Top - Bellagio, Rolando (1949), Negozio Storico, Storica Attività - Bellagio, Tre Grandi (1935), Negozio Storico, Storica Attività - Cantù, Gaffuri Arredamenti (1957), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Cantù, Marra (1970), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Cantù, Zanoni (1971), Negozio Storico, Storica Attività - Carimate, Bar S. Maria (1930), Locale Storico, Storica Attività - Centro Valle Intelvi, Ristorante Vittoria (1966), Locale Storico, Storica Attività - Como, Caffe' "Bar Mariett" Caffe' (1887), Locale Storico, Insegna Storica E Di Tradizione Top - Como, El Merendero (1973), Locale Storico, Storica Attività - Como, Eliolux (1960), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Como, Peter Ci (1980), Negozio Storico, Negozio Storico - Como, Verga (1898), Negozio Storico, Storica Attività - Erba, Mossi Acconciature Profumeria (1925), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Erba, Sartori (1958), Locale Storico, Storica Attività - Grandate, Ristorante Arcade (1976), Locale Storico, Storica Attività - Gravedona Ed Uniti, Garbatona (1981), Locale Storico, Storica Attività - Inverigo, Artigiansalotti (1962), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Inverigo, Arturo Pozzoli Snc (1977), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Inverigo, Dal 1960 Vergani (1960), Negozio Storico, Storica Attività - Inverigo, Gelosa Riparazioni Elettrodomestici (1943), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Inverigo, Panificio Mambretti Pasticceria (1897), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Lomazzo, Carugati (1961), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Magreglio, Cerchio Ghisallo (1949), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Mariano Comense, Albergo Ristorante Bar Sole (1956), Locale Storico, Storica Attività - Mariano Comense, Bar Tabacchi Ruota (1956), Locale Storico, Storica Attività - Mariano Comense, Emandi (1965), Locale Storico, Storica Attività - Mariano Comense, Vinicola Branca (1960), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Menaggio, Autoaccessori Autonautica Camillo's Shop (1968), Negozio Storico, Storica Attività - Menaggio, Bar Piccadilly (1972), Locale Storico, Storica Attività - Menaggio, Macelleria-Gastronomia Gandola (1966), Negozio Storico, Storica Attività - Menaggio, Ristorante Del Porto - Albergo Bellavista (1907), Locale Storico, Storica Attività - Menaggio, Lario Boat Service (1968), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Merone, Zoccolificio Sangiorgio (1942), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana - Novedrate, Bar Liberty (1960), Locale Storico, Storica Attività - Ponte Lambro, Lina Maglieria -Confezioni (1962), Negozio Storico, Storica Attività - Ponte Lambro, Supercoop S.N.C. (1977), Negozio Storico, Storica Attività - Rovello Porro, Bar Peppo Caffetteria Gelateria (1973), Locale Storico, Storica Attività - Veleso, Ristorante Con Albergo Bella Vista (1946), Locale Storico, Storica Attività.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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biceblue-blog · 6 years ago
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Domenica pomeriggio a bordo del treno, andare a mangiare fuori. Può essere bevuto da durante il giorno. Lento ma buono.
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rob-bon · 6 years ago
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Primo giorno, primo amore
Ci svegliamo che e già tardi, sono le 10 di mattina, la gente qui si sveglia presto, ma io dovevo recuperare un giorno di sonno , dato che l’ultima notte a Brisbane ho dormito su di una panchina. Mi rendo conto di non essermi preparato molto per questo viaggio, non so una parola di indonesiano, non ho acqua, ne fazzoletti, ne spray antizanzare, ho però un jack per chitarra, una scheda audio esterna, svariati paia di pantaloni, un computer, una chitarra (mini) , quattro armoniche a bocca e  troppi vestiti, ma non troppe t-shirt. Non importa, mi so adattare, posso saltare qualche pasto se serve. M si rivela subito il mio angelo custode, la mattina andiamo a comperare l’acqua con il suo scooter, se si rimante in zona non serve indossare il casco, lo scooter non è registrato, quindi la prendo per buona. Il mio primo acquisto sono 17 litri di acqua, il prezzo è onesto, solo 17000.
È tempo di andare a mangiare, ci avviamo verso un ristorante, il paesaggio è stupendo, tra la nostra abitazione e la cittadina ci sono varie piantagioni di riso. Mangio un curry vegetariano, più un bali coffe, pago, 60000 per due . In programma per oggi c’è una visita all’uomo della montagna, un indù con poteri curativi. Ancora una volta sono estasiato dal paesaggio mentre risaliamo la collina, finalmente dopo 7 mesi in Australia vedo qualche tornante. Ai lati della strada la gente brucia paglia e plastica, sembra essere una tradizione indù. Prima di arrivare passiamo sotto a un ponte scavato tra un albero, si dice che se una coppia passi di li sia destinata a morire tra breve, c’è per questo un’altra strada di fianco. La gente di qui crede davvero negli spiriti. L’uomo della montagna gestisce un piccolo ristoro, può praticare della medicina riflessiva oppure essere una guida nella giungla, possiede delle piantagioni.. secondo me è solo un businessman. Parliamo di religione e medicina, sembra un tipo interessante, ma con la puzza sotto il naso, sono tentato di fare un tour nella giungla con lui ma preferisco aspettare e farmi un’idea dei prezzi per le attività in zona, non sono in grado di barattare e per questa prima parte del mio viaggio l’idea è di stare low budget.
Finiamo con un caffe’ , mi aspetta una partita a calcetto con Budi alle tre di pomeriggio, dopo due anni dall’ultima partita ho paura di rompermi una gamba, a quanto pare qui giocano duro, mi affretto quindi a comperare online l’assicurazione di viaggio. Prima di andare al campo di calcetto, passiamo da una amica di M che fa da babysitter alla giovane gattina Mangus, me ne innamoro a prima vista (di mangus).
Il campo da calcetto è all‘interno di un edificio, impossibile da trovare se non conosci qualcuno. Passate le presentazioni iniziamo a giocare, nessuno corre, niente contrasti, è troppo caldo, si gioca molto blandi. Con la mia velocita posso smarcarmi facilmente ma I miei piedi, un tempo magici e invidiati,  sono arrugginiti, riesco a fare qualche assist ma la maggior parte dei miei passaggi sono all’avversario, a volte non riesco a riconoscere I miei compagni di squadra e a meta partita I vicini decidono che è il momento giusto di bruciare della plastica, a momenti non si respira e decido di fare una pausa. Pochi minuti dopo tutti si fermano per la preghiera, e una zona mussulmana. Arrivano dei bambini e decido di non fidarmi a lasciare il mio zaino incustodito, sono ancora diffidente nei confronti dei bambini per via delle brutte esperienze avute con I bambini aborigeni d’Australia. Gioco ancora 20 minuti ed è finita. Il 90 percento dei giocatori si mette a fumare sigarette, nicotina tra 1 e 3 mg, qua e normale, tutti fumano.
Per la serata organizziamo un  fish barbecue, rompo ancora il mio vegetarianismo. Ci saranno due serfiste tedesche, Si discute molto sul prezzo del pesce, sembra che I turisti qui siano tutti con le braccia corte, ma li capisco, tutto e poco costoso quindi 10 dollari per una cena sembrano un lusso. Il nostro compito e quello di prendere la legna, andiamo al oceano, e iniziamo a cercare , un ragazzo della zona ci aiuta e ce ne andiamo soddisfatti .
Iniziamo il barbecue, gli invitati oltre a quelli già citati sono la sorella di Budi (che riporta la gatta a casa) e altri due balinesi. Prima di servire il pesce vado nella giungla dietro casa per tagliare delle foglie di banana, che servono da piatti e tovaglia. Non servono posate ne piatti ne sedie qui. Si mangia, riso, pesce e molto chilli. Finito di mangiare mi chiedono di suonare la chitarra, provo un paio di canzoni di Bob Dylan, per scaldarmi, ma non sembrano interessati, troppo calme? Vorrebbero cantare qualcosa tutti insieme, ancora una volta mi maledico per non avere una lista di canzoni alla portata di tutti, quindi niente tedesche per sta notte.
Tutti se ne vanno e rimane Putu, il nostro landlord, suona la chitarra, cantiamo qualche pezzo dei nirvana . finisce cosi la mia prima giornata a Bali.
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in-marocco-con-laura · 3 years ago
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Oggi vi porto a colazione qui .. un altro caffe imperdibile a Marrakech 💖 Situato a Guéliz, fuori dai bastioni della Medina, fu costruito negli anni venti, sotto il protettorato.  Era sia un rinomato caffè che un ufficio postale nevralgico della citta. Si narra che Jacques Majorelle, seduto a un tavolo in compagnia del generale Lyautey, avrebbe chiacchierato per ore sulle luci e sugli splendori di Marrakech... Nel 2005, dopo diversi anni di chiusura, viene rilevata da un gruppo francese, proprietario anche del "Bô-zin" di Marrakech, e ideatore a Dubai di "La cantine du Faubourg", "Mimi Kakuchi" e "Twiggy by La Cantina". La sfida è stata quella di far rivivere questo luogo mitico, di restituirgli il fascino e il fascino che aveva all'inizio del XX secolo. Oggi, il Grand Café de la Poste si affaccia con orgoglio su Place du 16 novembre e fa rivivere l'atmosfera autentica dei luoghi da vivere a Marrakech. Immaginata dagli architetti e decoratori Olivier Marty e Karl Fournier dello Studio KO, la decorazione è in totale sintonia con la cultura del luogo, niente di troppo, niente più dorature che eccessivi mosaici, paramenti o arabeschi a bizzeffe. , per un'atmosfera caldamente retrò e insieme elegante. Questa struttura poliedrica, allo stesso tempo caffè, birreria, brasserie e ristorante, dispone di molti spazi: una terrazza, un pergolato, una grande sala, un soppalco e un salotto. Potrete gustare una cucina genuina, a base di prodotti locali: carpaccio di manzo e scaglie di parmigiano, filetti di triglia arrosto, petto d'anatra alle olive, ecc. Un'attenta presentazione e una tavolozza di sapori sono all'appuntamento di questo menu che seduce le papille gustative itineranti. Divertente, art-deco, letterario, con la sua terrazza ombreggiata, le sue sale buie ma affascinanti, il suo primo piano - al quale conduce un'ampia scalinata - dedicato a letture e incontri letterari, questo grande caffè che ha conservato il fascino dell'epoca Liautey è parte della storia di Marrakech. Vi aspetto a Marrakech 💖 #inmaroccoconlaura #viaggiatori #viaggi #raccontidiviaggio #raccontidalmondo #viaggiaresempre #Marrakech #nonsmetterediviaggiare #viaggiaresempre   https://www.instagram.com/p/CUHaHx1AhQc/?utm_medium=tumblr
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sharonvu · 4 years ago
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 #Saizeriya lotsa warmth and satisfies #SauteedBroccoli #SeafoodPasta  #CheeseChicken #fooddelivery #foodtakeaway #foodpickup #diningsg (at Saizeriya Ristorante E Caffe) https://www.instagram.com/p/CNANg_gsSrS/?igshid=p6096spx00pd
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biceblue-blog · 7 years ago
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Pranzo di ieri
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levysoft · 7 years ago
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Ormai è evidente: bar e ristoranti normali non tirano più. Deve esserci sempre un tema o almeno una stranezza a giustificare l’apertura di un nuovo locale, altrimenti tanto vale andare al baretto dei cinesi e bersi uno spritz fatto più o meno alla veneta.
È questa la sensazione che si ha leggendo articoli che segnalano l’apertura di posti sempre più strani in giro per il mondo. Non ci credete? Ci sono i bar con gatti da accarezzare (anche a Milano) e il ristorante a tema Sailor Moon, tanto per iniziare. Ma come dimenticare il locale per nottambuli quali gufi e civette?
Dal Giappone arriva l’ultimo esempio di questo trend: il caffè dove i clienti hanno la possibilità di coccolare e accarezzare dei piccoli e tenerissimi ricci. Sì, quelli che conosce bene chi abita in campagna, ma che un cittadini difficilmente ha mai potuto toccare con mano.
Ecco allora gli Hedgehog Café, che mettono nelle mani dei clienti dei piccoli ricci per tutto il tempo che vorranno, per una decina di dollari. Se siete interessati a farvi un giro, il locale si chiama Harry e si trova a Tokyo, per la precisione a Roppongi. Occhio, però: dal giorno della sua apertura, nello scorso febbraio, le file per entrare sono lunghissime.
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