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Primo giorno, primo amore
Ci svegliamo che e già tardi, sono le 10 di mattina, la gente qui si sveglia presto, ma io dovevo recuperare un giorno di sonno , dato che l’ultima notte a Brisbane ho dormito su di una panchina. Mi rendo conto di non essermi preparato molto per questo viaggio, non so una parola di indonesiano, non ho acqua, ne fazzoletti, ne spray antizanzare, ho però un jack per chitarra, una scheda audio esterna, svariati paia di pantaloni, un computer, una chitarra (mini) , quattro armoniche a bocca e troppi vestiti, ma non troppe t-shirt. Non importa, mi so adattare, posso saltare qualche pasto se serve. M si rivela subito il mio angelo custode, la mattina andiamo a comperare l’acqua con il suo scooter, se si rimante in zona non serve indossare il casco, lo scooter non è registrato, quindi la prendo per buona. Il mio primo acquisto sono 17 litri di acqua, il prezzo è onesto, solo 17000.
È tempo di andare a mangiare, ci avviamo verso un ristorante, il paesaggio è stupendo, tra la nostra abitazione e la cittadina ci sono varie piantagioni di riso. Mangio un curry vegetariano, più un bali coffe, pago, 60000 per due . In programma per oggi c’è una visita all’uomo della montagna, un indù con poteri curativi. Ancora una volta sono estasiato dal paesaggio mentre risaliamo la collina, finalmente dopo 7 mesi in Australia vedo qualche tornante. Ai lati della strada la gente brucia paglia e plastica, sembra essere una tradizione indù. Prima di arrivare passiamo sotto a un ponte scavato tra un albero, si dice che se una coppia passi di li sia destinata a morire tra breve, c’è per questo un’altra strada di fianco. La gente di qui crede davvero negli spiriti. L’uomo della montagna gestisce un piccolo ristoro, può praticare della medicina riflessiva oppure essere una guida nella giungla, possiede delle piantagioni.. secondo me è solo un businessman. Parliamo di religione e medicina, sembra un tipo interessante, ma con la puzza sotto il naso, sono tentato di fare un tour nella giungla con lui ma preferisco aspettare e farmi un’idea dei prezzi per le attività in zona, non sono in grado di barattare e per questa prima parte del mio viaggio l’idea è di stare low budget.
Finiamo con un caffe’ , mi aspetta una partita a calcetto con Budi alle tre di pomeriggio, dopo due anni dall’ultima partita ho paura di rompermi una gamba, a quanto pare qui giocano duro, mi affretto quindi a comperare online l’assicurazione di viaggio. Prima di andare al campo di calcetto, passiamo da una amica di M che fa da babysitter alla giovane gattina Mangus, me ne innamoro a prima vista (di mangus).
Il campo da calcetto è all‘interno di un edificio, impossibile da trovare se non conosci qualcuno. Passate le presentazioni iniziamo a giocare, nessuno corre, niente contrasti, è troppo caldo, si gioca molto blandi. Con la mia velocita posso smarcarmi facilmente ma I miei piedi, un tempo magici e invidiati, sono arrugginiti, riesco a fare qualche assist ma la maggior parte dei miei passaggi sono all’avversario, a volte non riesco a riconoscere I miei compagni di squadra e a meta partita I vicini decidono che è il momento giusto di bruciare della plastica, a momenti non si respira e decido di fare una pausa. Pochi minuti dopo tutti si fermano per la preghiera, e una zona mussulmana. Arrivano dei bambini e decido di non fidarmi a lasciare il mio zaino incustodito, sono ancora diffidente nei confronti dei bambini per via delle brutte esperienze avute con I bambini aborigeni d’Australia. Gioco ancora 20 minuti ed è finita. Il 90 percento dei giocatori si mette a fumare sigarette, nicotina tra 1 e 3 mg, qua e normale, tutti fumano.
Per la serata organizziamo un fish barbecue, rompo ancora il mio vegetarianismo. Ci saranno due serfiste tedesche, Si discute molto sul prezzo del pesce, sembra che I turisti qui siano tutti con le braccia corte, ma li capisco, tutto e poco costoso quindi 10 dollari per una cena sembrano un lusso. Il nostro compito e quello di prendere la legna, andiamo al oceano, e iniziamo a cercare , un ragazzo della zona ci aiuta e ce ne andiamo soddisfatti .
Iniziamo il barbecue, gli invitati oltre a quelli già citati sono la sorella di Budi (che riporta la gatta a casa) e altri due balinesi. Prima di servire il pesce vado nella giungla dietro casa per tagliare delle foglie di banana, che servono da piatti e tovaglia. Non servono posate ne piatti ne sedie qui. Si mangia, riso, pesce e molto chilli. Finito di mangiare mi chiedono di suonare la chitarra, provo un paio di canzoni di Bob Dylan, per scaldarmi, ma non sembrano interessati, troppo calme? Vorrebbero cantare qualcosa tutti insieme, ancora una volta mi maledico per non avere una lista di canzoni alla portata di tutti, quindi niente tedesche per sta notte.
Tutti se ne vanno e rimane Putu, il nostro landlord, suona la chitarra, cantiamo qualche pezzo dei nirvana . finisce cosi la mia prima giornata a Bali.
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