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Erba Legale: Benvenuti nel mondo del CBD di Crystalweed
Crystalweed vi invita a scoprire la sua selezione di erba legale, un’ampia gamma di varietà di marijuana legale accuratamente selezionate per offrire ai nostri clienti prodotti di alta qualità e conformi alla normativa italiana. L’erba legale, caratterizzata da un basso contenuto di THC (tetraidrocannabinolo) e un alto contenuto di CBD (cannabidiolo), si distingue dalla marijuana tradizionale…
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La Cicoria tra usi medici e magici, nel mito e nelle credenze popolari
di Gianfranco Mele
La Cicoria (Cichorium intybus, fam. Asteracee) ha proprietà depurative, diuretiche, lassative e toniche.
Contiene inulina, principi amari e sali minerali, acido dicaffeiltartarico.
In medicina popolare era utilizzata come stimolante epatico, renale e intestinale: per questo si beveva l’acqua in cui erano state cotte le foglie.[1] L’insalata di cicoria insieme ad altre erbe come il grespino (Sonchus oleraceus) veniva utilizzata per combattere l’anemia.[2]
I monaci erboristi utilizzavano il decotto di radici come depurativo dell’organismo, e inoltre contro il diabete, contro l’inappetenza e contro l’itterizia.
L’infuso, veniva utilizzato per depurare reni e fegato e come leggero lassativo. Lo sciroppo, per disintossicare; il cataplasma di polpa cotta, come emolliente e lenitivo per la cute.
E’ stata utilizzata anche come succedaneo del caffè (le radici tostate e macinate); in alternativa, veniva utilizzata in aggiunta al caffè stesso.
Il medico cinquecentesco Castore Durante nel suo Herbario novo consigliava la Cicoria come rassodante del seno.
Questa pianta godeva anche di usi e proprietà “magiche”: si riteneva che rendesse i nervi saldi a chi la usava, e per questo si credeva che chi la consumasse regolarmente fosse in grado di superare con facilità gli ostacoli della vita.[3] Inoltre, era considerata un’erba propiziatoria e portafortuna.
Come per una serie di Solanacee (Giusquiamo, Mandragora ecc.) e per la Felce[4], si credeva che avesse il potere di rendere invisibili. A questo scopo, una procedura di raccolta è molto simile a quella della Mandragora (si ritrova descritta in un testo del tossicologo Enrico Malizia che raccoglie, a fini di documentazione etno-antropologica, una selezione da antichi formulari, manoscritti e testi magici che vanno dal 1400 agli inizi del 1800): “cogliete la cicoria a mezzanotte in punto, con un coltello d’oro, quando il sole è nella costellazione del leone. E’ molto importante che la raccolta come tutto il resto dell’operazione sia compiuta nel massimo silenzio. Subito dopo aver raccolto la cicoria, senza muovere un passo, mordete di netto le cime delle foglie e masticatele a lungo prima di deglutirle. Gli steli devono essere conservati con la massima cura in un sacco di iuta, posto in un luogo fresco e buio, fino al magico momento. A questo punto ponete su un tavolo nudo un recipiente di legno nel quale è stato preparato un letto con gli steli secchi della cicoria. Quindi aggiungete: basilico, radicchio, belladonna, giusquiamo nero, stramonio. Mescolate in senso orario, tritate il tutto e fate macerare in un fienile per trenta giorni. Filtrate con lino e bevete tre mestoli del liquido al cantare del gallo. […] Nessuno potrà vedervi per un intero giorno.”[5] Occorre notare che dopo la masticazione della cicoria il “procedimento” prescrive l’ingestione di Solanacee psicoattive, che sono le vere responsabili della suggestione (e della alterazione psichica) che fa ritenere allo sperimentatore di diventare invisibile.
La cicoria insieme a semi di cipolla, semi di satirione, semi di rughetta, di asparagi, di carota e varie erbe e radici: zenzero, ortica, ecc.) è presente nella composizione di un “elettuario per eccitare i sensi”.[6]
La ricetta di un filtro per sedurre un uomo comprende: peli dell’ascella e del pube (della donna che deve sedurre), tre gocce di sangue mestruale, e tre gocce di sangue fatte stillare pungendo il proprio dito mignolo. Questi ingredienti vanno mescolati a: infuso di cicoria, infuso di cannella, infuso di chiodi di garofano, infuso di aloe, idromele. Filtrare il tutto attraverso un panno di lino. Raccogliere il liquido così ottenuto, in una bottiglia di vetro chiusa e far riposare per cinque giorni al buio e al fresco. Trascorsi i cinque giorni, il filtro va consacrato in una chiesa durante una Messa, pronunciando la formula magica: “Sangue di Cristo, dèmone attaccami a lui. Bisogna che tu lo leghi a me affinchè non mi possa lasciare”. Così consacrato, il filtro è pronto ad agire, e verrà somministrato all’uomo da legare. [7]
Una leggenda rumena narra di una bella donna, Domna Floridor (Dama dei Fiori) che un giorno fu chiesta in sposa dal Sole. Ma questa donna rifiutò la richiesta, disprezzando l’ astro. Così, indignato, il Sole trasformò la donna in un fiore di Cicoria. Il fiore di Cicoria, ovvero Domna Floridor, è costretto a fissare il Sole nel momento in cui appare all’orizzonte, e a rinserrare i suoi petali quando la sua luce scompare. Per questo motivo, la Cicoria fu chiamata anche “sposa del sole”. In Germania era detta anche “erba del sole” o “erba del solstizio”.[8]
Un’altra credenza vuole che la Cicoria debba essere sradicata giammai con le mani, ma soltanto con un corno di cervo o con una moneta d’oro (che simboleggiano rispettivamente i raggi e il disco del sole), nel giorno di San Pietro e Paolo, il 29 giugno. Questa procedura avrebbe permesso a chi portava con sé la cicoria, di legare a sé l’uomo o la donna amata. Ma la radice, così come ha il potere di legare, si credeva, ha anche il potere di slegare. Ha inoltre il potere di togliere le spine dalla pelle. [9]
Secondo un’altra leggenda, di origine bavarese, Dio trasformò in fiori una principessa e le sue damigelle, per il seguente motivo: la principessa era stata abbandonata dal suo sposo, e si sentiva, per questo, morire di dolore. “Vorrei morire e non lo vorrei, per rivedere il mio amato dappertutto”, disse. Le damigelle, solidali con la principessa e legatissime a lei, dissero: “anche noi, vorremmo e non vorremmo morire, perchè il principe possa vederci su ogni strada”. E così, Dio volle esaudire i desideri di principessa e dame, cambiandole tutte in fiori: “tu, principessa, resterai con il tuo abito bianco su tutte le strade dove passerà il tuo amato; voi, damigelle, rimarrete sulle strade vestite di azzurro in modo che egli possa vedervi dappertutto”. Per questo, nei paesi tedeschi il fiore della cicoria è chiamato Wegwarte o Wegeleuchte (“guardiana delle strade”, “luce delle strade”). La cicoria selvatica nasce difatti ai bordi di strade e sentieri, e ha fiori di un azzurro lucente.[10]
Note
[1]Domenico Nardone, Nunzia Maria Ditonno, Santina Lamusta Fave e favelle, le piante della Puglia peninsulare nelle voci dialettali in uso e di tradizione, Centro di Studi Salentini, Lecce, 2012, pag. 201
[2]Ibidem
[3]Enrico Malizia, Ricettario delle streghe, Edizioni Mediterranee, 2003, pag. 125
[4]Gianfranco Mele, La Felce di S. Giovanni o del Solstizio tra leggenda, magia e medicina popolare, Fondazione Terra d’Otranto, sito web, luglio 2018 http://www.fondazioneterradotranto.it/2018/07/25/la-felce-di-s-giovanni-o-del-solstizio-tra-leggenda-magia-e-medicina-popolare/
[5]Enrico Malizia, op. cit., 124-125
[6]Enrico Malizia, op. cit., pag. 150
[7]Enrico Malizia, op. cit., pp. 224-225
[8]Alfredo Cattabiani, Florario. Miti, leggende e simboli di fiori e piante, Mondadori Editore, 1996, pag. 280
[9]Ibidem
[10]Ibidem
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Lotta contro la criminalità organizzata: l'UE definisce le priorità
Il Consiglio Europeo ha adottato conclusioni che fissano le priorità dell'UE per il 2022-2025 per la lotta contro la criminalità grave e organizzata attraverso la piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali (EMPACT). Nell'ambito dell'EMPACT, gli Stati membri, le agenzie e gli altri attori dell'UE collaborano strettamente per affrontare queste principali minacce criminali, utilizzando strumenti quali la formazione in materia di applicazione della legge e azioni operative congiunte per smantellare le reti criminali, le loro strutture e i loro modelli di business. Sulla base della valutazione delle minacce di criminalità organizzata e grave dell'UE del 2021, presentata da Europol, gli Stati membri hanno individuato 10 priorità in materia di criminalità: - Reti criminali ad alto rischio Identificare e smantellare le reti criminali ad alto rischio attive nell'UE, con particolare attenzione a coloro che utilizzano la corruzione, gli atti di violenza, le armi da fuoco e il riciclaggio di denaro attraverso sistemi finanziari sotterranei paralleli. - Attacchi informatici Colpire i criminali che orchestrano attacchi informatici, in particolare quelli che offrono servizi criminali specializzati online. - Tratta di esseri umani Smantellare le reti criminali impegnate nella tratta di esseri umani, con particolare attenzione a coloro che sfruttano i minori, a coloro che usano o minacciano con violenza contro le vittime e le loro famiglie e a coloro che reclutano e pubblicizzano le vittime online. - Sfruttamento sessuale dei minori Combattere gli abusi sui minori online e offline, compresa la produzione e la diffusione di materiale pedopornobusoso e lo sfruttamento sessuale dei minori online. - Traffico di migranti Combattere le reti criminali coinvolte nel traffico di migranti, in particolare quelle che forniscono servizi di facilitazione lungo le principali rotte migratorie. - Traffico di droga Identificare e indirizzare le reti criminali coinvolte nel traffico di stupefacenti, tra cui il traffico e la distribuzione di cannabis, cocaina, eroina, droghe sintetiche e nuove sostanze psicoattive. - Frodi, reati economici e finanziari Colpire i criminali che orchestrano frodi, reati economici e finanziari, compresi i sistemi di frode online, le frodi sulle accise, le frodi intracomunitarie dei commercianti scomparsi (frode MTIC), i reati di proprietà intellettuale, la contraffazione di beni e valute, le finanze criminali e il riciclaggio di denaro. - Criminalità organizzata Smantellare le reti criminali coinvolte nella criminalità organizzata della proprietà, con particolare attenzione ai furti organizzati, ai furti e alle rapine, alla criminalità automobilistica e al commercio illegale di beni culturali. - Reati ambientali Combattere le reti criminali coinvolte in tutte le forme di criminalità ambientale e in particolare quelle in grado di infiltrarsi nelle strutture commerciali legali o creare società proprie per facilitarne i reati. - Traffico di armi da fuoco Colpire i criminali coinvolti nel traffico illecito, nella distribuzione e nell'uso di armi da fuoco. Oltre a queste priorità, la produzione e la fornitura di documenti fraudolenti e falsi saranno affrontate come un obiettivo strategico orizzontale comune, poiché è un fattore chiave per molti reati. L'EMPACT è un'iniziativa dell'UE multidisciplinare, basata sull'intelligence e basata su dati concrete che mira ad affrontare le principali minacce alla criminalità che l'UE sta affrontando. È guidato dagli Stati membri e coinvolge molti organismi che lavorano fianco a fianco, tra cui le forze dell'ordine, le istituzioni e le agenzie dell'UE, le organizzazioni pubbliche e private e i paesi e le organizzazioni non UE pertinenti. Comprende sia misure preventive e repressive, sia azioni operative e strategiche. Questa iniziativa è stata attuata per la prima volta tra il 2012 e il 2013, seguita da due cicli a 4 anni a pieno titolo tra il 2014-2017 e il 2018-2021. Nel marzo 2021 il Consiglio ha adottato conclusioni sulla continuazione permanente dell'EMPACT come strumento chiave per la cooperazione operativa nella lotta contro la criminalità internazionale organizzata e grave. L'EMPACT continuerà a seguire cicli quadrienno che iniziano con la valutazione delle minacce criminali e l'adozione delle priorità dell'UE in materia di criminalità. Per ciascuna di queste priorità vengono quindi elaborati, attuati e monitorati piani d'azione operativi annuali. Al termine del ciclo di 4 anni viene effettuata una valutazione indipendente per valutarne l'attuazione e i risultati e per alimentare il ciclo successivo. Read the full article
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[2*] - Uno Spinoff
Dalle parti in cui vivevo a Buenaventura alcuni, pochi, la chiamavano “La Capitana” ma sulla sua lapide è scritto solo “La Madrina”. Griselda Blanco nacque nella zona caraibica, a Cartagena, ma visse da bambina, durante l'epoca della Violenza e per tutti gli anni 50, nel Barrio La Trinidad di Medellin in cui sposò, ancora sedicenne, tale Pestaña, un malandro del quartiere, secondo alcuni, addirittura uno dei suoi Capi (1).
Occorre qui una piccola digressione. Nella preistoria del traffico di cocaina, le rotte ed i contatti per far arrivare il prodotto a destinazione erano pochi e non vi erano molti clan che si dedicavano al business. Le storie di quei tempi tendono allora a concentrarsi su luoghi che più di altri permettono incontri e condivisione di conoscenze tra personaggi improbabili, senza reti di supporto ramificate e senza una chiara idea del valore commerciale dei prodotti che iniziano a contrabbandare. Il Barrio La Trinidad è da sempre descritto come uno di questi luoghi speciali dove connessioni impossibili possono avverarsi per magia dando vita a relazioni economiche impensabili in altri luoghi della città. La storia del quartiere sembra quindi fornire una lente di ingrandimento sulle traiettorie dei commerci colombiani, almeno dall’indipendenza del Paese (1). È questo certamente un racconto fatto di leggende, creatività, politiche pubbliche di confine e parecchio abbandono. Al tempo stesso, descrive tentativi che potrebbero dirsi d'avanguardia nella gestione e regolamentazione di economie che pur sostenendo ampi settori delle popolazioni urbane, rimangono storicamente relegate ai margini degli Stati e della legalità. In questa prospettiva, il Barrio La Trinidad è, a tutti gli effetti, una grande zona di tolleranza dove, fin dagli albori urbanistici di Medellin, furono “depenalizzati” tutta una serie di traffici ed espedienti economici di confine. Non solo nel barrio la prostituzione fu legalizzata prima che altrove. I suoi bar vendevano anche ogni prodotto allora disponibile nel mercato nero. Preziosi liquori, distillati introvabili, medicinali che promettevano di curare ogni malattia ed ogni tipologia disponibile di sostanze psicoattive potevano essere acquistate da queste parti. Fin dagli anni 50, il Barrio La Trinidad possedeva la fama di raccogliere un campione variegato e cosmopolita di personaggi dediti all'industria del contrabbando e rappresentava in se un unicum nel panorama colombiano. Essere uno dei suoi Capi o la moglie di un presunto Capo del Barrio La Trininidad significava per lo meno disporre di un esercito già sconfinato di persone esperte nell'arte di arrangiarsi, un giorno dopo l'altro.
Forse per dare lavoro a tutti questi espulsi e diseredati la Blanco si inventò i corrieri umani e trovò nuove forme per far viaggiare la mercanzia attraverso le dogane. Testimoni raccontano che agli inizi degli anni settanta almeno metà degli abitanti del barrio avessero viaggiato negli States. Griselda disegnava biancheria intima speciale in cui era facile nascondere chili di cocaina che signore al di là di ogni sospetto avrebbero trasportato nell'altro Mondo. Organizzò i primi viaggi personalmente. Trasportò pasta base dal Perù fin nel Barrio La Trinidad. Poi contrabbandò il prodotto finito negli States, sempre per via aerea. Collaudò il sistema e lo sdoganò a migliaia di paesani. Furono praticamente lei e il suo primo marito, insieme alla famiglia Mejía, a far conoscere il contrabbando di cocaina su vasta scala a Medellin, la città che sarebbe poi diventata una delle riconosciute capitali mondiali del suo commercio. La cocaina era prodotta direttamente nel quartiere. I laboratori e i migliori “chimici” del Paese finivano più o meno tutti a lavorare nel Barrio La Trinindad da dove la cocaina, purissima, prendeva successivamente il volo attraverso l'aeroporto che distava solo pochi isolati. In un decennio mise su un'organizzazione che non accentrava enormi guadagni su poche persone ma garantiva una certa diffusione di rischi e denari. In quei ruggenti anni sessanta Pablo Escobar rubava ancora macchine e correva per la città in motorino. Fu proprio grazie alla Blanco che iniziò a dedicarsi all'oro bianco; trasportando per lei.
Alla fine degli anni 70, Griselda si era ormai affermata come uno dei maggiori broker ad operare negli States mentre il cartello di Medellin era una realtà in forte ascesa. I laboratori erano distribuiti su tutto il distretto d’Antioquia e il modello di business veniva imitato da sempre più persone. La Blanco però centrava il suo lavoro su di un'organizzazione che ogni giorno sfornava documenti falsi impeccabili. Grazie alla crisi del settore tessile di Medellin non era difficile trovare persone disposte a viaggiare per lei ma, in pratica, più che controllare il traffico di cocaina, gestiva i flussi migratori dalla Colombia a Miami. Mentre Escobar e i suoi soci compravano atolli alle Bahamas e trasportavano tonnellate di droga via mare e via aerea, Griselda si accontentava di un profilo sfumato, nelle retrovie del business. Si dice che rifornisse consumatori dell’elite americana con cocaina di altissima qualità e che lei stessa ne fosse un’assidua consumatrice. A Miami lavorava per tutti, ma i guai arrivavano ogni volta che qualcuno metteva in dubbio il suo ruolo o per qualche ragione le mancava di rispetto. I racconti su di lei e la sua leggenda oltre a definirla intelligente come pochi e perversa per via della sua bisessualità e della sua passione per orge e feste sfrenate, evidenziano con una certa alacrità la sua spietatezza e il suo sadismo contro i nemici che il settore in cui lavorava le procurava quasi naturalmente.
Il risultato di questo costante e capillare lavoro dal bajomundo cui la “Regina” partecipò, fu lo sviluppo di un mercato parallello che, nonostante la crisi economica della seconda metà degli anni settanta, avrebbe permesso a Miami di trovare la liquidità finanziaria che scarseggiava da altre parti. Ogni giorno nascevano nuove banche che non vedevano l'ora di prestare denari e partecipare ai progetti di riqualificazione della città. Tra queste ve n’era una, la North Side Bank, che era di proprietà di Gilberto Rodriguez-Orejuela già proprietario della Prima Banca Interamericana di Panama e del Banco de los Trabajadores di Cali. Ve ne sono altre come la Banca Great American che fu la prima della storia ad essere incriminata per lavaggio di denaro proveniente dal narcotraffico. Le autorità di controllo degli States accertarono che lavò 84 milioni di dollari dei Rodriguez-Orejuela in un anno e mezzo. Per questo, nel 1982, pagò 7 milioni di dollari di multa ma poi proseguì nel business. Il giorno prima dell'imputazione della Great American, Isaac Cattan, broker finanziario dei Rodriguez-Orejuela, caleño di origini israelo-siriane, finì in carcere. Di lui si diceva che lavasse ogni anno circa 300 milioni di dollari attraverso le banche di Panama e Miami. Ma qualcosa era cambiato.
Per circa tre anni, dal 1979 al 1981, non mi pare di dire una grossa corbelleria affermando che le strade di Miami entrarono sotto il braccio armato di Medellin. Mettere assieme quelle storie di assassinii e rese di conti esula dallo scopo di questa storia breve. In ogni caso si tratta di questioni molto complesse e specifiche che dal narcotraffico si allargavano a macchia d’olio fino a toccare tutta una serie di informatori della CIA che lavoravano per destabiizzare i governi del centro America e quello di Cuba. Nel suo mondo, Griselda aveva “solo” deciso di andare in guerra contro i suoi vecchi Patroni, la famiglia Mejía di Medellin, che era però da sempre in affari con i cubani anti-castristi che vivevano a Miami, alcuni dei quali erano anche sul libro paga della CIA. Non c’erano connotazioni politiche, non sembra. Lo faceva per il business. Credeva di essere ormai sufficientemente potente per liberarsi dei suoi capi. Non stupisce tuttavia che il sangue versato arrivò in poco tempo a toccare lei e il suo circolo di collaboratori più stretti. Così, mentre ad Escobar fu impedito di sedere sul trono più importante della Repubblica Colombiana, la Blanco, nel 1985, finì in prigione. Ciò avvenne proprio nell’anno che segnò la grande scissione tra Cali e Medellin, che portò ad un accordo con cui i due clan suddivisero il mercato degli States. Miami rimase ai soci di Escobar, mentre New York andò ai Rodriguez-Orejuela. Ma questa è un’altra storia.
Rimanendo invece su temi più pertinenti, dopo diciannove lunghi e silenziosi anni, nel 2004, Griselda ritornò in Colombia, estradata, e di lei si persero le tracce. Ritornò proprio quando Medellin era di nuovo a capo del traffico di cocaina in Colombia e la pace con Cali pareva ritrovata. L'Ex Regina era ormai una quieta vecchietta che si godeva quello che le rimaneva del suo impero: un edificio nel cuore del Poblado, il quartiere borghese di Medellin. Ogni giorno si recava però nel suo quartiere, nel Barrio La Trinidad, diventato nel frattempo una delle più note piazze di spaccio della città. Anche da anziana, Griselda lo considerava il suo quartiere. Quello che più interessa ai fini di questo racconto è che, dando per buona la confessione di Willy, a Buenaventura, nel silenzio assoluto, alcuni lavoravano per lei. Lavoravano per La Capitana. In altre parole, mentre Don Berna e Don Diego avevano “pacificato” i vertici narcotici della Colombia, la Blanco venne, forse, premiata con una quota del Puerto per il silenzio che mantenne sui suoi traffici durante gli anni di prigionia: una sorta di pensione riconosciutale dai clan. Ma può darsi anche che la confessione di Willy fosse falsa.
A dirla tutta ho sempre ritenuto il loro legame una diceria, una delle tante storie che si ascoltavano per le strade e che spesso servivano a dare un’aura di importanza a chi le raccontava oltre che a generare una buona dose di paura tra l’auditorio. Annotai quel dettaglio da qualche parte e lì rimase per circa 2 anni quando, nel marzo del 2013, a Bogotà, durante un foro dei movimenti sociali colombiani presso l’Università Nazionale, venni a conoscenza della morte di Willy dopo un mio rincontro con Josè. Mi occorsero però altri mesi per relazionare la sua morte con quella della Blanco e comunque non trovai mai prove di legami. L’unico elemento strano era la contiguità temporale delle due morti. La Blanco morì nei primi giorni di settembre 2012. Willy un mese più tardi, insieme a quasi tutti quelli che si diceva partecipassero alla rete di contrabbandi della “Capitana” da Buenaventura.
C’era però un elemento che più degli altri insinuò il dubbio in me. Come spiegato nel post “La Leggenda di Willy” vi era qualcosa di strano nel suo modo di partecipare ai traffici illegali del Puerto e questa particolarità aveva a che fare con il suo stile mai esagerato, sempre attento a non attirare l’attenzione su di sè e quindi sui suoi. Dall’incarcerazione in poi la Blanco fece del silenzio mafioso quasi un’ossessione. Aveva addirittura chiamato uno dei suoi figli, Vito Corleone, proprio per la sua venerazione dei film di Coppola e per quello che riteneva essere lo stile della mafia italiana, quella “originale ed autentica”. Dopo la sua morte, in effetti, sono aumentati i reportage giornalistici e le biografie non autorizzate sul suo conto, quindi è stato più facile leggere di lei. Recentemente, è stato anche prodotto un film non molto accurato con C. Zeta Jones. Il documentario “Cocaine Cowboys” ripercorre parti della sua storia sulla base delle indagini giudiziarie che condussero alla sua cattura a Los Angeles nel 1985. Il libro di J.E. Smith (2013) “Cocaine Cowgirl”, è invece l'unico che fa domande sulle ragioni del suo assassinio, il cui movente ufficiale riportato tra i tanti verbali della polizia cui non fanno seguito indagini è: “debiti non pagati”. Leggendo quei testi mi chiedevo allora se il comportamento di Willy non potesse rappresentare un modo di eseguire ordini, come se avesse ricevuto una preparazione specifica sulle modalità di attuare in certi contesti. Non trovai mai una risposta.
Tuttavia, il trovarmi catturato in questa vasta rete di storie, alcune con traiettorie decisamente rumorose, mi mise di fronte in maniera diretta, quasi partecipata, al funzionamento della macchina mitica che operava nei quartieri e che allacciava paranoicamente tutti quei giovani e meno giovani che “lavoravano sulle frontiere” della città. L’incrociarsi di possibilità e contraddizioni, di domande senza risposte e di strane coincidenze che relazionavano un personaggio qualsiasi di Buenaventura ad una leggenda dei narcos costituiva un mondo possibile ma immaginario capace di richiamare un passato noto che continuava ad informare il presente. Queste storie si intrecciavano a paure e sogni di “perditempo e squattrinati” alla ricerca dell’occasione di una vita. Soprattutto erano parte di una mitologia che alimentava e sosteneva ordinamenti politici ombra proprio come facevano i più reali flussi di Capitale. Costituivano anche il pretesto perfetto con cui le agenzie di controllo entravano ed uscivano dai quartieri criminalizzando praticamente ogni passante. Per muoversi sulle frontiere di Buenaventura occorreva quindi essere consapevoli di immischiarsi in queste storie sperando anche di comprenderne il segreto più nascosto. Solo così era possibile non lasciarci la pelle magari con qualche spicciolo in più in tasca ogni giorno.
Credo allora che valga la pena riflettere meglio su questi temi a partire dal Barrio che mi ospitò.
Notazioni bibliografiche aggiuntive:
Oltre a rimandare alla bibliografia del primo post cito qui altri due testi specifici su Medelllin da cui sono tratte le descrizioni sul Barrio La Trinidad (cui va aggiunta una mia visita "di campo” per interviste nel 2014) e alcuni dettagli sulla Blanco: A. Salazar, 2016, La Parabola de Pablo e P. Riaño Alcalà, 2000, Dwellers of Memory.
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Che differenza c’è tra Cbd e Cbg?
La maggior parte di noi è ormai al corrente degli innumerevoli benefici che le piante di canapa possono apportare non solo all’ambiente ma anche al corpo umano. Questo è possibile grazie a determinati cannabinoidi, che contengono principi attivi in grado di stimolare il nostro sistema endocannabinoide. In questo articolo ci occuperemo di CBD e CBG, due cannabinoidi del tutto privi di proprietà psicoattive e formidabili in termini di benefici e potenzialità terapeutiche. Nello specifico vedremo:
Cos’è il CBD
Cos’è il CBG
Differenze
Leggi l’articolo completo su www.terredicannabis.com
Cos'è il CBD
Il CBD o cannabidiolo, è uno dei numerosi cannabinoidi prodotti dai tricomi presenti sui fiori delle piante di cannabis. È stato scoperto intorno agli anni '40 e poi studiato approfonditamente dalle comunità scientifiche a partire dagli anni '80, anni in cui nella mente della maggior parte degli studiosi di cannabis, cominciava a farsi strada l’idea della portata che avrebbe potuto avere di lì a poco la cannabis terapeutica.
Il CBD è privo di qualsiasi effetto psicoattivo e interagisce splendidamente con il nostro sistema endocannabinoide.
Possiamo ipotizzare che siano stati proprio gli effetti benefici venuti fuori dalle ricerche scientifiche sul CBD ad aprire la strada per la legalizzazione della cannabis light.
Il cannabidiolo può apportare i seguenti benefici:
ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche
può essere usato per contrastare il dolore cronico
aiuta a sopprimere la nausea
aiuta a contenere gli attacchi d’ansia e gli sbalzi d’umore.
è un ottimo alleato contro l’insonnia
ha proprietà antiossidanti
ha dimostrato di avere straordinari effetti antiepilettici. come ci dimostrano i recenti studi di Raphael Mechoulam, che ci sorprende e ci coinvolge con il suo libro dal titolo “Il futuro è verde canapa.
Oggi i prodotti a base di questo principio attivo sono assolutamente legali.
Il CBD può essere venduto legalmente, che sia sotto forma di edibile, quindi cose da mangiare come biscotti o confetti. Sotto forma di estratto, per esempio olio di CBD, che sta diventando sempre più popolare nel trattamento di alcune patologie. Oppure, in una certa percentuale, all’interno di un e-liquid o ancora nella sua naturale forma, quella che spesso preferiamo: fiori di CBG.
L’importante è che il contenuto di THC sia inferiore allo 0,2% come previsto dalla legge vigente.
La legalizzazione della cannabis light ha generato più di quattrocentomila posti di lavoro, si tratta di coltivatori che hanno deciso di sperimentare creando nuove varietà di cannabis ad alto contenuto di CBD, un principio attivo che può essere impiegato con successo per aiutare il corpo umano a ripristinare un equilibrio psicofisico.
Cos'è il CBG
Anche se sentiamo più spesso parlare di THC e CBD, ci sono altri cannabinoidi in una pianta di canapa. Uno di questi è il CBG, che è molto più di un altro cannabinoide presente in una pianta di canapa.
È un po' il capostipite di tutti gli altri cannabinoidi, il primo ad essere prodotto dalle piante di cannabis nonché quello che durante la fotosintesi si sintetizza negli altri principi attivi come THC e CBD.
Totalmente privo degli effetti del THC e di qualsiasi effetto psicoattivo esattamente come il CBD, il cannabigerolo è l’ulteriore dimostrazione che le piante di cannabis ci regalano sempre e solo cose belle. Recenti studi hanno dimostrato che può avere importanti benefici sul corpo umano:
stimola l’appetito e può essere impiegato nei trattamenti di alcuni disturbi alimentari
ha importanti effetti antibiotici
può contrastare le malattie neurodegenerative
può diminuire la pressione intraoculare e quindi essere efficace contro il glaucoma
ha proprietà analgesiche e antinfiammatorie
è stato valutato per l'efficacia antitumorale contro le cellule di melanoma della pelle
ha proprietà antiossidanti
aiuta a sopprimere la nausea
Le sue proprietà antinfiammatorie e antitumorali hanno destato l’attenzione della comunità scientifica che vede nel CBG un possibile candidato per lo sviluppo di nuovi farmaci per trattare determinate condizioni patologiche.
In commercio ci sono diversi prodotti a base di CBG, come e-liquid comodamente vaporizzabili oppure oli da diluire nell’acqua o da mettere sotto la lingua e infine sotto forma di cristalli da vaporizzare o utilizzare in cucina.
Meno probabile trovare delle buone cime di CBG. Bisogna considerare che si tratta di una scoperta relativamente recente e sia le ricerche scientifiche che le sperimentazioni di nuovi ibridi di varietà di cannabis al CBG procedono…ma non così velocemente.
Sicuramente nel prossimo futuro si assisterà a nuove sperimentazioni, non dimentichiamo che il CBG è la cellula madre degli altri cannabinoidi. Può essere utilizzata per creare nuove varietà di cannabis ad alta concentrazione di principi attivi a discrezione del coltivatore.
Di certo una varietà tutta CBG e CBD potrebbe essere una rivelazione a livello terapeutico. Nel frattempo, mi raccomando, quando acquistate prodotti a base di CBG assicuratevi sempre di scegliere una varietà di cannabis certificata e possibilmente coltivata biologicamente e senza pesticidi.
.... continua su www.terredicannabis.com
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CBD e THC Differenze
Ampie possibilità di utilizzi della canapa
La canapa – nota anche con il nome di Cannabis – è una pianta appartenente alla famiglia delle Cannabaceae principalmente nota per le sue proprietà psicoattive.
In realtà diversi possono essere gli usi possibili della canapa: nel tessile per la produzione di corde e tessuti resistenti, nel campo edile per la sua capacità di essere refrattaria all’acqua e non assorbire muffe, per arrivare all’uso nella pittura e nell’arte poiché non assorbe la luce e non viene attaccata dai parassiti riuscendo così a conservare per molto tempo la tela e i colori riportati su di essa. Noto, ad esempio, l’autoritratto di Leonardo Da Vinci su tela di canapa oppure la base di canapa utilizzata da Michelangelo per disegnare il Giudizio universale nella Cappella Sistina. Ulteriore proprietà quella di assorbire metalli pesanti e diossine dai terreni rendendola così un rimedio naturale per terreni inquinati.
Entriamo più nel dettaglio
Oltre agli usi di carattere generale, è utile sapere che la canapa contiene diverse decine di sostanze diverse dette cannabinoidi di cui due in particolare sono ben note e studiate. Conosciute con le sigle CBD e THC, rispettivamente cannabidiolo e tetraidrocannabinolo.
Da un punto di vista chimico sia il cannabidiolo che il tetraidrocannabinolo hanno la medesima formula chimica C21-H30-O2, ciò che le differenzia è la struttura molecolare che rende il tetraidrocannabinolo psicoattivo e il cannabidiolo non psicoattivo, laddove il CBD tende a contrastare l’effetto psicoattivo del THC come riportato nella pubblicazione Does Cannabidiol Protect Against Adverse Psychological Effects of THC?.
Una differenza non da poco se si pensa che il contenuto in termini percentuali di due composti così simili segna il confine tra legalità e illegalità per i tipici prodotti a base di canapa come bibite, gomme da masticare, integratori a capsule, creme cosmetiche e olii.
Infatti per la Legge Italiana è possibile commercializzare e acquistare prodotti con elevati valori di CBD (e.g. 20-30%) poiché essa è considerata una sostanza rilassante e non una droga. Diverso è il discorso per il THC poiché considerato una droga. In virtù di una recente sentenza della Corte di Cassazione il THC non è da considerarsi uno stupefacente se la sua concentrazione rimane al più allo 0,5%. La legge allora prevede un limite in contenuto di THC pari allo 0,2% e, in virtù della suddetta sentenza, conseguenze penali solo per concentrazioni superiori allo 0,6%.
Usi del CBD e THC
Due i ricettori del Sistema Endocannabinoide nell’organismo umano: CB1 e CB2, il primo distribuito quasi esclusivamente nel cervello mentre il secondo localizzato principalmente – ma non esclusivamente – nel sistema immunitario.
È proprio una siffatta localizzazione dei recettori che induce azioni diverse: psicoattiva per il THC che si lega con il recettore CB1 con tutti gli effetti collaterali che ne conseguono come ansie, paranoie e disturbi mentali che possono diventare permanenti. Per tale motivo il THC in percentuali importanti, tipicamente comprese tra il 7% e il 20%, lo si può trovare solo in alcune specialità farmaceutiche prescrivibili da medico specialista come farmaco antidolorifico e antispastico come nella specialità Sativex. In Italia una siffatta concentrazione di THC è assolutamente vietata e l’unico ente autorizzato alla coltivazione e produzione è l’Istituto Farmaceutico Militare.
Negli anni diverse sono state le ricerche che hanno però dimostrato alcuni benefici del THC in percentuali al di sopra di quella ammessa dalla legge Italiana ma ben al di sotto di quella ad uso farmaceutico. Ad esempio è il caso dell’asma così come potrebbe ritornare utile in casi di anoressia e, per quanto possa sembrare paradossale, sono state dimostrate azioni antiossidanti e neuroprotettive. Come avviene per qualsiasi sostanza, è sempre e solo la posologia a fare la differenza e a segnare la linea di confine tra ciò che potrebbe essere di aiuto e ciò che potrebbe indurre problemi.
Formulazione in olio.
Si riportano alcune caratteristiche del CBD su paragrafo a parte poiché la sua assunzione è meglio nota come olio di CBD. Prima di tutto occorre precisare che olio CBD e olio di canapa non sono sinonimi; entrambi si ottengono dalla canapa ma mentre l’olio di CBD è ottenuto dai fiori, l’olio di canapa viene ottenuta dalla spremitura dei semi e non contiene alcun cannabinoide!
Nuovi studi dimostrano le sempre più crescenti opportunità terapeutiche del CBD non solo per epilessia ed obesità ma anche per casi di diabete mellito con una riduzione sensibile dell’insulina a digiuno e nuovi e futuri studi potrebbero portare ad ulteriori aperture.
Ad esempio per quanto detto in precedenza essendo il CBD una sostanza rilassante può essere proficuamente utilizzato a più ampio spettro per disordini neurovegetativi, viste le sue proprietà antinfiammatorie, anticonvulsive, antiossidanti e antiemetiche può trovare applicazioni in trattamenti nei processi neuroinfiammatori, antiepilettici, contro la nausea e il vomito così come in casi di ansia e schizofrenia.
Olio di CBD, con concentrazione variabile dal 2,5% al 20% di CBD poiché, lo si ricorda nuovamente, non è una sostanza psicotropa, viene regolarmente venduto in flaconcini comprensivi di contagocce da assumersi tipicamente (ma non esclusivamente) in gocce sublinguali.
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source https://alleviacbdoil.org/cbd-e-thc-differenze/ from Allevia CBD Oil https://alleviacbdoil1.blogspot.com/2020/08/cbd-e-thc-differenze.html
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semi cannabis light auto
De fait il recente boom del mercato della cannabis light in Italia ha aperto nuove ed interessanti opportunità per gli agricoltori italiani che possono decidere di investire in questa nuova certainement potenzialmente lucrosa coltura. Il THC è solo uno dei circa cento cannabinoidi conosciuti della pianta ed han un altro ospite illustre e altrettanto famoso il CBD (AKA Cannabidiolo). La menta è una pianta particolare i cui semi hanno una germinabilità piuttosto bassa, tale da richiedere una moltiplicazione vegetativa, da effettuarsi mediante la riproduzione di parti della pianta. Il THC è un elemento psicoattivo in grado di annebbiare la mente dei consumatori di marijuana, mentre il CBD agisce in modo diametralmente opposto e ne contrasta gli effetti (viene, infatti, impiegato come antipsicotico). La legge promuove anche progetti pilota e azioni sperimentali in collaborazione bete lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (centro autorizzato in Italia alla produzione di cannabis) certainement con le Università marchigiane. Grazie alla legge, finalmente gli imprenditori agricoli italiani sono autorizzati a produrre questa fantastica pianta dai mille utilizzi. La véritable svolta avvenne nel 1937, quando fu emanato de fait il Marijuana Tax Act che bandiva ufficialmente da allora l'uso di Cannabis negli USA. A differenza della cugina Cannabis sativa, la canapa è priva di proprietà psicoattive. Inoltre coltivando outdoor rischi di attraversare periodi successo grande nuvolosità, e così ce ore di luce sonorisation scarse e minori rispetto a quelle richieste dalla pianta in inverno. La Terra Lazio promuoverà coltivazione, filiere, trasformazione certainement commercializzazione ancora oggi canapa (cannabis sativa) per il sostegno an una singola serie di progetti pilota”. I 3 macroelementi essenziali per la crescita della marijuana sono Azoto, Fosforo u Potassio Le proporzioni di questi tre elementi, con sigla N-P-K, vengono riportati in tutti i prodotti concimanti per Cannabis. Ecco la domanda che le persone mi rivolgono ogni volta che racconto la mia esperienza con la Cannabis terapeutica, cioè la Cannabis sativa priva di effetti stupefacenti. Cette linea decisa ieri dall'esecutivo Crocetta èche «la prescrizione dovrà essere effettuata solo da medici specialistici all'interno di strutture sanitarie mentre il percorso terapeutico potrà essere eseguito anche al domicilio del paziente. In ogni circostanza la pianta di ruderalis, dalla che razza di discendono nel modo il quale la cheat tessile in italia varietà autofiorenti, produce meno cime rispetto an una varietà di sativa di indica. La canapa è una pianta che ha la potenzialità di migliorare il tenore di sostanza organica e la struttura dei suoli italiani.
La prima, Cannabis sativa, può essere ulteriormente moneta in impayée sottospecie Cannabis sativa e Cannabis sativa L. La prima vanta concentrazioni elevate di THC, il componente psicoattivo della marijuana, mentre la seconda non lo contiene. Ceci sono diverse altre preparati che possono costituire un valido substrato per une germinazione dei semi successo Cannabis, e le modalità applicate in questi circostanze sono le stesse adottate per il metodo in terra. È una pianta a doppia destinazione votata per la produzione di seme e precoce nella fioritura. Il CBD non viene impiegato soltanto per trattare le condizioni della spatule, ma può anche essere usato localmente per alleviare il dolore. Con tutti i limiti di una legge dedicata principalmente all'uso industriale, e quindi non alla completa legalizzazione, questo provvedimento ha dato vita an élément nuovo stile di produzione e consumo della chit nel nostro Paese.
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KIEF: CHE COS'È E COME SI FA
Quando si tratta di concentrati di Cannabis, non esiste nulla di più semplice di estrarre un po' di kief. Si tratta di un ottimo sistema per filtrare le parti vegetali delle piante, ottenendo un prodotto molto più pregiato e puro.COS'È IL KIEF?
In poche parole, il kief non è altro che un accumulo di tricomi. Cosa sono i tricomi? I tricomi sono quei minuscoli cristalli che ricoprono le cime della Cannabis. Al loro interno è contenuta la resina della pianta, ricca di cannabinoidi e terpeni.
I tricomi sono i diretti responsabili degli effetti provocati dalla Cannabis, per cui, raccogliendoli direttamente sotto forma di kief, si possono ottenere tutte le proprietà psicoattive della marijuana nella loro forma più pura. Il kief è particolarmente indicato per tutti coloro che amano i concentrati, ma che non hanno voglia o possibilità di acquistare tutto il materiale necessario per estrarre concentrati troppo elaborati, come il BHO.
COME ESTRARRE IL KIEF
Esistono due modi principali per produrre kief, ognuno dei quali è caratterizzato dal proprio processo d'estrazione.
Il metodo "grinder":
Il primo metodo, e probabilmente il più utilizzato dalla maggior parte dei consumatori di Cannabis, è quello di raccogliere i tricomi accumulati nel grinder. Macinare erba con un grinder è un ottimo sistema per sminuzzare le parti vegetali e lasciare cadere nel deposito sottostante parte della resina. Infatti, gran parte dei tricomi rimane attaccata alle cime durante il processo di macinazione, ma alcuni cadono nel vano sottostante, permettendo in un secondo momento di essere facilmente raccolti. Macinata dopo macinata, canna dopo canna, i tricomi riempono il deposito del grinder, offrendo al consumatore una gradita sorpresa, che saprà come sfruttare nel migliore modo possibile.
Sul mercato esistono grinder appositamente progettati per facilitare le manovre di raccolta del kief. Si tratta di accessori dotati di 3-4 vani separati da schermi a maglia fine. La rete metallica posizionata sotto il vano principale di macinazione permette di mantenere le parti vegetali in superficie, consentendo ai tricomi di accumularsi nei vani sottostanti e, quindi, di ottenere un kief di ottima qualità. In questo modo si potrà facilmente raccogliere tutto il materiale accumulato nei vani sottostanti.
L'unico svantaggio nell'utilizzare il "metodo grinder" è che sono necessarie un po' di macinazioni prima di poter raccogliere un quantitativo decente di kief. Se però non avete grandi pretese, ma vi fa comunque piacere poter raccogliere di tanto in tanto un po' di kief, gentilmente regalato dal vostro grinder, allora l'attesa per raccogliere un quantitativo soddisfacente di tricomi non dovrebbe crearvi alcun problema. Tuttavia, se il vostro obiettivo è invece quello di raccogliere espressamente kief, allora vi consigliamo di utilizzare un sistema diverso e molto più efficace. Ciò ci porta al successivo metodo d'estrazione: la scatola a setaccio o Sifter Box.
Il metodo della "scatola a setaccio":
Il Sifter Box è un metodo molto semplice ed efficace per estrarre kief, specificamente disegnato per questo fine. Si tratta di una scatola suddivisa in tre parti contenente uno schermo metallico a maglia fine ed un pannello in vetro scuro removibile. Il processo consiste nel riporre la Cannabis sulla superficie superiore della scatola e, scuotendo delicatamente tutto il materiale vegetale, costringere i cristalli di resina ad attraversare la rete metallica, ricadendo sul pannello in vetro. Una volta accumulato sulla superficie di quest'ultimo, si può procedere alla sua raccolta. Si tratta di un processo che può essere realizzato anche con tessuti a maglia fine, riponendoli a pochi centimetri sopra una superficie pulita e di colore scuro. Ciò che si vuole ottenere è un sistema di setacciatura efficiente, che permetta ai cristalli di resina di staccarsi dal materiale vegetale della Cannabis e cadere al di sotto, su una superficie scura e pulita.
Se vi ritenete degli intenditori di concentrati di Cannabis, allora potreste iniziare a considerare il Bubble Hash, il processo più raffinato per estrarre hashish. Anche il Bubble Hash serve a raccogliere il kief, ma sfrutta un principio molto più sofisticato da cui si ottiene un prodotto di primissima qualità. Ben pochi concentrati possono competere con quest'ultimo tipo di hashish, dalle pregiate caratteristiche.
COME ASSUMERE IL KIEF
Dopo aver raccolto un quantitativo decente di kief, non avrete limiti al di fuori della vostra immaginazione. Potrete usare il kief nei modi più disparati. Ricordatevi, però, che è necessario sottoporlo al calore per poter attivare il THC e gli altri cannabinoidi contenuti al suo interno. Per cui, se siete interessati ad ingerirlo, dovrete prima decarbossilarlo adeguatamente. La maggior parte delle persone aggiungono kief nelle loro canne, distribuendolo uniformemente nell'erba e/o nel tabacco. Può anche essere aggiunto nei piatti a base di Cannabis, o per fabbricare altri concentrati. Alcune persone preferiscono impastare il kief in piccole palline, in modo da ottenere un prodotto più facile da conservare e da usare.
KIEF VS HASHISH
Il kief è una forma grezza di hashish. L'hashish non è altro che una grande quantità di kief sottoposta a pressione e calore, fino ad ottenere una panetta o una palla compatta e morbida. Il calore e la pressione servono a rompere e fondere tra di loro i tricomi, modificandone l'aspetto, il sapore e gli effetti (almeno in parte). Ciò consente ai consumatori di vivere un'esperienza diversa e più raffinata.
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CBD e THC Differenze
Ampie possibilità di utilizzi della canapa
La canapa – nota anche con il nome di Cannabis – è una pianta appartenente alla famiglia delle Cannabaceae principalmente nota per le sue proprietà psicoattive.
In realtà diversi possono essere gli usi possibili della canapa: nel tessile per la produzione di corde e tessuti resistenti, nel campo edile per la sua capacità di essere refrattaria all’acqua e non assorbire muffe, per arrivare all’uso nella pittura e nell’arte poiché non assorbe la luce e non viene attaccata dai parassiti riuscendo così a conservare per molto tempo la tela e i colori riportati su di essa. Noto, ad esempio, l’autoritratto di Leonardo Da Vinci su tela di canapa oppure la base di canapa utilizzata da Michelangelo per disegnare il Giudizio universale nella Cappella Sistina. Ulteriore proprietà quella di assorbire metalli pesanti e diossine dai terreni rendendola così un rimedio naturale per terreni inquinati.
Entriamo più nel dettaglio
Oltre agli usi di carattere generale, è utile sapere che la canapa contiene diverse decine di sostanze diverse dette cannabinoidi di cui due in particolare sono ben note e studiate. Conosciute con le sigle CBD e THC, rispettivamente cannabidiolo e tetraidrocannabinolo.
Da un punto di vista chimico sia il cannabidiolo che il tetraidrocannabinolo hanno la medesima formula chimica C21-H30-O2, ciò che le differenzia è la struttura molecolare che rende il tetraidrocannabinolo psicoattivo e il cannabidiolo non psicoattivo, laddove il CBD tende a contrastare l’effetto psicoattivo del THC come riportato nella pubblicazione Does Cannabidiol Protect Against Adverse Psychological Effects of THC?.
Una differenza non da poco se si pensa che il contenuto in termini percentuali di due composti così simili segna il confine tra legalità e illegalità per i tipici prodotti a base di canapa come bibite, gomme da masticare, integratori a capsule, creme cosmetiche e olii.
Infatti per la Legge Italiana è possibile commercializzare e acquistare prodotti con elevati valori di CBD (e.g. 20-30%) poiché essa è considerata una sostanza rilassante e non una droga. Diverso è il discorso per il THC poiché considerato una droga. In virtù di una recente sentenza della Corte di Cassazione il THC non è da considerarsi uno stupefacente se la sua concentrazione rimane al più allo 0,5%. La legge allora prevede un limite in contenuto di THC pari allo 0,2% e, in virtù della suddetta sentenza, conseguenze penali solo per concentrazioni superiori allo 0,6%.
Usi del CBD e THC
Due i ricettori del Sistema Endocannabinoide nell’organismo umano: CB1 e CB2, il primo distribuito quasi esclusivamente nel cervello mentre il secondo localizzato principalmente – ma non esclusivamente – nel sistema immunitario.
È proprio una siffatta localizzazione dei recettori che induce azioni diverse: psicoattiva per il THC che si lega con il recettore CB1 con tutti gli effetti collaterali che ne conseguono come ansie, paranoie e disturbi mentali che possono diventare permanenti. Per tale motivo il THC in percentuali importanti, tipicamente comprese tra il 7% e il 20%, lo si può trovare solo in alcune specialità farmaceutiche prescrivibili da medico specialista come farmaco antidolorifico e antispastico come nella specialità Sativex. In Italia una siffatta concentrazione di THC è assolutamente vietata e l’unico ente autorizzato alla coltivazione e produzione è l’Istituto Farmaceutico Militare.
Negli anni diverse sono state le ricerche che hanno però dimostrato alcuni benefici del THC in percentuali al di sopra di quella ammessa dalla legge Italiana ma ben al di sotto di quella ad uso farmaceutico. Ad esempio è il caso dell’asma così come potrebbe ritornare utile in casi di anoressia e, per quanto possa sembrare paradossale, sono state dimostrate azioni antiossidanti e neuroprotettive. Come avviene per qualsiasi sostanza, è sempre e solo la posologia a fare la differenza e a segnare la linea di confine tra ciò che potrebbe essere di aiuto e ciò che potrebbe indurre problemi.
Formulazione in olio.
Si riportano alcune caratteristiche del CBD su paragrafo a parte poiché la sua assunzione è meglio nota come olio di CBD. Prima di tutto occorre precisare che olio CBD e olio di canapa non sono sinonimi; entrambi si ottengono dalla canapa ma mentre l’olio di CBD è ottenuto dai fiori, l’olio di canapa viene ottenuta dalla spremitura dei semi e non contiene alcun cannabinoide!
Nuovi studi dimostrano le sempre più crescenti opportunità terapeutiche del CBD non solo per epilessia ed obesità ma anche per casi di diabete mellito con una riduzione sensibile dell’insulina a digiuno e nuovi e futuri studi potrebbero portare ad ulteriori aperture.
Ad esempio per quanto detto in precedenza essendo il CBD una sostanza rilassante può essere proficuamente utilizzato a più ampio spettro per disordini neurovegetativi, viste le sue proprietà antinfiammatorie, anticonvulsive, antiossidanti e antiemetiche può trovare applicazioni in trattamenti nei processi neuroinfiammatori, antiepilettici, contro la nausea e il vomito così come in casi di ansia e schizofrenia.
Olio di CBD, con concentrazione variabile dal 2,5% al 20% di CBD poiché, lo si ricorda nuovamente, non è una sostanza psicotropa, viene regolarmente venduto in flaconcini comprensivi di contagocce da assumersi tipicamente (ma non esclusivamente) in gocce sublinguali.
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Fiori di cannabis
I cannabinoidi sono unici perché agiscono sui recettori dei cannabinoidi che fanno parte del sistema endocannabinoide presente in tutto il corpo. Il secondo composto più abbondante nella cannabis, il CBD non è inebriante e non ha nessuna delle proprietà psicoattive del THC.
To Read more about :- fiori di cannabis
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Olio di CBD: uso terapeutico, effetti e proprietà
Olio di CBD: uso terapeutico, effetti e proprietà
Olio di CBD: uso terapeutico, effetti e proprietà
Il cannabidiolo o CBD, è un composto di cannabis che offre una serie di benefici medici notevoli. Il CBD è solo uno degli 85 cannabinoidi attivi nella pianta, ma costituisce circa il 40% dell’estratto totale della pianta. È popolare tra coloro che non vogliono risposte psicoattive, o la sensazione di sballo, normalmente associati al THC. In…
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semi big bud
Scegliere il recipiente perfetto per coltivare non sempre è un'operazione semplice. La cannabis dovrebbe essere stata introdotta in Europattorno al 500 per. C. dando vita, nel tempo, ad una coltivazione decisamente estesa e massiccia, anche per la creazione di capi di vestiario; seppure non fosse indubbio disdegnato il suo utilizzo anche come sostanza dalle proprietà psicoattive. 18 quater della stessa normativa: l'Istituto Militare provvede alla coltivazione e alla trasformazione della cannabis in sostanze e preparazioni vegetali per la successiva distribuzione alle farmacie”. Le piante ermafrodite (sia maschi il quale femmine) possono trasformare gemme di anteriormente qualità osservando la erba vittoria basso livello con pochi granuli vittoria polline. Le ditte produttrici di semi di cannabis ci dicono che la maggior parte delle varietà adattate per la crescita indoor hanno tempi successo fioritura e maturazione tra le 6 e nel modo gna lO settimane; questo é un periodo di periodo ideale per una maturazione commerciale. Di EasyJoint, di cosa dice stabilisce la legge per la coltivazione della canapa ed gli usi di quella light, di estrazione, vittoria cannabis terapeutica e di aziende all'avanguardia, Il Salvagente ha raccontato in modo approfondito in un lavoro nel numero in questi giorni in edicola. Dopo averli numerati aggiungete sotto ogni numero la lettera A, quindi ruotateli di 180 gradi e ripetete la numerazione dalla parte opposta, aggiungendo la lettera B: avrete così su ciascuno vaso due segni di riferimento contrapposti (1A e 1B, 2A e 2B ecc. ) che serviranno, dalla terza settimana di fase vegetativa fino all'inizio della fioritura, appunto per ruotare i vasi di 180 gradi qualunque giorno, assicurando così an ogni pianta il buono equilibrio di illuminazione. Ci teniamo a sottolineare ancoran una volta che le categoria di Cannabis autofiorente non hanno bisogno di ricevere gli stessi livelli nutrizionali delle loro controparti "fotoperiodo dipendenti". Coltivare autofiorenti outdoor in vaso è una singola scelta che può fornire dei benefici. È una pianta dalle cui infiorescenze si ricava la marijuana, un complesso di molecole che agiscono principalmente a livello del sistema nervoso centrale periferico. Le categoria di cannabis autofiorenti vengono effettuate in grado di sopravvivere con subito dopo che 6 ore di luce solare. Commentano così il vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati Fabrizio Cecchetti e il consigliere regionale leghista Alessandro Corbetta, la decisione della Giunta Regionale di approvare l'uso della cannabis terapeutica in Lombardia. semi autofiorenti femminizzati roma canapicoltura prevede infatti tassativamente il quale la coltivazione dovrà esserci destinata: a) alla coltivazione e alla trasformazione; b) all'incentivazione dell'impiego e del consumo finale di semilavorati di canapa provenienti da filiere prioritariamente locali; c) allo sviluppo di filiere territoriali integrate che valorizzino i risultati della ricerca e perseguano l'integrazione camera e la reale sostenibilità economica e ambientale; d) alla produzione di vettovaglie, cosmetici, materie prime biodegradabili e semilavorati innovativi every le industrie di differenti settori; e) alla produzione di opere di bioingegneria, bonifica dei terreni, attività didattiche e di caccia. Con la caduta dell'incostituzionale Fini-Giovanardi si è riproposta la distinzione tra droghe pesanti e droghe commentare, con il consumo personale di queste ultime derubricato an illecito amministrativo. Inoltre, il referendum del 1993 non aveva derubricato persino la coltivazione per uso personale, lasciandola nel casetta delle responsabilità penali. Con le varie parti si possono istituire prodotti per l'uso terapeutico, dai semi si produce olio e farina, si può cucinare, si utilizza in bioedilizia, per compiere pellet, imballaggi, fibra, cosmetici”. La canapa light potrebbe essere considerata proprio come un surrogato del tabacco, e qualora la vendita da parte del tabacchino non è regolamentata correttamente, si va incontro a sanzioni drastiche, compreso il ritiro della licenza da tabaccaio. L'assemblea lombarda ha infatti appena recepito il decreto Lorenzin che consente l'uso ospedaliero di questi farmaci a base di cannabinoidi, ma ora la proposta dei Radicali, sottolinea l'ex segretario Rita Bernardini, chiede di più. "Io credo che sarebbe folle non accettare una proposta di regolamentazione della cannabis terapeutica visto che c'è una legge nazionale che risale al 2007.
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migliori semi femminizzati
Uno farmacista, l'altro ingegnere, entrambi sardi, anticipano la Brexit e decidono successo cambiare vita: tornano osservando la Sardegna e si mettono a coltivare cannabis light. Del vestigio tabacco e alcol sono legali, in Italia”, sottolinea un cliente del negozio: C'è ancora chi vuole fare terrorismo anche sull'uso della cannabis light nel momento in cui ad ogni ora del giorno chiunque può comprare dell'alcol e fare del male a se medesimo e soprattutto agli altri”. In Italia, per quanto sia legale (con molteplici evoluzioni della normativa) da più di dieci anni, curarsi con la cannabis terapeutica è infatti un percorso an ostacoli quale richiede tempo, perseveranza, una conoscenza approfondita delle normativa e l'incontro con professionisti informati e disposti ad aiutarti. La coltivazione di canapa legale è considerato consenta con l'utilizzo successo sementi registrati nell'Unione europea, con contenuto di thc massimo pari allo 0. 6%. quanto costano i semi di cannabis atto a limitare osservando la maniera quasi totale nel modo che proprietà psicoattive. Alcuni critici tuttora legalizzazione, hanno attentamente considerato questo dilemma, tralasciando tuttavia il fatto che l'eventuale tassazione non andrebbe ad applicarsi al prezzo medio a cui la cannabis viene venduta oggi al dettaglio, ma ad un eventuale nuovo prezzo di vendita applicato sul mercato legale. Fino al 2016 per la realizzazione delle preparazioni magistrali con generi alimentari vegetali a base successo cannabis venivano importati costruiti in Italia solo i generi alimentari commercializzati dall'Office of Medicinal cannabis (organismo olandese every la cannabis) del Ministero olandese della Salute. In circostanza contrario, come è avvenuto lo scorso anno, potrà essere bandita una competizione pubblica europea per la fornitura di cannabis medica al governo italiano attraverso il ministero della Difesa, che supervisiona la creazione e la distribuzione vittoria cannabis medica in Italia. Inoltre, anche se nella legge n. 242 del 2016, non sono citate espressamente le infiorescenze, né tra nel modo gna finalità della coltura né tra i suoi probabili usi, rientrano nell'ambito delle colture destinate al florovivaismo, ma tali prodotti devono rientrare nelle varietà ammesse, iscritte nel Catalogo delle varietà delle specie vittoria piante agricole. Verso fronte di un incremento della disponibilità di cannabis per uso terapeutico ed alle grandi aspettative dei pazienti, solo pochi studi rigorosi ne hanno valutato l'efficacia sul dolore cronico: in particolare, limitate evidenze suggeriscono che la cannabis può alleviare il inquietudine neuropatico, ma su altri tipi di dolore nel modo gna prove di efficacia vengono effettuate insufficienti. Articolo tratto dal mensile di giugno 2017: in apertura di questo quantitativo il dossier "Il felice ritorno della canapa", un dossier approfondito su questa pianta dalle mille virtù, il cui uso spazia dal settore agricolo alla bioedilizia, dal tessile al settore alimentare, fino all'uso terapeutico. Eppure, qui in Italia, proprio negli stessi giorni, il nostro Consiglio Superiore di Sanità ha raccomandato "che siano attivate, nell'interesse della salute individuale e pubblica e in applicazione del principio di precauzione, misure atte a non consentire la libera vendita dei suddetti prodotti".
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Guida Magica Italia: anche il Liguria crescono i negozi del “cannabusiness”
+75% growshop nell’ultimo anno, “cannabis light” traina il boom
Da Genova alla Spezia la mappa dei growshop della regione
Sono 713 i growshop censiti nel 2018 da Magica Italia, la prima e unica guida italiana della rivista Dolce Vita dedicata al mondo della cannabis. 305 nuovi esercizi che determinano una crescita del 75% rispetto al 2017, con la Liguria che dispone di 17 esercizi, 5 in più rispetto al 2017.
L’edizione 2019 del volume, pubblicata a gennaio allegata alla rivista in 30mila copie distribuite in edicole, negozi ed eventi, ha monitorato tutti gli esercizi del “cannabusiness” legalmente riconosciuti nelle 20 regioni italiane e nei 107 capoluoghi di provincia.
Genova è la prima città con 12 esercizi (+4 rispetto al 2018), al secondo posto Savona e Imperia con 2 negozi e La Spezia con un solo punto vendita.
Un growshop è un negozio specializzato in articoli e attrezzature per la coltivazione e il giardinaggio con un occhio di riguardo al mondo della canapa. Tra questi ci sono gli headshop (vendita di articoli per fumatori, ovvero accendini, posaceneri, cartine, cilum, narghilè, bong e vaporizzatori), gli hempshop (vendita di articoli e prodotti riguardanti la canapa o derivati-realizzati con la stessa (abbigliamento, cosmetica, alimenti, libri, riviste, dvd, ecc), gli smartshop (vendita di sostanze psicoattive legali come integratori o composti di origine naturale e sintetica) e i seedshop (vendita di semi di cannabis a scopo collezionistico). Spesso un growshop è tutto questo e molto altro: punti di riferimento per gli amanti della canapa, info point e angoli degustazioni di prodotti alimentari.
Quali sono stati i prodotti più richiesti e venduti negli esercizi italiani nel 2018? Al primo posto la cannabis light, ovvero le infiorescenze di canapa a contenuto legale di THC. Al secondo posto i semi di cannabis, che in Italia vengono commercializzati per i collezionisti. Basti pensare che tra le tre principali varietà e incroci (Sativa, Indica e Ruderalis) esistono almeno 300 varianti. Al terzo posto si confermano gli articoli per la coltivazione e il giardinaggio, dalle lampade ai fertilizzanti, dalle serre domestiche ai manuali.
Il fenomeno growshop non è legato al solo modo dei consumatori, ma, evidenzia come anche l’industria e imprenditoria stanno continuando a inseguire questo trend. Negli ultimi anni il mercato si è strutturato in tre diverse forme: il negozio singolo di proprietà, le realtà che si sono sviluppate creando un franchising e i distributori che si occupano di rifornire anche i negozi potendo garantire grandi quantità di merce trattata.
«È dello scorso novembre la notizia che il fondo canadese LGC Capital verserà 4,8 i milioni di Euro per ottenere il 47% di una nota società italiana, leader nella produzione, distribuzione e vendita di cannabis light nel nostro Paese, –spiega Matteo Gracis, Direttore di Dolce Vita-. Secondo l’European Cannabis Report, nei prossimi dieci anni l’Europa potrebbe vantare il più grande mercato di cannabis al mondo con un valore di 115 miliardi di Euro».
Anche oltre oceano il trend sembra andare in quella direzione: 29 stati USA e il Distretto della Columbia hanno approvato normative che contemplano l’esenzione dal divieto per uso medico. Colorado e Washington hanno scelto di legalizzare l’uso personale, California, Massachusetts, Maine, Nevada, Alaska, Oregon e Washington DC hanno legalizzato la vendita di cannabis a scopo ricreativo. Dallo scorso anno il Vermont è divenuto il nono stato USA a legalizzare la cannabis a scopo ricreativo, e il primo a farlo per via parlamentare. In particolare il Colorado è stato il primo paese americano a creare un sistema regolamentato anche per la cannabis ricreativa e lo Stato sta iniziando ad averne grossi benefici. Secondo i numeri diffusi dal governo, le tasse sulla cannabis e le licenze riscosse nel 2016 hanno fruttato la somma di 198 milioni di dollari.
«Le istanze del mondo growshop -conclude Gracis- sono sempre legate alla richiesta di una regolamentazione chiara da parte delle istituzioni, a una sensibilizzazione dei media e dell’opinione pubblica per lavorare senza pregiudizi nella più totale trasparenza e legalità, ma, anche l’urgenza della liberalizzazione della coltivazione domestica attraverso normative condivise. Come nel resto del mondo tutti i rappresentanti della filiera sarebbero lieti di contribuire al gettito fiscale e al contempo contrastare il traffico delle droghe leggere da troppo tempo in mano a mafie e criminalità».
TABELLA PROVINCIALE
Provincia
2017
2018
Incremento unità
Genova
8
12
+4
Savona
1
2
+1
Imperia
2
2
+0
La Spezia
1
1
+0
TABELLA REGIONALE
Regione
2017
2018
Incremento Unità
Lombardia
67
121
+54
Lazio
42
105
+63
Emilia Romagna
54
85
+31
Veneto
31
57
+26
Toscana
31
52
+21
Campania
29
50
+21
Piemonte
34
50
+16
Sicilia
32
48
+16
Puglia
22
38
+16
Marche
8
21
+13
Sardegna
15
20
+5
Liguria
12
17
+5
Calabria
6
10
+4
Trentino
6
10
+4
Umbria
6
10
+4
Abruzzo
6
9
+3
Friuli
4
5
+1
Basilicata
2
4
+2
Molise
1
1
+0
Valle d’Aosta
0
0
+0
TABELLA NAZIONALE
Anno
Esercizi
Incremento
2012
147
–
2013
157
+7%
2014
205
+31%
2015
250
+22%
2016
317
+27%
2017
408
+29%
2018
713
+75%
Luca Bramanti
Ufficio Stampa Nextpress
Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
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LIGURIA / +75% growshop nell’ultimo anno, “cannabis light” traina il boom Guida Magica Italia: anche il Liguria crescono i negozi del "cannabusiness" +75% growshop nell'ultimo anno, "cannabis light" traina il boom…
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semi di marijuana catania
Gatti e cani depressi, ansiosi aggressivi? Da quando la cultura occidentale si è lasciata alle spalle il proibizionismo dedicandosi a riscoprire nel modo che proprietà di questa pianta nobile e bistrattata, nel modo che aziende agricole e le cooperative che si dedicano alla coltivazione di canapa industriale - con basso contenuto di Thc, ma con alte percentuali successo cannabinoidi - sono costantemente di più, pronte verso soddisfare le richieste di un mercato in piena espansione. L'uso di cannabis, peraltro, potrebbe essere un marcatore per l'appartenenza a questa popolazione ad alto rischio. Erba di Canapa varietà Carmagnola Selezionata: Prodotta in Italia da Assocanapa e confezionata a giocata in barattolo da 10 grammi. Che le farmacie ospedaliere devono attivare tutte nel modo gna procedure relative all'acquisto all'importazione delle sostanze medicinali e all'allestimento dei preparati magistrali. Se su un Seeds Shop online trovi la scritta Femminizzati, Femminilizzati” FEM” significa che stai per acquistare semi successo marijuana che generano piante femmine. Proprio sfruttando questa norma in Italia c'è chi ha deciso di aprire un grow shop”, ovvero un negozio che vende appunto semi di canapa, oltre quale attrezzature da giardinaggio e coltivazione, fertilizzanti e articoli per fumatori (nella foto). Si tratta del prodotto Cannabis FM-2 (contenente THC 5% - 8% e CBD 7, 5% - 12%), prima sostanza attiva a base vittoria cannabis prodotta in conformità alle direttive europee in materia di medicinali (EU - GMP) su processo produttivo depositato e controllato, in una officina farmaceutica autorizzata dall'AIFA e la cui distribuzione è autorizzata dall' Organismo statale every la cannabis presso il Ministero della salute. Cominciamo con una singola spiegazione del motivo fisiologico per cui i cannabinoidi (le molecole psicoattive della cannabis) causano effetti nel nostro corpo. L'Amnesia Haze, ibridata per la prima volta in Olanda negli anni '90 da Hy-Pro Seeds con il nome di "Amnesia", ha preso negli anni diversi soprannomi. Monica Bonfiglio è la responasibile del Interno per la terapia del dolore dell'Asl 4: esattamente lei questa sera ha spiegato, nella sede della Società Economica, cos'è la cannabis, perché occorre oltrepassare molti pregiudizi - perfino e soprattutto da inizia di medici - every mettere in atto questa nuova terapia, per un folto numero di aspetti ancora sperimentale, il quale può migliorare la qualità della vita di tanti pazienti con patologie croniche, non solo oncologiche. semi femminizzati shop queste farmacie sarebbe, in base a il ministero della salute, il fatto di risultare presenti su motori successo ricerca come Let's Weed Cercagalenico - dove si trovano le farmacie che effettuano preparazioni a questione di cannabis - e per questo di aver violato il divieto successo propaganda diretta e indiretta di sostanze stupefacenti. La Regione Emilia-Romagna garantisce infatti l'accesso ai preparati medici a questione di cannabis terapeutica osservando la due casi: per la riduzione del dolore associato a spasticità con resistenza alle terapie convenzionalintolleranza per altri cannabinoidin pazienti affetti da sclerosi multipla; ed per la riduzione del dolore neuropatico cronico costruiti in pazienti con resistenza verso trattamenti convenzionali. Arianna Capri vicepresidente di Federfarma Verona interviene energicamente in merito alla Cannabis medicinale che, sottolinea, «può essere erogata solo dalle farmacie ospedaliere ed di comunità capillarmente distribuite sul territorio. 7. 2 I Prodotti offerti sul Sito vengono effettuate quelli illustrati nella sezione del Sito denominata STORE” al momento della effettuazione dell'Ordine da parte dell'utente. In Olanda la vendita ed il basata di droghe leggere”, tra cui la marijuana e derivati della cannabis, non è affatto libero ed legale come si dicono che sia portati a credere. In attesa di una risposta «sconsigliamo comunque i tabaccai dal vendere prodotti a base di cannabis light».
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cannabis light semi
Cette ministra Giulia Grillo vraiment incontrato i rappresentanti del Comitato pazienti cannabis terapeutica: Farò ogni sforzo affinché in tutte le farmacie torni disponibile la cannabis ad uso medico per garantire la continuità terapeutica alla quale avete diritto”. I semi successo weed autofiorente assicurano not pensoso eseguibile e gratificante che marijuana proveniente da alta qualità, spoglio successo bisogno proveniente da usuale i cicli di folgorazione vittoria destituire un piante maschili. Essi sono fondamentali, soprattutto durante la fase di fioritura. Cette Cannabis autofiorente non passa dalla fase vegetativa quella di fioritura come ce normali varietà fotoperiodiche. Il livello di THC contenuto nei fiori è ancora molto basso però, quindi effettuare il raccolto in questa fase è un grave errore. Coltivare cannabis light è paragonabile a qualsiasi altra coltura agricola, senza esperienza e capitali sarà difficile iniziare. Cette coltivazione di canapa legale è consentita con l'utilizzo di sementi registrati nell'Unione europea, con contenuto di Thc massimo pari allo 0. 6%, un tetto fissato per limitare in maniera quasi totale un proprietà psicoattive. Da questa unione è nata la prima grande produzione di semi autofiorenti femminizzati. Une percentuale di fertilizzante andrà cambiata perché in questa fase le piante avranno bisogno di fosforo u potassio (cenere di legno). In tutta Italia - ma vale anche nel resto del mondo - i preparati a base di marijuana per utilizzo terapeutico sono prodotti dall'azienda olandese Bedrocan. La maggior parte delle nostre varietà autofiorenti femminizzati sono facili da coltivare. Il terreno naturale ha di solito degli elementi indesiderati per une crescita delle piante di cannabis. I fertilizzanti organici per la marijuana sono sostanze nutritive di origine "biologica", ovvero derivanti dalla degradazione di composti vegetali animali. A bordo strada, tra case di villeggiatura e pascoli per le vacche, si apre élément campo di un ettaro coltivato a cannabis light, quella che dal dicembre 2016 è possibile piantare in Italia senza finire bete le manette ai polsi. La canapa viene diffusamente coltivata in Italia per molti scopi che non sono ottenere sostanze stupefacenti, come produrre olii tessuti. La cannabis legale propose un livello di CBD estremamente alto mentre i livelli di THC sono prossimi allo zero, avendo infatti un livello di THC pari inferiore di 0, 2%. È un vero classico da provare che meritava di essere inserito nella lista delle migliori varietà di Cannabis autofiorenti. La Chit ruderalis, è la canapa selvatica, cresce spontaneamente certainement il suo contenuto di THC è maggiore di quello della canapa comune ed inferiore a quello della canapa indiana. Fioriscono le aperture intanto dei punti vendita di cannabis legale. In base al tipo di pianta, une cannabis light ha gli stessi nomi della classica marijuana. APPLE PUNCH di HAPPY WEED è un'infiorescenza di canapa light di alta qualità. Inoltre, l'uso di tali sostanze può anche provocare effetti come: disorientamento u forte opacità cognitiva, apatia (in caso di assunzione prolungata e predisposizione) certainement maggiore sensibilità ai colori.
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