Tumgik
alleviacbdoil · 4 years
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CBD Effetti Collaterali
Effetti del CBD sul proprio corpo
Il CBD è impiegato nella realizzazione di prodotti benefici per la salute e per l’equilibrio psico-fisico. Numerosi studi condotti su uno specifico olio di CBD, infatti, hanno evidenziato come questo particolare componente possa generare sollievo nel soggetto affetto da disturbi anche gravi: se, infatti, il cannabidiolo può essere un valido alleato nella vita di tutti i giorni, per patologie più gravi e per le terapie del dolore si ricorre molto spesso proprio a prodotti che contengono dosi più o meno elevate di CBD.
I benefici, quindi, sono molteplici. Accanto ad essi, tuttavia, si possono riscontrare dei CBD effetti collaterali lievi, che possono pregiudicare la corretta esecuzione di semplici attività giornaliere. Fra di essi, i più conosciuti sono quelli che interessano le capacità motorie e di reazione. Soprattutto durante le prime assunzioni, infatti, gli studiosi sono concordi nell’affermare che il soggetto dovrebbe assumere un basso dosaggio, in modo tale da concedere al corpo il tempo necessario di accettare i CBD effetti.
Fra i sintomi che si potrebbero notare in un primo momento, spiccano un senso di spossatezza e di sonnolenza anche prolungato. È di vitale importanza, perciò, comprendere che l’uso di un CBD oil non è da prendere alla leggera: qualora si dovesse lavorare, infatti, si rischierebbe di compromettere gravemente la propria salute.
Per attenuare questi effetti dannosi, il consiglio è quello di dosare in maniera adeguata il prodotto prima dell’ingerimento, valutandone possibili allergie e controindicazioni. In linea generale, tuttavia, non c’è da preoccuparsi eccessivamente: un olio CBD, infatti, non rappresenta una minaccia per la salute.
Assumere delle dosi sbagliate, invece, potrebbe causare dei danni permanenti a sé stessi e a coloro che lavorano con noi. Mediante i CBD shop, inoltre, può essere valutata più di un’opzione. Esse comprendono, ad esempio, prodotti per sigarette elettroniche, per alleviare i dolori derivanti da terapie invasive, lubrificanti sessuali a base di CBD e molto altro ancora.
Qualora si volesse incrementare la propria conoscenza in merito agli effetti del CBD, comprendendo più a fondo quali sono i reali effetti sulla salute, si può visionare lo studio riguardo ai CBD effetti collaterali. Generalmente, si può comunque affermare che, sebbene il senso di sonnolenza o, per contro, l’eccessiva iperattività, siano dei sintomi realmente esistenti, essi non rappresentano una minaccia per la propria salute ma, invece, sono da intendere come effetto momentaneo, destinato a sparire in breve tempo e per nulla pregiudizievole.
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alleviacbdoil · 4 years
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CBD e Ansia
Nelle piante di cannabis è presente il cannabidiolo , una sostanza che non intossica l’organismo ed è meglio noto come CBD e gli studi effettuati dimostrano che l’olio CBD  sia molto efficace nell’attenuare gli stati d’ansia.
Come agisce il CBD
Dicersi studi ritengono che esistano delle interazioni tra il cannabidiolo e dei ricettori collocati all’interno del sistema nervoso centrale e in quello periferico, noti, rispettivamente, come CBI e CB2. Esistono dei CBD effetti sul ricettore CB1 che modificano gli impulsi del neurotrasmettitore noto come serotonina, il famoso “ormone della felicità”; i bassi livelli di quest’ultima sono collegati agli stati depressivi e quando è poca, anche all’ansia.
Solitamente, quando la serotonina è bassa, è trattata con medicinali come Prozac o Zoloft nonostante alcuni stati ansiosi possano essere tenuti sotto controllo con olio di CBD.
Studi scientifici sull’efficacia dell’olio di CBD
Esistono molteplici studi sugli effetti del cannabidiolo  sugli stati d’ansia.
Quando si tratta di ansia generalizzata, il National Institute on Drug Abuse confermano i CBD effetti nella riduzione dell’ansia e dello stress sperimentata sui topi; al contempo anche fenomeni come battito cardiaco accelerato si sono ridotti notevolmente. Anche nei casi di ansia sociale e stress post traumatico il CBD e l’insonnia riduce i disturbi. Nel 2011 è stato effettuato un test su diversi pazienti suddivisi in due gruppi; al primo è stato somministrato del placebo e al secondo 400 mg di CBD: l’esito ha dimostrato la diminuzione dell’ansia nei secondi. Sono stati realizzati degli studi inerenti problematiche neurologiche e anche in questi casi il risultato ha portato a concludere che il CBD abbia ridotto l’ansia; sono certamente necessari ulteriori test su organismi umani per comprendere i dosaggi giusti e gli eventuali effetti collaterali. Secondo la ricerca Trusted Source del 2016, gli effetti CBD sono evidenti anche come antipsicotici sugli schizofrenici senza effetti collaterali.
L’uso e l’utilizzo di CBD Italia
Chi intenda sperimentare gli effetti dell’olio di CBD per lenire stati d’ansia potrebbe rivolgersi al medico curante. Sono pochi i prodotti in commercio contenenti quantità sufficienti di CBD Italia che possano pareggiare gli effetti delle terapie mediche. Secondo un ulteriore studio, una dose orale di 300 mg data ai pazienti 90 minuti prima dei test era un quantitativo sufficiente per ridurre l’ansia in maniera significativa.
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alleviacbdoil · 4 years
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CBD Olio
Cosa devi sapere prima di acquistare olio di CBD?
Breve guida sulla scelta di olio CBD
Il CBD identifica uno dei diversi cannabinoidi – nome specifico cannabidiolo – presenti nella pianta di canapa e estratto principalmente dai suoi fiori previo opportuno procedimento.
Escludendo la produzione casalinga, non ammessa dalle leggi di diversi Stati e Nazioni, diverse possono essere le metodologie industriali e di laboratorio di estrazione e purificazione del cannabidiolo, le più adottate sono essenzialmente due; l’utilizzo della anidride carbonica (CO2) in fase supercritica – processo noto con la sigla SC-CO2 – e l’estrazione con solvente.
Da un punto di vista industriale e alimentare entrambe le metodologie sono sicure. Non necessariamente un metodo di estrazione e purificazione è meglio dell’altro poiché entrambi presentano vantaggi e svantaggi.
In linea generale la metodologia con CO2 supercritica risulta essere piuttosto selettiva nell’estrazione delle sostanze di interesse come terpeni e cannabinoidi ignorando tutto il resto (e.g. polifenoli, lignine, aminoacidi ecc); inoltre regolando alcuni parametri fisici durante la lavorazione, come pressione e temperatura, è possibile rendere ancora più selettivo il procedimento eliminando così altre sostanze chimiche – compresi alcuni contaminanti – e ottenendo un olio di CBD ad altissima purezza ma con un chemiotipo diverso rispetto alla materia prima (fiori di canapa).
La modalità di estrazione con solvente (in genere etanolo ma possono essere anche utilizzati gas come butano o esano, in funzione del processo produttivo) è molto meno selettiva pertanto alcune sostanze rimosse con il procedimento SC-CO2 sono presenti.
Questo non è un problema perché la ricerca ha stabilito i benefici, ad esempio, dei polifenoli sulla salute umana. La risultante vede una minore purezza dell’olio e, laddove il procedimento non riesce a rimuoverla (possibile solo in presenza di un sistema di filtraggio il quale in genere non è molto selettivo quindi rimuove anche ulteriori sostanze depotenziando l’olio), la presenza di clorofilla che di per se non è un male, ma conferisce all’olio un sapore piuttosto amaro che a non tutti potrebbe piacere.
In definitiva non esiste un metodo adatto per tutte le occasioni, occorrerà sempre verificare qual è il prodotto che meglio si adatta alle proprie esigenze e gusti.
Qualunque sia la scelta i suggerimenti per l’acquisto prevedono di assicurarsi sul metodo di produzione di olio di CBD (o CBD oil in caso di CBD shop esteri) e verificare se il produttore pubblica sul proprio sito le analisi di laboratori terzi (indipendenti) dei lotti di olio CBD prodotto o quanto meno possa fornire le suddette analisi su richiesta dell’acquirente.
Proprietà del CBD
Diversi i meccanismi d’azione e le potenzialità terapeutiche del CBD. Prima di tutto non è necessaria alcuna prescrizione medica per acquistare dai vari CBD shop prodotti a base di cannabidiolo, purché il contenuto di THC, la sostanza psicotropa presente nella pianta, non superi lo 0,2%!
Il contenuto di CBD presente nell’olio, a seconda della purezza del prodotto e del tipo di processo produttivo, può andare dal 2,5% fino al 30%. Il CBD, a differenza del THC, non è una sostanza psicotropa e in quanto tale non rientra nella definizione di droga. È caratterizzata da una serie di effetti benefici e studi scientifici dimostrano e aprono a nuove opportunità terapeutiche per una pianta la cui origine si perde nella notte dei tempi. Un riassunto delle proprietà più note vede:
CBD effetti: calmante, analgesico, antinfiammatorio, antiemetico e anticonvulsivo;
CBD benefici: per le proprietà riportate nel precedente punto è evidente come il CBD allevi il dolore, riduca l’infiammazione, riduca l’ansia, protegga da patologie neuroinfiammatorie, allevi gli effetti delle terapie oncologiche (e.g. nausea e/o vomito), riduca la depressione e riduca il valore della glicemia a digiuno quindi può essere proficuamente utilizzato in caso di diabete.
L’assunzione di olio CBD può avvenire in diversi modi: per via orale deglutendo le gocce oppure lasciandole sotto la lingua per alcuni minuti oppure versandole sui cibi (meglio se freddi) e/o nelle bevande (rigorosamente analcoliche!). Se il sapore non è gradito si può sempre optare per l’assunzione di capsule.
La posologia non è possibile definirla a priori, troppi i fattori incidenti. Il suggerimento rimane quello generico: non essendo il CBD una sostanza psicoattiva si può iniziare con piccole dosi da 10-15mg 1-2 volte al giorno utilizzando oli con contenuto percentuale di CBD che si attesti su un valore medio, e.g. 8%-10%. Incrementare la posologia fino ad ottenere l’effetto desiderato o, di converso, mantenere la medesima posologia utilizzando oli a contenuto percentuale di CBD superiori (e.g. 14%-20%).
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alleviacbdoil · 4 years
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Olio di Canapa CBD
Olio di canapa ed olio di CBD sono uguali?
Alla scoperta di due tra gli innumerevoli utilizzi della pianta di canapa
 Se pensiamo ad una pianta di cannabis la parte più pregiata che viene in mente riguarda, senza dubbio, i fiori. Contenenti minuscole ghiandole, dette tricomi, che formano strutture cristalline producenti terpeni e cannabinoidi, inglobati in una resina viscosa.
Da queste gemme preziose si produce il CBD oil grazie al loro alto contenuto di CBD ma, al contempo, alla minima quantità di THC, il principio attivo più famoso e ricercato della pianta.
 Visitando i vari CBD shop è facile constatare come tali negozi tendano, per la maggior parte, a raffinare l’estratto di CBD con oli vettori, come l’olio di semi di cannabis o l’olio extravergine di oliva. In questo modo forniranno al consumatore un’esperienza discreta e gradevole.
 L’effetto riscontrabile è di assoluto rilassamento e l’assunzione è, come si suol dire, semplice come bere un bicchiere d’acqua. Difatti, basterà rilasciare qualche goccia di olio CBD (acronimo di cannabidiolo) in una bevanda o in qualsiasi pasto. L’unico distinguo tra un olio e l’altro, però, è osservabile nella sua percentuale di principio attivo, che in svariati CBD shop oscilla tra il 2,5% ed il 20%.
 Per olio di cannabis, invece, si intende un prodotto ricavato esclusivamente dai semi della canapa, in quanto gli stessi sono pieni di proteine e acidi grassi omega-6 e omega-3, ma scarni di cannabidiolo. Grazie al suo alto contenuto di fosforo (110mg di fosforo per 10g di semi) preserva la salute di denti ed ossa, aumentando i livelli di energia di chi lo assume. Nell’olio di canapa è presente anche il potassio (90mg di potassio per 10g di semi) che previene i disturbi renali e cardiaci, oltre a contribuire alla salute muscolare e cerebrale.
 L’olio di canapa viene prodotto in una pressa a freddo e, da esso, ne deriva un edibile dall’alto potere nutrizionale. Oltre a ciò, è possibile farne svariati utilizzi, che spaziano perlopiù dai cosmetici alle ricette di cucina.
 Tirando le somme, quindi, la differenza sostanziale tra questi due oli sta nella loro composizione chimica: l’olio di CBD è composto da terpeni e cannabinoidi, mentre l’olio di canapa ne è sprovvisto. Ciò non toglie, però, che entrambi sono ideali per affiancarli ad una dieta equilibrata, seppur con effetti leggermente diversi.
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alleviacbdoil · 4 years
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CBD e THC Differenze
Ampie possibilità di utilizzi della canapa
La canapa – nota anche con il nome di Cannabis – è una pianta appartenente alla famiglia delle Cannabaceae principalmente nota per le sue proprietà psicoattive.
In realtà diversi possono essere gli usi possibili della canapa: nel tessile per la produzione di corde e tessuti resistenti, nel campo edile per la sua capacità di essere refrattaria all’acqua e non assorbire muffe, per arrivare all’uso nella pittura e nell’arte poiché non assorbe la luce e non viene attaccata dai parassiti riuscendo così a conservare per molto tempo la tela e i colori riportati su di essa. Noto, ad esempio, l’autoritratto di Leonardo Da Vinci su tela di canapa oppure la base di canapa utilizzata da Michelangelo per disegnare il Giudizio universale nella Cappella Sistina. Ulteriore proprietà quella di assorbire metalli pesanti e diossine dai terreni rendendola così un rimedio naturale per terreni inquinati.
Entriamo più nel dettaglio
Oltre agli usi di carattere generale, è utile sapere che la canapa contiene diverse decine di sostanze diverse dette cannabinoidi di cui due in particolare sono ben note e studiate. Conosciute con le sigle CBD e THC, rispettivamente cannabidiolo e tetraidrocannabinolo.
Da un punto di vista chimico sia il cannabidiolo che il tetraidrocannabinolo hanno la medesima formula chimica C21-H30-O2, ciò che le differenzia è la struttura molecolare che rende il tetraidrocannabinolo psicoattivo e il cannabidiolo non psicoattivo, laddove il CBD tende a contrastare l’effetto psicoattivo del THC come riportato nella pubblicazione Does Cannabidiol Protect Against Adverse Psychological Effects of THC?.
Una differenza non da poco se si pensa che il contenuto in termini percentuali di due composti così simili segna il confine tra legalità e illegalità per i tipici prodotti a base di canapa come bibite, gomme da masticare, integratori a capsule, creme cosmetiche e olii.
Infatti per la Legge Italiana è possibile commercializzare e acquistare prodotti con elevati valori di CBD (e.g. 20-30%) poiché essa è considerata una sostanza rilassante e non una droga. Diverso è il discorso per il THC poiché considerato una droga. In virtù di una recente sentenza della Corte di Cassazione il THC non è da considerarsi uno stupefacente se la sua concentrazione rimane al più allo 0,5%. La legge allora prevede un limite in contenuto di THC pari allo 0,2% e, in virtù della suddetta sentenza, conseguenze penali solo per concentrazioni superiori allo 0,6%.
Usi del CBD e THC
Due i ricettori del Sistema Endocannabinoide nell’organismo umano: CB1 e CB2, il primo distribuito quasi esclusivamente nel cervello mentre il secondo localizzato principalmente – ma non esclusivamente – nel sistema immunitario.
È proprio una siffatta localizzazione dei recettori che induce azioni diverse: psicoattiva per il THC che si lega con il recettore CB1 con tutti gli effetti collaterali che ne conseguono come ansie, paranoie e disturbi mentali che possono diventare permanenti. Per tale motivo il THC in percentuali importanti, tipicamente comprese tra il 7% e il 20%, lo si può trovare solo in alcune specialità farmaceutiche prescrivibili da medico specialista come farmaco antidolorifico e antispastico come nella specialità Sativex. In Italia una siffatta concentrazione di THC è assolutamente vietata e l’unico ente autorizzato alla coltivazione e produzione è l’Istituto Farmaceutico Militare.
Negli anni diverse sono state le ricerche che hanno però dimostrato alcuni benefici del THC in percentuali al di sopra di quella ammessa dalla legge Italiana ma ben al di sotto di quella ad uso farmaceutico. Ad esempio è il caso dell’asma così come potrebbe ritornare utile in casi di anoressia e, per quanto possa sembrare paradossale, sono state dimostrate azioni antiossidanti e neuroprotettive. Come avviene per qualsiasi sostanza, è sempre e solo la posologia a fare la differenza e a segnare la linea di confine tra ciò che potrebbe essere di aiuto e ciò che potrebbe indurre problemi.
Formulazione in olio.
Si riportano alcune caratteristiche del CBD su paragrafo a parte poiché la sua assunzione è meglio nota come olio di CBD. Prima di tutto occorre precisare che olio CBD e olio di canapa non sono sinonimi; entrambi si ottengono dalla canapa ma mentre l’olio di CBD è ottenuto dai fiori, l’olio di canapa viene ottenuta dalla spremitura dei semi e non contiene alcun cannabinoide!
Nuovi studi dimostrano le sempre più crescenti opportunità terapeutiche del CBD non solo per epilessia ed obesità ma anche per casi di diabete mellito con una riduzione sensibile dell’insulina a digiuno e nuovi e futuri studi potrebbero portare ad ulteriori aperture.
Ad esempio per quanto detto in precedenza essendo il CBD una sostanza rilassante può essere proficuamente utilizzato a più ampio spettro per disordini neurovegetativi, viste le sue proprietà antinfiammatorie, anticonvulsive, antiossidanti e antiemetiche può trovare applicazioni in trattamenti nei processi neuroinfiammatori, antiepilettici, contro la nausea e il vomito così come in casi di ansia e schizofrenia.
Olio di CBD, con concentrazione variabile dal 2,5% al 20% di CBD poiché, lo si ricorda nuovamente, non è una sostanza psicotropa, viene regolarmente venduto in flaconcini comprensivi di contagocce da assumersi tipicamente (ma non esclusivamente) in gocce sublinguali.
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