#Professor Alex Fornito
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xtruss · 1 year ago
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Scientists Map How Mental Illness Changes Your Brain
— By Robyn White | August 14,2023
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An artist's representative of Bipolar Disorder. In a new study, scientists mapped changes in individuals' brains to see how they differed with mental illnesses. Nataliia Prachova/Getty Images
Scientists have discovered how the brain changes and differs due to different mental health issues.
A brain mapping project undertaken by researchers at Australia's Monash University's Turner Institute for Brain and Mental Health and School of Psychological Sciences, assessed nearly 1,300 people with six different types of mental illness.
By measuring volume and size of 1,000 different brain regions, they found "extraordinary diversity" in brain changes in people with schizophrenia or major depression, the study published in the journal Nature Neuroscience stated.
This means that treating mental illnesses may be more effective when focusing on an individual's brain, rather than group averages.
"Over the past few decades, researchers have mapped brain areas showing reduced volume in people diagnosed with a wide variety of mental illness, but this work has largely focused on group averages, which makes it difficult to understand what is happening in the brains of individual people" Ph.D. student Ashlea Segal, who led the research, said in a statement.
"For example, knowing that the average height of the Australian population is about 1.7 m tells me very little about the height of my next-door neighbour," she said.
Researchers analyzed regions of the brain showing unusually small or large volumes in people diagnosed with mental illnesses, including depression, bipolar disorder, schizophrenia, obsessive-compulsive disorder, attention-deficit hyperactivity disorder, or autism spectrum disorder.
"We confirmed earlier findings that the specific brain regions showing large deviations in brain volume vary a lot across individuals, with no more than 7% of people with the same diagnosis showing a major deviation in the same brain area," Professor Alex Fornito, who led the research team, said in the statement.
"This result means that it is difficult to pinpoint treatment targets or causal mechanisms by focusing on group averages alone. It may also explain why people with the same diagnosis show wide variability in their symptom profiles and treatment outcomes."
The research may explain why two people with the same mental illness may have more symptoms in common than two people with two different illnesses.
"Because the brain is a network, dysfunction in one area can spread to affect other, connected sites. We found that, while deviations occurred in distinct brain regions across different people, they were often connected to common upstream or downstream areas, meaning they aggregated within the same brain circuits," Segal said.
These findings will help inform future treatment routes for those with mental illnesses in the future.
Research into mental illnesses is vital in determining which treatments are most effective. In recent years, mental illness research has progressed, though arguably slower than studies of other health conditions.
Mental illnesses can have severe impacts on a person's day to day life. Schizophrenia, for example, is a condition that effects a person's ability to think or behave, often manifesting in delusions, or behavior that seems out of touch with reality, according to the Mayo Clinic.
But the exact cause of schizophrenia is not yet known. Scientists believe a combination of brain chemistry, structure, as well as genetics may be involved.
Depression also does not have a single cause. It may be caused by external factors in ones life, such as a stressful or upsetting life event, but scientists also believe it can manifest from chemical imbalances in the brain.
There is also evidence that mental illness runs in families, suggesting genes may be involved.
"We found that certain specific brain circuits were preferentially involved in some disorders, suggesting that they are potential treatment targets" Segal said.
"However, our findings suggest that these targets will only be appropriate for a subset of people. For instance, we found evidence that brain circuits linked to frontal areas were preferentially involved in depression. These circuits are commonly used as targets for non-invasive brain stimulation therapies, but our data suggest that they may only effective targets for around 1/3 of people."
The framework developed by these scientists opens new doors into mapping brain deviations in those with mental illnesses.
"The framework we have developed allows us to understand the diversity of brain changes in people with mental illness at different levels, from individual regions through to more widespread brain circuits and networks, offering a deeper insight into how the brain is affected in individual people," Fornito said.
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gregor-samsung · 3 years ago
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“ La domenica mattina, il vecchio Alex si alzava presto, e intanto che la sua famiglia si godeva il sonno dei giusti, inforcava la sua bici nera e faceva il giro dei colli di Bologna. Immerso in quella beata solitudine, al massimo incontrava qualche altro eroico ciclista con cui non disdegnava di scambiare taluni energici saluti calorosi. Gli piaceva enormemente salire per San Mamolo, Roncrìo, via dei Colli, volare giù per le curve di Paderno, attaccare il muro di parco Cavaioni e veleggiare sul colle di Casaglia per poi planare nella Saragozza avenue mentre la città si risvegliava. Tornava a casa che i parens avevano appena cominciato a sbadigliarsi in faccia. Ecco, era giusto una di quelle domeniche mattina esageratamente azzurre, quando, rientrato in casa fradicio e indolenzito, il vecchio Alex aveva letto sul giornale che vicino a Palermo avevano fatto saltare cinquanta metri d’autostrada per uccidere il giudice simbolo della lotta alla mafia. Era questa l’Italia in cui stava vivendo. Magari non era stata la mafia, magari erano stati i servizi segreti, o comunque anche loro avevano una parte - come in tutte le altre stragi della Repubblica, del resto - e il fine era distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalle indagini dei giudici di Milano sulla corruzione nel mondo politico e finanziario, indagini che stavano prendendo una bruttissima piega per i boss di partito. Insomma, s’era messo in testa un’idea di questo tipo, il vecchio Alex: qualche esponente dei partiti di governo aveva comandato ai servizi segreti, ampiamente controllati, di combinarne una particolarmente grossa - qualcosa del calibro della strage alla stazione della sua città o dell’attentato al rapido 904 - per far sì che l’opinione pubblica si spaventasse e facesse quadrato attorno alle Istituzioni Democratiche, Istituzioni rappresentate appunto dai partiti al governo, in modo da allentare la morsa che gli si stava stringendo addosso. Così, qualche più o meno oscuro dirigente dei servizi aveva deciso: quella brutale condanna a morte avrebbe sconvolto il Paese e sarebbe stata attribuita alla mafia. Una specie di piano perfetto. Che poi i servizi avessero eseguito l’attentato o avessero fornito protezione e mezzi alla mafia per eliminare il nemico numero uno, faceva poca differenza. Portava avanti questi ragionamenti, il vecchio Alex, seduto in salotto col giornale aperto sulle gambe e la memoria alle altre stragi della sua infanzia: aveva sentito il boato immenso della stazione di Bologna che saltava in aria; e poi tutte quelle sirene delle ambulanze che correvano verso l’appennino lungo via Porrettana, la notte della bomba a San Benedetto; e poi. Era questa l’Italia in cui stava vivendo. Così, era rimasto in casa tutto il giorno, rabbioso e in gabbia, convinto com’era che in Italia, e forse anche nel resto del Mondo dei Grandi, tutto era un po’ come a scuola: ovunque spadroneggiava la forza e l’ignoranza, fosse quella del boss mafioso con la catena d’oro al collo e l’Uzi nel cassetto, o quella del professore supponente che ghignava delle opinioni politiche o del modo di vestire degli studenti, o quella del sottosegretario che s’ingozzava di pasta al salmone nei ristoranti romani senza pagare mai il conto... Quel pomeriggio, il vecchio Alex aveva rivisto daccapo Il portaborse di Nanni Moretti e aveva stabilito che un uomo come Cesare Botero non avrebbe esitato a ordinare a chi di dovere l’esecuzione di un giudice, pur di salvare il suo posto in parlamento. E di uomini come Cesare Botero, a Montecitorio, ce n’erano anche troppi... Anche quel giudice assassinato era un uomo che aveva tentato di uscire dal gruppo - rifletteva, rabbioso e in gabbia, il vecchio Alex - uno a cui non andavano bene le prepotenze e l’arbitrio dei forti, uno che aveva camminato controcorrente con l’acqua alla cintola, fino a quando non era arrivata un’onda troppo grande che l’aveva trascinato via. Era uscito dal gruppo, certo. E quando per il gruppo era diventato scomodo, l’avevano fatto saltare in aria con la moglie e tutti gli uomini della scorta... Il gioco era diventato durissimo, e l’indomani la profia di latino e greco, commossa, aveva appeso in classe, sotto il crocefisso alle spalle della cattedra, un fotoritratto del giudice assassinato. L’ora seguente, l’insegnante di chimica aveva fatto il suo ingresso semitrionfale in classe, fissato la foto, guardato gli studenti con aria interrogativa, domandato chi fosse il tizio della foto. Un istante più tardi era passata a interrogare sulla digestione, con particolare riguardo al bolo, chimo e chilo, giacché s’era indietro col programma, boys. Era questa l’Italia in cui stava marcendo. “
Enrico Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Una maestosa storia d'amore e di «rock parrocchiale», Baldini&Castoldi (collana Romanzi e Racconti n° 34), 1995; pp. 121-23.
[Prima edizione: Transeuropa (collana CO/DA), Ancona, 1994]
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tumsozluk · 2 years ago
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Monash tops Australia with three ARC Laureate Fellowships
Monash tops Australia with three ARC Laureate Fellowships
you are here: August 31, 2022 The 2022 ARC Australia Fellowship Laureate awarded over $9 million to three Monash University researchers. The fellowships announced earlier this week were awarded to Professor Joanne Etheridge of the School of Engineering, Professor Nicolas Voelcker of the Monash Institute of Pharmaceutical Sciences and Professor Alex Fornito of the Turner Institute for Brain and…
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