#Pollicina
Explore tagged Tumblr posts
Text
Per tutte le piogge! • incontri di primavera
I tanti impegni di questo mese mi hanno tenuta lontana dalla scrivania (ma per fortuna vicina ai luoghi della cultura, ai bambini e a tante nuove conoscenze!) ma ora è proprio arrivato il momento di aggiornare il sito con qualche foto degli eventi passati!
View On WordPress
#albi illustrati#bambini#Carthusia Edizioni#creatività#laboratori per bambini#LIbreria cremasca#libri#libri per bambini#Orso giallo#Per tutte le piogge!#Pollicina#presentazioni libri
0 notes
Text
Woso Jersey Swap Appreciation pt.3
Request a player | with @totaly-obsessed
#woso appreciation#woso#jessie fleming#jo so-yun#sam kerr#christen press#jenni hermoso#aitana bonmati#espwnt#sefutbol fem#kerolin#asisat oshoala#vicky lopez#kyra cooney cross#rhianna pollicina#mary earps#pernille harder#alex morgan#sydney leroux
119 notes
·
View notes
Text
Pollicina (studio per fiabe e calendario)
Poucette (étude pour les contes de fées et le calendrier)
Thumbelina (study for fairy tales and calendar)
14 notes
·
View notes
Text
Il pupazzo di neve
La favola del pupazzo di neve Il pupazzo di neve di Andersen, una breve storiella metaforica del grande autore danese, celebre in tutto il mondo per le sue favole per bambini. Le storie intrattengono e insegnano; ci aiutano a goderci la vita e anche a sopportarla. Dopo nutrimento, riparo e compagnia, le storie sono la cosa di cui abbiamo più bisogno nel mondo. Philip Pullman Se volete che vostro figlio sia intelligente, raccontategli delle fiabe. Se volete che sia molto intelligente, raccontategliene di più. Albert Einstein Le storie sono la cosa più importante al mondo. Senza storie, non saremmo affatto esseri umani. Philip Pullman Hans Christian Andersen (2 aprile 1805 - 4 agosto 1875) è stato uno scrittore danese. Sebbene sia stato un prolifico autore di opere teatrali, diari di viaggio, romanzi e poesie, è ricordato soprattutto per le sue fiabe. Le fiabe di Andersen, composte da 156 storie in nove volumi e tradotte in più di 125 lingue, sono diventate culturalmente integrate nella coscienza collettiva dell'Occidente, facilmente accessibili ai bambini, presentano tuttavia lezioni di virtù e resilienza di fronte alle avversità anche per i lettori più maturi. Le sue fiabe più famose includono "I vestiti nuovi dell'imperatore", "La sirenetta", "L'usignolo", "Il soldatino di stagno", "Le scarpette rosse", "La principessa e il pisello", "La regina delle nevi, "Il brutto anatroccolo", "La piccola fiammiferaia" e "Pollicina". Le sue storie hanno ispirato balletti, opere teatrali e film d'animazione e live-action. Uno dei viali più ampi e trafficati di Copenaghen, che costeggia la piazza del municipio, all'angolo della quale si trova l'enorme statua in bronzo di Andersen, è chiamato appunto "H. C. Andersen Boulevard”. La storia del pupazzo di neve nasce da molto lontano e Bob Eckstein ha addirittura scritto un libro su di lui, The History of the Snowman, in cui racconta le sue origini. Il primo ritratto documentato risale al 1380, trovato in un antico Libro delle Ore e ora custodito in una biblioteca dell’Aia. Il Pupazzo appare poi in diverse stampe del Cinquecento, prima di essere celebrato da Hans Christian Andersen nel racconto pubblicato il 2 marzo 1861 in cui L’uomo di neve si innamora perdutamente di una stufa e finisce liquefatto da un vento caldo.
Negli anni ’50 l’editoria e la discografia americane rispolverano l’omino di neve e proprio il 14 dicembre 1950 esce Frosty the Snowman, la celebre canzone scritta da Steve Nelson e Jack Rollins e interpretata da Gene Autry - There must have been some magic in that old silk hat they found, for when they placed it on his head, he began to dance around! - (lo stesso che l’anno prima aveva portato al successo la canzone dedicata a Rudolph la renna dal naso rosso - Rudolph the red-nosed reindeer, had a very shiny nose. And if you ever saw it, you would even say it glows -) e in contemporanea viene pubblicato l’omonimo libro scritto da Annie Nord Bedford e illustrato da Corinne Malvern, dove il nostro eroe anziché sciogliersi per amore, all’arrivo del caldo se ne va per ritornare l’anno successivo. Il pupazzo di neve di Andersen rappresenta invece il simbolo della forza dell’inverno ed è indiscutibilmente legato al destino delle stagioni, e più in generale alla nascita e alla morte del ciclo naturale, con un evidente rimando all'amore, motore del nostro agire, per cui, senza scomodare Aristotele con la teoria del caldo e del freddo, possiamo concludere ricordando che l'essere umano pur essendo una macchina termodinamica ha anche uno spirito che va oltre la pura materia, e che la letteratura, così come la religione, ci aiuta ad interpretare, anche se per molti personaggi questa essenza non è altro che un freddo, se non gelido, spiffero di vento che nel giro di poco tempo è destinato a dissolversi tra le onde di polvere inquinata che agitano il nostro misero pianeta, e a queste povere anime chi ci penserà più? Tutto ciò che guardi può diventare una favola e puoi ottenere una storia da tutto ciò che tocchi. Hans Christian Andersen Limitarsi a vivere non è abbastanza. C'è bisogno anche del sole, della libertà e di un piccolo fiore. Hans Christian Andersen Dove le parole falliscono, parla la musica. Hans Christian Andersen C’era una volta, in una freddissima giornata d’inverno, un pupazzo di neve, che in tutto quel freddo stava proprio bene e mentre guardava il sole diceva: “Cos’avrà da fissarmi? Beh, non riuscirà a farmi sbattere le palpebre! Continuerò a tenere le tegole aperte, io!”. Diceva così perché i suoi occhi erano fatti con due pezzetti di tegola, mentre la bocca era un vecchio rastrello spuntato e per questo si poteva dire anche che avesse i denti.
La filastrocca del pupazzo di neve Il sole intanto volgeva al tramonto e la luna sorgeva, grande e rotonda nel blu del cielo, e il pupazzo di neve desiderava potersi muovere e andare a scivolare sul ghiaccio come i ragazzi che aveva visto nel pomeriggio, ma non sapeva come si faceva! E mentre faceva queste riflessioni, il vecchio cane legato alla catena, disse: “T’insegnerà il sole a correre! Come è successo a quello che c’era prima di te e a quello prima ancora! Bahu! Bahu! Uno alla volta se ne sono andati tutti”. “Non capisco, amico mio”, disse il pupazzo di neve. “Quello che sta lì sopra”, e indicava la luna, “mi dovrebbe insegnare a correre? È vero che è scappato via quando l’ho guardato dritto negli occhi, ma adesso è spuntato fuori dall’altra parte…”. “Non capisci un bel niente”, rispose il cane. “Anche se bisogna ammettere che sei ancora nuovo nuovo! Quella che tu vedi adesso si chiama luna, quello che se n’è andato era il sole che tornerà domani e vedrai se t’insegnerà a scivolare lungo il fossato. Tra un po’ il tempo cambierà: lo so perché la mia zampa sinistra dietro mi dà dei dolori…”. “Mah, non capisco proprio”, disse il pupazzo di neve. “Non so perché, ma sembra quasi che tu mi voglia dire qualcosa di spiacevole. Neanche quello di prima, che mi fissava e che si chiama sole, neanche lui deve volermi bene, temo”. Intanto il cane, dopo essersi rigirato tre volte su se stesso, si addormentò nella sua cuccia. L’indomani il tempo cambiò e un vento freddo cominciò a soffiare così che tutti gli alberi e le piante erano pieni di brina. Sembrava una foresta di perle bianche! Nel frattempo uscirono in giardino un ragazzo e una ragazza che stavano ammirando il paesaggio e il pupazzo di neve chiese al cane chi fossero quei due ragazzi! Il cane gli disse che loro erano due padroni e cominciò a raccontare la sua vita al pupazzo di neve curioso! E gli narrò che prima di essere messo in catene viveva nella casa della padrona, dove aveva un bel cuscino tutto suo e passava le sue giornate, quando fuori era tanto freddo, vicino ad una stufa che lui ancora si sognava tanto fosse bella! E mostrò al pupazzo di neve la stufa attraverso la finestra della casa!
Atmosfera natalizia Appena il pupazzo scorse, attraverso la finestra, la stufa, si sentì strano! Era una sensazione che non riusciva a spiegarsi. In cuore aveva come una nostalgia che non aveva mai provato, ma che tutti gli uomini conoscono bene, quando non sono fatti di neve. “Ma perché l’hai lasciata?”, chiese, che aveva deciso che doveva trattarsi di una creatura femminile. “Come hai potuto abbandonare quel posto?”. “Sono stato costretto!”, disse il cane. “Mi hanno buttato fuori e mi hanno attaccato qui dopo che mi capitò di mordere il più giovane dei padroni, perché aveva dato un calcio al mio osso! E così è finita la mia bella vita d’un tempo”. Ma il pupazzo non lo ascoltava più! Stava guardando fisso la stufa: “Che strana sensazione quella che provo! Mi riuscirà mai di incontrarla? Devo entrare a ogni costo, anche se dovessi rompere i vetri!”. “Bahu! Tanto non ci arriverai mai!”, disse il cane, “e poi, se ti ci avvicini sei finito, non lo sai? Bahu!”. “Già ora non mi sento affatto bene”, rispose il pupazzo di neve. Per tutto il giorno il pupazzo rimase a guardare la finestra: alla luce del tramonto la stanza sembrò diventare ancora più accogliente! La stufa, emanava un bagliore dolcissimo, più dolce di quello della luna, e anche di quello del sole. Se qualcuno apriva lo sportello, ne usciva una fiammella e una di quelle fiamme sembrò penetrare proprio il petto del pupazzo di neve. “Non resisto”, diceva lui. “Com’è carina, quando mette fuori la lingua”. Intanto i giorni passavano e il pupazzo di neve era sempre più triste perché gli mancava la stufa, ma il tempo stava cambiando e ben presto arrivò il vento tiepido che cominciò a sciogliere la neve e, dopo qualche giorno, il pupazzo crollò e al suo posto restò qualcosa che sembrava un manico di scopa dritto nell’aria. I bambini lo avevano usato per farlo reggere meglio. “Adesso capisco cos’era la sua nostalgia!”, disse il cane, “quel pupazzo aveva in corpo uno spazzolone per stufe! Ecco cos’era che lo turbava tanto! Bahu! Ma ora è tutto finito”. Anche l’inverno ormai era agli sgoccioli e nel frattempo i bambini in giardino cantavano: “Bel mughetto, da bravo, esci fuori, vedi che al salice spuntan già i fiori? Se non è marzo, qui è già primavera. Senti gli uccelli cantare alla sera! E insieme a loro io canto: Cucù, Fratello Sole, vien fuori anche tu!”. E al povero pupazzo di neve, chi ci pensava più?
Una storia di Natale Se amate il Natale, le feste e la letteratura potete anche leggere i seguenti articoli: Aforismi e citazioni sul Natale Aforismi divertenti sul Natale Barzellette sul Natale Aforismi di C.W. Brown sul Natale Pensieri e riflessioni sul Natale Una favola per Natale e non solo Numeri sul Natale Odio il natale (Umorismo) A Christmas Carol by Charles Dickens Other books by Charles Dickens Fairy tales and other stories by Hans Christian Andersen Best Christmas songs videos and karaoke Christmas markets in England
Buone feste a tutti! Christmas markets in America Christmas markets in Italy and Germany Christmas quotes 60 great Christmas quotes Christmas tree origin and quotes Christmas jokes Christmas cracker jokes Funny Christmas Stories Amusing Christmas stories Christmas food Christmas thoughts Christmas story Christmas in Italy Christmas holidays Christmas songs Christmas poems An Essay on Christmas by Chesterton Aforismi per autore Aforismi per argomento Riflessioni e pensieri Saggi e aforismi Read the full article
#Andersen#anima#Aristotele#bambini#Brown#favole#fiabe#freddo#Hans#inverno#libertà#metafora#morte#natale#neve#pupazzo#sole#spirito#stagioni#vento#vita
0 notes
Text
❤°•.🧡.•° Size Matters: Mignolina Colorado Mafia & Just the Right Size Colorado Mafia °•.❤.•°🧡
From Book 1: Maria Pollicina wished for a child for many years. Out of desperation, she tried artificial insemination. At long last Maria had a baby girl whom she named Tommelise.
Francesco was fifteen when Maria came to work for his family. She was a great maid for him. Sometimes Maria brought her young daughter Tommelise with her. He is five years older than Tommelise and watched her blossom into a beautiful young woman.
Tommelise starts working as a bartender at the young age of twenty-two. One cold autumn night, her car wouldn’t start after her shift. One of her regulars Mrs. Tudse, who looked like a toad, offered her a ride home. But Tommelise never makes it home.
She is kidnapped by one family after another—each person wanting something out of her. From being a slave to wanting a marriage, Tommelise cannot get away to return to her mother and the life she was taken from.
Out of Desperation to get Tommelise back, Maria goes to Francesco Mignolina, the man who she works for help. Furious to learn that Tommelise is missing, Francesco sends Efron Fugl to search for her. Efron delivers the bad news that Tommelise is to be married to Bayard Muldvarp.
Since his father is pressuring him to marry and take over the family Francisco decides he needs to act fast. He wants Tommelise to be his wife, not someone else’s. He needs to stop Bayard Muldvarp from marrying Tommelise, and he will start a war if he has to.
Size Matters
Mignolina Colorado Mafia Fabled Wars A Dark Mafia Romance
Bleeding Souls Saved By Love! A Fable Retelling of Thumbelina-
https://books2read.com/u/4D6V8g
Just the Right Size
Mignolina Colorado Mafia A Dark Mafia Romance Bleeding Souls Saved By Love! A Fable Retelling of Tom Thumb -
https://books2read.com/u/38VjPL
#KRHall #mafia #fiction #goodreads #romancebooks #ContemporyRomance #ContemporaryRomanceReads #AdultRomance #BookCommunity #Bibliophile #BookLover #BookAlicious #UnPutDownable #BooksBooksBooks #ilovereading #readthis #bookaholics #allthebooks #readersgonnaread #whattoread #bookish #BooksOfInstagram #BooksOfIG #readersofinstagram
0 notes
Text
“A ottantasette anni compiuti, ovunque celebrato tra i più acuti epistemologi dei nostri giorni, Michel Serres rivendica per sé un unico privilegio: sconfessare motivatamente chiunque deprechi il presente in nome di un passato migliore. Catastrofisti e declinisti di ogni risma sono avvertiti. Non sarà consentito loro alcun vagheggiamento del buon tempo andato. Ogni nostalgia del «prima» dovrà mostrare il proprio volto ipocrita di difesa di prerogative acquisite e chiusura preconcetta al nuovo. Così Vecchio Brontolone, eroe negativo di questo pamphlet, è incalzato senza tregua dal suo coetaneo Serres, che gli fa sgranare le litanie edulcoranti dell'«eh, una volta sì che...», per il gusto di rivoltarle una a una. Figlio della profonda provincia francese, Serres li ha vissuti, quei tempi decantati, ma a differenza della gran parte dei professori suoi colleghi ha conosciuto la guerra mondiale e coloniale, la malnutrizione, la durezza del lavoro che sfiancava il corpo, la difficoltà degli spostamenti, l'esistenza stentata in ambienti malsani, dove alle donne erano riservati perlopiù sudore, sottomissione e ignoranza. Le conquiste di civiltà tanto macroscopiche quanto sottovalutate dai passatisti - il balzo della speranza di vita, la sensibilità ecologica, la parità di genere, i progressi giganti dell'igiene e della medicina - sono perfettibili, certo. Ma perché dimenticare gli oltre settant'anni di pace, condizione eccezionale nella storia d'Europa? Serres e la sua giovanissima eroina positiva, Pollicina, che con il cellulare tiene in mano il mondo intero, parteggiano per una vita dolce e lieve, solo adesso possibile. Se è ottimismo, non presenta però tratti di ingenuità. È combattente, argomentato, trascinante come il brio occitano di una prosa che non ha eguali.”
0 notes
Text
Mi sono appena provata il vestito per il matrimonio del mio fratm, però mi sto chiedendo, sarà lui il vero prescelto? No perché sono super indecisa sia sul colore che sulla lunghezza, cioè, io so bassa più meno come un marciapiede, quindi, se mi faccio un vestito lungo poi finisce che assomiglio a pollicina dentro il guscio di una noce, se me lo fo corto mi si vedono i polpacci che Larry Scott spostati proprio e niente, in entrambi i casi farò sicuramente cacare perché anche se sono donna non mi ci sono mai vista con i vestitini e tutte cose carine.
1 note
·
View note
Video
youtube
Pollicina - Vieni via con me!
1 note
·
View note
Photo
#pollicina #thumbelina 🌼🌼🌼 . . . #donbluth #anastasia #custom #ooak #yumyum #illadroeilciabattino #thethiefandthecobbler #doll #dolls #odette #swanlake #dollcommunity #dollcollector . https://www.instagram.com/p/CPLhZMzFPcC/?utm_medium=tumblr
#pollicina#thumbelina#donbluth#anastasia#custom#ooak#yumyum#illadroeilciabattino#thethiefandthecobbler#doll#dolls#odette#swanlake#dollcommunity#dollcollector
11 notes
·
View notes
Text
Inaugurazione Mondi piccini • Cremona
Sabato 6 aprile 2024 si è svolta l’inaugurazione di Mondi piccini, viaggi immaginari in punta di matita, la mia prima personale di illustrazioni per l’infanzia a Cremona. È una mostra che comprende le migliori tavole dei miei libri ma anche illustrazioni inedite e tratte da progetti personali: per un totale di 36 opere che ripercorrono la mia produzione dai primi passi nel mondo dell’editoria a oggi. L’inaugurazione si è svolta in due momenti…
View On WordPress
#exhibition#illustrazione#mostre#mostra di illustrazione#mostra#laboratori per bambini#pollicina#mondi piccini#cremona
0 notes
Text
Jersey Swaps Appreciation pt.4
Request a player | with @totaly-obsessed
#woso appreciation#lotte wubben moy#emily fox#lauren james#kerolin#denise o’sullivan#vivianne miedema#mary fowler#man city women#perth#rose lavelle#lauren hemp#katie mccabe#rhianna pollicina#caitlin foord#aubrey kingsbury#alexia putellas#alisha lehmann
32 notes
·
View notes
Text
#regioniitaliane2019 || Favourite AU || Fairy Tales || Valle D’Aosta || Pollicina
#aesthetic#moodboard#regioniitaliane2019#valle d’aosta#pollicina#day 4: favourite au#fairy tale#my moodboard
30 notes
·
View notes
Text
Il pupazzo di neve
Una favola per tutti Il pupazzo di neve di Andersen, una breve storiella metaforica del grande autore danese, celebre in tutto il mondo per le sue favole per bambini. Le storie intrattengono e insegnano; ci aiutano a goderci la vita e anche a sopportarla. Dopo nutrimento, riparo e compagnia, le storie sono la cosa di cui abbiamo più bisogno nel mondo. Philip Pullman Se volete che vostro figlio sia intelligente, raccontategli delle fiabe. Se volete che sia molto intelligente, raccontategliene di più. Albert Einstein Le storie sono la cosa più importante al mondo. Senza storie, non saremmo affatto esseri umani. Philip Pullman Hans Christian Andersen (2 aprile 1805 - 4 agosto 1875) è stato uno scrittore danese. Sebbene sia stato un prolifico autore di opere teatrali, diari di viaggio, romanzi e poesie, è ricordato soprattutto per le sue fiabe. Le fiabe di Andersen, composte da 156 storie in nove volumi e tradotte in più di 125 lingue, sono diventate culturalmente integrate nella coscienza collettiva dell'Occidente, facilmente accessibili ai bambini, presentano tuttavia lezioni di virtù e resilienza di fronte alle avversità anche per i lettori più maturi. Le sue fiabe più famose includono "I vestiti nuovi dell'imperatore", "La sirenetta", "L'usignolo", "Il soldatino di stagno", "Le scarpette rosse", "La principessa e il pisello", "La regina delle nevi, "Il brutto anatroccolo", "La piccola fiammiferaia" e "Pollicina". Le sue storie hanno ispirato balletti, opere teatrali e film d'animazione e live-action. Uno dei viali più ampi e trafficati di Copenaghen, che costeggia la piazza del municipio, all'angolo della quale si trova l'enorme statua in bronzo di Andersen, è chiamato appunto "H. C. Andersen Boulevard”. La storia del pupazzo di neve nasce da molto lontano e Bob Eckstein ha addirittura scritto un libro su di lui, The History of the Snowman, in cui racconta le sue origini. Il primo ritratto documentato risale al 1380, trovato in un antico Libro delle Ore e ora custodito in una biblioteca dell’Aia. Il Pupazzo appare poi in diverse stampe del Cinquecento, prima di essere celebrato da Hans Christian Andersen nel racconto pubblicato il 2 marzo 1861 in cui L’uomo di neve si innamora perdutamente di una stufa e finisce liquefatto da un vento caldo.
Una storia di Natale Negli anni ’50 l’editoria e la discografia americane rispolverano l’omino di neve e proprio il 14 dicembre 1950 esce Frosty the Snowman, la celebre canzone scritta da Steve Nelson e Jack Rollins e interpretata da Gene Autry - There must have been some magic in that old silk hat they found, for when they placed it on his head, he began to dance around! - (lo stesso che l’anno prima aveva portato al successo la canzone dedicata a Rudolph la renna dal naso rosso - Rudolph the red-nosed reindeer, had a very shiny nose. And if you ever saw it, you would even say it glows -) e in contemporanea viene pubblicato l’omonimo libro scritto da Annie Nord Bedford e illustrato da Corinne Malvern, dove il nostro eroe anziché sciogliersi per amore, all’arrivo del caldo se ne va per ritornare l’anno successivo. Il pupazzo di neve di Andersen rappresenta invece il simbolo della forza dell’inverno ed è indiscutibilmente legato al destino delle stagioni, e più in generale alla nascita e alla morte del ciclo naturale, con un evidente rimando all'amore, motore del nostro agire, per cui, senza scomodare Aristotele con la teoria del caldo e del freddo, possiamo concludere ricordando che l'essere umano pur essendo una macchina termodinamica ha anche uno spirito che va oltre la pura materia, e che la letteratura, così come la religione, ci aiuta ad interpretare, anche se per molti personaggi questa essenza non è altro che un freddo, se non gelido, spiffero di vento che nel giro di poco tempo è destinato a dissolversi tra le onde di polvere inquinata che agitano il nostro misero pianeta, e a queste povere anime chi ci penserà più? Tutto ciò che guardi può diventare una favola e puoi ottenere una storia da tutto ciò che tocchi. Hans Christian Andersen Limitarsi a vivere non è abbastanza. C'è bisogno anche del sole, della libertà e di un piccolo fiore. Hans Christian Andersen Dove le parole falliscono, parla la musica. Hans Christian Andersen C’era una volta, in una freddissima giornata d’inverno, un pupazzo di neve, che in tutto quel freddo stava proprio bene e mentre guardava il sole diceva: “Cos’avrà da fissarmi? Beh, non riuscirà a farmi sbattere le palpebre! Continuerò a tenere le tegole aperte, io!”. Diceva così perché i suoi occhi erano fatti con due pezzetti di tegola, mentre la bocca era un vecchio rastrello spuntato e per questo si poteva dire anche che avesse i denti.
La filastrocca del pupazzo di neve Il sole intanto volgeva al tramonto e la luna sorgeva, grande e rotonda nel blu del cielo, e il pupazzo di neve desiderava potersi muovere e andare a scivolare sul ghiaccio come i ragazzi che aveva visto nel pomeriggio, ma non sapeva come si faceva! E mentre faceva queste riflessioni, il vecchio cane legato alla catena, disse: “T’insegnerà il sole a correre! Come è successo a quello che c’era prima di te e a quello prima ancora! Bahu! Bahu! Uno alla volta se ne sono andati tutti”. “Non capisco, amico mio”, disse il pupazzo di neve. “Quello che sta lì sopra”, e indicava la luna, “mi dovrebbe insegnare a correre? È vero che è scappato via quando l’ho guardato dritto negli occhi, ma adesso è spuntato fuori dall’altra parte…”. “Non capisci un bel niente”, rispose il cane. “Anche se bisogna ammettere che sei ancora nuovo nuovo! Quella che tu vedi adesso si chiama luna, quello che se n’è andato era il sole che tornerà domani e vedrai se t’insegnerà a scivolare lungo il fossato. Tra un po’ il tempo cambierà: lo so perché la mia zampa sinistra dietro mi dà dei dolori…”. “Mah, non capisco proprio”, disse il pupazzo di neve. “Non so perché, ma sembra quasi che tu mi voglia dire qualcosa di spiacevole. Neanche quello di prima, che mi fissava e che si chiama sole, neanche lui deve volermi bene, temo”. Intanto il cane, dopo essersi rigirato tre volte su se stesso, si addormentò nella sua cuccia. L’indomani il tempo cambiò e un vento freddo cominciò a soffiare così che tutti gli alberi e le piante erano pieni di brina. Sembrava una foresta di perle bianche! Nel frattempo uscirono in giardino un ragazzo e una ragazza che stavano ammirando il paesaggio e il pupazzo di neve chiese al cane chi fossero quei due ragazzi! Il cane gli disse che loro erano due padroni e cominciò a raccontare la sua vita al pupazzo di neve curioso! E gli narrò che prima di essere messo in catene viveva nella casa della padrona, dove aveva un bel cuscino tutto suo e passava le sue giornate, quando fuori era tanto freddo, vicino ad una stufa che lui ancora si sognava tanto fosse bella! E mostrò al pupazzo di neve la stufa attraverso la finestra della casa!
Atmosfera natalizia Appena il pupazzo scorse, attraverso la finestra, la stufa, si sentì strano! Era una sensazione che non riusciva a spiegarsi. In cuore aveva come una nostalgia che non aveva mai provato, ma che tutti gli uomini conoscono bene, quando non sono fatti di neve. “Ma perché l’hai lasciata?”, chiese, che aveva deciso che doveva trattarsi di una creatura femminile. “Come hai potuto abbandonare quel posto?”. “Sono stato costretto!”, disse il cane. “Mi hanno buttato fuori e mi hanno attaccato qui dopo che mi capitò di mordere il più giovane dei padroni, perché aveva dato un calcio al mio osso! E così è finita la mia bella vita d’un tempo”. Ma il pupazzo non lo ascoltava più! Stava guardando fisso la stufa: “Che strana sensazione quella che provo! Mi riuscirà mai di incontrarla? Devo entrare a ogni costo, anche se dovessi rompere i vetri!”. “Bahu! Tanto non ci arriverai mai!”, disse il cane, “e poi, se ti ci avvicini sei finito, non lo sai? Bahu!”. “Già ora non mi sento affatto bene”, rispose il pupazzo di neve. Per tutto il giorno il pupazzo rimase a guardare la finestra: alla luce del tramonto la stanza sembrò diventare ancora più accogliente! La stufa, emanava un bagliore dolcissimo, più dolce di quello della luna, e anche di quello del sole. Se qualcuno apriva lo sportello, ne usciva una fiammella e una di quelle fiamme sembrò penetrare proprio il petto del pupazzo di neve. “Non resisto”, diceva lui. “Com’è carina, quando mette fuori la lingua”. Intanto i giorni passavano e il pupazzo di neve era sempre più triste perché gli mancava la stufa, ma il tempo stava cambiando e ben presto arrivò il vento tiepido che cominciò a sciogliere la neve e, dopo qualche giorno, il pupazzo crollò e al suo posto restò qualcosa che sembrava un manico di scopa dritto nell’aria. I bambini lo avevano usato per farlo reggere meglio. “Adesso capisco cos’era la sua nostalgia!”, disse il cane, “quel pupazzo aveva in corpo uno spazzolone per stufe! Ecco cos’era che lo turbava tanto! Bahu! Ma ora è tutto finito”. Anche l’inverno ormai era agli sgoccioli e nel frattempo i bambini in giardino cantavano: “Bel mughetto, da bravo, esci fuori, vedi che al salice spuntan già i fiori? Se non è marzo, qui è già primavera. Senti gli uccelli cantare alla sera! E insieme a loro io canto: Cucù, Fratello Sole, vien fuori anche tu!”. E al povero pupazzo di neve, chi ci pensava più?
Buone feste a tutti! Se amate il Natale, le feste e la letteratura potete anche leggere i seguenti articoli: Aforismi e citazioni sul Natale Aforismi divertenti sul Natale Barzellette sul Natale Aforismi di C.W. Brown sul Natale Pensieri e riflessioni sul Natale Numeri sul Natale Odio il natale (Umorismo) A Christmas Carol by Charles Dickens Other books by Charles Dickens Fairy tales and other stories by Hans Christian Andersen Best Christmas songs videos and karaoke Christmas markets in England Christmas markets in America Christmas markets in Italy and Germany Christmas quotes 60 great Christmas quotes Christmas tree origin and quotes Christmas jokes Christmas cracker jokes Funny Christmas Stories Amusing Christmas stories Christmas food Christmas thoughts Christmas story Christmas in Italy Christmas holidays Christmas songs Christmas poems An Essay on Christmas by Chesterton Read the full article
#Andersen#anima#Aristotele#bambini#Brown#caldo#Christian#favole#fiabe#freddo#Hans#inverno#libertà#metafora#morte#natale#neve#pupazzo#sole#spirito#stagioni#vento#vita
0 notes
Text
❤°•.🧡.•° Size Matters: Mignolina Colorado Mafia & Just the Right Size Colorado Mafia °•.❤.•°🧡
From Book 1: Maria Pollicina wished for a child for many years. Out of desperation, she tried artificial insemination. At long last Maria had a baby girl whom she named Tommelise.
Francesco was fifteen when Maria came to work for his family. She was a great maid for him. Sometimes Maria brought her young daughter Tommelise with her. He is five years older than Tommelise and watched her blossom into a beautiful young woman.
Tommelise starts working as a bartender at the young age of twenty-two. One cold autumn night, her car wouldn’t start after her shift. One of her regulars Mrs. Tudse, who looked like a toad, offered her a ride home. But Tommelise never makes it home.
She is kidnapped by one family after another—each person wanting something out of her. From being a slave to wanting a marriage, Tommelise cannot get away to return to her mother and the life she was taken from.
Out of Desperation to get Tommelise back, Maria goes to Francesco Mignolina, the man who she works for help. Furious to learn that Tommelise is missing, Francesco sends Efron Fugl to search for her. Efron delivers the bad news that Tommelise is to be married to Bayard Muldvarp.
Since his father is pressuring him to marry and take over the family Francisco decides he needs to act fast. He wants Tommelise to be his wife, not someone else’s. He needs to stop Bayard Muldvarp from marrying Tommelise, and he will start a war if he has to.
Size Matters
Mignolina Colorado Mafia Fabled Wars A Dark Mafia Romance
Bleeding Souls Saved By Love! A Fable Retelling of Thumbelina-
https://books2read.com/u/4D6V8g
Just the Right Size
Mignolina Colorado Mafia A Dark Mafia Romance Bleeding Souls Saved By Love! A Fable Retelling of Tom Thumb -
https://books2read.com/u/38VjPL
#KRHall #mafia #fiction #goodreads #romancebooks #ContemporyRomance #ContemporaryRomanceReads #AdultRomance #BookCommunity #Bibliophile #BookLover #BookAlicious #UnPutDownable #BooksBooksBooks #ilovereading #readthis #bookaholics #allthebooks #readersgonnaread #whattoread #bookish #BooksOfInstagram #BooksOfIG #readersofinstagram
0 notes
Text
youtube
POLLICINA - fiaba per i bambini di H. C. Andersen
Le fiabe fanno bene, le fiabe sono belle per tutti bambini..
questa fiaba può essere utile in viaggio, in macchina,oppure tutte le volte che vuoi ascoltare le fiabe di una volta che ci fanno sognare... @nataliaplop @nellysalinas @getapassat @vioricaCocos @pierluisa
1 note
·
View note
Photo
#thumbelina 🦋 #weddingdress ♥️ #pollicina #cosplay #arduino #led #wings #wedding #thumbelinacosplay #handmade #costume
#costume#weddingdress#wedding#thumbelina#thumbelinacosplay#led#wings#cosplay#handmade#arduino#pollicina
1 note
·
View note