#Pino Gelato

[chefkevinashton]

Destination Orléans

[youroselion]

... 00:32

1. Pino D'Angio - Ma Quale Idea 2. Adriano Celentano - Susanna  3. Raffaella Carrà - Tanti Auguri 4. Toto Cutugno - Serenato 5. Pupo - Gelato Al Cioccolato

[bicheco]

Io chi sono??

Devo sapere..illuminami!

Giardinetti. Pino ha 7 anni e si dondola sull'altalena. In lontananza un tipo suona la chitarra chiedendo la carità. "Mamma mamma, mi dai mille lire li voglio dare a quel mendicante!". La mamma di Pino sorride e dà i soldi al bambino. Pino si avvicina al mendicante che però proprio in quel momento sbaglia a modulare: Pino con quei soldi ci comprerà un gelato. La mamma non lo saprà mai.

Per la cronaca: quel mendicante era il padre di Damiano dei Maneskin.

[lestreghedifenix]

🌼🌹🌺Beltane,🌷🌱🌹

🌸💮🌼Calendimaggio, 🌼🏵️🌸

🌾🌸🌱Grande Sabba d'Estate, 🌻💐🌿

💐🍀🌼Festa di Morrigan, 🌸🌿🏵️

🍃🌺🏵️Festa di Cerere.🌾🌺🌱

🍃🌹🥀🌺🌷01-04 Maggio 🌾🌸🌱🌷🌿🌼

🔥Elementi: Fuoco

🦎Spiriti: Fate e Salamandre

🐂Segno zodiacale: Toro

🪵🌾🌺💐Simboli: Pali di maggio, corone di fiori, falò, .

Animali: 🐈‍⬛Gatto, 🦢cigno, 🕊️🕊️colomba, 🐮mucca,🐝 ape, 🌱cavallo

🧚🧝🧙Dee:Artemide, Diana, Afrodite, Cerridwen e tutte le Dee fanciulle.

🧞🧝🧙Dei: Pan, Cernunnos, Eros, Belanu

Colori:🔴 Rosso, ⚪Bianco, 🟣Rosa e🟢 Verde

Cibi tradizionali: Insalate, Frutti rossi, maiale e manzo, vino, idromele, farina d'avena o torte d'orzo. I cibi tradizionali sono anche i latticini e piatti come la crema di calendula ed il gelato alla vaniglia.

Erbe: 🌱Pino, Biancospino,🌿 Rosmarino, 🍃Incenso, 🌳Mandorlo,🌿 Angelica, Calendula, Lillà, Campanula, 🌼Margherite, Sambuco

Incenso: 🌸Lillà, 🌲Pino, 🌹Rosa

Cristalli e Pietre: 💎💍Smeraldo, Quarzo Rosa, Corniola, Zaffiro, Crisopasio, Giada, Pietra di Luna

Rituali: Tutti quelli che coinvolgono la 🔮divinazione, ♥️l'amore,🩸 la sensibilità,🪬 la spiritualità, 🫂l'apertura verso gli altri e la 🫄fertilità

Strumenti:🔔 Campana, Coppa, 🗡️Athame

Fonti: web

Crediti a chi di dovere

#lestreghedifenixtarot #lestreghedifenixwitchtcraft #tarotschoolfenix

[thehungrykat1]

One World Deli Opens Biggest Branch in San Juan City

One World Deli opened its latest and biggest branch in San Juan City last August 7, 2023 with a resounding celebration. The event welcomed more than 200 guests who gathered to partake in a night of delectable indulgence and culinary education.

One World Deli San Juan is located at The Corner House, C.M. Recto St., cor. P. Guevarra St. One World Deli is part of PYC Foods Corporation, which is the company behind such food concepts as Pardon My French, One World Butchers, Fleur, and soon-to-open Japanese concept, Tokugawa.

The atmosphere buzzed with excitement as attendees, including San Juan Mayor Francis Zamora, walked into the space marked by various pods, from meats, to seafood, and more. The grand opening, a testament to the deli's commitment to excellence, promised a sneak peek into the remarkable offerings that awaited the eager public. Jun Sy, the man behind One World Deli, kicked off the night with a few words of welcome as guests gathered around the deli floor. 

A highlight of the evening was the unique opportunity to engage with experts from various fields, whose items are available on the deli shelves and counters. Among them were Christian Schmidradner of SeaTrace International, Nicolo Durian of Pedro Farms, chef John Lees of The Tattooed Baker, Jamir Ocampo of Tsaa Laya, Michael Harris Conlin of Henry & Sons, chocolate expert Christian Valdes, Gelato Manila’s Zarah Manikan, One World Deli’s own Ian Santos for wine and Nadine Howell for pasta and pizza, as well as Ana Niguidula and Pia Sy of For Keeps. 

As the evening unfolded, tantalizing aromas wafted through the air, offering a preview of the gourmet treasures that One World Deli San Juan had in store. Those in attendance sampled a selection of meats which were handpicked by meat experts Vicky Lauchengco and chef Migs Gianan.

While at the Seafood Bar, Irish Gallagher oysters and fresh yellowfin tuna from SeaTrace were in abundance. Libations were aplenty at the Top Tipples area, where AWC Philippines poured glasses of their fine wines, while Fever Tree, KMV Cruxland, and Perrier presented a selection of gin and mixers. Asahi, Heineken, and Monkey Eagle also provided cold beers, and Fruit Garden served refreshing fresh juices.

Other partners that showed their support for One World Deli that evening included A Buzz from the Bees, Baken, Burrp, Cux Salt, Happy Brew, Hijo, Pili & Pino, The Tattooed Baker, Tierra de España, and Unang Gisa, amongst so many others.

The opening of their San Juan branch not only marked the expansion of One World Deli but also affirmed its status as a culinary destination that encapsulates good food, innovation, and community. With an unforgettable night of education, entertainment, and epicurean bliss, the event showcased the essence of One World Deli – where passion, flavor, and one’s love for food in all forms converge. Follow One World Deli on Facebook and Instagram: @oneworlddeli.

[lamilanomagazine]

Al via "Trento aperta 2023", tanti appuntamenti tra laboratori, teatro e poesia

Al via "Trento aperta 2023", tanti appuntamenti tra laboratori, teatro e poesia. Si incomincia venerdì 28 luglio alle ore 17 in piazza Cesare Battisti con il laboratorio urbano organizzato da La seggiolina blu in collaborazione con La Cameretta oscura, che proporranno un'officina fotografica per tutte le età su simboli e personaggi delle fiabe. Chi volesse approfittare di un buon gelato per fare merenda, potrà fare affidamento su Thomas di Nella botte piccola. L’ingresso al laboratorio è gratuito con prenotazione obbligatoria, la merenda a pagamento. Il Giardino dei Poeti in via delle Orfane ospiterà nuovamente Inchiostro 23, un coinvolgente dj set in cui a partire dalle ore 18 non mancheranno la musica dal vivo e lo stand dei Vignaioli delle Dolomiti, che offrirà ai partecipanti un'esperienza di degustazione di vini del territorio, mentre per gli amanti della birra la proposta sarà curata da birrifici artigianali locali. Per informazioni, è possibile consultare la pagina facebook dedicata. Per gli appassionati di teatro alle ore 18 andrà in scena alla Villa Salvadori Zanatta di Meano lo spettacolo Le bizzarre storie di Pino e Pina, che divertirà il pubblico con musica dal vivo, acrobazie, comicità e teatro di figura. Alle ore 19, seguirà pastasciutta per tutti con gli Alpini di Meano e Vigo Meano-Cortesano. L'ingresso è gratuito, per informazioni è possibile contattare il Teatro di Meano al numero 0461.511332 o scrivere a info@teatrodimeano.it. L'appuntamento con il palcoscenico torna anche sabato 29 luglio, questa volta alle ore 21 all'arena di Povo in piazza Manci, con Schadenfreude - spettacolo costruito sulla sfiga altrui, che affronta il rapporto degli italiani con la sfortuna. Costo biglietto 5 euro, comprensivo di gelato al termine della rappresentazione. La poesia sarà invece protagonista alla terrazza panoramica di Sardagna, dove a partire dalle ore 18.30 la Pro Loco aspetterà il pubblico con cibo e bevande per proseguire, dalle ore 20, con la gara di poesia orale e performativa con giuria popolare Bellavista Poetry Slam. Per informazioni proloco.sardagna@gmail.com.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article

[poketalefan1993]

GUESS WHO STARTED POSTING HER COOKIE RUN ORIGINAL CHARACTERS ON TWITTER??BDJRBDJDDJDJHSKAKQBWNWPJS-

https://twitter.com/Hold_im_simping/status/1479935928919638017?s=20

[afutanuuntii]

Confezioni di gelato pino al gusto di tè maccha di Uji. • Uji matcha tea flavoured pino ice cream boxes. • 宇治抹茶pinoアイスクリームの箱。 ••• #pino #gelato #morinaga #uji #ujicha #maccha #teverde #tegiapponese #supermercato #icecream #ujitea #ujimatcha #matcha #greentea #japanesetea #matchaicecream #japaneseicecream #supermarket #ピノ #森永 #アイスクリーム #宇治茶 #抹茶 #緑茶 #日本茶 #抹茶アイスクリーム #スーパーマーケット #tè #tea #茶 (presso ハローズ 津高店) https://www.instagram.com/p/CEyvX-xgT3X/?igshid=one57xxk3fjm

[senza-piangere]

ricordo che soffrii per la mancanza di mio padre come se fosse stato un coltello gelato tra le mie costole.

avevo circa 6 anni..

i miei genitori litigavano spesso.

passavo metà della giornata a scuola e poi a casa a studiare.

"casa", quattro mura, una mansarda vecchia che non era neanche nostra, troppo piccola per contenere un armadio mio, troppo piccola per tre persone..

seppur adesso provi a sforzarmi non riesco a trovare ricordi belli in quella casa senza le urla dei miei genitori che sbattevano contro i muri di legno e si ributtavano nella mia pelle.

qualche volta mamma faceva le torte oppure capitava che facessi i biscotti insieme a lei, tornava stanca dal lavoro e il suo sorriso si spegneva sempre di più, giorno dopo giorno..

ricordo anche che nei giorni fortunati, in cui mio padre andava a lavorare, tornava a casa e mi portava due bustine degli amici cucciolotti, figurine che tutte le mie compagne avevano e avevano già riempito l'album perché se lo potevano permettere.

ricordo che avevo un comodino con tutti i miei peluches, alcuni tra questi li conservo ancora e delle volte il profumo mi riporta di nuovo in quella casa, in quell'incubo.

in inverno faceva troppo freddo, le pareti erano ghiacciate e mi consolavo solo tra la chitarra di papà che suonava sulle note di pino daniele, il suo cantante preferito e le urla di mamma perché non le piaceva la musica e a poco a poco stava iniziando ad odiare anche lui.

gli ultimi tempi li ricordo benissimo, ricordo che non si abbracciavano più, mio padre spariva per giornate intere e mia madre aveva sempre quello sguardo spento e sorrisi finti che riservava solo a me.

penso che l'unica ad aver sentito davvero il crack, la rottura del rapporto sia io, seppur la mia tenera età. loro stavano solo cercando di resistere ancora per un po' ma la rottura defininitiva la sentì io ancora prima del loro divorzio.

quando papà tornava speravo sempre che mi portasse le figurine, che poi non mi interessavano così tanto, erano solo coccole che non avevo da tempo dai miei genitori, troppo indaffarati ad urlarsi contro e ad andare a lavorare per arrivare a fine mese, quindi costretti a lasciarmi sempre da nonni e zii e persone di cui non ricordo il volto.

ricordo bene che una sera papà non tornó a casa, e ricordi che rimasi ad aspettarlo nel letto dei miei mentre mia madre piangeva girata dall'altra parte perché non voleva mostrarsi debole davanti a me. ricordo che guardai la porta fino ad addormentarmi nell'attesa che sarebbe arrivato prima o poi, nell'attesa che mi avrebbe riabbracciato.

ricordo che dormii nel suo cuscino, addormentandomi con il suo odore, piangendo.

la mattina dopo svegliandomi, non lo trovai, non c'era alcuna traccia di lui.

le sue cose erano ancora in quella casa, ma di lui nessuna traccia.

"quando torna papà?" chiesi a mia madre ma non ricevetti alcuna risposta.

alla fine la risposta la capii da sola,

non sarebbe tornato più.

le sue cose sparirono subito dopo e io mi sentii un vuoto allo stomaco che non mi fece mai più ritornare la stessa.

a scuola tutti i bambini erano felici e spensierati, ridevano e si divertivano, io invece piangevo perché non c'era nessun papà ad aspettarmi all'uscita e non c'era nessun papà a prepararmi la merenda per la scuola.

ricordo che non lo vidi per mesi, poi finalmente ci vedemmo.

ero così felice di vederlo, ma in lui non trovavo più affetto e via via questa cosa mi scavó un buco sempre più profondo.

dentro di me non avevo più il loro amore che cresceva sempre di più, nei loro occhi vedevo solo colori spenti in cui non riuscivo a scorgere sentimenti positivi, nei loro abbracci distinti e separati non mi sentivo più completa, abbastanza.

la casa che aveva preso, era una casa minuscola fuori città, ricordo che aveva dozzine di scale, un letto enorme e una vasca da bagno inquietante.

ricordo che non volevo stare con lui, volevo ritornare a casa.. avrei voluto che venisse con me,avrei voluto che tutto questo fosse stato solo un bruttissimo incubo, uno scherzo, una finzione. invece no, la me di 6 anni si ritrovó a crescere troppo in fretta e da sola.

mia madre lavorava sempre e io stavo sempre sola a casa, via via il mio cuore iniziò a marcire e inizió a materializzarsi l'odio nei confronti di mio padre che mi aveva abbandonata e mi aveva lasciata sola a fare i conti con me stessa e i miei demoni interiori.

ci vedevamo pochissimo, il giorno del mio compleanno, per natale e a volte anche per pasqua.

ricordo che alle recite della scuola speravo solo che lui venisse a vedermi, imparavo le poesie a memoria e litigai anche per avere più parti nella recita perché volevo la sua ammirazione.

ogni volta che entrava un genitore, speravo sempre che fosse lui, speravo che forse questa volta sarebbe venuto alla mia recita, o alla mia festa di carnevale, ma non veniva mai nessuno, mia madre tra 3 lavori riusciva a venire e mi riservava quel solito sorriso ed era così fiera di me... ma a me non bastava.

speravo fino all'ultimo la sua entrata dalla porta della mia classe elementare, e mi ripetevo che lo avrei perdonato anche per il ritardo, anche se la festa era ormai finita, ci speravo fino all'ultimo.

ma lui non venne mai.

c'erano giorni in cui non ricevetti nessun regalo di natale, o nessun uovo di pasqua o nemmeno una torta di compleanno ma non c'era un giorno in cui non speravo di vederlo.

dormivo al suo posto perché la casa era troppo piccola per ospitare un altro letto e non avevo posto per le mie cose, mi addormentavo fissando la porta, come quel giorno ma puntualmente quando mi risvegliavo, le sue cose non erano tornate al suo posto, non c'era più lui a svegliarmi, e non c'era più il suo profumo in casa.

all'età di 8 anni iniziai ad odiare me stessa e ad odiare lui. avevo bisogno della sua approvazione, quindi studiavo moltissimo, ero diventata la prima della classe solo per farmi dire "brava" al telefono da lui, iniziai ad elemosinare le sue attenzioni.

un giorno mia madre e mia nonna mi portarono da una psicologa per bambini perché a scuola facevo disegni inquietanti con gente morta e sangue sparso ovunque, diedero la colpa al divorzio dei miei, ma nessuno capì che tutto questo creó un solco profondo dentro di me, un vuoto incolmabile e mi fece adottare meccanismi distruttivi e autodistruttivi.

mi disseró che era un trauma e che avevo una forte paura dell'abbandono e delle persone.

ma io continuavo sempre di più a marcire all'interno, finché morii.

avevo pensieri suicidi già all'età di 9 anni e a 11 presi la mia prima lametta e la passai sul braccio cercando di colmare l'immenso vuoto che mi stava divorando.

poi iniziai via via a cadere sempre di più nella malattia.

la malattia si prese tutta la mia spensieratezza, tutta la mie felicità.

passavo giornate intere a camminare, a fare le scale. passavo giornate intere al bagno a vomitare anche l'anima cercando di sentirmi meglio, poi mi sentivo troppo stanca e dormivo tutto il pomeriggio.

passavo giornate intere a scrivere numeri su fogli di calorie, pesi e masse corporee, ad evitare di mangiare e trovare scuse per nascondere i tagli.

chiusi definitivamente il rapporto con mio padre che mi stava deteriorando sempre di più perché mi trattava male e non riusciva a capirmi.

il giorno stesso mi tagliai seriamente e settimane dopo mi ammalai.

iniziai a dimagrire molto ma la cosa mi faceva stare meglio e andava bene così.

ma l'assenza di mio padre mi deteriorava ancora e ancora.

continuai nella mia malattia arrivando a pesare 38 kg e perdere i capelli. i miei occhi si erano spenti e il mio sorriso pure.

mi sentivo in mare aperto con un peso sulle tasche, ero incapace di salire in superficie.

andavo al mare con i polsini sui polsi o decine di elastici che prudevano e facevano male e in estate evitavo di mangiare, l'unica cosa che mangiavo era solo l'anguria oppure una pallina di gelato piccola al limone.

la mia vita si stava distruggendo pezzo per pezzo sempre di più e non trovavo nessun motivo per non accasciarmi a fondo e fissare la superficie dell'acqua come una meta lontana e un'occasione ormai perduta.

la continuerò promesso. 🌙

[francescaaghiani]

Mi sono affacciata alla finestra, il sole picchiava sul terrazzo come in una giornata di Maggio,il cielo non aveva neanche una nuvola, era sereno, un po' come me in quel periodo, trasmetteva una strana felicità e una tranquillità disarmante.

"Un giorno meraviglioso per andare a fare un giro", ho pensato tra me e me, così ho preso la mia macchina fotografica, ho messo il giubbotto e chiesto al nonno di uscire con me.

Era proprio come i vecchi tempi, sembrava quasi di essere tornata all'età di quattro anni.

Ho iniziato a fotografare qualsiasi cosa: le case colorate, i giardini dove andavo da piccola, il mare, il ponte,le anatre nel fiume, le strade.

Ho voluto immortalare tutto ciò che potevo, per tenere ben a mente ciò che stavo guardando, e avere la possibilità di vederlo in qualsiasi momento, anche da lontano.

Al ritorno,oramai giunti davanti al condominio, per puro caso, per istinto o forse per abitudine, non saprei, senza riflettere mi sono girata a guardare questo muretto, e in quel momento ho sentito un tonfo improvviso dentro il petto, il cuore diventare pesante come il piombo e gli occhi bruciare.

Ero ferma proprio lì davanti, mentre mio nonno era già per le scale, -lui è più atletico di me, cammina spedito come un razzo-, impalata con la macchina fotografica tra le mani e un leggero dolore al petto - era malinconia la mia,forse?

È bastato un attimo e i ricordi sono riaffiorati veloci nella mente come il riassunto della puntata precedente di una serie tv.

È solo un muretto, penserete voi, ignari dei bei momenti passati lì col nonno al mio fianco.

Ricordo che ogni giorno non vedevo l'ora di uscire a fare una passeggiata con lui, che alla fine il giro non cambiava mai, ci fermavano un po' ai giardinetti in fondo alla strada: amavo andare sull'altalena e farmi spingere sempre più in alto, mi piaceva dondolare fino a toccare il cielo con la punta dei piedi, questo mi sembrava di fare, quando stringevo forte le catene che tenevano il seggiolino attaccato alla struttura di legno, aspettando la spinta delle grosse e forti mani del nonno.

Lo scivolo era qualcosa di stupendo, non era come quello del mio paese: aveva la passerella barcollante, aveva una corda in verticale per arrampicarsi, ed io ogni volta che provavo ad arrampicarmi rimanevo sempre ferma allo stesso punto, perché imbranata com'ero non riuscivo a salire più su del salto che facevo per salire, così con le mani rosse per aver stretto troppo quella maledetta corda, andavo a comprare al mercatino, il quale non era altro che un piccolo bancone di legno sotto la passerella, dove i bambini vendevano le pigne, le foglie, le pietre e qualsiasi cosa si potesse raccogliere da terra -di non tossico ovviamente-. A dir la verità non mi piaceva molto essere la cliente, ho sempre preferito fare la commessa, dicevo che le pigne, dato che mio nonno si chiama Pino, le conoscevo meglio di tutti, e gli altri bambini - non chiedetemi né come né perché - mi davano ragione, permettendomi di stare dietro il bancone, così bello ai miei occhi. I bidoni della spazzatura mi hanno sempre inquietato un po', erano due: uno a forma di delfino (all'entrata) con la bocca aperta, l'altro a forma di rana (all'uscita) anch'essa con la bocca aperta e due enormi occhi, entrambi i cestini erano più grandi di me e per paura, quando entravamo ed uscivamo dal parco, facevo finta di niente e prendevo la mano del nonno, perché così mi sentivo al sicuro, protetta da tutti.

Dopo andavamo sino alla coop, fermandoci prima a vedere il treno che passava, mi piaceva tanto guardare quel serpente lunghissimo di ferro bianco e verde sfrecciare a tutta velocità. E poi si faceva il giro per tornare a casa,per me era il momento più bello della giornata. Al rientro passavamo sempre nella gelateria sotto casa, - dove ancora oggi prendo lo stesso gusto, il fior di latte- a prendere il mio gelato preferito, ed ogni volta sopra la pallina la gelataia mi metteva una cialda rotonda delle winx o della disney.

Così ci sedevamo su quel muretto, ed io non riuscivo mai a  toccare per terra con i piedi,ma mi piaceva rimanere lì, con a fianco quello che sarebbe stato per sempre l'uomo della mia vita,con il mio gelato in mano,guardando i motorini e le biciclette passare sulla strada,e facendo discorsi lunghi quasi quanto i testi che scrivo. Era il nostro posto: nelle sere d'estate, dopo aver cenato, scendevamo giù a fare la nostra passeggiata, per poi sederci lì,su quel muretto di pietra,uno di fianco all'altra, a parlare, parlare e parlare di qualsiasi cosa ci venisse in mente. Addirittura, una volta mi ricordo che dallo spiazzo dei parcheggi avevamo trovato un carrello del negozio vicino casa loro, lo abbiamo preso e messo sotto il portone, e il giorno dopo lo abbiamo riportato al suo posto, prendendoci l'euro che c'era dentro.

Qualsiasi cosa facessimo, dopo ci fermavamo sempre in quel posto,e prima di tornare a casa, ogni singola volta mi guardava sorridendo, mi dava una pacca sulla coscia dicendo: "anemu in ca" (andiamo in casa).

Finalmente i piedi riuscivo a farli toccare perfettamente a terra, ero quasi alta come il nonno, e riuscivo a stare al passo con la sua camminata,la mano ormai non me la dava più, però,mi prendeva sempre sotto il braccio, per assicurarsi che attraversassi con lui, - e lo fa tutt'ora.-

Ho fotografato il nostro posto, dove ancora oggi, guardando quel muretto, vedo una piccola bimba insieme a suo nonno, seduti lì mentre mangiano un gelato, felici, sorridenti e spensierati.

Sono tornata con i piedi per terra quando ho sentito cadere una goccia sulla mano, e toccandomi il viso ho capito che non era pioggia, erano le mie lacrime, lacrime di nostalgia probabilmente, della nostalgia di una vita che mi manca da morire.

Dopo aver fatto un paio di scatti, essermi asciugata il viso rigato dalle gocce di pianto e fatto un bel respiro profondo, sono tornata saltellando e sorridendo dal nonno, che mi aspettava dal portone, perché anche se non posso riavere ciò che ho perso, so di avere lui, loro al mio fianco, anche se lontani. Così sono tornata a casa, con il cuore combattuto tra una felicità ancora più strana e la tristezza, perché alla fine io vivo così: perennemente in bilico tra due emozioni contrastanti.

Il nostro posto.

31/12/2019

FG.

[hiotisainitaly]

Arrived and Settled!

Hello! It has been quite a process, but I made it into Italy two days ago. When we arrived and after the plane landed, it took us two hours to get to downtown Firenze. I met my roommates, and we moved in. The apartment is small and quaint, but we will get it fixed up in no time (an apartment tour will be coming soon). Yesterday, we had orientation for the program and are getting to know what is to come! I am very excited because it seems like it will be a relaxing change from my normal schooling.

Our program leaders took us on a tour yesterday. We hit all the big landmarks like the Ponte Vecchio, the Duomo, and Palazzo Vecchio. After the tour was finished (at like 3), we finally had something to eat! Our group went to Pino’s Panini which was by far the best panino I have ever had in my life. It was a restaurant geared toward university students. He had all of our pendants on the back wall! After we went there, my roommate and I went to this gelateria recommended by our program leader, and it was the best pistachio gelato I have ever had! It revolutionized the way I think about ice cream and was 2 euros.

After that, we soon went into the evening making sure to stop by the supermarket to grab some food for ourselves. It is called CONAD, and is extremely popular in Italy. The supermercato was amazing. There are quite a few rules about the market like you aren’t supposed to touch the fruit and put it back, and reusable bags are a must! Preservatives also aren’t very popular in Italy, so you aren’t supposed to buy a lot or you will spoil your food. I spent about 40 Euros on my things that will hopefully sustain me for a little while for basic ingredients like butter, flour, etc. Italians go grocery shopping like 3 or 4 times a week as opposed to how we shop which is like once a week. It is something they can just pick up on the way home since it is located in a residential area. Everything is mixed-use housing which is making the urban planner in me really satisfied. The grocery store was chaotic, but it was a really fun first experience.

Today, we went to the Piazza Santa Croce to meet our program leaders. In the piazza, there was a gigantic basilica. The square was a place where kids played, music filled the square, and older couples were taking a stroll. The city is filled with a lot more locals than I remember from our first trip to Italy. The streets are crowded, but it isn’t an absurd amount of people.

Lastly, we made it to the Piazzale Michaelangelo. This is where about 50 or 60 of the students participated in the hike to reach the top of the best view in Florence. After taking an extremely long way to reach the Piazzale, we discovered a bit of some countryside. We didn’t have to go up a bazillion steps like the first time we went to the Piazzale. We also saw the house of Tchaikovsky (the guy who wrote Swan Lake and The Nutcracker), the house of Galileo Galilei (the astronomer), and the place where Caterina de' Medici married the King of France.

Learning Italian keeps getting easier the more that I hear it. I am doing really well with foods and figuring out different words using context clues and Spanish. Hopefully, my Italian class will really enhance my learning of the Italian language. I am planning on labeling everything in my apartment in Italian so I can learn some different words to enhance my learning. I have also religiously been listening to Italian music trying to understand words I don’t know and recognizing words I do know.

For now, I will be signing off. My roommates and I are planning on buying some decorations and amenities for our house. School starts tomorrow, but I will write soon to try to help keep everybody informed of my travels.

Fact: Lily’s are the flowers of Italy brought by Caterina de’ Medici for her wedding.

Word of the Day: Macchina- car

[foxpapa]

Anacapri, è tempo di raccolta delle olive

Lo spettacolo dei declivi di Anacapri, l’autunno e la raccolta delle olive, iniziata da qualche giorno nei terreni coltivati dai soci dell’Oro di Capri

Dal Fortino di Pino alla Guardia in zona del Faro fino a Mesola ed Orrico, fino alla Grotta Azzurra, alla Migliera e a Damecuta. Grandi reti e bracci meccanici tra gli alberi, ma anche l’entusiasmo di chi si rimbocca le maniche apprezzando l’isola contadina: a partecipare anche quest’anno, oltre ai soci, i ragazzi delle primarie del Gemito che - armati di rastrello manuale - hanno preso parte alla raccolta, proprio tra gli olivi di recente piantumazione di cui hanno seguito le varie fasi di vita. Sotto gli occhi della dirigente scolastica Rossella Ingenito e di alcuni insegnanti, gli studenti hanno così appreso dagli esperti dell’Oro di Capri i segreti delle pratiche della raccolta e del processo che condurrà le olive al frantoio di Massa Lubrense, da cui sarà estratto il prezioso olio extravergine Oro di Capri. E al termine delle attività, immancabile merenda, rigorosamente sostenibile fatta di pane e olio de L’Oro di Capri. La raccolta continuerà per tutta la prima settimana di ottobre. Tra le attività di questi giorni, anche una degustazione di prodotti tipici, organizzata dal Comune di Anacapri con L’Oro di Capri nell’ambito della Settembrata Anacaprese 2019 presso i Giardini del Centro Paradiso. “Abbiamo previsto una degustazione di prodotti tipici locali a Km 0, tra questi ovviamente l’olio extravergine d’oliva de l’Oro di Capri e il Cioccoro, il gelato realizzato con l’olio di Anacapri – spiega l’assessore al Folklore e alla tutela delle tradizioni, Virginia Amabile - Nella degustazione erano presenti anche le bruschette con le cicerchie locali, le montanare fritte offerte dalle campagnole, la pasta con la zucca del territorio, l’olivoncino, il liquore all’olio ed ovviamente acqua e vino.  L’intento è quello di valorizzare sempre più, attraverso i prodotti di eccellenza della nostra terra, anche la cultura e le tradizioni della nostra comunità”

di PASQUALE RAICALDO

[lowcarbnutrients]

8 Weight Management Strategies This Dietitian Swears By

Most people battle with their weight at one factor or one more, even nutrition professionals. Achieving sustainable weight-loss isn't easy, or else everybody would rest at their most comfy weight. Many of the time, we look to quick fixes- diets that leave us feeling robbed and limited - that might work short-term however eventually lead to disappointment and also defeat, as well as a growing hill of metabolic as well as weight issues.

A Dietitian's 'Tricks' To Post-Partum Weight Loss

It wasn't till after I had actually finished my basic nourishment degree and also started my personal nutrition counseling technique that I recognized the tricks to lasting weight loss and refined my very own partnership with food. As a matter of fact, it ends up that achieving as well as maintaining my healthiest weight boiled down to trusting my body and enabling myself to consume foods that I loved (insane, I know). It's essential to keep in mind that various methods function for different individuals, so what help me may not function the very same for you. As Dr. Yoni Freedhoff states in his book 'The Diet regimen Deal With' (which I recommend as a great source) over 90% of diet plans finish in failure, so it could be worth attempting something new if you've skilled failing in the past.

Here are eight lasting weight administration approaches that I live by:

There's no such thing as 'falling off the wagon'

So much of why diets don't work is due to the fact that people beat themselves up for 'stopping working.' When that occurs, they typically step down, then prepare to 'begin fresh' later. This or absolutely nothing way of thinking frequently translates into weight gain and guilt as well as places you right back on the diet programs rollercoaster. The key to not falling off the wagon is two-fold: To start with, make the wagon really difficult to drop off. In various other words, your goals should be sensible and also not feel also limiting. On the various other hand, if you do 'drop off,' leap right back on at the next dish or treat. Genuine life isn't best, as well as neither is real eating. It's when the towel is included and undesirable indulging brings on for days, weeks, or months that weight gain takes place.

25 Needs To Be A Healthy and balanced Mom

I don't consume something even if it's healthy

It's essential to consume foods you take pleasure in and also not force on your own to consume something for health and wellness (or absence of calories, carbohydrates or fat). Otherwise, you'll feel as though you're on a diet plan. Also though broccoli is nourishing and also healthy and balanced, I'm not a big follower of it, specifically when it's raw. Instead, I pick eco-friendly vegetables I appreciate such as arugula, bok choy, brussel sprouts or asparagus -veggies I love to deal with in the kitchen and love to eat. I understand fat free yogurt has less calories, however I still consume 2% because it pleases me more (and tastes a lot much better). There are no rules that you need to eat salad at every dish to drop weight (sauteed or grilled veggies are equally as healthful!), or that you must pick entire wheat pasta over white pasta (for the record, I constantly pick white). It's more important you like exactly what you consume as well as you attempt your best to accomplish balance in an enjoyable method.

I put my fork down

In order to experience 'comfortable volume,' you should reduce down at mealtimes (which could be difficult if you're made use of to hurrying via). A lot of us power with meals as well as snacks since we're nervous to get to our following task, so we either don't consume sufficient (which increases the chances of overeating later) or consume too much (as well as really feel guilty after that). At dishes I've created the behavior of consciously placing my fork down between each bite, eating my food and also savouring it. I no longer hurry with my dishes (particularly when I'm eating out) as well as often leave a few attacks on my plate (if not even more) because I provide myself the possibility to really feel comfortably complete before my plate is clean (which is when most individuals stop).

I'm a picky eater

When it concerns sugary foods sweet, donuts, cake, or gelato, I might take them or leave them (which suggests that I generally leave them-- they're not worth it). Chocolate on the various other hand, I can't live without. This is why I include it daily (as well as don't really feel guilty about it). Rather than eating a sweet treat even if it's there, or even if you see it, be fussy with your indulgences. Determine which treats will certainly bring you one of the most satisfaction, and also don't waste your time or calories on the mediocre ones.

I don't rely on my will power

Many people condemn themselves (and absence of will certainly power) for not staying with their diet. Darya Pino Rose, PhD, author of the book 'Foodist' (which I very advise for any person wanting to get to a healthy and balanced weight) writes on her blog 'Summer Tomato,' that perseverance doesn't have an on/off button. In various other words, we (no issue who we are) can't depend on our will certainly power to obtain us via times of restriction. This is why diets don't work. Every time you deny yourself of a certain food (this might happen numerous times a day) you drain your determination little by little till you experience what Darya calls the 'what the hell effect,' where you over-indulge as well as throw your diet gone for a specific amount of time. This can reverse days of restrictive eating as well as create unhealthy routines long-term. As opposed to counting on my will certainly power to maintain my eating in control, I regulate my setting in your home so that alluring treats aren't easily accessible all of the time (they appear on unique events or every now and then for fun), otherwise, I would mindlessly consume much like anyone else. I also offer myself consent to consume all foods, that makes it less complicated to state no, unless it is 100% worth it.

Restriction (and/or continuous direct exposure to alluring foods)-- > perseverance drain-- > over-indulgence-- > shame.

Protein appears in each meal and snack

Protein-rich foods such as meat, chicken, fish, beans, lentils, eggs, and dairy items are not just nutrient-dense, however likewise satisfying. This clarifies why you may be fuller longer if you have eggs for breakfast as opposed to morning meal cereal. Including healthy protein in every dish and treat assists to load you up, avoiding over-eating (and also excess calorie usage) throughout - as well as after - a dish. Try to load concerning 1/4 -1/ 3 of your plate with protein-rich foods at meals and attempt to always include some protein if you have snacks in between.

I trust my gut

Although it's taken years of practice, I'm currently able to overlook exterior hints to consume (essentially) and also focus on my interior consuming signs (exactly how physically hungry or complete I am). Evelyn Tribole, RD as well as Elyse Resch, RD created this phenomenom 'Instinctive Eating' (one more publication that I very advise). I trust my interior cravings scale, indicating that I eat when I really feel refined hunger and I stop when I'm comfortably full. This takes time and method, as well as suggests paying even more interest to my body and also creating some brand-new routines such as consuming gradually, identifying the see-food syndrome, and also not stressing over exactly what other individuals think or do when it pertains to food. Which brings me to my following point ...

I'm not fretted about annoying people

When it comes to my consuming, I don't care what other individuals believe. If I'm supplied a treat at a dinner celebration that I understand I won't love, I often pleasantly turn it down. If I don't love something that I've been served, I don't surface it to be polite. I don't stress over being judged, throwing away food (it could constantly be evacuated) or injuring sensations, due to the fact that inevitably, I'm in fee of just what goes into my body as well as care sufficient concerning it that I'm not ready to allow external signs (or various other people, even if they are family) take control of. As well as quite truthfully, lots of people don't care and also are not upset in the least.

When you've grown familiar with following diet plans and also corresponding weight management with restriction, it's testing to believe past those terms and also offer on your own permission to consume foods that you like as well as trust your body. With some technique as well as terrific sources (look into those books that I pointed out over), you can attain long-term weight management without deprivation.

Please don't hesitate to have a look at my Facebook page, where I post daily nourishment and health ideas, write-ups and resources for adults and also kids.

[emneesaway]

Firenze (02/04-06)

This past weekend, I went to Florence with my roommates and a couple other friends- a total of 10 people. It was a nice distraction because Baba left Saturday morning, so I wasn't thinking so much as I was admiring the buildings around me.

Friday-

The bus took 4 hours, so we got to the hostel around 10pm. Tired and hungry, we met up with the rest of the group and went to dinner at an Italian restaurant that was-wait for it- packed with ONLY Americans. It was like being back in Chicago during homecoming weekend. It took over 2 hours to get and eat dinner. Afterwards, some of us went to get gelato while the rest went out drinking. Unfortunately, every gelato place was closed as it was 1 am, so we went back to the hostel and went to bed.

Saturday-

We all woke up around 9:30-10 (pretty decent time based on how late we went to bed). Florence has their own Duomo, which in my opinion is so much more beautiful than in Milan. All 10 of us ate breakfast at a nice cafe right by the duomo. While it was probably my most expensive breakfast, IT WAS AMAZING...SO WORTH IT!! The hot chocolate was thick and delicious. I also got a brioche with honey and pecans. We spent a good hour and a half at the restaurant talking and eating.

After that, we went to a leather goods flea market. Florence is known for its leather. I didn't realize how much leather they sell until after going through the market. There were jackets, purses, wallets, belts, glasses cases, scarves, etc. I bought a small brown crossbody.

We ended up splitting into 2 groups for the rest of the day. Aleyna, Julia, Johnny, Kendall, Madalynn, and I walked back to the Duomo to take a look inside and thought about going up either the bell tower or to the terrace of the Duomo. Unfortunately, both were a bit expensive for a bunch of college students.

But it's okay because we went to the Gucci Gardens for only 6 euros. I enjoyed it a lot for my own personal entertainment and for my thesis. This museum reminded me what Gucci is about- being different proudly. In America, Gucci has become a poor person's brand; everyone has it which made it basic. But here, in Florence, I was reminded that to have a Gucci means that you are different from everyone else and that makes you, you. They showed that through how they used the mannequins, what clothes they displayed, the models they used for advertisement. They portrayed beauty and acceptance differently than the US. At home, the new beautiful is about skin color, size, hair type, sexual orientation. From what I've seen so far, beauty in Italy includes not having a perfect smile, having bigger eyes, thicker eyebrows, things that we Americans take for granted at having easy access to changing. So far, I have yet to find a dentist or a salon that does more than hair and nail care. There aren't even that many gyms here, which brings me to another point. There's no advertisement for body size/shape inclusivity here because there's no need for it. Everyone is the same size because of their active lifestyle. Gucci Gardens helped me gain true insight into the beauty industry in Europe.

Anyway, going back to Florence, by the time we left the museum, it was now around 4:30-5pm and we were hungry. Kendall found a sandwich place a few minutes walk from where we were. Again, IT WAS SO GOOD! The place was called Pino's, it's owned by a super nice family. One of the non-family workers told us that the owner of the most famous panini place in Florence used to work at Pino's before opening up his own business. Afterwards, we went walking for a bit then found a gelato place by a shopping district. The place was pretty cute and the gelato was pretty good! That was end of the day because afterwards, we went back to the hostel and got dinner at a better restaurant. 

Sunday-

Our hostel required us to check out by 10am, we all got up at 9:30 so it was rush rush get ready and repack. Since we were sleeping in 2 rooms, the half that slept in the other room were already ready and left to eat breakfast at the same café as the previous day. The rest of us walked around for a bit until we came to a small cute café. Again, I had a hot chocolate and pistachio croissant, which wasn’t as delicious as the Duomo café but still yummy.

Johnny met up with us at there and we walked around the city. Through pretty alleyways, over hills, and over a bridge that had a view of the river, the mountains, and the city. It was beautiful. We took a bunch of pictures and stood for a while enjoying the view. There was a couple rowing an urg (long boat) under the bridge. 

We kept walking to the other side of Florence and ended up at Piazza del Michelangelo. At first, it was an uphill climb with long rocky stairs. It was a climb. Luckily, there was a balcony/landing where we stopped for a bit to enjoy the view at that point. After catching our breath, we continued up the stairs. They became narrower and steeper, but it didn’t last as long as the first set. We got to the top and the view was astonishing! I could see all of Florence spread out in front of me from the grassy hills to past the Duomo. I could see the river splitting the city. This was so much better than paying to go up the Duomo or bell tower. This was completely free and had a complete view right in one spot. We sat on the steps facing the city and people watched for a bit. There were 2 architecture students from Rome sketching out the view from their vantage point. There was also a man playing slow dance music on his trumpet. It was a perfect afternoon; the breeze was nice and the sky was a clear blue. That was the highlight of the day. 

We left for our bus around 3:30 and got home around 10pm. We were all exhausted and fell asleep immediately. Overall, I loved Florence. It was peaceful and happy compared to the hustle of Milan. 

[linguisticagenerale]

L’interpretante d’identificazione fonologico, sintattico e semantico

In base a quanto abbiamo detto, possiamo dunque distinguere tre interpretanti d’identificazione del segno verbale:

– a) quello che permette il riconoscimento di un segno verbale nella sua configurazione fonemica e grafemica;

– b) quello che lo identifica nel suo contenuto semantico;

– c) quello che ne individua la conformazione morfologica e sintattica.

ESEMPI: Vi sono interpretanti d’identificazione di un segno verbale dal punto di vista fonologico che invece non lo sono dal punto di vista del contenuto, sul piano semantico: “banco”, nel senso di suppellettile scolastica, rispetto a “banco” nel senso di ufficio di credito.

Viceversa, si possono avere interpretanti d’identificazione di un segno verbale dal punto di vista del contenuto, cioè sul piano semantico, che invece non lo sono dal punto di vista fonologico, per esempio “tacchino” rispetto a “dindio”, o “albero del genere delle conifere”, rispetto a “pino”.

Vi sono interpretanti d’identificazione di un segno verbale sul piano della configurazione sintattica che invece non lo sono dal punto di vista fonologico e da quello contenutistico semantico (semantico in senso stretto): per esempio, “Antonio legge un libro” rispetto a “Maria prende un gelato”.

Vi sono interpretanti d’identificazione di un segno verbale dal punto di vista fonologico e della struttura sintattica che invece non lo sono dal punto di vista del contenuto (a livello semantico in senso stretto): per esempio, “La paura dei nemici è grande” (nel senso di “I nemici incutono paura”) rispetto a “La paura dei nemici è grande”, nel senso di “I nemici hanno paura”.

Vi sono interpretanti d’identificazione di un segno verbale dal punto di vista contenutistico (semantico in senso stretto) che invece non lo sono dal punto di vista sintattico e fonologico: per esempio, “Antonio ama Maria” rispetto a “Maria è amata da Antonio”.

Quando l’interpretante d’identificazione di una parola o di una frase dal punto di vista fonemico (o grafemico) non lo è dal punto di vista del contenuto semantico, per cui non basta identificare la parola o la frase fonologicamente (o grafologicamente) per identificarne anche il contenuto semantico, la parola e la frase risultano ambigue. La giusta interpretazione della forma fonologica (o grafologica) non garantisce la giusta interpretazione del contenuto semantico. Analogamente una frase è ambigua quando l’interpretante di una frase sul piano della struttura sintattica non lo è anche su quello del contenuto semantico, e dunque la giusta interpretazione della forma sintattica di una frase non ne garantisce la giusta interpretazione del contenuto semantico.

[don-vito-sottocultura]

26 anni fa, 20 dicembre 1994 nasceva GRAZIE A CHI #GRAZIEaChi... Sarebbe giunta in radio negozi e TV il 27 giugno 1995,in pochi mesi è in vetta alle classifiche di tutta Italia e di vendite, fa incetta di premi.... Uno mattina estate 95 Rai 1, rapper più veloce d'Italia, gelato al limone 1995, Rai uno migliore canzone di esordio, 30 ore per la vita (96) prima classificata cantanti solisti, patrocinata da Gino paoli, canale 5 e rete 4, (presentato in Mediaset da red Ronnie Gino paoli l. Cuccarini m. Columbro, festival contro la guerra in bosnia Rai 2, migliore canzone per impegno sociale, (in RAI lo hanno presentato m. Giletti b. boccoli m. pani m. T. Ruta a don vito) l'altro festival di don mazzi, prima classificata 1995 telemontecarlo, le stelle del mediterraneo 1995 prima classificata, migliore canzone d'autore, (su Tmc presentato da don mazzi, milly carlucci e Gianfranco d'angelo, a don vito) un volto per fotomodella, odeon tv 1996, canzone patrocinante la vincitrice del concorso, presentato da sebastiano somma Liliana de Curtis Rocky Roberts e Carmen di Pietro, a don vito, articoli giornale : topolino 1995,anna 1995,il Messaggero 1995,la stampa 1995,corriere della sera 1996,la repubblica 1996,grazia 1996, sull'album intero Fuori Uno... Per tutti coloro che hanno spinto quella canzone in radio ringrazio Dio, grazie a Anna pettinelli, Paoletta, Rosaria renna, a Amedeo minghi a Edoardo bennato a franco battiato a Roberto vecchioni, grazie a dhamm, Leo verde, Charlie, Paul castellarin e la mia band, le mie gang di writers e hip hop su tutta la terra, un grazie speciale a pino mango sigma Tibet il signor rossi l'amico pelu', giancluca grugnani e tutti gli altri che non cito perché sarebbero davvero troppi, ma sopratutto GRAZIE ANCHE A VOI.... #GRAZIEANCHEAVOI #grazieancheame. (presso Don Vito's Cats Bar Home) https://www.instagram.com/p/CXsEFlzol0x/?utm_medium=tumblr