#Pietro Bartolo
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Lei si chiama Kebrat, lui Pietro.
Lei è la ragazza che, nell’ottobre di sette anni fa, è arrivata sul molo di Lampedusa, dopo un naufragio, senza polso, senza battito, già dentro un sacco con la cerniera chiusa.
Lui è l’uomo, il medico, venuto solo per constatarne il decesso, che in quel sacco ha trovato una donna attaccata disperatamente alla vita con l’ultimo fiato che aveva ancora in corpo.
Poi la corsa disperata in ambulanza, l’ambulatorio, il primo soccorso, il viaggio in elicottero verso il reparto di rianimazione più vicino. Infine la notizia: Kebrat è viva. Ancora viva.
Ripresa per i capelli da un uomo che non crede nei miracoli ma nel potere straordinario dell’umanità.
Oggi si sono ritrovati di nuovo vicini a Bruxelles, Kebrat e Pietro Bartolo, nel frattempo diventato europarlamentare, con gli occhi lucidi.
La ragazza che non voleva morire e l’uomo che le ha salvato la vita.
Semplicemente un uomo e una donna.
Quanta straziante, meravigliosa, bellezza in questi occhi.
Lorenzo Tosa
#solocosebelle#storie#storytelling#la vita è bella#brividi#frasi forza#amarsi#tumblr#coraggio#resilienza#forza e coraggio#frasi tumblr#storie incredibili#ikigai#vita#vivere
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Sono all'Aeroporto di Palermo, in viaggio verso Bruxelles. Ho lasciato Lampedusa dove negli ultimi giorni si sono susseguiti arrivi su arrivi di migranti e dove qualcuno ha appeso volantini e lenzuoli con scritte "Non è stato il #Mediterraneo ad ucciderli ma l'accordo Italia - Tunisia".
C'è una verità propagandata dal governo italiano e una verità degli occhi, quella che chi sta nelle ultime propaggini dell'Europa, al confine Sud ma anche a quello Nord del nostro Paese, conosce bene. Non serve che qualcuno gli racconti cosa succede, lo vede con i propri occhi.
È un continuo arrivare di uomini, donne e bambini, vivi o morti. Non basta lavarsi le mani, affidare a Tunisia o Albania chi cerca disperatamente una nuova possibilità di vita, per governare i fenomeni. Così ci si lava le mani ma ci si sporca la coscienza e questo non smetterò mai di ripeterlo.
Pietro Bartolo
#migranti #Lampedusa
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Come ha votato Favara alle scorse Elezioni Europee dell'8 e 9 giugno 2024? I dati sono peso specifico di ogni partito a Favara?
Come ha votato Favara alle scorse Elezioni Europee dell'8 e 9 giugno 2024? Dei 26.435 elettori (12.688 uomini + 13.747 donne), si sono recati alle urne solo in 8.356 (4.362 uomini + 3.994 donne). Con una bassa affluenza di votanti, pari al 31,61%, anche il voto riportato dai vari partiti potrebbe fornire una verosimile cartina tornasole sul peso di ogni singolo partito a Favara. L'inesistenza di candidati strettamente locali hanno portato diversi elettori a disertare le urne. Una discreta percentuale di chi si è recato pertanto a votare è probabilmente perché interessato a manifestare pubblicamente l'adempimento del proprio dovere, anche verso chi "si aspettava" il voto. I numeri raggiunti potrebbero pertanto essere interpretati come una sorta di peso specifico di ogni partito. Non solo, lo stesso vale soprattutto per i voti di preferenza espressi verso questo o quell'altro candidato (o gruppo di candidati), in relazione alle "correnti" in seno al partito stesso. Cominciamo subito col mettere in ordine i partiti che hanno riportato più voti di lista a Favara in questa elezione europea. LISTA 10 - FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE 3.045 LISTA 3 - FRATELLI D'ITALIA 1.200 LISTA 2 - MOVIMENTO 5 STELLE 1.008 LISTA 4 - PARTITO DEMOCRATICO 938 LISTA 5 - LEGA SALVINI PREMIER 840 LISTA 11 - ALTERNATIVA POPOLARE 706 LISTA 1 - ALLEANZA VERDI E SINISTRA 257 LISTA 8 - LIBERTA' 224 LISTA 6 - STATI UNITI D'EUROPA 134 LISTA 9 - PACE TERRA DIGNITA' 108 LISTA 7 - AZIONE - SIAMO EUROPEI 54 Primo partito a Favara con 3.045 voti risulta Forza Italia - Noi Moderati - PPE (sostenuto dalla Democrazia Cristiana di Cuffaro). Poi segue FdI (partito della Premier Giorgia Meloni) con 1.200. Al terzo posto si piazza il M5S che riporta 1.008 voti. Al quarto posto, con 938 voti il Partito Democratico, segue quindi la Lega di Salvini Premier con 840. Alternativa Popolare ne riporta 706. Con circa 500 di stacco, esattamente con 257 voti il 7° partito a Favara si piazza Alleanza Verdi e Sinistra, segue Libertà di voti ne riporta 224. Poi Stati Uniti d'Europa con 134, Pace Terrà Dignità con 108. Ultimo partito a Favara è Azione - Siamo Europei con 54 voti di preferenza. Ecco i voti riportati da ogni singolo candidato alle Elezioni Europee LISTA 1 - ALLEANZA VERDI E SINISTRA Leoluca ORLANDO 79 Ilaria SALIS 111 Domenico LUCANO 59 Cinzia DATO 12 Emanuele BARBARA 3 Giuliana FIERTLER 2 Francesco MUSCAU - Stefania PAGLIAZZO 29 LISTA 2 - MOVIMENTO 5 STELLE Giuseppe ANTOCI 175 Cinzia PILO 48 Patrizio CINQUE 96 Antonella DI PRIMA 104 Virginia FARRUGGIA 77 Matteo PORCU 17 Antonino RANDAZZO 102 Matilde MONTAUDO 22 LISTA 3 - FRATELLI D'ITALIA Giorgia MELONI 511 Salvatore DEIDDA 14 Elvira AMATA 150 Massimiliano GIAMMUSSO 347 Giuseppe MILAZZO 293 Ruggero B. Italo RAZZA 151 Giuseppa SAVARINO 475 Alessia SCORPO 160 LISTA 4 - PARTITO DEMOCRATICO Elena Ethel SCHLEIN 365 Antonio NICITA 151 Lidia TILOTTA 226 Pietro BARTOLO 146 Angela Maria QUAQUERO 6 Giuseppe LUPO 224 Maria Flavia TIMBRO 17 Giuseppe BELVISI - LISTA 5 - LEGA SALVINI PREMIER Annalisa TARDINO 371 Roberto VANNACCI 95 Esterina BONAFEDE 22 Antonino S.re GERMANA' 64 Michelina LUNESU 50 Francesca REITANO 21 Raffaele STANCANELLI 107 Girolamo TURANO 397 LISTA 6 - STATI UNITI D'EUROPA Rita BERNARDINI 9 Francesco C. CALANNA 4 Fabrizio MICARI 21 Valentina FALLETTA 25 Pietrina PUTZOLU 8 Luca BALLATORE 13 Carola POLITI 1 Matteo RENZI 57 LISTA 7 - AZIONE - SIAMO EUROPEI Carlo CALENDA 19 Sonia ALFANO 4 Gianfranco DAMIANI - Martina BENONI 2 Gianni PALAZZOLO 5 Rosanna COCOMERO 1 Nicola TRUDU - Elena BONETTI 4 LISTA 8 - LIBERTA' Cateno DE LUCA 110 Laura CASTELLI 28 Piera AIELLO 11 Edgardo BANDIERA 3 Giulia FERRO 12 Barbara FIGUS 5 Ismaele LA VARDERA 79 Antonio G. PARRINELLO - LISTA 9 - PACE TERRA DIGNITA' Michele SANTORO 52 Benedetta SABENE 9 Raniero Luigi LA VALLE 4 Federica BACCOLI 4 Ginevra Roberta BOMPIANI 6 Giovanni FRESU 22 Antonino MANTINEO 4 Elisa MONNI - LISTA 10 - FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE Caterina CHINNICI 658 Michele COSSA 354 Maddalena CALIA 62 Massimo DELL'UTRI 994 Marco FALCONE 524 Bernadette Felice GRASSO 800 Margherita LA ROCCA RUVOLO 854 Edmondo TAMAJO 1 LISTA 11 - ALTERNATIVA POPOLARE Stefano BANDECCHI 16 Mattia GATTUSO 3 Alfonso ALAIMO 6 Manuela CIAMBRONE 3 Massimo ROMAGNOLI 53 Valentina VALENTI 3 Read the full article
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Elezioni Europee, Bartolo (Pd) ricorda Michela Murgia
Pietro Bartolo Cagliari. «Oggi Michela Murgia avrebbe compiuto 52 anni e mi piace ricordarla perché è stata e continua ad essere attraverso i suoi scritti e le sue parole, una voce chiara, forte, libera, antifascista, politica nel senso più profondo del termine, schierata sempre dalla parte dei diritti e per la dignità della persona. La sua limpidezza, la sua tenacia manca a tutti noi». Lo ha…
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Dieci anni fa la tragedia di Lampedusa, il 3 ottobre 2013 persero la vita 368 migranti
Il 3 ottobre 2013 morirono 368 persone a Lampedusa, a pochi passi dall’isola dei conigli. Un naufragio che ricordiamo con la giornata della Memoria e dell’Accoglienza. Pietro Bartolo è stato il medico che per 30 anni ha visitato migliaia di migranti, di molti ha potuto solo constatare il decesso: il suo racconto al Tg2. source
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finalmente!
per il post-orientoccidente...
abbiamo anche PIAZZA DEI POPOLI.
Dal 6 al 9 settembre: Andrea Kaemmerle, Pietro Bartolo, Peppe Voltarelli, Lahl-Teatro Clandestino, Saverio Tommasi, Bandabardò.
Piazza Vittorio Emanuele II - Le Muratine.
#orientoccidente2023 #neverendingfestival
Comune di Pontassieve #materialisonori
Biblioteca Comunale Di Pontassieve
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In Europa il pd vota per le armi e dimostra un’eterna pavidità
Ieri mattina al Parlamento europeo il Pd di Elly Schlein ha votato a favore (con le lodevoli eccezioni di Pietro Bartolo e Massimiliano Smeriglio) dell’Asap (Act in support of ammunition production) che aumenta […] (DI TOMASO MONTANARI – ilfattoquotidiano.it) – Ieri mattina al Parlamento europeo il Pd di Elly Schlein ha votato a favore (con le lodevoli eccezioni di Pietro Bartolo e Massimiliano…
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Pesaro: "Caprile Illuminata" dal 25 al 28 maggio a Pesaro2024
Pesaro: "Caprile Illuminata" dal 25 al 28 maggio a Pesaro2024. Sabato 27 e domenica 28 maggio, il Giardino segreto di Villa Caprile - incantevole “dimora di delizie” del Parco San Bartolo - accoglie la terza edizione di ‘Caprile Illuminata’, rassegna di incontri, conferenze, letture e concerti dedicata a temi e personaggi del Sette e Ottocento: un periodo nel quale, com’è noto, Pesaro era già una tra le città culturalmente più “intriganti” della penisola, grazie alla presenza di intellettuali locali di grande valore come Giulio Perticari e Costanza Monti, Antaldo Antaldi, Pietro Petrucci e Francesco Cassi, di artisti come Gioachino Rossini e di straordinari personaggi “di passaggio” come Giacomo Leopardi, Carolina di Brunswick, Casanova e Stendhal. Secoli di grandi rivoluzioni, il XVIII e il XIX, ebbero per protagonisti donne e uomini promotori di cambiamenti sociali e culturali destinati a durare nel tempo: ad essi ed alle loro ri(e)voluzioni è ispirata l’edizione 2023 di Caprile illuminata, proprio per questo un evento in perfetta sintonia con i valori di Pesaro2024 e il suo claim ‘La natura della cultura’. ‘Caprile Illuminata’ è promossa da Comune di Pesaro/Assessorato alla Bellezza, Fondazione Rossini e Istituto d’Istruzione Superiore “A. Cecchi”, in collaborazione con: Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Parco Naturale San Bartolo; e con: Ente Olivieri – Biblioteca e Musei Oliveriani, Casa delle Donne di Pesaro, Percorso Donna APS, Orchestra Olimpia, Le Voci dei Libri APS, Università dell’Età Libera di Pesaro, Garden Club, Liceo Artistico Mengaroni. ‘Caprile Illuminata’ si inserisce nel programma della XIX edizione di ‘Caprile Agrishow. Le radici e le ali’, organizzata dall’I.I.S.“A. Cecchi”. Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti: Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, Giuseppe Paolini presidente della Provincia di Pesaro Urbino, Riccardo Rossini dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘A. Cecchi’, Catia Amati per la Fondazione Rossini, Lucia Ferrati curatrice dell’iniziativa. "Siamo felici di questo ritorno di Caprile Illuminata, una manifestazione che ha molto a che fare con i temi di Pesaro2024, progetto che tra l’altro parte da due riferimenti: uno è Massimo Dolcini con il suo manifesto ‘Il diritto di essere deboli’ realizzato dal grafico nel 1989 per una mostra a Parigi che celebrava la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" e l’altro la figura di Gino Girolomoni che è il punto di partenza del biologico da Isola del Piano" così Daniele Vimini. "Caprile Illuminata ritorna dopo la Pandemia e anticipa perfettamente i valori di Pesaro2024, indagando un periodo preciso in cui la cultura ha segnato in modo forte l’evoluzione del nostro territorio ed è una fortuna riuscire a vivere questo evento proprio nei luoghi dove le cose accaddero all’epoca. Fra l’altro Caprile Illuminata capita nella Settimana della Sostenibilità appena lanciata dal sindaco e questa coincidenza ci fa molto piacere". Per Riccardo Rossini Agrishow 2023 rappresenta una rinascita doppia dopo l’emergenza sanitaria e dopo l’alluvione. "Siamo convinti che Villa Caprile sia un volano di una rete laboriosa di agricoltori che lavorano nel nostro territorio e in quanto tale deve essere luogo di incontro; perché è giusto che ci sia un luogo dove chi si occupa di agricoltura a tutti i livelli si incontri e dialoghi, più che mai in un momento così complesso per i cambiamenti climatici. L’agricoltura tradizionale deve porsi delle domande per trovare soluzioni alternative, migliorare dal punto di vista tecnologico – fra l’altro verrà presentata proprio ad Agrishow una macchina innovativa che fa tante funzioni insieme ed è la prima per la nostra provincia - e per essere in grado di produrre in maniera sostenibile. Caprile Illuminata aggiunge a questi temi anche la cultura". Così Giuseppe Paolini: "Villa Caprile è una scuola stupenda dal punto di vista architettonico ma è anche un luogo dove si formano - insieme alla Scuola Alberghiera – gli ambasciatori del nostro territorio, le persone che portano la nostra terra nelle tavole di tutto il mondo. Una missione ancora più strategia in vista di Pesaro2024". Catia Amati della Fondazione Rossini ha ricordato come il legame della Fondazione con l’agricoltura sia Rossini, le sue proprietà a Budrio: "con Caprile Illuminata ci sarà modo di approfondire questo legame di Rossini con la terra, un rapporto segnato da un interesse concreto ai suoi fondi come testimoniato nelle tante lettere con il padre Giuseppe". Lucia Ferrati ha concluso dicendo che ciò che più connota Caprile Illuminata è questa fusione meravigliosa tra cultura e agricoltura, che non è tipica solo del nostro territorio ma è l’Italia che si rappresenta nel mondo con queste due eccellenze da cui poi ci sono due derivazioni: l’enogastronomia e l’artigianato. "E Caprile diventa l’emblema perfetto di tutto questo perché in un secolo ‘speciale’ – 1750/1850, anni che coincidono fra l’altro con il trionfo di Rossini - questa villa è stata il cuore del cuore di una cultura illuminata mettendo forse le radici di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024 che verrà". La prima giornata di ‘Caprile Illuminata’ sabato 27 maggio è riservata alle figure femminili. Si inizia alle ore 17.30 con l’incontro intitolato ‘Nata libera: Olympe de Gouges, scrittrice e rivoluzionaria’. Tommaso Andruccioli, Chiara Ferri e Beatrice Galli delle Voci dei Libri racconteranno la vita e l’opera di Olympe, drammaturga, pensatrice e autrice della Dichiarazione dei diritti della Donna e della Cittadina. Pioniera dei diritti delle donne lottò, fino alla condanna a morte per ghigliottina, contro le ingiustizie, la schiavitù e i soprusi. A Paola Massaro della Casa delle Donne di Pesaro è invece affidato il compito di analizzare la preziosa eredità lasciataci da questa donna formidabile. Curato dalla Casa delle Donne di Pesaro e dall’associazione Percorso Donna, l’incontro è il primo di una “collana di appuntamenti” intitolati il ‘Filo di Perle. Per le donne che cambiano, storie di donne che hanno fatto la Storia delle donne, dal Settecento ad oggi.’ A seguire, alle 18.45, per il ciclo intitolato ‘Donne per via. Protagoniste della toponomastica cittadina. Le desiderate’ - sempre a cura della Casa delle Donne di Pesaro e dell’associazione Percorso Donna – si parlerà dell’affascinante quanto sconosciuta figura di Antonia Pallerini, mima e danzatrice pesarese, nata nel 1790 e morta nel 1870. “Al sol girar de' rai, tu la forza del dir vinci d'assai” citava una didascalia in calce ad un suo ritratto: a testimonianza della incredibile forza espressiva di questa “diva” dei palcoscenici internazionali del suo tempo, ammirata da Stendhal e massima interprete del ‘coreodramma’, rivoluzione coreutica di Salvatore Viganò. A parlare di Antonia Pallerini e della sua incredibile fortuna sarà la storica della danza Stefania Onesti assieme ai lettori Veronica Mastrogiacomi, Eleonora Rubechi Mensitieri, Luigi Sica e Solidea Vitali Rosati (Le Voci dei Libri). Conclude la prima giornata ‘Ascolti’, un originale concerto-recital realizzato in collaborazione con Casa delle Donne di Pesaro con l’Ensemble d’archi dell’Orchestra Olimpia, diretto da Francesca Perrotta che eseguirà musiche delle compositrici Fanny Mendelssohn, Louise Adolpha Le Beau, Amy Beach, Rebecca Clarke, alternate a brani scritti da Virginia Woolf, Simone De Beauvoir, Carla Lonzi, Luisa Muraro, figure fondamentali del pensiero femminile fra Otto e Novecento, letti da Marilena Alessi, Elena Avanzi, Patrizia Romagnoli e Marcella Tomassoli delle Voci dei Libri. Domenica 28 maggio si apre, alle ore 11, con ‘Storie di alberi’, letture di brani dedicati ai nostri verdi “fratelli” (scritti da Nicoletta Costa, Mickael El Fathi, Roberto Parmeggiani, Roberto Piumini, Gianni Rodari, Bruno Tognolini, Shel Silverstein) affidate alle Piccole Voci dei Libri Greta Ceglia, Giulia Esposto, Lavinia Maria Fossa, Angelo Gualandri e Dalia Marcheggiani; l’evento è inserito nel Simposio Stili di Vita Sostenibili, a cura dell’Assessorato alla Sostenibilità del Comune di Pesaro. Alle 12, con Rossini, armonia di profumi - titolo del libro che sarà presentato dal suo autore, Giuseppe Giovanetti, con le letture di Rosanna Giunti e un brindisi finale con i vini di Caprile, Bacco, Cupido, Cerere e Venere - si svela il sapore rossiniano di questa seconda giornata della rassegna. Alle 17, la storica della musica Maria Chiara Mazzi, con la partecipazione dei lettori Antonio Boiano, Corrado Capparelli, Vittorio Ceccaroli, Luca Cenciarini, Enrico Fossa, Roberto Minuz, Emanuele Savini e Davide Severi (delle Voci dei Libri) darà vita ad un appassionante racconto sulle “disavventure” dell’altro G. Rossini, il musicista Giuseppe Rossini, detto Vivazza, padre di Gioachino: uno dei protagonisti della rivolta giacobina pesarese. E il luogo di questa narrazione è quanto mai pertinente visto che il marchese Francesco Mosca Barzi innalzò, all’epoca, un Albero della Libertà - emblema della Rivoluzione francese - proprio nella sua Villa di Caprile, dove, fra l’altro, fondò l’Accademia Agraria. Al termine della rassegna, alle ore 19, un appuntamento dedicato all’ultimo capolavoro operistico di Rossini: Guglielmo Tell. Simbolo per eccellenza di indipendenza e libertà, l’eroe svizzero è il protagonista dell’opera che segna il definitivo ritiro di Rossini dalla scena teatrale. A parlare di questo capolavoro composto in un periodo di grande cambiamento nella vita del Maestro pesarese, sarà lo storico della musica Marco Beghelli. In scena (grazie alla collaborazione con International Opera Studio di Inga Balabanova) anche Anastasiia Demechenko, soprano, il baritono Ramiro Maturana e Mari Batilashvili al pianoforte, che alterneranno alla narrazione l’esecuzione di brani tratti dallo stesso Guillaume Tell. Gran finale con l’artista Giuliano Del Sorbo che dedicherà alla celebre opera rossiniana un’emozionante performance di pittura dal vivo. Durante i due giorni della rassegna saranno presenti la libreria Il Catalogo di Giovanni Trengia e le borse di Sac Uni Que, pezzi unici in tessuto di Fiorenza Martufi, creati appositamente per Caprile Illuminata 2023. In caso di maltempo, gli eventi si svolgeranno nel Salone degli Affreschi del piano nobile della villa. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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13 dic 2022 12:33
LO SCANDALO QATAR SI ALLARGA: SONO STATI POSTI SOTTO SIGILLO ANCHE GLI UFFICI DELL’ASSISTENTE DELL’EURODEPUTATO DEL PD PIETRO BARTOLO – L’INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA BELGA È UNA BELLA SPUTTANESCION PER IL NOSTRO PAESE: LA MAGGIOR PARTE DEI COINVOLTI È ITALIANA – “LIBERO”: “MENTRE GLI OCCHI DI STRASBURGO E BRUXELLES ERANO TUTTI PUNTATI SUL CENTRODESTRA POSTFASCISTA, NEMICO DEGLI IMMIGRATI, OMOFOBO, ANTI IMMIGRATI, ANTI PNRR, ANTI PATTO DI STABILITÀ E ANTI TUTTO, GLI EURODEPUTATI DEL PD SI RIEMPIVANO TRANQUILLAMENTE LE TASCHE DI TANGENTI PER DIFENDERE IL QATAR…”
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1. QATAR: SIGILLI A PE ANCHE A UFFICIO ASSISTENTE DI BARTOLO
(ANSA) - Gli uffici dell'assistente dell'eurodeputato Pietro Bartolo all'Eurocamera di Strasburgo sono stati posti sotto sigillo, ha constatato l''ANSA. I sigilli sono stati apposti questa mattina, ha confermato una persona del suo staff.
2. LA SINISTRA ITALIANA CI SPUTTANA DI FRONTE ALL’EUROPA
Sandro Iacometti per “Libero quotidiano”
Da una parte c'è lo sgretolamento totale e definitivo, sulla scia di Mafia Capitale e dei casi Mimmo Lucano e Aboubakar Soumahoro, del grande castello di ipocrisia creato dalla sinistra oltre quarant' anni or sono con la famosa "questione morale" di Berlinguer. Una roba che, va detto, per essere vista fin dall'inizio con diffidenza non richiedeva grandi sforzi.
Bastava leggersi non il libro, ma l'ultima pagina della Fattoria degli animali di Orwell per avere le idee chiare: «Le creature volgevano lo sguardo dal maiale all'uomo, e dall'uomo al maiale, e ancora dal maiale all'uomo: ma era già impossibile distinguere l'uno dall'altro». Dove l'uomo era ovviamente lo spietato oppressore e il maiale l'intrepido rivoluzionario.
Ma gli effetti del Qatar gate non si abbatteranno, purtroppo, solo su quel mondo dei buoni e degli onesti a prescindere in cui la corruzione, il mercimonio e lo sfruttamento dei più deboli dietro lo scudo della presunta superiorità morale si sono alimentati e diffusi.
Tra i molti danni collaterali del clamoroso traffico di mazzette finito nel mirino della giustizia belga tra lobbisti e parlamentari europei di area socialista, molti dei quali legati a doppio filo al nostro Pd (e ai suoi cespugli) sta iniziando a materializzarsi anche quello di una colossale colata di fango sull'intero Paese.
Per carità, con il passar delle ore si moltiplicano gli appelli a circoscrivere l'accaduto alle persone coinvolte, per evitare che il discredito si allarghi a macchio d'olio. Anche la presidente dell'europarlamento Roberto Metsola ha provato, aprendo la plenaria di ieri tra le urla e le proteste, a spiegare che «questo scandalo non è una questione di destra o sinistra, non è questione di nord o sud».
Epperò nei corridoi dell'europarlamento iniziano a circolare con insistenza espressioni come "italian connection" o "italian job". Ad alimentare la convinzione che si sia trattato di «un colpo all'italiana», del resto, ci sono anche le indagini che, allargandosi, vedono sempre più connazionali coinvolti.
LA DIFESA DI TAJANI
Illazioni e accuse sicuramente velate e dette a mezza bocca, ma non così trascurabili. Al punto che ieri sera persino Antonio Tajani ha sentito il bisogno di respingere pubblicamente l'attribuzione geografica ed antropologica della responsabilità dello scandalo.
«L'Italia», ha detto il ministro degli Esteri in un punto stampa al termine del consiglio degli Affari esteri a Bruxelles, «è un grande Paese: se ci sono dei parlamentari o degli assistenti che hanno commesso dei reati, sono questioni che riguardano le singole persone, non il sistema Italia, come non riguardano il sistema Parlamento».
Insomma, la frittata è fatta. Dopo il mandolino, la pizza e la mafia ora gli italiani nel mondo dovranno anche giustificarsi di non andare in giro con borsoni zeppi di banconote ricevute da Paesi arabi per ripulirgli un po' il pedigree in materia di rispetto dei diritti civili e sindacali.
E, per ironia della sorte o, come dicono quelli che parlano bene, per eterogenesi dei fini, a svergognare l'Italia in Europa alla fine ci hanno pensato proprio gli amici di quelli che hanno passato gli ultimi mesi a raccontare che a fare figuracce oltreconfine, mettendo in imbarazzo tutto il Paese, sarebbe stato il nuovo governo.
Le vicende sono troppo recenti per essere dimenticate anche da un popolo con la memoria corta come la nostra. «Questa destra ci porterebbe molto lontano dai valori europei»; «Meloni lavora per sfasciare l'Europa»; «Noi vogliamo un'Italia che conti in Europa». Solo per citare alcune dichiarazioni fatte dal segretario dimissionario del Pd, Enrico Letta, durante la campagna elettorale. Che poi sono le frasi più innocue.
Già, perché tra intellettuali, politici e media di area le accuse che volavano erano ben più pe santi. Comprese quelle sulla imminente demolizione dei diritti civili, a cui alcuni alti esponenti delle istituzioni Ue hanno persi no abboccato, sostenendo che avrebbero vigilato sulle azioni del nuovo governo.
AMICI DEGLI EVASORI
E mentre gli occhi di Strasburgo e Bruxelles erano tutti puntati sul centrodestra postfascista, nemico degli immigrati, omofobo, anti immigrati, anti Pnrr, anti patto di stabilità e anti tutto, gli eurodeputati del Pd si riempivano tranquillamente le tasche di tangenti per difendere il Qatar.
La beffa delle beffe è degli ultimi giorni, con tutte le opposizioni impegnate a descrivere un governo amico degli evasori, dei riciclatori di denaro e di chi gira coi contanti in tasca intenzionato a commettere reati di ogni tipo.
Salvo poi scoprire che il tetto a 5mila euro inserito in manovra non solo è la metà di quello proposto dalla Ue, ma anche infinitamente più basso della quanti tà di contante con cui circolano normalmente i "sinistri" finiti sotto indagine nell'inchiesta sul la Tangentopoli Ue.
Ma non è finita. Della serie il lupo perde il pelo ma non il vi zio, nelle ultime ore i due contendenti per la segreteria del Pd, Elly Schlein e Stefano Bonaccini, hanno fatto a gara a prendere le distanze dallo scandalo Qatar.
«La vicenda è gravissima e ripugnante», ha detto la prima. «Se confermato sarebbe uno scandalo clamoroso», ha detto il secondo. Il sottinteso è che quella ro ba appartiene al vecchio e marcio Pd, non al nuovo che si apprestano a guidare e rifondare. In altre parole, la superiorità morale vale ancora, ma solo per chi li vota.
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Zrobiłem to, co należało: pomagam osobom proszącym o pomoc. Powtarzam: to nie jest możliwość, to obowiązek. Może nie zrobiłem wszystkiego, co powinienem był zrobić, ale mogę uczciwie powiedzieć, że na miarę moich skromnych możliwości zrobiłem to, co do mnie należało. Mam nadzieję, że wszyscy będziemy wywiązywać się ze swoich moralnych obowiązków. Musimy każdego dnia starać się być bardziej ludzkimi ludźmi. (...) Moja prywatna definicja człowieczeństwa mówi, że jest ono głosem pochodzącym z naszego serca. Kiedy je otwieramy, na pierwszy plan wychodzą wartości takie jak braterstwo, miłość, solidarność, gościnność. To działanie zgodne z nimi nadaje sens naszemu życiu, sprawiając, że możemy iść z podniesionym czołem i przekonaniem, że to, co robiliśmy, było słuszne. Może to brzmi górnolotnie, ale wierzę, że tak to działa.
Pietro Bartolo w rozmowie z Eweliną Kaczmarczyk, miesięcznik “ZNAK”, luty 2022 r.
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Elezioni Europee 8-9 giugno 2024. I dati sui voti riportati dalle liste e dai candidati presenti nella Circoscrizione V : ITALIA INSULARE
Elezioni Europee 8-9 giugno 2024. I dati sui voti riportati dalle liste e dai candidati presenti nella Circoscrizione V : ITALIA INSULARE Sezioni + Comunicazioni f. s.: 7.167 / 7.169 Dato aggiornato al: 10/06/2024 - 10:23 Liste Voti % FRATELLI D'ITALIA 420.444 21,25 FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE 402.208 20,33 PARTITO DEMOCRATICO 330.909 16,73 MOVIMENTO 5 STELLE 321.376 16,24 LEGA SALVINI PREMIER 138.354 6,99 ALLEANZA VERDI E SINISTRA 121.494 6,14 LIBERTA' 117.856 5,96 PACE TERRA DIGNITA' 44.183 2,23 STATI UNITI D'EUROPA 42.456 2,15 AZIONE - SIAMO EUROPEI 29.100 1,47 ALTERNATIVA POPOLARE 9.928 0,50 TOTALE LISTE 1.978.308 100 FRATELLI D'ITALIA Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze MELONI GIORGIA DETTA GIORGIA 242.050 MILAZZO GIUSEPPE 65.221 RAZZA RUGGERO BENEDETTO ITALO 61.500 GIAMMUSSO MASSIMILIANO DETTO MASSI, DETTO MUSSO 43.223 DEIDDA SALVATORE DETTO SASSO 29.405 AMATA ELVIRA 24.833 SAVARINO GIUSEPPA DETTA GIUSI 22.680 SCORPO ALESSIA 14.734 FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze TAMAJO EDMONDO DETTO TAMAIO, DETTO DI MAIO, DETTO EDY, DETTO EDI, DETTO EDDY 121.356 FALCONE MARCO 99.953 CHINNICI CATERINA 93.291 DELL'UTRI MASSIMO 69.231 GRASSO BERNARDETTE FELICE 47.445 COSSA MICHELE 36.267 LA ROCCA RUVOLO MARGHERITA DETTA RITA 28.000 CALIA MADDALENA 22.995 PARTITO DEMOCRATICO Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze SCHLEIN ELENA ETHEL DETTA ELLY 84.686 LUPO GIUSEPPE DETTO PEPPINO 49.627 BARTOLO PIETRO 44.384 NICITA ANTONIO 43.407 QUAQUERO ANGELA MARIA 42.338 TILOTTA LIDIA 37.361 TIMBRO MARIA FLAVIA 11.326 BELVISI GIUSEPPE 2.744 MOVIMENTO 5 STELLE Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze ANTOCI GIUSEPPE 64.554 PILO CINZIA 39.494 CINQUE PATRIZIO 30.987 FARRUGGIA VIRGINIA 21.321 PORCU MATTEO 18.417 DI PRIMA ANTONELLA 17.386 MONTAUDO MATILDE DETTA MONTAURO, MONTALDO, MONTALTO 13.304 RANDAZZO ANTONINO 11.332 LEGA SALVINI PREMIER Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze STANCANELLI RAFFAELE 44.162 VANNACCI ROBERTO 35.145 TURANO GIROLAMO DETTO MIMMO 18.620 TARDINO ANNALISA 17.578 GERMANA' ANTONINO SALVATORE 14.002 REITANO FRANCESCA 10.057 BONAFEDE ESTERINA 7.987 LUNESU MICHELINA 6.853 ALLEANZA VERDI E SINISTRA Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze SALIS ILARIA 50.398 LUCANO DOMENICO DETTO MIMMO 25.780 ORLANDO LEOLUCA 18.539 MUSCAU FRANCESCO 9.979 PAGLIAZZO STEFANIA 6.496 BARBARA EMANUELE 3.318 DATO CINZIA 3.271 FIERTLER GIULIANA DETTA FIRTLER, DETTA FITLER 2.723 LIBERTA' Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze DE LUCA CATENO 69.752 CASTELLI LAURA 30.666 LA VARDERA ISMAELE 20.208 FERRO GIULIA 10.956 BANDIERA EDGARDO DETTO EDY 10.747 AIELLO PIERA 3.609 FIGUS BARBARA 3.476 PARRINELLO ANTONIO GIUSEPPE 2.796 PACE TERRA DIGNITA' Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze SANTORO MICHELE 21.047 FRESU GIOVANNI 5.757 SABENE BENEDETTA 3.065 MONNI ELISA 2.504 BACCOLI FEDERICA 2.097 LA VALLE RANIERO LUIGI 1.423 MANTINEO ANTONINO 1.253 BOMPIANI GINEVRA ROBERTA 1.206 STATI UNITI D'EUROPA Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze RENZI MATTEO 15.739 FALLETTA VALENTINA 6.455 MICARI FABRIZIO 4.506 BERNARDINI RITA 3.883 PUTZOLU PIETRINA 2.927 BALLATORE LUCA 2.532 CALANNA FRANCESCO CONCETTO 1.522 POLITI CAROLA 886 AZIONE - SIAMO EUROPEI Sezioni: 7.163 / 7.169 Candidato Preferenze CALENDA CARLO 7.968 ALFANO SONIA 4.903 PALAZZOLO GIANNI DETTO GIANGIACOMO 3.558 TRUDU NICOLA 1.202 BONETTI ELENA 1.199 BENONI MARTINA 1.190 COCOMERO ROSANNA 583 DAMIANI GIANFRANCO 514 ALTERNATIVA POPOLARE Sezioni: 7.162 / 7.169 Candidato Preferenze ROMAGNOLI MASSIMO 4.364 BANDECCHI STEFANO 1.022 ALAIMO ALFONSO 437 GATTUSO MATTIA DETTA TEA 431 VALENTI VALENTINA 346 CIAMBRONE MANUELA 283 Read the full article
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Pietro Bartolo: «Oggi è la festa di tutti gli italiani che si riconoscono nei valori di libertà e democrazia»
Alghero. «La Festa della Repubblica è la festa di tutti gli italiani che si riconoscono nei valori di libertà e democrazia. Questa giornata ci ricorda il nostro passato e ci invita a guardare al futuro. La Costituzione è la carta d’Identità della nostra Repubblica e va protetta ogni giorno contro ogni tentativo di stravolgerne la natura come prova a fare il governo di destra Meloni con…
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Io piango e vomito”…
Il dottor Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, da decenni ormai accoglie i migranti stremati dalla traversata, quelli vivi e quelli morti. Il racconto di quanto ha vissuto nei suoi anni di servizio lo ha fatto una studentessa di Medicina dell’Università di Modena:
“Mi reco molto assonnata al congresso più inflazionato della mia carriera universitaria, conscia che probabilmente mi addormenterò nelle file alte dell’aula magna. Mi siedo, leggo la scaletta, la seconda voce è “sanità pubblica e immigrazione: il diritto fondamentale alla tutela della salute”. Inevitabilmente penso “e che do bali”. Accendo Pokémon Go, che sono sopra una palestra della squadra blu. Mi accingo a conquistarla per i rossi. Comincia a parlare il tale Dottor Pietro Bartolo, che io non so chi sia. Non me ne curo. Ero lì che tentavo di catturare un bulbasaur e sento la sua voce in sottofondo: non parla di epidemiologia, di eziologia, non si concentra sui dati statistici di chissà quale sindrome di lallallà. Parla di persone. Continua a dire “persone come noi”. Decido di ascoltare lui con un orecchio e bulbasaur con l’altro. Bartolo racconta che sta lì, a Lampedusa, ha curato 350mila persone, che c’è una cosa che odia, cioè fare l’ispezione cadaverica. Che molti non hanno più le impronte digitali. E lui deve prelevare dita, coste, orecchie. Lo racconta: “Le donne? Sono tutte state violentate. TUTTE. Arrivano spesso incinte. Quelle che non sono incinte non lo sono non perché non sono state violentate, non lo sono perché i trafficanti hanno somministrato loro in dosi discutibili un cocktail estroprogestinico, così da essere violentate davanti a tutti, per umiliarle. Senza rischi, che le donne incinte sul mercato della prostituzione non fruttano”. Mi perplimo.
A quel punto la studentessa si domanda: “Ma non era un congresso ad argomento clinico? Dove sono le terapie? Perché la voce di un internista non mi sta annoiando con la metanalisi sull’utilizzo della sticazzitina tetrasolfata? Decido di mollare bulbasaur, un secondino, poi torno Bulba, devo capire cosa sta dicendo questo qua. “Su questi barconi gli uomini si mettono tutti sul bordo, come una catena umana, per proteggere le donne, i bambini e gli anziani all’interno, dal freddo e dall’acqua. Sono famiglie. Famiglie come le nostre”. Mostra una foto, vista e rivista, ma lui non è retorico, non è formale. È fuori da ogni schema politically correct, fuori da ogni comfort zone. “Una notte mi hanno chiamato: erano sbarcati due gommoni, dovevo andare a prestare soccorso. Ho visitato tutti, non avevano le malattie che qualcuno dice essere portate qui da loro. Avevano le malattie che potrebbe avere chiunque. Che si curano con terapie banali. Innocue. Alcuni. Altri sono stati scuoiati vivi, per farli diventare bianchi. Questo ragazzo ad esempio”, mostra un’altra foto, tutt’altro che vista e rivista. Un giovane, che avrà avuto 15/16 anni, affettato dal ginocchio alla caviglia. Mi dimentico dei Pokémon. “Lui è sopravvissuto agli esperimenti immondi che gli hanno fatto. Suo fratello, invece, non ce l’ha fatta. Lui è morto per essere stato scuoiato vivo”. Metto il cellulare in tasca. ”Qualcuno mi dice di andare a guardare nella stiva, che non sarà un bello spettacolo. Così scendo, mi sembrava di camminare su dei cuscini. Accendo la torcia del mio telefono e mi trovo questo..”. Mostra un’altra foto. Sembrava una fossa comune. Corpi ammassati come barattoli di uomini senza vita. “Questa foto non è finta. L’ho fatta io. Ma non ve la mostrano nei telegiornali. Sono morti li, di asfissia. Quando li abbiamo puliti ho trovato alcuni di loro con pezzi di legno conficcati nelle mani, con le dita rotte. Cercavano di uscire. Avevano detto loro che siccome erano giovani, forti e agili rispetto agli altri, avrebbero fatto il viaggio nella stiva e poi, con facilità, sarebbero usciti a prendere aria presto. E invece no. Quando l’aria ha cominciato a mancare, hanno provato ad uscire dalla botola sul ponte, ma sono stati spinti giù a calci, a colpi in testa. Sapeste quanti ne ho trovati con fratture del cranio, dei denti. Sono uscito a vomitare e a piangere. Sapeste quanto ho pianto in 28 anni di servizio, voi non potete immaginare”. Ora non c’è nessuno in aula magna che non trattenga il fiato, in silenzio. “Ma ci sono anche cose belle, cose che ti fanno andare avanti. Una ragazza. Era in ipotermia profonda, in arresto cardiocircolatorio. Era morta. Non avevamo niente. Ho cominciato a massaggiarla. Per molto tempo. E all’improvviso l’ho ripresa. Aveva edema, di tutto. È stata ricoverata 40 giorni. Kebrat era il suo nome. È il suo nome. Vive in Svezia. È venuta a trovarmi dopo anni. Era incinta” ci mostra la foto del loro abbraccio”.Di Vivo spiega la preoccupazione di Bartolo: “La gente non capisce. C’è qualcuno che ha parlato di razza pura. Ma la razza pura è soggetta a più malattie. Noi contaminandoci diventiamo più forti, più resistenti. E l’economia? Queste persone, lavorando, hanno portato miliardi nelle casse dell’Europa. E io aggiungo che ci hanno arricchito con tante culture. A Lampedusa abbiamo tutti i cognomi del mondo e viviamo benissimo. Ci sono razze migliori di altre, dicono. Si, rispondo io. Loro sono migliori. Migliori di voi che asserite questo”. Fa partire un video e descrive: “Questo è un parto su una barca. La donna era in condizioni pietose, sdraiata per terra. Ho chiesto ai ragazzi un filo da pesca, per tagliare il cordone. Ma loro giustamente mi hanno risposto “non siamo pescatori”. Mi hanno dato un coltello da cucina. Quella donna non ha detto bau. Mi sono tolto il laccio delle scarpe per chiudere il cordone ombelicale, vedete? Lei mi ringraziava, era nera, nera come il carbone. Suo figlio invece era bianchissimo. Si perché loro sono bianchi quando nascono, poi si inscuriscono dopo una decina di giorni. E che problema c’è, dico io, se nascono bianchi e poi diventano neri? Ha chiamato suo figlio Pietro. Quanti Pietri ci sono in giro!”. Sorridiamo tutti. “Quest’altra donna, invece, è arrivata in condizioni vergognose, era stata violentata, paralizzata dalla vita in giù… Era incinta. Le si erano rotte le acque 48 ore prima. Ma sulla barca non aveva avuto lo spazio per aprire le gambe. Usciva liquido amniotico, verde, grande sofferenza fetale. Con lei una bambina, anche lei violentata, aveva 4 anni. Aveva un rotolo di soldi nascosto nella vagina. E si prendeva cura della sua mamma. Tanto che quando cercavo di mettere le flebo alla mamma lei mi aggrediva. Chissà cosa aveva visto. Le ho dato dei biscotti. Lei non li ha mangiati. Li ha sbriciolati e ci imboccava la mamma. Alla fine le ho dato un giocattolo. Perché ci arrivano una montagna di giocattoli, perché la gente buona c’è. Ma quella bimba non l’ha voluto. Non era più una bambina ormai.”(…)“
Ci mostra un altro video. Dei sommozzatori estraggono da una barca in fondo al mare dei corpi esanimi. “Non sono manichini” ci dice. Il video prosegue. Un uomo tira fuori dall’acqua un corpicino. Piccolo. Senza vita. Indossava un pantaloncino rosso. “Quel bambino è il mio incubo. Io non lo scorderò mai”.
Non riesco più a trattenere le lacrime. E il rumore di tutti coloro che, alternandosi in aula, come me, hanno dovuto soffiarsi il naso. “E questo è il risultato” ci mostra l’ennesima foto. “368 morti. Ma 367 bare. Si. Perché in una c’è una mamma, arrivata morta, col suo bambino ancora attaccato al cordone ombelicale. Sono arrivati insieme. Non abbiamo voluto separarli, volevamo che rimanessero insieme, per l’eternità”.
Penso che possa bastare così. E questo è un estratto. Si, perché il Dottor Bartolo ha parlato per un’ora. Gli altri relatori hanno lasciato a lui il loro tempo. Nessuno ha osato interromperlo. E quando ha finito tutti noi, studenti, medici e professori, ci siamo alzati in piedi e abbiamo applaudito, per lunghi minuti. E basta. Lui non ha bisogno di aiuto: “non venite a Lampedusa ad aiutarci, ce l’abbiamo sempre fatta da soli noi lampedusani. Se non siete medici, se non sapete fare nulla e volete aiutare, andate a raccontare quello che avete sentito qui, fate sapere cosa succede a coloro che dicono che c’è l’invasione. Ma che invasione!”…
_ Virginia Di Vivo
C’é chi mi dice leggendo i miei tweet, post, il mio blog... che il potere ha altri intenti che salvare queste vite, mi dicono: restiamo con gli occhi aperti... io dico che resisto per non chiudere il cuore alla vita e al suo diritto insopprimibile. RossellaRò
Qui il video della relazione all’Università del Dott. Bartolo...
Video:https://www.youtube.com/watch?v=di7nkfqXpVc
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Totally Random Non-Fiction Tuesday
This memoir by the physician Pietro Bartolo about his time as the head of the only medical facility on the Italian Island of Lampedusa. It’s the story of his twenty-five years of seeing the hope, life, death, and especially illness of all the refugees who come through the island from the Middle East and Africa.
An amazing and very very moving memoir.
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