#Parità salariale
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pier-carlo-universe · 17 days ago
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Nuova Mozione Approvata alla Camera: Un Deciso Impegno per la Parità di Genere
La Camera dei deputati ha approvato una mozione volta a migliorare le condizioni lavorative, economiche e sociali delle donne, segnando un passo significativo nella lotta alla violenza di genere.
La Camera dei deputati ha approvato una mozione volta a migliorare le condizioni lavorative, economiche e sociali delle donne, segnando un passo significativo nella lotta alla violenza di genere. La Camera dei deputati ha recentemente approvato una mozione di grande importanza, volta a migliorare la parità di genere in vari settori della società italiana. La mozione rappresenta un impegno…
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binosaura · 1 year ago
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La nostra vita è un diritto, non fortuna.
Not all men, but every woman has a story.
Per tutte le sorelle uccise, violentate, stalkerate, che hanno subito qualsiasi forma di violenza, noi bruceremo tutto. Perché nessuna debba più avere paura, noi bruceremo tutto. Perché non ci dobbiamo più considerare fortunate a essere vive e ad avere relazioni sane con uomini, noi bruceremo tutto. Per ogni strega arsa viva, noi bruceremo tutto. Per la parità salariale, noi bruceremo tutto. Per non subire mai più battute a sfondo sessuale, noi bruceremo tutto. Per essere considerate persone e non oggetti, noi bruceremo tutto. Per liberarci dal male gaze, noi bruceremo tutto. Per ogni volta che un uomo ci ha fatto mansplaining, noi bruceremo tutto. Non una di meno, non una di più.
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thatsjuliet · 2 years ago
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Piuttosto che fare gli auguri, stabilite cose come la parità salariale ed il congedo mestruale. Meno mimose e più azioni concrete, grazie.
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notiziariofinanziario · 2 months ago
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Sciopero dei lavoratori di ATM Milano
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Venerdì nero per pendolari e viaggiatori che si spostano a Milano con i mezzi pubblici: oggi i sindacati hanno proclamato uno sciopero dei trasporti pubblici locali.  Nella stessa giornata, anche USB Lavoro Privato ha indetto un proprio sciopero nazionale di 24 ore. L’astensione dal lavoro potrebbe avere ripercussioni sulle linee di Atm, l'azienda del trasporto pubblico milanese. A rischio, quindi, le metropolitane M1 (rossa), M2 (verde), M3 (gialla), M4 (blu) e M5 (lilla) e i mezzi di superficie (autobus, tram e filobus). Ecco tutte le informazioni su orari e fasce di garanzia. Atm Lo sciopero sulle linee Atm è previsto dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio. Dopo le 8.45, Atm ha fatto sapere che restano aperte le linee M1, M3 e M4. Ha chiuso la M5 tra San Siro e Zara, e tutta la M2. Tram, bus e filobus sono in servizio con maggiori attese. Funicolare di Brunate Per quanto riguarda la funicolare di Brunate (Como) lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio dalle le 8.30 alle 16.30 e dopo le 19.30, fino al termine del servizio. E i treni? Lo sciopero di oggi non interessa linee di Trenord, utilizzate dai pendolari lombardi. Ma da segnare in agenda un nuovo sciopero, proclamato dai lavoratori di Trenord, per la giornata del 30 settembre 2024. La protesta, comunicata dal ministero dei Trasporti, è stata indetta dalle sigle sindacali Uilt Uil e Orsa Ferrovie. Le motivazioni dello sciopero Come riportato sul sito di Atm queste le motivazioni della mobilitazione. Per CUB Trasporti, Cobas Lavoro Privato, ADL Cobas e SGB: “indisponibilità delle controparti datoriali ad aprire un confronto sulle questioni poste dalla categoria riguardanti: l’aumento salariale di 300 euro; riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario e riduzione periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti; l’adeguamento tutele in tema di sicurezza e salute sui luoghi lavoro e per gli utenti del TPL; il blocco privatizzazioni e relative gare di appalto per il TPL”. Per USB Lavoro Privato: “Mancato riscontro alla richiesta di convocazione per il negoziato del rinnovo CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori 2024-2027”. Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 4 months ago
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Nuovi occupati: luci e ombre di un mercato del lavoro in evoluzione
Tasso di occupazione in aumento, ma ancora indietro rispetto alla media UE: l'Italia si posiziona al secondo posto in Europa per crescita di nuovi occupati, con un incremento del 1,5% nel 2023 rispetto all'anno precedente. Un dato positivo che, seppur incoraggiante, non deve far storcere il naso di fronte ad alcune criticità strutturali che persistono nel mercato del lavoro italiano. Nuovi occupati: numeri in crescita ma divario con l'Europa ancora ampio Nonostante la crescita registrata, il tasso di occupazione in Italia rimane ancora lontano dalla media europea: solo il 66,3% della popolazione tra i 20 e i 64 anni risulta infatti occupata, contro una media UE del 75,3%. Un divario di quasi 9 punti percentuali che evidenzia la necessità di ulteriori sforzi per colmare il gap con i principali paesi europei. Malta al primo posto, Italia seconda: A precedere l'Italia nella classifica per crescita di nuovi occupati troviamo Malta, con un incremento del 1,6%. Seguono poi Germania, Portogallo e Cipro, con tassi di crescita rispettivamente dell'1,4%, 1,3% e 1,2%. Donne e giovani: le categorie più avvantaggiate Tra i dati più interessanti emerge la crescita dell'occupazione femminile, con un aumento di 0,9 punti percentuali contro lo 0,6% degli uomini. Bene anche la performance dei giovani tra i 15 e i 24 anni, che registrano un incremento del 2,4%. Economia circolare: un settore trainante per l'occupazione: L'Italia si distingue come seconda in Europa per numero di occupati nel settore dell'economia circolare, con ben 517.000 addetti. Un dato che conferma il ruolo strategico di questo settore per la ripresa economica e la sostenibilità ambientale del Paese. Lavoro precario e divario salariale: le sfide da affrontare: Nonostante i dati positivi in termini di crescita occupazionale, permangono criticità come la diffusione del lavoro precario e la persistenza di un divario salariale tra uomini e donne. Secondo l'INPS, nel 2023 il 20,2% dei lavoratori in Italia era impiegato con contratti atipici. Il divario salariale di genere, invece, si attesta al 2%, con le donne che guadagnano in media il 2% in meno degli uomini a parità di mansioni. Investire in formazione e istruzione? Per consolidare la crescita occupazionale e centrare gli obiettivi europei in termini di tasso di occupazione, è necessario investire in formazione e istruzione. Bisogna creare un sistema che permetta di sviluppare le competenze necessarie per i nuovi lavori emergenti e per facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro, soprattutto per le categorie più fragili. La crescita di nuovi occupati in Italia rappresenta un segnale positivo, ma non basta per parlare di una vera e propria ripresa del mercato del lavoro. Perseguire gli obiettivi di inclusione sociale e di competitività economica richiederà un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti, a partire da politiche mirate al sostegno delle categorie più fragili e all'ammodernamento del sistema formativo. Solo con un'azione sinergica e lungimirante sarà possibile costruire un futuro lavorativo più solido e inclusivo per tutti. Foto di Karolina Grabowska da Pixabay Read the full article
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alessandro54-plus · 5 months ago
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No dei giocatori della Danimarca all’aumento di stipendio, vogliono la parità con le calciatrici
articolo: https://demografica.adnkronos.com/popolazione/giocatori-danimarca-no-aumento-stipendio-vogliono-parita-per-le-calciatrici-donne/#:~:text=I%20calciatori%20della%20Danimarca%20hanno,equo%20tra%20uomini%20e%20donne. I calciatori della Danimarca hanno rifiutato l’aumento salariale proposto dalla federazione per solidarietà alle colleghe danesi donne, da sempre molto attive nella richiesta…
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rpallavicini · 8 months ago
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Stronzate
La direttiva europea 2023/70 per la parità salariale dovrà essere recepita dall’Italia entro il 2026. Tra i suoi punti: chiarezza riguardo gli stipendi e i criteri di assunzione Da: Il gender pay gap aziendale si combatte a suon di “trasparenza” Se non mi sembrassero in malafede direi “Poveri ignoranti”. La differenza nella paga è dovuta ad un paio di fattori: le donne semplicemente, in media,…
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isacopraxolu · 9 months ago
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Parità salariale tra uomini e donne ancora un miraggio in Italia #tfnews #20febbraio #paritàsalariale
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agrpress-blog · 9 months ago
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E’ partito nel week end da Cortina “Donne e Sport” l’incontro organizzato e voluto da Soroptimist International Italia da sempre al fianco dei diritti del mondo femminile stavolta in ambito sportivo. Con un parterre de roi dedicato all’universo sportivo declinato in rosa e non solo è partita da Cortina D’Ampezzo, perla delle Dolomiti e crocevia olimpico, la prima tappa di un viaggio soroptimista che attraverserà tutta Italia fino ad arrivare a Milano nel 2025 alla vigilia dell’appuntamento olimpionico del 2026 con la Milano Cortina. “Attraverso i 163 club italiani e le oltre 5000 socie ci impegneremo a promuovere la sottoscrizione della “Carta etica per lo Sport Femminile” presso le Amministrazioni invitandole ad adottare e sviluppare politiche e azioni di valorizzazione della pratica sportiva”. Sono le parole della Presidente di Soroptimist International Italia Adriana Macchi che ha salutato gli intervenuti all’appuntamento cortinese entrando nel merito degli intenti: “Azioni che accompagneremo con un profondo lavoro di sensibilizzazione e informazione sul fronte dei diritti, del divario salariale, all’accesso alle posizioni apicali, del linguaggio e dei media grazie alle collaborazioni che abbiamo avviato con Assist, 100 donne contro gli stereotipi per lo sport e Toponomastica femminile. Non mancheranno il sostegno alle attività sportive femminili, attenzione all’educazione sportiva e azioni di prevenzione della violenza di genere nello sport con il progetto “Sentinelle nelle professioni”. La Presidente Adriana Macchi ha inaugurato il biennio di intenti di Donne e Sport con una tavola rotonda dove dai diritti allo sport si è parlato anche dell’impegno delle istituzioni nell’ambito sportivo femminile, in una giornata dove l’attenzione si è focalizzata anche sul ruolo dei media. Il Global Media Monitoring Project 2020, a livello globale, come ha sottolineato Monia Azzalini responsabile Media e Genere dell’Osservatorio di Pavia, indica che lo sport è il 5° argomento più frequente, ma la percentuale di notizie che riguardano le donne è irrisoria: solo il 4%, che precipita al 3% nel nostro paese. Una lunga strada da fare dunque sul versante parità e sport ma un primo tassello è stato già messo a segno da questo interessante incontro cortinese. Il viaggio continua, prossima tappa targata Donne e Sport l’8 marzo 2024 con l’emissione da parte di Poste Italiane, su richiesta del Soroptimist di un francobollo commemorativo dedicato ad Alfonsina Strada. Il 2024 è infatti il Centenario della 12° edizione del Giro d’Italia partito da Milano nel 1924, in cui Alfonsina Strada, è stata la prima e unica donna nella storia del Giro ad avere gareggiato con i colleghi maschi.
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lamilanomagazine · 11 months ago
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Napoli, comune e scuole avviano un progetto per il contrasto alla violenza e agli stereotipi di genere
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Napoli, comune e scuole avviano un progetto per il contrasto alla violenza e agli stereotipi di genere Il Comune di Napoli avvia una sinergia con le scuole cittadine per contribuire al contrasto della violenza di genere e al superamento degli stereotipi. Il progetto educativo "Coscienza Comune" è stato presentato questa mattina dall'assessora all'Istruzione e alle Famiglie Maura Striano, dall'assessora allo Sport e alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante e dalla consigliera comunale Anna Maria Maisto, presidente della Consulta delle Elette, nel corso di un incontro con i dirigenti delle scuole cittadine che si è tenuto nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo. Il progetto è stato promosso dalla Consulta delle Elette e ha l'obiettivo di accompagnare studentesse e studenti in un percorso che porti ad una presa di coscienza dei ruoli e delle relazioni di genere, inquadrandoli nel contesto storico, sociale e culturale. Si punterà, inoltre, al raggiungimento di una maggiore consapevolezza rispetto alle forme di violenza economica, fisica o psicologica che si possono innestare in un quadro di relazioni non corrette. La decisione di coinvolgere direttamente le scuole nasce da un'analisi sugli stereotipi di genere tra i giovani. L'indagine sullo "Stato dell'adolescenza 2023" condotta dal Cnr segnala come solo il 22,2% degli adolescenti sia esente dalla stereotipia di genere, mentre il 29,3% ne presenta un medio-alto livello e il 48,5% un basso livello. L'aspetto formativo è determinante al fine di creare quella "Coscienza Comune" che non è solo un antidoto alla violenza di genere, i cui casi si ripetono con drammatica frequenza, ma anche uno stimolo ad una crescita socio culturale ed economica. Basti pensare al divario salariale tra uomini e donne e alla scarsa presenza di donne in numerosi ambiti delle attività umane come dimostra il gender gap che si registra in Italia per quanto riguarda le lauree STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Non a caso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inserisce la parità di genere tra le priorità dell'asse strategico dell'inclusione sociale. Nel progetto "Coscienza Comune" saranno coinvolte studentesse e studenti delle scuole secondarie di I e II grado. Gli istituti scolastici che aderiranno potranno approfondire una specifica tematica tra coscienza di sé, coscienza storica, critica, pubblica e civica. Insieme agli esperti del Comune, inoltre, dovranno co-progettare delle azioni o dei prodotti creativi (rappresentazioni teatrali, cortometraggi, reportage giornalistici, mostre, flash mob) che sintetizzino le riflessioni svolte sulla tematica scelta. Le attività laboratoriali nelle scuole si svolgeranno da gennaio a maggio. Previsti anche incontri tematici con esperti. A giugno prossimo ci sarà una rassegna dei prodotti finali. "Avviamo un percorso che abbiamo chiamato 'Coscienza comune' perché – ha spiegato l'assessora Striano – consente ai ragazzi di prendere coscienza di quelli che sono gli stereotipi di genere e di quelle che sono le conquiste che le donne hanno raggiunto nella storia, ma anche del rischio di perdere tutto quello che è stato ottenuto. Realizziamo insieme alle scuole dei progetti i cui risultati saranno condivisi con gli istituti partecipanti e saranno poi messi a disposizione anche delle altre scuole". "Rispetto al fenomeno della violenza di genere – ha osservato l'assessora Ferrante – abbiamo capito che oltre ad attivare tutte le forme di tutela per le donne che ne sono vittime, si deve intervenire molto prima se si vuole interrompere il fenomeno. Ci sono episodi che sono forme di violenza che, però, non tutti i bambini e i ragazzi riconoscono come tali. È importante, quindi, parlare con loro e lavorare con la loro sensibilità". "Questo progetto – ha spiegato la consigliera Maisto – è stata una delle prime proposte che ho presentato come Presidente della Consulta delle Elette e il suo avvio dimostra la sensibilità politica e soprattutto umana dell'Amministrazione Manfredi rispetto a temi che sono una piaga della nostra società come la violenza sulle donne e la disparità di genere. È un progetto che mira alla prevenzione perché solo prevenzione e repressione insieme possono tentare di risolvere questo problema. Bisogna entrare nelle scuole e formare i giovani al rispetto della libertà dell'altro".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ilcontroverso · 1 year ago
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C’è ancora domani… per non dimenticare mai i nostri diritti
Il film "C'è ancora domani", diretto da Paola Cortellesi, sottolinea le questioni vitali dei diritti delle donne e dell'uguaglianza di genere nel dopoguerra in Italia. Ce ne parla Giada Ranghi. #IlControVerso #notizie #pensieri #politica #libertà
È del primo febbraio 1945 il decreto legislativo che estese alle donne il diritto di voto, esercitato per la prima volta nelle amministrative della primavera del 1946. Il diritto di voto, insieme a quello di libertà, di autodeterminazione, di parità salariale fra uomini e donne, sono alcuni dei diritti che Paola Cortellesi, nel suo film “C’è ancora domani”, ci racconta. C’è bisogno, un forte…
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Islanda, donne in sciopero per la parità salariale: anche la premier
Grazie per il tuo commento Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione Regole per i commenti I commenti in questa pagina vengono controllati Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre In particolare, durante l’azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che: –…
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m-comparini · 1 year ago
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FLASH NEWS - Parità salariale
☞ FLASH NEWS – Parità salariale ☜ La direttiva 2023/970, pubblicata il 17.05.2023 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea serie L 132, si pone come obiettivo quello di colmare il divario salariale tra uomini e donne attraverso la trasparenza retributiva. La direttiva dovrà essere recepita entro il 7.06.2026. Le regole procedurali fanno ricadere sul datore di lavoro l’onere della prova, il…
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carmenvicinanza · 1 year ago
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Maria Goia
https://www.unadonnalgiorno.it/maria-goia/
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Maria Goia, femminista, pacifista, politica e sindacalista appassionata, ha lottato per i diritti delle donne e dei lavoratori, ponendo l’attenzione sui processi di costruzione sociale e simbolica dell’identità femminile e sul sistema di relazione tra i sessi che hanno contraddistinto la storia contemporanea.
La sua visione globale della società è stata sostenuta da un grande impegno sociale e una dedizione volta a trasformare il bisogno in diritto a favore di donne, braccianti, operai, bambini.
Nacque a Cervia il 28 novembre 1878 in una famiglia numerosa e modesta, la madre faceva la lavandaia e il padre il salinaro.
Iscrittasi alla Scuola Normale per conseguire il diploma di maestra, nel 1898 dovette interrompere la frequenza a causa delle precarie condizioni economiche della famiglia e la mancanza di sussidi.
Iscritta al Partito Socialista Italiano nel 1901, svolse un’intensa attività di conferenze militanti tanto che, già due anni dopo, era stata segnalata dalle autorità di polizia come un soggetto “da vigilare”.
Nel 1906, dopo aver sposato Luigi Riccardi, che con lei condivideva la militanza nel partito, si trasferì in provincia di Mantova, dove rimase fino al 1919. Rimasta vedova dopo soli sei mesi di matrimonio, si dedicò interamente alla propaganda politica.
Centrale nel suo pensiero politico fu la critica alla condizione economica e sociale della donna che denunciava come una vera e propria forma di sudditanza, di “schiavitù”.
Ha contribuito a fondare l’Unione Nazionale delle Donne Socialiste per “stimolare e coordinare l’agitazione e la propaganda socialista nel proletariato femminile”. Nei suoi numerosi comizi in giro per l’Italia ha sempre rivendicato il diritto di voto per le donne e la parità salariale, strumenti indispensabile per l’emancipazione.
Appartenente alla corrente riformista, era convinta che l’organizzazione sindacale e quella politica dovessero rimanere distinte e, nel proprio ambito, autonome.
Promuovendo il modello cooperativo, nelle campagne mantovane e romagnole riunì le donne in leghe contadine e in cooperative considerate spazi di riunione e di riflessione, ma soprattutto di educazione e istruzione.
Divenuta segretaria della Camera del Lavoro di Suzzara, ha organizzato gli operai disoccupati in una cooperativa di produzione metallurgica chiedendo un aiuto finanziario alle cooperative di consumo, muovendo i primi passi verso la creazione del sistema di cooperazione integrale di cui questo fu l’unico esempio in tutto il Nord Italia.
Ha collaborato con diverse testate e partecipato alla redazione di La difesa delle lavoratrici il periodico socialista fondato a Milano nel 1912 da Anna Kuliscioff, Lidia Malnati e Griselda Brebbia.
La rottura con il gruppo socialista mantovano avvenne nel 1911 allo scoppio della guerra di Libia quando, profondamente avversa alla guerra, cominciò un’intensa campagna pacifista che la allontanò progressivamente dall’ala interventista del partito. Le sue conferenze allora avevano come tema centrale l’idea della guerra intesa come disumanizzazione dell’individuo. A causa della sua attività fu costantemente controllata dalle autorità, poi arrestata e costretta ad allontanarsi forzatamente da Suzzara.
L’8 settembre 1916, munita di foglio di via, era andata a Firenze per poi trasferirsi a Milano dove continuò l’intensa attività sindacale entrando a far parte della Commissione Esecutiva della Camera del Lavoro.
Nonostante la malattia, che l’ha accompagnata negli ultimi anni di vita, non ha mai cessato di occuparsi dell’organizzazione dei circoli e delle sezioni femminili socialiste.
Rientrata a Cervia, nel gennaio del 1919, venne eletta Segretaria della succursale provinciale della Camera del Lavoro, dove si è impegnata per la creazione di una Biblioteca popolare e per il miglioramento delle condizioni dei braccianti. Convinta che accesso agli studi e condizioni favorevoli di lavoro potesse creare welfare e equità sociale.
Continuava a scrivere sulle pagine dei giornali, da dove, avvertita la minaccia del fascismo, non cessò mai di riaffermare le sue convinzioni.
Si è spenta nella sua città natale il 15 ottobre 1924, di ritorno dalla visita alla madre di Giacomo Matteotti, in seguito al suo assassinio.
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notiziariofinanziario · 2 months ago
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Sciopero dei lavoratori di ATM Milano
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Venerdì nero per pendolari e viaggiatori che si spostano a Milano con i mezzi pubblici: oggi i sindacati hanno proclamato uno sciopero dei trasporti pubblici locali.  Nella stessa giornata, anche USB Lavoro Privato ha indetto un proprio sciopero nazionale di 24 ore. L’astensione dal lavoro potrebbe avere ripercussioni sulle linee di Atm, l'azienda del trasporto pubblico milanese. A rischio, quindi, le metropolitane M1 (rossa), M2 (verde), M3 (gialla), M4 (blu) e M5 (lilla) e i mezzi di superficie (autobus, tram e filobus). Ecco tutte le informazioni su orari e fasce di garanzia. Atm Lo sciopero sulle linee Atm è previsto dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18, fino al termine del servizio. Dopo le 8.45, Atm ha fatto sapere che restano aperte le linee M1, M3 e M4. Ha chiuso la M5 tra San Siro e Zara, e tutta la M2. Tram, bus e filobus sono in servizio con maggiori attese. Funicolare di Brunate Per quanto riguarda la funicolare di Brunate (Como) lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio dalle le 8.30 alle 16.30 e dopo le 19.30, fino al termine del servizio. E i treni? Lo sciopero di oggi non interessa linee di Trenord, utilizzate dai pendolari lombardi. Ma da segnare in agenda un nuovo sciopero, proclamato dai lavoratori di Trenord, per la giornata del 30 settembre 2024. La protesta, comunicata dal ministero dei Trasporti, è stata indetta dalle sigle sindacali Uilt Uil e Orsa Ferrovie. Le motivazioni dello sciopero Come riportato sul sito di Atm queste le motivazioni della mobilitazione. Per CUB Trasporti, Cobas Lavoro Privato, ADL Cobas e SGB: “indisponibilità delle controparti datoriali ad aprire un confronto sulle questioni poste dalla categoria riguardanti: l’aumento salariale di 300 euro; riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario e riduzione periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti; l’adeguamento tutele in tema di sicurezza e salute sui luoghi lavoro e per gli utenti del TPL; il blocco privatizzazioni e relative gare di appalto per il TPL”. Per USB Lavoro Privato: “Mancato riscontro alla richiesta di convocazione per il negoziato del rinnovo CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori 2024-2027”. Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Donne nella ricerca: una disparità di genere ancora troppo diffusa
Le donne rappresentano circa la metà dei laureati e dei dottorati in Europa, ma abbandonano progressivamente la carriera accademica e il mondo della ricerca, arrivando a costituire appena il 33% della forza lavoro nel mondo della ricerca, e solo il 26% dei professori ordinari, direttori di dipartimento o di centri di ricerca. La situazione peggiora ulteriormente nelle facoltà scientifiche (cosiddette STEM - Science, Technology, Engineering, Mathematics); infatti, se per le discipline umanistiche le donne occupano più del 30% delle posizioni più alte della carriera accademica, il dato scende al 22% per le scienze naturali e al 17,9% per l'ingegneria e la tecnologia. Donne nella ricerca: la situazione italiana Anche l'Italia si mostra essere ancora indietro sulla parità di genere nel mondo della ricerca, collocandosi terzultima in Europa, con solo il 17% di donne occupanti i ruoli più alti nella ricerca. Le barriere incontrate dalle donne nel mondo della ricerca sono molteplici, e possono essere raggruppate in tre categorie principali: - Pregiudizi e discriminazioni: ancora oggi, persiste un pregiudizio nei confronti delle donne che si dedicano alla scienza. Questo pregiudizio si manifesta in diversi modi, ad esempio nella mancanza di riconoscimento del lavoro femminile, nel divario salariale tra uomini e donne, e nella scarsità di modelli e mentori femminili di successo in posizioni di rilievo. - Carenze strutturali: il mondo della ricerca è spesso caratterizzato da una rigidità delle regole e delle procedure, che può ostacolare la carriera delle donne, soprattutto dopo la maternità. Inoltre, le donne spesso devono conciliare la carriera accademica con le responsabilità familiari, un compito che può essere molto difficile e oneroso. - Mancanza di politiche di inclusione: spesso, le università e gli altri enti di ricerca non adottano politiche di inclusione volte a promuovere la parità di genere. Ciò può portare a una mancanza di opportunità per le donne, e a un ambiente accademico che non è inclusivo e accogliente per tutte le persone. Un problema serio da risolvere La disparità di genere nel mondo della ricerca è un problema serio che ha un impatto negativo sull'intera società. Per colmare questa disparità, è necessario intervenire su tutti i fronti, a partire dal cambiamento dei pregiudizi e delle discriminazioni, fino all'adozione di politiche di inclusione che promuovano la parità di genere. Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay Read the full article
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