#Panificio Mario
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Panificio Mario | Francesco Lastrucci | WSJ
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Breve storia.
Al signor Mario si rompe il telecomando della tv e scende al negozio sotto casa per comprarne uno nuovo. Il negoziante puzzone però non accetta il pos.
E allora lui indignato lascia la merce sul banco e se ne va. D’altronde al signor Mario fottesega che quello c’ha la tassazione al 45%, le bollette da pagare, l’affitto del locale, le commissioni bancarie.
È un evasore e deve fallire, punto e basta. Tornato a casa e compra il telecomando su Amazon, che quelli sono onesti e si fanno pagare cashless. Starà un giorno senza televisione ma sticazzi. Vuoi mettere perdere una comoda sera spaparanzato sul divano a guardare Lilli Gruber a confronto della lotta contro l’evasione fiscale?
Passa un anno. È quasi sera e il signor Mario, assiduo lettore di Repubblica, è seduto sul cesso a leggere il giornale. C’è scritto che Amazon ha pagato 700 milioni di euro di tasse a fronte di 9 miliardi di ricavi. Più o meno l’8%. E un dubbio atroce lo assale.
Ma proprio nel momento in cui l’illuminazione del momento Fantozzi mentre legge i libri del compagno Folagra sta per redimerlo per sempre zzzzzz clap! Si fulmina la lampadina del bagno. Buio pesto.
Cerca tentoni la carta igienica ma la sua mano non incontra nessun rotolo di morbidezza.
Pare sia finita. Allora il signor Mario tutto sporco e trafelato scende di casa per comprare il necessario dal piccolo negozio sotto casa.
D’altronde è un’emergenza e non si può andar troppo per il sottile. Le questioni di principio possono aspettare.
Con suo sommo sgomento, però, scopre che il piccolo esercente ha chiuso i battenti per sempre.
Come hanno fatto la merceria, l’alimentari, il fruttivendolo, la macelleria, il panificio eccetera eccetera. Abbandonando il quartiere al suo destino di dormitorio senz’anima.
Certo ci sarebbero sempre il minimarket pakistano e il bazar cinese, ma le recensioni online dicono che le lampadine Made in China consumano quanto un Boeing 747, emettono più radiazioni di una Tac e rischiano pure di esploderti in testa.
E la carta igienica è talmente chimica che la pelle ti diventa color verde palude e ruvida come carta vetrata grana 40. Allora apre l’app di Amazon per fare l’ordine, tanto il corriere arriva al più tardi domani pomeriggio. Per stasera si arrangerà.
E invece no. Il colosso dell’e-commerce ha fagocitato tutta concorrenza e pertanto non consegna più in 24 ore.
Adesso fa un po’ come gli pare e consegna in 7 giorni lavorativi. Morale. Il signor Mario passa un’intera settimana a cacare a lume di candela e pulirsi il culo col suo giornale preferito. Chissà.
Magari riflettere in penombra lo aiuterà a capire il problema vero dove sta.
Fine.
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Catania, controlli antiabusivismo commerciale della Polizia Locale. Sanzioni da 70.000 euro e diversi sequestri
Catania, controlli antiabusivismo commerciale della Polizia Locale. Sanzioni da 70.000 euro e diversi sequestri. In adempimento degli specifici indirizzi impartiti dal Sindaco Enrico Trantino e dall'Assessore Alessandro Porto, il Corpo di Polizia Municipale negli ultimi giorni ha effettuato controlli delle attività commerciali sia su sede fissa che in forma itinerante. Tre pattuglie del Reparto Viabilità e due del Reparto Polizia Commerciale, nell'area di Piazza Carlo Alberto, hanno effettuato il sequestro di 300 Kg di agrumi e frutta esotica, nonché di tre supporti di vendita (a carico di ignoti), in quanto rinvenuti sulla sede stradale. I prodotti ortofrutticoli sequestrati, facilmente deperibili, sono stati devoluti interamente alla Caritas diocesana; elevati anche 165 verbali di violazione al Codice della strada. Tra gli ulteriori servizi svolti, è stata data particolare attenzione alla verifica del rispetto delle regole in materia di immissioni sonore e di cessazione delle emissioni musicali alle ore 24.00 a tutela della popolazione residente. Così, le pattuglie del Reparto Polizia Commerciale impiegate in orario serale e notturno hanno sanzionato, con un verbale di 1.000,00 euro, i titolari di due attività commerciali operanti in Piazza Carlo Alberto e al Borghetto Europa per aver prodotto emissioni sonore in mancanza della prevista relazione tecnica di impatto acustico e hanno sanzionato i titolari di cinque esercizi commerciali operanti in Via Gemmellaro (due attività), Piazza Vittime del Dovere, Via Penninello e Piazza Mazzini in per aver prodotto emissioni sonore oltre l'orario consentito. Sul versante dei controlli delle attività commerciali su sede fissa, le pattuglie hanno operato in Via Raffaello Sanzio, Viale Libertà, Via Enrico Pantano, Via Playa, Via Etnea, Piazza Palestro, Via Giuseppe Verdi, Via Umberto, Via S. Maria della Catena, Via S. Euplio, Via Pacini, Via Plebiscito e nell'ingresso di via Etnea della Villa Bellini, sanzionando 13 titolari di esercizi commerciali per aver occupato abusivamente il suolo pubblico, con tavoli e sedie o con attrezzature varie, ordinando l'immediato ripristino dello stato dei luoghi. Sanzionati, con un verbale pari a 3.098,00 euro ciascuno, i titolari di cinque attività commerciali operanti in Corso Sicilia, Via Giordano Bruno, Via Luigi Capuana, Via Giovanni da Verrazzano e Via S. Gaetano alla Grotta per assenza di SCIA amministrativa. Il titolare di un panificio di Via Euplio Reina è stato verbalizzato per mancata esposizione degli orari di apertura e chiusura attività, così come il titolare di un altro panificio sito in Viale Librino per vendita in difformità dei prodotti indicati nella SCIA e il preposto di un esercizio di vicinato in Via S. Gaetano alla Grotta per mancata esposizione dei prezzi di vendita. Riguardo al contrasto dell'ambulantato irregolare, sono stati effettuati specifici controlli presso Viale Marco Polo alla Circonvallazione, Piazza Eroi d'Ungheria, Via Aurora, Via Plebiscito, Piazza dei Martiri, Corso Indipendenza, Via Playa, Via Concordia, Via S. Giuseppe La Rena e Viale Mario Rapisardi, all'esito dei quali sono stati sanzionati 13 venditori ambulanti di prodotti ortofrutticoli, ai quali sono stati contestati 39 verbali amministrativi e disposti nei loro confronti 11 atti di sequestro della merce posta irregolarmente sul suolo pubblico, con successiva devoluzione in beneficenza. In relazione a tutte le attività svolte, sono stati elevati verbali amministrativi dell'importo totale di circa 70.000 euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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L’ olio di oliva è uno degli ingredienti base della focaccia ligure
L’aumento vertiginoso che l’olio di oliva ha registrato in quest’ultimo periodo si fa sentire anche sui prezzi della focaccia. «Non solo è raddoppiato in un anno. Il fatto è che non sappiamo quanto costerà il prossimo mese»,lamenta Graziano Bargi, titolare del panificio Mario di via San Vincenzo, a Genova. «A giugno il mio fornitore me l’aveva messo a 5 euro e 85 centesimi al litro, ieri ho dovuto pagarlo 8 euro e 20». L’Associazione dei panificatori di Genova e provincia, che raggruppa 22 forni e che aderisce a Confcommercio, studia qualche contromisura. Il suo presidente Gino Petrucco, fornaio a Certosa, spiega che «dobbiamo tutelare il nostro marchio registrato di focaccia fatta con ingredienti sani e secondo una ricetta antica. Tre anni fa costava in media 10 euro al chilo. Oggi siamo tra i 12 e i 15 euro. Il prezzo giusto, tenendo conto di tutti i rincari, farina, elettricità, olio, sarebbe 17 euro al chilo». È un’ipotesi realistica, a meno di raccolti migliori. «Ci riuniremo i prossimi giorni per proporre un prezzo unico e giusto per tutti i forni». Stesso scenario per Roberto Panizza, che compra le stesse quantità d’olio di inizio estate anche se il prezzo è cambiato. «L’aumento è fuori controllo. Aspettiamo di vedere come è andato il nuovo raccolto. In assenza di novità dovremo cambiare qualcosa. Per noi sta diventando insostenibile». Panizza è titolare con suo fratello della ditta Rossi 1947 che produce un pesto per una clientela di nicchia, disposta a spendere 7 euro e 90 centesimi per un vasetto da 180 grammi. La realtà sfugge di mano. Il prezzo all’ingrosso dell’olio di oliva è aumentato ancora negli ultimi giorni, come conferma un altro produttore di pesto, di dimensione più grande e di fascia economica più popolare. «L’olio extravergine è balzato a 8 euro e 50 centesimi al litro. I nostri vasetti, da 130 grammi, li mettiamo a 3 euro e 19 centesimi. Stiamo cercando di comprimere i margini, finché possiamo», spiega Paolo Cavassa, uno dei soci del Pastificio Novella, azienda da 100 addetti e decine di migliaia di vasetti alla settimana. La siccità in Spagna ha devastato il raccolto del più grande produttore al mondo di olio, e il riscaldamento globale ha colpito gli oliveti anche in Grecia, in Portogallo, e in Italia. Nella sua ultima analisi, tre mesi fa, l’Ismea scriveva che «la campagna in corso, con meno di 2,5 milioni di tonnellate prodotte a livello mondiale, è una delle più scarse degli ultimi anni ma non la più scarsa. In realtà, è la produzione dell’Unione europea ad essere la più bassa del decennio. Di contro l’olio di provenienza extra Unione europea conferma una produzione complessiva di 1,1 milioni di tonnellate, riducendo al minimo il gap con la produzione comunitaria». Come il petrolio, l’olio di oliva è un bene scambiato sui mercati internazionali, dove gli eventi di un Paese condizionano la vita degli altri Paesi e dove nel prezzo rientrano diversi fattori, non solo il raccolto buono o cattivo. «C’è anche una grossissima speculazione», sintetizza Cavassa. Fino a oggi i consumatori hanno sostenuto l’onere dell’aumento del prezzo, ma potrebbero essere vicini alla soglia di sopportazione. «Sto cercando di assorbire i maggiori costi, non voglio spaventare i clienti», dice Panizza, che, dieci anni fa, ha inventato i campionati mondiali di pesto al mortaio. «Purtroppo a fine estate abbiamo dovuto fare un piccolo rincaro del 5%, e il prossimo, se non ci saranno cambiamenti, potrebbe essere del 10%». E i cambiamenti non sono all’orizzonte, come spiega Paolo Cavassa: «La stagione si sta confermando come la passata. In Andalusia, regione dell’olio per eccellenza, se la prossima primavera non dovesse piovere sarà la terza primavera arida consecutiva». Read the full article
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Io ci provo con tutta me stessa a stare a dieta e a sfondarmi di palestra, ma poi:
¤ Oggi collega porta al lavoro i canestrelli e la focaccia al formaggio per il suo compleanno
¤ Madre e padre arrivano in terra ligure domani e portano: trecce di mozzarella, cacio, melanzane al funghetto, la pastiera di zia Grazia e le zucchine ripiene di zia Mia
¤ Fidanzata di mio fratello, da brava donna di Gragnano, mi manda la pasta e i panuozzi alle verdure con corriere espresso "che fra poco é il tuo onomastico e mamma ti ha vista troppo sciupata ieri quando facevamo la videochiamata"
¤ Fidanzato che raggiungo in Sicilia la settimana prossima per un matrimonio ha già prenotato le panelle e chiesto a sua madre di farmi lo sfincione
¤ Zio Mario, che vado a trovare fra due settimane di ritorno da un corso a Rimini, ha già ordinato le piadine all'olio "che tu allo strutto non le mangi perché sei tutta strana", il marzapane al cioccolato e noci e lo strudel di mele al panificio della mia amatissima austriaca Frau Anne Becker "perché sei viziata e mangi solo strudel fatto da austriaci e tedeschi e allora te lo faccio fare dalla Anne, così mangi tutto quello che vuoi e ci mettiamo vicino pure il gelato alla vaniglia"
Il problema della dieta non é la fame, ma i parenti.
Aiutatemi.
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Amici di BioToscana questa sera non abbiamo un video per voi, ma desideriamo rendervi partecipi delle nostre collaborazioni, si BioToscana non è solo cibo sano e biologico, ma è anche biodiversità e questo vino proviene da uno dei vitigni più antichi del territorio di Pitigliano il “Procanico Rosa”, assolutamente da provare, prodotto in esclusiva dall’azienda Villa Corano😋 queste foto stanno a indicare quanto sia bella e ricca di biodiversità questo angolo di Maremma, tutti i prodotti presenti sul tagliere provengono dal territorio di Pitigliano, le bruschette con il nostro olio Bio, il pane fatto dal panificio Celata con le farine di grani antichi di nostra produzione, il bambù dell’azienda Marroni Daniele, i salumi dell’azienda Mario Lapi, il miele dell’azienda Fratenuti, il vino dell’azienda Villa Corano, tutti nel raggio di pochi km dal centro di Pitigliano, cosa significa? Che siamo fortunati..... questa è la Maremma ragazzi e per chi non la conosce vi invitiamo a venire a scoprirla, a Pitigliano potrete trovare tutto questo e molto altro ancora😉#graniantichi #relax #pitigliano #panificiocelatapitigliano #villacorano #viverebio #maremma #toscana #poderebello #biotoscana #biologico #tagliere #salumi #formaggi (presso Pitigliano) https://www.instagram.com/p/Bya0wU_Afkh/?igshid=4db5amct5gjt
#graniantichi#relax#pitigliano#panificiocelatapitigliano#villacorano#viverebio#maremma#toscana#poderebello#biotoscana#biologico#tagliere#salumi#formaggi
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Scraps and remnants of texts, compositions, images, and other material not better identified by mario margani ---------------------------------------------- Links at the end of this page ----------------------------------------------
La notte più lunga
di Mario Margani
Passeggiata notturna.
I lampioni illuminano di giallo le basole. Qualche gatto incrocia fugacemente il mio cammino. Sono le due di notte e qualche minuto. Ultima domenica d’ottobre. Poco fa erano le tre. È la notte più lunga dell’anno, credendo all’orologio. Una leggera nebbia arancio autunno circonda gli alberi e i palazzi, le chiese e le campane.
Sotto questa luce diverse figure, che appaiono dall’incarnato rosa arancio quasi salmone, si avvicinano. Vestite quasi interamente in nero. Una mi racconta delle olive già raccolte, un’altra della cotognata appena fatta. C’è anche chi continua a lavorare di notte, altri mi osservano incuriositi, a volte altezzosi, in altri casi intimoriti. Chi suona il tamburo, orgogliosamente portato in giro come il segno distintivo di una vita. Non li conosco in realtà. Hanno volti diversi dai soliti, freschi di fatica appena faticata, ma vecchi come le pietre che hanno abitato. C’è qualche nobile, ma tanti popolani.
Mi dicono che stanno cercando le loro cose, le loro strade. Sembra che alcuni abbiano perso l’orientamento e i loro punti di ritrovo. Taluni non trovano la casa. Cominciano allora a snocciolare una serie di nomi a me sconosciuti.
Non so, dico tra me e me e poi ad alta voce, sarà che non abito qua in maniera permanente da un po’ e me li sarò persi. C’è chi ha aperto e chiuso di tutto negli ultimi anni e per me questi non sono mai esistiti, così come io resto uno sconosciuto per loro.
Le figure insistono e giurano che non è possibile. Si tratta di luoghi dove tutti vanno a prendere un caffè, a chiacchierare, a farsi vedere, a cantare e suonare. Non si può non conoscerli.
Mi spiace, gli ripeto. Non ne so nulla. Ma gli confesso con una stramba leggerezza che in fondo loro mi ricordano qualcosa, forse un mio nonno o una bisnonna mai conosciuta, o anche la prozia e lo zio prete.
- Ah si certo, Padre M.! - ribatte una piccola signora coperta dalla sua scialle nero che sbatte al vento umido.
- Si esatto, era un mio prozio, questo lo posso confermare - faccio io rinfrancato, sentendomi più a mio agio, come se questi estranei avessero riconosciuto me invece che il prozio.
- Certo ci siamo visti di recente, sorride mostrandomi una dentatura lucente ma sgarrupata - mio figlio aveva studiato latino con Padre M.
- Ma non può essere - la fermo subito - è morto quasi trenta anni fa.
- Si lo sappiamo - si affretta a rispondermi con tono annoiato - sono morta anch’io poco dopo. Sono certa che le mie parole le suoneranno strane. Ma dovrebbe sapere che i morti non sono morti, se erano vivi quando vivevano.
Cerco di decifrare le sue parole, ma resto per un attimo stordito e mentre penso a cosa poter dire dalle mie labbra escono delle sillabe che le danno ragione. I piedi cominciano a camminare senza che lo abbia scelto, come se avessero deciso autonomamente di tirarmi fuori da quella situazione surreale e incomprensibile.
Quando torno a prendere il controllo del mio corpo, comincio a chiedermi che ci facesse una signora anziana a passeggio alle due di notte a Enna, alle due e venti per l’esattezza. Che poi fino a poco prima sarebbero state le tre e venti. E avrei anche dovuto riconoscerla se conosceva il mio prozio. Però ero piccolo quando morì. Che non me la ricordi è anche normale.
Ah, ma che pensieri mi saltano in mente, certo che non è morta! Per un attimo mi ero accomodato sulle sue parole come se fossero vere. Voleva semplicemente prendermi in giro. I morti non sono morti, se erano vivi quando vivevano. Non capisco che volesse dire, forse voleva solo confondermi. Poi qua abbiamo il cimitero in centro città. La morte nel cuore dell’area urbana. Inglobato con il tempo, oggi il cimitero è tra noi, quasi tra le case. Forse la signora si riferiva al cimitero così vicino da confondersi con le case abitate, per un occhio non avvezzo a quella vista.
Sono arrivato da quelle parti passeggiando e a quest’ora della notte non c’è una gran differenza effettivamente, dimensioni a parte, tra un palazzo di Corso Sicilia e il cimitero. Buio, nessuno si affaccia. Vedo più luci tra le cappelle del cimitero che tra le abitazioni. Forse sto esagerando, penso. C’è chi dorme per una notte, e chi dorme per sempre.
Una bambina sui cinque anni, vestita da ballerina, si avvicina a me danzando, sembra una danza classica, non che ne capisca. Le chiedo cosa ci faccia in giro a quest’ora. Lei non mi risponde e continua a fare le sue piroette eleganti e a saltellare. Strani incontri oggi, alle due e mezza di notte, che poi erano le tre e mezza. Di solito da queste parti non c’è proprio nessuno. Continuo a camminare con un insolito languore che mi porta verso il panificio di Via Roma dopo San Tommaso. L’ho trovato spesso aperto di notte, rifugio per affamati notturni e per chi non vuole passare amare notti e cerca conforto nel cibo.
Certo, mi dice un signore baffuto di mezz’età, anche lui impeccabilmente vestito con il suo cappello a tesa larga dello stesso colore della cravatta. La sua postura rassomiglia più a quella per una fotografia ufficiale, una foto da ricordare, di quelle che si facevano solo quando ne valeva la pena, sapendo che probabilmente qualcuno l’avrebbe usata come ritratto sulla tua lapide. Mi imbatto in quest’uomo poco prima di arrivare al forno.
- Certo - quasi mi sbeffeggia - se le potessi fare assaggiare i fichi d’India che raccoglievo io di questi tempi non avrebbe bisogno di andare a prendersi un cornetto vecchio e rinsecchito.
- Ma io - rispondo - tutto sommato anche con un vecchio cornetto sono contento, e poi non c’è altro a quest’ora qua.
- Mah, faccia lei! - mi dice, e si allontana.
Siamo ormai verso le tre, che poi sarebbero le quattro. Torno verso casa.
Ho passato l’ora che non esiste nella notte più lunga dell’anno in giro e ho incontrato molte facce a me nuove. Sembravano facce antiche però, dicevano di conoscere me o i miei familiari. Io non solo non li ho riconosciuti, li ho anche tenuti distanti, un po’ preoccupato e straniato da così tanto calore umano a un’ora così tarda.
Ripassando dagli stessi luoghi vedo che la donna con la veste, la bambina, l’uomo baffuto con cui mi ero intrattenuto restano li a fissarmi ma non si avvicinano più. Come incollati alle pareti. Sembrano quasi foto d’epoca, in bianco e nero. Forse la luce giallo-arancio mi aveva beffato prima, erano in bianco e nero anche quando parlavano con me. Alcune figure sembrano quasi ammiccare, altri sono più seriosi e compiti. Sembrano delle fotografie senza sfondo. Sulle pareti attuali risaltano nella loro umanità e dignità, orgoglio e umiltà allo stesso tempo.
Rientro a casa mentre quelle parole continuano a risuonarmi nelle orecchie: i morti non sono morti, se erano vivi quando vivevano. Me lo ripeto e mi assopisco.
La notte successiva riprendo il mio giro notturno, ma questa volta le figure restano alle pareti con le stesse espressioni tra il simpatico e il serioso. Probabilmente devono avere abitato da queste parti e adesso stanno li, fisse alle pareti, come degli spiriti che restano nelle vicinanze delle mura che hanno abitato. Deve essere un rito strano di alcune famiglie, un modo per comunicare con gli antenati. Ripenso alla serata precedente, quasi non credendo ai miei ricordi. Non si può parlare e passeggiare con dei poster, devo aver sognato o forse ero ubriaco.
Chiedo per strada a un gruppo di amici, e anche loro mi raccontano di aver avuto incontri simili ai miei la notte prima. Soltanto quella notte. Altrimenti, mi confermano, quelle figure sono lì da un po’, a volte scompaiono e poi ricompaiono. Se ne vede una stracciata ogni tanto. Mi domando se a volte avvenga una specie di lotta tra le figure e chi non le vuole più vedere. Come una lotta tra i morti che ritornano e i vivi che non vogliono morire e che ancor meno desiderano il ritorno dei loro vecchi zii, delle nonne. E poi deve essere spaventoso ritrovarsi a parlare con un signore in bianco e nero, senza testa o senza un braccio magari perso in qualche lotta impari, che si avvicina e comincia a raccontare del lavoro della campagna, delle zappe e dei suoi cani, del suo albero di sorbo, dei pomodori e delle fave. Senza un braccio.
Mi do dell’idiota mentre continuo a fantasticare, ma queste visioni mi fanno tornare in mente la frase della signora con lo scialle nero: i morti non sono morti, se erano vivi quando vivevano. Forse comincio a capire.
La sera torno a fare un giro in piazza. Tante case sono vuote. Sono tutti al cimitero? Incontro per caso un amico e un conoscente. Io vado via domani, mi dice uno, io voglio andare via ma non so dove, dice l’altro.
- Bisogna scappare da qui - ripetono all’unisono. Qua ci sono solo i morti. Non si può fare una vita se sei attorniato da morti.
Inizialmente pensavo si riferissero alle figure alle pareti.
- No - controbattono - ci riferiamo ai morti viventi, quelli che ogni giorno stanno attorno a noi, si cibano di ogni ben di Dio e una volta espletato il loro unico atto degno di nota della giornata, e la digestione che ne consegue, si accoccolano tra le coperte.
-Io non ne avevo mai sentito parlare - gli rispondo.
- No certo, tu sei troppo spesso via, sei mezzo tedesco. Devi sapere che si dice abbiano visto addirittura uno di questi morti viventi lottare con una figura di carta in bianco e nero, di quelle che sono spuntate un po’ ovunque da qualche anno in paese. Il morto vivente diceva alla figura in bianco e nero di andare via, di lasciarlo finalmente in pace e alla fine lo strattonava fino a strappargli via tutt’un braccio. Poi armeggiava velocemente con il proprio smart phone e poco dopo la figura tornava alla parete, immobile come prima, e tutto finì li. Si dice poi che i morti viventi non riescano mai a dormire realmente. Popolano pizzerie e ristoranti, bar e chiese, ma sono come immortali e per questo motivo tristi, non hanno una prospettiva, né aspettative né futuro, e neanche passato.
- Ma quanti sono? come si fa a distinguerli? Possiamo aiutarli in qualche modo? - chiedo a loro e anche a me stesso.
E i due ragazzi mi dicono che no, si è provato in tanti modi e loro adesso no, hanno mollato e preferiscono cambiare aria, alla ricerca di esseri mortali e quindi più motivati a vivere quel che c’è da vivere.
Mi dicono poi che io ho fatto bene a stare altrove, dove la vita è vita, la morte è morte, e non ci sono le mezze misure ne le serate noiose.
- Chi resta a vivere qui sono solo pochi resistenti - continua uno dei due - e per il resto sono solo morti viventi. Sono tantissimi. Prima si pensava fosse una forma d’invecchiamento, l’avvicinarsi della morte che cominciava a influenzare la vita con la sua immobilità fisica e psichica. Ma no, oramai si è capito che non c’entra un bel niente. Ci sono tanti di questi morti viventi che sono nati così! Non si sa come fare, gli stessi genitori sono disperati. E poi sembra un problema regionale o anche nazionale.
- Ma forse è un problema planetario - rispondo io, ridacchiando.
- Sarà - dicono loro tristi - ma almeno per un po’ ce ne dimentichiamo e facciamo la nostra vita ripartendo da zero, altrove.
- E cosa ne pensano i vostri genitori e amici?
- Ci appoggiano tutti, più o meno. Sai, anche in famiglia ci sono dei morti viventi, però per loro fa uguale. Non c’eravamo prima per loro, e non ci siamo ora. Si potesse far risorgere i morti, buttare giù i brutti palazzi, ricostruire i vecchi, trasformare le strade in mulattiere ed eliminare i ponti, vivere nei pagliai in campagna mentre si lavora per dei proprietari terrieri sfruttatori, o passare venti ore in qualche miniera, resterei con maggior piacere. Adesso non vediamo prospettive, né buone né cattive. Forse stiamo diventando morti viventi anche noi e allora, prima che sia impossibile tornare indietro, togliamo il disturbo.
Dopo questo incontro depressivo, comincio a pensare che qualcosa di strano stia avvenendo da queste parti.
Tra morti viventi, morti per davvero che riappaiono sulle mura per strada, chi scappa in cerca di vita e chi resta aggrappato alla propria vita, c’è un gran bel traffico e confusione: passato, presente e futuro si accavallano. E dire che pensavo qua non succedesse più niente.
Una settimana dopo esco di casa, ma mi dicono di tornare presto, perché oltre un certo orario non si può stare in giro. Ci sarebbe tra l’altro, dicono, il pericolo di incontrare i morti viventi che vagano in giro di notte e, un poco come degli zombie, cercano da mangiare a notte tarda da qualche paninaro, panificio o tavola calda. E non trovando niente di aperto potrebbero crearsi situazioni pericolose ed equivoche.
Allora torno a casa in orario, ma dalla finestra vedo una scena orrenda: un presunto morto vivente comincia a parlare con il muro. Dal muro prende forma una di quelle figure piatte bianche e nere che avevo visto qualche notte prima. Cominciano a discutere con animosità. E allora il morto vivente tira fuori il suo smart phone e fotografa con il flash la figura in bianco e nero che gesticolava esageratamente. Un attimo dopo la figura torna sulla sua parete, bidimensionale e immobile, come incollata.
Ormai convinto di voler andare in fondo alla faccenda, scendo anche io per strada, non curante delle parole degli amici, del divieto di andare in giro. Vado a chiedere al presunto signor morto vivente cosa sia successo e cosa avesse fatto con il flash.
- Niente, niente - si affretta a rassicurarmi- ho appena visto questa bella stampa alla parete che ricorda mio zio e allora l’ho fotografata.
- Ma scusi - dico io - ho visto che lei discuteva vivacemente con la figura. La figura camminava.
E per risposta lui, sentendosi scoperto in flagrante, tira fuori il suo smart phone per l’ennesima volta e mi scatta una foto con il flash.
Mi sembra quasi di svenire, ma poi mi accorgo di essere finito anche io attaccato al muro. Non sento più il mio corpo, né tutte le sensazioni che da esso derivano.
Come se avessi perso il senso della gravità e della fatica resto li appiattito alla parete.
L’uomo va via.
Ah, penso, questa deve essere la sensazione che provano tutte queste figure in bianco e nero. Sembra quasi di essere in un sogno in cui non puoi muoverti ne parlare. Puoi solo osservare cosa succede intorno a te. Ecco perché poi non appena si riacquista la forma e il movimento, sembrano tutte così euforiche quelle figure, come se si sentissero liberate da un bavaglio o da una camicia di forza.
Passo una notte così. Una pattuglia della polizia passa in auto e non si accorge di me, mi scambia per un poster come gli altri e non so se reputarmi fortunato o l’ultima ruota del carro.
Per fortuna dopo alcune ore l’effetto termina, crollo per terra appena la gravità torna ad avere il suo effetto su di me. Inizialmente riesco a stento a gattonare, con un corpo stordito e assopito. Dopo qualche minuto riesco a tirarmi su e sbattendomi via la polvere dalla giacca, procedo a grandi e veloci falcate verso casa, sperando di evitare occhi indiscreti.
Sempre più risoluto nella ricerca della verità su questa storia, la sera successiva racconto tutto a un gruppetto di amici facendo l’aperitivo online, visto che non si può stare più fuori a fare certe cose a un certo orario. Anche loro raccontano che, appena si può, non vedono l’ora di andare via. Ascoltano la mia storia e mi rubano le parole di bocca. L’hanno già sentita così spesso, che mi anticipano e confermano che si, sembrerebbe che i morti viventi usino i loro smart phone per difendersi dalla realtà, dalle domande, dai pericoli. È una nuova app. Fotografano tutto e così svanisce ogni pericolo, dubbio, domanda, paura.
- Quindi non parlano più con nessuno? - chiedo a conferma di aver capito bene.
- Si esatto, non parlano con nessuno che non la pensi come loro. Parlano solo con le persone che confermano ciò che dicono, poi parlano con gli schermi, come stiamo facendo noi in questo momento. Lì si divertono molto. La loro più grande paura è invece causata dalla possibilità che le immagini del passato tornino a raccontare, a testimoniare la loro verità su tutto ciò che è stato, su tutti gli errori e le scelte dissennate, sul poco rispetto e la necessità di cambiare tutto perché nulla cambi. Il senso di colpa e impotenza schiaccerebbero i morti viventi. Per questo motivo qualcuno in California ha sviluppato questa nuova app, un sistema di difesa chiamato FROST24. Per un massimo ventiquattro ore ciò che viene fotografato attraverso l’applicazione si blocca, come congelato, e si appiattisce sulla parete più vicina, come una stampa o una proiezione. Così i morti viventi possono allontanarsi indisturbati e senza impelagarsi in problematiche discussioni.
- Allora - intervengo interrompendo la descrizione - tutte le figure in bianco e nero alle pareti sono li per questo motivo? Ma anche i nostri smart phone possono funzionare con quella app?
- No - risponde l’amico dalla sua cucina - bisogna avere sempre l’ultimo modello e portarlo in un’officina specializzata dove possono installare una modifica. Lì però non puoi andare se prima non ti sei iscritto a un albo comunale. Un notaio deve certificare la tua appartenenza ai morti viventi e con quel documento puoi registrarti all’albo. Francamente non sappiamo come si faccia. Non basta far finta di essere dei morti viventi nell’atteggiamento quando ti presenti dal notaio. Bisogna anche avere un determinato reddito, proprietà varie, e soprattutto l’ultimissimo modello di smart phone. E quindi né io, né tu possiamo farlo.
Svelato parzialmente l’arcano, mentre passeggio per andare a fare la spesa comincio a osservare le figure in bianco e nero con un occhio diverso. Vedo sempre più spesso colluttazioni notturne tra queste figure e i morti viventi che finiscono con un braccio stracciato e la figura compressa sulla parete. Era una storia risaputa in paese da un paio d’anni, ma io l’avevo saputa da poco. La frase della signora risuonava adesso chiara e cristallina: i morti non sono morti, se erano vivi quando vivevano. Diversamente dai morti viventi, gli altri sono effettivamente morti, ma la loro assenza li mantiene così vivi nel ricordo, da avere ancora un grande effetto pure sui vivi, e quindi, sembrerebbe che non siano mai morti, mai scomparsi. I morti viventi al contrario, gonfi d’invidia per i loro antenati che riuscivano a morire dopo aver vissuto pienamente, restano bloccati per sempre nel loro stato. Non possono morire ne dormire profondamente, tantomeno sognare.
There's no time for us
There's no place for us
What is this thing that builds our dreams, yet slips away from us.
Who wants to live forever
Who want to live forever
There's no chance for us
It's all decided for us
This world has only one sweet moment set aside for us
Who wants to live forever
Who wants to live forever
Forever is our today
Who waits forever anyway?
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GROTTAMMARE – Grande successo nelle 3 giornate del Il mare d’inverno, evento di promozione del pescato locale, svoltasi dal 6 all’8 Dicembre 2019 nella centralissima Piazza Kursaal Grottammare ad ingresso libero con degustazione Aperitivi Finger Food a base di pesce locale secondo stagione. Ospiti d’onore per i seguitissimi SHOW COOKING ad ingresso libero svolti durante le tre serate del Il mare d’inverno Chef Tommaso Melzi dell’”Attico sul Mare” Grottammare, Chef Federico Palestini dell’ “Osteria Caserma Guelfa” San Benedetto del Tronto, e Chef Davide Camaioni, “Il Posto Nuovo” San Benedetto del Tronto che hanno accompagnato con degustazione gratuita i partecipanti con ricette a base di pesce fresco locale, secondo stagione.
Seguitissimo anche Il dott. Mauro Mario Mariani, che ha incantato i ragazzi del Istituto Fazzini Mercantini durante il seminario CTO: “Cascata Trasversale Omega”, svolto nella calda mattinata di sabato nella bellissima cornice di piazza Kursaal Grottammare. Il Dott. Mauro Mario Mariani ha sottolineato come : CTO è stata la protagonista del mio intervento con le classi dell’Istituto Fazzini Mercantini. Pesce, frutta secca e Olio EVO sono gli ingredienti principali per una alimentazione attenta che ci possa difendere dalle malattie più diffuse, quelle vascolari e degenerative. Ragazzi attenti e partecipi per tutto il tempo con tante domande al termine della presentazione.
A seguire sempre sabato, Piazza Kursaal ha visto protagonisti i pescatori della piccola pesca, con il pranzo “A Pranzo con i PESCATORI” la piccola pesca si racconta e si assaggia.. menù a base di pesce fresco, pescato nel Mare Adriatico con retine da posta della Piccola Pesca organizzato in collaborazione con il CO.GE.PA Consorzio Piccola Pesca, Slow Food Piceno e Slow Food San Benedetto del Tronto – Valdaso. Nel menù a base di pesce fresco, locale e sostenibile non potevano mancare le vongole lupino e le nostre alici ! Senza dimenticare i nostri Sibillini .. abbiamo abbinato lo gnocco di montagna di Montegallo Patasibilla, con il pesce fresco delle retine delle piccola pesca .. pannocchie .. degustando i bomboletti al finocchio bastardo fino ai pimpinelli anice verde di Castignano e ghiaccio di anice, Anice verde di Castignno ultimo presidio Slow Food Piceno per chiudere con caffe del marinaio .. il tutto nella splendida cornice di piazza kursaal Grottammare.
Le giornate del Il mare d’inverno sono state accompagnate da Laboratori educativi per bambini dal titolo “Il Gioco del Cavalluccio Marino”, un tappeto pedagogico (3×2 m) per educare i bambini alla sostenibilità sin dalla giovane età (attività consigliata a bambini dai 4 a 8 anni), in presenza di educatori qualificati del CEA Ambiente e Mare, R. Marche per far conoscere le virtù del pesce azzurro, la sana alimentazione e l’importanza della sostenibilità. Sempre presente nelle 3 giornate la Campagna di Educazione Alimentare ed Informativa al Consumo Sostenibile Fish & Cheap”: Sostenibile, Locale e Fresco, a cura della Dott.ssa Biologa Nutrizionista, Barbara Zambuchini, Responsabile Partners in Service del CEA “Ambiente e Mare” R. Marche.
Sono state inoltre distribuite gratuitamente le “Ricette a base di pesce locale, secondo stagione, con l’obiettivo di “Sensibilizzare, gli studenti, la cittadinanza e i turisti a stili di vita e consumo sostenibili, nel rispetto della cultura territoriale, del Mare e delle sue stagioni, per una maggiore attenzione alla provenienza locale del pescato e a tutte le pratiche sostenibili in Adriatico, orientare la cittadinanza, in particolare i giovani e le famiglie, sui temi della biodiversità e del consumo consapevole nel rispetto della stagionalità e dell’ecosistema, prediligendo il pesce azzurro e le specie povere e massive sostenibili, pescate in Adriatico (KM0).
L’evento è stato realizzato da CEA « Ambiente e Mare », R. Marche – Partners in Service, in collaborazione con Tuber Communications, l’Associazione Accademia della Cultura e del Turismo sostenibile, il CO.GE.PA Consorzio Piccola Pesca, Slow Food Piceno, Slow Food San Benedetto del Tronto – Valdaso, Patasibilla, Associazione Anice Verde di Castignano e Associazione Vivaisti di Grottammare.
Si ringraziano nuovamente la Dirigente Scolastica Prof. Sabrina Vallesi dell’Istituto Fazzini Mercantini, il Presidente Giovanni Picciotti del CO.GE.PA e tutti i pescatori della Piccola pesca e i Fiduciari di Slow Food Piceno e Slow Food San Benedetto del Tronto – Valdaso.
Si ringraziano inoltre il Presiedente Sergio Corradetti Anice Verde di Castignano, Gagliardi di Terre dei Calanchi Piceni, Panificio Vannicola Domenico & C, il Presidente Alfredo Cristofori Patasibilla, l’azienda BlueShark e l’Associazione Vivaisti di Grottammare.
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Napoli, preso il ragazzo barricato in casa
La polizia è riuscita a fermare il giovane barricato in casa a Napoli. Si tratta di Mario Garnieri, 21 anni, agli arresti domiciliari, che si era barricato in un palazzo del centro della città. Gli agenti erano intervenuto dopo una segnalazione di rissa in un panificio di via Pignasecca, dove il ragazzo aveva danneggiato il negozio. Quando i militari sono arrivati, è stato segnalato che il giovane era armato. Da lì è scappato e si è rifugiato in un palazzo a via san Liborio, al civico 15, dove vivono i nonni. Successivamente il ragazzo è stato fermato mentre cercava la fuga, ma non gli sono state ritrovate armi addosso. Ora è stato arrestato e dovrà rispondere di evasione da domiciliari ed altri reati connessi alla rissa al panificio. Read the full article
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Edicola Elbana Show del 21 Marzo 2019
Stamani la notizia che più ci lascia senza fiato è che Mario Ferrari ha convocato un consiglio comunale per Domenica 26, e tutti a dilli: " Marietto, Marietto, mira che ci sò lelezioni ( tutto attaccato)" e lui: " E allora? Voi fatevi l'elezioni, tanto io so abituato a fa le cose da solo. Il panificio Nocentini dedica una torta commemorativa a Cosimo dè Medici e naturalmente l'Edicola Elbana Show non mancherà di assaggiarla e di fare una recensione,tanto ormai da qua do abbiamo conosciuto Borghese ci sentiamo da " Diesci ". Con noi stamani Silvia Sottocasa che ha letto con noi le news, le ha commentate e ci ha parlato delle elezioni Capoliveresi
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Al via a Sanremo la III° edizione della Forza della natura
Dal 20 aprile al 1 maggio 2019 – Omaggio a Libereso Guglielmo
Sanremo, la sua città adottiva dove è scomparso nel 2016, per il terzo anno dedica una rassegna di 12 giorni a Libereso, che è stato anche precursore della biodiversità, scrittore, disegnatore, illustratore di fumetti, botanico di fama internazionale, autore di libri di ricette vegetariane e tanto altro ancora.
Dal 20 aprile al 1 maggio p.v., il Forte di Santa Tecla, che fa parte del Polo Museale Ligure del MiBACT, diventerà ancora una volta la sua casa, dove si potranno vedere i suoi disegni, assistere a incontri, conferenze, filmati e documentari, laboratori e scoprire le sue ricette a base di fiori ed erbe. Un’occasione straordinaria per residenti e turisti per visitare una struttura affascinante rendendo omaggio a questo illustre e famoso concittadino.
La mostra sarà aperta tutti i giorni a partire dalle 10.00 e fino alle 19.00 con orario continuato e aperture serali in occasione degli spettacoli teatrali. L’apertura delle mostre è garantita dalla preziosa collaborazione con l’Istituto Tecnico Professionale di Sanremo. La manifestazione ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del comune di Sanremo e del MiBACT Polo Museale della Liguria.
Tutti gli incontri e le attività nel programma sono ad ingresso libero
Programma
Forza della natura III° edizione
20 aprile – 1 maggio 2019
Omaggio a Libereso Guglielmi
Sabato 20 Aprile
ore 10.30 Inaugurazione con autorità cittadine
ore 11.00 “L’Erbario e il Diario del giardiniere di Calvino” a cura di Edizioni Pentagora
ore 12.00 “Il linguaggio dei fiori di Libereso” con Barbara Ronchi della Rocca, giornalista e scrittrice
ore 12.30 aperitivo con Cipolla egiziana a cura di “Panificio Fratelli Lia” di Camporosso
ore 15.00 “Cucina & benessere” utilizzare al meglio l’energia del cibo a cura di Silvia Ciuffardi e Luciana Rondelli
ore 16.00 “Libereso, un folletto libertario nel giardino di Mario Calvino” con Laura Guglielmi, giornalista e scrittrice
ore 17.00 “L’erbario e il Diario di Libereso” con Massimo Angelini, Direttore editoriale Pentagora
ore 18:00 “Giovani agricoltori liguri: il ritorno alla terra tra natura e biodiversità” a cura di Christian Gastaldi, Presidente Agia Liguria
Domenica 21 Aprile
ore 11.00: “Perinaldo, la sua tradizione, il carciofo di Napoleone e Libereso” a cura di Francesco Guglielmi, Sindaco di Perinaldo (IM)
ore 16.00 “Cipolla Egiziana 2.0: una storia di agrobiodiversità del Ponente Ligure” a cura di Marco Damele
ore 18.00 “Biodiversità urbana: con UrBees il viaggio delle api dalla campagna alla città” a cura di Antonio Barletta
Lunedì 22 Aprile
ore 11.00 “Libereso e il cambio di prospettive del giardinaggio: dal giardino colto all’inglese al giardino mediterraneo sostenibile” con Mimma Pallavicini
ore 16.00 “L’Alga Spirulina alimento del futuro” a cura di Garoscio Nuccio
ore 18.00 “Un pomeriggio, Adamo” di Italo Calvino lettura di Christian Gullone
Martedì 23 Aprile
ore 16.00: “Frutti, fiori, semi e creatività” laboratorio per grandi e piccini a cura dei Vivai Montina di Cisano sul Neva (SV)
ore 17.00 “I Fiori della pista ciclabile” presentazione libro di Alfredo Moreschi
ore 18.00 “Cucina secondo natura” conferenza a cura di Silvia Ciuffardi e Luciana Rondelli
ore 21.00 Laboratorio Teatro aperto al pubblico
Mercoledì 24 Aprile
11.00 “Show cooking la cucina con i fiori” con la Chef Paola Chiolini del Ristorante Balena Bianca Vallecrosia
ore 17.00 “Occhio allo spreco: i consigli di Libereso” con Cristina Gabetti, scrittrice, giornalista e inviata di Striscia la notizia
ore 21.00 “Carne vegana” spettacolo teatrale di e con Valentina Di Donna
Giovedì 25 Aprile
ore 11.00 “Flower Cooking Show: in cucina con i fiori commestibili” con degustazione a cura di Marco Nigro
ore 16.00 “I fiori commestibili e la cipolla egiziana in cucina: un connubio perfetto” con R&B Agricoltura e Hortives
ore 17.00 “Fiori nel piatto” con le food blogger Gabriella Rizzo e Raffaella Fenoglio
Venerdì 26 Aprile
ore 11.00 “La raccolta delle erbe spontanee tra tradizione e modernità” con Simonetta Chiarugi
ore 12.00 “I Fiori nel piatto” presentazione del libro con l’autore e chef Gianfranco Calidonna
ore 15.00 “Un caffè di qualità: dalla coltivazione sostenibile alla tostatura” con degustazione a cura di Cooffeel di Ventimiglia
ore 16.00 “Il giardiniere di Calvino e Rainews” un filmato inedito della Rai a cura del giornalista Luciano Minerva
ore 17.00 “Laboratorio di detersivi naturali per la lavatrice” con Valentina Di Donna
ore 18.00 “Coltivare la salute con l’Aloe arborescens” a cura di Roberta Fusco
ore 21.00 “I Contrapposti presentano Pot-Pourri” spettacolo teatrale con Barbara Ganini, Marta Laveneziana e Salvatore Stella
Sabato 27 Aprile
ore 10.30 “Progetto Antea: la filiera del fiore commestibile” a cura di Crea Sanremo con Barbara Ruffoni
ore 11.00 “Workshop sulla coltivazione, conservazione e utilizzo dei fiorì commestibili”, come coltivare o acquistare fiorì commestibili in sicurezza e come conservarli e utilizzarli correttamente a cura di Marco Nigro
ore 12.00 “Un caffè di qualità: dalla coltivazione sostenibile alla tostatura” con degustazione a cura di Cooffeel di Ventimiglia
ore 15.00 “Scopriamo il Tai Chi” conferenza e lezione di Giulio Marchetti, istruttore esperto di Kung Fu scuola Chang (alle 18.00 lezione aperta sul prato antistante la Fortezza)
ore 16.00 “Tradizione e storia dei lieviti” a cura di “Panificio Fratelli Lia” di Camporosso. dell’Azienda Vitivinicola “Terre Bianche” di Camporosso e del “Birrificio Nadir” di Sanremo. Degustazione della “Torta Libereso” con cipolla egiziana.
ore 17.00 “Il valore di un fiore” a cura del professor Arturo Croci
ore 18.00 “Letture testi di Italo Calvino” a cura dell’attore Gioachino Logico
ore 21.00 “La voce della biodiversità: il suono della Cipolla egiziana ligure” concerto sensoriale a cura di Marco Damele e Christian Gullone
Domenica 28 Aprile
ore 11.00 “Ortaggi e fiori nell’orto” il manuale di coltivazione e utilizzo dei fiori commestibili sani e sicuri per colorare e condire i nostri piatti” a cura di Hortives
ore 15 “Floricoltura biodinamica. Coltivare secondo natura“ con Fabrizio Daldi
ore 16 “Coltivare la cipolla egiziana ligure; consigli e suggerimenti pratici per una produzione di successo“ con Marco Damele.
ore 17.00 “Piante e giardini per animali …e viceversa” a cura di Rudy Valfiorito
ore 18.00 presentazione del progetto “Palindromi” a cura del cantautore Francesco Camin
ore 21.00 “Concerto” con Francesco Camine e Riccardo Sasso a cura di Dimensione Musica
Lunedì 29 Aprile
ore 11.00 “Ricette per ogni stagione: le Erbe Aromatiche in cucina” laboratorio e presentazione e degustazione del “Turtun di Castelvittorio” a cura di Terry Prada
ore 12.00 “Progetto F.I.S.CH.I.O” arrivo del trekking urbano a cura di Istituto Ruffini Aicardi
ore 14.30 “Adotta un seme” laboratorio organizzato dagli alunni della Scuola Primaria A.Rubino
ore 17:00 “La floricoltura nel Ponente Ligure. Un passato importante, un presente incerto e un futuro da disegnare” a cura di Fiorenzo Gimelli
ore 18.00 “Letture testi di Italo Calvino” a cura dell’attore Gioachino Logico
ore 18,30 “l’aperitivo vegano”, laboratorio di cucina vegana con aperitivo
ore 21.00 Laboratorio Teatro aperto al pubblico
Martedì 30 Aprile
ore 14.30 “Arte in fiore”, laboratorio organizzato dagli alunni della Scuola Primaria A.Rubino
ore 16.00 “Dove correva il treno..”proiezione film sulla pista ciclabile realizzato da Piero Farina e Marisa Fogliarini
ore 18.00 “Un’esperienza di comunicazione green” a cura di Graziano Consiglieri, Direttore rivista Vivere Sostenibile
ore 18.30 “Tutti i sensi del peperoncino: esperienza sensoriale nel mondo del piccante” a cura dell’azienda Vivi Piccante di Sanremo
ore 21.00 Laboratorio aperto con spettacolo a cura di Flusso Teatrale
Mercoledì 1 Maggio
ore 11.00 “Letture testi di Italo Calvino” a cura dell’attore Gioachino Logico
ore 11.30 “Cucinare la cipolla egiziana” insieme a Marco Damele con degustazione prodotti da forno
ore 16.00 “Il giardinista” presentazione libro di Francesco Mati
ore 17.00 “Madre terra chiama, Libereso risponde” a cura di Elio Marchese
ore 19.00 chiusura manifestazione
Mostre
Dal 20 aprile al 1 maggio
Pagine di Canapa: Libereso nel mondo di Calvino a cura di Rosaria Torquati
“L’erbario fantastico di Libereso” a cura di Ryan Logico
“Gigli di Mare” a cura di Carmen Spigno
dal 25 al 28 aprile
Mostra dei semi antichi della Banca Semi Hortives
Christian Flammia – 15 04 2019
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Cooperativa Battelieri del Porto di Genova
NetParade.it
Quezzi.it
AlfaRecovery.com
Comuni-italiani.it
Il Secolo XIX
CentroRicambiCucine.it
Contatti
Stefano Brizzante
Impianti Elettrici
Informatica Servizi
Edilizia
Il Secolo XIX
MusicforPeace Che Festival
MusicforPeace Programma 29 maggio
Programma eventi Genova Celebra Colombo
Genova Celebra Colombo
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Milano, botteghe storiche: il sindaco Sala e l'assessora Cappello premiano 41 attività
Milano, botteghe storiche: il sindaco Sala e l'assessora Cappello premiano 41 attività. Sono 41 le botteghe storiche della città di Milano premiate questa mattina dal sindaco Giuseppe Sala e dall'assessora allo Sviluppo Economico, Alessia Cappello, durante la tradizionale cerimonia che si è svolta in Sala Alessi, a Palazzo Marino. Diversi i settori e le attività, presenti in tutti i nove Municipi, che hanno ricevuto il riconoscimento: tra queste panetterie, pasticcerie, salumerie, macellerie, pescherie, enoteche ma anche barbieri, negozi di elettrodomestici e di abbigliamento. E ancora gioiellerie e pelletterie, negozi di fiori, oltre al mondo della ristorazione. Tra le attività più particolari, una cappelleria che festeggia i 100 anni di esercizio, un timbrificio, la manifattura di articoli sportivi Leone Sport e il distributore di carburanti ACI di via Marina. «Le Botteghe Storiche della nostra città – ha detto l'assessora allo Sviluppo Economico Alessia Cappello – rappresentano una delle eccellenze del tessuto economico di Milano, espressione dell'iniziativa economica meneghina e del saper fare italiano, non solo come attività commerciali e imprenditoriali, ma anche come elemento di vivacità, di rivitalizzazione e di presidio nei nostri quartieri diventando veri punti di riferimento per i cittadini, le cittadine e tutta la comunità. Sono felice quindi di impreziosire e arricchire, con la premiazione di oggi, l'Albo delle Botteghe Storiche». «L’ampio numero di imprese storiche premiate oggi, aderenti al nostro sistema associativo, testimonia innanzitutto il consolidato meccanismo organizzativo di Confcommercio Milano, dalla raccolta delle richieste di riconoscimento alla completa assistenza nella presentazione delle domande, nell'aiutare molte qualificate realtà imprenditoriali cittadine a raggiungere quest'importante obiettivo – afferma Alfredo Zini, presidente del Club Imprese Storiche della Confcommercio milanese –. Il Club è la casa di queste imprese: il suo compito è valorizzarle sempre più con strumenti di supporto all'attività e iniziative che siano d'aiuto per accrescerne visibilità e ruolo». «Premiamo ancora una volta, e con orgoglio tutto milanese – ha aggiunto Marco Accornero, Segretario Generale di Unione Artigiani della Provincia di Milano –, la forza e la resilienza di queste imprese e di tante generazioni famigliari che hanno attraversato i cambiamenti di questi cinquant'anni. Queste storie dovrebbero diventare memoria collettiva e ispirare tutti coloro che si accingono ad avviare una nuova attività. Noto con piacere che i servizi legati all'artigianato risultano sempre tra le attività più longeve ma purtroppo sono anche quelle che registrano i passaggi generazionali più difficili. È un tema su cui da tempo stiamo lavorando». Le Botteghe Storiche riconosciute dal 2004 sono 602: si tratta di attività commerciali (vendita al dettaglio, produzione artigiana, fornitura di servizi, somministrazione) che operano da almeno 50 anni nello stesso comparto merceologico, a prescindere da eventuali cambi di titolarità. Botteghe storiche premiate nella cerimonia di oggi: Cappelleria L. Cabella (1924) El Beverin (1926) Panificio Pasticceria Bazzini (1927) Magnani Gioielli (1929) I Gregori (1933) Devoti (1942) Leone Sport (1947) Pizzeria Sibilla (1951) Automobile Club di Milano (1953) Pasticceria Gelateria Valente (1953) Radio Jenner (1956) Carbognin Fiori (1960) Polleria di D.G. Urbani (1960) Cavaler Gioielli (1961) Civelli (1961) Euronummus (1961) Gioielleria Locatelli (1961) Mario Rossi Timbri e Targhe (1961) Teorema Cafè di Soldano Ignazio (1961) all'Incendio (1963) Macelleria da Orazio (1963) Pasticceria Giordano (1963) Acconciature Rosario (1965) Pescheria XXIV Maggio Il Kiosko (1965) Ristorante Charleston (1966) Taroni (1967) Cantine Fratelli Simone (1968) Vecchia Napoli by Carrer (1968) Bar Nilo (1969) Della Fonte Gioielli (1969) Donna Elissa Atelier Pelletteria (1969) Ristorante Le 5 Terre (1969) AI Cerchio Ristorante Pizzeria (1970) Boutique del Gioiello (1970) Gioielleria Pennisi (1970) Oreficeria Taini (1970) Ristorante al Grissino (1970) I Vigentini Barbieri (1971) Pasticceria Massimo Famiglia Crinò (1971) Rossi & Grassi (1971) Macelleria Raimondi (1972)... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Choco Italia: ecco il calendario autunnale
Choco Italia: ecco il calendario autunnale. Con l’arrivo della stagione autunnale riparte il festival itinerante del cioccolato artigianale firmato dall’Associazione Italia Eventi. Un’occasione unica per gli appassionati del mondo dei dolci, che avranno l’opportunità di degustare tanti prodotti e realizzare una spesa di qualità direttamente dai produttori. La prima tappa si terrà a Potenza, in Piazza Mario Pagano, da giovedì 28 settembre a domenica primo ottobre, ininterrottamente dalle ore 10 a mezzanotte e ad ingresso gratuito. Saranno quattro le regioni d’Italia da cui arriveranno gli artigiani e i produttori di Choco Italia che consentiranno un viaggio organolettico tra dolcezze, eccellenze e tipicità. L’iniziativa è patrocinata dal comune di Potenza, grazie alla disponibilità del sindaco Mario Guarente e dell'assessore Stefania D’Ottavio, e realizzata in collaborazione con l’UNOE Unione Nazionale Organizzatori di Eventi e l’Associazione The Chocolate Way. “Anche il cioccolato merita di essere declinato al plurale, c’è un mondo dietro questa dolcissima parola. Ecco perché durante le varie tappe di Choco Italia ci impegniamo a fare corretta informazione e a valorizzare varietà e tipicità. Uno stile di vita salubre parte dalla consapevolezza di ciò che mangiamo”, sottolinea il presidente di Italia Eventi Giuseppe Lupo. Tra le novità di quest’anno vi sarà “La Sana Merenda”. Ai visitatori sarà proposto il pane dell’antico Panificio Cipì di Via Pretoria, accompagnato da una crema spalmabile artigianale realizzata con la nocciola di Giffoni IGP dell'Azienda Agricola Nobile. Un’idea salutare di merenda che riavvicina ai prodotti artigianali, occasione anche per sostenere un’associazione locale. Difatti, acquistando una spalmabile alla nocciola si sosterrà anche la Comunità educativa il Quadrifoglio e il Quadrifoglio Children, realtà impegnate in numerosi progetti a sostegno dell’infanzia e dell’adolescenza, coordinate da Jessica Basentini. Una rete internazionale per il cioccolato di qualità: The Chocolate Way rappresenta la prima rete internazionale che celebra la cultura, la tradizione e la storia del cioccolato in Europa. L’obiettivo è promuovere e mettere in collegamento i distretti storici europei del cioccolato di alta qualità, per riscoprirne e promuoverne la tradizione, la cultura e il valore. Italia Eventi è uno dei membri di questa associazione internazionale. I prodotti di Choco Italia: Sono quattro le regioni che, con i loro prodotti e produttori, caratterizzano questa prima tappa autunnale a Potenza di Choco Italia. Oltre ad alcune realtà lucane, dalla Campania sarà possibile ritrovare un’azienda di Angri che produce cioccolato artigianale e cremini di tutti i gusti, tra cui una tipologia alla mela Annurca. Imperdibile lo spazio dedicato alla nocciola di Giffoni IGP, dove non solo sarà possibile trovare la crema spalmabile artigianale e la nocciola proposta tal quale, ma anche il croccante di nocciole realizzato al momento. Il miele pregiato, di varie tipologie, giungerà da Capaccio Paestum, mentre caramelle, lecca lecca e marshmallow da Napoli. Numerosi i dolci al cioccolato e di tradizione partenopea. Dalla Calabria arriverà un carico di liquirizia: dolce e grezza, caramelle e panetti per preparare il liquore con un’antica ricetta calabrese. Dalla Sicilia il pregiato e antico cioccolato di Modica, ma anche spalmabili realizzate sia con questa tipologia di cioccolato che con il pistacchio di Bronte. Sarà possibile anche gustare il croccante siciliano realizzato con le mandorle, il pistacchio ed il sesamo, realizzato sul momento. Non mancheranno torrone, realizzato in vari gusti, praline, cannoli siciliani, cassate e dolci con la pasta di mandorla. Le prossime tappe di Choco Italia in tour: Aperto tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 24, ad ingresso gratuito. Media partner dell’iniziativa il blogzine Rosmarinonews.it Dal 5 all’8 ottobre: Frascati (RM) Dal 13 al 15 ottobre: Roma (Piazza Bainsizza – Quartiere Prati) Dal 19 al 22 ottobre: Matera Dal 3 al 5 novembre: Caserta Dal 16 al 19 novembre: Roma (Area Mercato Testaccio) Dal 23 al 26 novembre: Benevento Infoline 375.5643840... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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GROTTAMMARE – MARE D’INVERNO, dal 6 all’8 Dicembre 2019 in Piazza Kursaal. Apertura Evento, con gli Aperitivi “FINGER FOOD di PESCE” giovedì 18.00-20.00, sabato 12.00-14.00 18.00-20.00 e domenica 12.00-14.00 18.00-20.00. Ci saranno Laboratori Educativi per i bambini, Laboratori Informativi per adulti “Campagna di Educazione Alimentare ed Informativa al Consumo Sostenibile Fish & Cheap”: sostenibile, locale e fresco , Cooking Show a base di pesce fresco locale con noti Chef locali con degustazioni gratuite.
L’assessore al Commercio Lorenzo Rossi ha commentato: “E’ un’iniziativa dedicata alla promozione del pescato locale, sostenuta da fondi europei e deriva da un bando promosso dalla Regione Marche che il Comune di Grottammare è riuscito a vincere. Può sembrare un po’ anomalo organizzare questa iniziativa in un periodo prossimo all’inverno. Siamo abituati a vedere iniziative sul pesce quasi esclusivamente durante i mesi caldi ma, come ci insegnano i nostri pescatori, il pesce come tutte le verdure dell’orto ha le sue stagioni e anche autunno e inverno presentano una ricchezza di offerta che va riscoperta”.
Barbara Zambuchini, Partners in Service del CEA “Ambiente e Mare” R. Marche sottolinea che l’obiettivo dell’evento è quello di sostenere e promuovere la pesca sostenibile: “Organizziamo dei seminari informativi ed educativi sia per gli adulti che per i più piccoli e leghiamo questo evento alla stagionalità del prodotto in collaborazione con gli stessi operatori e con le loro associazioni”. Zambuchini pone l’accento sulla presenza del dottor Mauro Mario Mariani, Medico Chilurgo – Specialista in Angiologia – Mangiologo – Consulente Nutrizionista Rai: “Una grande esperienza la sua – ha spiegato – e sabato mattina ore 9.00 incontrerà anche i ragazzi dell’istituto Fazzini Mercantili”.
Per i più piccoli sarà inoltre realizzato venerdì e sabato dalle 18.00 alle 20.00 , sabato e domenica dalle 12.00 alle 14.00 nell’ Area eventi del IL MARE IN TAVOLA un laboratorio educativo per bambini dal titolo “Il Gioco del Cavalluccio Marino”, un tappeto pedagogico (3×2 m) per educare i bambini alla sostenibilità sin dalla giovane età (attività consigliata a bambini dai 4 a 8 anni), in presenza di educatori qualificato del CEA Ambiente e Mare.
La serata di venerdì dalle 18.00 in poi e le mattinate di sabato e domenica dalle 12.00 in poi sarà aperto il Laboratorio Informativo per adulti con la Campagna Di Educazione Alimentare ed Informativa al Consumo Sostenibile Fish & Cheap”: Sostenibile, Locale e Fresco in collaborazione con addetti del Settore Pesca, dove saranno anche distribuite gratuitamente le “Ricette a base di pesce locale”. Barbara Zambuchini – Biologa Nutrizionista, Responsabile Partners in Service del CEA “Ambiente e Mare” R. Marche sottolinea che l’obiettivo del progetto: “Sensibilizzare, gli studenti, la cittadinanza e i turisti a stili di vita e consumo sostenibili, nel rispetto della cultura territoriale, del Mare e delle sue stagioni, per una maggiore attenzione alla provenienza locale del pescato e a tutte le pratiche sostenibili in Adriatico, orientare la cittadinanza, in particolare i giovani e le famiglie, sui temi della biodiversità e del consumo consapevole nel rispetto della stagionalità e dell’ecosistema, prediligendo il pesce azzurro e le specie povere e massive sostenibili, pescate in Adriatico (KM0).
Nelle serate del 6, 7, 8 Dicembre apertura SHOW COOKING, Laboratori culinari gratuiti con degustazione su prenotazione obbligatoria: Venerdì 6 ore 18.00 con lo Chef TOMMASO MELZI dell’”Attico sul Mare” Grottammare ; Sabato 7 ore 17.00 con lo Chef FEDERICO PALESTINI dell’ “Osteria Caserma Guelfa” San Benedetto del Tronto ; Domenica 8 ore17.00 con lo Chef DAVIDE CAMAIONI del “Il Posto Nuovo” San Benedetto del Tronto e alle 18:30 con lo Chef FEDERICO PSLESTINI dell’ “Osteria Caserma Guelfa” San Benedetto del Tronto. Tutti in Piazza!! Approfondimento sul pesce azzurro più salutare che ci sia…!
Evento Straordinario sabato 7 Dicembre ore 13.00 ”A PRANZO CON I PESCATORI PICCOLA PESCA” , pranzo organizzato dai Pescatori della Piccola Pesca locale su prenotazione con menù fisso a base di pesce fresco e pescato nel Mare Adriatico con retine da posta della Piccola Pesca in collaborazione con il CO.GE.PA Consorzio Piccola Pesca, Slow Food Piceno e Slow Food San Benedetto del Tronto – Valdaso. Info e Prenotazioni tel. 393 5659969 CEA « Ambiente e Mare », R. Marche – Partners in Service. “La Piccola Pesca si racconta e si assaggia!”
Il Comune, ha attivato un percorso di Valorizzazione e Promozione della Pesca locale sostenibile, delle sue tradizioni e dei piatti tipici. L’iniziativa, promossa dalla Regione Marche e finanziata all’80% con fondi europei FEAMP 2014-2020 (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) della programmazione 2014-2020, unita allo stanziamento del Comune, nasce per la “Promozione e Comunicazione della Pesca e della Acquacoltura sostenibile”.
L���evento è realizzato in collaborazione con CEA « Ambiente e Mare », R. Marche – Partners in Service, in collaborazione con Tuber Communications , l’Associazione Accademia della Cultura e del Turismo sostenibile, in quanto promotrice del Marchio di Qualità Registrato a livello Nazionale “in Blu Turismo Sostenibile in Adriatico” e dei “Pacchetti Culturali Eco-Sostenibili” legati al Pescaturismo e Ittiturismo nell’area adriatica, il CO.GE.PA Consorzio Piccola Pesca, Slow Food Piceno, Slow Food San Benedetto del Tronto – Valdaso, Associazione Vivaisti di Grottammare, Anice Verde di Castignano, Torre dei Calanchi Piceni, Panificio Vannicola Domenico & C, Patasibilla e BlueShark.
Si ringrazianola Dirigente Scolastica Prof. Sabrina Vallesi dell’Istituto Fazzini Mercantini, il Presidente Giovanni Picciotti del CO.GE.PA, e i Fiduciari di Slow Food Piceno e Slow Food San Benedetto del Tronto – Valdaso.
Finanziato Bando Regione Marche D.D.P.F. N. 85/ECI del 14/05/2019 Economia Ittica, Commercio e Tutela dei Consumatori, DGR n. 782 del 18/07/201, Priorita’ 5 – Lettere G – Misura 5.68: Misure Connesse alla Commercializzazione (Art.68 Reg.(UE) N.508/2014) P.O. FEAMP Italia 2014/2020 – Comune di Grottammare – Codice Pratica n.01/COMlett.g/2019 – Anno 2019.
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