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La memoria dellâalluvione: San Michele celebra âIl Tuono e la Pianaâ con una mostra fotografica. Alessandria
Immagini e testimonianze per ricordare la forza della natura e la solidarietĂ degli uomini nella storica alluvione del 1994
Immagini e testimonianze per ricordare la forza della natura e la solidarietĂ degli uomini nella storica alluvione del 1994. Lâinaugurazione della mostra fotografica âIl Tuono e la Pianaâ presso la Chiesa Parrocchiale di San Michele, avvenuta il 1° novembre, rappresenta un omaggio alla memoria collettiva della devastante alluvione che colpĂŹ il territorio di Alessandria nel 1994. Organizzata daâŚ
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Il Palazzo del Broletto di Novara ospita Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais, un percorso pittorico di 40 opere che svela la varietĂ delle raccolte dâarte di Fondazione Cariplo e dei Musei Civici- Galleria Giannoni.
La mostra fa parte del progetto Artgate che apre alle Fondazioni di ComunitĂ , promosso da Fondazione Cariplo, con una serie dâinterventi volti alla divulgazione della propria Collezione dâarte (766 dipinti, 118 sculture e 53 arredi e oggetti) e articolato in varie proposte culturali, come il sito http://www.artgate-cariplo.it , lâesposizione permanente del nucleo ottocentesco presso Gallerie dâItalia â Piazza Scala, i prestiti di opere dâarte a prestigiose mostre in Italia e allâestero, la partecipazione ad altri eventi culturali in collaborazione con altre istituzioni.
Il monferrino Angelo Morbelli (Alessandria, 18 luglio 1854 â Milano, 7 novembre 1919), apparteneva al gruppo dei divisionisti. Si distinse nellâapplicare la ricerca cromatica con rigore scientifico e per le sue opere dedicate in particolare agli ospiti anziani del Pio Albergo Trivulzio.
Italo Nunes Vais (Tunisi 1860 â Firenze 1932), pittore, ritrattista, paesaggista eseguĂŹ molte opere a pastello e acquarello. Molti suoi quadri riguardano soggetti orientali.
Tutto questo mi aveva incuriosito e domenica 13 agosto sono andata a Novara per vederla.
Anche se è una cittĂ non molto lontana, non avevo mai avuto lâopportunitĂ di visitarla. La mostra è stata il cosiddetto âcasus belliâ.
La Mostra, ecco la Mostra mi ha affascinato.
Allestita al secondo piano del complesso medievale del Broletto, stupisce. Il buio degli sfondi scuri, le luci che danno risalto ai colori, i quadri di Morbelli e Nunes Vais, con altri artisti che hanno dipinto la vita nellâottocento. Del primo sicuramente da citare Battello sul Lago Maggiore, che racconta di comâera bello, elegante, sognante andare sul Verbano dâestate durante la Belle Epoque. Del secondo âAncora un bacioâ, un olio su tela che illustra lâarrivederci, con un bacio affettuoso, tra una madre e una figlia alla stazione.
La mostra è anche uno sguardo oltre le pareti domestiche delle case dellâOttocento piemontese e di scoprirne i costumi, dove affondano le radici di un popolo, che usava il dialetto e trascorreva la vita quotidiana con i riti dei campi e il mercato settimanale, senza dimenticare le fiere e la messa domenicale.
Il percorso espositivo, curato dalla storica dâarte Susanna Borlandelli, è diviso in tre sezioni, Una cittĂ di provincia nellâOttocento, con le vedute di Novara e scene di vita ottocentesca, Tra cittĂ e campagna, dove la vita delle comunitĂ rurali si alterna alle attivitĂ lavorative e alla quotidianitĂ dalla Bassa fino alle Alpi e Viaggio in provincia, che è in treno con Nunes Vais oppure in battello con Morbelli che amava percorrere la provincia lungo le vie dâacqua, per poi risalire verso i luoghi che giĂ nellâ800 erano una meta ambita di nobili, viaggiatori e di artisti vari, come il Cusio, lâOssola con la Valle Anzasca e la Val Vigezzo, il Lago Maggiore, il quel grande e spettacolare balcone naturale che è il Mottarone. Eâ uno sguardo sullâOttocento raccontato da questa mostra con delicatezza, gentilezza, quasi con riserbo. Ti viene naturale guardarla con calma, senza fretta, una cosa bella da ricordare.
Molto particolare il quadro âCadono le foglieâ (La Lavandaia) del vigezzino Giovanni Battista Ciolina, davvero una cartolina della vita quotidiana. Quasi unâimmagine di oggi, ma certo immersa in unâatmosfera quasi rarefatta che richiama Segantini di âSul Lago di Mergozzoâ opera del milanese Paolo Sala a inizio 900.
Lâesposizione presenta anche qualche abito dâepoca, le valigie, i bauli del tempo, la ricercatezza dei particolari, altre vacanze, altri viaggi, provenienti dal museo etnografico della vicina Oleggio.
Eâ un viaggio che, dalla pittura di paesaggio romantica, passa attraverso lâetĂ del naturalismo e le sperimentazioni divisioniste, fino ad approdare allâinterpretazione pittorica visionaria e simbolista di Paolo Sala e Antonio Ambrogio Alciati, che portano alla fine di un mondo e allâinizio di un altro.
Il percorso di visita non è solo allâinterno della sala dellâArengo, ma si espande sulla cittĂ e sul territorio tra visite guidate, cicli di conferenze, itinerari di collegamento con altri monumenti e musei cittadini, ideato grazie alla collaborazione di diversi soggetti del territorio.
La mostra è visitabile dal martedÏ al venerdÏ dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19 ed è chiusa il lunedÏ.
Novara Sentieri di luce Il Palazzo del Broletto di Novara ospita Sentieri di luce. In cammino con Morbelli e Nunes Vais,
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