#PROFUMI ESTIVI
Explore tagged Tumblr posts
beautyscenario · 2 years ago
Text
3 profumi floreali estivi: la mia recensione
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
weirdesplinder · 6 months ago
Video
youtube
I miei profumi estivi preferiti
Profumi citati nel video:
- Jill Sander, Sunlight
https://amzn.to/3LHBIIf
- DUCCI Giardini di Toscana BORA BORA
https://amzn.to/3zZtYiv
- DUCCI Giardini di Toscana BLU INDACO
https://amzn.to/3WHfNre
- Profumi di Polignano Crema Limone
https://www.rivieraprofumi.com/prodotto/crema-limone-eau-de-parfum/
- Dior Joy By Dior Intense
https://amzn.to/3yhmwyw
- Helan I Sorbetti CherryBerry
https://amzn.to/3Yk7QJx
- Helan, I Sorbetti LemonFizz
https://amzn.to/4c1CQBl
    Se vi è piaciuto questo video potrebbero piacervi anche:
  La mia skincare routine: https://youtu.be/lZ67rGVd5wI
  I miei fondotinta preferiti: https://youtu.be/OyzcaZ7vzUc
  I miei profumi primaverili preferiti: https://youtu.be/wslEIFYRepg
  I miei profumi invernali preferiti: https://youtu.be/GkdFqWkpoyw
0 notes
cloudwine9 · 7 months ago
Text
"Sogni Estivi": San Michele Appiano celebra il sodalizio tra il Pinot Bianco Schulthaus e i sapori del Ristorante Da Tuccino di Polignano a Mare (BA).
Ritorna il progetto “Sogni Estivi” di Cantina San Michele Appiano: il Pinot Bianco Schulthaus della linea Fallwind incontra i profumi del pesce del Ristorante Da Tuccino di Polignano a Mare (BA) L’iniziativa che unisce le ricette dei migliori chef d’Italia e i vini della Cantina San Michele Appiano è pronta a sedurre i palati più esigenti della bella stagione, rivolgendosi ai media di settore e…
0 notes
djs-party-edm-italia · 8 months ago
Text
Gardacqua - Garda (VR): un'estate 2024 da vivere tra parco, piscine, Adventure Camp per bambini e ottimi piatti
Tumblr media
Il grande parco estivo di 11mila mq di Gardacqua, centro benessere d'eccellenza a Garda (Verona) è finalmente aperto. Se i trattamenti di questa realtà sono ormai ben conosciuti, soprattutto d'estate i motivi per frequentarlo sono anche altri. A tutte le età.
Circondato da verdi colline, il parco di Gardacqua sarà aperto per tutta l'estate 2024 fino all'8 settembre. E' il posto giusto per regalarsi rilassanti bagni di sole, noleggiando lettini ed ombrelloni. All'interno del parco c'è poi una grande piscina, con uno scivolo in inox per i più piccoli e non solo. La vasca ha anche una parte dedicata a chi ha voglia di nuotare. 
E ancora: idromassaggi per il relax, vasca contro corrente e pure river, per il divertimento. A completare l'offerta "acqua", il parco di Gardacqua dispone anche di una zona bambini con scivoli, giochi d'acqua, e una vasca riscaldata a 32° con lettini idromassaggio e getti d'acqua. Non è tutto. Lo staff Gardacqua pensa anche a chi vuol muoversi e fare sport nel verde.  Per tutta l'estate continuano le nostre attività di acquafitness e pilates in acqua così conciliamo allenamento e tintarella.
Per i più piccoli, sono poi aperte le iscrizione agli Adventure Camp estivi di Gardacqua, aperti a bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni. Saranno impegnati in attività motorie, in acqua e a terra, progetti sostenibili come la cura dell'orto, attività creative e ricreative saranno in programma ogni giorno... A completare l'offerta il buon cibo cucinato dalle cucine di Gardacqua, che propongono ogni giorno menù bilanciati e sano, studiati dalla dietista del centro. Si parte dal 10 di giugno e si continua, dal lunedì al venerdì, con diverse modalità, fino al 6 settembre. I Camp si fermano solo per la settimana di Ferragosto, offrendo un servizio davvero importante alle famiglie in cui i genitori lavorano anche d'estate.
Qui tutti i dettagli: https://bit.ly/CampGardacqua
Tornando al buon cibo, il ristorante di Gardacqua è davvero invitante, soprattutto con la bella stagione. Si affaccia direttamente sul parco, offre angoli d'ombra freschi per gustare piatti semplici ma gustosi adatti per una giornata di sole e acqua. Il momento aperitivo è  inserito in un quadro naturalistico meraviglioso: al tramonto tutte la vallate e le colline si dipingono di rosso. E' la perfetta conclusione di una giornata di relax e divertimento.
///
Gardacqua - SPA, Wellness and Pools
Via Cirillo Salaorni ,10 
37016 Garda (VR)
045 627 0563
Cos'è Gardacqua? 
Gardacqua, a Garda, sulla sponda veronese del lago, è sinonimo di tempo dedicato al benessere. La struttura, conosciuta per il suo approccio globale al wellness, è circondata da un verde parco con ulivi secolari. A livello archiettonico è caratterizzata da una elegante cupola di cristallo ed ospita una SPA di oltre 1700 MQ, grandi piscine interne ed esterne in cui rilassarsi oppure nuotare, beauty center in cui regalarsi trattamenti e massaggi d'ogni tipo, bar, ristoranti ed aree kids dedicate ai più piccoli.
Gli augfuss meister, i maestri di sauna di Gardacqua SPA, guidano gli ospiti nei loro momenti di relax. La struttura segue la filosofia della tradizione nordica: all'interno degli ambienti caldi non è consentito l'utilizzo del costume: ad alte temperature infatti alcuni tessuti possono rilasciare sostanze tossiche. Invece c'è l'obbligo di coprirsi nelle aree di passaggio tra un ambiente e l'altro. Al Welcome Desk sono disponibili teli, ciabatte e accappatoi, così che gli ospiti possano pensare solo a rilassarsi.
Gardacqua SPA è dotata di un'ampia Sauna Finlandese con cromoterapia (Temperatura: 80-90°C, umidità 5%). Qui calore, colori e profumi creano l'atmosfera indispensabile per un'esperienza di profondo benessere. La Bio Sauna (temperatura: 50-70°C; umidità: 40%), con il suo ambiente caldo e umido, è invece ideata per avvicinare alla sauna anche tutti coloro che soffrono le alte temperature. Il Bagno Salino (temperatura: 40-50°C, umidità: 80%) è poi un ambiente dal vapore salinizzato che grazie all'azione antibatterica delle particelle di sale è in grado di favorire l'igienizzazione delle vie respiratorie. Lo scrub salino, realizzato all'interno, leviga lo strato superficiale della pelle e riattiva la microcircolazione. 
Il Bagno Turco (temperatura 40-50°C; umidità: 95-100%) stimola i pori della pelle ad aprirsi ed induce la sudorazione, favorendo una profonda pulizia dell'epidermide attraverso l'eliminazione di tossine e impurità. Il Laconium (temperatura: 55-65°C; umidità: 20%) è invece un ambiente dedicato al riscaldamento graduale del corpo per un effetto di rilassamento totale. Il Percorso Kneipp di SPA Gardaqua, a Garda (VR), alterna acqua fredda e acqua calda, per stimolare la microcircolazione di gambe e piedi. La Cascata di Ghiaccio, invece, offre il raffreddamento più indicato dopo la permanenza negli ambienti caldi per ottenere il massimo dalla propria esperienza in sauna.
Non manca una grande zona Idromassaggio (temperatura: 33-35°), per un relax che stimola la circolazione e decontrae i muscoli. Tra un ambiente e l'altro, qualche momento di assoluto relax nell'accogliente e silenziosa Dream Room è poi l'ideale per una breve pausa. Ecco poi la grande Zona Relax, con vista sul prato privato della SPA: qui ci si riposa al caldo, con luce naturale, coccolati da un tiepido raggio di sole con vista sul prato privato della SPA. La struttura è dotata di un Solarium Naturista, un prato privato dove prendere il sole senza costume in mezzo al verde e alla natura.
0 notes
sounds-right · 8 months ago
Text
Gardacqua - Garda (VR): un'estate 2024 da vivere tra parco, piscine, Adventure Camp per bambini ed ottimi piatti
Tumblr media
Il grande parco estivo di 11mila mq di Gardacqua, centro benessere d'eccellenza a Garda (Verona) è finalmente aperto. Se i trattamenti di questa realtà sono ormai ben conosciuti, soprattutto d'estate i motivi per frequentarlo sono anche altri. A tutte le età.
Circondato da verdi colline, il parco di Gardacqua sarà aperto per tutta l'estate 2024 fino all'8 settembre. E' il posto giusto per regalarsi rilassanti bagni di sole, noleggiando lettini ed ombrelloni. All'interno del parco c'è poi una grande piscina, con uno scivolo in inox per i più piccoli e non solo. La vasca ha anche una parte dedicata a chi ha voglia di nuotare. 
E ancora: idromassaggi per il relax, vasca contro corrente e pure river, per il divertimento. A completare l'offerta "acqua", il parco di Gardacqua dispone anche di una zona bambini con scivoli, giochi d'acqua, e una vasca riscaldata a 32° con lettini idromassaggio e getti d'acqua. Non è tutto. Lo staff Gardacqua pensa anche a chi vuol muoversi e fare sport nel verde.  Per tutta l'estate continuano le nostre attività di acquafitness e pilates in acqua così conciliamo allenamento e tintarella.
Per i più piccoli, sono poi aperte le iscrizione agli Adventure Camp estivi di Gardacqua, aperti a bambini e ragazzi dai 3 ai 12 anni. Saranno impegnati in attività motorie, in acqua e a terra, progetti sostenibili come la cura dell'orto, attività creative e ricreative saranno in programma ogni giorno... A completare l'offerta il buon cibo cucinato dalle cucine di Gardacqua, che propongono ogni giorno menù bilanciati e sano, studiati dalla dietista del centro. Si parte dal 10 di giugno e si continua, dal lunedì al venerdì, con diverse modalità, fino al 6 settembre. I Camp si fermano solo per la settimana di Ferragosto, offrendo un servizio davvero importante alle famiglie in cui i genitori lavorano anche d'estate.
Qui tutti i dettagli: https://bit.ly/CampGardacqua
Tornando al buon cibo, il ristorante di Gardacqua è davvero invitante, soprattutto con la bella stagione. Si affaccia direttamente sul parco, offre angoli d'ombra freschi per gustare piatti semplici ma gustosi adatti per una giornata di sole e acqua. Il momento aperitivo è  inserito in un quadro naturalistico meraviglioso: al tramonto tutte la vallate e le colline si dipingono di rosso. E' la perfetta conclusione di una giornata di relax e divertimento.
///
Gardacqua - SPA, Wellness and Pools
Via Cirillo Salaorni ,10 
37016 Garda (VR)
045 627 0563
Cos'è Gardacqua? 
Gardacqua, a Garda, sulla sponda veronese del lago, è sinonimo di tempo dedicato al benessere. La struttura, conosciuta per il suo approccio globale al wellness, è circondata da un verde parco con ulivi secolari. A livello archiettonico è caratterizzata da una elegante cupola di cristallo ed ospita una SPA di oltre 1700 MQ, grandi piscine interne ed esterne in cui rilassarsi oppure nuotare, beauty center in cui regalarsi trattamenti e massaggi d'ogni tipo, bar, ristoranti ed aree kids dedicate ai più piccoli.
Gli augfuss meister, i maestri di sauna di Gardacqua SPA, guidano gli ospiti nei loro momenti di relax. La struttura segue la filosofia della tradizione nordica: all'interno degli ambienti caldi non è consentito l'utilizzo del costume: ad alte temperature infatti alcuni tessuti possono rilasciare sostanze tossiche. Invece c'è l'obbligo di coprirsi nelle aree di passaggio tra un ambiente e l'altro. Al Welcome Desk sono disponibili teli, ciabatte e accappatoi, così che gli ospiti possano pensare solo a rilassarsi.
Gardacqua SPA è dotata di un'ampia Sauna Finlandese con cromoterapia (Temperatura: 80-90°C, umidità 5%). Qui calore, colori e profumi creano l'atmosfera indispensabile per un'esperienza di profondo benessere. La Bio Sauna (temperatura: 50-70°C; umidità: 40%), con il suo ambiente caldo e umido, è invece ideata per avvicinare alla sauna anche tutti coloro che soffrono le alte temperature. Il Bagno Salino (temperatura: 40-50°C, umidità: 80%) è poi un ambiente dal vapore salinizzato che grazie all'azione antibatterica delle particelle di sale è in grado di favorire l'igienizzazione delle vie respiratorie. Lo scrub salino, realizzato all'interno, leviga lo strato superficiale della pelle e riattiva la microcircolazione. 
Il Bagno Turco (temperatura 40-50°C; umidità: 95-100%) stimola i pori della pelle ad aprirsi ed induce la sudorazione, favorendo una profonda pulizia dell'epidermide attraverso l'eliminazione di tossine e impurità. Il Laconium (temperatura: 55-65°C; umidità: 20%) è invece un ambiente dedicato al riscaldamento graduale del corpo per un effetto di rilassamento totale. Il Percorso Kneipp di SPA Gardaqua, a Garda (VR), alterna acqua fredda e acqua calda, per stimolare la microcircolazione di gambe e piedi. La Cascata di Ghiaccio, invece, offre il raffreddamento più indicato dopo la permanenza negli ambienti caldi per ottenere il massimo dalla propria esperienza in sauna.
Non manca una grande zona Idromassaggio (temperatura: 33-35°), per un relax che stimola la circolazione e decontrae i muscoli. Tra un ambiente e l'altro, qualche momento di assoluto relax nell'accogliente e silenziosa Dream Room è poi l'ideale per una breve pausa. Ecco poi la grande Zona Relax, con vista sul prato privato della SPA: qui ci si riposa al caldo, con luce naturale, coccolati da un tiepido raggio di sole con vista sul prato privato della SPA. La struttura è dotata di un Solarium Naturista, un prato privato dove prendere il sole senza costume in mezzo al verde e alla natura.
0 notes
silviaaquilini · 4 years ago
Photo
Tumblr media
17 notes · View notes
donaruz · 2 years ago
Text
Tumblr media
Nel Medioevo Settembre era rappresentato da un gruppo di persone intente alla vendemmia.
Nell'antica Grecia in Settembre si celebravano feste in onore di Demetra, dea greca delle messi (più tardi identificata con la dea latina
Cerere).
Le giornate si accorciano, la temperatura dell'aria si rinfresca, si approssima la stagione autunnale e l'Equinozio d'Autunno, la natura si
prepara al suo lungo sonno, le radici bevono avidamente gli ultimi raggi di sole attraverso le foglie che ancora per poco offrono riserve di
energia. Settembre è il mese dei colori , dei profumi, degli ultimi frutti estivi.
🍃🍂🍃🍁🍃🌾🍃��🍁🍃
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
17 notes · View notes
vele-e-vento · 4 years ago
Text
che c'è di meglio, in un fresco giorno di giugno che promette estate e il frigo è pieno di verdure fresche e croccanti, e birrett5 fresche
che c'è di meglio quando viene il languorino domenicale, che
- coltivare l'idea di prepararsi una bella insalatina fresca, con sedano pomodorini, basilico fresco, feta, ravanelli, carote, cipollotto fresco, mandorle e aceto, e un pizzico di wasabi... ci vuole un pizzico di piccantino eh....
- metterci 30 minuti per pelare tagliare sminuzzare con amore e cura, 20 minuti per buttare e pulire, e prepare la tavola
- mettere tutto in una ciotola con olio e aceto
- infilare il tutto in frigo a riposare per un'oretta. mentre fai il ragù.
Poi finalmente alle 13:00 dirsi ora mi mangio l'insalatina col freschetto che viene dalla finestra... ...aprire il frigo dove l'insalatina sta a riposo pregustando i profumi estivi, e mentre apri il frigo, la ciotola che segretamente si è appoggiata alla porta a tua insaputa, scivola giù e BAM
cade, a testa in giù, sul pavimento!
Ora l'insalata mi guarda sparsa per un km quadrato appicicaticcia e densa di oliofetapomodoriaceto sul pavimento
E io che penso.... "io me la mangio lì da terra!" ecco
8 notes · View notes
thebeautycove · 4 years ago
Text
Tumblr media
GOUTAL PARIS - AMBRE SAUVAGE ABSOLU - Limited Edition - Eau de Parfum - Novità 2021 - Sentiamo i profumi per come sono o per come siamo? Nothing compares to Amber when in need of golden wild freedom feeling! La meraviglia olfattiva dell’ambra e il potere di fascinazione che esercita su sensi ed immaginazione. Sensuale e misteriosa, calda e tentacolare, dalle sue amabili sfaccettature emergono sogni e leggende di lontane terre d’Oriente, volute aromatiche ammalianti che persuadono ad una inevitabile dipendenza. Ambre Sauvage è un graditissimo ritorno, dopo il lancio nel 2015, Goutal Paris ripropone questo prezioso Absolu in Edizione Limitata, quale omaggio ad una delle materie prime più pregiate e amate nella profumeria d’arte. Camille Goutal e Isabelle Doyen descrivono con dovizia l’eclettica ricchezza odorosa di questa nota, elogiano la sua raffinatezza accostandola all’iris, ne rinfrescano i morbidi volteggi con bacche rosa e lavanda, catturano la sua sontuosa morbidezza dentro vapori di vaniglia e infine perpetuano l’arabescato sillage coi sospiri profondi di styrax e patchouli. Impensabile relegare la sua voluttuosa tenace espressività ai climi freddi, divina nei roventi giorni estivi, quando la pelle respira oro. Leggi la nostra review qui Eau de Parfum Edizione Limitata 100 ml. In Profumerie selezionate e nei Bar à Parfums Olfattorio anche online. ©thebeautycove
1 note · View note
keticonte · 4 years ago
Photo
Tumblr media
✌️Piatti estivi deliziosi! Freschezza e profumi pazzeschi🥰 ingredienti: 3 radicchi 3 fette di pane 3 finocchi 3 pomodori 50 gr di mandorle 1 grappolo d’uva Sommacco Per la salsa: 60 gr di semi di girasole 60 gr di semi di sesamo 1 limone 1 cucchiaio di olio Evo 1 cucchiaio di aceto di mele 1 cucchiaio di salsa di soia 1 spicchio d’aglio Sale 90 ml di acqua procedimento: Abbrustolire le fette di pane e le mandorle. cuocere il radicchio e il finocchio cinque minuti per lato. In un mixer versare tutti gli ingredienti per la salsa e frullare per cinque minuti. Guarnire le verdure con la salsa e i crostini di pane e mandorle ultimare con olio d’oliva e sommacco. . . . #saporepuro #verdure #dieta #vegan #radicchio #pomodori #insalata #ricettafacile #ricetteestive #radicchio #finocchio #salsa #vegano #food #instafood #instagood #foodstagram #yummy #amazing #delicious (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/CQ1PoZOFw9y/?utm_medium=tumblr
1 note · View note
vefa321 · 5 years ago
Text
Scatti di memoria
Sono quelle le ore che ci appartengono, quelle che hanno il rumore dei suoni del mondo, I profumi del tardo pomeriggio, dei giorni estivi al sapore di pesche ed il colore delle ciliegie...
Le vedi, le senti, le ascolti prendono vita e la regalano agli occhi, incantano intonando musiche di Grilli e suonate di onde... La spiaggia come uno strumento si lascia addomesticare ed ogni elemento dal vento al sole, dal mare all'uomo crea un concerto di sensazioni che danno al momento il nome... Emozione.
Sulla scia del giorno scivolano le ore, attimi di frivole beatitudine, istantanee di fotografia per la memoria, fragranze per i ricordi, suoni per gli smemorati...
@vefa321
15 notes · View notes
unbiviosicuro · 4 years ago
Text
intanto si risvegliava in lei una spontanea disponibilità al ricordo e le si affollavano intorno segrete immagini private: si aprivano paesaggi nascostamente conservati nella memoria per una stagione che li avesse resi indimenticabili; i sentieri tante volte percorsi improvvisamente attraversando la cucina perdendosi oltre le pareti; un remoto brusio come di insetti estivi invadeva la stanza silenziosa, un fremere d'aria e di profumi vegetali.
3 notes · View notes
freedomtripitaly · 5 years ago
Photo
Tumblr media
La costa di Trapani e del suo territorio è da sempre considerata la più selvaggia di tutta la Sicilia. Un ventaglio di natura, centri storici, borghi marinari e collinari, spalancati a braccia aperte sul mare, sul il Tirreno e il Mediterraneo, con le isole Egadi e le coste tunisine, così vicine da poterle toccare, Pantelleria e le coste nordafricane e dell’isola di Malta. 150 km di litorale unico al mondo, l’antico approdo di Arabi, Fenici, Greci, dei Mille di Garibaldi. Terra di sole e di cultura, di profumi lontani. Terra di confine tra il cielo e, soprattutto, il mare cristallino che lambisce queste coste, ora frastagliate ora ricoperte di sabbia finissima, senza nulla da invidiare a destinazioni più esotiche e molto più distanti. La Sicilia e le spiagge di Trapani, invece, sono dietro l’angolo. Il golfo di Castellammare e la tonnara di Scopello La spiaggia di Alcamo Marina è la prima costa trapanese che si incontra venendo da Palermo. Lunga circa 3 km e attrezzata, è molto amata dagli abitanti della zona e non solo e durante i mesi estivi può diventare parecchio affollata. Superata la foce del fiume San Bartolomeo, il litorale prosegue, diventando la spiaggia principale, chiamata Playa, di Castellammare del Golfo, anch’essa sabbiosa e parzialmente attrezzata, seguendo la quale si raggiunge il centro storico della cittadina, affacciata sul mare e sul porto, con il suggestivo castello arabo-normanno e la piccola cala Petròlo. Superato il porto di Castellammare la costa comincia a farsi più frastagliata. Qui si nascondono piccole spiagge rocciose, più riparate e tranquille, come cala dei Sogni, cala Bianca e cala Rossa, dopo le quali si apre la baia, di nuovo sabbiosa e ben attrezzata, di Guidaloca. Qui il mare, riparato da entrambi i lati da alti speroni di roccia, è di meraviglioso blu profondo. Dopo questa rilassante baia, ricomincia la costa rocciosa e frastagliata dove si apre la cala dell’Alberello e poi Scopello, con la splendida baia punteggiata, sull’acqua, da due immensi faraglioni mentre sulla costa si erge l’antico profilo della tonnara, attorno alla quale si sviluppano i bastioni di cemento – l’ingresso è a pagamento (3€ circa) – sui quali godersi il sole a pochi centimetri dall’acqua. Alle spalle della tonnara di Scopello si staglia la tozza figura di un promontorio sulla cui sommità si trova una torre di guardia, alle spalle della quale la costa prosegue con il suo intrico di calette di sassi e scogli (cala Mosca, cala Baialuce e cala Mazzo di Sciacca). Qui, dove l’immediato entroterra è disseminato di bellissime ville e strutture ricettive di livello si arriva al centro visite della riserva Naturale dello Zingaro, della quale Scopello rappresenta la porta d’accesso orientale. Le calette selvagge della riserva dello Zingaro La riserva dello Zingaro protegge una delle zone naturali più belle e selvagge di tutta la Sicilia. Costoni rocciosi, ripidi sentieri bianchi e grotte preistoriche si perdono nella vegetazione bruciata dal sole fino all’azzurro del mare, a meravigliose calette dove il tempo sembra fermarsi e le narici si riempiono dei profumi della macchia mediterranea, gli stessi che hanno inebriato gli antichi popoli che solcavano le acque del Mediterraneo. Qui il mare diventa non solo relax e bellezza ma anche un paradiso per gli amanti dello snorkeling. Ecco allora che si incontrano cala Capreria, con i suoi ciottoli bianchi, seguita da cala del Varo con punta Leone, cala della Disa, cala Beretta e cala Marinella, fino a cala dell’Uzzo, una delle più affascinanti, dominata dai ruderi dell’omonima torre e raggiungibile a piedi in 15 minuti seguendo un sentiero abbastanza agevole completamente immerso nella natura. Nei pressi della caletta, meritano una segnalazione alcuni punti di interesse della riserva dello Zingaro: il museo dell’Intreccio, la grotta preistorica dell’Uzzo e il museo della civiltà Contadina. Tornando sul sentiero che costeggia il mare si raggiunge inoltre il museo delle attività Marinare, situato su un promontorio roccioso sotto al quale si apre, come in una favola, cala Tonnarella dell’Uzzo, la spiaggia principale della riserva dello Zingaro. La strada poco dopo sale improvvisamente con un paio di tornanti, che girano intorno alla torre dell’Impiso, per poi rituffarsi nel mare antistante cala Grottazza. Ora seguiamo il capo verso nord, superando la curiosa caletta chiamata lago di Venere si apre il golfo del Firriato, chiuso a nord da punta Solanto. Il mare caraibico di San Vito lo Capo e le scogliere di Macari Qui la costa rocciosa assume un’atmosfera quasi lunare, spezzata solo dai resti della cinquecentesca tonnara del Secco e dall’imponente profilo di monte Monaco, aggirato il quale si apre la spiaggia antistante San Vito lo Capo, considerata una delle più belle della Sicilia. Con il suo mare trasparente e caldissimo, la sabbia dorata e il fondale basso sembra di stare ai Caraibi. Per dare un ulteriore tocco di esotismo si consiglia di non lasciare San Vito lo Capo senza aver assaggiato il suo impareggiabile cous cous. Oltre la punta sulla quale si erge il faro di Capo San Vito e cala Rossa si scende di colpo verso sud fino a cala Mancina, la grotta dei Cavalli, la spiaggia di Salinella e quella di Isulidda, antistante l’omonima isoletta selvaggia e completamente rocciosa, fino ad arrivare a un’altra delle località balneari più belle della Sicilia: il borgo di pescatori di Macari e le sue bellissime calette. La spiaggia del Bue Marino sotto a una scogliera di antichissime falesie, cala di punta Lunga, la spiaggia di baia Santa Margherita, Scaru Brucia, cala Bove. La costa si fa piatta fino al mare, dove si apre spiaggia di Seno dell’Arena, la Chianca, punta Bucerno e spiaggia Agliareddi. La baia del Cornino e la spiaggia di San Giuliano Oltre gli Agliareddi si apre il territorio compreso nella riserva Naturale del monte Cofano, un altro scrigno di natura incontaminata del trapanese. Il promontorio di monte Cofano si sporge arrotondato sul mare con l’antica tonnara omonima e la punta del Saraceno, superata la quale tra la roccia emergono antiche tracce dei colonizzatori dell’isola: l’edicola di San Nicola, la grotta e la cappella del Crocefisso, la torre del Cofano, fino alla splendida baia del Cornino con la grotta Mangiapane e le sue spiagge ora sabbiose, ora ghiaiose, interrotte da stupende scogliere a picco sul mare superabili grazie a dei pontili di legno, che delimitano l’area balneare. Proseguendo lungo la costa si incontrano poi la piccola spiaggia di rio Forgia, lido Valderice, il borgo marinaro di Bonagia, la sua stupenda spiaggia di ciottoli e sabbia, il suo mare trasparente e una seicentesca tonnara, oggi trasformata in struttura ricettiva, a dominare la natura selvaggia di questo piccolo golfo. Trapani e le sue spiagge, il cuore di questo tratto di costa siciliana, dista ormai solo una decina di km. Dopo Pizzolungo, la litoranea prosegue fino alla lunghissima e sabbiosa spiaggia di San Giuliano, sia libera che attrezzata, che si trova ancora nel territorio di Erice, anche questa sicuramente tra le più belle della costa trapanese. Le spiagge sotto alle mura di Trapani Con il promontorio della tonnara Tipa, compreso oggi in un rigoglioso parco urbano, comincia la spiaggia cittadina di Trapani, che si distende a fianco del lungomare Dante Alighieri fino a lido Paradiso, privato e a pagamento, a piazza Vittorio Emanuele, per poi svilupparsi al di sotto delle mura di Tramontana, dove prende il nome di spiaggia porta Botteghelle. A pochi passi da qui si può passeggiare per il centro storico di Trapani, nella suggestiva piazza del mercato del Pesce affacciata sul mare come una scenografica rotonda e visitare la cinquecentesca cattedrale di San Lorenzo, duomo della città. Il punto più suggestivo delle spiagge cittadine di Trapani è però senza dubbio la scogliera al di sotto della torre di Ligny, la punta estrema del molo cittadino che si distende dentro il mare. Non c’è una vera spiaggia ma si può scendere in acqua dagli scogli con molta facilità, per godersi un bagno al tramonto. Da qui si gode di uno stupendo panorama sulle vicinissime isole Egadi oppure, alle spalle, sul monte Erice. Una volta ammirato lo splendido panorama e respirato l’odore di questo porto proiettato così profondamente nel Mediterraneo da sembrare un’isola nella grande isola siciliana occorre superare il porto e le saline di Trapani, oggi riserva naturale, con un’interessante museo all’interno dell’area, per proseguire lungo la costa trapanese, raggiungendo la bella spiaggia di Marausa. Marsala e la spiaggia di punta Tramontana Superato l’aeroporto di Trapani, il paesaggio cambia di colpo, l’aria si fa umida, la terra diventa piatta quasi più del mare. Siamo sempre più vicini all’Africa e da qualche parte si sente già il deserto. Quello che si vede, invece, è un grande specchio d’acqua, la laguna di Marsala, separata dal mare dall’isola Grande, che racchiude e protegge la spiaggia di San Teodoro con la sua torre, le saline cittadine, l’isola Mozia e la riserva Naturale dello Stagnone. All’interno di quest’area protetta si trova anche la lunghissima spiaggia di punta Tramontana, fiore all’occhiello di Marsala, nota per il mare trasparente e la sabbia bianca, da atollo tropicale. A Marsala sbarcarono i Mille di Garibaldi e sarebbe un peccato lasciarsela alle spalle senza aver fatto visita alle storiche Cantine Florio. Le antiche coste di Mazara, Capo Feto e Selinunte Lasciandosi alle spalle Marsala, la strada scende verso sud incontrando la lunga spiaggia bianca e fine di Lido Signorino e la costa lunare di Mazara del Vallo, con la bellissima spiaggia di capo Feto: 5 km di litorale che si scontra con il mare turchese in un suggestivo paesaggio di dune sabbiose e paludi d’acqua salata. Oltre c’è Mazara e la sua casbah, le tracce del passato normanno e di quello arabo, mentre il viaggio prosegue lungo la costa meridionale della Sicilia, il confine estremo tra il mare e l’Africa. Qui la costa si fa ripida e la litoranea corre quasi a picco sul mare. Perché ricominci il litorale occorre arrivare sino alla torretta di capo Granitola, con la suggestiva cala dei Turchi, una spiaggia di sabbia e roccia incastonata in una scogliera di tufo il cui nome ricorda gli antichi sbarchi dei pirati Saraceni in Sicilia in questo mare trasparente. Oltre il faro di capo Granitola la costa fa una decisa svolta a sinistra, dirigendosi in linea quasi retta verso ovest, dove si incontra la bellissima spiaggia di Tre Fontane, nel territorio di Campobello di Mazara, tra le più belle di tutta la Sicilia. Ampia, sabbiosa e percorsa da sorgenti di acqua dolce è come una grande oasi che è scivolata fino alla costa. Il tratto finale del viaggio lungo le coste e le spiagge di Trapani giunge al termine in un’area dove natura e testimonianze storiche antichissime si mescolano insieme per dare a questi luoghi un’atmosfera unica. La costa compresa nel territorio di Castelvetrano comprende sia un’eccellenza storica che una naturale. Per prima s’incontrano infatti le rovine della necropoli di Selinunte. Questo luogo incredibile custodisce i resti di un’antica città greca sviluppatasi sulle coste siciliane e che deve il suo nome al sedano selvatico, che ancora cresce rigoglioso in quest’area. Poco prima del sito archeologico, venendo da Tre Fontane, si trova Triscine, con il suo lunghissimo litorale sabbioso e, subito dopo, Marinella, con la sua sabbia dorata, il mare limpido e piacevolissime brezze marine che cullano le falde degli ombrelloni. Oltre Marinella si sviluppa lo straordinario habitat che popola la foce del fiume Belice, oggi riserva naturale, con una suggestiva spiaggia incorniciata da dune desertiche, rada vegetazione e sparuti alberi, i cui profili si stagliano sull’azzurro del mare. Proprio qui, pervasi da brezze nordafricane e i profumi trascinati sul Mediterraneo, finisce questo lungo viaggio lungo le spiagge della costa di Trapani e del suo territorio. https://ift.tt/2WNmkSl Le spiagge più belle di Trapani e dintorni La costa di Trapani e del suo territorio è da sempre considerata la più selvaggia di tutta la Sicilia. Un ventaglio di natura, centri storici, borghi marinari e collinari, spalancati a braccia aperte sul mare, sul il Tirreno e il Mediterraneo, con le isole Egadi e le coste tunisine, così vicine da poterle toccare, Pantelleria e le coste nordafricane e dell’isola di Malta. 150 km di litorale unico al mondo, l’antico approdo di Arabi, Fenici, Greci, dei Mille di Garibaldi. Terra di sole e di cultura, di profumi lontani. Terra di confine tra il cielo e, soprattutto, il mare cristallino che lambisce queste coste, ora frastagliate ora ricoperte di sabbia finissima, senza nulla da invidiare a destinazioni più esotiche e molto più distanti. La Sicilia e le spiagge di Trapani, invece, sono dietro l’angolo. Il golfo di Castellammare e la tonnara di Scopello La spiaggia di Alcamo Marina è la prima costa trapanese che si incontra venendo da Palermo. Lunga circa 3 km e attrezzata, è molto amata dagli abitanti della zona e non solo e durante i mesi estivi può diventare parecchio affollata. Superata la foce del fiume San Bartolomeo, il litorale prosegue, diventando la spiaggia principale, chiamata Playa, di Castellammare del Golfo, anch’essa sabbiosa e parzialmente attrezzata, seguendo la quale si raggiunge il centro storico della cittadina, affacciata sul mare e sul porto, con il suggestivo castello arabo-normanno e la piccola cala Petròlo. Superato il porto di Castellammare la costa comincia a farsi più frastagliata. Qui si nascondono piccole spiagge rocciose, più riparate e tranquille, come cala dei Sogni, cala Bianca e cala Rossa, dopo le quali si apre la baia, di nuovo sabbiosa e ben attrezzata, di Guidaloca. Qui il mare, riparato da entrambi i lati da alti speroni di roccia, è di meraviglioso blu profondo. Dopo questa rilassante baia, ricomincia la costa rocciosa e frastagliata dove si apre la cala dell’Alberello e poi Scopello, con la splendida baia punteggiata, sull’acqua, da due immensi faraglioni mentre sulla costa si erge l’antico profilo della tonnara, attorno alla quale si sviluppano i bastioni di cemento – l’ingresso è a pagamento (3€ circa) – sui quali godersi il sole a pochi centimetri dall’acqua. Alle spalle della tonnara di Scopello si staglia la tozza figura di un promontorio sulla cui sommità si trova una torre di guardia, alle spalle della quale la costa prosegue con il suo intrico di calette di sassi e scogli (cala Mosca, cala Baialuce e cala Mazzo di Sciacca). Qui, dove l’immediato entroterra è disseminato di bellissime ville e strutture ricettive di livello si arriva al centro visite della riserva Naturale dello Zingaro, della quale Scopello rappresenta la porta d’accesso orientale. Le calette selvagge della riserva dello Zingaro La riserva dello Zingaro protegge una delle zone naturali più belle e selvagge di tutta la Sicilia. Costoni rocciosi, ripidi sentieri bianchi e grotte preistoriche si perdono nella vegetazione bruciata dal sole fino all’azzurro del mare, a meravigliose calette dove il tempo sembra fermarsi e le narici si riempiono dei profumi della macchia mediterranea, gli stessi che hanno inebriato gli antichi popoli che solcavano le acque del Mediterraneo. Qui il mare diventa non solo relax e bellezza ma anche un paradiso per gli amanti dello snorkeling. Ecco allora che si incontrano cala Capreria, con i suoi ciottoli bianchi, seguita da cala del Varo con punta Leone, cala della Disa, cala Beretta e cala Marinella, fino a cala dell’Uzzo, una delle più affascinanti, dominata dai ruderi dell’omonima torre e raggiungibile a piedi in 15 minuti seguendo un sentiero abbastanza agevole completamente immerso nella natura. Nei pressi della caletta, meritano una segnalazione alcuni punti di interesse della riserva dello Zingaro: il museo dell’Intreccio, la grotta preistorica dell’Uzzo e il museo della civiltà Contadina. Tornando sul sentiero che costeggia il mare si raggiunge inoltre il museo delle attività Marinare, situato su un promontorio roccioso sotto al quale si apre, come in una favola, cala Tonnarella dell’Uzzo, la spiaggia principale della riserva dello Zingaro. La strada poco dopo sale improvvisamente con un paio di tornanti, che girano intorno alla torre dell’Impiso, per poi rituffarsi nel mare antistante cala Grottazza. Ora seguiamo il capo verso nord, superando la curiosa caletta chiamata lago di Venere si apre il golfo del Firriato, chiuso a nord da punta Solanto. Il mare caraibico di San Vito lo Capo e le scogliere di Macari Qui la costa rocciosa assume un’atmosfera quasi lunare, spezzata solo dai resti della cinquecentesca tonnara del Secco e dall’imponente profilo di monte Monaco, aggirato il quale si apre la spiaggia antistante San Vito lo Capo, considerata una delle più belle della Sicilia. Con il suo mare trasparente e caldissimo, la sabbia dorata e il fondale basso sembra di stare ai Caraibi. Per dare un ulteriore tocco di esotismo si consiglia di non lasciare San Vito lo Capo senza aver assaggiato il suo impareggiabile cous cous. Oltre la punta sulla quale si erge il faro di Capo San Vito e cala Rossa si scende di colpo verso sud fino a cala Mancina, la grotta dei Cavalli, la spiaggia di Salinella e quella di Isulidda, antistante l’omonima isoletta selvaggia e completamente rocciosa, fino ad arrivare a un’altra delle località balneari più belle della Sicilia: il borgo di pescatori di Macari e le sue bellissime calette. La spiaggia del Bue Marino sotto a una scogliera di antichissime falesie, cala di punta Lunga, la spiaggia di baia Santa Margherita, Scaru Brucia, cala Bove. La costa si fa piatta fino al mare, dove si apre spiaggia di Seno dell’Arena, la Chianca, punta Bucerno e spiaggia Agliareddi. La baia del Cornino e la spiaggia di San Giuliano Oltre gli Agliareddi si apre il territorio compreso nella riserva Naturale del monte Cofano, un altro scrigno di natura incontaminata del trapanese. Il promontorio di monte Cofano si sporge arrotondato sul mare con l’antica tonnara omonima e la punta del Saraceno, superata la quale tra la roccia emergono antiche tracce dei colonizzatori dell’isola: l’edicola di San Nicola, la grotta e la cappella del Crocefisso, la torre del Cofano, fino alla splendida baia del Cornino con la grotta Mangiapane e le sue spiagge ora sabbiose, ora ghiaiose, interrotte da stupende scogliere a picco sul mare superabili grazie a dei pontili di legno, che delimitano l’area balneare. Proseguendo lungo la costa si incontrano poi la piccola spiaggia di rio Forgia, lido Valderice, il borgo marinaro di Bonagia, la sua stupenda spiaggia di ciottoli e sabbia, il suo mare trasparente e una seicentesca tonnara, oggi trasformata in struttura ricettiva, a dominare la natura selvaggia di questo piccolo golfo. Trapani e le sue spiagge, il cuore di questo tratto di costa siciliana, dista ormai solo una decina di km. Dopo Pizzolungo, la litoranea prosegue fino alla lunghissima e sabbiosa spiaggia di San Giuliano, sia libera che attrezzata, che si trova ancora nel territorio di Erice, anche questa sicuramente tra le più belle della costa trapanese. Le spiagge sotto alle mura di Trapani Con il promontorio della tonnara Tipa, compreso oggi in un rigoglioso parco urbano, comincia la spiaggia cittadina di Trapani, che si distende a fianco del lungomare Dante Alighieri fino a lido Paradiso, privato e a pagamento, a piazza Vittorio Emanuele, per poi svilupparsi al di sotto delle mura di Tramontana, dove prende il nome di spiaggia porta Botteghelle. A pochi passi da qui si può passeggiare per il centro storico di Trapani, nella suggestiva piazza del mercato del Pesce affacciata sul mare come una scenografica rotonda e visitare la cinquecentesca cattedrale di San Lorenzo, duomo della città. Il punto più suggestivo delle spiagge cittadine di Trapani è però senza dubbio la scogliera al di sotto della torre di Ligny, la punta estrema del molo cittadino che si distende dentro il mare. Non c’è una vera spiaggia ma si può scendere in acqua dagli scogli con molta facilità, per godersi un bagno al tramonto. Da qui si gode di uno stupendo panorama sulle vicinissime isole Egadi oppure, alle spalle, sul monte Erice. Una volta ammirato lo splendido panorama e respirato l’odore di questo porto proiettato così profondamente nel Mediterraneo da sembrare un’isola nella grande isola siciliana occorre superare il porto e le saline di Trapani, oggi riserva naturale, con un’interessante museo all’interno dell’area, per proseguire lungo la costa trapanese, raggiungendo la bella spiaggia di Marausa. Marsala e la spiaggia di punta Tramontana Superato l’aeroporto di Trapani, il paesaggio cambia di colpo, l’aria si fa umida, la terra diventa piatta quasi più del mare. Siamo sempre più vicini all’Africa e da qualche parte si sente già il deserto. Quello che si vede, invece, è un grande specchio d’acqua, la laguna di Marsala, separata dal mare dall’isola Grande, che racchiude e protegge la spiaggia di San Teodoro con la sua torre, le saline cittadine, l’isola Mozia e la riserva Naturale dello Stagnone. All’interno di quest’area protetta si trova anche la lunghissima spiaggia di punta Tramontana, fiore all’occhiello di Marsala, nota per il mare trasparente e la sabbia bianca, da atollo tropicale. A Marsala sbarcarono i Mille di Garibaldi e sarebbe un peccato lasciarsela alle spalle senza aver fatto visita alle storiche Cantine Florio. Le antiche coste di Mazara, Capo Feto e Selinunte Lasciandosi alle spalle Marsala, la strada scende verso sud incontrando la lunga spiaggia bianca e fine di Lido Signorino e la costa lunare di Mazara del Vallo, con la bellissima spiaggia di capo Feto: 5 km di litorale che si scontra con il mare turchese in un suggestivo paesaggio di dune sabbiose e paludi d’acqua salata. Oltre c’è Mazara e la sua casbah, le tracce del passato normanno e di quello arabo, mentre il viaggio prosegue lungo la costa meridionale della Sicilia, il confine estremo tra il mare e l’Africa. Qui la costa si fa ripida e la litoranea corre quasi a picco sul mare. Perché ricominci il litorale occorre arrivare sino alla torretta di capo Granitola, con la suggestiva cala dei Turchi, una spiaggia di sabbia e roccia incastonata in una scogliera di tufo il cui nome ricorda gli antichi sbarchi dei pirati Saraceni in Sicilia in questo mare trasparente. Oltre il faro di capo Granitola la costa fa una decisa svolta a sinistra, dirigendosi in linea quasi retta verso ovest, dove si incontra la bellissima spiaggia di Tre Fontane, nel territorio di Campobello di Mazara, tra le più belle di tutta la Sicilia. Ampia, sabbiosa e percorsa da sorgenti di acqua dolce è come una grande oasi che è scivolata fino alla costa. Il tratto finale del viaggio lungo le coste e le spiagge di Trapani giunge al termine in un’area dove natura e testimonianze storiche antichissime si mescolano insieme per dare a questi luoghi un’atmosfera unica. La costa compresa nel territorio di Castelvetrano comprende sia un’eccellenza storica che una naturale. Per prima s’incontrano infatti le rovine della necropoli di Selinunte. Questo luogo incredibile custodisce i resti di un’antica città greca sviluppatasi sulle coste siciliane e che deve il suo nome al sedano selvatico, che ancora cresce rigoglioso in quest’area. Poco prima del sito archeologico, venendo da Tre Fontane, si trova Triscine, con il suo lunghissimo litorale sabbioso e, subito dopo, Marinella, con la sua sabbia dorata, il mare limpido e piacevolissime brezze marine che cullano le falde degli ombrelloni. Oltre Marinella si sviluppa lo straordinario habitat che popola la foce del fiume Belice, oggi riserva naturale, con una suggestiva spiaggia incorniciata da dune desertiche, rada vegetazione e sparuti alberi, i cui profili si stagliano sull’azzurro del mare. Proprio qui, pervasi da brezze nordafricane e i profumi trascinati sul Mediterraneo, finisce questo lungo viaggio lungo le spiagge della costa di Trapani e del suo territorio. Trapani e i suoi dintorni sono un territorio spettacolare, dominato da spiagge meravigliose e contrasti tra acqua e zone deserte tutti da assaporare.
7 notes · View notes
angolodonne · 5 years ago
Photo
Tumblr media
Cosa fiorisce ad Agosto info:https://www.edendeifiori.it/11297/cosa-fiorisce-ad-agosto.php Sotto l'azzurro sole di Agosto i fiori non smettono di fiorire ma anzi ci regalano colori sgargianti. Achillea, Agapanthus, Begonia, Brugmansia, Bouganvillea, calendula , Calla, Celosie, Coreopsis , crisantemi, dalia, Datura,Hemerocallis, Fucsia, Geranio (Pelargonium) e tantissimi altri fiori colorano prati, giardini e balconi estivi rendendo il nostro Paese un tripudio di colori e profumi.
3 notes · View notes
dreamswithlafra · 6 years ago
Text
10 migliori profumi estivi per le donne
Eccovi i 10 migliori profumi estivi per le donne. Ognuno di questi profumi ha un profumo molto particolare e caratteristico. Da provare assolutamente... #BEAUTY #BEAUTYBLOG #BLOGPOST #PROFUMI #ESTATE #10MIGLIORIPROFUMIESTIVI
Ciao cari amici di DWLF come state? Spero bene! L’estate è arrivata e con essa anche gli sgradevoli odori delle persone che si incontrano per strada, in autobus, in treno. Ma dico io ma perché non si lavano e utilizzano prodotti adatti al loro ph?! Nei tempi antichi, si credeva che ogni donna avesse il suo profumo (profumo naturale), che attirava l’attenzione degli uomini verso di loro. Ma cari…
View On WordPress
0 notes
nickcents · 5 years ago
Text
Dubai breaK
Sei una bimba inglese tu. Lo dice il passaporto. Sei nata a Londra e registrata a Camden. E come tutte le bimbe inglesi sei cresciuta qui, tra questo clima nordeuropeo. L’estate torrida non e’ mai esistita, finora, salvo qualche sporadica giornata afosa figlia del “climate change”. Stai vivendo la tua infanzia con le gambe scoperte, quando a stento raggiungiamo i 15 gradi, la pioggia non ti ha impedito di uscire di casa a giocare ed una precoce oscurita’ invernale non ti e’ mai sembrata, poi, cosi desueta.
Non sei come noi italiani, che da piccoli ci facevamo le ferie al mare e che se avevamo la fortuna di nascere al centro sud, ci godevamo primavere ed estati spesso bollenti, con il mare, in molti casi, a portata di macchina.
Allora abbiamo deciso di prendercelo qualche spazio di caldo torrido, anche fuori stagione, spezzandoci e spezzandoti il buio e il freddo con una settimana a Dubai/Abu Dhabi.
In realta’ le nostre radici mediterranee e la nostra passione per lande piu’ inesplorate non ci aveva mai fatto considerare Dubai come una reale alternativa per le vacanze al mare, al caldo. Italia, Spagna, Grecia o al massimo Caraibi (come gia’ successo con Saint Lucia) quelle per noi sono sempre state le alternative, quello e’ sempre stato il nostro mare. Poi pero’ alla fine, tra il periodo (Inverno europeo), le distanze (volare con te a questa eta’ non e’ esattamente il piu’ riposante dei passatempi), la possibilita’ di rivedere qualche amico lontano (il buon Valerio con la sua famiglia trasferitisi ad Abu da ormai un po’ di tempo) e i costi contenuti di questi pacchetti magici che allettano i brits, abbiamo deciso di provare e farti provare questi emirati. Aspettative basse, un moderato disprezzo per questo esibizionismo arabo (oh io c’ho il palazzo piu’ alto del mondo ed automobili che rombano e consumano come una centrale nucleare, oh io ho fatto una citta’ nel deserto...e gia’ che c’ero ti ci ho anche fatto una pista da sci), ma la voglia di scongelarci un po’, di riassaggiare il caldo sulla pelle e nelle ossa e un accumulato bisogno di riposare ed eccoci qui.
DUBAI
E’ il tuo primo volo lungo. O per meglio dire, il tuo primo volo lungo di cui sei forse  cosciente, nel quale hai il tuo posto, con il tuo schermo e il tuo pranzetto servito sul tuo vassoio. La bimba volante, che, a meno di 4 anni, ha gia’ toccato 3 contenti, ma questo e’ il primo viaggio del quale , forse, ti sei resa conto. Abbiamo scelto di chiuderci in un piccolo resort, fuori dal caos e dalla palma, chiamato JA Jebel Ali, sulla via in direzione di Abu Dhabi, il quale, appena arrivati, ci si mostra come completamente isolato da tutto e tutti, in una zona semi deserta, costeggiata dalla Free Zone e da una pista di Kart mai finita o forse abbandonata. Eppure dentro, superato il solito cancello di sbarramento si apre un paradiso per golfisti, un tripudio di piscine e pavoni che girano tranquilli. L’arrivo, vale la pena di raccontarlo, ci contraddistingue come sempre. Dopo un volo di 7 ore, vestiti di tute comode da volo e giacche a vento da inverno londinese, sporchi ed assonnati, realizziamo che purtroppo saremo orfani della nostra camera per buona parte della giornata “ come avra’ letto sulla prenotazione...”. Senza un cambio a portata di mano, ci accasciamo in una delle svariate piscine vista mare e piloni (perche’ si, scordatevi il mare e l’orizzonte, anche qui si intravede gia’ la base di una nuova palma che tra qualche anno sara’ probabilmente un coacervo di alberghi extralusso). Tra le famiglie ormai esperte del resort, sotto gli sguardi di chi villeggia da giorni e conosce accessi, ritmi e trucchi del posto, cominciamo a farti assaggiare l’acqua e a farti avvolgere dal clima del Golfo Persico. Ovviamente cominci ad inzupparti e a divertirti e, come di consueto, a denudarti, fino a restare in mutande, che rapidamente si bagnano rivelandosi agli occhi delle famiglie esperte per quel che non sono: un costume.
Impossibile fermarti, dopo 7 ore di cartoni su uno schermetto e un viaggio in taxi concluso con una bella vomitata, perche’ fermarti di fronte al clou della vacanza: l’acqua.
Stanchi e rallentati dal sonno decidiamo di spogliarti, senza pensare che forse gli emirati arabi, non sono il posto ideale per girare svestiti e difatti veniamo ovviamente subito richiamati all’ordine da uno dei bagnini. Spiegarti, poi, che devi uscire dall’acqua e non puoi fare il bagno perche’ insomma siamo in un paese mussulmano non e’ semplice, pero’ ci permette di fare il nostro primo incontro giusto a pochi minuti dal nostro arrivo.
Una ragazza italiana, anche lei con una bimba e con mamma e sorella al seguito, che in un impeto di compassione, osservando questi due italiani, assonnati, vestiti per l’inverno europeo, con una bimba nuda in piscina , decide di rifornirci di un costume. Lei sta per terminare le sue vacanze, partira’ l’indomani, e ci racconta un po’ della sua vita e di cosa si possa fare in quello sterminato resort. Vive ad Amsterdam e Io, come al solito, quando sento queste storie, mi immedesimo e penso, sempre, costantemente, come sarebbe stata la mia vita li’.
Il resort cominciamo a conoscerlo nei giorni successivi, e’ stupendo, la nostra camera, con vista mare e piloni, e’ grande abbastanza e confortevole quanto basta e il primo sonno, 12 ore, record mondiale ancora imbattuto di dormita genitoriale, ci rimarra’ impresso per tutta la vacanza.
La vacanza e’ caratterizzata da un altro incontro, quello con Bianca, il suo compagno e il loro bimbo Tommaso.
Non tanto, o non solo, per averci accompagnato nelle oziose giornate in piscina, ma soprattutto per averci detto le piu’ belle parole che si possano ascoltare in un resort: “...sai, noi abbiamo All Inclusive...per i drink ci pensiamo noi”
Abbiamo scoperto qualche amico in comune, passato giornate a chiacchierare, festeggiato il compleanno di lui (ancora oggi fatico a ricordare il suo nome e dopo 14 minuti di spiegazioni ancora non ho la piu’ pallida idea di che lavoro faccia, ne’ quale sia una delle sue passioni), girato il Ferrari World in una giornata di pioggia e ti abbiamo visto giocare con Tommaso e immergerti senza sosta nelle acque della piscina
La vacanza, poi, e’ stata anche l’occasione per rivedere qualche vecchio amico. Abbiamo visto Valerio, Maria Elena e i figli, Matteo e Diego, in tre occasioni, una bella pizza (ancora ho acidita’ a pensarci) nel nostro resort, durante la quale ti sei persa a giocare con Diego ed a seguirlo ovunque, una giornata intera tra la spiaggia di Saadiyat, una gita stupenda nel deserto (il nostro primo deserto) ed una cena in una specie di pub accompagnati dal rombo dei motori delle macchine che sfrecciavano sul circuito di ABU e, infine, un aperitivo all’ombra del Burj Khalifa. 
Abbiamo incontrato Mustafa, mio ex collega, e cenato in uno splendido ristorante greco vista mare (e piloni) in una quasi atmosfera estiva, tra arredamenti bianchi, reti da pesca, sabbia tra i piedi, pesce alla griglia e profumi estivi. Abbiamo cenato con Giacomo, un amico di mamma, che fa il restaurant manager in uno splendido albergo sulla palma e ci siamo fatti coccolare dai suoi racconti e dai suoi bicchieri di vino (blu per finire la serata).
Forse, quando sarai piu’ grande non ricorderai troppo, anche se le foto e i miei scritti forse serviranno proprio a quello, o forse l’unico ricordo saranno gli scivoli d’acqua del nostro ultimo giorno al parco acquatico della LEGO.
A me sicuramente rimarra’ impressa la mattinata passata alla free zone nell’attesa di prendere la macchina in affitto, una situazione surreale, con l’ufficio della compagnia di noleggio situato all’interno di questa zona commerciale per la quale serve un pass per accedere e nella quale nessun tassista puo’ entrare e io recluso fuori a cercare di fare in modo di entrare, tra telefonate in un inglese incomprensibile e 600 gradi all’ombra.
Ma anche la gioia di aver cambato il ritmo di vita per una settimana, la gioia della colazione all’aperto vista mare (e piloni), quel senso di protezione che ti danno questa tipologia di vacanza e che forse ci mancano nella nostra vita da espatriati, la gioia di aver rivisto delle persone che hanno avuto un grande significato per la mia vita adulta, quella universitaria e post universitaria e che in qualche modo hanno sempre rappresentato un piccolo modello di quello che per me deve essere una famiglia, la gioia di vederti sperimentare nuovi climi, nuovi odori, nuovi sapori e sopratutto la gioia di aggiungere un altro tassello al nostro viaggio insieme
Tumblr media
“I don't need to know why 'Cause I know what love means I don't need forgivin'“
youtube
oggi ho scoperto che Islington e’ nominato diverse volte nella guida galattica per gli autostoppisti ed ho imparato che nella seconda guerra mondiale la Russia combatteva anche col Giappone una guerra distaccata
1 note · View note