#Netflix fumetti italiani
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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"Strappare lungo i bordi" di Zerocalcare: riflessioni sulla fragilità umana e la forza dei legami. Recensione di Alessandria today
disarmante.
Un viaggio introspettivo tra imperfezioni e cicatrici, che parla a tutti noi con una semplicità disarmante. Recensione dettagliata In Strappare lungo i bordi, Zerocalcare regala ai suoi lettori una delle riflessioni più autentiche e profonde sulla vita, l’amore e l’amicizia, attraverso parole che colpiscono dritto al cuore. Questo estratto delinea con una semplicità spiazzante l’essenza della…
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tecnowiz · 1 year ago
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I migliori siti web per scoprire le trame dei film
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Se sei un appassionato di cinema, sai quanto sia importante conoscere la trama di un film prima di scegliere cosa guardare. Le trame sono dei riassunti che raccontano la storia, i personaggi, i conflitti e il finale di un film, senza svelare troppi dettagli o spoiler. Le trame delle pellicole cinematografiche ti aiutano a capire se un film è adatto ai tuoi gusti, al tuo umore, al tuo tempo e al tuo budget.
Scopri i migliori siti web italiani per conoscere le trame dei film prima di vederli, offrono informazioni accurate e complete per prendere decisioni
Ma dove trovare la trama di un film in italiano? Ci sono molti siti web che offrono questo servizio, ma non tutti sono affidabili, aggiornati, completi e facili da usare. Per aiutarti a scegliere, abbiamo selezionato i migliori siti web italiani per scoprire le trame dei film.
Migliori siti per leggere le trame
Con queste risorse, sarai in grado di scoprire in anticipo se un film è adatto ai tuoi gusti o se è degno di essere incluso nella tua lista dei "must-see". Movieplayer
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Movieplayer è uno dei siti web più popolari e completi per gli amanti del cinema. Qui puoi trovare le trame di tutti i generi, dalle ultime uscite ai classici, dai film italiani ai film stranieri, dai film d'azione ai film d'animazione. Oltre alle trame dei film, puoi trovare anche le schede tecniche, i trailer, le recensioni, le interviste, le curiosità, le foto e i video dei film. Puoi anche votare e commentare i film che hai visto, e scoprire le classifiche, le novità, le anteprime e i consigli della redazione. MYmovies
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MYmovies è un altro sito web molto famoso e apprezzato dai cinefili. Qui puoi trovare le trame dei film di ogni epoca e paese, con una particolare attenzione al cinema italiano e ai film d'autore. Oltre alle trame dei film, puoi trovare anche le schede tecniche, i trailer, le recensioni, le news, i forum, i blog, i quiz e i sondaggi sui film. Puoi anche creare la tua lista dei film preferiti, e confrontarti con gli altri utenti e con i critici. Comingsoon
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Comingsoon è un sito web dedicato al mondo dell'intrattenimento, che offre le trame dei film più recenti e attesi. Qui puoi trovare la trama di un film in uscita al cinema, in streaming, in DVD e in Blu-ray, con una sezione speciale per i film originali di Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ e altre piattaforme. Oltre alle trame dei film, puoi trovare anche le schede tecniche, i trailer, le recensioni, le interviste, le gallery, i podcast e i video dei film. Puoi anche partecipare ai concorsi, ai giochi e alle iniziative del sito. FilmTV
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FilmTV è un sito web che nasce dalla rivista omonima, che offre le trame dei film in onda in televisione e in streaming. Qui puoi trovare le trame di tutti i canali e le piattaforme, con una guida TV aggiornata e personalizzabile. Oltre alle trame dei film, puoi trovare anche le schede tecniche, i trailer, le recensioni, le news, le rubriche e le video recensioni dei film. Puoi anche esprimere il tuo giudizio sui film che hai visto, e scoprire le opinioni degli altri utenti e dei redattori. Cinematographe
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Cinematographe è un sito web che si occupa di cinema, serie TV, fumetti, libri e videogiochi, che offre le trame dei film più interessanti e curiosi. Qui puoi trovare le trame di tutti i tipi, dai blockbuster ai film indipendenti, dai film di fantascienza ai film horror, dai film di supereroi ai film di animazione. Oltre alle trame dei film, puoi trovare anche le schede tecniche, i trailer, le recensioni, le analisi, le teorie, le citazioni e le chicche dei film. Puoi anche seguire le dirette, i live, le podcast e i video del sito. IMDb
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IMDb, acronimo di Internet Movie Database, è uno dei siti web più popolari per gli amanti del cinema. È una vera e propria enciclopedia online dei film, con una vasta collezione di informazioni su attori, registi, produttori e naturalmente, trame di film. Basta cercare un film specifico sul sito e troverai una pagina dedicata che fornisce una panoramica completa, incluso un riassunto della trama. IMDb è noto per la sua accuratezza e completezza delle informazioni, rendendolo uno strumento affidabile per scoprire le trame dei film.
Conclusione
Questi sono i migliori siti web italiani per scoprire le trame delle pellicole cinematografiche. Speriamo che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia dato delle idee per il tuo prossimo film da guardare. Ricorda che le trame dei film sono solo un'anticipazione, e che per apprezzare davvero un film devi vederlo con i tuoi occhi. Buona visione!
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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nipresa · 3 years ago
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Chissà se Gualtieri Cannarsi (il responsabile dei "curiosi" adattamenti italiani dei film della Ghibli) ci è rimasto male quando Netflix non gli ha proposto di curare una versione con i dialoghi in italiano standard della serie di Zerocalcare. (è una battuta, ma su un forum anni fa Cannarsi aveva davvero detto che avrebbe voluto tradurre in italiano i fumetti di zerocalcare, perché così come sono allontanerebbero una parte di pubblico)
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guardavenom2streamingita · 3 years ago
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Dove vedere Venom 2 La furia di Carnage streaming gratis, Netflix o Disney+? L’attesa è finita: il prossimo 14 ottobre debutterà sul megaschermo Venom 2-La furia di Carnage. Si tratta del sequel del primo film sul  nemico Marvel. Nelle vesti di Venom vi sarà ancora una volta Tom Hardy. Com’è stato annunciato dalla scena post credits del primo film, dopo aver trovato un corpo ospite nel giornalista investigativo Eddie Brock (Tom Hardy), Venom dovrà affrontare un nuovo nemico: Carnage (Woody Harrelson) alter ego del serial killer Cletus Kasady. Il film diretto da Andy Serkis vanta un cast stellare del calibro di Tom Hardy, Woody Harrelson, Michelle Williams, Naomie Harris e Stephen Graham. Dove vedere Venom 2 streaming gratis netflix Disney+.
Dove vedere Venom 2-La furia di Carnage, streaming gratis film completo Il film Venom 2-La furia di Carnage uscirà nei migliori cinema italiani a partire da giovedì 14 ottobre 2021. Dopo il primo capitolo uscito nel 2018 i fan dell’antieroe Marvel potranno finalmente rivedere Venom in azione contro un nuovo terribile nemico. Il film non è al momento ancora disponibile né in streaming gratis né in streaming su Prime Video, Netflix o Disney+. Seguiranno aggiornamenti su dove poter vedere il film,  nel frattempo dal 14 potrete vederlo in anteprima al cinema.
Venom: La Furia Di Carnage – cast, trama e tutte le anticipazioni su “Venom 2” Sony Pictures porterà nei cinema italiani ill sequel Venom 2 aka Venom: La Furia Di Carnage che come preannuncia il titolo, vedrà il Cletus Kasady alias Carnage di Woody Harrelson come antagonista principale al fianco di Tom Hardy che riprenderà il ruolo di Eddie Bock alias Venom dal film originale. Il cast include anche Michelle Williams di nuovo nei panni di Anne Weying e la candidata all’Oscar Naomie Harris che vestirà i panni della malvagia Shriek, che nei fumetti Marvel è la fidanzata di Kasady.
“Venom 2” in uscita nei cinema italiani dal 14 ottobre  2021 è diretto di Andy Serkis, l’attore noto per i ruoli in motion-capture di Gollum (Il signore degli anelli), Cesare (Il pianeta delle scimmie) e Snoke (Star Wars) è al suo terzo lungometraggio da regista dopo l’esordio con il dramma biografico Ogni tuo respiro (2017) e l’avventura live-action Mowgli – Il figlio della giungla (2018). La sceneggiatura è scritta da Kelly Marcel, da una storia di Tom Hardy e Kelly Marcel. Basato sui personaggi creati da David Michelinie e Todd McFarlane per la Marvel Comics.
Cast Principale e Personaggi del Film Tom Hardy: Eddie Brock / Venom – Un giornalista investigativo che ospita un simbionte alieno, Venom, che gli conferisce abilità sovrumane.
Woody Harrelson: Cletus Kasady / Carnage – Un serial killer psicotico che diventa l’ospite di un altro simbionte, Carnage. Mentre è in prigione, Kasady si rifiuta di parlare con chiunque oltre a Brock, che considera uno spirito affine. Kasady ha un aspetto diverso rispetto alla sua apparizione nella scena dei titoli di coda del primo film, che secondo il regista Andy Serkis indica il passare del tempo tra i film.
Michelle Williams: Anne Weying – un procuratore distrettuale ed ex fidanzata di Eddie.
Naomie Harris: Frances Barrison / Shriek: l’interesse amoroso di Kasady, che Serkis ha descritto come un’anima danneggiata che ha vissuto in isolamento e cela un lato oscuro.
Reid Scott: Dan Lewis – un medico e fidanzato di Anne.
Stephen Graham: Mulligan – un detective che spera di usare Brock per trovare i resti delle vittime degli omicidi di Kasady. Peggy Lu riprende il ruolo di proprietaria di un minimarket, la signora Chen, dal primo film.
Dove vederlo Venom 2, in streaming ita Non puoi o non vuoi andare al cinema per vedere il nuovo film di Venom e, quindi, ti stai interrogando sulla possibilità di vedere il film completo in italiano di Venom 2 in streamingLinks to an external site.?
Ti domandi se Venom 2 è disponibile in streaming su Netflix, su Disney+ oppure se verrà aggiunto al catalogo di Amazon Prime Video? Vorresti sapere quando arriverà il film su Sky? Non preoccuparti e continua a leggere, ti fornisco maggiori dettagli al riguardo nelle righe che seguono.
Relativamente alla disponibilità in streaming di questo nuovo film con protagonista Tom Hardy devi, infatti, sapere che la distribuzione in Italia è a cura di Sony Pictures Entertainment Italia. e che, per tal motivo, è possibile che Venom 2 arrivi prossimamente in streaming su Infinity+.
Tuttavia, dato che i diritti di distribuzione nei principali cataloghi delle piattaforme di streaming sono soggetti a continui cambiamenti, ti suggerisco di far riferimento al link che trovi qui di sopra, per restare sempre aggiornato su dove vedereVenom 2 in streaming ita.
Siti di streaming gratis per guardare Venom 2 film completo in Italiano Ormai ci sono tantissimi siti di streaming che permettono di guardare i film Venom 2 in maniera assolutamente legale. Per usufruirne, basta avere una connessione a Internet mediamente veloce, in modo da guardarli tranquillamente in diretta, senza doverli scaricare sul computer.
Come dici? La questione è di tuo interesse ma non ti va di spendere soldi per abbonarti a un servizio di streaming on demand? Non preoccuparti, non è strettamente necessario.
Devi infatti sapere che siti di streaming gratis per guardare Venom 2 film completo in italiano.
Naturalmente, trattandosi di piattaforme gratuite, non tutte offrono contenuti di punta come quelli dei servizi a pagamento, ma ti assicuro che i titoli interessanti da guardare non mancano. Nel caso, puoi sempre optare per la versione di prova gratuita di uno tra i maggiori servizi di streaming a pagamento di cui ti parlerò alla fine della guida… ma cerchiamo di andare con ordine e non mettiamo subito troppa carne al fuoco!
Quindi se desideri vedere Venom 2 in streaming senza registrazioneLinks to an external site. o iscrizione in modo anonimo e senza dover accedere, devi sapere che qui sopra siti per vedere film dove non occorre registrarsi o compilare qualsiasi tipo di modulo.
Come vedere Venom 2 film completo, in streaming gratis in Italiano su iPhone Sei stanco della solita partitina a Candy Crush? Vorresti ingannare il tempo con il tuo iPhone facendo qualcosa di più costruttivo? Beh, potresti inserire gli auricolari e guardarti un bel film, per esempio. Sì, lo so. Non ti va di scaricare i film da Internet e perdere tempo per convertirli nel formato di iPhone… ma io non ti ho detto che devi farlo!
Siti qui sopra che consentono di visualizzare gratuitamente film, telefilm e trasmissioni televisive in diretta streaming su iPhone. Naturalmente non aspettarti di poter guardare legalmente i kolossal hollywoodiani appena usciti in sala, ma sono convinto che troverai lo stesso un mucchio di pellicole interessanti.
Allora, sei pronto? Se vuoi scoprire come guardare film Venom 2 Links to an external site.in italiano gratis su iPhone, non devi far altro che impugnare il tuo “melafonino”, accedi le siti che consigliarti e provarle tutte.
D’altronde non costano nulla, sono semplicissime da usare e non occupano molto spazio sulla memoria dello smartphone. Ti auguro una buona visione e un buon divertimento!
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venom2021streamingita · 3 years ago
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ilcovodelbikersgrunf · 4 years ago
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Viaggio alle radici del folkhorror italiano in occasione dell’uscita di A Classic Horror Story
L’estate è, tradizionalmente, un periodo fatto di sole, bagni al mare (o escursioni in montagna), giochi all’aria aperta. Ma è anche una stagione particolarmente fertile per tutto ciò che ha a che fare con l’orrore, declinato in mille modi e maniere differenti, accomunati, chiaramente, dalla sensazione di una paura più opprimente della proverbiale canicola estiva.
Ed è proprio in piena estate che, su Netflix, arriva A Classic Horror Story, il “film di paura” di Roberto De Feo e Paolo Strippoli. Se avete visto il full trailer approdato online qualche settimana fa, avrete probabilmente notato che vengono citate in maniera diretta, esplicita, tre figure folkloriche collegate alla nascita della ‘ndrangheta e della malavita più in generale: Osso, Mastrosso e Carcagnosso. Figure magari conosciute da chi ha una certa dimestichezza con certi luoghi, con certe “fole esoteriche di campagna”, per citare Pupi Avati, ma ignorate dai più. Quegli stessi “più” che, invece, potrebbero conoscere altre storie crepuscolari, notturne che non hanno nulla a che vedere con Osso, Mastrosso e Carcagnosso, e che, proprio come la storia dei fondatori delle società criminali italiane, hanno radici profonde, che scavano in un terreno, quello dello stivale, il cui humus è formato dalla putrescente decomposizione di popolazioni le cui tradizioni, dall’epoca pre-romana in poi, sono più o meno trasversalmente arrivate anche ai giorni nostri.
Nonostante l’Impero romano e la sua caduta. Nonostante il Vaticano. Nonostante il realismo marxista.
Ne abbiamo discusso a lungo insieme a Fabio Camiletti, marchigiano come il sottoscritto, professore associato di letteratura italiana presso l’Università di Warwick in Inghilterra. Camilletti, che ha già all’attivo svariate pubblicazioni sull’argomento, è da poco tornato nelle librerie – virtuali e non – con “Almanacco dell’orrore popolare. Folk Horror e immaginario italiano”, realizzato insieme a Fabrizio Foni. La prima parte di questa articolata chiacchierata è tutta dedicata al concetto stesso di folkhorror e al rapporto che, nello stivale, c’è con esso. Un qualcosa che sembra essere costantemente, ciclicamente rimosso e riscoperto in Italia, dove la relazione con questo vissuto che – volenti o nolenti – fa parte del nostro DNA, ha avuto una storia differente da quella riscontrabile nei paesi di lingua inglese, Inghilterra in primis. La seconda parte sarà invece un vero e proprio viaggio, da Nord a Sud, in quattro storie di folklore horror che potrebbero essere perfette per un film. Così come quella di Osso, Mastrosso e Carcagnosso si è rivelata particolarmente adatta per A Classic Horror Story per ragioni che non staremo qua a spoilerarvi.
Come nasce il tuo interesse verso il folklore italiano a tinte horror? Quali sono le ispirazioni del tuo nuovo Almanacco?
Nel libro si parla esplicitamente del folk horror che, da qualche anno, è un’etichetta ricorrente con una certa frequenza, perlomeno da una decina d’anni da quando Mark Gatiss l’ha usato come termine. Anche se, in realtà, esisteva già e veniva usato negli anni ’80 e negli anni ’70 per indicare una corrente di produzione cinematografica come ad esempio The Wicker Man di Robin Hardy e tutto ciò che aveva a che fare con una produzione di storie esterne al contesto delle città. Da lì è nata la voglia di indagare questo fenomeno in Italia dove comunque esistevano definizioni come quella di gotico pagano impiegata da Pupi Avati o gotico rurale impiegata da Eraldo Bandini. Da qui, insieme all’altro curatore del libro, Fabrizio Foni, abbiamo deciso di optare per una forma, quella dell’Almanacco, che richiamasse anche quella classica degli Almanacchi Bonelli di primi anni novanta, fine anni ottanta, quella forma miscellanea molto libera nell’inserimento dei temi e degli autori. Dall’altro c’era la volontà di giocare con quell’ambiguità che il termine popolare consente in italiano al contrario di quello che avviene in inglese, dove i concetti di “pop” e “folk” sono distinti in maniera netta. In Inghilterra viene naturale accostare la parola “pop” a un contesto urbano – l’etimologia stessa è latina no? “populus” – una cultura calata dall’alto per un pubblico urbano, di cittadini, mentre invece “folk” è un termine d’origine germanica che richiama da subito gli spazi extra-urbani dove l’influenza di Roma – o della Chiesa – non arriva e permangono forme estranee alla città. In Italia è tutto un po’ diverso: basti pensare al rapporto fra città e contado, siamo entrambi marchigiani, pensa al modello della Mezzadria che ha stimolato una osmosi fra il dentro e il fuori. In italiano il rapporto fra il concetto di “pop” e di “folk” è più sfumato e abbiamo deciso di sfruttarlo come una ricchezza. Per quanto riguarda l’interesse personale c’è, chiaramente, quello accademico, però si tratta di un qualcosa che è arrivato dopo, negli anni dell’Università, ma era un territorio, quello del folklore horror, che avevo già iniziato a percorrere perché ho avuto la fortuna di appartenere a quella generazione che ha visto l’ultima fiammata dei fumetti italiani horror splatter, la generazione della Dylan Dog Horror Fest, forse l’ultima generazione che ha conosciuto un certo tipo di libertà creativa di un mondo editoriale che poi è un po’ esploso su sé stesso.
Anche io, nonostante una conoscenza di massima di quelle che potevano essere o non essere le storie del folklore marchigiano, ricordo di aver scoperto molta aneddotica collegata all’orrore popolare italiano grazie gli Almanacchi Bonelli. La prima volta che ho letto del Parco dei Mostri di Bomarzo, la prima volta che ho appreso della sua esistenza è stato proprio tramite un Almanacco di Dylan Dog in anni in cui nessuno lo conosceva e le statue stesse neanche erano posizionate come nel percorso attuale. Adesso se “sbagli il giorno” in cui andare a Bomarzo trovi più fila che a Gardaland. Comunque, rispetto ad esempio al mondo anglosassone – andando in luoghi del Regno Unito puoi quasi toccare con mano l’intima connessione fra la dimensione fantastica del folklore e la geografia stessa dei posti che visiti – quali sono le peculiarità del nostro folk?
Chiaramente in Gran Bretagna c’è stata una vera e propria industria culturale da questo punto di vista. Fin dal dal XIX secolo c’è stata una notevole insistenza su certi temi che sono stati sdoganati anche a livello culturale. C’è stata una riflessione a 360° da parte dei folkloristi, degli scrittori “del mondo della cultura” che ha lasciato tracce molto forti nell’iconografia. Inizialmente, se pensi anche al romanzo gotico non esisteva neanche un’equazione che accostava necessariamente le isole britanniche a quel genere di storie, tanto che, se ci rifletti, Ann Radcliffe e Horace Walpole hanno ambientato le loro opere in Italia o, in generale, nell’Europa del Sud. È stata un’operazione culturale sul lungo termine che ha poi creato questa identità fra certi temi e certi luoghi d’Inghilterra. In Italia è stato tutto un po’ diverso: gli stessi studi di folklore e sul folklore nel corso del XIX secolo, anche sulla base di quelli inglesi, hanno preso una piega molto più storicistica. Non dobbiamo dimenticare il problema dell’unità nazionale e quelle che sono delle componenti ideologiche diverse: autonomismo versus centralismo, il filofrancesismo che tendeva a sopprimere le identità locali in funzione del razionalismo costruito sostanzialmente da zero. Ci sono spesso stati dei problemi di carattere politico e, indirettamente, anche culturale che hanno fatto sì che questi lavori producessero degli influssi più che altro sotterranei e meno visibile rispetto ad altri contesti. L’effetto di ciò – che mi hai confermato anche tu citando Bomarzo – è che si è creata questa narrazione per cui comunque esiste questa che io chiamo “Italia lunare”, seguendo un’intuizione di Ornella Volta enunciata in un articolo del 1971, che è come una specie di mondo “diverso” che soggiace all’Italia ai suoi miti più visibili, quell’Italia che scopriamo sbagliando l’uscita del casello autostradale trovandoci in un angolo impensato, quell’Italia che scopriamo da guide un tempo meno diffuse di oggi e decisamente più eretiche, quell’Italia che scopriamo svoltando un angolo senza saperlo. L’Italia di Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci in cui la morte della Maciara di Florinda Bolkan avviene a pochi metri dall’autostrada attraversata dalle macchine dei vacanzieri, che vanno al Sud da cartolina propagandato dai media dell’Italia del boom economico ignorando che, a pochi metri, esiste un’altra realtà, periferica e lunare, che mette in crisi proprio quel modello.
È una mia impressione o c’era davvero un maggiore distacco quasi razionale da queste tematiche in Italia rispetto alla già citata Inghilterra?
Attenzione però. Non a caso di ho parlato di narrazione, una narrazione diversa. Una narrazione qualitativa, più che quantitativa. Sono sempre molto diffidente verso chi dice che in Italia di queste cose non si parla e non vengono considerate dall’establishment culturale però poi, andando a scavare, troviamo che già gli scapigliati parlavano di certi temi e che esistevano alcune tradizioni ben precise. Ecco, io ritengo che il problema risieda nell’avversativa: è solo un modo diverso di raccontarle, ma in realtà è sempre presente, solo che noi è come se avessimo la necessità ricorrente di dirci che la stiamo riscoprendo. Ed è una cosa che avviene ciclicamente. Pensa ai reportage alla ricerca dell’Italia Misteriosa che – anno dopo anno – continuano a comparire. Pitigrilli, alla fine degli anni cinquanta, pubblicava “Gusto per il mistero”, poi c’è Dino Buzzati che lo fa nel 1965 con I misteri d’Italia, poi nel 1966 tocca alla Guida all’Italia leggendaria misteriosa insolita fantastica, negli anni settanta tocca alle inchieste di Gente, a Leo Talamonti con Gente di Frontiera, negli anni ottanta arriva un ‘inchiesta dell’allora nota come Fininvest, poi gli Almanacchi… Insomma, non è che le cose non ci sono è che, ciclicamente, bisogna dire “sembrerebbe che non ci sono, però in realtà ci sono”. Sai, basta avere un’infarinatura di Freud per capire che anche questo discorso qui nasconde qualcosa: la gioia del riscoprire quello che si sa esserci già. Anche questo è un meccanismo che dà piacere e c’è un ciclico riscoprire che l’Italia non è solo il paese del realismo più o meno neo.
Vero, però sai, parlando del settore dell’intrattenimento, una certa ritrosia si avverte, tanto che quando qualcuno si dedica a storie del genere, in cui sicuramente rientra anche A Classic Horror Story, c’è sempre uno stupore di fondo. Questa ritrosia può essere collegata alla presenza forte dell’elemento cattolico, dello Stato Vaticano e – di converso – alla forte componente di razionalismo marxista, queste due forze opposte che sono finite per avere questo effetto comune?
Sicuramente queste forze hanno avuto un loro peso nel far sì che, ad esempio, un certo tipo d’industria dell’intrattenimento venisse marginalizzata. Ma non dimentichiamo che ci sono stati anni in cui Dylan Dog piazzava 600k copie al mese, o un decennio in cui il cinema italiano era al top per il thriller parapsicologico e l’horror puro. Al netto di tutto ciò, il ruolo della Chiesa cattolica da un lato e del marxismo dall’altro, senza dimenticare il ventennio fascista e il lungo lascito dell’idealismo crociano e gentiliano, sono stati tutti agenti che, in un certo senso, hanno contribuito a una marginalizzazione che, comunque, ha avuto come effetto quello di una corporativizzazione. E ci ritroviamo con un pensatore come Ernesto de Martino che, partendo da premesse strettamente crociane, le mescola con l’interesse per lo spiritismo maturato nella sua giovinezza e in due libri come Il Mondo Magico e Morte e pianto rituale nel mondo antico riesce a fare qualcosa con il folklore e la ricerca parapsicologica che non ha precedenti, neanche in altri contesti compreso quello angloamericano. Per quel che riguarda il comunismo c’è un bellissimo libro di Francesco Dimitri di circa una ventina di anni fa intitolato Il comunismo magico in cui parla sia dei paesi del comunismo reale che in quelli influenzati da esso, dalla sua onda lunga, di come anche il materialismo dialettico e storico sia infestato da fantasmi di vario genere e abbia prodotto i suoi frutti impuri, magari irriconoscibili secondo le categorie del gotico ottocentesco, ma comunque esistenti. Anche autori del “gotico italiano” come Dario Argento, Lucio Fulci, che si dichiarava esplicitamente comunista, Gianfranco Manfredi che militava nella sinistra extra parlamentare, gente che arriva all’horror non “nonostante” la militanza politica, ma attraverso di essa. Il discorso cattolico, specie poi in zone come le Marche che sono appartenute allo Stato Pontificio, ha contribuito a far sì che si sviluppasse una ritrosia per un certo tipo di realtà, quell’incredulità che aumenta quanto più ti avvicini al cuore stesso del potere Vaticano. Però, al tempo stesso, molto del folklore più autenticamente perturbante in Italia non è che lo si trova tanto nelle credenze relative a fantasmi e case infestate e compagnia bella, ma lo troviamo nelle narrazioni dei ritorni dal Purgatorio, che è una cosa su cui la Chiesa stessa non picchia più dopo il Concilio Vaticano II ma per le generazioni dei nostri nonni, e forse anche dei nostri genitori, i resoconti sulle anime del purgatorio facevano parte del pane quotidiano quando si andava al catechismo. O delle apparizioni del diavolo. Quelle sono le nostre storie di fantasmi. In Italia le cose come queste devi cercarle in contesti diversi. Nelle storie del catechismo, nei prontuari dei predicatori, ma anche nell’editoria maggiore senza che queste robe venissero in qualche modo segnalate in copertina con la scritta “romanzo gotico o di fantasmi”, ma in realtà quello erano. Penso a certe opere di Mario Soldati, o anche a un romanzo come Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani che si legge tranquillamente al ginnasio. Sembra una storia sulla guerra e le leggi razziali ma propone una delle descrizioni più efficaci di una seduta fatta con la tavoletta Ouija che ci siano nella letteratura italiana. Una seduta spiritica sta al centro del Fu Mattia Pascal di Pirandello. Nella Coscienza di Zeno. Nel Giornalino di Gianburrasca.
Però appunto, e parlo da amante di questi argomenti da sempre, nelle mie memorie di studente del classico, ricordo bene lo stupore provato nel leggere certe cose nelle opere di autori da cui non me le sarei mai e poi mai aspettate. Non ero mentalmente preparato come quando leggevo le opere di un Conan Doyle, che sapevo essere uno spiritista.
Sì, ed è più efficace, no?
Assolutamente sì.
Perché poi se pensi alle convenzioni del genere, anche alle stesse copertine, all’apparato editoriale che dovrebbe prepararti quando ti avvicini a un opera… E invece quando leggi Il fu Mattia Pascal niente ti prepara a quello. Soprattutto niente ti prepara alla presa di coscienza che, a un certo punto in quella seduta che viene comunque descritta con tutti i toni farseschi e ironici del caso, che quasi si fa beffa dello spiritismo, però a un certo punto qualcosa succede. E quel qualcosa resta senza spiegazione.
La sinossi ufficiale di A Classic Horror Story:
Cinque carpooler viaggiano a bordo di un camper per raggiungere una destinazione comune. Cala la notte e per evitare la carcassa di un animale si schiantano contro un albero. Quando riprendono i sensi si ritrovano in mezzo al nulla. La strada che stavano percorrendo è scomparsa; ora c’è solo un bosco fitto e impenetrabile e una casa di legno in mezzo ad una radura. Scopriranno presto che è la dimora di un culto innominabile. Come sono arrivati lì? Cosa è successo veramente dopo l’incidente? Chi sono le creature mascherate raffigurate sui dipinti nella casa? Potranno fidarsi l’uno dell’altro per cercare di uscire dall’incubo in cui sono rimasti intrappolati?
Girato in Puglia e a Roma e prodotto da Colorado film, A Classic Horror Story è “una classica storia dell’orrore”, come suggerisce il titolo: un omaggio alla tradizione di genere italiana che, partendo da riferimenti classici, arriva a creare qualcosa di completamente nuovo.
A Classic Horror Story è diretto da Roberto De Feo e Paolo Strippoli e uscirà su Netflix il 14 luglio.
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I ragazzi della mia età: "We, usciamo? Ci sono tutti. Dai che ci spacchiamo a merda con tutta questa droga ed alcol!"
Io: "Oh mio Dio, sta uscendo l'ennessima collana di libri classici. Non posso perdermela."
E visto che sono stata illusa per l'ennesima volta dal genere umano, ritornerò al mio stato primordiale:
"Sto a casa perché devo studiare, non posso uscire", step 1.
"Guardiamo Netflix, Amazon Prime, Anime, Serie scaricate in modo 'legalissimo'", step 2.
"Leggiamo libri, manga, fumetti americani ed italiani", step 3.
Oh, sì.
Come andrà realmente:
"We, dai, esci. Non ci vediamo da tantissimo. Ci manchi"
"Sì, ok dai", gruppo di amici 1.
"Sì, ok dai", gruppo di amici 2.
"Sì, ok dai", gruppo di amici 3.
4.
5.
6.
"Massì dai. Cosa devo fare a casa del resto?🙃"
"Oh mio Dio. Ma sei simpaticissimo. Che battuta. Mi hai proprio migliorato la giornata!"
"Non posso crederci, allora quello l'ha lasciato e poi si è messo con l'altro?"
"Ah, non vi aspettavate da me questa storia? Massì, certo.
Una:
Storia d'amore,
Storia d'amicizia,
Una scopata,
Non è stato niente,
È stato tutto,
Va tutto bene,
Non va tutto bene,
Ma certo, sono tutti stupidi!"
Torno a casa.
"Certo che domani vado in palestra. Sei triste? Ci sono io. Tranquilla. Come sto io? Ma ovviamente benissimo. Supero tutto sempre e velocemente".
"Ah, ero cambiata? Ero strana? Tranquilli. SONO TORNATA!".
Ho da studiare.
piccoloatomodiunfreddouniverso
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lospaziobianco · 8 years ago
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by Simone Albrigi aka Sio on Tumblr
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newsintheshell · 6 years ago
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Romics fra anteprime, incontri e mostre
Si è aperta oggi l’edizione autunnale della kermesse capitolina.
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Si è aperta oggi la 24° edizione del Romics, festival dedicato a tutti gli appassionati di fumetti, animazione, cinema e games che questo autunno si terrà dal 4 al 7 ottobre in quel di Roma. 
L’intero programma della fiera come al solito è bello ricco e, dal canto nostro, ci limiteremo a riportare gli higlight per tutti i fan dell’arte nipponica, iniziando da “Mirai”. L’ultima fatica di Mamoru Hosoda (La ragazza che saltava nel tempo, Wolf Children, The Boy and the Beast) sarà infatti protagonista di un’anteprima nazionale. Il film sarà proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano a partire dalle ore 17:00 di domani, venerdì 5 ottobre, presso il Padiglione numero 8 del Pala Romics, nella Sala Grandi Eventi e Proiezioni. La proiezione sarà inoltre anticipata da una video intervista esclusiva al regista.
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Il giorno seguente, sabato 6 ottobre, si terrà anche un esclusivo incontro con i doppiatori del film: Maurizio Reti (padre di Mirai), Irene Di Valmo (madre di Mirai), Roisin Nicosia (Mirai). L’incontro sarà presentato da Alessandro Falciatore (Animeclick) e presenzieranno anche Maria Pia Di Meo (Direttrice del doppiaggio) e Carlo Cavazzoni (resp. Edizione Italiana). L’evento si terrà dalle ore 12.00 alle 13.00 presso il Movie Village – Palco Comics&Movie, Padiglione 5.
Vi ricordiamo che il lungometraggio aprirà la nuova stagione di anime al cinema di Dynit e Nexo Digital, approdando nelle nostre sale il 15-16-17 ottobre.
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Subito dopo, dalle 14:00 alle 15:00 ci sarà invece l’incontro con le voci dei sette peccati capitali, alla scoperta di aneddoti e storie dietro la realizzazione della più acclamata serie anime su Netflix, tratta dal manga "The Seven Deadly Sins” di Nakaba Suzuki, edito in Italia da Star Comics. All’evento interverranno: Marco De Risi direttore di doppiaggio (Gilthunder), Alessandro Vanni (Meliodas), Sabinne Cerullo (Elisabeth), Massimo Aresu (Ban), Elena Liberati (Hawk), Elena Perino (Diane), Danny Francucci (Gowther), Valerio Sacco (Escanor) e Raffaella Castelli (Merlin). 
Sicuramente vi sarete già segnati la data sul calendario, ma per chi ancora non l’avesse fatto vi rammentiamo che il 15 ottobre arriverà su Netflix la seconda stagione dell’anime.
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Sempre in tema di anteprime, Dynit ha annunciato che presso il loro stand sarà possibile acquistare il box Blu-ray o DVD di “Mary e il fiore della Strega”, film ispirato al racconto per bambini “La Piccola Scopa” scritto nel 1971 dall’autrice inglese Mary Stuart e portato sul grande schermo da Hiromasa Yonebayashi, già regista di “Arietty” e “Quando c’era Marnie”.
Il primo lavoro di animazione dello Studio Ponoc, frutto di passione e tecnica maturate durante i quasi vent'anni trascorsi allo Studio Ghibli, è stato portato nelle nostre sale da Lucky Red e uscirà ufficialmente in home video il 17 ottobre. 
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Allo stand J-POP invece potete trovare una preview gratuita in anteprima di “Goblin Slayer”, il manga tratto dal romanzo dark fantasy di Kumo Kagyu, che questo autunno ispirerà anche un’attesissima serie animata.
Non solo, saranno disponibili anche il primo dei due volumi de “I Tre Adolf” e quello di “I.L - la ragazza dai mille volti” del maestro Osamu Tezuka. Inoltre, visto che è appena uscito, sarà presente anche il box da collezione de “La Stella della Senna” di Mitsuru Kaneko e Asuka Morimura. Per la prima volta al di fuori del Giappone, il manga realizzato negli anni ‘70 insieme alla leggendaria serie animata, seppur incompleto, mantiene intatto tutto il suo fascino ancora oggi.
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Infine, in occasione della fiera è anche stata allestita una mostra tributo presentata dall’Associazione Culturale EVA IMPACT e a cura di Ivan Ricci, un omaggio alle opere fantascientifiche andate in onda durante l’Anime Night del canale televisivo MTV tra il 1999 e il 2002. Questa mostra è stata concepita per celebrare “Evangelion” e il doppio ventennale, nel 2018, di “Cowboy Bebop” e della serie animata tratta dal manga di “Trigun”.
Sci-Fi Anime Attack Exhibit, ad opera di artisti italiani tra cui Giulia Adragna, Sergio Algozzino, Luigi “Bigio” Cecchi, Jessica Cioffi, Gabriele Cioffi, Valerio “TURBOGAMMA” Carradori, Martina Dacome, Margherita de’ Pazzi, Andrea “Yuu” Dentuto, Anna Ferrari, Germano Massenzio, Diana Mercolini, Sara Michieli, Mariabianca “MabyMin” Minelli, Denny Minonne, Noemi Pischedda, Giopota, Fabrizio Ricci, Chiara Shkurtaj, Enrico Simonato, Eva Villa, si compone di 21 illustrazioni originali realizzate con diversi stili e tecniche da alcuni dei migliori talenti nostrani. Ogni artista ha avuto la massima libertà d’espressione nel rendere omaggio alla propria opera preferita, e il risultato è una straordinaria varietà di soggetti che stupiscono per originalità e bellezza. Le opere sono state raccolte nel volume Sci-Fi Anime Attack – Neon Genesis Evangelion, Cowboy Bebop, Trigun e l’animazione fantascientifica giapponese all’alba del terzo millennio, dove è possibile trovare anche vari articoli realizzati da esperti di animazione giapponese.
“Utena la fillette révolutionnaire”, il capolavoro multimediale del regista Kunihiko Ikuhara, ha appena compiuto 20 anni e Take my Revolution! Utena 20th Exhibit, mostra tributo, intende rendere omaggio a questa rivoluzionaria opera. La mostra si compone di 13 illustrazioni realizzate nella massima libertà creativa da talenti italiani tra cui Asu, Giulia Adragna, Claudio Avella, Isabella Cacciabaudo, Federica di Meo, Elisa “Divi” di Virgilio, Diana Mercolini, Salvatore “Nives” Pascarella, Emilio “Exemi” Pilliu, Ilaria Saracco, Paolo Zeccardo. Le opere sono state raccolte nel volume Take my Revolution!, dove è possibile trovare anche vari articoli realizzati da esperti di animazione giapponese.
SilenziO)))
[FONTE]
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stregacorvina · 5 years ago
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Change of plans!
As you can see today is Wednsday XD So no more Tuesday and Thursday entry but one per week, as I am starting to be more busy between sewing and studying again and I cannot manage two entry anymore :( Today as I have almost finished all my dolls clothes I will go back to my core sewing activity: cosplays XD
I will show you one of my latest cosplay, Musa Harmonix from the serie Winx Club! This is actually the second time I have sewn this cosplay, the first one was last year and the latest a couple of weeks ago. The first time I did only the top and the skirt with detachable train, this time I made also the tiara. Unfortunately I still cannot make the wings even if I really wanted to because my work space is too small T_T I am thinking about making them for my dolls, just beacuse I want to make them XD
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I really enjoyed this show until a couple of years ago, I even dragged my boyfriend to see the Winx Exibition held here in Milan last May XD I will leave here some pictures I took at the exibition, there were storyboards for both the tv show and the comics, some initial schetches of the girls, toys and costumes (my favourite part obv)
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(This one below is defitetly my favourite Flora look ever - btw Flora is my favourite Winx together with Musa)
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In the last part of the exibitions there were toys and costumes! I really went to see the costumes, but I have to say that some of them seems really poorly made to me, I have seen cosplayer doing a better job, others are amazing though! I think they are the costume used by the girls that play the Winx in the live shows at the Amusement Park...
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....speaking of the Amusement Park, in case you do not know, the creator of the show (Iginio Straffi) and the producers (Rainbow Company) are Italians and next to my parents house there is the Rainbow Magicland Amusement Park, built by this company, with a lot of Winx themed attractions and live shows (of course I have been there several times when I was younger XD)
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But with time my interest in the Winx Club almost disappeared as the latest seasons seems more and more childish to me and even if I stille love most of the looks I stopped watching the show...I think my last one was the 4th season? The Believix one? Oh and I watched the CG one on Netflix, World of Winx I think.... but I definitely do not like their new drawing style!
Anyway, let’s go back to the cosplay XD Here you are the walkthrough of my Musa Harmonix costume!
- Materials
As in the show there are glitters and sparkles everywhere I decided to use two kind of glittered spandex fabrics and some shiny organdy to make this costume!
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In this picture above you can see the lilac glitterd spandex I used fot the top and the main part of the skirt and the fuchsia shiny spandex I used for the top. As I am working with spandex fabrics of course I sewn almost everything with my serger machine and I did all the topstitching with a zig zag stitch on my regular sewing machine.
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For the last fabric choices, I used a plain light blue spandex for the details and some ruffled organdy for the top part in the first version of the cosplay (you will probabily recognise this organdy from all my BJD entry, it is the one I bought in every color available XD)
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In the second version I used ruffled stripes of blue organdy fabric because I ran off of that trim :( But I have to admit that maybe I love the fabric even more that the trim.
For the skirt I used a shiny lilac organdy fabric the first time (i hope you can see the shimmer in the picture) ...
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...and a plain lilac organdy fabric the second time because the shop didin’t have the shiny one anymore :(
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But anyway the result was lovely both times
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To give the skirt more puff I added a hidden layer of gathered tulle between the organdy and the satin lining.
As I said before the firt time I did this costume was requested to make a detachable train to remove it from the skirt during crowded conventions so I added a stripe of snaps button to do so, hidden under the skirt.
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And this is the costume worn by the first owner (she did by herself the wings, the tiara and the shoes) - Photo by Totoro Photoset & Video
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For the second costume, this time I did also the tiara and it was really fun to make! I used some aluminium wired, then sprayed with golden paint, some foam for the shell at the center and a resin gem.
I painted the foam with glittered nailpolish and used some thick wires for jewelry to shape the wire. The tiara stays in place with a thin strip of elastic thread that can be hidden in the hair. 
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And this is the second client trying on her dress at home! Again she will do by herself the wings and the shoes.
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I hope you liked this entry and the detour from the BJD entries! Let me know what you prefer!
See you next Wednsday with another cosplay entry, I think!
Chiara (StregaCorvina)
Come potete vedere è Mercoledi oggi XD Perciò niente più post del Martedi e del Giovedi ma un solo post a settimana, perchè sto iniziando di nuovo ad essere parecchio occupata con il cucito e con lo studio e non riesco più a gestire due post :( Oggi, siccome ho quasi finito tutti gli abiti per le bambole, tornerò alla mia attività principale: i cosplay XD
Vi farò vedere uno degli utlimi cosplay che ho realizzato in questi giorni, Musa Harmonix dalla serie Winx Club! Questa è la seconda volta che realizzo questo costume, la prima versone l’ho cucita l’anno scorso e questa un paio di settimane fa. La prima volta realizzai solo il top e la gonna con lo strascico removibile, questa volta ho fatto anche la tiara. Purtroppo ancora non posso fare le ali anche se lo vorrei tanto perchè il mio spazio di lavoro è davvero troppo piccolo T_T Penso che prima o poi però le realizzarò per le mie bambole, solo per il piacere di farle XD
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Mi è sempre piaciuta molto questa serie fino ad un paio di anni fa, ho perfino trascinato il mio fidanzato a vedere la mostra sulle Winx che hanno fatto a Milano a Maggio XD Vi faccio vedere alcune foto che ho fatto alla mostra, c’erano gli storyboards sia del cartone che dei fumetti, alcuni disegni iniziali delle ragazze, giocattoli e i costumi (ovviamente il motivo principale per cui sono andata!)
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(Questa è una delle mie trasformazioni preferite di Flora - Flora è la mia Winx preferita insieme a Musa)
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Nell’ultima parte della mostra c’erano giocattoli e costumi! I costumi sono il motivo principale per cui sono andata alla mostra, ma devo dire che alcuni non mi sembravano fatti granchè bene, ho visto cosplayers fare dei lavori migliori, ma alcuni erano stupendi! Penso che siano i costimi usati dalle ragazze che interpretano le Winx al Parco giochi...
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....e parlando del parco giochi, in caso non lo sapeste sia il creatore della serie (Iginio Straffi) che la casa di produzione (la Rainbow) sono italiani e vicino a dove vivono i miei c’è il Parco Giochi Rainbow Magicland, costruito proprio dalla Rainbow con un sacco di giostre e spettacoli live a tema Winx Club (ovviamente quando ero piccola ci sono andata un sacco di volte XD)
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Ma con gli anni il mio interesse verso la serie è andato via via scemando perchè le ultime stagioni mi sono sembrate sempre più infantili e anche se continuo ad adorare i vestiti delle Winx ho smesso di vedere la serie... Penso che l’ultima che ho visto sia la 4 serie? Quella con la trasformazione Believix? Ah è ho visto anche quella in Computer Graphic su Netflix, mi pare si chiami World of Winx.... ma decisamente non mi piace il nuovo stile!
Comunque, torniamo al cosplay XD Vi parlo di come ho fatto il costume di Musa Harmonix!
- Materiali
Siccome nel cartone ci sono glitter e luccichini ovunque ho deciso di usare due tipi di lycra glitterata e dell’organza iridescente per fare il costume! 
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Nell’immagine qui sopra potete vedere la lycra lilla glitterata che ho usato per il top e le parti principali della gonna e la lycra lucida fucsia che ho usato per il top. Siccome stavo lavorando con la lycra ho cucito praticamente tutto con la taglia e cuci e ho fatto la maggior parte delle rifiniture con il punto zig zag della mia macchina da cucire normale.
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Per gli utlimi materiali, ho usato una lycra tinta unita celeste per i dettagli e dell’organza e pizzo arricciati per il bordo in alto nella prima versione di questo cosplay (avrete probabilmente riconosciuto questa decorazione in altri post sulle bambole, è sempre quella famosa che ho comprato in tutti i colori esistenti XD) 
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Nella seconda versione invece ho usato delle strisce arricciate di organza azzurra perchè non avevo più il pizzo :( Ma devo ammettere che forse mi piace ancora di più cosi.
Per la gonna ho usato dell’organza iridescente lilla la prima volta (spero che si veda la lucentezza nella foto)...
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...e dell’organza semplice lilla la seconda volta perchè nel negozio a distanza di un anno non c’era più quella iridescente :(
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Ma in ogni caso la gonna era un amore entrambe le volte!
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Per aggingere più volume alla gonna ho inserito uno strato di tulle arricciato fra le balze di organza e la fodera di raso.
Come ho detto prima, la prima volta che ho fatto questo costume mi era stato richiesto di fare lo strascico removibile in modo da poterlo staccare per camminare più agevolmente nelle fiere affollate perciò ho aggiunto degli automatici sulla fodera, nascosti sotto le balze.
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Ed ecco il costume indossato dalla prima committente (si è fatta da sola le ali, la tiara e le scarpe) - Photo by Totoro Photoset & Video
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La seconda volta ho fatto anche la tiara ed è stata davvero divertente da realizzare! Ho usato del filo di alluminio, poi colorato con vernice spray dorata, del foam per la conchiglia al centro e una gemma di resina.
Ho pitturato poi la conchiglia con dello smalto glitterato lilla e ho usato del filo di alluminio più spesso per fare gioielli per dare la forma alla tiara. La tiara si regge con un sottile fil oelastico che verrà poi nascosto dai capelli.
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Ed ecco anche la seconda committente che prova l’abito a casa sua! Anche lei realizzerà personalmente ali e scarpe.
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Spero che vi sia piaciuto questo post e la “deviazione “ di post sulle bambole! Fatemi sapere cosa preferite di più!
Ci vediamo Mercoledi prossimo con un altro post sui cosplay...credo!
Chiara (StregaCorvina)
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simonegambirasio · 8 years ago
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Emoji: l’invasione Disney è un gioco da ragazzi (e mamme)
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Gioco a videogiochi per cellulare. Cosa che in molti ritengono quasi deprecabile, considerandola una perdita tempo. Tempo rubato alle farfalle, ai libri, a Netflix. Dirò di più: gran parte dei giochi a cui gioco sono dei banalissimi match-3, in stile Candy Crush per intenderci. Non posso farci nulla, hanno su di me l’effetto di una droga. Spesso però scopro che, dietro a stupidissimi giochi, c’è un ragionamento, una storia, un progetto. Qualcosa che li trasforma in un successo. 
L’ultima mia droga è il match-3 della Disney Emoji Blitz. Mi piace anche perché credo che questa sia stata la prima app a fare un uso davvero interessante dell’app store di iMessage. In Disney Emoji, infatti, man mano che si gioca si sbloccano emoji con gli amatissimi personaggi Disney, questi diventano disponibili come emoji all’interno di iMessage. Insomma un motivo in più per non abbandonare il gioco e riprenderlo subito in mano ogni cinque minuti. 
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Produttrice esecutiva del gioco è Nacia Chambers, che per Disney aveva già sviluppato il popolare “Dov’è la mia acqua?”. “La grossa differenza per il nostro match-3 sono i personaggi Disney”, ha spiegato ad AList, “Il fatto di poterli usare poi nei messaggi credo sia una vera e propria novità. Le emoji si sposano allo stile Disney e così possiamo inserirci un vero e proprio trend culturale. Con questo gioco ci rivolgiamo direttamente a mamme e millenial”. Disney non ha badato a spese per la promozione: “Abbiamo campagne sempre attive su Facebook e Instagram, per rivolgerci alla giusta fascia demografica. Per il lancio poi ci sono stati eventi a Times Square NY e ad Anaheim Downtown Disney”. Non a caso Disney ha scelto di lanciare il gioco lo scorso 17 luglio, il World Emoji Day: “Da qualche tempo ci siamo resi conto che le emoji siano ormai parte della cultura popolare. Sono un modo divertente di comunicare, che si sposa alla perfezione allo stile di storytelling di Disney. Da questa realizzazione il passo è stato breve.” Il gioco effettivamente è un clone di un precedente gioco Disney, quello degli Tsum Tsum: un match-3 nato da un fenomeno culturale Giapponese questa volta, dei piccoli peluche impilabili a forma di palletta, collezionati anche qui ormai. Non a caso ora gli emoji Disney stanno facendo il percorso inverso, diventando essi stessi dei peluches, un merchandising nato direttamente dal videogioco e che di fatto chiude perfettamente il cerchio del progetto.
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Che cosa impariamo da questa storia?
Che l’app store di iMessage è una risorsa difficile da sfruttare, ma ad alto potenziale. 
Che Disney ha saputo saltare sul vagone emoji con stile. Noi italiani, appassionati di fumetti Disney forse più degli americani, sappiamo che lo stile di animazione classico e il fumetto sono parenti stretti delle emoji. Da qui l’ottima opportunità di creare emoji Disney entrando nella comunicazione quotidiana.
Che per il lancio di qualunque gioco, anche se sei Disney, è necessario un piano marketing continuo e avanzate. 
È molto interessante il pubblico d’elezione di Disney per un gioco basato sulle emoji: millenials e mamme. 
Ora torno a giocare, ciao 👋
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italianaradio · 6 years ago
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Lucca Comics & Games 2019: ecco il poster di Barbara Baldi
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/lucca-comics-games-2019-ecco-il-poster-di-barbara-baldi/
Lucca Comics & Games 2019: ecco il poster di Barbara Baldi
Lucca Comics & Games 2019: ecco il poster di Barbara Baldi
Lucca Comics & Games 2019: ecco il poster di Barbara Baldi
Lucca Comics & Games 2019, dal 30 ottobre al 3 novembre, metterà a confronto l’uomo e la macchina, il virtuale e il reale, in una fusione raccontata in mille e una storia, attraverso mille e più linguaggi. Il concetto di umanità sarà messo al centro del festival perché in un mondo in cui l’uomo è sempre più dipendente dalle macchine e dalla comunicazione digitale, subendone gli effetti, diventa fondamentale rimettere in primo piano la dimensione sociale e rituale che hanno reso la manifestazione il community event più significativo d’Europa. A partire dai miti del Golem e di Pinocchio alle eroine ribelli di WestWorld, passando per Metropolis, Blade Runner e Ghost in The Shell, l’androide che si interroga sulla propria coscienza e sui propri ricordi è lo specchio del nostro bisogno di libertà, di empatia e di uguaglianza, e ci ripropone l’eterna domanda su cosa significhi davvero “essere umani”. Ecco perché Becoming Human sarà il claim di Lucca Comics & Games 2019.
Questo tema sarà esplorato attraverso le grandi narrazioni, a fumetti o videoludiche, create con un dado e l’interpretazione come in un gioco di ruolo, o pianificate a lungo e con grandi sforzi come in un blockbuster di supereroi. Sono le storie che la community di Lucca assorbe, fa proprie e arricchisce, includendole nel proprio vissuto, scoprendole per la prima volta, reinventandole con la fan art, vivendole con un cosplay che si è preparato per 12 mesi in attesa di mostrarsi nelle vie della città con grande rispetto per il contesto monumentale che lo accoglie. È grazie a questa partecipazione attiva che nascono nuovi mondi, abbattendo la barriera tra autore e spettatore, e innescando quel senso di gratitudine reciproca che diventa il patto tra creatore e fruitore.
Con il suo inconfondibile “stile” (celebrato nel tema del 2013), Lucca Comics & Games porterà avanti uno storytelling del fantastico che proprio grazie ai mezzi digitali sta vivendo, a 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, un nuovoRinascimento. Dalla prospettiva di un evento non digitale ma fatto di persone, celebrativo dei nuovi media e delle innovazioni tecnologiche, a Lucca si andrà per assistere a un concerto, a una conferenza, a una proiezione, a una partita di e-sports, per continuare a tessere quelle storie che ci rendono umani e protagonisti.
La prima voce che interpreterà il claim: Barbara Baldi. Gran Guinigi 2018 come Miglior Disegnatrice (per il graphic novel Lucenera, Oblomov edizioni), collaboratrice da anni per grandi case editrici e industrie creative, l’artista italiana ha accettato la sfida che ogni anno lanciamo a un protagonista della scena artistica crossmediale. E dopo lo straordinario successo dell’avveniristico poster 2018 di Lorenzo “LRNZ” Ceccotti, Barbara Baldi ha creato uno splendido poster che interpreta Becoming Human e lo arricchisce di ulteriori visioni.
Un bacio tra umano e androide, che dà vita a quell’affinità elettiva tra creatore mortale e creatura immortale, tra autore e opera, nel pieno rispetto del senso di gratitudine che unisce artista e fan; una vera “revolution” (come quella del tema del 2014), un gesto che scavalca ogni muro o pregiudizio, degno di essere messo su un palco: quello, storico e prestigiosissimo, del Teatro del Giglio di Lucca, che ha visto nascere le grandi narrazioni in musica di Giacomo Puccini ma che è stato anche il luogo dell’abbraccio tra Frank Miller e Milo Manara e che rappresenta tutte le altre sale del festival dove il rapporto tra fan e artista è guidato da costante metonimia. Nel campo visivo entrano e sono protagonisti gli spettatori, il nostro “gold”, non semplice sfondo, bensì valore aggiunto a ogni edizione “made in Lucca”.
We are Lucca – Nella platea straordinariamente raffigurata nel poster 2019 si celano inconsapevolmente quattro ambasciatori di Lucca Comics & Games che presto potranno diventare i protagonisti di una storia illustrata da Barbara Baldi, scritta da Eleonora Caruso e dallo sceneggiatore Giorgio Giusfredi. Da sempre i fan sono il cuore del festival, siamo tutti noi che partecipiamo, condividiamo, lavoriamo e ci emozioniamo a Lucca. Quattro volti si trasformeranno nei nuovi eroi di una grande avventura inedita presentata nel corso della prossima edizione della manifestazione. Saranno loro a rappresentare le centinaia di migliaia di fan che da sempre combattono il nulla fuori dalle mura di Lucca, perché la storia continua. L’attività di coinvolgimento prenderà avvio attraverso i canali social di #LuccaCG19, #LuccaIsCommunity. Stay tuned!
Gli alleati – A raccontare tutto quello che avverrà nei giorni di “ottembre” ci saranno due alleati di prim’ordine. Radio DEEJAY sarà la radio ufficiale di Lucca Comics & Games 2019. La Radio insieme al festival ha già messo in cantiere una serie di attività che verranno annunciate nel corso dei prossimi mesi. Twitch conferma la sua partecipazione come piattaforma ufficiale di live streaming, una vera e propria community di riferimento per un live unico creato dall’interazione condivisa di milioni di utenti.
Graphic Novel Theatre – Nella sua continua ricerca di collisioni di linguaggi Lucca Comics & Games tornerà a teatro con una nuova produzione: Cinzia, l’acclamato Graphic Novel di Leo Ortolani* sul tema della transessualità. Una storia sull’accettazione e sull’omologazione, raccontata con rispetto e ironia da uno dei principali storyteller italiani, che ha ricevuto il plauso della critica e del pubblico ed è stato promosso dal movimento trans. Uno spettacolo teatrale prodotto da Lucca Comics & Games e realizzato in esclusiva per i giorni del festival da Teatri d’Imbarco, adattato dal premio Nastro D’Argento Nicola Zavagli, con la collaborazione di Leo Ortolani e Bao Publishing. Ancora una volta il teatro come medium che abbatte la barriera fra attore e spettatore, e che riprende il rapporto tra festival e pubblico, chiamato a partecipare attivamente. Ma non solo, perché Lucca Comics & Games porta avanti i progetti teatrali con l’orgoglio e la consapevolezza di dare voce ai fumetti tramite una nuova forma espressiva elaborata insieme agli stessi autori, che si rimettono in gioco per creare qualcosa di unico.
Dai panni di festival a quelli di produttore culturale, Lucca Comics & Games ha accolto la sfida del pubblico e del drammaturgo Zavagli e dà avvio al tour di Kobane Calling on Stage*. Lo spettacolo – prodotto da Lucca Comics & Games e Teatri D’Imbarco, in collaborazione con BAO Publishing e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, nato all’interno del progetto Graphic Novel Theater di Cristina Poccardi e Nicola Zavagli da un’idea di Emanuele Vietina – è stato presentato nel 2018 con un sold out al Teatro del Giglio di Lucca e partirà in tour toccando le più importanti città italiane. Si parte da GROSSETO, Teatro degli Industri (20 novembre 2019) e SIENA, Teatro dei Rozzi (29 novembre 2019) ospite delle rassegne di Fondazione Toscana Spettacolo, per approdare sui palcoscenici di tutta Italia: FIRENZE, Teatro Puccini (22-23 novembre 2019); TRIESTE, Politeama Rossetti (25 novembre 2019); ROMA, Teatro Vittoria (5-15 dicembre 2019); BOLOGNA Arena del Sole di ERT (18 novembre 2019) ospite delle rassegne di Emilia Romagna Teatro; NAPOLI Teatro Bellini (3-8 marzo 2020); MILANO Teatro Leonardo (26-29 marzo 2020); GENOVA Teatro della Tosse (3-5 aprile 2020).
Horror Music – Lo spettacolo granguignolesco e la presenza scenica sono il marcatore della prima band di Lucca C&G 2019. L’Horror Music sarà infatti in scena a Lucca con i Death SS. Dietro a questo nome si nasconde uno dei principali gruppi heavy metal italiani. SS sta per Steve Sylvester, frontman della band, artista e co-fondatore che ha posizionato la letteratura gotica al centro dei riferimenti visivi del gruppo (l’artista fantasy Alex Horley ha firmato alcune splendide copertine), con particolare attenzione allo show e alla componente performativa. Aspettiamoci grandi sorprese: i Death SS si esibiranno sul Main Stage di Lucca Comics & Games con uno spettacolo creato ad hoc,  in cui le community del festival saranno parte attiva, per festeggiare la serata di Halloween 2019 insieme a tutti i loro fan, vecchi e nuovi. Inoltre, Steve Sylvester, esperto di fumetti anni ‘70, sarà presente con un incontro per condividere la sua passione.
Umanità espansa: torna la stagione della grande fantascienza. Approdata sul pianeta Amazon Prime dopo un viaggio lungo come un salto nell’iperspazio The Expanse arriva a Lucca con Fanucci Editore insieme a Daniel Abraham e Ty Franck meglio noti come James S.A.Corey. Nata come ambientazione di un MMORPG mai realizzato e dopo aver sperimentato le sue possibilità narrative durante delle sessioni di giochi di ruolo a cui ha partecipato anche George Martin, The Expanse è stata convertita dagli autori in una saga letteraria di successo e tramutata da Netflix in una serie tv. Finalmente tornerà ad essere un gioco table top, surfando l’onda della rivoluzione digitale e arrivando alla pubblicazione tramite Kickstarter.
Il ritorno della Ruota del Tempo. La celebre saga fantasy, capolavoro di Robert Jordan da oltre 90 milioni di copie vendute continuerà ad incantare i lettori con una straordinaria operazione artistica presentata in anteprima assoluta per il pubblico di Lucca Comics & Games. Fanucci Editore pubblicherà “Warrior of the Altaii”, opera prima finora inedita di Jordan pubblicata per la prima volta dopo 40 anni. Per illustrare la cover chiama Paolo Barbieri, che raccoglie il testimone di Michael Whelan. Ma non solo, le 13 copertine della saga saranno re-interpretate da diversi illustratori italiani tramite una selezione a cura del festival in collaborazione con Fanucci Editore che vedrà Barbieri individuare e dettare le linee guida visive delle copertine e presiedere la giuria. Il bando sarà pubblicato a breve sul sito della manifestazione.
Tempo frantumato – La rottura del continuum spazio-temporale, dinosauri, navi pirata e robot: torna a Lucca la grande narrativa per ragazzi incarnata dal talento americano Armand Baltazar, gigante dell’animazione, senior designer per Dreamworks, Walt Disney e Pixar. Lucca Comics & Games, in collaborazione con Editrice Il Castoro, gli dedicherà una personale a partire da Timeless, capolavoro illustrato che frantuma il tempo per ricomporre l’umanità e che ha stregato Ridley Scott.
I Martelli da Guerra di Dominic McDowall – Lucca Comics & Games celebra ancora la dimensione interattiva con il ricchissimo e fortunato mondo fantasy di Warhammer, Dominic McDowall, l’autore, porterà a Lucca Comics & Games la sua esperienza come CEO di Cubicle 7, con cui ha anche realizzato giochi di ruolo legati ad immaginari come Doctor Who e Il Signore Degli Anelli. Grazie alla collaborazione con Need Games torna quindi in Italia la grande tradizione dei giochi di ruolo di Games Workshop, la storica casa editrice britannica.
Winter “school” is coming – Dopo averlo annunciato durante l’edizione 2018, fa la prima mossa il Games Science Research Center il nuovo polo dedicato alla ricerca sulla Teoria dei Giochi: una workshop residenziale per aspiranti games designer che si terrà nel 2019 all’interno della cornice di Lucca Comics & Games, nell’ambito delle attività di studi dell’IMT, Advanced Studies Institute. Partner di questa straordinaria operazione CMON, la casa editrice internazionale diretta da David Preti celebre per l’utilizzo innovativo delle piattaforme di crowdfunding e per aver messo al centro dello sviluppo dei propri giochi l’autorialità e la qualità della componente artistica.
Il valore della scoperta – Lucca Comics & Games è più di un festival, più di una fiera, più di un evento: è un portale per entrare nel mondo dell’editoria attraverso le professioni creative. Dopo averlo fatto con il Gioco Inedito nel 2003 e con il Project Contest nel 2005, nel 2019 lo farà anche attraverso il Concorso Lucca Junior – Premio di Illustrazione editoriale “Livio Sossi”. Da quest’anno, grazie alla collaborazione con KITE edizioni, Book on a Tree, e Associazione Autori Di Immagini, il festival porterà il vincitore alla pubblicazione di un albo illustrato per bambini con testo scritto da Davide Calì.
Lucca come stargate della creatività. La collaborazione tra Lucca Comics & Games e Book on a Tree si traduce anche in attività rivolte agli scrittori. Si è appena conclusa A caccia di storie, la settimana intensiva con laboratori, lezioni e masterclass per imparare a sviluppare progetti editoriali rivolte ai ragazzi, nei luoghi che ha calcato Carlo Collodi. Nel corso dell’anno sarà annunciato il vincitore 2019 che riceverà un contratto di edizione da parte di Book on a Tree per essere poi pubblicato da Edizioni Piemme-Il Battello a Vapore, storica casa editrice di libri per ragazzi numero uno in Italia.
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Lucca Comics & Games 2019: ecco il poster di Barbara Baldi
Lucca Comics & Games 2019, dal 30 ottobre al 3 novembre, metterà a confronto l’uomo e la macchina, il virtuale e il reale, in una fusione raccontata in mille e una storia, attraverso mille e più linguaggi. Il concetto di umanità sarà messo al centro del festival perché in un mondo in cui l’uomo è […]
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Chiara Guida
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il-lato-nerd-della-forza · 6 years ago
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Sono stati appena rilasciati il red band trailer e i poster ufficiali italiani di Hellboy, che uscirà l’11 aprile in anteprima mondiale, distribuito da M2 Pictures.
Come si evince da questi contenuti, l’eroe demoniaco più famoso del cinema torna sul grande schermo in una veste nuova. Nel trailer le atmosfere dark avvolgono una Londra sull’orlo dell’apocalisse, con immagini estremamente aderenti all’anima del fumetto di Mike Mignola che, non a caso, è anche uno degli sceneggiatori del film.
Qui sotto potete vedere il trailer italiano:
E qui sotto due nuovi poster promozionali in italiano:
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Hellboy è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe demoniaco, detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense) che protegge la Terra dalle creature soprannaturali che la minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue, la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e assetata di vendetta contro l’umanità. Hellboy dovrà cercare di fermare Nimue con ogni mezzo, in un epico scontro per scongiurare la fine del mondo.
A vestire i panni di Hellboy in questo nuovo capitolo è la star dell’acclamata serie Netflix “Stranger Things” David Harbour, mentre Milla Jovovich interpreta la potentissima strega Nimue, la Regina di Sangue. Al loro fianco troviamo Ian McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane (American Honey) e Daniel Dae Kim (The Divergent Series: Allegiant).
Dietro la macchina da presa, Neil Marshall, regista rivelazione per l’horror The Descent – Discesa nelle tenebre, che dirige David Harbour (star della serie Stranger Things, al cinema con I segreti di Brokeback Mountain, La guerra dei mondi) nei panni del demone che protegge la Terra dalle creature soprannaturali che la minacciano, come la Regina di Sangue, interpretata dalla bellissima Milla Jovovich (la saga Resident Evil, Zoolander 2). Completano il cast Ian McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane (American Honey) e Daniel Dae Kim (The Divergent Series: Allegiant).
Hellboy uscirà l’11 aprile in anteprima mondiale, distribuito da M2 Pictures.
Hellboy: ecco il nuovo red band trailer anche in italiano! Sono stati appena rilasciati il red band trailer e i poster ufficiali italiani di Hellboy, che uscirà l’11 aprile in anteprima mondiale, distribuito da M2 Pictures.
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tempi-dispari · 6 years ago
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Lucca Comics & Games, numeri da capogiro, pronte le prossime date. Omaggio a Stan Lee con 251.000 fans
Si terrà dal 30 ottobre al 3 novembre 2019 la prossima edizione di Lucca Comics & Games, che con quella conclusa la settimana scorsa si è confermato il maggior show crossmediale dell’Occidente. Circa 251.000 presenze da ticketing, cui si sommano le centinaia di migliaia extraticketing, hanno pacificamente colorato e arricchito, all’insegna del più assoluto rispetto, il prezioso centro storico cittadino. Nei cinque giorni in programma l’anno prossimo, l’obiettivo sarà migliorare l’edizione appena conclusa, giudicata da pubblico e addetti ai lavori una delle migliori di sempre, per affluenza di pubblico, qualità della proposta culturale, varietà dell’offerta merceologica e risonanza mediatica.
  “Lucca Comics & Games non è un festival che si occupa di cultura, ma èun festival che fa cultura – commenta Emanuele Vietina, direttore generale di Lucca Crea Srl – che assume la modalità ludica come matrice di partecipazione attiva, pietra angolare per analizzare i vari linguaggi della cultura pop contemporanea”. Prova ne è l’avvio del progetto del Game Science Center: un centro di ricerca interuniversitario in materia di game science, nato dalla collaborazione tra la Scuola IMT Alti Studi Lucca e Lucca Crea, aperto alla partecipazione e alla collaborazione di altre istituzioni del mondo universitario e scientifico, così come altre manifestazioni ludiche italiane e internazionali.
  La formula ormai consolidata dei cinque giorni sarà ripetuta per tutto il prossimo quadriennio. Fatte salve le ovvie verifiche e conferme annuali, le prossime edizioni di Lucca Comics & Games fino al 2022 dureranno anch’esse cinque giorni. Ecco le date:
  2019: mercoledì 30 ottobre – domenica 3 novembre
2020: mercoledì 28 ottobre – domenica 1 novembre
2021: giovedì 28 ottobre – lunedì 1 novembre
2022: venerdì 28 ottobre – martedì 1 novembre
  In cinque giorni sono state 250.263 le presenze da ticketing (pari a 4 volte il pubblico della finale 2018 della Champions League). A questi si aggiungono i 331 Level Up Fan, visitatori che hanno scelto il nuovo e speciale abbonamento a cinque giorni con servizi e possibilità aggiuntive, tra cui accessi prenotati agli incontri con coupon, possibilità di incontri diretti con alcuni ospiti, la lounge dedicata nel prestigioso palazzo Arnolfini. Senza contare poi gli accreditati (espositori, media, autori, ospiti e staff) e tutti i semplici visitatori senza biglietto, che si sono riversati in città per vivere per davvero il centro storico lucchese e portarne per il mondo l’immagine e il ricordo.
  La “fruizione digitale” della manifestazione ha amplificato ulteriormente il pubblico: la rinnovata app Lucca CG Official dedicata alla manifestazione è stata scaricata quasi 14.000 volte (il 50% in più rispetto al 2017), mentre sono già oltre 21.000 gli utenti registrati nell’area riservata del sito www.luccacomicsandgames.com, una community nella community, che ha potuto selezionare gli eventi e i padiglioni preferiti, inserirli nella propria agenda e raggiungerli tramite navigatore all’interno della città.
  E a proposito di personalizzazioni, sono stati circa 30.000 i poster di LRNZ generati dagli utenti, grazie alla genialità dell’artista romano e al software messo a punto da Mauro Stazi e dallo Studio Kmzero. Per la prima volta al mondo, Lucca Comics & Games rivoluziona la storia delle affiche dando vita a un festival rappresentato non da un’immagine, ma da milioni, tutte diverse, prodotte dall’intelligenza artificiale su input visivo di Lorenzo Ceccotti, e personalizzate dal pubblico stesso: un esperimento di costruzione visiva in cui si mescolano l’individualità dell’artista e la pluralità degli spettatori, la creatività umana e le infinite possibilità del linguaggio macchina.
    Dal gioco al fumetto, dal videogioco ai collectible: assalto al “salone dei saloni”
  Il padiglione a campata unica più grande d’Italia (il “Carducci”, ampio 10.000 mq) con al suo interno il meglio dell’editoria del gioco da tavolo, accompagnato dalla narrativa fantasy e di fantascienza; l’unico padiglione in Europa che ingloba al proprio interno una statua di pregio storico-artistico (il “Napoleone”, dedicato alla grande editoria del fumetto, che ha al centro la statua di Lorenzo Bartolini dedicata a Maria Luisa di Borbone); un nuovo padiglione di 1.000 mq, terzo per ampiezza, dedicato al videogioco e all’hardware di qualità (il neonato “Bit District”); due padiglioni monografici (Hasbro e Funko) che hanno realizzato il sold out prima della fine della manifestazione e hanno innalzato ulteriormente il livello dell’offerta di gadget e collezionabili.
  Lucca Comics & Games si conferma un vero e proprio “salone dei saloni”, in cui l’editoria di fumetti, ludica e di narrativa incontra il pubblico e un’offerta culturale di livello internazionale. Prova ne è stata, domenica 4 novembre, la visita del senatore Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria, che ha voluto incontrare coloro che trasformano il sogno autoriale di fumettisti, illustratori e game designer in una realtà tangibile e raggiungibile dal grande pubblico: gli editori. Il sottosegretario, frequentatore della manifestazione anche in passato, ha incontrato dapprima gli editori delle grandi factory del gioco da tavolo nel padiglione “Carducci”, ha salutato alcuni direttori delle case editrici di fumetto in occasione dell’incontro organizzato dal quotidiano “La Repubblica” a chiusura dell’evento, senza tralasciare la stretta di mano (da appassionato) al suo autore preferito, l’americano Robert Kirkman, padre della saga “The Walking Dead”, anche quest’anno ospite in fiera.
    Incontri memorabili, ospiti d’eccezione e spettacoli “made in Lucca”
  I cinque giorni del 2018 saranno ricordati per gli oltre 2.000 eventi, molti di questi inediti, alcuni probabilmente irripetibili, tutti a loro modo unici perché “made in Lucca”: format e occasioni che si concretizzano solo durante la manifestazione. Tra queste migliaia, perciò, citiamo soltanto:
  -il “summit” tra Leiji Matsumoto (il creatore di “Capitan Harlock”), Umberto Guidoni (astronauta) e Licia Troisi (scrittrice e astrofisica), che ha messo insieme chi nello spazio ci ha fatto viaggiare con la fantasia, chi ci è stato per davvero e chi l’ha studiato dal nostro pianeta;
-l’anteprima assoluta di “Kobane Calling On Stage”, lo spettacolo teatrale basato sull’omonima graphic-capolavoro di Zerocalcare, format ideato e prodotto da Lucca Comics & Games, scritto e diretto da Nicola Zavagli (sold out al Teatro del Giglio);
-“Figli di Paz!”, la serie di video interviste, coordinata dal festival, con autori e personalità che  hanno colto l’eredità di Andrea Pazienza a 30 anni dalla scomparsa (in collaborazione con Centro Fumetto Andrea Pazienza, ARF Festival e Coconino Press);
-ilMondiale di “Pandemic”, il popolarissimo gioco da tavolo collaborativo che ha scelto Lucca per celebrare la propria fase finale, alla presenza del suo creatore, l’americano Matt Leacock;
   -il convegno degli autori italiani di giochi di ruolo, primo appuntamento di sempre nel suo genere, per individuare le specificità italiane della creazione dei GdR;  
 – la quinta edizione di “Voci di Mezzo”, i grandi brani della letteratura fantasy letti dai big del doppiaggio italiano, capitanate dal Francesco “Gollum” Vairano (sold out al Teatro del Giglio); 
 -“Un viaggio d’anime”, il concerto ideato e prodotto da Lucca Comics & Games, con le colonne sonore dei capolavori d’animazione anni ’90, cantate da Stefano Bersola, Pietro Ubaldi, gli Animeniacs Corp e la Bim Bum Bam Band (guest Fabrizio Mazzotta e Guiomar Serina dei “Cavalieri del Re”).
    Il videogioco nei luoghi d’arte, le serie tv tra le Mura e le piazze, e il fumetto… ovunque
  Lucca Comics & Games 2018 ha confermato quella caratteristica che rende l’evento differente da tutte le altre fiere di settore: la perfetta e irripetibile commistione tra universi narrativi, tecnologia e contesto monumentale e artistico della città.
  Il mondo del videogioco esemplifica questa commistione. Basti pensare a:
     la ESL Cathedral, ovvero i tornei professionistici di eSport di ESL Italia, nell’Auditorium San Romano (quello che fu il più antico convento lucchese, splendidamente affrescato nel ‘500); 
 il neonato Esports Palace nel cuore di piazza Santa Maria, dove ha fatto tappa anche Jean Alesi, amatissimo ex pilota Ferrari, con la sua Academy sulla scia dei talenti di domani; 
 Kingdom Hearts III, terzo episodio della celebre saga videoludica, ha invaso la magnifica Villa Bottini e ha attirato anche la visita dal Giappone dell’executive producer Shinji Hashimoto; 
 “Lone Wolf AR”, il gioco mobile in realtà aumentata, dedicato al Lupo Solitario dell’indimenticato Joe Dever, e testato nella sua prima ambientazione: le vie del centro città; 
 e soprattutto il TIM Dome, ovvero l’edificio della cavallerizza napoleonica dove tutti i giorni si sono giocati con TIMGAMES i Tornei di “TIM Asphalt 9″ (alla presenza dei Mates).  
  Anche il mondo del cinema e delle serie tv ha avuto per sfondo d’eccezione non un piccolo o un grande schermo, ma una serie di set irripetibili, tra i quali per esempio:
     il Baluardo San Colombano, che si è trasformato nel Sotterraneo di Westeros, dedicato alla serie tv “Game of Thrones” (e visitato da Sibel “Shae” Kekilli) 
 piazza Anfiteatro, che ha accolto il padiglione di Netflix tutto dedicato a “Narcos: Messico”, la nuova serie della saga (e sono arrivati i protagonisti, Diego Luna e Michael Peña) 
 piazza San Michele, ormai da anni sede dell’attesissimo padiglione Warner Bros., meta di migliaia di visitatori, che nell’attesa di entrare hanno potuto scattare suggestive foto dal sotto insù della statua dell’Arcangelo, uno dei simboli di Lucca 
 piazza della Cittadella, con la statua di Giacomo Puccini, che ha festeggiato 4 dei famosi “44 Gatti” della mitica canzone dell’Antoniano, trasformata da Rainbow in serie tv per RaiRagazzi (e abbiamo visto l’anteprima mondiale al cinema Centrale – e nel rinnovatissimo Lucca Junior al Real Collegio Rainbow ha iniziato i festeggiamenti per i 15 anni delle Winx).  
  Ma naturalmente il fumetto e il gioco rimangono i due pilastri della manifestazione, in una miscela di tradizione e novità, come:
     la già citata mostra diffusa di Dampyr e l’installazione dell’opera dell’artista NoCurves (di fronte alla Fondazione Banca del Monte di Lucca) che ha aperto la manifestazione; 
 la nascita di “Piazza Star Comics”, padiglione integrato con piazza San Giovanni, di fronte alla chiesa-auditorium, a sua volta ribattezzata Sala Robinson per la presenza del media partner; 
 la Sala del Vescovado concessa per gli appuntamenti dedicati ai 70 anni di Tex e agli incontri di Sergio Bonelli editore. 
 Villa Gioiosa, dove dal 2014 al Boardgame Studio vengono provate le novità di gioco da tavolo e di gioco di ruolo del panorama italiano e internazionale (tra cui la finale del campionato di Bang!) anche alla presenza degli autori, e dove si tengono educational e seminari sull’universo ludico.
    Lo sbarco su Twitch e l’impatto mediatico: Lucca oltre le Mura
  Primo evento al mondo del suo genere, Lucca Comics & Games ha approntato, in collaborazione con AK Informatica e Tom’s Hardware, un network di canali di riprese in diretta su Twitch.tv, la piattaforma streaming del gruppo Amazon che è stata media partner della manifestazione:
   35 canali nel team di “Lucca CG Live” (il canale principale) tra location, partner e caster 
 oltre 123 ore di diretta totali e 835.281 minuti visualizzati 
 più di 127.000 spettatori unici 
 oltre 213.000 visualizzazioni complessive
“La community di Twitch è appassionata di tutto ciò che riguarda videogiochi, fumetti e cultura pop ed essere streaming partner esclusivi di Lucca C&G è stato quanto di più adatto per il nostro brand – dice Ines Mostaccio, Partnerships Manager, Twitch – insieme abbiamo creato qualcosa di unico ed emozionante per i nostri spettatori e non vediamo l’ora di collaborare nuovamente in futuro”.
  Sono stati oltre 1.500 gli operatori media accreditati, con rappresentanti da Stati Uniti, Francia, Belgio, Svizzera, Austria, Ungheria ed Europa dell’Est. Infine, per la prima volta in Italia una comic-convention è arrivata sulla prima pagina di un quotidiano nazionale: è successo su “La Repubblica” di domenica 4 novembre, segno di un’attenzione sempre maggiore dei media nazionali e internazionali per il nostro programma culturale e per gli operatori che decidono di investire su Lucca Comics & Games.
    TIM, un main sponsor con contenuti di qualità
  “Siamo molto soddisfatti della nostra partecipazione a Lucca Comics & Games, che ha rappresentato un’importante occasione di confronto con le communities che TIM ha ingaggiato con attivitàrealizzate ad hoc per l’evento– dichiaraCristiano Habetswallner responsabile Sponsorship & Events di TIM –Sono stati oltre 35mila i visitatori del TIMDome, cuore pulsante della nostra presenza all’evento, e oltre mille i cosplayer che hanno animato il palco del TIMCasting, più di 500 le foto scattate. Una presenza pervasiva attraverso iniziative di e-gaming con i Mates, testimonial del torneo ‘TIM Asphalt 9’, il lancio in anteprima delle serie TV ‘Siren’ e ‘Marvel’s Runaways’ di TIMVISION e anche la creazione di un’app dedicata per seguire tutti gli eventi in tempo reale, raggiungere i diversi padiglioni con il navigatore in realtàaumentata e partecipare alla ‘caccia ai RobotTIM’”.
    Hanno detto di Lucca Comics & Games 2018…
  “Questo festival mi fa dire che c’è speranza, nel mondo”. Leiji Matsumoto, autore di fumetti e anime
  “Lucca è un festival unico, il festival è ovunque, nei padiglioni, per le strade, nei palazzi storici, nelle chiese, nei bar, nei ristoranti. A fare il festival sono anche le persone e l’intera comunità. Bisogna che i miei amici americani vengano qui per capire come si fa una convention. Da tutto il mondo devono venire qui a imparare”.Neal Adams, autore di fumetti
  “Sono stato in decine di convention, dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti e devo dire che questo festival non ha paragoni nel mondo”. Miltos Yerolemou, attore del “Trono di Spade”
  “Questa edizione per me ha marcato venticinque anni di carriera come autore di giochi professionista nonchéfruitore– e talvolta ospite – della manifestazione. Ancora una volta Lucca C&G mi ha mostrato come ‘Made in Italy’ vuol dire creativitàe inventiva, ma anche professionalitàe cura di ogni dettaglio – gli stessi ingredienti che servono a fare un bel gioco”. Francesco Nepitello, tre volte Best of Show di Lucca Games (a proposito, buon 25° anno, Lucca Games!)
  “Sale piene agli incontri, il momento di confronto con chi ci legge. Lavoriamo mesi per prepararci a questo momento. Lucca è un luogo geografico ma anche una scadenza temporale, le novitàle prepariamo per Lucca”.Michele Masiero, direttore editoriale Sergio Bonelli Editore
  “Sono venuto in viaggio per lavoro a Lucca per incontrare l’editoria del fumetto e del gioco, in una manifestazione che conosco bene, in continua crescita all’insegna dell’innovazione”.sen. Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria
  “A Lucca Comics & Games, l’evento più importante e grande d’Italia, […], l’editoria– a fumetti, certo; ma tutta, nella sua totalità – riprende fiato. Respira. […] E anche il cinema, e la serialità, ritrovano spazio e dignità. Perchéc’è un senso effettivo di comunitàe di scambio, di cultura –dinamica –e di partecipazione. E perchéc’è una narrazione credibile e capace, perchéi vari momenti sono messi in contatto, perchénon si parla solo di libri ad una bolla, ma si parla di libri a tutti: a tutte quelle duecentocinquantamila persone che ci vanno”.“Esquire”
  “È la madre di tutti i festival”. “Robinson-La Repubblica”
  “La Mecca della cultura pop”. “Variety”
  “Il fumetto, grazie a Lucca, fa notizia al pari dei grandi avvenimenti e fatti notiziabili. E sì, siete liberi di stupirvi”.“Fumettologica”
    Il saluto di Lucca a Stan Lee
  “Abbiamo ancora davanti ai nostri occhi – dice il direttore Emanuele Vietina – le immagini di Stan Lee che a Luciano Secchi davanti alla cattedrale di San Martino nel’73 raccontava l’incipit di una storia mai scritta (e magari, chissà, ancora da scrivere) ambientata proprio nella nostra città: l’Uomo Ragno e i Fantastici Quattro devono impedire al Dottor Destino di impadronirsi nientemeno che dell’Italia intera. Era un esempio di ciò che ancora oggi tentiamo qui a Lucca: far collidere mitologie contemporanee di tutto il mondo in uno scenario impareggiabile, mettendo sempre al centro il pubblico dei lettori e degli autori. Stan nella sua luminosa carriera ci ha indicato come esplorare nuovi e incredibili mondi, noi vogliamo seguire la sua strada con entusiasmo e determinazione: glielo dobbiamo, oggi più che mai”.
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gwallgaming · 6 years ago
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Lucca C&G: Le date del 2019, bilancio e saluto a Stan Lee
Si terràdal 30 ottobre al 3 novembre 2019 la prossima edizione di Lucca Comics & Games, che con quella conclusa la settimana scorsa si è confermato il maggior show crossmediale dell’Occidente. Circa 251.000 presenze da ticketing, cui si sommano le centinaia di migliaia extraticketing, hanno pacificamente colorato e arricchito, all’insegna del più assoluto rispetto, il prezioso centro storico cittadino. Nei cinque giorni in programma l’anno prossimo, l’obiettivo sarà migliorare l’edizione appena conclusa, giudicata da pubblico e addetti ai lavori una delle migliori di sempre, per affluenza di pubblico, qualità della proposta culturale, varietà dell’offerta merceologica e risonanza mediatica.
“Lucca Comics & Games non è un festival che si occupa di cultura, ma èun festival che fa cultura - commenta Emanuele Vietina, direttore generale di Lucca Crea Srl - che assume la modalità ludica come matrice di partecipazione attiva, pietra angolare per analizzare i vari linguaggi della cultura pop contemporanea”. Prova ne è l’avvio del progetto del Game Science Center: un centro di ricerca interuniversitario in materia di game science, nato dalla collaborazione tra la Scuola IMT Alti Studi Lucca e Lucca Crea, aperto alla partecipazione e alla collaborazione di altre istituzioni del mondo universitario e scientifico, così come altre manifestazioni ludiche italiane e internazionali.
La formula ormai consolidata dei cinque giorni sarà ripetuta per tutto il prossimo quadriennio. Fatte salve le ovvie verifiche e conferme annuali, le prossime edizioni di Lucca Comics & Games fino al 2022 dureranno anch’esse cinque giorni. Ecco le date:
2019: mercoledì 30 ottobre - domenica 3 novembre
2020: mercoledì 28 ottobre - domenica 1 novembre
2021: giovedì 28 ottobre - lunedì 1 novembre
2022: venerdì 28 ottobre - martedì 1 novembre
In cinque giorni sono state 250.263 le presenze da ticketing (pari a 4 volte il pubblico della finale 2018 della Champions League). A questi si aggiungono i 331 Level Up Fan, visitatori che hanno scelto il nuovo e speciale abbonamento a cinque giorni con servizi e possibilità aggiuntive, tra cui accessi prenotati agli incontri con coupon, possibilità di incontri diretti con alcuni ospiti, la lounge dedicata nel prestigioso palazzo Arnolfini. Senza contare poi gli accreditati (espositori, media, autori, ospiti e staff) e tutti i semplici visitatori senza biglietto, che si sono riversati in città per vivere per davvero il centro storico lucchese e portarne per il mondo l’immagine e il ricordo.
La “fruizione digitale” della manifestazione ha amplificato ulteriormente il pubblico: la rinnovata app Lucca CG Official dedicata alla manifestazione è stata scaricata quasi 14.000 volte (il 50% in più rispetto al 2017), mentre sono già oltre 21.000 gli utenti registrati nell’area riservata del sito www.luccacomicsandgames.com, una community nella community, che ha potuto selezionare gli eventi e i padiglioni preferiti, inserirli nella propria agenda e raggiungerli tramite navigatore all’interno della città.
E a proposito di personalizzazioni, sono stati circa 30.000 i poster di LRNZ generati dagli utenti, grazie alla genialità dell’artista romano e al software messo a punto da Mauro Stazi e dallo Studio Kmzero. Per la prima volta al mondo, Lucca Comics & Games rivoluziona la storia delle affiche dando vita a un festival rappresentato non da un’immagine, ma da milioni, tutte diverse, prodotte dall’intelligenza artificiale su input visivo di Lorenzo Ceccotti, e personalizzate dal pubblico stesso: un esperimento di costruzione visiva in cui si mescolano l’individualità dell’artista e la pluralità degli spettatori, la creatività umana e le infinite possibilità del linguaggio macchina.
Dal gioco al fumetto, dal videogioco ai collectible: assalto al “salone dei saloni”
Il padiglione a campata unica più grande d’Italia (il “Carducci”, ampio 10.000 mq) con al suo interno il meglio dell’editoria del gioco da tavolo, accompagnato dalla narrativa fantasy e di fantascienza; l’unico padiglione in Europa che ingloba al proprio interno una statua di pregio storico-artistico (il “Napoleone”, dedicato alla grande editoria del fumetto, che ha al centro la statua di Lorenzo Bartolini dedicata a Maria Luisa di Borbone); un nuovo padiglione di 1.000 mq, terzo per ampiezza, dedicato al videogioco e all’hardware di qualità (il neonato “Bit District”); due padiglioni monografici (Hasbro e Funko) che hanno realizzato il sold out prima della fine della manifestazione e hanno innalzato ulteriormente il livello dell’offerta di gadget e collezionabili.
Lucca Comics & Games si conferma un vero e proprio “salone dei saloni”, in cui l'editoria di fumetti, ludica e di narrativa incontra il pubblico e un’offerta culturale di livello internazionale. Prova ne è stata, domenica 4 novembre, la visita del senatore Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria, che ha voluto incontrare coloro che trasformano il sogno autoriale di fumettisti, illustratori e game designer in una realtà tangibile e raggiungibile dal grande pubblico: gli editori. Il sottosegretario, frequentatore della manifestazione anche in passato, ha incontrato dapprima gli editori delle grandi factory del gioco da tavolo nel padiglione “Carducci”, ha salutato alcuni direttori delle case editrici di fumetto in occasione dell’incontro organizzato dal quotidiano “La Repubblica” a chiusura dell’evento, senza tralasciare la stretta di mano (da appassionato) al suo autore preferito, l’americano Robert Kirkman, padre della saga “The Walking Dead”, anche quest’anno ospite in fiera.
Incontri memorabili, ospiti d’eccezione e spettacoli “made in Lucca”
I cinque giorni del 2018 saranno ricordati per gli oltre 2.000 eventi, molti di questi inediti, alcuni probabilmente irripetibili, tutti a loro modo unici perché “made in Lucca”: format e occasioni che si concretizzano solo durante la manifestazione. Tra queste migliaia, perciò, citiamo soltanto:
-il “summit” tra Leiji Matsumoto (il creatore di “Capitan Harlock”), Umberto Guidoni (astronauta) e Licia Troisi (scrittrice e astrofisica), che ha messo insieme chi nello spazio ci ha fatto viaggiare con la fantasia, chi ci è stato per davvero e chi l’ha studiato dal nostro pianeta;
-l’anteprima assoluta di “Kobane Calling On Stage”, lo spettacolo teatrale basato sull’omonima graphic-capolavoro di Zerocalcare, format ideato e prodotto da Lucca Comics & Games, scritto e diretto da Nicola Zavagli (sold out al Teatro del Giglio);
-“Figli di Paz!”, la serie di video interviste, coordinata dal festival, con autori e personalità che  hanno colto l’eredità di Andrea Pazienza a 30 anni dalla scomparsa (in collaborazione con Centro Fumetto Andrea Pazienza, ARF Festival e Coconino Press);
-ilMondiale di “Pandemic”, il popolarissimo gioco da tavolo collaborativo che ha scelto Lucca per celebrare la propria fase finale, alla presenza del suo creatore, l’americano Matt Leacock;
-il convegno degli autori italiani di giochi di ruolo, primo appuntamento di sempre nel suo genere, per individuare le specificità italiane della creazione dei GdR;  
- la quinta edizione di “Voci di Mezzo”, i grandi brani della letteratura fantasy letti dai big del doppiaggio italiano, capitanate dal Francesco “Gollum” Vairano (sold out al Teatro del Giglio);
-“Un viaggio d’anime”, il concerto ideato e prodotto da Lucca Comics & Games, con le colonne sonore dei capolavori d’animazione anni ’90, cantate da Stefano Bersola, Pietro Ubaldi, gli Animeniacs Corp e la Bim Bum Bam Band (guest Fabrizio Mazzotta e Guiomar Serina dei “Cavalieri del Re”)
Il videogioco nei luoghi d’arte, le serie tv tra le Mura e le piazze, e il fumetto… ovunque
Lucca Comics & Games 2018 ha confermato quella caratteristica che rende l’evento differente da tutte le altre fiere di settore: la perfetta e irripetibile commistione tra universi narrativi, tecnologia e contesto monumentale e artistico della città.
Il mondo del videogioco esemplifica questa commistione. Basti pensare a:
la ESL Cathedral, ovvero i tornei professionistici di eSport di ESL Italia, nell’Auditorium San Romano (quello che fu il più antico convento lucchese, splendidamente affrescato nel ‘500);
il neonato Esports Palace nel cuore di piazza Santa Maria, dove ha fatto tappa anche Jean Alesi, amatissimo ex pilota Ferrari, con la sua Academy sulla scia dei talenti di domani;
Kingdom Hearts III, terzo episodio della celebre saga videoludica, ha invaso la magnifica Villa Bottini e ha attirato anche la visita dal Giappone dell’executive producer Shinji Hashimoto;
“Lone Wolf AR”, il gioco mobile in realtà aumentata, dedicato al Lupo Solitario dell’indimenticato Joe Dever, e testato nella sua prima ambientazione: le vie del centro città;
e soprattutto il TIM Dome, ovvero l’edificio della cavallerizza napoleonica dove tutti i giorni si sono giocati con TIMGAMES i Tornei di “TIM Asphalt 9" (alla presenza dei Mates).  
Anche il mondo del cinema e delle serie tv ha avuto per sfondo d’eccezione non un piccolo o un grande schermo, ma una serie di set irripetibili, tra i quali per esempio:
il Baluardo San Colombano, che si è trasformato nel Sotterraneo di Westeros, dedicato alla serie tv “Game of Thrones” (e visitato da Sibel “Shae” Kekilli)
piazza Anfiteatro, che ha accolto il padiglione di Netflix tutto dedicato a “Narcos: Messico”, la nuova serie della saga (e sono arrivati i protagonisti, Diego Luna e Michael Peña)
piazza San Michele, ormai da anni sede dell’attesissimo padiglione Warner Bros., meta di migliaia di visitatori, che nell’attesa di entrare hanno potuto scattare suggestive foto dal sotto insù della statua dell’Arcangelo, uno dei simboli di Lucca
piazza della Cittadella, con la statua di Giacomo Puccini, che ha festeggiato 4 dei famosi “44 Gatti” della mitica canzone dell’Antoniano, trasformata da Rainbow in serie tv per RaiRagazzi (e abbiamo visto l’anteprima mondiale al cinema Centrale - e nel rinnovatissimo Lucca Junior al Real Collegio Rainbow ha iniziato i festeggiamenti per i 15 anni delle Winx).  
Ma naturalmente il fumetto e il gioco rimangono i due pilastri della manifestazione, in una miscela di tradizione e novità, come:
la già citata mostra diffusa di Dampyr e l’installazione dell’opera dell’artista NoCurves (di fronte alla Fondazione Banca del Monte di Lucca) che ha aperto la manifestazione;
la nascita di “Piazza Star Comics”, padiglione integrato con piazza San Giovanni, di fronte alla chiesa-auditorium, a sua volta ribattezzata Sala Robinson per la presenza del media partner;
la Sala del Vescovado concessa per gli appuntamenti dedicati ai 70 anni di Tex e agli incontri di Sergio Bonelli editore.
Villa Gioiosa, dove dal 2014 al Boardgame Studio vengono provate le novità di gioco da tavolo e di gioco di ruolo del panorama italiano e internazionale (tra cui la finale del campionato di Bang!) anche alla presenza degli autori, e dove si tengono educational e seminari sull’universo ludico.
Lo sbarco su Twitch e l’impatto mediatico: Lucca oltre le Mura
Primo evento al mondo del suo genere, Lucca Comics & Games ha approntato, in collaborazione con AK Informatica e Tom’s Hardware, un network di canali di riprese in diretta su Twitch.tv, la piattaforma streaming del gruppo Amazon che è stata media partner della manifestazione:
35 canali nel team di “Lucca CG Live” (il canale principale) tra location, partner e caster
oltre 123 ore di diretta totali e 835.281 minuti visualizzati
più di 127.000 spettatori unici
oltre 213.000 visualizzazioni complessive
"La community di Twitch è appassionata di tutto ciò che riguarda videogiochi, fumetti e cultura pop ed essere streaming partner esclusivi di Lucca C&G è stato quanto di più adatto per il nostro brand - dice Ines Mostaccio, Partnerships Manager, Twitch - insieme abbiamo creato qualcosa di unico ed emozionante per i nostri spettatori e non vediamo l'ora di collaborare nuovamente in futuro”.
Sono stati oltre 1.500 gli operatori media accreditati, con rappresentanti da Stati Uniti, Francia, Belgio, Svizzera, Austria, Ungheria ed Europa dell’Est. Infine, per la prima volta in Italia una comic-convention è arrivata sulla prima pagina di un quotidiano nazionale: è successo su “La Repubblica” di domenica 4 novembre, segno di un’attenzione sempre maggiore dei media nazionali e internazionali per il nostro programma culturale e per gli operatori che decidono di investire su Lucca Comics & Games.
TIM, un main sponsor con contenuti di qualità
“Siamo molto soddisfatti della nostra partecipazione a Lucca Comics & Games, che ha rappresentato un’importante occasione di confronto con le communities che TIM ha ingaggiato con attività realizzate ad hoc per l’evento– dichiara Cristiano Habetswallner responsabile Sponsorship & Events di TIM –Sono stati oltre 35mila i visitatori del TIMDome, cuore pulsante della nostra presenza all’evento, e oltre mille i cosplayer che hanno animato il palco del TIMCasting, più di 500 le foto scattate. Una presenza pervasiva attraverso iniziative di e-gaming con i Mates, testimonial del torneo ‘TIM Asphalt 9’, il lancio in anteprima delle serie TV ‘Siren’ e ‘Marvel’s Runaways’ di TIMVISION e anche la creazione di un’app dedicata per seguire tutti gli eventi in tempo reale, raggiungere i diversi padiglioni con il navigatore in realtà aumentata e partecipare alla ‘caccia ai RobotTIM’”.
Hanno detto di Lucca Comics & Games 2018…
“Questo festival mi fa dire che c’è speranza, nel mondo”. Leiji Matsumoto, autore di fumetti e anime
“Lucca è un festival unico, il festival è ovunque, nei padiglioni, per le strade, nei palazzi storici, nelle chiese, nei bar, nei ristoranti. A fare il festival sono anche le persone e l’intera comunità. Bisogna che i miei amici americani vengano qui per capire come si fa una convention. Da tutto il mondo devono venire qui a imparare”.Neal Adams, autore di fumetti
“Sono stato in decine di convention, dalla Nuova Zelanda agli Stati Uniti e devo dire che questo festival non ha paragoni nel mondo”. Miltos Yerolemou, attore del “Trono di Spade”
“Questa edizione per me ha marcato venticinque anni di carriera come autore di giochi professionista nonchéfruitore– e talvolta ospite - della manifestazione. Ancora una volta Lucca C&G mi ha mostrato come ‘Made in Italy’ vuol dire creativitàe inventiva, ma anche professionalità e cura di ogni dettaglio - gli stessi ingredienti che servono a fare un bel gioco”. Francesco Nepitello, tre volte Best of Show di Lucca Games (a proposito, buon 25° anno, Lucca Games!)
“Sale piene agli incontri, il momento di confronto con chi ci legge. Lavoriamo mesi per prepararci a questo momento. Lucca è un luogo geografico ma anche una scadenza temporale, le novità le prepariamo per Lucca”. Michele Masiero, direttore editoriale Sergio Bonelli Editore
“Sono venuto in viaggio per lavoro a Lucca per incontrare l’editoria del fumetto e del gioco, in una manifestazione che conosco bene, in continua crescita all’insegna dell’innovazione”.sen. Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria
“A Lucca Comics & Games, l’evento più importante e grande d’Italia, […], l’editoria– a fumetti, certo; ma tutta, nella sua totalità – riprende fiato. Respira. […] E anche il cinema, e la serialità, ritrovano spazio e dignità. Perché c’è un senso effettivo di comunità e di scambio, di cultura –dinamica –e di partecipazione. E perché c’è una narrazione credibile e capace, perchéi vari momenti sono messi in contatto, perché non si parla solo di libri ad una bolla, ma si parla di libri a tutti: a tutte quelle duecentocinquantamila persone che ci vanno”.“Esquire”
“È la madre di tutti i festival”. “Robinson-La Repubblica”
“La Mecca della cultura pop”. “Variety”
“Il fumetto, grazie a Lucca, fa notizia al pari dei grandi avvenimenti e fatti notiziabili. E sì, siete liberi di stupirvi”.“Fumettologica”
Il saluto di Lucca a Stan Lee
“Abbiamo ancora davanti ai nostri occhi - dice il direttore Emanuele Vietina - le immagini di Stan Lee che a Luciano Secchi davanti alla cattedrale di San Martino nel'73 raccontava l’incipit di una storia mai scritta (e magari, chissà, ancora da scrivere) ambientata proprio nella nostra città: l’Uomo Ragno e i Fantastici Quattro devono impedire al Dottor Destino di impadronirsi nientemeno che dell’Italia intera. Era un esempio di ciò che ancora oggi tentiamo qui a Lucca: far collidere mitologie contemporanee di tutto il mondo in uno scenario impareggiabile, mettendo sempre al centro il pubblico dei lettori e degli autori. Stan nella sua luminosa carriera ci ha indicato come esplorare nuovi e incredibili mondi, noi vogliamo seguire la sua strada con entusiasmo e determinazione: glielo dobbiamo, oggi più che mai”.
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il-lato-nerd-della-forza · 6 years ago
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Grazie alla M2 pictures abbiamo il piacere di annunciarvi la data di uscita del film Hellboy di Neil Marshall, in arrivo nei cinema italiani dall’11 aprile 2019 distribuito appunto da M2 Pictures.
In allegato la casa di distribuzione ci ha mandato il poster italiano ufficiale e alcune immagini ufficiali in alta definizione di David Harbour nei panni di Hellboy e Milla Jovovich nelle vesti della Regina di Sangue.
Potete vedere le immagini qui sotto:
HB_D17-3635.ARW
HB_D44-7761.ARW
HB_D11-2589.ARW
HB_D10-2320.ARW
Mentre qui sotto il poster:
Eroe della saga di fumetti cult creata da Mike Mignola, Hellboy torna al cinema in un reboot attesissimo da milioni di fan. Questo nuovo film, diretto da Neil Marshall, regista rivelazione per l’horror “The Descent – Discesa nelle tenebre”, segna un vero e proprio nuovo inizio della serie cinematografica, iniziata dal premio Oscar© Guillermo del Toro con i film “Hellboy” ed “Hellboy: The Golden Army”.
Hellboy è un semi-demone che protegge la Terra dalle creature soprannaturali che la minacciano. Evocato sul nostro pianeta nel 1944 dal malvagio stregone russo Grigorij Efimovič Rasputin per conto dei nazisti, Hellboy viene salvato dagli Alleati e affidato al Professor Trevor Bruttenholm, che lo cresce come un figlio. Una volta adulto, Hellboy inizia a dare la caccia a lupi mannari, vampiri e creature mitologiche di ogni tipo, diventando uno dei migliori detective del BPRD (Bureau of Paranormal Research and Defense).
In questa nuova avventura, che si prospetta essere molto fedele ai fumetti come dichiarato dallo stesso Mignola, qui anche sceneggiatore, l’eroe demoniaco sarà impegnato in una missione a Londra per fronteggiare l’antico spirito di una strega malvagia tornato sulla Terra dal mondo dei morti.
Eroe fuori dal comune, burbero, ma dal cuore grande nonostante le sue origini demoniache, Hellboy torna in azione per impedire che un oscuro destino si abbatta sull’umanità, affiancato da alcuni emblematici protagonisti del fumetto mai visti finora sul grande schermo.
A vestire i panni di Hellboy in questo nuovo capitolo è la star dell’acclamata serie Netflix “Stranger Things” David Harbour, mentre Milla Jovovich interpreta la potentissima strega Nimue, la Regina di Sangue. Al loro fianco troviamo Ian McShane (John Wick 1, 2), Sasha Lane (American Honey) e Daniel Dae Kim (The Divergent Series: Allegiant).
Hellboy: ecco il primo poster italiano che rivela la data d’uscita! Grazie alla M2 pictures abbiamo il piacere di annunciarvi la data di uscita del film Hellboy di Neil Marshall, in arrivo nei cinema italiani dall’11 aprile 2019 distribuito appunto da M2 Pictures.
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