#Nei remix
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what if kill bill had a ft RM of BTS
#mashup#music#bts#rm#kim namjoon#kill bill#change pt 2#nei music#Nei remix#Namjoon#sza#sza kill bill
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Il dj di pallavolo che mette dove e quando dopo un punto dell' italia>>>>
#il mio sogno è fare il dj nei palazzetti degli sport esclusivamente#paris 2024#dal remix di pedro a benji e fede il passo è breve
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Storia Di Musica #354 - Astor Piazzolla, Libertango, 1974
Nello stesso anno in cui in Brasile Jorge Ben iniziava la sua rivoluzione della musica del suo paese, nei territori dei cugini argentini si consumava il più famoso degli assassini musicali (premetto subito in senso simbolico). Fu però un delitto che non portò alla fine, ma alla rinascita e alla rivoluzione di uno mondo magico ma dalle regole ferree, fiero del suo conservatorismo: il tango. Oltre che musica e il più sensuale dei balli, il tango è poesia e cultura. Nessuno sa perchè si chiami tango (dal latino tangere, io tocco) solo che nacque agli inizi del ‘900 nella zona di Rio de la Plata, diffondendosi inizialmente in Uruguay e Argentina. Nella prima metà del secolo, dal punto di vista musicale, il tango si sviluppò come musica da orchestra e canto, con figure leggendarie, come quelle di Carlos Gardel, eroe nazionale argentino (anche se i maligni sostengono che fosse uruguaiano), Roberto Goyeneche o Carlos José Pérez. Il la musica e il canto, malinconico, emotivo, teatrale modellò il genere. Uno che però non amava tanto le fissità musicali fu Astor Pantaleon Piazzolla. Figlio di genitori italiani, Piazzolla visse i primi 16 anni a New York. Studia musica e direzione d’orchestra. Si trasferisce nella seconda metà degli anni 40 in Argentina, dove diviene un virtuoso del bandoneon, lo strumento inventato da Heinrich Band nell’800 e divenuto il principe delle orchestre di tango, che per caso arriva in Argentina al seguito dei marinai tedeschi, che lo tenevano sulle loro navi ad allietare i durissimi e lunghissimi viaggi transoceanici.
Piazzolla era affascinato dall'idea di fondere elementi della musica jazz alle strutture del tango. Fu un parto difficilissimo: ritornò a fine anni '50 a New York prontissimo a diventare musicista di colonne sonore, ma in quel momento la musica era in fermento per la rivoluzione del jazz che Kind Of Blue di Miles Davis e poi il nucleo del free jazz di Ornette Coleman stavano portando. Finì senza un soldo e solo per la generosità di un editore musicale che gli pagò un anticipo su una delle sue canzoni più famose (e che ritroveremo tra poco) ritornò in Argentina. Qui però un infarto lo segna profondamente, tanto che tramite alcuni amici si trasferisce in Italia. Ed è proprio qui, nella culla della sua famiglia, che inizia la rivoluzione: registrò nel 1974 l’album che lo fece conoscere al mondo interno.
Libertango, dall’unione tra libertad (in questo caso espressiva) e tango. Registrato a Milano con una favolosa sezione d’archi diretta da Umberto Benedetti Michelangeli, ma soprattutto con l’innesto di una sezione ritmica di chiara matrice jazz composta dal basso elettrico di Pino Presti e dalla batteria di Tullio de Piscopo, il disco ridisegna il tango, che attraverso le dissonanze del jazz, l’innesto di strumenti elettrici e una nuova idea compositiva diviene Tango Nuevo. I puristi ovviamente gridano allo scandalo, e definiscono Piazzolla el asesino del tango. Persino Borges se ne risentì, e si dice che lo chiamasse Astor Pianola. Fu persino accusato di non essere mai stato argentino, un camorreno, per le sue origine italiane. Ma poco possono le critiche contro la sensualità e dal forza di Libertango, meravigliosa, famosa per l’innumerevole quantità di usi cinematografici e pubblicitari (per esempio, nella pubblicità della Vecchia Romagna, prima del penoso remix di David Guetta). Vi aiuto a capire le differenze: confrontate la sua musica con quella che accompagna una delle scene più famose del cinema degli ultimi 30 anni: quando Al Pacino in Profumo Di Donna balla il tango, si muove sul ritmo di Por Una Cabeza, uno dei classici di Carlos Gardel: il titolo, Per Una Testa in senso letterale, è l'equivalente del nostro Per Un'Incollatura, ed è una brano che gioca sulla metafora della passione del protagonista per le corse dei cavalli comparata per la sua passione per le donne. Piazzolla sciorina partendo da Libertango la sua idea nuova in altri 6 momenti: Meditango, Undertango, Violentango (clamorosa), Novitango e la conclusiva Tristango. A legare il tutto una toccante e magnifica elegia al padre, Adios Nonino, dedicata al padre morto improvvisamente (Nonino era chiamato il Padre, Don Vicente Piazzolla, e in Argentina l’immigrazione italiana ha di fatto sostituito l’abuelo\a spagnolo con nonino\a dall’italiano nonno\a riferito in senso reverenziale alle persone anziane); scritta nel 1959, è la canzone la cui vendita dei diritti gli permise di ritornare in Argentina da New York, viene ripresa e ridisegnata secondo il conjunto electrico del Tango Nuevo, con una forza espressiva ed emozionale senza pari.
Il disco, un successo per la piccola etichetta Carosello che lo sopportò, proietta Piazzolla ai vertici della musica internazionale. Di lì a poco collaborerà con grandi del jazz, dirigerà intere orchestre e spedisce il tango in una dimensione nuova ed internazionale, e che rivitalizzerà il genere, fino alle ultime evoluzioni, tipo i Gothan Project, paladini del tango elettronico. Piazzolla dimostra come è possibile difronte ad un bivio, scegliere una strada pericolosa, rischiosa, ma che può portare a risultati grandiosi. Nel rispetto di se stessi, anche della tradizione, ma che non si ferma davanti alla difficoltà. Che sia di augurio per chiunque legga queste righe.
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Pubblica il New York Post :
«Nel corso dell’anno, verso la metà del mandato, in una lettera aperta firmata da altri 11 gruppi di sinistra, la Leadership Conference on Civil and Human Rights finanziata da Soros ha invitato i CEO di Big Tech a intraprendere un’azione “immediata” per diffondere il cosiddetto “voto disinformazione” per “aiutare a prevenire l’indebolimento” della democrazia. I firmatari avevano ricevuto un totale di 30,3 milioni di dollari da Soros in soli quattro anni. Come ha rivelato la pubblicazione ungherese Remix, delle 11 organizzazioni di verifica dei fatti approvate da Facebook per l’Europa centrale e orientale, otto sono state finanziate da Soros. Come nel caso degli Stati Uniti, questi gruppi di controllo dei fatti sono ampiamente critici nei confronti della destra politica. Un progetto del Poynter Institute in particolare, l’International Fact-Checking Network (IFCN), è stato lanciato nel 2015 con un finanziamento iniziale proveniente dal National Endowment for Democracy (sostenuto dal Dipartimento di Stato USA), Omidyar Network, Google, Facebook, la Bill & Melinda Gates Foundation e la Open Society Foundations di George Soros.
Il “controllo dei fatti” è un elemento importante nella macchina di censura online della sinistra, che offre alle società di social media un pretesto politicamente neutrale per censurare i punti di vista conservatori.
si sapeva, si sa, ma meglio fissarlo per sempre.
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Rainy days | Neymar jr
summary: a rainy match day in Barcelona and some locker room sex.
WARNING: 18+, sexual content
It was rainy season in Barcelona. Evident as the rain continued to pour all along Barcelona's stadium that was filled to the brim with spectators eager to see the game between rivals Barcelona & Real Madrid. You were standing along the sidelines of the stadium, counting down the time until the match started as you waited for Neymar to come back out from the locker rooms knowing that he was probably indulged into a conversation with Leo and Luis, loosing track of time.
You stuck your hand out from the covered area of the sideline, you watched as the rain drops hit your coat smiling as you looked up at the stadium savouring the moment of being here in the presence of games you watched only from a screen growing up. Though, now you were here in real time. Supporting your fiancé as his career progressed, an overwhelming feeling of happiness filled your stomach. Butterflies erupted as you thought of Neymar's career, your relationship, and everything still to come.
A voice that you recognized to belong to Neymar pulled your focus away from your thoughts, instead all attention being directed behind you as you watched Neymar jog over to you with a smile. "Está chovendo" Neymar said as you placed a kiss to his lips, welcoming the warm feeling he gave as you stayed in the cold.
"I'm going to the seating area, I just wanted to see you before I did" you replied lazily wrapping your arms around his neck as he placed another kiss on your cheek.
"Come here" Neymar said as grabbed your waist bringing him into you, intertwining your hands as he walked you two back into the tunnel down the secluded halls into the locker rooms that read
"Vestuario" "Neymar why are your brining me here, you're not allow " you were cut off by swift movement of Neymar's hand covering your mouth. "bebê" Neymar spoke out lowly, un zipping your jacket and tossing it somewhere on the ground in a pile with his own Barcelona jacket. Neymar looked down at you, eyes dark with lust as a smirk creeped onto his face as he brought your body into his, leaving a kiss on your jaw before making a move towards your shirt.
You pulled away before he could reach the edge of it. Neymar wanted to have sex with you in the team locker room half an hour before a game. "No Ney, we are not doing this right now" you whisper shouted while looking around the room making sure no one else was in view of you two. "I need you meu amor, please. It would be fun" he continued walking towards you, hands reaching behind you to trap you in his arms as your back came into contact with the cold lockers.
You shivered as Neymar inched up your shirt, letting your back come into contact with the cold metal. You leaned your head back giving Neymar more access to your exposed neck as he left open mouthed kisses near your chest, feeling up your breasts through your half up shirt.
"Ney, I don't know about this, anyone could find us" you suddenly spoke out as Neymar pulled your shirt off, before reaching back to remove his jersey. Neymar nodded before reaching down to your pants, ripping them down before you had a chance to understand what was happening. He moved his finger up and down your clothed core, feeling the wet spot that had pooled in your now ruined panties.
Moving your panties aside he stuck a finger into your tight core. Moving it at a teasingly slow pace, torturing your insides as they now craved Neymar's touch. You let a whimper as he left a kiss right above his finger, he had turned you on and there was no way you were going to let him stop.
Neymar suddenly stopped his movements in your core, pulling out his fingers slowly leaving you whining at the loss of pleasure.
"Turn around bebê" Neymar said licking your cum off his fingers as he went to remove his pants. You pulled your underwear down, stepping out of it turning around to grip the bench in front of you.
Neymar smirked behind you, you obeyed him without another word.
You let out a small moan as Neymar ran his tip along your aching pussy, he gripped your hips fingers digging into your flesh as he listened to your breathing intense. "Neymar please stop teasing" you spoke out as he continued to run his hard duck up and down your core letting the sticky liquid that leaked out from his tip smear all over your butt.
"Please what hm?" He mocked letting you whine impatiently. "give it to me already Ney please" you begged tired of his teasing and playful motions. Neymar finally gave in, moaning as he stretched you out in all the right places.
He didn't give you time to adjust, building up his rapid pace as you moaned out in pleasure. "Look at you, bent over in a locker room for my cock" he grunted pace increasing as you clenched around his long cock.
"You take my cock so good bebê"
Neymar cooed out leaving you moaning in response unable to form a proper sentence your mind blank from how good he was fucking you.
"Give it to me Ney, don't stop" you moaned out as you felt an all too familiar knot form in your stomach, closer to your release as Neymar lifter your body up by your hair leaving open mouthed kisses on your neck.
Neymar took your hand putting it up against your stomach to feel how deep he was buried inside your tight pussy. "You feel that" he said, you moaned in response. "Feel my cock so deep inside you, letting me fuck you where anyone could walk in and see how much of a slut you are for this dick" he continued.
The sound of skin slapping, heavy breathes, and the continued chant of Neymar's name the sound that bounced off the walls of the Barcelona locker room. With a few more thrusts and a string of encouragements from Neymar, you were sent over the edge. Moaning Neymar's name as you spasmed all over his cock.
Your release triggering Neymar's as he came with a loud grunt, pounding into you to ride out his high. "So good for me" Neymar spoke out as he slid out of your core, a mixture of both your juices dripping out.
A sight that was enough for Neymar to fuck you once again in celebration of Barcelona's win over Real Madrid when you arrived home
#Spotify#football#football smut#neymar jr#neymar junior#brazil#football imagine#paris st germain#fc barcelona#smut stories#oneshot#imagine#football imagines#neymar imagines#neymar x y/n#neymar x reader#footballer#hotmen#soccer#world cup#football scenarios#mature reading
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Le parole che non dico
Il mio commento autocensurato sulla sospensione dall'insegnamento comminata a Christian Raimo
Christian Raimo insegnante e scrittore, è stato sospeso per tre mesi dall'insegnamento, con una decurtazione del 50% dello stipendio, dopo aver criticato il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara usando un linguaggio aspro e immagini metaforiche tratte da Star Wars.
È una questione che merita un commento lungo e ponderato, forse anche qualche imprecazione; ma purtroppo queste misure coercitive non comportano solo una limitazione della libertà di espressione di un cittadino-insegnante che esprime le proprie opinioni fuori da un contesto scolastico; queste misure funzionano anche come deterrente contro future critiche di altri cittadini docenti e non docenti.
E infatti io, in questo preciso momento, sto scrivendo sotto il controllo di una forte autocensura che erode il mio diritto di critica e lo stile delle mie inespresse e inesprimibili invettive.
L'autocensura è più insidiosa e terribile della censura stessa. Se la censura è un'imposizione esterna, un potere che limita la parola e l'espressione, l'autocensura nasce dall'interno, insinuandosi nei pensieri, costringendo chi parla a riformulare, a trattenere, a spegnere il fuoco delle proprie idee per paura delle conseguenze.
È una forma di controllo più subdola, perché è autoimposta: costringe a interiorizzare il timore della punizione, a trasformarlo in prudenza estrema, in conformismo e silenzio. Quando questo avviene, la libertà non è più soltanto negata dall'esterno, ma diventa impraticabile per chiunque.
"Il primo requisito della libertà è la libertà di parola. Dove gli uomini non possono liberamente comunicare i loro pensieri gli uni agli altri, nessun'altra libertà è sicura"
sosteneva Benjamin Franklin nel 1722, senza di essa, ogni cittadino è condannato a diventare carceriere di se stesso, un censore che lavora ininterrottamente sulla propria lingua.
Insomma, continuo a non dire niente e chiudo qui la mia discussione chiedendo umilmente scusa se ho involontariamente offeso o vilipeso qualcuno.
La mia faccia sotto i vostri piedi, senza chiedervi nemmeno di stare fermi; potete muovervi quanto vi pare e piace e io zitto, sotto, senza nulla dire o ridire né in classe, né nei corridoi, né in strada né sulle bacheche sociali.
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I disegni sono miei, il sottofondo musicale un remix di "Shallow Water" di Yehezkel Raz.
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kennsch dr guillermo sorya remix vo dr sidi abdel assar vo el hama
Hey nei, de hani ned kännt gha, aber er isch no nice :D D Stimm vo ihm isch meeega
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Recensione : Le Canzoni, il Ballo e la Strada di j-hope | 04.05.24⠸
🌟 Weverse Magazine 🗞
Le Canzoni, il Ballo e la Strada di j-hope
__ Una recensione di HOPE ON THE STREET VOL.1 __
__ di KANG ILKWON | 04. 05. 2024
Twitter | Orig. KOR
Nonostante la sua ascesa al successo da superstar globale insieme ai BTS, l'identità di j-hope continua fondamentalmente a gravitare attorno la street dance. L'ultimo album dell'artista, HOPE ON THE STREET VOL.1, è testimonianza dell'incrollabile connessione che ancora lo lega al mondo del ballo. Il rilascio di questo progetto è pubblicizzato come “special album (album speciale)” e la scelta del format in cui si presenta non poteva essere più azzeccata. L'album comprende sia nuove tracce che nuove versioni di alcune delle canzoni più amate tra quelle già rilasciate, come la versione solista di “on the street”—che era, in origine, una collaborazione con J. Cole—ed un remix di “what if…”
Per gli estimatori sia di nuove versioni e remix di brani pubblicati in precedenza che di tracce nuove di zecca, quest'album presenta la tracklist perfetta.
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La traccia che probabilmente susciterà più interesse è “NEURON”, in collaborazione con i talentuosissimi artisti hip hop coreani, Gaeko e yoonmirae i quali aggiungono un ulteriore, allettante strato di rap al brano. J-hope apre la traccia con il suo roco rap, catturando immediatamente l'attenzione di chi ascolta, con punte maestrali da parte di Gaeko - con la sua flow fitta e tagliente – ed il rap euforizzante di yoonmirae, in chiusura.
Il titolo, “NEURON”, è un triplo gioco di parole che allude 1) ai neuroni, le cellule del sistema nervoso, 2) al nome della crew di ballo di cui faceva parte j-hope e, 3) alle parole “New run” che troviamo nel testo – a loro volta allusione ad un nuovo inizio.
La produzione del brano ha un che di mozzafiato. In apparenza, è simile a “on the street”, ma l'arrangiamento, più ricco, riesce a distinguerla con il suo connubio di sound boom bap – tipico dell'hip hop della East Coast degli anni '90 e 2000 – e pop rap melodico. Nel ritornello troviamo anche la talk box, un sound comunemente tipico dell'hip hop della West Coast. Non mancano poi intriganti variazioni ritmiche e di flow nei versi che precedono il rap di yoonmirae. Grazie a questi e molti altri accenti coinvolgenti – come i riff di tastiera che, a cascata, scivolano via dal ritornello pop accompagnando il passaggio ad un nuovo beat - questo singolo è un'impareggiabile lettera d'amore di j-hope per l'hip hop.
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“i wonder…”, in cui troviamo anche il collega dei BTS, JungKook, è un magistrale mix di funk ed electro-pop. Supportati da una produzione ed un sound allegri e ritmati, il rap cantato in autotune da j-hope e la voce melodiosa di JungKook esprimono con risolutezza il loro amore e la loro fiducia per le/i fan, nonché – rafforzato dal viaggio musicale affrontato insieme, l'affetto per il gruppo, in quello che è un tributo particolarmente toccante a tuttə coloro che li hanno seguiti finora.
Subito dopo questa traccia, troviamo “lock / unlock” (with benny blanco and Nile Rodgers) e la sua disposizione nella tracklist è un vero colpo di genio perché tale collocazione enfatizza la base funk che caratterizza i due brani.
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Sebbene “lock / unlock” sia più ballabile, nonché più vicina a ciò che comunemente viene definito funk, le due tracce trovano un punto di incontro nell'orchestrazione delle sezioni ritmiche, le quali riescono a dare l'impressione che i due brani non siano altro se non due parti di una stessa canzone, tratteggiando però atmosfere diverse attraverso ritmi differenti.
La voce del poliedrico artista Benny Blanco e la chitarra di Nile Rodgers, leggenda vivente del soul/funk, complementano perfettamente il cantato di j-hope, rendendo la traccia particolarmente adrenalinica. Queste due canzoni, collocate una di seguito all'altra, contribuiscono ad incrementare gradualmente il ritmo dell'album, fino a culminare nel brano successivo, “i don’t know�� with HUH YUNJIN of LE SSERAFIM. La patinata perfomance deep house di j-jope e l'incantevole monologo francese nonché voce di HUH YUNJIN sono splendidi.
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Le nuove versioni incluse in quest'album regalano agli ascoltatori scelte sonore che solo un progetto come questo – così diverso dai soliti album in studio—poteva presentare.
La versione solista di on the street” che troviamo nel VOL.1 vede j-hope colmare la strofa di J. Cole con nuovi, geniali versi rap, i quali permettono all'artista di amplificare ancor più il suo messaggio. La versione solista è un omaggio alla street dance, ovvero le radici di j-hope in quanto idol, le tappe superate lungo il percorso, l'ispirazione che continua a spingerlo verso nuovi obiettivi, nonché un omaggio alla strada in quanto maestra di vita; tutto questo confezionato in una nuova versione che dà così alle/i fan l'opportunità di ri-sperimentare un brano cui hanno già dimostrato tanto amore. Il verso più eccezionale ci è offerto proprio da quelle nuove parti di testo: “Conoscere il cammino e percorrerlo è diverso”. A volte, nel corso della nostra vita, pensiamo di sapere come raggiungere ciò che vogliamo—come realizzare i nostri sogni—ma, di fatto, mettere in pratica quei progetti è tutta un'altra storia. È un verso molto breve, ma rimane nel cuore.
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L'amatissima “What if…”, già rilasciata nel 2022 nell'album Jack In The Box, trova qui nuova vita sotto forma di dance mix grazie alla ri-masterizzazione dell'iconico sample “Shimmy Shimmy Ya” di Ol’ Dirty Bastard in un botta e risposta giocato tra hip hop in stile New Yorkese ed elettronica sopra le righe, senza tuttavia discostarsi dall'alta tensione offerta dalla traccia originale. La novità, in questo remix, è rappresentata dal contributo del cantautore e produttore JINBO, le cui aggiunte sono sì di supporto alla visione creativa di j-hope, ma rappresentano anche un a-parte fresco ed inedito. Ma prendiamoci qaualche istante per approfondire un po' di più la conoscenza di JINBO. Quest'ultimo è uno dei pochissimi artisti coreani che ha davvero saputo cogliere ed interpretare il neo soul e l'hip hop e che ha saputo trarne il massimo, incorporandoli in una carriera musicale costantemente a cavallo tra hip hop/R&B e K-pop. La sua voce, morbida e ricca di sentimento, serve ad alleggerire la parte conclusiva di una canzone fino a quel momento caratterizzata dai velocissimi rap di j-hope e da un beat grintoso e graffiante.
HOPE ON THE STREET VOL.1 è un esempio magistrale di come sia possibile arrivare ad un pubblico di massa pur esplorando a fondo generi solitamente più di nicchia.
I messaggi che l'ambizioso j-hope ha voluto trasmetterci attraverso quest'album sono fondamentalmente semplici, testimonianza della sua sincerità— l'eterno amore per le sue radici nella street dance, l'orgoglio per il suo status di ballerino, il rispetto e la dedizione per il rap/hip hop nonché il profondo affetto nutrito per le/i fan che l'hanno sempre supportato—Ne è, infatti, intrisa ogni nota in ognuna delle canzoni contenute nell'album, forti di quelle sue umili aspirazioni.
E subito ci torna in mente Bong Joon Ho, quella volta che, notoriamente, ha citato Martin Scorsese durante gli Oscar: “Più una cosa è personale più sarà creativa.” L'intenzione di j-hope non è ostentare il suo apprezzamento per la street dance o l'hip hop, ma l'artista non dimentica mai quali sono le sue origini e non fa che ricordare a se stesso—gioiosamente, apertamente e in tutta onestà—qual è il tipo di percorso che sta affrontando.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
#Seoul_ItalyBTS#Traduzione#TradITA#ITA#Recensione#BTS#방탄소년단#jhope#제이홉#Hope_On_The_Street_Vol1#WeverseMagazine#HopeOnTheStreet#040524#Youtube
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La Nasa ha fatto 'suonare' un buco nero: ecco l'audio che ha diffuso
Il fraintendimento che nello spazio non ci sia mai suono è dovuto al fatto che la gran parte dell'Universo è vuoto, e che manchi il mezzo per permettere la propagazione delle onde sonore. Ma un ammasso di galassie è composto da così tanto gas che abbiamo captato un suono. Lo abbiamo amplificato e mixato con altri dati per riprodurre il suono di un buco nero". Nei giorni scorsi il canale Nasa Exoplanets della Nasa ha condiviso sui suoi profili social il 'rumore' emesso da un buco nero accompagnando la clip con questa didascalia.L'audio in realtà - definito dall'agenzia spaziale americana 'Black Hole Remix' - era stato diffuso per la prima volta nel maggio scorso. Rilanciato qualche giorno fa, il post ha ottenuto 14,8 milioni di visualizzazioni dividendo gli utenti tra chi lo ha definito "raccappricciante" te chi "etereamente stupendo". L'effetto sonoro che ascoltiamo qui è il risultato di una scoperta fatta nel 2003 quando, dopo oltre 53 ore di osservazione, i ricercatori della Nasa capirono che le onde di pressione emesse dal buco nero supermassiccio sito al centro dell'Ammasso di galassie di Perseo (o Abell 426) creavano particolari increspature nel gas, tali da poter essere tradotte in suoni attraverso una tecnica chiamata "sonificazione" (ovvero trasformazione dei dati astronomici in un suono udibile all'essere umano).Le onde in questione tuttavia, producevano le note più basse mai rilevate nell'Universo, impossibili da udire dall'orecchio umano. Per questo motivo i ricercatori della Nasa hanno aumentato di decine e decine di ottave il suono del buco nero, ottenendo questo rumore inquietante quanto stupefacente.
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ALRIGHTY.. so i found all the facts in my notes, so i’ll just post em here..
all the facts after the cut thingy :3
• Undyne is the captain of the Welsh Rugby team.
• Papyrus wears a Rugby top instead of his battle body. And instead of his cool dude outfit he wears a tank top with the Welsh dragon on it with one of those Welsh hats for football, whatever they’re called.. saw people in my school wearing em on the day of Wales vs England.
• Asriel died from a Rugby match, probably got whacked in the head too hard.
• The OST is just a remix of different welsh songs.
• Chara died from eating a Welsh cake and turns out they were English and couldn't eat Welsh cakes so they died.
• Toriel is one of those people you call 'Auntie' even though they aren't your Auntie.. (anyone have an Auntie Mary??)
• Toriel cooks Caerphilly cheese Welsh cakes instead of Butts pie.
• Toriel asks you if you prefer Caerphilly cheese or Welsh cakes but couldn't care less about your preference and cooks a Caerphilly cheese Welsh cake.
• Instead of Toriel and Asgore being goats, they are sheep.
• Flowey is a daffodil.
• Instead of Nice Cream its 'Hufen Neis' (Welsh for Nice Cream.)
• Instead of the mad dummy you encounter that one Sans fangirl that screams 'SANS IS MINE!!!' (not Welsh, just felt like adding it)
• The War between Humans and Monsters was the Wales vs England World Cup, and of course Wales lost in this too so they got chucked into the underground.
• Papyrus' laugh is just him singing the whole Welsh national anthem..maybe Sosban Fach..
• Grillby's is The Carvery
• Sans goes to The Carvery everyday.. he just likes The Carvery i guess
• If you do not go to The Carvery on Sunday you get cancelled.
• Everyone goes to The Carvery on a Sunday.
This AU is pretty much just a silly satire AU that i’m trying to work on.. but i’m too lazy to draw the designs :3
#undertale aus#undertale#welshtale au#welshtale#welsh#wales#🏴#why is the welsh flag so hard to draw#but hey the dragon is cool#WHY ARENT WE INCLUDED IN THE UK FLAG#i’m bad at tagging
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Storia di Musica #335 - The Clash, Sandinista!, 1980
Il punto esclamativo finale di questa piccola carrellata tra i dischi che lo hanno nel titolo arriva ad uno dei più famosi dischi degli anni ’80. Protagonista una band che nasce dal calderone del punk britannico della seconda metà degli anni ’70, ma che grazie ad un percorso per molti versi unico e virtuoso, è arrivata ad essere, giustamente, considerata come una delle più importanti rock band d tutti i tempi. Joe Strummer è figlio di un alto funzionario del Ministero degli Esteri Britannico, tanto che nasce in Turchia nel 1952. Quando ha 20 anni, fonda un gruppo, i 101’ers con Clive Tiperlee e Richard Dudanski. Suonano con discreto successo nei pub londinesi e registrano persino qualche canzone. Nel loro giro c’era un altro gruppo, I London SS, che erano noti poiché non suonavano quasi mai con la stessa formazione, in una sorta di gruppo aperto: tra coloro che più spesso ne facevano parte c’erano Mick Jones, Paul Simonon, Tory Crimes e Nicky “Topper” Headon. I primi tre si uniscono a Strummer e per qualche mese al chitarrista Keith Levine (che suonerà pochi anno dopo nei PIL di Johnny Rotten) e fondano un proprio gruppo, che prima si chiama Heartdrops, e poi The Clash. La prima, storica, esibizione è allo Screen On The Green di Islington, il 26 Agosto 1976. Inizia qui la loro storia: agli esordi sono una delle punte di diamante del punk di quegli anni, espressione più matura e politicamente sensibile del periodo storico economico di quei tempi. Ne è esempio il primo grande successo, White Riot, uscito nel Marzo 1977, ispirato agli scontri tra polizia e giovani neri al carnevale di Notting Hill nel 1976. Sono il punto di incontro della visione politica più matura e curiosa, lontano dall’anarchismo furbetto dei Sex Pistols o dall’apatia politica disinteressata dei Damned. Il loro esordio discografico è fragoroso: The Clash esce nell’anno Uno del Punk Britannico, il 1977, e piazza canzoni mito come I Fought The Law e (White Man) In Hammersmith Palais, unendo i ruvidi stilemi del punk a ritmi giamaicani del dub e del reggae. Il successo li carica, e il successo lavoro è leggenda: London Calling (1979) è il primo disco in studio cui Topper Headon prende posto dietro i piatti della batteria (dopo aver suonato già nel tour post primo disco), ma soprattutto è il racconto del rapporto odio-amore con gli Stati Uniti, fonte delle musiche vitali per loro stessi ma anche dell’ipocrisia, dei complotti. È un doppio disco che mostra la personale e infinita voglia di contaminare la musica di suoni e colori differenti: album pietra miliare per le musiche (l’incandescente title track), i temi (la violenza urbana di Guns Of Brixton, il terrorismo basco di Spanish Bombs), la copertina (che riprende la grafica dei primi dischi di Elvis con la foto di Simenon che distrugge il basso sul palco).
L’idea successiva, dopo un tour che li portò in mezzo mondo a suonare e una ormai consolidata fama di band impegnata, era piuttosto bizzarra: dopo aver imposto alla CBS il prezzo politico per London Calling di disco singolo pur essendo doppio, la band progettò la pubblicazione di 12 singolo uno per mese. Negata l’idea, ottenne di poter registrare per una settimana i mitici Electric Ladyland Studios di New York. Registrano di tutto, e tornano con una montagna di materiale a Londra. Inclusi vari remix dub di idee e canzoni. Mettono un po’ a posto tutto, e decidono di pubblicare tutto quello che avevano registrato, 36 canzoni, un triplo disco. La CBS non vorrebbe pubblicarlo, poi si accorda con la band: se volete anche stavolta il prezzo “politico imposto” dovete rinunciare ai diritti per le prime 200 mila copie. La band accettò.
Sandinista! è un omaggio al Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, un movimento rivoluzionario e partito politico nicaraguense protagonista nel 1979 del crollo del regime dittatoriale di Anastasio Somoza Debayle: deve il suo nome all’ispirarsi alle teorie di Augusto César Sandino, rivoluzionario nicaraguense, nonché uno dei conduttori della resistenza rivoluzionaria alla presenza militare statunitense in Nicaragua tra il 1927 e il 1933. Tra l’altro leggenda vuole che Margareth Thatcher odiasse profondamente il termine e avesse avuto l’idea di proibirlo in Gran Bretagna. Il disco allarga a dismisura l’osservazione del mondo, proprio perché, e le interviste dopo la pubblicazione lo confermeranno, i concerti li avevano portati dove non erano mai stati, potendo così vedere quello che non avevano mai visto. La musica non è mai stata così piena di influenze, di idee, tanto che i fan della prima ora lo criticarono aspramente, accusandolo di aver perso tutta la spontanea violenza del punk. Ma a ben vedere, i nostri non hanno affatto perso lo sguardo critico e potente sulle cose, lo hanno solo voluto esprimere in modi diversi. Bastano i 6 monumentali, e storici, minuti di The Magnificent Seven per spiegare tutto: primo brano di rap bianco, Mick Jones a New York rimase ipnotizzato dai primi lavori della Sugarhill Gang e dei Grandmaster Flash & The Furious Five, è il viaggio nella testa di un operaio che si alza alle sette di mattina per andare al lavoro, che lavora per comprare regali alla sua fidanzata, ma che è anche un grande affondo alla realta del consumismo contemporaneo. Hitsville Uk è un brano che sa di gospel e di soul (il titolo è un omaggio alla Motown). C’è il Blues di Junco Partner e la sua versione dub in Version Pardner. Ivan Meets G.I. Joe è la cronaca surreale dell'incontro-scontro a ritmo di disco music tra un soldato americano e uno sovietico su una pista da ballo, in un tripudio di suoni da videogioco. The Call Up si apre con i cori dei Marines statunitensi, perché la chiamata del titolo è proprio un riferimento al servizio militare, dato che nel 1980 il Congresso ripristinò l'obbligo per gli uomini di età compresa tra 18 e 25 anni di registrarsi al Selective Service System. C’è persino un valzer, Rebel Waltz, Charlie Don't Surf è tratto da una celebre battuta del film Apocalypse Now, Police On My Back, divenuta famosissima, è una cover di un vecchio brano di Eddy Grant contro il regime dell'apartheid in Sudafrica. Il tutto con remix, versioni dub, riferimenti alle rivoluzioni in America Latina, perfino la voce di una bimba, Maria, figlia di Mick Gallagher che dà una bella mano a suonare nel disco, che canta in modo stentato alcune strofe di Guns of Brixton accompagnata al pianoforte dal padre.
Ridondante, eccessivo, imperfetto, eppure spargerà fertilità ovunque e per decenni. Ricordo un ultima curiosità: non si sa se per caso o perché i Clash lo imposero, ma il numero di catalogo del triplo era 'FSLN1', stesso acronimo di Frente Sandinista de Liberación Nacional. Un ultimo riferimento magico ad un disco leggendario.
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L’ultimo dissing vero e proprio che si è avuto nell’era pre-social network è stato quello tra Fabri Fibra e Vacca. Un dissing epico, che ha portato la scena musicale, per forza di cose, a schierarsi e a dire la propria. Nitro che fece gli elogi a Fibra, Jamil che prese le parte del suo padrino artistico Vacca, Il Guercio che recentemente in una live con IlMasseo ha espresso quanto lo avesse colpito quel dissing, senza schierarsi da nessuna delle due parti. Oggi sembra che ci troviamo di fronte un altro dissing coi controcoglioni.
Luchè vs. Salmo: il primo scontro nel 2019.
Era il 2019, e sia Luchè che Salmo stavano vivendo un periodo d’oro. Luchè un anno prima aveva pubblicato il suo quarto disco da solista, Potere, che aveva confermato la sua presenza colossale nella scena, mentre Salmo stava ancora macinando i numeri di Playlist mentre iniziava a raccogliere i primi frutti con Machete mixtape 4, ad oggi l’ultimo mixtape Machete realizzato da tutto il crew.
Con un post pubblicato su Instagram, Salmo decise di vantarsi proprio dei numeri che stava raccogliendo nella sua carriera: i tanti platini col suo disco da solista, e le certificazioni che stavano iniziando ad arrivare col mixtape della Machete non si contavano neanche più. Il suo messaggio si concludeva con delle parole molto forti: “questi sono i due migliori dischi del 2018/2019”.
Affermazione che ha fatto un po’ storcere il naso a tanti. Qualcuno potrebbe giustamente dire: “certificazioni ≠ qualità”, e tra questi infatti c’era anche Luchè. Luchè non perse tempo: subito rispose al post di Salmo, esprimendo il proprio personale dissenso nei confronti del messaggio del collega sardo. Il succo del discorso era: “sei tutto marketing, e niente musica”, azzardando, poco dopo, anche ad un paragone con Fedez (“sei Fedez 2.0”).
La situazione prese ancora più fuoco quando, appena Salmo lesse i messaggi lasciati da Luchè, registrò un paio di Instagram stories per attaccarlo. “Dal vivo non sei bravo, il messaggio che mi hai lasciato solo al post te lo sei cancellato da solo, non puoi accusarmi di averlo fatto da me”.
Fu Luchè a registrare però più storie di tutti, in cui mise in chiaro parecchi punti che lo avevano mosso a rispondere al post di Salmo. Durante quelle Instagram stories, Luchè spiegò anche la frustrazione che aveva provato, nel corso degli anni, ogni volta che qualcuno aveva puntato a screditarlo, soprattutto da dopo lo scioglimento dei Co' Sang.
Quelle Instagram stories fecero subito il giro del web: se da un lato Luchè tirava in ballo Fedez con il suo “sei Fedez 2.0” (oltre al clamoroso “pisciazz”), dall’altro Salmo tirava in ballo @inoki-ness (“almeno Inoki quando aveva qualcosa da dirmi ha scritto una canzone”). Ironia ha voluto che sia Fedez che Inoki avessero realizzato anche le loro storie per entrare nella questione: Fedez fu lapidario, con il suo “non mi tirate in ballo”, mentre Inoki fu decisamente più logorroico, e la tirò alle lunghe, senza mai sbilanciarsi e cadere nell’insulto nei confronti dei due rapper.
Le frecciatine nei brani.
Se in molti iniziarono a pensare a una mossa di marketing per fare pubblicità ad un loro pezzo insieme (ricordiamo che a inizio 2019 fecero la stessa cosa anche Highsnob e @juniorcallyantigas-blog, coinvolgendo nomi come @datboidee-blog, Andry TheHitmaker, Shade, Nerone e via discorrendo), la cosa fu evidentemente smentita dai fatti. Nessuno dei due, infatti, pubblicò niente insieme, e i rapporti si fecero decisamente freddi. Come spesso accade, anche durante quello scontro si scelsero le proprie parti: di lì a qualche mese, @capoplazabis-blog comparve nel remix di Yoshi insieme a Fabri Fibra, @thasupreme1-blog, Dani Faiv e @jbalvin-fanpage, Gué decise di schierarsi con Luchè, anche per via di alcune incomprensioni che c’erano state con l’ex membro di @tantaroba nei mesi precedenti (il commento-sfottò “salmini” di Gué ce lo ricordiamo tutti). @marracash descrisse alla grande questa situazione di “civil war dei rapper” nell’intro di Persona, paragonandosi alla Svizzera (“civil war dei rapper: Thaurus e Machete, io sono la Svizzera che è ricca e dove si sta bene”).
Salmo e Luchè non si sono mai veramente dissati nei brani rilasciati negli anni a seguire. Salmo fu però il primo a portare qualche frecciatina nella riedizione di Playlist: in Salmo 23 rappava “lo senti che cantano tutti / (ehi, ehi, ehi, ehi) anche se i ritornelli sono brutti”, in riferimento all’insulto mosso da Luchè (“i beat che produci sono scopiazzati dai miei, e sono anche bruttini”). Anche in Flop l’album Salmo ha lasciato delle frecciatine nei confronti di Luchè.
Stessa cosa ha fatto Luchè in Dove volano le aquile, nello specifico in Si vince alla fine, ha fatto riferimento a Salmo (ma anche a Inoki e Vacca) con il passaggio: “quello disabilita i commenti, quei due mi sfottono su Twitch”). Questo pezzo è stato l’ultimo brano che conteneva riferimenti di ciascuno dei due rapper nei confronti del collega. Niente sangue, solo un po’ di frecciatine lanciate un po’ qua e un po’ là.
Il 64 barre di Salmo.
Il 64 barre è diventato, in pochi anni, uno degli eventi più attesi dei social, per chi ama il rap italiano, in cui gli artisti sputano le loro barre in brani senza ritornello: solo amore per questa disciplina. Ad ogni nuovo 64 bars, la @redbull chiama un rapper ed un produttore che dovranno mettere a disposizione le loro arti e i loro talenti per realizzare dei freestyle potenti. Nel corso degli anni, ci son passati moltissimi nomi: Anna, Madame, Emis Killa, Fabri Fibra, Gué Pequeno e Marracash (rispettivamente per due e per tre volte), e tra i produttori Tha Supreme, @gemitaiz-blog, Carl Brave, Low Kidd, ma anche lo stesso Luchè, giusto per citarne alcuni.
Qualche settimana fa, è arrivato il turno di Salmo. Salmo, che sarà anche uno degli ospiti del prossimo 64 bars live a Scampia insieme a @geolier, Rose Villain, @noyznarcosblog e Lazza, ha rappato su una strumentale di Luciennn, produttore già presente nel suo progetto Blocco 181 – original soundtrack, sul quale sta puntando molto. Nel suo freestyle, tra le altre cose, ha deciso di rispolverare una vecchia questione: “l’Inferno lo conosco bene / ci tornerei per farci un mese / una vita di promesse spese / driiin: squilla il telefono inglese”. Chi ha seguito il dissing di Luchè e Salmo nel 2019, non può non aver fatto caso a questa frecciatina, arrivata a più di un anno di distanza dal pezzo Si vince alla fine, e a quasi quattro anni tondi dallo scontro social tra i due rapper. Durante quello scontro, Luchè aveva dato a Salmo dell’ipocrita dicendo al pubblico che nel 2016, quando era uscito Malammore, Salmo, che stava dicendo di non conoscere la musica del rapper partenopeo, gli aveva mandato un messaggio in cui si complimentava con lui per quel disco. Ha poi concluso questo discorso con la frase: “devo prima trovare il telefonino inglese su cui si trova questo messaggio”.
Nel corso di questi anni, questo fantomatico telefonino inglese non è mai uscito: anche Nitro, in un freestyle realizzato a poche settimane di distanza dallo scontro tra i due colleghi, fece riferimento a questo telefonino con la frase “sei sparito come il telefonino inglese di Luchè”. Ma di quel messaggio non si è praticamente avuta più traccia.
Questo almeno fino a pochi giorni fa.
Pare che il 64 barre di Salmo, infatti, abbia riacceso l’attenzione nei confronti di quel messaggio. Proprio sui social ha iniziato a circolare, a proposito di complimenti, il video di Salmo che presenta Luchè sul palco durante un concerto. Il concerto si tratta, probabilmente, di un concerto tenutosi all’arenile di Bagnoli il 27 luglio 2018, un anno prima dello scazzo via social tra i due colleghi. Fece riferimento a quella serata anche Luchè nel 2019, durante le sue Instagram stories, spiegando al pubblico che Salmo avrebbe voluto cantare per ultimo, cosa che Luchè non gli ha concesso, essendo Napoli la sua città. In quel video, Salmo accoglieva Luchè definendolo “uno dei suoi rapper preferiti”. Ma la fine sembra ancora non essere arrivata, anzi: proprio qui inizia il bello.
Lo scontro in musica.
Se c’è una cosa che in tantissimi stanno apprezzando di questa nuova fase del dissing è la fame di portare lo scontro lontano dai beef via social, di cui a godere saranno solamente i ragazzini col telefonino in mano. Al centro sono ritornate, per magia, le rime, come ai tempi del dissing a cui ho fatto riferimento a inizio articolo, che ha lasciato tutto sommato un gran bel ricordo nella memoria collettiva.
Salmo è un genio, e su questo non ci piove. Ed è quasi fuori discussione che abbia dissato nuovamente Luchè nel suo 64 barre per la Red Bull senza aspettarsi una risposta, una reazione da parte di quest’ultimo. La posta in gioco è troppo alta, se si considera anche che Salmo dovrà suonare proprio a Napoli per il 64 bars live il prossimo 7 ottobre. Salmo potrebbe rappresentare un vero e proprio system error durante quella data, un bug nel sistema, visto e considerato che nella stessa serata si esibirà anche Geolier, amico stretto di Luchè, nonché suo pupillo. La presenza di Geolier e la location scelta, Napoli/Scampia, implicherà quasi sicuramente la presenza non solo di tantissimi fan di Luchè, ma anche di un noto organizzatore di eventi campano, tale Enzo Chiummariello, amico stretto di Luchè e non solo. Ma andiamo con ordine.
A circa una settimana di distanza dalla pubblicazione del 64 bars di Salmo, Luchè, a sorpresa, ha pubblicato il 4 luglio il suo freestyle Estate dimmerda 2. Il riferimento è alla hit del 2016 di Salmo, Estate dimmerda: web hit, a dire il vero, che fu anche ampiamente criticata da una fetta di pubblico generalista, a causa di alcuni riferimenti all’attentato avvenuto ad un concerto di Ariana Grande qualche mese prima. Attentato rivendicato dall’isis, all’epoca al centro delle cronache per i numerosi attentati avvenuti in Europa, la maggior parte dei quali a Parigi.
In Estate dimmerda 2, Luchè ha deciso di togliersi numerosi sassolini dalle scarpe. Il suo approccio è stato un approccio meno tecnico, ma più contenutistico: non si è fatto sfuggire nulla. Dal mutamento stilistico di Salmo (cui ha fatto riferimento citando Il cielo nella stanza, la hit più ascoltata del rapper sardo) alla polemica legata all’invio di foto non richieste alle ragazze su Instagram. Non si è fatto sfuggire neanche il riferimento al sold-out allo stadio san Siro, accusandolo di aver regalato diecimila biglietti per riempire lo stadio (pratica che in realtà fanno un po’ in tanti, non solo per riempire gli stadi, come fa notare anche Rebel mag).
Nel dissing, Luchè ha anche paragonato Salmo a Inoki e Fedez, scatenando anche la risposta del primo citato, che su YouTube ha replicato al dissing con Cazzominomini (come detto da Inoki stesso, realizzato più per rispondere alla provocazione che per la voglia di attaccar briga col collega partenopeo. Si tratta comunque di un dissing di buon livello, specie se si considera la natura decisamente scanzonata del gesto, anche se il testo e il mood lasciano intendere tutt’altro). Sul finale, però, arriva il bello: infatti, Luchè riprende e inserisce due audio di Salmo: il primo in cui Salmo dice di aver ascoltato “quel disco” (con ogni probabilità Malammore), dicendo che “era figo”, e il secondo audio tratto dal videoclip di cui sopra, in cui Salmo, durante un concerto (presumibilmente quello all’arenile di Bagnoli) ha presentato Luchè chiedendo al pubblico di far casino per lui.
Ma Luchè non ha avuto ancora l’ultima parola. Non con Estate dimmerda 2, almeno. Infatti oggi, il 5 luglio, alle 12:30, Salmo ha pubblicato su YouTube la sua risposta al dissing di Luchè. Il beat che parte non è inedito, ma è la strumentale di Full clip dei Gang Starr, e la cover del dissing è la faccia di Luchè con sopra i capelli biondi di @brigittebardot. Il riferimento nel titolo del dissing è all’ultimo disco di Luchè, Dove volano le aquile, che Salmo storpia in Dove volano le papere. Nuovo dissing, nuovo approccio, diametralmente opposto a quello di Salmo del giorno precedente: molte punchline, e molte prese in giro nei confronti dell’ex Co’ Sang: dal “faccia di cazzo”, alle compagnie pseudo-mafiose di cui Luchè canta nei suoi pezzi. Tra le varie punchline, a metà freestyle Salmo ha anche attaccato Esse Magazine, con cui non ha certo rapporti idilliaci. Già qualche giorno fa, infatti, aveva pubblicato una storia Instagram in cui manda platealmente a cagare la redazione. Nel passaggio in cui ha nominato Esse Magazine, ha anche fatto riferimento al fatto che Luchè sia ampiamente propsato dalla realtà di @antoniodikeledistefano, forse persino troppo, a costo di risultare quasi la prostituta del magazine (anche se Luchè è solo uno dei tanti che ricevono questo tipo di trattamento. Si tratta di una cosa già ampiamente risaputa, che han provato a spiegare anche nomi come gli Arcade Boyz, Vacca, lo stesso Inoki, e non solo).
È finito qui? A quanto pare, assolutamente no. Infatti, se Salmo ha impiegato meno di 24 ore per rispondere al dissing di Luchè, pare che quest’ultimo avesse ancora altro da dire. Infatti, qualche ora dopo la pubblicazione di Dove volano le papere, il rapper campano ha continuato a rispondere al dissing di Salmo, aggiungendo altre tematiche: dal fatto che Salmo abbia perso la propria direzione artistica, specie da dopo il featuring con Fedez in Viola, fino al fatto che abbia cambiato genere musicale nel corso degli anni, accusa già rivoltagli nel 2019, quando gli rinfacciò il fatto che inizialmente facesse il batterista nel gruppo rock degli Skasico. Tagliente anche il riferimento all’allontanamento di Salmo dalla Machete: infatti, sebbene negli ultimi tempi abbia ricucito i rapporti con molti colleghi, tra cui anche En?Gma, invitandolo a cantare sul palco con lui The island durante l’evento Red valley festival del 2022, da un sacco di tempo Salmo non collabora con i suoi colleghi membri della Machete. Luchè su questo ci va giù diretto: “la Machete ti ha abbandonato”. Il secondo dissing di Luchè si conclude anche con una sorta di minaccia velata: “Venerdì suono in Sardegna, vuoi venire? / ci vediamo a Scampia, o hai paura di uscire?”, facendo riferimento al fatto che Salmo dovrà suonare proprio a Scampia a Ottobre.
E ora?
È da veramente anni che non si vedessero addirittura tre dissing (quattro, se si considera anche quello di Inoki) fatti in musica nel giro di due giorni. Peraltro si tratta di due artisti già ampiamente affermati nell’ambiente urban, che non han bisogno di attirare attenzioni sulle proprie carriere e sui propri nomi. Sebbene lo stesso Inoki abbia definito i dissing, nel suo dissing, “un male” per lui e un po’ per tutte le carriere artistiche, in realtà aumenta l’attenzione sul genere musicale e fomenta il pubblico, portando anche a far smuovere le acque e rimuovere quella patina di ipocrisia che generalmente c’è in un ambiente di successo dove va sempre tutto bene ed è sempre tutto okay. Anche Fabri Fibra, che di dissing ne ha fatti in passato, esprimeva lo stesso parere: solo così si capisce chi fa le rime più fighe nei pezzi, diceva durante gli Mtv day di Bologna del 2006.
Non si sa per quanto ne abbiano ancora Salmo e Luchè, ma se si continua così, potremmo vederne veramente delle belle. Si tratta di un vero e proprio botta-e-risposta, visti anche i tempi ristrettissimi con cui i due rapper si stan rispondendo, cosa che neanche i Fibra e Vacca del 2014 erano riusciti a fare, spalmando la loro diatriba in un lasso di tempo che arrivò addirittura a superare il mese di tempo. Ma sono già in tanti appassionati di hip-hop che chiedono ai due artisti di non smetterla adesso, e di continuare, se dovessero farlo, solo tramite musica. Boh Magazine ha pubblicato un post con scritto “meno Instagram stories più dissing”, Il Purista ha pubblicato un post con scritto “lo spettacolo deve continuare. Grazie Luchè, grazie Salmo”, con tanto di emoji dei popcorn. Ormai lo scontro a suon di rime è iniziato, e non possono tirarsi indietro proprio adesso.
Quando Salmo e Luchè si rispettavano.
…Ma vale la pena anche fare un salto nel passato. Infatti, Salmo e Luchè non hanno avuto sempre un rapporto pessimo come quello degli ultimi anni. Sarà pur vero che le loro divergenze artistico-musicali sono belle evidenti a parecchi da tantissimo tempo, ma c’è sempre stato rispetto reciproco prima del 2019. Lo testimonia anche il video di Salmo che presenta Luchè sul palco a Napoli nel 2018.
Ancora prima di quel concerto, fu lo stesso Luchè a pubblicare nel 2016 un post su Facebook. Il post ritraeva Salmo e Luchè insieme dopo aver passato una serata in un ristorante, e le parole usate dal rapper partenopeo per descrivere la serata furono le seguenti: “mi ha fatto piacere conoscere meglio la persona che è mauri. Anche se diversi siamo molto simili. Una persona semplice che ha un’enorme passione per la musica. E’ bello vedere 2 artisti rispettarsi nelle loro diversità”. Anche nel 2014 Salmo e Luchè sono comparsi insieme in una foto caricata da @clementino-blog su Facebook: non erano soli, in quanto con loro tre c’erano anche altri artisti, ovvero Marracash, Achille Lauro, Dj Tayone e Bibo De Angelis. Notizia dell’ultima ora: Salmo ha pubblicato nella giornata di giovedì 6 luglio un ultimo dissing di risposta a Luchè, in cui afferma di non dare più attenzioni al collega napoletano. Il titolo del dissing è Stupido gioco del rap 2, che va a riprendere lo storico dissing che avvenne tra lui e Inoki dieci anni orsono. Nel pezzo, Salmo si serve del campione musicale di Tu vuo’ fa’ l’americano di Renato Carosone per criticare Luchè per il fatto di essere una copia spudorata di molti rapper americani, e ad un immaginario cui non appartiene veramente, essendo, per l’appunto, italiano e nello specifico napoletano.
#trauma#trauma mag#trauma art#Inoki#Junior Cally#Dat Boi Dee#Capo Plaza#Tha Supreme#J Balvin#Tanta Roba#Marracash#Red Bull#Gemitaiz#Geolier#Noyz Narcos#Brigitte Bardot#Antonio Dikele Distefano#Clementino#.
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Peppino Principe “Tango’s Concert for A. Piazzolla (Dance Remix)”
Esce venerdì 22 novembre 2024 in radio e nei migliori store con cd fisico “Tango's concert for A. Piazzolla (dance remix)” di Peppino Principe, un tango dedicato al Maestro A.Piazzolla attraverso nuove note pop del fisarmonicista scomparso nel 2018. Il CD fisico è distribuito da Self sotto etichetta BCM Records. Disponibile sempre da oggi su Youtube anche il videoclip ufficiale del brano. La sua fisarmonica, la Puglia, i 40 anni vissuti a Milano, i circa 20 anni in Rai, i tuoi in tutto il mondo e i 20 milioni di dischi venduti fanno del Maestro un indiscusso “Principe della fisarmonica”. Peppino Principe, Monte Sant’Angelo (Foggia) 1927 – Fermo 8 marzo 2018, milanese di adozione, studia musica e fisarmonica con il padre, Michele, insegnante molto apprezzato nella zona del Gargano. Nel 1940 si trasferisce al Nord con il fratello Leonardo, noto clarinettista jazz, e debutta a soli 13 anni, nell’estate del primo anno di guerra, come solista di fisarmonica classica nel celebre Caffè Pedrocchi di Padova. Dal 1943 al 1946 collabora con i comandi alleati per spettacoli musicali dedicati alle truppe, inizialmente a Bari e successivamente a Milano, sempre insieme al fratello Leonardo. Nel 1946 realizza la prima serie di registrazioni di musica jazz con la casa discografica “Parlophon Odeon“. Nello stesso, a Milano, vince il Referendum Jazz come “Miglior Fisarmonicista Jazz“. Nel 1959, assieme a Cino Tortorella, è il fondatore della storica trasmissione della “Tv dei ragazzi” della Rai, “Lo Zecchino d’Oro“. Alle prime due edizioni di Milano collabora come direttore, arrangiatore e fisarmonicista, nonché autore della sigla-marcetta su testo di M. Panzieri. A Pavia nel 1961 riceve l’ “Oscar Mondiale della Fisarmonica”, massimo riconoscimento internazionale. Nel 1964, a Milano, riceve per mano del presentatore Tony Martucci, l’ambitissimo premio “Ambrogino d’Oro“. Sempre nello stesso anno è al “Teatro Ariston” di Sanremo, come direttore e fisarmonicista con Mike Bongiorno e Domenico Modugno, vincitore con “Dio come ti amo”. Nell 1972 è protagonista, prima alla radio e poi alla televisione, degli spettacoli musicali “La Fisarmonica”, diretti da Gorni Kramer. Il mondo lo conosce anche come autore di musiche originali per fisarmonica: famose sono “El Bandito“, “Concerto n° 1 in La“, le trascrizioni del “Carnevale di Venezia“, il “Volo del Calabrone” ed altri brani con i quali ha venduto circa 40 milioni di dischi in tutto il mondo. Con la sua fisarmonica “Excelsior” si esibisce nei più grandi teatri del mondo: Conservatorio di Mosca, “Carnegie Hall” di New York, “Festival Hall” di Londra, “Sala Lisinsky” di Zagabria, “Gass Hall” di Tokio, “Colon” di Buenos Aires, “Teatro dell’Opera” del Cairo, “Sala Playe” di Parigi, nonché nei più importanti teatri italiani, tra cui il “Teatro alla Scala” di Milano.
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Combustibile MOX, ovvero Ossidi misti Plutonio-Uranio, il modo meno efficiente di utilizzarlo, ma un modo sicuro per ridurre la massa di Plutonio stoccato per una Nazione nucleare.
E così il Giappone, ad oggi ancora privo del suo impianto per il ritrattamento del combustibile nucleare usato, ha fatto affidamento sulle capacità di ritrattamento della Francia e del Regno Unito per ottenere Plutonio a partire dagli assemblaggi di combustibile nucleare usato.
Mentre Mitsubishi Heavy Industries produce l'acciaio destinato ad accogliere nei pellet il combustibile Uranio-Plutonio (in realtà è una miscela di Ossidi di Plutonio ottenuti dal ritrattamento e di code di Uranio o Uranio spento o, ancora, Uranio Impoverito) e le barre del combustibile, i francesi di Orano provvedono alla realizzazione dei pellet con il combustibile e l'assemblaggio delle barre.
Ad oggi il Giappone ha utilizzato 59 assemblaggi di combustibile MOX nei suoi reattori, mentre altri 64 verranno realizzati adesso a seguito di un nuovo accordo che permetterà a Francia e Regno Unito di restituire al Giappone il Plutonio riciclato dal combustibile, così da poter essere impiegato nei reattori di potenza di Ikata 3 e Genkai 3.
Rispetto al combustibile REMIX di produzione russa, il combustibile MOX, ove i russi detengono numerosi brevetti, permette di sostituire parte dell'uranio arricchito e di ricavare comunque un incremento dell'energia liberata dalla fissione fino al 12% circa.
Russia e Cina utilizzano il combustibile MOX per alimentare i loro reattori veloci, già costruiti ed operativi o in procinto di esserlo, consento di ricavare un'estrazione maggiore di energia.
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Ben Buyum - Fatih Bulut ✩ Ritim Karaoke (Uşşak Minör Maya 8/8 Düyek Disk... ⭐ Video'yu beğenmeyi ve Abone olmayı unutmayın 👍 Zile basarak bildirimleri açabilirsiniz 🔔 ⭐ KATIL'dan Ritim Karaoke Ekibine Destek Olun (Join this channel to enjoy privileges.) ✩ ╰┈➤ https://www.youtube.com/channel/UCqm-5vmc2L6oFZ1vo2Fz3JQ/join ✩ ORİJİNAL VERSİYONU 🢃 Linkten Dinleyip Canlı Enstrüman Çalıp Söyleyerek Çalışabilirsiniz. ⭐ 🎧 ╰┈➤ https://youtu.be/PNB3qqvaWwM ✩ (MAKE A LIVE INSTRUMENT ACCOMPANIMENT ON RHYTHM IN EVERY TONE) ✩ Aykut ilter Ritim Karaoke Ekibini Sosyal Medya Kanallarından Takip Edebilirsiniz. ✩ İNSTAGRAM https://www.instagram.com/rhythmkaraoke/ ✩ TİK TOK https://www.tiktok.com/@rhythmkaraoke ✩ DAILYMOTION https://www.dailymotion.com/RhythmKaraoke ⭐ Ben Buyum - Fatih Bulut ✩ Ritim Karaoke (Uşşak Minör Maya 8/8 Düyek Disko Beste Hakkı Bulut) ❤ @RitimKaraoke Müzisyenlerin Buluşm��� Noktası.... ➤ SANATÇININ DİĞER ŞARKILARI İÇİN OYNATMA LİSTESİNE BAKABİLİRSİNİZ... ⭐ 🎧 ╰┈➤ https://www.youtube.com/playlist?list=PL9SktAtLVupNgWzFc_2cF6lJrOheQKGlg ➤ ESER ADI : BEN BUYUM ➤ SÖZ GÜFTE : HAKKI BULUT ➤ BESTE - MÜZİK : HAKKI BULUT ➤ USÜL : 8/8 DÜYEK ORYANTAL - DİSKO ➤ MAKAM - BATI DİZİ : UŞŞAK - MİNÖR ➤ THM AYAK : MAYA AYAĞI ➤ ARANJÖR : SİNAN TOPRAK ➤ ENSTRÜMANLAR : YAYLI GRUP KEMAN, ELEKTRO BAĞLAMA, NEY, DİLSİZ KAVAL ➤ KİMLER OKUDU : FATİH BULUT, HAKKI BULUT ➤ FİRMA - ŞİRKETİ : ST MÜZİK (SİNAN TOPRAK MÜZİK) ➤ KÜNYE : Fatih Bulut ''Ben Buyum" isimli çalışması, video klibi ile ST Müzik Youtube kanalında ve Sinan Toprak Müzik Prodüksiyon etiketi ile tüm Yapım:Sinan Toprak Müzik Prodüksiyon Prodüktör: Sinan Toprak Genel Koordinatör: Bilal Menteş Söz-Müzik: Hakkı Bulut Müzik Yönetmeni: Sinan Toprak Düzenleme: Cüneyt Yalmaz Klip: Recep Yenigün ŞARKI SÖZÜ ve AKORU Ben buyum, ben buyum, ben buyum sevgilim Ben buyum, ben buyum, ben buyum sevgilim Ne köşküm, sarayım, ne servetim var Ne malım, ne mülküm, ne şöhretim var Sana bir saltanat vaat edemem ki Yalnız seni seven temiz bir kalbim var Ben buyum, ben buyum, ben buyum sevgilim Ben buyum, ben buyum, ben buyum sevgilim Yalanla kuramam aşkın temelini Allah'tan korkarım, aldatamam seni Yeminler uydurup çalamam kalbini Aşkın öldürse de, mahvetse de beni Ben buyum, seversen, canım sana feda Ben buyum, sevmezsen, bana de elveda Razıyım, bir ömür böyle geçip gitsin Zaten gülmek yasak bana bu dünyada Ben buyum, ben buyum, ben buyum sevgilim Ben buyum, ben buyum, ben buyum sevgilim Ben buyum, ben buyum, ben buyum sevgilim Ben buyum, ben buyum, ben buyum sevgilim İstemem en güzel günlerin zehrolsun İstemem o güzel gençliğin mahvolsun İstemem sen beni acıyıp sevesin İstemem benimle ızdırap çekesin Ben buyum, ben buyum, ben buyum sevgilim Ben buyum, ben buyum, ben buyum sevgilim Fatih Bulut Doğum 23 Mayıs 1984 (40 yaşında) Kayseri, Türkiye Tarzlar Pop • Folk rock Meslekler Müzisyen Etkin yıllar 2019-günümüz Fatih Bulut (d. 23 Mayıs 1984, Kayseri) Türk şarkıcıdır. Hayatı ve kariyeri 23 Mayıs 1984 tarihinde Kayseri’de dünyaya geldi. Müzik sektörüne girmeden önce düğün şarkıcısıydı. 2019 yılında DMC etiketiyle yayımlanan şarkısı "Çok Sevdim Yalan Oldu" adlı şarkıyla müzik piyasasına giren Bulut, evli ve iki çocuk sahibidir. İrem Sak’ın şarkıyı paylaşmasının ardından şarkının klibi YouTube’da toplamda 318 milyon kez dinlenmiştir. Diskografi Albümleri Yıl Albüm Plak Şirketi Tarih 2019 Baba Ocağı Adg Müzik 9 Eylül 2019 2020 Sivas Caddesi 5 Mayıs 2020 Teklileri Yıl Adı Plak Şirketi Tarih 2019 Çok Sevdim Yalan Oldu Dark'n Dark Music 29 Ağustos 2019 Nazlı Yar Emir Müzik 14 Eylül 2019 15 Kişiye Saldırdım Dark'n Dark Music 13 Aralık 2019 2020 Hayat Beni Vura Vura 22 Şubat 2020 Yırtıl 6 Mart 2020 İçmeden Oy Oy 12 Nisan 2020 Bedelini Öde Adg Müzik 10 Eylül 2019 Sokak Lambası (Remix) 27 Eylül 2020 Sultan Süleyman Dark'n Dark Music 29 Ekim 2020 Hakkını Helal Et Adg Müzik 30 Kasım 2020 2021 Sen Leyla Ben Mecnun (Aysellou İle) Musicom Prodüksiyon 5 Şubat 2021 Yanımda Sen Olmayınca İkmmedya 30 Mart 2021 Sensiz Yaşıyorum Sanma Dark'n Dark Music 15 Nisan 2021 Zoruma Geldi & Açma Pencereyi & Ben Sana Yandım Özdemir Müzik 16 Haziran 2021 Saracaksan Gel Dark'n Dark Music 18 Haziran 2021 Yeter Artık 17 Kasım 2021 2022 Ölme Eşeğim Ölme Musicom Prodüksiyon 13 Ocak 2022 Kıskanıyorum ST Müzik 4 Ağustos 2022 Ben Buyum 25 Ağustos 2022 Bu Aşkta Zararım Var Özdemir Müzik 13 Eylül 2022 Eliminen Dayı Eliminen (Armağan Arslan İle) Canayakın Müzik 7 Ekim 2022 2023 Antep'ten Ötedir Maraş'ın Yolu Dark'n Dark Music 21 Şubat 2023 Kurban Olduğum 25 Ağustos 2023 2024 Gör Bak (Elmas ile) 7 Mart 2024 Vay Aklıma 24 Mayıs 2024 şarkıcıları2010'ların şarkıcıları 21. yüzyılda Türk erkek şarkıcılar DMC sanatçıları
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