#Musica pop internazionale
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Madonna: Regina del Pop che Ha Rivoluzionato la Musica
Madonna è conosciuta come la regina del pop. Ha cambiato la musica fin dagli anni ’80. Con il suo stile unico, ha sfidato le regole e diventato un simbolo di libertà artistica. Ha lasciato un segno indelebile con brani che hanno cambiato la cultura. Questi brani hanno influenzato molti aspetti della società. Madonna ha raggiunto molti successi, rendendo le sue canzoni vere e proprie icone. La sua…
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Presentato il Calendario Storico dell'Arma dei Carabinieri 2025: “I Carabinieri e i giovani” al centro della nuova edizione
L’opera, illustrata da Marco Lodola e con testi di Maurizio de Giovanni, promuove valori come legalità e rispetto attraverso il racconto di un legame padre-figlio.
L’opera, illustrata da Marco Lodola e con testi di Maurizio de Giovanni, promuove valori come legalità e rispetto attraverso il racconto di un legame padre-figlio. Il 31 ottobre 2024, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, ha presentato il Calendario Storico dei Carabinieri 2025 presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il tema di quest’anno, “I Carabinieri e…
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Storia Di Musica #342 - The Corrs, Home, 2005
Le Storie musicali di band di fratelli e sorelle ci portano in Irlanda, per una band che tra fine anni '90 e inizi 2000 fu molto popolare. The Corrs, come suggerisce il nome, sono una band di tre sorelle e un fratello, i Corr appunto. La loro storia è molto particolare e si lega a quella di un film del 1991, divenuto di culto, ambientato a Dublino, da dove provengono i nostri. The Commitments, diretto da Alan Parker, racconta la storia di Jimmy Rabbitte e del suo tentativo di mettere su una band di soul e rhythm'n'blues a Dublino, The Commitments, appunto. Il film, che è anche uno spaccato dell'isola prima della travolgente trasformazione avvenuta negli ultimi decenni, fu trampolino di lancio di una serie di attori\cantanti che dopo il film si lanciarono in carriere musicali. E tra loro c'erano i fratelli Corr. Jim Corr suonava in una band con John Hughes, che curava per Parker le selezioni dei musicisti. Hughes non sapeva che Jim avesse tre sorelle musiciste, Caroline, Sharon e Andrea, con cui si presenta i provini. Andrea ottiene una parte di recitazione con battute (è Sharon, la sorella minore di Jimmy), gli altri tre fanno da comparse, ma Hughes dopo le riprese chiede di poter diventare il loro manager. Diventano una band, dove suonano diversi strumenti, anche quelli tradizionali irlandesi. Il primo grande trampolino di lancio è l'esibizione, nel 1994, per i Mondiali di Calcio di USA 94, seguita due anni dopo per la cerimonia d'Apertuna dei Giochi Olimpici di Atlanta '96. Vanno in tour a supporto di Celine Dion, mentre il loro primo disco, Forgiven, Not Forgotten, che comprende sia brani strumentali di musica tradizionali che canzoni pop rock, svetta nelle classifiche di mezzo mondo, diventando uno dei dischi d'esordio di artisti irlandesi più di successo di ogni tempo. Nel 1997 successo per Talk On Corners, partecipano al Pavarotti And Friends a Modena e ricevono nel 1999 un Brit Award come Miglior Band Internazionale, registrando persino un MTV Unplugged, che vende milioni di copie. Il successivo disco, In Blue, prodotto da Robert John "Mutt" Lange, li consacra star internazionali: il singolo Breathless va in classifica in mezzo mondo, come Radio, l'album è il terzo disco con le maggiori vendita della Storia delle Classifiche musicali d'Irlanda dopo il The Best Of 1980-1990 degli U2 e Be Nere Now degli Oasis. Sono nominati ai Grammy Awards. Registrano un altro disco dal vivo, VH1 Presents: The Coors Live In Dublin, con ospiti Bono che duetta con loro in When The Stars Go Blue di Bryan Adams (un gioiellino) e Summer Wine di Nancy Sinatra e Ronnie Wood dei Rolling Stones che suona la chitarra in Little Wing, cover del classico di Jimi Hendrix e in Ruby Tuesday. Succede però una fatto doloroso: Jean, la madre dei fratelli Corr, muore in attesa di un trapianto di fegato all'ospedale di Newcastle, in Gran Bretagna.
E proprio alla madre, e alla loro terra, è dedicato questo disco, Home, che esce nel 2005. L'album precedente, Borrowed Heaven, già aveva riaperto la strada del folk nella loro musica, che nei dischi di successo internazionale si era un po' persa, ma in questo disco si ritorna alle origini. In scaletta 12 pezzi, divisi tra strumentali tradizionali di musica celtica irlandese, come Haste To The Wedding, che è il brano principe del ballo Céilí, uno scritto da Sharon Corr, Old Hag e due cantati in lingua gaelica dalla bellissima voce di Andrea, Buachaill ón Éirne (che vuol dire Ragazzo di Erne) e Bríd Óg Ní Mháille, Bridget O'Malley, che probabilmente è una riedizione ottocentesca di un antico canto dedicato a santa Brigida d'Irlanda. Ancora più emozionate è la parte di canti tradizionali cantati in inglese: My Lagan Love è uno dei primi traditional scoperti da Joseph Campbell, che agli inizi del 1900 intraprese un percorso di ricerca e traduzione dei canti tradizionali, musicati e riportati sugli spartiti da Herbert Hughes; la meravigliosa Spancil Hill è invece un traditional, probabilmente scozzese, che venne riadattato dai migranti irlandesi in America, dove divenne molto famosa nella zona dei Monti Appalachi: lo spancil era un modo di legare le zampe dei capi di bestiame per non farli scappare durante le fiere. Dolcissime sono Peggy Gordon e la bellissima Black Is the Color, conosciuta anche come Black Is the Color Of My True Love's Hair, brani che raccontano il carattere forte e deciso delle donne di quei posti. The Moorlough Shore è una delle più famose ballate irlandesi: è la storia di un giovane, innamorato della sua terra e di una ragazza, che però rifiuta le sue avances perché ama già un marinaio. Aspetterà il suo vero amore per sette anni. Frustrato, il ragazzo lascia la casa della sua infanzia e salpa, continuando a elogiare la ragazza che ama e che vive a Moorlough Shore. Sulla sua melodia, durante gli anni della Rivoluzione dell'Indipendenza irlandese (negli anni Dieci del 1900) i rivoluzionari cantarono The Foggy Dew, il principe dei brani di libertà irlandese. Completano la scaletta tre cover di brani moderni: Heart Like A Wheel, successo di Kate & Anna McGarrigle, poi ripreso da tanti artisti (la versione più famosa di Linda Ronstand), Old Town del leader dei Thin Lizzy Phil Lynott e un brano, Dimming Of The Day, scritto da Richard e Linda Thompson per un loro disco del 1975, Pour Down Like Silver. La musica è arrangiata con delicatezza, agli strumenti moderni sono affiancati i tin whistle, il Bodhrán (che è il tamburello irlandese) e una sezioni archi, che è sempre stato un marchio di fabbrica della musica Corrs. Spicca la voce, brillante e squillante di Andrea Corr, emozionante in più di un passaggio. Il disco, che non è di successo come i precedenti, ha comunque successo in patria, In Australia e sorprendentemente in Francia, dove vende 100 mila copie.
Andrea Corr, che ha recitato anche in altri film, tra cui Evita con Madonna e da protagonista una semisconosciuta commedia canadese, The Boys From County Clare, tenterà, con scarso successo, anche la carriera solista, con Ten Feet High. I Corrs continuano a suonare e a pubblicare materiale (l'ultimo disco del 2017) ma non hanno più raggiunto il successo dei dischi pop, nè la delicatezza, e la bellezza, del disco di oggi, un bellissimo esempio di variazioni "moderne" ai classici tradizionali della cultura delle isole britanniche, un grande tesoro culturale.
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Shania Twain
Shania Twain, cantautrice canadese e regina del country pop, è una delle donne che hanno venduto più dischi della storia, più di cento milioni di copie.
Scrive testi che parlano d’amore, di empowerment femminile, descrive spaccati di vita quotidiana e mette in luce, con ironia e sarcasmo, il materialismo e la superficialità del mondo contemporaneo.
Più volte in testa alle classifiche mondiali, tre dei suoi album sono stati premiati come dischi di diamante.
Tra i numerosi premi ricevuti spiccano cinque Grammy Awards, due World Music Awards e ben 39 BMI Songwriter Awards.
È inserita nella Walk of Fame del Canada, nella Walk of Fame di Hollywood, nella Canadian Music Hall of Fame e nella Nashville Songwriters Hall of Fame. Le è stata anche dedicata una Barbie.
Per il suo impegno umanitario e per aver dato lustro alla storia della musica, è stata insignita col prestigioso Ordine del Canada.
Nata col nome di Eilleen Regina Edwards a Windsor, in Ontario, il 28 agosto 1965. Ha avuto un’infanzia difficile vissuta in ristrettezze economiche. Il suo patrigno, che l’aveva adottata insieme alle due sorelle dando loro il cognome Twain, picchiava la madre caduta in depressione che, per un periodo, era anche stata accolta in una casa rifugio per donne maltrattate.
Ha iniziato a cantare nei bar all’età di otto anni per aiutare la sua famiglia. L’esperienza nei locali notturni sono stati la sua prima palestra di vita.
A 13 anni è comparsa in un programma della CBC e ai tempi del liceo era la cantante di una band locale che faceva cover.
Quando, nel 1987, la madre e il padre adottivo sono morti in un incidente d’auto, si è trovata a prendersi cura delle sorelle e del fratello.
Nel 1991 ha firmato il suo primo contratto con la Mercury Nashville Records adottando il nome d’arte Shania, che, in una lingua nativa, significa “a modo mio“.
Nel 1993 è uscito il suo primo album, l’omonimo Shania Twain con cui si è fatta notare e anche criticare nella scena country per i suoi videoclip in cui metteva in mostra l’ombelico.
Due anni dopo, insieme al produttore Robert Lange, che intanto aveva sposato, ha pubblicato The Woman in Me rimasto per mesi al primo posto nelle classifiche country e che ha venduto dodici milioni di copie, vinto un Grammy e ottenuto due premi dall’Academy of Country Music.
Come on Over, del 1997, ne ha consacrato il successo internazionale. Rimasto in classifica per due anni consecutivi, con i suoi 40 milioni di copie, è stato il disco di musica country più venduto di tutti i tempi che le ha portato quattro Grammy.
Da allora la sua carriera musicale è stata tutta in ascesa, tour mondiali, importanti collaborazioni, i suoi brani usati per importanti campagne pubblicitarie e serie tv.
Una vita non priva di intoppi e arresti, ha superato la malattia di Lyme e un lungo periodo di depressione ma si è sempre rialzata, con la grinta e l’ironia che la contraddistinguono.
Nel 2011 è stata protagonista di un reality dal titolo ‘Why Not? with Shania Twain‘ andato in onda sul canale americano ‘OWN’ di proprietà di Oprah Winfrey. Nel corso del programma, ha ripercorso tutte le tappe della sua vita, anche quelle dolorose causate dal divorzio col marito, l’infanzia e la difficile adolescenza.
Il 3 maggio dello stesso anno è uscito From This Moment On, il suo libro autobiografico.
Dal 1º dicembre 2012 è stata presenza fissa per due anni di seguito al Caesars Palace di Las Vegas con lo spettacolo residente Shania: Still the One.
Nel 2017 ha pubblicato l’album Now, seguito da un anno di tour promozionali prima di accettare la seconda residenza a Las Vegas Let’s Go! , che ha aperto il 6 dicembre 2019 che si è conclusa il 10 settembre 2022.
Nel luglio 2022 è stato pubblicato un documentario Netflix che ripercorre la sua carriera intitolato Not Just A Girl.
Il 3 febbraio 2023 è uscito il suo sesto album in studio, Queen of Me.
Shania Twain ha partecipato a concerti che hanno fatto la storia, a numerose trasmissioni televisive e recitato in serie tv e diversi film.
Ha sgomitato per farsi apprezzare oltre la sua bellezza e avvenenza fisica ma è stata di ispirazione per tante giovani musiciste, prima tra tutte, Taylor Swift.
È vegetariana e da anni vive in Svizzera.
Nel 2010 ha creato Shania Kids Can, organizzazione che si occupa di assistenza all’infanzia. Sostiene una serie di enti di distribuzione alimentare per persone indigenti.
È una donna grintosa, partita dal niente che è diventata una delle star più potenti del mondo musicale.
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Recensione : RM Lo Rende Possibile | 03.07.24⠸
🌟 Weverse Magazine 🗞
RM Lo Rende Possibile
__ Uno sguardo ai diversi MV per Right Place, Wrong Person __
__ di SEO SEONGDEOK | 03. 07. 2024
Twitter | Orig. KOR
RM ha scritto Right Place, Wrong Person prima di iniziare il servizio militare, e poi l'ha rilasciato in corso d'addestramento. Per questo motivo, ovviamente, non è stato possibile vedere sue apparizioni alla TV o a programmi in diretta, men che meno scoprire i suoi pensieri e processi mentali relativi all'album. Invece, nel corso di un mese, è stata pubblicata tutta una serie di video performance e video musicali—sei in totale— L'album tratteggia il tipo di persona che RM è diventato oggi. Vorace amante della musica, RM ha tratto ispirazione da diversi generi e si è fatto aiutare da molteplici collaboratori al fine di portare alla luce la sua più sincera visione del mondo. Affiancato – in particolare – da San Yawn dei Balming Tiger, la super star dei BTS si è affidata ai propri gusti personali – invece che volgersi a nomi noti della musica – per creare la sua squadra dei sogni, composta da artisti coreani ed internazionali. Il risultato è qualcosa di più unico che raro, anche per quella fetta di idol K-pop che già si occupa in prima persona della propria musica. RM muove un ulteriore passo al di fuori delle aspettative, distanziandosi dal seguire una mera diramazione dei lavori e dello stile dei BTS – per addentrarsi, piuttosto, in un territorio musicale lui poco noto. Quest'album non è un progettino personale qualsiasi, ma un lavoro dalla produzione e le risorse tipiche dei rilasci su scala internazionale. RM ha dunque attinto dalla sua identità coreana – e, più generalmente parlando, asiatica - per esprimere il suo status di outsider agli occhi del mondo occidentale. E tutto questo è stato possibile proprio perché è un artista K-pop, è un membro dei BTS e si tratta di lui, RM. Come sicuramente già menzionato, la libertà espressiva e linguistica di RM non è solo o tanto un punto di forza, quanto una sua caratteristica identitaria.
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Chiaramente i diversi MV preparati per accompagnare l'album non possono che riflettere la personalità del progetto stesso. “Come back to me”, rilasciato come singolo prima dell'uscita dell'album, vede la regia di Lee Sung Jin, già autore della serie Netflix Beef (Lo scontro). L'anno scorso, Lee ha preso parte ad una conferenza che si è tenuta in Corea e ha condiviso come in passato, “Scrivevo preoccupandomi di come poter creare qualcosa che potesse piacere al pubblico americano”. Mentre ora, ha detto “Cerco di esprimere la mia identità, nei miei progetti.” Il cast principale apparso nel MV di “Come back to me” sono tuttə attori/trici coreanə o parte della diaspora coreana. Nonostante l'atmosfera vagamente aliena, le riprese in interno—esperta opera della direttrice artistica Seong-Hie Ryu—sembrano rappresentare un qualche spazio residenziale in Corea. Come si è visto in pellicole quali Parasite e Everything Everywhere All at Once—e, più recentemente, nelle famosissime serie TV The Sympathizer (Il Simpatizzante / HBO) e Shōgun (FX), d'ambientazione rispettivamente vietnamita e giapponese—è ormai assolutamente normale ed accettato seguire e concentrarsi su tali storie senza dover metter mano e trasporre il contesto linguistico e culturale d'origine.
In un'era in cui la musica coreana non è più sconosciuta è dunque forse possibile puntare a qualcosa di più che la semplice ambiguità culturale o un'estetica esotica, quando si tratta di video musicali? Sembrerebbe un quesito ed una possibilità condivisi da moltə dato che, mentre in passato il K-pop non si è quasi mai distanziato dall'iconografia tipicamente coreana – fatta, ad esempio, di uniformi scolastiche -, negli anni più recenti la scena si è sviluppata ed espansa fino ad includere elementi di cultura ed abbigliamento tradizionali — come l'hanbok— ed il folklore coreano. L'approccio adottato da RM, però, non spicca tanto per la sua modernità, quanto per la qualità cinematografica. Il non-detto è sufficiente a suggerire un'ulteriore e più profonda proliferazione di possibilità ancora inesplorate, e la struttura circolare esprime al meglio le tematiche narrate in quest'album, ovvero la dicotomia giusto/sbagliato, la contraddizione in termini del voler essere se stesso nonostante i dubbi identitari, ed il contrasto tra il desiderio di esplorare cose nuove e l'attenersi a ciò che già si conosce.
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Il video musicale di “LOST!” è stato diretto dal regista Aube Perrie. Perrie si è aggiudicato i premi Best New Director e Best Hip Hop/Grime/Rap Video (International) agli UK Music Video Awards 2021 per i MV di “Chemical” di MK e “Thot Shit” di Megan Thee Stallion e, successivamente, è diventato ancor più famoso grazie al contributo dato ai brani “Music For a Sushi Restaurant” e “Satellite” di Harry Styles. I video musicali di Perrie sono noti per il modo in cui sanno spingersi oltre i limiti dell'immaginario in scenari e situazioni ben precisi. Vi troviamo un collage di stili – tra cui, anche la clay animation (plastilina animata) – e set che ricordano miniature o studi televisivi d'epoca, il tutto mixato insieme in un labirinto escheriano di ripetizioni e paradossi temporali.
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I video di “Groin”, “Nuts”, “Domodachi” (feat. Little Simz) e “ㅠㅠ (Credit Roll)” sono usciti in un secondo momento e sono tutti opera della regia di Pennacky. Questo regista è noto e celebrato nella scena indie giapponese come pioniere dello stile rètro anni ’80s/’90s ed è celeberrimo per le sue collaborazioni con vari artistə asiaticə, anche al di fuori della scena giapponese, come il collettivo musicale coreano dei Balming Tiger, la band singaporeana dei Sobs ed il gruppo indonesiano dei Gizpel. Ma dire che opera unicamente entro i limiti della scena indie non è del tutto corretto, vista la sua partecipazione a progetti di artistə giapponesi famosissimi come le ATARASHII GAKKO! ed altrə appartenenti alla scena mainstream occidentale, quali i Phoenix. Lo stile tipico di Pennacky pervade i video diretti per RM. È evidente la predilezione per una certa estetica ed iconografia—la pellicola 16 mm, un approccio semplice e diretto ad effetti particolari ed affascinanti, cui attinge senza nascondere l'evidente sprezzatura—e la tendenza ad enfatizzare il gusto propriamente giapponese che caratterizza i suoi video, qualsiasi sia la nazionalità dell'artista o la scala del progetto cui partecipa – ad esempio la presenza costante di figure quali il personaggio del lavoratore salariato giapponese ed effetti speciali più vicini alla cultura e tradizione nipponica.
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Tra tutte le sue collaborazioni con RM, però, il video che accompagna la penultima traccia dell'album, “ㅠㅠ (Credit Roll)”, è forse il più degno di nota. RM siede di fronte ad una telecamera mentre il filmato viene riprodotto su una vecchia TV squadrata e, nelle sue immediate vicinanze, gente di diversa età ed origini siede a terra, attorno ad un tavolo tradizionale - bapsang, condividendo un pasto a base di pietanze che potrebbero essere coreane, sebbene sia difficile a stabilirsi. Questi personaggi chiacchierano animatamente senza mai voltarsi verso la televisione. Un gruppo di individui non coreani riuniti per consumare un pasto coreano – o anche solo asiatico, mentre RM si esibisce in TV—quale migliore rappresentazione del rispetto che RM si merita, di quanto dovrebbe esser fiero di se stesso, e del mistero che ancora cela ciò che gli riserverà il futuro? “ㅠㅠ (Credit Roll)” non è solamente un'umile traccia conclusiva in cui l'artista ci ringrazia preventivamente per aver ascoltato fino ai titoli di coda. Alcuni artisti si considerano e/o sono consapevoli d'essere piattaforme e mezzi espressivi di per sé. Right Place, Wrong Person presanta tematiche quali il sentirsi un estraneo, l'essere una star globale, l'approccio a percorsi ancora inesplorati e le difficoltà di adattamento—o forse l'inadeguatezza in genere. La vasta gamma di collaboratori di cui si è circondato RM per questo progetto non fa che arricchire la trama di questi brani e video fondamentalmente appartenenti alla sfera idol, espandendone i concetti e contenuti contestuali. E, come già detto, tutto questo è possibile solo perché si tratta di K-pop, si tratta dei BTS e si tratta di RM.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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SantoClaus ensemble - L’album “LUXOR”
Universi di generi musicali che incontrandosi hanno generato il Cosmic Country Noir
“LUXOR” è l’album di SantoClaus ensemble, progetto musicale del poliedrico artista Claudio Spinosa. L’album è stato anticipato dal lancio del singolo “MISERICORDIOSO (LIMBO SET)” che ha riscosso un notevole successo tra pubblico e critica. Un perfetto connubio tra passato e futuro, ma con una solida base emotiva e artistica ben piantata nel presente. Ispirazioni da alcuni dei grandi mostri sacri del panorama musicale internazionale pur rimanendo con una chiara e distinta personalità. “LUXOR” è un lavoro intimo quanto sociale, un viaggio nella mente dell’artista scavalcando confini esistenziali immergendosi tra melodie e versi che sfociano nella poesia pura.
L'album è un sincretismo di vari generi che rappresentano le influenze e gli ascolti musicali dell'artista. Si parte dal post grunge per approdare al blues, al minimal, country, all' indie pop e con incursioni nell'easy listening. La band ama definire il proprio genere come “Cosmic Country Noir” per parafrasare un brano degli Stereolab.
Ascolta l’album
Track By Track
Storia dell’artista
Claudio Spinosa, classe ’74, inizia il suo percorso musicale nella metà degli anni 90 fondando con altri due amici la band dei ClacsonCaos con i quali ha inciso due dischi. Dopo una brevissima esperienza come produttore discografico, nei primi anni duemila abbandona l'attività musicale dedicandosi alla poesia e pubblicando circa dieci silloge poetiche seguite da numerose performance e reading. Alla fine del 2022 ritorna prepotentemente il bisogno di fare musica. Dopo il singolo di lancio “MISERICORDIOSO (LIMBO SET)”, attualmente l’artista è in promozione nazionale con l’album “LUXOR” che può essere ascoltato in tutte le piattaforme digitali.
YouTube: https://youtube.com/@Santoclausensemble?si=ErfnyLIztUtBxwPr
Facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100093205480162
Instagram: https://instagram.com/santoclaus2023?igshid=NzZlODBkYWE4Ng==
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Da Bolle a Zucchero
Dalla leggerezza della danza di Roberto Bolle alla forza della musica Zucchero, un mix di blues, rock, soul, pop e latino CASERTA – È stato un grande successo il gala Roberto Bolle and Friends in scena sabato nella serata di sabato 22 luglio davanti a tremila spettatori che hanno osannato l’étoile internazionale. Dal Teatro alla Scala all’American Ballet Theatre, e poi alla Reggia vanvitelliana,…
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Le Cattedrali del Rock e del Metal in Italia: dove il fuoco Underground ancora arde
Negli anni d’oro del rock e del metal, tra le fatiche quotidiane e il bisogno di sfogo delle generazioni che sentivano il peso di cambiare il mondo, alcuni locali italiani si sono eretti a veri e propri templi della musica. Questi club, nati per la necessità di offrire una casa ai ribelli e ai creativi, sono stati l’anima pulsante della scena underground e, in alcuni casi, ancora oggi resistono, portando avanti una tradizione che sa di ferro, sudore e riff potenti. Ripercorriamo le storie di alcuni dei luoghi che hanno segnato l’immaginario collettivo di chi ama il rock e il metal.
Il Bloom di Mezzago
Iniziamo dalla Brianza, dove negli anni Ottanta il Bloom di Mezzago divenne il punto di riferimento per una scena che cercava respiro internazionale. Sotto le sue luci basse e in una location lontana dai grandi centri urbani, questo locale ha ospitato i Nirvana nel 1989, quando la band di Seattle stava per rivoluzionare il rock. Kurt Cobain e compagni salirono su quel piccolo palco, accendendo gli animi di pochi ma fortunati spettatori. Ma il Bloom non è solo storia passata: ancora oggi mantiene un cartellone vario e audace, offrendo spazio alle band che nascono dalla strada e alimentano la scena underground italiana.
Il Vidia di Cesena
In Emilia-Romagna, culla di sperimentazione culturale e musicale, il Vidia Rock Club di Cesena ha scritto pagine importanti della storia del metal e del rock alternativo. Nato negli anni Ottanta e tuttora attivo, è una vera roccaforte per i fan del metal, grazie a serate dove band emergenti e storiche fanno vibrare il pubblico. Nel suo passato spiccano ospiti come i Marlene Kuntz e i Placebo, mentre oggi la sua vocazione è quella di sostenere gruppi locali e internazionali che suonano con una sincerità e un’energia quasi perdute altrove. Il Vidia è un faro per chi, anche fuori dalle grandi città, cerca ancora il rock puro e viscerale.
Il Legend Club di Milano
A Milano, una città spesso associata al pop e alla moda, c’è un angolo in cui il rock e il metal resistono: il Legend Club. Questo locale è relativamente giovane rispetto ai suoi colleghi storici, ma si è già guadagnato una fama rispettabile. Situato nei pressi del Parco Nord, il Legend è un piccolo baluardo che continua a dare spazio a band di metal estremo, punk e rock indipendente. Le serate del Legend offrono ai fan concerti intimi e coinvolgenti, creando quella connessione unica tra artista e pubblico che ha reso i club italiani celebri anche all’estero.
Il Black Horse di Cermenate
Non può mancare in questa lista il Black Horse di Cermenate, in provincia di Como, un locale che ha visto passare sul suo palco innumerevoli band heavy e che mantiene una programmazione rock e metal costante. Il Black Horse è un luogo dove la qualità dell’offerta musicale si unisce a un ambiente rustico, in cui il pubblico è tanto fedele quanto appassionato. Questo è uno dei pochi posti in Italia dove l’anima rock non si è mai arresa alle mode. Lì, ogni concerto è vissuto come un rito collettivo che unisce vecchie e nuove generazioni.
Il Traffic di Roma
A Roma, il Traffic Live Club rappresenta da anni il punto di incontro della scena metal capitolina. È un locale che ha saputo accogliere e coltivare l’underground e che ancora oggi è il palcoscenico per band emergenti e concerti che infiammano la capitale. Il Traffic ha il pregio di mantenere un contatto costante con il mondo del metal estremo, un genere che qui trova uno spazio naturale. Le sue mura hanno visto performance memorabili, portando un po’ di quella “follia underground” anche in una città dominata da altre sonorità.
La Fenice di Senigallia
Infine, torniamo alle radici del rock blues con La Fenice di Senigallia. Questo club marchigiano è forse uno dei luoghi che ha saputo meglio amalgamare il rock nelle sue forme più classiche con le influenze del metal e del punk. La Fenice è la casa per le band che vogliono sperimentare senza compromessi, e la sua atmosfera raccolta permette al pubblico di assaporare un’esperienza intima ma esplosiva, fatta di pura energia live.
Questi locali, con le loro storie e le loro mura imbevute di musica, sono molto più di semplici spazi dove assistere a un concerto: sono parte integrante della storia culturale italiana. Grazie alla dedizione di gestori, tecnici e artisti, il rock e il metal continuano a vivere e a far vibrare l’Italia, creando un filo che unisce passato e presente, in una tradizione che, nonostante tutto, non si è mai spenta.
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Nervi: "Bevi troppo" è il nuovo singolo
Bevi troppo è il nuovo singolo di Nervi: nato dalla scena underground fiorentina e da esperienze dal respiro internazionale, il cantautore si distingue per il suo stile. Un incontro potente tra elettronica, dark pop e glam rock, e testi che combinano ironia tagliente e profonda drammaticità. Nel 2020 vince Primo Maggio Next, Musica da Bere e il prestigioso Premio Buscaglione. Il suo percorso…
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Frey: fra sogni Folk ed intimismo
Frey, Italo tedesca, nasce a Cremona, città dei violini. Costruisce canzoni con texture chitarristiche essenziali, esprimendo il proprio inland empire tra irruenza ed intimismo.
La sua scrittura concreta l' ha portata a condividere il palco con autori quali Pacifico, Francesco Bianconi, Neri Marcorè, Niccolò Fabi, Morgan, Cristina Donà, lo scrittore Alessandro D' Avenia, la scrittice Barbara Garlaschelli e Max Gazzè.
Nel 2020 esce il suo disco fisico "Baci nel vento" e su tutte le piattaforme, nel 2022 il video di "Ci siamo fatti male" e a settembre 2023 viene pubblicato il suo libro "Canzoni Facili per giovani chitarristi" contenente spartiti, illustrazioni e video di 10 canzoni originali. Frey a settembre 2024 sarà alla fiera di internazionale di "Mondo musica " come finalista per il concorso New sound of acoustic music.
Al fianco della cantautrice ci saranno musicisti che spaziano dalle sonorità della buona musica popolare al Jazz, Gianni Satta alla tromba, e Loris Leo Lari al contrabbasso.
Gianni Satta, trombettista prevalentemente jazzista, mix di origini lodigiane e sarde, ha partecipato a numerosi festival Jazz importanti come "Matera Jazz Fest"e"Lario Jazz Fest"; e a vari concerti in Teatri, nel 2018 ricordiamo la vittoria di Musicultura nella band di Davide Zilli.
Loris Leo Lari, contrabbassista cremonese con alle spalle importanti palchi, fra i tanti nomi ricordiamo l' aver suonato con giganti del panorama Jazz e pop come Paolo Fresu ed Ornella Vanoni.
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Biblioteca di spartiti Sheet Music Library (PDF)
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La biblioteca Sheet Music Library (PDF), #SMLPDF, iè un archivio mondiale di spartiti, che mira a condividere la gioia della musica con tutti i musicisti, dilettanti, collezionisti e amanti della musica, condividendo tutti i tipi di generi, stili, set play along (jazz e rock), colonne sonore di film, rock, pop e contemporanei spartiti, arrangiamenti classici facili/intermedi, metodi e libri pratici per pianoforte e chitarra, trascrizioni jazz, libri di musica e molto altro. La Biblioteca contiene principalmente antologie, raccolte, libri e canzonieri di artisti. Si prega, preferibilmente, di cercare per nome del musicista, della band, dell'esecutore o dell'autore. Per favore, iscriviti per scaricare gli spartiti completi. Cerca i tuoi spartiti più amati nei menu delle categorie: Oppure sfoglia il categories menus & download il Library Catalog PDF: La Biblioteca di spartiti musicali “Sheet Music Library (PDF)” è una biblioteca in abbonamento senza scopo di lucro che si prefigge l'obiettivo di creare una raccolta online aperta di spartiti digitalizzati, raccolti ora all'interno di questa biblioteca online di affiliazione, che ora contiene oltre 11,000 libri di musica e spartiti (> 132,000 pagine ) per pianoforte e chitarra, nonché spartiti pianoforte/chitarra e voce, così come spartiti per pianoforte/chitarra-voce e persino i migliori spartiti e metodi per tromba e sax, facili da scaricare e stampare. La Biblioteca carica regolarmente nuove partiture. Al prezzo di un singolo libro di canzoni, ottieni una libreria di spartiti completa! Tutti gli spartiti della nostra Biblioteca possono essere scaricati e stampati gratuitamente, dopo l'abbonamento: richiediamo solo una piccola quota, appena US$ 15,99 un solo pagamento per sempre (ca. 12.50 Euro tasse/IVA incluse). Il link collegamento per avere pieno accesso alla Libreria completa verrà visualizzato nella tua email poco dopo aver effettuato il pagamento della quota (15,99 USD). Potrebbero essere necessari un paio di minuti. Ricordati di controllare anche la cartella spam o di contattarci se non riesci a trovarla. Se preferisci non utilizzare PayPal come strumento di pagamento, segui questo link (pagamento con carta di credito tramite Stripe). Condivido con amore e fortuna spartiti dal 2019. Diventa un membro per prendere parte a questa comunità di amanti della musica vivace, emozionante e internazionale. L'iscrizione alla Biblioteca di spartiti (PDF) ti fornisce l'accesso Internet all'intero contenuto per un tempo illimitato. Quindi iscriviti, scarica e gioca o impara a giocare.
Che cos'è la libreria di spartiti “Sheet Music Library (PDF)”?
La nostra Biblioteca di spartiti “Sheet Music Library (PDF)” include una vasta selezione di musica universale di tutti i tempi e di tutti i generi. (È possibile controllare i menu di classificazione degli spartiti qui). Questi spartiti sono stati digitalizzati da esperti, volontari e appassionati e saranno condivisi con il pubblico via Internet, con la speranza di contribuire a espandere il linguaggio musicale universale e l'amore per la musica in tutto il mondo.
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Perché spartiti digitali?
Sheet Music. Partituras. Partitions. Spartiti. Noten. Partitur. Partituur. Партиту́ра. 楽譜 Free sheet music in PDF format for educational purposes. Spartito gratuito in formato PDF per scopi didattici. Il nome non è importante L'unica cosa che conta è la musica. Fino ad oggi, era una forma di notazione musicale scritta a mano o stampata che utilizzava simboli musicali moderni. Il primo spartito stampato realizzato con una macchina di stampa risale al 1473. Oggi disponiamo di spartiti digitali, di solito in PDF, che possono essere condivisi all'istante in tutto il mondo, anche in luoghi remoti dove è difficile trovare spartiti su carta. (Se hai bisogno di un lettore PDF fai clic qui). Chiunque, dovunque, in qualsiasi momento, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, può avere e stampare gli spartiti al momento giusto. La cultura non è mai stata così ampiamente condivisa. Inoltre, sempre più spesso, gli artisti o i dilettanti usano tablet o dispositivi simili per leggere e riprodurre musica, quindi talvolta non è nemmeno necessario stampare su carta. La nostra libreria online non riguarda solo spartiti e spartiti; riguarda la cultura e la condivisione dell'amore per la musica a livello mondiale. Dopo la registrazione completa, controlla l'e-mail che hai associato ai tuoi dati di registrazione. Il collegamento per avere pieno accesso alla Libreria completa verrà visualizzato nella tua email subito dopo aver effettuato la registrazione e il pagamento associato (USD 15,99). Potrebbero essere necessari alcuni minuti. Per favore, ricordati di controllare anche la cartella spam. Qualche dubbio? Per favore, non esitate a contattarci. Oppure leggi il nostro FAQs. Se ami la musica, per favore fai una donazione per aiutare questo sito a essere attivo e funzionante. Grazie!
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Justin Timberlake: Ex-Boy Band e Star Solista
Justin Timberlake è uno dei musicisti più famosi oggi. È noto per essere stato in *NSYNC e per la sua carriera da solista. È nato in Tennessee e ha iniziato a cantare da bambino. Ha iniziato la sua carriera sul “The All-New Mickey Mouse Club” di Disney. Poi è entrato in *NSYNC e ha raggiunto il successo. Ora, è una icona del pop, con abilità in musica e recitazione. Punti chiave Justin…
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Addio a Liam Payne: L'ex membro degli One Direction scomparso tragicamente a 31 anni a Buenos Aires. Recensione di Alessandria today
Il mondo della musica in lutto: la scomparsa di Liam Payne lascia un vuoto nel cuore dei fan e del panorama musicale internazionale.
Il mondo della musica in lutto: la scomparsa di Liam Payne lascia un vuoto nel cuore dei fan e del panorama musicale internazionale. Il mondo della musica è scosso dalla tragica notizia della morte di Liam Payne, ex membro della celebre boy band One Direction, avvenuta a Buenos Aires all’età di soli 31 anni. Payne, che aveva raggiunto la fama mondiale come uno dei cinque membri del gruppo che ha…
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Heartbeat torna a far scatenare tutti con "Slave to the Rhythm", riproposta da Relight Orchestra e G. Motta
Esce su Heartbeat nell'autunno 2024 una versione tutta nuova di brano storico di Grace Jones, "Slave to the Rhythm". Heartbeat, cuore house delle tante label di Media Records, la casa discografica italiana creata da Gianfranco Bortolotti, torna quindi a far ballare il mondo con musica di qualità assoluta. Nel 1991, lanciando la label Heartbeat, collaborando con sette DJ tra cui Ralf e Claudio Coccoluto, Bortolotti ha trasformato Media Records nella casa discografica dei DJ, mettendo al centro della produzione questa nuova figura emergente.
Il primo brano del nuovo corso di Heartbeat è appunto una nuova versione di "Slave to the Rhythm". Come dicevamo, l'hanno realizzata Relight Orchestra, ovvero Robert Eno (dj, produttore) e Mark Lanzetta (violinistra), con il contributo di Gianluca Motta, A&R di UMM e pure del nuovo corso di Heartbeat. "Il brano è nato da un'idea che Gianluca Motta ha condiviso con noi Relight", spiega Robert Eno. "Condividiamo la passione per questo brano di Grace Jones. 'Slave to the rhythm' infatti è un vero capolavoro".
La produzione è fluita velocemente senza intoppi?
"Direi proprio di sì. Appena Gianluca ci ha parlato dell'idea, gli ho subito rimandato una bozza di stesura il giorno dopo. Poi, insieme alle parti suonate di Mark Lanzetta, il brano ha acquistato l'impatto da pista attuale. Ci siamo divertiti a realizzarlo".
Come si è arrivati alla struttura finale?
"L'ultimo tocco, decisamente importante, è la voce. Ramona, la cantante, l'ha contattata proprio Gianluca e ha dato un grande contributo al brano. Lo stile del brano è quel Disco Pop che tutto il mondo oggi attribuisce a produttori come Purple Disco Machine. In realtà però noi Italiani facciamo arrangiamenti simili da ben prima. Abbiamo una cultura funky-house molto radicata. Basta pensare alla versione disco che nel 2007 noi Relight facemmo per "Fly "di Samuele Sartini, altro artista di UMM / Media Records".
Com'è, per voi Relight Orchestra, collaborare con etichette del gruppo Media Records come UMM e Heartbeat per voi?
"Per noi Relight è un vero onore. Io suonavo tutti i dischi di quelle label già negli anni '90 in Riviera. In quel periodo mark Lanzetta invece era ancora un violinista classico, ma adorava quel suono dance e underground".
Come vedete il panorama internazionale e italiano di clubbing e musica elettronica?
"Per noi il panorama dance globale è bellissimo in questo momento rispetto a 10 anni fa. Nella house music funzionano i suoni funky, afro e techno. In pratica tutto il nostro catalogo Relight anni 2000 è molto più attuale oggi che nel periodo dell'EDM da festival.
La nostra 'Elegibò' continua a fare ascolti, anche fra i ragazzini. Mentre i dj nei locali con pubblico 'overì suonano un sacco di remix fati da noi per Gloria Gaynor, Santa Esmeralda etc. Nel clubbing Italiano è un po' la stessa cosa: soffrono un po' i club perché la gente predilige gli eventi. Ciò però crea tanti nuovi contesti musicali, perfetti per uno spettacolo che unisce live e dj set come quello che proponiamo noi Relight Orchestra".
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Ana Tijoux
Ana Tijoux, cantautrice e attivista femminista è l’autrice del rap Cacerolazo! che nel 2019, è stato l’inno della rivolta al caro vita che ha portato il Cile all’attenzione mondiale.
Considerata la miglior rapper di lingua spagnola, ha ricevuto otto nomination ai Grammy.
Il suo nome completo è Ana María Tijoux Merino ed è nata a Lilla in Francia il 12 giugno 1977, figlia di esuli fuggiti dopo il colpo di Stato di Pinochet nel 1973.
È cresciuta respirando l’impegno politico e gli interessi artistici coltivati in famiglia fra danza e fotografia..
La passione per l’hip hop e le culture di strada sono state le basi della sua carriera artistica.
Tornata in Cile nel 1993, sin da giovanissima suonava con diverse band.
A vent’anni aveva già inciso il primo disco Vida Salvaje con i Makiza seguito, a distanza di poco, da Aerolineas Makiza salito al top del mercato hip-hop latino-americano. La band si è sciolta nel 2006 e lei, che intanto collaborava a diversi progetti e incideva brani per colonne sonore di film, si è concentrata sul suo primo album da solista Kaos che ha visto la luce nel 2007, ricevendo le nomination ai Latino MTV Video Music Awards nelle categorie Best New Artist e Best Urban Artist.
Il successo internazionale è arrivato due anni dopo con 1977, che prende il titolo dall’anno della sua nascita. Il disco, in gran parte autobiografico, cantato in spagnolo e in francese, ha segnato un allontanamento significativo dalla musica pop e dalle collaborazioni precedenti, dimostrando una maturità artistica che l’ha portata a esibirsi in festival internazionali e a fare un tour in Nord America. Segnalato da Thom Yorke, cantante dei Radiohead, tra i migliori prodotti dell’anno, è stato usato per il videogioco FIFA 11 e nella famosa serie tv Breaking Bad.
L’album La Bala (uscito nel 2011), ha ricevuto la nomination al Grammy Latino nella categoria Música Urbana.
Nel settembre 2012, Ana Tijoux ha aderito al progetto multipiattaforma “30 Canzoni per 30 Giorni” in sostegno delle donne oppresse in tutto il mondo.
Nel 2019 le sue casseruole in versione rap sono diventate la canzone simbolo della protesta contro il presidente miliardario Sebastián Piñera in Cile.
L’anno seguente ha celebra nuovamente quel grande movimento con il brano Rebelion de octubre, che ci ricorda come la sua dimensione artistica sia molto più articolata e profonda, toccando diverse sonorità e ribadendo il suo attivismo femminista decoloniale.
La sua musica intende rompere i confini di genere e farci ballare come risposta di gioiosa ribellione contro le ingiustizie della società.
Il suo ultimo lavoro Antifa Dance è una bella azione sonora basata su ritmi urbani, rap e movimento, intrisa dalla coscienza politica espressa attraverso parola e azione.
Ana Tijoux trasforma le proteste in canzoni potenti che sono un’iniezione di incoraggiamento in questi tempi di emergenza globale.
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Recensione : I BTS Hanno Vissuto un'Esistenza Degna dei BTS | 10.01.24⠸
🌟 Weverse Magazine 🗞
I BTS Hanno Vissuto un'Esistenza Degna dei BTS
__ Seguite il loro viaggio nella docu-serire BTS Monuments : Beyond The Star __
__ di KIM DOHEON | 10. 01. 2024
Twitter | Orig. KOR
Un giorno il mondo si è fermato. Inizia così il verso introduttivo della canzone “Life Goes On”, dei BTS, e lo ritroviamo nelle primissime scene della docu-serie BTS Monuments: Beyond The Star, legato al momento in cui il gruppo ha dovuto cancellare il suo ambizioso tour programmato per il 2020, a causa dell'inaspettata – e senza precedenti – pandemia di COVID-19. Poi torniamo indietro nel tempo, fino al 12 giugno 2013, e vediamo gli idol appena prima del loro showcase di debutto. Gli 8 episodi del documentario rappresentano una chiusura per il primo capitolo di questa band epocale, in tutta la sua gloria, ma non si limita ad elencare i loro successi. Roma non fu costruita in un giorno, ed i BTS non sono diventati superstar dall'oggi al domani.
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Molti media occidentali hanno paragonato l'ascesa dei BTS nel panorama internazionale a quella dei Beatles e la conseguente 'invasione british'. Sebbene non ci sia dubbio i due gruppi abbiano elementi in comune—l'enorme successo commerciale in suolo americano ed essere diventati un enorme fenomeno mediatico— ciò che rende le loro storie realmente simili è il fatto che entrambe le band sono emerse dall'anonimato più totale e si sono fatte strada “a discapito del nostro benessere fisico”, per usare le parole di SUGA. Dopo aver raccolto un ristretto seguito iniziale esibendosi nella loro città natale, Liverpool, i Beatles si sono spostati nella città tedesca di Amburgo, nel 1960, dove hanno continuato ad esibirsi senza sosta, spesso anche per oltre 12 ore al giorno. La loro era una rigida e pesante routine cui non sarebbero mai riusciti a sopravvivere senza caffeina ed alcol—nonché un periodo in cui capire come poter vendere la propria musica ad un pubblico poco ricettivo. Nel 1961, i loro impegni non hanno fatto che intensificarsi, sempre divisi tra il Cavern Club di Liverpool e le loro esibizioni ad Amburgo – dove tenevano concerti di 7 o 8 ore, fino a notte fonda. Ancor oggi, nelle coscienze del pubblico globale, i Beatles sono cristallizzati come leggende, ma quella fama è il risultato dei massacranti sforzi fatti fin dai giorni in cui nessuno conosceva il loro nome.
Allo stesso modo, i BTS non sono comparsi dal nulla, un bel giorno, all'improvviso. La nuova docu-serie loro dedicata ci mostra l'addestramento serrato cui hanno dovuto sottoporsi dopo esser passati dallo status originario di gruppo hip-hop a quello di idol K-Pop, nel momento del loro debutto, a riprova di tutto il sangue, il sudore e le lacrime che hanno volontariamente sacrificato pur di avere successo nella loro carriera frenetica e costellata di crisi. Jimin ricorda di aver vissuto in sala prove per sei mesi, ma quello non era che l'inizio. Come ricorda RM, tutti e sette si sono spinti al limite in nome di un obiettivo comune ma solitario—il debutto— e, una volta raggiunto, hanno dovuto affrontare sfide ancor più grandi. In seguito ad enormi investimenti e ad un arduo processo compositivo, tutti quanti si aspettavano che “Danger” sarebbe diventata il successo che avrebbe potuto distinguerli dalla massa; tuttavia, il brano non è riuscito ad entrare in classifica e, anzi, ha lasciato l'agenzia in difficoltà economiche. L'eco di quest'esperienza ha gettato una fitta ombra di impazienza, fatica, preoccupazioni e sfinimento sul gruppo. La loro agenzia non è poi così grande e non hanno alcuna garanzia di successo per il futuro. Ai membri dei BTS non resta che affrontare la situazione di petto. I ragazzi avvertono istintivamente un senso d'urgenza che li spinge a mettersi all'opera, mostrando il lato più orgogliosamente onesto di sé attraverso il rap e le loro canzoni. “L'ansia giovanile era concretamente evidente”, osserva SUGA, e mai parole furono più vere. La creatività emerge in tutto il suo potenziale, quanto più coltivata attraverso l'impegno ed il duro lavoro. “Abbiamo sempre lavorato sodo”, dice Jin “sia che stessimo affrontando un periodo difficile o no.”
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Monuments non insiste tanto sull'immenso successo dei BTS fine a se stesso, concentrandosi invece su come i membri abbiano sempre avuto lo sguardo fisso sui loro obiettivi a venire. E l'entusiasmo che accompagna il loro impegno sembra avvalorare l'impressione che il loro successo fosse, in fin dei conti, inevitabile. Il loro primissimo concerto alla Ax Hall, il 17 ottobre 2014; la loro prima vittoria ad uno show musicale, nel 2015; l'esibizione sul tanto agognato palco dell'Olympic Gymnastics Stadium, l'anno successivo; il titolo di Artista dell'Anno vinto agli Mnet Asian Music Awards (MAMA) 2016; il loro ingresso nel mercato musicale americano, dopo aver battuto il testardo record detenuto per anni da Justin Bieber nella categoria Top Social Artist ai Billboard Music Awards, nel 2017; la posizione #1 sulla classifica Billboard Hot 100, ottenuta con “Dynamite”; la prima nomina ai Grammys come Best Pop Duo/Group Performance—inevitabilmente, il loro duro lavoro non poteva che portarli a tutto questo. E la maggior parte delle volte il gruppo ha deciso di imboccare il percorso più arduo e meno comune. La prospettiva di un tour globale – fino a quel momento inimmaginabile – ed il penetrante sguardo del mercato internazionale non possono che pesare sul gruppo ed avere conseguenze. In pieno esaurimento, i BTS lasciano parlare la loro musica, cantando “Per te sarei disposto a fingere d'essere felice quando sono triste” nel brano “Fake Love”, rilasciato nel 2018. I ragazzi stanno essenzialmente confessando al proprio pubblico che c'è una parte di finzione, che ciò che li riguarda non è tutta gioia, brillantezza e serenità, nonostante abbiano ora intrapreso la scalata alla fama globale.
Ci si presenteranno sempre nuove sfide, ma ad ogni ostacolo incontrato sulla via corrisponderà sempre una nuova, preziosissima opportunità di maturazione e crescita. Tutto ciò che dobbiamo fare è riservarci del tempo per riflettere e trovare il modo più adatto per superarle. E questo è esattamente ciò che hanno capito anche i BTS. Dopo essere sopravvissuti insieme ad una gavetta infernale e sofferenze innominabili, i membri dei BTS sono ora più che semplici colleghi di lavoro—sono amici e affrontano insieme tutti i momenti più entusiasmanti e preziosi delle loro vite. In questo viaggio all'insegna dell'amicizia, non passa istante in cui i ragazzi non condividano i propri sentimenti con gli altri. E le/gli ARMY, incrollabile fonte di supporto per il gruppo, sono loro vicinə e li amano incondizionatamente. Fin da quando, nel 2013, JungKook ha ringraziato tra le lacrime le/gli ARMY per aver festeggiato il suo ed i compleanni di RM e Jimin per la prima volta, le/i fan hanno continuato a motivare il gruppo, donando loro la forza di tirare avanti ed una ragione per cantare. Un altro momento chiave a dimostrazione di quanto sia importante il fandom è quando, durante il concerto tenutosi alla Gocheok Sky Dome il 12 novembre 2016, le/i fan cantano “2! 3!” - canzone dedicata dalla band all'ARMY - insieme ai BTS. Diversamente dalle 'fan song' scritte da altri gruppi, quelle dei BTS non sono necessariamente dolci ed ottimiste—tramite esse, i ragazzi cercano concretamente di creare un legame con le/i fan, parlando sinceramente di tutte le difficoltà che hanno dovuto affrontare. Come dice RM, i BTS piacciono “non perché cantiamo o balliamo meglio degli altri”, ma grazie ad “un sentimento speciale che è solo nostro”. Quindi, in fin dei conti, è l'onestà emotiva a trionfare. In un mondo in cui le preferenze ed i gusti in fatto di musica sono sempre più frammentari, i BTS hanno saputo emozionare e radunare un enorme massa di persone, a riprova dell'enorme impatto e forza che può avere una community così grande ed unita. E questa è la gioia più grande, per i BTS, che guardano con affetto e gratitudine alle/ai loro fan, ora che hanno imparato ad accettare e ad adattarsi al loro alto status, godendosi anche ciò che esso comporta.
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I 10 anni di carriera dei BTS spiccano solidi come un monumento sulla linea temporale della musica K-Pop. Dopo soli 8 anni dal debutto, SUGA commentava che la sensazione era già simile a ciò che dovevano provare i loro colleghi con 20 e più anni di esperienza, visto tutto il sangue, il sudore e le lacrime versati dai BTS fino a quel momento. Ma poi, un giorno, proprio quando i ragazzi sono pronti a rilasciare “ON” e MAP OF THE SOUL: 7—lavori in cui descrivono la gioia e divertimento che sanno ancora trovare a dispetto delle avversità- il mondo si ferma. Ciononostante, ora, i BTS non hanno più paura. Si prendono il tempo necessario e fanno tutto ciò che è in loro potere, portando conforto al mondo grazie alla loro onestà e alla fiducia che hanno saputo conquistare.
Come dice orgogliosamente JungKook, “Ho vissuto un'esistenza adeguata alla persona che sono” e, allo stesso modo, i BTS hanno vissuto un'esistenza degna dei BTS. E continuano a viverla, questa 'vita da BTS'—sia ora che sono momentaneamente distanti, che in futuro, un giorno non troppo lontano, quando si riuniranno.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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