#Muri Gries
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448 i religiosi vivono e operano in Alto Adige
Nella Giornata della vita consacrata circa 100 religiose e religiosi provenienti da tutto l’Alto Adige si sono riuniti ieri pomeriggio nella chiesa delle suore Clarisse a Bressanone per celebrare con un vespro questa speciale ricorrenza. Nel suo intervento, l’abate di Muri-Gries, Peter Stuefer, ha ricordato i tragici incidenti delle ultime settimane con vittime altoatesine e ha sottolineato…
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Benediktinerkloster Muri-Gries in Bozen hat einen neuen Abt ➡️ https://de.catholicnewsagency.com/news/14082/benediktinerkloster-muri-gries-in-bozen-hat-einen-neuen-abt
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valentine's day wine choice
valentine’s day wine choice
Many people pop pink for Valentine’s Day, and this is where I’ll do my annual appeal for drinking rosé in the winter. While many people drink the light pinks made from Pinot Noir and Provencal grapes in summer, switch it up to heavier grapes in winter time. Muri-Gries Lagrein rosato: From an old monastery in Alto Adige, Lagrein grapes give off bright notes of black cherry and red currants.…
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Ești o stea căzătoare în galaxia mea,
Ai fost doar o sclipire și te-ai stins.
Mi-ai luat dorințele cu tine-n lumea ta,
Iar în inima mea a viscolit și-a nins.
Și-am înghețat cu totul..
Nu simt, nu pot vorbi
Și tremur de durere
Că nu te pot găsi..
Te caut printre zori pe ceruri gri de plumb,
Cutreier nopțile cu gându-mi, în zadar.
Doar-doar de te-aș găsi să te ascund,
Dar unde să mai caut? Căci nu mai am habar..
Am obosit de-o vreme,
Dar încă scotocesc
În amintiri, sub praf
Numai să te găsesc..
Să mai aluneci tandru pe trupul meu o dată
Și să tremure marea în sufletul meu gol,
Să mă aprinzi din nou, să mă sting împăcată
Și să-mi rămâi în carte — o notă de subsol.
Să te citesc la vară
Și peste-un an sau doi
Când stelele-au să moară,
Când vom muri și noi,
Când norii au să vină
Și va ploua din nou
Și peste ani lumină
Când vom fi doar ecou..
Mai cazi te rog o dată pe cerul meu senin,
Mai dă-mi doar o dorință și apoi poți cădea.
Promit c-am să te prind și că am să te țin
De mână până-n moarte și dincolo de ea.
Pentru ultima oară
Coboară-n lumea mea,
Căci dorul mă-nfioară
Când nu te pot avea.
Coboară înc-o dată
În balconul meu mic,
Pentru ultima dată
Și nu-ți mai cer nimic..
— M. P.
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Cerco ormai di trovare i - dettagli, per non restare impigliata alla superficie che molto spesso è color cipria e profuma di buono. Ma è piatta e senza fine, come un labirinto senza muri - e senza fine. In foto: la vertigine di quando la luce illumina il buio, e fa scorgere fessure incolmabili. E poi entrare qui da Parrot and Palm aprire questa scatola e trovare ciò che volevo, ciò che ho scelto - luce di madreperla intarsiata, parole, stelle - come un dado - il bussolotto gira. Non lasciamo al caso la nostra felicità. Costano 59.00 - queste sono tutte collane e gris gris - pensate per regalarvi qualcosa che metta un brivido di felicità. Ordini, info e spedizioni su whatsapp +393484712749 ☎️ ���� 🦜 PARROT AND PALM 🌴 - via Maria Vittoria 28 G, Torino. . . . . . #online #instadaily #outfitoftheday #shoppingonline #details #jewelry #shop #parrotandpalm #instalike #torino #now #style #instagood #instalike #handmade #talisman #torinocentro #details #picoftheday #look #instalove #inspiration #moodoftheday #shopping #scarpetorino #igerstorino #likeforlikes #instajewelry (presso Parrot and Palm) https://www.instagram.com/p/CPDShs3hw_a/?utm_medium=tumblr
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Repost @telerama • Hommage 🖤 #jeanpierrebacri par 📸 @patrickswirc #patrickswirc « Une méchante tristesse » Si la dispartion de l’acteur prétendument bougon, finement râleur, nous a tant touchés, c’est qu’il avait, pour chacun de nous, « un air de famille ». Jean-Pierre Bacri est mort, et l’on perd tout à la fois. Ses yeux perpétuellement cernés, cet air de fatigue existentielle. Son humanisme à rebrousse-poil, sans concessions, sans illusions. L’altière sobriété de son jeu, à nul autre pareil : opaque et sincère. Le cabotinage, très peu pour lui. Il attirait la lumière et l’affection presque à son corps défendant, sans les quémander, ni s’en repaître. Jean-Pierre Bacri, emporté par un cancer à 69 ans, était immensément populaire, mais il entretenait avec le public une forme inédite d’intimité, intense et pudique. « J’ai l’impression de perdre un membre de ma famille »,écrivait une internaute au soir de ce lundi gris de janvier où la nouvelle est tombée. Un vrai chagrin, un manque à l’échelle de tout un peuple de spectateurs, qu’il a su toucher plutôt que séduire. Son appétit, l’acteur le réservait aux rôles qui lui donnaient « beaucoup à bouffer »,dans la chair et la vérité des émotions : « Je n’ai pas besoin d’une histoire extraordinaire […]. En revanche, si j’ai des personnages vivants, auxquels je crois, si j’ai de l’humanité à tous les virages… », confiait-il en 2011 sur le site de Télérama. Trois points de suspension, qui épousent « tous les virages » d’une filmographie dominée par sa figure de bougon attachant, d’éternel agacé, une geste de fraternité rugueuse. Mille nuances du même misanthrope bourru, jaloux de son mystère et de ses blessures, sans jamais se répéter.« Moi, bougon ? Ça ne me définit pas du tout ! »protestait-il, il y a quelques années, dans les pages du Figaro. Bien sûr, la définition est insuffisante. Il faudrait ajouter la sensibilité, l’humour, et cette dignité dubitative que personne ne saura imiter. Retrouvez dans Télérama les hommages de Cécile Mury et Fabienne Pascaud. @patrickswirc 2002 @modds.photo #jeanpierrebacri Graphic Dedign @loranstosskopf @cecilemury https://www.instagram.com/p/CKi3uTSAfki/?igshid=1j1f7jv83j2tw
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Alto Adige DOC Lagrein 2016 di Muri-Gries: il nostro vino italiano della settimana. QUi la recensione e la scheda completa: https://t.co/SlBZFEGnuh #food #recipe #recipes #ricetta #ricette #wine #vino #vinoitaliano #cook #cooking #cucinaitaliana #foodlover #cucina https://t.co/Xi6I1K3FC8
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Bolzano: Muri-Gries Abbey @viaggiamocela @turistipercaso @yourtravellist @lonelyplanetmagazine @natgeotravel @huaweimobileit @roughguides @lonelyplanet_it @lonelyplanet @visitsouthtyrol @roughmaps @travelbloggeres @nikonitalia @nikoneurope @andreabeltotto @bloggabletravel @natgeoyourshot #igers #travel #traveling #instatravel #travelling #tourism #tourist #travelblog #turistipercaso #globetrotter #travelporn #traveldestination #travelguide #igtravel #traveltheworld #wetravelaround #andreabelt17 #travelseri #traveltrouble #vacation #trip #sudtirol #bolzano #bozen #abbey #church #religion (presso Gries- San Quirino) https://www.instagram.com/p/B6PqwqSoZen/?igshid=gakst77qo4be
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Alto Adige, terra di grandi bianchi
Negli ultimi decenni i vini bianchi dell’Alto Adige sono saliti alla ribalta nazionale e internazionale, affermandosi come vere eccellenze in termini assoluti. Molte etichette hanno ricevuto premi e riconoscimenti dalle più importanti guide dei vini, creando valore per tutto il territorio. Un successo ancor più sorprendente, se pensiamo che l’Alto Adige rappresenta una delle zone vitivinicole più piccole d’Italia, con una superficie vitata di circa 5.000 ettari.
Pur essendo una regione piuttosto piccola, da un punto di vista pedoclimatico, non è un territorio omogeneo. E’ un mosaico di vigne molto sfaccettato per quanto riguarda esposizioni, altitudini, composizione dei suoli e microclima. La vite è coltivata tra i 200 e i 1.000 metri d’altitudine; si passa dalle zone più calde e soleggiate della Bassa Atesina, fino a salire verso la fredda Valle Isarco. Questa variabilità e complessità si è rivelata una grande ricchezza, che consente di coltivare ogni vitigno nelle aree più vocate, raggiungendo cosi i massimi livelli qualitativi.
Alto Adige: un mosaico di zone
Se per tutte le denominazioni è sempre fuorviante procedere per generalizzazioni, che rischiano spesso di rivelarsi imprecise e approssimative, ancor più il principio vale per l’Alto Adige. Non si può parlare di un solo Alto Adige, ma di diverse zone che presentano caratteristiche diverse una dall’altra.
La Bassa Atesina è la zona con il clima più temperato, che può ancora beneficiare delle dolci brezze del lago di Garda che risalgono verso nord. I vitigni bianchi più coltivati nell’area sono il gew��rztraminer, il moscato giallo e nelle vigne più alte il müller-Thurgau. Oltre il 65% delle vigne coltivate nella Bassa Atesina è a bacca bianca.
L’Oltradige si estende nella zona del Lago di Caldaro. E’ un’area con esposizioni dolci e ben soleggiate, dove si coltivano con ottimi risultati anche uve a bacca rossa. Sui versanti più alti troviamo le vigne di uve bianche, come gewürztraminer, sauvignon blanc, pinot bianco e moscato giallo, che rappresentano circa il 60% della produzione.
La calda e soleggiata conca di Bolzano, caratterizzata da terreni alluvionali, è famosa soprattutto per i vini rossi. Le uve a bacca bianca sono solo il 35% del totale e i vitigni più coltivati sono il gewürztraminer e il pinot bianco. Tra Bolzano e Merano si estende la zone dell’alta Valle dell’Adige. Qui troviamo località molto famose come Terlano, Andriano e Nalles particolarmente vocate per i vini bianchi, che rappresentano oltre il 70% della produzione. Si coltivano pinot bianco, sauvignon blanc, chardonnay, riesling e müller-Thurgau, che grazie al clima fresco e ai terreni generati da antiche rocce di porfido, donano vini eleganti, minerali e longevi. L’area intorno a Merano è ben soleggiata, con estati calde, che favoriscono la coltivazione di vitigni a bacca rossa. Tuttavia non mancano i bianchi (45%), soprattutto sauvignon blanc e pinot bianco.
Salendo da Merano verso nord si arriva in Val Venosta, caratterizzata da un clima fresco e da terreni piuttosto poveri e sabbiosi, che conferiscono ai vini profili di grande finezza ed eleganza. E’ la zona famosa per i grandi riesling altoatesini.
Infine la Valle Isarco, che sale tra le montagne da Bolzano a Bressanone, è la zona vitivinicola più a nord. E’ il regno indiscusso dei grandi bianchi (90%) prodotti con vitigni che amano il clima freddo: sylvaner, kerner, riesling, grüner veltliner e müller-Thurgau. Una zona ancora giovane, ma molto vivace e ricca di vigneron di grandissimo talento.
Il panorama odierno dell’Alto Adige è di una regione a forte vocazione bianchista, tuttavia in passato non è sempre stato così. In molte zone la coltivazione dei vitigni a bacca bianca è una scoperta recente. Le aree più a sud, fino ad alcuni decenni fa, erano un grande vigneto di schiava, per una produzione di vini rossi di qualità piuttosto bassa. Grazie a un progressivo processo di cambiamento, orientato verso una viticoltura di qualità e a un lavoro di zonazione dei terreni, oggi la schiava è coltivata quasi esclusivamente nell’area di Santa Maddalena e Caldaro, mentre il resto del territorio è stato destinato ai vitigni a bacca bianca. Il clima soleggiato ma fresco e ventilato e la presenza di forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, favoriscono la produzione di uve bianche dai profili aromatici intensi, fini ed eleganti. Attualmente oltre il 65% della produzione altoatesina è rappresentata da vini bianchi, con una percentuale in continua crescita di anno in anno. Grazie a questo vero e proprio rinascimento della cultura vitivinicola, il livello dei vini altoatesini ha raggiunto punte di vera eccellenza. Difficile proporre una selezione delle etichette più rappresentative della regione, ma cercheremo comunque di segnalare alcune bottiglie da provare assolutamente.
Cominciamo con il Gewürztraminer, vitigno aromatico molto amato e di grande successo, coltivato soprattutto nella zona di Termeno. Per chi ama vini intensi, ma di buona freschezza consigliamo l’Alto Adige Gewürztraminer della Cantina Cortaccia, l’Alto Adige Gewürztraminer Vigna Kastelaz di Elena Walch e l’Alto Adige Gewürztraminer Vigna Kolbenhof di Hofstatter. Chi preferisce vini di maggior concentrazione e ricchezza, può scegliere l’Alto Adige Gewürztraminer Brenntal Riserva della Cantina Cortaccia o l’Alto Adige Gewürztraminer Nussbaumer di Tramin.
Il Sauvignon Blanc si esprime in Alto Adige con vini freschi, aromatici e fini. Molto amato per i suoi profumi esuberanti, regala bottiglie molto interessanti: l’Alto Adige Sauvignon Lieben Aich di Manincor, l’Alto Adige Sauvignon Voglar di Peter Dipoli, l’Alto Adige Sauvignon Porphyr & Kalk di Ignaz Niedrist e l’Alto Adige Sauvignon di Franz Haas.
Sempre per restare in ambito di famosi vitigni francesi, qualche consiglio per gli amanti dello Chardonnay: l’Alto Adige Chardonnay Löwengang di Alois Lageder, l’Alto Adige Chardonnay Selection di Peter Zemmer, l’Alto Adige Chardonnay Kreuth della Cantina di Terlano.
Il Pinot Bianco è un vino aristocratico, troppo spesso sottovalutato rispetto ad altre varietà aromaticamente più espressive. In realtà è un vino di grande eleganza ed equilibrio, raffinato e longevo. Sono molte le etichette interessanti: l’Alto Adige Pinot Bianco Eichhorn di Manincor, l’Alto Adige Pino Bianco Sirmian di Nals Margreid, l’Alto Adige Pinot Bianco Berg di Ignaz Niedrist, l’Alto Adige Barthenau Vigna S. Michele di Hofstatter, l’Alto Adige Pinot Bianco Vorberg della Cantina di Terlano e l’Alto Adige Pinot Bianco Praesulis di Gumphof.
Sempre per restare nella famiglia dei Pinot, segnaliamo un altro grande vino. Dimenticatevi tutti i Pinot Grigio in commercio e assaggiate una vera eccellenza: il Valle Isarco Pinot Grigio di Köfererhof del grande “bianchista” Günther Kerschbaumer.
Il Riesling, nobile vitigno del nord, nelle zone più fresche della Val Venosta e Valle Isarco produce vini di grande fascino. Tra i molti segnaliamo: il Val Venosta Riesling di Falkenstein, il Val Venosta Riesling e il Val Venosta Riesling Windbichel di Castel Juval - Unterortl, il Valle Isarco Riesling di Taschlerhof, il Valle Isarco Riesling di Pacherhof, il Valle Isarco Riesling Praepositus dell’Abbazia di Novacella.
Tra i figliocci del Riesling ricordiamo l’Alto Adige Müller-Thurgau Feldmarschall Von Fenner di Tiefenbrunner.
Sempre per restare tra i vitigni che amano il freddo, segnaliamo qualche etichetta di Sylvaner, che in Valle Isarco ha trovato le migliori condizioni per regalare grandi vini, come il Valle Isarco Sylvaner di Garlider, il Valle lsarco Sylvaner Lahner di Taschlerhof, il Valle Isarco Sylvaner Sabiona della Cantina Produttori Valle Isarco, il Valle Isarco Sylvaner di Manni Nössing e il Valle Isarco Sylvaner di Köfererhof.
Altro vitigno tipico della Valle Isarco è il Kerner. Su tutti il Valle Isarco Kerner di Manni Nössing e a seguire: il Valle Isarco Kerner di Strasserhof, Valle Isarco Kerner Praepositus dell’Abbazia di Novacella e il Valle Isarco Kerner Sabiona della Cantina Produttori Valle Isarco.
Il Grüner Veltliner, il bianco più famoso e diffuso in Austria, in Valle Isarco offre vini eleganti e freschi, impreziositi da una delicata speziatura. Tra le bottiglie più interessanti segnaliamo: il Valle Isarco Grüner Veltliner di Kuenhof, il Valle Isarco Grüner Veltliner di Köfererhof, l’Alto Adige Grüner Veltliner Praepositus dell’Abbazia di Novacella e il Valle Isarco Grüner Veltliner di Strasserhof.
Infine, dopo tanti vini in purezza, chiudiamo con alcune interessanti Cuvée Bianche: l’Alto Adige Manna di Franz Haas, l’Alto Adige Sophie di Manincor, l’Alto Adige Bianco Abtei Muri di Muri-Gries, l’Alto Adige Nova Domus della Cantina di Terlano e il prestigioso Alto Adige Terlaner I Grand Cuvée della Cantina di Terlano.
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Benedictine monastery Muri Gries, Bolzano #murigries #gries #griesbolzano #benedictineabbey #benediktiner #benediktinerkloster #baroque #baroquearchitecture #rainyday #grayday #barocco #chiesabarocca #griesplatz (at Muri-Gries) https://www.instagram.com/adrian_travelling/p/Bwpb2RAhTD0/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1r6oh18ysqqo8
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rosé of the week: muri-gries Ok, this is the exact opposite of the Provençal ones you've likely been mainlining all summer. Bold and full-bodied, this Lagrein-based rosato is perfect for food, especially something like these grilled peaches wrapped in prosciutto (a summer happy hour favorite).
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7,8,17,19,20,21,22,28,32,34,35,38,39,44,47,48,54,55,56,57,59😏,66,70,71,74,75,79,82,90
7. Esti multumit de cine esti? Nu8. Ai vrea sa te schimbi?Da17. Ce fobie ai?Albine, mingi19. Ce orientare sexuala ai?Bisexual 20. Fumezi?Am fumat21. Bei alcool?Not anymore22. Te-ai drogat vreodata?Nu28. De cand ai tumblr?Aprilie32. Ce visezi sa faci in viitor?Idk34. Ai fost vreodata intr-o depresie?Yeah..35. Te consideri o pers bipolara?Cateodata38. Crezi ca exista prieteni adevarati? Da si le multumesc Dianei si Kidei ca imi arata asta in fiecare zi 39. Cat crezi ca dureaza in general o prietenie care se presupune ca ar trb sa dureze pt totdeauna?Depinde de multi factori 44. Culoarea preferata?Verde, albastru deschis, negru si mov47. Mancarea preferata?Pizza si MC48. Filmul/serialul preferat?Film: nerveSerial: Once Upon a Time si Lucifer54. In cine ai ce mai mult incredere?Diana55. Daca bff ar muri ce ai face?As muri si eu.56. Ti-ai mintit bff ul?Da57. Te-ai simtit vreodata inlocuit?DA DE MULTE ORI59. Single sau intr-o relatie?@bie738282 e iubita mea❤66. Ce parere ai despre relatiile la distanta?Sunt geniale pentru ca asa nu poti iubi pe cnv doar pt cum arata ci il poti iubi pt cine este70. Spune 3 lucruri despre persoana care o placiAre ochii albastri griAsculta satraMa iubesteE genialaInteligenta Balanta😹71. Crezi ca cnv are crush pe tn?Da, multa lume 74. Cel mai dragut lucru care ti la zis cnv?Hmm..idk 75. Exista cnv pt care ai face orice?@floare2002@bie738282@pretty-little-devilEu zic ca da79. Ce gen de muzica asculti?Pop82. Ti-a cerut cnv vreodata poza nud?Da90. Esti fericit?Depinde
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10 abbazie nelle città italiane/10 Italian urban abbeys
10 abbazie nelle città italiane/10 Italian urban abbeys
Le abbazie sono, nell’immaginario popolare, luoghi solitari e silenziosi, lontani dal caos e dalla vita frenetica delle città. Normalmente questa immagine corrisponde alla realtà eppure ci sono abbazie benedettine (perché e di questo ordine che vi voglio parlare) che vivono da secoli proprio nel cuore dei centri urbani. La maggioranza sono femminili ma in genere osservano la clausura e quindi non…
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#abbazia benedettina di Parma#abbazia del Monte di cesena#abbazia di Cesena#Abbazia di Firenze#Abbazia di Livorno#Abbazia di Montenero Livorno#abbazia di san Giorgio Venezia#Abbazia di san Miniato al Monte#Abbazia di san Pietro Perugia#abbazia santa giustina padova#Abbazia santo Stefano Bologna#abbazie italiane#abbazie italiane in città#Anselmianum#Benedettini Roma#Collegio benedettino di sant&039;Anselmo Roma#Collegio di sant&039;Anselmo#Complesso di santo Stefano Bologna#convento di Muri Gries Bolzano#italian abbeys#italian urban abbeys#kloster Muri Gries Bozen#Montenero Livorno#Muri Gries#Piccola Gerusalemme#restauro libro Cesena#san Giorgio Venezia#san Giovanni Evangelista Parma#San Miniato al Monte#San Miniato al Monte Firenze
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Wine Tasting 101
https://j.mp/2XvMvzv Tasting wine is fundamentally different from drinking wine: The goal of tasting is to form an appreciation for the wine and its components. This intrinsically precludes overindulging. If you do, you’ll never remember what you tasted. And developing your memory is kind of key to the whole undertaking. Table of contentsWines for BeginnersFlavors in WineWine Decanters Wine GlassesFlights of WineItalian Wine TastingNorthern WhitesNorthern RedsSuper CentralsSouthern CharmWine CellaringFood and Wine Paring Wines for Beginners Before you start, you need to buy the right wines. The most common mistake is spending the wrong amount. As a novice, it’s important not to dip into the discount bin. Those low-cost wines are designed to be fruity and simple: They can’t teach you anything about the varietal, let alone more advanced concepts like structure or balance. Even worse, you may decide you dislike a wine simply because of a bad first impression. But don’t overcorrect either: Expensive wines are a poor choice, too. They tend to be massive in flavor, oak, and texture. Don’t presume you can buy your way to wine savviness! Starting with these wines will make learning basic concepts even harder. The middle ground is the best place to start. For wine, the sweet spot is often between $15-$25 per bottle. Flavors in Wine The most common reason for taking a wine class is to learn how to describe what you are smelling and tasting. There’s no other area where people feel paralyzed by their own senses quite like they do with wine. The truth is it’s quite easy once you know the basics. The primary flavor in wine is fruit. White wines tend to veer toward apples and citrus, and reds often taste like berries. From there, flavors in wine can be broken down into two categories: earthy (or non-fruit) and oaky. The spice flavors in wine are mostly from aging in oak. Vanilla, cinnamon, cloves, and nutmeg are the most common oak aromas. You may find that, while you love those notes in red wine, they become repellent in white wine. This has led to a rise in “unoaked” wines, especially white wines like Chardonnay or Sauvignon Blanc. Focusing on unoaked wines, in the beginning, can be helpful because it allows you to suss out earthy elements more easily. Do you smell flowers? What about honey? Even the smell of salty air can radiate off of a coastal white wine. All fine wine will be a mix of delicious fruit and some form of earthiness. And what if you smell beef jerky or wet wool? Don’t be scared! These are common “funky” aromas that appear in some of the best wines in the world. The good news: Rarely will you actually taste those qualities once you start sipping. Wine Decanters Most people are tempted to overspend on wine accessories in the beginning. The truth is you should allocate most of your wine budget to what you drink. Save buying fancy accoutrements for a later date (if at all). Decanting is a great example. While it is helpful to decant red wines or older wines before tasting, you don’t need a crystal decanter with elaborate fluting. Appearance does not matter here. As long as it has a wide mouth, you can use almost any vessel. At the Wine School, we usually grab a glass beaker from our lab. It’s efficient and easy to clean. We decant wine before tasting to introduce air to the wine. This interaction between oxygen and wine sets off a chain reaction that makes the wine taste better than when it was first opened. If you don’t have a decanter, you can always pour off a glass of wine, reseal the bottle, and give it a good shake. The oxygen molecules will take care of softening the wine inside the bottle. (But never use this method with aged wines.) White wines, because they do not have tannins, won’t benefit from decanting. However, older wines (red or white) should be decanted to remove the sediment that accumulates at the bottom over time. To do this, simply pour the wine into the decanter and stop when the sediment reaches the neck. Wine Glasses For wine tasting as a beginner, consistency is key. For that reason, you may use the same glasses no matter what you are tasting. (Champagne flutes used to be the exception, but more producers are foregoing them these days.) At the Wine School, we designed our own wine glasses. You can buy them as part of a wine tasting kit from us. However, that is far from necessary: As long as your wine glass has a stem and a tapered bowl, you’ll be fine. Again, resist the temptation to buy your way into wine savviness. Using a high-priced glass might impress others, but it can make learning about wine unnecessarily complicated in the beginning. Flights of Wine To do a proper wine tasting, you should organize your tasting into flights. Our brains are fantastic when it comes to pattern recognition. If you taste two wines side-by-side, your brain will retain far more information than sampling wine on its own. Here’s an example of wine tasting organized into flights of wine. Wines with complementary flavors are paired together, beginning with light white wines and moving into full-bodied reds. Italian Wine Tasting Northern Whites Giovanni Almondo 2015 “Vigne Sparse” Roero ArneisBastianich 2015 “Vigne Orsone” Friulano, Friuli Colli Orientali Northern Reds Muri-Gries 2014 Lagrein, SudtirolZenato 2013 “Alanera” Rosso, Verona Super Centrals Umani Ronchi 2011 ”Cùmaro” Conero RiservaTommasi 2014 “Poggio al Tufo” Cabernet Sauvignon, Tuscany Southern Charm Valle Dell’Acate 2013 Cerasuolo di VittoriaFeudi di San Gregorio 2010 Lacryma Christi Rosso Wine Cellaring Don’t get caught up in wine storage. It’s not nearly as important as many wine blogs claim. If you can manage to drink your wines within five years of purchase, you really don’t need a wine cellar or a wine fridge. Wines are not fragile. If you have a closet that doesn’t get too hot or cold, store your wines there. As long as your wines never get hotter than 75°F or colder than 38°F, they will be fine. Just keep them out of the kitchen where light and fluctuating temperatures can cause damage. You don’t even need wine racks for storing bottles horizontally: In most areas, humidity is high enough that it would take years for a cork to dry out. Plus, many producers are using screwcaps and other alternative closures (like glass caps) that will never lose their effectiveness. Food and Wine Paring This is a topic everyone wants to know about. At the Wine School, an entire semester of the Advanced Sommelier program is devoted to food and wine pairing. Many sommeliers are victims of the Dunning-Kruger Effect when it comes to pairing. The truth is that chemistry and biology play a big role in what works and what doesn’t. Adages such as “if it grows together, it goes together” can be helpful, but they are not foolproof. For novices, we make a simple recommendation: Accept that you cannot rely solely on your own palate to make a great pairing. Once you learn more about the hard science behind what works, you’ll be able create delicious combinations even if a wine is unfamiliar to you. Do you like what you’ve read? Rate and review us on SOMM. Tasting Classes Wine Tasting Cheese Pairing Cocktails Food Pairing Wine Tasting Articles Seven Types of Corkscrews Build a Wine Cellar Know Your Wine Bottle Wine Glass Recommendations Wine Tasting 101 Wine Reviews: The Essential Guide Buying Wine Online Best Wine Shops in Philly By Keith Wallace https://j.mp/2XvMvzv
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Da. Asta vreau. E ceea ce vreau. E ceea ce ma face in sfarsit fericita
Vreau sa fiu o persoană care va muri singură. Poate o fermă. Să fie a mea, să am grijă de ea, sa aibă animale, poate un lac in care iarna sa vina lebede. Sa fie mare ferma, sau poate nu o fermă, o casă in padure. Sa aibă un aer rustic si elegant. Sa nu am vecini. Sau daca am sa nu.mi pese de ei. Sa zică mereu" doamna stranie din casa mare". Sa râd de ei in nopțile în care ma relaxez in fața focului, pe o pătură în sufrageria imensă cu un pahar de vin in mana si cu o carte veche mirosind chiar mai bine decat vinul, in față. Sau chiar" fata de care nimeni nu stie nimic". Oh, ce as mai rade de ei. Sa fie totul in perfectă ordine. La cutit asezate toate. Sa nu ma deranjeze nimeni. Sa par rece. Sa fiu rece. Să am servici in oras. Sa am o singura masina, gri sa fie, deschis. Sau poate negru, negru ar arata mai bine. Sa am orice lucru, dar doar un set. Sa plantez flori. Cel mai important lucru, cel mai fragil, cheia visului e sa nu duc dorul unei persoane. Unei prezente care sa stea langa mine si sa.mi fie necesară. Nu vreau persoane care-si sunt necesare. Vreau persoane cu care ma pot delecta.
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ROADBOOK : SUR LES TRACES DES HABSBOURG
ROADBOOK : SUR LES TRACES DES HABSBOURG
Résumé de ma journée du 8 août sur les traces des Habsbourg : Château Habsbourg, Château Wildegg, vieille ville Bremgarten (AG), Abbaye de Muri (AG), Emmenthal.
https://lyonelkaufmann.ch/Blog/wp-content/uploads/2019/08/img_0001.mp4
Une journée à deux faces : très gris le matin à partir de Berne, puis ensoleillé à partir de 13heures et même très chaud dès le milieu de l’après-midi.
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