#Modo manual
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Fotografía con SmartPhones
La fotografía con teléfonos móviles ha evolucionado mucho en los últimos años, y hoy en día es posible tomar fotos increíblemente detalladas y de alta calidad con solo un teléfono inteligente. Sin embargo, aún hay algunos trucos y técnicas que puedes utilizar para sacar el máximo provecho de tu cámara móvil y tomar fotos aún mejores. Utiliza la función de enfoque automático y toma de…
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#accesorios#enfoque automático#fotografía#modo manual#perspectiva#teléfonos móviles#toma de mediciones
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Ninguém nos ensina como amar. Não vem com manual de instruções. Não tem rumo. Sem dicas. Você só sente, aceita e tenta fazer o melhor que pode para entender e viver o sentimento do melhor modo possível. Somos inexperientes na arte do amor e seremos sempre iniciantes na hora de amar.
Amortangivel.
#mardeescritos#procaligraficou#carteldapoesia#lardepoetas#espalhepoesias#pequenosescritores#lardepoesias#projetovelhopoema#poecitas#amortangivel
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Fue una noche muy difícil para los testigos de la oposición. Quiero explicarles cómo se robaron las elecciones anoche:
1.- Cada mesa emite un voto anónimo que va a sistema, pero al mismo tiempo entrega una boleta física.
2.- Las boletas quedan por si hubiese caída de sistema y el conteo se debiese corroborar de manera manual.
3.- Cada máquina, además, totaliza los votos y entrega un acta impresa.
4.- La oposición tiene un 40% de las actas impresas, pero luego empezaron los problemas.
5.- Miembros de las fuerzas armadas intentaron llevarse las cajas con los votos físicos. En algunos casos se los llevaron, en otros los testigos lo impidieron.
6.- En otros puntos, funcionarios de las mesas negaron copias de las actas a testigos.
7.- La transmisión de datos se detuvo súbitamente y las alertas se encendieron desde distintos centros de votación, desde donde llegaban al comando las denuncias. Todo esto empezó a ocurrir cerca de las 9 de la noche.
8.- Paralelamente, a esa hora, los testigos generales de la oposición fueron impedidos de entrar al CNE para supervisar la transmisión de datos.
9.- La oposición logró computar de manera paralela el 40% de las actas en su poder. En el 99,9% el ganador es Edmundo González, en una razón de 2:1 en votos sobre Nicolás Maduro.
10.- Tras frenar la transmisión de datos, y mientras en distintos centros la gente defendía las cajas con votos, el CNE hace “aparecer” un 40% más de mesas, que no habían sido transmitidas desde los centros de votación, y entrega un resultado con un 80% de las actas computadas.
11.- El problema para un recuento es que las mesas con los votos manuales son “protegidas” por el ejército, es decir, por Padrino López.
12.- De las actas, la oposición espera poder recolectar mas, pero hay muchas que definitivamente les fueron denegadas.
13.- La comunidad internacional puede exigir las actas y los votos físicos, pero ya nada asegura que ese otro 60% corresponda a las actas y votos originales.
14.- Sin embargo, las actas que están son muy representativas del territorio nacional. Cualquier experto electoral sabe que esa muestra, repartida, si muestra una tendencia clara y amplia, es representativa totalmente de la realidad electoral del proceso.
Acá una explicación de lo que pasa a grosso modo. Actualizando hoy a las casi 6pm del día 29 de julio, están atacando a quienes protestan el fraude. También maduro ha anunciado que cualquiera que se oponga a los resultados “electorales” tendrá mínimo 6 años de cárcel. Panamá ha cortado relaciones con Venezuela y ahora Venezuela ha cortado con otros seis países más. Que va a pasar ? Quien sabe. En un momento María Corina dará un comunicado.
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Sta sera incontro l'uomo del deserto, chiamato così perché l'ho conosciuto quando era in missione in Afghanistan, bloccato là un anno, a causa del covid
È un soldato infatti , e sì ho un debole per le divise 😅 e non solo perché sono eccitanti ma perché volevo fare il soldato e per una serie di ragioni..
niente, sono un civile.
Comunque, torniamo a noi
Ci siamo scritti per anni e divenuti amanti per qualche mese, poi finita per mio volere
Nessuna mira godereccia mi ha pervasa per questa serata perché siamo rimasti buoni amici, o almeno così me la racconto
Il soldato ha fatto tutto il normale percorso per l'elaborazione del lutto/rottura/separazione :
negazione, rabbia, elaborazione , depressione e accettazione
Da manuale proprio!
Ricordo ogni singolo passaggio e se non fosse che capisco e conosco a memoria sto merdoso travaglio, credo che avrei organizzato una spedizione punitiva con tutti i peggiori ceffi che conosco, per fracassare ogni suo singolo ossicino.
E io qualcuno lo conosco eh!
Mi ha fatto paura in un paio di occasioni e infinita tenerezza in altre, ma ho avuto ragione ad attendere pazientemente : era solo chiacchiere e distintivo e adesso è nella fase in cui dice "... come ero scemo eh, mi redo conto di aver esagerato, ma sai la mente umana..." E attacca con dei soliloqui che ascolta solo lui, appunto, dove cita nomi di pensatori sepolti da anni.
Da Eraclito a Kant fino ad arrivare a Galimberti, che si starà toccando le palle visto che è vivo 😅
Ha una laurea in filosofia che mi fa venire il mal di testa..
Bla bla bla..
Comunque, nonostante tutto io voglio bene all'uomo del deserto, si era innamorato e mi aveva fatto sentire speciale o ricordato come ci si sente quando lo si è per qualcuno
Vabbè, provo a non divagare eh!!
E quindi, tutta sta manfrina?
Perché sta notte, tanto per cambiare non dormivo, e ho pensato, non al soldatino e a come sarà rivederlo dopo 2 anni,
ma a Lui
Lui, chi?
Lui Lui
l'Oreste, dal nome inventato più brutto del mondo, se pur nome mitologico, figlio di Clitennestra e Agamennone ( ma andrò a controllare, potrebbe essere una gran cazzata )
Ok, ok, adesso le divagazioni sono davvero insopportabili
Cazzo c'entra Lui? Eeeh c'entra! perché ho pensato/sognato che sarebbe stato fico scrivergli e chiedergli di vederci nel parcheggio sotto il suo ufficio, dove una delle tante volte gli ho succhiato il cazzo così poeticamente che quando ho alzato la testa dalle sue gambe ero Beatrice e lui Dante ❤️
Lo so, cazzata pure questa , infatti mai succhiato un cazzo poeticamente, anzi, i versi che gli piaceva farmi fare sembravano piu quelli dell'Idraulico Liquido dentro allo scarico intasato
Presente?
Altro che poesia!
Comunque! L'idea era quella di vederlo un po' prima dell'incontro , ma solo per fagli strofinare il cazzo in mezzo alle mie cosce, frugando tra il pelo, senza nemmeno entrare, solo sfregarlo, sul pube, sul clitoride, con il rischio di incendiare tutto e guardargli mettere la bocca a forma di piccola "o", come fa ogni volta che sta godendo ( magari è uno dei falsi ricordi che ho, ma chiessenefrega, è il mio sogno lucido, ci faccio un po' che cazzo mi pare )
Il membro turgido infilato lì al calduccio, con le mutandine leggermente abbassate e poi guardarlo godere ed esplodere sulla stoffa interna, e lasciare una bella macchia biancastra e appiccicaticcia
Madonna, mi bagno come una puttanella
Poi risistemo le mutande e dall'esterno schiaccio bene il tutto sul pelo nero
Piccoli movimento circolari per fare in modo che la sua essenza arrivi alla mia pelle e gli odori si mischino a creare la fragranza che mi accompagnerá tutta la sera.
Lui sarà con me, sentirò le mutandine bagnate, l'umido ad ogni movimento, e penserò
"perché nn mi sono fatta sborrare in culo che così mi colava tutto giù per le cosce ad ogni passo... " e cristodio, adesso vado a prendere vibrox e me lo pianto anche nelle orecchie perché con sti pensieri, all'uomo del deserto, gli tocca buttarmelo e non si può, che poi mi devo sorbire altri 2 anni di colpe e angoscia con Heidegger e compagnia bella!
Dai, vado.. Sarà una giornata faticosa
Cià.
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Esto es un vuelo FPV. Así es un seguimiento en modo manual con un dron. La carrera es en Valparaíso, Chile.
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Ieri ci siamo visti per la prima volta, ti mentirei se ti dicessi che non ci speravo che fosse una cosa speciale, nonostante il manuale consigliasse di prenderla in modo diverso, e a modo suo speciale lo è stata. Forse non lo capisco io, perché non mi sono mai sentito in un determinato modo, non ho dovuto mai immaginare un mondo con l'idea di te dentro e, come tutte le cose che non si conoscono, non le capisci mai fino a che non le vivi.
E forse non me ne sarei comunque reso conto, ma poi tutto ad un tratto hai stretto le mie dita, ti sei fidata, anche solo per un istante, e io ho provato un qualcosa che non avevo mai provato prima. Al posto tuo avrei avuto terrore di me, e invece dovevi vederti, è stato talmente semplice che chi ci guardava penso si sia chiesto se è stato così da sempre per noi.
Nella tua vita non c'era il mio nome, come non c'era il tuo nella mia, magari questa cosa non cambierà, ci sono cose più grandi di te e me in gioco e non abbiamo nelle nostre mani i dadi per poter giocare la partita, ma ti sarò debitore per sempre per avermi mostrato una parte di me che, forse intuivo, ma che di sicuro non conoscevo. E forse un domani potrai leggerle queste parole, perché saranno tue di diritto, se io sarò stato quello che meriti di avere dalla vita.
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Guía sobre Debian: El Pilar de las Distribuciones Linux
1. Introducción
Presentación de Debian
Debian es una de las distribuciones Linux más antiguas y respetadas, conocida por su estabilidad, seguridad y adherencia a los principios del software libre. Fundada en 1993 por Ian Murdock, Debian ha servido como base para muchas otras distribuciones populares, incluyendo Ubuntu.
Importancia y legado de Debian en el ecosistema Linux
Como una de las "distribuciones madre", Debian ha jugado un papel crucial en el desarrollo y popularización de Linux. Su robustez y compromiso con el software libre lo han convertido en una elección preferida tanto para servidores como para entornos de escritorio.
2. Historia y Filosofía de Debian
Origen y evolución de Debian
Debian fue creado con la intención de ser una distribución gestionada de manera abierta y colaborativa. Desde su lanzamiento, ha tenido múltiples versiones, cada una con nombres basados en personajes de la película "Toy Story".
Filosofía y compromiso con el software libre
Debian sigue estrictamente las Directrices de Software Libre de Debian (DFSG), lo que significa que todo el software incluido en la distribución debe ser libre. Además, su contrato social garantiza la transparencia y la cooperación dentro de la comunidad.
3. Características Clave de Debian
Estabilidad y seguridad
Debian es conocido por su estabilidad, lo que lo convierte en una opción confiable para servidores y sistemas de producción. Las actualizaciones y nuevos paquetes se prueban rigurosamente antes de ser lanzados en la versión estable.
Gestor de paquetes
APT (Advanced Package Tool) es el gestor de paquetes principal de Debian. APT facilita la instalación, actualización y eliminación de software desde los repositorios de Debian.
Comandos básicos: sudo apt update, sudo apt install [paquete], sudo apt remove [paquete].
Formatos de paquetes soportados
Debian soporta varios tipos de archivos para la instalación de software:
.deb: El formato nativo de Debian para la instalación de paquetes.
.appimage: Formato portátil que puede ejecutarse directamente sin necesidad de instalación.
.snap: Aunque no es nativo de Debian, se puede habilitar soporte para instalar paquetes Snap.
.flatpak: Otro formato universal que puede ser instalado en Debian, aunque requiere la instalación previa de Flatpak.
Ramas de desarrollo
Stable (Estable): Ideal para entornos donde la estabilidad es crítica.
Testing (Pruebas): Contiene paquetes más recientes y es una buena opción para usuarios que desean un equilibrio entre estabilidad y novedades.
Unstable (Inestable/Sid): Donde se introduce el software más nuevo y experimental.
Amplia compatibilidad de hardware
Debian soporta una amplia gama de arquitecturas de hardware, desde las más comunes como x86 y ARM, hasta plataformas más especializadas.
4. Proceso de Instalación de Debian
Requisitos mínimos del sistema
Procesador: Pentium 4 o posterior.
Memoria RAM: 512 MB para un sistema básico, 1 GB o más recomendado para un entorno de escritorio completo.
Espacio en disco: 10 GB mínimo, 20 GB o más recomendados para una instalación con múltiples aplicaciones y entornos de escritorio.
Tarjeta gráfica: Compatible con X Window System.
Unidad de CD/DVD o puerto USB para la instalación.
Descarga y preparación del medio de instalación
El sitio web oficial de Debian ofrece imágenes ISO para descargar. Se puede preparar un USB booteable usando herramientas como Rufus o balenaEtcher.
Guía paso a paso para la instalación
Selección del entorno de instalación: Debian ofrece opciones de instalación tanto gráfica como en modo texto.
Configuración de particiones: Se puede optar por particionado automático o manual, dependiendo de las necesidades del usuario.
Configuración de la red y selección de paquetes: Durante la instalación, se configuran las opciones de red y se seleccionan los paquetes de software esenciales.
Primeros pasos post-instalación
Actualización del sistema: Es recomendable ejecutar sudo apt update && sudo apt upgrade para asegurarse de que el sistema esté completamente actualizado.
Instalación de controladores y software adicional: Dependiendo del hardware, puede ser necesario instalar controladores específicos. Además, se pueden instalar entornos de escritorio adicionales o programas específicos.
5. Entornos de Escritorio en Debian
Gnome (predeterminado)
Gnome es el entorno de escritorio predeterminado en Debian, conocido por su simplicidad y enfoque en la productividad.
KDE Plasma
Un entorno de escritorio altamente personalizable que ofrece una experiencia visualmente atractiva.
Xfce
Ligero y eficiente, ideal para sistemas con recursos limitados.
LXQt y otros
Alternativas para quienes buscan un entorno aún más ligero o con diferentes características.
6. Gestión de Paquetes en Debian
APT: El gestor de paquetes de Debian
Comandos básicos: apt-get, apt-cache, aptitude.
Instalación y eliminación de paquetes: sudo apt install [paquete], sudo apt remove [paquete].
Repositorios y backports
Debian ofrece diferentes repositorios: stable, testing, y unstable, así como backports que permiten instalar versiones más recientes de software en la rama estable.
Configuración de repositorios adicionales
Los usuarios pueden añadir repositorios adicionales en el archivo /etc/apt/sources.list para acceder a más software.
7. Debian en el Entorno Empresarial y Servidores
Uso de Debian en servidores
Debian es ampliamente utilizado en servidores debido a su estabilidad y seguridad. Es ideal para aplicaciones web, bases de datos, y como servidor de correo, entre otros.
Mantenimiento y soporte a largo plazo
Debian ofrece soporte a largo plazo (LTS) para sus versiones estables, garantizando actualizaciones de seguridad por al menos cinco años.
Herramientas de administración y automatización
Debian se integra bien con herramientas como Ansible, Puppet, y Docker, facilitando la gestión de infraestructuras complejas.
8. Comparativa de Debian con Otras Distribuciones
Debian vs. Ubuntu
Objetivo: Ubuntu se basa en Debian y se orienta más hacia el usuario final, con actualizaciones más frecuentes y un enfoque en la facilidad de uso.
Filosofía: Mientras que Debian sigue estrictamente los principios del software libre, Ubuntu incluye software propietario para mejorar la compatibilidad y experiencia del usuario.
Debian vs. CentOS
Objetivo: CentOS, basado en Red Hat, es otra opción popular para servidores, enfocada en la estabilidad y soporte a largo plazo en entornos empresariales.
Filosofía: CentOS es más conservador en cuanto a actualizaciones, mientras que Debian, aunque estable, ofrece más flexibilidad en la gestión de paquetes.
Debian vs. Arch Linux
Objetivo: Arch Linux es para usuarios avanzados que desean un sistema minimalista y personalizado, con un modelo de actualización continua (rolling release).
Filosofía: Debian prioriza la estabilidad, mientras que Arch sigue la filosofía KISS (Keep It Simple, Stupid) y proporciona control total al usuario.
9. Conclusión
Debian como una opción sólida y confiable
Debian sigue siendo una de las distribuciones más confiables y seguras disponibles. Su enfoque en la estabilidad y el software libre lo convierte en una elección excelente para usuarios, administradores de sistemas y desarrolladores.
Recomendaciones finales para quienes consideran usar Debian
Debian es ideal para aquellos que valoran la estabilidad sobre la última tecnología y están dispuestos a invertir tiempo en aprender sobre su gestión y mantenimiento.
10. Preguntas Frecuentes (FAQ)
¿Debian es adecuado para principiantes?
Aunque Debian es más técnico que distribuciones como Ubuntu, es accesible para principiantes con paciencia y disposición para aprender.
¿Cómo actualizo mi sistema Debian?
Ejecutando sudo apt update && sudo apt upgrade mantendrás tu sistema actualizado.
¿Es Debian una buena opción para servidores?
Sí, Debian es muy utilizado en servidores debido a su estabilidad, seguridad y soporte a largo plazo.
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(Madelaine Petsch, 28 anos, ela/dela) Atenção, atenção, quem vem lá? Ah, é DRIZELLA TREMAINE, da história CINDERELLA! Todo mundo te conhece… Como não conhecer?! Se gostam, aí é outra coisa! Vamos meter um papo reto aqui: as coisas ficaram complicadas para você, né? Você estava vivendo tranquilamente (eu acho…) depois do seu felizes para sempre, você tinha até começado a SAIR DA SOMBRA DA SUA MÃE E DESCOBRIR SUA VOCAÇÃO… E aí, do nada, um monte de gente estranha caiu do céu para atrapalhar a sua vida! Olha, eu espero que nada de ruim aconteça, porque por mais que você seja DETERMINADA, você é OPORTUNISTA, e é o que Merlin diz por aí: precisamos manter a integridade da SUA história! Pelo menos, você pode aproveitar a sua estadia no Reino dos Perdidos fazendo o que você gosta: SER OURIVES NA SOULS STONES.
˖ 𝐬𝐤𝐞𝐥𝐞𝐭𝐨𝐧 ˖ 𝐰𝐚𝐧𝐭𝐞𝐝 ˖ 𝐩𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐭 ˖ 𝐩𝐥𝐚𝐲𝐥𝐢𝐬𝐭 ˖
Como está a posição dele em relação aos perdidos? Odiou ou amou? Drizella amava poucas coisas em sua vida, pra não dizer quase nenhuma. Porém, a ideia de mudar um pouco o seu destino sempre fora visto com bons olhos pela Tremaine. Qualquer influência que a auxiliasse a alterar sua história de modo que ela se tornasse mais afortunada, seria bem-vinda pela mulher. Quem sabe assim poderia ter a oportunidade de reescrever sua história a sua maneira? Reconstruindo assim sua vida, uma vez que não estava tão satisfeita com a sua sorte.
𝐇𝐄𝐀𝐃𝐂𝐀𝐍𝐎𝐍𝐒:
Graças ao título de "meia-irmã feia da Cinderela", Drizella possui uma extrema — e quase patológica — preocupação com sua própria aparência, buscando todos os meios possíveis para parecer mais bonita. Teme que não tenha nada de bom a oferecer, deste modo esforçando-se mais do que o necessário para deixar que seu exterior se encaixe minimamente nos padrões.
A ânsia descontrolada em produzir algo bonito fez aflorar uma enorme paixão por pedras preciosas, notando também o seu talento manual para criação de joias. E por incrível que pareça, é algo a qual ela é verdadeiramente boa.
Verdade. Algo que nunca saí dos lábios da ruiva. Sendo a pessoa menos confiável de todas, vive atrás de uma máscara, existindo uma versão sua para cada um que a conhece. Periga dizer, que ninguém a conhece de verdade. Ou ao menos é no que ela gosta de acreditar.
Claramente se aproxima das pessoas por interesse e sempre tenta bajular os quais deseja obter alguma coisa. Se não for o caso, muito dificilmente se esforçará para agradar.
Não se importa em cultivar inimizades.
Sua sexualidade é uma questão sensível, notando seu interesse por garotas crescer à medida que seu desespero também se expande.
No fundo, é extremamente carente e busca apenas migalhas de atenção.
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UN VIAGGIO NELL'ORRORE
Tranquilli, non è il vostro viaggio ma il mio.
Io sono nato all'inizio degli anni '70, quindi mi sono fatto prima tutta la cinematografia horror di Dario Argento&co e poi tutti gli slasher americani con le icone classiche quali Jason, Freddy, Leatherface etc.
Ma c'è un problema...
Io non ho mai visto nessuno di quei film fino al 1990.
Vedete, io vivevo in una famiglia molto particolare™ dove la televisione era vista come il male assoluto, ragion per cui fino ai 14 anni io sono stato costretto ad andare a letto alle nove di sera e durante il giorno potevo guardare solo un'ora di televisione (stranamente non era conteggiato il tempo davanti al Commodore 64 e indovinate un po' chi era il mio migliore amico).
In quell'ora a disposizione io cercavo, ovviamente, di farci stare i miei cartoni animati preferiti ma non mi era possibile guardare film, tantomeno di sera.
Me li facevo raccontare.
Sì perché, evidentemente, il concetto di film non adatto ai bambini si applicava solo a me mentre tutti i miei amici, invece, rimanevano alzati fino a tardi a guardare film pazzeschi insieme ai loro genitori e il giorno dopo me li raccontavano.
A difesa dei miei genitori posso dire che in effetti ero un bambino particolarmente impressionabile ed è forse a causa dei sogni che facevo alle elementari che scelsero di non espormi a quello che in linguaggio tecnico viene definito nightmare fuel.
Non che ne avessi bisogno, intendiamoci.
Per esempio, in terza o in quarta elementare fui perseguitato da quello che io avevo soprannominato Il Burattinaio Cadavere, che si manifestava nel seguente modo: prima io mi trovavo in un qualsiasi luogo a me conosciuto (casa, scuola, parco giochi etc) poi improvvisamente tutto diventava scuro e dei fili tipo ragnatele scendevano dal cielo per toccare le decine di cadaveri che improvvisamente erano apparsi accasciati a terra, i quali si rianimavano come burattini e mi venivano barcollando incontro. Ovviamente mi svegliavo urlando come un ossesso.
E che dire della Lamante, una donna che ogni notte mi faceva vedere un buco sul braccio e mi sussurrava 'Se mi aspetti poi ti faccio vedere cosa mi hanno fatto'. E dopo tornava con le braccia amputate e due lame lunghissime innestate cercando di trafiggermi.
E poi il Buio, la Porta, il Verme Oculare, lo Sghignazzatore Maledetto...
(Beh, forse ero un qualcosa di diverso da 'impressionabile' ma vabbe'...)
Comunque, il primo film horror che vidi a casa di un amico fu Halloween di John Carpenter e al di là dell'angoscia di vedere REALMENTE un qualcosa horror, mi piacque parecchio e lì cominciò la mia collezione di problemi.
Come qualsiasi manuale di pedagogia insegna fin dai primi capitoli, la lunga privazione di un qualcosa di proibito che ero l'unico a non possedere mi spinse a fare binge watching di ogni film horror, di ogni libro di Stephen King, Clive Barker, Lovecraft e persino a scegliere come gioco di ruolo preferito Call of Cthulhu invece del più innocuo Dungeons&Dragons.
Andai fuori di testa.
Ogni notte un Geteit Chemosit che indossava la faccia strappata di mia madre cercava di entrare in camera mia e di giorno giravo sempre armato perché non si sa mai.
Mandai quasi in ospedale la mia povera mamma che ebbe la pessima idea di entrare in camera mia perché mi lamentavo nel sonno (non avevo capito che la faccia era attaccata alla persona giusta) e a distanza di anni ancora ridiamo con i miei amici di quando in campeggio tenni sollevato per il collo lo sventurato che fece un verso sospetto quando, uscendo per pisciare ancora mezzo addormentato, calpestai per sbaglio il suo sacco a pelo.
Per me valeva il motto 'L'uomo che dorme con un machete sotto al cuscino è un pazzo tutte le notti tranne una' e infatti la routine serale dei miei amici era aspettare che mi addormentassi e poi nascondere tutte le mie armi (grazie Francesca perché quella notte particolare avrei senza dubbio ucciso tutti con la mia Katana).
La notte, insomma, non mi è stata mai amica perché forte in me era la convinzione, per non dire la certezza, che il sonno rendesse possibile la venuta di orrori innominabili che si arrampicavano lungo la parte sbagliata della luce.
Verso i diciannove anni facemmo una festa per la fine della Maturità in un'enorme casa di campagna di non mi ricordo chi e dopo aver bevuto l'impossibile ognuno si appropriò di una stanza a casa, chi per trombare (non io) chi per collassare (io).
Solo che non collassai.
Come in un racconto breve di Stephen King mi misi a sedere su un vecchio letto col materasso di lana e tenendo i piedi nudi su un pavimento di cotto dalle piastrelle tutte storte (assurdo come certi particolari rimangano impressi) cominciai a fissare la porta chiusa.
Faceva caldo ma l'avevo chiusa.
Improvvisamente sento una sensazione strana sulla schiena, come di brividi, e i capelli mi si rizzano sulla nuca.
Un pensiero mi si insinua nelle tempie come un ago nel polistirolo...
'Sta arrivando'.
E poi abbasso lo sguardo e vedo che sto tenendo in mano un lungo coltello da macellaio, che evidentemente non ricordavo di aver preso giù in cucina.
Non ricordavo di averlo preso o forse in quel momento avevo capito qualcosa?
Sta arrivando
Punto i piedi a terra...
STA ARRIVANDO
Mi alzo e stringo più forte il coltello
STA ARRIV...
Ma io mi muovo per primo e scatto verso la porta con un fendente dal basso verso l'alto che avrebbe aperto in due la pancia dell'essere non appena avesse spalancato la porta.
TUNC!
Guardo la lama affondata a metà nel pannello della porta chiusa, assolutamente chiusa ma così chiusa che pareva l'emblema della possibilità che io quella sera trombassi.
Allora scendo in cucina, rimetto il coltello nel cassetto e tra i gorgoglii dei conati di vomito di chi aveva ecceduto e l'assoluto silenzio di chi non stava minimamente trombando, mi sdraio sul letto e mi addormento di un sonno senza sogni.
La parte più nobile e metafisica di me vuole pensare che con quell'ultimo fendente dato al vuoto in realtà uccisi definitivamente l'oscurità in me ma in realtà credo di aver semplicemente realizzato che chiunque fosse entrato in quel particolare momento si sarebbe visto rovesciare gli intestini sul pavimento e questo non rientrava tra le cose che avrei voluto fare da grande.
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Quando tutto quello che credevi di sapere cambia,
cosa fai, allora?
Quando tutto quello che sognavi di poter realizzare si allontana,
cosa sogni, allora?
Quando il mondo come lo pensavi si decostruisce,
in che modo avrai di nuovo fiducia in qualcosa?
Quando il manuale che usavi si smaterializza,
quali istruzioni segui?
Quando il paradigma secondo cui vivevi non ha più senso,
come ne trovi un altro che corrisponda a chi tu sei?
Quando il tuo cuore è dolorante, e la ferita continua ad aprirsi,
in che modo continui ad amare e ad ascoltare?
Quando lo svelamento comincia, devi solo aspettare.
Siedi nel santuario in rovina della tua stessa anima,
anche se lo stupore e le grida sono così accorate
da farti piangere tutto il giorno.
Sappi che non sei sola.
Non tentare di sopportarlo, di vincerlo,
di passare in fretta alla prossima cosa,
o ad una soluzione purchessia.
Non inventare nuove bugie affinché coprano quelle vecchie.
Siedi nello sconforto. Siedi nello spazio che si apre.
E apri te stessa al miracolo.
Apriti al pensiero che nella tua coscienza vi è il ricordo,
una memoria che sa
che guarire è, davvero, possibile.
Shiloh Sophia McCloud
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Cambia, todo cambia
🌟 Novedades
En la última versión de la aplicación para iOS, la página de actividad ahora mostrará qué avisos proceden de blogs a los que sigues o con los que te sigues mutuamente y borrará los avisos nuevos después haberlos leído.
También en esta nueva versión, la paleta de colores predeterminada se adaptará al modo claro u oscuro de iOS al iniciar sesión o registrarte en Tumblr.
Ahora puedes cambiar tu pestaña predeterminada del Escritorio y elegir entre «Contenido que sigues» y «A tu medida». Para ello, basta con acceder a la configuración de la pestaña en cuestión y seleccionar la opción que quieras fijar. Esta novedad ya está disponible en la versión web y para quienes usen la versión 31.9 o superior de la aplicación para iOS o la versión 31.8 o superior de la aplicación para Android. Los cambios que hagas en una plataforma se verán reflejados en las demás cuando vuelvas a abrirlas o cargues la página de nuevo.
Los blogs en grupo que usen la versión web y que tengan activada la opción «Mostrar los avatares de los autores» ahora podrán ver el avatar de la persona que creó cada publicación en la cabecera, además de la imagen del blog en grupo. Ya funcionaba así con los avatares flotantes, que son más grandes, pero lo hemos querido incorporar también a todos aquellos rincones en los que se muestran con un tamaño más pequeño en las cabeceras.
Hemos modificado el diseño del selector de blogs que aparece al enviar una respuesta. De este modo, queda más claro que se puede pulsar para elegir el blog desde el que quieres responder.
🛠️ Mejoras y solución de problemas
Hemos detectado algunos casos en los que seguía mostrándose contenido que incluía etiquetas filtradas. La incidencia ha quedado resuelta y estos filtros ahora deberían funcionar correctamente.
Hemos arreglado algunas inconsistencias gráficas que aparecían a la hora de buscar un audio mientras se creaba o editaba una publicación en la versión web.
Hemos mejorado el contraste del botón que permite cerrar un blog o una publicación que se haya abierto en una ventana emergente. En algunos temas, la combinación de colores tenía un contraste demasiado bajo y creemos que era necesario incrementarlo para esta opción.
Hemos corregido un error que se producía en Safari y que hacía que, en algunas ocasiones, las flechas de los carruseles que permiten navegar por las recomendaciones de blogs y etiquetas parpadearan al pasar el cursor sobre ellas.
🚧 En curso
Estamos tratando de solucionar lo antes posible una incidencia que impide que se emitan reembolsos. Si has solicitado uno y no recibes el importe correspondiente en tu cuenta en un plazo de 10 días hábiles, escribe a nuestro equipo de asistencia.
Estamos al corriente de un problema con la aplicación para iOS que evita que se cargue la versión ampliada de una imagen al abrirla en una ventana emergente. ¡Estamos trabajando para resolverlo!
Hemos detectado un error que hace que, en casos aislados, no se pueda seguir manteniendo una conversación con otro blog a través del sistema de mensajes directos si uno de ellos bloquea accidentalmente al otro y luego le retira el bloqueo. Al retirar el bloqueo, ambos blogs deberían poder seguir enviando mensajes, pero no está siendo el caso. Si te encuentras con este problema, ponte en contacto con nuestro equipo y reactivaremos la conversación de forma manual.
🌱 Próximamente
¡No hay novedades en el horizonte!
¿Tienes algún problema? Envía una solicitud al equipo de asistencia y se pondrán en contacto contigo lo antes posible.
¿Quieres hacernos llegar tus comentarios o impresiones sobre alguna función? Echa un vistazo a nuestro flamante blog Work in Progress y empieza a compartir tus ideas y sugerencias con la comunidad.
¿Quieres apoyar Tumblr con una pequeña contribución? No te pierdas el nuevo distintivo de fan incondicional en TumblrMart.
¡Y no olvides que puedes consultar todos estos cambios en cualquiera de los idiomas disponibles en Tumblr en los blogs oficiales de los equipos internacionales!
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Invido la gente che sa spegnere il cervello
Mi è stato detto più volte che sto troppo tempo con le cuffiette, e probabilmente è vero. Praticamente, se non sto su internet o a leggere qualcosa, ho sempre qualcosa da ascoltare, tipicamente podcast o audiolibri.
Questo perché se faccio qualcosa di manuale, che non lascia la mente attiva come la lettura, ad esempio, preferisco stare con le cuffie. Perché il mio cervello non si spegne.
So di gente che dice di non pensare a niente in certi momenti, e io li invidio tantissimo. So di gente che pensa in continuazione a questo o a quel problema, alla soluzione migliore per un dato compito, a come organizzare la cena, a cosa c'è intorno a lei... insomma, pensa. Pensa normalmente, dico.
Io no. Io canto. E purtroppo canto canzoni
tipicamente sceme o ridicole o, in qualche modo, non proprio adatte in ogni momento
che spesso non conosco per intero
Ad esempio, stamattina ho fatto la prova di un percorso di Nordic per un'uscita che abbiamo in programma domenica della settimana prossima. Non ho messo le cuffiette perché volevo sentire il telefono che mi dava indicazioni su dove andare, seguendo un percorso già segnato, e perché dubitavo che la batteria delle cuffiette sarebbe durata abbastanza da reggere per tutto il giro.
Quindi stavo facendo Nordic, l'ho fatto per circa due ore e mezza, e intorno a me avevo qualche rara persona, alberi, fiumi, montagne, insetti, rumore di bosco per la maggior parte del tempo. Bellissimo.
E invece no
La prima canzone che ricordo di aver cantato (sempre nella mia mente, mai a voce alta, non mi serve) è I Watussi. E non dall'inizio alla fine, ma per almeno 40 minuti il mio cervello è andato in loop su noi siamo quelli che all'equatore vediamo per primi la luce del sole noi siamo i Watussi. QUARANTA MINUTI DI QUELLA FRASE. Perché i Watussi e perché quella frase? Non lo so. Forse ho letto wafer su un incarto gettato a terra. Quando me ne sono accorto (sì, me ne devo accorgere) ho cercato di scacciare la canzone pensando a qualcos'altro, magari un filino più moderno. Ho pensato Pausini, Baglioni e poi... BAM, di nuovo i Watussi. E di nuovo loop, stavolta almeno cantavo un po' di più e non solo quella riga.
Poi sono arrivati i Backstreet Boys. Eh già. You are my fire... e basta, perché conosco davvero poche parole di quella canzone! E anche qui, loop finché... boh, è arrivata
Rosvita Rosvita socnrinaiunriuneaiufnaeiruniunITA (non so le parole, faccio versi nel mio cervello) che lenza, che lenza, se vuoi prendere il pesce più grosso ci vuole pazienza
Due ore e mezza di camminata dopo, arrivo alla macchina stanco fisicamente e devastato mentalmente, con un repertorio completo di cinque o sei canzoni. Cinque o sei pezzi di canzoni ripetuti all'infinito.
E la mia vita è sempre così. Se monto un mobile d'Ikea fischietto o canto, e saranno sempre le stesse note e le stesse parole finché non ho finito. Se sto facendo un lavoro in cui la testa non è impegnata ho la radio che parte e non la posso fermare.
Quindi, come da titolo, invido la gente che sa spegnere il cervello.
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Mutismo Seletivo
Algumas pessoas sofrem de Mutismo seletivo e sabem o quão doloroso é não conseguir nem vocalizar as palavras em sua mente. Mutismo seletivo é um transtorno ansioso que pode impedir a pessoa de fazer amizades por não vocalizar as palavras ou iniciar uma conversa em situações específicas
Links interessantes que quero deixar já no começo:
Link 1
Link 2
Aqui deixarei alguns tópicos sobre Mutismo Seletivo e algumas curiosidades sobre o assunto.
Assuntos abaixo:
1- Mutismo Seletivo é um transtorno de ansiedade?
2- Mutismo Seletivo é Seletivo?
3- A ligação entre a sobrecarga e o Mutismo Seletivo
4- Quais 'situações' específicas ocorre o Mutismo Seletivo?
5- Quais Comorbidades foram vistas no Mutismo? Autistas podem ter Mutismo Seletivo?
6-Quanto tempo dura o Mutismo Seletivo?
7-Quais critérios para um profissional diagnosticar uma pessoa com Mutismo Seletivo ?
8-Mês da consentização ao Mutismo Seletivo
9-Glossofobia e o Mutismo Seletivo são a mesma coisa?
10-Quais são os diagnósticos diferenciais?
11- Quais características associadas ao diagnóstico?
Fatos, informações e curiosidades 🐦🎀
1- Mutismo Seletivo é um transtorno de ansiedade???
Sim é, e é bastante comum que pessoas que desenvolveram Mutismo se sintam extremamente nervosas e ansiosas! Por exemplo; algumas pessoas com Mutismo Seletivo podem sentir medo ao iniciar uma conversa devido à comunicação por medo de parecerem rudes sem querer, medo da resposta de outras pessoas, de pronunciar algo errado devido ao nervosismo e fez com que elas permanecerem em silêncio por muito tempo devido ao constrangimento quando tentaram falar ou podem sentir medo de serem ignoradas fazendo com elas se sintam envergonhadas, portanto o Mutismo Seletivo não deve ser visto como ansiedade social ou fobia social, nem todas as pessoas que têm Ansiedade Social têm Mutismo Seletivo e nem todas as pessoas que têm Mutismo Seletivo têm Ansiedade Social, a Ansiedade Social é um diagnóstico diferencial o que significa que as diferenças devem ser observadas.
2- Mutismo Seletivo é Seletivo?
O "Seletivo" é para explicar como a pessoa seleciona certas situações para entrar em modo silencioso, portanto não deve ser visto como uma escolha! A pessoa não escolhe ter Mutismo Seletivo! Quem escolheu foi o mecanismo de defesa do celebro pra se defender (apesar de prejudicar mais ainda)
Por causa da interpretação das pessoas quando ouvem a palavra no meu caso, prefiro chamar de Mutismo Ansioso
3- A ligação entre a Crise de Shutdown verbal ou Burnout no Autismo
Mutismo Seletivo não deve ser visto como uma crise! Como eu disse, Mutismo Seletivo é um transtorno ansioso que ocorrerá por ansiedade!!
O que aconteceu foi que algumas pessoas costumavam chamar episódios silêncios de "crise não verbal", mas isso prejudicou as pessoas autistas não verbais porque se se espalha pela comunidade, fica difícil de achar conteúdo sobre o autismo não verbal, e preferiram chamar de crise de Mutismo seletivo por conta da interpretação com o "Seletivo" pensando que por conta da sobrecarga elas escolhem ficar em silêncio, às vezes não souberam que havia um transtorno ansioso que já tinha esse nome!
Por tanto isso também prejudica tanto pra nós que passamos por Mutismo Seletivo (Apesar de eu ser autista)!
Os critérios diagnósticos para Mutismo Seletivo não correspondem a sobrecarga do autismo, razão pela qual ele está listado no DSM (Manual Estatístico de Transtornos Mentais) tanto o DSM-5 quanto o DSM-5 TR dizem que a sobrecarga do autismo não é o resultado para a ocorrência do mutismo;
"Não ocorre exclusivamente durante o curso do transtorno do Espectro autista"
"A perturbação dura no mínimo 1 mês não se limitando no primeiro mês de aula"
"Autistas podem enfrentar dificuldades na comunicação, o Mutismo Seletivo só é diagnosticado quando o indivíduo tem a fala bem estabelecida (por exemplo conversam geralmente em casa e em outros ambientes não)
Link do vídeo
Mutismo Seletivo é um transtorno de ansiedade classificada pelo DSM-5 (CID F94.0)
Ou seja, em episódios silenciosos você pode chamar de Sobrecarga, Shutdown verbal e Burnout
O autismo é um diagnóstico diferencial, e os comportamentos devem ser observados para ter uma resposta (também não deve ser confundido com Semi-Verbalidade ou explicado por fala funcional prejudicada ou ausência total de fala), por isso se o autismo explica, você é diagnosticado apenas com autismo.
Isso também vale pra muitos neurotípicos: o mutismo seletivo não é um cansaço ou uma escolha por pura introversão!!
4- Quais situações específicas a pessoa com Mutismo Seletivo não conversa?
Depende, não é só falar em um ambiente e não falar em outro, por exemplo, eu começo a falar muito em casa, mas supondo que minha família entre no mesmo ambiente eu fico em silêncio mesmo estando na minha casa e mesmo conhecendo minha família, a menos que alguém com quem eu fale fale comigo, mas se um dos meus familiares me disser "oi", eu não respondo.
Quando falo no telefone, também não atendo pessoas que já conheço. Falo em casa, então quando saio de casa, fico no silencioso.
Mas depende de cada pessoa, alguns simplesmente não falam na escola apesar de conversarem com seus pais ou parentes
As situações específicas em que a pessoa não fala podem aparecer em contexto escolar, na família e assim por diante
⚠️ Como o mutismo seletivo não é apenas timidez não se trata apenas de ir a um lugar novo e sentir medo e acabar não falando apenas em lugares novos, isso quebra o critério D do DSM!!!
5- Quais comorbidades foram vistas no Mutismo Seletivo?
As comorbidades são mais comuns em pessoas com ansiedade e fobia social, de acordo com o DSM-5-TR em sua versão em inglês diz que no transtorno do espectro do autismo em um contexto clínico, o mutismo seletivo e o autismo foram observados juntos, portanto, comportamentos opostos devem ser observados
Uma postagem no insta explica o que é o Mutismo Seletivo
A organização Selective Mutism org em um de seus sites explica a diferença entre Autismo e Mutismo Seletivo
6- quanto tempo dura o Mutismo Seletivo?
De acordo com o DSM, para ser diagnosticado, o transtorno deve durar pelo menos 1 mês, não se limitando ao primeiro mês de aula
7- Quais requisitos para diagnosticar o Mutismo Seletivo?
Fonte que eu usei ICD:11
A) Seletividade consistente na fala, de modo que uma criança demonstra competência linguística adequada em situações sociais específicas, normalmente em casa, mas falha consistentemente em falar em outras situações, normalmente na escola.
B) A duração da perturbação é de pelo menos 1 mês, não se limitando ao primeiro mês de aula.
C) A perturbação não se deve à falta de conhecimento ou de conforto com a linguagem falada exigida na situação social.
D) Os sintomas não são melhor explicados por outro transtorno mental (por exemplo, um transtorno do neurodesenvolvimento, como transtorno do espectro autista ou transtorno do desenvolvimento da linguagem).
E) A seletividade da fala é suficientemente grave a ponto de interferir no desempenho educacional ou na comunicação social ou está associada a comprometimento significativo em outras áreas importantes do funcionamento.
8- Mês da consentização ao Mutismo Seletivo
O Mutismo Seletivo era um distúrbio raro que nem mesmo eram tratados corretamente
A DSM-TR menciona que o Mutismo Seletivo ainda é um distúrbio relativamente raro e não foi incluído como categoria diagnóstica:
"o mutismo seletivo é um distúrbio relativamente raro e não foi incluído como categoria diagnóstica em estudos epidemiológicos de prevalência de distúrbios infantis. a prevalência pontual usando várias amostras clínicas ou escolares nos Estados Unidos, Europa e Israel varia entre 0,03% e 1,9%, dependendo do ambiente e das idades da amostra. estudos em amostras baseadas na comunidade e em busca de tratamento sugerem uma distribuição igual de género para o mutismo seletivo, embora também haja evidências de que o mutismo selectivo é mais comum entre as garotas do que entre os rapazes. a prevalência não parece variar de acordo com a etnia racial, mas os indivíduos que precisam falar uma língua não nativa (por exemplo, filhos de famílias de imigrantes) correm maior risco de desenvolver o transtorno. o distúrbio tem maior probabilidade de se manifestar em crianças pequenas do que em adolescentes e adultos."
Alguns acreditam que o Mutismo Seletivo não deve ser tão raro assim e que na verdade muitos não estão sendo diagnosticados!! O mês de outubro serve como conscientização
9-Glossofobia e Mutismo Seletivo são a mesma coisa?
Enquanto a glossofobia é a fobia de falar em público (por exemplo, apresentação, palestras, conversas informais) pode vir com uma série de outros sintomas, o mutismo seletivo é o medo de falar em situações específicas (ex: falar em um ambiente e não no outro)
10- diagnóstico diferenciais
Fonte: ICD 11
Diferenças com Transtornos do Desenvolvimento da Fala e da Linguagem: O Mutismo Seletivo é diferenciado da gama de Transtornos do Desenvolvimento da Fala e da Linguagem (ou seja, Transtornos da Linguagem ou Transtorno da Fluência da Fala) que envolvem deficiências na linguagem expressiva em todas as situações sociais. Embora algumas crianças com Mutismo Seletivo apresentem dificuldades de linguagem expressiva ou problemas fonológicos, estes são frequentemente sutis e o funcionamento é geralmente encontrado na faixa normal. O Mutismo Seletivo pode ocorrer na presença de Transtornos do Desenvolvimento da Fala e da Linguagem e ambos podem ser diagnosticados se justificados.
Diferenças com Transtorno do Espectro Autista e Transtornos do Desenvolvimento Intelectual: Alguns indivíduos afetados pelo Transtorno do Espectro Autista ou Transtornos do Desenvolvimento Intelectual apresentam deficiências na linguagem e na comunicação social. No entanto, diferentemente do Mutismo Seletivo, quando deficiências de linguagem e comunicação estão presentes no Transtorno do Espectro Autista e Transtornos do Desenvolvimento Intelectual, elas são notáveis em todos os ambientes e situações sociais.
Diferenças com Esquizofrenia ou Outros Transtornos Psicóticos Primários: Indivíduos com Esquizofrenia ou Outros Transtornos Psicóticos Primários podem exibir interrupções na fala e na comunicação social como uma função de sintomas de pensamento desordenado. Diferentemente de indivíduos com Mutismo Seletivo, aqueles com comunicação interrompida no contexto de transtornos psicóticos exibem interrupções semelhantes na fala em todas as situações sociais.
Diferenças com o Transtorno de Ansiedade Social: O Mutismo Seletivo é caracterizado pela incapacidade de falar em situações específicas, enquanto no Transtorno de Ansiedade Social o medo e a ansiedade resultam na evitação de múltiplos contextos sociais.
11- Quais características associadas ao diagnóstico?
Fonte:
As características associadas ao mutismo seletivo podem incluir timidez excessiva, medo de constrangimento, isolamento e retraimento sociais, apego, traços compulsivos, negativismo, ataques de birra ou comportamento opositor leve. Embora as crianças com esse transtorno em geral tenham habilidades de linguagem normais, às vezes pode haver um transtorno da comunicação associado, embora nenhuma associação particular com um transtorno da comunicação específico tenha sido identificada. Mesmo quando esses transtornos estão presentes, também está presente a ansiedade. Em contextos clínicos, as crianças com mutismo seletivo quase sempre recebem um diagnóstico adicional de outro transtorno de ansiedade – mais comumente transtorno de ansiedade social (fobia social).
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No me hagas volver
FF (2011) #20 Jonathan Hickman (Escritor), Nick Dragotta (Dibujante)
— Bentley: No digo aniquilación. No soy un monstruo. Pero, hipotéticamente, no veo de qué otro modo controlarás a las masas. — Valeria Richards: No es mi problema que no veas todas las piezas, Bentley. Y no dejes migas en mi cama. ¿No sabes llamar? — Valeria Richards (Adulta): ¡Tú, largo! — Bentley: Ah, descuida. Es como si las dos os fuerais a fundir en una gran bola de estupidez cuando coincidís en el mismo cuarto. Adiós, Vals. — Valeria Richards: ¿Y bien? ¿Qué quieres? Vieja. — Valeria Richards (Adulta): Eso depende. ¿Qué día es hoy? — Valeria Richards: Es jueves. 12. — Valeria Richards (Adulta): ¿Y qué hora es? — Valeria Richards: Las 8:37.
— Valeria Richards: ��AAAYYY! ¿Por qué has…? — Valeria Richards (Adulta): Bórralo. Y no me hagas volver.
(CONQUISTA: Manual de cómo derrotar y sojuzgar al IMPERIO KREE)
#comics#comic books#comic book panels#marvel comics#superheroes#fantastic four#fantastic 4#4 fantásticos#valeria richards#jonathan hickman#nick dragotta
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En mi "molesta" opinión.-
"¿Es posible la destrucción de Israel y la eliminación de los judíos?. Prueben desfreir un huevo y tendrán la respuesta". (Viejo Profesor Javaloyes en su "Manual Básico de Metáforas Ponderadas")
Hoy queridos niños estudiaremos brevemente el significado de "pregunta retórica". Y para ello daremos primero un repaso breve a lo que es la retórica, para qué sirve y cuál es su objetivo y razón de ser.
La retórica es una disciplina que se dedica tanto a la construcción de discursos persuasivos eficaces como a la teorización sobre el modo como se consiguen crear estos discursos. Es una disciplina, por lo tanto, teórica y aplicada sobre la capacidad de convencer con el uso de la palabra.
En retórica, interrogación retórica, pregunta retórica o erotema es, dentro de las figuras literarias, una de las figuras del diálogo que se utiliza de manera muy específica como ironía - y en su grado más elevado y cruel - como sarcasmo. Y consiste en formular una pregunta para la cual no se espera realmente una respuesta. Se emplea para expresar un sentimiento, afirmar un punto de vista o, a lo sumo, invitar al interlocutor a reflexionar sobre un asunto específico.
En resumen, pequeñas criaturas, la pregunta retórica busca expresar o enfatizar una idea.
Dicho esto, adjunto un pequeño (pero absolutamente real) esquemita para su estudio y valoración, al que aporto un pequeño prefacio:
La región llamada Palestina durante el imperio otomano y el posterior mandato británico incluía a lo que se conoce como Jordania. En 1946 los británicos crean una nación con unas fronteras que les salen de la hora del té y la denominan Transjordania (más allá de río Jordán).
En 1948 al declarase el nacimiento de Israel (según acuerdo mayoritario de la ONU) los ejércitos de los países árabes invaden en tácita declaración de guerra. Guerra que pierden y en la que Israel no toca Gaza, Cisjordania ni Jerusalem. ¿Se declara el Estado Palestino?, ¿era esa la intención de lo atacantes?, ¿lo reclamaron los palestinos que querían crear una nación propia?. Evidentemente no porque esas tierras en las que se habría podido crear el Estado Palestino se las apoderan Egipto (se anexiona Gaza) y Cisjordania (ocupada por Jordania).
No es hasta la guerra de 1967 cuando Israel ocupa (no se anexiona) Gaza, Cisjordania y la ciudad nueva de Jerusalem cuando se crea la conciencia de la "nación Palestina".
Jordania es un Estado cuya población palestina se calcula que constituyen la mitad de la población jordana, estimada en unos siete millones. Algunas fuentes afirman - no se ha permitido realizar un censo - que los palestinos, en realidad, suponen dos tercios (66,67%) de la población del reino. La actual reina de Jordania es de origen palestino.
Entonces llegamos a la inevitable pregunta retórica: ¿por qué los palestinos, y quienes les apoyan más allá de cualquier duda razonable, no reclaman Jordania como parte de ese Estado Palestino que reclaman?.
La respuesta no está escrita en el viento no, es algo más evidente.
"Tranquila, estamos en un período de transición” (Adán a Eva mientras eran expulsados del paraíso)
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Mentre guidavo su una A-fate-voi-chi-le-conosce-queste-autostrade-austriache riflettevo su una cosa, tutta partita da uno degli abbracci più belli che solo una persona tra tutti i miei universi è in grado di creare e che ho ricevuto durante una pizza cucinata alla meglio che un pizzaiolo senza maglia unta potesse mai riuscire ad infornare (la Mami l'ha definito così), ovvero che mi è successo (o, diciamolo meglio, mi accadrà) uno di quegli eventi alla Sliding Doors, di quelli che decidono il percorso della tua vita per il resto che ne rimane, e che ha funzionato, inaspettatamente, come un magnete verso le persone con le quali ne ho parlato, devo essere sincero, ho visto attrazioni che hanno confermato le previsioni, attrazioni che hanno prodotto meraviglia e repulsioni che mai mi sarei aspettato da chi si è attaccato la spilla di "persona amica", senza che io abbia stampato mai nulla sulla fiducia, ma è pur vero che sono un ingenuo da manuale.
Fossero state repulsioni su argomenti qualsiasi, che ne so, politica, lavoro, non avrei nemmeno perso tempo a scrivere nulla, alla mia età non pretendi più di cambiare l'opinione di nessuno e il tempo a disposizione diventa sempre meno per poterlo sprecare in questo modo, però uno per cinque minuti una domanda senza risposta se la fa comunque e si chiede comm cazz è possibile, perché dovrebbe funzionare per Natura come le parole di Ultimo, sei la cosa più bella che indosso, ma ho dovuto accettare, per poi rallegrarmi, che vale solo per coloro che hanno deciso di lasciarsi attrarre, e amen, Peccato & Sticazzi.
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